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“Competenze per Competere"
Università degli Studi di Cagliari
“Competenze per Competere"
LA COMUNICAZIONE
Dott. Marcello Nonnis
Dott.ssa Barbara BarbieriDott.ssa Barbara Barbieri
“Non si può non comunicare…”
(Watzlawick)
Comunicare è una parola che deriva dal latino “communis”
composta dal prefisso cum - con, insieme composta dal prefisso cum - con, insieme
e da munia – doveri, vincoli
oppure anche moenia – mura oppure anche moenia – mura
e munus – dono
Dall’etimologia della parola si evince allora che nellacomunicazione si crea una sorta di comunione e dicondivisione, in quanto:condivisione, in quanto:
• si accetta di sottostare a delleregole, i vincoli (munia)regole, i vincoli (munia)
• ci si sente all’interno di uno spazio• ci si sente all’interno di uno spaziocomune, le mura (moenia)
• si operano scambi attraverso i doni• si operano scambi attraverso i doni(munus)
Se quindi l'etimologia ci riconduceall'idea di "comunità", in realtà i modiall'idea di "comunità", in realtà i modiattraverso i quali tale idea si èculturalmente espressa sono vari e certonon sempre coincidenti.non sempre coincidenti.
Il verbo “comunicare” ha in italiano unadoppia caratterizzazione: può infattidoppia caratterizzazione: può infattiassumere una forma transitiva e unaintransitiva.intransitiva.Io posso comunicare qualcosa, posso cioèesprimere parti di me attraverso svariatiesprimere parti di me attraverso svariaticodici, ma posso anche comunicare a ocomunicare con qualcuno e stabilire perciòuna relazione con l’altro.una relazione con l’altro.
Il Processo ComunicativoIl Processo Comunicativo
I Modelli TecniciI Modelli Tecnici
il modello di Shannon e Weaver
Codice
Sorgente Emittente Messaggio Ricevente DestinatarioRumore Rumore
Canale
La comunicazione è vista essenzialmente come un passaggio lineare diLa comunicazione è vista essenzialmente come un passaggio lineare diinformazioni da una sorgente ad un destinatario, attraverso un’emittente eduna ricevente. Il trasferimento delle informazioni, che avviene mediante uncodice e attraverso un canale, può essere disturbato o comunque influenzato,codice e attraverso un canale, può essere disturbato o comunque influenzato,da fenomeni identificati come “rumori”.
Il Processo ComunicativoIl Processo Comunicativo
I Modelli TecniciI Modelli Tecnici
il modello di Shannon e Weaver
Vantaggi Limiti
La lingua umana viene paragonataRappresenta il primo tentativo di
dare formalizzazione alla comunicazione umana e ha offerto la spinta necessaria
ad una riflessione sistematica
La lingua umana viene paragonataad un codice formale di trasmissione:in realtà nella lingua non esiste una
corrispondenza biunivoca fra significato e significante. ad una riflessione sistematica
sull’argomento.Riconosce l’importanza dei processi di codifica e decodificadel messaggio con la trasformazione che può derivarne e evidenzia
significante. Le distorsioni che possono avvenire nel
corso dei processi comunicativi, non sono solo di natura fisica,
né legate alle caratteristiche dei mezzi che può derivarne e evidenzial’esistenza dei disturbi che possono influenzare il processo di trasmissione.
né legate alle caratteristiche dei mezzi deputati alla trasmissione, ma possono essere anche di natura cognitiva,
linguistica e psico-sociale.
LA COMUNICAZIONELA COMUNICAZIONE
Verso la complessità: il modello di Schram (1955)
Campo di esperienza/contesto
Campo di esperienza/contesto esperienza/contesto
del mittente
esperienza/contesto del destinatario
Fonte mittente
CodificaCanale
messaggio Decodifica Destinatario
Rumore
Feedback Risposta
LA COMUNICAZIONELA COMUNICAZIONE
Approccio pragmatico
Considera la comunicazione come una situ-azione in cui iltesto e il contesto si definiscono e ri-definisconoreciprocamente nel “farsi” dell’evento comunicativo.reciprocamente nel “farsi” dell’evento comunicativo.
L’attenzione si sposta dall’analisi della struttura delL’attenzione si sposta dall’analisi della struttura dellinguaggio, all’atto della comunicazione.
Teorie degli atti linguistici
“Dire qualche cosa è sempre fare qualche cosa” (Austin,“Dire qualche cosa è sempre fare qualche cosa” (Austin,1962)
LA COMUNICAZIONE
Austin individua tre tipi di azione linguistica,
Atti di dire qualcosa (locutori): fonetici (emissione di suoni),fatici (espressi in una determinata struttura grammaticale),retici (con un senso e un riferimento determinato);retici (con un senso e un riferimento determinato);
Atti nel dire qualcosa (illocutori): ad esempio domandare,Atti nel dire qualcosa (illocutori): ad esempio domandare,ordinare, promettere;
Atti con il dir qualcosa (perlocutori): cioè capaci di produrreAtti con il dir qualcosa (perlocutori): cioè capaci di produrreintenzionalmente effetti su sentimenti, pensieri e azionialtrui.
Austin distingue tra atto e forza dell’atto.
LA COMUNICAZIONE
Searle: il modo in cui viene interpretato un enunciato e ilrisultato dell’atto linguistico, dipendono dalla sua forzarisultato dell’atto linguistico, dipendono dalla sua forzaillocutoria e dai suoi effetti sul destinatario (effettiperlocutori).perlocutori).
Alcuni indicatori della forza illocutoria:
• La scelta dei verbi• La scelta dei verbi
• L’ordine delle parole• L’ordine delle parole
• L’accento
• L’intonazione• L’intonazione
• La punteggiatura.
LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALELA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE
Possiamo distinguere tre aspetti della comunicazione interpersonale:interpersonale:
� La comunicazione verbale
La comunicazione paraverbale� La comunicazione paraverbale
� La comunicazione non verbale� La comunicazione non verbale
LA COMUNICAZIONE VERBALELA COMUNICAZIONE VERBALE
Riguarda i contenuti che trasmettiamo agli altri
Alcuni fattori critici per una buona comunicazione verbale
� La chiarezza dei contenuti trasmessi
� La condivisione del contesto comunicativo� La condivisione del contesto comunicativo
� La condivisione del codice comunicativo
� L’accertamento della comprensione del contenuto
� Le condizioni degli interlocutori� Le condizioni degli interlocutori
LA COMUNICAZIONE PARAVERBALELA COMUNICAZIONE PARAVERBALE
Riguarda aspetti di contorno del processo comunicativoRiguarda aspetti di contorno del processo comunicativo
Alcuni elementi componenti della comunicazione paraverbaleAlcuni elementi componenti della comunicazione paraverbale
� Il tono della voce
� Il timbro
� Alcuni effetti vocali (ad es. tremolìo…)� Alcuni effetti vocali (ad es. tremolìo…)
� Alcune espressioni paraverbali (“ehmm…, uhmm…”)
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE
Riguarda gli aspetti non contenutistici della comunicazione
Alcuni elementi componenti della comunicazione non verbale
� Le espressioni del volto� Le espressioni del volto
� Lo sguardo� Lo sguardo
� La postura
� L’orientamento spaziale� L’orientamento spaziale
� La distanza interpersonale� La distanza interpersonale
� I movimenti del corpo e la gestualità
� L’aspetto esteriore
LO STILE DI COMUNICAZIONE PASSIVALO STILE DI COMUNICAZIONE PASSIVA
Le principali giustificazioni sociali dell’utilizzo di questo stile
� Desiderio di essere sempre simpatici ed accettati da tutti� Desiderio di essere sempre simpatici ed accettati da tutti
� Riluttanza verso conflitti che si pensa di non saper gestire
� Timore che il proprio coinvolgimento non vada a buon fine� Timore che il proprio coinvolgimento non vada a buon fine
� Apprensione e senso di colpa in caso di perdita del controllo
VANTAGGI DELLA COMUNICAZIONE PASSIVA
� Si evitano i conflitti nel breve periodo� Si ottiene più facilmente la altrui simpatia� Si ottiene più facilmente la altrui simpatia� Si assumono minori responsabilità� A volte si controllano gli altri con manipolazioni e colpevolizzazionicolpevolizzazioni
SVANTAGGI DELLA COMUNICAZIONE PASSIVASVANTAGGI DELLA COMUNICAZIONE PASSIVA
� Non si riesce ad evitare i conflitti nel lungo periodo� Non si riesce ad essere sempre simpatici a tutti, ci si � Non si riesce ad essere sempre simpatici a tutti, ci si colpevolizza e frustra
� Il disimpegno aggrava la situazione da risolvere� Manipolare e colpevolizzare gli altri produce conflitti nel � Manipolare e colpevolizzare gli altri produce conflitti nel lungo periodo
� Non si riesce ad esprimersi e si perde fiducia in se stessi� Non si riesce ad esprimersi e si perde fiducia in se stessi
LO STILE DI COMUNICAZIONE AGGRESSIVALO STILE DI COMUNICAZIONE AGGRESSIVA
Le principali giustificazioni sociali dell’utilizzo di questo stile
� Attraverso uno stile duro si ottengono i risultati migliori� Attraverso uno stile duro si ottengono i risultati migliori
� Dopo aver aggredito qualcuno ci si sente meglio
� Il mondo è pieno di gente ostile, bisogna difendersi� Il mondo è pieno di gente ostile, bisogna difendersi
� Si deve rendere “pan per focaccia!”
� Quando non se ne può più, uno scoppio di collera è quello � Quando non se ne può più, uno scoppio di collera è quello
che ci vuole!
VANTAGGI DELLA COMUNICAZIONE AGGRESSIVA
� Si ottengono risultati nel breve periodo� Si ha la sensazione di dominare la situazione� Si ha la sensazione di dominare la situazione� Ci si percepisce come persone forti ed apprezzate
SVANTAGGI DELLA COMUNICAZIONE AGGRESSIVASVANTAGGI DELLA COMUNICAZIONE AGGRESSIVA
� Nel lungo periodo emerge inimicizia, boicottaggi etc..� La perdita di autocontrollo è socialmente sconveniente� La perdita di autocontrollo è socialmente sconveniente� Si creano rapporti basati su timore ed odio� Si creano inutili e pericolosi sensi di colpa� Si creano inutili e pericolosi sensi di colpa
IL QUESTIONARIO SULL’ASSERTIVITA’(Gillian)
Assertivo(Gillian)
Item Assertività
Item Aggressività
Item Passività
36
Assertivo
Assertività
38
Aggressività
14
Passività
25
36
24891118
471014
561213
12
122418
192024
14151621
13172327
1224
3624
20242631
16212225
23272830
2436
AggressivoPassivo313536
252933
303234
LO STILE DI COMUNICAZIONE ASSERTIVA
Struttura del messaggio assertivoStruttura del messaggio assertivo
� Ascolto attivo (attraverso parafrasi e rispecchiamento)
� Descrizione non valutativa del comportamento altrui
� Accettazione ed espressione dei sentimenti� Accettazione ed espressione dei sentimenti
� Indicazione degli effetti prodotti dal comportamento sul
quale si è deciso di intervenirequale si è deciso di intervenire
Caratteristiche del messaggio assertivo
Il messaggio asserivo è diretto� Il messaggio asserivo è diretto
� Il messaggio assertivo è onesto
� Il messaggio asserivo è coerente
� Il messaggio assertivo è adeguato� Il messaggio assertivo è adeguato
�Il messaggio assertivo favorisce la comunicazione
LA COMUNICAZIONE VERBALE NEI TRE STILI
AssertivoPassivo
Affermazioni lunghe e ripetitive
Aggressivo
Uso eccessivo dell’”Io”
Assertivo
Affermazioni concise e chiare
ripetitive
Uso eccessivo del “forse”
Opinioni spacciate per fatti
Domande e frasi
Adeguato uso dell’”Io”, “mi piacerebbe”
Distinzione tra fatti e opinioni“forse”
Frequenti giustificazioni
Domande e frasi minatorie
Consigli del tipo
Distinzione tra fatti e opinioni
Suggerimenti non costrittivi o colpevolizzantigiustificazioni
Offerta costante di scuse
Consigli del tipo “dovresti fare…”
Induzione nell’altro di
colpevolizzanti
Nessun uso di imperativi
Critica costruttiva senza Uso eccessivo del “dovrei”
Induzione nell’altro di sensi di colpa
Uso del sarcasmo e
Critica costruttiva senza colpevolizzazione
Domande per capire pensieri Poche affermazioni iniziate con”Io”
Frasi di
Uso del sarcasmo e della svalutazione degli altri
Domande per capire pensieri e sentimenti altrui
Proposta di strategie operative di soluzioneFrasi di
autocommiserazioneoperative di soluzione
LA COMUNICAZIONE PASSIVA NON VERBALE
Canale ComportamentoCanale
Voce
Talvolta tremolante
Spesso piatta e monocorde
Volume basso
Eloquio
Volume basso
Esitante e pieno di pause
Talvolta con cambi repentini di velocitàTalvolta con cambi repentini di velocità
Frequenti schiarimenti di gola
Sorrisi di circostanza davanti ai rilievi
Mimica facciale
Sorrisi di circostanza davanti ai rilievi
Rapidi movimenti
Inadeguata rispetto ai contenuti verbali
Contatto visivo Evasivo ed erratico, orientato verso il basso
Spesso in punta di sedia, piedi inarcati, pronto alla fugaMovimenti del corpo
Spesso in punta di sedia, piedi inarcati, pronto alla fuga
Spesso si copre la bocca con la mano
Spalle piegate verso il basso
Braccia incrociate, a protezioneBraccia incrociate, a protezione
Distanza fisica eccessiva rispetto all’interlocutore
LA COMUNICAZIONE AGGRESSIVA NON VERBALE
Canale ComportamentoCanale
Voce
Molto ferma
Tono spesso sarcastico e freddo
Concitata e stridente, toni acuti
Eloquio
Concitata e stridente, toni acuti
Fluente, senza esitazioni imbarazzate
Ricco di espressioni colpevolizzantiRicco di espressioni colpevolizzanti
Spesso irruente
Il sorriso muta in ghignoMimica facciale
Il sorriso muta in ghigno
Mascelle chiuse e rigide
Viso in avanti verso l’interlocutore
Contatto visivo Dominante, dall’alto verso il basso
Indice usato verso l’interlocutoreMovimenti del corpo Indice usato verso l’interlocutore
Corpo proiettato verso l’altro
Si muove continuamente
Braccia conserteBraccia conserte
Distanza fisica eccessivamente ridotta e invadente
LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA NON VERBALE
Canale ComportamentoFerma ed espressiva
Tono intermedio Voce Tono intermedio
Chiara e calda
Fluente, senza esitazioni imbarazzate Eloquio Fluente, senza esitazioni imbarazzate
L’accento è posto sui punti importanti del dialogo
Costante, senza cambiamenti repentini
Mimica faccialeIl sorriso in presenza di eventi positivi
La collera viene espressa visibilimenteMimica facciale
Contatto visivo
La collera viene espressa visibilimente
Mascelle rilassate
Fermo ma non dominanteContatto visivo
Movimenti del corpo
Fermo ma non dominante
Movimenti delle mani aperti ed invitanti
Postura rilassataPostura rilassata
Distanza fisica adeguata alla natura del rapporto
I DIRITTI DEL COMUNICATORE ASSERTIVONon esiste una tassonomia generale, quella di Back & Back:Non esiste una tassonomia generale, quella di Back & Back:
� Esprimere la propria opinione anche se contrasta con quella altrui.
� Ottenere l’ascolto e l’attenzione degli altri.� Ottenere l’ascolto e l’attenzione degli altri.
� Sentire bisogni, sensazioni e sentimenti che possono differire da quelli
degli altri.
� Chiedere (non pretendere) agli altri di rispondere ai propri bisogni e
richieste.
� Rifiutare di rispondere ad una richiesta altrui senza sentirsi colpevoli.
� Vivere sentimenti ed esprimerli (rispettando quelli altrui).
� Commettere errori di tanto in tanto.� Commettere errori di tanto in tanto.
� Decidere di non essere assertivi.
� Essere se stessi e e non come gli altri vorrebbero che si fosse.� Essere se stessi e e non come gli altri vorrebbero che si fosse.
� Far sì che gli altri rispettino i propri diritti.
I DIRITTI DEL COMUNICATORE ASSERTIVOI diritti lavorativi del comunicatore assertivoI diritti lavorativi del comunicatore assertivo
� Essere valutati con equità (almeno una volta all’anno…).
� Commettere di tanto in tanto degli errori, che non siano addebitabili a� Commettere di tanto in tanto degli errori, che non siano addebitabili a
comportamenti dolosi.
� Godere di una evoluzione di carriera basata su criteri di chiarezza e equità.
� Essere interpellati a proposito di decisioni che coinvolgono il proprio
lavoro.
I DOVERI DEL COMUNICATORE ASSERTIVOI DOVERI DEL COMUNICATORE ASSERTIVO
� Fornire la migliore prestazione possibile.
� Rispettare i diritti del “cliente”.� Rispettare i diritti del “cliente”.
� Riparare agli errori commessi e cercare di evitarli in futuro.
� Supportare l’organizzazione oppure uscirne.� Supportare l’organizzazione oppure uscirne.
� Non abusare del proprio potere.
Uno dei momenti “critici” della comunicazione è quelloUno dei momenti “critici” della comunicazione è quellorelativo all’accesso nel mondo del lavoro, nello specificoquello della selezione - valutazione.quello della selezione - valutazione.
La comunicazione contiene sia aspetti di naturaLa comunicazione contiene sia aspetti di naturacontenutistica (informazioni, significati…) che aspetti dinatura processuale (emozioni, sentimenti…).natura processuale (emozioni, sentimenti…).
Nei contesti di selezione - valutazione il principalestrumento di trasmissione dei contenuti è il CurriculumVitae. Mentre il principale strumento di trasmissione degliVitae. Mentre il principale strumento di trasmissione degliaspetti processuali è il Colloquio.
Curriculum VitaeCurriculum Vitae
Curriculum è diminutivo della parola latina currus che significa“carro”, ma anche “carriera”. Curriculum Vitae significa perciò“carro”, ma anche “carriera”. Curriculum Vitae significa perciòLetteralmente “carriera della vita”.
In italiano questa espressione è di uso assai recente.In italiano questa espressione è di uso assai recente.L’equivalente italianizzato “curricolo” compare nei nostri dizionariSolo a partire dal 1941.
Attenzione al plurale di questa parola: non è una parola inglese!Dunque al plurale non si usa la forma “curriculums” maDunque al plurale non si usa la forma “curriculums” mal’espressione latina “curricula”.
IL CURRICULUM VITAEIL CURRICULUM VITAE���� è il tuo biglietto da visita
���� trasmette la tua immagine���� trasmette la tua immagine
���� è un modo per renderti interessante
���� è il primo contatto con il tuo potenziale datore di lavoro���� è il primo contatto con il tuo potenziale datore di lavoro
UN BUON CURRICULUMUN BUON CURRICULUMDEVE ESSERE
COMPLETO: deve contenere tutte le informazioni
attinenti alla posizioneche si vuole ricoprire CHIARO: deve avere una che si vuole ricoprire CHIARO: deve avere una
strutturaprecisa e ordinata
CONCISO: non deve annoiare il lettore.Chi legge il vostro
curriculum ne legge tanti!
E’ indispensabile fornire i dati anagrafici
• nome e cognome • nazionalità• nazionalità• data e luogo di nascita • stato civile (?) • indirizzo e numero di telefono • indirizzo e numero di telefono • (posizione nei confronti della leva)
Si devono indicare gli studi terminati e in corsoSi devono indicare gli studi terminati e in corso
(in ordine cronologico)
• tipo di diploma e relativa votazione• eventuali diplomi di laurea con la relativa votazione• eventuali corsi di formazione professionale• eventuale partecipazione a stage, tirocini e masters• eventuale partecipazione a stage, tirocini e masters• eventuali corsi di specializzazione
Bisogna mettere in evidenza le esperienze professionali
elencare in ordine cronologico le esperienze lavorativeelencare in ordine cronologico le esperienze lavorative
anche quelle brevi, occasionali e part-time e specificare
• il periodo e la durata dell’esperienza lavorativa• la struttura presso la quale hai lavorato• il ruolo ricoperto e le mansioni svolte
Segnalare la conoscenza delle lingue straniere
• le lingue straniere conosciute, parlate e scritte,precisando il livello di conoscenza
• eventuali esperienze di studio all’estero
� ricorda che in un eventuale colloquio potrebbero essereesaminate le conoscenze che hai dichiarato di possedere
Aggiungere eventuali altre conoscenze
come la capacità di utilizzare programmi e supporti informatici
o strumenti particolari, utili allo svolgimento della professioneper la quale ti stai candidando
Infine si possono aggiungere altre informazioni rilevanti
• il possesso di patente specificando la categoria• la disponibilità agli spostamenti indicando l’ambito geografico• la disponibilità agli spostamenti indicando l’ambito geografico(regionale, nazionale, internazionale)
• la disponibilità a seguire corsi di formazione• la disponibilità a seguire corsi di formazione• altre informazioni che ritieni rilevanti
Alcuni suggerimenti
♦ oramai il computer è un supporto di uso comune, perciò♦ oramai il computer è un supporto di uso comune, perciòè consigliabile non scrivere a mano il proprio curriculum(a meno che non venga espressamente richiesto)
♦ usare solo carta bianca nel formato A4♦ usare solo carta bianca nel formato A4
♦ la stampa deve essere di buona qualità
♦ attenzione all’impaginazione
♦ scegli i caratteri più usati come il Times New Roman o Arial♦ scegli i caratteri più usati come il Times New Roman o Arial
♦ non è consigliabile eccedere con il numero delle pagine:chi legge il vostro curriculum ne legge tanti!
♦ ricordarsi di scrivere la data e di firmare il curriculum
Il curriculum non è
Lo scopoè quello di ottenere un
colloquio
♦ ricordarsi di scrivere la data e di firmare il curriculum
Non raccontare bugieperché il tuo curriculum
verrà discussodurante il colloquio
Il curriculum non è qualcosa che si scrive una volta per tutte
colloquio
Non avanzare pretese sulla retribuzione
e non indicare l’ultima retribuzione e non indicare l’ultima retribuzione percepita
IL CURRICULUM VITAEIL CURRICULUM VITAE
Dati personali
FormazioneFormazione
Esperienze professionaliEsperienze professionali
IL CURRICULUM VITAEIL CURRICULUM VITAEIL CURRICULUM VITAEIL CURRICULUM VITAE
Lingue straniere
Altre conoscenzeAltre conoscenze
Altre informazioni
IL COLLOQUIO DI LAVOROIL COLLOQUIO DI LAVORO
DOVE � SEDE DELL’AZIENDA
� SEDE DELLA SOCIETA’ DI CONSULENZA� SEDE DELLA SOCIETA’ DI CONSULENZA
☺ CONSULENTE ESTERNO
☺ SELEZIONATORE INTERNOCHI È ☺ SELEZIONATORE INTERNO
☺ FUTURO RESPONSABILE
☺ ALTO DIRIGENTE
CHI È
IL SELEZIONATORE VALUTAIL SELEZIONATORE VALUTA
CONTENUTI COMPORTAMENTO NON VERBALE
MODO IN CUI TI PRESENTI
FASI E TEMI DEL COLLOQUIOFASI E TEMI DEL COLLOQUIO
FASI TEMI DA AFFRONTARE
• Breve autopresentazione reciproca• Illustrazione degli obiettivi del
PRESENTAZIONE
• Illustrazione degli obiettivi delcolloquio (selezionatore)
• Eventuali chiarimenti richiesti(selezionato)
DATI PERSONALI
(selezionato)
COLLOQUIO• dati anagrafici (curriculum vitae)• vita familiare• interessi e aspirazioni• interessi e aspirazioni
FASI E TEMI DEL COLLOQUIOFASI E TEMI DEL COLLOQUIO
FASI TEMI DA AFFRONTARE
DATI PROFESSIONALI
• studi effettuati e motivi della scelta• studi effettuati e motivi della scelta
• esperienze lavorative
• interessi professionali • interessi professionali
• aspettative professionali
• obiettivi lavorativi
COLLOQUIO
• obiettivi lavorativi
• verifica delle disponibilità richieste
• verifica delle eventuali conoscenze specifiche richieste
CONCLUSIONE
• Approfondimento punti non chiari
•
(es. inglese)
CONCLUSIONE • Eventuali difficoltà di assunzione• Eventuali quesiti dell’intervistato
IL COLLOQUIO DI LAVOROIL COLLOQUIO DI LAVORO
ALCUNI SUGGERIMENTI
���� prima di recarsi all’appuntamento è buona regola confermarlo
���� è bene arrivare puntuali né in ritardo né con troppo anticipo
� se all’appuntamento ritarda il selezionatore è consigliabile non fare alcuna allusioneallusione
���� presentarsi sempre con il proprio curriculum
���� evitare di mentire per migliore la propria immagine
���� non fare riferimento alle proprie idee politiche
���� curare la propria immagine
���� evitare di mostrarsi eccessivamente agitati, polemici o apatici
���� non eccedere con le battute di spirito
���� non essere troppo sintetici né logorroici���� non essere troppo sintetici né logorroici
� prima di rispondere alle domande è bene accertarsi di aver capito; in caso contrario non esitare a chiedere chiarimenti
���� non alzarsi per primi quando il colloquio è finito