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COMUNE DI LENTATE SUL SEVESO Provincia di Monza e Brianza Lavori di somma urgenza per sostituzione generatore e opere connesse in C.T. Scuola Primaria di via Rizzoli, 1 - Camnago PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO ELEBORATO T1 RT - RELAZIONE TECNICA - impiantistica e illustrativa degli interventi - calcolo degli impianti e verifica dei parametri energetici Lentate sul Seveso: marzo 2018 IL PROGETTISTA: Il RUP: Ing. Dario Canali Triuggio (MB) Arch. Gianluigi Bianchi Comune di Lentate sul Seveso (MB)

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COMUNE DI LENTATE SUL SEVESO

Provincia di Monza e Brianza

Lavori di somma urgenza per sostituzione generatore e opere connesse in C.T. Scuola Primaria di via Rizzoli, 1 - Camnago

PROGETTO DEFINITIVO – ESECUTIVO

ELEBORATO T1 – RT - RELAZIONE TECNICA

- impiantistica e illustrativa degli interventi - calcolo degli impianti e verifica dei parametri energetici

Lentate sul Seveso: marzo 2018

IL PROGETTISTA: Il RUP:

Ing. Dario Canali – Triuggio (MB) Arch. Gianluigi Bianchi

Comune di Lentate sul Seveso (MB)

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Comune di Lentate sul Seveso – relazione tecnica Progetto definitivo - esecutivo di lavori di somma urgenza per sostituzione generatore in c.t. primaria di Camnago Pagina 2

INDICE

Premessa

1. Obiettivi del progetto

2. Disposizioni normative e legislative 2.1 impianti termomeccanici, sicurezza e prevenzione incendi 2.2 impianti elettrici e trasmissione dati

3. Calcolo impianti e verifica parametri energetici

4. Descrizione degli interventi 4.1 adeguamento normativo 4.2 nuovo impianto di trattamento acqua 4.3 installazione di nuovo generatore di calore a condensazione 4.4 opere elettriche e complementari

5. Oneri

6. Modalità e tempi d’intervento

7. Costo degli interventi

8. Attestazione del progettista

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3 4 4 4 7 8 10 10 10 11 13 14 14 14 14

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Premessa

I lavori in progetto riguardano la sostituzione del generatore di calore nella centrale termica della scuola primaria di Camnago in via Rizzoli n. 1.

La caldaia del tipo pressurizzato in acciaio con bruciatore esterno alimentato a gas metano ad aria soffiata ha già avuto in passato problemi di mal funzionamento, dovuti a varie perdite d'acqua, che sono stati sempre prontamente affrontati e risolti dalla ditta che aveva in appalto la sua gestione e manutenzione.

Tuttavia nello scorso mese di febbraio il fatto del mal funzionamento dovuto alle perdite del fluido vettore termico si sono aggravate al punto di dover definitivamente decretare la fine vita della caldaia stessa, seppur la ditta Nelsa s.r.l., attuale terza responsabile, gestore e manutentore dell'impianto termico, si sia prodigata per l'ultimo intervento di riparazione in data 1 marzo 2018, che ha permesso così il normale svolgimento delle operazioni di voto , risultando l'edificio scolastico sede di seggio per le ultime elezioni del 4 marzo u. s..

L’Amministrazione Comunale di Lentate sul Seveso, non risultando garantito il funzionamento del

generatore per l'intero periodo di riscaldamento dell'attuale stagione, che termina il 15 aprile p.v., a seguito anche dell'ultima precaria riparazione e a fronte del conseguente disagio arrecato e che si arrecherebbe agli studenti ed operatori scolastici, che frequentano il plesso scolastico, ha provveduto a tal proposito al loro trasferimento temporaneo dando così avvio ai lavori di somma urgenza per la sostituzione definitiva del sopracitato generatore di calore.

A seguito delle richieste formulate agli Enti preposti sono stati assegnati i seguenti codici : CUP assegnato al progetto n. G88G18000080004 - CIG Z0122AEC63 Il generatore di calore installato risulta privo di targhetta identificativa e i dati di potenza riportati

sia sul libretto di centrale che nella denuncia al Curit, risultano contradditori rispetto a quelli ricavati da altra documentazione reperita negli atti d'archivio del Comune di Lentate sul Seveso.

Comunque in base alle dimensioni geometriche, all'epoca di istallazione e alla marca del

generatore di calore esistente si sono potute individuare le sue caratteristiche tecniche, necessarie per la scelta del nuovo generatore da installare, dettata anche dalle verifiche dimensionali e di fabbisogno termico dell'edificio scolastico da riscaldare.

CARATTERISTICHE TECNICHE DEL GENERATORE DI CALORE ESISTENTE : Caldaia:

marca : UNICAL - mod. P360 caldaia pressurizzata in acciaio potenza utile : min/max da 280 a 360 kW potenza al focolare : min/max da 302 a 383 kW

Bruciatore: marca : RIELLO - mod RS 28 monostadio ad aria soffiata potenza termica : min/max da 163 a 349 Kw alimentazione : gas metano

Dai rilievi eseguiti ed approfondimenti tecnici, è emersa anche la necessità di progettare una serie

di lavori di manutenzione straordinaria, compatibilmente con gli stanziamenti messi a disposizione, per la messa a norma dell'impianto ed in particolare per il trattamento dell'acqua, come previsto dal DPR N. 59/2009 e come ribadito dalla D.d.u.o. 8 marzo 2017 n. 2486 di Regione Lombardia.

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Inoltre si rendono necessari alcuni lavori, in parte già previsti nella pratica antincendio del 2003 riguardante la trasformazione della caldaia da gasolio a gas metano, relativi all'adeguamento alle norme di prevenzione incendi.

1. Obiettivi del progetto

Oltre alla necessaria sostituzione del generatore di calore guasto ed obsoleto, obiettivo generale che si prefigge la realizzazione dei lavori in progetto è il miglioramento dell'efficienza energetica e la messa a norma dell'impianto termico, nonché il rispetto della normativa di sicurezza antincendio. Risulta superfluo qui ribadire che avendo a disposizione risorse economiche maggiori e tempi di realizzazione più lunghi si sarebbe potuto migliorare anche la fruibilità dell'impianto termico suddividendo la potenza installata su più generatori di calore che avrebbero consentito il funzionamento del riscaldamento degli ambienti anche in caso di guasto di un generatore.

2. Disposizioni normative e legislative

Gli impianti in oggetto rispetteranno integralmente, salvo esplicite deroghe, le disposizioni legislative e normative di seguito richiamate, da considerarsi di riferimento anche per la realizzazione degli interventi di adeguamento e riqualificazione proposti; dove esse appaiono carenti si farà eventualmente riferimento alle normative vigenti negli stati membri della Comunità Europea.

2.1 Impianti termomeccanici, Sicurezza e Prevenzione incendi

• D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 – Testo unico sulla sicurezza per cantieri temporanei e mobili;

• D.M. n. 37 del 22 gennaio 2008 – Norme per la sicurezza degli impianti;

• D.M. del 12/04/96 – Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,

costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi;

• Legge n. 615 del 13.07.1966 come modificata dal D.P.R. n. 400 del 08/06/1982 e dal D.Lgs. n. 285 del

30/04/1992, nonchè D.P.R. n. 1391 del 22/12/70, Regolamento per l'esecuzione della L. 13 luglio 1966,

n. 615 , recante provvedimenti contro l'inquinamento atmosferico, limitatamente al settore degli

impianti termici; oltre a D.P.C.M. del 8 Marzo 2002, nonché al D.Lgs. 152/2006, Codice ambiente “PARTE

QUINTA NORME IN MATERIA DI TUTELA DELL'ARIA E DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA”

come modificato dai D.Lgs. n. 128 del 29/06/2010 e D.Lgs. n. 205 del 09/11/2007;

• Norme INAIL già ISPESL (ex ANCC) RACCOLTA “R 2009” - “Specificazioni tecniche applicative del D.M. 1

Dicembre 1975 riguardante le norme di sicurezza per gli apparecchi contenenti liquidi caldi sotto

pressione”;

• Legge n. 1083 del 6 dicembre 1971 – Norme per la sicurezza dell’impiego del gas combustibile;

• UNI EN 676 : 2008 - Bruciatori automatici di combustibili gassosi ad aria soffiata;

• UNI EN 15417 : 2006 – Caldaie per riscaldamento centralizzato alimentate a combustibili gassosi

- Requisiti specifici per caldaie a condensazione con portata termica nominale maggiore di 70 kW

ma non maggiore di 1000 kW;

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• UNI EN 14394 : 2008 – Caldaie per riscaldamento – Caldaie con bruciatori ad aria soffiata – Potenza

termica nominale minore o uguale a 10 MW e temperatura massima di esercizio di 110 °C;

• UNI EN 15420 : 2011 – Caldaie a gas per riscaldamento centralizzato - Caldaie di tipo C di portata

termica nominale maggiore di 70 kW ma non superiore di 1000 kW;

• UNI EN 89 : 2008 - Apparecchi a gas per la produzione ad accumulo di acqua calda per usi sanitari;

• UNI 8065/89 – Trattamento dell’acqua negli impianti termici ad uso civile;

• UNI EN 1717:2000 e UNI EN 14367 - Protezione contro l’inquinamento dell’acqua potabile negli

impianti idraulici e requisiti generali dei dispositivi atti a prevenire l’inquinamento da riflusso;

• Legge n. 10 del 9 gennaio 1991, D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993 ed il successivo D.P.R. n. 551 del 21

dicembre1999 - Risparmio energetico, del sistema edificio impianto - per quanto non abrogato e

modificato dai D.Lgs. 192/2005 e D.Lgs. 311/2006;

• D.Lgs. n. 192 del 19 agosto 2005 - attuativo della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento

energetico in edilizia, come modificato ed integrato dal D.Lgs. n. 311 del 26 dicembre 2006 "Disposizioni

correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva

2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia" e da ultimo modificato dalla Legge 90/2013

che recepisce la Direttiva 2010/31/Ue ;

• D.P.R. n. 59 del 2/04/2009 Regolamento di attuazione dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del

decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul

rendimento energetico in edilizia;

• D.Lgs. n. 115 del 30 maggio 2008 "Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all’efficienza degli usi

finali dell’energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE" , come modificato ed

integrato dal D.Lgs. n. 56 del 29 marzo 2010 "Modifiche e integrazioni al decreto 30 maggio 2008, n. 115

recante attuazione della direttiva 2006/32/CE, concernente l’efficienza degli usi finali dell’energia e i

servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE" _Legge Regionale Lombardia 24/2006 –

Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e

dell’ambiente;

• Deliberazione Giunta Regionale Lombardia n. IX / 2601 del 30 novembre 2011 – “ Disposizioni per

l’esercizio, il controllo, la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici nel territorio regionale”;

• Deliberazione Giunta Regionale Lombardia n. 3868 del 17 luglio 2015 – Disposizioni in merito alla

disciplina per l’efficienza energetica degli edifici e al relativo attestato di prestazione energetica, a

seguito dell’approvazione dei decreti ministeriali per l’attuazione del d.lgs. 192/2005, come modificato

con L. 90/2013 che recepisce la Direttiva 2010/31/Ue »

• D.d.u.o. 8 marzo 2017 - n. 2456 Integrazione delle disposizioni per l’efficienza energetica degli edifici

approvate con decreto n. 176 del 12 gennaio 2017 e riapprovazione complessiva delle disposizioni

relative all’efficienza energetica degli edifici e all’attestato di prestazione energetica.

• UNI EN ISO 13790 : 2008 Prestazione energetica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il

riscaldamento e il raffrescamento;

• UNI UNI EN 15316-1:2008 Impianti di riscaldamento degli edifici - Metodo per il calcolo dei requisiti

energetici e dei rendimenti dell’impianto - Parte 1: Generalità;

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• UNI UNI EN 15316-2-1:2008 Impianti di riscaldamento degli edifici - Metodo per il calcolo dei requisiti

energetici e dei rendimenti dell’impianto - Parte 2-1: Sistemi di emissione del calore negli ambienti;

• UNI/TS 11300-2:2008 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del fabbisogno di

energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acquacalda

sanitaria;

• UNI 10349 30/04/94 – Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici;

• UNI 10351 31/03/94 – Materiali da costruzione. Conduttività termica e permeabilità al vapore;

• UNI/TS 11300-1:2008 Prestazioni energetiche degli edifici – Parte 1: Determinazione delfabbisogno di

energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva ed invernale;

• UNI 8364-1:2007 – Impianti di riscaldamento - Parte 1: Esercizio ;

• UNI 8364-1:2007 – Impianti di riscaldamento - Parte 2: Conduzione;

• UNI 8364-1:2007 – Impianti di riscaldamento - Parte 3: Controllo e manutenzione;

• UNI EN 10216-1 1/11/2005 – Tubi senza saldatura di acciaio per impieghi a pressione –Condizioni

tecniche di fornitura;

• UNI EN 15287-1 : 2010 - Camini - Progettazione, installazione e messa in servizio dei camini -Parte 1:

Camini per apparecchi di riscaldamento a tenuta non stagna;

• UNI EN 15287-2:2008 - Camini - Progettazione, installazione e messa in servizio dei camini -Parte 2:

Camini per apparecchi a tenuta stagna;

• UNI EN 1856-1:2009 - Camini - Requisiti per camini metallici - Parte 1: Prodotti per sistemi camino;

• UNI EN 1856-2:2009 Camini - Requisiti per camini metallici - Parte 2: Condotti interni e canali da fumo

metallici;

• UNI EN 13384-1:2008 - Camini - Metodi di calcolo termico e fluido dinamico - Parte 1: Camini asserviti

a un solo apparecchio;

• UNI/TS 11278:2008 - Camini/ canali da fumo/condotti /canne fumarie metallici - Scelta e corretto

utilizzo in funzione del tipo di applicazione e relativa designazione del prodotto;

• UNI EN 13216-1:2006 - Camini - Metodi di prova per sistemi di camini - Parte 1: Metodi di prova

generali;

• UNI EN 1443:2005 - Camini - Requisiti generali;

• UNI 10845:2000 - Impianti a gas per uso domestico - Sistemi per l evacuazione dei prodotti della

combustione asserviti ad apparecchi alimentati a gas - Criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione

ed intubamento.

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2.2 Impianti elettrici e trasmissione dati

• D.M. n. 37 del 22 gennaio 2008 - Norme per la sicurezza degli impianti;

• Norme CEI 11-17 (1/07/2006) - Impianti di produzione, trasporto e distribuzione pubblica di energia

elettrica - Linee in cavo;

• Norme CEI 11-17;V1 (1/10/2011) - Impianti di produzione, trasporto e distribuzione pubblica di energia

elettrica - Linee in cavo;

• Norme CEI 11-16 (01/09/2005) - Lavori sotto tensione - Attrezzi di lavoro a mano per tensioni fino a

1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua;

• Norme CEI dei CT 14; tutti i fascicoli applicabili, in particolare i fascicoli 14.4 e 14.8;

• Norma CEI 17-13/2 (01/11/2000) - Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa

tensione (quadri elettrici per bassa tensione) Parte 2: Prescrizioni particolari per i condotti sbarre;

• Norma CEI 17-13/2 Ec (01/01/2001) - Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa

tensione (quadri elettrici per bassa tensione) Parte 2: Prescrizioni particolari per i condotti sbarre;

• Norma CEI 17-13/2 V1 (01/08/2006) - Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa

tensione (quadri elettrici per bassa tensione) - Parte 2: Prescrizioni particolari per i condotti sbarre;

• Norme CEI del CT 20 (cavi per energia): tutti i fascicoli applicabili;

• Norma CEI 31-87 (01/01/2010) - Atmosfere esplosive - Parte 10-1: Classificazione dei luoghi.

Atmosfere esplosive per la presenza di gas;

• Norma CEI 31-33 (01/02/2010) - Atmosfere esplosive - Parte 14: Progettazione, scelta e installazione

degli impianti elettrici;

• Norma CEI 31-35 (01/02/2012) - Atmosfere esplosive - Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo

di esplosione per la presenza di gas in applicazione della Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87);

• Norma CEI 64-8 (01/08/2006) - Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a

1000V c.a. e 1500V c.c.

Parte 1: Oggetto, scopo e principi fondamentali;

Parte 2: Definizioni;

Parte 3: Caratteristiche generali;

Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza

Parte 5: Scelta ed installazione dei componenti elettrici

Parte 6: Verifiche;

Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari;

• Norma CEI 64-8; V1 (01/09/2008) - Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a

1000V c.a. e 1500V c.c.;

• Norma CEI 64-8; V2 (01/05/2009) - Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore

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a 1000V c.a. e 1500V c.c.;

• Norma CEI 64-8; V3 (01/02/2011) - Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a

1000V c.a. e 1500V c.c.;

• Norma CEI 64-12 (01/09/2009) - Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso

residenziale e terziario;

• Norma CEI 64-14 (2007) – Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori;

• CEI 103-1/1 ÷ 103-1/16 (1997 ÷ 2001) – Impianti telefonici interni; Parti da 1 a 16;

• UNI EN 12464-1:2011- Luce e illuminazione - Illuminazione dei posti di lavoro - Parte 1: Posti di lavoro

in interni;

• EMC Emissioni standard EN50081-1 e successive;

• EMC Immunità standard EN50082-1 e successive;

• Sicurezza elettrica IEC730-1 e direttive CE in vigore dal 01/01/1996;

• Low Voltage Directive direttiva 73/23/EEC con modifiche della 93/68/EEC;

• Construction Product Directive direttiva 89/106/EEC;

• General Product Safety Directive direttiva 92/59/EEC;

• Ethernet IEEE802.3 e IEEE802.11 per WireLess;

• Tutta la normativa specifica sulle apparecchiature utilizzate.

3. Calcolo impianti e verifica dei parametri energetici

Le opere soggette alle verifiche dei parametri energetici previste dalla D.G. Ambiente ,energia e sviluppo D.d.u.o. 8 marzo 2017 n. 2456, riguardano la sola sostituzione del generatore di calore nella centrale termica della scuola primaria di Camnago. L'edificio adibito a scuola primaria di Camnago in via Rizzoli n. 1 si sviluppa su 3 piani per una volumetria complessiva riscaldata lorda di circa 8.000 mc; in funzione dell'epoca della sua costruzione (prima della legge 373/77) si stima essere necessari circa 35 W/mc per il suo riscaldamento, la potenza del generatore di calore, a causa del funzionamento intermittente e idoneo anche per la produzione di a.c.s., si stima debba essere maggiorato di circa il 15% rispetto alla potenza termica risultante dal calcolo del fabbisogno per il riscaldamento degli ambienti. CALCOLO DEL FABBISOGNO TERMICO PER RISCALDAMENTO :

8.000 mc (volume lordo edificio riscaldato) x 35 W/mc ( fabbisogno termico unitario) = 280.000 W CALCOLO DELLA POTENZA DEL GENERATORE DI CALORE :

280 kW (fabbisogno termico riscaldamento) + 15 % x 280 (maggiorazione per intermittenza) = 322 kW

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Il nuovo generatore di calore, per soddisfare le necessità termiche stimate per l'edificio, dovrà avere quindi una potenza nominale massima non inferiore a 322 kW. CARATTERISTICHE TECNICHE DEL NUOVO GENERATORE DI CALORE :

Gruppo termico a basamento, a condensazione, premiscelato: marca : PARADIGMA - mod. MODUPOWER 310 - 355 (6 ELEMENTI) o similare potenza nominale (80/60°C) : da 65 a 328 kW portata nominale (potenza al focolare Hi) : da 68 a 333 kW efficienza riscaldamento a pieno carico (80/60°C - Hi) : 98,1 % resa annua G20 (DIN 4702 parte 8) : 109,5 %

L'intervento viene classificato, ai sensi della sopracitata D.D.U.O. 2456/2017, come riqualificazione; i requisiti di prestazione energetica da verificare si riferiscono al solo generatore di calore e più precisamente ai punti 5 e 8 della più volte citata D.D.U.O. 2456/2017, che ai rispettivi sotto paragrafi prescrivono : - 5.7 è obbligatorio il trattamento dell'acqua utilizzata negli impianti termici per la climatizzazione invernale, con o senza produzione di a.c.s. , ferma restando l'applicazione della norma UNI 8065, mediante un trattamento di condizionamento chimico; per impianti di potenza al focolare maggiore di 100 kW e in presenza di acqua di alimentazione maggiore di 15° francesi è obbligatorio un trattamento di addolcimento dell'acqua di impianto seguendo la norma UNI 8065. (sarà previsto il trattamento dell'acqua di alimentazione dell'impianto - vedi schema di progetto) - 5.8 negli impianti termici combinati per la climatizzazione invernale e produzione di acs con potenza maggiore di 35 kW è obbligatoria l'installazione di un contatore del volume di acqua sanitaria prodotta e di un volume di acqua di reintegro per l'impianto di climatizzazione invernale, le cui letture devonoessere riportate sul libretto d'impianto. (saranno previsti contatori volumetrici ad impuso sia per l'a.c.s. che per il reintegro dell'impianto) - 8.6 lett. d) nel caso di sostituzione di generatori di calore, si intendono rispettate tutte le disposizioni vigenti in tema di uso razionale dell'energia, incluse quelle del calcolo dell'efficienza globale media stagionale dell'impianto termico di climatizzazione invernale e verifica che la stessa risulti superiore al valore limite calcolato utilizzando i valori delle efficienze fornite nell'allegato B per l'edificio di riferimento, come previste alla lettera a) dello stesso punto 8.6, qualora coesistano le seguenti condizioni :

i. i nuovi generatori di calore a combustibile gassoso o liquido abbiano un rendimento termico utile nominale non inferiore a quello indicato al paragrafo 3.3, punto 1, dell’Allegato B; (ovvero : Il rendimento di generazione utile minimo riferito al potere calorifico inferiore, per caldaie a combustibile liquido e gassoso è pari a 90 + 2 log Pn, dove log Pn è il logaritmo in base 10 della potenza utile nominale del generatore, espressa in kW. Per valori di Pn maggiori di 400 kW si applica il limite massimo corrispondente a 400 kW.)

VERIFICA : 98,1 % > 90 + 2 log 328 = 95,03 % (verificato) ii. le nuove pompe di calore elettriche o a gas abbiano un coefficiente di prestazione (COP oppure GUE ) non inferiore ai valori riportati al paragrafo 3.3, punto 3, dell’Allegato B; ( non ricorre il caso nel presente progetto)

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iii. nel caso di installazioni di generatori con potenza nominale del focolare maggiore del valore preesistente di oltre il 10%, l’aumento di potenza sia motivato con la verifica dimensionale dell’impianto di climatizzazione invernale condotto secondo la norma UNI EN 12831; (la potenza del nuovo generatore in progetto risulta < di quella del vecchio generatore) iv. nel caso di installazione di generatori di calore in impianti a servizio di più unità immobiliari siano presenti un sistema di regolazione per singolo ambiente o per singola unità immobiliare, assistita da compensazione climatica, e un sistema di contabilizzazione diretta o indiretta del calore che permetta la ripartizione dei consumi per singola unità immobiliare. (non ricorre il caso in presenza di unica unità immobiliare - scuola primaria )

4. Descrizione degli interventi

i lavori prevedono :

4.1. adeguamento normativo

Contemporaneamente alla sostituzione del generatore termico in progetto sono previsti lavori di messa a

norma sia del locale che degli impianti mediante i seguenti lavori :

• Realizzazione nel locale centrale termica di un controsoffitto in lastre di gesso continue del tipo

antincendio, alfine di rendere la soletta REI 120 e come già previsto nei lavori del parere di conformità

antincendio n.34111 del 2003;

• La porta di accesso alla centrale termica sarà munita di dispositivo di autochiusura automatico per la

porta di accesso alla centrale termica, secondo a quanto indicato nel D.M. 12 aprile 1996;

• Sarà installato il disconnettore idraulico che preservi il ritorno dell’acqua di caricamento verso la rete

idrica. ottemperando a quanto prescritto dal D.P.R. 59/09;

• L’impianto di trattamento dell’acqua sarà reso conforme a quanto indicato dal DPR 59/09. Si rimanda

alla consultazione del paragrafo successivo per l’analisi in dettagli di quanto previsto.

• La linea di adduzione del combustibile gassoso sarà in parte rifatta, a norma del D.M. 12 aprile 1996, e

sarà dotata di giunto antivibrante, del filtro – stabilizzatore, di manometro con rubinetto a pulsante, di

valvola di intercettazione combustibile e verrà sostituita anche l'elettrovalvola di intercettazione del gas;

al termine dei lavori l'impianto sarà sottoposto alle prove di tenuta come previste dal D.M. 12 aprile

1996 e rilasciato idoneo verbale.

4.2. Nuovo impianto di trattamento dell’acqua

Come accennato al paragrafo precedente sarà realizzato un nuovo impianto di trattamento dell’acqua adeguato alle disposizioni contenute nel D.P.R. 59/09 ed alle indicazioni contenute nel CME, da installare nel locale tecnico attiguo alla centrale termica ( locale pompe). In particolare si prevede:

• L’installazione di un nuovo filtro di sicurezza sulla linea di carico dell’acqua;

• Un sistema di dosaggio condizionante sul carico dell’impianto;

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• Un sistema di addolcimento con rigenerazione automatica di portata adeguata per la linea di carico

circuito chiuso (ad uso tecnologico con linea a 0°F). L’apparecchio è composto da una colonna

contenente le resine e di un sistema di comando computerizzato azionato da un contatore integrato

nella testata. In base al consumo d’acqua il computer stabilisce la frequenza delle rigenerazioni e in

modo alternante eroga acqua addolcita; in ogni caso almeno ogni 96 ore viene avviata una

rigenerazione automatica con contemporanea disinfezione dell’apparecchio(come previsto dal D.M.

Sanità n.443/90 per l’addolcimento dell’acqua adusopotabile). Il sistema di aspirazione della salamoia

brevettato consente un risparmio di sale di circa 1/3 rispetto ai sistemi di addolcimento tradizionali.

Si provvederà all’alimentazione elettrica dell’impianto di trattamento acqua completo di dispositivo

automatico con protezione differenziale da installare nel quadro elettrico di centrale e la realizzazione

di una presa di corrente del tipo civile con grado di protezione minimo IP55.

In considerazione della configurazione impiantistica esistente, si provvederà all’installazione di contatori

volumetrici da installare sui rispettivi caricamenti degli impianti termici esistenti nel locale pompe

asserviti rispettivamente al reintegro del liquido termovettore dell'impianto di riscaldamento e alla

produzione di a.c.s.

4.3. Installazione nuovo generatore di calore a condensazione

Come visto al paragrafo precedente si propone la sostituzione della caldaia esistente e del relativo bruciatore con un’altra unità del tipo a condensazione corredata di nuovo bruciatore a premiscelazione. Le caratteristiche costruttive essenziali possono essere così elencate:

• Scambiatore termico in lega di alluminio/silicio

• Ridotta resistenza lato acqua utile

all’ottimizzazione e alla semplificazione dell’impiantistica

• Bruciatore modulante a premiscelazione

• Basso assorbimento di potenza elettrica per

mezzo di un ventilatore regolato in funzione del numero di giri

• Alta insonorizzazione mediante l’impiego del

bruciatore a premiscelazione

• Facilità di manutenzione per mezzo del sistema

di regolazione EMS e di una costruzione del blocco caldaia appositamente studiata

• Gestione digitale della combustione e della

caldaia EMS (Energie Management System)

• Rendimento globale normalizzato fino al 108%.

• Emissioni ridotte di ossidi di azoto (fattore di

emissione normalizzato < 45 mg/kWh)

• Esercizio modulante con sistema digitale di

gestione della combustione del gas.

VISTA DEL GENERATORE SELEZIONATO

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Caratteristiche tecniche principali nuovo generatore di calore

Nella colonna evidenziata sono riportati i dati del generatore selezionato

Per consentire la corretta evacuazione dell’acqua di condensa, si provvederà alla posa di un nuovo neutralizzatore, posizionato in adiacenza al nuovo gruppo termico e collegato alla rete di scarico civile. A corredo del nuovo generatore di calore saranno sostituite tutte le apparecchiature di sicurezza, controllo e regolazione previste dalle attuali disposizioni ISPESL – raccolta R così come in vigore da Marzo 2011. Nello specifico si prevede l’installazione di un secondo pressostato di minima che arresti l’erogazione del calore quando non vi sia pressione sufficiente nell’impianto. Lo scarico dei prodotti della combustione avverrà mediante un nuovo raccordo fumi realizzato in acciaio inox doppia parete che andrà ad innestarsi nell'esistente canna fumaria in acciaio inox intubata all’interno del camino/cavedio in muratura.

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Per preservare l’integrità dell’impiantistica del nuovo gruppo termico, si prevede la posa di uno cambiatore a piastre per il disaccoppiamento tra il circuito primario ed il circuito secondario. Una nuova elettropompa a portata variabile consentirà la circolazione del fluido primario all’interno del generatore in funzione delle effettive richieste del secondario.

CURVA CARATTERISTICA DELL'ELETTROPOMPA A DESTRA L'ELETTROPOMPA E LO SCAMBIATORE

Il circuito secondario e la distribuzione del fluido termovettore alle utenze compresa la sua regolazione rimane inalterato. Tutti i tratti di tubazione di nuova posa coibentati termicamente mediante materiale di spessore e caratteristiche conformi alle attuali disposizioni in materia di uso razionale dell’energia. Dal punto di vista elettrico si provvederà alla realizzazione dei necessari collegamenti elettrici con quota tubazioni/guaine di raccordo con cavi in rame in doppio isolamento e l’installazione del dispositivo di interruzione con protezione differenziale. In concomitanza dell’installazione verranno realizzati i collegamenti elettrici di sicurezza ai fini dell’ISPESL e dei collegamenti equipotenziali sulle masse metalliche dell’apparecchiatura termo meccanica e sulle tubazioni idrauliche.

4.4. Opere elettriche e complementari

Sono previsti lavori elettrici riguardanti rimozioni e reinstallazioni di apparecchiature e di allacciamento

del nuovo generatore di calore e del sistema di trattamento dell'acqua; sono inoltre previsti anche piccoli

lavori di manutenzione che riguarderanno la tinteggiatura dei locali.

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5. Oneri

Risultano a carico dell'Appaltatore tutti gli oneri di trasporto e scarico dei materiali utilizzati e lo

smaltimento dei rifiuti e materiali dismessi provenienti dalle demolizioni che devono essere gestiti

secondo quanto previsto dagli artt. 230 e 266 del D. Lgs. 152 2006 e s.m. & i.

L'appaltatore dovrà altresì garantire la presenza di un tecnico abilitato e qualificato per il montaggio

delle apparecchiature meccaniche ed elettriche, e dovrà produrre il POS (piano operativo della

sicurezza) con il cronoprogramma dei lavori prima dell'inizio degli stessi.

Durante lo svolgimento dei lavori e al termine degli stessi l'Appaltatore eseguirà i collaudi previsti

dal capitolato speciale d'appalto con onere a suo carico.

Sono altresì compresi nell'importo riconosciuto per l'appalto dei lavori, al termine degli stessi, il

rilascio della dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/08, l'aggiornamento del libretto di

centrale e della denuncia di impianto termico al CURIT, l'aggiornamento della denuncia

dell'impianto termico all'INAIL ex ISPESL.

6. Modalità e tempi d’intervento

I lavori di somma urgenza per la sostituzione del generatore di calore dovranno essere eseguiti a

partire dal 12 marzo 2018 entro 10 gg consecutivi e fino al 23 marzo 2018, ovvero nel minor tempo

possibile, stante la stagione del riscaldamento ancora in corso.

I collaudi e i lavori di finitura che non comportano il mancato funzionamento dell'impianto termico

potranno essere eseguiti, se non ultimati entro la data stabilita del 23 marzo 2018, durante il periodo

della sospensione delle attività scolastiche per le prossime vacanze Pasquali dal 29 marzo al 3

aprile 2018.

Si rimanda al cronoprogramma dei lavori allegato al POS per il quadro completo dei tempi delle

lavorazioni.

7. Costo degli interventi

La redazione del computo metrico estimativo e dell’elenco prezzi unitari è stata eseguita, ove si è

trovato riscontro, utilizzando il prezziario delle opere pubbliche del Comune di Milano (anno 2017

valido per le opere appaltate fino al 30 giugno 2018); per le voci di forniture e lavorazioni che non

hanno trovato riscontro nel suddetto prezziario si sono utilizzati i prezzi derivati dal mercato e ai

prezzi commerciali correnti.

L’importo complessivo dei lavori ammonta a Euro 58.500,00 (cinquantottomilacinquecento/00

euro) e comprende anche Euro 611,00 (seicentoundici/00 euro) di oneri della sicurezza da non

assoggettare a ribasso d’asta.

8. ATTESTAZIONE DEL PROGETTISTA

Visto l’art. 7 comma 1 lettera c del D.P.R. 06.06.2001, n. 380 si attesta:

- che ai lavori in progetto, essendo opere pubbliche assistite dalla Validazione del progetto, ai sensi

dell’art. 55 del D.P.R. 05.10.2010, n. 207, non si applicano i disposti del D.P.R. 06.06.2001, n. 380

”Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”;

- che le opere in progetto sono conformi agli strumenti urbanistici approvati ed adottati, nonché al

Regolamento Edilizio vigente;

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- che le opere in progetto rispettano le norme igienico – sanitarie vigenti e non modificano la

situazione attuale igienico sanitaria degli edifici;

- che il lotto d’intervento non rientra nella tipologia prevista dall’art. 134 del D. lgs. 42/2004 in

quanto non ricadenti in aree soggette a vincoli ambientali;

- che gli interventi in progetto negli edifici scolastici non limitano e non modificano l’esistente

accessibilità e visitabilità degli stessi edifici;

- che le opere in progetto non modificano l’attuale situazione degli edifici scolastici in merito alla

Prevenzione Incendi;

- che le opere in progetto non intervengono sulla statica dell’immobile e non modificano le

situazioni di carico e pertanto non ricadono nella classificazione di cui ai sensi del punto 8.4 del

D.M. 14.01.2008 (“riparazioni o interventi locali che interessino elementi isolati, e che comunque

comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti” e non sono soggette a

collaudo statico)

- che tutte le opere in progetto, non interessano e/o non modificano le condizioni strutturali degli

edifici esistenti oggetto dei lavori di manutenzione straordinaria in progetto e quindi non soggette a

denuncia, secondo la D.G.R. n. X-5001 del 30.03.2016.