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Coniugare NZEB e SaluteProf. Marco D’Orazio
Università Politecnica delle Marche
• Direttive comunitarie– …SAVE…NZEB…EPBD…
• Decreti di attuazione delle direttive comunitarie– ……DL 63/2013
Quale valore ?
In che modo ?
Prosecuzione incentivi DL 63/13 e DM 28.12.12
– coibentazione pareti e coperture, sostituzione serramenti e installazione schermature solari
– sostituzione di impianti esistenti per la climatizzazione invernale con impianti a più alta efficienza
– sostituzione o, in alcuni casi, nuova installazione di impianti alimentati a fonti rinnovabili (pompe di calore, caldaie, stufe e camini a biomassa, impianti solari termici anche abbinati a tecnologia solar cooling per la produzione di freddo)
Il recupero energetico e sismico degli edifici
Sd = 3‐5 ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐10 ‐‐‐‐‐‐‐12‐‐‐‐‐‐ Sd= 15….
CLASSE 1 ….. 2 ….. 3 CLASSE 4
A «safe»
?
passiamo il 90% del nostro tempo in ambienti abitati
Fasce deboli
Tenuta perrisparmioenergetico
Sd elevati
BARRIERA
Ciò che si produce rimane all’interno
1
2
BARRIERA
BARR
IERA
BARRIERA
Il passaggio all’edificio NZE fondato sull’iper‐isolamento può avere un impatto negativo sulla salute delle persone e sulla durata dell’elemento
costruttivo stesso
Sono state condotte attività di ricerca volte ad indagare gli effetti dell’introduzione del concetto di NZEB sulla qualità dell’abitare1. Sperimentazioni sul
comportamento termico di componenti edilizi fortemente isolati in ambito mediterraneo
2. Sperimentazioni sulle modifiche del confort collegate a questi modelli
3. Sperimentazioni relative all’impatto di tale mutamento sulla salute dell’uomo
4. Sperimentazioni relative alla durata dei componenti edilizi fortemente isolati
1
NZEB e Indoor Air Quality
CappottoInterno 10 cm EPS
Finestre classe A3
Isolamento copertura16 cm Isolante fibroso
Zona climatica EUtilizzo incentivi
Un caso di studio
Le verifiche
• Sollecitazioni termiche in fase estiva – Temperature interne– Temperature superficiali– Flussi termici
• Sollecitazioni igrometriche in fase invernale– UR% ambientali– Contenuti d’acqua negli strati superficiali
Ondata di calore
Temperatura interna > T superficiPer tutta la fase di scarico
Fuori confort
Gli aspetti igrometrici (e di IAQ)
UNI 13788
I risultatiCamera da letto
No interventi
Temperatura esterna
• La conseguenza, dal punto di vista igrometrico è un innalzamento dei contenuti d’acqua nei materiali di finitura interni
• In mancanza della possibilità di uno scambio verso l’interno della parete si estremizza il comportamento dell’elemento di finitura
• Più è sottile lo strato di accumulo minore è la sua capacità di distribuire l’aumento dei contenuti d’acqua
• Abbiamo allora provato a verificare se cambiando alcuni aspetti migliorava o peggiorava la situazione:– Tipo di parete (posizione dell’isolamento)– Tipo di isolante (diffusività al vapore)– Presenza o meno di barriera al vapore– Tipo di finitura
PRESENZA E POSIZIONE DELLA MASSA
Massa lato interno
CAPPOTTO ESTERNO CAPPOTTO INTERNO
Massa lato esterno
CASSETTA
Massa esterna e interna Massa assente
LEGGERA
TIPOLOGIA DI ISOLANTE
PRESENZA O MENO DELLA BARRIERA AL VAPORE
EPS SUGHERO LANA DI LEGNO
impermeabile mediamente igroscopico fortemente igroscopico
Le pareti
CLASSI DI UMIDITA’ (UNI 13788)
IMPULSIVO
INTERMEDIO
GRADUALE
Le condizioni ambientali
Champs‐MZ Syracuse University USA
I risultati: le UR% ambientali
No massa sul lato internoCappotto interno ‐ leggera
5,0
5,5
6,0
6,5
7,0
7,5
8,0
8,5
9,0
9,5
10,0
10,5
11,0
11,5
12,0
CAPPOTTO INT TOT ISOLATA CASSETTA CAPPOTTO EXT
Wc (m
3/m3)
U.R. 95%
U.R. 80%
U.R. 60%
M I G L I O R E A MA S S A S U P E R F I C I A L E C R E S C E N T E
CAPPOTTO INTERNO LEGGERA CASSETTA CAPPOTTO ESTERNO
CONTENUTI D ’ACQUA
Verifiche sull’intonaco superficiale interno
BASSA MASSA SUPERFICIALE INTERNA ALTA MASSA SUPERFICIALE INTERNA
I risultati: i contenuti d’acqua
9,0
9,1
9,2
9,3
9,4
9,5
9,6
9,7
9,8
9,9
10,0
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
Wc (m
3/m3)
Cip lato interno (KJ/m2°K)
EPS SUGHERO LANA DI LEGNO
ISO
C. INT.
C.INT.
ISOC.INT.ISO
C.EXTC.EXT
CASS.
C.EXT
CASS.
CASS.
Contenuti d’acqua sullo strato interno
Più che la natura dell’isolante è la parte massiva della parete sul lato interno che aiuta a scaricare lo strato superficiale
Stiamo introducendo un nuovo modello di funzionamento dell’involucro
UR%+ Inquinanti
la parte interna tende ad agire da sistema di accumulo e rilascio (tampone) verso l’interno di quanto prodotto internamente all’ambiente
Perché è un problema
NON E’ IL FATTORE PREPONDERANTE
SONO I FATTORIPREPONDERANTI
Perché
Isopleth: condizioni limite
Requisito essenziale per la germinazione delle spore
Condizioni limiteper la germinazionedelle spore
Sulla superficie
La pericolosità• Classe A: funghi e loro prodotti metabolici che hanno la caratteristica di essere altamente patogeni. Per la gravità dei loro effetti sulla salute dell’uomo, non deve essere ammessa la loro presenza all’interno degli ambienti;
• Classe B: Funghi e loro prodotti metabolici che diventano patogeni se l’organismo umano viene sottoposto ad una loro esposizione per lungo tempo e che possono essere causa di reazioni allergiche;
• Classe C: Funghi che non sono pericolosi per la salute dell’uomo, ma che possono comunque causare danni alle superfici.
(aspergillus versicolor)
Irritazione degli occhiIrritazioni della pelleReazioni allergicheDifficoltà respiratorieInfezioni cronicheAsma, bronchitiEffetti sul sistema nervoso e immunitarioContributo a patologie tumorali (microtossine)Infezioni che causano direttamente il decesso
A
B
Moisture Level Category of
microoorganism
High
(aw> 0.9; ERH% > 90%)
Tertiary colonizers
(hydrophilic)
Alternaria alternata; Aspergillus fumigatus;
epicoccum spp.; exophiala spp. fusarium
moniliforme; mucr plumbeus; phoma erbarum;
phialophora spp.; rhizopus spp.; stachybotrys
chartarum (s.atra); trhchoderma spp.;
ulocladium consortiale; sporobolomyces spp.
Actinobacteria
(or Actinomycetes)
Intermediate
(aw 0.8‐0.9; ERH% 80‐90%)
Secondary colonizers Aspergillus flavus; aspergillus versicolor;
cladosporium cladosporioides; cladosporium
sphaerospermum; mucor circinelloides; rhizopus
orzyae
Low
(aw< 0.8; ERH% < 80%)
Primary colonizers
(xerophilic)
Alternaria citri; apsergillus (eurotium)
amstelodami; aspergillus candidus; aspegillus
(eurotium) glaucus; aspergillus niger; aspergillus
penicilloides; aspergillus (eurotium) repens;
aspergillus restrictus; aspergillus versicolor;
paenicillium variatii; paenicillium
aurantiogriseum; paenicillium brevicompactum;
paenicillium chrysogenum; paenicillium
commune; paenicillium expansum; paenicillium
greseofulvum; wallemia sebi.
La sperimentazione• Scelta di 3 ceppi (colonizzatori primari)
– Aspergillus versicolor (più frequente nelleabitazioni)
– Penicillium chrysogenum– Stachybotrys chartarum.
• Scelta di diverse tipologie di rasanti e finiture (3 rasanti per cappotto, 2 finiture per interno, 2 pitture)
• Attivazione delle muffe con bagno colturale
• Inoculazione su capsule petri• 15 dd in camera
climatica con UR >90% e T=23°C• Analisi della % coperta con microscopio a
fluorescenza• Analisi del rapporto tra superficie coperta
e sostanze organiche
I risultati
Cod.Mould index % di superficie copertaAspergillus versicolor
Penicillium chrysogenum
Stachybotrys chartarum
Aspergillusversicolor
Penicilliumchrysogenum
Stachybotryschartarum
A 3 3 2 6.9% 9.2% 1.1%
B 2 4 4 1.8% 12.4% 17.9%
C 0 3 4 0.1% 6.1% 12.1%
D 3 3 5 6.3% 9.4% 23.4%
E 4 2 3 12.4% 1.5% 5.9%
F 6 7 7 57.8% 66.1% 69.3%
G 2 0 1 3.9% 0.0% 0.8%
In soli 15 giorni
• A,B rasanti per cappotto• C,D,E Finiture da interno• F,G Pitture
I risultati
• A,B rasanti per cappotto
• C,D,E Finiture da interno
• F,G Pitture
Maggiorecontenuto di sostanze organiche
La compresenza di acqua e sostanze organiche nei materiali di finitura eleva il rischio
….ma nelle abitazioni non si produce solo vapore…
Fonte: ISPRA
Rapporto dei livelli di BTX tra aria interna ed esterna per la città di Torino
Toluene, Xylene
Benzene
Limiti a breve termine (1h)
Analisi di 240 edifici – pre e post innalzamento livelli di isolamento
I valori limite della esposizione giornaliera (per inalazione) a benzene, toluene, m/p‐xylene e o‐xylene sono: BENZENE 0.1 μg/kg/giornoTOLUENE 1.2 μg/kg/giornom/p XYLENE 0.4 μg/kg/giornoO‐XYLENE 0.3 μg/kg/giorno
In parte legataAi materiali inseriti,In parte legata alla maggiore tenuta
Cosa ne deriva
• Si da luogo pertanto ad ambienti che presentano condizioni sia di IAQ che di confort peggiorative rispetto al passato
• È possibile compensare con sistemi impiantistici (es. VMC)….ma….
è opportuno introdurre impianti (con il relativo costo energetico e le necessità
manutentive) per far funzionare adeguatamente uno NZEB ?
2
Verso l’NZEBGli effetti «secondari» sulla durata
dei componenti edilizi
Tenuta perrisparmioenergetico
Sd elevati
BARRIERA
Ciò che si produce rimane all’interno
1
2
BARRIERA
BARR
IERA
BARRIERA
• Anche la parte esterna dell’involucro soffre del disaccoppiamento interno/esterno
• Si verificano, rispetto al passato accumuli igroscopici maggiori a carico dei materiali esterni con maggiore velocità di crescita di organismi biologici (alghe, cianobatteri ‐ Aspetto già rilevato in Germania su sistemi ETICS ad alto spessore a metà degli anni 2000)
• In fase estiva i materiali sono costretti a lavorare a temperature maggiori, in fase invernali a temperature minori (reirraggiamento non compensato)
Non isolato
Isolato
Sono organismi autotrofi : sintetizzano quanto necessario alla loro sopravvivenzagrazie all’acqua ed alla luce (sintesi clorofilliana)
Haematoccuspluvialis
Alghe verdi
Le attività
• Fase analitica– Valutazione TOW, PC,PU per diverse tipologie di pareti e diverse condizioni di esposizione
• Fase sperimentale– Caratterizzazione di materiali di finitura esterna
• Rugosità, Struttura porosa, capacità di adsorbimento e assorbimento
– Crescita in camere climatiche di alghe su superfici di finitura esterne
• confronto finiture x ETICS e Laterizi con cicli di esposizione con bagnatura ciclica e irraggiamento diurno / fase notturna
La fase analitica
• Le pareti
• Le località
Fase analitica: i criteri di valutazione
• Potenziale di undercooling (tempo nel quale le temperature superficiali sono al di sotto della temperatura ambiente)
• Potenziale di condensazione (quantità d’acqua formatasi per condensazione superficiale)
• TOW (time of wetness ‐ Tempo nel quale la superficie ha contenuti d’acqua superiori al limite di possibile crescita delle specie algali)
La fase sperimentale
Rif. Tipo AW
[Kg/m2s0.5]
Ra [µm] Rz[mm]
Gruppo ETICS
ETICS‐1 0.0071 317 0.99
ETICS‐2 0.0043 441 1.33
ETICS‐3 0.0011 403 1.23
ETICS‐4 0.0027 485 1.71
Gruppo FVE
FVE‐1 0.0370 161 0.56
FVE‐2 0.0440 235 0.82
FVE‐3 0.0500 6 0.03
Gruppo FVM
FVM‐1 0.1332 287 1.05
FVM‐2 0.2872 261 0.91
FVM‐3 0.2675 284 1.03
Molto dipende dalla natura del materiale utilizzato in superficieStiamo sperimentando funzionalizzazioni delle superfici per attenuare i problemi stessi
Qualche riflessione conclusiva
Conseguenze dello NZEB
1. Si riducono drasticamente le permeabilità al vapore dell’involucro (parteopaca e trasparente) con conseguenze importanti per la salutedell’uomo
2. Si riducono fortemente i flussi termici passanti attraverso i componentiedilizi con fenomeni di disaccoppiamento della parte interna ed esternae peggioramento delle condizioni di esercizio termo‐igrometriche siainterne che esterne
Possibili soluzioni
1. Occorre mantenere strategie di climatizzazione passiva piuttosto chepuntare solo sull’isolamento (iper)
2. Occorre garantire elementi massivi con capacità di accumulo esmorzamento sia termico che igrometrico
3. Occorre garantire ricambi d’aria accettando il concetto di NET eripudiando quello di NEAR
4. Occorre modificare le proprietà dei materiali impiegati per le superficiinterne riducendo il contenuto di sostanze organiche
The safe
Non a tenutaperfetta
ventilazione
Bassa assorbanza
Mass storage emoisture buffering
Riferimenti bibliografici recentiGraziani, L., Quagliarini, E., Bondioli, F., D’Orazio, M., 2014. Durability of self‐cleaning TiO2 coatings on fired clay brick façades: Effects of UV exposure and wet & dry cycles. Building and Environment 71, 193–203.D’Orazio, M., Di Perna, C., Di Giuseppe, E., 2014. Experimental operating cell temperature assessment of BIPV with different installationconfigurations on roofs under Mediterranean climate. Renewable Energy 68, 378–396.Graziani, L., Quagliarini, E., Osimani, A., Aquilanti, L., Clementi, F., Yéprémian, C., Lariccia, V., Amoroso, S., D’Orazio, M., 2013. Evaluation of inhibitory effect of TiO2 nanocoatings against microalgal growth on clay brick façades under weak UV exposure conditions. Building and Environment 64, 38–45.D’Orazio, M., Di Perna, C., Di Giuseppe, E., 2013. Performance Assessment of Different Roof Integrated Photovoltaic Modules under Mediterranean Climate. Energy Procedia 42, 183–192.D’Orazio, M., Di Perna, C., Di Giuseppe, E., Morodo, M., 2013b. Thermal performance of an insulated roof with reflective insulation: Field testsunder hot climatic conditions. Journal of Building Physics 36, 229–246.D’Orazio, M., Di Perna, C., Di Giuseppe, E., 2013a. A field study of thermal inertia of roofs and its influence on indoor comfort. Journal of Building Physics 1744259113480134.Olivieri, F., Di Perna, C., D’Orazio, M., Olivieri, L., Neila, J., 2013. Experimental measurements and numerical model for the summer performance assessment of extensive green roofs in a Mediterranean coastal climate. Energy and Buildings 63, 1–14.D’Orazio, M., Di Perna, C., Di Giuseppe, E., 2012. Green roof yearly performance: A case study in a highly insulated building under temperate climate. Energy and Buildings 55, 439–451.Di Perna, C., Stazi, F., Casalena, A.U., D’Orazio, M., 2011. Influence of the internal inertia of the building envelope on summertime comfort in buildings with high internal heat loads. Energy and buildings 43, 200–206.D’Orazio, M., Di Perna, C., Di Giuseppe, E., 2010b. The effects of roof covering on the thermal performance of highly insulated roofs in Mediterranean climates. Energy and Buildings 42, 1619–1627.Naticchia, B., D’Orazio, M., Carbonari, A., Persico, I., 2010. Energy performance evaluation of a novel evaporative cooling technique. Energy and Buildings 42, 1926–1938.D’Orazio, M., Palladini, M., Aquilanti, L., Clementi, F., 2009. Experimental evaluation of the growth rate of mould on finishes for indoor housingenvironments: effects of the 2002/91/EC directive. Building and Environment 44, 1668–1674.Cerolini, S., D’Orazio, M., Di Perna, C., Stazi, A., 2009. Moisture buffering capacity of highly absorbing materials. Energy and Buildings 41, 164–168.D’Orazio, M., Di Perna, C., Stazi, F., 2009. Thermal behaviour of vented roofs. Structural Survey 27, 411–422.D’Orazio, M., Di Perna, C., Principi, P., Stazi, A., 2008. Effects of roof tile permeability on the thermal performance of ventilated roofs: Analysis of annual performance. Energy and Buildings 40, 911–916.