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Novembre 2011 - ANNO 3 N° 11

Cors&_Anno3_n°11_Novembre 2011

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Running e Corsa e non solo

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Novembre 2011 - ANNO 3 – N° 11

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...ebbene si ci risiamo!

E’ finita la stagione delle corse

brevi e per molti inizano marato-

maratonine e maratone.

A Berlino hanno gareggiato Cri-

stiano Favaro e Sergio Busetto.

Entrambi sono arrivati alla fine

ed entrambi soddisfatti.

Certo si poteva fare di meglio, ma

ogni gara è una gara a se ed an-

che se la preparazione è stata fatta

con tutti i crismi il risultato deve

sempre essere accettato.

Per Cristiano comunque un

2:36’14”(OTTIMO!!) per Sergio

invece una “visita” alla città (e

al l ’ osp ed al e ! ! ) chius a in

5:41’55” ...due modi diversi

d’interpretare una corsa in base

alla condizione fisica in quel

preciso istante.

BRAVI ad entrambi!!!

….poi venezia con ottimi tempi e

cronache a parte si registra il nuo-

vo record sociale femminile a cura

di Elisa Serafin alla quale viene

dedicata la copertina di questo

numero

Giovanni

Ci risiamo ….

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IMMAGINE DI COPERTINA : Elisa

Serafin in P.zza San Marco fotografata

da Emanuela

CORS&

N. 11 - Novembre 2011

A questo numero ha collaborato pratica-

mente tutta la società e altri amici tra

cui: Virginio Trentin, Tullio Padovese, ,

Emanuela, Rosa Pezzutto e Sandro

Sandri

REDAZIONE:

[email protected]

www.sinergicaonline.com

L‟anno scorso assieme ad alcuni amici ci avevo pensato a lungo, ma poi alla fine sono stato costretto a rinunciare; quest‟ anno ho anticipato i tempi e a gennaio mi sono iscritto alla 38 ̂edizione della maratona di Berlino. Un evento unico nel quale tentare magari di fare una prestazione degna di questa manifestazione. Subito si è aggregato l‟amico Michele dei Marcia-tori Castellani e mia moglie, perfetta macchina organizzatrice, si è subito interessata della logi-stica. Alla fine l‟allegra combriccola che parteciperà alla spedizione in terra di Germania è for-mata da quattro coppie e sette bambini, in totale quindici persone delle quali solo in due corre-ranno la maratona supportati da tutto il gruppo. A noi si aggiungeranno poi i miei genitori ed i suoceri che decidono di raggiungerci con il camper e passare così qualche giorno in compagni-a (totale 19 persone, quasi, quasi conveniva noleggiare un autobus). Detto fatto, prenotato il volo, trovato un grande appartamento e l‟area sosta camper per gli avventurieri.

Partiamo da lontano, dopo la maratona di Treviso di quest‟anno e un breve periodo di recupero, è cominciata l‟estate e con essa gli allenamenti per Berlino; devo ammettere che è stata un‟estate piuttosto sofferta, ma l‟obbiettivo e‟ alle porte e non si può lasciare nulla al caso.

In un attimo arrivano i test pre_maratona, - 2 settimane, - 1 settimana. Ecco il momen-to più difficile, quando la tensione sale, quando ci si fanno 1.000 domande per capire se si è sufficientemente pronti, quando ti guardi indietro e vedi i 3 mesi di duro lavoro che si concretiz-zeranno in qualche ora di corsa, quando cerchi di capire se hai commesso qualche errore nella preparazione. Nelle ultime 2 settimane di scarico probabilmente non sono riuscito a riposare come avrei dovuto, le gambe non sono del tutto apposto e devo attendere il giovedì mattino prima di sentirmi meglio. Nel complesso sono comunque sereno, tutto sommato queste sensa-zioni hanno sempre preceduto le mie maratone.

Il volo aereo che ci porterà a Berlino è fissato per sabato 24/09/2011 alle 11:35; la partenza è da Tessera, voleremo con Air Berlin. Dopo la maratona ci fermeremo a Berlino fino a mercoledì 28 in modo da poter anche visitare la città.

Sabato mattina sveglia presto ed ultimi preparativi per poi giungere all‟aeroporto. L‟adrenalina sale e la mia preoccupazione è quella di riuscire a riposare il più possibile in que-sta giornata che si rivelerà alla fine abbastanza faticosa. Arriviamo all‟aeroporto di Tegel, Berli-no, verso l‟una e mezza; recuperiamo i bagagli e ci dirigiamo a piedi verso la fermata dell‟autobus. Altra camminata per raggiungere la metropolitana e, una volta scesi, ultimo km di passeggiata per arrivare al nostro appartamento posizionato in una zona piuttosto vecchia di Berlino. Qui ci aspettano 4 piani (8 rampe) di scale ripidissime, il palazzo è vecchio, niente a-scensore. Nel complesso l‟appartamento è molto grande l‟unico problema, del quale comunque eravamo già a conoscenza, è la presenza di un unico bagno, in 15 sarà dura.

Il pranzo viene consumato con qualche spuntino veloce anche perché ormai si sono fatte le 16:00 e il ritiro dei pettorali è fino alle 18:00 quindi, nessun riposo e riprendiamo la mar-cia verso il vecchio aeroporto Tempelhof. Nel frattempo ci raggiungono anche genitori e suoce-ri, l‟allegra brigata è al completo; ci muoviamo goffamente tra la confusione provocata dai 7 bambini che scappano da tutte le parti. Il pericolo è quello di perdersi soprattutto in metropolita-na che riusciamo a prendere e che ci porterà nei pressi della zona ritiro pettorali.

Altro tratto a piedi e finalmente raggiungiamo la meta, il vecchio aeroporto, una struttu-ra immensa all‟interno della quale è stato recuperato un ampio spazio verde. Qui è stato orga-nizzato il ritiro pettorali. In realtà prima di giungere alla meta si percorre, per circa 200 mt, tutta l‟ala dell‟ex aeroporto all‟interno della quale sono stati allestiti stand di qualsiasi cosa, dall‟abbigliamento tecnico agli integratori alimentari, dalla vendita orologi all‟area massaggi. Rimango affascinato da qualche stand veramente pirotecnico, c‟è da perdersi. Fuori, all‟aria aperta, pasta, pizza e birra come se piovesse. Mentre gli amici pensano bene di assaggiare la bibita nazionale, io ritiro il mio pettorale; organizzazione eccezionale, nessuna coda, il ritiro avviene in un lampo. Pettorale, chip e maglietta celebrativa.

Bene, adesso ho tutto.

Usciamo dall‟aeroporto per raggiungere gli altri che ci avevano atteso fuori e assieme decidiamo di rientrare per mangiare qualcosa all‟interno. Anche se non sarà buonissima, un piatto di pasta lo mangio volentieri. Ceniamo prestino e decidiamo di ritornare in appartamento, è giunto il momento di pensare alla gara; altra camminata, altra metropolitana, qualche spesa ad un supermercato aperto fino a tardi e altre rampe di scale. Mi rendo conto di avere le gambe piuttosto stanche. Preparo la sacca con il cambio e tutto il necessario per la doccia, attacco il pettorale alla canotta, mangio qualche altra cosina al volo e alle 22:30, stremato, saluto tutti e me ne vado a letto. … e il resto lo potete leggere su www.amatorichirignago.com

Cristiano Favaro

MARATONA DI BERLINO ..ed èancora FAVARO!!!

www.iomisposo.com

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L’ALLUNGO, MODALITA’ ED INTERPRETAZIONE

Oggi sveglia alle 6,20 e con mia moglie siamo andati a Pieve di Soligo per la seconda edizione della Prosecco Trail (25 km). Or-ganizzazione impeccabile in tutto, solo il pacco gara era un po‟ scarso, ma è stato compensato dai ristori, tutti ben forniti, e so-prattutto quello finale. Veniamo alla gara: prima della partenza ho scambiato due chiac-chiere con il compagno di squadra Massimo Marini e si parte tranquilli per i primi due chilometri. Da qui cominciano le salite prima poco impegnative , poi i falsi piani, quindi le salite “da verti-gini”, tanto bosco e infine discese molto tecniche. In sostanza è stata una gara durissima. Un “bravo” a Massimo che ha concluso la gara in 2‟40” e al mio arrivo (2‟45”) ci siamo congratulati a vicenda. … E via alla prossi-

ma! Giovanni Loconsole

….Per un po' sono stato in compagnia di Giovanni , poi ci siamo lasciati comunque ci siamo ritrovati all'arrivo a poca distanza uno dall'altro. Percorso magnifico, salite molto dure e discese tecniche. Giornata favolosa. L'importante era arrivare alla fine. Chiusa la gara in 2:40'.

Massimo Marini

Pieve di Soligo(Tv) – 9 Ottobre - Prosecco Trail - km 25 (D+900 mt)

Ritrovo al campo ore 7,30 come domenica scorsa, questa volta direzione Musano(Tv).

Prima passo a prendere Cesare e partiamo con 2 auto, su una Massimiliano, suo figlio Filippo e Paolo, sull‟altra Livio, Io, Cesare e Raimondo.

La giornata è fresca, ma bella e sembra ideale per correre, nella sacca come abbigliamento per sicurezza abbiamo messo un po‟

di tutto.

Arriviamo alle 8,15 circa, Fiorenzo ci attende con i cartellini già acquistati per 3,50 € che prevede al termine della compe-tizione la consegna di 2 confezioni di strac-chino locale, di cui una “fatta fuori” a cena.

Già sul posto ci sono Alessia, Cristiano,

Sergio, Ennio, Maurizio e altri…

Io, Cesare, Massimiliano e Paolo optiamo per i 21,110 km della mezza maratona, mentre gli altri per il percorso degli 11 km .

Dopo un caffè e foto di gruppo iniziano i consueti preparativi con il riscaldamento che precede la partenza.

Molti sono gli atleti al via come sempre accade in manifestazioni CPT, io decido di correre senza esagerare e mi prefiggo 4‟45”/km.

Lascio partire tutti e mi accodo a chiusura del gruppo, ma non è stata una scelta felice perché incappo in tutti coloro che corro-no molto tranquilli e superarli è un problema.

Dopo qualche centinaio di metri finalmente trovo la mia traietto-ria e cerco di tenere il ritmo, ma come un virus la competizione ti scombina i piani e mi ritrovo a stare sui 4‟30”/km che praticamente saranno la mia media finale chiudendo in 1:35‟ e qualche secondo.

Che dire, sono contento perché il lavoro indicato da Giovanni sta dando i suoi frutti anche se ora bisogna stare tranquilli e mante-nere lo sforzo senza esagerare in modo da trovare vitalità e sti-moli giusti per il 23.

Anche per tutti gli altri ottimi risultati oltre ai soliti piazzamenti di merito, ottimo Filippo, figlio di Massimiliano che trionfa nei 5 km, tempone di Cesare che sicuramente straccerà il suo personale in maratona tra 2 settimane.

“Giallo” invece sulla corsa di Paolo che non sapeva se esse-re contento per la comunque ottima prestazione o amareg-giato per un probabile quanto involontario taglio del percorso effettuato assieme ad altri, beh! non ne farei un dramma.

Ristori intermedi e finale perfetti oltre ai presidi precisi (forse non per Paolo).

Ottima organizzazione, complimenti!

Orio Salomone

Molte altre cronache su www.amatorichirignago.com

MUSANO(Tv) - 9 Ottobre - Trofeo AVIS Comunale - 17^ prova CPT

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Cronaca semiseria della maratona internazionale di bergamo

Questa è la cronaca semiseria (anzi, levate pure tutto il serio) della maratona Internazionale piu' esilarante e comica a cui abbia avuto modo di partecipare, definita da alcuni amici runners come una "maratona free jazz", nel senso che l'improv-visazione ha raggiunto vette ineguagliate. Arrivo a Bergamo il sabato pomeriggio. Bel tempo, città piacevole, albergo a 100 m dalla partenza e mia moglie che vince per 5 volte consecutive al gratta e vinci (sic). Ritiro il pettorale e mi informo sul percorso: a differenza dello scorso anno, quando si facevano 4 giri, quest'anno se ne faranno 2 da 21 km (1 giro per chi vuole fare solo la mezza). Alcuni podisti chiedono informazioni all'organiz-zazione sull'altimetria del percorso. "Sa, quel grazioso grafichet-to che segna le quote del percorso, tanto per sapere dove sono le salite e le discese" chiede gentilmente uno. No, non c'è alti-metria, ma ci viene detto che il percorso è ondulato e ci sarà un km con una salita impegnativa. Vabbe', ci accontentiamo, lo scopriremo solo vivendo, anzi correndo. Cena con tris di primi (vi consiglio i casonsei alla bergamasca), patate al forno, crostata di mele e torta della nonna. Carico di carboidrati da 90.

Sono contento del percorso: mi sono allenato per mesi sui sali-scendi e sto bene, sensazioni buone, serata tiepida, tutto va per il meglio e vado a nanna con una leggera euforia. Ma la mattina comincia male. Alla consegna sacche (sorvolo sulle modalità che sono ridicole) arriva un giudice che ci ammonisce: "Tutti quelli che vediamo in gara con le cuffiette saranno squalificati!" Ma come, potremmo sniffare coca, ma non ascoltare musica??. No, no se puede, è il regolamento bellezza. Rimetto l'MP3 nella borsa, addio ai Pink Floyd, agli Emerson Lake Palmer, ai Doors e a tutta la compagnia cantante. In fondo è una maratona inter-nazionale, l'aggettivo mette soggezione e qui c'è gente seria che non scherza e per di più è valida per il Campionato Italiano

Master di maratona. Va bene così.

Breve riscaldamento e via, si parte. Allo sparo, complice una leggera discesa, tutti partono come razzi, neanche dovessero fare i 5000. Per i primi 200m cerco solo di non essere travolto poi le cose si assestano. Dopo qualche km arriva una leggera salita e i bollenti spiriti si raffreddano, tutti con le orecchie basse e ritmo che cala drasticamente. Sto bene, corro facile e sto recu-perando posizioni su quelli che ho vicino. Verso il 7 ̂Km comin-ciano le stranezze: una Porsche si immette in contromano nella nostra strada (ovviamente chiusa al traffico) e tenta di prenderne sotto un paio. Per fortuna non ci riesce anche perché i corridori sono ancora lucidi e saltano sul marciapiede. Improperi a non finire. Dietro di me con un accento veneto inconfondibile sento gridare: "quaiotto!!!" Mi metto a ridere. Solo un veneto con una certa cultura contadina come me può capire il significato pieno del termine. Si continua. Seguo sempre i podisti davanti a me e non penso al percorso. Al 17mo km, dopo una svolta a gomito mi trovo davanti un gruppetto di 6-7 corridori incavolati: hanno sbagliato strada e dopo 200m li hanno rispediti indietro. Si deve girare subito a destra dove non c'è alcuna segnalazione. Io per fortuna non perdo neanche 1 metro, ma i poveretti hanno la gara compromessa (sono tutti della mezza maratona). Uno è talmente arrabbiato che si toglie il pettorale e torna indietro. Cerco di con-solarli, ma è inutile. Sono talmente neri che potrebbero parlare in swahili. Comincia la salita dura e questi, probabilmente per la delusione, mollano. Mi riprenderanno al 20^ km quando comin-cia lo sprint per l'arrivo alla mezza. Ci salutiamo prima che girino per l'arrivo, ma prima mi danno un consiglio preoccupante: "Attento al percorso perche' sei da solo." Per fortuna, prima del 30° km, raggiungo un simpatico ragazzo australiano con lunghi capelli al vento (ahhh, che invidia!!!) al quale si aggiunge anche un master 50. Davanti a noi il deserto dei tartari, non si vede anima viva. Nessuna segnalazione agli incroci e cosi' siamo costretti a gridare "da che parte???" a ogni svolta. Fortuna che ci rispondono.Dopo il 30° km entriamo in una piccola rotonda da cui escono 2 strade. Non sappiamo dove andare e ci fermiamo. Non c'è nessuno dell'organizzazione (neanche un prete per chiacchierar). Arriva dopo una decina di secondi un altro podi-sta. Neppure lui sa. Il mio amico gli chiede: che master sei? M40 risponde. Evviva!!! siamo tutti ben assortiti, tira aria di tresette.

Metto le mani a megafono e grido a un vigile che sta 100 m dietro: "da che parteeee???". ..."Drittoooo!!!" mi risponde ur-lando. Dritto? che vuol dire dritto? Ci sono due strade a V ! L'australiano esclama: dritto? right! E prende la strada a de-stra. Ed e' proprio quella giusta! Dopo altri 200 m infatti tro-viamo un addetto con pettorina gialla. Abbiamo un genio nel gruppo: capisce l'italiano meglio di noi. 34° km: arriviamo al quartiere Borgo Palazzo nel bel mezzo della festa di S. Anna. Strada chiusa al traffico ma intasata di famigliole, carrozzine, bambini con i palloncini, biciclette, cani al guinzaglio, tricchete-tracchete, giocolieri e ballerine. Mancano i nani, ma non si può avere tutto, ci si diverte lo stesso. Slalom tra i passanti e salto dei guinzagli, uno spasso. Urto un signore che mi fa: "Che modi!, chiedere permesso, no?". "Scusi ma sto facendo la maratona" mi giustifico. "Maratona? ma che maratona, la maratona è dall'altra parte della città!". Attimo di panico, ma per fortuna arriva una vigilessa che si mette a fischiare a piu' non posso e a gridare: tutti ai lati c'è la maratona!!! Meno male, siamo sulla strada giusta, per un momento avevo pen-sato che mi fosse venuto a trovare un signore tedesco di no-me Alzheimer, ma per fortuna era un falso allarme. Torna la salita dura, ma ormai si sente profumo di traguardo. Arriva il mitico 40° km e non si sente piu' la stanchezza. Ultimo strap-po alla fine del 41mo e poi leggera discesa fino all'arrivo. Non rimane nulla da risparmiare e si svuotano tutte le taniche di benzina. Il master 40 (Vailati) se ne va in progressione che e' un piacere vederlo. Sembra freschissimo e mi rifila 16" in 1200 m. Chapeau! Ma adesso e' davvero finita. All'arrivo energiche pacche sulle spalle tra tutti noi, baci, abbracci ed e' bene quello che finisce bene. Mi concedo un gelato che a guardarlo tutto ci si mette un minuto. Dopo la doccia tutti a consultare le classifiche. Ha vinto il marocchino Abdelhadi Tyar in 2:30'33". Al secondo posto, il lecchese Pietro Colna-ghi, con 2:32‟15‟‟ e al terzo il bergamasco Emanuele Zenuc-chi, con 2:33‟30‟‟ favorito della vigilia, ma che ha patito non poco il percorso e ha pagato pegno. Il marocchino e' una no-stra vecchia conoscenza: ha vinto facile la 10 miglia del Mon-tello di quest'anno stracciando tutti con un tempo di 50'30". Chi c'era se la ricordera' di sicuro perche' abbiamo corso sot-to un diluvio dall'inizio alla fine. "meno male che non sono solubile" avevo pensato alla fine. Per quel che mi riguarda sono piu' che contento del risultato, visto il percorso: 2:44'47", ottavo assoluto e titolo di categoria M55. Mi sono guadagnato anche 50 euro di premio. Farò follie. Il giorno dopo leggo sull'Eco di Bergamo che anche il primo ha imboccato 3 volte la strada sbagliata! da non credere! Ma dove potete trovare ancora una maratona cosi'? Una maratona in cui rischiavo di vedere negli ultimi km la canotta del primo assoluto? Magari per sbaglio o perche' si era fermato a mangiarsi dello zucche-ro filato alla festa del patrono? Fra un mese ci sara' Venezia. Addio maratone jazz, questa sara' una maratona di musica classica: tutti i km segnati, strade transennate, nessuna de-viazione dal percorso (solo per fare pipi') e nessuna macchina a scatenarti l'adrenalina. Si torna al tran tran quotidiano. Il prossimo anno ho promesso di tornare a Bergamo, ma a pat-to che l'organizzazione tolga quelle poche segnalazioni che c'erano. Ci sara' la possibilita' di una scampagnata in val Brembana durante la maratona.

Buona corsa a tutti, ci vedremo nei campi di gara.

Virginio Trentin

P.S. Mi e' giunta notizia ieri che la situazione della gara, dopo il passaggio dei primi, e' ulteriormente peggiorata (probabilmente le fettuccine sono state rimosse dal passaggio di veicoli) e un sacco di concorrenti si sono persi. C'e' stata perfino una interpellanza consigliare sui problemi della mara-tone che conferma tutte le situazioni che ho vissuto personal-mente. Apprendo anche che il centralino della polizia locale per tutta la domenica ripeteva: nessun blocco in atto nella citta'. Da non credere. Manca solo la notizia di un rapimento da parte di extraterresti di qualche maratoneta. Non e' da

escludere.

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7 ̂Prova Circuito ed ultima tappa dell’Adriatic LNG. La gara competitiva è di 8 km, la mini marcia di 1,3 km e la camminata non competitiva di 4 km. Quota iscrizione € 8,00 per la competitiva che da diritto ad un giubbetto antivento tecnico di nota marca sportiva (nei gazebo di diverse corse l‟ho sempre visto in vendita dai 10 ai 15 euro) e di € 3,00 per le altre due gare. Mi sveglio alle 5,00, solito mal di testa, faccio colazione, preparo la borsa e verso le 6,00 mi metto in marcia. Sono a riposo dopo l‟ultimo allenamento di mercoledì, piede e schiena non mi danno pace. Ci vuole un‟oretta per raggiungere il posto. La tempe-ratura esterna si aggira sui 7-8 gradi….ha veramente rinfrescato.

Arrivo con un certo anticipo e trovo parcheggio tranquillamente vicino alla partenza. C‟è talmente poca confusione che sono il primo ad iscrivermi, mi provo tranquillamente la misura del giubbetto antivento ed aiuto anche a sistemare le postazioni delle iscrizioni. Approfitto anche per mettere qualche volantino della “Corri per Monica”. Le partenze sono previste alle 9,00 per la Mini Marcia e alle 9,20 per la Podistica e Non Competitiva. Ci sono un po‟ tutti: Giorgio Centofante, con il quale non manco mai di scambiare qualche parola (sempre con molto piacere), Michele Bedin sempre sorridente, Sandro Sandri compagno di molte corse nel Polesine e molti … molti altri. Non manca neppure Boulton Derrick della nostra società.

Il mio obiettivo è di correre 7-8 km prima e poi gli 8 km della gara. Quindi verso le 8,30 comincio il mio allenamento/riscaldamento. Arrivo prima della partenza con un buon carico di 8-9 km e a parte un piccolo fastidio alla schiena la giornata sembra positiva.

Tanto furono maledette queste parole! Tutti in riga per la partenza che avviene all‟ora prevista, mi sento bene e quindi parto con decisione tanto che giro i primi 3 km in 11‟35”. Ma già alla metà tra il 2 km ed il terzo comincio a sentire che qualcosa non va…il fastidio al piede che ho sempre provato nelle precedenti gare qui diventa dolore. La schiena invece inverosimilmente sembra a posto. Vorrei mettermi a piangere, non so più cosa fare, continuare o mollare? Provo a rallentare e mi fa male, provo ad aumenta-re il ritmo e mi fa male. Nel frattempo passano altri 2 km. ormai ho passato la metà gara e vada come vada portiamola a termine.

Tra il 6 km ed l‟8 km c‟è anche un km di sterrato che mi fa veramente soffrire, ma ormai è quasi finita. L‟ultima curva a gom ito prima dell‟arrivo sono costretto a farla al rallentatore ed in punta di piedi. Chiudo comunque con onore tra i primi 70 assoluti ma-schili che riceveranno il premio (53° assoluto) con un 31‟02” per una media di 3‟53”/km. Il pacco premio consiste in un pacchetto di biscotti alle mandorle, un litro di vino, un pacco di tagliatelle, un pacchetto di gnocchi, polenta e un pacchetto di panbiscotto.

Mi faccio dare dai volontari della Croce Verde sul posto un ghiaccio istantaneo e lo metto per una decina di minuti sulla parte do-lorante del piede. Ormai il danno è fatto…inutile piangerci sopra. Aspetto le premiazioni finali del circuito LNG che mi vedono 19° in classifica nella mia categoria e in diritto di premio. Ricevo come premio fedeltà una canottiera blu tecnica e come premio circui-to un bel zaino a spalla con porta scarpe che mia figlia mi ha già requisito per la piscina!!

Oramai sono le 11,00 passate ed è ora di tornare a casa propria. Non mi resta che sperare di recuperare il problema nei prossimi 15 giorni in vista della maratona altrimenti l’allenamento di 2 mesi se ne andrà in fumo. Oggi ho provato cosa vuol dire avere le forze per far bene e non poterlo fare…c‟era tutto: testa, fiato e forza muscolare, ma non sempre tutto questo basta…….

Andrea Agnoletto

La 24 ore di S. Martino nel suo venticinquennale si riconferma

una festa del podismo, ma soprattutto dell'associazionismo, della società civile e delle istituzioni che contribuiscono a fare di Belluno una modello di città vivibile e accogliente......anche per gli sportivi.

Sono 40 le squadre che, dalle 15 di sabato 8 ottobre alla stessa ora di domenica 9, si sono sfidate per conquistare il trofeo di quest'anno, la bella scultura di Eris Costa, nella quale sono sintetizzati i valori di una manifestazione che mette al centro la solida-rietà e la Pace. La spunta su tutti l'agguerrito team della Questura di Belluno, con poco più di 387 Km percorsi, ma non senza aver lottato fino all'ultimo con la squadra dei Vigili del Fuoco, che schierando nella prima frazione un ottimo Michele Bedin, giunto a poche falcate dai 18 Km, faceva subito intendere che non avrebbe regalato neanche un metro ai più diretti avversari.....e infatti, il fuoco dei Vigili è stato spento, se non all'ultimo minuto, non prima dell'ultima ora di gara (386,5 Km circa percorsi) .

Bella prova della formazione Playlife, che ottiene il bronzo, schierando molti tra i migliori podisti trevigiani; tra questi vanno ricordati Christian Cenedese giunto vicino ai 18 Km, Stefano Pretotto oltre i 17 Km, il grande Virginio Trentin che corre facile a 3'40'' al chilometro tra mezzanotte e l'una con una temperatura quasi invernale, il bravo Pierandrea Agnini che attendiamo nei cross e Fabrizio Paro, che va ringraziato....... perchè ha tirato a turno con l'autore di questa cronaca per più di 10 Km, stac-candolo nel finale di poche decine di metri.....mannaggia !

La migliore prestazione individuale è stata quella di Said Boudalia, abbondantemente sopra i 19 Km, che distacca di un rettilineo (anche se non hanno corso insieme) il campione dell'Alpago, specialista della corsa in montagna, Bamoussa, bronzo per Pra-detto con 45 giri completi e "spiccioli" ( fate voi i conti !).

Buona prova anche di alcuni atleti reduci dal 10000 in pista di sabato scorso, tra questi Matteo Redolfi ha corso l'ora praticamente allo stesso ritmo.

C'è anche un pezzetto di atletica veneziana nel bel risultato della Questura di Belluno, è infatti Giorgio Zanta a vincere la frazione dalle 23 alla mezzanotte ( con 17294 m) e a dare un contributo importante alla squadra della Polizia di Stato........e Bravo Gior-gio !

La 24 ore è stato anche un momento per ricordare, l'anniversario cade il 9 ottobre, la tragedia del Vajont, nella quale tanto peso hanno avuto la cupidigia e lo scarso rispetto per la natura da parte dell'uomo.

Correre è anche ricordare, per non ripetere errori fatali.

Tullio Padovese

Belluno - 8/9 ottobre - 24 ore di S. Martino

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Oltre 600 coloro che hanno aderito alla Maratonina di Mirano e alla 10 km , gara valevole anche quale campionato Italiano Ban-cari. Purtroppo tra poco meno di 7 giorni si correrà la Maratona di Venezia e nella stessa giornata a pochi chilometri di distanza si disputava un‟altra manifestazione che ha richiamato al via ben 940 atleti. La quota gara di € 15,00 è risultata comunque esosa poiché richiesta sia per una che per l‟altra distanza, inoltre la 10 km poi alla fine è risultata lunga poco meno di 9500 metri e la mezza …?! Dal racconto di due dei nostri che vi hanno preso parte se da una parte c‟è la soddisfazione per aver fatto una bella gara dall‟altra la delusione per quanto ricevuto. Da Ivan Trabujo

“….io ho dato tutto e con il mio risultato ho fatto una bella gara, ma l‟organizzazione di questa gara si è impegnata poco per ren-derla bella. I ristori erano appena sufficienti, i “km segnati” non li ho visti, in alcuni punti ho corso sul ciglio della strada con vetture che transitavano e per finire, dopo un lunga coda per prendere il pettorale mi viene detto che il pacco gara lo avrei dovuto ritirare a fine gara perché erano finiti. A fine gara vado e mi viene con-segnato un cappellino ( !?#!) che di tecnico non ha niente e due bustine di sali minerali. Molto amareggiato, mi lamento, dicendo che con 15,00 € mi aspettavo qualcosa di meglio, mi viene rispo-sto che c‟era un asciugamano, ma “sono finiti”…… SONO FINI-TI?!! Ma i pacchi gara non devono essere uguale per tutti i parte-cipanti? L‟anno prossimo non mi vedranno. Arrivato a casa ho inoltrato anche un‟email agli organizzatori “Buonasera, mi chiamo Trabujo Ivan e oggi ho partecipato alla gara di Mirano con il pettorale 722 nel percorso dei 10Km. Volevo farvi sapere che sono rimasto molto amareggiato, perchè nel ritirare il pacco gara mi è stato consegnato un cappellino di una banca che di tecnico non ha niente e due bustine di sali minerali.Ovviamente mi sono lamentato perché con 15,00 € mi aspettavo “un ricco pacco gara” come scritto nel volantino …. mi è stato risposto che i pacchi gara con l'asciugamano erano ter-minati.” Da Massimo Mognato

Questa mattina mi sono svegliato presto e sono partito con la macchina direzione Mirano per partecipare a questa prima edi-

zione con l'incognita e con la consapevolezza che dovevo solo correre senza pensare a fare alcun tempo degno di nota. Il freddo e il vento poi mi avevano già scoraggiato ancora pri-ma di partire, ma tanto ero convinto che era solo una corsa come le altre e perciò una volta partito ho pensato solo a pren-dere dei riferimenti alla mia portata. Fortunatamente appena partito mi sono subito affiancato a Marcello Nucifora (che rin-grazio!!) e che chi conosce bene sa quanto vale nelle ultra maratone del mondo in cui ha partecipato !!! Ci siamo perciò prefissati un'andatura di 4'28"/4'30", andatura alla quale non pensavo - al momento attuale di forma - di tene-re fino alla fine, ma chilometro dopo chilometro ci siamo sem-pre incitati a vicenda a non mollare e cosi siamo arrivati alla fine insieme con un discreto tempo di 1'34"45" che per me al momento non è un discreto, ma un ottimo tempo. Per il resto il percorso mi è piaciuto molto e i ristori sono stati abbastanza sufficienti anche se le bibite erano molto fredde considerando la temperatura. Era la prima edizione e perciò si può perdonare se alcune cose non erano perfette come ogni persona si aspetta da una competizione agonistica e sicura-mente il prossimo anno sapranno rifarsi meglio….poi a mente fredda, sbollito l‟entusiasmo per la gara corsa forse sono stato magnanimo perché oggi ero felice di aver riassaporato un po' di competizione e perciò tutto il resto l'ho messo in secondo piano. Effettivamente con 15,00€ mi aspettavo anch'io il famo-so capo tecnico che nei volantini avevano citato e dei ristori io ho sofferto soprattutto l'acqua e il tè che erano molto freddi e perciò si poteva bere solo a piccoli sorsi. Le macchine almeno a me personalmente non ha creato disagio particolare….Per i Km confermo che non erano segnalati a dovere e con preci-sione degna di maratonina. Io il prossimo anno sinceramente la rifarei perché il percorso mi è piaciuto, ma spero vivamente che gli errori commessi in questa prima edizione portino dei grossi miglioramenti in una futura altra manifestazione. Da Cesare Campanelli

Corso a Mirano il Campionato Italiano Bancari, distanza 10 km, erano effettivi 9,5, classificato 24° assoluto e 5° cat tem-po 36‟20”.

Mirano(Ve) – 16 ottobre - Maratonina e 10 Km_Citta’ di Mirano

Con Cimetta di Codognè si conclude la 18 ̂prova del Circuito Podisti Triveneto. Il gruppo Podistico Edilmarmi Cimetta ha organizzato una manifestazione veramente scenografica. Arriviamo a Cimetta, io e il fidato Sergio, in anticipo perchè la partenza qui è prevista alle ore 9,30. Sul viale principale del paese, con grande coreografia si aprono archi di palloncini tricolori, arco gon-fiabile dell'arrivo, bandierine, sfilata di auto sportive con ragazze, miss ecc., mai visto così tanta scenografia per una corsa del CPT. Presumo che tutto ciò sia dovuto alla presenza del presidente della regione Luca Zaia e della corsa dei sindaci, che manco vedrò, ma dico io : solo perchè sono presenti dei politici si fa tutto questo? Stiamo facendo dello sport o siamo in campagna elet-torale? Ritornando alla competizione, troviamo subito ampi parcheggi, ben segnalati e gestiti. Oggi come gruppo saremo un po‟ pochini: io, Berto Sergio, Coin Maurizio e Ennio Mezzalira. Costo iscrizione euro 3,50 con pacco gara consistente in una conf.di marmellata e una conf. di gioppini. I percorsi previsti sono due: 3.950 metri e km 11,950, più gara per disabili con "carrozzina O-limpica" e "Hand Bike". La partenza è dislocata a circa 500 mt dall'arrivo in una stradina laterale al vialone principale, in corrispon-denza di un ponticello. Questa a mio avviso è stata una scelta sbagliata. Con l'affluenza di così tanta gente, la partenza in un posto così stretto, ha creato allo sparo non poche difficoltà, gente che spingeva, ho visto un paio di donne per terra, con il rischio veramente di farsi male. Consiglio: rivedere la zona della partenza. Il percorso è bello, lineare, tutto su strade asfaltate, ben se-gnalato, con chilometraggio a scalare ben posizionato e frequenti ristori: ottimo. Malgrado i consigli del nostro mister Giovanni Schiavo (“ ..domenica fai una gara tranquilla, ricordati che hai la maratona”) sono partito forte, come la gara precedente. Giornata ottima, temperatura fresca, ma ideale, gambe buone, un po‟ di fiatone, ma il tutto ha retto bene. Insomma ho fatto la replica della gara precedente chiudendo in 45'18'' a 3‟48” al Km. con una sola variante: sono arrivato 105°. Qui veramente oltre alla numerosa presenza di iscritti, hanno gareggiato tanti atleti che sono andati come treni. Me lo ha confermato anche Ennio che trovo all'arrivo. Lui ha chiuso in 43'02'' (3‟36” di media al km) giunto 61° assoluto. Ai primi 100 arrivati premio con una bottiglia di vino, agli altri un biglietto della lotteria, per la maggior parte bianchi. Solo il buon Sergio è stato baciato dalla fortuna, vincendo due quaderni a quadretti.....boh?!, può sempre ritornare a scuola!!! Se ho dato un giudizio "ottimo" per quanto riguarda il percorso della gara, ho trovato insufficiente il ristoro finale: solo the, acqua e qualche dolcetto, un po‟ pochino per così tanta gente. Anche questa gara è andata, ne mancano altre 5 per completare il circuito, ma la prossima domenica una buona parte di quelli che sono in classifica correranno la Venicemarathon, salteremo una gara del campionato, ma faremo i conti veramente con la preparazione per la ma-ratona. Colgo l'occasione per fare a tutti i complimenti per l'impegno profuso nei duri allenamenti effettuati con un'estate così torrida e prolungata, ma soprattutto un grande "in bocca al lupo" per domenica.......sono onorato di far parte di questo bel gruppo.

Fiorenzo GAMBATO

CIMETTA di CODOGNE'(Tv) - 16 Ottobre - Corsa Podistica CAMPOCERVARO

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Una mattinata alquanto fredda ha fatto da cornice alla bella manifestazione organizzata ad Orgnano. Poco meno di un migliaio gli iscritti alla gara che ha trovato nell‟Amministrazione Comunale ed in alcuni sponsor la più ampia collaborazione. A dir la verità gli organizzatori non si aspettavano una cosi ampia partecipazione in quanto a poca distanza è stata orga-nizzata un‟altra gara a dir poco inopportuna, ma cosi vanno le cose. Dicevo affluenza ogni più rosea aspettativa e cosi ad un certo punto i cartellini sono venuti a mancare e sono stati sostituiti con quello della distanza più corta. Meglio comunque se il car-tellino avesse avuro uno spazio per segnare il nome e cogno-me dell‟atleta in quanto più facilmente riconoscibile in caso di infortunio o incidente. Il luogo di ritrovo ha permesso agli atleti di riscaldarsi in tutta tranquillità in quanto alcune strade sono state chiuse al traffico. La quota gara di 2 euro ha dato la possibilità di cimentarsi su uno dei 3 percorsi allestiti: 6 -12 o 20 km con all‟arrivo la con-segna di una bottiglia di integratore oltre ad un abbondante ristoro finale. Alle 9,00 tutti pronti al via sotto l‟arco e pochi istanti dopo lo sparo che ha sancito il via della gara. In testa subito Cigana seguito a pochi metri da altri podisti chi in gara per i 12 chi per i 20. Nella gara dei 6 km successo di Consuelo Elena Callegari e Marco Dalla Venezia. Nella gara dei 12 km la vittoria in campo femminile è andata a Marika Bonato mentre tra i maschi vittoria per Marco Gaggio. E‟ stata comunque la gara sulla distanza più lunga ad avere una bella sfida tra Massimo Cigana e Cristiano Favaro con il primo che è subito partito in tesata e con Cristiano Favaro che ha corso bene e alla fine è arrivato 2° assoluto a poco più di 1’ , un Favaro reduce dalla Maratona di Berlino chiusa in di 2:36’ e che domenica prossima sarà al via della Maratona di Venezia . Tra le donne conferma di Beatrice Stocco su un Elisa Serafin pronta ormai per disputare una bella maratona domeni-ca prossima. Il percorso è stato ben presidiato , e se si esclude sul percorso lungo il passaggio su una passerella in cemento che non dove-va essere attraversata , ma dove una gran parte di atleti è pas-sata, tutto è filato liscio considerando che la prova non era competitiva. Ristori ben organizzati sul percorso, abbondante ristoro finale …tutto per solo € 2,00…. Un bravo agli organizzatori da parte di molti podisti. Giovanni Schiavo

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ORGNANO di Spinea(Ve) - 16 ottobre - Corsa d’Autunno

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Bellissima l'esperienza di aiutare il mio amico Luca a raggiun-gere il suo obbiettivo. E' passato dalle 3:31 di Treviso alle 3:10 di Vene-zia, niente male. Anche godersi il panorama per tutti i 42 km non è stato male. Per la strada abbiamo trovato Massimiliano Tebaldi che avrei voluto aiutare, ma che non stava bene, quindi ha preferito proseguire da solo. Nessun rimpianto per la scelta fatta, ci saranno molte altre occasioni. Anche questa maratona alla fine mi ha lasciato qualcosa: la felicità di aver aiutato un amico e un ginocchio malconcio che non intende miglio-rare. Adesso pensiamo a S.Martino e poi penserò a curarmi. Cristiano Favaro

Xxxxxxxxxxxxxxxxxx Questo sarebbe il mio commento per la maratona, NULLA.

Dovrei raccontare della mia delusione o della mia sfortuna. Non avrei molta voglia di scrivere e di raccontare questi 42,195 Km, sono stati una sofferenza, ma e giusto farlo, non si può solo raccontare le cose che vanno bene, ci sono momenti si e momenti no e oggi non è stato un divertimento.

Sono partito influenzato , raffreddore e bronchite, fatica a re-spirare. Si sembra la classica scusa del podista, ma non è cosi. Mi ero allenato , avevo fatto tutti i miei km, avrei voluto correre senza soffrire. Forse avrei fatto meglio a stare in letto, ma sono fatto così, devo prova-re altrimenti mi sarei contorto con i se e con i ma e quindi ho provato, ho sofferto, non mi sono divertito, ma sono arrivato in fondo.

Certo che ti viene una rabbia , se non ti alleni ci sta che soffri, se vuoi fare superman e giusto pagare pegno, ma dopo tutti i km maci-nati con un‟estate pazzesca ti ritrovi il venerdì e sabato a imbottirti d‟aspirine…così è andata e così va accettata , andrà meglio la prossi-ma , se troverò gli stimoli per prepararla.

Comunque la festa c‟è stata e Venezia ha confermato il suo fascino. Giornata fresca, quelle che io preferisco, altro rammarico. Su tutto il percorso gente e musica, fantastici i passaggi a Dolo, Piazza Ferretto , Parco San Giuliano e Piazza San Marco, anche se a San Marco il passaggio oltre che bello era molto tecnico e al 41° km lo soffri un po‟…. Che dire , per il resto per me non è stato un divertimento, non ho vissuto grandi emozioni, forse dovevo farla in passeggiata, ma quan-do mai uno parte a fare una maratona in passeggiata.

Le gambe, o la testa, mi hanno portato a un certo ritmo che ho tenuto fino al 23 km°, poi il calo prima a poco a poco e dopo il parco a caduta libera. Più volte ho pensato “ ..mi ritiro, e inutile soffrire così” , ma non ci sono riuscito , passato un km rimandavo il ritiro a quello suc-cessivo e così sono arrivato sotto l‟arco .

Più volte durante la corsa la mia testa mi diceva basta marato-ne, ma all‟arrivo ero già più possibilista e la sera, a cena insieme ai mie compagni, già pensavo alla rivincita, in verità cosa voglio fare non lo so , vedremo…sono un po‟ deluso, è pazzesco questa corsa la prepari 3 mesi prima e sul più bello salti ancora prima di correrla, un influenza , un raffreddore , un piccolo acciacco, ma forse anche questo è il suo fascino.

Se penso a tutti quei podisti che incontri durante la gara o li vedi arrivare sfatti , che si trascinano , insanguinati, che corrono storti , pieni di smorfie di sofferenza o dolore, ma tutti con la stessa voglia di arrivare, cosa è che ci fa amare questa gara tanto da affrontarla anche se sai che sarà una sofferenza , quale è la molla che ci scatta in testa? Che sia solo la voglia di misurarsi?

Non lo so , me lo sono già domandato altre volte, ma ogni volta che taglio quel traguardo non ho dubbi che comunque vada sarà un successo…… Alla prossima.

Massimiliano Tebaldi

E' ormai la mia settima partecipazione alla maratona di casa,

ma ogni volta e' un'emozione sempre diversa. Anche quest'anno siamo in parecchi della squadra a partecipa-

re, chi con altre maratone alle spalle ed alcuni alla loro prima esperien-za sulla distanza. Partiamo da Chirignago per Stra in auto con Orio, che

gentilmente si e' prestato ad accompagnarci, dobbia-mo fare presto perche' alle 8,00 e' prevista la foto di gruppo che deve fare Fiorenzo che e' venuto in mac-china con noi. Scendiamo dall'auto e ci spingiamo in mezzo alla ressa verso la zona di ritrovo per la foto, sono gia' le 8,05 e tanta gente sta gia' facendo riscal-damento. Dopo un po‟ troviamo Alberto Rusconi e Mauro Viviani e decidiamo di fare la foto di gruppo, anzi ne facciamo due, una scattata da Fiorenzo con me Alberto e Mauro ed una scattata da Alberto con Fiorenzo al suo posto, sicuramente non e' rappresen-tativa di questa magnifica squadra, ma ci sara' altra occasione per rifarla.

Il tempo stringe, dobbiamo consegnare le borse entro le 8,30, i camion stanno gia' suonando le trombe per sollecitare la consegna, io e Fiore che ab-biamo lo stesso camion ci dirigiamo alla consegna, non prima di esserci cosparsi le gambe di una crema che doveva essere scaldamuscoli, ma che poi si e' rivelata una "crema doccia", meno male che non pio-veva altrimenti vedevi che schiuma facevano le gambe tanta ne avevamo messa.

Prima della partenza il solito bisogno e poi dentro in griglia, nella mia trovo Michele e Massimilia-no, ci facciamo il solito in bocca al lupo ed alle 9,20 : partenza!

Cerco di mantenere il ritmo che mi ero imposto dei 4‟20” al km senza lasciarmi traspor-tare da chi mi sorpassa, in alcuni casi si fa diffi-colta' a rallentare perche' il tifo che ti incita ti spinge a correre ed a accelerare.

Al 15° trovo Giovanni, una foto, un saluto e via a Marghera c'e' Massimo con il figlio, altro saluto e via, sempre a Marghera suoceri, parenti ed amici vari.

A Mestre il passaggio in piazza Ferretto e' una botta di energia incredibile: tutti che ti inci-tano e ti salutano, ma per te che stai correndo e' molto difficile riconoscere chi ti saluta, ma co-munque un'alzata di mano non fa mai male.

Al parco, che dire, una marea di gente, per lo piu' gente del mondo del podismo, che per un motivo o l'altro ti conosce e tutti ad incitarti, poi la montagnetta dell'Amatori Chirignago e' stata una cosa fantastica, ma prima di tutto ai piedi della salita mia moglie che prima mi ha sventolato un cartello giallo con scritto "VAI A-MORE" e poi al passaggio sull'altro lato lo stesso cartello con scritto "VAI PAPA'".

E qui e' l'inizio della vera maratona, il punto dove bisogna metterci la testa e non solo le gambe, ancora qualche amico per la strada, Andrea Angnoletto, Andrea Moruzzi, Mauro e Consuelo che gentilmente mi hanno offerto dell'acqua ed incitato e poi al primo ponte si ini-zianp ad intravedere le prime crisi e le prime diffi-colta', mi impongo di arrivare al ristoro del 35° per prendere il secondo gel, nel frattempo rag-giungo Emilio che mi fa presente di avere le gambe legnose, prendo il gel, bottiglia d'acqua e proseguo, ma poco dopo devo fermarmi a vomi-tare, solo alcuni secondi e si riparte, siamo alle porte di Venezia.

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Al 38° km. il cronometro segna 2h40”, mi convinco che per quanto possa perdere negli ultimi 4 km dovrei

comunque migliorare il tempo di Treviso. A Venezia arrivano anche i crampi e dal primo all'ultimo ponte e' un continuo fermarsi per alcuni secondi per

tirare i polpacci; si entra in Piazza San Marco, bella, ma quella serie di curve serve solo a interrompere il ritmo, nella parte di ritorno vedo le facce di chi ho superato poco prima che sicuramente e' piu' in difficolta' di me.

Stringo i denti, sono gli ultimo 5 ponti che cerco di fare nel miglior modo possibile senza che i crampi possa-no interrompere ancora un volta il rush finale, gli ultimi 100 metri sono un testa a testa con un'altro runner che e' do-vuto capitolare al mio sprint.

E' finita anche questa tempo finale 3:05‟20” in linea con le aspettative, anzi forse meglio, con un ottimo 266 posto assoluto.

In spogliatoio trovo i compagni che mi hanno preceduto, e poi un po‟ alla volta gli altri, che dire …. tutti bra-vissimi.

Assieme ripartiamo per casa in attesa di ritrovarci alle 19.45 per una pizza e birra in compagnia. Un plauso a tutti coloro che hanno provato questa esperienza per la prima volta con dei risultati che ritengo

molto buoni e da stimolo per migliorarsi alla prossima avventura. Ringrazio inoltre tutti i compagni che hanno condiviso con me questi ultimi mesi di allenamento e Giovanni

per il suo importantissimo contributo per la preparazione di noi tutti.

Cesare Campanelli Quest‟anno ero partita determinata per allenarmi seriamente ed ottenere un bel risultato, ma per varie vicis-

situdini la determinazione è andata via via diminuendo lasciandomi con poca voglia di correre e realizzare quanto mi ero ripromesso.

Vi dico la verità, nonostante gli allenamenti, le ripetute, i lunghi, ho deciso solo venerdì notte di affrontare questa maratona, perché mi son detta che in questo bruttissimo periodo della mia vita dovevo sfidarmi ancora una volta e quindi il mio obiettivo era quello di portarla a termine e affrontarla come giro di boa…per aiutarmi a raggiun-gere la riva e, la corsa, come sempre è l’unica mia passione che non mi abbandona mai e poi fortunatamente du-rante il percorso trovi sempre qualche amico sincero che ti prende per mano e ti dà un piccolo aiuto.

Per me è importante per riuscire ad andare avanti e non conoscere solo persone che ti voltano le spalle..LA CORSA E‟ VITA, E‟ FORZA DI VOLONTA‟ E SACRIFICIO, MA …. TI AIUTA SEMPRE!!!!!!! BUONA CORSA A TUT-TI.

Sonia Coccato

Viaggio di andata a Strà in pulmann con il gruppo Agggredire di Ceggia, sinonimo di goliardia e simpatia ne-cessaria a stemperare la tensione della gara. Arriviamo giusti in tempo per la consegna delle sacche ai rispettivi ca-mion e poi, il solito giretto di riscaldamento davanti a Villa Pisani. La temperatura di 8°C è ottima per correre, in cielo, libero da nuvole, sorvola l‟elicottero per le riprese televisive.

Alle 9,00 ci dividiamo per dirigerci nelle rispettive griglie di partenza, anche se la maggior parte dei miei amici correrà nella mia stessa griglia. Alle 9,21, dopo gli hand bike, i top e le top runner partiamo anche noi.

Tolte le maglie ed i teli per mantenere un minino di calore, passo al chip dopo circa 3‟ . Dopo i primi km di intruppamento, si inizia a correre bene, senza zigzagare. Individuo una coppia che sta correndo un ritmo molto co-stante. Dalle loro magliette leggo essere di Bergamo, mi avvicino e chiedo di poterli affiancare, affinché ne ho la ca-pacità. La ragazza, Marcella, cronometra i passaggi ad ogni km, mentre Sergio sostiene l‟andatura. Con sorpresa e una certa felicità, correrò regolarissima, a 5‟25”_30” per tutta la maratona. Ragazzi, riuscire a correre sul Ponte della Libertà senza il solito affanno, senza strisciare e tirare le gambe, dialogare ancora al 40° Km, senza problemi, alla mia 20^ maratona finalmente …CI SONO RIUSCITA!

Non sono molto contenta del risultato finale, forse potevo spingere di più, ma sono riuscita nell‟intendo di correre quasi 4 ore con la massima regolarità!.

Circa 7800 gli atleti (a detta dello speaker) al via, moltissimi gli stranieri, di tutte le nazionalità, sostenuti da un pubblico numerosissimo e caloroso. Marcella mi racconta dell‟esperienza negativa alla mara-

tona di Milano, quando dopo gli insulti e sputi, si è vista arrivare un pomodoro in faccia. Eh no, le dico, vedrai che accoglienza a Piazza Ferretto e al Parco S.Giuliano.

Infatti, si correrà sempre con tantissimi spettatori, un saluto, un incoraggiamento, un batti-cinque, sono la carica a non mollare, a non mollare mai!

Dopo il cavalcavia, il tanto temuto Ponte della Libertà, un bel rettilineo di 4 km con un venticello fresco ad asciugare le schiene sudate. Alla fine, dopo una ulteriore salita, si scende alla Dogana. Noto che, forse merito della temperatura fresca, pochi sono quelli che camminano o si fermano perché attanagliati dai crampi. Salto il ristoro del 40°km, ho paura dell’effetto dell’acqua fredda che ho preso ai precedenti e mi preparo ai ponti, ben 14!.

Il rettilineo delle Zattere e sono a Punta della Dogana. Rallento sui ponti, forzatamente si corre in fila indiana. Si sale sul ponte delle barche, il “giro d‟onore” in Piazza S.Marco, Palazzo Ducale e gli ultimi 7 ponti.

Chiudo in 3:53‟, un abbraccio felice con i miei nuovi amici d‟avventura. Queste sono le piccole cose che dan-no significato alla durezza e alla fatica della maratona, la condivisione della passione per la corsa.

Poi, il sapere dell‟impresa di Alessandro Zanardi con l‟amico Francesco Canali dà ulteriore emozione e con-sapevolezza che non ci sono sfide impossibili.

Rosa Pezzutto

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Ore 6,00 sveglia, colazione e soliti preparativi, ma il grosso è stato svolto già la sera prima.

Alle 7,15 arriva Fiore e assieme a Lucia, mia moglie, andiamo a prendere Cesare, poi Antonio per dirigerci a Stra do-ve gentilmente Lucia ci accompagna in auto.

Alle 8,00 ci sarebbe la foto di gruppo, ma senza una location concordata, nella bagarre generale diventa impossibile ritrovarci tutti e cosi la cosa salta.

La giornata sembra perfetta per correre, io come obietti-vo vorrei arrivare in 3:30‟ e decido di stare assieme ai palloncini viola appunto da 3:30‟ , per un ritmo appena sotto i 5‟00”/km.

Giusto il tempo per salutarci e farci i soliti in bocca al lupo per poi consegnare le sacche ed entrare nelle relative gab-bie.

Partenza e l‟emozione patita svanisce nel nulla dopo pochi metri, i pacer non sono proprio regolari e strappano un po‟, quindi decido di non farmi prendere e controllo sistematicamente il mio navigatore per non “bruciarmi”.

In maratona ho imparato che niente deve essere lascia-to al caso o alle proprie sensazioni, ma tutto deve essere studia-to a tavolino e rispettato.

Corro da solo anche se dovevo trovarmi con Michele Puca, ma non ci siamo visti alla partenza.

I km passano veloci animati dalle persone della riviera che incitano tutti e tutto procede in modo perfetto, il vento infasti-disce un po‟ da Malcontenta a Marghera, ma sfrutto “la barriera” che segue i palloncini senza patire.

A Mestre dopo il ristoro del 25° km, l‟ acqua fredda mi crea problemi ed entro in crisi che fortunatamente supero velo-cemente. Entro al parco di San Giuliano dove il calore e la carica dei compagni capitanati da Giovanni regala nuove e utilissime energie per la parte più difficile.

Fatto il cavalcavia di San Giuliano, eccolo è lui, quel ma-ledetto e infinito ponte pieno di lampioni gialli/blu.

Fortuna vuole che un‟ atleta della San Rocco mi supe-rasse e mi desse lo stimolo per accodarmi evitando di perdere il ritmo e cosi facendo sono arrivato ai ponti che hanno dato un‟ altra sferzata alle gambe, ma questi segnalano che oramai era fatta….gioia !

E con il giro d‟onore a piazza San Marco il traguardo era vicinissimo e anche se qualche secondo mi ha impedito di scen-dere sotto le 3:30‟ la gioia è stata immensa nel raggiungere una prestazione che 4 anni fa, quando feci la prima maratona, non avrei minimamente immaginato.

Colgo l‟occasione per complimentarmi con tutti i miei compagni che hanno ottenuto altrettanti ottimi risultati e rincuorare quelli che magari non hanno colto le loro aspettative, ma soprattutto ringraziare tutti per l‟aiuto dato du-rante la preparazione e in particolare Luigi Gaiani e Andrea Biscontin sempre umili e di-sponibili. Grande Amatori Chirignago !

Orio Salomone

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Cavallino (Ve) - 2 Ottobre - Corsa di San Francesco

Belluno – 1 ottobre - 10000 su pista assoluti e master Il Comunale di Belluno, sabato 1 ottobre, nell'ambito di una manifestazione prevalentemente incentrata sull'atletica giovanile, ha ospitato una delle rare gare sui 10000 m del calendario FIDAL. Dodici atleti alla partenza, con obbiettivi differenti, chi alla ricerca di una rifinitura in vista di una mezza maratona o dell'ora su pista (imminente la 24 ore di S. Martino), chi inseguiva da tempo un 10000 per ottenere il personale, magari senza dover combattere con il caldo tropicale, c'era il maratoneta in una pausa tra lunghi e i lunghissimi, qualcuno è venuto qui con il solo desiderio di "chiudere" la stagione con una sorta di test su una distanza emble-matica.

Ottima prova di Simone Gobbo (A.S.D. San Rocco) che deve fare tutto da solo concludendo in 31' e dando dimostrazione, nono-stante sia reduce da una lunga e premiatissima stagione, di una ottima condizione, dietro di lui, con il tempo di 34'19''3, Matteo Redolfi (Jagher Vittorio Veneto) che con questo 10000 si è preso una sana ed utile "distrazione" dall'impegnativa preparazione della maratona e, come Gobbo, ha dovuto gestire in totale autonomia i 25 giri sull'anello rosso. Ben distanziata la truppa dei master che hanno tagliato il traguardo in un arco temporale di dieci minuti. Personale per i due atleti del G.S. Tortellini Voltan, Ivan Giaretta (39'12''8) e l'autore di questa cronaca (35'18''6).

Va sottolineato come il comitato provinciale FIDAL di Belluno, nell'arco di questa stagione, abbia offerto numerose opportunità agli atleti master per gareggiare in pista, diversamente da altri comitati provinciali molto meno attenti ad inserire nelle loro manife-stazioni gare di mezzofondo aperte alle categorie assolute.

Manzano(Ud) - 2 ottobre - Maratona del Vino

Domenica 2 ottobre è andata in scena la 3 ̂edizione della Maratona del Vino con partenza ed arrivo da Manzano. Circa 600 gli atleti nella lunga e mezza distanza e i diversamente abili. Siamo tra i primi a ritirare il pettorale e il pacco gara contenente alcuni prodotti locali : vino, miele, una gubana, un pezzo di formaggio e alcuni prodotti di erboristeria.

La partenza è dislocata alla periferia del paese dove non c'è un bar o ristoro. Già alle 9,00 la temperatura è alta, correre-mo sempre su percorsi esposti al sole e con inevitabile alzata di temperatura (30°!!). Sino a Cividale del Friuli avremo sempre un venticello caldo a sfavore, tanto da infastidire e seccare la bocca, anche subito dopo aver appena passato il ristoro.

Il primo spugnaggio è inesistente o meglio c'è, ma la spugne sono ancora sigillate ed abbandonate in un sacchetto lungo la strada! Un continuo saliscendi con passaggi ben custoditi da vigili e volontari, grazie !

Altro appunto da far presente all'organizzazione, il passaggio nel centro di Cividale : un continuo zig-zag tra le persone in passeg-giata! Un nastro divisorio sarebbe stato molto utile! La stanchezza e soprattutto il caldo fanno decisamente ridurre la falcata ed il ritmo. Al ristoro dei 25km stanno piegando il tavolo, ne troverò però un altro un po‟ più avanti. Sono a tre km dall'arrivo e mi supe-rano anche i pacer delle 4 ore, arriverò infatti in 4:02‟. In leggero ritardo Renzo che ha avuto un calo di pressione, ma con tenacia non ha mollato ed ha conquistato la "sudata" medaglia. \Ottima l'organizzazione che ha saputo gestire il notevole e deplorevole ritardo con cui la "cara" Fidal ha consegnato le classiche generali e di categoria !

Rosa Pezzutto

Si è disputata domenica 2 ottobre a Cavallino la terza edizione della Corsa di San Francesco, che metteva in palio i titoli provin-ciali su strada per le varie categorie.

Purtroppo, la partecipazione non è risultata elevata, dato che nella stessa domenica si correvano altre manifestazioni che hanno disperso la pattuglia di podisti, e forse ne ha sofferto di più proprio la località più decentrata, il litorale del Cavallino, appunto.

Peccato, perché gli organizzatori si sono adoperati per il meglio affinché tutto filasse per il verso giusto, e direi che ci sono riusciti, aiutati anche da una splendida giornata di sole. Tuttavia, alcune scelte hanno creato qualche disagio: collocare partenza e arrivo in luoghi separati da una decina di chilometri è uno di que-sti, anche se si approntano bus navetta per il trasporto dei concor-renti. Se la cosa è accettata in una maratona, lo è di meno in una gara di circa 12 Km.

I partecipanti erano in larga parte podisti del litorale e comunque veneziani, ma si sono presentati al via anche atleti trevigiani, sebbene non potessero concorrere per il titolo provin-ciale. Probabilmente, hanno approfittato, dopo la corsa, di una giornata gradevolissima da passare in spiaggia. Lo stesso percor-so, che si snodava lungo la laguna, era paesaggisticamente molto bello, con panorami su barene, casoni e fauna avicola che merita-vano di essere ammirati, …… meglio …. dopo la gara.

La competizione ha avuto un dominatore, lo junior jesola-no Leonardo Bidogia, fresco di convocazione in nazionale, che non ha avuto difficoltà, correndo in solitaria, ad aggiudicarsi la

gara. Al secondo posto il consocio Riccardo Donè, allievo che ha appena conquistato il podio ai campionati italiani di categoria e al terzo Ivano Novello (Pettinelli). Fra le donne Moira Lorenzon di Valdobbiadene ha prevalso su Mariella Saccora, comunque campionessa provinciale di corsa su strada, e su Sara Marin, tuttavia abbastanza staccata.

Molto affollate le gare giovanili riservate alle scuole elemen-tari e medie, oltre che ai cadetti/e e ragazzi/e. Successo anche per alcuni podisti diversamente abili che si sono ci-mentati in una breve corsa accompagnati dai loro educatori.

La quota di partecipazione era di 7 euro, un po‟ alta rispetto alla media, che però dava diritto a un pacco gara abbastanza ricco. Inoltre il cronometraggio si avvaleva del chip.

Ristoro veramente abbondante e vario, che ha sod-disfatto gli atleti e i familiari dei mini podisti.

Direi che la manifestazione è senz‟altro da promuo-vere. Resta il fatto che gli organizzatori forse dovrebbero chiedersi se valga la pena insistere su una data non del tutto opportuna, legata alla festa di San Francesco e alla regata pomeridiana, o proporre un periodo più favorevole, che pos-sa contare, ad esempio, sull‟ultima parte della stagione turi-stica e che non subisca concorrenza da parte di gare conco-mitanti.

Sandro Sandri

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nienza.

Una manifestazione quella di Salgareda che pur arrivando una settimana dopo la Maratona di Venezia vede al via sempre una numerosa e qualificata partecipazione di atleti. Se lo scorso anno circa 3000 sono stati quelli che avevano deciso di prendervi parte non da meno sono stati questo anno complice anche la bellissima giornata di sole, un„estate di San Martino con qualche giorno di anticipo. Questo anno ho deciso di correre la distanza più breve, ossia i 10500 metri. Sono partito da Mestre con due prossimi atleti del gruppo, Moustapha e Rachid . Arriviamo a Salgareda con un po‟ di anticipo e riusciamo ad essere una delle ultime 4 auto che hanno accesso al parcheggio vicino all‟impianto sportivo all‟interno del quale oltre ai servizi ci sono i tavoli per l‟iscrizione. Come spesso accade numerosi sono i capannelli delle varie società sportive e cosi anche noi facciamo il nostro nei pressi dell‟arco di arrivo. Se leggiamo il volantino riusciamo anche meglio a comprendere il perché di cosi tanti atleti forti: ci sono premi consistenti in denaro. Il nostro gruppo per le gare del CPT fa capo a Fiorenzo e Sergio che con assiduità presidiano il circu-ito ed oggi siamo anche numerosi, un numero che ci permette di andare a ritirare un premio come società. Purtroppo oltre alle solite vendite dei cartellini, alla fine, in zona premiazione una scena “disgutosa” ossia una disputa a suon di parole tra due società per affermare l‟una la posizione di vantaggio sull‟altra. Dicevo che oggi volevo cimentarmi sui 10 km e cosi è stato. In fase di ri-scaldamento è un piacere salutare e scambiare due parole con i moltissimi amici che ritrovo. Inizio a riscaldarmi con Moustapha, che oggi proverà la mezza, e con Rachid anche lui propenso alla distanza più corta. Si corre sul percorso che di li a poco vedrà il via della gara. La strada è molto stretta,…. sarà un bel casino!

Alle 8,50 mi porto verso la partenza e cerco di prendere posizione mentre alle mie spalle la calca. Forse sarebbe stato meglio far anticipare di 5‟ la partenza dei giovani in quanto moltissimi si sono piazzati davanti e potrebbero causare non pochi problemi nel tratto iniziale stretto,ma sembra che gli organizzatori non ci abbiano pensato ed anche se richiamati su quanto di li a poco sareb-be accaduto nessuno a fatto niente e alle 9,00 tutti pronti. VIA! Non ho informazioni di cadute pertanto meglio cosi, ma forse per il prossimo anno sarebbero da valutare due partenze. Il passaggio al 1°mille “corto” è di 3‟25” …decido di rallentare un po‟ per non rischiare di saltare prima di metà gara…al 2° fermo il tempo a 7‟05”. Le gambe stanno bene, cosi il fiato ed anche la schiena. Nel frattempo mi passano diversi amici tra i quali Antonio Artusato,…provo a tenere il suo passo,ma meglio desistere se voglio arriva-re in fondo. Tra le donne davanti grande gara di Giovanna Volpato che andrà vincere con estrema sicurezza, ma soprattutto dan-do un segnale di netta e chiaro recupero. Verso il 4° km ecco che arriva anche il mitico Virginio Trentin, lo saluto e ricambia e lui …corre . Decido di mantenere il mio passo. Al 5° km 18‟14” circa con i due percorsi che si dividono. Alle mie spalle, pochi secondi dietro, Moustapha che gira per il percorso della mezza. Sta correndo con giudizio cercando di arrivare a metà gara fresco e poi decidere. Al 12° km vedendo che le gambe girano regolari decide di aumentare il ritmo ed alla fine arriva 16°assoluto, appena sotto un gradino a coloro che saranno poi premiati, con un tempo di 1:20‟45” circa…..un buon esordio.

Torno sulla mia corsa. Intorno al 7°km vedo che Virginio decide di lasciare la compagnia che aveva davanti e corre al suo passo ed io metro dopo metro cerco di portarmi sotto,lo raggiungo e decidiamo di arrivare insieme, certo è che Virginio ne avrebbe deci-

samente di più, ma essendo un grande …niente! “Juan, arriviamo insieme!” e cosi è stato, “Grazie Virginio!” .

Tagliamo il traguardo in 28 ̂posizione, ma io sono felice per aver concluso con un tempo discreto. Subito dopo mi porto alla macchina ed inizio a scattare immagini ai vari podisti. Per la gara della mezza femminile vittoria ed anche con una buona di Silvia Pasqualini, anche lei sempre superlativa.

Una cosa che andrebbe rivista è quella dell‟uscita delle macchine dal parcheggio, ossia la pericolosità di far correre le auto nel rettilineo d‟arrivo ….forse far uscire le auto dall‟altra parte o forse meglio far arrivare gli atleti dall‟altra parte. Fortuna ha voluto che nessuno si è fatto male,ma non sempre la fortuna assiste. Per € 3,50 tre confezioni di prodotto a base di pollo ed un buon ristoro finale.

Giovanni Schiavo

Oggi a Salgareda grande affluenza di concorrenti, circa 4000. Come Amatori Chirignago ci siamo presentati in 28, un bel gruppo, e questo fa sempre enormemente piacere trovare tanti compagni di " merenda".Non mi soffermo a fare l'elenco di chi ha parteci-pato e nemmeno la cronaca della manifestazione, lascio l'onere, molto più bravo di me, al nostro presidente Giovanni.

Malgrado la maratona ancora sulle gambe e il potente raffreddore beccato in questa settimana, oggi mi sono presentato alla 20 ̂prova per difendere la mia posizione in categoria generale CPT. Devo dire che è andata bene per quanto concerne il mio obbietti-vo ma la gara è stata un'altra cosa. Partenza ore 9 come sempre ma questa volta eravamo costipati in poco spazio e malgrado mi possi posizionato in terza fila è stato difficile venire fuori dalla mischia. Parto forte, perchè al mio fianco ho uno dei concorrenti diretti in classifica generale: Sig.Allegranzi. Vedo che cerca di andare via, pertanto lo seguo da vicino. Intanto Giovanni, Peruzza, la Volpato sembrano lepri nei nostri confronti. Primo km lo passo a 3'44'', niente male, il 2° e il 3° a 3'47'', e già sono riuscito a superare il buon Allegranzi. Il percorso è bello, poi un tratto di sterrato, ma mi rendo conto che faccio fatica a respirare, non mi arriva ossigeno sufficiente per mantenere questo ritmo e i tempi cominciano ad allungarsi, 3'57'' poi a 4'02''e gli ultimi due a 4'10''. Ho fatto tanta fatica e non vedevo l'ora di terminare la gara. All'ultimo km mi supera Cesare, lui senza dubbio sta meglio di me. Arrivo 79°, ma sono soddisfatto lo stesso, Allegranzi arriverà alle mie spalle. Terminati i 10500 metri in 41'53'', 3'59'' di media. Obiettivo raggiunto. Mi godo l'arrivo di Rai-mondo, grande anche questa volta, portandosi a casa il 3° posto di cat. e poi assieme Massimiliano e Donatella che ha corso molto bene malgrado i soli tre allenamenti dopo un lungo stop. Arriva subito dopo anche Sergio oggi in buone condizioni. Prossimo appuntamento CPT a Giavera del Montello per la 31 ̂cor-sa DELLA SALUTE.

Fiorenzo GAMBATO

… Salgareda(Tv) - 30 ottobre - Corsa podistica del vino nuovo_CPT e maratonina