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COMUNE DI RAVENNA MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE COMMISSIONE CONSILIARE ASSETTO DEL TERRITORIO SEDUTA DEL : 24/02/2016 inizio seduta ore: 15:22 Cognome e Nome Delegato: Cognome e Nome entra esce A.TARRONI 15:34 17:43 F.SANTARELLA 14:55 18:25 S. SAVORELLI 15:20 18:25 N. FOSCHINI 14:55 18:25 A. ANCARANI 15:28 17:50 M. BUCCI / / A. DONINI / / A. ANCISI 15:24 18:25 D. BUONOCORE / / A. FUSSI 14:55 17:50 D. RUBBOLI / / I. MORIGI / / PRESENTI PER L’UFFICIO: Dott.ssa P. Bissi, Arch. Francesca Proni, Arch. F. Magnani PRESIDENTE: A. Tarroni SEGRETARIA: R. Bendazzi ASSESSORE: L. Asioli ESPERTI ESTERNI: Geom. D. Bartolini per Lra, Arch. G. V. Valentini per NCD, Geom. Raffaele Magri per PRI; Sig. L. Tavoni Ordine del Giorno della seduta: 1. Eventuale approvazione verbali delle sedute precedenti; 2. Variante di adeguamento e semplificazione del RUE: 2.1.Conclusione dell'illustrazione/esame delle osservazioni presentate alla Normativa RUE5. 3. Varie ed eventuali. Approvato in data: approvato via mail con voto favorevole di PD, FI, NCD, PRI, LRA astenuti: FDS La Segretaria Il Presidente Arch. R. Bendazzi A. Tarroni 1 di 11

COMUNE DI RAVENNA...Tant'é che non ci sono vincoli, ma indici calmierati (0,60-0,70) (salvo per i villini di valore anche architettonico) in mezzo a questi tessuti sono ... – facoltativi

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Page 1: COMUNE DI RAVENNA...Tant'é che non ci sono vincoli, ma indici calmierati (0,60-0,70) (salvo per i villini di valore anche architettonico) in mezzo a questi tessuti sono ... – facoltativi

COMUNE DI RAVENNAMEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE

COMMISSIONE CONSILIARE ASSETTO DEL TERRITORIO

SEDUTA DEL : 24/02/2016 inizio seduta ore: 15:22

Cognome e Nome Delegato: Cognome e Nome entra esce

A.TARRONI 15:34 17:43F.SANTARELLA 14:55 18:25S. SAVORELLI 15:20 18:25N. FOSCHINI 14:55 18:25A. ANCARANI 15:28 17:50M. BUCCI / /A. DONINI / /A. ANCISI 15:24 18:25D. BUONOCORE / /A. FUSSI 14:55 17:50D. RUBBOLI / /I. MORIGI / /

PRESENTI PER L’UFFICIO: Dott.ssa P. Bissi, Arch. Francesca Proni, Arch. F. Magnani

PRESIDENTE: A. TarroniSEGRETARIA: R. BendazziASSESSORE: L. Asioli

ESPERTI ESTERNI: Geom. D. Bartolini per Lra, Arch. G. V. Valentini per NCD, Geom. Raffaele Magri perPRI; Sig. L. Tavoni

Ordine del Giorno della seduta:1.Eventuale approvazione verbali delle sedute precedenti;2.Variante di adeguamento e semplificazione del RUE:

2.1.Conclusione dell'illustrazione/esame delle osservazioni presentate alla Normativa RUE5.3.Varie ed eventuali.

Approvato in data: approvato via mail con voto favorevole di PD, FI, NCD, PRI, LRAastenuti: FDS

La Segretaria Il Presidente Arch. R. Bendazzi A. Tarroni

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Inizio seduta ore 15.22

Presiede la seduta la Consigliera F. Santarella, in qualità di Vice Presidente della Commissione ConsiliareAssetto del Territorio.

Il Presidente, verificata la presenza del numero legale per la sua validità, dichiara aperta la seduta.

Punto 2 dell’ordine del giorno: Variante di adeguamento e semplificazione del RUE:Conclusione dell'illustrazione/esame delle osservazioni presentate alla Normativa RUE5.

Il Vice Presidente lascia la parola alla Dott. Bissi per l’illustrazione delle osservazioni all'odg di oggi.Bissi prosegue l'illustrazione del testo normativo comparato, riprendendo da pag. 387 art. XI.1.11;

ore 15 24 entra il commissario Ancisi

Bissi durante l'illustrazione precisa che all'art. [Art. XI.2.2] Chioschi, edicole, cabine ci sono tutte leosservazioni inerenti le normative sui chioschi che sono state demandate allo specifico regolamento.

ore 15:34 entra il commissario Tarroni ed assume la presidenza della seduta

Il Presidente sentita l’illustrazione degli uffici lascia la parola ai commissari.Valentini: nel momento in cui dobbiamo dire “a discrezione” cosa è o non è un rudere parzialmente ototalmente, in edilizia è abbastanza individuabile cosa lo è o cosa non lo è, se non ho il tetto è ovvio chebutto giù tutto per ricostruire perché solai e muri saranno marci, non sarà un rudere atterrato, ma è unedificio compromesso, quindi dovendo fare delle norme io sarei un po' più vincolante sugli elementimancanti, piuttosto che dover venire agli uffici a chiedere, si può verificare in maniera più precisa questacosa?Magnani: ciò che può essere ricostruito è l'edificio che si presenta in uno stato particolare anche inpresenza di crolli e la ricostruzione avviene con un intervento di ripristino tipologico previsto e definito perlegge, da quello non si esce. La legge non parla di demolizione totale dell'edificio, ma di intervento diricostruzione quando ho un edificio parzialmente crollato e di cui ho fonti certe che garantiscono com'eraall'origine, sono casi particolari. Di ripristini tipologici ne abbiamo visti pochi e non si parla mai diricostruzione ex novo, non ci troviamo nella condizione di dover puntualmente definire cosa po' essere statodemolito o meno, e sopratutto non possiamo dirlo per edifici di oggi.Magri: ho capito il chiarimento, ma questa osservazione che ho fatto io perché è un caso particolare. Lui hacomparato una casa che negli anni è crollata è rimasto un metro di muro, un caso del genere come siconsidera?? lui ha tutti i dati per poterla ripristinare tipologicamente.Magnani: dal punto di vista tipologico mi pare di capire ci possa stare, se ha una documentazione chedocumenti anche lo stato dell'alzato dell'edificio credo si possa prevedere il ripristino.Magri: appunto, questa è una casa accatastata 10-12anni fa sulla base di documentazione preesistente e cisono ancora i segni della casa.Magnani: è chiaro che dobbiamo essere in grado di risalire alle origini del fabbricato e che sialegittimamente realizzato (perché diversamente non c'è ripristino tipologico che tenga) se è così allora è ilcaso dove si può intervenire col ripristino tipologico.Magri: è nelle mappe del 1928Bartolini: chiedo se è possibile avere un chiarimento sulla terminologia a pag 330 la definizione della terzacolonna nuova edificazione, quali si intendono per nuove strutture? Se ho una edificazione esistente nellaquale ex novo ci metto l'albergo?Bissi: il riferimento è per i nuovi alberghi di nuova edificazione, la nuova costruzione di alberghi a cui si daindice 1, per la riqualificazione di quelli esistenti si da indice 1,8 (quale premialità)

Bissi Reillustra le osservazioni che il commissario Ancisi aveva chiesto fossero discusse in sua presenza id1929 pag 302 città a conservazione morfologica.Ancisi: volevo capire, adesso com'è? Cosa cambierebbe rispetto ad ora?Proni: le zone a conservazione morfologica sono quelle aree (tipo Marina di Ravenna, la zonadell'acquedotto ecc...) dove si vuole conservare il rapporto storico consolidato fra edificato e spazi liberi dellotto e del contesto urbano cioè gli aspetti morfologici di quel costruito. Tant'é che non ci sono vincoli, maindici calmierati (0,60-0,70) (salvo per i villini di valore anche architettonico) in mezzo a questi tessuti sonostati individuati anche: gli isolati saturi (quelli cioè che hanno già raggiunto un insediamento consistente cheviene considerato già sufficiente); ma possono esserci anche degli edifici molto piccoli che non raggiungono

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l'indice di 0,50, quindi abbiamo lasciato a questi lotti la possibilità di poter arrivare all'indice 0,50 che è unindice basso. Ancisi: quindi il minimo sindacale?Proni: si

Bissi prosegue la reillustrazione delle osservazioni chieste da Ancisi, pag 326 id 1477 del Servizioprogettazione urbanistica sulle strutture ricettive alberghiere e rispiega le osservazioni inerenti le strutturericettive

Ancisi e Tarroni si punzecchiano in merito alla mancata richiesta di Ancisi relativamente allasua presa di parola, infine il presidente lascia la parola al commissario Acisi: Quindi oggi hoimparato che se voglio fare un albergo a 5 stelle in un palazzo monumentale, in pieno centro storico, senzabisogno di preoccuparmi del reperimento dei parcheggi, lo posso fare, è così?Bissi: ribadisco che la previsione viene dalla fase di adozione.Ancisi chiedendo la parola: non conosco la norma sovraordinata, ma mi pare strano che si possano fareprevisioni alberghiere nel centro storico senza che ci si preoccupi del reperimento dei pk anche totalmentemancanti.Bissi: La norma prevista per il centro storico (norma di carattere generale per tutti gli usi) prevede che per ilcambio d'uso non si debbano procurare i pk. Dopo di ché è previsto dalla L. 16/2004 e smi che a secondadella categoria di stelle si abbia tra i requisiti di servizio il parcheggio per gli alloggiati, requisito che puòessere soddisfatto anche attraverso una convenzione con una autorimessa che garantisca il servizio. Quinditrattasi di un requisito di servizio e non di una dotazione urbanistica. Ancisi: così come descritta, mi pare una norma che abbia delle carenze, capisco i cambi d'uso, ma quandoc'è un inserimento che richiede una forte affluenza di pubblico come il centro storico di Ravenna, mi parebuttare benzina sul fuoco! Se non ci sono norme che prescrivono queste cose non so se noi possiamoaggiungere qualcosa.Bissi: nei centri storici l'unica possibilità è fare pk interrati e sappiamo benissimo che a Ravenna questo nonè spesso fattibile. Ancisi: su questo punto del'id 1477 a pag 327 (la dove si dice ad esclusione della città storica) miastengo. Savorelli: io direi che il problema non si pone perché noi le auto in centro storico non le vogliamo, stiamofacendo di tutto per potarle fuori nei pk scambiatori e favorire i mezzi pubblici! a maggior ragione in questocaso il problema non si pone nemmeno!

Bissi prosegue la reillustrazione delle osservazioni chieste da Ancisi, pag 332 id 1477 del Servizioprogettazione urbanistica sulle normative relative ai criteri per la dismissione alberghiera e rispiega leosservazioni.Ancisi: ok

Bissi prosegue la reillustrazione delle osservazioni chieste da Ancisi, pag 348 id 1471 risulta collegataall'osservazione di Salvotti (1368) per la quale si doveva fare un approfondimento dalla volta precedente perverificare le possibili casistiche inerenti al fatto che quanto richiesto sia compreso o meno nell'accoglimentodi questa modifica normativa, valutandole nell'accoglimento l'una dell'altra o singolarmente.

Proni rispiega l'id 1368 (oss cartografica) legata a quella normativa chiamata da Ancisi (pag 348 id 1471):facendo un conteggio di massima loro averebbero all'oggi circa 660 mq di Sc, quindi con i 700mq permessidalla norma ci farebbero poco di più.In conclusione per risolvere entrambi i casi bisogna valutare se aumentare i 700mq (introdotti conl'accoglimento dell'oss. Normativa 1471) oppure no.Si potrebbe accogliere parzialmente e mettere anziché 700mq (come proposto nel testo), 800mq, in questomodo lui potrà fare 100mq in più e rispondiamo a tutti e due e a tutti i casi eventualmente similari.Quindi l'ufficio propone:

– per la 1471 ACCOGLIERE IN PARTE l’oss. modificando li testo normativo art. VIII.6.18 c.5come segue: “Uf ≤ 0,15 m²/m² con Sc ≤ 800 m²”

– per la 1368 ACCOGLIERE IN PARTE l’oss. come da modifica al c5, seconda alinea inaccoglimento parziale ID 1471.

Su richiesta del presidente i consiglieri concordano sulla proposta di passare ad 800mqproposta da Proni

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Bissi: pag 352 id 610 Assi riassume nuovamente la nuova possibilità prevista per gli assi: la modificanormativa ha visto la trasformazione da assi tutti uguali che prevedeva sia vincoli che incentivi (vincoli:divieto di cambio di destinazione a PT) in due tipologie diverse di assi:

– prioritari per i quali viene mantenuto sia il vincolo dei piani terra, sia la possibilità incentivante;– facoltativi riferiti a quelle zone che ad oggi hanno una limitata offerta commerciale turistica (ma

per i quali ci auspichiamo un incremento), per i quali non si applicano i vincoli dei piani terra , ma siapplicano invece gli incentivi, al fine di favorire: aperture di negozi, di attività artigianali, ecc...

Ancisi: la limitazione era solo al piano terra? Tra quelle cartografiche c'è anche quella a Pag 353 di AncaraniAlfredo?Bissi: la limitazione è sempre stata solo per i PT. Quella di Ancarani Alfredo è già consentita dalla normaadottata, nel forese il vincolo degli assi commerciali era già stato eliminato.Proni illustra nuovamente con l'ausilio della proiezione a video di una cartina del capoluogo, del litorale e delforese, quali sono i tratti interessati da queste modifiche.A Ravenna capoluogo è stato eliminato dall'obbligo il solo tratto più esterno di via Trieste.Nel litorale ci sono state riduzioni a: Marina Romea sul lungomare è stato conservato quale asse prioritario solo la parte centrale relativa allapiazza ed poco più oltre sul viale, il resto è stato tutto messo facoltativo ad esclusione della zona ex arena2000 e area cigni.Casalborsetti, Porto Corsini confermati.A Marina di Ravenna invece erano già stati eliminati degli assi in fase di adozione, in merito ad uno di questic'è un osservazione che chiede l'eliminazione dell'asse, alla quale di conseguenza è stato risposto Siconferma la previsione in quanto è già così. In un altro asse eliminato in adozione (da Piazza Dora Marcusfino al lungomare) un osservazione ne chiedeva il ripristino, quindi è stato rimesso, ma facoltativo (per nonimporre vincoli in fase di controdeduzione). Per il resto Marina di Ravenna è rimasta inalterata.Punta marina, Lido Adriano inalterati.Lido di Dante è stato ripristinato come facoltativo l'asse di viale catone eliminato in fasce di adozione.Lido di Classe e lido di savio inalterati.Nella frangia la riduzione è stata più consistente.A Borgo Montone l'asse è stato ridimensionato (illustra a video la nuova estensione dell'asse) parteobbligatorio e parte facoltativo. Qui c'è un osservazione 1360 che chiede l'eliminazione dell'asse che diconseguenza alla ridefinizione illustrata risulta respinta.

Ancisi: 1360 avevo chiesto che mi fosse mandata l'osservazione e anche la foto. Spero che a sostenerlanon sia l'ufficio, pensare che nascano attività commerciali vicino all'esp è impensabile!Voglio che si vedano le foto per vedere se quella possa diventare una piazza, è un pk e basta! Non hanessun senso!Asioli: in quell'area lì quando hanno costruito si sono portati a casa anche il commerciale, poi ora diconoche non va, ma all'epoca a patto di costruire si sono portati a casa anche il commerciale. L'ideale sarebbefacoltativoAncisi: l'alternativa non è ottenere qualche negozio, ma ottenere che non si faccia niente!!! casomai se èuna piazza qualcosa per chiuderla ci vorrebbe! Altrimenti è un pk aperto! Non riesco a capire come cipossano essere altre situazioni meno assurde di questa …. allora andiamole a vedere tutte le altre facoltativese ci sono le previsioni che tu mi dici, vediamole una per una! Andiamo a vedere Marina di Ravenna, primaera prioritaria, poi diventa facoltativa, ma è pur sempre in una zona concepita come commerciale pereccellenza!Magi: il fatto che il PUA prevede un edificio commerciale non impedisce che si possa mantenere l'assecommerciale facoltativo, in questo modo si dà una risposta ad una scelta della proprietà.Proni illustra con l'ausilio di google map la lottizzazione dall'alto dove si vede il pk, la piazza, le fioriere el'ultimo lotto a completamento della piazza: in questo modo ora avete tutti gli elementi necessari a capire.Ancisi: se non me lo spiegavate non lo capivo, avrà un senso solo se si completa la lottizzazione, ma se lalottizzazione è vincolata a dover insediare negozi che non hanno prospettive..... Se tutto questo ha l'obiettivodi rendere più flessibili queste cose in modo che realisticamente si possa realizzare qualcosa e non bloccare,allora ci sta dentro tutto, altrimenti bisogna guardare tutte quante le altre…Focaccia: ogni strumento è sovrano a casa propria, presumo! Il RUE definisce gli obiettivi degli assicommerciali nell'ambito dello spazio RUE (che vale su un lato), ma qua comanda il PUA secondo le sueprescrizioni, altrimenti non si capisce più niente. Poi il risultato è che potrei avere commercio da una parte euna previsione sempre di commercio. È così la lettura?

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Bissi: non so a quando risale la stipula di questa convenzione, ma vi ricordo che per gli ambiti pregressi sesono decorsi i 10 anni dalla convenzione, poi si applicano gli usi del RUE, per cui poi potrebbe trovareapplicazione anche nel caso di specie se ne ricorrono le condizioni.

Il presidente: su proposta del consigliere Ancisi “quel tratto diventa facoltativo”.Tutti gli altri consiglieri concordano all'unanimità.

Proni prosegue l'illustrazione degli assi, precisando quanto segue:A Porto Fuori è rimasto obbligatorio solo dal kojac al circolo dei Repubblicani.A Madonna dell'Albero l'asse è stato dimezzato, restando prioritario solo nella parte centrale del paese, ilresto è diventato facoltativo.A Ponte Nuovo, via romea sud è facoltativa, eliminando la parte dove c'è prevalentemente residenze.Poi nel forese non è cambiato niente.L'osservazione di Ancarani Alfredo è in una zona dove l'asse è facoltativo

Non essendoci ulteriori richieste di intervento il Presidente della CCAT invita i commissari all’espressione delproprio Voto in merito alle osservazioni relative agli assi: 1360, 1896, 1935

ID 1360 (Borgo Montone) per la quale la CCAT propone esito ACCOLTA sulla base della propostadi Ancisi di rendere l'asse facoltativo.La CCAT APPROVA all’Unanimità dei presenti con:

gruppo favorevole contrario astenuto In CC assente

Gruppo Partito Democratico X

Gruppo Movimento Cinque Stelle X

Gruppo Nuovo Centro Destra X

Gruppo Forza Italia X

Gruppo Misto X

Gruppo Lega Nord X

Gruppo Lista per Ravenna X

Gruppo Italia dei Valori X

Gruppo Partito Repubblicano Italiano X

Gruppo Federazione della Sinistra X

Gruppo Sinistra Ecologia Libertà X

Id 1896 ACCOLTALa CCAT APPROVA all’Unanimità dei presenti con:

gruppo favorevole contrario astenuto In CC assente

Gruppo Partito Democratico X

Gruppo Movimento Cinque Stelle X

Gruppo Nuovo Centro Destra X

Gruppo Forza Italia X

Gruppo Misto X

Gruppo Lega Nord X

Gruppo Lista per Ravenna X

Gruppo Italia dei Valori X

Gruppo Partito Repubblicano Italiano X

Gruppo Federazione della Sinistra X

Gruppo Sinistra Ecologia Libertà X

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ID 1935 SI CONFERMA LA PREVISIONELa CCAT APPROVA all’Unanimità dei presenti con:

gruppo favorevole contrario astenuto In CC assente

Gruppo Partito Democratico X

Gruppo Movimento Cinque Stelle X

Gruppo Nuovo Centro Destra X

Gruppo Forza Italia X

Gruppo Misto X

Gruppo Lega Nord X

Gruppo Lista per Ravenna X

Gruppo Italia dei Valori X

Gruppo Partito Repubblicano Italiano X

Gruppo Federazione della Sinistra X

Gruppo Sinistra Ecologia Libertà X

Bissi torna alla normativa illustrando alcune proposte di modifica diverse rispetto al testo trasmesso aicommissari come allegate al presente verbale quali proposte fuori sacco.Bissi popone inoltre alla ccat di inserire per mero chiarimento applicativo la sotto riportata frase (contenutaanche nell'allegato al verbale) pur non essendo relativa a nessuna osservazione:Art. VIII.2.6] Edifici prevalentemente residenziali di valore documentario e/o tipologico – CSD In coerenza con norme del Capo III.5 per chiarimento applicativo si propone di integrare il c2 con ilseguente nuovo capoverso: “Sono consenti altresì interventi di RE solo ed esclusivamente ai fini di cui allaL.R. 11/98 (recupero sottotetti).” Prosegue con un altra proposta non collegata ad alcuna osservazione[Art. IV.3.6] Articolazione degli Spazi pubblici di sosta e di relazione rispetto a pag 184 del testoconsegnato è stata inserita una precisazione a chiarimento.“I parcheggi pubblici esistenti possono essere adeguati, per esigenze di razionalizzazione e/o ampliamentodell’offerta di sosta, mediante l’utilizzo per tale finalità, di aree a verde pubblico sottoutilizzate.”A mera precisazione, in quanto trattandosi di cosa pubblica questo è già possibile, la precisazione deriva dalcaso pratico del pk davanti all'Almagià dove esiste la necessità di creare una piazza davanti all'entrata erecuperare il pk che viene eliminato dal verde adiacente.

Ancisi: posso capire il senso, però a quale osservazione ci si attacca? Se è una cosa tecnica di spiegazione cisono altri modi, si può fare una determina …... io credo che se si può fare si può fare, non so se sia statofatto in altre occasioni, mi sembra forzata, non è una norma che si applica automaticamente, ma c'è unadiscrezionalità nel definire cosa è sottoutilizzato e poi starebbe agli uffici decidere, io non lo metterei! Perchédopo diventa una questione politica, io non condivido di inserirlo nella norma del RUE.Magnani: gli uffici che si troveranno a dare indicazioni in merito, sono i medesimo che si esprimo quando sitratta di individuare deroghe per i pk privati e i medesimi che predispongono i progetti di ampliamento dei pkpubblici non sono coinvolti uffici che non hanno competenza in materia! La discrezionalità rimane, ma c'èanche in altre situazioni.Tarroni: apre un aspetto di flessibilità che in molti casi sarebbe servito.Proni: ricordiamoci: che il progetto di opera pubblica può andare in variante allo strumento urbanistico(quindi sarebbe comunque fattibile); che siamo in sede di controdeduzione e questa è una precisazione; edinfine che questa è una norma che va in direzione degli obiettivi della variante, cioè la flessibilità, mentre ladiscrezionalità è molto limitata.

Il presidente invita i commissari all’espressione del proprio Voto in merito alla possibilità di inserire questa proposta (Art. IV.3.6] Articolazione degli Spazi pubblici di sosta e di relazione) tra le norme del RUELa CCAT APPROVA a Maggioranza dei presenti con:

gruppo favorevole contrario astenuto In CC assente

Gruppo Partito Democratico X

Gruppo Movimento Cinque Stelle X

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Gruppo Nuovo Centro Destra X

Gruppo Forza Italia X

Gruppo Misto X

Gruppo Lega Nord X

Gruppo Lista per Ravenna X

Gruppo Italia dei Valori X

Gruppo Partito Repubblicano Italiano X

Gruppo Federazione della Sinistra X

Gruppo Sinistra Ecologia Libertà XSantrella: non andiamo in deroga agli standard con questa cosa? Bissi: dal punto di vista normativo lo standard che sia verde o pk e la stessa cosa, questo è uno scambioparitario.

Bissi illustra l'ultimo gruppo fuori sacco in merito alle Articolazione delle Attrezzature pubbliche e privatedove gli uffici si sono resi conto di aver tralasciato un uso: lettera f) nel pubblico, lettera e) nelle private.

La CCAT accoglie all'unanimità le altre proposte illustrate fuori sacco dalla dott Bissi (esclusaquella precedentemente votata).

Bissi comunica che ad ora resta escluso solo il tema della flessibilità degli usi.Tarroni: affrontiamo la flessibilità degli usi nella prossima seduta.

Il presidente apre una parentisi per l'approvazione dei verbali delle sedute precedenti al Punto1 dell’ordine del giorno ponendo i votazione un paio di verbali: La Commissione approva i verbali delle sedute della Commissione del: 26/01/2016 e 03/02/2016all’unanimità dei presenti con voto favorevole di: L.Ra, PRI, M5S, FI, NCD, PDASSENTI: IDV, LN, SEL, FDS, Misto.

Savorelli approfitta per fare alcune chieste ed approfondimenti in merito al seguente elenco di idNORMATIVI 1477 pag. 38, 1415, 1758, 1869, 1750, 1740, 1692, 1996, 1687,1588, 1471 inizia lerichieste dalla 1477 a pag 38: si parla delle norme relative alle distanze del DM 1444/68 e c'è unaspecifica inerente una maggiore coerenza del testo normativo in cui l'ufficio propone di aggiungere al comma3 un capoverso dove si parla di rispetto delle distanze che rimane comunque obbligatorio “anche qualora gliedifici e/o pareti in tutto o in parte siano funzionalmente e strutturalmente collegati da elementi edilizi quali:tettoie, pensiline, elementi decorativi, pergole, mensole, terrazzi, e comunque da qualsiasi altra tipologia dicollegamento.” Proviamo a fare qualche esempio per capire meglio e siccome qui non è specificato se sitratta di distanze tra edifici di lotti diversi o di edifici eventualmente presenti nello stesso lotto, in qual caso sipotrebbero secondo me configurare come unico progetto. Chiedo di fare insieme qualche esempio, in cui, se fosse possibile distinguere due cose: - elementi strutturali - elementi non strutturalicioè se due edifici che io intendo all'interno dello stesso lotto (perché ovviamente deve essere applicato nelcaso dei due lotti separati ) sono collegati da elementi decorativi e non strutturali, è chiaro che la distanzadel DM 1444/68 è giusto sia rispettata. Ma nel caso di una composizione architettonica un po' particolare chepreveda due o più nuclei, in questo caso è considerato edificio unico e che quindi non deve rispettare ledistanze oppure no?? Faccio un esempio uno progetto che si compone di due cilindri collegati da unterrazzo, in quel caso è considerato edificio unico o sono considerati due edifici per il quale è necessariomantenere la distanza del DM 1444? In questo caso proporrei che fosse distinto il collegamento strutturale,dal collegamento non strutturale. È chiaro però che se collego due edifici con una tettoia è un semplice espediente per evadere il DM e questonon lo posso accettare! Ma lasciare la libertà di collegare due blocchi di uno stesso progetto da un elementostrutturale considerando lo stesso edificio di una stessa composizione, secondo me potrebbe essere inqualche modo preso in considerazione.

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Magnani: provo a cercare di spiegare il motivo di questa norma che ci trasciniamo da tempo. Nacque perevitare che si facessero speculazioni nell'ambito dei distacchi tra edifici, quando ancora lo strumentourbanistico consentiva deroghe anche oltre a quello previsto dal DM del 68. Si progettavano edifici con unaloro autonomia funzionale e per eludere il distacco tra pareti si collegavano con una soletta al primo piano, lavisione della progettazione non era certo quella di un progetto unitario non si trattava di un immaginecompositiva di un edificio unico! La norma è rimasta tale per evitare questi eccessi. Se invece lacomposizione è tale da rendere l'immagine di un edificio unico sono stati consentiti. Questa è la ratio dellanorma, non che non sia perfettibile!Savorelli: capisco che gli espedienti possano essere numerosi, però in questo caso viene definita e scrittasolo la negazione! Di fatto viene totalmente negata, poi in caso concessa la deroga.Bissi: in effetti si potrebbe scrivere meglio, ci possiamo guardare.

Savorelli: 1415 pag 53 l'inserimento della foresteria anche fra le attività artigianali, produttive,laboratoriali, (dove è compresa anche la logistica) la trovo utile, non sindaco sui mq, ma mi sembrerebbe unottimo servizio, per cui propongo l'accoglimento parziale o totale.Bissi: siccome sono state accorpate determinate tipologie di usi, qui dentro ci stanno molte attività, oltre altema della metratura, bisogna fare un caso limitatamente a.... studiandolo bene. Il presidente compresa l'esigenza sospende l'osservazione per approfondimenti e la segnala da verificarenella prossima seduta.

Savorelli: pag 87 id 1696 parcheggi privati privati di uso pubblico vorrei capire se nella definizione diparcheggi privati di uso pubblico è compresa anche una cosa che ho in testa. Nella definizione di parcheggisi dice le aree parcheggio dei veicoli sono gli spazi necessari alla sosta dei veicoli, le aree o costruzioni, leporzioni di aree o di costruzioni, adibiti al parcheggio di veicoli. (..) I parcheggi dovranno essere ricavati nellecostruzioni con indicazione dei locali a tale uso destinati o nell'area scoperta di pertinenza dell'intervento, oin aree pubbliche limitrofe concesse in uso; Quindi l'auto si mette o dentro al garage o in aree pubblichelimitrofe o nell'area scoperta di pertinenza dell'intervento, con quest'ultima definizione si può intendere ancheil reperimento di un area che viene acquistata non all'interno del lotto dove esiste l'edificio???Faccio un esempio: Io compro un appartamento dove ho soltanto un posto auto, se ne voglio reperire due,posso acquistare una porzione di terreno presso il mio vicino e risultare che quello è il posto autopertinenziale al mio appartamento?Perché il reperimento dei posti auto anche privati sta diventando un problema non da poco e consentirequesta possibilità secondo me potrebbe permettere di avere pk anche se a distanza. Ci può stare ladefinizione di un raggio di distanza massimo, però secondo me è una modalità che può aiutare a toglierequalche auto dalla strada.Magnani: non ho capito se il problema si pone in sede di realizzazione dell'edificio o in sede di acquisto diun appartamento? in sede di acquisto di un appartamento a mio avviso si può anche acquistare un garageseparato e dire che viene utilizzato come pertinenza di quell'edificio. Diverso è il discorso se lo devo fare insede di realizzazione dell'edificio, come dotazione obbligatoria....Savorelli: io la pensavo in fase di ristrutturazione, cioè in caso di ristrutturazione con aumento di unitàimmobiliari.Magnani: mi pare di ricordare che qualcosa in merito è stato scritto.

Magri: adesso ho capito, il problema principale si ha facendo delle ristrutturazioni, perché recuperare glistandard nel recuperare una costruzione vecchia diventa un grossissimo problema. Secondo me la richiesta èsensata.

ore 17:43 il presidente esce e lascia la presidenza alla vice presidente Santarella.

Magnani: comma 5 (dello stesso art. III.3.2) “5. Qualora non risultasse possibile soddisfare la dotazionerichiesta di parcheggi nel lotto di intervento i parcheggi privati e privati di uso pubblico possono esserereperiti/compensati con le seguenti modalità:

a) potranno essere reperiti con le modalità di cui al c4 art. 9 della L. 122/89 e s.m.ib) il soddisfacimento dei parcheggi dovuto per interventi su edifici esistenti e/o cambi d’uso può essereassicurato attraverso la realizzazione in aree limitrofe di lavori su suolo pubblico a favore della mobilità, dipari valore dei parcheggi non realizzabili, definiti in accordo con il Servizio competente dell’AreaInfrastrutture Civili.

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In alternativa è ammessa la monetizzazione degli stessi secondo modalità e parametri da definirsi dalpreposto Servizio Patrimonio sulla base dei costi reali di realizzazione delle opere e la stima del valore dimercato delle aree. (...)Se vogliamo introdurre questa ulteriore possibilità occorre però dare dei limiti in termini di distanza,altrimenti non sono più credibili.Bissi: per il commerciale (alla lettera h) era già previsto una normativa del genere:”Qualora non risultassepossibile soddisfare la dotazione richiesta di parcheggi nel lotto di intervento essi potranno essere localizzatianche in altra area o Ue purché collegata alla struttura di vendita con un percorso pedonale di max 300 ml.Protetto ….....” eventualmente se volete potremmo generalizzarlo e non parlare più solo di strutture divendita.Magnani sempre al citato comma 5 riferito al caso di mutamento di destinazione d'uso, dice: “è consentitoil reperimento: -...- della dotazione richiesta su aree private non di pertinenza dell’Unità immobiliare oggetto dell’intervento,destinate e/o da destinare alla sosta, purché poste in un intorno di 300 ml e purché risultino realisticamentefruibili e facilmente individuabili …..” potremmo estenderlo anche al caso di ristrutturazione dove si crea questo problema.

Savorelli: 1869 pag 103 riguarda la premialità per interventi di riqualificazione sostenibilità. Capisco chenel centro storico, l'aumento del volume sia generalmente in contrasto, esistono però degli edifici, delCentro storico nei quali sarebbe bene mettere le mani, sono quelli indicati con la sigla CSR (di recenteedificazione), quindi anche pensando a quelle deroghe di cui parlava prima la dottoressa Bissi 20cm (perenergetica ecc.) anche nel centro storico, limitatamente a questi edifici, non vedo assolutamente male darela premialità (limitata come vogliamo) per riqualificare dal punto di vista energetico, non mi sembra unacattiva idea.Bissi questa cosa è stata guardata con attenzione perché c'erano più di un'osservazione in merito e purcondividendo gli obiettivi della stessa, l’aumento di volume in centro storico è in contrasto con l’art. A-7 c3della L.R. 20/2000 e s.m.i. che prevede il divieto dell'aumento di volume in centro storico lasciando un unicapossibilità affinché sia legittimo, cioè il caso che sia previsto esplicitamente nel PSC e nel nostro non c'è.Quando poi metteremo mano al PSC ce lo potremo ricordare.

Savorelli 1750 pag 105 “per il miglioramento del patrimonio edilizio esistente sotto l'aspetto sismico...sono incentivati gli interventi di D e NC “ il Collegio dei Geometri propone di inserire anche la ristrutturazioneedilizia (ma questa parte dell'osservazione non è stata accolta) chiedo perché sia stata esclusa la RE, perchéquando si fanno interventi sul patrimonio edilizio esistente il più delle volte si fanno delle ristrutturazioni,piuttosto che delle D e NC.Bissi: preciso che il fatto che fosse prioritariamente da incentivarsi la Demolizione e Ricostruzione è statocondiviso nell'ambito dei tavoli del RUE; in ogni caso la RE non è esclusa da qualsiasi categoria di incentiviperché le premialità sono diversificate e graduate per tipologia di interventi.Savorelli: non vedo dov'è?Bissi: sono suddivise in tre articoli: [Art. III.5.2] Demolizione e ricostruzione, [Art. III.5.3] Interventisull’intero edificio, [Art. III.5.4] Interventi sull’unità immobiliare

Savorelli: vorrei tornare agli edifici ex ersa, farei un ragionamento generale per l'inserimento dei cordoli dicollegamento strutturale finalizzato al miglioramento sismico e per il raggiungimento delle altezze minimeabitabili. Questo caso è a pag 138 però comprendo che inserito in questo capitolo la limitazione dei centimetri ci stia,perché stiamo parlando di complessi di valore tipologico documentario, in altri casi il massimo di 50 cm, perquesta finalità, secondo me è veramente troppo restrittiva, arrivare a 60 cm nel caso di un solaio intermedioo di copertura per l'inserimento di cordoli strutturali, considerato che si va a mettere mano in edifici con solaidi 18/20cm, si fa presto.Quindi proporrei di ragionare meglio su un allargamento, senza mettere un limite numerico, ma limitandoloalla dimostrazione che quello spessore proposto dal progettista strutturista serve solo ed esclusivamente perraggiungere finalità di staticità sismica.

Ore 17:50 escono i commissari Fussi e Ancarani

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Magnani: non vorrei che fosse inteso come un bonus, tipo io faccio un cordolo di collegamento e mi alzo di50 cm. Se faccio il cordolo di collegamento sismico perché mi è imposto dalla normativa, ma non riesco amettere quel cordolo ad una determinata altezza perché ho delle finestre che mi verrebbero interessate enon posso modificare l'aspetto esteriore dell'immobile (perché il valore è dato anche da questi aspetti), sonocostretto ad usare delle tecnologie diverse che implicano ad esempio un cordolo più alto e questo mi implicache si deve per forza di cose alzare. Credo però che 50 centimetri in questo contesto siano un margine discreto e atto a superare parecchieproblematiche. Se invece si considera che quello è un bonus per il quale io faccio la ristrutturazione el'adeguamento sismico e mi porto a casa un incremento di altezza di 50 cm, non è stato scritto con questaintenzione. Se ho un solaio da 25 cm, lo devo fare da 50 cm ed ho due solai, sono 50 centimetricomplessivi.Savorelli: se ho una casa a 3 piano non ci sto!Magnani: allora non stiamo parlando di case ex ersa, non parliamo di case di valore tipologico, nonparliamo di questo tipo di casistiche, ma stiamo parlando di altre situazioni.Savorelli queste limitazioni sono applicate esclusivamente a queste tipologie qui? Siamo sicuri? Per le caseche non hanno nessun tipo di valore questa limitazione di altezza di 50 centimetri non c'è più?Magnani: la limitazione dell'altezza ce l'ho solo dove la norma mi da un'altezza massima raggiungibile nellealtre situazioni è già prevista la deroga dalle norme statali.

Savorelli lascia la parola al suo esperto per la prosecuzione delle richieste di chiarimento demandando alleprossime seduta le osservazioni non trattate oggi.

Focaccia: in merito alle fasce di rispetto mi rifaccio all'oss del servizio strade, art. 4.2.3 comma 4 pag166 che rinvia per la viabilità esistente al codice della strada e al relativo regolamento, per quelle diprogetto sono individuate dal RUE e dal POC, qui è opportuno scrivere “possono essere individuate” , inquanto tra l'altro nel POC non sempre sono individuate e comunque prevale la classificazione di PGTU o amonte il codice della strada.Proni: potremmo dire “sono di norma”Focaccia: se però trovo una classificazione di RUE disallineata dal PGTU, diciamo che prevale quella delPGTU e siamo a posto.Proni: per quanto riguarda le strade esistenti di norma abbiamo riportato le fasce del codice della strada,non si può rimandare al PGTU perché non riporta le fasce ma solo la classificazione delle strade sulla cuibase vengono messe le diverse fasce di rispetto.Nel RUE per la viabilità di progetto sono state messe fasce più ampie di quelle del codice della strade questo per avere una maggior flessibilità, in caso per motivi di progetto si debbano fare in posizioni spostate.Il codice della strada lascia la facoltà agli strumenti comunali di definirne di più ampie, purché nel rispettodei minimi dati dal codice.Focaccia: però nel momento in cui si va in sede attuativa e quella fascia assume una classificazione diversa,prevale. Proni: dopo diventa esistenteFocaccia: questa cosa va spiegata affinché non rimanga un vincolo a prescindere. Lascerei solo la facoltàche gli strumenti ci danno. Questo per un aspetto di coerenza degli strumenti.Bissi: sull'esistente vale il codice. La scelta di indicare delle fasce di rispetto più larghe per le strade diprogetto è dettata dall'esperienza, perché e difficile che il tracciato di una strada coincida tra strumento eprogetto, ma se la fascia è più larga rimane comunque sempre all'interno. Più che l'approvazione del PUA èl'approvazione del progetto della strada che fa la differenza. Focaccia: se è di iniziativa pubblica certamente, se è di iniziativa privata è il PUA che definisce il tracciato,perché il PUA deve classificare le strade che realizza. Mantenersi la possibilità credo sia importante, quindi sesi può fare una precisazione.Bissi: è meglio che verifichiamo.

Focaccia sempre in tema di fasce a seguire al comma 4 [Art. IV.2.3] dice “Fuori dai centri abitati sonoammesse distanze minori nei casi disciplinati dall’art. 16 del Regolamento di esecuzione del Codice dellaStrada.” a parte che l'articolo è il 26 perché il 16 è quello del codice della strada, ma credo che questo siasolo un refuso.L'art. 26 c.3 dice “fuori dai centri abitati, ma all'interno di zone previste come edificabili, o trasformate dallastrumento urbanistico generale,” quindi intendo tutti casi di spazio urbano, portuale, ecc. quindi le deroghesi applicano in tutti i casi che il RUE classifica questi edifici in spazio urbano, quindi applicabile in tutti questicasi, quindi aggiungerei qualche parola in più, per chiarimento.

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La comma 3 dice “nel caso che detto strumento sia suscettibile di attuazione diretta” e questo è chiarostiamo parlando del RUE, poi “ovvero se per tali zone siano già esecutivi gli strumenti urbanistici attuativi” equi si apre il problema, nel momento in cui si approvano i PUA di fatto scattano le deroghe (questionecavillosa, ma importante), ve la segano.La deroga la applico sia per il RUE, che al momento in cui rendo esecutivi gli strumenti urbanistici attuativi,così dice il Regolamento di esecuzione del Codice della Strada. Questa cosa è di portata non irrilevante.L'ultimo chiarimento che vorrei avere è riferito al discorso degli standard 50% di stalli e 50% di … vorreicapire dove è scritto, non lo ritrovo.

Il vice presidente chiede agli uffici di riservarsi di approfondire le richieste e propone l'aggiornamento dellaseduta al 2 marzo alle ore 15:00.

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Il Presidente della CCAT non essendoci ulteriori richieste di intervento, dichiara chiusa la seduta alle ore18:25

La Segretaria Il Presidente

R. Bendazzi A. Tarroni

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Proposta da sottoporre fuori sacco alla CCAT del 17 febbraio 2014 Si propone di integrare l’articolo con il seguente ultimo capoverso: [Art. IV.3.6] Articolazione degli Spazi pubblici di sosta e di relazione

1. Le aree destinate a Spazi pubblici di sosta e di relazione sono indicate con apposita campitura nelle

tavole RUE 2 e RUE 4, distinte nelle seguenti categorie: - Parcheggio di livello circoscrizionale e superiore, contraddistinto dalla sigla P - Parcheggio a servizio dell’insediamento, contraddistinto dalla sola campitura - Parcheggio multipiano, contraddistinto dalla sigla M - Piazza, contraddistinta dalla sigla PZ Per gli interventi in tali aree si applicano i criteri e i parametri riportati ai commi successivi, salvo

quanto specificato al Capo IV.2 (Sistema della mobilità) del presente Titolo. I parcheggi pubblici esistenti possono essere adeguati, per esigenze di razionalizzazione e/o

ampliamento dell’offerta di sosta, mediante l’utilizzo per tale finalità, di aree a verde pubblico sottoutilizzate.

2. … omissis …

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Proposta da sottoporre fuori sacco alla CCAT Ripristinare come segue: [Art. IV.3.4] Articolazione delle Attrezzature pubbliche

1. Le Attrezzature pubbliche, distinte in livello sovracomunale e locale, sono destinate alle seguenti

attività, individuate con apposita simbologia nelle tavole RUE. a) Spu1 b) Spu2 c) Spu3 d) Spu4 e) Spu5 f) Spu6 g) Spu7 h) Altre attrezzature con apposita didascalia nelle tavole RUE

Onde favorire una maggiore flessibilità e integrazione di tali attività è ammessa la modificazione e/o integrazione fra le attività di cui alle lettere a), b), c), d), e), f), h), purchè in conformità con regolamenti, normative, vincoli settoriali e/o sovraordinati e nel rispetto degli indici di cui ai commi 2 e 3 del presente articolo.

… omissis …

[Art. IV.3.8] Articolazione delle Attrezzature private

1. Le Attrezzature private di livello sovracomunale e locale comprendono le aree destinate alle seguenti

attività, individuate con apposita simbologia nelle tavole RUE 2: a) Spr4 b) Spr5 c) Spr7 d) Spu5 e) Spr6 f) Complessi con usi misti (ricadenti nella Città storica) g) Altre attrezzature con apposita didascalia nelle tavole RUE Onde favorire una maggior flessibilità ed integrazione di tali attività, è ammessa, la modificazione e/o

integrazioni fra le attività di cui alle lettere a), b), c), d), e), f), g) purchè in conformità con regolamenti, normative, vincoli settoriali e/o sovraordinati e nel rispetto degli indici di cui ai commi 2 e 3 del presente articolo. … omissis …