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Corso Base
di Trading sul Forex
Introduzione Ciao! Questo breve e semplice corso
ha lo scopo di introdurti al Trading sul
Forex nella maniera più semplice
possibile. Ci concentreremo
soprattutto sulla terminologia e sul
come muoversi su un grafico.
Per approfondire l’Analisi Tecnica e
completare la formazione cominciata
qui, ti invito a venire sul mio sito!
Ti lascio anche il codice «CORSOBASE»
per poter usufruire di 100€ di sconto
sul corso avanzato «Trading Gym»!
Buono studio!
Resta in contatto con me:
Sito Web: www.MichelePierro.com
Facebook: Michele Pierro
Email: [email protected]
Tradingview: Michele_Pierro
Telegram: Michele_Pierro
Cos’è il Forex?
Il Foreign Exchange, che tradotto in italiano significa “valuta straniera” o “valuta estera”, è il mercato finanziario che permette lo scambio di una valuta con un'altra.
Un po’ come gli “Exchange” che trovate negli aeroporti, dove potete scambiare i vostri euro con la valuta locale, con la differenza che li lo scambio avviene fisicamente, mentre nel nostro caso virtualmente.
Facciamo un esempio: Partite da Milano per andare a Londra. Arrivati ad un Exchange sul tabellone vedrete i vari tassi di cambio ed a noi in questo caso interessa EUR/GBP, cioè quanto vale un euro in rapporto al Great Britain Pound (da qui GBP), comunemente chiamata sterlina.Per questo esempio simuliamo un 0.8000, ciò vuol dire che per ogni euro (1€) che date, ricevete 0,8000 sterline. State in pratica vendendo euro per comprare sterline e viceversa farete al ritorno. Prima di partire tra l’altro il tasso di cambio potrebbe essere diverso, e sono proprio queste variazioni a permetterci di guadagnare sul Forex, che attualmente è il mercato finanziario più grosso al mondo il quale scambia trilioni di $ ogni singolo giorno.
Dove Si Trova? Il Forex è una mercato “decentralizzato” quindi senza una sede fisica a
differenza del mercato azionario come il NYSE (New York Stock Exchange).
Chi Partecipa? Le banche centrali, piccole banche, fondi d’investimento ed i broker stessi.
Ovviamente poi ci siamo anche noi cosiddetti trader “retail”.
Orari? Il Forex è aperto H24 dalla Domenica Sera (quando in Australia è Lunedì
mattina) fino al Venerdì sera.
Cosa si Compra/Vende?
Le valute sono i beni che potete scambiare nel mercato del Forex.
Le cosiddette “Majors” cioè le valute maggiori, sono:
EUR: Euro Zona – Euro
USD: United States Dollar – Dollaro Americano
GBP: Great Britain Pound – Sterlina Inglese
JPY: Japanese Yen – Yen Giapponese
CHF: Swiss Franc – Franco Svizzero (CH dal Latino Confoederatio Helvetica)
AUD: Australian Dollar – Dollar Australiano
CAD: Canadian Dollar – Dollaro Canadese
NZD: New Zeland Dollar – Dollaro Neo Zelandese
Notate come le 3 lettere che compongono il nome della valuta, non siano altro che il nome del paese (prime due lettere) ed il nome della valuta (ultima lettera).Prendiamo l’esempio del USD:
US = United States / D = Dollar / US+D = USD.
Queste 8 vengono definite “maggiori” perché sono quelle maggiormente scambiate.
Come detto in precedenza, nel trading noi compriamo e contemporaneamente vendiamo le valute tramite il nostro broker le quali ce le fornisce in “coppie”, come ad esempio: EUR/USD, GBP/JPY, AUD/NZD ecc.
Abbiamo 3 diversi tipologie di coppie:
Maggiori
Minori
Esotiche
Coppie Maggiori
Coppie Minori (e tante altre)
Coppie Esotiche (e tante altre)
Il dollaro è il re di questo mercato, ed è presente più del 80% delle volte nelle
transazioni.
Le differenze tra le coppie maggiori, minori ed esotiche, sono:
Spread – Più basso nelle coppie maggiori rispetto alle minori ed esotiche.
Volatilità – Maggiore nelle minori ed esotiche a causa della minor liquidità.
SESSIONI DI
TRADING
Il mercato del Forex è aperto 24
ore su 24, 5 su 7 (Dalla
Domenica sera al Venerdì sera)
ed è composto da 4 sessioni
principali.
Le sessioni migliori in cui fare trading sono quella Europea e Statunitense, dove la liquidità e maggiore e gli spread di conseguenza più ridotti. Anche se lo spread incide solo determinate tipologie di trading.
Solitamente il mercato azionario, ed il comprare azioni di una determinata azienda, è molto più semplice da comprendere rispetto al comprare una valuta. Ad esempio, volete comprare azioni Apple all’attuale valore di 100$ per azione perché a breve uscirà un nuovo iPhone e credete che il suo successo potrà far crescere il valore delle azioni. Quindi state di fatto investendo sull’azienda Apple.Scenario 1: dopo l’uscita dell’iPhone, le azioni crescono fino a 110$ l’una e voi guadagnate.Scenario 2: L’iPhone è un flop, le azioni calano fino a 90$ dollari e voi perdete soldi.
Investire una valuta non è così diverso dall’investire in un azienda, vi basta sostituire l’azienda con l’economia di quel paese. Se comprate EURO, vi aspettate che il valore di esso cresca per vari motivi (tecnici o fondamentali) come fatto per l’iPhone e la Apple. Se comprate la sterlina vi aspettate un miglioramento dell’economia inglese ed è come se stesse comprando azioni di quel paese.
TERMINOLOGIA
TASSO DI CAMBIO
Non è altro che il rapporto di una valuta contro un'altra valuta.
10,000€ x 1.13 = 11,300$
10,000€ x 1.16 = 11,600$
Per un profitto totale di +300$ - 11,600$ - 11,300$ = +300$
VALUTA BASE E VALUTA QUOTATA
Come detto in precedenza, le valute vengono sempre quotate in coppie,
questo perché ogni volta che comprate una valuta voi simultaneamente
vendete l’altra.
Prendiamo come esempio sempre EUR/USD quotata a 1.1325, quindi il nostro
Euro contro il dollaro americano. La prima valuta, quella di sinistra
(numeratore), viene definita “valuta base” mentre quella di destra
(denominatore) “valuta quotata”.
Quando comprate, il tasso di cambio ti indicherà quanto dovrai pagare
nell’unità della valuta quotata, per comprare un unità della valuta base.
Quindi in questo esempio devi pagare 1.1325$ per comprare 1€. Viceversa,
quando vendete, il tasso di cambio indicherà quante unità prenderete della
valuta quotata per vendere un’unità della valuta base. Quindi nell’esempio
riceverete 1.1325$ vendendo 1€.
Sui grafici Forex il prezzo visualizzato è sempre quello della valuta quotata.
Comprerai quando crederai che la
valuta base si apprezzerà (aumenterà
di valore) contro la valuta quotata, e
venderai quando che credi che la
valuta base si deprezzerà (perderà
valore) contro la valuta quotata
LONG/SHORT
In gergo tecnico quando acquistate si dice “andare long” o “posizione long”
mentre quando vendete si dice “andare short” o “posizione short”.
PREZZO ASK, BID E SPREAD.
Ogni coppia ha 2 prezzi: l’ask e il bid. L’ask (detto anche lettera), posto
sempre un po’ più in alto del valore reale, è il prezzo d’acquisto della valuta
base. Il bid (detto anche denaro) è il prezzo di vendita della valuta base. La
differenza tra ask e bid è detta Spread.
Torniamo al nostro EUR/USD quotato 1.1325. In questo caso potremmo avere
il prezzo Ask a 1.1326 ed il prezzo bid a 1.1324. Quindi se vogliamo acquistare
EURO, compriamo a 1.1326, se vogliamo vendere lo facciamo a 1.1324.
I 2 punti di differenza (1.1326 - 1.1324 = 2) sono lo spread. Avrete capito che
questi prezzi ci fanno entrare con un leggero “svantaggio” rispetto al prezzo
base, a vantaggio del broker che ci addebita il suo costo per farci eseguire
l’operazione. Questo vale anche al momento dell’uscita dall’operazione. Ci
sono broker invece che non fanno pagare lo spread ma delle commissioni
fisse. Questo è un argomento che vedremo più avanti…
SLIPPAGE
E’ la differenza tra il prezzo reale di esecuzione di un ordine ed il prezzo che
si era originariamente inserito. E’ uno sorta di “ritardo” che può essere sia a
favore sia a sfavore nei momenti ad alta volatilità.
GAP
Il gap è un “salto” (traduzione italiana = divario) tra un prezzo ed un altro.
Nel Forex li vediamo solo alla riapertura dei mercati dopo la sosta del
weekend o in alcuni broker ne vediamo di piccoli ed innocui a fine giornata.
Per noi il mercato chiude la sera ma non per questo si interrompono gli
scambi soprattutto tra le banche. Spesso sono di poco conto, tranne quando ci
sono eventi importanti, come ad esempio delle elezioni, durante il weekend.
SWAP E COMMISSIONI
Lo swap è un tasso d’interesse notturno che può essere accreditato o
addebitato sul proprio conto quando si tiene l’operazione aperta durante la
notte.
Le commissioni invece non sono altro che una piccola tassa che paghiamo al
broker per farci aprire l’operazione. A differenza dello spread, le commissioni
sono sempre fisse. Non tutti i broker comunque le applicano.
LIQUIDITA’
Un mercato «liquido» indica una alta quantità e frequenza di ordini di
acquisto e vendita, e di conseguenza facilità nel trovare una controparte. Più
un mercato è liquido, più gli spread saranno ridotti e meno impatto avranno
sul prezzo le operazioni, con conseguente maggiore stabilità dello strumento.
Viceversa un mercato illiquido, presenterà spread più alti e maggiori
variazioni di prezzo.
PIPS
Pips – Il PIP (Percentage In Point) è l’unita di misura per esprimere la
variazione di valore tra due valute. Lo troviamo generalmente alla quarta
cifra decimale, ad eccezione delle coppie con lo Yen Giapponese dove in quel
caso lo troviamo nella seconda cifra decimale.
Nell’esempio di prima su EUR/USD quotato a 1.1325, il pip è l’ultima cifra,
quindi il 5. Nel momento in cui saliamo ad 1.1326, il prezzo ha avuto una
variazione di 1 pip. Se saliamo ulteriormente a 1.1335 abbiamo una variazione
di 10 pips rispetto al precedente 1.1325.
Su USD/JPY quotato a 111.25, il pip è la seconda cifra decimale, quindi il 5.
Se scendiamo a 111.21, abbiamo avuto una variazione di -4 pips.
EUR/USD: 1.13251.1325 = 1 pip1.1325 = 20 pips1.1325 = 300 pips1.1325 = 1000 pips1.1325 = 10.000 pips
Il calcolo del valore di ogni pip lo farà in automatico la piattaforma e ci sono molti calcolatori online ma la formula è:
(0,0001 x Tasso di Cambio) = Valore del Pip.
0,01 in caso di coppia con lo Yen.
LOTTI
Il Forex viene tradato in lotti i quali indicano una predeterminata quantità di
unità:
Su alcuni broker troverai la quantità in
lotti ed in altri in unità.
Torniamo a EUR/USD quotato 1,1325.
Per capire il valore del pip, il quale varia
da un lotto ad un altro, dobbiamo
eseguire la formula di prima
moltiplicando questa volta per il numero
di unità e successivamente moltiplicando
nuovamente per il Tasso di Cambio
quando la valute base della coppia non è
USD.
Esempio con un Mini Lotto:
[0,0001 x (1/1,1325)] x 10.000 = 0,88$ x
0,88$ x 1,1325 = 0,9964 (arrotondato 1$)
Esempio con USD/JPY quotato 112.00:
[0,01 x (1/112.00)] x 10.000 = 0,89$
LEVA E MARGINE
Ma come facciamo ad aprire posizioni con lotti da 10.000$, o più, con conti piccoli? Tramite uno strumento chiamato Leva il quale riduce il margine richiesto per aprire l’operazione. Senza leva, per aprire un mini contratto dal valore di 10.000$, il broker ci richiederebbe esattamente 10.000$ come “margine” (una sorta di deposito momentaneo che può venir restituito). Ma grazie alla leva possiamo ridurre notevolmente il margine richiesto fino a 100 volte e più, con i conseguenti vantaggi ma anche svantaggi da tenere a mente.Da qualche mese ormai la leva standard su molti broker è di 1:30, quindi prendiamo questa come esempio e vediamo come funziona la leva:
10.000$ : 30 = 333,33$. Quindi con soli 333,33$ di margine sul conto potremo aprire operazioni con mini contratti dal valore di 10.000$. Con Leva 1:100 – 10.000$ : 100 = 100$.
Il bello (ed il brutto) della Leva è che permette di aprire posizioni “fuori portata” ma senza andare ad intaccare in alcun modo il valore del pip, che nel caso precedente varrà sempre e comunque 1$ per ogni Mini Lotto. Più la leva sarà alta, minore sarà il margine richiesto.
Ma come calcoliamo di preciso il margine richiesto?
(Tasso di Cambio attuale * Unità) : Leva
Esempio EUR/USD a 1,1325 con Leva 1:100 - (1,1325 * 10.000) : 100 = 113,25$
Il margine è solo una parte del conto che viene quindi “congelato” per l’apertura dell’operazione, ma non ha NULLA a che vedere né con lo stop loss né con quanto potete perdere.
MARGIN CALL E MARGIN STOP OUT
Il Margin Call è un avviso da parte del broker che ricevete una volta raggiunto
il 100% del margin level. A questo punto non potrete più aprire operazioni e vi
verrà consigliato di ricaricare il conto.
Il Margin Stop Out invece è una chiusura forzata da parte del broker delle
vostre operazioni peggiori, ed arriva quando il Margine Level scende al 50%. In
questo caso non potrete azzerare il conto.
SALDO, P/L ED EQUITY
Il Saldo indica il vostro capitale netto senza prendere in considerazioni
eventuali operazioni aperte.
P/L indica il Profitto e la Perdita momentanee delle operazioni in corso (Profit
and Loss in inglese).
L’Equity è semplicemente il vostro Saldo +/- il P/L attuale.
TIPOLOGIA DI ORDINE
Gli “Ordini” sono il tuo mezzo per entrare o uscire da un trade ed ora
vediamo le varie tipologie di ordine.
Ordini a Mercato – Ordine per comprare o vendere una coppia
immediatamente al miglior prezzo corrente.
Torniamo ad EUR/USD quotato a 1,1325. Se vuoi vendere all’istante la coppia
e lo spread è 1 pip, quindi col prezzo Bid a 1,1324, il tuo ordine a mercato
verrà subito eseguito immediatamente a quel prezzo.
Ordini Buy/Sell Limit – L’ordine Limit serve per entrare in Buy ad un prezzo
più basso di quello corrente o in Sell ad un prezzo più alto.
Ordine Buy/Sell Stop – L’ordine Stop serve per entrare long ad un Prezzo più
alto di quello corrente e short ad un prezzo più basso. Un po’ l’opposto
dell’ordine “Limit”.
Ordine Stop Loss e Trailing Stop – E’ un ordine collegato ad un’operazione
aperta e serve per prevenire perdite eccessive.
E’ sempre un ordine “Stop” come quello visto in precedenza, ma in questo
caso servirà per farvi uscire dalla posizione.
Se per esempio siete entrati long su 1,1300 aspettandovi quindi un rialzo del
prezzo, vorrete proteggervi nel caso il prezzo decidesse di continuare a
scendere sotto 1,1300. In questo caso uno ordine Stop Loss su 1,1290 vi
farebbe uscire dalla posizione evitando perdite consistenti. Ci sono altri
fattori che determinano l’ammontare delle perdite ma quello lo vedremo più
avanti.
Ordine Take Profit – L’ordine che vorremmo raggiungere sempre!
Quest’ordine infatti è quello che fa chiudere l’operazione in profitto al prezzo
scelto da noi.
TIMEFRAME Il grafico può essere visualizzato sotto
varie lenti d’ingrandimento. Il TimeFrame (traduzione letterale “lasso di tempo”) indica qual è l’arco temporale che compone le nostre candele. Se siamo su un timeframe ad 1 ora, le candele sono tutte composte da 1 ora di sessione, e alla scadenza dell’ora se ne apre subito un'altra. Stessa cosa su un grafico giornaliero, dove ogni candela indica le ultime 24 ore. Alla fine della giornata, si apre la successiva.
BROKER
Colui che vi permette di trattare sul mercato del Forex, è il vostro
intermediario. Ci sono principalmente 2 categorie di broker:
Market Maker (MM) – Il mercato lo fanno loro e decidono loro stessi il prezzo
di bid e ask, quindi le quotazioni non sono al 100% reali. Solitamente non
applicano commissioni ma spread più larghi.
Electronic Communications Networks (ECN) – Ti collega al mercato
interbancario e le quotazioni sono reali. Solitamente si applicano commissioni
e gli spread sono molto ridotti.
CONTO DEMO
E’ un conto con “soldi finti” dove potete (e dovete) prendere confidenza col
grafico, con gli ordini e con le tecniche che imparerete senza mai perdere un
solo €.
GRAFICO
ANALISI TECNICA VS FONDAMENTALE
Ci sono principalmente 2 metodi per analizzare il grafico e decidere di
conseguenza se comprare o vendere una determinata coppia:
Analisi Fondamentale – Si analizzano i fondamentali di un’economia di un
paese.
Analisi Tecnica – Si analizza esclusivamente il grafico ed i movimenti del
prezzo.
<< Cosa fa il mercato ora in relazione a cosa ha fatto nel passato >>
Qual è la migliore? Quella che fa per voi e che per voi ha più senso, ma questo
lo capirete meglio successivamente.
Pariamo dalle tipologie differenti di grafico:
1 – Grafico a Linea
2 – Grafico a Barre
3 – Grafico a Candele Giapponesi
GRAFICO A LINEA
GRAFICO A BARRE
GRAFICO A CANDELE GIAPPONESI
Il grafico a linee unisce i prezzi di chiusura di un determinato periodo di
attività (il nostro TimeFrame visto in precedenza)
Il grafico a Candele invece da molte più informazioni dato che con le sue
“ombre” possiamo vedere l’escursione massima e minima della sessione.
Se non lo hai ancora fatto, guarda la parte pratica del video corso che trovi su
YouTube e dove faccio vedere direttamente sul grafico i concetti appresi
finora, con focus soprattutto sull’inserimento degli ordini, la differenza tra le
varie tipologie e l’utilizzo della leva con un occhio di riguardo per il margine.
CONCLUSIONE
Qui si conclude l’introduzione al trading sul Forex! Spero di averti chiarito le idee nella maniera più semplice possibile.
Clicca qui per vedere anche un elenco dei libri di Trading, e non solo, che ti consiglio assolutamente di leggere e che potranno darti una mano lungo il tuo percorso.
Il broker utilizzato durante il corso è IC Markets con la piattaforma cTrader.
Se vuoi approfondire il trading sul Forex con l’Analisi Tecnica e la Price Action, sul sito trovi il corso avanzato «Trading Gym» nel quale troverai più di 80 lezioni, approfondimenti, area social su cui condividere i tuoi pensieri ed un gruppo privato esclusivo dove puoi restare in contatto con me, e con gli altri partecipanti, ogni giorno.
PS: usa il codice «CORSOBASE» per avere 100€ di ulteriore sconto sul prezzo del corso avanzato!
Buono studio ed in bocca al lupo per il tuo percorso!
www.MichelePierro.com