17
COMUNE DI VASTO Provincia di Chieti Progetto: Ricosne passerea dov'era e com'e e interventi di ordina manutenzione - Punta Aderci Committente: DE FCO ELLA Localita': PUNTA ADERCI Elaborati: RELAZIONE TECNICA SOSTITUTIVA IL PROGETTISTA Arch. E. SERENA SANSEVIERO U. ,._ -J(·i r J I &- ·- 13/10/2018

COMUNE DI VASTO Provincia di Chieti · Parchi e delle Riserve Naturali), dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e da due associazioni: la FISH25 e la FAND26, a conclusione di un

  • Upload
    others

  • View
    0

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: COMUNE DI VASTO Provincia di Chieti · Parchi e delle Riserve Naturali), dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e da due associazioni: la FISH25 e la FAND26, a conclusione di un

COMUNE DI VASTO

Provincia di Chieti

Progetto: Ricostruzione passerella dov'era e com'era e interventi di ordinaria manutenzione - Punta Aderci

Committente: DE FRANCESCO RAFFAELLA

Localita': PUNTA ADERCI

Elaborati:

RELAZIONE TECNICA SOSTITUTIVA

IL PROGETTISTA Arch. E. SERENA SANSEVIERO

U. ,._ -J(·i r J I &-�� '-V,N)U.,, ·- ,r r'

13/10/2018

Page 2: COMUNE DI VASTO Provincia di Chieti · Parchi e delle Riserve Naturali), dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e da due associazioni: la FISH25 e la FAND26, a conclusione di un

1

RELAZIONE TECNICA E ILLUSTRATIVA

INTERVENTO DI RICOSTRUZIONE COM’ERA E DOV’ERA E INTERVENTI DI

MANUTENZIONE ORDINARIA TRABOCCO PUNTA ADERCI

La presente relazione è a corredo della SCIA inoltrata per il tramite dello SUAP Trigno

Sinello e riguarda al ricostruzione della passerella di accesso al Trabocco di località punta

Aderci. Il Proprietario del trabocco Sig. Raffaella De Francesco concessionaria per il

mantenimento di una Bilancia da pesca sita in VASTO Località Punta ADERCI , intende procedere

alla ricostruzione della passerella di accesso al Trabocco com’era e dov’era prima della

mareggiata del 26 novembre 2015. La ristrutturazione del manufatto e quindi ulteriori interventi di

ordinaria manutenzione sul Trabocco ( oltre la ricostruzione della passerella) sono parte integrante

della presente SCIA e costituiscono opera fondamentale e preliminare volta a mettere in sicurezza

la struttura che altrimenti risulta gravemente instabile e, sottoposta alle intemperie cosi come negli

ultimi mesi, destinata a cedere. Le opere oltre la ricostruzione della passerella provvederanno ad

una serie di lavorazioni che consentiranno il comodo accesso da terra ( anche e soprattutto in

riferimento ad una concessione demaniale già in essere a diversi anni e che rilasciata per una

piattaforma di circa 24 mq quali quelli che in parte sono presenti oggi, prevede anche una

passerella (le cui dimensioni non sono come di regola riportate in concessione) che rispetti le

prescrizioni di accessibilità ex art.24 della L. 104/92 e più in generale il rispetto di alcuni requisiti di

visibilità accessibilità ed adattabilità mediante abbattimento della barriere architettoniche. Sulla

piattaforma ( che in parte sarà interessata da sostituzione di tavolame ammalorato e fradicio) si

provvederà all’apposizione di una tavola fermapiede lungo il perimetro e per tutto lo sviluppo della

passerella, inoltre sarà montata lungo le balaustre delle strutture piattaforma e passerella una rete

a maglia fitta. Nel marzo 2018 si è concluso il procedimento di SUBENTRO alla concessione

demaniale n. 20/2012 ex 28/2004 titolo abilitante al fine di richiedere autorizzazione e permessi ad

intervenire sul manufatto. Si fa presente altresì che al fine di salvaguardare la pubblica incolumità

è necessario che la capitaneria già nel 2011 con ordinanza n.20/2011 ha provveduto ad interdire

l’area circostante il trabocco o meglio “i tratti di arenile battigia e scogliera sottostanti i tratti di costa

posta sul lato est della spiaggia di Punta Aderci in territorio di Vasto (CH) per 50 mt in direzione

est a partire dal termine della passerella di accesso al trabocco ivi sito…”

Ricostruzione ed accessibilità

L'integrazione sociale della persona handicappata passa anche attraverso l'abbattimento delle

barriere architettoniche. La legge 104/92 lo precisa attraverso l'articolo 24.

Nei commi si fa riferimento a opere edilizie riguardanti edifici pubblici e privati, e si rimanda alle

Page 3: COMUNE DI VASTO Provincia di Chieti · Parchi e delle Riserve Naturali), dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e da due associazioni: la FISH25 e la FAND26, a conclusione di un

2

norme vigenti relative all'accessibilità e al superamento delle barriere architettoniche. Prendendo

ancora come riferimento le norme vigenti, l'articolo 24 si sofferma anche sull'accessibilità degli

spazi urbani, da realizzare attraverso percorsi adeguati, l'installazione di semafori acustici per non

vedenti, e rimuovendo la segnaletica che possa ostacolare lo spostamento delle persone con

handicap.

La legge 104/92 sottolinea anche l'importanza di rimuovere ostacoli nelle attività sportive,

turistiche e ricreative. E' quanto specificato nell'articolo 23. Nelle attività indicate sono coinvolti

regioni, comuni, consorzi di comuni, Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), impianti di

balneazione.

Per gli impianti di balneazione, in particolare, si prevede che le concessioni demaniali e i

loro rinnovi siano subordinati alla visitabilità degli impianti e all'effettiva possibilità di accesso

al mare delle persone handicappate.

In relazione a quanto riportato sopra è evidente che il tema e l’argomento risultato particolarmente

spinosi se relazionati alla presenza di una struttura sia pure privata, quale quella di un trabocco.

Vale appena il caso di ricordare comunque che le stesse strutture sono insignite di valore

monumentale ed equiparate a monumenti della Regione Abruzzo e pertanto sottoposti ad apposita

normativa di tutela sia in Ambito regionale che nazionale. Inoltre come è possibile notare in

moltissime manifestazioni che si susseguono durante il corso dell’anno anche nella zona di Punta

Aderci essa stessa si fregia del toponimo costa dei trabocchi quale appunto, caratteristica

peculiare e portante della specificità del sito cui ci si riferisce.

La Legge Quadro 394/91, i Progetti per lʼaccessibilità e la Carta di Norcia

A partire dalla fine degli anni ʼ80 si impongono normative riguardanti lʼ ambiente: si creano i primi

progetti adatti a diverse categorie di utenti, in particolare nelle regioni Veneto e Valle dʼAosta, le

quali iniziano sviluppando i sentieri22 delle proprie montagne. Inoltre iniziano ad apparire su riviste

specializzate i primi articoli di persone disabili che richiedono maggiori informazioni sulla presenza

di aree naturali accessibili. Da nord a sud dellʼItalia cominciano i tentativi per dare a tutti la

possibilità di godere della natura, anche se si tratta di esperienze ristrette e legate solo alla

caparbietà di alcuni enti o di persone (alcune con disabilità) appassionati della natura che hanno

già avuto la possibilità di sperimentare il tema dellʼaccessibilità in altri Paesi.

Tra queste prime esperienze troviamo, ad esempio, la costruzione del sentiero per non vedenti

nellʼOrto botanico di Fogliano (Parco Nazionale del Circeo) nel 1986; la creazione di 15 Km di

sentieri accessibili in Valle dʼAosta nel 1989; il convegno piemontese “Vivere senza barriere”

svoltosi nello stesso anno, durante il quale il tema dellʼaccessibilità prende un risvolto anche

politico. Lʼaccessibilità viene considerata quasi unicamente come la possibilità di percorrere dei

Page 4: COMUNE DI VASTO Provincia di Chieti · Parchi e delle Riserve Naturali), dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e da due associazioni: la FISH25 e la FAND26, a conclusione di un

3

sentieri tracciati per i disabili motori, mentre molto lontano è ancora il concetto di disabilità

sensoriale o intellettuale e di barriera percettiva.

Lʼaccessibilità viene considerata quasi unicamente come la possibilità di percorrere dei sentieri

tracciati per i disabili motori, mentre molto lontano è ancora il concetto di disabilità sensoriale o

intellettuale e di barriera percettiva. Un momento importante per la storia italiana in questo campo

è rappresentato dalla “Legge Quadro 394/91 sulle aree naturali protette”. Grazie ad essa viene

dato un nuovo slancio all’area verde, la quale passa da una visione “museale” ad una molto più

dinamica dell’ambiente considerando anche l’intervento umano. Allo scopo principale di tutela, se

ne aggiungono altri, come l’educazione, la valorizzazione dello stesso e lo sviluppo economico e

sociale. Con questa legge vengono, inoltre, istituiti i tre principali strumenti di programmazione: • il

Regolamento: regole riguardanti l’esercizio delle attività consentite allʼinterno delle aree protette

nazionali, attraverso l’attuazione di percorsi e strutture anche per disabili/anziani; • il piano del

Parco: strumento necessario per la tutela della natura, affidato allʼEnte Parco; • il piano di sviluppo

economico e sociale: strumento che prevede interventi diretti ad aiutare le comunità che si trovano

allʼinterno del parco, oltre a favorirne l’accessibilità e la fruizione da parte di tutti (Solinas,

2004). Ma nonostante qualche primo provvedimento positivo, e il sempre maggiore coinvolgimento

delle persone con disabilità che richiedono ambienti naturali accessibili, fino alla fine del secolo

questo tema viene solo citato in convegni o pubblicazioni di settore ponendo lʼaccento

principalmente sul problema delle barriere architettoniche.

È con lʼarrivo degli anni 2000, che inizia a crescere l’interesse e ad aumentare il numero di azioni

per favorire la fruibilità di strutture, zone verdi, etc. Si parla finalmente oltre che di barriere

architettoniche, anche di barriere percettive, come lʼassenza di elementi importanti per la

comprensione e lʼorientamento nellʼambiente in cui si muove la persona cieca o sorda e si

assiste ad un allargamento del target di riferimento degli interventi riguardanti lʼaccessibilità:

dai disabili motori (gli unici presi in considerazione sino ad ora), alle persone con problemi

alla vista, agli anziani, donne incinte, persone con problemi di peso, etc. E’ questo appunto il

riferimento ampio che il progetto di ricostruzione della passerella e di manutenzione del trabocco

stesso ha come ultimo fine: quello cioè di poter vivere e far vivere questa struttura con un

ampliamento sensoriale e percettivo prima d’ora non contemplato. A ben vedere dunque il progetto

si inserisce appieno negli intenti di valorizzazione naturalistica paesaggistica e percettiva

dell’ambito Punta Aderci, difficile ravvisarne elementi di contrasto con la Tutela anche quella più

strettamente legata al piano settoriale dell’area e più nello specifico al piano di assetto naturalistico

del parco che in verità, poco riserva al rispetto di una tale cogente ed importante normativa preso

com’è a tutelare nel senso di irrigidire in una sterile cristallizzazione l’uso delle aree e soprattutto la

fruizione urbanistico edilizia della stessa. Ad ogni buon fine cosi come questo progetto rispetta gli

effetti e le finalità della Tutela, allo stesso modo risponde alle esigenze di ritrovare all’interno di una

Page 5: COMUNE DI VASTO Provincia di Chieti · Parchi e delle Riserve Naturali), dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e da due associazioni: la FISH25 e la FAND26, a conclusione di un

4

cartografia più specifica elementi di corrispondenza. Infatti nella tavole del piano di assetto

specifica azione è riservata all’intervento specifico di ricostruzione trabocco

Figura 1:stralcio carta degli interventi piano di assetto naturalistico Punta Aderci

Figura 2: legenda della carta di sopra

La domanda di natura accessibile si fa sempre più grande, e anche le associazioni ambientaliste

iniziano ad interessarsi all’argomento. A tal proposito è da citare il 2001, anno in cui il WWF Italia,

Page 6: COMUNE DI VASTO Provincia di Chieti · Parchi e delle Riserve Naturali), dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e da due associazioni: la FISH25 e la FAND26, a conclusione di un

5

in occasione della Giornata delle Oasi e in collaborazione con l’associazione Si_Può presenta un

documento utile per rendere fruibili queste aree protette, anche se inizialmente si riferisce solo alle

oasi del WWF (Solinas, 2004). Sempre nel 2001, in dicembre, viene siglata una Convenzione tra il

Ministero dell’ambiente e della Tutela del Territorio e l’associazione ACLI Anni Verdi23 per

realizzare il Progetto “Parchi per tutti: fruibilità per un’utenza ampliata”. Il progetto ha l’obiettivo di

promuovere presso i cittadini e i soggetti che si occupano di aree naturali protette, i problemi

relativi alla loro fruibilità (quindi alle attrezzature, ai servizi, ai trasporti, etc). Questo progetto ha il

compito, soprattutto, di “promuovere ai diversi livelli tutte le azioni necessarie a garantire una

fruizione agevole delle aree naturali protette da parte di un’utenza ampliata”, attraverso l’uso di

apposite “Linee guida per gli enti di gestione dei parchi nazionali italiani” (Ministero dellʼAmbiente e

della Tutela del Territorio e Acli Anni Verdi, 2001, p.7 ). Però per poter vedere questo tema trattato

seriamente, concretamente e con un certo interesse nell’unire il mondo ambientalista con le

associazioni dei disabili, bisogna attendere il 2003 (Anno Europeo delle Persone con Disabilità)

con lʼattuazione della “Carta di Norcia”, sottoscritta da Federparchi (la Federazione Italiana dei

Parchi e delle Riserve Naturali), dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e da due associazioni: la

FISH25 e la FAND26, a conclusione di un convegno dal titolo “Il parco è di tutti. Il mondo anche”.

Essa contiene 10 principi generali racchiusi in quattro punti che integrati tra loro portano al

“principio che lʼaccessibilità alla natura è un diritto umano e come tale deve essere garantita a tutte

le persone indipendentemente dalle loro condizioni e dai loro limiti” (Solinas, 2004 p. 34). I temi

principali trattati dalla Carta riguardano la gestione e lʼaccoglienza dei visitatori, lʼinformazione e la

comunicazione, la formazione del personale.

In generale, le aree naturali protette comprendono un patrimonio collettivo di grande

importanza e valore che tutti devono impegnarsi a difendere e tutelare, oltre che a rendere

fruibile. È un diritto, prima di tutto, morale ma è anche la legge stessa che lo impone. Con la

“Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità” ratificata il 15 maggio 2009 dal governo

italiano, ci si rende conto che la fruizione della natura è qualcosa che contribuisce al benessere

fisico di una persona, ma anche mentale ed emozionale, sempre più sentito anche dalle persone

con disabilità, che richiedono attività che migliorino la qualità della loro vita (Peroni, 2010).

Il percorso sarà dotato di alcuni accorgimenti utili per esempio alla sua percorrenza da parte di

portatori di handicap visivi (ipovedenti) oppure da portatori di handicap con ridotta mobilità che

pertanto devono essere accompagnati, o semplicemente anziani o persone non completamente

autosufficienti.

La segnaletica avrà in ciò un valore fondamentale e la valenza segnica dei segnali potrà rispettare

codici comunicativi diversi (diversificazione della grandezza dei caratteri, alfabeto braille o altro);

anche il percorso in passerella, come in virtuosi progetti delle Dolomiti bellunesi piuttosto che del

parco del Delta del Po ( quest’ultimo particolarmente vicino per similitudine di contesto a quello si

Page 7: COMUNE DI VASTO Provincia di Chieti · Parchi e delle Riserve Naturali), dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e da due associazioni: la FISH25 e la FAND26, a conclusione di un

6

riferimento) , sarà dotata di corrimano con accorgimenti utili a dare informazioni di fruizione

orientamento e mobilità

Figura 3: esempio di accorgimenti su corrimano - indicatori di interruzione di un corrimano prima e dopo una tavola esplicativa

Contesto paesaggistico e inserimento visivo e naturalistico

La falesia, la battigia ed il sistema dei fossi sono gli elementi naturali identitari del luogo. I solchi di

erosione e gli sbocchi al mare dei corsi d’acqua stagionale con il fosso di Procine, Fosso del

Velluto che si incontra con il fosso Mottagrossa presso la Punta d’Erce e il Fosso Apricino si

inseriscono nel più vasto sistema erosivo della costa adriatica che vede le valli fluviali o torrentizi e

in andamento ortogonale rispetto alla costa che, per quanto riguarda il territorio da noi analizzato,

ha come rilevante segno fisico settentrionale la valle fluviale del Sinello e quello meridionale la

valle del torrente Lebba.

Il tratto di costa compreso tra Punta della Lotta e Punta Aderci è uno dei più importanti ambienti

costieri della regione, sia dal punto di vista paesaggistico che da quello biologico. La costa si

presenta molto articolata; la morfologia è resa aspra dalla falesia, formata da rupi di natura

essenzialmente conglomeratica e arenacea, che in alcuni tratti strapiomba sul mare e in altri è da

esso separata da un’ampia spiaggia caratterizzata da una attiva dinamica di deposizione e di

edificazione dunale.

L’inserimento del manufatto Trabocco all’’interno dell’area risale certamente ad oltre 10 anni fa e

con vicende alterne lo stesso ha subito modificazioni e ricostruzione nel corso deli anni.

Page 8: COMUNE DI VASTO Provincia di Chieti · Parchi e delle Riserve Naturali), dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e da due associazioni: la FISH25 e la FAND26, a conclusione di un

7

Figura 4: 2004 la struttura del trabocco consta di qualche elemento ligneo o metallico inghisato alla scogliera. l'opra sarà ricostruita a cavallo tra il 2005/2006

Figura 5: giugno 2010

Figura 6: dicembre 2014

Figura 7: gugno 2016

L’immagine dell’area si è pertanto consolidata contemplando la presenza di un siffatto manufatto

che legittimamente rientra tra gli elementi costitutivi l’esclusivo apesaggio antralistico ed antropico

del sto di Punta Aderci. L’attuale proposta di ricostruzione della passerella del trabocco com’era e

dov’era non pregiudica pertanto alcun valore di quelli ritenuti degni di tutela e bisognosi di essere

preservati ma anzi diventa l’occasione di rendere assolutamente funzionale un manufatto di

interesse storico monumentale ed architettonico e di consentirne la fruibilità non solo ai

concessionari ma anche a quanti vorranno completare la propria conoscenza dell’are con uno

sguardo dal mare verso la falesia e verso il promontorio di Punta Aderci.

L’intervento che si configura rispettoso delle valenze prima dette sarà realizzato con materiali della

tradizione ( legno e travesine inghisate alla scogliera) e non introdurrà elementi estranei o

impattanti rispetto al contesto.

Page 9: COMUNE DI VASTO Provincia di Chieti · Parchi e delle Riserve Naturali), dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e da due associazioni: la FISH25 e la FAND26, a conclusione di un

8

Compatibilità con piani e programmi

1. In relazione al regime amministrativo riferito all’attività edilizia si è optato per la SCIA in

quanto

Sono realizzabili mediante la segnalazione certificata di inizio di attività i seguenti interventi:

interventi di manutenzione straordinaria qualora riguardino le parti strutturali dell’edificio

gli interventi di restauro e di risanamento conservativo qualora riguardino le parti strutturali

dell’edificio

gli interventi di ristrutturazione edilizia che:

non portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente

non comportino modifiche della volumetria complessiva degli edifici o dei prospetti

limitatamente alle zone omogenee A, non comportino mutamenti della destinazione d’uso,

non comportino modificazioni della sagoma di immobili sottoposti a vincoli ai sensi

del dlgs 42/2004

2. In riferimento alla compatibilità urbanistica edilizia l’intervento si inserisce quindi all’interno

della previsioni del PDCM in quanto compatibile con tipologie d’intervento ammesse all’art.

14 del piano stesso; in verità esso rientra nella “d) Zona di tutela e valorizzazione dei

Travocchi (ZT), comprendente le aree ove esistono travocchi regolarmente assegnati in

concessione e/o esistevano travocchi ora in stato di abbandono o di degrado più

avanzato”.L’intervento si conforma all’art. 13 punto 4

3. Il litorale marittimo fra il confine nord del territorio comunale ed il confine nord dell’area

portuale è ricompreso nella Riserva di Punta Aderci, istituita con L.R. 20 febbraio 1998, n.

9, disciplinata dal relativo Piano di Assetto Naturalistico. Nel rispetto della previsioni e

delle indicazioni di tale piano lattività dichiarata con la presente SCIA è compatibile (vedasi

carta a pag. 4 della presente relazione)

4. In riferimento alla autorizzazione paesaggistica si applica il DPR 31/2017 tabella A n. 29

Allegato A DPR 31/2017 - Interventi realizzabili senza autorizzazione paesaggistica

Il soggetto attuatore è legittimato in virtù di regolare concessione demaniale alla quale è

subentrato repertoriata al n. 306 e registrata come concessione demaniale n. 2/2018.

Page 10: COMUNE DI VASTO Provincia di Chieti · Parchi e delle Riserve Naturali), dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e da due associazioni: la FISH25 e la FAND26, a conclusione di un

9

Figura 8: VISTA DEL TRABOCCO ANTE 2016

Figura 9: scogli visibili ed affioranti in un particolare momento di bassa marea

Page 11: COMUNE DI VASTO Provincia di Chieti · Parchi e delle Riserve Naturali), dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e da due associazioni: la FISH25 e la FAND26, a conclusione di un

10

Figura 10: vista del Trabocco dal percorso e dal promontorio di Punta Aderci

Figura 11: vista del trabocco dalla spiaggia

Page 12: COMUNE DI VASTO Provincia di Chieti · Parchi e delle Riserve Naturali), dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e da due associazioni: la FISH25 e la FAND26, a conclusione di un

11

Figura 12

Figura 13: Struttura della passerella negli anni 2006/2007:; si nota che essa è molto distante dalla falesia potendo poggiare e contare sul sostegno di rocce affioranti

Page 13: COMUNE DI VASTO Provincia di Chieti · Parchi e delle Riserve Naturali), dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e da due associazioni: la FISH25 e la FAND26, a conclusione di un

12

SOPRALLUOGO 6 MARZO 2018

Figura 14 Sopralluogo 6 marzo 2018

Figura 15: stato della passerella cosi come lasciata dalle mareggiare del novembre 2015

Page 14: COMUNE DI VASTO Provincia di Chieti · Parchi e delle Riserve Naturali), dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e da due associazioni: la FISH25 e la FAND26, a conclusione di un

13

Figura 16: elementi residui e punti di attacco dei sostegni della passerella

Figura 17: vista del casotto e dei pali di sostegno in bilico

Page 15: COMUNE DI VASTO Provincia di Chieti · Parchi e delle Riserve Naturali), dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e da due associazioni: la FISH25 e la FAND26, a conclusione di un

14

SOPRALLUOGO 25 FEBBRAIO 2015

Figura 5 Sopralluogo 25 FEBBRAIO 2015

Figura 6: stato della passerella cosi come si presentava nel febbraio 2015

Figura 7:vista dei cavi di sostegno della passerella Figura 8: distanza della struttura dalla falesia

Page 16: COMUNE DI VASTO Provincia di Chieti · Parchi e delle Riserve Naturali), dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e da due associazioni: la FISH25 e la FAND26, a conclusione di un

15

SOPRALLUOGO 25 FEBBRAIO 2015

Figura 9 vista della passerella verso la spiaggia

Figura 10: vista degli scogli affioranti con i montanti inghisati

Figura 11:vista dell’articolazione della passerella fino a terra

Figura 12: strutture di sostegno laterali

Page 17: COMUNE DI VASTO Provincia di Chieti · Parchi e delle Riserve Naturali), dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e da due associazioni: la FISH25 e la FAND26, a conclusione di un

16

Foto di repertorio negli anni precedenti il 26 novembre 2015

Figura 13: struttura della passerella ed inserimento nel contesto naturalistico e paesaggistico

Figura 14:vista dal mare ed inquadramento dell’area della costa di punta Aderci con riferimento al belvedere