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PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO – Documento di Piano 2012 Aprile 2014

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Maurizio Mazzucchelli architetto

Alberto Mazzucchelli ingegnere

Roberto Pozzi architetto

Studio associatoINGEGNERIA

ARCHITETTURA URBANISTICA

I-21040 Morazzone Via Europa 54

Tel 0332 870777 Fax 0332 870888

[email protected] www.saproject.it

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COMUNE DI ARLUNO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO Legge Regionale 11 marzo 2005 n° 12 Luigi Losa Sindaco Pietro Tiberti assessore alla programmazione e sviluppo del territorio Alfio Colombo assessore all’ecologia e politiche per l’ambiente Luciana Drago Responsabile dell’Area Tecnica Estensori del Piano: Roberto Pozzi Architetto Alberto Mazzucchelli Ingegnere Maurizio Mazzucchelli Architetto Collaborazione:

Alexandra Gatti dott.ssa pianificazione Marina La Palombara architetto Elisabetta Vangelista dott.ssa pianificazione

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I testi redatti con il carattere impiegato nella presente nota corrispondono alle modifiche per effetto di controdeduzione alle osservazioni in sede di approvazione del PGT. A ciascuna modifica sono associati gli estremi dell’atto deliberativo corrispondente. I testi redatti con il carattere impiegato nella presente nota corrispondono alle modifiche per effetto del recepimento di quanto espresso nel parere di compatibilità con il PTCP della Provincia di Milano. I contenuti della deliberazione di controdeduzione e approvazione e dei relativi allegati costituiscono integrazione per la puntuale applicazione del Piano di Governo del Territorio.

AVVERTENZA IMPORTANTE

Il presente documento è depositato presso la SOCIETA’ ITALIANA DEGLI AUTORI ED EDITORI (S.I.A.E.) Sezione OPERE LETTERARIE ED ARTI FIGURATIVE (OLAF) presso la sede di Roma, via della Letteratura 30, al fine di tutelarne il diritto d’autore. E’ vietata la riproduzione e qualsiasi uso non attinente a procedimenti edilizi ed urbanistici nel territorio del Comune di Arluno. E’ vietata la modifica del documento senza la preventiva ed espressa autorizzazione da parte degli autori

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SOMMARIO Parte I DIRETTIVE GENERALI PER L’APPLICAZIONE DEL DOCUMENTO DI PIANO Direttiva 1 Riferimenti legislativi Direttiva 2 Struttura del Documento di Piano Direttiva 3 Applicazione del “DdP 2012” Direttiva 4 Interpretazione generale delle direttive e delle cartografie Direttiva 5 Criteri di interpretazione delle cartografie Direttiva 6 Varianti al Documento di Piano Direttiva 7 Lineamenti pre-progettuali delle trasformazioni urbane Parte II DIRETTIVE GENERALI PER LE AREE DI TRASFORMAZIONE Direttiva 8 Strumenti di attuazione. Limitazioni Direttiva 9 Procedure di attuazione – Programmi Integrati di Intervento Direttiva 10 Condizione urbanizzativa minima, erogabilità dei servizi Direttiva 11 Indici di edificabilità e diritti edificatori

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Direttiva 12 Aree di Compensazione Direttiva 13 Realizzazione di servizi in capo alle Aree di Trasformazione Direttiva 14 Infrastrutture indicate dal DdP 2012 Direttiva 15 Definizioni, indici, parametri Parte III DIRETTIVE PER LE AREE DI TRASFORMAZIONE Direttiva 16 Area di trasformazione AT1: via Roma – via Cavalieri di Vittorio Veneto Direttiva 17 Soppressa Direttiva 18 Soppressa Direttiva 19 Soppressa Direttiva 20 Area di trasformazione AT5: via Turati nord Direttiva 21 Area di trasformazione AT6: via Turati sud Direttiva 22 Area di trasformazione AT7: strada per Rogorotto – via A. da Giussano Direttiva 23 Area di trasformazione AT8: via Baracca Direttiva 24 Area di trasformazione AT9: via Santa Caterina da Siena Direttiva 25 Area di trasformazione AT10: via Sacco e Vanzetti – via Kolbe Direttiva 26 Area di trasformazione AT11: via 11 febbraio – via Fanin

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Direttiva 27 Area di trasformazione AT12: via Dante – via Don Gnocchi Direttiva 28 Area di trasformazione AT13: via Mazzini – via Bellini Direttiva 29 Area di trasformazione AT14: via Certosa – via Castiglioni Direttiva 30 Area di trasformazione AT15-1,AT15-2,AT15-3,AT15-4: via Certosa – via Adua Direttiva 31 Area di trasformazione AT16: via Adua – sp 34 Direttiva 32 Area di trasformazione AT17: sp 34 ovest Parte IV DIRETTIVE SPECIALI Direttiva 33 Area ex lett. ebis del comma 2 dell’art. 8 della LGT. PII approvato con Deliberazione C.C. n° 16 del 6 luglio 2011

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Parte I

DIRETTIVE GENERALI PER L’APPLICAZIONE

DEL DOCUMENTO DI PIANO

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Direttiva 1 Riferimenti legislativi 1 Riferimenti Il Documento di Piano è redatto in conformità con i disposti

dell’art. 8 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n° 12, detta “Legge per il Governo del Territorio”. Costituiscono riferimento applicativo: - la Legge 17 agosto 1942 n° 1150 e successive modifiche

ed integrazioni, nonché le leggi che saranno approvate dallo Stato Italiano per la medesima disciplina;

- tutte le Leggi dello Stato, i Decreti, le Leggi della Regione Lombardia ed ogni altro strumento normativo vigente, in particolare in materia di urbanistica, edilizia ed ambiente.

2 Abbreviazioni Il Documento di Piano, al fine della sua immediata

identificazione, è anche denominato “DdP 2012”. Tale dizione abbreviata è adottata in piena equivalenza con quella di “Documento di Piano” in tutti i documenti del Piano di Governo del Territorio. E’ altresì adottata la dizione abbreviata “LGT” in luogo della dizione “Legge per il Governo del Territorio” in ogni documento del Piano di Governo del Territorio; le due dizioni si intendono perfettamente equivalenti.

3 Correlazione con altri strumenti

L’impianto strategico del Documento di Piano è correlato con l’impianto prescrittivo e operativo degli altri strumenti che compongono il Piano di Governo del Territorio: - il Piano dei Servizi, - il Piano delle Regole. L’impianto strategico del Documento di Piano è altresì correlato con l’azione dei Piani Attuativi e dei Programmi Integrati di Intervento, nonché con tutti i piani e strumenti di settore del Comune e previsti dalla legge.

Direttiva 2 Struttura del Documento di Piano 1 Elaborati Il Documento di Piano è costituito dai seguenti elaborati:

DdP 1.0 Orientamenti del piano DdP 2.0 Principi politici di governo:

equità ed efficacia del piano DdP 3.0 Inquadramento urbanistico territoriale.

PTCP-PTC-PIF-PC DdP 4.0 Inquadramento urbanistico territoriale.

Piani comunali DdP 5a.0 Infrastrutture territoriali. Inquadramento DdP 6a.0 Elementi strutturali del paesaggio: area vasta DdP 6b.0 Elementi strutturali del paesaggio:

area vasta. Rete ecologica regionale e provinciale DdP 6c.0 Sistema delle aree protette

DdP 7.0 Mobilità locale DdP 8.0 Vincoli e limitazioni

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DdP 9.0 Analisi delle soglie storiche DdP 10.0 Uso dei suoli

DdP 11a.0 Struttura generale del paesaggio DdP 11b.0 Struttura generale del paesaggio urbano DdP 11c.0 Sistemi insediativi e tipi edilizi

DdP 12.0 Elementi strutturali della percezione del paesaggio

DdP 13.0 Assetto funzionale del territorio DdP 14.0 Assetto generale dei servizi DdP 15.0 Elementi conoscitivi della struttura

socioeconomica DdP 16.0 Stato del territorio DdP 17.0 Invarianti per il governo del territorio DdP 18.0 Stato di fatto e di diritto DdP 19a.0 Area urbana e ambiti territoriali DdP 19b.0 Classi di sensibilità paesaggistica DdP 20.0 Politiche, strategie, azioni per il governo

del territorio DdP 21a.0 Azioni di governo del territorio DdP 21b.0 Azioni di governo del territorio.

Rete ecologica comunale DdP 22.0 Direttive per il governo del territorio DdP 23.0 Stima della potenzialità insediative. Componente geologica.

Direttiva 3 Applicazione del “DdP 2012” 1 Impiego del

quadro decisionale politiche-strategie-azioni

Tutte le scelte di natura progettuale ed operativa relative alle aree di trasformazione devono risultare coerenti e compatibili con il quadro decisionale costituito dalle - politiche di governo del territorio, - strategie di governo del territorio, - azioni di governo del territorio. Gli strumenti necessari per l’attuazione degli interventi previsti nelle aree di trasformazioni provvedono alla verifica di coerenza delle scelte di natura progettuale ed operativa con il quadro decisionale del DdP 2012: la sussistenza della coerenza e della compatibilità sono condizione essenziale per la procedibilità degli interventi.

Direttiva 4 Interpretazione generale delle direttive e delle cartografie 1 Competenze Spetta al Consiglio Comunale, con proprio atto deliberativo,

anche in applicazione dei disposti di cui al comma 14bis dell’art. 13 della LGT, stabilire in via definitiva decisioni e pareri circa l'interpretazione autentica delle direttive e delle cartografie del DdP 2012, dando lu ogo, se del caso, alle conseguenti rettifiche degli atti.

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Direttiva 5 Criteri di interpretazione delle cartografie 1 Criteri L’interpretazione delle cartografie dovrà essere effettuata con

riferimento ai limiti fisici o catastali rinvenibili sul territorio, in quanto la rappresentazione grafica del piano è stata effettuata (in prevalenza) conformemente a tali elementi. Si intendono, di norma, “limiti fisici” i seguenti: - strade, - sentieri, - muri in genere, - recinzioni, - siepi, - filari, - balze, - cigli e piedi di scarpate, - fossi, - alvei di corsi d’acqua, - limiti boscati, - delimitazioni colturali a carattere permanente, e assimilabili.

2 Tolleranze Nei casi in cui l’identità tra elementi fisici o catastali e limiti cartografici non risultasse evidente a causa di scostamenti superiori a m 2,00 tra la delimitazione cartografica ed il limite fisico o catastale che si presume essere corrispondente, il limite suddetto si deduce dalla sua posizione grafica così come riscontrata sulle tavole del DdP 2012. Nei casi in cui il suddetto scostamento risulta essere inferiore a m 2,00, le delimitazioni cartografiche si intendono coincidenti con i limiti fisici o catastali ritenuti corrispondenti.

3

Limiti amministrativi del Comune

Tutte le rappresentazioni grafiche dei documenti cartografici del DdP 2012 si intendono riferite ai limiti amministrativi del Comune così come risultanti dalle mappe catastali: qualora ciò non fosse riscontrato, ogni simbologia grafica rappresentata sulle cartografie del DdP 2012 si intende identicamente estesa fino al limite amministrativo del Comune effettivo.

Direttiva 6 Varianti al Documento di Piano 1 Definizione delle

fattispecie Qualora durante il periodo di vigenza del Documento di Piano si determinassero le seguenti fattispecie di modificazioni: - variazione delle destinazioni d’uso attribuite dal DdP

2012 alle aree di trasformazione in sede di adozione degli strumenti attuativi,

- variazione dei diritti edificatori o di altri indici e parametri attribuiti dal DdP 2012 alle aree di trasformazione in sede di adozione degli strumenti attuativi,

- definizione di assetti morfotipologici delle aree di trasformazione marcatamente difformi dagli indirizzi espressi in merito dalle direttive di cui alla Parte VII del presente documento,

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- adozione di Programmi Integrati di Intervento o Piani Attuativi per i quali non sussistono le condizioni di coerenza e compatibilità con il quadro decisionale (politiche-strategie-azioni) del DdP 2012,

- adozione di un Piano delle Regole con contenuti operativi che non risultano coerenti con le politiche e le strategie enunciate dal DdP 2012,

- adozione di un Piano dei Servizi con contenuti operativi che non risultano coerenti con le politiche e le strategie enunciate dal DdP 2012,

si rende necessaria l’adozione e l’approvazione di una variante al Documento di Piano, con le procedure di cui all’art. 13 della LGT.

Direttiva 7 Lineamenti pre-progettuali delle trasformazioni urbane 1 Facoltà Il Comune, obbligatoriamente ove specificamente previsto per

le aree di trasformazione o facoltativamente negli altri casi, approva uno specifico strumento operativo del Documento di Piano, denominato Lineamenti pre-progettuali delle trasformazioni urbane con l’obiettivo di puntualizzare e precisare gli elementi morfotipologici e l’assetto infrastrutturale di ciascuna trasformazione, al fine di promuoverne lo sviluppo e l’attuazione.

2 Modalità Il documento Lineamenti pre-progettuali delle trasformazioni urbane può essere redatto per iniziativa diretta del Comune oppure da un soggetto promotore di una iniziativa relativa alle aree di trasformazione di cui alla successiva Parte III. La volontà di dar corso alla redazione e all’approvazione del documento Lineamenti pre-progettuali delle trasformazioni urbane è dichiarata mediante apposito avviso di avvio del procedimento di cui al comma 2 dell’art. 13 della LGT.

3 Contenuti Il documento Lineamenti pre-progettuali delle trasformazioni urbane dovrà recare i seguenti contenuti minimi: − definizione planivolumetrica generale dell’unità

territoriale interessata, − definizione infrastrutturale generale dell’unità territoriale

interessata, − assetto fondiario ed urbanistico, con individuazione dei

comparti di attuazione, delle aree da acquisire alla proprietà pubblica o da assoggettare a usi pubblici, delle aree che permangono nella disponibilità privata,

− definizione progettuale di livello tipologico e morfologico, da cui si evinca chiaramente la tipologia degli edifici e i caratteri morfologici dell’intervento (volumi, superfici, n° piani, rapporti con lo spazio aperto),

− indicazioni di linguaggio architettonico e specifica del livello qualitativo degli spazi pubblici o di uso pubblico,

− identificazione delle opere pubbliche o di interesse pubblico e relativa correlazione con i diversi comparti di

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attuazione.

4 Procedure Il documento Lineamenti pre-progettuali delle trasformazioni urbane, qualora si determinino modifiche dei contenuti del DdP 2012 non compatibili con le direttive relative alle Aree di Trasformazione interessate, è approvato mediante le procedure di cui all’art. 13 della LGT; negli altri casi il documento Lineamenti pre-progettuali delle trasformazioni urbane è approvato mediante deliberazione del Consiglio Comunale.

5 Effetti Per effetto dell’approvazione del documento Lineamenti pre-progettuali delle trasformazioni urbane, le direttive di cui alla successiva Parte III riferite alle aree oggetto del documento stesso si intendono disapplicate.

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Parte II

DIRETTIVE GENERALI PER LE AREE DI TRASFORMAZIONE

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Direttiva 8 Strumenti di attuazione. Limitazioni 1 Strumenti Gli interventi relativi ad aree di trasformazione espressamente

previsti dal DdP 2012 sono di norma assentibili previa approvazione di - Programmi Integrati di Intervento ai sensi degli art. da 87

a 93 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n° 12 e s.m.i., - Piani Attuativi, ai sensi dell’art. 12 della Legge Regionale

11 marzo 2005 n° 12 e s.m.i., coerentemente con quanto specificamente disposto da ciascuna direttiva di cui alla seguente Parte III. I piani attuativi relativi agli ambiti di trasformazione dovranno essere sottoposti all’attenzione dell’Ente Gestore del Sito Rete Natura 2000 Bosco di Vanzago (IT 2050006) per verificare l’eventuale attivazione di procedura di Valutazione di incidenza secondo le specifiche del piano di Gestione del Sito

2 Attuazione parziale E’ ammessa l’attuazione parziale delle previsioni in capo alle aree di trasformazione, senza che ciò determini variante al DdP 2012, qualora ricorrano i seguenti presupposti: − Gli effetti di interesse pubblico o generale conseguiti, pur

parziali, siano comunque tali da rendere opportuna l’attuazione di una parte dell’insieme,

− l’attuazione parziale non pregiudichi il successivo completamento mediante altro procedimento attuativo,

− sia garantita equità nella ripartizione dei diritti e degli oneri economici tra le parti interessate dall’area di trasformazione,

− sia espresso il consenso all’attuazione anche da parte dei soggetti interessati dall’area di trasformazione possessori delle aree non interessate dall’attuazione parziale (in asssenza di detto consenso l’attuazione è comunque possibile in variante al DdP 2012 secondo quanto stabilito dalla precedente Direttiva 6).

Nei casi di vigenza del documento Lineamenti pre-progettuali delle trasformazioni urbane di cui alla precedente Direttiva 7, le modalità di attuazione parziale delle previsioni sono definite dal suddetto documento.

3 Limitazioni La Giunta Comunale, con proprio unico provvedimento annuale, ha facoltà di stabilire: - i limiti quantitativi massimi, in termini di superficie

territoriale, dell’attuazione delle previsioni dirette del DdP 2012 (aree di trasformazione),

- le modalità di selezione delle proposte di attuazione delle previsioni dirette del Ddp 2012 (aree di trasformazione), anche mediante procedure di tipo concorsuale.

Qualora la Giunta Comunale non esercitasse la facoltà di cui al precedente capoverso, la quota annuale di attuazione delle previsioni dirette del DdP 2012, espressa in termini di supeficie territoriale, non potrà in ogni caso superare il 20% del totale della superficie territoriale delle aree di

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trasformazione.

Direttiva 9 Procedure di attuazione – Programmi Integrati di Intervento 1 Fasi L’attuazione di interventi per i quali è prevista l’approvazione

di Programmi Integrati di Intervento, è soggetta all’espletamento delle seguenti fasi: - avvio del procedimento - istanza preliminare - negoziazione - proposta attuativa definitiva.

2 Avvio del procedimento

I soggetti interessati, comunicano per iscritto al Responsabile dell’Area Tecnica del Comune, l’intenzione di procedere allo sviluppo di un’iniziativa inerente processi di programmazione integrata. In conseguenza di ciò gli uffici dell’Area Tecnica del Comune, entro 30 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di cui al precedente capoverso, rilasciano ai soggetti interessati le documentazioni e le informazioni di base disponibili inerenti le aree di intervento.

3 Istanza preliminare I soggetti interessati depositano presso gli uffici comunali una “Istanza Preliminare” di Programma Integrato di Intervento”, finalizzata alla descrizione a carattere generale dell’iniziativa proposta, L’“Istanza Preliminare” di Programma Integrato di Intervento”, dovrà recare in forma sintetica tutti gli elementi previsti dall’art. 8 della circolare approvata con D.G.R. 9 luglio 1999 n° VI/44161, affinché il comune possa esprimere una valutazione in merito.

4 Negoziazione La Giunta Comunale valutata l’Istanza Preliminare di cui al punto 3 convocam, entro 60 giorni dalla data di deposito, le parti interessate al fine di procedere alla negoziazione dei contenuti del PII mediante il confronto dei seguenti fattori: - contenuti di interesse privato espressi dall’Istanza

Preliminare, - fattori di interesse pubblico inerenti le aree interessate, - quadro economico della proposta, coerentemente con le direttive specifiche, le direttive generale, le strategie e le politiche espresse dal DdP 2012. In caso di esito positivo della fase di negoziazione di cui al precedente capoverso, la Giunta Comunale, mediante proprio atto deliberativo, promuove il Programma Integrato di Intervento, dando quindi comunicazione ai soggetti interessati circa le condizioni necessarie per la definitiva approvazione della proposta e dando mandato al Responsabile dell’Area Tecnica di procedere ai successivi adempimenti istruttori.

5 Proposta attuativa definitiva

A seguito della promozione del Programma Integrato di Intervento, i soggetti interessati depositano presso gli uffici

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comunali gli elaborati previsti dall’art. 8 della circolare approvata con D.G.R. 9 luglio 1999 n° VI/44161. Il comune, a seguito del ricevimento della documentazione completa, dà corso alle necessarie procedure per l’istruttoria definitiva, per l’adozione e per l’approvazione del Programma Integrato di Intervento, nel rispetto delle norme vigenti in materia.

6 Regolamentazione delle procedure

L’approvazione dei Programmi Integrati di Intervento è soggetta alle procedure di cui all’art. 92 della LGT.

Direttiva 10 Condizione urbanizzativa minima, erogabilità dei servizi 1 Specifiche Qualsiasi proposta di attuazione relativa ad aree di

trasformazione, deve recare la verifica di sussistenza delle seguenti condizioni: - stato di minima urbanizzazione del contesto, concernente

la disamina degli impianti a rete esistenti e delle specifiche potenzialità di questi rispetto alle esigenze indotte dalla proposta;

- parere di erogabilità dei servizi da parte delle aziende di gestione degli impianti a rete.

2 Adeguamenti

Tutti gli adeguamenti degli impianti a rete che si rendessero necessari per il conseguimento delle condizioni di cui al precedente punto 1 sono a carico del soggetto proponente.

Direttiva 11 Indici di edificabilità e diritti edificatori 1 Principi Gli indici di edificabilità e i diritti edificatori corrispondono a

parametri di progetto determinati dal piano e stabiliti da ciascuna direttiva per le aree di trasformazione. Gli indici di edificabilità e i diritti edificatori, espressi in termini di Superficie Lorda di Pavimento, sono così definiti: - Ifmax: indice di edificabilità massimo, - DE: diritto edificatorio, - DEp: diritto edificatorio di perequazione, - DEc: diritto edificatorio di compensazione. Gli indici di edificabilità e i diritti edificatori si applicano alle sole aree fondiarie urbanizzabili.

2 Indice di edificabilità massimo

L’Indice di edificabilità massimo Ifmax è stabilito - in coerenza con gli obiettivi funzionali in capo a ciascuna

area di trasformazione, - in coerenza con gli obiettivi paesaggistici in capo a

ciascuna area di trasformazione, e rappresenta la quantità edificabile massima attribuibile alle aree di trasformazione individuate sul documento “DdP 21.0 Azioni di governo del territorio”, risultante dalla somma dei diritti di cui ai successivi punti 3 e 4.

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3 Diritto edificatorio Il Diritto edificatorio DE è stabilito - compatibilmente con le modalità di determinazione e del

modello di equità assunto dal DdP 2012 per i diversi ambiti territoriali,

- tenuto conto degli effetti urbanizzativi in capo a ciascuna area di trasformazione,

e rappresenta il diritto in capo alle porzioni di suolo identificate quali aree di trasformazione sul documento “DdP 21a.0 Azioni di governo del territorio”.

4 Diritto edificatorio di perequazione

Il Diritto edificatorio di perequazione DEp corrisponde alla quota di Diritto edificatorio attribuita alle aree destinate a servizi dal Piano dei Servizi. Secondo quanto specificato da ciascuna singola direttiva di cui alla successiva Parte III, i Diritto edificatorio di perequazione DEp può essere conseguito anche secondo ulteriore e specifiche modalità definite in ragione degli obiettivi di interesse pubblico o generale stabiliti per ciascuna area di trasformazione.

5 Diritto edificatorio di compensazione

Il Diritto edificatorio di compensazione DEc corrisponde alla quota di Diritto edificatorio attribuita alle aree di compensazione individuate dal DdP 2012. Secondo quanto specificato da ciascuna singola direttiva di cui alla successiva Parte III, il Diritto edificatorio di compensazione DEc può essere conseguito anche secondo ulteriore e specifiche modalità definite in ragione degli obiettivi di interesse pubblico o generale stabiliti per ciascuna area di trasformazione.

6 Monetizzazione del diritto edificatorio di perequazione urbanistica

Ai fini dell’acquisizione ed applicazione del diritto edificatorio di perequazione è ammessa la monetizzazione delle corrispondenti aree di compensazione e aree per servizi. Per i fini di cui al precedente capoverso, il comune, con deliberazione di Giunta Comunale, ha facoltà di determinare il valore venale corrispondente alle aree da monetizzare.

Direttiva 12 Aree di Compensazione 1 Riferimenti In ossequio al generale principio di equità assunto e dichiarato

dal PGT, − riconosciuta la presenza di suoli che per ragioni di tutela

paesaggistica non possono e non devono essere oggetto di trasformazione,

− riconosciuto che dette aree sono al pari di altre comunque portatrici di aspettative edificatori,

il documento “DdP 21a.0 Azioni di governo del territorio” identifica con il codice “AC”, le aree di compensazione, per le quali ciascuna specifica direttiva indica l’attribuzione di un diritto edificatorio di compensazione DEc da trasferirsi a favore dell’area di trasformazione alla quale afferiscono.

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2 Destinazioni Le aree di compensazione, per effetto dell’azione del piano, sono destinate al mantenimento e all’innalzamento dei valori ecologici e ambientali. Di norma, l’utilizzazione del Diritto Edificatorio stabilito dal DdP 2012 determina la trasformazione a bosco dell’area mediante impianti arborei, a meno dei casi in cui il DdP 2012 stabilisca diverse destinazioni d’uso, pur sempre a verde, a vantaggio dell’interesse pubblico o generale. La proprietà delle aree di compensazione, salvi diversi specifici disposti delle direttive di cui alla seguente Parte III, permane di proprietà privata; il trasferimento dei diritti edificatori è subordinato alla stipula di specifico atto di vincolo di inedificabilità perpetuo, registrato e trascritto a favore del Comune. Le modalità di realizzazione e gestione delle aree di compensazione, così come sistemate nel rispetto delle presenti direttive, sono demandate alla convenzione che regola l’attuazione di quanto stabilito per l’area di trasformazione a cui afferiscono.

Direttiva 13 Realizzazione di servizi in capo alle Aree di Trasformazione 1 Principi L’attuazione degli interventi ammessi nelle aree di

trasformazione presuppone l’obbligatoria attuazione di talune previsioni del Piano dei Servizi.

2 Quantificazione La quantificazione dei servizi da attuare per effetto della realizzazione delle previsioni relative a ciascuna area di trasformazione, è determinata nel rispetto degli atti assunti dal Comune in applicazione degli artt. da 43 a 48 della LGT.

Direttiva 14 Infrastrutture indicate dal DdP 2012 1 Generalità Il DdP 2012, in taluni casi, individua con specifica simbologia

interventi infrastrutturali connessi all’attuazione delle aree di trasformazione. In conformità con il comma 3 dell’art. 8 della LGT, la rappresentazione di tali infrastrutture non determina effetti diretti sul regime giuridico dei suoli: in ragione di quanto sopra tali indicazioni non determinano vincoli preordinati all’esproprio sulle aree interessate da tali interventi infrastrutturali.

Direttiva 15 Definizioni, indici, parametri 1 Riferimenti Eccetto che per le definizioni di cui alla precedente Direttiva

11, per le verifiche conseguenti alle presenti direttive, si applicano le definizioni stabilite in via generale dal Piano delle Regole.

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Parte III

DIRETTIVE PER LE AREE DI TRASFORMAZIONE

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Direttiva 16 Area di trasformazione AT1: via Roma – via Cavalieri di Vittorio Veneto

Localizzazione Fattibilità geologica 1 Obiettivi della

trasformazione - realizzazione di un’area a parco di interesse locale, - completamento e ridefinizione del margine urbano

mediante nuova edificazione, - realizzazione di un insediamento residenziale integrato da

altre funzioni urbane, a completamento del tessuto insediativo.

2 Condizioni La promozione dell’iniziativa è subordinata alla sussistenza

delle seguenti condizioni di base: − Nessuna.

3 Dati quantitativi di base

Superficie complessiva del comparto: mq 17.000 di cui: − superficie a verde per la tutela ambientale: 60% − superficie edificabile: 40% La superficie a verde per la tutela ambientale dovrà essere localizzata coerentemente con quanto stabilito dal successivo punto 9. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, ascritte al rango di Bene Comune, dovranno essere assoggettate a vincolo perpetuo di inedificabilità e servitù di mantenimento, mediante atto registrato e trascritto. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, di norma, permarranno di proprietà privata, a fronte di controvalore di monetizzazione da corrispondere al Comune, secondo parametri stabiliti mediante deliberazione di Giunta Comunale. E’ facoltà del Comune procedere, previa verifica di sostenibilità economica dei costi di manutenzione e gestione, per effetto di quanto disposto dallo schema di convenzione dello strumento attuativo, all’acquisizione gratuita delle aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale (al netto delle aree per opere di urbanizzazione primaria comunque da cedersi), in alternativa rispetto a quanto stabilito

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dal precedente capoverso.

4 Diritti di edificabilità

L’Indice di edificabilità massimo Ifmax applicato alla superficie edificabile è dato dalla seguente sommatoria:

Ifmax = DE + DEp dove: Ifmax : Indice di edificabilità massimo 0,37 mq/mq DE : Diritto edificatorio 0,30 mq/mq DEp: Diritto edificatorio di perequazione 0,07 mq/mq Il Diritto edificatorio derivante da perequazione potrà essere conseguito secondo le seguenti modalità: - trasferimento dalle “Aree per Servizi”, definite dal Piano

dei Servizi, secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 4,

- monetizzazione secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 6,

- realizzazione di una quota non inferiore al 30% delle superficie lorda di pavimento destinata a residenza da assoggettare a convenzionamento per almeno uno tra i seguenti fini:

o determinazione dei prezzi di vendita e delle caratteristiche soggettive degli aventi titolo, nel rispetto delle norme di legge vigenti in materia,

o determinazione del canone di locazione con riferimento alle norme di legge vigenti in materia di edilizia convenzionata,

o determinazione di tagli di alloggi minimi, a vantaggio di talune fasce di domanda non soddisfatte, con atto d’obbligo finalizzato al divieto di accorpamento delle unità immobiliari a tal fine realizzate (obiettivo di determinare la minore incidenza di superficie possibile per ciascuna unità abitativa, e pertanto il minore costo di costruzione possibile).

L’applicazione del Diritto edificatorio derivante da perequazione è obbligatoria, quantomeno in misura proporzionale alla slp complessiva. La superficie lorda di pavimento totale dovrà essere ripartita per specifica destinazioni d’uso secondo le seguenti proporzioni: − Slp per residenza max. 90% − Slp per attività terziarie non commerciali max. 30% − Slp per attività terziarie commerciali max. 30% − Slp per attività di servizio max. 30% E’ facoltà del Consiglio Comunale consentire assortimenti di destinazioni d’uso in misura differente rispetto a quanto sopra indicato.

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5 Destinazioni d’uso E’ vietato l’insediamento delle seguenti destinazioni d’uso: Pr: Produttiva (artigianale e industriale) Ld: Logistica e deposito di materiali Ds: Direzionale e terziaria specializzata Cm: Commerciale (medie strutture di vendita) Cg: Commerciale (grandi strutture di vendita) Ag: Agricola

6 Indici e parametri di riferimento

Fermo restando quanto stabilito in generale dal DdP 2012 per quanto attiene a vincoli e limitazioni, si applicano i seguenti parametri: Fermo restando quanto stabilito in generale dal DdP 2012 per quanto attiene a vincoli e limitazioni, si applicano i seguenti parametri: Distanza minima dai confini: Dc m 5,00 Distanza minima delle recinzioni dal ciglio stradale: Dr m 2,00 Distanza minima degli edifici dal ciglio stradale: Ds m 7,00 Distanza minima tra gli edifici: De m 10,00 Superficie coperta: Sc max 30% Altezza massima degli edifici: Hmax m 10,50 Superficie filtrante: Sfil min. art. 3.2.3 Regolamento d’Igiene Tipo

7 Servizi di interesse pubblico o generale

L’intervento dovrà determinare la realizzazione di opere in attuazione del Piano dei Servizi secondo quanto stabilito dalla Direttiva 13.

8 Compensazione ambientale

Gli interventi ammessi sono soggetti all’applicazione dei disposti dell’art. 43, comma 2bis della LGT e della DGR 22 dicembre 2008 n° 8/8757, così come applicati per effetto della Deliberazione del Consiglio Comunale n° 31 del 27 settembre 2012, in materia di Contributo di Costruzione.

9 Elementi progettuali di interesse pubblico o generale

Viabilità di accesso e distribuzione interna La viabilità di distribuzione interna dovrà essere caratterizzata in modo tale da consentire la regolamentazione “zona 30”. La viabilità interna dovrà essere diramata dalla viabilità principale esistente mediante intersezioni opportunamente strutturate (rotatoria o canalizzazioni), a distanza opportuna dalla rotatoria esistente; le aree a parcheggio pertinenziali dovranno essere localizzate in sottosuolo.

Parcheggi pubblici I parcheggi pubblici dovranno essere dimensionati nel rispetto dei seguenti parametri: ogni 35 mq di slp per uso residenziale: 1 posto auto ogni 50 mq di slp per uso commerciale: 1 posto auto

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ogni 100 mq di slp per uso terziario: 1 posto auto I parcheggi pubblici dovranno essere dislocati in prossimità delle destinazioni d’uso maggiormente attrattive e, in generale, dovranno essere distribuiti in modo tale da minimizzare le distanze rispetto alle funzioni insediate. I parcheggi in soprassuolo dovranno essere distribuiti nell’intero comparto e armonicamente integrati con l’arredo urbano e le sistemazioni esterne.

Aree a verde. Il comparto a sud di via cav. di Vittorio Veneto, dovrà essere destinato interamente a parco pubblico urbano. Il parco dovrà essere attrezzato con alberature, spazi gioco, percorso vita e similari; il terreno potrà essere modellato allo scopo di conseguire una adeguata mitigazione acustica. La gestione delle aree a verde sarà disciplinata per mezzo di stipula di apposita convenzione. Dovrà essere realizzata una fascia piantumata con funzione di filtro nella porzione a nord dell’area di trasformazione tra il margine urbano e la fascia della Dorsale Verde Nord (PTCP). Le aree comprese nella fascia di rispetto del corso d’acqua, dovranno essere mantenute a verde e preservate. Il progetto dovrà valorizzare via Roma, quale percorso di interesse paesaggistico.

10 Elementi progettuali di interesse privato

Caratteri tipologici degli edifici Il tessuto edilizio dovrà risultare dall’aggregazione di tipi edilizi a blocco o palazzine aventi altezze coerenti con quelle degli edifici esistenti immediatamente a sud-est.

Caratteri morfologici dell’insediamento L’impianto morfologico dovrà risultare ordinato secondo la direttrice est-ovest, così da determinare allineamenti ordinati rispetto ai fronti stradali. Le relazioni tra edifici e spazi verdi, pertinenziali o pubblici, dovranno essere costituite su impianti distributivi organici. Il margine urbano verso nord dovrà essere definito da un’area verde pertinenziale con funzione di connessione con le aree comprese nella Dorsale Verde Nord (PTCP) e dei gangli primari della RER.

11 Direttive in materia di geologia

Ai fini della completa documentazione in materia di geologia si rimanda alla “componente geologica” facente parte integrante del DdP 2012.

12 Direttive in materia di acustica

Per quanto attiene alle destinazioni d’uso non residenziali, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione di impatto acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995, secondo le prescrizioni della DGR 7/8318 dell’8/03/2002. Poiché l’area di trasformazione risulta prossima alla viabilità principale, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione del clima acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995 e dell’art. 5 della L.r. 13/2001.

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13 Direttive in materia di salubrità dei suoli

Nessuna.

14 Direttive in materia di inquinamento elettromagnetico

Poiché non sono segnalate fonti di possibile inquinamento elettromagnetico in diretta relazione con l’area di trasformazione, non si applicano specifiche disposizioni, fatta salva la generale osservanza delle norme vigenti in materia.

15 Direttive in materia di viabilità e traffico

La realizzazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione è subordinata all’esecuzione di studi sulla viabilità e sul traffico finalizzati alla verifica di compatibilità tra i volumi di traffico generati dal nuovo insediamento e la capacità della rete esistente, al fine di dimensionare correttamente intersezioni e svincoli.

16 Altre direttive Non è ammessa l’applicazione dei disposti del comma 5 dell’art. 11 della LGT. E’ fatto obbligo di prevedere impianti per l’accumulo e il riutilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione delle aree verdi e per gli usi domestici o industriali consentiti, secondo i disposti dello specifico regolamento comunale, se approvato. Le piantumazioni arboreo-arbustive dovranno essere realizzate esclusivamente mediante la messa a dimora di specie autoctone, così come definite secondo l’elenco di cui all’Allegato C “Specie utilizzabili nelle attività selviculturali” del Regolamento Regionale n 5, pubblicato sul BURL del 24/07/07. La realizzazione dei parcheggi di cui alla presente direttiva, è subordinata a progettazione ambientale, in particolare con il fine di determinare la dotazione arborea, con riferimento ai disposti di cui al precedente capoverso. L’illuminazione esterna dovranno essere realizzata mediante impiego di apparecchi illuminanti conformi ai criteri anti-inquinamento luminoso, nel rispetto di quanto previsto dalla L.R. 17/2000 e dalla L.R. 38/2004.

17 Sviluppo temporale Coerentemente con le valutazioni di sostenibilità economica del PGT, l’avvio della fase di attuazione della trasformazione urbanistica dovrà intervenire entro il quinquennio di validità del DdP 2012.

18 Strumento di attuazione

Gli interventi relativi alla presente area di trasformazione, sono assentibili previa approvazione di Piano Attuativo, ai sensi dell’art. 12 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n° 12 e s.m.i.. Considerato che la presente Direttiva definisce puntualmente i canoni e i criteri di attuazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione, e che pertanto il Rapporto Ambientale del

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DdP 2012 ha esperito una piena e puntuale valutazione delle trasformazioni ammesse, l’attuazione delle previsioni di cui alla presente direttiva, nel pieno rispetto di quanto disposto dai punti precedenti, non necessita di specifico procedimento di Valutazione Ambientale Strategica.

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Direttiva 18 Soppressa

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Direttiva 19 Soppressa

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Direttiva 20 Area di trasformazione AT5: via Turati nord

Localizzazione Fattibilità geologica 1 Obiettivi della

trasformazione - completamento e ridefinizione del margine urbano

mediante nuova edificazione, - realizzazione di un insediamento residenziale integrato da

altre funzioni urbane, a completamento del tessuto insediativo.

- 2 Condizioni La promozione dell’iniziativa è subordinata alla sussistenza

delle seguenti condizioni di base: − pieno rispetto di norme e regolamenti in materia di

aziende insalubri aventi relazione con l’area di trasformazione.

3 Dati quantitativi di

base Sup. fondiaria comparto trasformazione AT5: mq 24.500 di cui: − superficie a verde per la tutela ambientale: 60% − superficie edificabile: 40% La superficie a verde per la tutela ambientale dovrà essere localizzata coerentemente con quanto stabilito dal successivo punto 9. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, ascritte al rango di Bene Comune, dovranno essere assoggettate a vincolo perpetuo di inedificabilità e servitù di mantenimento, mediante atto registrato e trascritto. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, di norma, permarranno di proprietà privata, a fronte di controvalore di monetizzazione da corrispondere al Comune, secondo parametri stabiliti mediante deliberazione di Giunta Comunale. E’ facoltà del Comune procedere, previa verifica di sostenibilità economica dei costi di manutenzione e gestione, per effetto di quanto disposto dallo schema di convenzione dello strumento attuativo, all’acquisizione gratuita delle aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale

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(al netto delle aree per opere di urbanizzazione primaria comunque da cedersi), in alternativa rispetto a quanto stabilito dal precedente capoverso.

4 Diritti di edificabilità

L’Indice di edificabilità massimo Ifmax applicato alla superficie edificabile è dato dalla seguente sommatoria:

Ifmax = DE + DEp dove: Ifmax : Indice di edificabilità massimo 0,37 mq/mq DE : Diritto edificatorio 0,30 mq/mq DEp: Diritto edificatorio di perequazione 0,07 mq/mq Il Diritto edificatorio derivante da perequazione potrà essere conseguito secondo le seguenti modalità: - trasferimento dalle “Aree per Servizi”, definite dal Piano

dei Servizi, secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 4,

- monetizzazione secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 6,

- realizzazione di una quota non inferiore al 30% delle superficie lorda di pavimento destinata a residenza da assoggettare a convenzionamento per almeno uno tra i seguenti fini:

o determinazione dei prezzi di vendita e delle caratteristiche soggettive degli aventi titolo, nel rispetto delle norme di legge vigenti in materia,

o determinazione del canone di locazione con riferimento alle norme di legge vigenti in materia di edilizia convenzionata,

o determinazione di tagli di alloggi minimi, a vantaggio di talune fasce di domanda non soddisfatte, con atto d’obbligo finalizzato al divieto di accorpamento delle unità immobiliari a tal fine realizzate (obiettivo di determinare la minore incidenza di superficie possibile per ciascuna unità abitativa, e pertanto il minore costo di costruzione possibile).

L’applicazione del Diritto edificatorio derivante da perequazione è obbligatoria, quantomeno in misura proporzionale alla slp complessiva. La superficie lorda di pavimento totale dovrà essere ripartita per specifica destinazioni d’uso secondo le seguenti proporzioni: − Slp per residenza max. 90% − Slp per attività terziarie non commerciali max. 30% − Slp per attività terziarie commerciali max. 30% − Slp per attività di servizio max. 30% E’ facoltà del Consiglio Comunale consentire assortimenti di

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destinazioni d’uso in misura differente rispetto a quanto sopra indicato.

5 Destinazioni d’uso E’ vietato l’insediamento delle seguenti destinazioni d’uso: Pr: Produttiva (artigianale e industriale) Ld: Logistica e deposito di materiali Ds: Direzionale e terziaria specializzata Cm: Commerciale (medie strutture di vendita) Cg: Commerciale (grandi strutture di vendita) Ag: Agricola

6 Indici e parametri di riferimento

Fermo restando quanto stabilito in generale dal DdP 2012 per quanto attiene a vincoli e limitazioni, si applicano i seguenti parametri: Fermo restando quanto stabilito in generale dal DdP 2012 per quanto attiene a vincoli e limitazioni, si applicano i seguenti parametri: Distanza minima dai confini: Dc m 5,00 Distanza minima delle recinzioni dal ciglio stradale: Dr m 2,00 Distanza minima degli edifici dal ciglio stradale: Ds m 7,00 Distanza minima tra gli edifici: De m 10,00 Superficie coperta: Sc max 30% Altezza massima degli edifici: Hmax m 10,50 Superficie filtrante: Sfil min. art. 3.2.3 Regolamento d’Igiene Tipo

7 Servizi di interesse pubblico o generale

L’intervento dovrà determinare la realizzazione di opere in attuazione del Piano dei Servizi secondo quanto stabilito dalla Direttiva 13.

8 Compensazione ambientale

Gli interventi ammessi sono soggetti all’applicazione dei disposti dell’art. 43, comma 2bis della LGT e della DGR 22 dicembre 2008 n° 8/8757, così come applicati per effetto della Deliberazione del Consiglio Comunale n° 31 del 27 settembre 2012, in materia di Contributo di Costruzione.

9 Elementi progettuali di interesse pubblico o generale

Viabilità di distribuzione interna La viabilità di distribuzione interna dovrà essere caratterizzata in modo tale da consentire la regolamentazione “zona 30”. Dovrà essere realizzata una viabilità principale di accesso da via Turati, che funga da collegamento tra i diversi tronchi stradali a fondo cieco esistenti ai margini dell’area di trasformazione. La diramazione da via Turati dovrà avvenire mediante intersezioni opportunamente strutturate (rotatoria o canalizzazioni.

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Parcheggi pubblici I parcheggi pubblici dovranno essere dimensionati nel rispetto dei seguenti parametri: ogni 35 mq di slp per uso residenziale: 1 posto auto ogni 50 mq di slp per uso commerciale: 1 posto auto ogni 100 mq di slp per uso terziario: 1 posto auto La localizzazione dei parcheggi, se in soprassuolo, dovrà determinare una ripartizione di posti auto equilibrata nell’intero comparto; le aree a parcheggio dovranno essere armonicamente integrate con l’arredo urbano e le sistemazioni esterne.

Aree a verde. Lungo la viabilità principale in direzione nord-sud dovrà essere realizzato uno spazio pubblico a verde con sviluppo prevalentemente lineare, connesso con le aree a verde naturali situate a nord dell’area di trasformazione. Il parco lineare dovrà essere attrezzato con alberature, spazi gioco, percorso vita e similari; il terreno potrà essere modellato allo scopo di conseguire una adeguata mitigazione acustica rispetto alla viabilità e agli insediamenti. La gestione delle aree a verde sarà disciplinata per mezzo di stipula di apposita convenzione. Dovrà essere realizzata una fascia piantumata con funzione di filtro nella porzione a nord dell’area di trasformazione tra il margine urbano e la fascia della Dorsale Verde Nord (PTCP); parte delle aree a verde dovrà essere collocata anche con il fine di ridefinire il margine dell’edificato in funzione di dette valenze paesaggistico-ambientali.1 Il varco esistente tra i due fronti edificati, posto all’estremo meridionale dell’area di trasformazione, dovrà essere mantenuto libero da edificazioni e piantumato nella sua interezza1; dovrà essere prevista1 una fascia arborea e arbustiva avente larghezza di almeno 20 m, con prevalente giacitura nord-sud, garantendo in tal modo la continuità ecologica.

10 Elementi progettuali di interesse privato

Caratteri tipologici degli edifici Il tessuto edilizio dovrà risultare dall’aggregazione di tipi edilizi a blocco aventi altezze coerenti con quelle degli edifici esistenti nelle aree circostanti.

Caratteri morfologici dell’insediamento L’impianto morfologico dovrà risultare ordinato secondo una matrice ortogonale nord, che pertanto potranno generare uno o più isolati conformati a corte aperta. Il margine urbano verso nord dovrà essere definito da un’area verde pertinenziale con funzione di connessione con le aree agricole, le cui caratteristiche dovranno garantire la giusta transizione tra il paesaggio agrario e il paesaggio urbano, valorizzando nel contempo i coni visuali.

1 Modifica effettuata a seguito della controdeduzioni al parere di compatibilità espresso da Provincia di Milano.

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Ulteriori aree verdi, anche pertinenziali, dovranno essere localizzate con il fine di attenuare i processi di saldatura dei sistemi insediativi.

11 Direttive in materia di geologia

Ai fini della completa documentazione in materia di geologia si rimanda alla “componente geologica” facente parte integrante del DdP 2012.

12 Direttive in materia di acustica

Per quanto attiene alle destinazioni d’uso non residenziali, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione di impatto acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995, secondo le prescrizioni della DGR 7/8318 dell’8/03/2002.

13 Direttive in materia di salubrità dei suoli

E’ fatto obbligo di verificare le condizioni di salubrità dei suoli ai sensi del Titolo III, art. 3.2.1 del Regolamento Locale d’Igiene; in ragione delle risultanze di detta verifica si applicano i disposti del Titolo V del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.

14 Direttive in materia di inquinamento elettromagnetico

Si segnala la presenza di fonti di possibile inquinamento elettromagnetico quali: − elettrodotto. In ragione di quanto sopra l’esecuzione delle previsioni in capo all’area di trasformazione è subordinata alla valutazione dei valori del campo elettromagnetico e al rispetto dei valori di attenzione vigenti.

15 Direttive in materia di viabilità e traffico

La realizzazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione è subordinata all’esecuzione di studi sulla viabilità e sul traffico finalizzati alla verifica di compatibilità tra i volumi di traffico generati dal nuovo insediamento e la capacità della rete esistente, al fine di dimensionare correttamente intersezioni e svincoli.

16 Altre direttive Non è ammessa l’applicazione dei disposti del comma 5 dell’art. 11 della LGT. E’ fatto obbligo di prevedere impianti per l’accumulo e il riutilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione delle aree verdi e per gli usi domestici o industriali consentiti, secondo i disposti dello specifico regolamento comunale, se approvato. Le piantumazioni arboreo-arbustive dovranno essere realizzate esclusivamente mediante la messa a dimora di specie autoctone, così come definite secondo l’elenco di cui all’Allegato C “Specie utilizzabili nelle attività selviculturali” del Regolamento Regionale n 5, pubblicato sul BURL del 24/07/07. La realizzazione dei parcheggi di cui alla presente direttiva, è subordinata a progettazione ambientale, in particolare con il fine di determinare la dotazione arborea, con riferimento ai disposti di cui al precedente capoverso. L’illuminazione esterna dovranno essere realizzata mediante

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impiego di apparecchi illuminanti conformi ai criteri anti-inquinamento luminoso, nel rispetto di quanto previsto dalla L.R. 17/2000 e dalla L.R. 38/2004.

17 Sviluppo temporale Coerentemente con le valutazioni di sostenibilità economica del PGT, l’avvio della fase di attuazione della trasformazione urbanistica dovrà intervenire entro il quinquennio di validità del DdP 2012.

18 Strumento di attuazione

Gli interventi relativi alla presente area di trasformazione, sono assentibili previa approvazione di Piano Attuativo, ai sensi dell’art. 12 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n° 12 e s.m.i.. Considerato che la presente Direttiva definisce puntualmente i canoni e i criteri di attuazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione, e che pertanto il Rapporto Ambientale del DdP 2012 ha esperito una piena e puntuale valutazione delle trasformazioni ammesse, l’attuazione delle previsioni di cui alla presente direttiva, nel pieno rispetto di quanto disposto dai punti precedenti, non necessita di specifico procedimento di Valutazione Ambientale Strategica.

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Direttiva 21 Area di trasformazione AT6: via Turati sud

Localizzazione Fattibilità geologica 1 Obiettivi della

trasformazione - realizzazione di una polarità intermedia di riferimento tra

Arluno e Rogorotto, - completamento e ridefinizione del margine urbano

mediante nuova edificazione, - realizzazione di un insediamento polifunzionale,

principalmente di carattere terziario e commerciale. -

2 Condizioni La promozione dell’iniziativa è subordinata alla sussistenza delle seguenti condizioni di base: − pieno rispetto di norme e regolamenti in materia di

aziende insalubri aventi relazione con l’area di trasformazione.

3 Dati quantitativi di

base Superficie complessiva del comparto: mq 13.700 di cui: − superficie a verde per la tutela ambientale: 40% − superficie edificabile: 60% La superficie a verde per la tutela ambientale dovrà essere localizzata coerentemente con quanto stabilito dal successivo punto 9. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, ascritte al rango di Bene Comune, dovranno essere assoggettate a vincolo perpetuo di inedificabilità e servitù di mantenimento, mediante atto registrato e trascritto. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, di norma, permarranno di proprietà privata, a fronte di controvalore di monetizzazione da corrispondere al Comune, secondo parametri stabiliti mediante deliberazione di Giunta Comunale. E’ facoltà del Comune procedere, previa verifica di sostenibilità economica dei costi di manutenzione e gestione, per effetto di quanto disposto dallo schema di convenzione dello strumento attuativo, all’acquisizione gratuita delle aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale

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(al netto delle aree per opere di urbanizzazione primaria comunque da cedersi), in alternativa rispetto a quanto stabilito dal precedente capoverso.

4 Diritti di edificabilità

L’Indice di edificabilità massimo Ifmax applicato alla superficie edificabile è dato dalla seguente sommatoria:

Ifmax = DE + DEp dove: Ifmax : Indice di edificabilità massimo 0,37 mq/mq DE : Diritto edificatorio 0,30 mq/mq DEp: Diritto edificatorio di perequazione 0,07 mq/mq Il Diritto edificatorio derivante da perequazione potrà essere conseguito secondo le seguenti modalità: - trasferimento dalle “Aree per Servizi”, definite dal Piano

dei Servizi, secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 4,

- monetizzazione secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 6.

L’applicazione del Diritto edificatorio derivante da perequazione è obbligatoria, quantomeno in misura proporzionale alla slp complessiva. La superficie lorda di pavimento totale dovrà essere ripartita per specifica destinazioni d’uso secondo le seguenti proporzioni: − Slp per attività terziarie non commerciali max. 50% − Slp per attività terziarie commerciali max. 90% − Slp per attività di servizio max. 50% E’ facoltà del Consiglio Comunale consentire assortimenti di destinazioni d’uso in misura differente rispetto a quanto sopra indicato.

5 Destinazioni d’uso E’ vietato l’insediamento delle seguenti destinazioni d’uso: Re: Residenziale Pr: Produttiva (artigianale e industriale) Cg: Commerciale (grandi strutture di vendita) Ld: Logistica e deposito di materiali Ra: Ricoveri di autovetture non pertinenziali Ag: Agricola

6 Indici e parametri di riferimento

Fermo restando quanto stabilito in generale dal DdP 2012 per quanto attiene a vincoli e limitazioni, si applicano i seguenti parametri: Distanza minima dai confini: Dc m 5,00 Distanza minima delle recinzioni dal ciglio stradale: Dr m 2,00

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Distanza minima degli edifici dal ciglio stradale: Ds m 7,00 Distanza minima tra gli edifici: De m 10,00 Superficie coperta: Sc max 30% Altezza massima degli edifici: Hmax m 11,00 Superficie filtrante: Sfil min. art. 3.2.3 Regolamento d’Igiene Tipo

7 Servizi di interesse pubblico o generale

L’intervento dovrà determinare la realizzazione di opere in attuazione del Piano dei Servizi secondo quanto stabilito dalla Direttiva 13.

8 Compensazione ambientale

Gli interventi ammessi sono soggetti all’applicazione dei disposti dell’art. 43, comma 2bis della LGT e della DGR 22 dicembre 2008 n° 8/8757, così come applicati per effetto della Deliberazione del Consiglio Comunale n° 31 del 27 settembre 2012, in materia di Contributo di Costruzione.

9 Elementi progettuali di interesse pubblico o generale

Viabilità di distribuzione interna La viabilità di distribuzione interna dovrà essere caratterizzata in modo tale da consentire la regolamentazione “zona 30”. Dovrà essere realizzata una viabilità principale di accesso diramata da via Turati, avente anche funzione di controviale, con intersezioni opportunamente strutturate (rotatoria o canalizzazioni).

Parcheggi pubblici I parcheggi pubblici dovranno essere dimensionati nel rispetto dei seguenti parametri: ogni 50 mq di slp per uso commerciale: 1 posto auto ogni 100 mq di slp per uso terziario: 1 posto auto I parcheggi pubblici dovranno essere dislocati in sottosuolo per almeno il 50% del totale; la localizzazione di parcheggi in soprassuolo dovrà assolvere alla funzione di aree per sosta breve; tali parcheggi dovranno risultare accessibili mediante il controviale.

Aree a verde. Lungo via Turati dovrà essere realizzato uno spazio pubblico a verde con sviluppo lineare, distribuito lungo il controviale. In corrispondenza dell’affaccio a sud dell’area di trasformazione AT5, su via Turati, dovrà essere realizzato un corridoio verde di connessione tra via Turati e le aree agricole a sud, attrezzato a parco e dotato di aree di sosta e spazi per il gioco ed il tempo libero. La gestione delle aree a verde sarà disciplinata per mezzo di stipula di apposita convenzione. Parte delle aree a verde dovrà essere collocata con il fine di attenuare le relazioni dirette tra diverse destinazioni d’uso, nonchè a ridefinire il margine urbano in funzione delle valenze paesaggistico-ambientali (nello specifico, le

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aree agricole a sud dell’area di trasformazione).2 Dovrà essere garantita la continuità del varco esistente tra i due fronti edificati posti a nord dell’area di trasformazione; tale varco2 dovrà essere mantenuto libero da edificazioni e piantumato nella sua interezza; dovrà essere prevista2 una fascia arborea e arbustiva avente larghezza di almeno 20 m, con prevalente giacitura nord-sud, garantendo in tal modo la continuità ecologica.

10 Elementi progettuali di interesse privato

Caratteri tipologici degli edifici Il tessuto edilizio dovrà risultare dall’aggregazione di tipi edilizi a blocco aventi altezze coerenti con quelle degli edifici esistenti nell’intorno.

Caratteri morfologici dell’insediamento L’impianto morfologico dovrà risultare ordinato secondo la direttrice di via Turati e del relativo controviale da realizzarsi; lungo tale asse si dovrà determinare un allineamento ordinato dei fronti degli edifici. Una quota di aree verdi, anche pertinenziali, dovrà essere localizzata con il fine di attenuare i processi di saldatura dei sistemi insediativi. Il progetto dovrà valorizzare piazza De Gasperi e via Turati, quali percorsi e luoghi di interesse paesaggistico.

11 Direttive in materia di geologia

Ai fini della completa documentazione in materia di geologia si rimanda alla “componente geologica” facente parte integrante del DdP 2012.

12 Direttive in materia di acustica

Per quanto attiene alle destinazioni d’uso non residenziali, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione di impatto acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995, secondo le prescrizioni della DGR 7/8318 dell’8/03/2002.

13 Direttive in materia di salubrità dei suoli

Nessuna.

14 Direttive in materia di inquinamento elettromagnetico

Poiché non sono segnalate fonti di possibile inquinamento elettromagnetico in diretta relazione con l’area di trasformazione, non si applicano specifiche disposizioni, fatta salva la generale osservanza delle norme vigenti in materia.

15 Direttive in materia di viabilità e traffico

La realizzazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione è subordinata all’esecuzione di studi sulla viabilità e sul traffico finalizzati alla verifica di compatibilità tra i volumi di traffico generati dal nuovo insediamento e la capacità della rete esistente, al fine di dimensionare correttamente intersezioni e svincoli.

16 Altre direttive Qualora fosse previsto l’insediamento di destinazioni d’uso afferenti alle seguenti categorie:

2 Modifica effettuata a seguito della controdeduzioni al parere di compatibilità espresso da Provincia di Milano.

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Cm: Commerciale (medie strutture di vendita) si applicano i disposti degli atti di normativi di seguito richiamati (e s.m.i.) − DLgs 31 marzo 1998 n° 114, − Legge Regionale 2 febbraio 2010 n° 6, − D.C.R. 2 ottobre 2006 n° VIII/215, Programma Triennale

per lo sviluppo del settore commerciale 2006-2008, − D.G.R. 4 luglio 2007 n° 8/5054, Modalità applicative del

Programma Triennale per lo sviluppo del settore commerciale 2006-2008,

− D.G.R. 5 dicembre 2007 n° 8/6024, Medie strutture di vendita – Disposizioni attuative del Programma Triennale per lo sviluppo del settore commerciale 2006-2008,

− D.G.R. 21 novembre 2007 n° 8/5913, Criteri urbanistici per l’attività di pianificazione e di gestione degli Enti Locali in materia commerciale.

In ragione di quanto sopra lo strumento di attuazione dovrà essere dotato degli specifici studi in materia di commercio e di viabilità espressamente previsti dalle norme sopra richiamate. Non è ammessa l’applicazione dei disposti del comma 5 dell’art. 11 della LGT. E’ fatto obbligo di prevedere impianti per l’accumulo e il riutilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione delle aree verdi e per gli usi domestici o industriali consentiti, secondo i disposti dello specifico regolamento comunale, se approvato. Le piantumazioni arboreo-arbustive dovranno essere realizzate esclusivamente mediante la messa a dimora di specie autoctone, così come definite secondo l’elenco di cui all’Allegato C “Specie utilizzabili nelle attività selviculturali” del Regolamento Regionale n 5, pubblicato sul BURL del 24/07/07. La realizzazione dei parcheggi di cui alla presente direttiva, è subordinata a progettazione ambientale, in particolare con il fine di determinare la dotazione arborea, con riferimento ai disposti di cui al precedente capoverso. L’illuminazione esterna dovranno essere realizzata mediante impiego di apparecchi illuminanti conformi ai criteri anti-inquinamento luminoso, nel rispetto di quanto previsto dalla L.R. 17/2000 e dalla L.R. 38/2004.

17 Sviluppo temporale Coerentemente con le valutazioni di sostenibilità economica del PGT, l’avvio della fase di attuazione della trasformazione urbanistica dovrà intervenire entro il quinquennio di validità del DdP 2012.

18 Strumento di attuazione

Gli interventi relativi alla presente area di trasformazione, sono assentibili previa approvazione di Piano Attuativo, ai sensi dell’art. 12 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n° 12

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e s.m.i.. Considerato che la presente Direttiva definisce puntualmente i canoni e i criteri di attuazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione, e che pertanto il Rapporto Ambientale del DdP 2012 ha esperito una piena e puntuale valutazione delle trasformazioni ammesse, l’attuazione delle previsioni di cui alla presente direttiva, nel pieno rispetto di quanto disposto dai punti precedenti, non necessita di specifico procedimento di Valutazione Ambientale Strategica.

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Direttiva 22 Area di trasformazione AT7: strada per Rogorotto – via A. da Giussano

Localizzazione Fattibilità geologica 1 Obiettivi della

trasformazione - completamento e ridefinizione del margine urbano

mediante nuova edificazione, - realizzazione di un insediamento residenziale integrato da

altre funzioni urbane, a completamento del tessuto insediativo.

- 2 Condizioni La promozione dell’iniziativa è subordinata alla sussistenza

delle seguenti condizioni di base: − Nessuna.

3 Dati quantitativi di base

Superficie complessiva del comparto: mq 17.400 di cui: − superficie a verde per la tutela ambientale: 40% − superficie edificabile: 60% La superficie a verde per la tutela ambientale dovrà essere localizzata coerentemente con quanto stabilito dal successivo punto 9. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, ascritte al rango di Bene Comune, dovranno essere assoggettate a vincolo perpetuo di inedificabilità e servitù di mantenimento, mediante atto registrato e trascritto. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, di norma, permarranno di proprietà privata, a fronte di controvalore di monetizzazione da corrispondere al Comune, secondo parametri stabiliti mediante deliberazione di Giunta Comunale. E’ facoltà del Comune procedere, previa verifica di sostenibilità economica dei costi di manutenzione e gestione, per effetto di quanto disposto dallo schema di convenzione dello strumento attuativo, all’acquisizione gratuita delle aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale (al netto delle aree per opere di urbanizzazione primaria comunque da cedersi), in alternativa rispetto a quanto stabilito dal precedente capoverso.

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4 Diritti di edificabilità

L’Indice di edificabilità massimo Ifmax applicato alla superficie edificabile è dato dalla seguente sommatoria:

Ifmax = DE + DEp dove: Ifmax : Indice di edificabilità massimo 0,37 mq/mq DE : Diritto edificatorio 0,30 mq/mq DEp: Diritto edificatorio di perequazione 0,07 mq/mq Il Diritto edificatorio derivante da perequazione potrà essere conseguito secondo le seguenti modalità: - trasferimento dalle “Aree per Servizi”, definite dal Piano

dei Servizi, secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 4,

- monetizzazione secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 6,

- realizzazione di una quota non inferiore al 30% delle superficie lorda di pavimento destinata a residenza da assoggettare a convenzionamento per almeno uno tra i seguenti fini:

o determinazione dei prezzi di vendita e delle caratteristiche soggettive degli aventi titolo, nel rispetto delle norme di legge vigenti in materia,

o determinazione del canone di locazione con riferimento alle norme di legge vigenti in materia di edilizia convenzionata,

o determinazione di tagli di alloggi minimi, a vantaggio di talune fasce di domanda non soddisfatte, con atto d’obbligo finalizzato al divieto di accorpamento delle unità immobiliari a tal fine realizzate (obiettivo di determinare la minore incidenza di superficie possibile per ciascuna unità abitativa, e pertanto il minore costo di costruzione possibile).

L’applicazione del Diritto edificatorio derivante da perequazione è obbligatoria, quantomeno in misura proporzionale alla slp complessiva. La superficie lorda di pavimento totale dovrà essere ripartita per specifica destinazioni d’uso secondo le seguenti proporzioni: − Slp per residenza max. 90% − Slp per attività terziarie non commerciali max. 30% − Slp per attività terziarie commerciali max. 30% − Slp per attività di servizio max. 30% E’ facoltà del Consiglio Comunale consentire assortimenti di destinazioni d’uso in misura differente rispetto a quanto sopra indicato.

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Maurizio Mazzucchelli architetto

Alberto Mazzucchelli ingegnere

Roberto Pozzi architetto

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Tel 0332 870777 Fax 0332 870888

[email protected] www.saproject.it

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5 Destinazioni d’uso E’ vietato l’insediamento delle seguenti destinazioni d’uso: Pr: Produttiva (artigianale e industriale) Ld: Logistica e deposito di materiali Ds: Direzionale e terziaria specializzata Cm: Commerciale (medie strutture di vendita) Cg: Commerciale (grandi strutture di vendita) Ag: Agricola

6 Indici e parametri di riferimento

Fermo restando quanto stabilito in generale dal DdP 2012 per quanto attiene a vincoli e limitazioni, si applicano i seguenti parametri: Distanza minima dai confini: Dc m 5,00 Distanza minima delle recinzioni dal ciglio stradale: Dr (*) m 2,00 Distanza minima degli edifici dal ciglio stradale: Ds (*) m 7,00 Distanza minima tra gli edifici: De m 10,00 Superficie coperta: Sc max 30% Altezza massima degli edifici: Hmax m 11,00 Superficie filtrante: Sfil min. art. 3.2.3 Regolamento d’Igiene Tipo (*) ferme restando le distanze dettate dal Codice della Strada e dal corrispondente regolamento di attuazione.

7 Servizi di interesse pubblico o generale

L’intervento dovrà determinare la realizzazione di opere in attuazione del Piano dei Servizi secondo quanto stabilito dalla Direttiva 13.

8 Compensazione ambientale

Gli interventi ammessi sono soggetti all’applicazione dei disposti dell’art. 43, comma 2bis della LGT e della DGR 22 dicembre 2008 n° 8/8757, limitatamente alle aree non edificate antecedentemente all’avvio del procedimento per l’attuazione delle previsioni di cui alla presente direttiva, così come applicati per effetto della Deliberazione del Consiglio Comunale n° 31 del 27 settembre 2012, in materia di Contributo di Costruzione.

9 Elementi progettuali di interesse pubblico o generale

Viabilità di distribuzione interna La viabilità di distribuzione interna dovrà essere caratterizzata in modo tale da consentire la regolamentazione “zona 30”. Dovrà essere realizzata una viabilità di accesso diramata dalla viabilità principale esistente alla massima distanza possibile dalla rotatoria esistente.

Parcheggi pubblici I parcheggi pubblici dovranno essere dimensionati nel rispetto dei seguenti parametri: ogni 35 mq di slp per uso residenziale: 1 posto auto ogni 50 mq di slp per uso commerciale: 1 posto auto

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ogni 100 mq di slp per uso terziario: 1 posto auto I parcheggi pubblici dovranno essere dislocati in prossimità delle destinazioni d’uso maggiormente attrattive e, in generale, dovranno essere distribuiti in modo tale da minimizzare le distanze rispetto alle funzioni insediate. I parcheggi in soprassuolo dovranno essere distribuiti nell’intero comparto e armonicamente integrati con l’arredo urbano e le sistemazioni esterne.

Aree a verde. Le aree dislocate lungo la viabilità principale, per una larghezza non inferiore a quanto necessario per il conseguimento delle superfici a verde e servizi di cui al precedente punto 3, al netto dei parcheggi pubblici, dovranno essere sistemate a verde fruibile, dotato di alberature, aree per lo svago e il tempo libero, percorsi. I caratteri vegetazionali delle aree a verde dovranno essere tali da determinare, nel contempo, l’attenuazione dei rumori generati dalla viabilità esistente. La gestione delle aree a verde sarà disciplinata per mezzo di stipula di apposita convenzione. Parte delle aree a verde dovrà essere collocata con il fine di attenuare le relazioni dirette tra diverse destinazioni d’uso; in particolare una porzione delle aree a verde dovrà essere interposta tra le porzioni utilizzate per scopi insediativi e l’adiacente area industriale ad est.

10 Elementi progettuali di interesse privato

Caratteri tipologici degli edifici Il tessuto edilizio dovrà risultare dall’aggregazione di tipi edilizi a blocco aventi altezze coerenti con quelle dell’intorno.

Caratteri morfologici dell’insediamento L’impianto morfologico dovrà risultare ordinato nel rispetto della maglia stradale di progetto; la dislocazione degli edifici dovrà determinare la massimizzazione della distanza di questi rispetto alla viabilità esistente. Una quota di aree verdi, anche pertinenziali, dovrà essere localizzata con il fine di attenuare i processi di saldatura dei sistemi insediativi. Il progetto dovrà valorizzare piazza De Gasperi e via Turati, quali percorsi e luoghi di interesse paesaggistico.

11 Direttive in materia di geologia

Ai fini della completa documentazione in materia di geologia si rimanda alla “componente geologica” facente parte integrante del DdP 2012.

12 Direttive in materia di acustica

Per quanto attiene alle destinazioni d’uso non residenziali, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione di impatto acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995, secondo le prescrizioni della DGR 7/8318 dell’8/03/2002. Poiché l’area di trasformazione risulta interessata dalla viabilità principale, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione del clima acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995 e dell’art. 5 della L.r. 13/2001.

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13 Direttive in

materia di salubrità dei suoli

E’ fatto obbligo di verificare le condizioni di salubrità dei suoli ai sensi del Titolo III, art. 3.2.1 del Regolamento Locale d’Igiene; in ragione delle risultanze di detta verifica si applicano i disposti del Titolo V del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.: detta condizione si applica anche per le attività agricole preesistenti, pertanto le aree ad esse corrispondenti potranno essere utilizzate esclusivamente a seguito dell’effettuazione delle necessarie bonifiche.

14 Direttive in materia di inquinamento elettromagnetico

Poiché non sono segnalate fonti di possibile inquinamento elettromagnetico in diretta relazione con l’area di trasformazione, non si applicano specifiche disposizioni, fatta salva la generale osservanza delle norme vigenti in materia.

15 Direttive in materia di viabilità e traffico

La realizzazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione è subordinata all’esecuzione di studi sulla viabilità e sul traffico finalizzati alla verifica di compatibilità tra i volumi di traffico generati dal nuovo insediamento e la capacità della rete esistente, al fine di dimensionare correttamente intersezioni e svincoli.

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16 Altre direttive Non è ammessa l’applicazione dei disposti del comma 5 dell’art. 11 della LGT. E’ fatto obbligo di prevedere impianti per l’accumulo e il riutilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione delle aree verdi e per gli usi domestici o industriali consentiti, secondo i disposti dello specifico regolamento comunale, se approvato. Le piantumazioni arboreo-arbustive dovranno essere realizzate esclusivamente mediante la messa a dimora di specie autoctone, così come definite secondo l’elenco di cui all’Allegato C “Specie utilizzabili nelle attività selviculturali” del Regolamento Regionale n 5, pubblicato sul BURL del 24/07/07. La realizzazione dei parcheggi di cui alla presente direttiva, è subordinata a progettazione ambientale, in particolare con il fine di determinare la dotazione arborea, con riferimento ai disposti di cui al precedente capoverso. L’illuminazione esterna dovranno essere realizzata mediante impiego di apparecchi illuminanti conformi ai criteri anti-inquinamento luminoso, nel rispetto di quanto previsto dalla L.R. 17/2000 e dalla L.R. 38/2004. È fatto obbligo di prevedere, in fase attuativa, il mantenimento di una fascia di rispetto pari a 20 m in corrispondenza della rotatoria esistente.3

17 Sviluppo temporale Coerentemente con le valutazioni di sostenibilità economica del PGT, l’avvio della fase di attuazione della trasformazione urbanistica dovrà intervenire entro il quinquennio di validità del DdP 2012.

18 Strumento di attuazione

Gli interventi relativi alla presente area di trasformazione, sono assentibili previa approvazione di Piano Attuativo, ai sensi dell’art. 12 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n° 12 e s.m.i.. Considerato che la presente Direttiva definisce puntualmente i canoni e i criteri di attuazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione, e che pertanto il Rapporto Ambientale del DdP 2012 ha esperito una piena e puntuale valutazione delle trasformazioni ammesse, l’attuazione delle previsioni di cui alla presente direttiva, nel pieno rispetto di quanto disposto dai punti precedenti, non necessita di specifico procedimento di Valutazione Ambientale Strategica.

3 Modifica effettuata a seguito della controdeduzioni al parere di compatibilità espresso da Provincia di Milano.

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Direttiva 23 Area di trasformazione AT8: via Baracca

Localizzazione4 Fattibilità geologica 1 Obiettivi della

trasformazione - Realizzazione di sistema verde di interposizione tra

destinazioni d’uso residenziali e destinazioni d’uso a carattere economico,

- completamento e ridefinizione del margine urbano mediante nuova edificazione,

- realizzazione di un insediamento residenziale integrato da altre funzioni urbane, a completamento del tessuto insediativo.

- 2 Condizioni La promozione dell’iniziativa è subordinata alla sussistenza

delle seguenti condizioni di base: − Nessuna.

3 Dati quantitativi di base

Superficie complessiva del comparto: mq 15.8004 di cui: − superficie a verde per la tutela ambientale: 40% − superficie edificabile: 60% La superficie a verde per la tutela ambientale dovrà essere localizzata coerentemente con quanto stabilito dal successivo punto 9. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, ascritte al rango di Bene Comune, dovranno essere assoggettate a vincolo perpetuo di inedificabilità e servitù di mantenimento, mediante atto registrato e trascritto. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, di norma, permarranno di proprietà privata, a fronte di controvalore di monetizzazione da corrispondere al Comune, secondo parametri stabiliti mediante deliberazione di Giunta Comunale. E’ facoltà del Comune procedere, previa verifica di sostenibilità economica dei costi di manutenzione e gestione, per effetto di quanto disposto dallo schema di convenzione

4 Modifica effettuata a seguito della controdeduzione all’osservazione n 40 (prot. 2942)

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dello strumento attuativo, all’acquisizione gratuita delle aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale (al netto delle aree per opere di urbanizzazione primaria comunque da cedersi), in alternativa rispetto a quanto stabilito dal precedente capoverso.

4 Diritti di edificabilità

L’Indice di edificabilità massimo Ifmax applicato alla superficie edificabile è dato dalla seguente sommatoria:

Ifmax = DE + DEp dove: Ifmax : Indice di edificabilità massimo 0,37 mq/mq DE : Diritto edificatorio 0,30 mq/mq DEp: Diritto edificatorio di perequazione 0,07 mq/mq Il Diritto edificatorio derivante da perequazione potrà essere conseguito secondo le seguenti modalità: - trasferimento dalle “Aree per Servizi”, definite dal Piano

dei Servizi, secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 4,

- monetizzazione secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 6,

- realizzazione di una quota non inferiore al 30% delle superficie lorda di pavimento destinata a residenza da assoggettare a convenzionamento per almeno uno tra i seguenti fini:

o determinazione dei prezzi di vendita e delle caratteristiche soggettive degli aventi titolo, nel rispetto delle norme di legge vigenti in materia,

o determinazione del canone di locazione con riferimento alle norme di legge vigenti in materia di edilizia convenzionata,

o determinazione di tagli di alloggi minimi, a vantaggio di talune fasce di domanda non soddisfatte, con atto d’obbligo finalizzato al divieto di accorpamento delle unità immobiliari a tal fine realizzate (obiettivo di determinare la minore incidenza di superficie possibile per ciascuna unità abitativa, e pertanto il minore costo di costruzione possibile).

L’applicazione del Diritto edificatorio derivante da perequazione è obbligatoria, quantomeno in misura proporzionale alla slp complessiva. La superficie lorda di pavimento totale dovrà essere ripartita per specifica destinazioni d’uso secondo le seguenti proporzioni: − Slp per residenza max. 90% − Slp per attività terziarie non commerciali max. 30% − Slp per attività terziarie commerciali max. 30%

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− Slp per attività di servizio max. 30% E’ facoltà del Consiglio Comunale consentire assortimenti di destinazioni d’uso in misura differente rispetto a quanto sopra indicato.

5 Destinazioni d’uso E’ vietato l’insediamento delle seguenti destinazioni d’uso: Pr: Produttiva (artigianale e industriale) Ld: Logistica e deposito di materiali Ds: Direzionale e terziaria specializzata Cm: Commerciale (medie strutture di vendita) Cg: Commerciale (grandi strutture di vendita) Ag: Agricola

6 Indici e parametri di riferimento

Fermo restando quanto stabilito in generale dal DdP 2012 per quanto attiene a vincoli e limitazioni, si applicano i seguenti parametri: Distanza minima dai confini: Dc m 5,00 Distanza minima delle recinzioni dal ciglio stradale: Dr m 2,00 Distanza minima degli edifici dal ciglio stradale: Ds m 7,00 Distanza minima tra gli edifici: De m 10,00 Superficie coperta: Sc max 30% Altezza massima degli edifici: Hmax m 11,00 Superficie filtrante: Sfil min. art. 3.2.3 Regolamento d’Igiene Tipo

7 Servizi di interesse pubblico o generale

L’intervento dovrà determinare la realizzazione di opere in attuazione del Piano dei Servizi secondo quanto stabilito dalla Direttiva 13.

8 Compensazione ambientale

Gli interventi ammessi sono soggetti all’applicazione dei disposti dell’art. 43, comma 2bis della LGT e della DGR 22 dicembre 2008 n° 8/8757, limitatamente alle aree non edificate antecedentemente all’avvio del procedimento per l’attuazione delle previsioni di cui alla presente direttiva, così come applicati per effetto della Deliberazione del Consiglio Comunale n° 31 del 27 settembre 2012, in materia di Contributo di Costruzione.

9 Elementi progettuali di interesse pubblico o generale

Viabilità di accesso e distribuzione interna La viabilità di distribuzione interna dovrà essere caratterizzata in modo tale da consentire la regolamentazione “zona 30”. La viabilità interna dovrà essere diramata dalla viabilità esistente (via S. Caterina e via Baracca), così da determinare un anello tale da consentire, se ritenuto necessario dagli organi competenti, anche la regolazione dei flussi a senso unico.

Parcheggi pubblici I parcheggi pubblici dovranno essere dimensionati nel rispetto

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dei seguenti parametri: ogni 35 mq di slp per uso residenziale: 1 posto auto ogni 50 mq di slp per uso commerciale: 1 posto auto ogni 100 mq di slp per uso terziario: 1 posto auto I parcheggi pubblici dovranno essere dislocati in prossimità delle destinazioni d’uso maggiormente attrattive e, in generale, dovranno essere distribuiti in modo tale da minimizzare le distanze rispetto alle funzioni insediate. I parcheggi in soprassuolo dovranno essere distribuiti nell’intero comparto e armonicamente integrati con l’arredo urbano e le sistemazioni esterne.

Aree a verde. Le aree dislocate lungo il confine est dell’area di trasformazione, per una larghezza non inferiore a quanto necessario per il conseguimento delle superfici a verde e servizi di cui al precedente punto 3, al netto dei parcheggi pubblici, dovranno essere sistemate a verde fruibile, dotato di alberature, aree per lo svago e il tempo libero, percorsi, la cui morfologia sia tale da garantire sufficiente distanza tra le residenze e le attività produttive esistenti. Al fine di migliorare il clima acustico dell’area, la fascia a verde di cui al presente punto dovrà essere caratterizzata da specifiche variazioni della morfologia (dune), da definirsi mediante specifico studio di clima acustico. Parte delle aree a verde dovrà essere collocata con il fine di attenuare le relazioni dirette tra diverse destinazioni d’uso. La gestione delle aree a verde sarà disciplinata per mezzo di stipula di apposita convenzione. L’area posta ad ovest dell’area di trasformazione, in adiacenza degli edifici esistenti, dovrà essere mantenuta libera da edificazioni; la rimanente quota parte da destinarsi a verde di tutela ambientale dovrà essere realizzata lungo il margine settentrionale dell’area di trasformazione, e dovrà avere una larghezza di almeno 20 m. Tali aree dovranno essere piantumate mediante fasce arboree e arbustive.5

10 Elementi progettuali di interesse privato

Caratteri tipologici degli edifici Il tessuto edilizio dovrà risultare dall’aggregazione di palazzine e piccoli edifici a blocco, aventi altezze coerenti con quelle degli edifici esistenti immediatamente a sud.

Caratteri morfologici dell’insediamento L’impianto morfologico dovrà risultare ordinato secondo la matrice ortogonale che già caratterizza le aree edificate immediatamente a sud. L’intervento dovrà determinare la formazione di un margine strutturato dell’insediamento verso nord.

11 Direttive in materia di

Ai fini della completa documentazione in materia di geologia

5 Modifica effettuata a seguito della controdeduzioni al parere di compatibilità espresso da Provincia di Milano.

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geologia si rimanda alla “componente geologica” facente parte integrante del DdP 2012.

12 Direttive in materia di acustica

Per quanto attiene alle destinazioni d’uso non residenziali, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione di impatto acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995, secondo le prescrizioni della DGR 7/8318 dell’8/03/2002.

13 Direttive in materia di salubrità dei suoli

Nessuna.

14 Direttive in materia di inquinamento elettromagnetico

Poiché non sono segnalate fonti di possibile inquinamento elettromagnetico in diretta relazione con l’area di trasformazione, non si applicano specifiche disposizioni, fatta salva la generale osservanza delle norme vigenti in materia.

15 Direttive in materia di viabilità e traffico

La realizzazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione è subordinata all’esecuzione di studi sulla viabilità e sul traffico finalizzati alla verifica di compatibilità tra i volumi di traffico generati dal nuovo insediamento e la capacità della rete esistente, al fine di dimensionare correttamente intersezioni e svincoli.

16 Altre direttive Non è ammessa l’applicazione dei disposti del comma 5 dell’art. 11 della LGT. E’ fatto obbligo di prevedere impianti per l’accumulo e il riutilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione delle aree verdi e per gli usi domestici o industriali consentiti, secondo i disposti dello specifico regolamento comunale, se approvato. Le piantumazioni arboreo-arbustive dovranno essere realizzate esclusivamente mediante la messa a dimora di specie autoctone, così come definite secondo l’elenco di cui all’Allegato C “Specie utilizzabili nelle attività selviculturali” del Regolamento Regionale n 5, pubblicato sul BURL del 24/07/07. La realizzazione dei parcheggi di cui alla presente direttiva, è subordinata a progettazione ambientale, in particolare con il fine di determinare la dotazione arborea, con riferimento ai disposti di cui al precedente capoverso. L’illuminazione esterna dovranno essere realizzata mediante impiego di apparecchi illuminanti conformi ai criteri anti-inquinamento luminoso, nel rispetto di quanto previsto dalla L.R. 17/2000 e dalla L.R. 38/2004.

17 Sviluppo temporale Coerentemente con le valutazioni di sostenibilità economica del PGT, l’avvio della fase di attuazione della trasformazione urbanistica dovrà intervenire entro il quinquennio di validità del DdP 2012.

18 Strumento di Gli interventi relativi alla presente area di trasformazione,

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attuazione sono assentibili previa approvazione di Piano Attuativo, ai sensi dell’art. 12 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n° 12 e s.m.i.. Considerato che la presente Direttiva definisce puntualmente i canoni e i criteri di attuazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione, e che pertanto il Rapporto Ambientale del DdP 2012 ha esperito una piena e puntuale valutazione delle trasformazioni ammesse, l’attuazione delle previsioni di cui alla presente direttiva, nel pieno rispetto di quanto disposto dai punti precedenti, non necessita di specifico procedimento di Valutazione Ambientale Strategica.

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Direttiva 24 Area di trasformazione AT9: via Santa Caterina da Siena

Localizzazione Fattibilità geologica 1 Obiettivi della

trasformazione - completamento e ridefinizione del margine urbano

mediante nuova edificazione, - realizzazione di un insediamento qualificato per attività

economiche non commerciali.

2 Condizioni La promozione dell’iniziativa è subordinata alla sussistenza delle seguenti condizioni di base: − Nessuna.

3 Dati quantitativi di base

Superficie complessiva del comparto: mq 15.800 di cui: − superficie a verde per la tutela ambientale: 40% − superficie edificabile: 60% La superficie a verde per la tutela ambientale dovrà essere localizzata coerentemente con quanto stabilito dal successivo punto 9. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, ascritte al rango di Bene Comune, dovranno essere assoggettate a vincolo perpetuo di inedificabilità e servitù di mantenimento, mediante atto registrato e trascritto. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, di norma, permarranno di proprietà privata, a fronte di controvalore di monetizzazione da corrispondere al Comune, secondo parametri stabiliti mediante deliberazione di Giunta Comunale. E’ facoltà del Comune procedere, previa verifica di sostenibilità economica dei costi di manutenzione e gestione, per effetto di quanto disposto dallo schema di convenzione dello strumento attuativo, all’acquisizione gratuita delle aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale (al netto delle aree per opere di urbanizzazione primaria comunque da cedersi), in alternativa rispetto a quanto stabilito dal precedente capoverso.

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4 Diritti di edificabilità

L’Indice di edificabilità massimo Ifmax applicato alla superficie edificabile è dato dalla seguente sommatoria:

Ifmax = DE + DEp dove: Ifmax : Indice di edificabilità massimo 0,37 mq/mq DE : Diritto edificatorio 0,30 mq/mq DEp: Diritto edificatorio di perequazione 0,07 mq/mq Il Diritto edificatorio derivante da perequazione potrà essere conseguito secondo le seguenti modalità: - trasferimento dalle “Aree per Servizi”, definite dal Piano

dei Servizi, secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 4,

- monetizzazione secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 6.

L’applicazione del Diritto edificatorio derivante da perequazione è obbligatoria, quantomeno in misura proporzionale alla slp complessiva. La superficie lorda di pavimento totale dovrà essere ripartita per specifica destinazioni d’uso secondo le seguenti proporzioni: − Slp per attività terziarie non commerciali max. 90% − Slp per attività di servizio max. 30% E’ facoltà del Consiglio Comunale consentire assortimenti di destinazioni d’uso in misura differente rispetto a quanto sopra indicato.

5 Destinazioni d’uso E’ vietato l’insediamento delle seguenti destinazioni d’uso: Re: Residenziale Cv: Commerciale (esercizi di vicinato) Cm: Commerciale (medie strutture di vendita) Cg: Commerciale (grandi strutture di vendita) Pe: Pubblici esercizi Ld: Logistica e deposito di materiali Dm: Direzionale e terziaria minuta Ra: Ricoveri di autovetture non pertinenziali Ag: Agricola

6 Indici e parametri di riferimento

Fermo restando quanto stabilito in generale dal DdP 2012 per quanto attiene a vincoli e limitazioni, si applicano i seguenti parametri: Distanza minima dai confini: Dc m 5,00 Distanza minima delle recinzioni dal ciglio stradale: Dr (*) m 2,00 Distanza minima degli edifici dal ciglio stradale: Ds (*) m 7,00

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Distanza minima tra gli edifici: De m 10,00 Superficie coperta: Sc max 30% Altezza massima degli edifici: Hmax m 11,00 Superficie filtrante: Sfil min. art. 3.2.3 Regolamento d’Igiene Tipo (*) ferme restando le distanze dettate dal Codice della Strada e dal corrispondente regolamento di attuazione.

7 Servizi di interesse pubblico o generale

L’intervento dovrà determinare la realizzazione di opere in attuazione del Piano dei Servizi secondo quanto stabilito dalla Direttiva 13.

8 Compensazione ambientale

Gli interventi ammessi sono soggetti all’applicazione dei disposti dell’art. 43, comma 2bis della LGT e della DGR 22 dicembre 2008 n° 8/8757, limitatamente alle aree non edificate antecedentemente all’avvio del procedimento per l’attuazione delle previsioni di cui alla presente direttiva, così come applicati per effetto della Deliberazione del Consiglio Comunale n° 31 del 27 settembre 2012, in materia di Contributo di Costruzione.

9 Elementi progettuali di interesse pubblico o generale

Viabilità di distribuzione interna La viabilità di distribuzione interna dovrà essere caratterizzata in modo tale da consentire la regolamentazione “zona 30”. Dovrà essere realizzata una viabilità di accesso diramata da via S. Caterina mediante corsie di accelerazione e decelerazione, con innesti esclusivamente in mano destra alla massima distanza possibile dalla rotatoria.

Parcheggi pubblici I parcheggi pubblici dovranno essere dimensionati nel rispetto dei seguenti parametri: ogni 100 mq di slp per uso terziario: 1 posto auto I parcheggi pubblici dovranno essere dislocati in sottosuolo per almeno il 50% del totale. I parcheggi in soprassuolo dovranno essere distribuiti nell’intero comparto e armonicamente integrati con l’arredo urbano e le sistemazioni esterne.

Aree a verde. Lungo via S. Caterina dovrà essere realizzato uno spazio pubblico a verde con sviluppo lineare, integrato con la viabilità di circolazione interna, quest’ultima conformata quale controviale di via S. Caterina. Il parco lineare dovrà essere attrezzato con alberature, la cui disposizione dovrà risultare armonica rispetto all’impianto generale dell’insediamento. La gestione delle aree a verde sarà disciplinata per mezzo di stipula di apposita convenzione.

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10 Elementi progettuali di interesse privato

Caratteri tipologici degli edifici Il tessuto edilizio dovrà risultare dall’aggregazione di tipi edilizi a blocco aventi altezze coerenti con quelle degli edifici esistenti immediatamente ad est. In alternativa è ammessa la realizzazione di un unico corpo di fabbrica, pur articolato in volumi di sagoma e sedime variabili.

Caratteri morfologici dell’insediamento L’impianto morfologico dovrà risultare significativo rispetto alla viabilità principale di transito (via S. Caterina), pur con articolazioni planivolumetriche derivanti dalla specificità funzionale della costruzione. L’intervento dovrà determinare la formazione di un margine strutturato dell’insediamento verso nord, in ragione del rapporto diretto con il territorio naturale.

11 Direttive in materia di geologia

Ai fini della completa documentazione in materia di geologia si rimanda alla “componente geologica” facente parte integrante del DdP 2012.

12 Direttive in materia di acustica

Per quanto attiene alle destinazioni d’uso non residenziali, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione di impatto acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995, secondo le prescrizioni della DGR 7/8318 dell’8/03/2002. Poiché l’area di trasformazione risulta interessata dalla viabilità principale, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione del clima acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995 e dell’art. 5 della L.r. 13/2001.

13 Direttive in materia di salubrità dei suoli

Nessuna.

14 Direttive in materia di inquinamento elettromagnetico

Poiché non sono segnalate fonti di possibile inquinamento elettromagnetico in diretta relazione con l’area di trasformazione, non si applicano specifiche disposizioni, fatta salva la generale osservanza delle norme vigenti in materia.

15 Direttive in materia di viabilità e traffico

La realizzazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione è subordinata all’esecuzione di studi sulla viabilità e sul traffico finalizzati alla verifica di compatibilità tra i volumi di traffico generati dal nuovo insediamento e la capacità della rete esistente, al fine di dimensionare correttamente intersezioni e svincoli.

16 Altre direttive Non è ammessa l’applicazione dei disposti del comma 5 dell’art. 11 della LGT. E’ fatto obbligo di prevedere impianti per l’accumulo e il riutilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione delle aree verdi e per gli usi domestici o industriali consentiti, secondo i disposti dello specifico regolamento comunale, se approvato. Le piantumazioni arboreo-arbustive dovranno essere realizzate

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esclusivamente mediante la messa a dimora di specie autoctone, così come definite secondo l’elenco di cui all’Allegato C “Specie utilizzabili nelle attività selviculturali” del Regolamento Regionale n 5, pubblicato sul BURL del 24/07/07. La realizzazione dei parcheggi di cui alla presente direttiva, è subordinata a progettazione ambientale, in particolare con il fine di determinare la dotazione arborea, con riferimento ai disposti di cui al precedente capoverso. L’illuminazione esterna dovranno essere realizzata mediante impiego di apparecchi illuminanti conformi ai criteri anti-inquinamento luminoso, nel rispetto di quanto previsto dalla L.R. 17/2000 e dalla L.R. 38/2004. È fatto obbligo di prevedere, in fase attuativa, il mantenimento di una fascia di rispetto pari a 20 m in corrispondenza della rotatoria esistente.6

17 Sviluppo temporale Coerentemente con le valutazioni di sostenibilità economica del PGT, l’avvio della fase di attuazione della trasformazione urbanistica dovrà intervenire entro il quinquennio di validità del DdP 2012.

18 Strumento di attuazione

Gli interventi relativi alla presente area di trasformazione, sono assentibili previa approvazione di Piano Attuativo, ai sensi dell’art. 12 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n° 12 e s.m.i.. Considerato che la presente Direttiva definisce puntualmente i canoni e i criteri di attuazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione, e che pertanto il Rapporto Ambientale del DdP 2012 ha esperito una piena e puntuale valutazione delle trasformazioni ammesse, l’attuazione delle previsioni di cui alla presente direttiva, nel pieno rispetto di quanto disposto dai punti precedenti, non necessita di specifico procedimento di Valutazione Ambientale Strategica.

6 Modifica effettuata a seguito della controdeduzioni al parere di compatibilità espresso da Provincia di Milano.

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Direttiva 25 Area di trasformazione AT10: via Sacco e Vanzetti – via Kolbe

Localizzazione Fattibilità geologica 1 Obiettivi della

trasformazione - realizzazione di una polarità di riferimento per la frazione

Rogorotto, - completamento e ridefinizione del margine urbano

mediante nuova edificazione, - realizzazione di un insediamento polifunzionale. -

2 Condizioni La promozione dell’iniziativa è subordinata alla sussistenza delle seguenti condizioni di base: − Nessuna.

3 Dati quantitativi di base

Superficie complessiva del comparto: mq 12.100 di cui: − superficie a verde per la tutela ambientale: 60% − superficie edificabile: 40% La superficie a verde per la tutela ambientale dovrà essere localizzata coerentemente con quanto stabilito dal successivo punto 9. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, ascritte al rango di Bene Comune, dovranno essere assoggettate a vincolo perpetuo di inedificabilità e servitù di mantenimento, mediante atto registrato e trascritto. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, di norma, permarranno di proprietà privata, a fronte di controvalore di monetizzazione da corrispondere al Comune, secondo parametri stabiliti mediante deliberazione di Giunta Comunale. E’ facoltà del Comune procedere, previa verifica di sostenibilità economica dei costi di manutenzione e gestione, per effetto di quanto disposto dallo schema di convenzione dello strumento attuativo, all’acquisizione gratuita delle aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale (al netto delle aree per opere di urbanizzazione primaria comunque da cedersi), in alternativa rispetto a quanto stabilito dal precedente capoverso.

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4 Diritti di edificabilità

L’Indice di edificabilità massimo Ifmax applicato alla superficie edificabile è dato dalla seguente sommatoria:

Ifmax = DE + DEp dove: Ifmax : Indice di edificabilità massimo 0,37 mq/mq DE : Diritto edificatorio 0,30 mq/mq DEp: Diritto edificatorio di perequazione 0,07 mq/mq Il Diritto edificatorio derivante da perequazione potrà essere conseguito secondo le seguenti modalità: - trasferimento dalle “Aree per Servizi”, definite dal Piano

dei Servizi, secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 4,

- monetizzazione secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 6,

- realizzazione di una quota non inferiore al 30% delle superficie lorda di pavimento destinata a residenza da assoggettare a convenzionamento per almeno uno tra i seguenti fini:

o determinazione dei prezzi di vendita e delle caratteristiche soggettive degli aventi titolo, nel rispetto delle norme di legge vigenti in materia,

o determinazione del canone di locazione con riferimento alle norme di legge vigenti in materia di edilizia convenzionata,

o determinazione di tagli di alloggi minimi, a vantaggio di talune fasce di domanda non soddisfatte, con atto d’obbligo finalizzato al divieto di accorpamento delle unità immobiliari a tal fine realizzate (obiettivo di determinare la minore incidenza di superficie possibile per ciascuna unità abitativa, e pertanto il minore costo di costruzione possibile).

L’applicazione del Diritto edificatorio derivante da perequazione è obbligatoria, quantomeno in misura proporzionale alla slp complessiva. La superficie lorda di pavimento totale dovrà essere ripartita per specifica destinazioni d’uso secondo le seguenti proporzioni: − Slp per residenza max. 50% − Slp per attività terziarie non commerciali max. 50% − Slp per attività terziarie commerciali max. 50% − Slp per attività di servizio max. 50% E’ facoltà del Consiglio Comunale consentire assortimenti di destinazioni d’uso in misura differente rispetto a quanto sopra indicato.

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5 Destinazioni d’uso E’ vietato l’insediamento delle seguenti destinazioni d’uso: Pr: Produttiva (artigianale e industriale) Cg: Commerciale (grandi strutture di vendita) Ld: Logistica e deposito di materiali Ra: Ricoveri di autovetture non pertinenziali Ag: Agricola

6 Indici e parametri di riferimento

Fermo restando quanto stabilito in generale dal DdP 2012 per quanto attiene a vincoli e limitazioni, si applicano i seguenti parametri: Distanza minima dai confini: Dc m 5,00 Distanza minima delle recinzioni dal ciglio stradale: Dr m 2,00 Distanza minima degli edifici dal ciglio stradale: Ds m 7,00 Distanza minima tra gli edifici: De m 10,00 Superficie coperta: Sc max 40% Altezza massima degli edifici: Hmax m 8,50 Superficie filtrante: Sfil min. art. 3.2.3 Regolamento d’Igiene Tipo

7 Servizi di interesse pubblico o generale

L’intervento dovrà determinare la realizzazione di opere in attuazione del Piano dei Servizi secondo quanto stabilito dalla Direttiva 13.

8 Compensazione ambientale

Gli interventi ammessi sono soggetti all’applicazione dei disposti dell’art. 43, comma 2bis della LGT e della DGR 22 dicembre 2008 n° 8/8757, limitatamente alle aree non edificate antecedentemente all’avvio del procedimento per l’attuazione delle previsioni di cui alla presente direttiva, così come applicati per effetto della Deliberazione del Consiglio Comunale n° 31 del 27 settembre 2012, in materia di Contributo di Costruzione.

9 Elementi progettuali di interesse pubblico o generale

Viabilità di distribuzione interna La viabilità d’accesso dovrà essere diramata da via Sacco e Vanzetti mediante percorsi di carattere esclusivamente pertinenziale; via Sacco e Vanzetti dovrà essere potenziata mediante realizzazione di • calibro carrabile: min m 7,50, • marciapiedi: min. m 1,50, • pista ciclabile: min. m 2,50. garantendo in tal modo il collegamento funzionale tra via Kolbe e via Dalla Chiesa.

Parcheggi pubblici I parcheggi pubblici dovranno essere dimensionati nel rispetto dei seguenti parametri: ogni 35 mq di slp per uso residenziale: 1 posto auto

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Maurizio Mazzucchelli architetto

Alberto Mazzucchelli ingegnere

Roberto Pozzi architetto

Studio associatoINGEGNERIA

ARCHITETTURA URBANISTICA

I-21040 Morazzone Via Europa 54

Tel 0332 870777 Fax 0332 870888

[email protected] www.saproject.it

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ogni 50 mq di slp per uso commerciale: 1 posto auto ogni 100 mq di slp per uso terziario: 1 posto auto I parcheggi pubblici dovranno essere dislocati preferibilmente in sottosuolo7; la localizzazione di parcheggi in soprassuolo è ammessa sulle aree di proprietà esclusiva7 e, in ogni caso, tale localizzazione7 dovrà essere tale da non interferire con quanto stabilito dal successivo capoverso.

Aree a verde. Le aree dotate di esemplari arborei maggiormente significativi, la cui estensione dovrà comunque essere non inferiore a quanto stabilito dal precedente punto 3, dovranno essere attrezzate a parco pubblico, dotato di aree di sosta e per il tempo libero, di percorsi pedonali. La dotazione arborea di detta area a verde pubblico, dovrà principalmente derivare dalla conservazione degli esemplari esistenti. Parte delle aree a verde dovrà essere collocata con il fine di attenuare le relazioni dirette tra diverse destinazioni d’uso. La gestione delle aree a verde sarà disciplinata per mezzo di stipula di apposita convenzione.

10 Elementi progettuali di interesse privato

Caratteri tipologici degli edifici Il tessuto edilizio dovrà risultare dall’aggregazione di tipi edilizi coerenti con gli edifici del nucleo storico situato a nord, pur utilizzando linguaggi architettonici contemporanei.

Caratteri morfologici dell’insediamento L’impianto morfologico dovrà determinare la formazione di spazi a corte e percorsi interni articolati, linguisticamente correlabili con quelli caratterizzanti il nucleo storico. L’impianto planimetrico dovrà essere impostato su una matrice coerente con l’impianto del tessuto edificato storico.

11 Direttive in materia di geologia

Ai fini della completa documentazione in materia di geologia si rimanda alla “componente geologica” facente parte integrante del DdP 2012.

12 Direttive in materia di acustica

Per quanto attiene alle destinazioni d’uso non residenziali, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione di impatto acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995, secondo le prescrizioni della DGR 7/8318 dell’8/03/2002. Poiché l’area di trasformazione risulta in prossimità dell’autostrada A4, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione del clima acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995 e dell’art. 5 della L.r. 13/2001.

13 Direttive in materia di salubrità dei suoli

Nessuna.

7 Modifica effettuata a seguito della controdeduzione all’osservazione n 45 (prot. 2947)

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14 Direttive in materia di inquinamento elettromagnetico

Poiché non sono segnalate fonti di possibile inquinamento elettromagnetico in diretta relazione con l’area di trasformazione, non si applicano specifiche disposizioni, fatta salva la generale osservanza delle norme vigenti in materia.

15 Direttive in materia di viabilità e traffico

La realizzazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione è subordinata all’esecuzione di studi sulla viabilità e sul traffico finalizzati alla verifica di compatibilità tra i volumi di traffico generati dal nuovo insediamento e la capacità della rete esistente, al fine di dimensionare correttamente intersezioni e svincoli.

16 Altre direttive Qualora fosse previsto l’insediamento di destinazioni d’uso afferenti alle seguenti categorie: Cm: Commerciale (medie strutture di vendita) si applicano i disposti degli atti di normativi di seguito richiamati (e s.m.i.) − DLgs 31 marzo 1998 n° 114, − Legge Regionale 2 febbraio 2010 n° 6, − D.C.R. 2 ottobre 2006 n° VIII/215, Programma Triennale

per lo sviluppo del settore commerciale 2006-2008, − D.G.R. 4 luglio 2007 n° 8/5054, Modalità applicative del

Programma Triennale per lo sviluppo del settore commerciale 2006-2008,

− D.G.R. 5 dicembre 2007 n° 8/6024, Medie strutture di vendita – Disposizioni attuative del Programma Triennale per lo sviluppo del settore commerciale 2006-2008,

− D.G.R. 21 novembre 2007 n° 8/5913, Criteri urbanistici per l’attività di pianificazione e di gestione degli Enti Locali in materia commerciale.

In ragione di quanto sopra lo strumento di attuazione dovrà essere dotato degli specifici studi in materia di commercio e di viabilità espressamente previsti dalle norme sopra richiamate. Non è ammessa l’applicazione dei disposti del comma 5 dell’art. 11 della LGT. E’ fatto obbligo di prevedere impianti per l’accumulo e il riutilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione delle aree verdi e per gli usi domestici o industriali consentiti, secondo i disposti dello specifico regolamento comunale, se approvato. Le piantumazioni arboreo-arbustive dovranno essere realizzate esclusivamente mediante la messa a dimora di specie autoctone, così come definite secondo l’elenco di cui all’Allegato C “Specie utilizzabili nelle attività selviculturali” del Regolamento Regionale n 5, pubblicato sul BURL del 24/07/07. La realizzazione dei parcheggi di cui alla presente direttiva, è subordinata a progettazione ambientale, in particolare con il fine di determinare la dotazione arborea, con riferimento ai disposti di cui al precedente capoverso.

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L’illuminazione esterna dovranno essere realizzata mediante impiego di apparecchi illuminanti conformi ai criteri anti-inquinamento luminoso, nel rispetto di quanto previsto dalla L.R. 17/2000 e dalla L.R. 38/2004.

17 Sviluppo temporale Coerentemente con le valutazioni di sostenibilità economica del PGT, l’avvio della fase di attuazione della trasformazione urbanistica dovrà intervenire entro il quinquennio di validità del DdP 2012.

18 Strumento di attuazione

Gli interventi relativi alla presente area di trasformazione, sono assentibili previa approvazione di Piano Attuativo, ai sensi dell’art. 12 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n° 12 e s.m.i.. Considerato che la presente Direttiva definisce puntualmente i canoni e i criteri di attuazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione, e che pertanto il Rapporto Ambientale del DdP 2012 ha esperito una piena e puntuale valutazione delle trasformazioni ammesse, l’attuazione delle previsioni di cui alla presente direttiva, nel pieno rispetto di quanto disposto dai punti precedenti, non necessita di specifico procedimento di Valutazione Ambientale Strategica.

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Direttiva 26 Area di trasformazione AT11: via 11 febbraio – via Fanin

Localizzazione Fattibilità geologica 1 Obiettivi della

trasformazione - realizzazione di un sistema verde urbano fruibile, dotato

di orti, - tutela del mulino e del corpo idrico corrispondente, - completamento del sistema insediativo, - realizzazione di un insediamento residenziale integrato da

altre funzioni urbane. -

2 Condizioni La promozione dell’iniziativa è subordinata alla sussistenza delle seguenti condizioni di base: − Nessuna.

3 Dati quantitativi di base

Superficie complessiva del comparto: mq 17.300 di cui: − superficie a verde per la tutela ambientale: 60% − superficie edificabile: 40% La superficie a verde per la tutela ambientale dovrà essere localizzata coerentemente con quanto stabilito dal successivo punto 9. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, ascritte al rango di Bene Comune, dovranno essere assoggettate a vincolo perpetuo di inedificabilità e servitù di mantenimento, mediante atto registrato e trascritto. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, di norma, permarranno di proprietà privata, a fronte di controvalore di monetizzazione da corrispondere al Comune, secondo parametri stabiliti mediante deliberazione di Giunta Comunale. E’ facoltà del Comune procedere, previa verifica di sostenibilità economica dei costi di manutenzione e gestione, per effetto di quanto disposto dallo schema di convenzione dello strumento attuativo, all’acquisizione gratuita delle aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale (al netto delle aree per opere di urbanizzazione primaria comunque da cedersi), in alternativa rispetto a quanto stabilito

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dal precedente capoverso.

4 Diritti di edificabilità

L’Indice di edificabilità massimo Ifmax applicato alla superficie edificabile è dato dalla seguente sommatoria:

Ifmax = DE + DEp dove: Ifmax : Indice di edificabilità massimo 0,37 mq/mq DE : Diritto edificatorio 0,30 mq/mq DEp: Diritto edificatorio di perequazione 0,07 mq/mq Il Diritto edificatorio derivante da perequazione potrà essere conseguito secondo le seguenti modalità: - trasferimento dalle “Aree per Servizi”, definite dal Piano

dei Servizi, secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 4,

- monetizzazione secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 6,

- realizzazione di una quota non inferiore al 30% delle superficie lorda di pavimento destinata a residenza da assoggettare a convenzionamento per almeno uno tra i seguenti fini:

o determinazione dei prezzi di vendita e delle caratteristiche soggettive degli aventi titolo, nel rispetto delle norme di legge vigenti in materia,

o determinazione del canone di locazione con riferimento alle norme di legge vigenti in materia di edilizia convenzionata,

o determinazione di tagli di alloggi minimi, a vantaggio di talune fasce di domanda non soddisfatte, con atto d’obbligo finalizzato al divieto di accorpamento delle unità immobiliari a tal fine realizzate (obiettivo di determinare la minore incidenza di superficie possibile per ciascuna unità abitativa, e pertanto il minore costo di costruzione possibile).

L’applicazione del Diritto edificatorio derivante da perequazione è obbligatoria, quantomeno in misura proporzionale alla slp complessiva. La superficie lorda di pavimento totale dovrà essere ripartita per specifica destinazioni d’uso secondo le seguenti proporzioni: − Slp per residenza max. 90% − Slp per attività terziarie non commerciali max. 30% − Slp per attività terziarie commerciali max. 30% − Slp per attività di servizio max. 30% E’ facoltà del Consiglio Comunale consentire assortimenti di destinazioni d’uso in misura differente rispetto a quanto sopra indicato.

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5 Destinazioni d’uso E’ vietato l’insediamento delle seguenti destinazioni d’uso: Pr: Produttiva (artigianale e industriale) Cm: Commerciale (medie strutture di vendita) Cg: Commerciale (grandi strutture di vendita) Ld: Logistica e deposito di materiali Ds: Direzionale e terziaria specializzata Ra: Ricoveri di autovetture non pertinenziali Ag: Agricola

6 Indici e parametri di riferimento

Fermo restando quanto stabilito in generale dal DdP 2012 per quanto attiene a vincoli e limitazioni, si applicano i seguenti parametri: Distanza minima dai confini: Dc m 5,00 Distanza minima delle recinzioni dal ciglio stradale: Dr m 2,00 Distanza minima degli edifici dal ciglio stradale: Ds m 7,00 Distanza minima tra gli edifici: De m 10,00 Superficie coperta: Sc max 30% Altezza massima degli edifici: Hmax m 11,00 Superficie filtrante: Sfil min. art. 3.2.3 Regolamento d’Igiene Tipo

7 Servizi di interesse pubblico o generale

L’intervento dovrà determinare la realizzazione di opere in attuazione del Piano dei Servizi secondo quanto stabilito dalla Direttiva 13.

8 Compensazione ambientale

Gli interventi ammessi sono soggetti all’applicazione dei disposti dell’art. 43, comma 2bis della LGT e della DGR 22 dicembre 2008 n° 8/8757, così come applicati per effetto della Deliberazione del Consiglio Comunale n° 31 del 27 settembre 2012, in materia di Contributo di Costruzione.

9 Elementi progettuali di interesse pubblico o generale

Viabilità di distribuzione interna La viabilità di distribuzione interna dovrà essere caratterizzata in modo tale da consentire la regolamentazione “zona 30”. Dovrà essere diramata dalla viabilità esistente mediante intersezione opportunamente strutturata (rotatoria o canalizzazioni) in corrispondenza di via Pasubio.

Parcheggi pubblici I parcheggi pubblici dovranno essere dimensionati nel rispetto dei seguenti parametri: ogni 35 mq di slp per uso residenziale: 1 posto auto ogni 50 mq di slp per uso commerciale: 1 posto auto ogni 100 mq di slp per uso terziario: 1 posto auto I parcheggi in soprassuolo dovranno essere distribuiti nell’intero comparto e armonicamente integrati con l’arredo urbano e le sistemazioni esterne.

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Aree a verde. L’area a sud di via Pasubio dovrà essere attrezzata ad orti urbani, secondo tagli e organizzazione fondiaria da stabilirsi in accordo con i competenti organi comunali. Tra gli orti dovranno essere realizzate aree attrezzate per la sosta, lo svago, il tempo libero, accessibili mediante i medesimi percorsi lungo i quali saranno distribuiti gli appezzamenti ad orto. La gestione delle aree a verde sarà disciplinata per mezzo di stipula di apposita convenzione.

Tutela del mulino. Il corpo idrico di alimentazione del mulino dovrà essere manutenuto, senza alterazione fisica dell’alveo.

10 Elementi progettuali di interesse privato

Caratteri tipologici degli edifici Il tessuto edilizio dovrà risultare dall’aggregazione di tipi edilizi simili a quelli che caratterizzano le aree edificate nell’intorno.

Caratteri morfologici dell’insediamento L’impianto morfologico dovrà risultare organico con il sistema delle aree a verde, fruibili in genere ed orticole, mediante percorsi integrati, che possano distribuire tanto le aree orticole, tanto le funzioni insediate.

11 Direttive in materia di geologia

Ai fini della completa documentazione in materia di geologia si rimanda alla “componente geologica” facente parte integrante del DdP 2012.

12 Direttive in materia di acustica

Per quanto attiene alle destinazioni d’uso non residenziali, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione di impatto acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995, secondo le prescrizioni della DGR 7/8318 dell’8/03/2002. Poiché l’area di trasformazione risulta prossima all’autostrada A4, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione del clima acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995 e dell’art. 5 della L.r. 13/2001.

13 Direttive in materia di salubrità dei suoli

Nessuna.

14 Direttive in materia di inquinamento elettromagnetico

Poiché non sono segnalate fonti di possibile inquinamento elettromagnetico in diretta relazione con l’area di trasformazione, non si applicano specifiche disposizioni, fatta salva la generale osservanza delle norme vigenti in materia.

15 Direttive in materia di viabilità e traffico

La realizzazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione è subordinata all’esecuzione di studi sulla viabilità e sul traffico finalizzati alla verifica di compatibilità tra i volumi di traffico generati dal nuovo insediamento e la capacità della rete esistente, al fine di dimensionare correttamente intersezioni e svincoli.

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16 Altre direttive Non è ammessa l’applicazione dei disposti del comma 5 dell’art. 11 della LGT. E’ fatto obbligo di prevedere impianti per l’accumulo e il riutilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione delle aree verdi e per gli usi domestici o industriali consentiti, secondo i disposti dello specifico regolamento comunale, se approvato. Le piantumazioni arboreo-arbustive dovranno essere realizzate esclusivamente mediante la messa a dimora di specie autoctone, così come definite secondo l’elenco di cui all’Allegato C “Specie utilizzabili nelle attività selviculturali” del Regolamento Regionale n 5, pubblicato sul BURL del 24/07/07. La realizzazione dei parcheggi di cui alla presente direttiva, è subordinata a progettazione ambientale, in particolare con il fine di determinare la dotazione arborea, con riferimento ai disposti di cui al precedente capoverso. L’illuminazione esterna dovranno essere realizzata mediante impiego di apparecchi illuminanti conformi ai criteri anti-inquinamento luminoso, nel rispetto di quanto previsto dalla L.R. 17/2000 e dalla L.R. 38/2004.

17 Sviluppo temporale Coerentemente con le valutazioni di sostenibilità economica del PGT, l’avvio della fase di attuazione della trasformazione urbanistica dovrà intervenire entro il quinquennio di validità del DdP 2012.

18 Strumento di attuazione

Gli interventi relativi alla presente area di trasformazione, sono assentibili previa approvazione di Piano Attuativo, ai sensi dell’art. 12 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n° 12 e s.m.i.. Considerato che la presente Direttiva definisce puntualmente i canoni e i criteri di attuazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione, e che pertanto il Rapporto Ambientale del DdP 2012 ha esperito una piena e puntuale valutazione delle trasformazioni ammesse, l’attuazione delle previsioni di cui alla presente direttiva, nel pieno rispetto di quanto disposto dai punti precedenti, non necessita di specifico procedimento di Valutazione Ambientale Strategica.

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Direttiva 27 Area di trasformazione AT12: via Dante – via Don Gnocchi

Localizzazione Fattibilità geologica 1 Obiettivi della

trasformazione - completamento della viabilità locale, - completamento del sistema insediativo, - realizzazione di un insediamento residenziale integrato da

altre funzioni urbane. -

2 Condizioni La promozione dell’iniziativa è subordinata alla sussistenza delle seguenti condizioni di base: − Nessuna.

3 Dati quantitativi di base

Superficie complessiva del comparto: mq 9.300 di cui: − superficie a verde per la tutela ambientale: 20% − superficie edificabile: 80% La superficie a verde per la tutela ambientale dovrà essere localizzata coerentemente con quanto stabilito dal successivo punto 9. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, ascritte al rango di Bene Comune, dovranno essere assoggettate a vincolo perpetuo di inedificabilità e servitù di mantenimento, mediante atto registrato e trascritto. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, di norma, permarranno di proprietà privata, a fronte di controvalore di monetizzazione da corrispondere al Comune, secondo parametri stabiliti mediante deliberazione di Giunta Comunale. E’ facoltà del Comune procedere, previa verifica di sostenibilità economica dei costi di manutenzione e gestione, per effetto di quanto disposto dallo schema di convenzione dello strumento attuativo, all’acquisizione gratuita delle aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale (al netto delle aree per opere di urbanizzazione primaria comunque da cedersi), in alternativa rispetto a quanto stabilito dal precedente capoverso.

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4 Diritti di edificabilità

L’Indice di edificabilità massimo Ifmax applicato alla superficie edificabile è dato dalla seguente sommatoria:

Ifmax = DE + DEp dove: Ifmax : Indice di edificabilità massimo 0,37 mq/mq DE : Diritto edificatorio 0,30 mq/mq DEp: Diritto edificatorio di perequazione 0,07 mq/mq Il Diritto edificatorio derivante da perequazione potrà essere conseguito secondo le seguenti modalità: - trasferimento dalle “Aree per Servizi”, definite dal Piano

dei Servizi, secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 4,

- monetizzazione secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 6,

- realizzazione di una quota non inferiore al 30% delle superficie lorda di pavimento destinata a residenza da assoggettare a convenzionamento per almeno uno tra i seguenti fini:

o determinazione dei prezzi di vendita e delle caratteristiche soggettive degli aventi titolo, nel rispetto delle norme di legge vigenti in materia,

o determinazione del canone di locazione con riferimento alle norme di legge vigenti in materia di edilizia convenzionata,

o determinazione di tagli di alloggi minimi, a vantaggio di talune fasce di domanda non soddisfatte, con atto d’obbligo finalizzato al divieto di accorpamento delle unità immobiliari a tal fine realizzate (obiettivo di determinare la minore incidenza di superficie possibile per ciascuna unità abitativa, e pertanto il minore costo di costruzione possibile).

L’applicazione del Diritto edificatorio derivante da perequazione è obbligatoria, quantomeno in misura proporzionale alla slp complessiva. La superficie lorda di pavimento totale dovrà essere ripartita per specifica destinazioni d’uso secondo le seguenti proporzioni: − Slp per residenza max. 90% − Slp per attività terziarie non commerciali max. 30% − Slp per attività terziarie commerciali max. 30% − Slp per attività di servizio max. 30% E’ facoltà del Consiglio Comunale consentire assortimenti di destinazioni d’uso in misura differente rispetto a quanto sopra indicato.

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5 Destinazioni d’uso E’ vietato l’insediamento delle seguenti destinazioni d’uso: Pr: Produttiva (artigianale e industriale) Ld: Logistica e deposito di materiali Ds: Direzionale e terziaria specializzata Cm: Commerciale (medie strutture di vendita) Cg: Commerciale (grandi strutture di vendita) Ag: Agricola

6 Indici e parametri di riferimento

Fermo restando quanto stabilito in generale dal DdP 2012 per quanto attiene a vincoli e limitazioni, si applicano i seguenti parametri: Distanza minima dai confini: Dc m 5,00 Distanza minima delle recinzioni dal ciglio stradale: Dr m 2,00 Distanza minima degli edifici dal ciglio stradale: Ds m 7,00 Distanza minima tra gli edifici: De m 10,00 Superficie coperta: Sc max 30% Altezza massima degli edifici: Hmax m 11,00 Superficie filtrante: Sfil min. art. 3.2.3 Regolamento d’Igiene Tipo

7 Servizi di interesse pubblico o generale

L’intervento dovrà determinare la realizzazione di opere in attuazione del Piano dei Servizi secondo quanto stabilito dalla Direttiva 13.

8 Compensazione ambientale

Gli interventi ammessi non sono soggetti all’applicazione dei disposti dell’art. 43, comma 2bis della LGT e della DGR 22 dicembre 2008 n° 8/8757, in materia di Contributo di Costruzione.

9 Elementi progettuali di interesse pubblico o generale

Viabilità urbana Dovrà essere realizzato un nuovo collegamento stradale urbano tra via SS. Gervaso e Protaso e via Dante, intersecata con il prolungamento di via Don Gnocchi, mediante rotatoria o svincolo canalizzato, avente calibro carrabile non inferiore a m 7,50, affiancato da percorso ciclopedonale avente calibro non inferiore a m 2,50. L’accesso agli insediamenti privati dovrà avvenire, prioritariamente, dall’intersezione della nuova viabilità con il prolungamento di via Don Gnocchi.

Parcheggi pubblici I parcheggi pubblici dovranno essere dimensionati nel rispetto dei seguenti parametri: ogni 35 mq di slp per uso residenziale: 1 posto auto ogni 50 mq di slp per uso commerciale: 1 posto auto ogni 100 mq di slp per uso terziario: 1 posto auto I parcheggi in soprassuolo dovranno essere distribuiti nell’intero comparto e armonicamente integrati con l’arredo urbano e le sistemazioni esterne.

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Aree a verde. Lungo la nuova viabilità urbana dovrà essere realizzato uno spazio pubblico a verde con sviluppo lineare la cui larghezza dovrà essere tale da soddisfare il parametro di superficie non urbanizzabile di cui al precedente punto 3. L’area verde lineare dovrà essere integrata con il percorso ciclopedonale lungo la nuova viabilità, ed attrezzata con alberature, spazi gioco, percorso vita e similari. La gestione delle aree a verde sarà disciplinata per mezzo di stipula di apposita convenzione.

10 Elementi progettuali di interesse privato

Caratteri tipologici degli edifici Il tessuto edilizio dovrà risultare dall’aggregazione di tipi edilizi simili a quelli che caratterizzano le aree edificate nell’intorno.

Caratteri morfologici dell’insediamento L’impianto morfologico dovrà risultare coerente con la direttrice stradale di progetto e con il verde a sviluppo lineare disposto lungo strada.

11 Direttive in materia di geologia

Ai fini della completa documentazione in materia di geologia si rimanda alla “componente geologica” facente parte integrante del DdP 2012.

12 Direttive in materia di acustica

Per quanto attiene alle destinazioni d’uso non residenziali, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione di impatto acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995, secondo le prescrizioni della DGR 7/8318 dell’8/03/2002. Poiché l’area di trasformazione risulta prossima all’autostrada A4, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione del clima acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995 e dell’art. 5 della L.r. 13/2001.

13 Direttive in materia di salubrità dei suoli

Nessuna.

14 Direttive in materia di inquinamento elettromagnetico

Poiché non sono segnalate fonti di possibile inquinamento elettromagnetico in diretta relazione con l’area di trasformazione, non si applicano specifiche disposizioni, fatta salva la generale osservanza delle norme vigenti in materia.

15 Direttive in materia di viabilità e traffico

La realizzazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione è subordinata all’esecuzione di studi sulla viabilità e sul traffico finalizzati alla verifica di compatibilità tra i volumi di traffico generati dal nuovo insediamento e la capacità della rete esistente, al fine di dimensionare correttamente intersezioni e svincoli.

16 Altre direttive Non è ammessa l’applicazione dei disposti del comma 5 dell’art. 11 della LGT. E’ fatto obbligo di prevedere impianti per l’accumulo e il

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riutilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione delle aree verdi e per gli usi domestici o industriali consentiti, secondo i disposti dello specifico regolamento comunale, se approvato. Le piantumazioni arboreo-arbustive dovranno essere realizzate esclusivamente mediante la messa a dimora di specie autoctone, così come definite secondo l’elenco di cui all’Allegato C “Specie utilizzabili nelle attività selviculturali” del Regolamento Regionale n 5, pubblicato sul BURL del 24/07/07. La realizzazione dei parcheggi di cui alla presente direttiva, è subordinata a progettazione ambientale, in particolare con il fine di determinare la dotazione arborea, con riferimento ai disposti di cui al precedente capoverso. L’illuminazione esterna dovranno essere realizzata mediante impiego di apparecchi illuminanti conformi ai criteri anti-inquinamento luminoso, nel rispetto di quanto previsto dalla L.R. 17/2000 e dalla L.R. 38/2004.

17 Sviluppo temporale Coerentemente con le valutazioni di sostenibilità economica del PGT, l’avvio della fase di attuazione della trasformazione urbanistica dovrà intervenire entro il quinquennio di validità del DdP 2012.

18 Strumento di attuazione

Gli interventi relativi alla presente area di trasformazione, sono assentibili previa approvazione di Piano Attuativo, ai sensi dell’art. 12 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n° 12 e s.m.i.. Considerato che la presente Direttiva definisce puntualmente i canoni e i criteri di attuazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione, e che pertanto il Rapporto Ambientale del DdP 2012 ha esperito una piena e puntuale valutazione delle trasformazioni ammesse, l’attuazione delle previsioni di cui alla presente direttiva, nel pieno rispetto di quanto disposto dai punti precedenti, non necessita di specifico procedimento di Valutazione Ambientale Strategica.

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Direttiva 28 Area di trasformazione AT13: via Mazzini – via Bellini

Localizzazione Fattibilità geologica 1 Obiettivi della

trasformazione - completamento del sistema insediativo per le attività

economiche.

2 Condizioni La promozione dell’iniziativa è subordinata alla sussistenza delle seguenti condizioni di base: − Nessuna.

3 Dati quantitativi di base

Superficie complessiva del comparto: mq 25.100 di cui: − superficie a verde per la tutela ambientale: 20% − superficie edificabile: 80% La superficie a verde per la tutela ambientale dovrà essere localizzata coerentemente con quanto stabilito dal successivo punto 9. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, ascritte al rango di Bene Comune, dovranno essere assoggettate a vincolo perpetuo di inedificabilità e servitù di mantenimento, mediante atto registrato e trascritto. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, di norma, permarranno di proprietà privata, a fronte di controvalore di monetizzazione da corrispondere al Comune, secondo parametri stabiliti mediante deliberazione di Giunta Comunale. E’ facoltà del Comune procedere, previa verifica di sostenibilità economica dei costi di manutenzione e gestione, per effetto di quanto disposto dallo schema di convenzione dello strumento attuativo, all’acquisizione gratuita delle aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale (al netto delle aree per opere di urbanizzazione primaria comunque da cedersi), in alternativa rispetto a quanto stabilito dal precedente capoverso.

4 Diritti di edificabilità

L’Indice di edificabilità massimo Ifmax applicato alla superficie edificabile è dato dalla seguente sommatoria:

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Ifmax = DE + DEp

dove: Ifmax : Indice di edificabilità massimo 1,10 mq/mq DE : Diritto edificatorio 1,00 mq/mq DEp: Diritto edificatorio di perequazione 0,10 mq/mq Il Diritto edificatorio derivante da perequazione potrà essere conseguito secondo le seguenti modalità: - trasferimento dalle “Aree per Servizi”, definite dal Piano

dei Servizi, secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 4,

- monetizzazione secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 6.

L’applicazione del Diritto edificatorio derivante da perequazione è obbligatoria, quantomeno in misura proporzionale alla slp complessiva. La superficie lorda di pavimento totale dovrà essere ripartita per specifica destinazioni d’uso secondo le seguenti proporzioni: − Slp per attività economiche max. 100% − Slp per attività terziarie commerciali max. 20% − Slp per attività di servizio max. 30% E’ facoltà del Consiglio Comunale consentire assortimenti di destinazioni d’uso in misura differente rispetto a quanto sopra indicato.

5 Destinazioni d’uso E’ vietato l’insediamento delle seguenti destinazioni d’uso: Re: Residenziale Cm: Commerciale (medie strutture di vendita) Cg: Commerciale (grandi strutture di vendita) Ld: Logistica e deposito di materiali Dm: Direzionale e terziaria minuta Ra: Ricoveri di autovetture non pertinenziali Ag: Agricola

6 Indici e parametri di riferimento

Fermo restando quanto stabilito in generale dal DdP 2012 per quanto attiene a vincoli e limitazioni, si applicano i seguenti parametri: Distanza minima dai confini: Dc m 5,00 Distanza minima delle recinzioni dal ciglio stradale: Dr m 2,00 Distanza minima degli edifici dal ciglio stradale: Ds m 7,00 Distanza minima tra gli edifici: De m 10,00 Superficie coperta: Sc max 60%

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7 Servizi di interesse pubblico o generale

L’intervento dovrà determinare la realizzazione di opere in attuazione del Piano dei Servizi secondo quanto stabilito dalla Direttiva 13.

8 Compensazione ambientale

Gli interventi ammessi non sono soggetti all’applicazione dei disposti dell’art. 43, comma 2bis della LGT e della DGR 22 dicembre 2008 n° 8/8757, in materia di Contributo di Costruzione.

9 Elementi progettuali di interesse pubblico o generale

Viabilità di accesso Dovrà essere realizzata una viabilità di accesso diramata dalla viabilità principale esistente mediante corsie di accelerazione e decelerazione, con innesti esclusivamente in mano destra alla massima distanza possibile dalla rotatoria.

Parcheggi pubblici I parcheggi pubblici dovranno essere dimensionati nel rispetto dei seguenti parametri: ogni 50 mq di slp per uso commerciale: 1 posto auto ogni 100 mq di slp per uso terziario: 1 posto auto ogni 200 mq di slp per uso produttivo: 1 posto auto I parcheggi in soprassuolo dovranno essere distribuiti lungo la viabilità di accesso e disimpegno del comparto. Aree a verde. Le aree a verde previste dalla presente direttiva, dovranno essere collocate in prevalenza con il fine di attenuare le relazioni dirette tra diverse destinazioni d’uso.

10 Elementi progettuali di interesse privato

Caratteri tipologici degli edifici Nessuna indicazione.

Caratteri morfologici dell’insediamento Nessuna indicazione.

11 Direttive in materia di geologia

Ai fini della completa documentazione in materia di geologia si rimanda alla “componente geologica” facente parte integrante del DdP 2012.

12 Direttive in materia di acustica

Per quanto attiene alle destinazioni d’uso non residenziali, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione di impatto acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995, secondo le prescrizioni della DGR 7/8318 dell’8/03/2002. Poiché l’area di trasformazione risulta interessata dalla viabilità principale, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione del clima acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995 e dell’art. 5 della L.r. 13/2001.

13 Direttive in materia di salubrità dei suoli

Nessuna.

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14 Direttive in materia di inquinamento elettromagnetico

Si segnala la presenza di fonti di possibile inquinamento elettromagnetico quali: − elettrodotto. In ragione di quanto sopra l’esecuzione delle previsioni in capo all’area di trasformazione è subordinata alla valutazione dei valori del campo elettromagnetico e al rispetto dei valori di attenzione vigenti.

15 Direttive in materia di viabilità e traffico

La realizzazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione è subordinata all’esecuzione di studi sulla viabilità e sul traffico finalizzati alla verifica di compatibilità tra i volumi di traffico generati dal nuovo insediamento e la capacità della rete esistente, al fine di dimensionare correttamente intersezioni e svincoli.

16 Direttive in materia di ciclo delle acque

I progetti di trasformazione devono possedere i seguenti requisiti, conformemente alla natura del progetto e fermo restando i disposti di legge vigenti: a) recupero delle acque utilizzate qualora non soggette a

ciclo di trasformazione (in particolare le condense di condizionamento e di raffreddamento nei cicli di lavorazione);

b) contenimento dell’estensione delle aree soggette a dilavamento (piazzali) e accumulo delle acque di prima pioggia (ove ne sussista l’obbligo di raccolta ai sensi del Regolamento Regionale n.4/2006) in bacini di capacità specifica pari a 50 mc per ettaro impermeabile;

c) scarico delle acque di prima pioggia non prima di 48 ore dal termine dell’evento meteorico e in orario notturno;

d) qualora vi sia l’impossibilità tecnico-amministrativa di disperdere le acque di seconda pioggia in sottosuolo piuttosto che di collettarle in corso d’acqua superficiale, dovendo ricorrere al conferimento in pubblica fognatura, è fatto obbligo di realizzare vasche volano a cura e spese del soggetto privato, le cui caratteristiche siano tali da limitare l’apporto in fognatura di tale carico durante l’evento meteorico;

E’ in ogni caso fatto divieto di insediare attività economiche che, nonostante l’ottemperamento ai disposti di cui alle precedenti lett. da a) a d), comportino uno scarico in pubblica fognatura pari o superiore a 1l/sec. per ettaro di superficie. Per tali aree è fatto obbligo: Preventivamente all’ottenimento del titolo abilitativo a costruire, è fatto obbligo di acquisire specifico parere di compatibilità del progetto di fognatura interna rispetto ai requisiti stabiliti dal presente comma. Preventivamente al rilascio del certificato di agibilità, è fatto obbligo di trascrivere e registrare presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari, specifico atto unilaterale di vincolo relativo al divieto di scarico in pubblica fognatura pari o superiore a 1l/sec. per ettaro.

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17 Altre direttive Non è ammessa l’applicazione dei disposti del comma 5 dell’art. 11 della LGT. E’ fatto obbligo di prevedere impianti per l’accumulo e il riutilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione delle aree verdi e per gli usi domestici o industriali consentiti, secondo i disposti dello specifico regolamento comunale, se approvato. Le piantumazioni arboreo-arbustive dovranno essere realizzate esclusivamente mediante la messa a dimora di specie autoctone, così come definite secondo l’elenco di cui all’Allegato C “Specie utilizzabili nelle attività selviculturali” del Regolamento Regionale n 5, pubblicato sul BURL del 24/07/07. La realizzazione dei parcheggi di cui alla presente direttiva, è subordinata a progettazione ambientale, in particolare con il fine di determinare la dotazione arborea, con riferimento ai disposti di cui al precedente capoverso. L’illuminazione esterna dovranno essere realizzata mediante impiego di apparecchi illuminanti conformi ai criteri anti-inquinamento luminoso, nel rispetto di quanto previsto dalla L.R. 17/2000 e dalla L.R. 38/2004.

18 Sviluppo temporale Coerentemente con le valutazioni di sostenibilità economica del PGT, l’avvio della fase di attuazione della trasformazione urbanistica dovrà intervenire entro il quinquennio di validità del DdP 2012.

19 Strumento di attuazione

Gli interventi relativi alla presente area di trasformazione, sono assentibili previa approvazione di Piano Attuativo, ai sensi dell’art. 12 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n° 12 e s.m.i.. Considerato che la presente Direttiva definisce puntualmente i canoni e i criteri di attuazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione, e che pertanto il Rapporto Ambientale del DdP 2012 ha esperito una piena e puntuale valutazione delle trasformazioni ammesse, l’attuazione delle previsioni di cui alla presente direttiva, nel pieno rispetto di quanto disposto dai punti precedenti, non necessita di specifico procedimento di Valutazione Ambientale Strategica.

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Direttiva 29 Area di trasformazione AT14: via Certosa – via Castiglioni

Localizzazione8 Fattibilità geologica 1 Obiettivi della

trasformazione - completamento del sistema insediativo per le attività

economiche.

2 Condizioni La promozione dell’iniziativa è subordinata alla sussistenza delle seguenti condizioni di base: − Nessuna.

3 Dati quantitativi di base

Superficie complessiva del comparto: mq 18.2008 di cui: − superficie a verde per la tutela ambientale: 20% − superficie edificabile: 80% La superficie a verde per la tutela ambientale dovrà essere localizzata coerentemente con quanto stabilito dal successivo punto 9. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, ascritte al rango di Bene Comune, dovranno essere assoggettate a vincolo perpetuo di inedificabilità e servitù di mantenimento, mediante atto registrato e trascritto. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, di norma, permarranno di proprietà privata, a fronte di controvalore di monetizzazione da corrispondere al Comune, secondo parametri stabiliti mediante deliberazione di Giunta Comunale. E’ facoltà del Comune procedere, previa verifica di sostenibilità economica dei costi di manutenzione e gestione, per effetto di quanto disposto dallo schema di convenzione dello strumento attuativo, all’acquisizione gratuita delle aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale (al netto delle aree per opere di urbanizzazione primaria comunque da cedersi), in alternativa rispetto a quanto stabilito dal precedente capoverso.

8 Modifica effettuata a seguito della controdeduzione all’osservazione 72 (prot. 3058)

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4 Diritti di edificabilità

L’Indice di edificabilità massimo Ifmax applicato alla superficie edificabile è dato dalla seguente sommatoria:

Ifmax = DE + DEp dove: Ifmax : Indice di edificabilità massimo 1,10 mq/mq DE : Diritto edificatorio 1,00 mq/mq DEp: Diritto edificatorio di perequazione 0,10 mq/mq Il Diritto edificatorio derivante da perequazione potrà essere conseguito secondo le seguenti modalità: - trasferimento dalle “Aree per Servizi”, definite dal Piano

dei Servizi, secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 4,

- monetizzazione secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 6.

L’applicazione del Diritto edificatorio derivante da perequazione è obbligatoria, quantomeno in misura proporzionale alla slp complessiva. La superficie lorda di pavimento totale dovrà essere ripartita per specifica destinazioni d’uso secondo le seguenti proporzioni: − Slp per attività economiche max. 100% − Slp per attività terziarie commerciali max. 20% − Slp per attività di servizio max. 30% E’ facoltà del Consiglio Comunale consentire assortimenti di destinazioni d’uso in misura differente rispetto a quanto sopra indicato.

5 Destinazioni d’uso E’ vietato l’insediamento delle seguenti destinazioni d’uso: Re: Residenziale Cm: Commerciale (medie strutture di vendita) Cg: Commerciale (grandi strutture di vendita) Ld: Logistica e deposito di materiali Dm: Direzionale e terziaria minuta Ra: Ricoveri di autovetture non pertinenziali Ag: Agricola

6 Indici e parametri di riferimento

Fermo restando quanto stabilito in generale dal DdP 2012 per quanto attiene a vincoli e limitazioni, si applicano i seguenti parametri: Distanza minima dai confini: Dc m 5,00 Distanza minima delle recinzioni dal ciglio stradale: Dr m 2,00 Distanza minima degli edifici dal ciglio stradale: Ds m 7,00 Distanza minima tra gli edifici: De m 10,00

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Superficie coperta: Sc max 60% Altezza massima degli edifici: Hmax m 13,00 Superficie filtrante: Sfil min. art. 3.2.3 Regolamento d’Igiene Tipo

7 Servizi di interesse pubblico o generale

L’intervento dovrà determinare la realizzazione di opere in attuazione del Piano dei Servizi secondo quanto stabilito dalla Direttiva 13.

8 Compensazione ambientale

Gli interventi ammessi non sono soggetti all’applicazione dei disposti dell’art. 43, comma 2bis della LGT e della DGR 22 dicembre 2008 n° 8/8757, in materia di Contributo di Costruzione.

9 Elementi progettuali di interesse pubblico o generale

Viabilità di accesso Dovrà essere realizzata una viabilità di accesso diramata dalla viabilità principale esistente mediante corsie di accelerazione e decelerazione, con innesti esclusivamente in mano destra alla massima distanza possibile dalla rotatoria.

Parcheggi pubblici I parcheggi pubblici dovranno essere dimensionati nel rispetto dei seguenti parametri: ogni 50 mq di slp per uso commerciale: 1 posto auto ogni 100 mq di slp per uso terziario: 1 posto auto ogni 200 mq di slp per uso produttivo: 1 posto auto I parcheggi in soprassuolo dovranno essere distribuiti lungo la viabilità di accesso e disimpegno del comparto.

Aree a verde La superficie non edificabile di cui al punto 3 dovrà essere localizzata lungo il confine ovest dell’area di trasformazione, con il fine di costituire una fascia di verde di rilevanza ambientale interconnessa con altre aree in analoga condizione. Le aree di cui al precedente capoverso dovranno assumere condizioni di naturalità e significatività ecologica, mediante copertura arborea tale da garantire piena continuità del verde in direzione nord-sud.

10 Elementi progettuali di interesse privato

Caratteri tipologici degli edifici Nessuna indicazione.

Caratteri morfologici dell’insediamento Nessuna indicazione.

11 Direttive in materia di geologia

Ai fini della completa documentazione in materia di geologia si rimanda alla “componente geologica” facente parte integrante del DdP 2012.

12 Direttive in materia di acustica

Per quanto attiene alle destinazioni d’uso non residenziali, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione di impatto acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995, secondo le prescrizioni della DGR 7/8318 dell’8/03/2002. Poiché l’area di trasformazione risulta interessata dalla

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viabilità principale, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione del clima acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995 e dell’art. 5 della L.r. 13/2001.

13 Direttive in materia di salubrità dei suoli

Nessuna.

14 Direttive in materia di inquinamento elettromagnetico

Si segnala la presenza di fonti di possibile inquinamento elettromagnetico quali: − Elettrodotto, − Ferrovia AC/AV. In ragione di quanto sopra l’esecuzione delle previsioni in capo all’area di trasformazione è subordinata alla valutazione dei valori del campo elettromagnetico e al rispetto dei valori di attenzione vigenti.

15 Direttive in materia di viabilità e traffico

La realizzazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione è subordinata all’esecuzione di studi sulla viabilità e sul traffico finalizzati alla verifica di compatibilità tra i volumi di traffico generati dal nuovo insediamento e la capacità della rete esistente, al fine di dimensionare correttamente intersezioni e svincoli.

16 Direttive in materia di ciclo delle acque

I progetti di trasformazione devono possedere i seguenti requisiti, conformemente alla natura del progetto e fermo restando i disposti di legge vigenti: a) recupero delle acque utilizzate qualora non soggette a

ciclo di trasformazione (in particolare le condense di condizionamento e di raffreddamento nei cicli di lavorazione);

b) contenimento dell’estensione delle aree soggette a dilavamento (piazzali) e accumulo delle acque di prima pioggia (ove ne sussista l’obbligo di raccolta ai sensi del Regolamento Regionale n.4/2006) in bacini di capacità specifica pari a 50 mc per ettaro impermeabile;

c) scarico delle acque di prima pioggia non prima di 48 ore dal termine dell’evento meteorico e in orario notturno;

d) qualora vi sia l’impossibilità tecnico-amministrativa di disperdere le acque di seconda pioggia in sottosuolo piuttosto che di collettarle in corso d’acqua superficiale, dovendo ricorrere al conferimento in pubblica fognatura, è fatto obbligo di realizzare vasche volano a cura e spese del soggetto privato, le cui caratteristiche siano tali da limitare l’apporto in fognatura di tale carico durante l’evento meteorico;

E’ in ogni caso fatto divieto di insediare attività economiche che, nonostante l’ottemperamento ai disposti di cui alle precedenti lett. da a) a d), comportino uno scarico in pubblica fognatura pari o superiore a 1l/sec. per ettaro di superficie. Per tali aree è fatto obbligo: Preventivamente all’ottenimento del titolo abilitativo a costruire, è fatto obbligo di acquisire specifico parere di compatibilità del progetto di fognatura interna rispetto ai

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requisiti stabiliti dal presente comma. Preventivamente al rilascio del certificato di agibilità, è fatto obbligo di trascrivere e registrare presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari, specifico atto unilaterale di vincolo relativo al divieto di scarico in pubblica fognatura pari o superiore a 1l/sec. per ettaro.

17 Altre direttive Non è ammessa l’applicazione dei disposti del comma 5 dell’art. 11 della LGT. E’ fatto obbligo di prevedere impianti per l’accumulo e il riutilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione delle aree verdi e per gli usi domestici o industriali consentiti, secondo i disposti dello specifico regolamento comunale, se approvato. Le piantumazioni arboreo-arbustive dovranno essere realizzate esclusivamente mediante la messa a dimora di specie autoctone, così come definite secondo l’elenco di cui all’Allegato C “Specie utilizzabili nelle attività selviculturali” del Regolamento Regionale n 5, pubblicato sul BURL del 24/07/07. La realizzazione dei parcheggi di cui alla presente direttiva, è subordinata a progettazione ambientale, in particolare con il fine di determinare la dotazione arborea, con riferimento ai disposti di cui al precedente capoverso. L’illuminazione esterna dovranno essere realizzata mediante impiego di apparecchi illuminanti conformi ai criteri anti-inquinamento luminoso, nel rispetto di quanto previsto dalla L.R. 17/2000 e dalla L.R. 38/2004.

18 Sviluppo temporale Coerentemente con le valutazioni di sostenibilità economica del PGT, l’avvio della fase di attuazione della trasformazione urbanistica dovrà intervenire entro il quinquennio di validità del DdP 2012.

19 Strumento di attuazione

Gli interventi relativi alla presente area di trasformazione, sono assentibili previa approvazione di Piano Attuativo, ai sensi dell’art. 12 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n° 12 e s.m.i.. Considerato che la presente Direttiva definisce puntualmente i canoni e i criteri di attuazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione, e che pertanto il Rapporto Ambientale del DdP 2012 ha esperito una piena e puntuale valutazione delle trasformazioni ammesse, l’attuazione delle previsioni di cui alla presente direttiva, nel pieno rispetto di quanto disposto dai punti precedenti, non necessita di specifico procedimento di Valutazione Ambientale Strategica.

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Direttiva 30 Area di trasformazione AT15-1,AT15-2,AT15-3,AT15-4: via Certosa – via Adua

Localizzazione Fattibilità geologica 1 Obiettivi della

trasformazione - realizzazione palazzina servizi, - completamento del sistema insediativo per le attività

economiche.

2 Condizioni La promozione dell’iniziativa è subordinata alla sussistenza delle seguenti condizioni di base: − definizione di convenzione quadro (sottoscritta dagli

aventi titolo per le aree AT15-1, AT15-2, AT15-3, AT15-4, AC15-5 che, ferma restando l’attuabilità per parti, definisca tempi e modalità per l’attuazione delle previsioni di interesse pubblico, con conseguenti garanzie finanziarie relative all’insieme delle opere di interesse pubblico o generale di cui al successivo punto 9, così come definito da Progetto Preliminare ai sensi delle norme vigenti.

3 Dati quantitativi di

base Sup. fondiaria comparto trasformazione AT15-1: mq 34.100 Sup. fondiaria comparto trasformazione AT15-2: mq 19.500 Sup. fondiaria comparto trasformazione AT15-3: mq 10.300 Sup. fondiaria comparto trasformazione AT15-4: mq 33.900 Sup. fondiaria comparto compensazione AC15-5: mq 7.600 La ripartizione delle superfici fondiarie di ciascun comparto ai fini edificatori, è stabilita dai disposti di cui al punto successivo.

4 Diritti di edificabilità

La superficie lorda di pavimento edificabile è così determinata: slp = St(AC15-5) x DEc + Se(AT15-1) x DE + Se(AT15-2) x

DE + Se(AT15-3) x DE + Se(AT15-4) x DE

dove: slp : superficie lorda di pavimento massima edificabile St(AC15-5): superficie territoriale area AC15-5

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DEc: Diritto edificatorio di compensazione 0,15 mq/mq Se(AT15-1): superficie edificabile area AT15-1 Se(AT15-2): superficie edificabile area AT15-2 Se(AT15-3): superficie edificabile area AT15-3 Se(AT15-4): superficie edificabile area AT15-4 DE: Diritto edificatorio 1,00 mq/mq In caso di attuazione di superfici lorde di pavimento inferiore alla slp massima edificabile, l’impiego della superficie lorda di pavimento derivante da compensazione è comunque obbligatoria per una porzione non inferiore al 50% della slp complessiva che deriverebbe da compensazione in caso di attuazione completa. Comparto AT15-1

La superficie fondiaria del comparto di trasformazione AT15-1 è così ripartita: − superficie a verde per la tutela ambientale: 20% − superficie edificabile: 80% La superficie lorda di pavimento totale dovrà essere ripartita per specifica destinazioni d’uso secondo le seguenti proporzioni: − Slp per attività economiche max. 100% − Slp per attività terziarie commerciali max. 20% − Slp per attività di servizio max. 30% E’ facoltà del Consiglio Comunale consentire assortimenti di destinazioni d’uso in misura differente rispetto a quanto sopra indicato. Comparto AT15-2

La superficie fondiaria del comparto di trasformazione AT15-2 è così ripartita: − superficie a verde per la tutela ambientale: 20% − superficie edificabile: 80% La superficie lorda di pavimento totale dovrà essere ripartita per specifica destinazioni d’uso secondo le seguenti proporzioni: − Slp per attività economiche max. 100% − Slp per attività terziarie commerciali max. 20% − Slp per attività di servizio max. 30% E’ facoltà del Consiglio Comunale consentire assortimenti di destinazioni d’uso in misura differente rispetto a quanto sopra indicato.

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Comparto AT15-3

La superficie fondiaria del comparto di trasformazione AT15-3 è così ripartita: − superficie a verde per la tutela ambientale: 20% − superficie edificabile: 80% La superficie lorda di pavimento totale dovrà essere ripartita per specifica destinazioni d’uso secondo le seguenti proporzioni: − Slp per attività economiche max. 100% − Slp per attività terziarie commerciali max. 20% − Slp per attività di servizio max. 100% Comparto AT15-4

La superficie fondiaria del comparto di trasformazione AT15-4 è così ripartita: − superficie a verde per la tutela ambientale: 20% − superficie edificabile: 80% La superficie lorda di pavimento totale dovrà essere ripartita per specifica destinazioni d’uso secondo le seguenti proporzioni: − Slp per attività economiche max. 100% − Slp per attività terziarie commerciali max. 20% − Slp per attività di servizio max. 30% E’ facoltà del Consiglio Comunale consentire assortimenti di destinazioni d’uso in misura differente rispetto a quanto sopra indicato. Comparto di compensazione AC15-5

L’area è inedificabile.

5 Destinazioni d’uso Le destinazioni d’uso ammesse in ciascun comparto sono stabilite al punto 4 precedente.

6 Indici e parametri di riferimento

Fermo restando quanto stabilito in generale dal DdP 2012 per quanto attiene a vincoli e limitazioni, si applicano i seguenti parametri: Distanza minima dai confini: Dc m 5,00 Distanza minima delle recinzioni dal ciglio stradale: Dr m 2,00 Distanza minima degli edifici dal ciglio stradale: Ds m 7,00 Distanza minima tra gli edifici: De m 10,00

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Superficie coperta: Sc (*) Altezza massima degli edifici: Hmax (**) Superficie filtrante: Sfil (***) (*) Comparto AT15-1: 60% Comparto AT15-2: 60% Comparto AT15-3: 30% Comparto AT15-4: 60% Comparto AC15-5: 0% (**) Comparto AT15-1: 13,00 m Comparto AT15-2: 13,00 m Comparto AT15-3: 8,50 m Comparto AT15-4: 13,00 m Comparto AC15-5: --- (***) Comparto AT15-1: min. art. 3.2.3 Regolamento d’Igiene Tipo Comparto AT15-2: min. art. 3.2.3 Regolamento d’Igiene Tipo Comparto AT15-3: min. art. 3.2.3 Regolamento d’Igiene Tipo Comparto AT15-4: min. art. 3.2.3 Regolamento d’Igiene Tipo Comparto AC15-5: 100%

7 Servizi di interesse pubblico o generale

Poiché l’intervento determina l’attuazione diretta di opere previste dal Piano dei Servizi, non si applicano i disposti della Direttiva 14.

8 Compensazione ambientale

Gli interventi ammessi non sono soggetti all’applicazione dei disposti dell’art. 43, comma 2bis della LGT e della DGR 22 dicembre 2008 n° 8/8757, in materia di Contributo di Costruzione.

9 Elementi progettuali di interesse pubblico o generale

Viabilità di accesso Dovrà essere realizzata una viabilità di accesso diramata dalla viabilità principale esistente mediante intersezioni canalizzate. La viabilità interna dell’area di trasformazione dovrà risultare coerente con quanto rappresentato in cartografia, con calibro carrabile minimo di m 9,00, oltre a marciapiedi.

Parcheggi pubblici I parcheggi pubblici dovranno essere dimensionati nel rispetto dei seguenti parametri: ogni 50 mq di slp per uso commerciale: 1 posto auto ogni 100 mq di slp per uso terziario: 1 posto auto ogni 200 mq di slp per uso produttivo: 1 posto auto I parcheggi in soprassuolo dovranno essere distribuiti lungo la viabilità di accesso e disimpegno del comparto. Aree a verde. Le superfici a verde per la tutela ambientale derivanti dall’attuazione delle previsioni relative ai comparti AT15-1, AT15-2, AT15-3, AT15-4, dovranno, in linea di principio, dar

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luogo ad una formazione a verde con caratteri di continuità e unitarietà, in diretta relazione con le aree a verde del comparto AC15-5, a complemento della rete ecologica comunale. L’area boscata compresa nel comparto AC15-4 dovrà essere preservata. La localizzazione e i caratteri specifici delle suddette aree a verde, dovranno essere dettate dalla “convenzione quadro” di cui al precedente punto 2 della presente direttiva. Parte delle aree a verde dovrà essere collocata con il fine di attenuare le relazioni dirette tra diverse destinazioni d’uso. Le aree in relazione diretta con siti aventi diversa destinazione d’uso, ed in particolare le porzioni a est dei comparti AT15-1 e AT15-2, per una larghezza non inferiore a m 20,00, dovranno essere mantenute libero da edificazioni ed essere piantumate mediante una fascia arborea e arbustiva tale da garantire adeguatamente la continuità ecologica.

10 Elementi progettuali di interesse privato

Caratteri tipologici degli edifici Nessuna indicazione.

Caratteri morfologici dell’insediamento Nessuna indicazione.

11 Direttive in materia di geologia

Ai fini della completa documentazione in materia di geologia si rimanda alla “componente geologica” facente parte integrante del DdP 2012.

12 Direttive in materia di acustica

Per quanto attiene alle destinazioni d’uso non residenziali, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione di impatto acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995, secondo le prescrizioni della DGR 7/8318 dell’8/03/2002. Poiché l’area di trasformazione risulta interessata dalla viabilità principale, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione del clima acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995 e dell’art. 5 della L.r. 13/2001.

13 Direttive in materia di salubrità dei suoli

Nessuna.

14 Direttive in materia di inquinamento elettromagnetico

Poiché non sono segnalate fonti di possibile inquinamento elettromagnetico in diretta relazione con l’area di trasformazione, non si applicano specifiche disposizioni, fatta salva la generale osservanza delle norme vigenti in materia.

15 Direttive in materia di viabilità e traffico

La realizzazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione è subordinata all’esecuzione di studi sulla viabilità e sul traffico finalizzati alla verifica di compatibilità tra i volumi di traffico generati dal nuovo insediamento e la capacità della rete esistente, al fine di dimensionare correttamente intersezioni e svincoli.

16 Direttive in materia di ciclo delle acque

I progetti di trasformazione devono possedere i seguenti requisiti, conformemente alla natura del progetto e fermo

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restando i disposti di legge vigenti: a) recupero delle acque utilizzate qualora non soggette a

ciclo di trasformazione (in particolare le condense di condizionamento e di raffreddamento nei cicli di lavorazione);

b) contenimento dell’estensione delle aree soggette a dilavamento (piazzali) e accumulo delle acque di prima pioggia (ove ne sussista l’obbligo di raccolta ai sensi del Regolamento Regionale n.4/2006) in bacini di capacità specifica pari a 50 mc per ettaro impermeabile;

c) scarico delle acque di prima pioggia non prima di 48 ore dal termine dell’evento meteorico e in orario notturno;

d) qualora vi sia l’impossibilità tecnico-amministrativa di disperdere le acque di seconda pioggia in sottosuolo piuttosto che di collettarle in corso d’acqua superficiale, dovendo ricorrere al conferimento in pubblica fognatura, è fatto obbligo di realizzare vasche volano a cura e spese del soggetto privato, le cui caratteristiche siano tali da limitare l’apporto in fognatura di tale carico durante l’evento meteorico;

E’ in ogni caso fatto divieto di insediare attività economiche che, nonostante l’ottemperamento ai disposti di cui alle precedenti lett. da a) a d), comportino uno scarico in pubblica fognatura pari o superiore a 1l/sec. per ettaro di superficie. Per tali aree è fatto obbligo: Preventivamente all’ottenimento del titolo abilitativo a costruire, è fatto obbligo di acquisire specifico parere di compatibilità del progetto di fognatura interna rispetto ai requisiti stabiliti dal presente comma. Preventivamente al rilascio del certificato di agibilità, è fatto obbligo di trascrivere e registrare presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari, specifico atto unilaterale di vincolo relativo al divieto di scarico in pubblica fognatura pari o superiore a 1l/sec. per ettaro.

17 Altre direttive Non è ammessa l’applicazione dei disposti del comma 5 dell’art. 11 della LGT. E’ fatto obbligo di prevedere impianti per l’accumulo e il riutilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione delle aree verdi e per gli usi domestici o industriali consentiti, secondo i disposti dello specifico regolamento comunale, se approvato. Le piantumazioni arboreo-arbustive dovranno essere realizzate esclusivamente mediante la messa a dimora di specie autoctone, così come definite secondo l’elenco di cui all’Allegato C “Specie utilizzabili nelle attività selviculturali” del Regolamento Regionale n 5, pubblicato sul BURL del 24/07/07. La realizzazione dei parcheggi di cui alla presente direttiva, è subordinata a progettazione ambientale, in particolare con il fine di determinare la dotazione arborea, con riferimento ai

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disposti di cui al precedente capoverso. L’illuminazione esterna dovranno essere realizzata mediante impiego di apparecchi illuminanti conformi ai criteri anti-inquinamento luminoso, nel rispetto di quanto previsto dalla L.R. 17/2000 e dalla L.R. 38/2004. Limitatamente all’AT15-4, è fatto divieto di realizzare accessi carrabili diretti lungo la Strada Provinciale SP34. È fatto altresì obbligo di prevedere il mantenimento di una fascia di rispetto pari a 20 m lungo l’asse della suddetta Strada Provinciale.9

18 Sviluppo temporale Coerentemente con le valutazioni di sostenibilità economica del PGT, l’avvio della fase di attuazione della trasformazione urbanistica dovrà intervenire entro il quinquennio di validità del DdP 2012.

19 Strumento di attuazione

Gli interventi relativi alla presente area di trasformazione, sono assentibili previa approvazione di Piano Attuativo, ai sensi dell’art. 12 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n° 12 e s.m.i.. Considerato che la presente Direttiva definisce puntualmente i canoni e i criteri di attuazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione, e che pertanto il Rapporto Ambientale del DdP 2012 ha esperito una piena e puntuale valutazione delle trasformazioni ammesse, l’attuazione delle previsioni di cui alla presente direttiva, nel pieno rispetto di quanto disposto dai punti precedenti, non necessita di specifico procedimento di Valutazione Ambientale Strategica.

9 Modifica effettuata a seguito della controdeduzioni al parere di compatibilità espresso da Provincia di Milano.

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Direttiva 31 Area di trasformazione AT16: via Adua – sp 34

Localizzazione Fattibilità geologica 1 Obiettivi della

trasformazione - completamento del sistema insediativo per le attività

economiche.

2 Condizioni La promozione dell’iniziativa è subordinata alla sussistenza delle seguenti condizioni di base: − Nessuna.

3 Dati quantitativi di base

Superficie complessiva del comparto: mq 68.300 di cui: − superficie a verde per la tutela ambientale: 20% − superficie edificabile: 80% La superficie a verde per la tutela ambientale dovrà essere localizzata coerentemente con quanto stabilito dal successivo punto 9. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, ascritte al rango di Bene Comune, dovranno essere assoggettate a vincolo perpetuo di inedificabilità e servitù di mantenimento, mediante atto registrato e trascritto. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, di norma, permarranno di proprietà privata, a fronte di controvalore di monetizzazione da corrispondere al Comune, secondo parametri stabiliti mediante deliberazione di Giunta Comunale. E’ facoltà del Comune procedere, previa verifica di sostenibilità economica dei costi di manutenzione e gestione, per effetto di quanto disposto dallo schema di convenzione dello strumento attuativo, all’acquisizione gratuita delle aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale (al netto delle aree per opere di urbanizzazione primaria comunque da cedersi), in alternativa rispetto a quanto stabilito dal precedente capoverso.

4 Diritti di edificabilità

L’Indice di edificabilità massimo Ifmax applicato alla superficie edificabile è dato dalla seguente sommatoria:

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Ifmax = DE + DEp

dove: Ifmax : Indice di edificabilità massimo 1,10 mq/mq DE : Diritto edificatorio 1,00 mq/mq DEp: Diritto edificatorio di perequazione 0,10 mq/mq Il Diritto edificatorio derivante da perequazione potrà essere conseguito secondo le seguenti modalità: - trasferimento dalle “Aree per Servizi”, definite dal Piano

dei Servizi, secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 4,

- monetizzazione secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 6.

L’applicazione del Diritto edificatorio derivante da perequazione è obbligatoria, quantomeno in misura proporzionale alla slp complessiva. La superficie lorda di pavimento totale dovrà essere ripartita per specifica destinazioni d’uso secondo le seguenti proporzioni: − Slp per attività economiche max. 100% − Slp per attività terziarie commerciali max. 20% − Slp per attività di servizio max. 30% E’ facoltà del Consiglio Comunale consentire assortimenti di destinazioni d’uso in misura differente rispetto a quanto sopra indicato.

5 Destinazioni d’uso E’ vietato l’insediamento delle seguenti destinazioni d’uso: Re: Residenziale Cm: Commerciale (medie strutture di vendita) Cg: Commerciale (grandi strutture di vendita) Ld: Logistica e deposito di materiali Dm: Direzionale e terziaria minuta Ra: Ricoveri di autovetture non pertinenziali Ag: Agricola

6 Indici e parametri di riferimento

Fermo restando quanto stabilito in generale dal DdP 2012 per quanto attiene a vincoli e limitazioni, si applicano i seguenti parametri: Distanza minima dai confini: Dc m 5,00 Distanza minima delle recinzioni dal ciglio stradale: Dr (*) m 2,00 Distanza minima degli edifici dal ciglio stradale: Ds (*) m 7,00 Distanza minima tra gli edifici: De m 10,00 Superficie coperta: Sc max 60%

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Altezza massima degli edifici: Hmax m 13,00 Superficie filtrante: Sfil min. art. 3.2.3 Regolamento d’Igiene Tipo (*) ferme restando le distanze dettate dal Codice della Strada e dal corrispondente regolamento di attuazione.

7 Servizi di interesse pubblico o generale

L’intervento dovrà determinare la realizzazione di opere in attuazione del Piano dei Servizi secondo quanto stabilito dalla Direttiva 13.

8 Compensazione ambientale

Gli interventi ammessi non sono soggetti all’applicazione dei disposti dell’art. 43, comma 2bis della LGT e della DGR 22 dicembre 2008 n° 8/8757, in materia di Contributo di Costruzione.

9 Elementi progettuali di interesse pubblico o generale

Viabilità di accesso Dovrà essere realizzata una viabilità di accesso diramata dalla viabilità principale esistente mediante corsie di accelerazione e decelerazione, con innesti esclusivamente in mano destra alla massima distanza possibile dalla rotatoria.

Parcheggi pubblici I parcheggi pubblici dovranno essere dimensionati nel rispetto dei seguenti parametri: ogni 50 mq di slp per uso commerciale: 1 posto auto ogni 100 mq di slp per uso terziario: 1 posto auto ogni 200 mq di slp per uso produttivo: 1 posto auto I parcheggi in soprassuolo dovranno essere distribuiti lungo la viabilità di accesso e disimpegno del comparto.

10 Elementi progettuali di interesse privato

Caratteri tipologici degli edifici Nessuna indicazione.

Caratteri morfologici dell’insediamento Nessuna indicazione.

11 Direttive in materia di geologia

Ai fini della completa documentazione in materia di geologia si rimanda alla “componente geologica” facente parte integrante del DdP 2012.

12 Direttive in materia di acustica

Per quanto attiene alle destinazioni d’uso non residenziali, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione di impatto acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995, secondo le prescrizioni della DGR 7/8318 dell’8/03/2002. Poiché l’area di trasformazione risulta interessata dalla viabilità principale, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione del clima acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995 e dell’art. 5 della L.r. 13/2001.

13 Direttive in materia di salubrità dei suoli

Nessuna.

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14 Direttive in materia di inquinamento elettromagnetico

Poiché non sono segnalate fonti di possibile inquinamento elettromagnetico in diretta relazione con l’area di trasformazione, non si applicano specifiche disposizioni, fatta salva la generale osservanza delle norme vigenti in materia.

15 Direttive in materia di viabilità e traffico

La realizzazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione è subordinata all’esecuzione di studi sulla viabilità e sul traffico finalizzati alla verifica di compatibilità tra i volumi di traffico generati dal nuovo insediamento e la capacità della rete esistente, al fine di dimensionare correttamente intersezioni e svincoli.

16 Direttive in materia di ciclo delle acque

L’allacciamento alla pubblica fognatura potrà essere effettuato esclusivamente lungo via Castiglioni. I progetti di trasformazione devono possedere i seguenti requisiti, conformemente alla natura del progetto e fermo restando i disposti di legge vigenti: a) recupero delle acque utilizzate qualora non soggette a

ciclo di trasformazione (in particolare le condense di condizionamento e di raffreddamento nei cicli di lavorazione);

b) contenimento dell’estensione delle aree soggette a dilavamento (piazzali) e accumulo delle acque di prima pioggia (ove ne sussista l’obbligo di raccolta ai sensi del Regolamento Regionale n.4/2006) in bacini di capacità specifica pari a 50 mc per ettaro impermeabile;

c) scarico delle acque di prima pioggia non prima di 48 ore dal termine dell’evento meteorico e in orario notturno;

d) qualora vi sia l’impossibilità tecnico-amministrativa di disperdere le acque di seconda pioggia in sottosuolo piuttosto che di collettarle in corso d’acqua superficiale, dovendo ricorrere al conferimento in pubblica fognatura, è fatto obbligo di realizzare vasche volano a cura e spese del soggetto privato, le cui caratteristiche siano tali da limitare l’apporto in fognatura di tale carico durante l’evento meteorico;

E’ in ogni caso fatto divieto di insediare attività economiche che, nonostante l’ottemperamento ai disposti di cui alle precedenti lett. da a) a d), comportino uno scarico in pubblica fognatura pari o superiore a 1l/sec. per ettaro di superficie. Per tali aree è fatto obbligo: Preventivamente all’ottenimento del titolo abilitativo a costruire, è fatto obbligo di acquisire specifico parere di compatibilità del progetto di fognatura interna rispetto ai requisiti stabiliti dal presente comma. Preventivamente al rilascio del certificato di agibilità, è fatto obbligo di trascrivere e registrare presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari, specifico atto unilaterale di vincolo relativo al divieto di scarico in pubblica fognatura pari o superiore a 1l/sec. per ettaro.

17 Altre direttive Non è ammessa l’applicazione dei disposti del comma 5 dell’art. 11 della LGT.

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E’ fatto obbligo di prevedere impianti per l’accumulo e il riutilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione delle aree verdi e per gli usi domestici o industriali consentiti, secondo i disposti dello specifico regolamento comunale, se approvato. Le piantumazioni arboreo-arbustive dovranno essere realizzate esclusivamente mediante la messa a dimora di specie autoctone, così come definite secondo l’elenco di cui all’Allegato C “Specie utilizzabili nelle attività selviculturali” del Regolamento Regionale n 5, pubblicato sul BURL del 24/07/07. La realizzazione dei parcheggi di cui alla presente direttiva, è subordinata a progettazione ambientale, in particolare con il fine di determinare la dotazione arborea, con riferimento ai disposti di cui al precedente capoverso. L’illuminazione esterna dovranno essere realizzata mediante impiego di apparecchi illuminanti conformi ai criteri anti-inquinamento luminoso, nel rispetto di quanto previsto dalla L.R. 17/2000 e dalla L.R. 38/2004. È fatto divieto di realizzare accessi carrabili diretti lungo la Strada Provinciale SP34. È fatto obbligo di prevedere il mantenimento di una fascia di rispetto pari a 20 m lungo l’asse della suddetta Strada Provinciale.10

18 Sviluppo temporale Coerentemente con le valutazioni di sostenibilità economica del PGT, l’avvio della fase di attuazione della trasformazione urbanistica dovrà intervenire entro il quinquennio di validità del DdP 2012.

19 Strumento di attuazione

Gli interventi relativi alla presente area di trasformazione, sono assentibili previa approvazione di Piano Attuativo, ai sensi dell’art. 12 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n° 12 e s.m.i.. Considerato che la presente Direttiva definisce puntualmente i canoni e i criteri di attuazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione, e che pertanto il Rapporto Ambientale del DdP 2012 ha esperito una piena e puntuale valutazione delle trasformazioni ammesse, l’attuazione delle previsioni di cui alla presente direttiva, nel pieno rispetto di quanto disposto dai punti precedenti, non necessita di specifico procedimento di Valutazione Ambientale Strategica.

10 Modifica effettuata a seguito della controdeduzioni al parere di compatibilità espresso da Provincia di Milano.

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Direttiva 32 Area di trasformazione AT17: sp 34 ovest

Localizzazione11 Fattibilità geologica 1 Obiettivi della

trasformazione - completamento del sistema insediativo per le attività

economiche.

2 Condizioni La promozione dell’iniziativa è subordinata alla sussistenza delle seguenti condizioni di base: - nessuna

3 Dati quantitativi di base

Superficie complessiva del comparto: mq 18.10011 di cui: − superficie a verde per la tutela ambientale: 20% − superficie edificabile: 80% Esternamente al comparto, entro un perimetro rosso tratteggiato specificamente rappresentato sul documento DdP 21a.0, è identificata la superficie territoriale, parte del territorio in stato di naturalità utile ai fini dell’applicazione dei diritti edificatori di cui alla presente Direttiva, per la quale è fatto divieto di trasformazione.11 La superficie a verde per la tutela ambientale dovrà essere localizzata coerentemente con quanto stabilito dal successivo punto 9. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, ascritte al rango di Bene Comune, dovranno essere assoggettate a vincolo perpetuo di inedificabilità e servitù di mantenimento, mediante atto registrato e trascritto. Le aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale, di norma, permarranno di proprietà privata, a fronte di controvalore di monetizzazione da corrispondere al Comune, secondo parametri stabiliti mediante deliberazione di Giunta Comunale. E’ facoltà del Comune procedere, previa verifica di

11 Modifica effettuata a seguito della controdeduzione all’osservazione 17 (prot. 2666) e osservazione n 60 (prot. 2994)

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sostenibilità economica dei costi di manutenzione e gestione, per effetto di quanto disposto dallo schema di convenzione dello strumento attuativo, all’acquisizione gratuita delle aree corrispondenti alla superficie a verde per la tutela ambientale (al netto delle aree per opere di urbanizzazione primaria comunque da cedersi), in alternativa rispetto a quanto stabilito dal precedente capoverso.

4 Diritti di edificabilità

L’Indice di edificabilità massimo Ifmax applicato alla superficie edificabile è dato dalla seguente sommatoria:

Ifmax = DE + DEp dove: Ifmax : Indice di edificabilità massimo 1,10 mq/mq DE : Diritto edificatorio 1,00 mq/mq DEp: Diritto edificatorio di perequazione 0,10 mq/mq Il Diritto edificatorio derivante da perequazione potrà essere conseguito secondo le seguenti modalità: - trasferimento dalle “Aree per Servizi”, definite dal Piano

dei Servizi, secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 4,

- monetizzazione secondo le modalità di cui alla Direttiva 11, punto 6.

L’applicazione del Diritto edificatorio derivante da perequazione è obbligatoria, quantomeno in misura proporzionale alla slp complessiva. La superficie lorda di pavimento totale dovrà essere ripartita per specifica destinazioni d’uso secondo le seguenti proporzioni: − Slp per attività economiche max. 100% − Slp per attività commerciali max. 100% − Slp per attività terziarie non commerciali max. 20% − Slp per attività di servizio max. 30% E’ facoltà del Consiglio Comunale consentire assortimenti di destinazioni d’uso in misura differente rispetto a quanto sopra indicato.

5 Destinazioni d’uso E’ vietato l’insediamento delle seguenti destinazioni d’uso: Re: Residenziale Cg: Commerciale (grandi strutture di vendita) Ld: Logistica e deposito di materiali Dm: Direzionale e terziaria minuta Ra: Ricoveri di autovetture non pertinenziali Ag: Agricola

6 Indici e parametri di riferimento

Fermo restando quanto stabilito in generale dal DdP 2012 per quanto attiene a vincoli e limitazioni, si applicano i seguenti parametri:

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Distanza minima dai confini: Dc m 5,00 Distanza minima delle recinzioni dal ciglio stradale: Dr (*) m 2,00 Distanza minima degli edifici dal ciglio stradale: Ds (*) m 7,00 Distanza minima tra gli edifici: De m 10,00 Superficie coperta: Sc max 60% Altezza massima degli edifici: Hmax m 13,00 Superficie filtrante: Sfil min. art. 3.2.3 Regolamento d’Igiene Tipo (*) ferme restando le distanze dettate dal Codice della Strada e dal corrispondente regolamento di attuazione.

7 Servizi di interesse pubblico o generale

L’intervento dovrà determinare la realizzazione di opere in attuazione del Piano dei Servizi secondo quanto stabilito dalla Direttiva 13.

8 Compensazione ambientale

Gli interventi ammessi non sono soggetti all’applicazione dei disposti dell’art. 43, comma 2bis della LGT e della DGR 22 dicembre 2008 n° 8/8757, in materia di Contributo di Costruzione.

9 Elementi progettuali di interesse pubblico o generale

Viabilità di accesso Dovrà essere realizzata una viabilità di accesso diramata dalla viabilità principale esistente mediante corsie di accelerazione e decelerazione, con innesti esclusivamente in mano destra alla massima distanza possibile dalla rotatoria.

Parcheggi pubblici I parcheggi pubblici dovranno essere dimensionati nel rispetto dei seguenti parametri: ogni 50 mq di slp per uso commerciale: 1 posto auto ogni 100 mq di slp per uso terziario: 1 posto auto ogni 200 mq di slp per uso produttivo: 1 posto auto I parcheggi in soprassuolo dovranno essere distribuiti lungo la viabilità di accesso e disimpegno del comparto.

10 Elementi progettuali di interesse privato

Caratteri tipologici degli edifici Nessuna indicazione.

Caratteri morfologici dell’insediamento Nessuna indicazione.

11 Direttive in materia di geologia

Ai fini della completa documentazione in materia di geologia si rimanda alla “componente geologica” facente parte integrante del DdP 2012.

12 Direttive in materia di acustica

Per quanto attiene alle destinazioni d’uso non residenziali, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione di impatto acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995,

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secondo le prescrizioni della DGR 7/8318 dell’8/03/2002. Poiché l’area di trasformazione risulta interessata dalla viabilità principale, è fatto obbligo di redazione degli atti necessari per la previsione del clima acustico ai sensi dell’art. 8 della L. 447/1995 e dell’art. 5 della L.r. 13/2001.

13 Direttive in materia di salubrità dei suoli

Nessuna.

14 Direttive in materia di inquinamento elettromagnetico

Poiché non sono segnalate fonti di possibile inquinamento elettromagnetico in diretta relazione con l’area di trasformazione, non si applicano specifiche disposizioni, fatta salva la generale osservanza delle norme vigenti in materia.

15 Direttive in materia di viabilità e traffico

La realizzazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione è subordinata all’esecuzione di studi sulla viabilità e sul traffico finalizzati alla verifica di compatibilità tra i volumi di traffico generati dal nuovo insediamento e la capacità della rete esistente, al fine di dimensionare correttamente intersezioni e svincoli.

16 Direttive in materia di ciclo delle acque

I progetti di trasformazione devono possedere i seguenti requisiti, conformemente alla natura del progetto e fermo restando i disposti di legge vigenti: a) recupero delle acque utilizzate qualora non soggette a

ciclo di trasformazione (in particolare le condense di condizionamento e di raffreddamento nei cicli di lavorazione);

b) contenimento dell’estensione delle aree soggette a dilavamento (piazzali) e accumulo delle acque di prima pioggia (ove ne sussista l’obbligo di raccolta ai sensi del Regolamento Regionale n.4/2006) in bacini di capacità specifica pari a 50 mc per ettaro impermeabile;

c) scarico delle acque di prima pioggia non prima di 48 ore dal termine dell’evento meteorico e in orario notturno;

d) qualora vi sia l’impossibilità tecnico-amministrativa di disperdere le acque di seconda pioggia in sottosuolo piuttosto che di collettarle in corso d’acqua superficiale, dovendo ricorrere al conferimento in pubblica fognatura, è fatto obbligo di realizzare vasche volano a cura e spese del soggetto privato, le cui caratteristiche siano tali da limitare l’apporto in fognatura di tale carico durante l’evento meteorico;

E’ in ogni caso fatto divieto di insediare attività economiche che, nonostante l’ottemperamento ai disposti di cui alle precedenti lett. da a) a d), comportino uno scarico in pubblica fognatura pari o superiore a 1l/sec. per ettaro di superficie. Per tali aree è fatto obbligo: Preventivamente all’ottenimento del titolo abilitativo a costruire, è fatto obbligo di acquisire specifico parere di compatibilità del progetto di fognatura interna rispetto ai requisiti stabiliti dal presente comma. Preventivamente al rilascio del certificato di agibilità, è fatto

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obbligo di trascrivere e registrare presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari, specifico atto unilaterale di vincolo relativo al divieto di scarico in pubblica fognatura pari o superiore a 1l/sec. per ettaro.

17 Altre direttive Qualora fosse previsto l’insediamento di destinazioni d’uso afferenti alle seguenti categorie: Cm: Commerciale (medie strutture di vendita) si applicano i disposti degli atti di normativi di seguito richiamati (e s.m.i.) − DLgs 31 marzo 1998 n° 114, − Legge Regionale 2 febbraio 2010 n° 6, − D.C.R. 2 ottobre 2006 n° VIII/215, Programma Triennale

per lo sviluppo del settore commerciale 2006-2008, − D.G.R. 4 luglio 2007 n° 8/5054, Modalità applicative del

Programma Triennale per lo sviluppo del settore commerciale 2006-2008,

− D.G.R. 5 dicembre 2007 n° 8/6024, Medie strutture di vendita – Disposizioni attuative del Programma Triennale per lo sviluppo del settore commerciale 2006-2008,

− D.G.R. 21 novembre 2007 n° 8/5913, Criteri urbanistici per l’attività di pianificazione e di gestione degli Enti Locali in materia commerciale.

In ragione di quanto sopra lo strumento di attuazione dovrà essere dotato degli specifici studi in materia di commercio e di viabilità espressamente previsti dalle norme sopra richiamate. Non è ammessa l’applicazione dei disposti del comma 5 dell’art. 11 della LGT. E’ fatto obbligo di prevedere impianti per l’accumulo e il riutilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione delle aree verdi e per gli usi domestici o industriali consentiti, secondo i disposti dello specifico regolamento comunale, se approvato. Le piantumazioni arboreo-arbustive dovranno essere realizzate esclusivamente mediante la messa a dimora di specie autoctone, così come definite secondo l’elenco di cui all’Allegato C “Specie utilizzabili nelle attività selviculturali” del Regolamento Regionale n 5, pubblicato sul BURL del 24/07/07. La realizzazione dei parcheggi di cui alla presente direttiva, è subordinata a progettazione ambientale, in particolare con il fine di determinare la dotazione arborea, con riferimento ai disposti di cui al precedente capoverso. L’illuminazione esterna dovranno essere realizzata mediante impiego di apparecchi illuminanti conformi ai criteri anti-inquinamento luminoso, nel rispetto di quanto previsto dalla L.R. 17/2000 e dalla L.R. 38/2004. È fatto obbligo di prevedere, in fase attuativa, il

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mantenimento di una fascia di rispetto pari a 20 m in corrispondenza della rotatoria esistente.12

18 Sviluppo temporale Coerentemente con le valutazioni di sostenibilità economica del PGT, l’avvio della fase di attuazione della trasformazione urbanistica dovrà intervenire entro il quinquennio di validità del DdP 2012.

19 Strumento di attuazione

Gli interventi relativi alla presente area di trasformazione, sono assentibili previa approvazione di Piano Attuativo, ai sensi dell’art. 12 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n° 12 e s.m.i.. Considerato che la presente Direttiva definisce puntualmente i canoni e i criteri di attuazione delle previsioni in capo all’area di trasformazione, e che pertanto il Rapporto Ambientale del DdP 2012 ha esperito una piena e puntuale valutazione delle trasformazioni ammesse, l’attuazione delle previsioni di cui alla presente direttiva, nel pieno rispetto di quanto disposto dai punti precedenti, non necessita di specifico procedimento di Valutazione Ambientale Strategica.

12 Modifica effettuata a seguito della controdeduzioni al parere di compatibilità espresso da Provincia di Milano.

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Parte IV

DIRETTIVE SPECIALI

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Direttiva 33 Area ex lett. ebis del comma 2 dell’art. 8 della LGT. PII approvato con Deliberazione C.C. n° 16 del 6 luglio 2011 1 Riferimenti L’area specificamente perimetrata sul documento “DdP 21.0

Azioni di governo del territorio”, definita “area degradata o dismessa” ai sensi del comma 3bis dell’art. 1 della LGT, fino alla decorrenza del 720-esimo giorno dalla data di vigenza del PGT, è assoggettata ai disposti del punto seguente.

2 Disposizioni Fino alla decorrenza del 720-esimo giorno dalla data di vigenza del PGT, è ammesso l’avvio del procedimento per l’adozione e approvazione di un Programma Integrato di Intervento, i cui contenuti urbanistici e i cui effetti di convenzionamento siano conformi o migliorativi rispetto a quanto stabilito dalla Deliberazione di Consiglio Comunale n° 16 del 6 luglio 2011, i cui contenuti si intendono parte integrante della presente direttiva.

3 Specifica Si intendono migliorativi rispetto a quanto dettato dalla Deliberazione di Consiglio Comunale n° 16 del 6 luglio 2011, i seguenti contenuti: - riduzione delle superfici lorde di pavimento e delle

superfici coperte, - aumento delle superfici filtranti, - aumento delle aree in cessione al Comune, - aumento del valore delle opere di urbanizzazione o degli

oneri di urbanizzazione (oltre l’adeguamento ISTAT, comunque dovuto),

- aumento del valore delle monetizzazioni (oltre l’adeguamento ISTAT, comunque dovuto),

- ogni altro aspetto volto a massimizzare gli effetti di interesse pubblico o generale determinati dal PII.