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COMUNE DI TERRANUOVA BRACCIOLINI CONSIGLIO COMUNALE DEL 15 NOVEMBRE 2016 Segretario Generale Rita Milaneschi: << Allora, Buonasera. Facciamo l’appello. >> Appello: Sergio Chienni (Sindaco) presente Lorenzo Puopolo presente Mauro Di Ponte assente Leonardo Migliorini presente Flora Galassini presente Caterina Bronzi presente Elisa Francini presente Emanuele Ciabattini presente Caterina Barbuti presente Sara Fabbrini presente Deborah Romei presente Leonardo Ciarponi presente Simone Nocentini assente Paola Manetti assente Luca Trabucco presente Augusta Albarosa Fuccini presente Marco Bonaccini presente Segretario Generale Rita Milaneschi: << Grazie. >> Presidente Elisa Francini: << PUNTO 3 - COMUNICAZIONI, INTERROGAZIONI, MOZIONI, INTERPELLANZE, ODG. Comunicazioni. Chienni. Ok, prima comunicazione Barbuti. >> Assessore Caterina Barbuti: 1

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COMUNE DI TERRANUOVA BRACCIOLINI

CONSIGLIO COMUNALE DEL 15 NOVEMBRE 2016

Segretario Generale Rita Milaneschi: << Allora, Buonasera. Facciamo l’appello. >>

Appello: Sergio Chienni (Sindaco) presente Lorenzo Puopolo presente Mauro Di Ponte assente Leonardo Migliorini presente Flora Galassini presente Caterina Bronzi presente Elisa Francini presente Emanuele Ciabattini presente Caterina Barbuti presente Sara Fabbrini presente Deborah Romei presente Leonardo Ciarponi presente Simone Nocentini assente Paola Manetti assente Luca Trabucco presente Augusta Albarosa Fuccini presente Marco Bonaccini presente

Segretario Generale Rita Milaneschi: << Grazie. >> Presidente Elisa Francini: <<

PUNTO 3 - COMUNICAZIONI, INTERROGAZIONI, MOZIONI, INTERPELLANZE, ODG. Comunicazioni. Chienni. Ok, prima comunicazione Barbuti. >>

Assessore Caterina Barbuti: << Sì, salve a tutti. Questa comunicazione riguarda il servizio che partirà dal 21 novembre che si chiama una scelta in Comune, e riguarda la volontà, cioè la possibilità di esprimere la volontà riguardo alla donazione di organi e tessuti. Come ricorderete, insomma, questo atto è scaturito da una mozione che abbiamo approvato all’unanimità, presentata da Marco Bonaccini, rappresentante del Gruppo Percorso in Comune e poi tutti l’abbiamo insomma, approvata, e da lì è partito l’iter, diciamo organizzativo da parte degli uffici. Questo è un progetto più ampio che riguarda la

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Regione Toscana, in collaborazione con ANCI Toscana, Federsanità, ANCI, il Centro Nazionale Trapianti e l’Associazione AIDO che si occupa, per l’appunto, di donazione di organi e tessuti. Sarà una procedura molto semplice, praticamente al momento del rinnovo del rilascio della carta di identità, sarà possibile registrare la propria volontà, al consenso o al diniego della donazione di organi. Perché donare, insomma, ce lo siamo chiesti anche noi, e in questo, diciamo, piccolo depliant informativo che verrà distribuito, diciamo, per i negozi e sarà presente in Comune all’anagrafe, ci sono delle domande e delle risposte, che magari, insomma, i cittadini di vengono a porre, quando si affronta, insomma, una questione come quella della donazione degli organi. Logicamente come Amministrazione ci siamo posti l’obiettivo di far sì che fosse una scelta consapevole, quindi, conoscendo tutto quello che è la tematica della donazione degli organi, quando avviene, quando può avvenire, e anche l’importanza di far capire che, per quanto riguarda la donazione degli organi, non c’è silenzio assenso e quindi, come di solito avviene nella Pubblica Amministrazione, per questa tematica qui, non esiste il silenzio-assenso. Quindi, è necessario che i cittadini possano esprimere una scelta, riguardo a questa tematica così importante. Quindi, io ci tengo a ringraziare tutti noi, alla fine che, insomma, abbiamo avuto la giusta sensibilità in questa tematica, insomma, a Marco che ce l’ha presentata e a tutti gli uffici che hanno, insomma, lavorato anche a questo progetto, insomma, e insomma, credo che sia una possibilità importante che diamo ai nostri cittadini. E quindi, dal 21 novembre è possibile fare questa scelta. >>

Presidente Elisa Francini: << Puopolo. >>

Assessore Lorenzo Puopolo: << Sono qui a parlare di quello che sarà l’appuntamento di stasera. Noi sospenderemo il Consiglio alle otto, perché questa sera in questa sala, ci sarà il primo degli incontri dal titolo il coraggio di educare. Sarà affrontato insieme ai professionisti del Centro Psicopedagogico di Piacenza, in particolar modo la Professoressa Cusimano, e sarà un primo incontro con i genitori. Tutto questo fa parte di un ciclo più ampio, che avrà una durata triennale, che ha a che fare con la formazione degli insegnanti e ha a che fare nell’incontro con i genitori, per promuovere quello che è il ruolo sulla genitorialità. Voglio dire che, in questo modo si chiude un ciclo, perché il nostro Istituto prevede la formazione 0-6 che è una delle più all’avanguardia nella Regione Toscana, per quanto riguarda i nostri professionisti sono stati chiamati anche a Roma, per riferire quello che stiamo facendo. Poi, abbiamo già un corso che riguarda la scuola primaria, le elementari, si doveva chiudere il cerchio che era le medie, con questo importante corso di formazione, ecco che andremo a fornire al nostro Istituto Comprensivo, di quel sostengo pedagogico, meta-cognitivo, che si dice, che ha a che fare con le regole della formazione, che qualificherà ancora di più, il nostro centro scolastico che è già centro polo anche per altri ferimenti come l’inglese e l’informatica nel Valdarno. Quindi, bene così, e l’Amministrazione crede molto nella formazione dei nostri giovani. >>

Presidente Elisa Francini: << Sindaco. >>

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Sindaco Sergio Chienni: << Allora, alcune cose. La prima ieri, scusate, domenica mattina è stata inaugurata la Porta di Monte Marciano, quindi, volevo manifestare la soddisfazione per il risultato conseguito, e ringraziare anche, in questa sede, tutti coloro che hanno collaborato a realizzare quest’opera pubblica, che è importante, perché è uno degli scorci più caratteristici, di fatto, del nostro territorio, ed era anche un opera attesa da anni dagli abitanti. Ci tengo a ringraziare la Ditta che ha eseguito i lavori, il progettista Filippo Fabrizi, i tecnici del Comune che l’hanno seguita, e l’Assessore Mauro Di Ponte che, come delega, se n’è occupato. Quindi, per noi è un risultato importante, era un obiettivo che avevamo indicato nel programma elettorale. I lavori hanno riguardato l’intera porta e anche la pavimentazione in prossimità della stessa. L’altra comunicazione. Noi abbiamo sempre tenuto estrema trasparenza per quanto concerne anche il percorso sociosanitario, sostanzialmente. Quindi, vorrei riferire al Consiglio Comunale anche di quella che è stato l’incontro fra i Sindaci del Valdarno aretino e del Valdarno fiorentino di stamani mattina, a cui hanno partecipato anche i rispettivi Direttori generali delle due Aree Vaste delle cosiddette due macro ASL, ossia la cosiddetta che ha come baricentro Firenze, e la nostra Siena-Arezzo-Grosseto. Allora, sostanzialmente stamani ci è stato presentato un primo documento, relativo all’integrazione tra i servizi ospedalieri e sanitari della Gruccia e dell’ospedale Serristori. Sostanzialmente viene prevista una suddivisione di compiti, che poi ricalca quelle che sono le specializzazioni degli attuali plessi ospedalieri, stabilendo e determinando che, lo scostamento di flussi, tra il Serristori e il nostro ospedale della Gruccia. Io ne do una valutazione positiva, ci sono degli aspetti da chiarire, il Sindaco di Figline vuole fare un giusto e legittimo approfondimento per quanto riguarda i servizi di emergenza e urgenza, perché loro hanno anche nei reparti territoriali l’integrazione con i plessi ospedalieri del Fiorentino e quindi, da questo punto di vista come vengono anche risistemati e riaggiornati i patti territoriali esistenti. Quindi, siamo ovviamente, ora si entra in una fase di approfondimento rispetto alla proposta che ci verrà fatta, però a grandi linee, ripeto, è prevista un po’ la suddivisione ed il potenziamento di alcuni servizi, perché se, per esempio, ci fosse un flusso consistente verso il nostro pronto soccorso, è necessario un potenziamento per accogliere, ovviamente, questa tipologia di attività. Questo è a largo spettro e in breve sintesi quello che ci è stato enunciato stamattina. Altro aspetto che è stato chiarito su richiesta mia e del Sindaco di Montevarchi stamattina è il discorso della classificazione dell’ospedale. Perché sapete, da tempo l’avevate sottolineato anche voi come Gruppi Consiliari, il timore che il nostro ospedale potesse, sostanzialmente, ricevere una riduzione di servizi. Allora, da questo punto di vista sono stati dati dei chiarimenti che, allo stato attuale, sono abbastanza esaustivi e poi, brevissimamente esauriremo anche quelli. Ve li rappresento anche questi sinteticamente, poi, chiederei a chi presiede la Commissione Consiliare affari sociali e quindi, anche sanità e altro, di convocare una Commissione ad hoc, in modo tale che c’è più tempo, perché sennò, stamani c’è stato un incontro che è durato tre ore, quindi, di illustrazione e di coso, rappresentarlo in tre parole, mi sembra complicato. Quindi, sto facendo un estrema sintesi. Ora, però mi sembra opportuno ragguagliare i Consiglieri in maniera più esaustiva. Per quanto riguarda il discorso del livello di classificazione. Il nostro è classificato come un ospedale di base, va bene? Quindi, ha i servizi previsti per un ospedale di base. Tuttavia, con il nostro Regione e con il Ministero, sono stati

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deliberati dei servizi aggiuntivi rispetto all’ospedale base, che sono quelli che rappresentano la situazione storica del nostro ospedale. Cioè la classificazione dell’ospedale come ospedale di base, non ci comporta una riduzione dei servizio, perché è già passato sia a livello Regionale, con atti regionali e ministeriali, che il nostro ospedale è un ospedale di base, però con dei servizi aggiuntivi, com’è per esempio la chirurgia di urgenza, cosa che, per esempio un servizio così, come ospedale di base, è previsto dalle normative non avrebbe. Quindi, da questo punto di vista, ho chiesto che ci vengano trasmessi gli atti che confortano quello che è stato detto a voce, perché, ovviamente, ci fidiamo, ma insomma, è sempre bene fidarsi su degli atti definiti, questi atti ci verranno trasmessi al momento che vedremo scritto nero su bianco, sarà un elemento di forte rassicurazione in questo senso, perché se c’è già indicato quali sono i nostri servizi e sono servizi aggiuntivi che non vanno a detrazione di quelli che abbiamo avuto fino ad oggi, della situazione che abbiamo avuto fino ad oggi, per noi è già un passo avanti. L’altra cosa che io ho chiesto con forza, è che un fatto è la classificazione dell’ospedale, e va bene, però un fatto è anche la declinazione completa, l’attuazione completa di questa classificazione, perché se la classificazione prevede determinate strutture, determinati reparti, compete anche all’ASL garantire che ci sia il personale necessario a garantire quei servizi lì. Quindi, la reintegrazione dei primari là dove sono mancanti, del personale là dov’è mancante e quant’altro. L’attuazione di quelli che, di fatto, sono i nostri patti territoriali e quanto era stato detto anche quando venne l’Assessore Regionale Saccardi. Vi chiedo scusa, ci sono tante altre cose, però proprio per questo, volevo invitare il Presidente, è di stamattina, volevo anche invitare il Presidente, in modo tale che c’è modo di ragguagliarsi anche in base alla documentazione, sono delle slide, sostanzialmente, che ci hanno fornito, delle spiegazioni che ci hanno fornito, così ve le riporto, e ci possiamo confrontare anche perché penso che un confronto in Consiglio Comunale sia utile, perché poi il Sindaco riporti quelle che sono le sensibilità, i suggerimenti, e anche le critiche costruttive che possono essere necessarie per salvaguardare la nostra Comunità e i servizi ad esso diretti. >>

Presidente Elisa Francini: << Di Ponte. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Allora, sì, scusate il ritardo, ma ero in Comune. Allora, un informativa al Consiglio riguardo agli eventi di cui, si è potuto essere aggiornati in questi giorni, a causa dell’inchiesta che ha coinvolto, diciamo, l’Ente e la Società che oggi gestiscono i servizi raccolta e spazzamento dei rifiuti. Appunto, come si è potuto vedere e leggere dai giornali, c’è un indagine in corso, portata avanti dalla procura di Firenze e dalla Guardia di Finanza di Firenze, che appunto, è andata ad emettere alcuni provvedimenti di natura molto importante. Per quanto riguarda l’Ente e quindi, l’ATO che è l’Ente che gestisce, appunto, affida il servizio di raccolta e spazzamento, ci sono tre persone che sono sotto indagine. L’ex Presidente Nannini, allora anche Sindaco di Bucine, che è accusato di abuso d’ufficio. L’attuale, anzi, ex Amministratore e Direttore generale dell’ATO Andrea Corti che, appunto, è agli arresti domiciliari e l’Avvocato, il legale Donza, Tommaso Donza, che appunto anche lui è accusato di avere una gestione poco chiara della sua professione. Per

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quanto riguarda, invece, la Società che è l’esecutrice del servizio di raccolta e spazzamento, la Società SEI, sono stati emessi tre provvedimenti, nei confronti dell’ex Amministratore delegato, e vi dico perché ora ex, dell’ex membro del CDA nonché Amministratore delegato di Siena Ambiente, e dell’Avvocato Menaldi. Vi dicevo ex perché è di ieri mattina la notizia, appunto, che sia l’Amministratore delegato Eros Organni che il membro del CDA Buzzichelli si sono dimessi dal CDA di SEI Toscana. Per entrambe è stato emesso un provvedimento di interdizione dalla professione e quindi, preso atto di questo, hanno rassegnato le dimissioni. L’Avvocato Menaldi, allo stesso tempo, è stato accusato di avere comunque delle consulenze per entrambi i due soggetti e quindi, sia per ATO che per SEI, e per questo, appunto, è indagato. Noi come Amministrazione Comunale non possiamo essere che molto rammaricati per le notizie che sono venute fuori, ancorché ancora bisogna che vengano accertate tutte quelle che sono le questioni e i capi d’accusa. Fino a quando non saranno portati a compimento tutti i gradi di giudizio, e non ci saranno delle sentenze certe, come dire, ci sentiamo di rimanere garantisti. Anche se, ovviamente, la situazione, come dire, a dir poco ci rammarica, perché, appunto, si va ad accusare delle persone che hanno fatto, si pensa che abbiano, diciamo, non agito nell’interesse pubblico e nel rispetto della Legge, elementi che per noi sono l’unico faro di guida nella nostra Amministrazione. Detto questo, come membro direttivo dell’ATO, abbiamo richiesto subito che fosse stato convocato un Consiglio direttivo e subito dopo un Assemblea, tanto è vero che il Consiglio direttivo è stato convocato due giorni successivamente, e quindi, la mattina del venerdì, la notizia è venuta fuori il mercoledì... il giovedì... no, il mercoledì, scusate. Quindi, è passato il giovedì, la mattina del venerdì ci siamo riuniti come Consiglio direttivo e successivamente nel pomeriggio abbiamo fatto convocare, abbiamo chiesto al Presidente dell’Assemblea Ghinelli, di convocare, appunto, d’urgenza l’Assemblea dei Sindaci, appunto, per discutere ed affrontare la questione. All’Assemblea ha partecipato e direi bene, ma se questa partecipazione ci fosse sempre, anche quando c’è meno bufera, ma anche quando ci sono i piccoli atti ordinari di gestione, che ne so, pensare al rinnovo dei cassonetti, piuttosto che fare gli spazzamenti, sarebbe auspicabile. Peccato che avvenga solamente quando ci sono fari dell’attenzione puntati addosso, però i lavori si fanno tutti i giorni e non una volta l’anno. Dunque, in quell’Assemblea lì, ci hanno partecipato il 94% dei Sindaci, quindi, credo che la questione sia, come dire, è importante per tutti e molto delicata. Nell’Assemblea io come membro del direttivo, ma anche gli altri abbiamo chiesto, appunto, che prima di tutto si fosse data risposta alla gestione ordinaria e continuità alla gestione ordinaria del servizio, perché, appunto, poi dipende da quest’Ente e dalla Società che, appunto, ha vinto la gara che è oggetto di questo provvedimento di indagine, però che, comunque, ad oggi, l’ha vinta, che ci sia continuità di servizi e che non sia interrotto, perché si tratta di un servizio comunque primario, perché sarebbe veramente una sconfitta per tutti, farsi che il servizio venga portato avanti, ma anzi, che ne subisca anche nei livelli qualitativi rispetto a quello che è stato tutto il giorno prima, della vicenda. Quindi, la mattina del direttivo abbiamo condiviso questo dovere di dove dare continuità al servizio, e nel pomeriggio, abbiamo fatto due proposte all’Assemblea, che ha presentato il Presidente dell’Assemblea e quindi, il Sindaco di Arezzo e che si sono, praticamente, sintetizzati in due Delibere. E ve ne do delucidazione un attimo in 30 secondi e poi chiudo. Tramite la prima, abbiamo in base all’art. 19 dello Statuto,

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abbiamo affidato alle funzioni di sostituzione per quanto riguarda le funzioni di Direttore generale, a un dipendente interno all’Ente, com’è accaduto anche il altre occasioni, magari, quando il Direttore si era assentato, per periodi più lunghi, come determinati dallo Statuto e quindi, si è affidato le funzioni ad uno dei tecnici all’interno dell’Ente che credo lo abbiate letto tutti, perché è sulle cronache e sui giornali di tutti i giorni, che è l’Ingegner Enzo Tacconi. Proprio per questo, gli è stato anche riconosciuto un emolumento per le funzioni che va ad assumere, che sarà poi proporzionata e bilanciata e ci sarà un periodo di tempo, per cui, starà in carica con le funzioni. Quindi, è stato definito che, al massimo ci stesse 6 mesi, il tempo necessario per cercare, comunque, di espletare la procedura di selezione del nuovo Direttore e con un emolumento che va dal minimo, per le funzioni di Direttore generale sono 56.000 lordi annui, ad un massimo che sono 230.000 Euro circa lordi annui. Quindi, gli abbiamo dato una cifra che sta nel mezzo, circa 80.000 Euro lordi, ripeto, sempre, che devono essere poi proporzionati e calibrati sul periodo in cui lui effettivamente mantiene le funzioni. Dopo di che, si è dato mandato al Presidente dell’Assemblea e al Presidente del Consiglio direttivo, di sondare o meglio, di chiedere al Direttore, all’ex Direttore generale Andrea Corti che, nel frattempo ha dato comunicazione della propria auto-sospensione dalle funzioni, si è dato, appunto, mandato ai due Presidenti di sentire se, appunto, il Direttore rassegna le dimissioni e quindi, mette in disponibilità il proprio mandato. Detto questo, se ci fosse la disponibilità, come dire, si chiude, altrimenti, c’è ancora un incarico per cui, il Presidente dell’Assemblea e il Presidente del Consiglio direttivo, daranno mandato ad un legale di supportarci con un parere scritto, e vi leggo proprio come riportato nella Delibera: dato ad un consulente di altro profilo professionale di valutare l’incarico della situazione. Appunto, questo legale ci dovrà dare la valutazione dell’assicurazione, in modo tale per cui, l’Assemblea, poi, dei Sindaci, o comunque il Consiglio direttivo, possa avere un parere autorevole in mano, per decidere su come e quale strada percorrere. Anche perché, appunto, si rischia altrimenti di muoversi su terreni molto delicati, dove, appunto, ci si muove in punta di diritto, e per non cercare di fare né danno all’Ente pubblico, né danno al personale, ai membri del Consiglio direttivo e nonché i Sindaci dell’Assemblea, se, appunto, ci vogliamo avvalere di un professionista che di possa supportare in questo percorso. Niente, questi sono i due atti che l’Assemblea, diciamo, ha partorito, e che, sono stati votati all’unanimità dal 94% dei Sindaci, quindi, all’incirca i 95 Sindaci erano presenti, 98 Sindaci, ed è stato votato all’unanimità, e ripeto, su questa materia spesso e volentieri succede che è presente poco più della metà degli aventi diritto ad esserci nell’Assemblea. Spesso e volentieri si fanno deleghe, che sono appunto, possibili e fattibili, perché poi, si viene a sentire i discorsi e frasi, per dire: sì, ma, però quando è stato fatto, quando è stato fatto, però spesso e volentieri qualcuno che ci doveva essere nemmeno c’era, e si riparte sempre alla fine, come dire, senza avere poi nemmeno cognizione di causa di quello di cui si va a parlare e spesso, facendo populismo nelle dichiarazioni. Credo che la questione vada affrontata in maniera seria, e soprattutto chi svolge degli incarichi è bene che li ricopra, anche con il tempo necessario che ci vuole per ricoprirli. >>

Presidente Elisa Francini:

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<< Cominciamo con le interrogazioni. Trabucco. Allora Bonaccini. Avete trovato prima di incominciare con le interrogazioni, vi informo che avete trovato al vostro posto una fotocopia, dove sono indette le elezioni per il Consiglio Provinciale che si terranno il prossimo 18 dicembre 2016 ad Arezzo. Quindi, vi ricordo che i Consigli Provinciali durano in carica due anni, è scaduto il biennio, e devono essere rifatti entro gennaio 2017 la data utile è stata 18 dicembre 2016. Ci sono domande? Bene. Interrogazioni? Bonaccini. >>

Consigliere Marco Bonaccini: << Grazie Presidente. Allora, io mi riallaccio subito alla comunicazione fatta dal Vice Sindaco Di Ponte sui fatti, diciamo, giudiziari che hanno interessato l’ATO Toscana Sud. Perché va bene, ho apprezzato la comunicazione Vice Sindaco, perché comunque è stata puntuale su quella che è l’operatività del sistema, che comunque è una parte importante. Però rimane un dubbio ora su cosa fare, perché dico un attimo una cosa che come Gruppo, come Consigliere, alcune operazioni non dico che si erano denunciate, ma si era messo un punto di domanda, s’era fatto un grande rigo rosso su delle questioni. Nelle indagini parlano di tante consulenze che riguardano anche la parte strategica e di impianti. Quindi, credo che il Comune di Terranuova non possa ritenersi un Comune marginale in questa operazione qui, perché comunque, sono state richieste valutazioni di impatto ambientale su quella che è poi la strategia di mettere gli impianti tra il biodigestore, che intanto, abbiamo contestato nella sua utilità e nella sua possibilità reale di essere realizzato, il raddoppio dell’inceneritore di San Zeno, quindi, da questo punto di vista l’impiantistica è messa sott’occhio. Quindi, sembrerebbe, così afferma la Magistratura in queste primi avvisi di garanzia, che una grossa lente su quella che nelle consulenze sugli impatti ambientali degli impianti. Quindi, questo è un punto importante che, secondo e, a questo punto, ci deve mettere a sedere e rivalutare tutto quello che è stato fatto, perché noi dobbiamo avere la responsabilità di dire fermi tutti, mettiamo in dubbio tutto quello che è stato fatto finora, perché al di là di quelle che possono essere le reali o presunte colpevolezze o atti che vanno contro la Legge e quindi, violazioni o turbative d’asta. C’è proprio un sistema che probabilmente non sembra pensato per servire il cittadino, ma per creare interessi, cosa che io, da questa sedia e anche fuori quando ero un semplice cittadino e non ero ancora Consigliere, ho sempre detto. Sì punta tanto a favorire un business, tant’è che sotto la lente, l’altro punto è la gara di appalto. Il gestore unico non ha mai convinto, non ha mai convinto nessuno, è stato portato avanti quasi forzandolo, quasi spingendo, e oggi la gara nel quale il progetto SEI che è diventato poi SEI Toscana, era unico concorrente, e sembra che questa gara sia stata, diciamo, in qualche modo spinta e pilotata. Quindi, tutte quelle che erano le accuse che noi abbiamo fatto in tre anni di attenzione, non stiamo fornendo un servizio ottimale, attenzione, stiamo andando verso una direzione che, guarda più all’interesse che al reale beneficio per il cittadino, alla fine, qualcuno gli toccherà a dire: avete ragione. Quindi, al di là del avete ragione, volevo capire se è già stato affrontato proprio in Assemblea, visto che ci era stato il 94% di presenza dei Sindaci, cioè vi siete anche parlati sugli assetti da tenere da ora in avanti, cioè riprogettare un po’ tutta l’impiantistica e l’organizzazione. O difendere a spada tratta quanto era stato fatto finora? Perché, secondo noi, un punto importante può essere questo, cioè, al di là del terremoto giudiziario e organizzativo dell’ATO Toscana Sud che

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ricordiamo, doveva essere il controllore, ATO Toscana Sud doveva essere il controllore che dava in gestione dei servizi, e doveva controllare le varie Società. Va bene? E quindi, si è rivelato, molto probabilmente fallace il questi controlli, abbastanza coinvolto. Quindi, c’è la volontà di sedersi e rivedere tutto, o semplicemente, individuando un nuovo Direttore generale, un nuovo Presidente, un nuovo CDA. È tutto a posto? >>

Presidente Elisa Francini: << Di Ponte. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Sì, allora, io intanto credo nel rispetto dei ruoli, e quindi, tanto per cominciare quelli previsti dalla costituzione, la previsione dei tre poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario. Non compete a me in quanto noi si fa parte per caduta, del ruolo legislativo in questo consesso, del ruolo esecutivo nell’ambito della gestione dell’Amministrazione pubblica Comunale. Di sicuro non si fa parte, questo è certo, non si fa parte del ruolo giudiziario, anche perché questo, per forza di cose, deve essere terzo. Proprio per questo, non mi va nemmeno di stare a dire io l’avevo detto, io l’avevo detto. Se voi l’avevate detto e quando il procedimento sarà finito, verranno appurate che ci sono state certi malaffare, certi... non lo so, quello che l’indagine porterà e farà emergere, è bene che chi ha responsabilità paghi per quello che ha commesso. Fino a prova contraria, fino a prova contraria, il nostro sistema è un sistema di diritto che tutela qualsiasi individuo, da qualsiasi ruolo ed estrazione sociale possa avere. Il discorso che mi dicevi, impiantistica. Ecco, questa è una delle cose su cui si stava lavorando e a me dispiace ora che questa cosa si venga a dire: sì, ma ora si dovrebbe rivedere la questione impiantistica. Peccato che qualcuno si è svegliato stamattina. E non mi riferisco a te, come Consigliere Comunale, perché siccome queste voci stanno già circolando, peccato che qualcuno si sia svegliato stamattina, perché è un anno e mezzo che se ne sta parlando. Tanto è vero che nell’ultima Assemblea dell’ATO, non quella di venerdì scorso, la precedente, quindi, la penultima ecco, nell’ultima, dicevo, con il vecchio Direttore generale, con la vecchia struttura, siamo andati a deliberare la chiusura di due impianti, di due discariche senesi. Nell’Assemblea, addirittura, del dicembre 2015 si andava a parlare già allora della revisione impiantistica, di fare delle valutazioni su dove andare a collocare eventuali nuovi impianti, su quali impianti debbono essere o meno necessari, detto questo, non si può fare un discorso politico, è più opportuno che ci possa essere un altro impianto dove c’è un altro impianto, perché ci sono costi che ne so, minori, per un discorso logistico, opportuno per metterlo in un'altra parte, dove c’è un territorio che non ha mai subito il carico del peso impiantistico. Se ne fa una valutazione politica. Allo stesso tempo c’è, stato proprio nella distinzione dei ruoli, chi le fa tecniche. E secondo me, sono quelle la guida che dovremo seguire nella valutazione di queste cose, così come tutta la procedura impiantistica, ovvero: capire se tecnicamente è necessario aprire un primo inceneritore, non perché qualcuno lo vuole aprire, ma perché ce n’è un esigenza, o è necessario andare a rifare, a ristrutturare, un inceneritore, prendo il caso di quello di Arezzo, da ristrutturare, perché ce n’è un esigenza o perché c’è la richiesta di una Società di andare a ristrutturarlo? Io credo che, ci debbono essere delle relazioni tecniche, e i politici di

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turno debbono valutarle e poi, ovviamente, non essere merito-autori do merito ... si fa così o non si fa così, ovviamente, inserendole nel contesto, poi, dei cittadini di cui siamo in rappresentanza, andare a fare delle valutazioni, ma ripeto, non è che da domani mattina si comincia la revisione impiantistica. La revisione impiantistica è già iniziata, da diverso tempo, da diverso tempo se ne discute. Parecchi Sindaci non ne discutono, perché non sono stati mai presenti e sono più o meno sempre i soliti, però, ce n’è altri, la metà sicuramente, perché sennò le Assemblee non sarebbero valide, che ci stanno, ci sono e ne hanno sempre discusso. Il gestore unico, poi, si dice che non ha convinto. Questo parliamone, vediamo. Intanto vediamo come va l’indagine. Detto questo, poi se c’è chi, personalmente, ha fatto dei procedimenti, ha eseguito procedimenti, e ha fatto le operazioni non lecite, ne risponderà personalmente. Non è che se c’è uno che ha truccato un appalto, allora tutti gli appalti del mondo non sono legali. Scusa, se ce n’è uno truccato e se fa 100, se non è truccato 99 funzionano e diamo atto che quegli altri 99 funzionano. Se ce n’è uno che è stato truccato, si prenderà il responsabile, perché sennò qui si fa dei responsabili tutta l’erba un fascio. È tutto sbagliato, e poi dice sono tutti ladri e si scende sul populismo che credo che sia l’ultima cosa di cui si ha bisogno nella gestione appunto, di un servizio che va a toccare poi, il servizio e la qualità della vita, anche, delle persone, perché il fatto di non ritrovarsi oggi, nell’ambito della Toscana, nelle situazioni che ci sono in altri contesti, ripenso a poco più di un anno fa, a un anno e mezzo fa, l’emergenza rifiuti in Campania, ecco, noi in emergenza rifiuti non ci siamo mai andati. I rifiuti li abbiamo gestiti, anzi, in Toscana abbiamo supportato altre Regioni che erano in difficoltà in momento tipo l’emergenza rifiuti in Campania di qualche tempo fa. Da qui a dire poi, che la situazione è tutta chiara. No, di sicuro, perché sennò non sarebbero emerse tutte queste notizie, che appunto, dico, rammaricano e deludono, se fossero vere, se fossero vere, perché fino... insomma, aspettiamo sempre le sentenze per discuterle, non facciamo discussioni anticipate sulle future sentenze. Di sicuro, mi sento di dire che il sistema non è assolutamente da buttare, perché noi in Toscana siamo comunque autosufficienti e diamo riposte anche ad altre Regioni e ad altre situazioni. Nell’ATO Toscana Sud siamo stati una delle prime, dei primi ATO a espletare una gara per l’affidamento del servizio, perché ricorso, non è che si poteva o non si poteva fare, è un provvedimento di Legge, quindi, i provvedimenti di Legge si attuano, non si discutono si attuano nel rispetto delle norme. Negli altri ambiti sono in deroga. L’ambito Toscana Sud ha un indagine sulla possibilità di avere truccato la gara, o quelli che saranno poi i rilievi fatti e le tenenze emesse. Ma negli altri ATO non succede, perché sono tutti in deroga, non ce n’è uno che rispetta la Legge. >>

Presidente Elisa Francini: << Bonaccini. >>

Consigliere Marco Bonaccini: << Sì, io... partiamo dal presupposto che siamo d’accordo sul fatto che comunque, il nostro stato è garantista e ha la presunzione di innocenza, fino a sentenza definitiva, su questo siamo tutti d’accordo. Però ci sono degli atti, nell’indagine che insomma, al di là di una fraudolenza vera o presunta, evidenziano come comunque ci sia da parte dell’alto un sistema di controllo piuttosto allegro, va bene? E il fatto che un

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appalto possa essere truccato, e 99 possono essere buoni, non è tutto da buttare però se l’appalto lo si mette in dubbio, e l’affidamento di spazzamento e raccolta rifiuti della Toscana del sud e quindi, l’affidamento alla Società, non è un appalto su chi mette i cassonetti, è un appalto su chi gestisce tutto il sistema, che è un po’ più grosso. Cioè quindi, fondamentalmente è anche in una situazione più onerosa, perché poi mette in difficoltà tutto quello che la Società stessa, ha fatto a seguito. Quindi, non è che un appalto è truccato, e quindi, bisogna mandare all’aria ogni cosa. No, assolutamente, però dove si pone una lente di ingrandimento, chiamiamola, così, una gara di affidamento sull’affidamento del servizio a SEI Toscana, per tutto l’ATO Toscana Sud. Ecco, direi che comunque, poi, da lì s’innesca un meccanismo a catena, che se mette in dubbio questo, poi, tutta la gestione è messa in dubbio. Da punto di vista mio. Quando dicevo che SEI Toscana non ha mai convinto, a me non mi ha mai convinto, poi, questa è un opinione mia, giustamente, ognuno fa la sua parte politica e c’è delle differenze di visione, però è anche vero, che al di là della Legge, se gli altri ATO, non sono mai riusciti ad aggregarsi per fare una gara che dia ad un gestore unico, probabilmente c’erano anche delle difficoltà oggettive. Cosa che noi abbiamo sempre detto, sì, è vero noi siamo bravi, si segue la Legge, si fa gli atti come devono essere fatti, per carità, io non metto mica in dubbio questo, che però si disse: attenzione, perché creare un mostro di Società che gestisce i rifiuti dell’ATO Toscana Sud, e diciamo, diventa talmente grande, talmente ingestibile, perché diventa lontano dal cittadino. Noi questa cosa si è sempre messa in dubbio, si è sempre sottolineata, ed è così che si sta rivelando, cioè è successo che un Gruppo di potere, piccolo come un Consiglio di Amministrazione, riesca e ha la possibilità, insieme a due o tre tecnici di gestire un apparato tanto grande, capito? Quindi, al di là che poteva essere, ci può essere fraudolenza, come ci può essere negligenza, perché non è che io voglio mettere in dubbio la buona fede, va bene? Però ci può essere anche incapacità di gestire una cosa così grande. E noi questo l’avevamo sottolineato. Ci si allontana, e si mette tutto il sistema rifiuti in mano a pochissime persone. C’è il rischio di corruzione, e c’è il rischio di fallimento per manifesta incapacità. C’è anche la possibilità che tutto va da bene, per carità, ma noi abbiamo sempre auspicato un sistema di gestione, diciamo, più a portata di mano, non dico Comunale, perché è sciocco oggi, parlare di gestione dei servizi Comunali, va bene? Però tra il Comunale e mezza Toscana, c’è sicuramente qualche via di mezzo, questo io volevo sottolineare. E probamente, la mia interrogazione precedente, era un invito alla riflessione da questo punto di vista. Un invito alla riflessione che, tante cose che sono state fatte, oggi è un occasione. La politica che è politica seria, oggi la deve vedere come un occasione di rivedere quello che ha fatto. Perché se la Legge prevede di dividerci in tre ATO, e ci rendiamo conto che questa cosa è ingestibile, perché su tre ATO previste in Toscana, due ancora non hanno fatto la gara perché vanno in deroga, perché probabilmente o sono più bischeri di noi, o sono più furbi di noi, o sono più incapaci di noi, cioè, c’è qualcosa. Io non lo so, perché non conosco la situazione e non la voglio giudicare. Però mi faccio una domanda... >>

Presidente Elisa Francini: << Concludi. >>

Consigliere Marco Bonaccini:

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<< E noi, ora che avevamo fatto la gara ci si trova in un momento in cui questo castello si disfi in qua e là per una serie di indagini, probabilmente io la riflessione la farei. Probabilmente direi attenzione, forse la Legge non ci sta spingendo nella nostra direzione, che noi come Assemblea in cui facciamo la parte politica, dobbiamo anche legiferare e quindi, spingere il legislatore superiore a noi, a dire: di mandarci nella direzione giusta. Perché se questo è un problema, la Legge si applica, ma se una Legge ci sta mandando a gestire un qualcosa che non è gestibile, attenzione. >>

Presidente Elisa Francini: << Velocissimamente, dichiara la tua soddisfazione o meno alla risposta di Di Ponte per il verbale. >>

Consigliere Marco Bonaccini: << Sì, mi ero dichiarato parzialmente soddisfatto. >>

Presidente Elisa Francini: << Bene. Hai un'altra interrogazione? Bene. Trabucco. >>

Consigliere Luca Trabucco: << Almeno... perché era forse giusto come opposizione chiedere l’ordine del giorno, perché era, forse, anche più logico, però abbiamo pensato, comunque, di intraprendere il percorso delle interrogazioni per essere abbastanza, insomma, coincisi. Se vedete bene, la nostra posizione non è neanche uscita pubblicamente, perché noi se parliamo in Consiglio Comunale sentiamo quello che l’Amministrazione ha da dire in merito, perché era giusto non mettere il carro davanti ai buoi. Partendo che io, come sono state condotte le indagini, io sono sempre molto scettiche, o meglio, come mi sono state enfatizzate, perché non si può pensare di buttare alla stampa, le indagini, perché non è un percorso di giudizio, ma è un indagine che si è avviata. Quindi, io non lo trovo neanche molto consono, però queste sono le modalità che oggi ci sono. Ci sono vicissitudini passate e poi, le persone, magari, vengono assolte e si portano dietro questo fardello. Io lo so, non siamo Giudici, né giudicanti, dunque, questo però è un punto dove cerchiamo sempre di tenere la stessa posizione. Noi abbiamo sempre detto c’è una Magistratura, però non buttiamo subito addosso le colpe a chi ancora oggi è in sede, o dovrà andare in sede di giudizio. Il problema, però logicamente, che non è nel giudizio, ma è politico, logicamente, siamo a fare politica e lo affronteremo nel modo politico. Un esempio lampante che il problema nasce da una normativa che è sbagliata, secondo noi. Perché è il quadro normativo che ti permette di fare queste tipologie di gare, o perlomeno, di Assemblare queste tipologie di Società che, da una parte diviene un po’ la Commissione fra chi deve controllare e tra il controllore. Prendo atto, il Comune di Terranuova, per esempio, è all’interno dell’ATO, come maggioranza relativa, quella di maggior peso, perché è al 15 e qualcosa, mi sembra, all’interno dell’ATO Sud. D’altra parte, in maniera indiretta, ti ritrovi anche all’interno della SEI, perché CSAI Impianti, fa parte anche del loro... è all’interno della SEI e certamente, il Comune lo ritrovi qui dentro. Dunque, ha un peso specifico il Comune di Terranuova, che è importante e questo, lo analizzo da un punto di vista politico. Ripeto, tutto nella normativa, perché è la normativa che permette, non è che io sto

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dicendo che noi siamo contro normativa, è la normativa che te lo permette, e io contesto questa normativa. Quello che però è da analizzare, è che i Comuni, e questo è logico, che hanno maggior potere all’interno dell’ATO e indirettamente all’interno di SEI, hanno maggiori vantaggi da queste posizioni. Naturalmente, non nascondiamoci che il Comune di Terranuova economicamente ne trae dei vantaggi da questo ciclo di rifiuti. Il problema è che poi questa famosa gara che è andata poi, se si ricorda tutte le vicissitudini che ci sono state, di aumento, i ricorsi al TAR e tutto, ha portato verso i Comuni più piccoli, dei gravi disagi e questo, non possiamo far finta di non vederlo, perché se da una parte noi siamo avvantaggiati, i piccoli Comuni hanno dei gravi problemi a sopperire al costo di gestione dei rifiuti. Quindi, qui, secondo me, è anche un problema politico, rivedere, però questo deve essere chiaro ad intervenire, rivedere proprio questo sistema di affidamento del servizio. Anche perché, è vero, diceva bene Di Ponte noi siamo autosufficienti nessuno discute, ma è anche vero che noi abbiamo anche diversi impianti in dotazione all’interno dell’ATO Sud, mentre altri ATO non ce l’hanno. Quindi, dal punto di vista di impiantistica, noi siamo avvantaggiati sotto questo punto di vista, indubbiamente. Però io quello che volevo capire, il Comune di Terranuova parte determinante, sia all’interno dell’ATO, ripeto, in maniera indiretta all’interno della SEI, qual è politicamente l’indirizzo che vuol dare l’Amministrazione, nel senso che, c’è, noi avevamo presentato, l’altra volta, una sorta di auto-tutela nei confronti di questa gara. Noi avevamo detto che, alla prima indagine, tuteliamoci, perché qui ancora non si è capito bene dove la magistratura andrà a parare. Noi proporremo una sorta di auto-tutela. Però oltre a questo, qual è l’indirizzo politico che all’interno dell’ATO vuol dare il Comune. Mi esprimo meglio. Secondo me è l’ora, ed è giunto il momento, che la parte pubblica riprenda questo, nei confronti del privato. Io questo l’ho sempre sostenuto e sempre lo abbiamo sostenuto. Ci vuole più controllo. Qual è la politica che vuol portare il Comune di Terranuova all’interno dell’ATO. Questa è la domanda più semplice che vi stiamo facendo. Grazie. >>

Presidente Elisa Francini: << Di Ponte. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Allora, sì, visto che ormai siamo in coda uno all’altro, riprendo giusto le ultime due battute finali di Marco, sul discorso della grande Società, del grande Ente per la struttura e la gestione del servizio. Io credo che, e in questo sono d’accordo anche con le dichiarazioni fatte da Rossi che, questo non sia nemmeno l’ambito ottimale, perché l’Ambito Ottimale deve essere ancora più grande. Questa è una mia personalissima considerazione che deriva dal fatto di avere affrontato un po’ la questione in questi anni, e da quello che mi è parso di capire e me, e volevo assolutamente sbagliare, ci mancherebbe, figuriamoci. Credo che però non sia il livello ottimale, perché appunto, gestire questo tipo di servizi richiede, appunto, dei costi fissi importanti, che sono quelli degli impianti. Per gestire dei costi fissi così importanti, bisogna che ci sia un bacino di utenza importante, perché sennò non ci si fa ad ammortizzarli. Avere un bacino di utenza importante, vuol dire estenderlo forse nemmeno alla Regione, ma forse, potrebbe essere anche più grande della Regione,

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per assurdo, perché se poi si va a vedere dove gli impianti, dove la gestione dei servizi, sono più efficienti, non sono in Italia, perché l’ATO Toscana Sud è in linea, perché poi anche con le tariffe siamo partiti, si paga di più, ci siamo fatti fare delle relazioni e non sono le più basse, ma non è nemmeno le più alte, siamo più o meno in media, con la media delle tariffe nazionali. Dove i sistemi che funzionano sono insufficienti sono quelli del nord Europa: Germania, Olanda, Belgio... in quelle zone lì ci sono dei grossi impianti, dei grossi impianti che servono un territorio sconfinato, tanto è vero che in Olanda e Belgio, addirittura, vanno sopra il confine nazionale. Quindi, poi, potrà vedere, ed è per questo che, appunto, ci vogliono delle relazioni tecniche per andare a capire dove deve essere il limite e il confine dell’Ente ottimale, dell’ambito ottimale, e non possono essere, non possono essere disegni di natura geopolitica, ecco, a dire no, è questo piuttosto che quest’altro, secondo me ci vogliono altri tipi di analisi. Comunque, detto questo, era per rispondere a Marco Prima. Per quanto riguarda, invece, quello che diceva Luca, mi trovi d’accordo sulla parte iniziale dell’impostazione, quella del garantismo, perché poi, le indagini si svolgono, si lavora che poi, debbono per forza essere, che ne possa essere data informazione, magari, dall’opinione pubblica sì, però ci sono poi anche tanti modi per dare informazione. Si può fare più o meno, in maniera più o meno, come dire, adeguata, in maniera più o meno, meno barocca, forse, meno barocca, però ognuno, poi, risponde per quello che fa. Sulla parte, invece, dove non, dove non sono... non mi trova molto d’accordo con la tua analisi, Luca, è quello il discorso dei Comuni, allora, dell’assetto dell’ATO con delle percentuali di peso all’interno dell’Ente, di chi è un Comune piccolo, rispetto a chi è un Comune grande, ma è una dialettica che viene fuori tutte le volte che poi si arriva a delle conclusioni, parlo nell’Assemblea, si arriva sempre a buttare la palla in calcio d’angolo e a dire sì, ma voi siete il Comune sede d’impianto che ha il 14, per la precisione, il 14,41%, il Comune di Terranuova ha il 14,41% perché ha un impianto che serve tutta la Provincia di Arezzo, in parte anche quella senese, e in parte anche quella fiorentina, per accordi fatti fra le Province. Ma non è una gioia per il Comune di Terranuova avere quella gestione lì, si affronta, perché ovviamente, sono Amministratori, non è che si può dire no, siccome non ci piace, non si gestisce. Si gestisce, ma noi derivano non una, ma 100 problemi, con le popolazioni lì vicine, con i problemi di odore che ci sono stati in passato, in maniera insopportabile. Oggi, forse, in maniera forse più attenuata, ma che comunque ci sono, con situazioni di difficoltà di disagio del transito dei camion, con strade che, di continuo vengono rotte, cioè non è... tutti dicono il Comune di Terranuova, ha più scelta. No, il Comune di Terranuova è un Comune di 12.500 abitanti e credo che non sia il più grande, ma uno dei più piccoli. E prende responsabilità sul proprio territorio, sulla gestione dei rifiuti, di mezzo Ambito Territoriale. >>

Presidente Elisa Francini: << Mauro, ti invito a concludere. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Sì, giusto ormai... quindi, detto questo, ci si fa carico, e si continua farci carico di quello che ci viene chiesto di fare. Quello che si vuol portare all’interno dell’ATO, è quello che si è portato dal primo giorno, e che si è portato da tempo, anche da prima

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di noi, forse, sicuramente noi oggi. Il primo obiettivo è rendere un servizio efficace e di qualità. Efficace, efficiente e di qualità. Efficace, efficiente vuol dire che debba essere funzionale, gestito con il minore impiego di risorse, e quindi, con il minor livello di tariffe per i cittadini. Allo stesso tempo, deve essere un servizio di qualità, perché, appunto, deve essere fatto in maniera industriale, che comunque, come dissi anche in altre occasioni. Perché? Perché non è più pensabile far gestire alla Pro-Loco un centro di raccolta, invece che alla Confraternita di un Comune di montagna. E non è più possibile, perché ci sono delle normative sull’inquinamento, sul rispetto ambientale, non è più possibile andare in un centro di raccolta e trovarsi l’operatore che è in pensione e che lì lo fa per volontariato. Non è, non è così, non può essere questo un paese civile, non può essere un paese civile se è uniformato un servizio che va dall’Isola del Giglio e mi dispiace per l’Isola del Giglio che tutte le volte ha sempre da ridire. Ma l’Isola del Giglio deve dire grazie, essendo un Comune piccolino, ad una struttura che gli determina un costo tariffario più piccolo e che gli permette di non tenere i rifiuti sulla propria isola, dove ci devono andare i turisti a fare il bagno, ma se la prendono altri Comuni, perché a lui se ognuno si gestisse il servizio da solo, gli verrebbe una tariffa molto più alta di quella che paga oggi, perché tutti i giorni viene preso, caricato in mare, e portato via. Quindi, insomma, anche lì dai Comuni piccoli, ai Comuni grandi, che ognuno si prenda il suo. E quelli che hanno peso minore è dovuto solo ed esclusivamente al fatto che hanno un numero, un carico di impianti e un carico di produzione dei rifiuti e quindi, sono più piccoli e che sono 2 o 3 elementi oggettivi per il carico delle percentuali, per cui, hanno meno peso. È ovvio che il Comune di Terranuova deve avere più peso, perché se al Sindaco di Terranuova gli viene detto: ti arriva i rifiuti da Udine, il Sindaco di Terranuova deve essere in grado, comunque, di poter intercettare la cosa e dire: ragazzi, scusate, ma mi fate capire come mai e perché? Perché poi ci sono problemi di igiene sanitaria, problemi di gestione e quindi, le percentuali sono dovute anche a questo. E sono state fatte, a suo tempo, su parametri oggettivi. >>

Presidente Elisa Francini: << Integra la risposta Chienni. >>

Sindaco Sergio Chienni: << No, una cosa rapidissima, che ci tenevo... anche la mia è una breve considerazione perché non siamo l’Ente che fa le normative riguardo a questi settori e quindi, non siamo noi Amministrazione Comunale, in taluni casi è il Governo o comunque, lo Stato Centrale, in altri la Regione. Io condivido da un punto di vista personale la valutazione che faceva Trabucco, nel senso che, si è creato un sistema in cui, un organizzazione in cui, i Comuni sono chiamati ad agire su tanti piani, e onestamente, probabilmente, sarebbe preferibile che i Comuni fossero chiamati ad una funzione di indirizzo e controllo. Però questa non è una responsabilità riconducibile, purtroppo, ad un unico soggetto, nel senso, le Amministrazioni centrali che si sono succedute a livello Nazionale, hanno impostato una normativa che, alla fine, ha prodotto quello che viviamo oggi, cioè oggi il fatto che l’Amministrazione Comunale faccia parte dell’ATO e quindi, le Amministrazioni Comunali abbiano un ruolo nell’ATO, tantissime Amministrazioni Comunali sono socie delle Società che

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agiscono nel settore, tutto questo, è stato determinato da un evoluzione normativa che ha portato questo quadro che rende difficoltoso per chi è chiamato a governare, seguire tutti questi tipi di processi, perché ovviamente, si stratificano tanti e tali Piani che poi, non è semplice, sostanzialmente, riuscire ad agire. Ripeto, il quadro più semplice sarebbe: l’Ente pubblico fa indirizzo e controllo, punto, molto probabilmente, questo potrebbe essere il Piano su cui muoversi. Non so se questo poi, porta ad un efficace azione del pubblico, cioè tolto il pubblico dalla Società, cioè, ovviamente, le Società vengono gestite interamente ed esclusivamente dai privati, questo non so se comporta un miglioramento oppure no. Di certo oggi, probabilmente, la sinergia, in alcune circostanze, porta gli Enti pubblici ad essere in più luoghi e quindi, a dover... tenete conto che si parla di complessità, ma ora non questo non per deresponsabilizzarsi, anzi, però per un Ente pubblico, riuscire a seguire tutte queste situazioni talmente complesse, almeno non hai una struttura adeguata, per riuscire a seguire. Io parlo di singoli Comuni, a cominciare dai Comuni più piccoli, immaginatevi come può essere difficile per un Comune piccolo avere i tecnici, le persone interne, che aiutano e supportano la parte politica, nel prendere delle decisioni e delle scelte, perché siamo a un livello di complessità molto alto, cioè com’è costituito e com’è organizzato il modello, è un modello di complessità elevatissimo, elevatissimo. Allora, siccome non siamo tutti onniscienti, anche credo che nessuno sia onnisciente, e tutti si ha bisogno di un supporto, sicuramente già una quota parte delle Amministrazioni pubbliche non ha un adeguato, non può avere un adeguato supporto interno, nel proprio Comune, per prendere le decisioni. Quindi, questo è il primo aspetto. Questo ci si può far portatori, ora, si può sentire l’Alba Rosa fuori microfono. Sì, ci si può fare portatori di un cambiamento normativo, senz’altro, però immaginiamoci anche qui le difficoltà perché, faccio un esempio, i Comuni escono da tutte le Società partecipate. Potrebbe essere una scelta, però l’attuazione anche lì mica è semplice, perché nelle Società che valgono poco, magari, non c’è nessuno interessato ad acquisire la proprietà di quelle quote azionarie e ce ne sono già tante di Società, non è il caso del nostro Comune. In quelle che partecipiamo noi, probabilmente ogni Società ha un bel valore, quindi, insomma, non è nemmeno semplice trovare qualcuno che ti riconosce X milioni di Euro sulla tua quota parte. Quindi, anche questo è un procedimento, però sicuramente una riflessione seria ed approfondita va fatta su questo tema, come su tanti altri. Sicuramente l’indirizzo, io rispetto anche a quello che diceva Di Ponte, qual è l’azione del Comune di Terranuova? Il Comune di Terranuova con i suoi strumenti deve aiutare e collaborare a far sì che ci sia il massimo della chiarezza, perché le regole del gioco non le ha stabilite il Comune di Terranuova, ci si trova a giocare con quelle regole del gioco. Sicuramente cercare di proporzionare quello che spende il cittadino, ha il servizio che riceve. Questo mi sembra il minimo, significa fare una razionalizzazione della politica degli impianti, cioè capire se ci sono impianti in surplus, perché altrimenti, questo ha delle ricadute di costo, e sicuramente, lì bisogna intervenire, perché il criterio deve essere quello dell’efficacia di quel servizio, dell’efficienza e non della remunerazione di qualche Società, questo è evidente. Il Comune di Terranuova e questo mi permetto di dirlo, e credo che siano concordi tutti i Consiglieri, ha il compito di salvaguardarsi anche rispetto al disagio che riceve. Perché il disagio ambientale che dovrebbe essere, a mio parere, ma credo a parere di tutti i Consiglieri qui presenti, dovrebbe essere un elemento garantito sempre e

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comunque per chi riceve rifiuti nel suo territorio, invece, in realtà, diventa sempre un elemento di contenzioso, in presenza di un quadro normativo frastagliato e quindi, sei sempre lì a rischio, ma il disagio si riduce o si toglie, quello lo vuoi cosare... Sinceramente per chi si fa carico di un onere di questo genere, poi lasciamo stare, si è detto spesso, si ha da recuperare un gap perché quei soldi sono serviti all’intera Comunità terranuovese, ma magari, potevano essere destinati con più forza, anzi, sicuramente con più forza alle popolazioni limitrofe alla discarica, piuttosto che, in un benessere generalizzato, su questo sono d’accordo. Però credo, ecco, che le direttrici, le linee direttrici, siano queste, ciascuno però con i propri ruoli, perché il rischio di andare a dire la situazione... cominciamo anche a fare il ruolo di quegli altri, secondo me, non funziona. >>

Presidente Elisa Francini: << Trabucco. >>

Consigliere Luca Trabucco: << Vi ringrazio della risposta. Io poi, volevo anche chiarirmi un attimo con l’Assessore. Io non dico che Terranuova non deve avere quel peso, anzi, sarebbe stato giusto che Terranuova avesse quel peso che è sede di impianto e di tutti gli accessori, quello che dico io è che c’è da prestare attenzione ai piccoli Comuni, perché se i piccoli Comuni smettono di pagare, perché non ce la fanno, il sistema collassa. È quello che stavo sottolineando. Perché è vero, che un piccolo Comune, io mi ricordo una volta Castiglion Fibocchi, per l’appunto c’era il Commissario e che faceva questa ... che non ce la faceva a pagare il servizio. Se sono più Comuni a non pagare, il sistema automaticamente collassa, perché non ci sono più le condizioni per poterlo portare avanti. È questo che, secondo me, va tenuto sott’occhio. E poi, ripeto, invito l’Amministrazione a tutelarsi, perché comunque, il Direttore generale, abbiamo collaborato anche noi per nominarlo, la gara ci eravamo anche noi, indirettamente, perché l’Amministrazione secondo me, a questo punto, dovrebbe tutelarsi in merito, perché onde allontanare ogni principio di dubbio. Grazie. >>

Presidente Elisa Francini: << Di Ponte. Dunque, quello della discarica è un argomento un po’ complesso. Quindi, se siete d’accordo, diciamo, si esula da quelli che sono le normative strette sulle interrogazioni, ecc. per permettere un dibattito un pochino più compiuto. Ci sono altre interrogazioni sulla discarica, per permettere... così almeno, Mauro risponde. Allora io farei fare l’interrogazione anche ad Alba. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << ... gli rispondo a due battute su quella cosa. Per ritornare al discorso dei Comuni piccoli. Poi, non è il Comune se è piccolo o grande, paga in maniera diversa. Sono sempre i cittadini, il cittadino paga il Comune e il Comune rigira il costo a chi ha svolto il servizio. Quindi, è il cittadino, comunque, che paga una tariffa, che poi può essere più alta nel Comune di più grande, o più bassa, ma non è determinato dal fatto da essere dentro ad un Comune grande o piccolo. Quello, comunque, che è stato fatto, quello di allenare, comunque, le tariffe si sta andando in quella direzione lì e noi, è un’azione che abbiamo fatto noi come Comune di Terranuova e che ho

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proposto io nell’Assemblea del 2015, di andare ad allineare le tariffe, perché oggi la tariffa, principalmente, è strutturata sul trend storico, quindi, viene ripresa la spesa dell’anno scorso, e riaggiornata in piccola parte su quello che è poi il costo sostenuto nell’anno. Noi abbiamo cercato di diminuire la quota parte del trend storico all’interno della tariffa e fare aumentare effettivamente, il costo sostenuto. E in più, abbiamo fatto emergere un elemento che è quello della differenziata. Quindi, il 10% della tariffa viene calibrato sul fatto che un Comune differenzi più, rispetto a un altro Comune che differenzia meno. Quindi, è un ulteriore elemento da tenere in considerazione. Poi, se c’è un Comune piccolo che aveva a suo tempo un costo bassissimo per una serie di motivi, non fa la differenziata, aveva, che so, i centri di raccolta gestiti tramite la pro loco e tramite chi non aveva da fare nulla, andava lì, perché lo voleva fare in maniera disinteressata per dare una mano, una volta lo potevi fare, lo potevi gestire, oggi non si può più fare, magari, chi aveva all’interno del proprio servizio 10 operai che si dedicavano alla pulizia delle strade, aveva costi che non risultavano nel costo della tariffa, risultavano del costo della struttura del personale, dell’Ente del Comune. Oggi quei costi sono portati tutti, come dire, in trasparenza, perché? Perché c’è un costo che è per tutti, che è quello lì, e quindi, magari, in quel Comune lì, magari, c’è da aumentare la tariffa in maniera spropositata, rispetto ad altri Comuni, che magari, avevano già il servizio esternalizzato e quindi, avevano già un costo più trasparente. Per quanto riguarda poi il discorso ... Ripeto, noi abbiamo dato l’incarico ad un legale che ci possa assistere nel procedimento, in maniera da fare gli atti necessari e che siano di tutela e trasparenza per le Amministrazioni coinvolte, e per la struttura dell’Ente, dell’ATO, che sia trova appunto, sotto questo tipo di indagine, in maniera da non essere, come dire, sì, da non dover pagare, che so, delle ammissioni di atti, piuttosto che, magari, pagare degli atti che non sono necessari o che sono adeguati, ecco. Il fatto di avere un parere di un legale di alta professionalità com’è stato indicato, credo che si possa tutelare in questo percorso. No, non c’è ancora. Si è chiesto di andare in questa direzione qui, poi va selezionato. Comunque, sarà un professionista, dovrà essere un professionista come dire, che è di fama, di reputazione, comunque, Regionale, insomma, che sia una persona di spessore, ecco, un Legale o uno Studio, che sia di spessore e che possa dare ampie garanzie su quello che è il percorso che ci indicherà. >>

Presidente Elisa Francini: << Alba. >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Dunque, attenzione allo spessore. Perché chi ha fatto questi bandi ecc., era uno Studio di spessore. Quindi, poi, sicuramente finisce tutto a tarallucci e vino, però sono partiti dal 2004 e quindi, forse, l’hanno un po’ studiata la faccenda. È partita successivamente, l’indagine vera e propria con una presentazione di una denuncia alla Corte dei Conti da parte del Movimento 5 Stelle, non di questo Comune, ma insomma, del Movimento 5 Stelle, e questo ha detto alla Guardia di Finanza di fare i suoi accertamenti. Io vorrei, onestamente, che si riuscisse, purtroppo il mio difetto è di essere stata un insegnante. Quando fu innalzata la colonna a Roma nel 1000 e rotti, e tutti c’era un silenzio sacrale, perché il Papa voleva che questa... Se non c’era il

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povero contadino che diceva acqua alle funi, la colonna non sarebbe salita. Allora, perché noi non si deve essere in grado, magari, preparandosi, specializzandosi, senza essere l’uno contro l’altro armati, perché quando partì la legislatura, che gli disse collaboriamo, ogni volta che si dice qualcosa, tutto sbagliato. Cioè collaboriamo, troviamo, trovate, siete la maggioranza, qualcuno che, effettivamente poi, vi aiuti, perché l’ATO fuori che ottimale è tutto, anche a discutere a livello più alto, perché il ... a Terranuova, per la scuola di San Giovanni Valdarno non doveva venire. Poi, arrivò il Decreto del Ministero, vuol dire che qualcuno a livello più alto, aveva capito come stava la cosa. Quindi, non di cercare le vie traverse di ... ma di cercare di portare la voce un pochino più in alto. Perché non è detto, c’è chi dice che come siamo in Toscana, non siamo da nessuna parte. Ora va di moda la Toscana. Però la Toscana qualcosa di buono potrebbe anche a vere, e a me piacerebbe tanto che l’avesse il nostro Sindaco, onestamente. >>

Presidente Elisa Francini: << Di Ponte. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Appunto, noi non siamo... tanto è vero ricordavo ora adesso a Luca, che sulla prima parte del suo intervento, mi trovava pienamente d’accordo. Quindi, non è che noi si dice che noi siamo... certo è che se mi si viene da dire che il servizio, ancorché ci sia un indagine, ma che il servizio non funziona, ecc. no, quello no, quello non l’accetto, ma non io, e non per me, non l’accetto per chi, negli anni, si parla del 2000, ha portato avanti, ha lavorato, ha portato avanti le cose, dai politici, ai tecnici... quello non l’accetto, per il rispetto del lavoro e dell’impegno delle persone. Quello non si può accettare. Poi, che debba essere migliorato, e debba essere fatto meglio, ognuno lo giudica, lo vede a modo suo, e magari, nell’alternanza di Governo, ognuno ci mette il suo per fare. Però bisogna che ci sia un terreno comune. E il terreno comune, secondo me, è quello lì, che il servizio viene portato avanti e viene fatto. Che debba poi essere migliorato sì. Che ci sia un indagine in corso in cui tutti si prende atto a che in maniera garantista si aspetta... dopo di che, poi, chi deve pagare, pagherà, sia in termini anche personali, che di altri tipi di strutture, ma insomma, le debba pagare. Quindi, niente apprendo positivamente il richiamo alla collaborazione e quindi, va bene. >>

Presidente Elisa Francini: << Alba, puoi rispondere. >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << No, dicevo, create una struttura. Io sono pensionanda, createla una struttura e per struttura non intendo un ... o qualcosa del genere, ma consulenti che conoscano il problema, perché si parla di ATO, gira, gira, non si sa manco che è. Si parla di termovalozzatore, lo sapranno in tre che cosa è effettivamente un termovalorizzatore. Quindi, siccome siete alla governance, createlo. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte:

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<< Infatti c’era su questo discorso qui, fu richiesto proprio in uno degli ultimi Consigli direttivi di, comunque, di investire qualcosina, ovviamente si tratta non di cifre impressionanti, giuste, parsimoniose che siano in linea con... Però che possano anche dare informazioni su quelle che sono le strutture, perché appunto, si fa confusione. Nemmeno i Sindaci hanno capito che cos’è l’ATO, perché qualcuno dice ancora io esco dall’ATO. Io esco dalla Regione Toscana, io esco dall’Italia, cioè siamo ancora a questo livello qui, non si è capito che per normativa si è dentro, e che non è che puoi entrare ed uscire, sei lì dentro, devi stare lì dentro. E infatti, è necessario, di sicuro, andare in questo indirizzo qui. E anche sul discorso dei consulenti, mi trovi molto d’accordo, perché credo che ci sia bisogno in questo momento, in questo percorso, di avere anche chi ti affianca in maniera tecnica che possa dare una mano, a cercare di indirizzare la situazione ed i percorsi in maniera migliore. >> Presidente Elisa Francini: << Allora, mentre aspettiamo Marco che rientri, se ci sono altre interrogazioni con Terranuova in Comune. Prego, Luca. >>

Consigliere Luca Trabucco: << Sì. Io volevo chiedere se sono previsti degli interventi sulla strada di Ganghereto, sulla frana, dato che, c’era un vecchio progetto della Provincia. La frana ancora, diciamo, non è stabilizzata, perché continua a scendere, ad avvallarsi la strada. Dunque, volevo sapere se c’è in procinto prossimamente di ripristinare quel progetto che aveva presentato la Provincia una volta, o che doveva presentare la Provincia una volta, o se è tutto rimandato. Grazie. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Cogli un punto che ci ha preoccupato e che ci preoccupa parecchio. Non ci sono, ad oggi, che io sappia, interventi imminenti da parte della Provincia. Fu fatto quell’intervento, per cui, rifecero un po’ quella qualificata sul versante che franava, ed è stato rifatto quell’asfalto, ma già da oggi, si vede, continua già a rimuoversi. L’allora Ingegner Grani, che si occupava del servizio viabilità disse: no, si sposterà la strada più sotto le balze. Sì, va bene, franerà sulle balze di sopra, siamo sempre lì, bisogna intervenire in maniera importante sul versante. Lei diceva che non c’erano le somme necessarie per fare quel tipo di intervento, e che si doveva... intanto avrebbero fatto delle indagini geologiche e credo che quelle le abbiano svolte, perché appunto, ci era stata data comunicazione ai nostri uffici che c’erano i tecnici a fare questi rilievi. Però di progetti imminenti sulla strada, non ci sono. >>

Presidente Elisa Francini: << Luca, vuoi rispondere? >>

Consigliere Luca Trabucco: << Grazie. Questa, purtroppo, rientra nella disamina del passaggio Provincia-Regione che, sono stati tagliati tutti i fondi, così almeno, abbiamo finito l’operazione di passaggio. Io invito l’Amministrazione, comunque, a sollecitare nel possibile, per un eventuale intervento, perché quella è una strada anche importante di collegamento per noi, dato che la prima porta che porta verso Arezzo viene considerata quella, a

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parte casa sua, poi, insomma, la cosa più importante è cercare di dare subito la messa in sicurezza della strada, insomma, cercare anche di rivedere un progetto qualche cosa, insomma, nell’ordine di poter avviare dei lavori, perché diventa veramente pericoloso andare avanti in quella situazione. Grazie. >>

Presidente Elisa Francini: << Bonaccini, direi. Se ci sono interrogazioni. >>

Consigliere Marco Bonaccini: << No, perché ho delle interrogazioni, siccome glielo ha già chiesto, è inutile che glielo chieda, lo chiedo a lui che gli ha risposto. Scusate. Grazie, Presidente. No, mi riaggiornavo su quelle che erano le interrogazioni, perché io volevo capire. Ho visto che c’è stata la frana la Strada dei Campogialli, per questo ho sentito l’interrogazione parziale del mio collega. E volevo capire, siccome sono stati un paio di giorni abbastanza impegnativi, da un punto di vista idrogeologico sul Comune di Terranuova, al di là, insomma, di com’era andata la strada, i progetti, diciamo, di rimessa in opera e di sistemazione della strada, e insomma, se c’erano stati altri danni. Volevo un po’ un resoconto di quei giorni, perché, insomma, volevo capire, perché alcuni Comuni hanno subito abbastanza danni, ecco. >>

Presidente Elisa Francini: << Sindaco. >>

Sindaco Sergio Chienni: << Ti rispondo io, poi integra Mauro. No, quello che ci tenevo a dire, è cogliere l’occasione per dire questa cosa: spesso e volentieri le opere di riduzione di rischio idraulico sono le cosiddette opere che io chiamo silenziose, perché fai, nessuno te ne rende merito, e ci se ne accorge soltanto quanto hai evitato rischi che, purtroppo, si sono concretizzati in altri posti. Perché dico questo? Perché a dicembre inizieranno i lavori della riduzione del rischio idraulico del secondo stralcio del Ciuffenna, e con 1.700.000 che abbiamo accettato dalla Regione, credo che quello sia veramente un risultato molto significativo. C’è da dire che Terranuova ha subito dei danni, sì, per questo siamo assieme a tutti gli altri Comuni della Provincia di Arezzo a chiedere lo stato di emergenza alla Regione Toscana, lo ha fatto a nome di tutti il Presidente, ha già formalizzato il Presidente della Provincia Vasai, però se andiamo a vedere nel dettaglio, i dati non sono derivati da esondazione dei corsi di acqua, noi, sostanzialmente, ci ha esondato solo Borro del Tasso, non ha provocato grandissimi danni, cioè ha danneggiato un po’ le sponde, c’erano già delle pregresse situazioni, per cui, bisogna intervenire nella riqualificazione e del rifacimento della strada, però è stata l’unica esondazione. Il resto, il danno grosso, lo abbiamo ricevuto a Campogialli perché l’acqua, purtroppo, ha scavato e fatto franare una parte della carreggiata. Però, per dire, il Comune di Terranuova da un punto di vista di rischio idraulico legato ai corsi d’acqua, è abbastanza in sicurezza, non del tutto in sicurezza, ma è abbastanza in sicurezza, infatti, ha retto meglio di altre zone geografiche limitrofe alla nostra. Mentre, per quanto concerne, purtroppo, la strada il danno è ingente, stiamo facendo una valutazione, poi, integra Mauro, sulla tipologia di intervento da applicare, anche perché crea di problemi che riguarda i trasporti

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pubblici, non solo privati. Ci sono bambini che da Campogialli prendono, e fanno a scuola a San Giustino e quindi, oggi non possono fare quella strada, devono fare la circumnavigazione per poterci andare. I mezzi pubblici non ci passano, così come quelli privati. Quindi, per il resto per l’intervento in se che si è previsto, e si sta ipotizzando, passo la parola a Mauro. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Sì, appunto come diceva il Sindaco, i danni da noi dovuti a quei giorni di pioggia sono localizzati sulla strada di Campogialli, sulle due strade di Campogialli e sulla strada del Borro del Tasso. Sulla strada del Borro del Tasso ci sono danni, appunto, di entità minore e già stiamo già intervenendo, perché abbiamo già messo in programma con, appunto, l’intervento di pulizia del borro, con l’intervento dell’Unione dei Comuni del Pratomagno, e la Ditta sta lavorando in questi giorni, per la riprofilatura del borro. Dopo di che, noi andremo, a causa, appunto, della piena che ci fu, andremo a rifare dei tratti di scogliera dove è necessario, per mantenere la stabilità della strada, proprio per questo abbiamo, sì sul Borro del Tasso, e proprio per questo abbiamo chiuso la strada, perché il carico e il traffico dei mezzi anche se non pesanti, comunque, può creare pericoli sulla stabilità della strada e quindi, potrebbero verificarsi delle frane della strada stessa. Quindi, oggi profilatura, entro breve la ricostruzione delle sponde, dopo di che, riapriremo la strada. Probabilmente, il tutto nell’arco di 20/30 giorni, ecco, questi sono i tempi che ci potremo dare realisticamente tempo permettendo, e tempistiche su tutti gli affidamenti necessari da rispettare. Per quanto riguarda, invece, il Campogialli ci sono due problemi: uno dalla strada dell’Ascione alla Frazione e l’altro dalla Frazione alla strada della Setteponti. Sì. Quello dalla parte a valle, dall’ Ascione alla Frazione ha, diciamo, ha visto l’installazione di un senso unico alternato regolato da semaforo. Questo proprio perché c’è un, andando verso la Frazione, a sinistra, c’è un movimento franoso a fronte di una quindicina di metri di altezza. Non è franato, però si sta movendo. Tra la strada dell’Ascione e la Frazione. Prima di arrivare dall’Ascione a Campogialli, prima di arrivare, sulla sinistra, si vede perché è transennata adesso da transenne, e c’è il semaforo, sulla sinistra, appunto, dicevo, c’era il problema, e anche lì ci sarà da fare, probabilmente, delle palificate, devo i tecnici ancora studiare la soluzione tecnica, appunto. Ma è una questione, diciamo, rispetto a quella di sopra che ci preoccupa un attimo meno, perché il traffico, comunque, è garantito, anche se, in maniera alternata. Nella parte a monte, quella che va dalla Frazione alla Setteponti, lì invece c’è un fronte di frana importante, di circa 130 metri di altezza, per un centinaio di lunghezza. E ci passa anche già un sottoservizio, la rete del gas, di Toscana Energia, che ha già provveduto a fare un by-pass a deviare la linea. Però, appunto, pensare di andare a ricostruire quel tipo di frana lì, oltre al fatto di tempistiche, perché richiedono le indagini geologiche, un progetto importante, delle procedure di affidamento, anche importanti, perché poi si tratta di somme ingenti, quindi, non è pensabile di fare procedure più veloci e più snelle, ma occorre rispettare tutti quelli che sono i vincoli poi, dovuti al Codice degli appalti, ci sarebbero dei tempi molto più lunghi, e la nostra necessità, come diceva il Sindaco, era quella di riaprire il prima possibile la strada e il transito, proprio perché si creano disagi, ci sono disagi effettivi sulla cittadinanza, anche perché sennò non ci sarebbe stata la strada, quindi, serve. Quindi, la soluzione più veloce è quella di andare per

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quel centinaio di metri di strada, andare a prendere accordi con i frontisti, e spostare la strada, traslare la strada, all’interno di quei 5, 6, 7, 8 metri, non lo so, questo poi lo decideranno i tecnici, in maniera da creare subito una strada alternativa parallela e deviare il traffico lì, in maniera che poi, si possa pensare più con calma, e anche risposte permettendo, di andare a ricostruire, se dovrà essere ricostruita, quella strada, perché, appunto, questa soluzione qui che abbiamo praticato a Poggi Orlandi quando franò a causa della rottura dell’acquedotto, ecco, una soluzione del genere, ci permette, appunto, in tempi più rapidi, nell’arco di 30, 40, 60 giorni di poter arrivare ad una soluzione. Nell’altro modo, mi ricordo l’esperienza di Poggio Orlandi, ci è voluto, invece, la frana infondo alla strada dove c’è le strade e il centro abitato, ci è voluto quasi due anni per arrivare ad una soluzione. Poi, definitiva, poi ci è voluto veramente tanto tempo, e lì, c’è la necessità di costruire il versante, perché c’erano delle case. Quindi, si doveva mettere anche, oltre al fatto di accedere, ma di mettere in sicurezza il versante, perché sembrava che anche le case potessero poi franare. Là c’è solo una strada, quindi, non lo so, valutiamo se, come dire, il costo è paragonato, come dire, e supporta quello che poi, è effettivamente l’efficienza di fare un intervento e di spendere dei soldi importanti, perché si parla nell’ordine di 300.000 Euro, più o meno, spendo una cifra del genere, per ristrutturare 100 metri di strada, piuttosto che spostarla di qualche metro più a monte, con una cifra che è molto, ma molto più esigua. >>

Presidente Elisa Francini: << Marco. >>

Consigliere Marco Bonaccini: << Sì, sono soddisfatto e io ci tengo a sottolineare come, insomma, quando c’è stata la piena, perché insomma, anche il Ciuffenna è stato abbastanza in piena, ho sottolineato anche il progetto che è stato approvato, abbiamo approvato un progetto che, insomma, andare a mettere in sicurezza l’abitato, insomma, però giustamente noi, il Sindaco sono sempre progetti che fanno notizia, ecco, fare una... ecco, messa in sicurezza cassa di espansione sono delle cose molto secondarie. Però sono utilissime. Niente, sono soddisfatto per quella che è la risposta, perché comunque, quello è l’aggiornamento. Però, purtroppo, il nostro territorio si basa soprattutto in quella fascia che va da Piantravigne fino a Campogialli, San Giustino, praticamente, tutta quella fascia che è, diciamo, il bordo delle balze, che ha una friabilità del terreno piuttosto elevata e quindi, è rischiosa. Ora, qualche intervento andrà fatto, più che altro, anche per mettere in sicurezza il versante, perché, comunque, anche spostando la strada, sennò si va per spostamenti successivi poi, ci si posta fino a che la frana non ci raggiunge, però, insomma, a parte un po’ la battuta, andrà messo in sicurezza, perché comunque è una zona piuttosto frequentata e quindi, anche una nuova strada, un nuovo versante, va messo in sicurezza. Però, per questo sono soddisfatto della risposta. >>

Presidente Elisa Francini: << Hai un'altra interrogazione? >>

Consigliere Marco Bonaccini:

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<< Certo, Presidente, ho un'altra interrogazione. >>

Presidente Elisa Francini: << Prego. >>

Consigliere Marco Bonaccini: << Grazie. Allora, un'altra interrogazione che è per l’Assessore Romei. Volevo sapere com’è andato il viaggio in Ministero per i varchi elettronici, perché mi è stato detto che la richiesta partiva la prossima settimana... no, non fo ridere, Assessore, è una risposta ad un interrogazione molto seria. In data 28 ottobre mi è stato scritto: la prossima settimana parte la richiesta verso il Ministero. Volevo sapere com’è andato il viaggio verso il Ministero, insomma, se la nostra richiesta era arrivata e se era partito l’iter di autorizzazione. >>

Assessore Deborah Romei: << Allora, è partita la PEC, ovviamente, nei confronti del Ministero. Abbiamo ricevuto la conferma della ricezione e quindi, siamo in attesa della loro risposta. >>

Consigliere Marco Bonaccini: << Vista la richiesta mi sa dare una time line possibile, oppure uno scadenzario, possono rispondere dopo 12 mesi, mesi, mesi, un mese, la prossima scadenza, quando me la da Assessore? >>

Assessore Deborah Romei: << Io, purtroppo, non posso rispondere per il Ministero. Io mi auguro che la risposta avvenga nel più breve tempo possibile. Se poi, eventualmente, vediamo che la risposta tende a non arrivare, possiamo sollecitare tranquillamente una risposta. Questo è quanto. >>

Consigliere Marco Bonaccini: << Bene. Sono parzialmente soddisfatto, e me lo segno. >>

Presidente Elisa Francini: << Luca. >>

Consigliere Luca Trabucco: << Grazie, Presidente. Una è in merito... io questa interrogazione tutti gli anni chiedo se, e questo mi era stato detto che veniva fatto quest’anno, ma penso che non sia ancora stato fatto, la contabilizzazione dei sottoservizi di Valvigna. Perché quelli sono stati fatti a scomputo degli oneri di urbanizzazione per il capannone Bartolini e quindi, ad oggi, sarebbero ancora in carico al Comune e devono, in qualche modo essere ceduti alle Società che, logicamente, ci dovrebbero corrispondere con una... ecco, volevo sapere questo. >>

Assessore Deborah Romei: << Mi riservo di risponderti in forma scritta alla sua interrogazione. >>

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Consigliere Luca Trabucco: << Grazie Assessore ... L’altra interrogazione è se risulta al Comune che le fognature del Tasso, siano ancora in carico al Comune, perché qui si apre un nuovo dilemma, in quanto, i cittadini del Tasso pagano la depurazione a Publiacqua. E logicamente il costo di smaltimento. Se sono ancora in carico al Comune, di fare un’azione verso Publiacqua perché le prenda in carico, perché altrimenti qui c’è una competenza fra Comune, Publiacqua e dunque, anche i pagamenti dovrebbero essere scorporati. Grazie. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Cioè, non capisco la domanda perché in teoria già tutte le reti fognarie e le reti dell’acquedotto sono di competenza di Publiacqua. Quindi, meriterebbe di dirti: anche il Tasso, se vedo... cioè se mi poni questa domanda, credo che qualcuno mi abbia... >>

Consigliere Luca Trabucco: << Definizione del quesito: persona che vuole fare la ricostruzione di un bene, gli è stato sollevato il problema della depurazione, addetto gli è stato chiesto di farsi un depuratore. Bene chi è il committente ha risposto: io sono allacciato alla rete fognaria, con depuratore finale della rete fognaria. Risposta dell’ufficio, non so di chi, la rete fognaria del Borro del Tasso non è in carico a Publiacqua, ma è ancora in carico nostro. Vero, falso, notizia sbagliata. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Non mi pare proprio. >>

Consigliere Luca Trabucco: << Allora non credo proprio che sia lecito chiedergli il depuratore perché... >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << ... perché il Comune ormai ha dismesso le proprie competenze su tutto quello che riguarda la rete fognaria e la rete dell’acquedotto. È tutto in gestione alla Società. Anche lì c’è un Ente, l’Autorità idrica, che ha dato per gara, ha ridato ad un'altra Società che era Publiacqua la gestione del servizio. Poi lo fanno più o meno bene? Nell’ultima Assemblea, abbiamo avuto un bel diverbio con gli Amministratori della Società, ma anche dell’Autorità idrica stessa, perché ci sono diversi disservizi e poi c’è questo rimpallo continuo di competenze, per cui c’è il Comune, comunque... no. È ovvio che il Comune, un cittadino viene in Comune e si dice ci s’ha un problema sulla fognatura, non è il Comune ti dice no, arrangiati, il Comune prende in carico la segnalazione, però non fa altro che poi girarla alla Società che deve svolgere il servizio. Quindi, anche in questo caso qui mi viene da dire, la prendo come la prendo, a questo punto, dopo di che dico all’ufficio di girarlo alla Società, ecco. >>

Consigliere Luca Trabucco: << Sì, perché il problema era anche che era stato richiesto un depuratore, che essendo scarico in pubblica fognatura, la depurazione è della pubblica fognatura, non

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è del privato e quindi c’era stato, penso, un malinteso tra chi erano le competenze, perché se io sono un privato e chiedo lo scarico in pubblica fognatura, sarà poi il pagamento a valle della depurazione. Ma non che mi devo dotare di un depuratore personale. Grazie. Era da tutto qui che è nato il quesito. >>

Presidente Elisa Francini: << Sono previste altre interrogazioni? >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Io volevo soltanto chiedere, quando è venuto l’acquazzone l’altro giorno, Viale Europa era abbastanza allagato ... di dire di pulire ogni tanto quelli che sono gli scarichi nelle fognature, perché si riempiono di foglie, ora però gli alberi non ci sono. Appunto, quindi, probabilmente... >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Sì, anche lì, Albarosa, abbiamo evidenziato alla Società un elenco, un report preciso di strade e di caditoie, da ripulire e anche loro, che ti devo dire, mi viene da dirti a volte sì, posso capire che ci possa anche essere qualche ritardo, perché hanno da gestirne diverse, perché però poi, alla fine, bisogna che ci sia una risposta, ecco. Posso capire il ritardo di una settimana, di due settimane, la prima volta, poi la seconda volta se ti ripropongo la segnalazione perché i nostri uffici l’hanno fatta, ci sono dei Protocolli, ci sono, possono venire a dire che si reinterviene, ci si proverà, poi, è anche vero che però, l’altro giorno ci fu veramente una quantità di acqua caduta in un tempo talmente breve che poi, anche le fognature fanno fatica tecnicamente a ricevere, perché hanno una certa portata, perché l’acqua eccede la portata, rimane sulla strada. Però ci furono dei punti, in particolare Viale Europa, per la rotonda di Paperina, il Viale Piave per evidenti motivi, perché non è strutturato, è proprio per quello che sarà oggetto di revisione, ecco, ci furono tre o quattro zone, ma anche Via Vittorio Veneto stessa, che andarono molto in crisi. Diciamo che danni non ci sono stati, per fortuna, però li abbiamo sollecitati nuovamente, a far si che rintervengano. Il Sindaco, però, voleva... >>

Sindaco Sergio Chienni: << C’è il Vice Sindaco che è affetto da amerighite. No, scherzo, a parte le battute. No, volevo integrare semplicemente dicendo questo: io credo che Publiacqua su alcuni aspetti debba sensibilmente migliorare, nessuno si nasconde dietro a un dito da questo punto di vista, e credo, anzi, che la nostra Amministrazione si sia mossa in maniera risoluta su questo, sia quando si è verificato l’episodio di Via Montello, sia per altre circostanze. Tra l’altro, noi abbiamo rincontrato il Presidente di Publiacqua, proprio, ed il Vice Presidente di Publiacqua proprio per sottolineare questi aspetti, ci aspettiamo un cambio di marcia da questo punto di vista, su certe cose che non ci stanno bene. C’è da dire un'altra cosa. Che l’altra volta ha veramente avuto quella recente precipitazione un carattere di eccezionalità piuttosto marcata e diffusa. C’è da dirsi però, bisogna farsi trovare sempre più pronti, e quindi, anche questo tipo di manutenzione deve essere assolutamente fatto in maniera periodica, perché sembra non avere più il carattere dell’eccezionalità, perché ormai tra vento e acqua, ci si sta abituando ad un vero e proprio cambiamento climatico, e siamo soggetti a questi

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fenomeni molto più di frequente rispetto al passato e quindi, per questo, bisogna migliorare in fretta, perché altrimenti i danni saranno sempre peggiori. Anche qui non lo dico perché mal Comune e mezzo gaudio, però si fa sempre un po’ di comparazione, cioè, anche da questo punto di vista qui, il sistema fognario di Terranuova ha retto meglio di altri luoghi dove, effettivamente ho constatato o tramite TV, o tramite social, o tramite coso, in cui, veramente ci sono state delle difficoltà, anche perché è un contesto diverso ecc., però insomma, si è visto altri Comuni in situazioni nettamente peggiori. Quindi, però questo non toglie che noi bisogna, comunque, migliorare, perché stare fermi sarebbe un peccato, rispetto, ripeto, a episodi che non sono più da considerare straordinari, perché hanno una tale frequenza che, probabilmente, bisogna purtroppo aspettarseli anche nel prossimo futuro. >> Presidente Elisa Francini: << Ci sono altre interrogazioni? >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Mi permette l’ultimo, brevissimo, 10 secondi, perché non l’ho fatto nelle comunicazioni, me lo sono dimenticato. Visto che si ricordava, visto che l’Albarosa ha ricordato quell’evento lì. Quella domenica pomeriggio ci tenevo a ringraziare i tecnici, il tecnico era reperibile, comunque, si è appoggiato anche ad un'altra persona, con un altro tecnico è venuto, diciamo, gratuitamente, ecco, così, per senso del dovere, è intervenuto anche agli operai che sono stati fuori, praticamente, tutta la giornata, per andare a tamponare quegli episodi che si creavano della fossetta, magari, che si era strappata e quindi c’era la terra sulla strada, insomma, per essere pronti nella gestione e nella pulizia delle strade, nella sicurezza, ci tenevo a ringraziarli perché mi sono dimenticato prima, durante le comunicazioni, ecco. >>

Presidente Elisa Francini: << Chiuso. Ok, le interrogazioni sono chiuse. Si passa al punto n.4.

PUNTO 4 - MODIFICA ED INTEGRAZIONE ALLA CONVENZIONE PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA DELLA SOTTOZONA BC TER 38 (EX BC TER 04) PRESENTATO DAL CONSORZIO EDILIZIO DENOMINATO LA LODOLA IN AREE RESIDENZIALI AI SENSI DELLA LR N.1/2005 IN LOCALITÀ PAPERINA, REP. N.56730, N.27255 DI RACC. DEL 21/12/2011. IMMEDIATA ESECUTIVITÀ. Relatore Romei. >>

Assessore Deborah Romei: << Allora, sì, con la presente Delibera si riapprova la convenzione della zona di recupero dell’area BC ter 38, presentata dal Consorzio La Lodola. Il Piano di recupero è stato approvato nel 2010, e la relativa convenzione era stata sottoscritta il 21 dicembre 2011. La convenzione era già stata modificata che sarà tornata in Consiglio Comunale, il 6 marzo 2012, a seguito di modifiche e disposizioni sopraggiunte legislative, a seguito del 163 e DPR 380. Dopo di che, con Delibera di Giunta Comunale del 22 novembre 2015 erano state apportate delle modifiche però

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non sostanziali. Vista la nota pervenuta dal Comune, da parte della Signora Gori Laura presentata quest’anno con il quale si prendeva atto che erano avvenuti dei passaggi di proprietà, sostanzialmente, di parti sostanziali delle particelle oggetto del Piano di recupero, a questo punto, è stato ritenuto necessario ripassare dal Consiglio Comunale, per portare appunto, le modifiche. Quindi, le modifiche della convenzione che oggi riapproviamo, riguardano, principalmente: il cambio dei nominativi, l’esclusione, praticamente, delle persone che hanno ceduto le particelle dalla polizza fideiussoria, e oltretutto, viene specificato che una volta rifirmata l’attuale convenzione che oggi andiamo ad approvare, i lottizzanti hanno tempo 5 anni per realizzare le opere di urbanizzazione. Le opere di urbanizzazione sono rimaste invariate, l’importo è lo stesso, e quindi, si tratta, comunque, di modifiche relative, appunto, ai nominativi alla polizza fideiussoria. >>

Presidente Elisa Francini: << Sì. Allora intervento e dichiarazione di voto. Parte Bonaccini. >>

Consigliere Marco Bonaccini: << Sì, molto semplicemente, come descritto dall’Assessore, è un cosa, diciamo, è quasi un atto dovuto, piuttosto tecnico. Quindi, fondamentalmente, non varia quella che era la previsione dell’Ente, per questo, il nostro voto sarà un voto di astensione. >> Presidente Elisa Francini: << Trabucco. >>

Consigliere Luca Trabucco: << Sì. Noi manteniamo quello detto in Commissione, e votiamo favorevoli. >>

Presidente Elisa Francini: << Migliorini. >>

Consigliere Leonardo Migliorini: << Anche noi votiamo favorevole. >>

Presidente Elisa Francini: << Si mette in votazione il punto. Favorevoli? 12 favorevoli? 14. 14 favorevoli, 1 astenuto e 0 contrari. Si vota per l’immediata esecutività. Favorevoli? 14 astenuti? 1. Contrari? 0. La Delibera è approvata. Si passa al punto n.5.

PUNTO 5 - RISOLUZIONE CONSENSUALE DELLA GESTIONE ASSOCIATA DELLA FUNZIONE DI SEGRETARIO COMUNALE TRA IL COMUNE DI MONTEVARCHI E IL COMUNE DI TERRANUOVA BRACCIOLINI.

Consigliere Luca Trabucco: << Per la registrazione presiede il punto Luca Trabucco. Bene, lascio la parola al Sindaco per l’illustrazione del punto. Prego, a lei la parola. >>

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Sindaco Sergio Chienni: << Ovviamente i due punti il punto 5 e il punto 6 sono strettamente correlati, al punto 5 andiamo a risolvere consensualmente la gestione associata e la funzione di Segretario Comunale che era istituita ormai da qualche anno, tra il Comune di Terranuova Bracciolini e il Comune di Montevarchi, e che vedeva il Comune di Montevarchi quale Ente capofila. Io ci terrei esclusivamente le ragioni che hanno portato a questa risoluzione, premettendo che, eventualmente le letture di fantapolica, non è che c’è qualcosa di storto fra il Comune di Terranuova e il Comune di Montevarchi. Si tratta semplicemente di esigenze che, in questo momento differiscono. Ossia, sapete che la riforma Madia prevede la trasformazione dei Segretari Comunali, perlomeno ad oggi, se non cambia qualcosa, in figure dirigenziali e questo, va a rafforzare un ragionamento che stavamo portando e ragionando da qualche mese, ossia, la necessità di avere un Segretario Comunale per un maggior tempo rispetto a quello di 1/3 circa, che avevamo fino ad oggi previsto nella convenzione con il Comune di Montevarchi. Perché? Perché alcuni aspetti sono sempre più complessi e richiedono più tempo, mi riferisco alla trasparenza, rispetto che ad altre cose, e anche in vista del fatto che, questa figura, se va avanti la riforma Madia così com’è, verrà inserita nei ruoli dirigenziali, quindi, no si limiterà semplicemente a quelle che sono le attività oggi esistenti, ossia, quelle, perlomeno, storicamente maturate all’interno del nostro Comune, cioè di seguire l’attività del Consiglio Comunale, della Giunta, il discorso della trasparenza e quant’altro, ma presumibilmente gli verranno assegnati anche altri settori di responsabilità, nella gestione dell’Ente. Quindi, noi abbiamo richiesto al Comune di Montevarchi di avere il Segretario Comunale per una maggior quota di tempo. Il Comune di Montevarchi, secondo me, legittimamente, ci ha risposto che dato le dimensioni del suo Ente, il tempo del 70% del Segretario Comunale ne hanno oggettivamente esigenza, e in questo senso, mi sento di concordare, considerando che noi siamo un Comune di 12.500 abitanti, Loro di 24.000 più o meno, capisco qual è la loro esigenza e quindi, anche il bisogno di avere, per quella quota di tempo, il Segretario Comunale. Incontrando e quindi, avendo necessità di esigenze da questo punto di vista, abbiamo concordato serenamente, di addivenire ad una risoluzione, per dare modo, al Comune di Terranuova, di trovare un altro Comune che fosse disponibile ad associare il servizio. E quindi, questa è l’ossatura dell’atto, cioè la risoluzione con Montevarchi, a cui, poi, ovviamente fa seguito nel punto successivo, la proposta di attivare il servizio, con un altro Comune che rispondesse a queste esigenze che ho, ovviamente, rappresentato al Comune di Montevarchi e che hanno portato alla risoluzione consensuale della gestione associata. >>

Vicepresidente Luca Trabucco: << Bene. Ringrazio il Sindaco. Ci sono interventi? Prego, Consigliere Bonaccini, a lei la parola. >>

Consigliere Marco Bonaccini: << Sì, abbiamo già fatto una discussione piuttosto compiuta, anche in Commissione affari istituzionali dove, comunque, abbiamo abbastanza sviscerato la questione. Io sottolineo due cose. Io non ho credo alle coincidenze, cioè, io nella vita non ci credo alle coincidenze. Quindi, il fatto che comunque, ci sia stato un cambio di guida del

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Comune di Montevarchi, e che in qualche modo per una visione, per una provenienza politica, per una, diciamo, tutta una serie di fattori, ci sia divergenza di Amministrazione, lo ritengo piuttosto plausibile con il Comune di Terranuova, tant’è che nel precedente Consiglio Comunale parlavamo di dimettere il servizio associato dei tributi. Oggi siamo a rescindere l’accordo di condivisione del Segretario Comunale, e quindi, si sottolinea come, probamente, questa grande amicizia, questa grande convergenza con il Comune di Montevarchi, forse, non era così a lungo termine, come ci era stato prospettato in anni passati. Io quando ancora sedevo tra i banchi del pubblico, il mio collega Luca Trabucco che era qui seduto in questo posto, sempre, diceva come... no, perché è un intervento che io ritenevo importante allora, oggi, forse, è più vero di allora. Diceva: invece di prendere un Dirigente a tempo indeterminato, e un Segretario Comunale a spiccioli di tempo, perché, alla fine, aveva solo uno spicciolo del tempo impiegato per il Comune di Terranuova, era più importante avere un Segretario a tempo pieno o comunque, con la maggioranza, una grossa fetta del suo tempo sul Comune di Terranuova, questo era un intervento che allora fu molto criticato, però, ad oggi, si sta andando in quella direzione lì. E quindi, molto probabilmente Luca Trabucco aveva ragione quando 3 o 4 anni fa, diceva questa cosa qui. E quindi, io da una parte sono contento che si vada in questa direzione qui, perché reputo funzionale per Terranuova, avere un Segretario per maggior tempo. Perché, comunque, Terranuova, come si è parlato anche in Commissione, è un Comune abbastanza... non è piccolo, non è grande, ma è abbastanza grande, e poi, è abbastanza complesso, perché comunque, deve gestire tutta una serie di cose importanti. Quindi, il fatto che, ad oggi a cercare un Comune e poter offrire maggior tempo al Segretario Comunale, secondo noi, la rivediamo un dato favorevole, al di là di quelle che poi, saranno le figure che recupereranno quest’incarico oggi o domani, però avere più a disposizione il Segretario Comunale, credo che sia un fattore positivo. >>

Vicepresidente Luca Trabucco: << Bene, ringrazio il Consigliere Bonaccini. Ci sono altri interventi? Consigliere Fuccini, a lei la parola, prego. >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << In queste cose siamo sempre stati cassandra, e quindi, subiamo i risultati di cassandra. Comunque, d’accordo, ci si sposa in due, come disse l’Assessore in sede di Conferenza dei Capigruppo, se uno non è più d’accordo, l’altro, se è una persona intelligente se ne va. Quindi, noi si va via, giustamente, le motivazioni quali sono quelle tutte, quelle che ci sono, non le sapremo mai, perché per un certo lasso di tempo, e va bene, prendere, cioè prendere, impegnare nei nostri uffici una persona che abbia più tempo da dedicare al Comune stesso. >>

Vicepresidente Luca Trabucco: << Grazie Consigliere Fuccini. Ha chiesto la parola il Consigliere Migliorini, a lei la parola. Prego. >>

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Consigliere Leonardo Migliorini: << Allora, fortunatamente quando Luca fece l’intervento c’ero anch’io sui banchi di questo Consiglio Comunale, per cui, mi ricordo bene le chiacchierate che si facevano, e così come mi ricordo bene le motivazioni che ci portarono alla scelta di un Dirigente a tempo indeterminato, che era dovuti al fatto che erano venuti meno ben due dei Dirigenti, ossia, la Dottoressa Montefusco, prima e dopo anche la Dottoressa Baracchini, che non erano più all’interno del nostro Comune e il nostro Comune era rimasto con un solo Dirigente a tempo indeterminato, e un terzo Dirigente che era la Dottoressa Barucci. Quindi, in quel momento lì era necessario assumere e stabilizzare la nostra pianta organica, con un altro Dirigente che potesse essere comunque fermo in quel ruolo e che potesse andare a ricoprire quelli che sono i ruoli che ricopre oggi e che, penso, vadano a ricoprire una grande fetta di attività del nostro Comune. Senza considerare il fatto che, l’altro nostro Dirigente a tempo pieno, nel giro di pochi, anzi, pochissimi anni, andrà in pensione. Quindi, era necessario sia nel presente, sia i prospettiva. Poi, quello che ha detto il Sindaco, credo che sia assolutamente corrispondente ai nostri intendimenti e alle motivazioni che ci hanno portato alla rescissione dell’accordo con il Comune di Montevarchi, e quindi, alla stipula del nuovo, di una nuova convenzione con il Comune di Castelfranco. Quindi, in primis, la Legge Madia, il fatto che un Segretario Comunale, per un po’ più di tempo rispetto a prima, sicuramente, è un aiuto per la Giunta Comunale, ma è un aiuto anche per la macchina Comunale nel suo insieme. Ora, non sono riuscito ad avere i conti da Gabriele, però penso che ci sia anche un piccolo risparmio come dicevamo l’altro giorno. Ora, ripeto, non sono riuscito ad avere i conti precisi, però qualcosina proprio poco in meno si spendeva, soprattutto in considerazione del fatto che, è di una classe inferiore rispetto al Segretario che avevamo con gli altri Comuni. Comunque, penso che sia un passo significativo ed importante anche per il nostro Comune, perché andiamo a dare ancora più concretezza e stabilità, ad una pianta organica che sta sempre più diminuendo e che, si spera, nei prossimi anni possa essere rimpinguata con altre figure. >>

Consigliere Luca Trabucco: << Grazie Consigliere Migliorini. Per la registrazione è entrato il Consigliere Nocentini. Se ci sono altri interventi, altrimenti, lascio la parola al Sindaco. Prego, Sindaco, a lei la parola. >>

Sindaco Sergio Chienni: << Io ci tenevo, invece, a ribadire questo concetto: perché è corrispondente assolutamente al vero, non è che tra vent’anni si verrà a conoscenza di una verità diversa da questa. No, no, è proprio così. Allora, per quanto concerne il discorso che faceva il Consigliere Bonaccini, in realtà allora, la situazione era diversa, perché il Segretario Comunale aveva altri compiti, mentre invece, in questa circostanza, ha una prospettiva totalmente diversa, come enunciavo prima, perché se la Madia procede come riforma, così com’è stata già indirizzata, può darsi che nel giro di pochissimo tempo, oppure anche di pochi anni, effettivamente, questa figura evolva in maniera diversa. No, a parte gli scherzi. L’altra cosa, invece, che ci tenevo a dire, guardate che, non è il fatto che l’espressione quando ci si sposa, bisogna essere in due, l’ho utilizzata io, però parlando dei servizio dei tributi, no, però che era un

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contesto totalmente diverso, era una rappresentazione della realtà relativa ai tributi, che con molta schiettezza e sincerità, abbiamo affermato per quello che era. Sul Segretario Comunale, e sono convinco, anzi, ce o hanno anche espresso, che il Comune di Montevarchi alle condizioni previdenti, sarebbe andati avanti molto volentieri. Siamo noi a porre l’esigenza che, pur essendo soddisfatti della collaborazione del Comune di Montevarchi in quel settore, di avere una persona che potesse impiegare maggior parte del suo tempo nel nostro Comune, proprio per le esigenze che ho detto prima. E questa, vi garantisco, è la rappresentazione per filo e per segno, di quelli che sono i fatti. Altra cosa era sui tributi dove abbiamo convenuto un interruzione per motivi diversi, rispetto, invece, di questo servizio qui. Se noi lo paghiamo come abbiamo già detto negli altri Consigli Comunali, invece, ne approfitto per dirlo, il servizio associato del personale, il servizio associato per quanto concerne il discorso della Polizia Municipale, mentre, sicuramente, apriremo una riflessione a breve anche sulla Centrale Unica di Committenza dato che, è venuto meno l’obbligo di Legge di svolgerla in funzione associata. >>

Vicepresidente Luca Trabucco: << Bene, se non ci sono altri interventi, passiamo alle dichiarazioni di voto. Bonaccini, prego, a le la parola. >>

Consigliere Marco Bonaccini: << Allora, avendo fatto l’intervento fatto in precedenza, il nostro voto è favorevole. >>

Vicepresidente Luca Trabucco: << Grazie Consigliere Bonaccini. Consigliere Fuccini, a lei la parola. >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Relativamente al punto 5, si voterà a favore. >>

Vicepresidente Luca Trabucco: << La dichiarazione di voto la fa il Sindaco, prego, a lei la parola. >>

Sindaco Sergio Chienni: << Ovviamente per le motivazioni esposte, noi voteremo sì. Ci tengo ad aggiungere, ad approfittare in occasione della dichiarazione di voto, per ringraziare la Dottoressa Di Gisi per il lavoro svolto all’interno del nostro Ente, anche per ringraziare per la disponibilità che, ovviamente, sappiamo da oggi che è in un tempo residuo abbastanza ridotto, perché dal 1° di febbraio la convezione con il Comune di Montevarchi non ci sarà più, ringraziare la Dottoressa Milaneschi che comunque, ha preso questo ruolo per poco tempo, con passione ed impegno, e quindi, anche di questo la ringraziamo. >>

Vicepresidente Luca Trabucco: << Bene. Mi associo come Presidente del Consiglio, al ringraziamento ai due Segretari che abbiamo avuto, e che tuttora attualmente abbiamo. Pertanto, passiamo al voto del punto n.5 risoluzione consensuale della gestione associata della funzione

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di Segretario Comunale tra il Comune di Montevarchi ed il Comune di Terranuova Bracciolini. Favorevoli? All’unanimità. Il punto è approvato. Non c’è immediata eseguibilità. Rientra il Presidente Elisa Francini. Bene. >>

PUNTO 6 - ESERCIZIO ASSOCIATO DELL’UFFICIO DEL SEGRETARIO COMUNALE APPROVAZIONE DELLA CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI TERRANUOVA BRACCIOLINI ED IL COMUNE DI CASTELFRANCO PIANDISCÒ.

Presidente Elisa Francini: << Relatore, Sindaco. >>

Sindaco Sergio Chienni: << Allora qui ci tengo a spendere qualche parola in più anche per motivare la scelta che andiamo a proporre al Consiglio Comunale. Ovviamente, abbiamo proposto il recesso a far data dal 1° febbraio, la risoluzione della convenzione con il Comune di Montevarchi, proponiamo di instaurare, invece, una convenzione, ovviamente allo scadere con quella di Montevarchi, di un servizio associato con il Comune di Castelfranco Piandiscò. Noi partivamo dall’esigenza di avere una persona per maggior tempo rispetto a quello che avevamo oggi. Ovviamente, abbiamo sondato un po’ il terreno con le altre Amministrazioni, abbiamo riscontrato la disponibilità del Comune di Castelfranco Piandiscò e questo ci fa particolarmente piacere, perché indicando come in precedenza che, probabilmente, le normative comporteranno un evoluzione di questo ruolo, è ancora più importante che chi lo svolge sia una persona che ha competenza, capacità, e anche ovviamente, amore verso il proprio lavoro e tutte queste caratteristiche noi le riscontriamo nell’attuale Segretario Comunale di Castelfranco Piandiscò che è la Dottoressa Ilaria Naldini che è anche terranuovese e credo che, anche questo non guasti, perché chi in genere, lavora, ovviamente, per la propria Comunità di appartenenza, ha anche una motivazione in più rispetto, oltre a tutte le altre motivazioni che sottintendono al lavoro che uno svolge. Per ora abbiamo stabilito e convenzionato con il Comune di Castelfranco Piandiscò che la figura del Segretario Comunale lavorerà per il 40% nel nostro Ente e per il 40% a Castelfranco Piandiscò. Vorrei anche motivare il perché di queste percentuali e la genesi del perché di queste percentuali. Perché l’attuale Sindaco di Castelfranco Piandiscò ha ancora un residuo di 15 mesi del quale Presidente dell’Unione dei Comuni, per com’è organizzata l’Unione dei Comuni, il Sindaco facente funzione di Presidente dell’Unione, si porta dietro il Segretario Comunale. Quindi, l’attuale Segretario la Dottoressa Naldini, dovrà svolgere il ruolo per questi 15 mesi, sia per Castelfranco e Piandiscò, sia per l’Unione dei Comuni, e quindi, il Sindaco di Castelfranco ci ha chiesto di iniziare la nostra convenzione distribuendo il 60% a loro e 40% a noi. Però lo annuncio già da oggi che il nostro intendimento è alla scadenza del mandato del Presidente dell’Unione di rivedere questa convenzione e di proporre una ripartizione con una convenzione diversa. Fra l’altro, da questo punto di vista tenete conto e questo credo che sia l’elemento positivo di questa convenzione, noi siamo il Comune capofila, quindi, siamo noi, di fatto, che in presenza di un dissenso tra il dirimere dei due Enti, semmai ci sarà, perché c’è ottima collaborazione con il Comune di Castelfranco Piandiscò, comunque sia, anche nella malaugurata ipotesi, siamo noi

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che decidiamo, di fatto, poi come il proseguo del cammino, cioè fra noi è assolta garanzia, cioè noi investiamo su una figura e su una persona che è alle dipendenze del Comune di Terranuova Bracciolini. Così come nella convenzione di Montevarchi era il Segretario di Montevarchi, ovviamente, veniva pagato anche con le risorse di Terranuova, ma l’Ente da cui dipendeva era il Comune di Montevarchi. In questa circostanza, il Comune di Terranuova, credo che, anche per numero di abitanti e per l’importanza che il nostro Comune riveste nel Valdarno per varie ragioni, ritengo che, insomma, ritengo che debba anche che possa essere titolare capofila per quanto concerne la figura del Segretario Comunale. Questo è il percorso che ci ha condotto qui. Quindi, riscontrare la disponibilità del Comune di Castelfranco Piandiscò ad avvalersi di una figura che ci garantisse, ovviamente, competenza, professionalità e anche senso di appartenenza, perché, ovviamente, ripeto, il risiedere nel Comune dove ci lavora era, probabilmente, una spinta ulteriore a cercare di fare bene il nostro lavoro, anche se, ovviamente, ci sono tante altre motivazioni per cui, uno fa bene il proprio lavoro. Quindi, questo è un po’ il riscontro, il fatto del capofila e per essere poi noi, comunque responsabili e dipendenti del nostro Ente, il futuro Segretario Comunale. La convenzione partirà dal 1° di febbraio, poiché la precedente Segretaria Comunale era di un'altra classe per quanto concerne, chiedo alla Segretaria Comunale se il termine è giusto, ma insomma, di un'altra classe di appartenenza, non so se si può dire, una fascia, scusate, di un'altra fascia. Ovviamente, anche se la nostra Segretaria Comunale la lavorerà per più tempo da noi, ci sarà questo particolare dislivello economico rispetto al passato, perché la retribuzione lorda, il costo, è inferiore rispetto a quella del precedente Segretario Comunale, sostanzialmente. >>

Presidente Elisa Francini: << Ci sono interventi? Trabucco. >>

Consigliere Luca Trabucco: << Allora, ci sono due questioni. Una questione, penso, che sia che il Segretario, giustamente, è una persona di fiducia del Sindaco, indubbiamente, perché sennò... oltretutto, è una nomina che fa il Sindaco e deve essere persona di fiducia, nel senso, nella scelta dell’impiego, insomma, con altri Comuni. Il discorso è, il livello personale non si discute, perché io ... ho un altro amico, dunque, la ritengo, ho avuto modo di averlo nella Comunità Montana per diversi tipi di lavoro, per la mia professione e devo dire che è una persona preparatissima, nulla da discutere. L’unica cosa da sollevare il quid che era perché non con Loro, era la questione, visto che, ci stiamo movendo con Loro. Però, forse, è proprio perché la figura del Segretario Naldini è ben gradita da quest’Amministrazione questa era la curiosità. Ringraziando, ripeto, anche noi il Segretario di Montevarchi, e soprattutto, in virtù anche, di quello che ha detto ... Bonaccini, noi abbiamo da un certo punto di vista poi la convenzione è dalla nostra parte, diciamo, così, perché potremo essere noi capofila, per avere maggior, diciamo, presenza del Segretario Comunale all’interno del nostro Comune, e questo avverrà con i termini già predisposti nella convenzione. >> Presidente Elisa Francini: << Ci sono altri interventi? Dichiarazione di voto? Ah, scusami, guardo sempre da

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una parte sola. Migliorini. >>

Consigliere Leonardo Migliorini: << Allora, io penso che la convenzione che si va a stipulare sia decisamente un miglioramento della nostra attuale situazione, non tanto e non solo per la persona, ma soprattutto, per il tipo di convenzione che si va a stipulare. Naturalmente l’aumento del tempo che il Segretario va al nostro Comune, adesso è poco, però come diceva giustamente il Sindaco, la prospettiva è quella di incrementare ulteriormente il tempo che dedicherà al nostro Comune appena scaduto il mandato di Castelfranco, quale Sindaco Presidente dell’Unione dei Comuni. Quindi, penso che, nel giro di un annetto o poco più, si potrà addirittura aumentare il tempo che il Segretario passa qui, passa all’interno del nostro Comune. Questo non solo nella prospettiva che il Segretario Comunale diventi un Dirigente, ma anche nella prospettiva che, un Segretario Comunale, svolge comunque un ruolo molto importante all’interno di un Comune. È non solo il garante della legittimità di tutti gli atti, ma può essere anche un aiuto importante per la macchina amministrativa, non fosse altro che, per conferire certezza e sicurezza all’azione dell’Amministrazione, ma anche dei singoli Dirigenti e dipendenti Comunali. Per cui, penso che sia una cosa assolutamente positiva. Dall’altro lato, il fatto che questa convenzione si sia capofila, ci consente la tranquillità del futuro. E quindi, se in futuro non ci dovesse essere più questo accordo con il Comune di Castelfranco, sarà il Comune di Terranuova a decidere come procedere e come comportarsi con l’attuale Segretario. Quindi, penso che sia anche una posizione, credo di poterlo dire, di forza all’interno di questa convenzione. Mi sono lasciato infine l’aspetto della persona, che penso, non si discuta, lo ha detto Gianluca, sia come competenza, che come persona che come conoscenza di Terranuova, è sicuramente un aspetto positivo che occorre tenere in considerazione. Quindi, tutti aspetti positivi che, sono stati valutati e che ci hanno portato a questa scelta. >>

Presidente Elisa Francini: << Dichiarazioni di voto. Simone... Luca Trabucco. >>

Consigliere Luca Trabucco: << Come ho detto, essendo una scelta ... Amministrazione, noi ci asteniamo dal punto. >> Presidente Elisa Francini: << Bonaccini. >>

Consigliere Marco Bonaccini: << Anche il nostro voto, sarà un voto di astensione. >>

Presidente Elisa Francini: << Migliorini. >>

Consigliere Leonardo Migliorini: << Il nostro sarà un voto favorevole. >>

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Presidente Elisa Francini: << Si mette in votazione il punto n.6. Favorevoli? Favorevoli 11. Contrari? 0. Astenuti? 4. Il punto è approvato.

PUNTO 7 - MODIFICHE ALLO STATUTO SOCIALE DI CENTRO SERVIZI AMBIENTE IMPIANTI. APPROVAZIONE. IMMEDIATA ESEGUIBILITÀ. Relatore Di Ponte. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Allora, con il punto 7 andiamo ad apportare delle modifiche allo Statuto della Centro Servizi Ambiente e Impianti, modifiche che, sostanzialmente, non fanno altro che recepire i nuovi patti parasociali, e comunque, le modifiche che sono intervenute anche, fondamentalmente, non sono sostanziali, che sono intervenute anche a seguito delle modifiche normative che si sono recentemente, come dire, susseguite. Nella precisione, nella precisione, avete allegato alla Delibera, allora, uno schema, lo potete leggere, nella parte sinistra come il testo vigente, ovvero, quello che attualmente è lo Statuto della CSAI e nella colonna di destra avete riportato esclusivamente le modifiche che siamo andati ad apportare. Proprio per, appunto, rendere ancora più snella la valutazione e far emergere quelle che sono le modifiche, in maniera che il lavoro per i Consiglieri sia stato e sia un pochino più facile ed operativo. Sostanzialmente vi elenco le modifiche principali. Si da come durata attuale dello Statuto della Società si porta dal 2030 al 2060. Questo perché, appunto come dicevo in Commissione, è prevista una scadenza delle, un esaurimento, diciamo, all’incirca tra il 2020 e il 2021 se gli si danno i 30 anni di post mortem che sono previsti per Legge, si arriva all’incirca a 2050/2051, può essere, magari 2052. Quindi, abbiamo ritenuto opportuno darsi un tempo un pochino più ampio e arrotondato al 2060, come durata della Società, ma ovviamente, ovviamente non è poi cogente, se fosse necessario si anticipa, e allo stesso tempo, se fosse necessario allungare di qualche anno, un’ora lunga. Questo anche perché, dobbiamo, appunto, andare a recepire quelle che sono le normative, ricordo che precedentemente il post mortem era valutato per Legge in 50 anni, ad oggi è di 30 anni. Scorrendo si possono vedere altre modifiche nel titolo 3 organi della Società dove si va all’art. 18 a declinare quello che riguarda l’Assemblea, e si va a dire che per la convocazione si vanno a recepire anche delle forme di convocazione più snelle e che fanno uso della tecnologia, quindi, o comunque della PEC e sono elencate tutte le altre forme che non erano previste precedentemente, perché prima era esclusivamente tramite lettera raccomandata. Tra le attività dell’Assemblea, potete, scorrendo l’articolo, si vede che sono collegate all’Assemblea ordinaria e se ne fa un elenco, di tutte le materie oggetto dell’Assemblea. Si è aggiunto un paragrafo, il 10, dove si dice che, appunto, sono riservate all’Assemblea ordinaria le autorizzazioni rispetto alle quali il Consiglio di Amministrazione non abbia raggiunto un quorum ... richiesto dei 4/5 che vedrete dopo successivamente, è riportato, perché è modificato il quorum dei 4/5 e appunto, dove non ci sia il CDA che ha raggiunto per i 4/5 la decisione, si demanda all’Assemblea, l’autorizzazione. L’art. 22 costituzione dell’Assemblea e validità delle operazioni, si dice che, appunto, l’Assemblea Delibera con il voto favorevole di almeno i 2/3 del capitale sociale e si va a dire che è necessaria questo quorum, sia nella prima, che nella seconda convocazione, esclusivamente, perché, appunto, nella

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seconda convocazione non sarebbe richiesto il quorum qualificato dei 2/3, ma basterebbe la maggioranza, si va a dire che è necessaria una maggioranza qualificata dei 2/3 anche nel caso in cui, la seconda ipotesi di deliberazione di aumento di capitale sociale. Ecco, per questo specifico argomento, è richiesta la doppia maggiorana qualificata. Infine poi, si va a rivedere l’art. 28 che riguarda le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione, dove si va a disciplinare un diverso quorum. Mentre prima si richiedeva la maggioranza dei 2/3 oggi si innalza e si porta ai 4/5, per una serie di materie che sono poi elencate e non sto a leggerle, tanto credo che tutti i Consiglieri le abbiano potute vedere, comunque, non sono modificate dal precedente Statuto, e sono state modificate il quorum dai 2/3 ai 4/5. Se poi ci sono... insomma, nella discussione se ne da chiarimento. Infine l’ultimo articolo che ha una modifica più formale che sostanziale, è quello che riguarda il Presidente e l’art. 29 dove si sono riportati i poteri del Presidente. Si va a cassare nell’art. 29, la fase dove si riporta. Ha la firma e la rappresentanza sociale anche in giudizio. Questa si toglie, e si va ad aggiungere l’art. 31 bis, che appunto, parla della rappresentanza della Società. Quindi, questo è tutto aggiunto e ve lo leggo: la rappresentanza della società di fronte ai terzi ed in giudizio, spetta al Presidente del Consiglio di Amministrazione, o in caso di assenza o impedimento di questi, al Vice Presidente o all’Amministrazione Delegato. Poi, all’Amministratore Delegato nei limiti della delega. Quindi, queste, diciamo, sono le modifiche principali apportare allo Statuto. >> Presidente Elisa Francini: << Ci sono interventi? Fuccini. >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << No, non fo il tecnico, però alcune cose non mi tornano. Dunque, intanto una cosa che non c’entra niente con lo Statuto, di per sé. Quando noi si parla del Presidente della Società. >>

Presidente Elisa Francini: << Scusa Alba, se ti interrompo, faccio un breve riassunto su come funziona le risposte del punto. Dunque, interverrete tutti, e prima delle dichiarazioni di voto, interverrà conclusivamente Mauro. Quindi, si segnerà tutte le eventuali domande, interverrà solo alla fine, come intervento conclusivo, così come previsto dal Regolamento. Ok? Scusami Alba. Prego. >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Noi si parla sempre che il Presidente è la nostra espressione come Consiglio Comunale, ecc. qui, invece, si dice che: i predetti Amministratori che sono presentati da. Quindi, per essere il nostro Presidente, bisogna presentare una persona sola. Altrimenti non è eletto il nostro. Poi, perché all’art. 19 dicono, era anche prima, restano espressamente demandati all’Assemblea ordinaria dei soci, ancorché costituiti e deliberanti con i quorum dell’Assemblea straordinaria, ma solo per la prima convocazione, l’art. 19 in cima, quello nuovo. Dopo c’è il 20, dovrebbe essere 19. Dice restano espressamente... stavano così anche prima. Restano espressamente demandati all’Assemblea ordinaria dei soci, ancorché costituiti e deliberanti con l’Assemblea ordinaria, ma solo per la prima convocazione. Ha un senso? È perché

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dopo dici che se non ha raggiunto i 4/5 deve essere riportata all’Amministrazione... Vo avanti, te appunta, te appunta. Poi dice che è consentito, nel 21, seconda pagina, che le riunioni assembleari si tengono con mezzi di telecomunicazione. Io sono andato a leggere... >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Scusa, Albarosa, non so se posso. Ho chiesto il permesso. Siccome mi chiede i punti puntuali e precisi, sennò dopo ti devo richiamare un'altra volta. Se non è un interrogazione ad ampio raggio, se è particolare sui punti, se posso reintervenire sui punti? Sono altri due punti e basta. >>

Presidente Elisa Francini:

<< Va bene. Essendo un intervento tecnico, rispondi punto per punto. >> Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Ecco, appunto, allora l’art. 19 non ho capito mi dicevi? >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Nell’art. 19 mi dice: è stato espressamente dato ai soci... non me lo ricordo più. Restano espressamente... no, questo non l’ho modificata, perché l’ho letta, è uguale. Perché solo la prima convocazione 4/5 perché poi ci si riaggancia all’art. 10? Al n.10? >> Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << No. Si va ad aggiungere. Allora, il resto è tutto uguale, infatti lo hanno riportato... ho fatto tutta la stesura. C’è solo aggiunto il punto 10, il punto 10 è solo aggiunto, perché prima non c’era, e si va a dire che sono espressamente demandati all’Assemblea dei soci quelle autorizzazioni per cui il CDA non ha deliberato, perché non aveva raggiunto il quorum dei 4/5. Ovvero, se una materia oggetto del CDA ... non è votata nei 4/5, ma è votata di 3/5 si demanda per garanzia all’Assemblea dei soci, per dare mandato ... >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Sulla modifica, però, chiedevo come mai si chiede: restano espressamente demandati all’Assemblea, ancorché costituite deliberanti con i quorum dell’Assemblea straordinaria. Ma solo per la prima convocazione. Cioè basta andare alla seconda, i 2/3 non ci sono più. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Non c’è più però, appunto, come si diceva questo qui, ma anche dopo, anche dopo, perché si va a dire nell’art. 22 si va a dire che per certe materie per l’aumento del capitale sociale è comunque richiesta un Assemblea qualificata in seconda convocazione. >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Bene. Poi c’è scritto: è consentito che le riunioni assembleare si tengono con mezzi di telecomunicazione a condizione che. Prima era, è consentito alle riunioni assembleari si tengono per teleconferenza e a videoconferenza, a condizione che. Le

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condizioni sono rimaste le stesse, ma telecomunicazione vuol dire che io non posso telefonarti. Sì, vai a vedere la parola... il 21, hai ragione. 1, 2, 3, 4 capoverso. No, la telecomunicazione ... Non è neanche e-mail, perlomeno la dizione italiana della parola telecomunicazione. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Sì, è il discorso per alcune Assemblee o per alcuni CDA per rendere più... visto che, ci sono mezzi tecnologici per evitare di spostarsi o comunque di... >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Teleconferenza mi va bene. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Telecomunicazione intesa in senso lato, per dire che si può procedere anche mediante videoconferenza. >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Ci può essere anche contestazione un domani. Perché la parola... se te vai a vedere nel vocabolario è il telefono, non è la teleconferenza, non è la videoconferenza. Comunque, io ho detto... >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Sì, è quello è inteso in quel senso lì. >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << E’ inteso, però, scusami, poi va bene tutte le condizioni. La d) siano presenti nello stesso luogo il Presidente, ed il Segretario della riunione, se nominato. Il Segretario ci vorrà sempre per scrivere? Oppure utilizzi la registrazione? Ma comunque, non ha cambiato niente...

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << E’ solamente un adeguamento con quella che è l’evoluzione. >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << È stato dato ora, l’ho vista ora questa qui. E poi, 4/5 le relazioni programmatiche, qui avevo visto un'altra cosa. Una cosa che, invece, proprio non mi piace, nell’art. 31 inizio pagina seconda, dove c’è l’art. 32, nei limiti della delega può sub delegare ad altra parte dei propri poteri. Il delegato che delega. Il delegato che delega è un po’ bruttino, poi va bene, Dio di liberi. Non c’era, prima, prima non c’era, ora si è aggiunto. Si, ma nei limiti della delega può sub delegare. Cioè la delega è una cosa, è un atto dove te assegni la responsabilità a un soggetto, quindi, puoi sub delegare, su codesta pratica, non lo so quanto sia... >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Si chiama formalmente Amministratore Delegato, perché sì, ha la delega, da parte, diciamo, nella sottoscrizione del rapporto contrattuale ha la delega da parte dell’Assemblea e degli organi rappresentati l’Assemblea per la gestione poi, dopo di

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che, nel periodo gestionale, per assenza, per malattia, per vacanza, per qualsiasi motivo non è presente, c’è il motivo di, non è che si può bloccare la gestione, perché è comunque un organo amministrativo, è l’Amministratore unico poi, si chiama Amministratore delegato, ma delegato nel rapporto contrattuale, nella gestione. Poi, non è che... >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Il delegato è quello che poi va in galera, gira, gira, insomma. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Sì, ma è l’Amministratore delegato che è Amministratore Unico. Prendiamo Marchionne l’Amministratore Delegato alla Fiat, non è che Marchionne firma tutti gli atti. Marchionne delega poi, ad altri nella gestione ordinarie le sue... qui siamo nella CSAI, ovviamente, non c’è lo stesso livello di gestione, gestionale, ma insomma, nei procedimenti, in caso di assenza, magari, ecco, non è che si tiene ferma la gestione della Società, perché è assente per malattia una settimana l’Amministratore Delegato. Nel caso, ove necessario, delega a un altro soggetto qualificato per prendere la scelta che comunque, condividerà, di gestire qual tipo di provvedimento in materia. >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Allora, poi, si guarda il 32, anche lì è una cosa che mi sembra un po’ stridente, ma non che voglio... i Sindaci sono nominati dall’Assemblea. Il Presidente del Collegio Sindacale è un Sindaco effettivo, ovvero, due nel caso in cui il Collegio sia composto da 5, ed un supplente, saranno designati dai soci di parte pubblica. Gli altri, saranno designanti dai soci di parte privata. Dunque, sono nominati, in realtà la parte pubblica dice i miei sono questi, e la mano privata dice che i miei sono questi altri. L’Assemblea fa solo la nomina. Prende atto. No, è una domanda secca, niente di... fanno una presa d’atto. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Nell’Assemblea, nell’Assemblea bisogna poi arrivare a definire i nominativi e il numero del... la parte pubblica né definisce, né indica quelli previsti, il Presidente, poi, 2 o 3 quanti sono. La parte privata, fa altrettanto. Indica quell’1 o 2 che gli spetta. Basta, poi, dopo di che, l’Assemblea tutta insieme verifica la decisione della parte pubblica dalla parte privata. >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Se ne prende atto. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Sì, ma è l’Assemblea che dentro di sé decide, non è che... >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Decide quando ha la possibilità di scegliere, se non ce l’ha la possibilità di scegliere, che sceglie? Prende atto. >>

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Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Gli da il mandato, come si fa adesso, gli da il mandato, quando gli si è dato il mandato, ci si riunisce e lì si ... insieme e si dice: io nomino questo, questo e questo come parte privata. La parte pubblica dice io nomino questo e questo. Fine. >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Quindi, è l’Assemblea che nomina. Li nomina. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Sì, fa la nomina. >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Non è che... >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Non è una presa d’atto. Prendo atto di quello che dico io. Io come rappresentante di Terranuova, dico tizio. Punto. E ho detto tizio. Prendo atto che ho detto Tizio, l’ho detto io, vedrai... Il socio della parte privata, dirà Caio, io prendo atto di quello che ha detto Caio... (voci fuori microfono) No, non c’è il voto. Non c’è il voto. Si sa per Statuto che a te ne spetta tre e a te ne aspetta due, io dico tre, te dici due. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Fa solo la nomina proprio. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << La nomina. >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Fa soltanto la nomina. Il lodo è impugnabile, va bene, decideranno loro quando litigano. Basta. >>

Presidente Elisa Francini: << Ci sono altri interventi? Bonaccini. >>

Consigliere Marco Bonaccini: << Io un piccolo intervento, grazie, Presidente. Era soltanto perché la parte più tecnica e puntuale l’ha fatta Albarosa e quindi, non mi sto a ripetere. Sulla durata che si da alla Società, si trasla dal 2030 al 2060, fondamentalmente. È anche vero che, non è rispetto a quelle che sono le prospettive di vita, già io penso che il 2030 fosse già una data sottostimata all’epoca, perché comunque, quando è stata fatta, probabilmente, c’erano 18 anni di post mortem. Quindi, io non penso che sia stato fatto nell’80 quest’atto qui. Senza considerare la gestione. Va bene, si è detto, si è considerato il 2030 si fa 2030 tanto ci si arriverà fra X anni e quindi, si andrà a vedere. Quindi, si fa 2060, quando? Quindi, si è fatta, diciamo, una data di termine corta, va bene, per quella che era poi considerando che io ci devo fare l’operatività, finita l’operatività devo fare il post mortem, il 2030 non mi basta, intanto do lì. Mentre, invece, ora si vede la fine dell’operatività, programmata, quella che si sa noi,

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va bene? Più si sa con certezza il post mortem, ci si prende 8 o 9 anni di comporto. Non so, 8 o 9 anni non sono uno scherzo, cioè 8 o 9 anni comincia ad essere una cifra interessante. Insomma, c’era un po’ di dubbio su questa cosa qui, ecco, che ci sembrava un po’ eccessivo andare a prendersi quel gioco di 8/9 anni, ecco, tutto lì. Considerando i termini del 2021, si può mettere 2022, siamo al 2052 e quindi, sono altri 8 anni, quasi. E 8 anni non sono... va bene, dice un paio di settimane 8 anni sono tanti. Sì, appunto. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << L’unico motivo è questo. Visto che, appunto, la valutazione 2020, 2021, 2022 è determinata esclusivamente dalle capacità volumetriche residuali, e quelle non le determiniamo noi, perché in base ai rifiuti che, ogni anno entrano, per il mandato dell’ATO, o degli accordi Provinciali che ci sono, si può esaurire prima o dopo. Preso, aggiunto sopra i 30 anni di gestione post mortem e quindi, di gestione quando l’impianto è chiuso, non può essere ovviante lasciato a sé stesso, ma gestito in maniera che non ci siano dei rischi ambientali, né per la salute pubblica, in quei 30 anni successivi, sommati ai 50, ai 22, quanti possono essere, si va a 52, ci siamo dati un periodo superiore, di gestione successiva, anche perché è il momento che è chiuso il post mortem, la ... della Società non è semplice, dall’oggi al domani si va a chiudere la Società. Quindi, tutti vai a prendere un periodo di comporto, e abbiamo messo 2060 per starci, diciamo sicuri, ecco, poi, se è necessario, ovviamente, si va ad adeguare è uno Statuto che si scrive con i soci, se qualora dovesse essere chiuso prima, uno lo dice prima, se deve essere allungato, fa altrettanto. Basta. >>

Presidente Elisa Francini: << Allora, ci sono altri interventi? Si fa le dichiarazioni di voto. Alba. >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Dicevo, se il problema di fondo era quello del post mortem per cui si sposta, poi, in realtà non ci sono grossissime modifiche, si poteva aspettare il momento in cui scadeva la Società e si rinnovava. Non c’era bisogno di stare a modificare lo Statuto, attraverso la spesa notarile. Comunque, noi votiamo contrari. >>

Presidente Elisa Francini: << Bonaccini. >>

Consigliere Marco Bonaccini: << Sì, rispondendo a quello, diciamo, 8 anni ci entra anche un altro ampliamento, ecco, questo è un po’ il dubbio che volevo insinuare nel Vice Sindaco. In 8 anni ci entra anche un altro ampliamento della discarica, ecco, è un tempo un po’ troppo grosso, per noi. Quindi, io avrei voluto scongiurare questo tempo disponibile. Quindi, il mio voto sarà contrario. >>

Presidente Elisa Francini: << Si mette in votazione il punto n.7. Scusa. >>

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Consigliere Leonardo Migliorini: << Allora, io penso che, colgo l’occasione, appunto, della dichiarazione di voto, per dire due cose sul punto. La prima che mi sembrava doverosa è che, comunque, sono modifiche dovute anche alla normativa che si è modificata, ma mi sembrano modifiche anche, che vadano a migliorare la funzionalità dell’organo rendendolo più gestibile, ecco, sia a livello di convocazione, sia a livello di svolgimento delle Assemblee. Per quanto riguarda il prolungamento della vita di CSAI ci si può anche nascondere e dire che questo prolungamento viene fatto per mille ragioni, però il post mortem è dichiarato. La Società deve esistere fintanto che, c’è una discarica, aperta o chiusa che sia, per cui, secondo noi, il periodo di durata della discarica è assolutamente congruo con quello che è adesso la previsione di vita della discarica, ossia il 2020, insomma, 2019-2020 o 2021, a seconda dei volumi che saranno occupati annualmente e poi, i canonici 30 anni di post mortem e che quindi, ci porteranno al 2052-2053. Quindi, penso che, appunto, sia un termine congruo, poi, chiaramente da qui e il 2050 questo Statuto potrà essere modificato altre 10 volte e quindi, credo che, la data dei 30 anni sia appunto, del 2060 sia assolutamente indicativa e vada ad indicare che si vuol far sì che questa Società esista, fintanto che non sarà bonificato il sito e quindi, la discarica non sarà completamente chiusa. >>

Presidente Elisa Francini: << Si mette in votazione il punto n.7. Favorevoli? 12. Astenuti? 0. Contrari? 4. Si vota per l’immediata eseguibilità. Favorevoli? 12. Astenuti? 0. Contrari? 4. La Delibera è approvata.

PUNTO 8 - PRESA D’ATTO DELLA DELIBERAZIONE ATO RIFIUTI TOSCANA SUD N.21/2015. ACQUISIZIONE AL PATRIMONIO DELL’ENTE DELL’AREA DI IMPIANTO DI SELEZIONE RIFIUTI E COMPOSTAGGIO MANDATO AL DIRIGENTE PER STIPULA CONVENZIONE. IMMEDIATA ESECUTIVITÀ. Relatore Di Ponte. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Sì, allora, questa è presa d’atto di una deliberazione ... nell’Assemblea ATO Toscana Sud del dicembre 2015. Praticamente si va a prendere, appunto, atto di questa Delibera, che va a definire l’acquisizione al patrimonio immobiliare indisponibile dell’Ente, di un terreno, che è il terreno della CSAI dove oggi è... >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Ente chiamalo con il suo nome, perché ce n’è due o tre di Enti. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Si acquisisce da parte della CSAI, un terreno dov’è stato a suo tempo costruito l’impianto di selezione e compostaggio. Quindi, l’impianto TB. Ovviamente, c’era già un accordo predefinito nel 2004 dove, appunto, si andava a declinare tutte le fasi successive, era stato fatto un projet per la costruzione dell’impianto, per far sì che l’impianto fosse a tutti gli effetti pubblici, anche il terreno sul quale doveva essere costruito, doveva passare all’Amministrazione pubblica, quella di Terranuova,

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tramite un passaggio da parte della CSAI, al Comune. Quest’accordo fu stipulato e firmato fra tutti gli Enti e quindi l’ATO, la CSAI, la TB e il Comune di Terranuova, oggi si va a dare mandato al Dirigente del nostro Ente, per andare a sottoscrivere, appunto, l’acquisizione di questo terreno che è stato valutato 131.198 Euro e quindi, entrerà in disponibilità del Comune di Terranuova, ancorché entrerà nella disponibilità del Comune di Terranuova, ancorché indisponibile. Non va in contraddizione con il DL del 6 luglio 2011 che impone e vincola agli Enti di non acquisire ulteriore patrimonio immobiliare, perché, appunto, non c’è esborso economico, perché è questa l’acquisizione, perché l’acquisizione, appunto, viene ancorché pagata contestualmente dal gestore, viene poi rimborsata da parte dell’Autorità. Ecco. >>

Presidente Elisa Francini: << Ci sono interventi? Bonaccini. >>

Consigliere Marco Bonaccini: << Allora, è chiaro quanto non è tanto chiaro, nel senso che, TB è una Società, diciamo privata, fondamentalmente è privata, perché c’è una partecipazione di CSAI e quindi, non una partecipazione diretta di un Ente pubblico. Ce l’ha attraverso un Associazione a cui ha partecipato. L’impianto, quindi, è un impianto fondamentalmente privato quello di selezione e di compostaggio. Il terreno è stato acquisito da CSAI a suo tempo, che però, diciamo, se sbaglio, poi, correggetemi, il terreno è stato acquistato da CSAI che adesso deve, diciamo, cedere al Comune di Terranuova Bracciolini. Il Comune di Terranuova Bracciolini lo prende e lo mette fra i suoi patrimoni indisponibili, dicendo è mio, non lo posso utilizzare, perché sopra ho un impianto di selezione e compostaggio, però, diciamo, questa è un’area pubblica in cui insiste un impianto, va bene? Questo impianto, poi, noi si da con questo atto demandato ad un nostro Dirigente, giusto? Si è demandato ad un nostro Dirigente di fare una, di stipulare una convenzione con la stessa CSAI. Che ci cede gratuitamente da quello che ha detto il Vice Sindaco e quindi, non c’è sborso economico da parte dell’Ente, si cede gratuitamente il terreno, diventa nostro, e pagare paga l’ATO? Paga SEI? Cioè chi fattivamente paga? Questa è una cosa che l’ho capita. Perché poi, questo testo viene riversato sui costi di gestione locale e poi, fra l’utenza diventa un costo fisso, che poi viene ad essere coperto, poi, anche dai Comuni, ognuno quota parte, e riversato sulle utenze. Quindi, volevo capire, era SEI che, effettivamente, anticipa i soldi? Era CSAI, perché CSAI lo cede a noi, però non è CSAI stessa che se lo compra per... era questo che non mi è chiaro. >>

Presidente Elisa Francini: << Di Ponte. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Allora, essendo un projet financing, per cui, poi, si va a stipulare un contratto che, praticamente, sono i famosi contratti vuoto per pieno, per cui, l’Ente ATO ha l’obbligo di andare a come dire, a sostenere il costo di costruzione dell’impianto, garantendo quindi, l’afflusso dei rifiuti, quindi, i rifiuti necessari perché l’impianto lavori, è per questo che è definito di gestione pubblica, perché, appunto, è l’Autorità

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pubblica che manda i rifiuti e basta. Quindi, questo meccanismo qui, permette che ci sia la sostenibilità del... non è un mercato, non è che possiamo portare i rifiuti di qua e di là, glieli manda esclusivamente l’Autorità e l’Autorità garantisce un tot di rifiuti che sia sostenibile per cui l’impianto stia in piedi, e non vada in perdita. Lo paga l’Autorità, proprio per questo, lo anticipa il gestore nel momento della sottoscrizione, quando si va dal Notaio, lo anticipa il gestore, dopo di che, il gestore va ad essere, come dire, rimborsato dall’Autorità che poi lo ridistribuisce fra i Comuni della Provincia di Arezzo, che hanno e che usufruiscono di quest’impianto. Quindi, questi 130.000 Euro sono divisi fra i 36, se non sbaglio, Comuni della Provincia di Arezzo, quindi, più o meno se si fanno due calcoli sono 3.000 Euro? A Comune, insomma, viene diviso fra i 36 Comuni della Provincia, nel Piano tariffario, dilazionato, più o meno all’incirca dai 4 ai 5 anni. Quindi, c’è un costo individuale per Comune di circa 1.000/1.500 Euro l’anno, più o meno, ecco, dovrebbe essere questo il costo per sostenere l’acquisto di questo terreno. Più o meno viene dilazionato fra le tariffe in 4/5 anni. Intanto il gestore lo anticipa, però, ecco, il gestore anticipa tutta la quota, lo anticipa, dopo di che viene dilazionato con un dimensionamento, in modo che non ci siano troppi incrementi tariffari per. Come vi dicevo in Commissione, è un principio, diciamo, che è all’interno dell’Ente e dell’Autorità, ovvero, che i vari Comuni che usufruiscono dell’impianto, se ne facciano carico durante tutti i termini. Vi ricordavo prima, le due discariche senesi, ovviamente, i costi, siccome non hanno degli accantonamenti per il post mortem le due discariche senesi, hanno avuto negli anni, oggi c’è da sostenere i costi per la chiusura di quegli impianti. Questi costi per la chiusura di quegli impianti, sono sostenuti dai Comuni senesi che le hanno utilizzate nel periodo in cui sono state in vita. È un principio, diciamo, solidarista all’interno della Provincia, però non c’è tra Province, ecco. Se i Comuni aretini non hanno usufruito di quegli impianti, ovviamente, non pagano la chiusura di quegli impianti. >>

Presidente Elisa Francini: << Albarosa. >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Direi che sono dura, ma dura. Allora, la CSAI ha il terreno dove ha costruito il compostaggio. TB compostaggio, va bene. Cede questo terreno, vende questo terreno al Comune di Terranuova Bracciolini, il quale Comune le da il diritto di superficie, vende al Comune di Terranuova, quindi, Terranuova teoricamente dovrebbe pagare, in realtà paga, non ho capito, se l’ATO o la SEI, paga la SEI, o chi tu vuoi, non il Comune. Al momento in cui, sarà fatta tabula rasa, è vero che non ci saremo più nessuno, perché bisognerà avere 90 anni, 100 e qualche cosa. Al momento in cui sarà fatta tabula rasa, di chi è quel terreno? Perché da qualche parte ho letto che ognuno riprende il suo. Non mi ricordo dove, e quindi, non lo so, perciò lo chiedo. Al momento in cui, non esisterà più l’ATO, non esisterà più la SEI, non resterà più del perché... si chiude il ciclo dei rifiuti e quindi, tutte post mortem, invece che 30 dargli 50 anni, per questo non ci saremo più nessuno, di chi è quel terreno? E a che cosa serve tutto questo giro. Chi? Va bene, chi lo bonifica, poi, ... ma dovrebbe essere la CSAI che bonifica il terreno o chi, si chiamerà in qualche momento la Società. E poi, questo è quello... io non ci ho capito nulla e quindi, chiedo spiegazioni. E poi, è il

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caso di nominare in questo momento, per un arruzzolio di questo tipo un nostro Dirigente, a firmare l’atto? Aspettiamo? Non si può aspettare, abbiamo iniziato nel 2011, per arrivare qui. Aspettiamo. No, io dico noi se si deve fare il contratto, giustamente, il Dirigente deve essere il nostro. Però è questo il momento, è questo 15 novembre 2016 il momento? Sennò non va avanti tutto l’apparato dei rifiuti? Io onestamente, presa d’atto. La presa d’atto lo ha fatto l’ATO, noi la presa d’atto si può prendere atto, però non nominerei assolutamente il Dirigente. Aspetterei lo scorrere, perlomeno di due o tre mesi. È dal 2011 che si sta discutendo di questa cosa. Proprio ora si deve fare? >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Allora, il primo pezzetto, lo ripeto ancora. Però si vada dal Notaio, intervengono il Comune di Terranuova con il suo legale rappresentante, il rappresentante legale della CSAI, il rappresentante legale del gestore unico SEI Toscana. C’è un passaggio di proprietà immobiliare della CSAI al Comune di Terranuova Bracciolini, a fronte di un passaggio immobiliare c’è una traslazione economica da parte della SEI Toscana verso la CSAI. La Sei Toscana, fatto questo esborso di 131.000 quanti sono, Euro, riversa all’ATO, l’Autorità che gestisce, sì, che gli rimette questa quota, che l’ATO rimetterà nei prossimi 4 o 5 anni, ai Comuni della Provincia di Arezzo. Ora però, non lo so, che cosa c’è che non è chiaro? >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Non è chiaro nulla. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << No? >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Non è chiaro nulla, perché chi sborsa, che poi ricarichi sugli altri è normale. O che tu lo faccia sul fondo ammortamento, o che tu lo faccia in un'altra maniera, è normale. La necessità che la CSAI del suo territorio lo debba dare, la necessità oggi, 16 di novembre, la debba dare al Comune di Terranuova, che va via? No, se non... se non ci arriva a capirlo, non importa. Però le fo la domanda. >>

Presidente Elisa Francini: << Faccia la domanda, e poi le risponde il Vice Sindaco. >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << La necessità che la CSAI venda al Comune questo territorio, il quale Comune gli deve dare il diritto di superficie, poi chi paga, non mi interessa, che ci sia questo giro... in realtà, quella particella di terreno, sarà intestata e farà parte dei beni del Comune di Terranuova Bracciolini. Indisponibile? Benissimo! Però, fa parte del patrimonio di Terranuova. L’ATO o chi per esso, la SEI, o chi tu vuoi, ha pagato la CSA, domani, quando si chiude tutto, quel terreno è del Comune, decade il diritto di superficie, ed è del Comune di Terranuova, che ha fatto pagare a tre Province quel costo. >>

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Presidente Elisa Francini: << Mauro, Vice Sindaco. >>

Vice Sindaco Mauro Di Ponte: << Allora, detto il procedimento per cui, si passa all’acquisizione di questo terreno, e credo che per Terranuova, non ci sia, se non un vantaggio da questo punto formale, da questo punto formale, perché non c’è un esborso, ma c’è un aumento di patrimonio che è indivisibile, ma c’è un incremento di patrimonio, se per assurdo tra 30 anni, 40 anni, 50 anni, non ci fosse più niente, comunque, è un terreno che fa parte del patrimonio del Comune. Poi si può fare o non si può fare. Dipende dalle cose, ma dipende anche dalle normative. Allora, c’è un accordo stipulato, nel momento in cui fu costruito l’impianto che prevedeva certi passaggi e certe scadenze. Non è il metodo, la metodologia mia, ma nemmeno dell’Amministrazione nostra di far passare le cose o bivacchiare, ci siamo, perché ci si deve assumere certe responsabilità e ci si assumono. Gli atti vanno fatti, si fanno, se poi, qualcuno è contrario è libero di essere contrario, ci mancherebbe altro. Questa è semplicemente una presa d’atto di un atto che è doveroso e che si deve fare e quindi, noi ci si trae indietro, ci si assume le responsabilità, si prende e si delega il nostro rappresentante, va e firma il contratto. Questo, come qualsiasi altro tipo di procedimento. Non c’entra niente con il discorso di tutta l’indagine che si è parlato precedentemente. Punto. Questa è una cosa e quella è un'altra cosa. L’attività ordinaria di gestione del servizio, deve essere garantita a prescindere dalle procedure di indagini o di inchiesta che ci possono essere e che è giusto che ci siano, qualora se ne prefiguri i presupposti. Detto questo qui non c’entra niente, perché si dovrebbe omettere di fare un atto e di andare a fare un passaggio? Io come amministratore faccio tutto quello che è doveroso fare. Dopo di che poi, se, giustamente, chi la pensa diversamente, giustamente, siamo un paese democratico. Se uno non è d’accodo, non è d’accordo. Ma che si debba fare, non c’è dubbio, perché le cose ci siamo qui e si riceve l’indennità per portare avanti certe materie e certe questioni. Quindi, non ci si può esimere da dire si fa o non si fa. >>

Presidente Elisa Francini: << Ci sono altri interventi? Dichiarazioni di voto, allora. Simone. Alba. Simone ... >> Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << Il nostro voto è contrario, perché non si capisce, a parte il giro, far pagare ai nostri Comuni roba che diventerà nostra, roba... terreno che diventerà nostro, non se ne vede l’urgenza di farlo oggi, quando tutto è iniziato nel 2011. >>

Presidente Elisa Francini: << Bonaccini. >>

Consigliere Marco Bonaccini: << Il mio sarà un voto contrario. >>

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Presidente Elisa Francini: << Leonardo, Migliorini. >>

Consigliere Leonardo Migliorini: << Allora, penso che Mauro abbia già esposto abbastanza chiaramente il perché di questo punto, il perché adesso. Parto dal perché adesso. Sicuramente perché era un atto dovuto, era un atto che di trascinava da un po’ di anni, e secondo noi, questo è il momento per quest’Amministrazione, ma anche un momento storico di assumersi certe responsabilità. Mi è un po’ noioso, a volte, buttare nel solito calderone tutte le cose solo per aggiungere ombre su un punto. Volevo ben dire che, appunto, quest’atto qui è un atto assolutamente ordinario e che non ha niente a che vedere con tutto il resto di cui abbiamo lungamente discusso prima. Mi sembra una presa d’atto che si poteva fare anche prima. Si poteva fare decisamente prima, rispetto ad oggi, forse, non siamo in anticipo, siamo un po’ in ritardo, a mio avviso. Siamo un po’ in ritardo e quindi, è bene farlo oggi e non attenere ulteriormente. Al di là del fatto che, comunque, c’è un arricchimento per il patrimonio del nostro Comune, penso che non sia assolutamente questo lo scopo di quest’atto, ma sia quello di regolarizzare e di rendere definitivo, un atto che era stato fatto quando, nel 2004 fu approvato il projet financing e quindi, dare continuità e ripeto, si doveva fare prima, siamo in ritardo, non siamo in anticipo, per cui, il nostro voto sarà favorevole. >>

Presidente Elisa Francini: << Si mette in votazione la presa d’atto del punto. Favorevoli? 12. Contrari 4. Astenuti? 0. Si vota per l’immediata esecutività? Favorevoli? 12. Contrari? 4. Astenuti? 0. La presa d’atto è approvata.

PUNTO 9 - ALBO COMUNALE DELLE FORME ASSOCIATIVE. APPROVAZIONE REGOLAMENTO. IMMEDIATA ESECUTIVITÀ. Relatore Puopolo. >>

Assessore Lorenzo Puopolo: << Allora, andiamo oggi ad approvare l’albo delle forme associative. Questa è una materia che, andava, in un certo senso, disciplinata in modo più specifico. In particolare modo, per capire anche, quali fossero le Associazioni attive nel nostro territorio, in modo, che le Associazioni stesse potessero essere sostenute meglio anche dall’Amministrazione Comunale. Capiamo bene anche per il principio di sussidiarietà, che l’Amministrazione riesce a garantire, a supportare dei servizi, grazie alle Associazioni presenti nel territorio. Era doveroso andare a riordinare questa materia, è stata riordinata. Il Regolamento è passato in Commissione, è stato analizzato, e io non rientrerei nello specifico del Regolamento stesso, anche perché in Commissione mi sembra che ci siamo accordati, sono state apportate le modifiche che mi erano state suggerite e quindi, non lo so, possiamo... per quello che mi riguarda, se non ci sono delucidazioni, possiamo passare direttamente all’approvazione. Altrimenti, niente, sono qui a cercare di chiarire eventuali dubbi o cose da chiarire, se ci fossero. >>

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Presidente Elisa Francini: << Ci sono discussioni sul punto? Qualche intervento? Bonaccini. >>

Consigliere Marco Bonaccini: << Allora, su questo albo se n’è discusso abbastanza, soprattutto per come era stato impostato. Però vedo che alla fina oggi, mi sono voluto rileggere tutta la versione definitiva, mi sembra che, alla fine, si sia trovato un giusto compromesso. Sono sparite un po’ di cose che magari non tornavano, mi sembra di averli dato un filo conduttore abbastanza semplice. Ora, io credo che questo fosse anche un atto dovuto, perché comunque, in qualche modo, da un regolamentazione a tutte quelle Associazioni, soprattutto nel campo sociosanitario, sociale, volontariato, culturale, che è un settore molto vasto che impiega di tutto un po’, è così, nel bene e nel male e quindi, diciamo, da una regolamentazione su quelli che sono i rapporti tra gli Enti e quest’Associazione qui, in modo da vincolare quelle che poi, realmente, sono attive sul territorio. Quindi, quelle che fanno attività qui a Terranuova, hanno la possibilità di avere un rapporto privilegiato con l’Ente da un punto di vista di supporto, di convenzioni, e quindi, poter accedere a tutta una serie di accordi. L’unica cosa che, secondo me, di tutte le osservazioni che abbiamo fatto in Commissione rimane la problematica che non è specificato, qualora, sono due le cose principali. Non è specificato se c’è un tempo d’ingresso, perché questa revisione triennale dell’albo, viene fatta periodicamente, cioè magari da oggi va al 2020, fra tre anni è il 2020, e 2023, 2026, e quindi così a cascata, ogni tre anni c’è una revisione dell’albo ed è specificato molto bene. Entro il 30 settembre si deve andare a inviare i documenti, in modo tale che, al 1° gennaio dell’anno successivo, sia tutto un ordine per poter ripartire con l’albo aggiornato. Però l’ingresso che faccio io come Associazione all’interno dell’albo, dopo... la prima fase transitoria è quella di istituzione dell’albo e quindi, sono tutte le associazioni che hanno un attività qui a Terranuova, vanno richiesta e, diciamo, c’è un periodo di assestamento in cui noi ci troviamo dentro. Però poi dopo, diciamo che è un albo aperto. In qualsiasi momento ogni Associazione che ne prende i requisiti, quindi, c’è un anno di attività, sul territorio, può entrare dopo un anno e mezzo, due anni, a tre mesi prima della revisione, cioè non c’è uno stop ... di revisione è un albo aperto. Questa è la cosa qui. Volevo capire se, comunque, era una volontà, siccome se n’era discusso anche in Commissione a suo tempo, quindi, la volontà di lasciare la porta aperta in qualsiasi momento temporale di iscrizione all’albo, oppure era, diciamo, l’ho capita male io. E poi, l’altra cosa che non è specificato qui, perché qui si parla di Associazioni sociosanitarie, di volontariato culturali e sociali e sportive. Però non, perché ... sportiva, è importante, però non si parla del rapporto che c’è tra il numero degli associati con eventuali dipendenti, perché ad un Associazione non è precluso avere un rapporto con i dipendenti. Qui si parla di Associazioni di volontariato senza nessun tipo di riferimento. In Commissione se n’era parlato, dicendo che, era comunque preponderante l’attività sociale, l’attività culturale, volontariato, questo non escludeva la possibilità che l’Associazione avesse i dipendenti, perché effettivamente, non ci è specificato nell’albo se può avere o non può avere dipendenti, o se ci deve essere un minimo rapporto, magari un 5%, un 10%, un 50%, ecco, questo è un fatto che lascia la porta aperta ad altri tipi di Associazioni che comunque, rientrano nelle categorie specificate. >>

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Consigliere Leonardo Migliorini: << Interviene Migliorini. Allora, penso che questo sia un atto veramente importante. È importante perché io vivo nel mondo delle Associazioni da tipo 20 anni, e a Terranuova, sinceramente, il mondo dell’associazionismo è un mondo immenso, vasto, variegato e importantissimo. Questo penso che sia indubbio. E penso che, fino ad oggi, non sia mai stato regolamentato. Non sia mai stato regolamentato, significa non che non sia andato bene fino a questo momento, anzi, è andato benissimo. Le Associazioni consentono al nostro Comune di essere il Comune che attualmente è, perché secondo me, senza le Associazioni, oggi a Terranuova, si vivrebbe peggio. Ma non poco, tanto, perché le Associazioni del nostro Comune fanno un opera assolutamente importante. Mi vengono in mente alcune Associazioni che, non sto a citare, perché sennò me ne scorderei altre, che svolgono un ruolo sociale, un ruolo di aggregazione, un ruolo per i giovani, un ruolo per gli anziani, diciamo che, le Associazioni oggi permeano tutti gli aspetti della nostra vita. E a Terranuova questo fatto è ancora più profondo. Penso, appunto, che regolamentare questi aspetti sia particolarmente importante. Non perché, appunto, come dicevo all’inizio, le Associazioni non funzionino, ma perché non c’è un luogo fisico, un albo, dove si possono rintracciare queste Associazioni, dove si può sapere chi sono i soci, dove si possono contattare, perché magari, so che un Associazione svolge una certa attività, ma non so chi contattare, non ho un numero di telefono, non ho... invece, così si va a capire chi sono le persone che formano queste Associazioni, e soprattutto, che attività svolgono, perché si conosce un Associazione che, magari, la si conosce perché svolge una piccola funzione, e magari, non si sa che quella stessa Associazione, svolge una funzione molto più grande che non si conosce. E a Terranuova non ci sono realtà tali di cui si vede solo un pezzettino dell’attività che svolgono e soprattutto, ci consente di conoscere queste Associazioni, di sapere quanto, ancor più quanto sono importanti per il nostro Comune, perché gli Statuti saranno depositati e saranno consultabili in primis, da noi Consiglieri, saranno consultabili da tutti i cittadini. Per questo, secondo me, è anche un modo per far conoscere la bellezza di queste Associazioni, e l’importanza che a volte, chi non le vive. Noi siamo fortunati perché un po’ di più le viviamo, ma tanti proprio non le vivono, non le conoscono secondo me, quest’albo è anche un modo per far sì che un cittadino dice: voglio vedere quest’albo delle Associazioni. E vede che dentro queste Associazioni ci sono 80 Associazioni e dice: 80 Associazioni? Chi sono? E inizia leggerselo, scopre un mondo che fino ad oggi non è venuto fuori. Ed è per questo che, secondo me, si da veramente ordine, non si migliorerà assolutamente la funzionalità, però si mette ordine in un settore e si da anche visibilità ad un settore che è quello dell’associazionismo in tutti i suoi ambiti, da quello sportivo, a quello sociale, a quello ricreativo, che oggi non è troppo ordinato per come lo intendiamo noi, perché assolutamente all’interno delle Associazioni c’è un ordine, sennò non funzionerebbero bene come funzionano. E soprattutto, si vede anche quali Associazioni operano maggiormente sul nostro territorio, quali Associazioni hanno sede a Terranuova, si vanno a disciplinare, secondo me, gli aspetti contribuitivi che sono sempre importanti da regolamentare, perché Domani che è un Associazione che non prende quel piccolo contributo e un'altra Associazione lo prende, dice, ma a loro li danno e a me non li danno, eppure anch’io svolgo... No. Allora, c’è un

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Regolamento, c’è un documento che legittima le Associazioni a richiedere un contributo, e chi ha diritto a questo contributo è giusto che tutti quelli che ne fanno richiesta possono attingere a questo contributo. Quindi, tutte le società che saranno iscritte qui, se lo vorranno, potranno usufruire di questo piccolo contributo che, il Comune mette a disposizione. E questo, mi sembra anche un discorso di trasparenza importante nei confronti delle Associazioni. Infine per l’Amministrazione, e quindi, dico, per tutti noi, veramente è importante avere sotto controllo anche gli Statuti, e poter controllare se l’attività svolta dalle Associazioni rientrano nei loro Statuti, perché anche questi, secondo me, l’unico controllo che l’Amministrazione deve veramente svolgere, è che le Associazioni rispettino i loro Statuti, perché altrimenti a volte, nel senso, si rischia che esulino da quelli che loro stesse hanno scritto all’interno del loro Statuto e questo, secondo me, non va mai bene per un discorso di trasparenza e correttezza nei confronti degli utenti e nei confronti dei cittadini, e nei confronti dell’Amministrazione. Sicuramente, poi, nel tempo ci potranno essere piccole modifiche, aggiustamenti e aggiornamenti di questo Regolamento, però, secondo me era un primo punto che, era da parte nostra, doveroso. E quindi, appunto, penso che sia veramente un qualcosa di positivo e scusate se sono stato più lungo di com’è stato Lorenzo. >>

Presidente Elisa Francini: << Nocentini. >>

Consigliere Simone Nocentini: << Allora, segnatevelo sul calendario, perché oggi sono d’accordo con Leonardo e quindi, insomma, è la cosa che va... A parte gli scherzi. Volevo contribuire anch’io in questo ragionamento e quindi, sposo, diciamo, quelle che sono le riflessioni che faceva Leonardo, ma anche quelle di Marco, perché, e qui volevo porre la domanda a Lorenzo: se questo albo... >>

Presidente Elisa Francini: << Scusa, che ti risponderà dopo con l’intervento conclusivo alla domanda. >>

Consigliere Simone Nocentini: << Se questo albo è così importante come credo e, ovviamente, fa una ben delineata fotografia e tracciabilità di quelle che sono le Associazioni, e deve essere rinnovato, o comunque, rivalutato ogni tre anni, mi chiedo due cose: la prima è, so che ne abbiamo discusso anche in fase di Commissione, però credo anche in fase di Consiglio, visto anche, diciamo così, che non facciamo tarda ora, credo che possa essere utile per tutti. Prima domanda. Quelle Associazioni, che non hanno sede nel Comune di Terranuova, ma che sui cittadini di Terranuova e suoi cosi, impattano in maniera importante, vuoi per un attività culturale, un’attività sportiva ecc. sono completamente escluse da qualsiasi tipo di contributo, oppure, diciamo così, formalmente o con un'altra forma, possono accedere a questo? Perché poi, alla fine, i cittadini terranuovesi, che usufruiscono di quest’attività, possono, comunque, essere, diciamo così, avvantaggiati o comunque, trovare un fattore positivo sull’attività che l’Associazione stessa fa, anche se non è in sede di Comune terranuovese. Inoltre, a mio avviso, Lorenzo, il Regolamento non specifica, lo so che non deve specificare il

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contributo che viene dato di volta in volta, però mi domando se questo Regolamento, possa essere, diciamo così, ai fini poi dell’erogazione di un eventuale contributo, essere deficitario, nel senso di, ti faccio un esempio: io oggi costituisco un Associazione. Viene riconosciuta, la metto nell’albo, ho un contributo, lo faccio per un anno e magari, per quell’anno ho un contributo di tanti soldi. Per un motivo X, subito dopo, ricevuto il contributo e fatta, diciamo l’attività, il minimale che mi si presenta, la sciolgo, e ho preso dei soldi dal Comune che... Ecco, volevo un chiarimento maggiore su questo, in maniera tale, che l’attività di controllo che, giustamente, è presente nel Regolamento e che sottolineava Leonardo, possa essere resa ancora più sicura, diciamo, una regolamentazione un po’ più ... su questo aspetto. >> Presidente Elisa Francini: << Ci sono altri interventi? Fuccini. >>

Consigliere Augusta Albarosa Fuccini: << D’accordo sul Regolamento, d’accodo su tutto, strano, però mancherebbe la ... Cioè... l’hai belle e chiesta? Da oggi mi iscrivo il 1° di novembre, con tutti crismi, mi iscrivo il 1° di novembre, 30 giorni, mi rispondete e mi dite che sono nell’albo. Ho gli stessi diritti di quello che è partito il 1° di gennaio? Leviamo questi, la risposta l’ha data lui. Leviamo questi, come fra tre anni? Ho capito, ma oggi io approvo il Regolamento, quando il Regolamento si approva in una fase, come si può, dire, sì, all’inizio c’è un discorso transitorio, dovrebbe essere specificato da quando parte. Cioè parte dall’approvazione. Benissimo. Per quest’anno solo perché è fatto ora, il Regolamento, le iscrizioni avvengono da, dal 1° di gennaio, avvengono ora, io questo lo avrei messo. Dare un punto di partenza. Poi, va bene, non è che c’è... però, insomma, uno si trova così, senza sapere... dopo tre anni, mi controlli. Dopo tre anni sono tanti. Però, va bene, la regola che si mette è quella, bene, dopo tre anni si controlla. Anche perché dovrebbero fare quello che viene richiesto per il controllo, dovrebbe essere annuale per l’Associazione. Però io metterei la data di partenza. >>

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Presidente Elisa Francini: << Ci sono altri interventi? Allora Lorenzo fa l’intervento conclusivo e dopo, il Sindaco. >> Assessore Lorenzo Puopolo: << Meno male erano tutti d’accordo in Commissione. No, no, scherzo, scherzo. No, no, scherzo, scusate, passatemela. Allora, noi pensiamo di aver realizzato uno strumento efficace. Come tutte le cose su questa terra, sono perfettibili. Quindi, già i suggerimenti che deste voi in Commissione, comunque, in qualche modo, sono stati recepiti. Come tutti gli strumenti nuovi, hanno bisogno di un periodo di rodaggio. Noi intanto abbiamo cercato di disciplinare la materia, nel modo più specifico possibile, però si sa bene che quando poi, si diventa troppo specifici, si rischia poi di incorrere in degli errori. E quindi, io sono dell’opinione che stasera facciamo un atto importante per il Comune di Terranuova Bracciolini e per le Associazioni presenti nel nostro territorio. Andiamo a regolamentare un settore importante. Andiamo a

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chiedere informazioni a coloro che, in qualche modo, agiscono anche per noi con la popolazione. Quindi, andiamo a conoscerci meglio e a conoscere meglio quello che viene fatto. L’albo entra in vigore, insomma, secondo i tempi di Legge, comunque, dall’approvazione di oggi, ci ha questo primo step che è fra tre anni, in questo tempo noi avremo la possibilità di andare a perfezionare ciò che dovrà essere perfezionato, io per quella che è la mia impressione già lo strumento, di per se è efficace, e quindi i dubbi che voi avete sollevato, saranno secondo me, fugati dal tempo e dall’uso dello strumento stesso. I criteri, come diceva Marco, i requisiti per l’iscrizione all’albo sono indicati, potrebbero essercene di più, potrebbero essercene meno, intanto noi pensiamo che questi siano sufficienti, perché viviamo in una realtà che, per fortuna, ancora ci permette la conoscenza delle persone, la conoscenza della nostra Comunità. Ci da la possibilità di questo, e quindi, il buonsenso degli Amministratori, più il nuovo strumento di regolamentazione delle forme associative, tutto insieme già darà un impulso positivo allo strumento stesso. Questo è quello che mi sento di dire, con la speranza che l’albo delle forme associative, funzionerà meglio, anche perché vogliamo, nei prossimi tempi, andare a favorire ulteriormente le Associazioni, per quello che è la nostra possibilità. Grazie. >>

Presidente Elisa Francini: << Sindaco. >>

Consigliere Marco Bonaccini: << Aveva fatto la domanda, penso, Simone, sul fatto chi è fuori dall’albo può comunque, accedere o meno ai contributi dell’Ente. Non ho capito se avevi risposto. >>

Assessore Lorenzo Puopolo: << Se è fuori sede. Io ho già risposto, ho risposto in modo generico, però che va anche a rispondere nello specifico. Noi si va a realizzare l’albo delle forme associative presente nel Comune di Terranuova Bracciolini. Si da la possibilità di agire sul nostro Comune, anche a quelle Associazioni che siano come dice qui, le rappresentanze locali e le organizzazioni costituite a livello Nazionale, e Regionale. Quindi, in un certo senso, l’albo tende ad essere inclusivo il più possibile, e questo noi era nel nostro intendimento. Poi, se in futuro si verificassero delle situazioni come ha detto Simone, come ha detto il Consigliere Nocentini, ecco se ci accorgessimo che questo può essere limitativo e può essere discriminante per attività lecite svolte nel nostro Comune, certo che interverremo e cercheremo di dare soluzione. Nel frattempo, secondo me, in questo momento, l’albo ha le caratteristiche giuste e quelle che noi volevamo proporre per il nostro territorio. Questa è la mia risposta. >>

Presidente Elisa Francini: << Sindaco. >>

Sindaco Sergio Chienni: << Alcune considerazioni rapidissime, no, rapidissime. La prima a cui tengo maggiormente è che io questo lo ripeto spesso, e mi piacerebbe davvero che si

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rispondesse sempre di più, perché si ha bisogno anche di raccontare la realtà quando è positiva, siamo troppo abituati al sensazionalismo sulle cose negative. Non è una realtà positiva che riguarda l’Amministrazione, nel senso, lo dico ancora di più a cuor leggero. A Terranuova il mondo dell’Associazionismo funziona e funziona bene, ha i suoi pregi ed i suoi difetti, come tutte le realtà complesse. Ma la qualità della vita è intrinsecamente legata al volontariato che fanno tanti terranuovesi e questo, credo che davvero sia un valore aggiunto, e credo che quest’apprezzamento venga dall’intero Consiglio Comunale. Ciascuno di noi, nella propria esperienza, ha potuto appurare o l’intero, parte di questo mondo associativo chi nello sport, chi nel sociale, chi nella cultura, e credo che davvero ci sia tanto impegno quotidiano, perché poi un Amministrazione può fare bene o meno bene, incide, però, solo per una parte, poi, la larga parte è come i cittadini vivono in quella Comunità, e per fortuna a Terranuova, e per merito dei cittadini stessi, è una realtà che, ancora, si racconta in maniera positiva. Io penso che nel Valdarno, davvero, sia una delle realtà di punta dove ancora il tessuto sociale e la Comunità regge in un certo modo, magari, altrove, purtroppo se è un pochino più... questo lo dico con dispiacere, lo dico un pochino più sfaldato. E questa non è una riflessione che esula dal punto, perché se oggi si fa un albo delle Associazioni, è perché le Associazioni che operano sul nostro territorio ce ne sono tante, operano bene con impegno e passione e spero e mi auguro, che tutto il Consiglio Comunale gli vuol continuare a dare, com’è sempre stato, un supporto, perché credo che questo sia un Ente che ci ha sempre legato tutti, indipendentemente dalle visioni politiche e dall’appartenenza a Gruppi Consiliari diversi. Questo è il primo aspetto e ci tenevo. La ratio, ovviamente, è quella di fare chiarezza, trasparenza, di dare un supporto chiaro a tutte le Associazioni, perché a volte, ovviamente avendo rapporti con così tante Associazioni, si pongono delle necessità di mettere dei criteri chiari, di trasparenza, anche nel supporto delle stesse. Anche per l’Amministrazione, perché a volte cambia anche il rappresentante legale, a volte ci sono condizioni diverse, in questo modo è un aggiornamento continuo e anche una funzione di indirizzo da parte dell’Amministrazione e di rapporto costante. Questo è il primo aspetto. L’altro aspetto, quest’Amministrazione ha i suoi pregi e i suoi difetti, ma ovviamente, invece, in questo caso sono soggetto interessato, però lo dico lo stesso, penso che abbia passione e anche idee e anche tanta voglia di fare, però si riesce, a volte non si riesce, però il puntare sul sostegno del mondo dell’associazionismo e fare un albo delle Associazioni, se ne parla ormai dell’allora primarie, quindi, oggi si arriva in Consiglio Comunale, come ci sono arrivate altre cose, e questo mi fa particolarmente piacere, e per questo, io volevo ringraziare tutte le persone che collaborano della Giunta, dei Consiglieri Comunali, anche in questo caso, credo che le osservazioni che sono venute in Commissione siano state recepite in parte o in toto, io ringrazio tutti per la collaborazione che hanno dato. Se c’è delle cose ulteriormente da perfezionare, si perfezioneranno. Se non mi ricordo male, ma si va a memoria, nell’albo delle Associazioni è previsto che le Associazioni anche provenienti da fuori, ma che è un anno che lavorano a Terranuova, siano destinatarie di sostegno da parte dell’Amministrazione. Quindi, si è anche riflettuto sul fatto di un anno, se era giusto mettercelo, se non era giusto mettercelo. Un anno per noi, è perlomeno, il periodo di garanzia che non sia una garanzia estemporanea, perché c’è il rischio che un Associazione sorga, ci ha dato i soldi, e poi, muoia dopo due secondi e poi non ci sembrava corretto. Mi sembra che sia previsto mi sembrerebbe

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comunque corretto che chi opera a Terranuova e ha iscritti terranuovesi, per la quota di iscrizione del terranuovesi, abbia un supporto dall’Amministrazione, se non c’è, magari, si integrerà e si specificherà e la volontà iniziale era questa, e non può essere perso qualcosa strada facendo. Simone. >>

Consigliere Simone Nocentini: << Sì, appunto, era proprio questo possono richiedere l’iscrizione all’albo le Associazioni regolarmente costituite, ed operanti da almeno un anno nell’ambito Comunale che hanno sede nel territorio Comunale. Quindi, dando questa lettura, mi sembrerebbe di no. >>

Sindaco Sergio Chienni: << No, è vero, sono escluse, però... >>

Consigliere Simone Nocentini: << Ecco, se c’è questa... cioè se deve essere inclusivo, includiamo perché? Perché per i cittadini c’è una risposta. >>

Sindaco Sergio Chienni: << L’unico rischio, però, che va evitato è che l’Associazione che ha sede fuori Comune, opera a Terranuova, ma ha un solo terranuovese, non è che poi gli si può concedere il sostegno, il coso... Operante a Terranuova significa che viene e fa attività fisicamente a Terranuova, ed, eventualmente, in quella circostanza lì, metterei esclusivamente per il numero di terranuovesi, cioè di cittadini terranuovesi che lì sono operanti. Questo, secondo me, si può anche accogliere come... Se si vuole apportare questa modifica, si può anche apportare, però è importante dire che poi, i destinatari del contributo, l’Associazione è nella misura in cui, è esclusivamente rivolta... è un dispiacere, ma non è che si può contribuire anche se un Associazione viene qui a fare una disciplina sportiva, sono 80 ragazzi, ma c’è un solo terranuovese, è sufficiente. Sull’altro, si può convenire anche chi si opera materialmente e finanziariamente sì. Però magari, si sospende un attimo, si inserisce questa cosa. A me mi trovare disponibile. >>

Consigliere Leonardo Migliorini: << Per ora direi di no. >>

Sindaco Sergio Chienni: << Se si deve rimettere in discussione tutto, ovviamente no, però... >>

Assessore Lorenzo Puopolo: << Io ripeto, si rischia, veramente, Simone, si rischia di rendere capzioso in Regolamento, quando ha bisogno di un po’ di rodaggio. Io penso, Simone, cioè insomma, poi si decide tutti insieme, io non è che voglio... mi piacerebbe che avessero unanimità perché ci s’è lavorato insieme. Se questa deve essere una preclusione per l’unanimità, si può anche andare a modificare. Però ti assicuro, io, insomma, assicuro il Consiglio Comunale la volontà dell’Amministrazione di essere inclusivi. Nel caso che, poi, si dovesse far fronte a situazioni come quella che tu stai

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dicendo, Simone, niente vieta, comunque, di poter andare a modificare il Regolamento. Per il momento, secondo me, lo dovremo lasciare così com’è. Questo non significa che, se poi c’è una presa di posizione forte, non si possa andare a discutere. Io direi partiamo, usiamolo, guadiamo i benefici che ci porta, poi qui davanti al Consiglio Comunale ci prendiamo l’impegno, mi prendo l’impegno di rimetterlo in discussione, qualora ce ne fosse la necessità, ecco, tanto tutto quello che viene detto va a verbale, quindi, quello che ho sostenuto mi sento di portarlo avanti. Questo è quello che vorrei dire come Assessore che ha curato, insomma, tutta la redazione dell’albo. Poi, insomma, questo è quello che penso io. >>

Sindaco Sergio Chienni: << Alla luce della proposta anche, che faceva Lorenzo, direi che magari, si può convenire che si prova un anno, se poi, ci sono dei correttivi da apportare si apportano, se non è un elemento, particolarmente dirimente insomma, io credo che l’abbia con le Associazioni è una cosa che avevo proposto in fase di primaria, addirittura, quindi, viene da lontano, e ovviamente, veniva anche da una richiesta che veniva dalle Associazioni stesse. Quindi, allora, secondo me oggi si va a compimento di un percorso. >>

Presidente Elisa Francini: << Si passa alle dichiarazioni di voto, allora. Nocentini, Simone. >>

Consigliere Simone Nocentini: << Io sono contento del chiarimento che ha fatto il Sindaco e, diciamo, voto favorevole, votiamo favorevole per tutti i principi che ho detto, con questa puntualizzazione che, diciamo così, prendo sulla parola, ma perché credo che verrà fatta sicuramente. >>

Presidente Elisa Francini: << Bonaccini. >>

Consigliere Marco Bonaccini: << La discussione è stata molto appassionata su questo Regolamento. Io credo che oggi sia giusto dare fiducia a questo Regolamento, perché è il frutto di tutta una discussione. Se c’è la volontà dell’Assessore Puopolo a, comunque, darci una relazione nei mesi successivi, e la possibilità di revisionarlo, qualora e ci si renda conto che probabilmente qualche piccola cosa è da modificare, secondo me, conviene dagli fiducia e poi, vedere come va. Certo, se mi avesse detto no, il Regolamento è questo, e chiuso, una volta approvato ci si rivede fra 10 anni, ho detto aspetta un attimo. Però se l’opinione è approviamolo, vediamo fra sei mesi com’è fra un anno, fra due anni, quando c’è qualcosa da modificare se ne parla, e si interviene allora, a questo punto direi che si può votare favorevolmente e approvare questo Regolamento. >>

Presidente Elisa Francini:<< Migliorini. >>

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Consigliere Leonardo Migliorini: << Io ho detto tutto quello che dovevo dire prima. Per cui mi limito a dire, insomma, ecco, se ci sarà bisogno, si modificherà, però ecco, mi sembra che già così sia tanta, tanta roba. Per cui, voteremo favorevole. >>

Presidente Elisa Francini: << Si mette in votazione il punto n.9. Favorevoli? Unanimi. Immediata esecutività. Unanimi. Il Consiglio è chiuso. >>

TERMINE SEDUTA

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