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SENATO DELLA REPUBBLICA VIII LEGISLATURA 346a SEDUTA PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO MERCOLEDÌ 9 DICEMBRE 1981 (Notturna) Presidenza del vice presidente VALORI, indi del vice presidente MORLINO, INDICE CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEM- BLEA Variazioni . . . . Pag. 18077 DISEGNI DI LEGGE Seguito della discussione: «Disposizioni per la formazione del bilan~ cio annuale e pluriennale dello Stato (leg- ge finanziaria 1982») (1583): * ANDREATTA, ministro del tesoro . 18093 e passim BONAZZI (PCI) .18092, 18097, 18100 CALICE (PCI) ........ 18101e passim CAROLLO (DC), relatore. . . . .18082 e passim DESABBATA (PCl). . . . . .. 18081,18083 FORMICA, ministro delle finanze. . 18078, 18082 18087 LAZZARI (Sin. Ind.) Pag. 18098,18101 PISTOLBSB (MSI-DN) . . . 18079,18087 POLLASTRELLI (PCI) . ..... 18087 RASTRELLI (MSr-DN) . .18082 e passim SCEVAROLLI (PSI). . . . . . . 18104 SPADACCIA (Misto-PR) .18080 e passim TAMBRONI ARMAROLI, sottosegretario di Sta- to per le finanze. . . . . . . . . . . 18095 TARABINI, sottosegretario di Stato per il te- soro 18105 ORDINE DEL GIORNO PER LE SEDUTE DI GIOVEDI' 10 DICEMBRE 1981. . . .18113 N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di- scorso non è stato restituito corretto dall'oratore. TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ~ ~

DELLA REPUBBLICA - senato.it · nitasi questa sera, ha stabilito, all'unani-mità, chedomani, 10dicembre 1981,ilSe-nato, per ilseguito della discussione della leggefinanziaria, terrà

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SENATO DELLA REPUBBLICAVIII LEGISLATURA

346a SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO

MERCOLEDÌ 9 DICEMBRE 1981(Notturna)

Presidenza del vice presidente VALORI,indi del vice presidente MORLINO,

INDICE

CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEM-BLEA

Variazioni . . . . Pag. 18077

DISEGNI DI LEGGE

Seguito della discussione:

«Disposizioni per la formazione del bilan~cio annuale e pluriennale dello Stato (leg-ge finanziaria 1982») (1583):

* ANDREATTA,ministro del tesoro . 18093 e passimBONAZZI(PCI) .18092, 18097, 18100CALICE (PCI) . . . . . . . . 18101e passimCAROLLO(DC), relatore. . . . .18082 e passimDESABBATA(PCl). . . . . .. 18081,18083FORMICA,ministro delle finanze. . 18078, 18082

18087

LAZZARI(Sin. Ind.) Pag. 18098,18101PISTOLBSB(MSI-DN) . . . 18079,18087POLLASTRELLI(PCI) . . . . . . 18087RASTRELLI(MSr-DN) . .18082 e passimSCEVAROLLI(PSI). . . . . . . 18104SPADACCIA(Misto-PR) .18080 e passimTAMBRONI ARMAROLI, sottosegretario di Sta-

to per le finanze. . . . . . . . . . . 18095TARABINI,sottosegretario di Stato per il te-soro 18105

ORDINE DEL GIORNO PER LE SEDUTEDI GIOVEDI' 10 DICEMBRE 1981. . . .18113

N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di-scorso non è stato restituito corretto dall'oratore.

TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ~ ~

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Senato della Repubblica ~ 18077 ~ VIII Legislatura

346" SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 9 DICEMBRE 1981

Presidenza del vice presidente V A L O R I

P R E S I D E N T E. La seduta è aperta(are 21,30).

Si dia lettura del processo verbale.

F I L E T T I, segretario, dà lettura delprocesso verbale della seduta notturna del-1'11 novembre.

P R E S I D E N T E. Non essendovi os-servazioni, il processo verbale è approvato.

Calendario dei lavori dell'Assemblea,variazioni

P R E S I D E N T E. La Conferenzadei Presidenti dei Gruppi parlamentari, riu-nitasi questa sera, ha stabilito, all'unani-mità, che domani, 10 dicembre 1981, il Se-nato, per il seguito della discussione dellalegge finanziaria, terrà due sedute, alle ore9,30 e alle ore 18.

La seduta pomeridiana, dopo una brevesospensione intorno alle 20,30, proseguiràfino a tarda ora serale.

Seguito deUa discussione del disegno dilegge:

« Djsposizioni per la formazione del bilancioannuale e pluriennale dello Stato (leggefinanziaria 1982») (1583)

P R E S I D E N T E. L'ordine del giornoreca il seguito della discussione del disegnodi legge: « Disposizioni per la formazione delbilancio annuale e pluriennale dello Stato(legge finanziaria 1982) ».

Riprendiamo l'esame dell'articolo 4 e deirelativi emendamenti. Se ne dia nuovamen-te lettura.

F I L E T T I, segretario:

DISPOSIZIONI DI CARATTERE FISCALE

Art. 4.

Le misure dell'imposta fissa di bollo, inqualsiasi modo dovute, stabilite nella tarif-fa, aIJegato A, annessa al decreto del Presi-dente della Repubblica 26 ottobre 1972,n. 642, e successive integrazioni e modifica-zioni, in lire 150 dall' articolo 47, lettera a),in lire 300 dagli articoli 21, 23, lettera a),e 46, in lire 1.000 dall'articolo 18, in lire2.000 dagli articoli da 1 a 8, 12, nota mar-ginale, 22, da 23, lettera b), a 28, da 37 a 45,49, e 50, sono elevate, rispettivamente, alire 200, 500, 1.500 e 3.000. L'importo mas-simo dell'imposta dovuta per i duplicati ele copie indicati nell'articolo 13 della tariffasuddetta, è stabilito in lire 1.000.

La caTta bollata, i moduli redatti a stam-pa su carta bollata o bollati in modo straor-dinario, nonchè i libri e i registri già bollatiin modo straordinario che si trovino intera-mente in bianco, prima dell'uso, devono es-sere integrati, sino a concorrenza dell'im-posta dovuta nelle misure stabilite dal pre-sente articolo, mediante applicazione dimarche da balia, da annullarsi nei modi pre-visti dall'articolo 12 del decreto del Presi-dente della Repubblica 26 ottobre 1972,n. 642, e successive integrazioni e modifi-cazioni.

Resta ferma nella misura di lire 700 l'im-posta dovuta sulle domande e sui documentinecessari per l'ammissione, frequenza ed.esami neUe scuole ed istituti di istruzionesecondaria di secondo grado e nelle univer.sità ed istituti di istruzione universitaria,comprese le pagelle, gli attestati, i diplomie documentazioni similari rilasciati dallescuole ed università medesime.

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18078 ~

346" SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 9 DICEMBRE 1981

Sopprimere l'articolo.

4. 1 PISTOLESE, RASTRELLI, CROLLALAN-ZA, FILETTI, FINESTRA, MARCHIO,POZZO, MONACO

Sopprimere l'articolo.

4. 2 POLLASTRELLI, BONAZZI, DE SAB-BATA,BACICCHI, BOLLINI, MILAN]Giorgio, GRANZOTTO, CALICE,FERRUCCI

P R E S I D E N T E. Ricordo che gliemendamenti sono già stati illustrati e che ilrelatore ha espresso il suo parere.

Invito pertanto il Governo ad esprimere ilparere.

FOR M I C A, ministro delle finanze.Signor Presidente, onorevoli senatori, le os-servazioni erano già state formulate in sededi discussione in Commissione ed in sede didiscussione generale qui in Aula per quantoriguarda la valutazione delle stime formulatedal Governo e riferite nella postazione di bi-Jancio del 1982.

Abbiamo spiegato con grande lealtà, fran-chezza e sincerità in Commissione ed in Au-la che le stime da noi valutate per la posta-zione di bilancio delle entrate nel bilancio1982 erano state formulate sulla base di cri-teri che tenevano conto delle condizioni gene-rali dell'economia, dell'incremento del pro-dotto interno lordo e delle condizioni genera-li del paese. Abbiamo anche affermato, difronte ad osservazioni di segno contrario per-chè abbiamo ricevuto osservazioni per quan-to riguarda sia la valutazione in eccesso chela valutazione in difetto delle entrate, che ilnostro impegno era ed è particolarmente te-so al recupero delle aree di evasione esisten-ti nel campo tributario. Abbiamo messo apunto una serie di iniziative ed abbiamo cer-cato una forma di coordinamento molto atti-vo tra gli uffici finanziari e la Guardia di fi-nanza. I frutti si stanno già avendo in questigiorni e noi riteniamo che nelle prossime set-timane sarà possibile rappresentare un pianoorganico per la lotta all'evasione- in sede dicoordinamento tra l'attività degli ispettori e

dei superispettori tributari della Guardia difinanza e degli uffici finanziari.

Possiamo anche qui dire che, qualora do-vessimo avere un gettito maggiore delle en-trate, abbiamo già preso impegno in sede diCommissione, e possiamo qui riconfermare,che utilizzeremo in sede di variazione di bi-lancio nell'anno successivo le maggiori entra-te per alleggerire quella che si chiama la pres-sione fiscale nel settore dei percettori di red-dito da lavoro, quello che comunemente èchiamato il fiscal drag, che è previsto in bi-lancio per 2.400 miliardi. Nelle discussionicon le organizzazioni sindacali si è presenta-ta l'ipotesi del mantenimento delle contro-versie e della definizione dei contratti entroil livello del16 per cento: se questo dovesseavvenire, noi ci adopereremo perchè sia dila-tata questa disponibilità per il 1982. Comun-que confermiamo che le eventuali maggiorientrate che dovessero essere realizzate per il1982 saranno destinate ad un alleggerimentodel fiscal drag e ad un aumento del fondo de-gli investimenti e dell'occupazione.

Per quanto riguarda poi le osservazioniche sono state formulate sugli articoli intro-dotti con l'approvazione degli emendamentipresentati dalla maggioranza, non abbiamotrovato altra soluzione che potesse non col-pire direttamente i redditi da lavoro o i red-diti più bassi, tanto che abbiamo mantenutofede ad un impegno che avevamo assunto siaalla Camera che al Senato: che l'addizionalepro terremotati, che era presente in un dise-gno di legge già sottoposto all'esame dellaCamera all'inizio di quest'anno, sarebbe sta-ta ritirata dal Governo; è stata sostituita in-vece con un'addizionale sull'IRPEG e sul-l'ILOR, quindi escludendo completamentel'addizionale sull 'IRPEF.

Per quanto riguarda gli articoli che si rife-riscono all'introduzione di nuove imposte,abbiamo già dato le spiegazioni in Commis-sione ed in Aula. Per quanto concerne gli ef-fetti, che non sono stati previsti nel bilancio,dei decreti approvati contemporaneamentealla Camera e al Senato, che riguardavano leimposte sul bollo, le imposte sulle interme-diazioni finanziarie, le accettazioni bancarie,la riduzione degli aggi esattoriali, abbiamogià detto in sede di apertura di questo dibat-

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,;,,'í1.:liO della Repubblica VIII LegislatuTtt~ 18079 ~

9 DICEMBRE 1981346a SEDUTA (notturna) ;\SSE,,,I i3LEA - RESOCONTO STENOLRAFICO

tito che il Governo sta apprestando una notadi variazione al bilancio del 1982 che recepiràla parte maggiore di entrate che dovrannopoi far fronte ad altre uscite che non eranostate previste per il bilancio del 1982. Il prov~vedi mento andrà all'esame del prossimo Con~siglio dei ministri.

Il geitito relativo ai provvedimenti che so~no stati approvati dalla Camera e dal Senatosuccessivamente all'elaborazione e alla pre~sentazione del bilancio del 1982 l'ho già de~scritto nella replica che ho dato in sede didibattito generale e sono stati anche quanti~ficati i relativi importi.

P R E S I D E N T E, Passiamo al voto.

P J S T O L E S E. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P R E S l D E N T E. Ne ha facoltà.

P I S T O L E S E . Volevo prima di tuttoconfermare che voteremo contro l'articolo 4perchè ne abbiamo chiesto la soppressionecon ii nostro emendamento 4. 1. Il relatoresi è ampiamente soffcrmato sulle osserva~zioni di parte comunista, ma non si è perniente soffermato sui nostri rilievi. La richie-sta di soppressione di parte comunista tendea sostenere che vi sono possibilità di reperirei fondi, fermo restando l'aumento di 1.600miliardi dovuto ai co~nuni. Il nostro emen~damento ha motivazioni esattamente contra-rie. Noi diciamo che non è necessario grava~re il cittadino di un carico fiscale di 1.800miliardi, come previsto in questi articoli,perchè riteniamo che non è necessario nè op-portuno dare ai comuni i 1.600 miliardi inpiù. Il relatore ha risposto a quella osserva~zione, ma non ha risposto alla nostra che eraon':1icomprensiva. (Commenti del relatore).

Volevo inoltre sottolineare all'onorevoleMinistro che non mi sembra esatta la sua af~j~ermazione quando dice: abbiamo cercato ditrovare deHe imposizioni che non danneggi~110le classi più povere. La carta bollata peri certificati? Sono i poveri che chiedono cer-tificati di matrimonio, anagrafici, eccetera.

Per queste ragioni, insistiamo nel nostroemendamento e votiamo contro l'articolo 4.

P R E S I D E N T E. Non essendo statipresentati, sull'articolo 4, altri emendamen-ti oltre quelli soppressivi 4.1, del senatorePistolese e di altri senatori, e 4.2 del senatorePollastrelli e di altri senatori, metto ai votiil mantenimento dell'articolo stesso. Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 5. Se nedia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Art. S.

L'articolo 4 del decreto~legge 28 febbraio1981, n. 38, convertito, con modificazioni,nena legge 23 aprile 1981, n. 153, è sostitui-to dal seguente:

«Per il periodo di due anni decorrentedal primo pagamento effettuato successiva-mente al 31 dicembre 1980, gli importi dacorrispondere per tassa erariale di circola-zione sono aumentati del 50 per cento, peril primo anno, e dell'80 per cento, per ilsecOi11Jdoanno, detll'importo complessivo do-vuto per tassa erariale e tassa regionale dicircolazione in base alle tariffe in vigore al31 dicembre 1980.

Per i veicoli e autoscafi nuovi di fabbrica,il periodo di maggiore tassazione decorredall'inizio del periodo fisso nel quale cadeil mese di immatricolazione.

Per i veicoli e autoscafi immatricolati nel1982 e per quelli che non abbiano circolatonel 1981, l'aumento è dell'80 per cento edè limitato ad un anno decorrente dal perio~do fisso nel quale viene eseguito il primopagamento per il 1982. L'aumento non siapplica ai veicoli ed agli autoscafi immatri-colati posteriormente al 31 dicembre 1982.

Per i versamenti legittimamente effettuatiper periodi fissi afferenti l'anno 1982 senzal'aumento dell'80 per cento di cui al primocomma, la maggior somma dovuta per taliperiodi dovrà essere corrisposta in occasio-ne del pagamento della tassa relativa ai cor~rispondenti periodi fissi dell'anno 1983.

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Senato della Repubblica ~ 18080 ~ VIII Legislatura

9 DICEMBRE 1981346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Qualora alla scadenza della validità del-l'ultimo pagamento eseguito non venga assol-to il tributo per periodi fissi immediata-mente successivi, la maggiore somma dovutadovrà essere corrisposta entro 30 giorni dadetta scadenza. In caso di inadempimentosi applicano le sanzioni stabilite dalla legge24 gennaio 1978, n. 27, per l'insufficientepagamento di tassa.

I proventi derivanti dal detto aumento so-no riservati all'erario dello Stato e sono de-stinati alla copertura degli oneri derivantidall'applicazione della presente legge per ilfinanziamento dei comuni e delle province.

L'aumento della tassa erariale, di cui alprimo comma, non influisce sull'ammontaredella tassa regionale di circolazione».

P R E S I D E N T E. Su quest'articolosono stati presentati alcuni emendamenti.

Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Sopprimere l'articolo.

5.3 PISTOLESE, RASTRELLI, CROLLALAN-

ZA, FILETTI, FINESTRA, MARCHIO,

Pozzo, MONACO

Sopprimere l'articolo.

5. 4 POLLASTIŒLLI, BONAZZI, DE SAB-

BATA, BACICCHI, BOLLINI, MILANI

Giorgio, GRANZOTTO, CALICE,

FERRUCCI

Alla fine del primo comma dell' articoloche sostituisce l'articolo 4 del decreto-legge28 febbrato 1981, n. 38, convertito, con ma-dificaziont, nella legge 23 aprile 1981, n. 153,aggiungere le seguenti parole: «ad esclu-sione dei veicoli azio.nati con motore diesele relativi rimorchi per i quali gli aumentiso.no pari al 30 per cento per il primo annoe alSO per cento per il secondo anno ».

5. 1 SPADACCIA,STANZANIGHEDINI

In via subordinata all'emendamento 5.4,alla fine del primo comma del nuovo testoproposto per l'articolo 4 del decreto-legge 28

febbraio 1981, n. 38, aggiungere il seguen-te periodo: «L'aumento per il secondo annoè limitato al 50 per cento per i veicoli di po-tenza fino a CV 12, per i veicoli azionati conmotore Diesel e relativi rimorchi nonchè peri veicoli di cui alle tariffe A e B dell'allegato1 al decreto del Presidente della Repubblica5 febbraio 1953, n. 39, e successive modifica-zioni ».

Al quarto comma del suddetto nuovo testosopprimere le parole: « dell'80 per cento ».

Sopprimere il penultimo comma dello stes-so nuovo testo.

5.5 POLLASTRELLI, BONAZZI, DE SAB-

BATA, BACICCHI, BOLLINI, MILANI

Giorgio, GRANZOTTO, CALICE,

FERRUCCI

Al penultimo comma dell'articolo che so-stituisce l'articolo 4 del decreto-legge 28febbraio 1981, n. 38, convertito con modi-ficazioni nella legge 23 aprile 1981, n. 153,sono soppresse le parole da: «e sono de-stinati alla copertura» sino alla fine.

5.2 SPADACCIA, STANZANI GHEDINI

P R E S I D E N T E. Gli emendamenti5.4 e 5.3 sono già stati illustrati.

S P A D A C C I A. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. L'emendamento 5.1tende a escludere i veicoli azionati con mo-tori diesel e relativi rimorchi, per i qualigli aumenti sono pari al 30 per cento per ilprimo anno e alSO per cento per il secondoanno. Si tratta di una riduzione dell'aumentodel bollo rispetto agli altri autoveicoli, tenen-do conto del particolare costo dei veicoli die-sel. Tale emendamento si illustra da sè. Perquanto riguarda l'emendamento 5.2, noi sia-mo contrari a che si inserisca, accanto adun'entrata, la definizione del suo scopo. Pro-prio perchè non è ammissibile l'introduzionedi imposte di scopo, noi riteniamo che siascorretta e ingiusta !'indicazione accanto aquesta entrata di una pretesa destinazione a

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Senato della Repubblica ~ 18081 ~ VIn Legislatura

346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 9 DICEMBRE 1981

copertura delle spese dei comuni. Questa èuna manovra finanziaria rivolta a reperiremaggiori entrate. Per cosa? A quale fine? Alfine di stabilire un equilibrio fra entrate espese che consenta di ricorrere al mercato fi-nanziario entro certi limiti e non oltre. Allo-ra non ha nessuna importanza, non c'è unadestinazione specifica di copertura di questemaggiori entrate. Non c'è e non può esserci.Esse vanno generalmente a coprire le spesedel bilancio dello Stato. Quindi siccome cisembra anche un tantino demagogica questaimpostazione, riteniamo sia incongrua e chedebba essere tolta.

L'appello al Senato, ma l'appello, a questopunto, è anche rivolto al Governo e al Mini-stro, è che l'emendamento 5.2 sia accoltoper chiarezza e anche per correttezza di rap-porti tra diverse posizioni, mentre si discutela legge finanziaria all'interno del Governo.Devo aggiungere che credo alle indicazioni dicopertura, ma le indicazioni di coperturavanno segnalate per le spese. Infatti ogni vol-to che ho proposto nuove e maggiori spesenel bilancio dello Stato (ne ho fatto degliesempi credo pertinenti e adeguati per quan-to riguardava la fame nel mondo) mi sonopreoccupato di indicare le maggiori entrateche dovevano coprire queste spese. Ma diver-sissimo è il caso delle entrate. Qui mi pareche un Governo che si preoccupa poco, ognivolta che ci propone delle spese, di esserepoi davvero rigoroso (lo è soltanto quando sitratta di stabilire i tetti) nella precisione del-l'indicazione delle entrate per coprire le spe-se, in questo caso si preoccupa in manieraimpropria ed io ritengo inammissibile di co-prire ,le entrate con una indicazione di desti-nazione che non ha veramente nessun soosoe che è assolutamente illegittima.

D E S A B B A T A. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

D E S A B B A T A. Signor Presidente,mi consenta di esprimere la mia soddisfazio-ne per la sua presenza qui, questa sera, dopoun lungo periodo di assenza per influenza.Mi consento, poi, di illustrare l'emendamento5.5, che tende a ridurre gli effetti inflattivi

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dell'inasprimento tributario. L'aumento diimposta mizialmente era stato previsto perun solo alliIlO,per ragioni eccezionali; in baseall'orientamento appena espresso dal mini-stro Formica si vuole confermare l'au-mento anche per il 1982, con ulterioriappesantimenti, portando, cioè l'aumentodal 50 all'80 per cento. Si ripete lo sche-ma che consiste in una appropriazionedi un'hn,posta precedentemente condivisain parti uguali dall'erario e dalle regio-ni. È 'stata Isolo corretta la dizione per ren-dere apparentemente più legittima l'iniziati-va del Governo. Rimane comunque l'errorepolitico di non riuscire nemmeno a rispettarequel poco di finanza propria che è stata rico-nosciuta alle regioni. Si tratta quindi di unaumento dell'80 per cento per il J982, cheviene tutto devoluto all'erario. Il' nostroemendamento chiede che l'aumento sia la-sciato al 50 per cento e non elevato all'80per cento, come prevede il progetto, per tuttii veicoli azionati con motore diesel e relativirimorchi, nonchè per i moto cicli e velocipedia .motore e le motocarrozzette leggere e pe-santi. Non credo sia necessario insistere sulcarattere inflattivo che ha l'aumento di que-sta imposta, perchè è un aumento che si tra-sferisce sulla formazione di vari prezzi. Èda notare, inoltre, l'eccessiva difficoltà chequesto crea alla circolazione dei veicoli, inun periodo in cui il settore produttivo è incrisi. Si tratta, in definitiva, di poche decinedi miliardi, perchè qui viene solo propostaper alcuni veicoli la riduzione, rispetto al pro-getto, dall'80 al 50 per cento dell'aumentodell'imposta, con la conferma del livello diimposizione previsto per l'anno precedente.

Nell'emendamento vi è inoltre una richie-sta di sopprimere il penultimo comma delnuovo testo dell'articolo 4 del decreto-legge2 febbraio 1981, n. 38. In questo siamo sul-lo stesso piano dell'emendamento 5.2, appe-na illustrato dal collega Spadaccia. Però noichiediamo la soppressione di tutto il penulti-mo comma, perchè in esso si trova un'affer-mazione del tutto inutile: «I proventi deri-vanti dal detto aumento sono riservati al-l'Erario dello Stato ». Essendo già nei com-mi precedenti stabilito che si tratta di au-mento della tassa erariale, questa ripetizione

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Senato della Repubblica VIII Legislatura~ 18082 ~

9 DICEMBRE 1981

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346a SEDUTA (notturna) ';SSE.\iŒLE/\. ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

è del tutto inutile. Invece la seconda parte« . . . e sono destinati alla copertura deglioneri derivanti dall'applicazione della pre~sente legge per il finanziamento dei comunie delle province », è anch'essa inutile, maesprime un concetto che ~ come è stato giu~stamente rilevato ~ è illegittimo. Tutto ciòin ultima analisi tradisce la penna dell'esten~sore del provvedimento legislativo, pennamolto settaria, che si rivolge contro i comu~ni e le province.

Mi dispiace di non possedere una vena iro~nica apprezzabile: mi limito alla lettura degliarticoli 29 e 30 di questo stesso testo in esa-me. Nell'articolo 29 si prevede un'assegnazio-ne alle camere di commercio di 232 miliardi,però questa penna che si è rivelata contro icomuni e le province non ha pensato di tro~vare una copertura specifica per le camere dicommercio. All'articolo 30 si legge, poi, chea decorrere dall'anno 1982 si elevano alcunitributi e altri se ne istituiscono, al fine di« accrescere gli interventi promozionali in fa~vore delle piccole e medie imprese »: quantoviene dato, cioè, alle camere di commercioserve ad accrescere gli interventi promozio~nali a favore delle piccole e medie imprese;sono tutte cose utili alla società e alla produ-zione. I comuni, invece, hanno semplicemen-te questa indicazione da questo pennaiolo: sidefiniscono i mezzi destinati alla coperturadegli « oneri» derivanti dalle necessità di fi-nanziamento dei comuni e delle province.Non si dice se questi finanziamenti sono uti-li, non si dice nulla. Si dice solo che determi-nano degli oneri. Questa è una questioneinaccettabile, questa è una frase inutile cheha un senso solo propagandistico e direi cheil minimo che si può chiedere è la soppressio-ne, che è il solo modo per dare al testo unminimo di decoro.

Un'annotazione procedurale, signor Presi-dente: le chiederei di effettuare la votazioneper separazione del testo dell'emendamento,cioè di votare a parte l'ultimo comma del-l'emendamento, laddove si dice « sopprimereil penultimo comma dello stesso nuovo te-sto », poichè questa parte è valida per sè enon ha bisogno di collegaraenti col resto. Lechiederei perciò di sottoporre l'emendamen-to a due distinte votazioni: la prima parte

fino a dove è scritto « dell'80 per cento» e laseconda parte « sopprimere il penultimocomma dello stesso nuovo testo ».

P R E S I D E N T E. Invito la Com-missione ad esprimere il parere sugli emen-damenti in esame.

C A R O L L O, relatore. Parere con-trario al s. 3 e al s. 4. Per quanto riguardail 5.5 mi rimetto all'Assemblea. Parere con-trario all'emendamento 5.2. Per quanto ri-guarda l'emendamento 5.1 mi rimetto al-l'Assemblea. L'emendamento 5.5 è stato pre-sentato in via subordinata all'emendamen-to 5. 4. Mi sono ,dichiarato contrario al s. 3e al 5.4. Sempre in via subordinata ~ da-

to che in via subordinata è stato .presen-tato l'emendamento ~ mi l'Îmetto all'As-

semblea per quanto riguarda il 5. 5.

P R E S I D E N T E. Invito il Governo adI esprimere il parere.

FOR M I C A, ministro delle finanze.Esprimo parere contrario su tutti gli emen~damenti.

P R E S I D E N T E. Passiamo alla vota-zione dell'emendamento 5.3, identico al~l'emendamento 5.4.

R A S T R E L L I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

R A S T R E L L I. Il nostro Gruppo insi~ste per la soppressione dell'articolo 5, e nonsolo per i motivi addotti dal senatore Pisto-lese, nel senso che la nostra parte politica ècontraria a tutto il pacchetto delle disposi-zioni di carattere fiscale introdotte dallaCommissione, su proposta della maggioran-za, in talune parti apertamente appoggiatadall'opposizione comunista, ritenendo più op-portuno che tutta questa materia fosse rin~viata a quel famoso, o famigerato, decreta-legge ancora da emettersi da parte del Gover-no a copertura di maggiori oneri della finan-za locale.

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18083 ~

9 DICEMBRE 1981346" SEDUTA (rtotturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Ma insistiamo sull'argomento dell'articolo5 proprio perchè riteniamo che l'articolo 5si ponga in termini contrari ad ogni ipotesidi sviluppo dell'economia italiana.

Come è noto, l'articolo 5, penalizzando letasse di circolazione e penalizzando l'autotra-zione diesel, va direttamente a incidere in unsettore che è particolarmente in crisi in que-sto momento. Deve essere noto a tutti chel'economia italiana, come si diee con una for-mula nota. viaggia su gomma per 1'80 percento deIJa sua massa di trasporto. Bisognaancora aggiungere che il settore dei traspor-ti è particolarmente penalizzato in questomomento da forme di delinquenza comuneche, esponendo i trasporti stessi e gli autistia gravi rischi anche di natura personale, ol-trechè di natura patrimoniale, non trova unacopertura nella disorganizzazione delle forzedell'ordine preposte al controllo del trafficoe alla tutela dell'integrità patrimoniale e per-sonale dei trasportatori.

Andare a incidere in questa misura e inquesto momento significa non comprendereil particolare meccanismo che è alla base deiproblemi della categoria dei trasportatori.

C'è ancora da aggiungere ~ e il Governodi questo non ha tenuto conto ~ che in que-sto settore esiste un'area di evasione assolu-tamente enorme. Credo che se il Ministrodelle finanze ha dati aggiornati potrà confer-mare le notizie che io ho avuto e .cioè che cir-ca il 30 per cento del montante delle tasse dicircolazione non viene attualmente corrispo-sto perchè il meccanismo di riscossione diqueste tasse è talmente artificioso, e per lafonte di pagamento che si presta a tutte lepossibili alterazioni, e per le cadenze in cuila tassa viene pagata, da determinare un'am-plissima sfera di evasione che, soprattuttonel Mezzogiorno d'Italia, raggiunge aliquotealtissime senza che contro di essa sussista unadeguato, efficiente e continuo controllo.

Andare ad incrementare quest'imposta percoloro Chè pagano significa suscitare auto-maticamente un incentivo all'ulteriore evasio-ne. E insistere in questo nuovo aumento del-la situazione fiscale per quanto riguarda l'au-totrasporto significa non soltanto non valu-tare i contraccolpi negativi per l'economia delsettore, ma soprattutto incentivare obiettiva-

mente un'evasione già generalizzata che ten-de proprio ad assumere le forme della disob-bedienza civiJe.

Jnsistiamo pertanto almeno per questo ar-ticolo, indipendentemente dal concetto ge-nerale, perchè l'Assemblea di palazzo Mada-ma prenda atto di questa realtà e, almeno perquanto riguarda l'aumento delle tasse di cir-colazione e le altre tasse sui trasporti diesel,voglia assumere un atteggiamento più pru-dente ri5petto ai problemi che mi sono sfor~zata di denunciare.

D E S A B B A T A. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

D E S A B B A T A. Desidero solo insiste-re per la soppressione dell'articolo 5, per leragioni che sono già state esposte dal sena-tore Pollastrelli.

S P A D A C C I A. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Solo per dichiarare chevoterò a favore dell' emendamento soppres-sivo.

P R E S I D E N T E. Metto ai voti l'e-mendamento 5.3. presentato dal senatorePistolese e da altri senatori, identico al-l'emendamento .~.4, presentato dal senatorePollastrelli e da altri senatori. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Senatore Spadaccia, mantiene l'emenda-mento 5. l?

S P A D A C C I A. Lo mantengo.

P R E S I D E N T E. Metto ai voti l'emen-damento 5.1, presentato dai senatori Spa-daccia e Stanzani Ghedini. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

o Non è approvato.

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18084 ~

9 DICEMBRE 1981346a SEDuTA (notturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Pcr quanto riguarda l'emendamento 5.5,presenU.to dal senatore Pollastrelli e da altrisenatori, è stata avanzata dai presentatorideH'emendamento una richiesta di votazioneper parti separate. Non facendosi osservazio~ni. si procederà in tal senso.

Metto pertanto ai voti la prima parte del-l'emendamento 5.5, fino alle parole: «del-1'80 pc;: CE::nto». Chi l'approva è pregato dialzare la mano.

Non è approvata.

Metto ai voti la seconda parte dell'emenda~r;,ento 5.5, dalla parola « Sopprimere» allafin~. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvata.

Metto ai voti l'emendamento 5. 2, presenta~to dai senatori Spadaccia e Stanzani Ghedini.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai. voti l'articolo 5. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo aggiuntivoproposto con l'emendamento 5. O.1. Se nedia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Dopo l'articolo 5, inserire il seguente:

Art. ...

< All'articolo unico della legge 14 agosto19ï4, n. 193, le parole da: "È istituita unaimposta ;nterna di fabbricazione ed unacorrisponcknte sovraimposta di confine sul-le anni dà sparo e sulle munizioni nella mi-sura apl"resso indicata:" fino alle parole:"D) Munizioni: relative alle armi indicatenelle precedenti lettere A) e B), per ciascun

pezzo ~ L. S" sono sostituite con le se-guenti:

"È istituita una imposta di fabbricazioneed una corrispondente sovraimposta di con-fine sulle armi da sparo e sulle munizioninella misura appresso indicatGI:

A) armi da fuoco, lunghe:Lire

1) portatili, da guerra o tipoguerra, per ciascun esem-plare 200.000

2) comuni a canna rigata, perciascun esemplare 100.000

3) comuni a canna liscia, perciascun esemplare 20.000

4) comuni a canna rigata cali-bro 22 lungo e corto, a can-na liscia calibro 'flobert',per ciascun esemplare 20.000

B) armi da fuoco, corte:

1) da guerra o tipo guerra, perciascun esemplare 200.000

2) comuni, per ciascun esem-pJare 20.000

3) comuni a canna rigata cali~

bra 22 corto e lungo, a can-na liscia calibro 'flobert', perciascun esemplare 20.000

C) armi ad aria compressa od agas, lunghe o corte per ciascunesemplare 20.000

D) canne per armi da fuoco:

1) per le armi di cui alle prece~denti lettere A/l e B/l, perciascuna canna 200.000

2) per le armi di cui alla prece-dente lettera A/2, per cia~seuna canna 100.000

3) per le altre armi indicate

nelle precedenti lettere A),B) e C), per ciascuna canna 20.000

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Senato della Repubblica ~ 18085 ~ VIII Legislatura

346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 9 DICEMBRE 1981

E) munizioni:

Lire1) relative alle armi indicate

nelle precedenti lettere A/l,A/Z, B/l e B/Z, per ciascunpezzo 10

2) relative alle altre armi indi~cate nelle precedenti lettereA) e B)

1 per ciascun pezzo 2"»

5.0.1 SPADACCIA, STANZANI GREDINI

S P A D A C C I A. Domando di parlare.

P R E S f D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Si tratta dell'intro-duzione di un'imposta di fabbricazione sullearmi. Questo articolo aggiuntivo era statopresentato nell'intento di indicare fonti dinuove entrate a copertura delle maggiorispese che avevamo previsto in questa leggee proposto a quest'Assemblea per l'aumentodegli aiuti allo sviluppo e per lo stanziamen~to di somme per un progetto di emergenzavolto a combattere la fame nel mondo.

La proposta è derivata in particolare dalrapporto Brandt Nord~Sud che indica la pos~sibilità di alcuni interventi fiscali di carat~tere simbolico ed emblematico e indica inun'imposta speciale sulle armi queste possi~bili nuove entrate determinate da impo~ste. Non abbiamo fatto ricorso ad un'im-posta speciale, ma a un intervento legislati~va per una imposta sulla fabbricazione del~le armi. Introdotta da un decreto~legge, que-sta imposta di fabbricazione era stata pra~ticamente, soprattutto per le armi da guer-ra, vanificata dal successivo iter di conver-sione. Devo dire tuttavia che questa normaaveva senso, almeno nella nostra proposta,se rivolta a coprire le spese per gli aiuti allosviluppo e per un progetto straordinario vol~to a combattere la fame nel mondo.

Analogo tentativo abbiamo fatto con suc~cessive norme che abbiamo proposto a que~sta Assemblea: una riguarda la tassa sullaconcessione delle armi e un'altra successivasui tabacchi e gli altri generi di monopoliodi Stato. Per questi motivi, essendo nelle no-stre intenzioni questo lo scopo, non abbia-

ma nessuna intenzione di insistere perchèdel resto è improbabile, dato l'orientamentogenerale del Governo, che venga accolto que-sto emendamento, dal momento che fino adora esso ha scelto sempre le armi controgli investimenti per la fame, per lo sviluppo,per lo sviluppo interno non meno che perlo sviluppo dei paesi poveri. Il Governo hasempre scelto gli arsenali contro i granai ecosì è anche in questa legge finanziaria e inquesto bilancio dello Stato. Pensiamo quin-di che non accoglierà una imposta sulle ar~mi, che comunque sarebbe un'imposta in più.Perciò. .. (interruzione del senatore Ferma-rie/lo. Richiami del Presidente) .,. siccomenon è mia intenzione concedere al Governomaggiori disponibilità per la sua politica aquesto punto del dibattito della legge finan~ziaria ritiro questo articolo aggiuntivo 5. O. 1.

P R E S I D E N T E. Passiamo all'esamedeIJ'articolo 6. Se ne dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),!>egretario:

Art. 6.

Le tasse sulle concessioni governative pre-viste dalla tariffa annessa al decreto delPresidente della Repubblica 26 ottobre 1972,n. 641, e successive integrazioni e modifiche,sono aumentate del 30 per cento, con esclu-sione delle tasse previste dal n. 125 dellatariffa medesima nonchè dell'imposta sulleconcessioni governative di cui alla legge 6giugno 1973, n. 312.

I nuovi importi di tassa vanno arroton-dati alle 1.000 lire superiori.

Nei casi in cui il pagamento deve essereeffettuato con applicazione di marche e man-chino o non siano reperibili i tagli idoneia formare l'importa dovuto, il pagamento delsolo aumento o dell'intera tassa può essereeseguito in modo ordinario.

Gli aumenti predetti si applicano alle tas~se sulle concessioni governative il cui termi-ne ultimo di pagamento, stabilito nel men-zionato decreto del Presidente della Repub~blica 26 ottobre 1972, n. 641, e successive

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Senato della Repubblica ~ 18086 ~

9 DICEMBRE 1981

VIn Lef.!,f.slatuTlt

346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STBNOGRAFICO

integrazioni e modificazioni, scade successi~vamente al 30 dicembre 1981.

P R E S I D E N T E. Su questo arti~colo sono stati presentati alcuni emendamen-ti. Se ne dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Sopprimere l'articolo.

6. 3 PISTOLESE, RASTRELLI, CROLLALAN~ZA, Fn.E'ITI, FINESTRA, MARCHIO,Pozzo, MONACO

Sopprimere l'articolo.

6. 4 POLLASTRELLI, BONAZZI, DE SAB~BATA,BACICCHI, BOLLINI, MILANIGiorgio, GRANZOTTO, CALICE,FERRUCCI

Al primo comma, in fine, aggiungere leseguenti parole: « e con l'eccezione delletasse di cui ai numeri 2s~1), 26, 31 e 34 del-la tariffa che sono aumentate del 300 percento e della tassa di cui ai numeri 30 a) eb),32, 33 e 35 della tariffa medesima che sonoaumentate del 500 per cento ».

6.1 SPADACCIA, STANZANI GREDINI

Al secondo comma, sostituire la cifra:« 1.000» con l'altra: «100 ».

6.2 SPADACCIA, STANZANI GREDIN!

P R E S I D E N T E . Ricordo che gliemendamenti 6. 3 e 6. 4 sono stati già illu-strati.

S P A D A C C I A. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Signor Presidente, il~lustrerò gli emendamenti 6.1 e 6.2. Vogliosubito tranquillizzare il collega Fermariellodicendo che non mi sarei certo sottratto,nell'illustrare l'emendamento che riguarda loaumento delle tasse sulle concessioni gover-native sul porto d'armi, caccia e pasca, dal~

lo spiegare dettagliatamente come mai, do~vendo reperire nuovi fondi per gli aiuti allosviluppo e per la fame nel mondo, propo-nevo questa tassa. Sono inoltre disposto adiscutere con il senatore Fermariello e conaltri su eventuali nuove tasse per coprirequeste spese. Vale però il ragionamento diprima e perciò ritiro questo emendamen-to 6. 1.

L'emendamento 6.2 riguarda un problemadi carattere diverso. Non comprendo benecosa significhi la parola « arrotondare» esu questa richiamerei l'attenzione del mini-stro Formica. Si dice infatti che «I nuoviimporti di tassa vanno arrotondati alle mil-le lire superiori ». Ci sono tasse su conces~sioni governative che sono di mille lire. Cisono ad esempio quelle sulle pellicole cine-matografiche che sono di 25 lire per ognimetro di pellicola. Che significa? Che di-ventano di 2.000 lire per ogni metro qua~drato di pellicola? Alla interpretazione let-terale della norma non si sfugge. Quindi hopresentato questo emendamento, perchè voicapite che se c'è una tassa che è di 1.000lire e bisogna aumentarla del 30 per centoe bisogna arrotondarla alle 1.000 lire suc-cessive, questo non è un aumento del 30per cento, è un raddoppio. A colui che inve-ce di pagare 1.300 lire si trova con questomarchingegno a pagarne 2.000 sarebbe piùonesto dire che le raddoppiamo. Non par-liamo poi di chi da 25 lire si trova a dover-ne pagare 1.000 per ogni metro di pellicola.Questo è il motivo per cui ho presentato loemendamento 6. 2.

Siccome credo che questa mia preoccupa-zione valga anche ai fini dell'interpretazio-ne, pregherei il Ministro o il Sottosegreta-rio di valutare questo aspetto del problema,perchè non sono contrario a che si aumenti-no le tasse: sono però contrario ad impo~sizioni truffaldine. A parte il fatto che interisettori vengono colpiti in maniera selvag-gia, perchè per la produzione cinematogra~fica non è un aumento di poco quello delpassaggio dalle 25 alle 1.000 lire. E così p~rle tasse più basse perchè se portate unatassa di concessione governativa da 1.000 a1.300 e poi l'arrotondamento successivo laporta a 2.000, la raddoppiate. Francamente

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Senato della Repubblica ~ 18087 ~ VIII Legislatura

9 DICEMBRE1981346a SEDUT~ (notturna) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

non credo che il gettito per queste tasse siaeccezionale. Varrebbe la pena impedire que-ste cose se non altro perchè diminuiscono lacredibilità dello Stato.

P R E S I D E N T E. Invito la Com-missione e il Governo ad esprimere il pa-rere sugli emendamenti in esame.

C A R O L L O, relatore. Sono contrarioa tutti gli emendamenti.

FOR M I C A, ministro delle finanze.Sono contrario agli emendamenti. Per la que-stione dell'arrotondamento sollevata dal se-natore Spadaccia, mi si dice che questo èil criterio di arrotondamento seguito per tut-ti i tributi. Comunque il minor gettita, incaso di approvazione dell'emendamento, sa-rebbe di 3 miliardi. Io mi rimetto all'As-semblea: questi sono i dati.

P R E S I D E N T E. Passiamo alla vo-tazione degli emendamenti soppressivi.

P I S T O L E S E. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

P I S T O L E S E. Signor Presidente,molto brevemente per segnalare che abbia-mo illustrato questo emendamento nel qua-dro di una nostra posizione precisa: noi noncondividiamo questa manovra fiscale per-chè non condividiamo l'opportunità di repe-rire fondi per finanziare i comuni.

Ho voluto riconfermare questo nostroprincipio perchè i 125 miliardi che possonoessere reperiti attraverso questo articolo 6servono semplicemente ad effettuare unaoperazione per la quale il Governo ha ce-duto a delle pressioni che non sono condi-vise da tutta quest'Aula.

Per questa ragione noi insistiamo per lasoppressione dell'articolo 6 in quanto noncrediamo alla manovra che si intende effet-tuare con questi articoli.

s P A D A C C I A. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Solo per dichiarareche voto a favore della soppressione dell'ar-ticolo.

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 6.3 presentato dal senatorePistolese e da altri senatori, identico alloemendamento 6. 4 presentato dal senatorePollastrelli e da altri senatori. Chi l'appro-va è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamen-to 6.2, presentato dai senatori Spadaccia eStanzani Ghedini.

P O L L A S T R E L L I. Domando diparlare per dichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

p O L L A S T R E L L I. Dichiariamodi votare a favore dell'emendamento Spadac-cia. Ricordo per l'Assemblea e per vostraconoscenza che tra l'altro, quando si dice diaumentare le tasse di concessione governati-va, sono anche comprese le tasse delle pa-tenti di guida: per esempio, per la catego-ria C l'aumento del 30 per cento determinail passaggio dalle 6.500 lire alle 9.000 lire,mentre con l'emendamento Spadaccia, anzi-chè arrivare a 9.000 lire, si arriverebbe a8.500. Pertanto è giusto che ci sia il raffron-to alle 100 lire e non alle 1.000, altrimentil'aumento non è del 30 per cento ma in al-cuni casi del 50, del 70 o dell'80 per cento.

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 6.2, presentato dai senatoriSpadaccia e Stanzani Ghedini. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'articolo 6. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

~ approvato.

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VII l Legislatura~~~

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SenatO' della Repubblica ~ 18088 ~

9 DICEMBRE 1981346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA=RESOCONTOSTENOGRAFICO

Dopo l'articolo 6 sono stati proposti duearticoli aggiuntivi con gli emendamenti 6. O. 1e 6. O.2. Se ne dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Dopo l'articolo 6, inserire i seguenti:

Art. ...

«È abrogato l'articolo 25 della legge 27dicembre 1977, n. 968 ».

6.0.1 SPADACCIA, STANZANI GHEDINI

In via subordinata all'emendamento 6. 0.1,inserire il seguente:

Art.

All'articolo 25 della legge 27 dicembre1977, n. 968, le parole: «13 per cento» so-no sostituite con le seguenti: «10 percento ».

6.0.2 SPADACCIA, STANZANI GHEDINI

S P A D A C C I A. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Gli emendamenti6. O.1 e 6. O.2 riguardano la stessa materia.Si tratta di un problema che è stato solle-vato già in occasione della legge finanzia-ria deHo scorso anno. Fu presentata unanorma al riguardo dall' onorevole Spaventaalla Camera. Si tratta di una questione cheho voluto riproparre in Aula perchè mi sem-bra meritevole di attenzione e che riguardauna imposta di scopo, ossia la copertura dialcuni fondi che poi vengono attribuiti alleassociazioni venatorie.

Lo scorso anno non è passata questa im-postazione, ma io l'ho voluta riproporre per-chè il problema mi sembra degno di esse-re esaminato.

Tuttavia, data l'ora, non insisto per la vo-tazione degli emendamenti e li ritiro.

P R E S I D E N T E. Passiamo all'esa-me dell'articolo 7. Se ne dia lettura.

c O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Art. 7.

È istituita per l'anno 1982 una addizio-nale straordinaria commisurata in ragionedell'8 per cento all'imposta sul reddito dellepersone giuridiche ed all'imposta locale suiredditi, dovute per l'anno 1982 dai soggettiindicati nell'articolo 2 del decreto del Pre-sidente della Repubblica 29 settembre 1973,n. 598, e negli articoli 2 e 5 del decreto delPresidente della Repubblica 29 settembre1973, n. 597. Per i soggetti all'imposta sulreddito delle persone giuridiche il cui pe-riodo d'imposta non coincide con l'anno so-lare l'addizionale è com misurata alle impo-ste dovute per il periodo d'imposta in corsoalla data di entrata in vigore della presen-te legge.

L'addizionale si applica anche sulle rite-

\nute di cui all'articolo 26, primo e secondocomma, ed all'articolo 27, penultimo comma,del decreto del Presidente della Repubblica29 settembre 1973, n. 600.

L'addizionale è commisurata separatamen-te a ciascuna delle imposte di cui al primocomma; ai fini della determinazione dell'ad-dizionale le imposte dovute si consideranoal lordo degli acconti, delle ritenute o deicrediti di imposta sui redditi prodotti al-l'estero ma al netto del credito di impostadisciplinato dalla legge 16 dicembre 1977,n. 904. Nella determinazione dell'ammonta-re della addizionale non si tiene conto dellaimposta applicata sui redditi relativi a pro-cedure di fallimento o di liquidazione coattaamministrativa.

L'addizionale commisurata alle imposteindicate nel primo comma non deve esserecorrisposta se l'importo non supera lire die-cimila con riferimento a ciascuna delle im-poste.

P R E S I D E N T E. Su questo articolosono stati presentati due emendamenti. Sene dia lettura.

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Senato della Repubblica ~ 18089 ~ VIII Legislatura

346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 9 DICEMBRE 1981

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),.segretario:

Sopprimere l'articolo.

7. 1 PISTOLESE, RASTRELLI, CROLLALAN-ZA, FILETTI, FINESTRA, MARCHIO,Pozzo, MONACO

Sopprimere l'articolo.

7. 2 POLLASTRELLI, BONAZZI, DE SAB-BATA,BACICCHI, BOLLINI, MILANIGiorgio, GRANZOTTO, CALICE.FERRUCCI

P R E S I D E N T E. Ricordo che taliemendamenti sono già stati illustrati.

Non essendo stati presentati, sull'artico-lo 7, altri emendamenti oltre quelli soppres-sivi 7. 1 del senatore Pistolese e di altri se-natori, e 7. 2 del senatore Pollastrelli e dialtri senatori, metto ai voti il mantenimen-to dell'articolo stesso. Chi l'approva è pre-gato di alzare la mano.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 8. Se nedia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Art. 8.

I soggetti indicati nel primo comma del-l'articolo precedente sono tenuti ad effet-tuare ~ entro il termine per il versamentodi acconto previsto daHa legge 23 marzo1977, n. 97, e successive modificazioni e daldecreto-legge 23 dicembre 1977, n. 936, con-vertito, con modificazioni, nella legge 23 feb-braio 1978, n. 38 ~ un versamento provvi-sorio, arrotondato a 1.000 lire per difetto sela frazione non è superiore a lire 500 o pereccesso se è superiore, dell'addizionale. Ilversamento provvisorio è commisurato al-l'importa dovuto per l'anno 1982 o per ilperiodo di imposta in corso alla data di en-trata in vigore della presente legge per isoggetti il cui periodo d'imposta non coin-cide con l'anno solare, a titolo di accon-

to dell'imposta sul reddito delle personegiuridiche e dell'imposta locale sui redditi.Gli stessi soggetti sono tenuti ad effet-tuare il versamento a saldo dell'addizionale,arrotondato a 1.000 lire per difetto se la fra-zione non è superiore a lire 500 o per ecces-so se è superiore, entro il termine di pre-sentazione della dichiarazione dei redditi re-lativi all'anno 1982, o entro quello di pre-sentazione della dichiarazione dei redditi re-lativi al periodo di imposta in corso alla datadi entrata in vigore della presente legge peri soggetti all'imposta sul reddito delle per-sone giuridiche il cui periodo di imposta noncoincide con l'anno solare. Il versamento asaldo è commisurato, con i criteri di cui alterzo comma del precedente articolo, a cia-scuna delle imposte risultanti dalla dichia-razione stessa.

Le attestazioni comprovanti i versamentidevono essere allegate alla dichiarazione deiredditi indicata nel comma precedente.

P R E S I D E N T E. Su questo articoloJona stati presentati due emendamenti. ~ene dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Sopprimere l'articolo.

8. 1 PISTOLESE, RASTRELLI, CROLLALAN-ZA, FILETTI, FINESTRA, MARCHIO,Pozzo, MONACO

Sopprimere l'articolo.

8. 2 POLLASTRELLI, BONAZZI, DE SAB-

BATA, BACICCHI, BOLLINI, MILANI

Giorgio, GRANZOTTO, CALICE,

FERRUCCI

P R E S I D E N T E. Tali emendamentisono già stati illustrati. Non essendo statipresentati, sull'articolo 8, altri emendamen-ti oltre quelli soppressivi 8. 1 del senatorePilstolese e di altri Isenatori e 8. 2 del sena-tore Pollastrelli e di altri senatori, metto aivoti il mantenimento dell'articolo stesso. Chil'approva è pregato di alzare la mano.

È approvato.

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SenaIo della Repubblica VIII Legislatura~

~ 18090 ~

9 DICEMBRE 1981346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

Passiamo all'esame dell'articolo 9. Se nedia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),.segretario:

Art. 9.

I sostituti d'imposta sono tenuti a corri-spondere, con obbligo di rivalsa, l'addiziona-le nella misura dell'otto per cento delle ri-tenute sugli interessi, premi ed altri fruttidi cui al primo e secondo comma dell'arti-colo 26 nonchè sui dividendi di cui al penul-timo comma dell' articolo 27 del decreto delPresidente della Repubblica 29 settembre1973, n. 600.

L'addizionale è commisurata:

a) sulle ritenute di cui al primo com-ma dell'articolo 26 del decreto del Presiden-te della Repubblica n. 600 del 1973, effet-tuate sull'ammontare degli interessi, premied altri frutti maturati nel periodo compre-so tra il ¡o gennaio e il 31 dicembre 1982;

b) sulle ritenute di cui al secondo com-ma dell'articolo 26 ed al penultimo commadell'articolo 27 del decreto del Presidentedella Repubblica n. 600 del 1973, effettuatesull'ammontare degli interessi, premi ed al-tri frutti o dei dividendi rispettivamente ma-turati o deliberati nel periodo compreso trail ¡o gennaio e il 31 dicembre 1982.

Se le ritenute indicate nel primo commanon sono effettuate a titolo di imposta, loammontare dell'addizionale si considera qua-le acconto dell'imposta dovuta dal sostituto.

Il versamento dell'addizionale, arrotonda-to a mille lire per difetto se la frazione nonè superiore a lire cinquecento o per eccessose è superiore, deve essere effettuato daisostituti d'imposta alle scadenze ~ compre-

se quelle previste dall'articolo 2 del decreto-legge 31 ottobre 1980, n. 693, convertito nel-la legge 22 dicembre 1980, n. 891, per il ver-samento di luglio e novembre 1982 ~ sta-

bilite per il versamento delle ritenute sul-le quali è commisurata l'addizionale.

Le attestazioni comprovanti il versamentodevono essere allegate alle dichiarazioni dicui all'articolo 7 del decreto del Presidentedella Repubblica 29 settembre 1973, n. 600.

P R E S I D E N T E. Su questo articolosono stati presentati due emendamenti. Sene dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),$egretario:

Sopprimere l'articolo.

9.1 PISTOLESE, RASTRELLI, CROLLALAN-ZA, FILETTI, FINESTRA, MARCHIO,

Pozzo, MONACO

Sopprimere l'articolo.

9. 2 POLLASTRELLI, BONAZZI, DE SAB-

BATA, BACICCHI, BOLLINI, MILANI

Giorgio, GRANZOTTO, CALICE,

FERRUCCI

P R E S I D E N T E. Gli emendamenti9. 1 e 9.2 sono già stati illustrati.

Non essendo stati presentati, sull'artico-lo lO, altri emendamenti oltre quelli sop-pressivi 10. 1 del senatore Pistolese e di al-tri senatori e 10.2 del senatore Pollastrellie di altri senatori, metto ai voti Ïil mante-nimento dell'articolo stesso. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

£. approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 10. Se nedia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Art. 10.

L'addizionale deve essere versata secondole modalità previste per le singole impostealle quali l'addizionale stessa è commisu-rata.

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Senato della Repubblica ~ 18091 ~ VIII Legislatura

9 DICEMBRE1981346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO

Le caratteristiche e le modalità di rilasciodella attestazione, nonchè le modalità perl'esecuzione dei versamenti in tesoreria ela trasmissione dei relativi dati e documentiall'Amministrazione finanziaria e per i re-lativi controlli sono stabilite eon decretodel Ministro delle finanze di concerto con ilMinistro del tesoro.

Per i versamenti, l'accertamento, la liqui-dazione e la riscossione dell'addizionale non-chè per il contenzioso si applicano le dispo-sizioni relative alle imposte sulle quali laaddizionale stessa è commisurata; se l'ad-dizionale è commisurata alle ritenute sui red-diti indicati nell'articolo precedente si ap-plicano altresì le norme relative alle stesserHenute.

P R E S I D E N T E. Su questo articolosono stati presentati due emendamenti. Sene dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Sopprimere l'articolo.

10. 1 . PISTOLESE, RASTRELLI, CROLLALAN-

ZA, FILETTI, FINESTRA, MARCHIO,

POZZO, MONACO

Sopprimere l'articolo.

10. 2 POLLASTRELLI, BONAZZI, DE SAB-BATA,BACICCHI, BOLLINI, MILANIGiorgio, GRANZOTTO, CALICE,FERRUCCI

P R E S J D E N T E. Tali emendamentisono già stati illustrati.

Non essendo stati presentati, swll'artico-.Jo 10, altri 'emendamenti oltre queHi sop-pressivi 10. 1 del senatore Pistolese e di al-tri senatori e 10. 2 del senatore Pollastrellie di altri senatori, metto ai voti il manteni-mento dell'articolo stesso. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

:È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 11. Se nedia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Art. 11.

Le esattorie, comprese quelle aventi sedenella regione Sicilia, devono versare allacompetente sezione di tesoreria provincia-le dello Stato gli importi ricevuti a titolodi addizionale con arrotondamento sull'im-porto complessivo del versamento, a millelire per difetto se la frazione non è supe-riore a lire cinquecento o per eccesso se èsuperiore. Alle esattorie compete una com-missione nella misura dello 0,25 per centodell'importo dell'addizionale versato alla se-zione di tesoreria provinciale dello Stato conun minimo di lire mille e fino ad un mas-simo di trentamila lire per ogni singola ope-razione, da trattenere sull'ammontare del pa-gamento medesimo.

Per il versamento dell'addizionale da par-te dell'amministrazione postale si applicanole vigenti modalità previste per i,l versamen-to delle ritenute cui l'addizionale è commi-surata.

Le aziende delegate ovunque ubicate de-vono eseguire il versamento deU'addizionaleper la.quale hanno ricevuto delega, diretta-mente alla sezione di tesoreria provincialedello Stato, previa compilazione di appositadistinta per la imputazione ad apposito ca-pitolo del bilancio dello Stato, nel termineprevisto dall'articolo 2 del decreto-legge 23dicembre 1977, n. 936, convertito, con mo-dificazioni, in legge 23 febbraio 1978, n. 38.

Le aziende delegate devono versare allesezioni di tesoreria provinciale dello Statoaventi sede nella regione Sicilia le sommerelative a deleghe conferite a proprie dipen-denze ubicate nel territorio di detta regio-

. ne. Le somme relative a deleghe conferitea dipendenze situate al di fuori del terri-torio della regione Sicilia non possono essereversate a tesorerie provinciali dello Statoubicate in detta regione.

All'azienda delegata compete, a carico del-lo Stato, per ciascuna operazione la com-

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Senato d~l1a Repubblica

346a SEDUTA(notturna)

VIII Legislatura~ 18092 ~

.'===

9 DICEMBRE 1981ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

missione di cui all' articolo 17 della legge 2dicembre 1975, n. 576, e successive modifi~cazioni.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Sopprimere l'articolo.

P R E S I D E N T E . Su questo articolo 12. 4e stato presentato un emendamento. Se nedia lettura.

c O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Sopprimere l'articolo.

Il. 1 POLLASTRELLI, BONAZZI, DE SAB-BATA, BACICCHI, BOLLINI, MILANI

Giorgio, GRANZOTTO, CALICE,

FERRUCCI

P R E S I D E N T E. Questo emendamen-to è già stato illustrato. Non essendo statipresentati, sull'articolo 11, altri emendamen-ti oltre quello soppressivo del senatore Pol-lastre1li e di altri senatori, metto ai voti ilmantenimento dell'articolo stesso.

Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

t!: approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 12. Se nedia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Art. 12.

L'intero gettito derivante dalle disposizio-ni recate dagli articoli da 7 a Il è di esclu-siva spettanza dell'erario ed è destinato allacopertura degli oneri derivanti dall'applica-zione della presente legge per il finanzia-mento dei bilanci dei comuni e delle provin-ce per l'anno 1982.

PRESIDENTEcolo sono stati presentatimen ti. Se ne dia lettura.

Su questo arti-alcuni emenda-

POLLASTRELLI, BONAZZI, DE SAB-

BATA, BACICCHI, BOLLINI, MILANI

Giorgio, GRANZOTTO, CALICE,

FERRUCCI

Sostituire le parole «dagli articoli da 7a Il}) con le altre: «dall'articolo prece-dente ».

12.2 RASTRELLI, PISTOLESE, CROLLALAN-

ZA, FILETTI, FINESTRA, MARCHIO,

POZZO, MONACO

Le parole da: « ed è destinato alla coper-tura}) sino alla fine sono soppresse.

12. 1 SPADACCIA, STANZANI GHEDINI

In via subordinata all'emendamento 12.4,sopprimere le parole da: «ed è destinato»sino alla fine.

12. 5 POLLASTRELLI, BONAZZI, DE SAB-BATA, BACICCHI, BOLLINI, MILANI

Giorgio, GRANZOTTO, CALICE,

FERRUCCI

Sopprimere le parole: «per il finanzia-mento dei bilanci dei comuni e delle pro-vincie per l'anno 1982 ».

12.3 RASTRELLI, PISTOLESE, CROLLALAN-

ZA, FILETTI, FINESTRA, MARCHIO,

POZZO, MONACO

P R E S I D E N T E . L'emendamento12.4 è già stato illustrato. L'emendamento12. 2 è precluso.

S P A D A C C I A. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Ho già spiegato al-l'articolo 5 che questa indicazione di una de-stinazione di copertura per le nuove entrate

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Senato della Repubblica ~ 18093 ~ VIII Legislatura

9 DICEMBRE1981346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

la ritengo impropria, illegittima, propagandi-stica e, come ho detto per l'altro articolo,anche di questo propongo Ja soppressione.

B O N A Z Z I . Domando di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I . Mi rimetto a quanto il se.natore De Sabbata ha già detto a propositodeIS. 5.

R A S T R E L I . Domando di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

R A S T R E L L I . L'emendamento 12.3rientra nel contesto logico di una previstasoppressione degli articoli dal 7 all'l1; quin-di tendeva soltanto a suffragare la destinazio-ne dei fondi per quanto riguarda l'articolo11. Una volta che non è stato possibile otte-nere l'annullamento attraverso gli emenda-menti agli articoli dal 7 all'l1, cessa il moti-vo logico della permanenza di questo emen-damento.

P R E S I D E N T E . Allora, l'emenda-mento 12. 3 è ritirato. Invito la Commissio-ne ed il Governo ad esprimere il parere su-gli emendamenti in esame.

C A R O L L O, relatore. Contrario.

A N D R E A T T A , ministro del tesoro.Contrario.

P R E S I D E N T E . Metto ai votil'emendamento 12.4, presentato dal senatorePollastrelli e da altri senatori. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 12.1, pre-sentato dai senatori Spadaccia e StanzaniGhedini, di contenuto identico all'emenda-mento 12.5. Chi l'approva è pregato di al-zare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'articolo 12. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

:Ë:approvato.

Passiamo all'esame degli articoli succes-sivi. Se ne dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Art. 13.

Con effetto dallo gennaio 1982 l'ulterioredetrazione d'imposta di lire 52.000, di cuiall'articolo 3 della legge 24 aprile 1980,n. 146, è elevata a lire 130.000 e l'importadi lire 3.000.000 previsto dall'articolo 1 deldecreto-legge 20 luglio 1981, n. 378, conver-tito nella legge 10 agosto 1981, n. 490, è ele-vato a lire 3.500.000.

:Ë:approvato.

Art. 14.

La ritenuta d'acconto di cui al secondocomma dell'articolo 26 del decreto del Pre-sidente della Repubblica 29 settembre 1973,n. 600, e successive modificazioni ed inte-graziani, non si applica agli interessi corri-sposti dalle aziende ed istituti di credito suidepositi e conti correnti intrattenuti con gliistituti centrali di categoria.

P R E S I D E N T E. Su questo articolosono stati presentati alcuni emendamenti.Se ne dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Sopprimere l'articolo.

14. 2 POLLASTRELLI, BONAZZI, DE SAB-BATA, BACICCHI, BOLLINI, MILANI

Giorgio, GRANZOTTO, CALICE,

FERRUCCI

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Senato della Repubblica ~ 18094 ~ VIII Legislatura

9 DICEMBRE 1981346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA-RESOCONTO STBNOGRAFICO

Sostituire le parole: « non si applica agli »

con le altre: «è ridotta alla metà per gli ».

14. 1 RASTRELLI, PISTOLESE, CROLLALAN-

ZA, FILETTI, FINESTRA, MARCHIO,

Pozzo, MONACO

P R E S I D E N T E . L'emendamento14. 2 è già stato illustrato.

R A S r R E L L I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

R A S T R E L L I. L'emendamento 14.1è una subordinata rispetto all'emendamentoPollastrelli, al quale daremo voto favorevolein caso di ,reiezione dell'emendamento sop-pressivo; 10 mantengo perchè mi sembra as-surdo che in un momento in cui andiamoa colpire una generalità di soggetti con l'au-mento di balzelli e tasse, si agevolino conesenzioni dalla ritenuta d'acconto i conti in-terbancari che sono conti patrimoniali traenti forti.

Insisto sull'opportunità che l'Assemblea,voglia perlomeno ridurre alla metà il getti-to fiscale e non esonerare completamenteda un'imposta simile gli istituti bancari neiconti interbancari, solo perchè sono dei po-tentati economici che trovano anche in que-st'Aula il loro appoggio, secondo il nostropunto di vista, illegittimo ed irrituale.

P R E S I D E N T E . Metto ai votil'emendamento 14.2, presentato dal senato-re Pollastrelli e da altri senatori. Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 14.1, presen-tato dal senatore Rastrelli e da altri senato-ri. Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'articolo 14. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

:È approvato.

Passiamo all'esame degli articoli successi-vi. Se ne dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Art. 15.

Gli interessi sui depositi e conti correntiin valuta estera di soggetti non residenti.inclusi i titolari dei conti per emigranti,disciplinati dal decreto ministeriale 12 mar.zo 1981, corrisposti dalle aziende ed istitutidi credito non sono soggetti alla ritenutadi cui al secondo comma dell'articolo 26del decreto del Presidente della Repubblica29 settembre 1973, n. 600, e successive ma-dificazioni ed integrazioni, e sono esenti dal-le imposte sul reddito.

(È approvato).

Art. 16.

La misura del versamento d'acconto del-l'imposta sul reddito delle persone fisiche,delll'imposta sul reddito delle pen¡one giu-ridiche e dell'imposta locale sui redditi pre-vista dalla legge 23 marzo 1977, n. 97, esuccessive modificazioni, e dal decreto-Iegge23 dicembre 1977, n. 936, convertito, conmodificazioni, nella legge 23 febbraio 1978,n. 38, ,da effettuarsi a decorrere dalJa datadi entrata in vigore della presente legge perl'anno 1982 ovvero per il periodo d'impostain corso alla suddetta data per i soggettiil cui periodo d'imposta non coincide conl'anno solare, è elevata dal 90 al 92 per cento.

P R E S ID E N T E . Su questo articoloè stato presentato un emendamento. Se nedia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Sopprime"e l'articolo.

16.1 POLLASTRELLI, BONAZZI, DE SAB-

BATA, BACICCHI, BOLLINI, MILANIGiorgio, GRANZOTTO, CALICE,

FERRUCCI

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Sel'zato della Repubblica ~ 18095 ~ V I I I Legislatura

346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO 9 DICEMBRE 1981

P R E S I D E N T E . Questo emenda-mento è stato già illustrato. Invito la Com-missione ed il Governo ad esprimere il pa-rere.

C A R O L L O, relatore. Esprimo parerecontrario.

T A M B R O N I A R M A R O L I, sot-tosegretario di Stato per le finanze. Ancheil Governo è contrario.

P R E S I D E N T E . Non essendo statipresentati, sull'articolo 16, altri emendamen-ti oltre quello soppressivo 16.1 del senatorePollastrelli e di altri senatori, metto ai votiil mantenimento dell'articolo stesso.

Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

È approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 17. Se nedia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

DISPOSIZIONI IN MATERIADI FINANZA LOCALE E REGIONALE

Art. 17.

Per l'anno 1982 lo Stato concorre al finan-ziamento dei bilanci comunali e provincialimediante l'erogazione di contributi per unammontare complessivo di lire 17.380 mi-liardi.

Il contributo di cui al primo comma è ri-dotto per un importo corrispondente all'am-montare degli stanziamenti iscritti nei bilancidi previsione degli enti locali ai sensi delprimo e del quarto comma dell'articolo 18del decreto-legge 28 febbraio 1981, n. 38, con-vertito con modificazioni nella legge 23 apri-le 1981, n. 153, e risultanti dalle certificazio-ni prodotte ai sensi dell'articolo 24 del pre-detto decreto-legge.

P R E S I D E N T E . Su questo articolosono stati presentati alcuni emendamenti.Se ne dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

Al primo conl1na, arlteporre il seguente:

«Fermo restando l'obbligo del pareggiodei bilanci, per l'anno 1982, i comuni e leprovince dispongono di entrate complessivecorrispondenti a quelle spettanti per J'anno1981, a norma del decreto-legge 28 febbraio1981, n. 38, convertito, con modificazioni,nella legge 23 aprile 1981, n. 153, aumentatedel 16 per cento ».

17.4 COSSUTTA,BONAZZI, CALICE, BA-CICCHI, POLLASTRELLI, BOLLINI,

MILANI Giorgio, MARSELLI,GRANZOTTO, VITALE Giuseppe,

SEGA, DE SABBATA, GRAZIANI,

IANNARONE, STEFANI, BERTI,

FERRARt\ Maurizio, MODICA,

GROSSI, MORANDI, URBANI

Sostituire il primo comma con il se-guente:

«Tenuto conto dell'ammontare delle en-trate proprie che i comuni e le provincesono tenuti a conseguire nel 1982 a normadelle disposizioni vigenti, e di futuri prov-vedimenti legislativi, lo Stato concorre alfinanziamento dei bilanci comunali e pro-vinciali mediante trasferimenti per un im-porto, valutato in lire 18.850 miliardi, taleda assicurare il complesso di entrate indi-cate nel comma precedente ».

17.5 COSSUTTA, BONAZZI, CALICE, BA-

CICCHI, POLLASTRELLI, BOLLINI,

MILANI Giorgio, MARSELLI,GRANZOTTO, VITALE Giuseppe,

SEGA, DE SABBATA, GRAZIANI,

IANNARONE, STEFANI, BERTI,

FERRAR4. Maurizio, MODICA,GROSSI, MORANDI, URBANI

Sostituire il primo comma con i seguenti:

« I bilanci dei Comuni e delle Province so-no dotati di entrate proprie e di trasferÌ-menti statali corrispondenti a quelle accer~tate nel 1981 maggiorate del 16 per cento,con esclusione delle rate di ammortamentodei mutui concessi o da contrarre, e con l'ag-

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Senato della Repubblica ~ 18096 ~ VII I Legislatura

9 DICEMBRE1981346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

giunta dell'importo previsto per il 1982 perlo stesso titolo.

I trasferimenti statali, di cui al commaprecedente, sono determinati tenendo con-to delle maggiori risorse effettive che deri-veranno come entrate proprie ai Comuni ealle Province da provvedimenti legislativiin corso di adozione, nonchè dagli avanzi diamministrazione alla fine del 1981 e dal re-cupero di spese una tantum non dovute perlegge o titolo esecutivo e valutando le ratedi ammortamento dei mutui contratti o dacontrarre per il loro effettivo importo peril 1982.

L'importo complessivo dei trasferimentistatali di cui al primo comma è valutato inHre 17.300 miliardi, ivi compreso l'importadi lire 2.000 miliardi, di cui al successivoarticolo 23 lettera b) e l'importa di lire 500miliardi per manovra perequativa ».

17.3 LAZZARI, GOZZINI, NAPOLEONI, VI-

NAY, ULIANICH, ROMANÒ, LA VAL-

LE, RAVAIOLI, FIORI

In via subordinata all'emendamento 17.3,

al primo C0111ma, quarta riga, sostituire la

parola: « di» con le altre: {(valutato in ».

17.8 LAZZARI, OSSICINI, ROMANÒ, LAVALLE, RAVAIOLI, NAPOLEONI,

RICCARDELLI, BRANCA, VINAY,

GOZZINI

Al primo comma, sostituire la cifra:« 17.380» con l'altra: « 15.780 ».

17.1 RASTRELLI, PISTOLESE, CROLLALAN-

ZA, FILETTI, FINESTRA, MARCHIO,

POZZO, MONACO

In via subordinata all'emendamento 17.1,dopo il primo comma, inserire il seguente:

« Tale importo per lire 15.780 è ripartitotra Comuni e Provincie proporzionalmentealle somme spettanti a ciascun ente perl'anno 1981 a carico del bilancio dello Sta-to in applicazione del decreto-legge 28 feb-braio 1981, n. 38 convertito con modificazio-ni nella legge 23 aprile 1981, n. 153; per leresiduali lire 1.600 miliardi, la ripartizionesarà esclusivamente riservata alle Provinciee Comuni delle Regioni Campania e Basili-

cata, danneggiate dal sisma del 23 novembre1981 ».

17. 2 RASTRELLI, PISTOLESE, CROLLALAN-

ZA, FILETTI, FINESTRA, MARCHIO,

Pozzo, MONACO

Dopo il primo comma, inserire il se-guente:

,< In ogni caso, i trasferimenti a carico

dello Stato non potranno superare l'ammon-tare di quelli dovuti ai singoli comuni eprovince per l'anno 1981 a norma del decre-to-legge 28 febbraio 1981, n. 38, convertito,con modificazioni, nella legge 23 aprile 1981,n. 153, incrementato, con esclusione deglistanziamenti di cui al secondo comma, nellamisura del 16 per cento, oltre al fondo diriequilibrio, di cui al successivo artico-lo 17.0.1».

17.6 COSSUTTA, BONAZZI, CALICE, BA-

CICCHI, POLLASTRELLI, BOLLINI,

MILANI Giorgio, MARSELLI,GRANZOTTO, VITALE Giuseppe,

SEGA, DE SABBATA, GRAZIANI,

IANNARONE, STEFANI, BERTI,

FERRARA Maurizio, MODICA,GROSSI, MORANDI, URBANI

Dopo il primo comma, inserire il se-guente:

« Agli effetti di cui al comma precedente,il calcolo dell'incremento sino ad un mas-simo del 16 per cento è effettuato sul com-plesso dei trasferimenti statali spettanti aisingoli enti locali per il 1981, al netto deglioneri finanziari e delle perdite e dei contri-buti per i servizi di trasporto relativi al-l'esercizio 1981; al risultato così ottenuto èsuccessivamente aggiunto l'importa deglioneri finanziari relativi al 1982, ferma re-stando l'attribuzione al fondo di cui all'ar-ticolo 23 delle somme relative ai servizi ditrasporto ».

17.7 COSSUTTA, BONAZZI, CALICE, Bk

CICCHI, POLLASTRELLI, BOLLINI,

MILANI Giorgio, MARSELLI,GRANZOTTO, VITALE Giuseppe,

SEGA, DE SABBATA, GRAZIANI,

IANNARONE, STEFANI, BERTI,

FERRARA Maurizio, MODICA,

GROSSI, MORANDI, URBANI

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Senato della Repubblica ~ 18097 ~ VIII Legislatura

9 DICEMBRE1981346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

B O N A Z Z I . Domando di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I . Illustrerò gli emendamen-ti 17.4, 17.5, 17.6 e 17.7 che sono tra lorologicamente collegati. Nel formularli, il no-stro Gruppo ha principalmente tenuto contodella risoluzione che l'associazione dei co-muni ha adottato a Viareggio alcuni mesifa, risoluzione ~ lo ricordo ~ firmata datutte le componenti dell'ANC! (Democraziacristiana, Partito socialista, Partito social-democratico, Partito repubblicano, Partitoliberale) ed ha tenuto conto dell'andamentodella discussione in Commissione.

Soprattutto i colleghi che hanno seguitoquesta discussione avranno notato che il te-sto che proponiamo in Aula è diverso daquello che avevamo proposto in Commissio-ne. Ci basiamo, lo dico molto sinteticamente,su alcuni oriteri. Prima di tutto, più chesu cifre presunte, sull'individuazione dellesomme effettivamente e legittimamente spe-se dai comuni nel 1981. Non aggiungo altro,ma mi si consenta una brevissima digressio-ne. Qualcuno ha voluto attribuire al nostropartito l'emanazione, in questi giorni, di una

direttiva per incrementare le spese correntidei comuni.

Presidenza del vice presidente M O R L I N O

(Segue B O N AZ Z I). Tengo soprattut-to a difendere il credito che la sezione delnostro Partito che si occupa di questi pro-blemi giustamente ha, perchè una direttivacome questa, oltre ad essere temeraria, sa-rebbe anche stolida.

Tutti sanno che le spese, specialmente colmeccanismo previsto dal decreto-legge n. 138,convertito nella legge n. 151, non si possonoaumentare nelle ultime settimane. Non sipuò aumentare il personale che è regolatosecondo un criterio ben noto; non si posso-no aumentare gli ammortamenti dei mutuiperchè nell'ammortamento del 1981 vanno imutui stipulati nel 1980; non si possonoaumentare, se non nel limite stabilito dallalegge, gli stanziamenti per beni e servizi.Forse l'-qnico margine di manovra è qui, maè molto ristretto, com'è facilmente compren-sibile. Tutti i comuni potevano aumentarele spese per servizi del16 per cento; lo han-no fatto in preventivo. E, sopravvenuto un1,7 per cento (incremento della componenteprezzi del PIL) che i comuni hanno sapu-to di poter utilizzare solo in queste settima-ne. Sono, onorevoli colleghi, 80-85 miliardiche vengono impegnati in queste settimane.Tutto qui. Nessuna direttiva sensatamente si

poteva pensare di dare su questa mate-ria: le spese sono quelle che sono; non pos-sono essere artificiosamente aumentate inqueste ultime settimane. Il criterio che pro-poniamo è, quindi, quello .di rilevare le spe-se legittimamente fatte dai comuni e sullabase di queste spese consentire una possibi-lità di incremento complessiva del 16 percento, cioè quella che è richiesta nella riso-luzione dell'ANC! che prima ricordavo, edinoltre provvedere alla copertura di questespese mediante un concorso coordinato dientrate proprie dei comuni e di trasferimen-ti a carico dello Stato.

Una delle modificazioni che abbiamo in-trodotto rispetto all'emendamento propostoin Commissione è stata proprio in questosenso e l'abbiamo introdotta raccogliendosuggerimenti venuti dal confronto in Com-missione.

Ricorderà forse il Ministro del tesoro che,sia pure ufficiosamente, ci disse: voi chiede-te una rete di sicurezza; cioè accogliendo ilcriterio che quell'incremento del 16 per cen-to deve essere realizzato con il concorso del-le entrate dei comuni che allora, come ora,non conosciamo quali potranno effettiva-mente esst're, abbiamo concepito un mecca-

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Senato della Repubblica ~ 18098 ~ VII] Legislatura

9 DICEMBRE1981346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

nismo per cui i trasferimenti dello Statodiminuiscono nella misura in cui si potran-no realizzare entrate proprie, per ogni co-mune, che consentano l'incrementa comples-sivo al 16 per cento.

Questa, molto in breve, è l'ispirazione deinostri emendamenti. Su questo punto la stes-sa stampa, che ha commentato le vicendedi questi giorni, ha creato equivoci. In que-sto modo non si danno, come è stato scrittoin molti titoli dei giornali, più soldi ai comu-ni: nel migliore dei casi si davano ai comu-ni tanti soldi, in valore reale, quanti ne han-no avuti nel 1981 e non più soldi, quindi,non una possibilità di espansione di servizi,valutati piÜ o meno necessari; si garantisco-no semplicemente il mantenimento e la fun-zionalità dei servizi esistenti.

Abbiamo ritenuto di proporre questi emen-damenti neHa legge finanziaria perchè ci pa-reva che fosse questa l'occasione in cui sidovevano indicare alcuni criteri direttivi.

Certo, la discussione fatta in questa sedemanca di alcuni elementi di giudizio alcunidei quaJi il Ministro del tesoro ha preannun-ciata nella sua dichiarazione di qualche gior-no fa: sono quelli che dovrebbero essere con-tenuti nel decreto che riguarda la finanzalocale, che in ogni caso deve essere adottatonei prossimi giorni o al massimo nelle pros-sime settimane e, comunque, entro il 31 di-cembre di questo anno.

Dobbiamo rilevare, onorevoli colleghi, ono-rC'lole Presidente del Consiglio, onorevoli Mi-nistri, che la soluzione più razionale sarebbestata quella, pure indicata (non è neppurequesta una proposta dei comunisti) nella ri-soluzione dell'ANCI, che con testualmente, oprima, della legge finanziaria fosse presen-tato un disegno di legge che istituisse un'areaimpositiv:l autonoma e comunque prevedes-se, anche con provvedimento separato, il re-gime della finanza locale del 1982. Se arri-viamo ad usare uno strumento così impro-prio e così estremo come il decreto-legge, contutte le conseguenze che abbiamo sperimen-tato e recriminato negli anni scorsi, è per-chè non si è a'vuta la possibilità, la volontà,la capacità di presentare tempestivamentequesto provvedimento. Abbiamo voluto, insostanza, con i nostri emendamenti aprire

qui un confronto e un discorso che natural.mente avrà il suo sbocco naturale nella di-scussione che si aprirà sul provvedimentoche il Governo ha preannunciata.

L A Z ZAR I . Domando di parlare.

P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.

L A Z ZAR I . Il nostro emendamentosi muove nell'impostazione generale di que-sto bilancio e anche di quanto in sede di re-plica è stato aggiunto dal Ministro del tesoroLe nostre posizioni non divergono sostanzial-mente da quello che ha enunciato il senato-re BonazzÌ. Infatti la nostra proposta inten-deva riagganciarci direttamente alle richie-ste dell'ANCI e teneva conto anche della si-tuazione reale in cui siamo costretti a con-tenerci.

È infatti evidente che finiamo col ripetereanche quest'anno l'errore della doppia legi-shzione ~ che praticamente ci accompagna

dalla fine del 1978 ~ agendo con la leggefinanziaria e con il decreto-legge.

Do atto ai Ministro del tesoro di averenotevolmente allargato nella replica il di-scorso e di aver accolto, almeno nella im-postazione generale, quello che era stato nel-la sostanza negato nella relazione e anche inCommissione.

Gradiremmo appunto in questa sede unapr~cisazione maggiore da parte del Ministrodel tesoro perchè non conosciamo il decre-to. Il decreto è stato solamente annunciatoe quindi non conosciamo i suoi termini esat-ti, per cui rimane estremamente difficileassumere una posizione in queste condizioni.

Per quanto ci riguarda, ascolteremo cosaci dirà il Ministro. Per il momento mante-niamo il nostro emendamento, salvo eventua-le altra decisione.

R A S T R E L L I . Domando di parlare.

P R E S I D-E N T E . Ne ha facoltà.

R A S T R E L L I . Signor Presidente,illustrerò sia l'emendamento 17. 1 che il17. 2.Col primo emendamento, nella logica che ab-biamo espresso, riteniamo di ricondurre alla

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VIII Legislatura._~""""",~~-,=""-"",-.~.c -::=.c :-.cc:: -:::,~~ --:c. - c-- -.--

~ 18099 ~

9 DICEMBRE 1981

,,:enato della Re¡mbblÙ {;

346a SEDUTA (notturna)

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AS"~M8LEA -- RESOCONTO STENOGt0\FíCO

prima previsione legislativa, cioè al disegnodi Jegge finanziaria presentato dal Governo,la somma globale spendi bile per i comunipari a 15.780 miliardi, che è l'equivalente delconsuntivo delle spese effettivamente soste-nute dai comuni per l'anno decorso, evitan-do quindi quella plusvalenza nel presuppo-sto che, in un momento di rigidità economi-ca, in un momento in cui il popolo italianoviene chiamato a sacrifici notevoli, è la stes-sa organizzazione dello Stato, sono gli stessilivelli intermedi, è la struttura organica deilivelli istituzionali che devono subire il pri-mo contraccolpo in senso negativo, nel sensodel risparmio e nel senso dell' austerità.

Aver alterato questa somma significa averceduto a una pressione per spese che moltevolte non trovano la loro collocazione giusti-ficativa neanche sotto il profilo delle spesecorrenti, essendo soprattutto spese velleita-rie, per cui riteniamo di poter insistere sullariduzione della somma spendibile per i co-muni in ragione della previsione governati-va di 15.780 n1iliardi.

L'emendamento 17.2 è invece una subordi-nata, rispetto al precedente nostro emenda-mento. Significa esattamente che, ove maisì arrivasse, da parte di questa Assemblea,ad approvare lo stanziamento maggiore dellasomma di cui ai lavori della Commissione,la parte residua rispetto ai 15.780 miliardiviene destinata esclusivamente alle regioniBasilicata e Campania recentemente colpitedal terremoto; questo per coprire una gravis-siva omissione del Governo che ha dimenti-cato una particolare circostanza che riguar-da proprio le zone terremotate. Se propriobisogna giustificare dal punto di vista lega-le e morale un aumento del flusso ai comu-ni in questo senso, bisogna che la priorità,in relazione a queste maggiori somme, siadestinata proprio alle regioni che ancora og-gi, a un anno dal terremoto, vedono comple-tamente stravolta la loro economia, le ragio-ni di sicUlezza e le motivazioni di fondo diuna possibile civile convivenza.

Insistiamo quindi su questo emendamentoriduttivo c in mancanza chiediamo che convotazione separata sia proposta la discrimi-nante per il maggior flusso a favore soltantodelle regioni Campania e Basilicata.

P R E S I D E N T E . Invito la Commis-sione ad esprimere il parere sugli emenda-menti in esame.

C A R O L L O , relatore. Signor Presiden-te, sono contrario a tutti gli emendamentiall' articolo 17.

P R E S I D E N T E . Invito il Governoad esprimere il parere.

* A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Signor Presidente, nella terza settimana disettembre il Presidente del Consiglio, rice-vendo il consiglio direttiva dell'ANCI, avevaaffermato che il Governo intendeva, nellalegge finanziaria e nel provvedimento sullaformazione dei bilanci comunali, assicurareun incremento dei trasferimenti statali percassa e per competenza del 16 per cento, inanalogia con quanto chiaramente stabilisceun articolo della legge finanziaria a propo-&ito delle regioni.

Per quanto riguarda i problemi di cassa,è inserita nel bilancio del 1982 un'autorizza-zione di cassa che corrisponde al 16 per cen-to di incremento rispetto ai trasferimenti ef~fettuati nel corso del 1981. Quindi, le pole-miche avu1esi in questi giorni su un even~tuale sfor,clamento del limite di effettivo ri-corso al mercato finanziario stabilito in50.000 miliardi sono pretestuose e basate sufalse informazioni.

Per quanto riguarda la competenza, il Go~verno ha dichiarato, attraverso un mio in-tervento conclusivo in sede di discussionegenerale, che si intende stabilire con la leg-ge di formazione dei bilanci la possibilitàpe~' i comuni e le province di determinareun incremento di spesa sulle spese per il1981 pari al 16 per cento, escluse le speseuna tantum nella base di partenza ed esclu-sa la possibilità di effettuare spese una tan-tum nel 1982.

11Governo ha intenzione nei prossimi gior-ni, comunque in tempo utile per dare la pos-sibilità ai comuni di approvare i loro bilanci,di presentare un provvedimento. Questo de-creto-legge ha diversi gradi di libertà e in re-lazione a questi gradi di ilbertà chiedo che

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Senato della Repubblica ~ 18100 ~ VIII Legislatura

9 DICEMBRE 1981346a SEDUTA (noi turna) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

non vengano presentati e vengano eventual-mente respinti emendamenti a modifica del-la determinazione puntuale del volume di tra-sferimenti che contiene la legge finanziaria.Infatti si prevede che gli avanzi di gestione1979, 1980 e 1981 non impegnati fino ad unacerta data del 1981 siano utilizzati per i fi-nanziamenti delle spese del 1982. Si prevedeun volume di tributi propri da realizzarsi at-traverso l'uso variaiIIlente configurato dellapolitica tariffaria dei comuni in modo cheil volume complessivo dei trasferimenti pos-sa mantenersi, come ho detto venerdì, nei li-miti fissati dalla legge finanziaria e contem-poraneamente sia possibile offrire ai comu-ni regole certe di formazione dei loro bilan-ci sulla base del criterio generale che, perquanto riguarda le spese istituzionali dei co-muni, ad eccezione delle spese una tantum,il bilancio di competenza possa essere im-postato sulla base di una crescita del 16 percento.

Ho preso atto di alcune notazioni di ri-flessione nell'intervento del collega Bonazzi.Ho preso atto di una smentita alla voce cheaveva seriamente preoccupato molti ambien-ti politici. Credo non sia il caso di entrarein una discussione puntuale di meccanismiche trovano una loro sede precisa ed equili-brata, dopo la necessaria meditazione, neldecreto-legge sulla formazione di bilanci co-munali. Mi sembra che grandi progressi sia-no stati fatti nell'anno scorso. Abbiamo eli-minato tutte le segmentazioni, a parte quel-la relativa ai mutui che più opportunamentedebbono essere esclusi dalla dinamica di in-cremento delle entrate là dove certi mutuisono stati contratti. Abbiamo avuto quest'an-no mutui di piccoli comuni che rappresenta-no spese in cui il servizio per il debito rap-presenta percentuali elevate per la disponi-bilità comunale. Quindi una regola generaleche eliminasse anche la segmentazione perquanto riguarda il servizio del debitocreerebbe molti inconvenienti.

Infine varie disposizioni, su cui esistonoemendamenti e mozioni da parte di tutti iGruppi, sono relative al fondo di perequa-zione che il Governo riafferma di voler in-cludere, in continuità con la filosofia dello

scorso anno, nel decreto-legge di formazionedei bilanci comuIillli. Anche per questo misembra che la sede più opportuna sia quellasede e non la legge finanziaria. :È'.impor-tante nella legge finanziaria determinare lavalutazione del Governo dell'impegno dicompetenza e lasciare ad una sede unica lapossibilità per il Parlamento di un esamepiù complessivo e meno affrettato della va-lutazione di tutti gli aspetti della regola-mentazione della finanza locale.

Mi sembra un passaggio molto importan-te quello che stiamo facendo, come è statosottolineato in molti interventi avutisi nelladiscussione generale. Credo sia opportunolasciare le linee fondamentali di natura fi-nanziaria senza addentrarsi in materie comeil fondo di perequazione od altri meccani-smi specifici che trovano altrove la loromigliore sistemazione.

Sono qui~di contrario anche agli emenda-menti 17.1 e 17.2.

B O N A Z Z I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

B O N A Z Z I. Signor Presidente, pren-do atto dell'apprezzamento del Ministro perle precisazioni relative alla pretesa direttiva.Debbo aggiungere che non poteva essere pre-sa seriamente in considerazione nè destareserie preoccupazioni perchè, se ci fosse sta-ta, sarebbe stata veramente temeraria e im-possibile a realizzarsi. Questo soprattuttodovrebbe tranquillizzare chi vede trame otentativi di eludere un confronto aperto ecorretto in ogni momento di questa discus-sione.

n Ministro ci ha confermato che ritieneche l'onere a carico dello Stato debba esseredeterminato in relazione ad una procedurache verrà meglio precisata nel decreto sullafinanza locale di prossima adozione e chequindi la cifra che viene indicata nell'attualearticolo 17 è ~ sono parole del Ministro ~

una valutazione ritenuta congrua in relazio-ne all'applicazione di quella procedura cheancora non conosciamo nei suoi termini

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~enato della Repubblica VIn Legislatura~ 18101 ~

9 DICEMBRE 1981346a SEDUTA (notturna) AS:->EMDLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

esatti e che conosceremo non appena il de- C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),creta sarà adottato. segretario:

Come svevo già accennato, riconosciamoche il confronto più opportunamente puòavvenire in sede di conversione in legge deldecreto. Quindi decidiamo di non insistereper la votazione in questa sede degli emen-damenti all'articolo 17 che ~ per usare unaespressione. del nostro Regolamento ~ stral-

dama dalla discussione sulla legge finanzia-ria per affrontare un esame e un voto piùarticolato e più stringente nella discussioneche si aprirà non appena il decreto-leggesarà presentato al Parlamento per la suaconversione.

L A Z ZAR I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

L A Z ZAR I. Anche noi ritiriamo inostri emendamenti all'articolo 17 dopoquello 'Oh~ha dichiarato il Ministro.

P R E S I D E N T E. Senatore Rastrelli,mantiene i suoi emendamenti?

R A S T R E L L I. Certamente, signorPresidente.

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 17.1, presentato dal sena-tore Rastrelli e da altri senatori. Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 17.2, presen-tato dal senatore Rastrelli e da altri sena-tori. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'articolo 17. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

E approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo aggiuntivoproposto con l'emendamento 17. 0.1. Se nedia lettura.

Dopo l'articolo 17, inserire il seguente:

Art. ...

(' Al fine di promuovere il riequilibriodella spesa dei comuni e delle province delMezzogiorno e montani, nonchè dei comunie delle province la cui spesa media procapite per l'anno 1980 sia inferiore a quellast'=tbilita su basi nazionali e per classi dipopolazione, con decreto de] Ministro del.l'interno, d'intesa con il Ministro del tesoro,è istituito per l'anno 1982 un fondo )Jere-quativo di lire 650 miliardi, il cui importonon concorre a determinare i limiti di incre-mento delle entrate di comuni e province edei trasferimenti a carico dello Stato indi-cati nell'articolo precedente, e si aggiungeallo stanziamento previsto nel primo com-ma dello stesso articolo ».

17.0.1 COSSUTTA, BONAZZI, CALICE, BA-

CICCHI, POLLASTRELLI, BOLLINI,

MILANI Giorgio, l\t1ARSELLI,GRAKZOTTO, VITALE Giuseppe,

SEGA, DE SABBATA, GRAZIANI,

IANNARONE, STEFANI, BERTI,

FERRAR'\. Maurizio, MODICA,GROSSI, MORANDI, URBANI

C A L I C E. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

C A L I C E. Vorrei sottolineare alcunecose all'attenzione del Governo e dei colle-ghi. Nel dibattito sulla tormentata questio-ne della finanza locale mi pare che da varieparti sia stato posto il problema del fondoperequativo, del fondo cioè che riguarda ipiccoli comuni montani, che sono non sol-tanto nell'area meridionale ma anche nellearee settentrionali: e lo confermano i datidel Ministero dell'interno. Occorre inoltrededicare una particolare attenzione alle fa-sce dei comuni al di sotto dei 20.000 abi-

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Senato della Repubblica VIn Legislatura~ 18102 ~

9 DICEMBRE 1981

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346a SEDUTA (notturna)

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ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

tanti. Infine occorre considerare in modoparticolare i comuni del Mezzogiorno.

Il dibattito su questa questione sarà statoanche aspro in qualche momento, ma riten~go che abbia consentito di scoprire realisquilibri della situazione dei comuni italianinel loro complesso, sia per quello che ri-guarda la dotazione di personale comparati-vamente inteso, sia per quello che riguardala dotazione di servizi: sono squilibri legatiad una situazione storica, al modo cioè co-me è stata risanata la finanza locale, maanche allo scarso potere di contrattazionedi questa serie di comuni.

Il nostro emendamento, nel proporre l'au-mento del fondo perequativo che in lineadi principio già esiste neHa legislazione perla finanza locale, ha tenuto conto in sostanzadi questo dibattito reale sviluppatosi. E ciauguriamo che in sede di discussione dellalegge di merito in Commissione si tengaconto di questo dibattito che non soltanto èvenuto da parte comunista, ma ha coinvolto~ io credo ~ la stragrande maggioranza diquesta Assemblea. In questo senso anche noiritiriamo l'emendamento 17. 0.1, riservando-ci di riproporre all'attenzione questi proble~mi nella discussione di merito.

P R E S I D E N T E. Passiamo all'esa~me dell'articolo 18. Se ne dia lettura.

P A L A, segretario:

Art. 18.

Per l'anno 1982 la quota delIS per centodell'imposta di fabbricazione sugli oli mi-nerali, loro derivati e prodotti analoghi in-dicata alla lettera a) del primo comma del-l'artkolo 8 della legge 16 maggio 1970,n. 281, è elevata al 49,90 per cento.

n fondo comune regionale determinato aisensi dell'articolo 8 deHa legge 16 maggio1970, n. 281, e di quanto previsto al prece-dente comma è comprensivo:

a) delle somme corrispondenti alle spe-se eliminate dal bilancio dello Stato e del-le relative spese aggiuntive spettanti alleregioni a statuto ordinario in relazione alle

funzioni statali trasferite a tutto il 31 di-cembre 1981 con il decreto del Presidentedella Repubblica 24 luglio 1977, n. 616;

b) delle somme spettanti alle Regionia statuto ordinario ai sensi dell'articolo 5della legge 29 luglio 1975, n. 405, dell'arti-colo 103 deHa kgge 22 dicembre 1975,n. 685, dell'articolo 10 della legge 23 di-cembre 1975, n. 698, dell'articolo 3 della leg-ge 22 maggio 1978, n. 194, dell'articolo 22della legge 21 dicembre 1978, n. 845 e del-l'articolo unico deHa legge 22 dicembre 1979,n.642.

Il fondo comune regionale viene dpartitotra le :regioni a statuto ordinario in propor-zione alle somme attribuite a ciascuna re~gione per l'anno 1981 ai sensi dell'articolo 1della legge 10 maggio 1976, n. 356, e delledi,~posizioni di cui ai punti a) eb) del pre-cedente cumrna.

La riduzione di cui al quinto comma del-l'articolo 9 della legge 10 aprile 1981, n. 151,da effettuare nei confronti delle Regioni astatuto ordinario, viene operata sulle asse-gnazioni 5pettanti ai sensi del precedentecomma.

P R E S I D E N T E. Su questo articolosono stati ,presentati due emendamenti. Sene dia lettura.

P A L A, segretario:

Sostituire l'articolo con il seguente:

« n fondo comune istituito con l'artico-lo 8 della legge 16 maggio 1970, n. 281, èdeterminato, per l'esercizio finanziario 1982,in modo da assicurare che nell' eserciziomedesimo la cons'istenza del fondo non siacomunque inferiore a quella determinataper l'esercizio finanziario 1981 a normadell'articolo 1 della legge 10 maggio 1976,n. 356, come ridotta dall'articolo 2, primocomma, del decreto-legge 26 settembre 1981,n. 439, integrata:

a) delle somme corrispondenti alle spe-se eliminate dal bilancio dello Stato e del-le relative spese aggiuntive spettanti alleRegioni a statuto ordinario in relazione al-

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~ 18103 ~

9 DICEMBRE 1981

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346a SEDUJA (nOtlu'ï1a) ~\~~,SEMBLEA- RESOCONTO STE~OGRAHCU

le funzioni statali trasferite a tutto il 31dicembre 1981 con il decreto del Presiden-te della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616,quote determinate per l'esercizio finanzia-rio 1981;

b) delle somme spettanti alle Regionia statuto ordinario ai sensi dell'articolo 5della legge 29 luglio 1975, n. 405; dell'arti-colo 103 deIJa legge 22 dicembre 1975,n. 685; deB'articolo 10 della legge 23 dicem-bre 1975, n. 698; dell'articolo 3 della legge22 maggio 1978, n. 194; dell'articolo 22 del-la legge 21 dicembre 1978, n. 845, e dell'ar-ticolo unico della legge 22 dicembre 1979,n. 642, quote determinate per l'esercizio fi-nanziario 1981;

c) deUe somme spettanti alle Regionia statuto ordinario sulla legge 30 aprile1976, n. 386, come da riporto dell'assegna-zione dell'esercizio finanziario 1980, mag-giorata nella sua globalità dall'applicazionead essa della percentuale di incremento del16 per cento.

Il fondo co;-m:ne regionale, come deter-minato ai sensi dei precedenti commi delpresente articolo, viene ripartito nella suaglobalità tra le Regioni a statuto ordinarioin proporzione alle somme attribuite a cia-scuna di esse per l'anno 1981 ai sensi del-l'articolo 1 della legge 10 maggio 1976, n. 35,ad eccezione della quota concernente le ope-re universitarie per la quale continuano adessere in vigore le norme di cui alla legge22 dicembre 1979, n. 642. A partire dall'eser-cizio finanziario 1982 cessano i loro effetti,per quanto riguarda -la parte spettante alleRegioni a statuto ordinario, le distinte au-torizzazioni di spesa e le procedure di ri-parto di cui alla legge 29 luglio 1975, n. 405,articolo 103 della legge 22 dicembre 1975,n. 685, articolo 10 della legge 23 dicembre1975, n. 698, articolo 3 della legge 22 mag-gio 1978, n. 194, articolo 22 della legge 21dicembre 1978, n. 845.

11 recupero delle somme di cui al quintocomma dell' articolo 9 della legge 10 aprile1981, n. 51, da effettuare nei confronti del-le Regioni a statuto ordinario, viene ope-rato sulle erogazioni semestrali' del fondo

comune di cui al presente articolo, percompensazione contabile ».

18.2 COSSUTTA, BONAZZI, CALICE, BA-CICCHI, POLLASTRELLI, BOLLINI,

MILANI Giorgio, MARSELLI,

GRANZOTTO, VITALE Giuseppe,

SEGA

Al primo comma, sostituire la cifra:« 49,90 » con l'altra: «30 ».

18. 1 .:.~STRELLI,PISTOLESE, CROLLALAN-ZA, FILETIl, FINESTRA, MARCl-IIO,Pozzo, MONACO

C A L I C E. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

C A L I C E. Signor Presidente, il sensodd nostro emendamento 18.2 è legato a tTemotivazioni: la prima, su cui vorrei ri-chiamare l'att-ènzione dei colleghi della Com-missione affari costituzionali, è che noi nelfinanziamento per quest'anno delle regioniriteniamo che non sia legittimo riesumarela legge n. 281, ma sia lecito, giusto e costi-tuzionalmentç corretto far riferimento allalegge n. 356. Costituzionalmente corretto,perchè quella legge riconosceva aLle regioniil ruolo, che costituzionaLmente loro com-pete, di essere parte dell'ordinamento delloStato e quindi di compartecipare alla ge-stione e alla ripartizione delle entrate tri.butarie complessive dello Stato. Il nostrorifer1m-ènto nel primo comma di questoemendamento alLa legge n. 356 ha questosignificato, con una correzione che si facarico dell'acœttazione -del limite del 16per cento. Infatti, se avessimo dovuto cal-colarè i fondi sull'articolo 8 in base allalegge 11. 356, il maggiore gettito erarialeavrebbe dovuto essere dçJ più 30 per centorispetto al 1981, mentre noi abbiamo detto:calcoliamolo secondo quel principio, ma più16 per cento.

Seconda ragione del nostro emendamen-to': la necessità di includere, nel fondo del-l'articolo 8, il rifinanziamento, legato allalegge n. 386, degli enti di sviluppo agricolo.Mi auguro che non ci sia nessuno che obiet-

Page 30: DELLA REPUBBLICA - senato.it · nitasi questa sera, ha stabilito, all'unani-mità, chedomani, 10dicembre 1981,ilSe-nato, per ilseguito della discussione della leggefinanziaria, terrà

Selzato della Repubblica ~ 18104 ~ VIII Legislatur:J.

346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

ti su11a funzionalità, suH'efficienza e sul va-lore promozionale degli enti di sviluppoagricolo. Riconosciamo che da un punto divista istituzionale cipaœ cOI'lretto non in~terrompere il finanziamento di un ente stru~mentale al servzio delle regioni su oui puremoltissimé pe:rplessità avremmo ragione diaffacciare.

T'òrza questione. Riteniamo, pur nell'ambi-to della manovra del Governo a propositodel fondo nazionale dei trasporti, di faretrattenere allo Stato la quota di pertinenzaregionale che va a contributo sul fondo na~zionale dei trasporti, nel momento in cuie£fettiv.amente la Tesoreria erogherà (se ero~gherà, visti i tempi che corrono) i fondi alleregioni. Che senso ha una proposta di questotipo? Mantenere immutato il plafond a di~sposizione delle regioni ¡per eventuali ricor~si al mercato finanziario, vincolati come so-no, per legge, a finalità di investimento.

Queste sono le tre motivazioni di fondocostituzionalmente ineccepibiH che sono afondamento di questo nostro emendamento.

P R E S I D E N T E. Stante l'ass'ènzadei presentatori, dichiaro decaduto l'emen-damento 18. 1.

Invito la Commissione ad esprimere ilparere sull'emendamento in esame.

C A R O L L O, relatore. Mi dichiarocontrario.

P R E S I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

* A N D R E A T T A, ministro del tesoro.H Governo è contrario. Ritiene che il riferi-mento non possa essere .fatto ad una leggeche era chiaramente determinata nel suoperiodo di validità. Rinnova qui l'impegnodi presentare entro le prime settimane del-l'anno un testo .di legge suLla finanza regio-nale. Per quanto riguarda gli enti di svi-luppo, si ripete .Ja procedura già seguita nel1981 in considerazione del fatto che il fi-nanziamento di tali strutture rientra neicompiti istituzionali delle regioni che a tal

9 DICEMBRE 1981

fine pO'ssana utilizzare le risorse del fondocomune œgionale.

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'e~endamento 18.2, presentato dal sena-tore Cos-sutta e da altri senatori. Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

Metto ai voti l'artiIColo 18. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano

Non è approvato.

Passiamo aWesamè deLl'articolo aggiun-tivo proposto con l'emendamento 18. O. 1.Se ne dia lettura.

P A L A, segretario:

Dopo l'articolo 18, inserire il seguente:

Art. ...

« Il limite del 20 per cento, previsto dal-l'articolo 10 della legge 16 maggio 1970,n. 281, modificato dall'articolo 22 della leg-ge 19 maggio 1976, n. 335, è elevato al 25per cento ».

18. 0.1 FERRARh'\.GGRADI, GUALTIERI, MA-LAGODI, PARRINO, ROSSI, SCEVA-

ROLLI, SP4.NO, CONTI PERSINl

S C E V A R O L L I. Domando di par-lare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

S C E V A R O L L I. Signor Presidente,si tratta di un articolo aggiuntivo che vuoleconsentire alle regioni di ripristinare la lorocapacità di indebitamento. Con la legisla-zione attuale, le regiQni hanno la possibili-tà di indebitarsi finò' al 20 per cento delleloro entrate. Con !'istituzione del fondo na-zionale trasporti al quale concorrono anchele regioni, le loro entrate diminuiscono equindi anche la loro capacità di indebita-mento. Con l'articolo aggiuntivo si proponedi elevare dal 20 al 25 per cento tale capa-cità di indebitamento per ripristinare, come

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~ 18105 ~ VIII Legislatura

9 DICEMBRE1981346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

dicevo, la possibilità originaria, delle regio~ni, di ricorso al credito.

P R E S I D E N T E. Invito la Com-missione ed i,! Governo ad esprimçre il pa-rere sull'emendamento in esame.

C A R O L L O, relatore. Signor Presi-dente, non c'è dubbio che si tratta di unamaggiore spesa. Da un momento aU'altroil Governo ci dovrà dire da dove prendequesto denaro per la maggiore spesa. Per-tanto mi rimetto al Governo neHa speranzache dica in che misura ¡questa maggiorespesa possa essere garantita nel biJanciodello Stato.

T A RAB I N I, sottosegretario di Sta-to per il tesoro. Signor Presidente, vorreitranquiUizzare il 'senatore CaroUo. Questoemendamento, presentato dalla maggioranza,risponde ad una esigenza che è stata fattavaleœ nella parte conclusiva del ,suo inter-vento anche dal senatore Calice: esigenzaprospettata nell'emendamento comunista intermini tecnicamente non accettabili, perchètecnicamçnte è obbligatorio procedere allariduzione in sede di assegnazione, essendoquesto l'unico mezzo consentito per iscri-vere correlativamente per ,pari entità Ja cifranelJa tabella del Ministero dei trasporti co-stituente il capitolo del fondo nazionale tra-sporti; ma è un' operazione che dà luogoad una effettiva riduzione di capacità diindebitamento delle regioni in relazione alfatto che si o:iduce corrispondçntemente eglobalmente per 500 milial1di la base suUaquale le regioni possono contrarre mutuiper spese di investimento. Ricordo che leregioni, in base alla leggç finanziaria regio~naIe che rimane ianmutata, possono contrar-re mutui solo ¡per spese di investimenti. Perpoter ripristinare la capacità di investimentodelle regioni bisogna elevare conseguente-mente il lim1te che era del 20 per cento,consentendo un indebitamento corrisponden-te a quello che era possibile sulla base pre-cedente; e aggiungendosi i 500 miliardiche vengono detratti attualmente per il fon-do nazionale trasporti alla nuova base sulla

quale si deve faœ il ca1colo del:l'indebita~mento si porterebbe l'aumento da operarsinella capacità di indebitamento dal 20 al24 :per cento. Il 25 per cento è sostanzial-mente un arrotondamento privo di praticainfluenza, ~ comunque è privo di riHevo aifini dell'incidenza finanziaria.

P R E S I D E N T E. Passiamo alJa vo-tazione dell'emendamento 18. 0.1.

C A L I C E. Domando di poclare perdichiarazione di voto.

P R E S I D E N T E. Ne ha fac01tà.

C A L I C E. Signor Presidente, dichiaroil voto favorevole del Gru¡ppo comunista,facendo solo notare una, comÇ dire, norma-le stranezza dei lavori parlamentari, nel sen-so che avendo finito poco fa di illustrare ilmio emenda:mento, una deUe tre esigenzeche lo motivavano era proprio quella evi-denziata dal1la maggioranza. Dico questo achiarimento di come il confronto ,sia senzapregiudiziali in quest'Aula. (Commenti dalcentro. Repliche dell'estrema sinistra). Perqueste ragioni votia:mo a favore dell'emen-damento.

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 18. 0.1, presentato daJ sena~tore Ferrari~Aggradi e da altri senatori. Chil'approva è pregato di alzare la mano.

t!: approvato.

Passiamo all'esamç dell'articolo 19.

P A L A, segretario:

Art. 19.

Per l'anno 1982 le erogazioni alle Regionia statuto ordinario delle quote loro spet~tanti sul fondo comune regionale di cuiall'aJrticolo 8 della legge 16 maggio 1970,n. 281, verranno effettuate subordinatamenteall'integrale utilizzazione da parte deBe 're-gioni stesse delle disponibilità esistenti neiconti correnti aperti presso la Tesoreria del-

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Senato della Repubblica ~ 18106 ~ VIII Legislatura

9 DICEMBRE1981

~

346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

lo Stato a cui affLuiscono le erogaziooÍ stesse.I prelevamenti ohe le regioni possono ef-

fettuare dai conti correnti a loro intestatipresso la Tesoreria centrale dello Stato nonpossono registrare un aumento superioreal16 per cento rispetto ai prelevamenti com~plessivamcntc effettuati da ciascuna regionenell'anno 1981, fatte salve le disposizioni dicui al primo comma dell'articolo 40 dellalegge 30 marzo 1981, n. 119.

Per comprovate indilazionabili esigenze disingole regioni, il Ministro del tesoro, suproposta del Ministro per gli affari regio~nali, può elevare, con propri decreti, il pre-detto limite del 16 per cento.

P R E S I D E N T E. Su questo articolosono stati presentati alcuni emendamenti.Se ne dia lettura.

P A L A, segretario:

Sopprimere il secondo e il terzo comma.

19.4 COSSUTTA, BONAZZI, CALICE, BA-

CICCHI, POLLASTRELLI, BOLLINI,

MILANI Giorgio, MARSELLI,

GRANZOTTO, VITALE Giuseppe,

SEGA

t-Al secondo comma, al settimo rigo, sosti-

tuire le parole: «nell'anno 1981 », con lealtre: «nel periodo 1° ottobre 1980 - 30 set-tembre 1981 ».

19.5 IL GOVERNO

Al terzo comma, sopprimere le parole:« di singole Regioni» ed aggiungere alla finele parole: «esclusivamente per le RegioniCampania e Basilicata ».

19. l RASTRELLI, PISTOLESE, CROLLALAN-ZA, FILETTI, FINESTRA, MARCHIO,POZZO, MONACO

In via subordinata all'emendamento nu-mero 19. l, al terzo comma aggiungere in fi-ne le parole: «con priorità per le RegioniCampania e Basilicata ».

19.2 l~ASTRELLI,PISTOLESE,CROLLALAN-ZA, FILETI'I, FINESTRA, MARCIIIO,Pozzo, MONACO

Aggiungere, in fine, il seguente comma:

« Le disposizioni del presente articolo nonsi applicano alle somme costituenti entratespettantà. alla Regione siciliana a norma deldecreto del Presidente della Repubblica 26luglio 1965, n. 1074 ed a quelle alla mede-sima versate a norma dell'articolo 38 delloStatuto della Regione medesima. Tali sommenon possono essere conteggiate ai fini delcalcolo delle percentuali di cui al primo com-ma dell'articolo 40 della legge 30 marzo 1981.n. 11ged al secondo comma del presente ar-ticolo ».

19.3 CAROLLO

C A L I C E. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

C A L I C E. Signor Pres1dente, vorreiintanto sottolineare all'Assemblea che que-sto nostro emendamento non comporta spe-se. Mi auguro che questo solleciti una mag-giore attenzione.

Sappiamo che il ministro Andreatta si duo-le quando noi affacciamo qualche preoccu-pazione ~ almeno questo è il nostro giu~dizio ~ relativamente ad un accentramentodi poteri che non ci sembra abbia forti fon-damenti nell'ordinamento giuridico così co~me è costituito. Il mio augurio, ministroÄndreatta, è che nell'ambito della sua cul-tura il dolore sia accompagnato da contri-zione, la c-ontrizione da pentimento, e al pen-timento seguano cambiamenti d'orientamen-to. Mi pare che sia normale ascesi cristiana;spero dj non aver offeso la sensibilità del-l'ottimo Colella.

Il fondo dell'articolo 8 è costituito da en-t:rate tributarie, che quindi spettano allapiena titolarità delle regioni, una volta sta-bilite e attribuite secondo il meccanismoprevisto dal,la legge. A rigor di legge, effet~tuata quest'attribuzione, non sono possibilida ¡parte di altri organi dello Stato, che nonsiano le stesse regioni, manomissioni o ma.novre su questa ma~sa disponibile che ilbilancio dello Stato ha .messo nella dispo~nibilità, appunto, deHe regioni. Abbiamo per-plessità su tutto l'articolo 19, ma la parteche ne solleva di maggiori sono soprattutto

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Senato della Repubblica ~ 18107 ~ VI II Legislatura

346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO 9 DICEMBRE 1981

g¡li ultimi due commi. Il secondo recita te-stualmente che « le regioni possono prele-vare dai conti correnti a loro intestati pressola Tesoreria centrale dello Stato» sommeche non siano superiori al 16 per cento« rispetto ai prelevacrnenti complessivamen-te eÍ:fettuati... nell'anno 1981 »; il che signi-fica che, dopo aver riconosciuto la titOllaritàsu certe risorse, se ne .limita la disponibi-lità. Ci auguriamo che sia evidente che sitratta di una palese violazione di legge edegli orientamenti di fondo della Costitu-zione.

Ma quello che è più grave è il terzo com-ma il quale introduce oggettiv;amente, al dilà delle intenzioni, signor Ministro, elementidi vero e proprio arbitrio. Il ragionamentodel Ministro o del Governo qual è? Il se-condo comma può ,determinare difficoltàper le regioni e allora racconta il Governo:se quaLche regione ha delle difficoltà, ,si pre-senti col cappello in mano ~ perchè di que-sto si tratta ~ e discuteremo, caso, per caso,se non è opportuno aumentare quella entra-ta del 16 per cento.

Anche qui non c'è chi non veda quale ele-mento di arbitrio, doè contrario alla certez-za del diritto, si introduce con questo mid-diale secondo comma dell'articolo 19.

Signor Mi...istro, un'annotazione voglio fa-re per rispondere ad una quakhe am.nota-zione del senatore CaroLlo su questa tema-tica che ha visto animare i lavori della Com-missione circa l'incertezza del diritto. Credoche dovremo ,cancellare i documenti che ab-biamo a disposizione con l'intestazione delleregioni. Probabilmente lei, signor Ministro,non lo sa, ma esistono trattative, relatoreCarollo, private tra regioni e dh'ezioni im-portanti del Ministero del tesoro, in cui l'ef-fettiva quantità delle somme erogate dipen-de, si dice in quel documento che abbiamoa disposizione, dalla maggiore o minore ami-cizia ~ questo è il termine che si usa ~

con una certa direzione generale del Tesoro.1\11aè un elemento marginale: discutendo

sull'oggettività dei testi, gli elementi di arbi-trio sono lampanti, al di là delle intenzionidi chi gestirà quest'articolo.

Per queste ragioni che comportano spese(e ancora una volta il mio stupore è che

la p1aggioranza della Commissione affaTi co-stituzionali non abbia. soLlevato problemidi questo tipo), preghiamo l'Assemblea diprestare attenzione a problemi di tale fattaperchè il rischio è ~ come dire? consentite-mi la parola forte ~ di uno stravolgimentodei rapporti corretti all'interno dello Statoordinamento che può pesare anche per ilfuturo, lasciando tracce. Infatti î giuristihanno un termine per ,designare un fatto delgenere parlando, al di là della Costituzioneformale, di Costituzione materiale che difatto orienta i singoli settori dello Stato.

Pur avendo perplessità su tutto l'interoarticolo chiediamo la soppressione almenodel secondo e del terzo comma.

:p,.. A S T R E L L I. Domando di parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha, faeoltà.

R A S T R E L L I. Anche i due emen-damenti presentati rientrano nella iogica cheho avuto occasione di esprimere in questaAss:emblea.

Mi sembra di potel'mi collegare al discor-so validissimo del senatore Calice per direch~ questa facoltà che l'ultimo comma del-l'articolo consente al Governo, cioè di au-mentare a ¡propria discrezione il flusso finan-ziar.io a favore delle regioni, essendo unanorma a carattere eccezionale, può avereuna sua validità in quanto alla norma stessacorrispondano situazioni obiettivamente ec-cezionali.

Per questo motivo abbiamo ritenuto colprimo emendamento di riservare questa fa-coltà soltanto in relazione alle regioni eol-pite dal terremoto e ill, linea- soltanto. gr-a.duata; proprio conoscendo ,la insensibilitàdel Governo per certi problemi ed. anche ladisattenzione dell'Assemblea, abbiamo richie-sto che per lo meno questa facoltà rico1To~sciuta sia riservata, con p:bÏorità almeno ri-spetto ,alla tassativa competenza del primoem~ndamento, alle regioni Basilicata e Cam-pania.

I~nsistiamo per l'accoglimento di que&tiemendamenti limitativi, che in fondo giu-stificano anche sotto il profilo giuridico ladelega che viene attribui ta al Governo conl'ultimo comma dell'articolo.

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Senato della RepubbLica ~ 18108 ~ VIII Legislatura

9 DICEMBRE1981346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

P R E S I D E N T E. Invito la Commis-sione ad dllustrare l'emendamento 19.3 ead esprimere il parere sugl,i emendamentiin esame.

C A R O L L O, relatore. Per quanto ri-guarda l'emendamento 19. 3, da me firma-to e non certamente a titolo personale, di-co soltanto che la norma ha un fine: coor~dinare la legge presente con gli obblighi de-rivanti dalla Costituzione tenuto conto chelo statuto siciliano fa parte della Costitu-zione. Non accogliere questo emendamentopuò dare ,luogo a un'eccezione di incostitu-zionalità c forse anche ad altro.

Sono contrario all'emendamento 19.4, an-che se apprezzo quella parte relativa allacritica all'ultimo comma dell'articolo. Sonocontrario agli emendamenti 19.1 e 19.2.Sono favorevole all'emendamento 19.5, presentato dal Governo.

P R E S I D E N T E. InvitO' il Governoad illustrare l'emendamento 19 5 e ad espri-mere il parere sugli emendamenti in esame.

* A N D R E A T T A, ministro del tesoro.Non so se sono recidivo o se manco dellavolontà di emendarmi: so soltanto che pervostra volontà vivo in una situaziO'ne in cuiho 9.999 miliardi nella tesorería dello Statoin conti intestati alle regioni. Questi 9.999miliardi possono essere ritirati da un mo-mento all'altro obbligando il Tesoro ad an-dare sul mercato e a cercare di collocarel'unico strumento disponibile per i,l finan-ziamento del settore pubblico, cioè dei BOT.

Negli ultimi tre mesi dell'anno, tutte leregioni non certo per colpa della sezioneenti locali di questo o quel partito, aven-do letto questo artit.alo 19 che faceva rife-rimento alla base del 1981, hanno ritirato1.200 miliardi in più, secondo i miei uffi-ci, non in relazione ad una accelerazionedi ,spesa ma per crearsi la base per poteravere nell'anno prossimo un più ampio ac-cesso alla liquidità. Quindi negli ultimi duemesi e mezzo mi sono trovato, su un fab-bisogno complessivo di 12.000 miliardi, adavere un 10 per cento di questO' fabbisO'gnoprovocato da un comportamento precauzio-

nale delle ,regioni, che posso anche capire.Queste dI:'tÍnzioni tra i diversi livelli delloStato ~ ordinamento SOllO per me compren-

sibili, ma purtroppo tali livelli si fondononella situazione del Tesoro che di fatto di-venta il cassiere di tutto il settore pubblicoallargato.

E allora, con un articolo di emergenza,in una situazione di O'rdine pubblico econo-mico che occorre tutelare, bisO'gna fare inmodo che questa mina vagante di 10.000miliardi intestati presso ,la Tesoreria alleregioni venga gestita con una certa logica,predisponendo dei paracarri affinchè l'in-tero convoglio della finanza pubblica nonsia travolto.

La ragione dell' emendamento è creare unasituazione precedente alla presentazione del-la legge finanziaria, con quell'ultimo artico-lo che non vuole essere prevaricazione del-l'Esecutivo nazionale nei confronti regionali,ma vuole essere proprio, affidato al Mini-stro delle regioni, uno strumentO' per al-lentaTe ciò che potrebbe essere troppo rigi-do di fronte ad effettive, maggiori capaci-tà di investimento e di spesa delle regioni.

Chiedo che, come strumento eccezionaleper il. 1982, il Parlamento voti questo arti-colo 19 per evitare situazioni di estrema pe-ricolosità alla gestione della tesoreria del-lo Stato.

Per quanto concerne l'emendamento delcollega Carollo, credo che il secondo com-ma si riferisca anch' esso aLle regioni a sta-tuto ordinario. Eventualmente sarei del pa-rere di introdurre un emendamento allaprima riga del secondo comma nel quale sidefiniscano i prelevamenti che ,le regioni astatuto ordinario possono effettuare. Vienemeno jnfatti la necessità del comma chechiarisce lo statuto ed è ineccepibile dalpunto di vista costituzionale lo statuto par-ticolare della 'regione siciliana. Non so seciò possa ,soddisfare, senatore Carollo.

Propongo quindi che, all'inizio del secon-do comma dQPo le parole: «le regioni}) sichiarisca che ci si riferisce solo a quelle astatuto ordinario e chiedo se ciò può es-sere sostitutivo dell'articolo specifico sullaregione siciliana. Per le ragioni che ho dettosono contrario agli emendamenti presentati,

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Senato della Repubblica ~ 18109 ~ VIII Legislatura

346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 9 DICEMBRE 1981

a parte questo chiarimento al senatore Ca.rollIo.

P R E S I D E N T E. Senatore Carollo,insiste per la votazione dell'emendamento19.3?

C A R O L L O, re;latore. Nan insistoed accetto le proposte del Governo.

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 19.4, pr-esentato dal sena~tore Cossutta e da altri 'Senatori. Chi ,}'ap~prova è pregato di alza,re la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento testè pre~sentata dal Governo, il cui testo è il se-guente:

Al secondo comma, dopo le parole: «leRegioni », inserire le altre: «a statuto or~dinaria ».

19.6

Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

~ approvato.

Metto ai voti l'emendamento 19. 5, pre~sentata dal Governo.

Chi l'approva è ¡plregato di alzare la mano.

~ approvato.

Metto ai voti J'emendamento 19. 1, pre~sentata dal senatore RastreLli e da altri se~natori. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 19. 2, pre~sentata dal senatore Rastrelli e da altri se-natori. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'articolo 19 nel testo emen.dato. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

È: approvato.

Passiamo atl' esame degli articoli successi-vi. Se ne dia lettura.

P A L A, segretario:

Art. 20.

Le somme 'Spettanti alle Regioni a sta-tuto s¡peciale e alle province autonome diTrenta e di Bolzano ai 'SeIlsi delJ'articolo 5della legge 29 luglio 1975, n. 405, del1'artl~colo 103 della legge 22 dicembre 1975, n. 685,dell'articolo 10 della legge 23 dicembre 1975,n. 698, e dell'articolo 3 della legge 22 mag-gio 1978, n. 194, vengono cor.risposte perl'anno 1982 dal Ministero del tesoro secondole .ripartizioni al medesimo titolo effettuateper l'anno 1981 maggiorate del16 per cento.

(È approvato).

Art. 21.

Per l'anno 1982 è autorizzata la spesa dilire 120 miliardi, da iscrivere nello stato diprevisione del Ministero del bilancio e dellaprogrammazione economica, per le finalitàdi cui aHa legge 23 marzo 1981, n. 93.

(E approvato).

Art. 22.

La quota del fondo per il finanziamentodei ¡programmi regionali di sviluppo di cuiall'articolo 9 della legge 16 maggio 1970,n. 281, per l'anno finanziario 1982, è stabi~Uta in lire 623.868.069.000.

La quota di cui al precedente comma èincrementata degli stanziamenti annuali de1~le leggi di contenuto particolare per le qua-li è prevista la confluenza nel fondo regio-nale di sviluppo. Le finalità di tali leggi do-vranno essere salvaguaI1date nella predispo-sizione dei programmi regionali di sviluppo.

Il vincolo di destinazione settori aIe sulleassegnazioni dÎiSposte a favore delle Regio-ni a norma di leggi di contenuto partico-lare, limitatamente alle leggi di spesa plu-riennaJ.e, deve intendersi riferito all'arco ditempo !ricompreso nel bilancio pluriennale

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Senato della Repubblica ~ 18110 ~

9 DICEMBRE 1981

VIn LegislatuTI-<

346a SEDUT,\ (ë1otturl'ta) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

1982~1984 e non alla quota annuale di ripartodel 1982.

La riduzione di cui al quinto comma del.l'articolo 9 della legge 10 aprile 1981, n. 151,da effettuare nei confronti .delle Regioni astatuto speciaJe viene operata sulle assegna~zioni ad esse spettanti in sede di riparto.

(È approvato).

Art. 23.In attuazione di quanto disposto dal quar~

to comma dell'articolo 9 della legge 10 apri-le 1981, n. 151, l'ammontare del Fondo nz,-zionale per fi .ripiano dei disavanzi di eser-cizio delle aziende di trasporto è provviso"riamente determinato per l'anno 1982 in li-re 2.900 miliardi, di cui:

a) ,lire 500 miliardi, quale valutazionedelle somme corrisposte nel 1981 dalle Re-gioni alle aziende di trasporto;

b) lire 2.000 miliardi, quale valutazionedelle somme corrisposte nel 1981 dai Comu-ni e dalle Province alle aziende di trasporto;

c) Jire 400 miliardi, in relazione all'ap-plicazione agli importi di cui alle ¡precedentilettere a) e b) dell'aumento del16 per centoin deroga a quanto previsto daIJ'articolo 9,terzo comma, della legge 10 aprile 1981,n. 151.

Gli importi di cui alle iettere a) eb) delprecedente comma sono finallñiati mediantele corrispondenti riduzioni indicate, per leRegioni, agli articoli 18 ultimo comma, e 22,ultimo comma e, per i Comuni e le Provin-ce, all'articolo 17, secondo comma, della pre~sente legge.

L'importo di cui alla lettera c) del prece-dente primo comma è iscritto in aJPpositocapitolo dello stato di previsione del Mini-stero dei trasporti per l'anno finanziario1982. Il Ministro del tesoro è autorizzato adinorementare, con propri decreti, lo stan-ziamento del predetto capitolo di spesa, con-testualmente ed in misura corrispondentealle riduzioni da apportare in bilancio aisensi: del precedente comma.

(È approvato).

Art. 24.

Fino al 31 dicembre 1982 l'imposta localesui redditi contiÌiIlua ad essere applicata conl'aliquota unica del 15 per cento. Il relativogettito rimane acquisito al bilancio delloStato.

Per il 1982 aLla regione siciliana conti-nua ad essere attribuito direttamente daJlesezioni di tesoreria provinciale dello Statoun ammontare pari al 13,60 per cento delgettito dei versamenm dell'imposta localesui redditi effettuati nell'ambito dolla regio-ne stessa.

(E approvato).

Art.25.

Alle Regioni a statuto ordinario ed alleaziende autonome di soggiorno, cura e turi-smo istituite nel periodo 1974-80, sono attri-buite dall'amministrazione finanziaria, perl'anno 1982, somme dd importo pari a quellespettanti per l'anno 1981 ai sensi dell'arti~colo 33 del decreto-Iegge 28 febbraio 1981,n. 38, convertito con modificazioni in legge23 aprile 1981, n. 153.

(E approvato).

Art. 26.

Il periodo di finanziamento transitorio dicui al decreto del Presidente della Repubbli~ca 26 ottobre 1972, n. 638, modificato condecreto del Presidente deIJa Repubblica 3gennaio 1976, n. 17, è prorogato al 31 di~cembre 1982 nei conf.ronti delle camere dicommercio, delle aziende di soggiorno, cu-ra e tmismo, delle regioni Sardegna, Friuh~Venezia Giulia, Tren.tino~Alto Adige, nonchèdelle province autonome di Trenta e Bol~zano.

H termine di cud all'articolo 16 de] dettodecreto del Presidente della Repubblica nu-mero 638 è prorogato al 31 dicembre 1982per .le camere di commercio e le aziende au~tonorne di soggiorno, cura e turismo: le re~lative delegazioni possono essere uti1izza~

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VIII Legislatura.Senato de.lla Repubblica ~ 18111 ~

346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 9 DICEMBRE 1981

te esclusivamente per mutui destinati ad in-vestimenti.

Il termine di cui all'articolo 14 del decre-to del Presidente della Repubblica 26 otto-bre 1972, n. 638, ¡per la corresponsione, daparte di regioni, comuni e provi'l1Ce, di con-tributi ad enti con riferimento a tributIsoppressi, è prorogato al 31 dicembre 1982.Per il 1982 l'ammontare dell'erogazione è pa-ri a quella spettante per l'anno 1981 ai sensjdell'ultimo comma dell'arti~olo 34 del de-creto-legge 28 febbraio 1981, n. 38, conver-tito con modificazioni in legge 23 apr.ile1981, n. 153.

(È approvato).

Art. 27.

Per l'anno 1982 le somme di cui all'arti-colo 8 del decreto del Presidente della Re-pubblica 26 ottobre 1972, n. 638, da corri-'Spondere alle regioni Sardegna, Friuli-Vene-zia Giulia, Trentino-Alto Adige e alle pro-vince autonome di TTooto e Bolzano sonodeterminate, ove ,le quote dei tributi era-no fisse, :in misure pad a quelle previstedall'articolo 35 del decreto-Iegge 28 febbraio1981, n. 38, convertito con modificazioni nel-la legge 23 aprile 1981, n. 153; ove tali quoteerano invece variabili, l'ammontare sarà de-terminato per la ,regione Sardegna con lemodalità previste dalla seconda parte deJprimo comma dell'articolo 8 del richiamatodecreto del Presidente della Repubblica nu-mero 638, e per le province autonome diTrenta e Balzano ,in ,conformità di quantodisposto dall'articolo 78 del testo unico del-le leggi concernenti lo statuto speciale peril Trentino~Alto Adige, approvato con de-creto del Presidente della Repubblica 31 ago-sto 1972, n. 670.

Qualora il complesso delle entrate deglienti di cui al precedente comma per sommesostitutive di tdbuti soppressi, per quotefisse e per quote variabili di tributi eral~ialinon raggiunga nell'anno 1982 l'importo at-tribuito per l'anno 1981, incrementato del16per cento, detto importo è assicurato me-diante adeguato aumento delle somme sosti-tutive di tributi soppressi.

(È approvato).

Art. 28.

Per l'anno 1982 le somme di cui all'artico-lo 7 del decreto del Presidente della Repub-blica 26 ottobre 1972, n. 638, da corrispon-dere alle aZ\iende autonome di soggiorno,cura e turismo sono determinate in misurapari a quelle previste dall'articolo 36 del de-creto-Iegge 28 febbraio 1981, n. 38, conver-tito con modificazioni in legge 23 aprile1981, n. 153.

(È approvato).

Art. 29.

Per l'anno 1982 ,le somme ,di cui all'arti-colo 6 del decreto del Presidente della Re-pubblica 26 ottobre 1972, n. 638, da corri-spondere alle Camere di ,commereio ammon-tano complessivamente a 232 miliardi di lire.

La predetta somma è così ripartita fra leCamere di commercio: il 15 per cento inquote uguali e 1'85 per cento in proporzionealle .rispettive entrate spettanti per l'anno1979 ai sensi dell'articolo 13 del decreto-legge10 novembre 1978, n. 702, convertito, conmodificazioni, nella legge 8 gennaio 1979,n.3.

Le tariffe, in base alle quali le Camere dicommercio, industria, artigianato e agricol-tura riscuotono i diritti di segreteria, previ-sti dall'articolo 37 del decreto-legge 28 feb-braio 1981, n. 38, convertito con moddfica-zioni neBa legge 23 aprile 1981, n. 153, siapplicano anche per gli atti rilasciati dagliUffiai provinciali dell'industria, del commer-cio e deH'artigianato.

P R E S I D E N T E. Su questo arti-colo è stato presentato un emendamento.Se ne dia lettura.

C O L O M B O V I T T O R I NO (V.),segretario:

Sostituire il primo comma con il se-guente:

« Per l'anno 1982 le somme di cui all'ar-ticolo 6 del decreto del Presidente della Re-pubblica 26 ottobre 1972, n. 638, da corri-

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Senato della Repubblica ~ 18112 ~ VIII Legislatura

9 DICEMBRE19813Mf' SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

spondere alle Camere di commercio, am-montano complessivamente a ISO miHardi ».

29.1 CALICE, BOLLINI, BACICCHI, FRA-

GASSI, POLLASTRELLI, POLLI DORO,

BONAZZI, DE SABBATA

C A L I C E. Domando di ¡parlare.

P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

C A L I C E. Signor Presidente., moltobrevemente. Ho preso la parola cogliendolo spunto dalle con:sideramoni del Ministro,secondo cui ,tutti dovremmo essere mini-'stri del tesoro. Intendiamo offrire quindiun contributo al r.1sparmio pubblico: qui sitratta delle camere di commercio. L'opinio-ne delJ:'i\ssemblea a questo proposito èehiara pertchè è stato votato un ordine dcÛgiorno affinchè n Governo tra sci mesipresenti una legge di riforma.

Devo osservare però che nel 1981 abbia-mo dato alle camere di commercio 200 mi-liardi di lire i quald, aggiunto il 16 percento, dovrebbero divenire 232 miliardi. Que-sto ci starebbe bene perchè sarebbe paJesel'equanimità del Governo. Però dagli arti.roll successivi risulta che il Governo conla 'legge finanziaria autorizza la ¡percezio-ne di diritti impositivi nuovi. Perciò Vair-rei sapere l'opinione del relatore Carollosu questi balzelli; 'si .dice infatti che si pro-œde sempre con l'imposizione di nuovi ba~.ze1li quando sono finalizmti come entratedei comuni. Questa è la prima questio-ne e quindi il mio emendamento è unadomanda. Vorn:ei poi sapere dal Govern0qual è la compatibilità con il 16 per cento.Difatti delle due l'una: o accettate il no-stro emendamento~ ridueendo di 82 miliar-di, quanti sono i soldi che le camere dicommercio riscuoteranno dall'imposizionedei diritti fissi, o abolite i diritti fissidando soddisfazione non solo al Gruppocomunista ma anche al relatore CarQllo chegiustamente si lamenta delle continue impo-sizioni fiscali. Questo è il senso del nostroemendamento.

P R E S I D E N T 'E. Invito la Com-missione ad esprimere il parere sull'emenda-mento in esame.

C A R O L L O, relatore. Signor Presi-dente, c'è da precisare che per quesfann:oi 232 miliardi di lire corrispondono ai 232miliardi di lire dell'anno scorso: questosignifica che quest'anno ulteriori trasferi-menti in favore delle camere cli commeucioda parte del bilancio dello Stato non ce nesaranno.

Visto poi che il senatore Calice vi ha ac-cennato, a proposito dell'articolo 30, voglioanticipaFe telegraficamente che certo le ca-mere di commercio ¡possono essere consi-derate da alcune parti politiche un sotto-prodotto della organizzazione dei rapportisociali e come tale non vanno sostenute.In deHnitiva sono le stesse ditte commer-ciali o industriali che sono chiamate a ver-sare il contributo alle camere di commeroio.~ evidente che lo versano ad Un organismoproprio e non in favore di altri cittadini oorganismi italiani che, non volendo pagareper propnio conto, si fanno pagare i contidagli altri. Per queste ragioni sono contra-rio all'emendamento.

P R E S I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

A N D R E A T T A, ministro del tes(jro.Concordo con il relatore.

P R E S I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 29. 1, presentato dal s.enato-re Calice e da altri 'senatori. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'articolo 29. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

:E. approvato.

Passiamo all'esame degli articoli successi-vi. Se ne dia lettura.

P A L A, segretario:

Art. 30.

A decorrere dall'anno 1982 ed al fine diaccrescere gli interventi promozionali in fa-

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Senato della Repubblica ~ 18113 ~ VIII Legislatura

9 DICEMBRE 1981346a SEDUTA (notturna) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

vore delle piccole e medie imprese, le came~re di commercio, industria, artigianato eagricoltura, ¡percepiscono un diritto annua~,le a carico di tutte le ditte che svolgono at-tività economica iscritte agli albi e ai regi-stri tenuti dalle predette camere, determi-nato nelle seguenti misure: ditte individuali,società di persone, società cooperative, con~sorzi: Lire 20.000; società con capitale socia-le deliberato fino a 200 milioni: lire 30.000;società con capitale sociale deliberato daoltre 200 milioni a 1 mHiardo: lire 40.000,con un aumento di 10.000 lire per ogni mi~liardo di capitale in più.

Nel caso che la ditta abbia più esercizicommerciali, industriali o di altre attivitàeconomiche in province diverse da quelladella sedepr:inoipale, è inoltre dovuto perogni provincia, nella quale abbia almenoun esercizio, un diritto ¡pari al 20 per centodi quello 'stabilito per la ditta medesima.

Le Camere di commercio, industria, arti-gianato e agricoltura provvedono alla riscos-sione del diritto a mezzo di appositi bollet-tini di conto corrente .postale; i versamentidovranno essere effettuati entro trenta gior~ni dal termine indicato nei bollettini stessi.

Per l',importo non pagato nei tempi e neimodi prescritti si farà luogo alla riscossione,mediante emissione di apposito ruolo, nel-le forme previste dall'articolo 3 del testoUIIlico approvato con decreto del Presiden-te della Repubblica 15 maggio 1963, nu~mero 858, applicando una sovrattassa parial 5 per cento del diritto dovuto per ognimese di ritardo o frazione di mese superio-re a quindici giorni.

(E approvato).

Art. 31.I diritti fissi per atto da pubbLicare nel

Bollettino ufficiale delle società per azioni ea responsabilità limitata, di cui all'articolo1, comma primo, deLla legge 19 luglio 1971,n. 555, sono stabiHti nelle misure appressoindicate:

a) atti di società non quotate in borsa,lire 20.000;

b) atti di società con azioni quotate inborsa, lire 150.000.

Tali d1ritti fissi ,sono dovuti anche dalleimprese di assicurazione soggette alla disci-plina del testo tIDico delle leggi sull'eserci~zio delle assicurazioni private, approvatocon decreto del P.residente della Repubblica13 febbraio 1959, n. 449.

La tassa per il rilascio di certificati atte-stanti la inserzione di atti nel BoLlettino uf-fidale delle società per azioni e a responsa-bilità limitata, prevista dall'articolo 2, com-ma primo, della legge 19 luglio 1971, n. 555,è elevata a lire 5.000.

Le Camere di commercio, industria, arti~gianato e agricoltura dei capoluoghi di re~gione per ciasCtID atto da pubblicare nei fa~scicoli regiOl11alidel Bollettino uffidale dellesocietà per azioni e a responsabilità limitatariscuotono un diritto fisso secondo le se-guenti misure:

a) atti costitutivi e statuti

b) bHanci

c) altri atti

L. 50.000

L. 40.000

L. 20.000

t:. abrogato /l'ultimo comma dell'articolo2 della legge 12 aprile 1973, n. 256.

(E approvato).

P R E S I D E N T E. Rinvio il seguitodella discussione alla prossima seduta.

Ordine del giornoper le sedute di giovedì 10 dicembre 1981

P R E S I D E N T E. Il Senato torneràa riunirsi domani, giovedì 10 dicembre, indue sedute pubbliche, la prima alle ore 9,30e la seconda alle ore 18, con il seguenteordine del giorno:

Seguito della discussione del disegno dilegge:

Disposizioni per la formazione del bi-lancio annuale e pluriennale dello Stato(legge finanziaria 1982) (1583).

La seduta è tolta (ore 23,45).

Dott. FRANCESCO CASABlANCA

Consigliere preposto alla direzione delServizio dei resoconti parlamentari