Dalla Rivista Science Et Foi - Geocentrismo - Astronomia

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    Dalla rivista Science et Foi anno 1995IL GEOCENTRISMO NEI PAESI ANGLOSSSONI

    Y. NourissatFernand Crombette non il solo studioso moderno ad aver rimesso in causa il

    sistema del mondo. Anche Plaisant e Olliver, che egli cita nel suo "Galileo avevatorto o ragione?", se ne erano interessati. Ma esiste una letteratura geocentristaabbondante in lingua inglese che ameremmo far conoscere ai lettori di "Scienza eFede". L'iniziatore Walter van der Kamp, canadese di origine olandese, viventenella Columbia Britannica, di religione riformata, che, essendo creazionista, si chiesto, leggendo testualmente l'inizio della Genesi, se il sistema del mondoufficiale, contraddetto dal testo, non fosse sospetto. Come F. Crombette, egli harivisto la storia dell'astronomia moderna, e si reso conto che, non solo la provadel sistema eliocentrico non era stata apportata, ma che gli esperimenti di Airy edi Michelson provavano piuttosto la posizione centrale della terra nel sistemasolare. Tuttavia egli non ha creduto, come invece ha fatto Crombette, di dover

    creare il suo proprio sistema, e si alleato a quello di Tycho Brahe che era gistato adottato dai Gesuiti poich era compatibile con la Bibbia. Egli ha fondato unarivista, il "Bulletin of the Thychonian Society", che ora ha cambiato nome e sichiama "The Biblical Astronomer", sotto la direzione del suo successore, il Dr.Gerardus Bouw, che astronomo diplomato ed ha pubblicato un libro moltointeressante sul geocentrismo "With every Wind of Doctrine" (richiedibile all'autoreal 45 27 Wetzel Avenue, Cleveland - OHIO 44 109 - USA).La diffusione di questa rivista ha suscitato la redazione di articoli difendenti ilgeocentrismo scritti da numerosi uomini di scienza. I pi interessanti sonodisponibili presso M. Paul Ellwanger (38 30 Old Denton - 213 Carrolton TX 75007 -

    USA) che ne invia l'elenco a qualsiasi persona interessata. Noi ci permettiamo diraccomandare al lettore quelli di Paula Haigh, corrispondente del CESHE, intitolati"Galileo's Heresy" e "Galileo's Empiricism", e quelli di Solange Hertz, altracorrispondente del CESHE, intitolati "Recanting Galileo" e "What's up?". Notiamoanche l'interessantissimo "Foucault Pendulum" di Richard Elmendorf, il quale hapromesso una ricompensa di 1000 $ a chi prover che la terra gira (attorno al sole),e che non ha ancora sborsato questa somma!Infine, ci permettiamo di raccomandare l'appassionante trilogia di un autorebritannico N. M. Gwynne su Galileo, Newton e Einstein, che disponibile in inglesepresso Paul Ellwanger.

    Dalla rivista Science et Foi anno 1995GEOCENTRISMO e BIG-BANG

    Y. NourissatIl Catechismo del Concilio di Trento insegna nel suo commentario del Simbolo degliApostoli: "Dio ha stabilito la terra sulla sua base, e, con la Sua Parola, ha fissato ilsuo posto al centro del mondo"(1).Noi pensiamo che questa verit di Fede, nellaquale credevano i nostri padri, ormai confermata dalle osservazioni scientifichecontemporanee: il comportamento del pendolo di Foucault, durante le eclissi disole, e l'irraggiamento cosmologico a 2,7 gradi K.In effetti, Maurice Allais ha costatato, durante l'eclisse del 30 giugno 1954, che il

    suo pendolo paraconico arrestava la sua deviazione mentre la luna passava davantial sole. Ugualmente, Jeverdan, Rusu e Antonesco hanno osservato, durante

    http://digilander.libero.it/crombette/scife80.htm#N_1_#N_1_http://digilander.libero.it/crombette/scife80.htm#N_1_#N_1_http://digilander.libero.it/crombette/scife80.htm#N_1_#N_1_http://digilander.libero.it/crombette/scife80.htm#N_1_#N_1_
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    l'eclisse del 15 febbraio 1961, che un pendolo di Foucault non solo smetteva dimuoversi, ma si appesantiva, invece di alleggerirsi, durante il fenomeno. Questiesperimenti suggeriscono che la terra immobile, giacch, se l'effetto Foucaultfosse dovuto alla rotazione della terra su se stessa, non si vede perch siarresterebbe quando la luna passa davanti al sole. Di pi, l'appesantimento del

    pendolo significa che la gravitazione non un fenomeno di attrazione delle massetra loro, come pensano i newtoniani. Passiamo all'irradiazione a 2,7 gradi K: stataimpropriamente chiamata "irradiazione fossile" come se risultasse dall'ipotetico Big-Bang. Ci impossibile, giacch, siccome essa di simmetria sferica a partire dallaterra, ci significherebbe che la pretesa esplosione iniziale ha avuto luogo a partiredalla terra. In ogni modo, la teoria del Big-Bang molto difficile da ammettere sulpiano filosofico, giacch mal si vede come un'esplosione cieca avrebbe potuto darnascita alla bellezza del cielo che noi contempliamo e alla regolarit dei movimentidel sistema solare. Lo spostamento verso il rosso non risulta necessariamente da uneffetto Doppler di allontanamento: pu essere dovuto al fatto che la materia deicorpi celesti non la stessa di quella dei corpi terrestri, come pensavano Aristotele

    e S. Tommaso, oppure pu essere dovuto al movimento circolare dei cieli. Sel'irradiazione cosmica non risulta dal Big-Bang, dev'essere attribuita all'involucrodell'universo, alla cui esistenza credevano gli antichi: anche se ci difficile daimmaginare, pi ragionevole concepire l'universo come finito e sferico, piuttostoche infinito come lo si crede dopo Newton. La simmetria sferica attorno alla terradell'irradiazione cosmica risulterebbe dalla concentricit di questo avvilupposferico attorno alla terra.In conclusione, noi vediamo che le osservazioni moderne, lungi dal contraddirel'insegnamento della Bibbia, e dei Padri della Chiesa, lo confermano in modoeclatante.

    1 - Catechismo del Concilio di Trento (Dominique Martin Morin, p. 30)

    Dalla rivista Science et Foi anno 1995La SINDROME di BRADLEY, AIRY e EINSTEINin ASTRONOMIAWalter van der KampRiassunto: Come risulta dall'opera di Popper, Kuhn e altri, la filosofia delle scienzesostiene adesso, di nuovo, che, per citare Stephen Hawking: "...qualsiasi teoriafisica sempre provvisoria, nel senso che solamente un'ipotesi: non si puprovarla".

    Per formulare l'importanza di questo ritorno alla posizione medievale, diciamo pichiaramente: le teorie possono essere utili, ma non per questo sono vere.Ebbene, trattando della teoria della relativit ristretta, il rimpianto Isaac Asimov ciassicura che "... qualsiasi oggetto o sistema di oggetti (cio non importa qualesistema di riferimento) pu essere considerato con una validit equivalente comeessente a riposo. Non vi oggetto, in altri termini, che pi "realmente" a riposodi un altro", o, come dice Fred Hoyle: "Noi sappiamo ora che la differenza tra unateoria eliocentrica non attiene che al movimento, e che una tale differenza non hasignificato fisico". L'articolo sopraddetto mostra che Asimov e Hoyle non potevanoavere pi torto. O lo spazio conosce una postazione a riposo e un movimento, onon le conosce. Se l'ultima ipotesi contraria all'osservazione astronomica, allora

    la prima pu essere accettata. Senza aver bisogno di una tale posizione ferma inrapporto alle varie opinioni speculative sullo spazio e il tempo, una dimostrazione

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    semplice mostra che la teoria di Einstein insostenibile. Utilizzando una certezzadi ogni ragionamento, escluso il principio del terzo, si mostra cos in modoirrefutabile che la teoria della relativit ristretta dev'essere rigettata. L'universopresenta un quadro di riferimento preferenziale.Per delle ragioni fisiche, logiche, metafisiche, un' ipotesi geocentrista merita di

    avere il suo posto nella cosmologia e nella cosmogonia, quali che siano leripercussioni ripugnanti che appariranno a uno spirito moderno. L'articolo in inglesepu essere richiesto a Walter van der Kamp al seguente indirizzo:3687 - 1507 Queensbury AvenueVICTORIA, BC, CANADAV8P 5M5

    Dalla rivista Science et Foi anno 1999 stato scoperto l'Astro Nero di Crombette?P. DEQUENESDopo il mio articolo su Plutone, apparso sul n 52 di Science et Foi, ecco un'altra

    scoperta astronomica, quella di un decimo pianeta. Crombette, per assicurare lacoesione del sistema solare, aveva postulato l'esistenza di un pianeta molto grossoe pesante, lontanissimo dal Sole, che aveva chiamato Astro Nero. Partendo dallalegge di Bode, l'Astro Nero dovrebbe situarsi a 58 U.A. (1 U.A = distanza Sole-Terra)dal sole (contro 40 U.A. per Plutone). Secondo un articolo del 9/10/99 apparso suFigaro, le traiettorie perturbate di certe comete rivelerebbero l'esistenza di unpianeta gigante, ma situato molto pi lontano a 32.000 U.A. Questa ipotesi stataformulata sia da un astronomo inglese, J. Murray, che da uno studioso americano,J. Matese. Ma bisogner attendere una prossima generazione di radiotelescopi perprecisare le caratteristiche di questo misterioso pianeta.

    Da Science et Foi n 68 - secondo trimestre 2003RIFERIMENTI GALILEIANIdi ChrysogoneSei tu che annodi i legami delle Pliadi e sciogli i vincoli di Orione?"Galileo: questo il titolo di una delle ultime opere di Claude Allgre, tonante exministro dell'Educazione e della Ricerca, ma anche specialista delle scienze dellaterra, titolare del prestigioso premio Craford (analogo al Nobel in questo campo).Nel suo libro Dieu face la science, egli interviene questa volta come avvocato diGalileo nella nuova opera pubblicata da Plon: "Per difendere Galileo, ho scelto discivolare nella persona di Benedetto Castelli, che gli rimasto amico fedele per

    tutta la sua vita" (p. 40). Tuttavia questo libro non sembra aver avuto lo stessoeco del precedente; e ci male, giacch, pur non dicendo qui nulla di nuovo sulpiano dell'inchiesta scientifica e storica, manifesta tuttavia una capacit rara divedere il nocciolo del problema, anche se non ne trae tutte le conseguenze; lastoria in effetti scritta -una volta di pi avrebbe sottolineato Nietzsche- secondoil punto di vista del vincitore; nella fattispecie da un rappresentante del pensieroscientifico moderno.L'opera comincia col riportare le circostanze: quelle della Contro-Riforma, delConcilio di Trento (1545-1564), periodo che vede la creazione del Collegio Romanoad opera dei Gesuiti tra il 1541 e il 1551: " con un insegnamento ineccepibile inteologia, ma anche in matematiche, in filosofia naturale e in astronomia. Per

    evitare la baronia, i titolari del corso cambiano ogni tre anni" (una misura che oggisarebbe rivoluzionaria in molte universit francesi e attirerebbe non pochi fastidi a

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    un ministro dell'Educazione nazionale che cercasse di imporla) (p. 13). Corpo diBacco! "Nel 1611 il Collegio romano conferir a Galileo finanche il suo primodiploma di dottore honoris causa". Galileo (1564-1642), in cui Claude Allgrevede un cattolico sincero, fondatore della scienza moderna. Combinando degliesperimenti precisi e ripetuti con una riflessione teorica poggiata sulle

    matematiche, egli fonda in effetti il famoso dittico esperienza-teoria, base delcammino scientifico moderno Archimede, Galileo, Newton, Einstein: la linea d'orodella fisica" (p. 14-15).Non tutto falso in queste brevi menzioni che esigerebbero tuttavia qualchechiarimento, compresi gli esperimenti di Galileo. E, secondo l'autore, stata lalettura di Keplero (1571-1630) a convincere Galileo che Copernico (la cui operasull'eliocentrismo era apparsa nel 1543, anno della sua morte) aveva ragione, anchese Galileo non ammise mai la scoperta di Keplero sul carattere ellittico delle orbitedei pianeti. Ma, nel 1616, la Chiesa aveva messo all'Indice il libro di Copernico.Sorvoliamo su alcune inesattezze (Tycho Brah "molto cattolico", p.106, allorchera protestante, il riferimento alla nozione di massa, p.14 e segg. introdotta

    ulteriormente da Newton, etc.), la storia non forse figlia del racconto? Epassiamo sulle scoperte (polemiche!) di Galileo per arrivare al processo del 1633che gli rimprovera, nelle sue lettere a Castelli e alla granduchessa Cristina diLorena, non solo di aver interpretato la Scrittura col copernicanesimo, ma anche diaffermare che "l'interpretazione delle Scritture come l'insegna la Chiesa valeva soloper il volgo e l'ignorante" (p. 45). Commentando la prima di queste lettere nellasua opera piccola e densa intitolata La Rvolution Galilenne (Ellipses), FabienChareix scrive: "Questa verit (scientifica) opposta alla verit semplicementerelativa che emana dalle Scritture Sacre Da una parte, la scienza produce delleleggi secondo la forma rigorosa e logica che conviene alla necessit e

    all'inesorabilit che si esprime nella natura stessa. Dall'altra, la Sacra Scrittura usadei procedimenti di semplificazione ad uso dei fedeli" (p. 57). Ed ben qui il fondodell'affare: il rovesciamento della gerarchia tradizionale delle scienze e dellesapienze, come la scolastica le aveva elaborate. Il che, d'altronde, non impedisce aCastelli alias Allgre, di perorare in favore della fede sincera e del genio scientificodi Galileo. Ma in pi, a livello dei fatti, "il fondo del dibattito era la messa inopposizione della teoria di Copernico, che spiegava Galileo, e quella, non diTolomeo, ma di Tycho Brah, adottata e difesa da dieci anni dai Gesuiti delCollegio romano Tycho faceva girare ipianeti attorno al sole, il tutto ruotandoattorno alla terra" (p. 91). E il nostro scienziato riconosce: "La posizione di Galileocirca il dibattito puramente intellettuale non d'altronde esente da critiche. Forse

    che i suoi argomenti scientifici per affermare la preminenza matematica delmodello di Copernico sono definitivi? Le maree terrestri? Le fasi di Venere? Isatelliti di Giove? Nessuno ha dei difetti? Dall'altra parte, gli argomenti deglistudiosi gesuiti non sono senza valore. Le effemeridi di Tycho Brah sono migliori.Le apparenze sensibili perorano il sistema di Tolomeo. E cos via" (p. 137). A partireda ci, malgrado la difesa abile di Castelli, l'affare era liquidato: "Ecco perch ionon voglio difendere la superiorit scientifica degli argomenti di Galileo sugli altri.Ci che voglio perorare qui, la buona fede di Galileo" (p. 137). E rimarco: "Dopotutto, non si trattava di un'assemblea di imbecilli. Anzi!" (p. 141).E anche se egli ammette in fine la possibilit di un'interpretazione allegorica deipassaggi facenti difficolt, ne afferma nondimeno, per bocca del presidente del

    tribunale della Santa Inquisizione, che: "infatti, l'attitudine predicata dal cardinalRoberto Bellarmino in tutti i punti la buona" (p. 143). Il corpo dell'opera termina

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    con la condanna di Galileo, poi la sua abiura, e infine col discorso del Papa davantiall'Accademia pontificia del 31 ottobre 1992.Ma oggi, sul piano scientifico, la questione fisicamente regolata,indipendentemente dall'approccio relativista, il quale si inscrive, come riconosce lostesso Claude Allgre, nello sviluppo della concezione galileana del movimento: "La

    teoria della relativit sviluppata da Einstein, ma di cui Galileo fu l'iniziatore,postula che nell'universo non c' un riferimento assoluto, ma solo dei riferimentiarbitrari. Si pu dunque perfettamente descrivere il sistema solare decidendo chela Terra fissa o che il Sole fisso o che fissa la Luna. Partendo da l, si possonodefinire le traiettorie degli altri oggetti planetari. Oltre al fatto che fisicamentevero - Delle prove! Delle prove! (N.D.L.R.) - la superiorit descrittiva del sistemaplanetario eliocentrico, che esso permette la descrizione pi semplice! questal'eleganza che Galileo difendeva, e qui aveva ragione. Ma anche gli altri modellipermettevano una descrizione precisa del cielo, ragion per cui Tolomeo e TychoBrah sono riusciti a calcolare delle effemeridi molto precise. Di colpo, se siconsiderava la prova dall'osservazione, Tolomeo e Tycho avevano ragione, poich i

    loro calcoli erano pi giusti di quelli di Copernico!" (p. 38, 39). Sia! Ma dobbiamoallora rinunciare definitivamente alla ricerca di un centro fisico che permetta ungeocentrismo rinnovato?La perorazione dunque ben fatta dal punto di vista di un rappresentante delpensiero scientifico moderno, al quale peraltro le conseguenze culturali diverse daquelle del conflitto scienza-religione, per esempio la posta filosofica sullo statutodella scienza, sembrano completamente sfuggire. Certo, questo ci porterebbealdil di una semplice perorazione, ma non senza interesse ricordare, perprendere un riferimento tra altri possibili, che una delle ultime opere di Husserl: Lacrise des sciences europennes et la phnomnologie transcendentale (scritta tra il

    1935 e il 1937 e pubblicata nel 1976 da Gallimard) vede nella scienza galileianadella natura il punto di partenza della crisi della cultura contemporanea. Per gliamatori di analisi fenomenologiche bisogna aggiungere, dello stesso autore, Laterre ne se meut pas, (Ediz. de Minuit), la cui copertina del manoscritto portava lamenzione: rovesciamento della dottrina copernicana nella visione abituale delmondo.Questo approccio un po' corto confermato dal carattere succinto dellabibliografia dove, sul piano della storia delle scienze, non si trova l'opera classicadi Arthur Koestler su questo tema, Les somnambules (Calmann-Lvy), e sul pianodella storia delle idee quella pi recente di Dominuque Tassot, ex presidente delCESHE, La Bible au risque de la science (F.X. de Guibert), che coglie chiaramente

    la portata culturale dell'affare fino ai nostri giorni.Peraltro, sul piano storico e religioso, nel numero 83 della Revue des SciencesPhilosophiques et Thologiques, pubblicata nel 1999 da Saulchoir (diffusion Vrin),Francesco Beretta, dell'universit di Friburgo, nel suo articolo Le procs de Galileet les archives du Saint Office (p. da 441 a 490) si chiede: "Qual' il valoredottrinale dell'abiura della dottrina eliocentrica imposta al filosofo toscano dalPapa Urbano VIII?" (p. 442) Avendo beneficiato dell'apertura recente degli Archividella Congregazione per la dottrina della fede egli afferma che: " ormaipossibile troncare la questione primordiale concernente la natura delle parti delprocesso che noi conosciamo. In pi, lo studio di altri casi analoghi a quello diGalileo permette di interpretare correttamente, dal punto di vista giudiziario e

    teologico, una delle condanne pi celebri pronunciate dal Tribunale romanodell'Inquisizione" (p. 443).

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    Conclusione del riassunto di questo articolo molto documentato: "Il verdetto (delPapa Urbano VIII del 16 giugno 1633) applica formalmente la censura di eresia alladottrina eliocentrica. Siccome esso stato pronunciato dal giudice supremo inmateria di fede, che ha voluto fosse conosciuto in tutta la Chiesa, esso acquisiscevalore di atto del magistero" (p. 490). E un po' prima l'autore aveva scritto: "Il pi

    coerente, da questo punto di vista, stato il presidente del Sacro Palazzo FilippoAnfossi che nel 1820 giustificava, per il carattere irreformabile del decreto del1616, il suo rifiuto di dare l'imprimatur ad un'opera che insegnava la dottrinaeliocentrica Sarebbe dunque auspicabile che i teologi che si chinano attualmentesulla questione delle responsabilit del magistero pontificio riguardoall'Inquisizione, riflettessero sui gravi problemi che pone non solo la condanna diGalileo ad abiurare la dottrina eliocentrica, ma anche il funzionamento stesso di unTribunale dove il sovrano pontefice, dal XVI al XVIII secolo, pronunciaregolarmente dei verdetti di condanna per eresia, in virt del suo ministero digiudice supremo in materia di fede" (p. 486).E per avere l'idea della possibilit reale di ci che potrebbe essere un nuovo

    programma di ricerca sul doppio piano delle scienze e della teologia, quadro alquale sempre possibile apportare dei complementi o delle correzioni, enell'attesa di un giudizio del magistero, studiamo, quest'estate, penna in mano, idue tomi di Galileo aveva torto o ragione? di Fernand Crombette, sub tegminefagi.Allegramente.

    LA NASA E IL GEOCENTRISMOSCIENCE ET FOI n 89 - OTTOBRE 2008I responsabili della NASA non autorizzano i loro dipendenti a confessare che essa

    utilizza, come riferimento per seguire il movimento delle sonde spaziali, la terraimmobile.

    Yves NourissatRobert Sungenis, Ph.D. e Robert Bennett, Ph.D., hanno appena pubblicato un'operain due volumi di 1006 pagine intitolata: Galileo was wrong, The Church was right(Galileo aveva torto, la Chiesa aveva ragione). Noi renderemo conto in dettaglio diquesto lavoro ben documentato tanto pi che, anche se gli autori hanno ragione dicriticare, come fanno, la cosmologia di Crombette, non sembrano per avercompreso l'origine del suo metodo di lettura della Bibbia ebraica, n i frutti che nepossono essere tratti per rispondere alle molteplici obiezioni della critica

    razionalista. Questo sar l'oggetto di un altro articolo.Vogliamo tuttavia segnalare l'esistenza di quest'opera che si rivolgeprevalentemente ad un pubblico al corrente delle teorie fisiche moderne ed aglispecialisti della storia delle scienze. La posta del problema sollevato importantepoich rimette in causa la ragion d'essere dell'esplorazione spaziale, avviataufficialmente per scoprire degli esseri viventi sui pianeti (e considerando la terracome uno tra gli altri) secondo l'ipotesi di Copernico che per non mai statadimostrata, come appunto quest'opera tenta di esporre.Al capitolo 3 di cui diamo la traduzione, Robert Sungenis fornisce il resoconto deisuoi tentativi di corrispondenza con gli specialisti della NASA per far lororispondere chiaramente se essi utilizzano un sistema di localizzazione geocentrico o

    eliocentrico per seguire i movimenti delle sonde interplanetarie.

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    In realt, la NASA utilizzer il sistema pi comodo, eliocentrico o geocentrico,dato che la meccanica orbitale della NASA sa che i due modelli sono equivalentimatematicamente o geometricamente. Se essi inviano delle onde in prossimit delsole, utilizzeranno probabilmente un modello eliocentrico, dato che pi facilefare dei calcoli quando si considera il sole come fisso nello spazio con i pianeti che

    gli girano attorno. Tuttavia, se essi inviano dei satelliti vicino alla terra,utilizzeranno il modello geocentrico o ci che conosciuto nell'industria come unsistema di coordinate fisse in rapporto alla terra. Questo perch molto pifacile calcolare i movimenti che si svolgono attorno alla terra se la terra considerata come stazionaria nello spazio. Questo fatto facilmente provato apartire dalla documentazione propria dell'Agenzia spaziale. Per esempio, in unalettera scritta al NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) ponendola seguente domanda: Il movimento dei satelliti geostazionari previsto edeseguito sulla base di una terra immobile o in rotazione? La risposta inviata dalcapo della navigazione GOES/POLAR alla NOAA molto semplice: Terraimmobile. La lettera citata e riprodotta nell'opera di Marshall Hall: The Earth is

    not moving Cornelia, Georgia, Fair Education Foundation, 1994, p. 261.In altre circostanze, la NASA cerca di dare l'impressione a un pubblico credulo chesolo il modello eliocentrico pu funzionare. Nel corso di una corrispondenza per e-mail dell'ottobre 2005, dei rappresentanti della NASA invitarono personalmentel'autore di queste righe nel loro forum in linea Domande e risposte. Alcunesettimane prima dell'invito, gli stessi rappresentanti della NASA avevano rispostosul loro forum a una domanda fatta da un'altra persona per sapere se le sondespaziali potevano essere inviate e seguite nello spazio utilizzando il sistemageocentrico piuttosto che quello eliocentrico. I rappresentanti della NASA avevanorisposto negativamente dichiarando: Se l'universo fosse geocentrico, tutti i nostri

    calcoli per le traiettorie delle sonde spaziali sarebbero errati. La persona cheponeva la domanda invi allora la risposta della NASA all'autore di queste righecome prova del sistema eliocentrico. Avendo accettato l'invito della NASA, posiallora una domanda formale al sito Web dalla NASA chiedendo loro di precisareperch un sistema geocentrico non poteva funzionare. Dopo sei settimane senzaalcuna risposta, contattai i rappresentati con e-mail privata e chiesi se avevanointenzione di rispondere alla mia domanda. Mi risposero e dichiararono che nonpotevano rispondere. Provai a convincerli che, siccome nel loro forum, con le lorodichiarazioni iniziali contro la navigazione geocentrica, si erano gi sbilanciati,avevano quindi un obbligo verso il pubblico per difendere le loro posizioni, ma sirifiutarono ancora di rispondere. Quando dissi loro che ero deciso a includere tutti

    questi scambi epistolari tra me e loro nella presente opera, i rappresentanti dellaNASA chiesero allora che il loro nome fosse omesso e dichiararono: "Non vi diamo ilpermesso di citare o di utilizzare i nostri nomi nel vostro libro o sul vostro sito web.Bench lavoriamo per la NASA, noi non siamo dipendenti della NASA, ed esserepresentati come rappresentanti ufficiali della NASA nella vostra opera sarebbeinappropriato e ingannevole."Io ho rispettato la loro richiesta salvo il fatto che ho citato il paragrafo precedente.Feci per loro questa osservazione: "Che voi lavoriate alla NASA o no, il sito web halindirizzo nasa.gov. Se dunque voi non siete affiliati alla NASA, vi suggerisco ditrovare un indirizzo web differente, senn ingannate il pubblico. Certo noipotremmo evitare tutta questa attivit straordinaria se voi, come astrofisici, ci dite

    perch un sistema geocentrico non funzionerebbe. La palla nel vostro campo."

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    Non ho pi avuto risposta. Come si pu chiaramente vedere dagli scambiprecedenti, bench una agenzia governativa, almeno in una lettera privata, fossedisposta a divulgare la verit in merito all'utilizzazione di una meccanica a partiredalla terra immobile, un'altra agenzia rifiut di farlo quando l'audiencecomprendeva le migliaia di lettori su internet.

    Questo non ci sorprese affatto. Quelli che controllano i nostri programmi spazialihanno tutto linteresse a mantenere il pubblico nell'illusione del copernicanismo,dato che tutti i loro finanziamenti e i loro progetti sono fondati su delle premessecopernicane, inclusa la ricerca della vita in altri mondi. Solo i coraggiosi e buoniconoscitori possono mostrare l'illusione e svelare al pubblico ignaro il gioco cosmicoche da lungo tempo si svolge intorno a noi.Uno di questi lequipe di Ruyong Wang e Tonald Hatch, due ex ingegneri disatelliti del governo che sanno la verit riguardo allillusione. In una delle lororicerche sul GPS scrivono: " New Com Technology ha brevettato un programmasviluppato dal Jet Propulsion Laboratory (JPL) che, per delle ragioni storiche,effettua tutti i calcoli in un sistema legato ad una terra immobile. A causa di alcuni

    disaccordi tra i nostri risultati standard legati a un sistema centrato su una terraimmobile e i risultati ottenuti da JPL, noi abbiamo ricercato molto accuratamente iparametri dentrata per la soluzione. Le distanze misurate e teoriche nei duedifferenti sistemi si accordavano con precisione, indicando che la correzione diSagnac stata applicata in ciascuno di essi.Come indica la discussione delleffetto Sagnac, la questione fondamentaleconcernente la velocit della luce la seguente: la velocit della luce costante inrapporto allosservatore (il ricettore) o costante in rapporto al sistema inerzialeECI scelto?In modo chiaro, lequazione del GPS indica che la velocit della luce costante in

    rapporto al sistema scelto Le equazioni del JPL utilizzate per seguire i segnaliprovenienti dalle sonde interplanetarie verificano che la velocit della lucedipende dal sistema di riferimento scelto. Nelle equazioni del JPL, il quadro diriferimento scelto il sistema baricentrico solare chiaro che le equazioni delJPL considerano la velocit della luce come una costante in rapporto al sistema diriferimento - non come una costante in rapporto ai ricettori. (348)In altri termini, Jet Propulsion Laboratory (JPL) impiega il sistema inerzialecentrato sulla terra (ECI) per le sonde spaziali inviate nelle vicinanze della terra(come fanno la NASA e il GPS), allorch il JPL pretende di utilizzare il quadrobaricentrico legato al sistema solare perla navigazione spaziale lontana. Wang eHatch ci dicono tuttavia "che il JPL, per delle ragioni storiche, realizza tutti i suoi

    calcoli nel sistema ECI". Non solo il JPL utilizza esclusivamente il riferimento ECI,ma Wang e Hatch ci dicono che questo laboratorio corregge i calcoli nel suoriferimento di un sistema solare baricentrico, in modo che essi siano in accordocol riferimento ECI.

    Possiamo vedere chiaramente che il sistema di riferimento centrato sulla terra ilsistema standard, ed anche che lutilizzo del sistema di riferimento baricentricosolare superfluo. Una volta che il calcolatore del Laboratorio ha fatto lecorrezioni relative al sistema di riferimento solare baricentrico, la navigazionespaziale a grande distanza utilizza in realt il quadro ECI - una terra immobile -.Il pubblico sarebbe rimasto alloscuro di questo segreto se questi due ben

    documentati specialisti, Wang e Hatch, conoscendo le cose dallinterno, non ciavessero rivelato la verit. In effetti, il sistema di riferimento centrato sulla terra

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    (ECI) o geocentrico, il solo che permette al GPS e alle differenti sonde spaziali difunzionare correttamente. Il significato di questi fatti sar messo in luce quandostudieremo lEffetto Sagnac al capitolo 5 e il posizionamentoglobale dei satellitinellappendice 6.I volumi I e II di Galileo was wrong: The Church was right possono essere

    acquistati sul sito:Catholic Apologetics International (http://catholicintl.com/products/books.htm). Ilprezzo dei due volumi (650 e 400 pagine) di $116, porto franco.

    Galileo Was Wrong: The Church Was Right

    Volume I : The Scientific Case for Geocentrism

    By Robert A. Sungenis, Ph.D. & Robert J. Bennett, Ph.D.

    Science et Foi - n 94 - Gennaio 2010STORIA INCONFESSATA DELL'ASTRONOMIAYves NourissatSan Tommaso d'Aquino nella sua Summa teologica (Prima Pars, Question XCIV,articolo 3), insegna che il nostro primo padre Adamo era dotato di scienza infusa,

    cio ha ricevuto direttamente da Dio un insegnamento su tutte le verit naturali edunque anche su quelle che riguardano l'astronomia. Nel libro della Genesi Mosrivela che Adamo diede il nome agli animali. Antiche tradizioni giudaiche ed arabeconsegnate nellopera di Francs Rolleston, Mazzaroth, affermano che furono Adamoe i suoi discendenti Seth ed Enoc che diedero i nomi alle stelle e alle costellazioniper descrivere nel cielo il piano di salvezza. Per questo Davide, il Re-profeta, cantache i cieli narrano la gloria di Dio.Adamo ha dunque trasmesso le sue conoscenze ai discendenti ed in particolare aiSanti Patriarchi antidiluviani che precedono No e che sono i nostri antenati. Lostorico ebreo Giuseppe Flavio annota nelle sue Antichit ebraiche che questipatriarchi avevano delle conoscenze astronomiche notevoli poich passavano molto

    tempo a osservare il cielo e che avevano registrato le loro osservazioni su due stelidi cui una sopravvisse al Diluvio ed era ancora visibile al suo tempo nel deserto diSiria. Essi avevano in particolare misurato la durata del grande anno lunisolare (paria 600 anni) che Giovan-Battista Cassini, il primo direttore dell'osservatorio diParigi, ritrov.I tre figli di No ed i loro discendenti ripopolarono la terra dopo la Dispersioneseguita alla Confusione delle lingue di Babele. Tutti i popoli che ne derivaronoereditarono dalla concezione adamitica dell'universo, e tradussero nelle loro linguei nomi delle stelle e delle costellazioni conservandone il senso iniziale, come hafatto notare Frances Rolleston. Tutti pensavano che la terra fosse immobile al

    centro del firmamento sferico sul quale erano fissate le stelle, che questofirmamento girava ogni giorno attorno all'asse della terra passando per la Stella

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    Polare e La Croce del Sud, e che il sole era animato da un doppio movimento,diurno e annuale, nel corso del quale esso passava davanti a tutti i segni dellozodiaco.Anche la Luna possiede un doppio movimento diurno e mensile, cosa che spiega lesue varie fasi: luna nuova, primo quarto, luna piena e ultimo quarto. notevole

    che la Luna abbia lo stesso diametro apparente del sole visto dalla terra, il chepermette un eventuale occultamento totale di quest'ultimo durante le eclissi.Anche i pianeti descrivono un doppio movimento, diurno attorno alla terra econtemporaneamente essi accompagnano il sole intorno al quale hanno unmovimento orbitale.Nel periodo che precedette il Diluvio, i discendenti di Caino si misero a praticare lamagia, l'idolatria e l'astrologia giudiziaria, cio un utilizzo abusivo ed irragionevoledell'influenza delle stelle sul corpo umano. Secondo San Cassiano, nella sua VIIIConferenza, al capitolo 5, queste conoscenze diaboliche di cui Dio aveva repressol'uso col Diluvio, furono trasmesse ai discendenti di No dal suo figlio Cham che eracon lui nell'Arca ed aveva inciso tutti questi procedimenti su una placca metallica.

    Gli Egiziani avevano delle conoscenze astronomiche molto ampie, cometestimoniano la precisione dei loro calendari e le proporzioni della Grande Piramideche, secondo l'astronomo scozzese Piazzi-Smith, riflettevano quelle del sistemasolare, come ha notato l'abate Moreux ne: La Scienza Misteriosa dei Faraoni. Anchei Caldei erano rinomati per la loro scienza astronomica. Secondo Aristotele, le loroosservazioni del cielo, ed in particolare delle eclissi, sarebbero cominciate subitodopo la dispersione.I Greci, che secondo Platone nel suo Crizia doveveno le loro conoscenze aisacerdoti egiziani, possedevano una scienza molto completa del cielo che futrasmessa ai Romani e all'Europa Cristiana. L'astronomo Tolomeo, che aveva

    redatto lAlmageste, aveva concepito un sistema di deferenti e di epicicli chepermetteva di fare previsioni molto precise dei movimenti di tutti i corpi celesti, edunque di stabilire dei calendari. Ipparco, che fu l'ultimo astronomo a fare delleosservazioni precise prima del danese Tycho-Brahe, aveva osservato lo spostamentoannuale del punto vernale chiamato precessione degli equinozi. Questi astronomipensavano, per averlo osservato, che i corpi celesti avevano un'influenza sui corpiterrestri. Anche San Tommaso d'Aquino lo ammetteva, pur mantenendo contro gliabusi che potevano essere fatti negli oroscopi il principio del libero arbitro. L'abateMoreux, gi citato, ha dedicato un lavoro molto interessante e documentato sullaquestione intitolato Le influenze astrali.Alcuni filosofi greci concepirono dei sistemi del mondo diversi dal sistema

    geocentrico ammesso quasi all'unanimit: il pitagorico Aristarco di Samos pensava,senza averlo dimostrato, che fosse il sole e non la terra ad occupare il centro delmondo, per ragioni di ordine estetico. La sua concezione scandalizz talmente isuoi contemporanei che fu condannato per eresia. Gli atomisti, Democrito,Leucippe, Epicuro e Lucrezio -che era un latino- cercavano di spiegare i fenomenidella natura facendo appello all'esistenza di atomi. Essi pensavano inoltre chel'universo era infinito o illimitato. La nozione di centro non aveva allora pi sensoper loro. Il filosofo Aristotele, che l'ultimo e il pi grande dei filosofi greci,dimostr l'assurdit delle concezioni atomiste. E furono purtroppo queste ad essereriabilitate dai moderni dopo la rivoluzione copernicana che si ispirava all'ipotesi diAristarco.

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    Se si esamina ora la concezione astronomica degli Ebrei cos come riportata nellaBibbia il cui Autore lo Spirito Santo, si constata che Questi parla del Firmamento,dell'immobilit della Terra grazie a unazione divina, e del movimento quotidianodel sole attorno alla terra, che il re Davide paragona ad uno sposo nel suo levarsi.Nel Vangelo, lo stesso Ges dice che Dio fa alzare il sole sui buoni e sui cattivi,e, nel Suo discorso escatologico, che alla fine dei tempi le stelle cadranno sullaterra, cosa impossibile se esse sono cos grandi e distanti come dicono gli astronomimoderni. Infine il Simbolo degli Apostoli e quello di Nicea possono essere compresialla lettera soltanto nella concezione geocentrica dell'universo che era quella deiloro autori, quando dicono che il Figlio di Dio disceso dal cielo, poi agli Inferi, ed

    risalito nei cieli alla Sua Ascensione. Nel Catechismo del Concilio di Trento ilredattore commenta il primo articolo sul Dio Creatore affermando che Egli ha postola terra al centro del mondo.Tutti i Padri e i Dottori della Chiesa avevano una concezione geocentricadell'universo, in particolare San Tommaso d'Aquino. Come dimostra il bel lavoro delPadre Litt: I corpi celesti nell'universo di San Tommaso, il pensiero del DottoreAngelico pu difficilmente prescindere dalla sua visione dell'universo, cosa che maldigerivano i neotomisti, cio i filosofi cattolici che, dopo la pubblicazionedell'Enciclica Aeterni Patris di Leone XIII, rimisero in onore la filosofia di SanTommaso d'Aquino, anche se credevano in buona fede che la rivoluzionecopernicana avesse un buon fondamento.

    CopernicoIl primo a contestare la concezione geocentrica, quasi unanimemente ammessadall'inizio dell'umanit, fu il canonico Copernico che riprese, come abbiamo dettosopra, l'ipotesi di Aristarco pensando che essa permetteva di spiegare alcuneosservazioni pi precisamente del sistema di Tolomeo. Pochi sanno che il sistemache egli concep era pi complicato e che per questa ragione non fu mai utilizzato.I suoi due discepoli pi illustri sono Keplero e Galileo. Il primo, che famoso per leleggi che portano il suo nome, adott il sistema eliocentrico senza giustificarlo; mafu anche il primo ad eludere la questione delle cause dei movimenti celesti e si

    permetteva di descrivere gli abitanti della luna che non aveva ovviamente maivisto, il che fa sorgere qualche dubbio sulle sue qualit di scienziato.

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    Neanche il secondo, Galileo, aveva alcuna prova della realt della posizionecentrale del sole nell'universo e dei due movimenti supposti della terra che eranoallora necessari. L'analogia che aveva creduto di poter fare tra Giove, di cui avevascoperto ed osservato i satelliti, e il sole intorno al quale la terra poteva descrivereun'orbita, era discutibile. Nessun scienziato moderno riconoscerebbe, come lui

    pretendeva, che il movimento diurno della terra la causa delle maree. dunquea giusto titolo che fu condannato dal Tribunale della Santa Inquisizione per aversostenuto un'ipotesi che non era fondata naturalmente e che era eretica poichrimetteva in discussione l'ispirazione di numerosi passaggi della Sacra Scrittura edella loro interpretazione da parte dei Padri della Chiesa.In una celebre lettera indirizzata al carmelitano Foscarini che aveva creduto dipoter adottare come conforme alla realt l'ipotesi di Copernico, San RobertoBellarmino, Dottore della Chiesa, espone magistralmente i problemi dottrinali,tuttora esistenti, che porrebbe tale adozione:********************************************Al Reverendo Priore Paolo Antonio Foscarini, Provinciale de' Carmelitani della

    Provincia di Calabria [in Roma].Molto Reverendo Padre mio,Ho letto volentieri l'epistola italiana e la scrittura latina che la P.V. m'ha mandato:la ringrazio dell'una e dell'altra, e confesso che sono tutte piene d'ingegno e didottrina. Ma poich lei domanda il mio parere, lo far con molta brevit, perch leiora ha poco tempo di leggere ed io ho poco tempo di scrivere.1 Dico che mi pare che P.V. et il Signor Galileo facciano prudentemente acontentarsi di parlare ex suppositione e non assolutamente, come io ho semprecreduto che abbia parlato il Copernico. Perch il dire, che supposto che la terra simuova et il sole stia fermo si salvano tutte l'apparenze meglio che con porre gli

    eccentrici et epicicli, benissimo detto, e non ha pericolo nessuno; e questo bastaal matematico: ma volere affermare che realmente il sole sia nel centro delmondo, e solo si rivolti in s stesso senza correre dall'oriente all'occidente, e che laterra stia nel terzo cielo e giri con somma velocit intorno al sole, cosa moltopericolosa non solo d'irritare tutti i filosofi e teologi scolastici, ma anco di nuocerealla Santa Fede con rendere false le Scritture Sante; perch la P.V. ha benedimostrato molti modi di esporre le Sante Scritture, ma non li ha applicati inparticolare, ch senza dubbio havria trovate grandissime difficolt se avesse volutoesporre tutti quei luoghi che lei stessa ha citati.2 Dico che, come lei sa, il Concilio proibisce esporre le Scritture contra il comuneconsenso de' Santi Padri; e se la P.V. vorr leggere non dico solo li Santi Padri, ma

    li commentarii moderni sopra il Genesi, sopra li Salmi, sopra l'Ecclesiaste, sopraGiosu, trover che tutti convengono in esporre ad litteram ch'il sole nel cielo egira intorno alla terra con somma velocit, che la terra lontanissima dal cielo esta nel centro del mondo, immobile. Consideri ora lei, con la sua prudenza, se laChiesa possa sopportare che si dia alle Scritture un senso contrario alli Santi Padriet a tutti li espositori greci e latini. N si pu rispondere che questa non siamateria di fede, perch se non materia di fede ex parte obiecti, materia difede ex parte dicentis; e cos sarebbe eretico chi dicesse che Abramo non abbiaavuti due figliuoli e Iacob dodici, come chi dicesse che Cristo non nato di vergine,perch l'uno e l'altro lo dice lo Spirito Santo per bocca de' Profeti et Apostoli.3 Dico che quando ci fosse vera dimostrazione che il sole stia nel centro del

    mondo e la terra nel terzo cielo, e che il sole non circonda la terra, ma la terracirconda il sole allora bisogneria andar con molta considerazione in esplicare le

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    Scritture che paiono contrarie, e pi tosto dire che non l'intendiamo che dire chesia falso quello che si dimostra. Ma io non creder che ci sia tal dimostrazione, finche non mi sia mostrata: n l'istesso dimostrare che supposto ch'il sole stia nelcentro e la terra nel cielo, si salvino le apparenze, e dimostrare che in verit il solestia nel centro e la terra nel cielo; perch la prima dimostrazione credo che ci

    possa essere, ma della seconda ho grandissimo dubbio, et in caso di dubbio non sidee lasciare la Scrittura Santa esposta da' Santi Padri. Aggiungo che quello chescrisse: Oritur sol et occidit, et ad locum suum revertitur etc., fu Salomone, ilquale non solo parl ispirato da Dio, ma fu uomo sopra tutti gli altri sapientissimo edottissimo nelle scienze umane e nella cognizione delle cose create, e tutta questasapienza l'ebbe da Dio; onde non verisimile che affermasse una cosa che fossecontraria alla verit dimostrata o che si potesse dimostrare. E se mi dir cheSalomone parla secondo l'apparenza, parendo a noi ch'il sole giri, mentre la terragira, come a chi si parte dal litto pare che il litto si parta dalla nave, risponderche chi si parte dal litto, sebbene gli pare che il litto si parte da lui, nondimenoconosce che questo errore e lo corregge, vedendo chiaramente che la nave si

    muove e non il litto; ma quanto al sole e la terra, nessuno savio che habbiabisogno di correggere l'errore, perch chiaramente esperimenta che la terra staferma e che l'occhio non s'inganna quando giudica che il sole si muove, come anconon s'inganna quando giudica che la luna e le stelle si muovano. E questo basti perhora.Cardinale Roberto Bellarmino********************************************I Gesuiti del Collegio Romano, che erano i pi grandi scienziati dell'epoca, siimpiegarono per pi di un secolo a difendere la concezione geocentricadell'universo e linerranza della Bibbia contro degli scienziati come Cartesio,

    Gassendi, Peiresc ed altri che la contestavano senza portare prove. Ma alcunigesuiti finirono poi per adottare la filosofia cartesiana e le idee di Newton e laCompagnia di Ges fu sciolta. Abbiamo potuto tuttavia leggere un lavoroanticopernicano scritto da due gesuiti alla vigilia della rivoluzione. Ma tra i laici, alseguito di Fontenelle -che ammetteva gi la pluralit dei mondi abitati, laspiegazione fatta da Bradley dell'aberrazione ed i concetti di Newton, i cuiPrincipia erano stati tradotti in francese dalla Marchesa du Chtelet, amante diVoltaire- non furono contestati dagli scienziati cattolici. Non c da stupirsi che leopere copernicane siano state tolte dall'Indice, dove si trovavano, in due momenti:nel 1757, e quindi sotto il pontificato di Pio VII, senzaltra ragione che un consensogenerale non giustificato.

    Tuttavia la Provvidenza veglia per difendere la verit. Il Padre Boscovich, benchdiscepolo di Newton, ebbe l'idea di fare un esperimento con un telescopio riempitod'acqua per osservare il fenomeno dell'aberrazione, esperimento che fu realizzatosolo cento anni pi tardi, nel 1871, dall'astronomo britannico Airy. Ma esso piombgli scienziati dell'epoca in un abisso di perplessit di cui riparleremo. D'altra parte,l'astronomo francese Arago fece nel 1810 un'esperienza i cui risultati eranoincompatibili con la spiegazione dell'aberrazione data da Bradley utilizzando lateoria corpuscolare della luce di Newton. Fresnel che credette di potere spiegareil fenomeno osservato da Arago considerando la luce come una vibrazione dell'etereche sarebbe parzialmente trascinato dalla terra che esso penetrerebbe.L'esperienza fatta da Fizeau sul trascinamento parziale dell'etere da una corrente

    d'acqua sembrava giustificare l'interpretazione di quella di Arago da parte diFresnel. Ma il risultato dell'esperimento di Airy, che abbiamo gi evocato, nel quale

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    non si osservava variazione dell'angolo di aberrazione con un telescopio riempitod'acqua, era di nuovo incompatibile con le spiegazioni precedenti. questoproblema che spron Michelson, il primo premio Nobel americano, a realizzare,inizialmente da solo a Postdam nel 1881, poi con Morley a Cleveland nel 1887, einfine con Gale nel 1924, degli esperimenti per misurare la velocit supposta della

    terra in rapporto all'etere nei suoi ipotetici movimenti orbitali: attorno al sole ediurno su se stessa.

    Il Fisico Albert A. MichelsonPrima di dare delle spiegazioni coerenti di tutte queste osservazioni ed esperienze,notiamo che quello che si chiamato lo scacco dell'esperimento di Michelson-Morley perch non dava la velocit attesa della terra in relazione all'etere nel suomovimento supposto attorno al sole, condusse alla spiegazione relativistica diquesto esperimento da parte di Henri Poincar, poi di Einstein che la rub suincitamento di Max Planck. La teoria della relativit ristretta implicava l'abbandono

    della nozione di etere, di quella di composizione della velocit della luce conun'altra velocit, e la concezione di uno spazio-tempo a quattro dimensioni chesarebbe il riferimento di tutte le osservazioni. Attingendo anche da altri colleghicome Grossman, Einstein si rese famoso mettendo in piedi la teoria della relativitgeneralizzata che ha ancor meno rapporti con la realt della relativit ristretta. come prolungamento di questa teoria della relativit generalizzata che l'AbateGeorges Lematre ebbe l'idea dell'ipotesi dell'atomo primitivo da cui sarebbe uscitoluniverso al quale l'astronomo britannico Fred Hoyle diede per scherno ilnomignolo di Big-Bang che gli rimasto. Quest'ipotesi sembr trovare unagiustificazione con l'interpretazione fatta dallastrofisico Hubble sullo spostamentoverso il rosso degli spettri degli oggetti celesti supposti molto lontani come

    risultante di un effetto Doppler di allontanamento e dalla scoperta dell'irradiazionecosmologica fatta dai fisici americani Penzas e Wilson che fu interpretataindebitamente come un'irradiazione fossile proveniente dal Big-Bang. Vedremo chesi pu dare un'altra interpretazione di queste osservazioni.Vediamo dunque che a partire dal momento in cui il sistema del mondo trasmessoda Adamo fino a Copernico stato rimesso in causa non ha cessato di cambiare eallontanarsi dalla realt. Se si ammette il principio di identit secondo cui la veritconcernente una questione immutabile e se ci si trattiene dal pensare senzaalcuna prova come i filosofi moderni che il sole il centro del sistema solare, sipu dimostrare con la logica che il vero sistema del mondo quello che Dio ha

    insegnato ad Adamo. Resta da dimostrare che tutte le prove supposte del contrario

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    sono illusorie o possono essere interpretate differentemente. quello che faremoora.Il fenomeno dell'aberrazione scoperto dall'astronomo inglese Bradley consideratocome una prova del movimento orbitale della terra attorno al sole. In effetti, loscienziato britannico che cercava di osservare la parallasse delle stelle che si era in

    diritto di aspettarsi se la terra descriveva un'orbita, scopr un fenomeno inattesonel movimento apparente annuale della stella Gamma del Drago che egli chiamper questa ragione aberrazione e che interpret come risultante da unacomposizione della velocit dei corpuscoli luminosi immaginati da Newton con lavelocit supposta della terra attorno al sole visto col telescopio. Tuttavia questaspiegazione pu essere rimessa in discussione in due modi: la teoria corpuscolareche egli ha utilizzato non permette di spiegare il risultato dell'esperimento di Aragofatto nel 1810 e l'angolo di aberrazione lo stesso in un telescopio pieno d'acqua,come ha riscontrato l'astronomo inglese Airy nel 1870 contrariamente a ci che eraatteso.Anche l'astronomo berlinese Bessel pretendeva di aver provato la realt dell'orbita

    supposta della terra attorno al sole dall'osservazione della parallasse di una stella.Tuttavia, quando si esamina la sua relazione, si scopre che la periodicit delmovimento supposto riflesso nella parallasse non di un anno.

    Pendolo di Foucault

    Il pendolo di Foucault presentato come una prova della rotazione diurna dellaterra su s stessa. Tuttavia il Professor Maurice Allais si reso conto che il pendoloparaconico, da lui concepito e di cui ha osservato i movimenti per lunghi periodi,cessa di derivare durante le eclissi di sole. Se la teoria del pendolo di Foucaultfosse buona, solo un arresto del movimento diurno della terra sarebbe in grado diprodurre un tale effetto. Occorre dunque trovare un'altra spiegazione alla derivadel piano di oscillazione del pendolo. L'effetto Allais che abbiamo appena evocato stato osservato indipendentemente anche dal Professore rumeno Jeverdan, chene aveva comunicato all'Accademia delle Scienze di Parigi un resoconto. Anche ilprofessore rumeno Mihala lo ha messo in evidenza recentemente.Abbiamo visto che il fallimento dell'esperimento di Michelson-Morley -cio la suaincapacit a dimostrare il movimento orbitale supposto della terra attorno al solecon la velocit presunta- aveva condotto Henri Poincar -plagiato da Einstein comeha provato Jules Leveugle nel lavoro che ha dedicato a questa questione epubblicato su LHarmattan- a concepire una spiegazione del risultatodell'esperimento con la teoria della relativit ristretta secondo la quale la velocitdella luce non poteva comporsi con un'altra velocit ed a rimettere in discussionel'esistenza dell'etere in rapporto al quale il movimento presunto doveva esseremisurato.Tuttavia il fisico francese Sagnac realizz un'esperienza nel 1913 nella quale erapossibile comporre la velocit della luce con quella di un piatto rotante e

    misurarla. Due assemblaggi dello stesso tipo, uno realizzato da Michelson e Galenel 1924 col quale misuravano con precisione il movimento diurno relativo della

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    terra in rapporto all'etere, l'altro essendo il girolaser, un tipo di giroscopio otticoche installato nella maggior parte degli aerei e dei razzi balistici, provavano chel'interpretazione relativistica dell'esperienza di Michelson-Morley era sospetta.D'altra parte, il professore Maurice Allais, che aveva gi mostrato i limiti dellagravitazione universale che non permetteva di spiegare i movimenti del suo

    pendolo paraconico, ebbe la curiosit di interessarsi alle esperienze di Dayton-Miller che riproducevano con molta pi cura quelle di Michelson-Morley. E si reseconto che il loro risultato significativo confermava quelle e che, stando alle stessedichiarazioni di Einstein, la teoria della relativit ristretta doveva essereabbandonata.

    Questo imbroglio port ad interrogarsi sulla natura della luce, sulle teorie checercano di prevederne le manifestazioni e sulla sua velocit supposta. Gli scolasticipensavano che la luce una qualit dell'aria e che la visione istantanea. La

    testimonianza dei piloti dei caccia e degli astronauti conferma il primo puntopoich essi affermano che, in alta altitudine, cio quando l'atmosfera rarefatta,sono nell'oscurit.Noi ci siamo chiesti recentemente se la velocit della luce reale, e di cosa essa la velocit. Se si ammette che i corpuscoli luminosi -siano essi quelli della teoria diNewton o i fotoni di Einstein- sono degli esseri di ragione, essi non possono averevelocit. lo stesso per le onde delle teorie ondulatorie il cui supporto presunto,l'etere, ci sembra ugualmente essere un essere di ragione. certo che questavelocit supposta della luce sia stata mai messa in evidenza e misurata? Non certo. Infatti, quando si esamina la presunta scoperta di questa da Rmer, sirealizza che egli ragionava in una concezione eliocentrica dell'universo che

    erronea. D'altra parte, si scopre che Giovan-Battista Cassini che era scettico suquesta concezione nuova, chiedeva che essa fosse verificata su altri satelliti di

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    Giove, cosa che non sembra essere stata fatta. Infine, bisogna immaginare, perchvi sia propagazione della luce, che questa sia emessa dalla sua fonte. Anche qui, sivede male come un satellite pu emettere dei corpuscoli di luce che siano reali peressere dotati di una vera velocit.La contraddizione tra le due ipotesi sul comportamento della luce nell'attraversare

    un mezzo rifrangente, a seconda che si utilizzi una teoria ondulatoria o una teoriacorpuscolare della luce, rende scettici su questa nozione di velocit della luce epu condurre a riabilitare la propagazione istantanea degli scolastici. La famosaesperienza di Alain Aspect che sembra provare che un fotone passa per due forinello stesso tempo pu condurre ugualmente a considerare questa particella oquesto grano d'energia come un essere di ragione e non un essere reale.Pi sopra abbiamo scritto che nessuno scienziato cattolico ha contestato i Principiadi Newton, che spesso considerato come uno dei padri della scienza moderna.Occorre osservare innanzitutto che la sua nozione di universo infinito presa daCartesio assurda ed irreale cos come il suo pregiudizio eliocentrico nondimostrato. Gli hanno fatto gloria di essere stato, grazie ai suoi Principia, il padre

    della meccanica celeste che permette di fare delle previsioni esatte. Si puritorcergli che il sistema di Tolomeo lo faceva altrettanto bene senza fare appellocome fa Newton alle nozioni contestabili di azione a distanza e di attrazione allequali confessava lui stesso di non aderire nella sua corrispondenza con Bentley.

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    Sistema di Tolomeo

    Infine il suo principio di inerzia che deve essere considerato come un principiomatematico e non fisico ha eliminato dalla scienza la questione della causa deimovimenti che era ben presente nella fisica di Aristotele e di San Tommaso.Bisogner attendere gli esperimenti gi evocati di Maurice Allais con il suo pendoloparaconico per mettere in difetto la pretesa universalit della gravitazionenewtoniana. Una tale contestazione infastid talmente i pontefici della scienzaufficiale che gli tagliarono i crediti che gli avrebbero permesso di proseguire questiesperimenti.Sembra dunque che si possa riportare la fisica nella realt soltanto rompendo con iprincipi newtoniani e ritornando alla fisica scolastica che la sola a sposare larealt anche se unicamente qualitativa e non permette per questa ragione di faredelle previsioni cifrate. Qui si impone una precisazione: quando, grazie a Leibnitz

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    che la riveriva, ci siamo girati verso la concezione scolastica del movimento edabbiamo scoperto la necessit di un motore, siamo stati fermati dal fatto chel'attribuzione di San Tommaso, del trascinamento dei corpi celesti da Angeli, nonpoteva applicarsi alle sonde interplanetarie. Le rivelazioni di Santa Ildegarda di cuisiamo venuti a conoscenza successivamente, in particolare nel Libro delle opere

    divine, lasciano intendere che i corpi celesti sono trascinati da venti di cui si pusupporre che siano essi stessi governati da Angeli secondo la tradizione cattolicaevocata da Dom Guranger nel suo Anno Liturgico in occasione della festa degliAngeli custodi. Pensiamo che un tale modo di trascinamento si applicaindifferentemente ai corpi celesti naturali ed artificiali.Infine vorremmo tornare sulla questione dell'espansione supposta dell'universo -espressione piuttosto ambigua- e sul Big-bang che concepito comel'estrapolazione nel passato di questa espansione. L'idea di questa suppostaespansione stata formulata per spiegare la differenza delle linee spettrali verso ilrosso di alcuni corpi celesti dove si voluto vedere il risultato di un effetto Dopplerdovuto alla velocit di allontanamento. Tuttavia questa interpretazione stata

    contestata dallastrofisico americano Halton Arp che ha osservato in modoincontestabile dei ponti di materia tra degli oggetti celesti ai quali si attribuivanovelocit supposte molto differenti.

    Ponte di materia di Halton ArpD'altra parte, come ce l'aveva fatto notare il signor Allard, ex professore di radaralla ENSTA, si arrivava a calcolare con questo metodo delle velocit chesuperavano quella che si attribuisce alla luce. Halton Arp, cui stato vietato difare studi nel suo paese a causa delle sue osservazioni contestatarie, lavora

    attualmente all'Istituto Max Planck di Garsching vicino a Monaco. Infine abbiamoevocato pi su l'interpretazione dell'irradiazione cosmologica scoperta da Penzas eWilson come un fossile del Big-Bang (nozione secondo noi assurda).Ci sembra che queste stesse osservazioni trovino benissimo il loro posto e la lorogiustificazione in una concezione geocentrica dell'universo senza portare adimostrare la realt del Big-Bang. In effetti, Aristotele e San Tommaso pensavanoche i corpi celesti non erano della stessa natura dei corpi terrestri, poich i primidescrivevano movimenti circolari attorno alla terra mentre i secondi potevanosoltanto cadere verso il basso sotto l'effetto della gravit. Un tale modo di vederepermetterebbe di comprendere la differenza esistente tra gli spettri dei corpicelesti e di quelli dei corpi terrestri di riferimento senza far appello a un ipoteticoeffetto Doppler che implica un movimento di allontanamento. D'altra partel'irraggiamento cosmologico che quasi isotropo in tutte le direzioni a partire dalla

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    terra pu provenire dal firmamento o dalle sue vicinanze immediate quando siammette la sua esistenza. Questo il punto di vista sostenuto dal Dr. Helmut Poschnellopera che ha dedicato alla cosmologia di Santa Ildegarda: Das Wahre Weltbildnach Hildegard von Bingen.

    In conclusione, ci rendiamo conto che la concezione tradizionale dell'universoderivata dall'insegnamento dato da Dio al nostro primo padre Adamo, trasmessa aisuoi discendenti e difesa dalla Santa Chiesa in occasione del processo di Galileo e

    da alcuni scienziati gesuiti fino alla fine del XVII secolo, non mai stata realmentemessa in difetto e che, al contrario, delle osservazioni di scienziati moderni come ilProfessor Maurice Allais, lastrofisico Halton Arp ed i fisici Penzas e Wilson, laconfermano quando sono bene interpretate.Potremmo lasciare a Dante la cura di dare un nuovo orientamento alla cosmologiacitando l'ultima strofa della sua Divina Commedia: A l'alta fantasia qui mancpossa; ma gi volgeva il mio disio e 'l velle, s come rota ch'igualmente mossa,l'amor che move il sole e l'altre stelleNella Festa dellEpifania 2008. - Yves Nourissat

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    Galileo aveva tortodi Alfonso Marzocco20 maggio 2008 - Pubblicato in "L'altra Napoli" supplemento a Nazione Napoletana.Anno XV, n. 1-6 (gen-giu 2008)

    Durante il pontificato di Urbano VIII (1623-1644) la tendenza alla mitezza delTribunale dellInquisizione romana si accentua. La sua giurisdizione si esercitaverso tutta la Cristianit, ma in pratica ha bisogno che gli Stati rendano esecutivele sue sentenze. Cardinali e notabili della Chiesa conoscevano bene le varie teorieastronomiche: era di pochi decenni prima la storica riforma gregoriana delcalendario (1)valida ancora oggi a distanza di secoli.Conoscevano anche le teorie di Galileo Galilei, che le aveva espresse tra laltroanche nei giardini Vaticani e al futuro Papa Urbano VIII, con il quale si eraincontrato almeno sei volte (2). Era amico dei potenti Medici, granduchi diToscana, a cui aveva dedicato alcune scoperte astronomiche. Commentatori della

    teoria copernicana avevano avuto anche riconoscimenti e apprezzamenti dal Papa.Eppure il processo a Galileo si svolge proprio in questo periodo: come mai?

    Abbiamo la fortuna di avere buona parte dei documenti del processo controGalileo, anche se qualcosa andato perso nel trasferimento a Parigi degli archividella Chiesa allepoca di Napoleone. Occorre leggerli e, per fare un collegamentocon la realt attuale, si avr limpressione di avere a che fare con un processo perdiffamazione.

    E un principio giuridico valido anche oggi che chi si ritiene diffamato pudenunciare il presunto diffamatore e chiederne la condanna, dando o meno ampia

    facolt di prova a seconda che preferisca vedersi tutelato lonore formale osostanziale. Non solo, ma una recente sentenza della Corte di Conti ha ricondottofra i valori immateriali di ogni amministrazione la tutela della propria immagine,ossia la tutela della propria identit, del buon nome, della reputazione ecredibilit degli apparati pubblici (Sentenza del 23 aprile 2003, numero10/2003/QM).

    Nel caso di Galileo, mi si passi l immagine, ci troviamo di fronte a un caso didiffamazione a mezzo stampa o almeno di lesione della propria immagine, nelquale la Chiesa, non trincerandosi dietro la propria autorit, diede ampia facolt diprova e pertanto diede la possibilit e loccasione a Galileo Galilei di dimostrare

    ufficialmente la teoria eliocentrica.

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    In sintesi il Santo Uffizio dichiarava: Tu, Galileo, affermi che la mia interpretazionedella Bibbia sbagliata: mostrami le prove della tua affermazione(3). Senzadilungarci nel ripetere la storia degli antefatti e del processo, che le personeinformate e in buona fede conoscono bene, occorre riportarne almeno i sommicapi.

    Nel febbraio 1616 il Santo Uffizio aveva espresso una condanna per le teorieeliocentriche copernicane, considerate stolte ed assurde, proibendo di difenderlecome realt fisica, ma consentendo di parlarne come ipotesi geometriche. Galileo,che era stato denunciato al riguardo nel 1615, se la cav con un ammonimento chegli fu notificato nel 1616 dal santo e dotto cardinale Bellarmino (1542-1621).

    Nel 1632, dimentico dellammonimento, prova a far stampare a Roma il Dialogosui massimi sistemi del mondo. Non ci riesce, e lo fa stampare a Firenze senza leautorizzazioni di rito. Ma il peggio viene dopo.

    Nel libro, mettendo in scena la discussione sul sistema copernicano, Galileopresenta tre personaggi: il Salviati (portavoce dellautore, che spiega la teoria diCopernico), il Sagredo, ex- allievo di Galileo, e un professore aristotelico che unapersona alquanto stupida e si chiama Simplicio.

    Guarda un po, proprio a Simplicio Galileo affida il compito di illustrare leargomentazioni di Urbano VIII. Come se non bastasse, fa dire a Sagredo, in tono discherno, rivolto a Simplicio:Oh che bella dottrina la vostra! Davanti ad essa dobbiamo tacere; ma io lho gisentita da una somma autorit.

    Qui bisogna dire che larroganza di Galileo a provocare lirreparabile (4).Viene convocato a Roma per giustificare le sue affermazioni ed eventualmenteportare le prove sperimentali o scientifiche di quanto da lui affermato (il Sole fermo ed al centro dellUniverso; la Terra si muove anche di moto diurno epertanto non al centro del Mondo) contro linterpretazione tradizionale dellaBibbia, che riteneva la Terra al centro o molto prossima al centro dellUniverso.Bisogna riconoscere che Galilei non mise mai in dubbio il diritto della Chiesa adintervenire, (5)ma si comport in maniera alquanto disinvolta (6): si d prima perammalato e si fa raccomandare finanche da Michelangelo Buonarroti, omonimonipote del grande scultore e architetto.

    Messo alle strette, si decide finalmente a partire per Roma.Depone prima che non ricordava bene lammonimento gi ricevuto, poi che avevainteso illustrare semplicemente le due teorie senza prendere parte per una di esse,cos come a suo tempo consentito dal cardianale Bellarmino.

    Poi si rende conto che lha detta grossa e chiede di fare una nuova deposizione il30 aprile 1633, nella quale ammette che spiegava la posizione copernicana comevera, ma laveva fatto (glossando la Santa Scrittura conforme al suo senso) (7)soloper per mostrare tutta la sottigliezza della sua capacit argomentativa: Illettore, non consapevole dellintrinseco mio, harebbe havuto cagione di formarsi

    concetto che gli argomenti portati per la parte falsa e chio intendevo confutare,fussero in tal guisa pronunciati, che pi tosto per la loro efficacia fussero potenti a

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    stringere, che facili ad esser sciolti avidior sim gloria quam satis sit [non permalizia ma per vana ambizione].

    Alla fine si rende conto che i cardinali giudicanti avrebbero dovuto esserecompletamente stupidi per accettare una simile giustificazione e si rimette alla

    loro clemenza e benignit, giustificandosi con i malanni e con let (8).

    Insomma non d una bella prova di s: porta le giustificazioni standard di unimpiegato statale (tra laltro lo era veramente: infatti era docente universitario),presentando certificati medici, lettere di raccomandazione e di scuse varie: prove,niente.

    Come prova fisica del movimento della Terra port:

    1) le maree, il flusso e il riflusso del mare. Ma noi sappiamo, come gi gli feceronotare i consultori romani, che le maree dipendono direttamente dallattrazione

    della Luna e non (o solo in parte) dal movimento di rotazione della Terra e dallasua sovrapposizione con il movimento di rivoluzione attorno al Sole. Keplero avevagi prospettato questa verit, ma Galileo non aveva mai voluto accettarla;2) come ulteriore prova portava la sua scoperta delle macchie solari (9), che non sicapisce bene cosa centrassero;3) prova definitiva poi doveva essere la massima: prova la terra moversi per quelprincipio fisico che la natura non opera per molti mezzi ci che pu conseguir perpochi, et frustra fit per plura quod fieri potest per pauciora (10).

    Il cardinale Bellarmino lo aveva ribadito molto bene: (...) 2 Dico che, come lei

    sa, il Concilio prohibisce esporre le Scritture contra il commune consenso de SantiPadri. 3 Dico che quando ci fusse vera demostratione che il Sole stia nel centrodel mondo e la Terra nel terzo cielo, e che il Sole non circonda la terra, ma la terracirconda il sole allhora bisogneria andar con molta consideratione in esplicare leScritture che paiono contrarie, e pi tosto dire che non lintendiamo che dire chesia falso quello che si dimostra. Ma io non creder che ci sia tal dimostratione, finche non mi sia mostrata (11).

    Il SantUffizio nel processo a Galilei non pretendeva che lo scienziato pisanorinunciasse alla convinzione eliocentrica, bens che ne parlasse per quello cheeffettivamente era, cio unipotesi. La Chiesa, cos come il SantUffizio,

    chiedevano solo la dimostratione.

    Non mi sembra che fosse una richiesta eccessiva. Galilei non la diede e pertantoanche oggi sarebbe condannato per diffamazione o, come dice la Corte dei Conti,per danno allimmagine dellamministrazione.

    Ma qualcuno obietter: Galilei non diede la dimostrazione, perch allepoca noncerano le conoscenze e gli strumenti adeguati, ma adesso sarebbe unaltrastoria.

    Perfino Antonino Zichichi nel suo Galilei: divin uomo (12)riconosce che

    insomma, Galilei era convinto che la Terra non avesse alcun motivo per restareferma al centro del mondo con innumerevoli corpi celesti alla sua merc. Pur

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    tuttavia mancava la prova decisiva. Non era impresa da poco. C voluto un quartodi millennio per ottenerla (pagina 113).

    Le prove che secondo Zichichi dimostrerebbero che Galilei aveva ragionesarebbero:

    - la parallasse (prova principe);- le stagioni;- i quattro minuti (la differenza tra giorno sidereo e giorno solare);- i tempi diversi dell orologio celeste di Galilei (la cui esistenza legata aimovimenti orbitali dei satelliti di Giove) (13).

    Ora che un grande scienziato come Zichichi pretenda che leliocentrismo restidimostrato con questi mezzi (la parallasse non prova niente, presupponendolo gi,essendo un rapporto tra la distanza delle stelle e la base presa; le altre prove poisi spiegano ugualmente se il Sole a girare attorno alla Terra) (14) ladimostrazione provata che Galilei e il geocentrismo ora come allora non hanno

    argomenti.

    Sembra pi sincera e coerente lilluminante affermazione ritrovata nel sito webdellOsservatorio astronomico di Brera nella pagina, che ripercorre la storia dellaparallasse: Dimostrare il moto della Terra non era pi necessario, dal momentoche esso era divenuto una parte ormai accettata della teoria (15). Cio: siccomesiamo tutti daccordo, facciamo a meno di prove (perch non riusciamo a trovarle,neanche false).

    Ebbene Fernand Crombette (16)argomenta che nessuno ha portato queste prove,

    anzi gli scientisti (17)non ne parlano proprio pi, perch... la realt unaltra.Nell'800 finalmente la teoria copernicano-galileiana del moto della Terra attorno alSole era ormai accettata da quasi tutto il mondo accademico, tanto che anche ilSanto Uffizio (18)si era deciso a togliere il libro di Galileo dall'Indice dei libriproibiti. Perch la festa fosse completa mancava un piccolo particolare: la provasperimentale.

    C'erano vero tanti piccoli indizi, ma mancava la prova, quella tanto necessaria almetodo galileiano. Ma ormai secondo gli accademici era solo questione di tempo.Gli strumenti tecnici c'erano tutti e c'era anche l'uomo in grado di utilizzarli.

    Albert Abraham Michelson (19 dicembre 1852 - 9 maggio 1931) fu il primoamericano a ricevere il premio Nobel per le scienze: E' l'inventore diquell'interferometro che da lui ha preso il nome e per mezzo del quale effettuquella serie di celebri esperienze che sono rimaste note sotto il nome di Michelson-Morley e che dettero inizio al movimento d'idee da cui doveva uscire la teoria dellarelativit. Il metodo da lui elaborato, basato sullo spostamento delle franged'interferenza col variare delle direzioni dei fasci interferenti, avrebbe permesso dirilevare un moto anche cento volte pi debole di quello previsto: ma il risultato fusempre rigorosamente nullo (Enciclopedia italiana, Roma Treccani, 1934, volume23).

    Infatti essendo tutti gli scienziati ben convinti che la Terra girasse intorno al Solealla velocit di circa 30 km/sec, Michelson decise di misurare molto esattamente

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    questo spostamento con l'apparecchio che gli aveva permesso di determinare lavelocit della luce nell'aria, ma ripetiamo il risultato fu sempre rigorosamentenullo.Fernand Crombette (19)osserva che potevano esserci almeno quattro ragioniperch l'esperimento di Michelson non avesse potuto dimostrare che la Terra

    girava:1) l'apparecchio era mal concepito;2) l'esperimento era stato mal interpretato;3) lo spostamento era inferiore a quello che poteva misurare l'apparecchio;4) la terra non si sposta.Sono possibilit di semplice buon senso: lasciano intravedere che con unapparecchio adeguato si potr determinare se la Terra gira o no attorno al Sole, seessa gira attorno ad un punto qualunque, di come gira.

    Ma non se ne vuole sapere.La spiegazione pi semplice consisteva nel considerare la terra fissa in rapporto

    all'etere. Questa spiegazione molto semplice, bench fosse inattaccabilescientificamente, per ragioni filosofiche non era prevista.

    Nella sua opera Relativity for the layman, Pelican, 1972, James A. Coleman,presidente del dipartimento di fisica dell'American International College diSpringfield, nel Massachussets, lo scrive senza giri di parole: Tale idea non fupresa sul serio, perch significava che la nostra terra occupava effettivamente unaposizione privilegiata nell'universo, mentre tutti gli altri corpi celesti le facevanol'omaggio di gravitarle attorno.

    Qualche anno pi tardi, nel 1905, Einstein proponeva un'altra spiegazione di questorisultato paradossale, cio la sua teoria della relativit ristretta (non a caso questateoria ha importanti risvolti filosofici).

    Ma l'affare non si arresta qui.

    C' stato un altro tipo di esperimento di Michelson attorno al quale si fatto moltomeno chiasso.Gustave Plaisant lo racconta come segue: Il secondo esperimento di Michelson basato sullo stesso principio di interferenza di fasci di raggi luminosi animati davelocit longitudinali differenti, ma l'apparecchio differisce totalmente dal

    precedente. Michelson l'aveva immaginato anche nel 1880, ma, cosa curiosa cheinteressa coloro che vorrebbero scavare il fondo della relativit, esso non furealizzato che nel 1924. Al contrario del primo, questo mette in evidenza, fin dalleprime prove, ci che gli si chiedeva, cio la velocit del movimento diurno... Nelprimo esperimento, la velocit che si cercava di determinare, quella della terraattorno al sole, non era, insomma, che un'ipotesi, giacch non esiste nessunesperimento di fisica dimostrante il movimento della terra attorno al sole. Alcontrario, nel secondo, la velocit del movimento diurno perfettamenteconosciuta in anticipo: di un giro al giorno, cio, in un punto dell'equatoreterrestre, di 40.000 km in 24 ore, ossia di 463 metri al secondo. Man mano che ci siavvicina al polo Nord, questa velocit diminuisce, come pure la lunghezza di

    ciascun parallelo, come il raggio di questo parallelo, proporzionalmente al cosenodella latitudine... Devo spiegare perch si potuto costruire un apparecchio

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    indicante al primo colpo questa debole velocit. E' che il primo apparecchio devepotere girare attorno a un asse verticale, il che limita molto in fretta le suedimensioni e di conseguenza le sue possibilit. Il secondo, al contrario, pu essereistallato a posto fisso e ricevere le dimensioni sufficienti per svelare debolissimevelocit. Andando verso il nord, la velocit del movimento diurno diminuisce di 10

    o 11 centimetri per miglio marino (1852 m).

    Se dunque si costruisce un lungo rettangolo i cui lati maggiori sono orientati da esta ovest e distanti, per esempio, 300 metri, i grandi lati saranno sottomessi a dellevelocit longitudinali differenti. La differenza di queste velocit evidentementedebole, ma si pu allungare questi lati quanto basta per misurare questa deboledifferenza. L'apparecchio si componeva di una canalizzazione rettangolare di 30 cmdi diametro, in forma di rettangolo di 603 m su 334.

    Il percorso dei raggi luminosi circolanti nei due sensi, con l'aiuto di specchi inclinatiposti agli angoli del rettangolo, era dunque di 1200 m circa... Si capisce dunque

    che l'apparecchio permetteva di verificare con sicurezza la velocit del movimentodiurno. ... Questo esperimento viene dunque a confermare l'esistenza delmovimento diurno come l'esperimento del pendolo di Foucault o come le proprietdei giroscopi. Ma l'interesse del secondo esperimento di Michelson per ci che cioccupa attualmente, che esso permette di scartare la sola spiegazione che lascienza classica potrebbe dare del risultato negativo del primo esperimento. Essapotrebbe sostenere che l'etere trascinato dalla terra in movimento; ma adesso sipu affermare che, se esistesse, il trascinamento avrebbe luogo tanto nellarotazione che nella traslazione (rivoluzione intorno al Sole); ora, il secondoesperimento prova che l'etere non trascinato dalla rotazione (20). Giacch

    bisogner allora ben concludere che, se lo stesso apparecchio registra la rotazionedella terra su se stessa e non segnala nessun suo spostamento attorno al sole, perch il secondo movimento non esiste (21).

    Misurando con un procedimento ottico la rotazione diurna della terral'esperimento del 1924 provava non solo che la velocit della terra e la velocitdella luce si compongono, ma anche che l'etere esiste bello e buono. La validitscientifica dell'esperimento del 1887 era cos confermata: se il movimento suppostodi gravitazione attorno al sole della terra non aveva potuto essere messo inevidenza, perch non esisteva. Questo secondo esperimento rimasto pococonosciuto, forse perch non se ne misurarono allora tutte le implicazioni. Siccome

    la teoria di Einstein era stata largamente accettata nel mondo scientifico, unesperimento che suggeriva che uno dei postulati della relativit ristretta era falsonon poteva essere preso sul serio: ma esso provava anche che la velocit della terraattorno al suo asse era conforme al calcolo teorico, e per gli sperimentatoriinteressati, questo risultato sembrava sufficiente. Affermare dunque che la terranon si sposta, non il frutto di speculazioni astratte, ma il risultato di un fattoosservabile sperimentalmente (22).

    Michelson, che era un premio Nobel per la fisica, fu relegato in un articoletto delThe astrophisical journal che pochi lessero e ancora meno compresero. Queipochi che lo compresero si guardarono bene dal tirarne le conseguenze. Ormai la

    teoria della relativit (23)dilagava e anche a volerla fermare era inarrestabile.

    http://digilander.libero.it/crombette/galileo_aveva_torto.htm#n20#n20http://digilander.libero.it/crombette/galileo_aveva_torto.htm#n20#n20http://digilander.libero.it/crombette/galileo_aveva_torto.htm#n20#n20http://digilander.libero.it/crombette/galileo_aveva_torto.htm#n21#n21http://digilander.libero.it/crombette/galileo_aveva_torto.htm#n21#n21http://digilander.libero.it/crombette/galileo_aveva_torto.htm#n21#n21http://digilander.libero.it/crombette/galileo_aveva_torto.htm#n22#n22http://digilander.libero.it/crombette/galileo_aveva_torto.htm#n22#n22http://digilander.libero.it/crombette/galileo_aveva_torto.htm#n22#n22http://digilander.libero.it/crombette/galileo_aveva_torto.htm#n23#n23http://digilander.libero.it/crombette/galileo_aveva_torto.htm#n23#n23http://digilander.libero.it/crombette/galileo_aveva_torto.htm#n23#n23http://digilander.libero.it/crombette/galileo_aveva_torto.htm#n23#n23http://digilander.libero.it/crombette/galileo_aveva_torto.htm#n22#n22http://digilander.libero.it/crombette/galileo_aveva_torto.htm#n21#n21http://digilander.libero.it/crombette/galileo_aveva_torto.htm#n20#n20
  • 7/22/2019 Dalla Rivista Science Et Foi - Geocentrismo - Astronomia

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    Come racconta H. Bouass (24)I periodici sono pieni delle foto di Einstein, lebelle donne fanno coda per vederlo, egli chiude delle tournes come un'attrice, eci si batte pro o contro. Evidentemente, come si dice a Tolosa, c' qualcosa di pi odi meno!.

    Ora a dei fatti incontrovertibili si contrappone una teoria filosofica, una sorta dibizzarro misticismo, quasi una nuova religione di cui Einstein il profeta (25).

    Quando quei fatti sono troppo duri si risponde con l'ostracismo se non con larimozione: chi ricorda oggi il secondo esperimento di Michelson (26), ripeto ancora,premio Nobel e non una nullit? Forse solo degli specialisti. Le enciclopedie, apartire dalla Treccani no, e nemmeno i manuali in uso nelle scuole e nelleuniversit.Rinvio alla bibliografia, in particolare all'opera diF. Crombette,per gli eventualiapprofondimenti e dove le presunte prove invocate da Einstein e dai suoi seguaci inappoggio alle sue concezioni sono dimostrate inesistenti e dove viene spiegato

    come fa il Sole a girare attorno alla Terra.Alfonso Marzocco

    Bibliografia- Fernand Crombette, Galileo aveva torto o ragione? Saint Amand Cedex, Ceshe,France, 2002. Gustave Plaisant, La terre ne bouge pas, Lilla, 1934.- Maurice Ollivier, Physique moderne et realit, Edition Du Cdre, 1962. GuyBerthault, Galilee avait tort, Ceshe, 1980.- Yves Nourissat, L'etere, agente universale delle forze della natura, Ceshe,1986.

    1) La riforma gregoriana del calendario: un ardito provvedimento scientifico delXVI secolo, tuttora valido e in vigore in tutto il mondo civile, a cura di GirolamoFantoni, in URL:http://quadrantisolari.uai.it/articoli/art4.htm2) Girolamo, Tiraboschi, Storia della letteratura italiana del cavaliere abateGirolamo. Tiraboschi, Firenze: presso Molini, Landi, e C.o