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GIOVEDÌ 30 NOVEMBRE 2017 .25 [ SPECIALE SAN CATALDO ] A CURA DELLA PKSUD La Bcc “Giuseppe Toniolo” in Italia è la 2ª del centro-sud Una storia di 122 anni. «Anche con la Riforma manterremo fede al nostro impegno a sostegno dell’economia locale, famiglie e imprese» Saporito: «Col Gruppo Iccrea maggiore rilevanza nazionale» San Cataldo. Dal vecchio scrittoio di noce sistemato in un angolo della im- polverata canonica della chiesa Santo Stefano di San Cataldo a prima Banca di credito cooperativo della Sicilia. Da piccolo sportello di paese è diventata la seconda Bcc dell’Italia centro-meri- dionale, con 22 filiali operanti in 4 province siciliane (è presente in 19 Comuni). Dall’utilizzo di fogli ingial- liti per ricavarne cambiali agrarie e di penne stilografiche con l’inchiostro che le macchiava fino alle odierne o- perazioni finanziarie in tempo reale e ai sistemi di pagamento telematici. Un percorso lungo quello della Banca di credito cooperativo “Giuseppe To- niolo” di San Cataldo, condotto sui bi- nari che hanno portato ad una crescita esponenziale dell’istituto di credito nei suoi 122 anni di storia. Tanti ne sono passati da quel 15 otto- bre del 1895, quando dinanzi al notaio Luigi Fascianella veniva stipulato l’atto costitutivo per volontà di un gruppo di cattolici e di alcuni sacerdo- ti (i veri artefici furono mons. Carletta, mons. Cammarata e don Alberto Vas- sallo, poi divenuto Nunzio apostolico a Monaco di Baviera). Nasceva così una «cooperativa di credito senza fini di lucro», con uno scopo ben preciso: «arginare il dilagante strozzinaggio degli usurai dell'epoca, sostenere eco- nomicamente le categorie sociali più deboli e agevolare la crescita morale, civile, religiosa e culturale della col- lettività sancataldese». Valori tipici della dottrina sociale della Chiesa che da quel momento in poi hanno sempre caratterizzato l’attività dell’istituto di credito e che resteranno le peculiarità anche nel futuro prossimo, ora che la “Toniolo” ha aderito ufficialmente al Gruppo bancario cooperativo nazio- nale targato Iccrea, dove avrà sempre un ruolo da protagonista. Un network che diventerà operativo il prossimo anno e che vanta una pro- fonda esperienza nella gestione delle logiche di gruppo. «A seguito della ri- forma del credito coooperativo - spie- ga il presidente della “Toniolo”, Sal- vatore Saporito - la nostra Bcc ha scel- to la sua capogruppo, aderendo con convinzione al Gruppo bancario Ic- crea. Una nuova grande rete nazionale di Bcc che è stata presentata a Milano lo scorso ottobre. Un evento al quale hanno partecipato esponenti della Banca centrale europea, della Banca d’Italia e oltre 500 tra presidenti e di- rettori delle Bcc italiane». Per l’istitu- to sancataldese erano presenti lo stes- so presidente Saporito e il direttore ge- nerale Tommaso Falzone. «Iccrea comprende 154 Bcc con 2.593 sportelli di tutta Italia - aggiunge il massimo esponente della “Toniolo”, che guida anche la Federazione regio- nale delle banche di credito cooperati- vo - e si va a posizionare come il terzo gruppo bancario nazionale per nume- ro di sportelli e con oltre 20.600 colla- boratori. Un Gruppo che avrà ben 148 miliardi di euro di attivi e un patrimo- nio di 12 miliardi di euro. Però ci tengo a precisare che questa trasformazione radicale non andrà a tradire lo spirito originario di mutualità e cooperativi- smo. Insomma, cambia la forma ma re- sta la sostanza. Quella che ha contrad- distinto sempre la nostra attività». «Lo scopo - aggiunge il presidente del Cda - è quello di creare la “prima banca locale del Paese”. Le singole Bcc fa- ranno parte di una grande banca più coesa, stabile ed efficiente, pur conti- nuando a mantenere la loro autono- mia e la loro vicinanza al territorio. Ed è in questo nuovo quadro che la Bcc “Toniolo” di San Cataldo continuerà ad operare. In continuità col passato, sarà mantenuto l’impegno a sostegno dell’economia locale, delle famiglie, delle piccole e medie imprese, delle associazioni del territorio, della cul- tura, dello sport, della beneficenza. Ci sarà inoltre una maggiore attenzione ai giovani, all’innovazione e all’au- toimprenditorialità. Mi viene in men- te questo slogan: “uno sguardo al futu- ro ma con i piedi ben saldi per terra”. Resteremo, dunque, banca territoria- le, assumendo rilevanza nazionale». In effetti, nel corso degli anni la Banca “Toniolo” ha saputo bene interpretare il cambiamento, adattandosi alle con- tinue trasformazioni. Protagonista principale della crescita economica, dell’espansione territoriale e del con- solidamento patrimoniale dell’istitu- to di credito è stato certamente il dott. Gaetano Saporito, che per ben 35 anni - dall’aprile del 1976 al marzo del 2011 - ne ha guidato il Cda, con la carica che gli è stata rinnovata sempre all’unani- mità per una dozzina di volte, e che in precedenza era anche stato compo- nente del collegio sindacale. Un medi- co veterinario prestato ai... numeri, che con competenza e grande saggez- za aveva portato la “Toniolo” ad intra- prendere una dimensione regionale. E le sue qualità erano state premiate con la nomina a presidente di Federcasse Sicilia prima e della Federazione sici- liana delle Bcc poi. «Attraverso una visione strategica e lungimirante - dice il direttore genera- le Tommaso Falzone - in effetti da pic- cola cassa rurale di paese la banca si è trasformata nella più grande Bcc sici- liana. Con 22 filiali opera nelle pro- vince di Caltanissetta, Trapani, Paler- mo e Ragusa e la sua area di competen- za si estende per ben 108 comuni sici- liani. Nel panorama nazionale è la se- conda Bcc dell’Italia centro-meridio- nale e rappresenta una delle realtà più solide della penisola. Nonostante la crisi economica internazionale che ha investito negli ultimi anni l’Italia e so- prattutto la Sicilia, la “Toniolo” ha continuato ad erogare credito nei ter- ritori di competenza. In un contesto in cui l’economia reale continua a soffri- re a causa delle sfavorevoli condizioni economiche, la nostra Bcc ha conti- nuato a sostenere le famiglie e le pic- cole imprese. Il totale degli impieghi ammonta a 418 milioni di euro». «La gestione oculata e prudente degli attivi, l’attenzione ai costi, la consu- lenza alla clientela, la qualità e la sicu- rezza dei prodotti offerti - aggiunge il dg - hanno consentito alla banca di in- staurare con soci e clienti un rapporto di grande fiducia e di raggiungere ec- cellenti risultati: la raccolta ha infatti superato la soglia di 820 milioni di eu- ro. La Banca “Toniolo” detiene inoltre un patrimonio netto pari a 122 milioni di euro». Numeri davvero considerevoli per una banca del territorio proiettata ver- so il futuro ma sempre attenta a mante- nere la propria identità, sintetizzata dal presidente Salvatore Saporito -, già al suo terzo mandato in virtù di una riconferma plebiscitaria - con questa frase: «impegno economico e sociale in grado di “mettere l’uomo al centro del progetto”». IL PRESIDENTE SALVATORE SAPORITO TANTE INIZIATIVE BENEFICHE NEL TERRITORIO Dalla donazione per accogliere le suore ai progetti di microcredito con le Caritas San Cataldo. Bcc “Toniolo” non è solo sinonimo di mutui, prestiti, conti correnti, Bot e Cct. Ne sanno qualcosa i numerosi beneficiari delle variega- te attività di sostegno che la Banca sancataldese ha effettuato nella sua ul- tracentenaria storia, impegnando cifre davvero considerevoli, secondo lo spirito proprio di mutualità e impegno concreto nel territorio di compe- tenza. La già lunga collana di attività filantropiche continua ad inanellare nuove “perle” che vanno ad impreziosire ulteriormente il valore e l’im- portanza della sua presenza. Chiesa, cultura, sport e mondo della scuola, sono stati gli ambiti in cui storicamente l’istituto di credito ha fornito aiuti tangibili, ma con il tempo le iniziative sociali si sono ampliate notevol- mente anche con sponsorizzazioni e beneficenza. Sono state pure sottoscritte delle convenzioni per la realizzazione di pro- getti di microcredito con le Caritas diocesane di Caltanissetta e Monreale, per la concessione di prestiti di piccola entità a coloro che non hanno ac- cesso al sistema finanziario tradizionale, principalmente perché non so- no in grado di offrire garanzie reali. E quest’anno tale convenzione è stata estesa anche alla Caritas diocesana di Trapani. Sempre nel corso del 2017 è stata stipulata tra la Banca e il Comune di San Cataldo una convenzione per concedere agevolazioni ai privati intenzio- nati a ristrutturare vecchi immobili nel centro storico della città. Ma la gamma di iniziative benefiche è piuttosto vasta e parte da molto lon- tano, sin dal 1911, con la donazione del terreno su cui fu costruito l’Istitu- to Figlie di Maria Ausiliatrice, che poi fu affidato alle suore salesiane e che dal 1927 avviano un’intensa attività educativa e culturale. Seguì nel 1933 la realizzazione del grande silos di via Misteri, dove gli agricoltori deposi- tavano il grano raccolto, percependo un acconto economico per far fronte alle spese più urgenti, e facendosi poi dare il saldo quando ritenevano più conveniente il prezzo. Alla “Toniolo” si deve anche la nascita (1983) del Centro studi intitolato all’avv. Arcangelo Cammarata e diretto per anni da mons. Cataldo Naro, che ha curato la pubblicazione di molti volumi ed ha promosso tantissimi incontri culturali. È invece datata 2008 la donazione del terreno in cui è sorta a San Cataldo la chiesa “Santa Maria di Nazareth”, all’ingresso della città. E poi c’è l’auditorium inaugurato due anni fa ed intitolato a colui che ne fu il fautore, già presidente emerito della “Toniolo”, Gaetano Saporito, scomparso nel settembre scorso e che per 35 anni guidò il Consiglio di amministrazione. Fu lui l’artefice dell’espansione della banca e dell’in- cremento delle attività di sostegno a varie iniziative sociali, culturali, reli- giose, sportive e assistenziali. L’auditorium è una struttura moderna con 400 posti a sedere al servizio della città per convegni ed altri eventii. Non vanno infine trascurate le donazioni di attrezzature sanitarie per il locale ospedale “Maddalena Raimondi” e l’acquisto dei defibrillatori per a tutte le scuole sancataldesi. Generosità manifestata, nel tempo, anche negli altri territori siciliani in cui la banca si è estesa e rappresenta una presenza attiva. IL DIRETTORE GENERALE TOMMASO FALZONE La sede centrale della Banca di credito cooperativo “Giuseppe Toniolo” di San Cataldo è ubicata in Corso Vittorio Emanuele. Accanto alla sede storica c’è l’auditorium intitolato al dott. Gaetano Saporito, già presidente emerito dello stesso istituto di credito: la struttura fu inaugurata due anni addietro. La “Toniolo” conta 22 sportelli nelle province di Caltanissetta, Palermo, Trapani e Ragusa

dell La Bcc Giuseppe Toniolo in Italia Ç la 2 del centro-sudstatic.publisher.iccrea.bcc.it/archivio/121/129093.pdf · in Italia Ç la 2 del centro-sud Una storia di 122 anni. Anche

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GIOVEDÌ 30 NOVEMBRE

LA SICILIALUNEDÌ 22 FEBBRAIO 2016

.57la PPOLITICA

2017

.25

[ SPECIALE SAN CATALDO ]

A CURA DELLA PKSUD

La Bcc “Giuseppe Toniolo”in Italia è la 2ª del centro-sud

Una storia di 122 anni. «Anche con la Riformamanterremo fede al nostro impegno a sostegnodell’economia locale, famiglie e imprese»

Saporito: «Col Gruppo Iccrea maggiore rilevanza nazionale»

San Cataldo. Dal vecchio scrittoio dinoce sistemato in un angolo della im-polverata canonica della chiesa SantoStefano di San Cataldo a prima Bancadi credito cooperativo della Sicilia. Dapiccolo sportello di paese è diventatala seconda Bcc dell’Italia centro-meri-dionale, con 22 filiali operanti in 4province siciliane (è presente in 19Comuni). Dall’utilizzo di fogli ingial-liti per ricavarne cambiali agrarie e dipenne stilografiche con l’inchiostroche le macchiava fino alle odierne o-perazioni finanziarie in tempo reale eai sistemi di pagamento telematici.Un percorso lungo quello della Bancadi credito cooperativo “Giuseppe To-niolo”di San Cataldo, condotto sui bi-nari che hanno portato ad una crescitaesponenziale dell’istituto di creditonei suoi 122 anni di storia.Tanti ne sono passati da quel 15 otto-bre del 1895, quando dinanzi al notaioLuigi Fascianella veniva stipulatol’atto costitutivo per volontà di ungruppo di cattolici e di alcuni sacerdo-ti (i veri artefici furono mons. Carletta,mons. Cammarata e don Alberto Vas-sallo, poi divenuto Nunzio apostolicoa Monaco di Baviera). Nasceva cosìuna «cooperativa di credito senza finidi lucro», con uno scopo ben preciso:«arginare il dilagante strozzinaggiodegli usurai dell'epoca, sostenere eco-nomicamente le categorie sociali piùdeboli e agevolare la crescita morale,civile, religiosa e culturale della col-lettività sancataldese». Valori tipicidella dottrina sociale della Chiesa cheda quel momento in poi hanno semprecaratterizzato l’attività dell’istituto dicredito e che resteranno le peculiaritàanche nel futuro prossimo, ora che la“Toniolo” ha aderito ufficialmente alGruppo bancario cooperativo nazio-nale targato Iccrea, dove avrà sempreun ruolo da protagonista.Un network che diventerà operativo ilprossimo anno e che vanta una pro-fonda esperienza nella gestione dellelogiche di gruppo. «A seguito della ri-forma del credito coooperativo - spie-ga il presidente della “Toniolo”, Sal-vatore Saporito - la nostra Bcc ha scel-to la sua capogruppo, aderendo con

convinzione al Gruppo bancario Ic-crea. Una nuova grande rete nazionaledi Bcc che è stata presentata a Milanolo scorso ottobre. Un evento al qualehanno partecipato esponenti dellaBanca centrale europea, della Bancad’Italia e oltre 500 tra presidenti e di-rettori delle Bcc italiane». Per l’istitu -to sancataldese erano presenti lo stes-so presidente Saporito e il direttore ge-nerale Tommaso Falzone.«Iccrea comprende 154 Bcc con 2.593sportelli di tutta Italia - aggiunge ilmassimo esponente della “Toniolo”,che guida anche la Federazione regio-nale delle banche di credito cooperati-vo - e si va a posizionare come il terzogruppo bancario nazionale per nume-ro di sportelli e con oltre 20.600 colla-boratori. Un Gruppo che avrà ben 148miliardi di euro di attivi e un patrimo-nio di 12 miliardi di euro. Però ci tengoa precisare che questa trasformazioneradicale non andrà a tradire lo spiritooriginario di mutualità e cooperativi-smo. Insomma, cambia la forma ma re-sta la sostanza. Quella che ha contrad-distinto sempre la nostra attività».«Lo scopo - aggiunge il presidente delCda - è quello di creare la “prima bancalocale del Paese”. Le singole Bcc fa-ranno parte di una grande banca più

coesa, stabile ed efficiente, pur conti-nuando a mantenere la loro autono-mia e la loro vicinanza al territorio. Edè in questo nuovo quadro che la Bcc“Toniolo” di San Cataldo continueràad operare. In continuità col passato,sarà mantenuto l’impegno a sostegnodell’economia locale, delle famiglie,delle piccole e medie imprese, delleassociazioni del territorio, della cul-tura, dello sport, della beneficenza. Cisarà inoltre una maggiore attenzioneai giovani, all’innovazione e all’au -toimprenditorialità. Mi viene in men-te questo slogan: “uno sguardo al futu-ro ma con i piedi ben saldi per terra”.Resteremo, dunque, banca territoria-le, assumendo rilevanza nazionale».In effetti, nel corso degli anni la Banca“Toniolo”ha saputo bene interpretareil cambiamento, adattandosi alle con-tinue trasformazioni. Protagonistaprincipale della crescita economica,dell’espansione territoriale e del con-solidamento patrimoniale dell’istitu -to di credito è stato certamente il dott.Gaetano Saporito, che per ben 35 anni- dall’aprile del 1976 al marzo del 2011- ne ha guidato il Cda, con la carica chegli è stata rinnovata sempre all’unani -mità per una dozzina di volte, e che inprecedenza era anche stato compo-

nente del collegio sindacale. Un medi-co veterinario prestato ai... numeri,che con competenza e grande saggez-za aveva portato la “Toniolo” ad intra-prendere una dimensione regionale. Ele sue qualità erano state premiate conla nomina a presidente di FedercasseSicilia prima e della Federazione sici-liana delle Bcc poi.«Attraverso una visione strategica elungimirante - dice il direttore genera-le Tommaso Falzone - in effetti da pic-cola cassa rurale di paese la banca si ètrasformata nella più grande Bcc sici-liana. Con 22 filiali opera nelle pro-vince di Caltanissetta, Trapani, Paler-mo e Ragusa e la sua area di competen-za si estende per ben 108 comuni sici-liani. Nel panorama nazionale è la se-conda Bcc dell’Italia centro-meridio-nale e rappresenta una delle realtà piùsolide della penisola. Nonostante lacrisi economica internazionale che hainvestito negli ultimi anni l’Italia e so-prattutto la Sicilia, la “Toniolo” hacontinuato ad erogare credito nei ter-ritori di competenza. In un contesto incui l’economia reale continua a soffri-re a causa delle sfavorevoli condizionieconomiche, la nostra Bcc ha conti-nuato a sostenere le famiglie e le pic-cole imprese. Il totale degli impieghiammonta a 418 milioni di euro».«La gestione oculata e prudente degliattivi, l’attenzione ai costi, la consu-lenza alla clientela, la qualità e la sicu-rezza dei prodotti offerti - aggiunge ildg - hanno consentito alla banca di in-staurare con soci e clienti un rapportodi grande fiducia e di raggiungere ec-cellenti risultati: la raccolta ha infattisuperato la soglia di 820 milioni di eu-ro. La Banca “Toniolo”detiene inoltreun patrimonio netto pari a 122 milionidi euro».Numeri davvero considerevoli peruna banca del territorio proiettata ver-so il futuro ma sempre attenta a mante-nere la propria identità, sintetizzatadal presidente Salvatore Saporito -,già al suo terzo mandato in virtù di unariconferma plebiscitaria - con questafrase: «impegno economico e socialein grado di “mettere l’uomo al centrodel progetto”».

IL PRESIDENTE SALVATORE SAPORITO

TANTE INIZIATIVE BENEFICHE NEL TERRITORIODalla donazione per accogliere le suoreai progetti di microcredito con le Caritas

San Cataldo. Bcc “Toniolo” non è solo sinonimo di mutui, prestiti, conticorrenti, Bot e Cct. Ne sanno qualcosa i numerosi beneficiari delle variega-te attività di sostegno che la Banca sancataldese ha effettuato nella sua ul-tracentenaria storia, impegnando cifre davvero considerevoli, secondo lospirito proprio di mutualità e impegno concreto nel territorio di compe-tenza. La già lunga collana di attività filantropiche continua ad inanellarenuove “perle” che vanno ad impreziosire ulteriormente il valore e l’im -portanza della sua presenza. Chiesa, cultura, sport e mondo della scuola,sono stati gli ambiti in cui storicamente l’istituto di credito ha fornito aiutitangibili, ma con il tempo le iniziative sociali si sono ampliate notevol-mente anche con sponsorizzazioni e beneficenza.Sono state pure sottoscritte delle convenzioni per la realizzazione di pro-getti di microcredito con le Caritas diocesane di Caltanissetta e Monreale,per la concessione di prestiti di piccola entità a coloro che non hanno ac-cesso al sistema finanziario tradizionale, principalmente perché non so-no in grado di offrire garanzie reali. E quest’anno tale convenzione è stataestesa anche alla Caritas diocesana di Trapani.Sempre nel corso del 2017 è stata stipulata tra la Banca e il Comune di SanCataldo una convenzione per concedere agevolazioni ai privati intenzio-nati a ristrutturare vecchi immobili nel centro storico della città.Ma la gamma di iniziative benefiche è piuttosto vasta e parte da molto lon-tano, sin dal 1911, con la donazione del terreno su cui fu costruito l’Istitu -to Figlie di Maria Ausiliatrice, che poi fu affidato alle suore salesiane e chedal 1927 avviano un’intensa attività educativa e culturale. Seguì nel 1933la realizzazione del grande silos di via Misteri, dove gli agricoltori deposi -tavano il grano raccolto, percependo un acconto economico per far frontealle spese più urgenti, e facendosi poi dare il saldo quando ritenevano piùconveniente il prezzo.Alla “Toniolo” si deve anche la nascita (1983) del Centro studi intitolatoall’avv. Arcangelo Cammarata e diretto per anni da mons. Cataldo Naro,che ha curato la pubblicazione di molti volumi ed ha promosso tantissimiincontri culturali. È invece datata 2008 la donazione del terreno in cui èsorta a San Cataldo la chiesa “Santa Maria di Nazareth”, all’ingresso dellacittà. E poi c’è l’auditorium inaugurato due anni fa ed intitolato a colui chene fu il fautore, già presidente emerito della “Toniolo”, Gaetano Saporito,scomparso nel settembre scorso e che per 35 anni guidò il Consiglio diamministrazione. Fu lui l’artefice dell’espansione della banca e dell’in -cremento delle attività di sostegno a varie iniziative sociali, culturali, reli-giose, sportive e assistenziali. L’auditorium è una struttura moderna con400 posti a sedere al servizio della città per convegni ed altri eventii.Non vanno infine trascurate le donazioni di attrezzature sanitarie per illocale ospedale “Maddalena Raimondi” e l’acquisto dei defibrillatori pera tutte le scuole sancataldesi. Generosità manifestata, nel tempo, anchenegli altri territori siciliani in cui la banca si è estesa e rappresenta unapresenza attiva.

IL DIRETTORE GENERALE TOMMASO FALZONE

La sede centrale della Bancadi credito cooperativo“Giuseppe Toniolo” di SanCataldo è ubicata in CorsoVittorio Emanuele. Accantoalla sede storica c’èl’auditorium intitolato aldott. Gaetano Saporito, giàpresidente emerito dellostesso istituto di credito: lastruttura fu inaugurata dueanni addietro. La “Toniolo”conta 22 sportelli nelleprovince di Caltanissetta,Palermo, Trapani e Ragusa