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DOMENICA 7 NOVEMBRE 2021 XXXII DEL TEMPO ORDINARIO - B PARROCCHIA DI SAN MARTINO DI LUPARI Piazza Pio X 3, S. Marno di Lupari (PD) – 049 5952006 www.parrocchiasanmarnodilupari.it Abbazia Borgheo Galliera Monello Tombolo In ascolto della Parola - Il vangelo narra un episodio ambientato nel tempio di Gerusalemme. La gigantesca costruzione era strutturata in una serie di cortili via via più esclusivi: al primo potevano accedere anche i pagani; al secondo solo gli israeliti, uomini e donne; al terzo solo gli israeliti maschi; al quarto, disposto intorno al santuario, cuore del tempio, solo i sacerdoti. Nel secondo, detto cortile delle donne, si aprivano in una parete le "bocche" per le offerte, che scendevano nella sottostante camera del tesoro mediante condotti metallici; ad ogni moneta introdotta essi risuonavano, e tanto più forte quanto più la moneta era pesante e dunque di maggior valore. In questo contesto Gesù, "seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo". Che fosse una vedova, e povera, si poteva cogliere dal suo abbigliamento; che avesse offerto due monetine, si capiva dal suono provocato, forse appena percettibile. Gesù segnala quel gesto per trarne un insegnamento: "In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere". Ovviamente quello della vedova è un caso estremo. Gesù non intende invitare tutti i suoi discepoli a donare a Dio ogni proprio avere; questa è la vocazione di una minoranza: gli apostoli , gli antichi eremiti, i moderni missionari, i frati e le suore. Tutti gli altri cristiani hanno la responsabilità, circa quanto possiedono, di usarlo "secondo Dio", ricordando che dei loro beni non sono i padroni ma gli amministratori, chiamati un giorno a rendere conto di come li hanno gestiti. E però l'esempio della vedova vale per tutti, in quanto tutti sono invitati a non riporre le proprie speranze nei beni materiali ma in Dio, seguendo la sua volontà, confidando nella sua provvidenza. In proposito si ricordano oggi tre esempi. E' l'11 novembre, San Martino, che è santo per tante ragioni ma è conosciuto da tutti almeno per aver donato a un povero seminudo metà del proprio mantello. Il secondo esempio è quello della prima lettura (1Re 17,10-16) Il profeta Elia chiede da bere e da mangiare a una povera vedova; ma è tempo di carestia, e la donna risponde: "Non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po' d'olio nell'orcio; ora raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo". Non può dunque soddisfare la richiesta del profeta; ma questi insiste: preparami una focaccia, le dice, e vedrai, "la farina della giara non si esaurirà e l'orcio dell'olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla terra", cioè finirà la carestia. E così avviene: "Quella andò e fece come aveva detto Elia; poi mangiarono lei, lui e il figlio di lei per diversi giorni. La farina non venne meno e l'olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunciato per mezzo di Elia". Questa donna si può accostare alla vedova del vangelo come esempio di fiducia in Dio, mentre per un altro aspetto ricorda l'episodio dei cinque pani e due pesci, con cui Gesù ha sfamato la folla: quanto si possiede, se condiviso, basta per tutti. La fame del terzo mondo non ci sarebbe, se altri popoli confidassero più in Dio che nelle proprie ricchezze. Ma l'esempio più grande di fiducia in Dio e della fecondità del donarsi è richiamato oggi dalla seconda lettura (Ebrei 9,24-28). Gesù ha donato tutto se stesso, sino alla croce. "Padre, nelle tue mani affido il mio spirito", ha detto prima di morire: e il Padre ha dimostrato con la risurrezione di accogliere il dono, traendone la salvezza per tutta l'umanità. mons. Roberto Brunelli Dal Vangelo secondo Marco (Mc 12,38-44) - In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa». Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

Dal Vangelo secondo Marco In ascolto della Parola

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Page 1: Dal Vangelo secondo Marco In ascolto della Parola

DOMENICA 7 NOVEMBRE 2021 XXXII DEL TEMPO ORDINARIO - B

PARROCCHIA DI SAN MARTINO DI LUPARI

Piazza Pio X 3, S. Martino di Lupari (PD) – 049 5952006 www.parrocchiasanmartinodilupari.it

Abbazia

Borghetto

Galliera

Mottinello

Tombolo

In ascolto della Parola - Il vangelo narra un

episodio ambientato nel tempio di

Gerusalemme. La gigantesca costruzione era

strutturata in una serie di cortili via via più

esclusivi: al primo potevano accedere anche i

pagani; al secondo solo gli israeliti, uomini e

donne; al terzo solo gli israeliti maschi; al

quarto, disposto intorno al santuario, cuore del

tempio, solo i sacerdoti. Nel secondo, detto

cortile delle donne, si aprivano in una parete le

"bocche" per le offerte, che scendevano nella

sottostante camera del tesoro mediante condotti

metallici; ad ogni moneta introdotta essi

risuonavano, e tanto più forte quanto più la

moneta era pesante e dunque di maggior valore.

In questo contesto Gesù, "seduto di fronte al

tesoro, osservava come la folla vi gettava

monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma,

venuta una vedova povera, vi gettò due

monetine, che fanno un soldo". Che fosse una

vedova, e povera, si poteva cogliere dal suo

abbigliamento; che avesse offerto due monetine,

si capiva dal suono provocato, forse appena

percettibile. Gesù segnala quel gesto per trarne

un insegnamento: "In verità io vi dico: questa

vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di

tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del

loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi

ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto

aveva per vivere". Ovviamente quello della

vedova è un caso estremo. Gesù non intende

invitare tutti i suoi discepoli a donare a Dio ogni

proprio avere; questa è la vocazione di una

minoranza: gli apostoli , gli antichi eremiti, i

moderni missionari, i frati e le suore. Tutti gli

altri cristiani hanno la responsabilità, circa

quanto possiedono, di usarlo "secondo Dio",

ricordando che dei loro beni non sono i padroni

ma gli amministratori, chiamati un giorno a

rendere conto di come li hanno gestiti. E però

l'esempio della vedova vale per tutti, in quanto

tutti sono invitati a non riporre le proprie

speranze nei beni materiali ma in Dio, seguendo

la sua volontà, confidando nella sua

provvidenza. In proposito si ricordano oggi tre

esempi. E' l'11 novembre, San Martino, che è

santo per tante ragioni ma è conosciuto da tutti

almeno per aver donato a un povero seminudo

metà del proprio mantello. Il secondo esempio

è quello della prima lettura (1Re 17,10-16) Il

profeta Elia chiede da bere e da mangiare a una

povera vedova; ma è tempo di carestia, e la

donna risponde: "Non ho nulla di cotto, ma

solo un pugno di farina nella giara e un po'

d'olio nell'orcio; ora raccolgo due pezzi di legna,

dopo andrò a prepararla per me e per mio

figlio: la mangeremo e poi moriremo". Non può

dunque soddisfare la richiesta del profeta; ma

questi insiste: preparami una focaccia, le dice, e

vedrai, "la farina della giara non si esaurirà e

l'orcio dell'olio non diminuirà fino al giorno in

cui il Signore manderà la pioggia sulla terra",

cioè finirà la carestia. E così avviene: "Quella

andò e fece come aveva detto Elia; poi

mangiarono lei, lui e il figlio di lei per diversi

giorni. La farina non venne meno e l'olio non

diminuì, secondo la parola che il Signore aveva

pronunciato per mezzo di Elia". Questa donna si

può accostare alla vedova del vangelo come

esempio di fiducia in Dio, mentre per un altro

aspetto ricorda l'episodio dei cinque pani e due

pesci, con cui Gesù ha sfamato la folla: quanto si

possiede, se condiviso, basta per tutti. La fame

del terzo mondo non ci sarebbe, se altri popoli

confidassero più in Dio che nelle proprie

ricchezze. Ma l'esempio più grande di fiducia in

Dio e della fecondità del donarsi è richiamato

oggi dalla seconda lettura (Ebrei 9,24-28). Gesù

ha donato tutto se stesso, sino alla croce. "Padre,

nelle tue mani affido il mio spirito", ha detto

prima di morire: e il Padre ha dimostrato con la

risurrezione di accogliere il dono, traendone la

salvezza per tutta l'umanità.

mons. Roberto Brunelli

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 12,38-44) - In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla

nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle

piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e

pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa». Seduto di fronte al tesoro,

osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova

povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In

verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno

gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto

quanto aveva per vivere».

Page 2: Dal Vangelo secondo Marco In ascolto della Parola

Il fogliett

o è anch

e nel Sito

(vedi fron

tespizio)

Appuntamenti della Settimana

7 novembre – DOMENICA - XXXII del Tempo Ordinario - B

Giornata di ringraziamento per i doni ricevuti

ore 10.00: S. Messa per la Festa di San Martino Vescovo,

Patrono della nostra Comunità.

La Celebrazione sarà presieduta da don Antonio Paro

ore 10.30-12.00: In Centro Giovanile, iscrizione dei ragazzi al Catechismo

ore 15.30: Convegno Ministri Straordinari della Comunione a S. Nicolò (TV)

ore 16.00: Vespri in Duomo

8 novembre – LUNEDI’

ore 20.45: In Sala Beretta, riunione Animatori della Pastorale Battesimale

9 novembre – MARTEDI’

ore 20.45: In Sala Beretta, incontro Caritas

10 novembre – MERCOLEDI’

ore 20.45: Ascolto della Parola in cripta e in collegamento Google (Mc 13,24-32)

(meet.google.com/vge-zbkk-jvo)

11 novembre – GIOVEDI’ S. Martino di Tours

ore 9.00-11.00: Confessioni in Cripta

Celebrazione Ss. Messe in Duomo ore 10.00 e 18.30

12 novembre – VENERDI’

ore 20.30: In Centro Giovanile, incontro con i ragazzi di 3ª media

13 novembre – SABATO

ore 15.30: In Cripta, incontro con i Ministri Straordinari della Comunione

ore 16.00-18.00: Confessioni in Cripta

14 novembre – DOMENICA - XXXIII del Tempo Ordinario - B

5ª Giornata Mondiale dei Poveri “I poveri li avete sempre con voi” (Mc 14,7)

ore 11.30: Celebrazione Battesimi comunitari

ore 15.00: Vespri in Duomo

ASSEMBLEA DELLE CARITAS PARROCCHIALI 2021 Domenica 7 Novembre, ore 8.30-12.30,presso il Seminario Vescovile

L’Assemblea diocesana delle Caritas parrocchiali torna ad essere in presenza. Titolo della riflessione: “Il sogno di una chiesa povera e per i poveri”, che aiuterà a riflettere su come siamo chiamati a trovare la dimensione profetica ed evangelica dei poveri nella comunità. E’ un momento di confronto, il luogo in cui scambiare le informazioni per l’anno pastorale. E’ necessaria la prenotazione ed il certificato verde.

ARTE SACRA VISTA DA NOI Dal 6 novembre 2021 al 16 gennaio 2022 nel salone del bar del Centro Giovanile. Inaugurazione sabato 6 novembre alle ore 17.00 Alla mostra si accede negli orari di apertura del bar. L’ingresso è vincolato alla normativa anti-covid in vigore.

MERCATINO NATALIZIO DELLE COOPERATRICI MISSIONARIE Le cooperatrici missionarie vi aspettano da domenica 7 novembre per il Mercatino Natalizio presso la sede del Grumig in piazzetta S. Pio X, nei seguenti orari: ♦ Giovedì mattina ore 9.00 - 12.00 ♦ Sabato e Domenica ore 9.00 - 12.00 e ore 15.00 - 18.00 Contatti telefonici: 340.2461414 - 333.3004198 - 347.0057083.

Page 3: Dal Vangelo secondo Marco In ascolto della Parola

OFFERTE “UN MATTONE PER LA CRIPTA”

In questa settimana: Euro 30/ 50/ 20/ 20/ 10/ 50/ 200/ 480/

CONFERENZE ASSOCIAZIONE AUSER OTTOBRE ‘21 - GENNAIO ‘22 Sala Riunioni della Biblioteca Comunale, alle ore 15.30

→ Lunedì 8 novembre: Protezione Civile ”Emergenza e Tempo di Pace” Presidente Giovanni Antonello. → Lunedì 15 novembre: Salute della bocca e prevenzione dentale. Direttore Sanitario dott. Jussig Paolo.

Fondazione Francesca Rava «In Farmacia per i Bambini» Da Lunedì 15 a Sabato 20 Novembre

LUNEDI’ 15 NOVEMBRE, i volontari della Caritas saranno presenti nelle Farma-cie. Si possono donare farmaci e prodotti pediatrici per i bambini in povertà sanitaria. I prodotti sono offerti alla Caritas parrocchiale.

GIOR NA TA DE L SE MINAR IO DIOCES A NO Domenica 21 novembre è una giornata di preghiera e di

sostegno per il nostro Seminario Diocesano. Mettiamo al centro della nostra riflessione alcuni atteggiamenti che dovrebbero accompagnare sempre la nostra vita di credenti: la preghiera e l’aiuto economico. E’ possibile abbonarsi alla rivista del seminario presso le sacrestie del Duomo e delle altre chiese.

Domenica 14 Novembre - 5ª GIORNATA MONDIALE DEI POVERI INIZIATIVA NON CALPESTARE IL POVERO

Nella domenica 14 novembre, saranno disposti davanti all’ingresso delle chiese un tappeto con l’invito a prestare attenzione ai poveri, che purtroppo spesso sono vissuti come un intralcio o un ostacolo da rimuovere.

Papa Francesco: stiamo accanto con l’ascolto a chi soffre di depressione

Il videomessaggio dell’intenzione di preghiera del Papa per il mese di novembre è dedicato alle persone che soffrono di tristezza, apatia, stanchezza spirituale: cerchiamo di stare accanto a chi è esausto e disperato, ascoltando semplicemente in silenzio perché non esistono ricette. È il ritmo della vita che spesso rende le persone sopraffatte, sotto pressione. A pesare, il sovraccarico di lavoro e lo stress che porta a “un esaurimento estremo, un esaurimento mentale, emotivo, affettivo e fisico”. Francesco lo afferma, in spagnolo, nel video del Papa per l’intenzione di preghiera del mese di novembre, dedicato alle persone che soffrono di depressione, promosso dalla Rete Mondiale di preghiera del Papa. L’esaurimento porta con sé “la tristezza, l'apatia, la stanchezza spirituale”; un peso non indifferente da accogliere e curare con l’ascolto: Cerchiamo di stare accanto a chi è esausto, a chi è disperato, senza speranza, spesso ascoltando semplicemente in silenzio, perché non possiamo andare a dire a una persona: “No, la vita non è così. Ascoltami, ti do io la ricetta”. Non c'è ricetta. Francesco ricorda anche che “accanto all'imprescindibile accompagnamento psicologico, utile ed efficace”, ci vengono in aiuto le parole di Gesù, quel: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro”. Preghiamo affinché le persone che soffrono di depressione o di burn-out trovino da tutti un sostegno e una luce che le apra alla vita. Il disturbo della salute mentale è un tema che, secondo un recente studio, coinvolge una persona su dieci, circa 792 milioni di persone, l'11% della popolazione. Tra i principali disturbi ci sono la depressione (264 milioni, 3%) e l'ansia (284 milioni, 4%). Nei casi peggiori, riferisce l’Onu, la depressione grave può portare al suicidio, che rappresenta la quarta causa di morte tra i giovani dai 15 ai 29 anni e riguarda più di 700 mila persone ogni anno. Nel 2020, in piena emergenza Covid, l’equilibrio psicologico di molti è stato messo alla prova, il timore per la perdita della vita e del lavoro ha inciso creando situazioni di angoscia e disperazione, aggravando disturbi mentali gravi come depressione, attacchi di panico e ansia. In questo contesto il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale ha elaborato un documento rivolto a chi vuole aiutare e accompagnare le persone con sofferenza psicologica, soprattutto a causa della pandemia.

Page 4: Dal Vangelo secondo Marco In ascolto della Parola

Intenzioni S. Messe della Settimana dal 8 al 13 novembre 2021

LUNEDÌ

8 NOVEMBRE

SAP 1,1-7

SAL 138

LC 17,1-6

18.30

Primo Miotto/ Fabiana, Galliano e Giuseppe Compostella/ Angelo Battagin/ Roberto Bragagnolo/ Andrea e Amabile Fior/ Anime del Purgatorio/ Oscar Scapin e Renata Piva/ Lucia, Angela e Lina Scapin/ Silvano Lago e Lidia Veggian/ Fam. Livio Albanese/ Romeo, Maria e Pietro Vilnai/ Maria, Pietro Pavan/ Norina e Silvano Zorzi/ Paola e Maria Pavan/ Rita Bosa e Celeste Reginato/ Luigia, Pietro e Natalina Dorella/ Elda Toso e Aristide Giacomazzo

MARTEDÌ

9 NOVEMBRE

DEDICAZIONE ALLA

BASILICA LATERANENSE

1COR 3,9-11.16-17

SAL 45

GV 2,13-22

18.30

Altina, Maria e Giacinto Toso/ Oddo Garbossa/ Silene e Graziano Antonello/ Egidio e Luca Cecchetto/ Edoardo, Gino e Pierina Lorenzin/ Gina, Angela e Valentino Cecchetto/ Mario Cimolin/ Elda, Aldina e Corrado Toso/ Ester, Emilio Zaniolo e Giuseppe/ Fam. Alfonso De Santi/ Palmira e Francesco Pettenuzzo/ Bruna Bergamin e Arturo Santi/ Renato e Oscar Girardin/ Federico, Antonio e Severina Antonello/ Tarcisio, Antonietta Scapin

MERCOLEDÌ

10 NOVEMBRE

S. LEONE MAGNO

SAP 6,1-11

SAL 81

LC 17,11-19

18.30

Luigi Pilotto/ Giovanni Battista Pivato/ Marcellina, Antonio e Giambattista Pettenon/ Grazia, Adelina e suor Milena Pettenon/ Orazio e Letizia Tartaggia/ Giampiero, Guido e Antonietta Pettenon/ Fam. Daniele Murarotto/ Mario Massaro/ defunti Classe 54 Lovari / Candido Fior/ Angelo, Giovanna e Annalisa Bragagnolo/ Fam. Silverio Cusinato/ Venerio, Maria Baggio/ Luigi, Giovanni e Maria Casonato

10.00

vivi e defunti Madonna della Salute/ Giovanni Reffo e Maria Bacchin/ Ermenegildo Zonta e Mariantonia Bordignon/ Fam. Mario Piotto/ Battista, Gerardo e Antonietta Sgambaro/ Bianca e Primo Antonello/ Fam. Eugenio Pontieri/ suor Anna Pia Favero/ Vittorio e Malvina Mognon/ Fam. Giacomo Murarotto

GIOVEDÌ

11 NOVEMBRE

S. MARTINO DI TOURS

SAP 7,22 - 8,1

SAL 118

LC 17,20-25 18.30

Alfio Tonietto/ Cornelio Baggio/ vivi e defunti Madonna Immacolata/ Cornelio Carlon/ Ermenegildo Serato e Anna Siguro/ Celestino, Maria e Lidia Cescutti/ Fam. Cescutti/ Ida Nardi e Luigi Volpato/ Emilio Cimolin/ Vilma Norino / Pietro, Milena e Maria Parolin/ Silvana, Luigino e Angelina parolin/ Monica Miotto/ Rosa Reato, Primo e Guerrino/ Leda Sgambaro/ Guido Longo, Enrico e Maria Olivetto/ Luciano Stramanà, Rosina e Carlo/ Fam. Maria Reato/ Sante, Paola e Lia Martini

VENERDÌ

12 NOVEMBRE

S. GIOSAFAT

SAP 13,1-9

SAL 18

LC 17,26-37

18.30

Luciano Pinzerato/ Isolina e Pietro Boratto/ Roberto Ferraro/ Pietro Guidolin e Olinda Albanese/ Gino Antonello/ Fam. Aldo Bigolin/ Silvana Parolin, Costante e Vittoria/ Fam. Giovanni Battista Vinante/ Fam. Zito Pilotto/ Maria Bianca, Domenica e Carlo Antonello/ Fam. Mariano Strazza/ Ester Ceccato e Armando Prevedello/ Alessandrina Cecchin e Rizzieri Serato/ Iselio, Bianca e Angelina Stocco/ Claudio Zorzi, Leandro e Maria / Gioccachino e Gemma Tartaggia

SABATO

13 NOVEMBRE

SAP 18,14-16; 19,6-9

SAL 104

LC 18,1-8

9.00

vivi e defunti via dei fiori/ Loreta Sabbini, Giovanni e Giuseppina/ Luigi e Gianni Rubin/ Angelo, Luigi ed Emma Tonietto/ Gervaso, Lina e Giuseppe Stocco/ Carlo Salvador/ vivi e defunti delle società ciclistica Luparense/ Fam. Ernesto Rossi/ Fam. Lia Cattapan/ Luigi, Elisabetta e Giorgio Marion/ Fam. Bruno Malacco/ Paolo, Elisa Sgarbossa/ Mario e Giulia Miotti/ Gino e Carolina Lunardon/ Fam. Giuseppe Reffo/ Luigi Baron, Dina e Giuseppe