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QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONI MARITTIME E DI POLITICA ECONOMICA www.avvisatoremarittimo.it ANNO LXXXVIII - N. 146 € 1,30 Sabato 30, Domenica 31 luglio 2016 TARIFFA R.O.C.: POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1, DCB GENOVA” IL COMMISSARIO STRAORDINARIO DELL’AUTORITÀ PORTUALE DI LIVORNO: «MATRIMONIO CON PIOMBINO? LAVORIAMO GIÀ INSIEME» «Saremo il primo porto ferroviario del Paese» Gallanti: «In Cina protestano perché facciamo troppa poca pubblicità alla Darsena Europa» S PECIALE P ORTO DI L IVORNO F orte di una delle esperienze più lunghe in Italia alla guida di Autorità portuali (ha cominciato nel 1995 a Genova), Giuliano Gal- lanti sta concludendo con una coda commissariale i suoi due mandati nel porto di Livorno. Pur arrivando dall’esperienza nel principale sca- lo italiano, quello appunto del ca- poluogo ligure, dove non mancano problemi e tensioni, e pur sapendo gestire situazioni giuridicamente spinose grazie alla propria espe- rienza di avvocato, le banchine la- broniche hanno dato dei bei gratta- capi a Gallanti e al suo staff di palazzo Rosciano, sede dell’Au- thority. Tuttavia gli ultimi dati di traffico, che vedono un porto in crescita, hanno contribuito a rasse- renare gli umori. «I numeri - afferma Gallanti - sono incoraggianti. I container hanno la maggior percentuale di sviluppo, ma vanno bene anche ro- tabili, auto nuove, prodotti foresta- li… Buoni risultati anche dalle cro- ciere, insomma: il porto è in buona salute». Quando è arrivato a Livorno, il suo obiettivo principale era ra- zionalizzare gli spazi distribuen- do meglio le diverse specializza- zioni merceologiche all’interno dello scalo. A che punto è questo progetto? «Gli spazi sono quello che sono. E’ urgente completare le opere, an- che la Darsena Europa. La prima fase di quest’ultimo progetto, per la parte che ospiterà i container, è partita. Aspettiamo le manifesta- zioni d’interesse. La seconda fase, destinata al traffico ro-ro, sarà più agevole da realizzare, gli impianti sono meno costosi, non è necessa- rio rinforzare il piazzale perché non ci sono gru pesanti. Intanto abbia- mo fatto i dragaggi e dato risposta alle esigenze degli operatori». Qual è l’importanza della Dar- sena per Livorno? «Una volta il Lloyd’s List, parlan- do del porto di Genova, ha titolato: “Back on the map”, è tornato sulla mappa dei traffici marittimi. Ades- so questo vale anche per Livorno. Abbiamo ricevuto manifestazioni di interesse da operatori di molti paesi. I nostri dirigenti sono andati in Cina e hanno raccolto addirittura lamentele perché questo progetto della Darsena Europa non era abba- stanza pubblicizzato». Quali sono le prospettive per lo scalo? «Diventerà il primo porto italiano per traffico ferroviario. Stiamo concludendo i due progetti di colle- gamento ferroviario dal porto a Pi- sa da un lato e fino all’interporto Vespucci dall’altro. Diventerà una base logistica per tutto il Mediterra- neo». Però ha avuto difficoltà a realiz- zare tutto quello che si era prefis- so. «La burocrazia ci ha un po’ bloc- cato. La chiave di volta è il piano regolatore portuale. Noi lo abbia- mo fatto, adesso ci dobbiamo con- frontare con la difficoltà di calarlo nel concreto». A che cosa si riferisce? «Ad esempio nella zona degli alti fondali vengono movimentate le rinfuse. Il piano regolatore portuale dice che questa attività si deve tra- sferire e va collocata in un’altra zona del porto. Ma questo si è rive- lato non facile. Attuare il piano regolatore è un’impresa a cui ci stiamo dedicando tenendo conto che il piano non vuole eliminare i diritti esistenti». La riforma dei porti preparata dal governo tocca anche il porto di Livorno: da sede di Autorità portuale a Autorità di un sistema più ampio che comprende anche Piombino. Quale sarà il futuro? «Noi abbiamo anticipato quanto prevede la riforma. Con Piombino abbiamo già firmato un protocollo d’intesa. L’accordo non riguarda soltanto la pianificazione comune, ma anche un lavoro congiunto sulla Darsena Europa. I dirigenti delle due Autorità portuali già oggi lavo- rano insieme, a partire dalla prepa- razione della valutazione di impat- to ambientale. C’è molto lavoro da fare e il personale di ogni Autori- tà portuale è ridotto. E poi preparia- mo un piano per presentare insieme a livello internazionale il sistema Livorno-Piombino». Che cosa pensa del regolamen- to europeo sui porti, che è stato condivisio da Commissione, Par- lamento e Consiglio europei e po- trebbe essere approvato entro la fine dell’anno? «Ne abbiamo parlato recente- mente nella sede di Assoporti con altri porti europei aderenti a Espo. Contiene una serie di disposizioni che saranno immediatamente ap- plicabili quando verrà approvato. Un tema interessante è quello che definisce il carattere dell’autono- mia delle Authority. Il rappresen- tante del porto di Amburgo ha nota- to che potrà avere qualche riflesso in tema di concessioni». www.themeditelegraph.it L’area settentrionale del porto dfi Livorno

DELL’AUTORITÀ PORTUALE DI LIVORNO: «MATRIMONIO … · nel 1995 a Genova), ... [email protected] [email protected] PARTENZE ... Dott. Rossi, è stato fattivo partecipe

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QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONI MARITTIME E DI POLITICA ECONOMICAwww.avvisatoremarittimo.it

ANNO LXXXVIII - N. 146 € 1,30Sabato 30, Domenica 31 luglio 2016

TARIFFA R.O.C.: “POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONEIN ABBONAMENTO POSTALE D.L. 353/2003

(CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1, DCB GENOVA”

IL COMMISSARIO STRAORDINARIO DELL’AUTORITÀ PORTUALE DI LIVORNO: «MATRIMONIO CON PIOMBINO? LAVORIAMO GIÀ INSIEME»

«Saremo il primo porto ferroviario del Paese»Gallanti: «In Cina protestano perché facciamo troppa poca pubblicità alla Darsena Europa»

S PECIALE P ORTO DI L IVORNO

Forte di una delle esperienzepiù lunghe in Italia alla guida

di Autorità portuali (ha cominciatonel 1995 a Genova), Giuliano Gal-lanti sta concludendo con una codacommissariale i suoi due mandatinel porto di Livorno. Pur arrivandodall’esperienza nel principale sca-lo italiano, quello appunto del ca-poluogo ligure, dove non mancanoproblemi e tensioni, e pur sapendogestire situazioni giuridicamentespinose grazie alla propria espe-rienza di avvocato, le banchine la-broniche hanno dato dei bei gratta-capi a Gallanti e al suo staff dipalazzo Rosciano, sede dell’Au-thority. Tuttavia gli ultimi dati ditraffico, che vedono un porto increscita, hanno contribuito a rasse-renare gli umori.

«I numeri - afferma Gallanti -sono incoraggianti. I containerhanno la maggior percentuale disviluppo, ma vanno bene anche ro-tabili, auto nuove, prodotti foresta-li… Buoni risultati anche dalle cro-ciere, insomma: il porto è in buonasalute».

Quando è arrivato a Livorno,il suo obiettivo principale era ra-zionalizzare gli spazi distribuen-do meglio le diverse specializza-zioni merceologiche all’interno

dello scalo. A che punto è questoprogetto?

«Gli spazi sono quello che sono.E’ urgente completare le opere, an-che la Darsena Europa. La primafase di quest’ultimo progetto, perla parte che ospiterà i container,è partita. Aspettiamo le manifesta-zioni d’interesse. La seconda fase,destinata al traffico ro-ro, sarà piùagevole da realizzare, gli impiantisono meno costosi, non è necessa-rio rinforzare il piazzale perché nonci sono gru pesanti. Intanto abbia-mo fatto i dragaggi e dato rispostaalle esigenze degli operatori».

Qual è l’importanza della Dar-sena per Livorno?

«Una volta il Lloyd’s List, parlan-do del porto di Genova, ha titolato:“Back on the map”, è tornato sullamappa dei traffici marittimi. Ades-so questo vale anche per Livorno.Abbiamo ricevuto manifestazionidi interesse da operatori di moltipaesi. I nostri dirigenti sono andatiin Cina e hanno raccolto addiritturalamentele perché questo progettodella Darsena Europa non era abba-stanza pubblicizzato».

Quali sono le prospettive perlo scalo?

«Diventerà il primo porto italianoper traffico ferroviario. Stiamo

concludendo i due progetti di colle-gamento ferroviario dal porto a Pi-sa da un lato e fino all’interportoVespucci dall’altro. Diventerà unabase logistica per tutto il Mediterra-neo».

Però ha avuto difficoltà a realiz-zare tutto quello che si era prefis-so.

«La burocrazia ci ha un po’ bloc-cato. La chiave di volta è il pianoregolatore portuale. Noi lo abbia-mo fatto, adesso ci dobbiamo con-frontare con la difficoltà di calarlonel concreto».

A che cosa si riferisce?«Ad esempio nella zona degli alti

fondali vengono movimentate lerinfuse. Il piano regolatore portualedice che questa attività si deve tra-sferire e va collocata in un’altrazona del porto. Ma questo si è rive-lato non facile. Attuare il pianoregolatore è un’impresa a cui cistiamo dedicando tenendo contoche il piano non vuole eliminarei diritti esistenti».

La riforma dei porti preparatadal governo tocca anche il portodi Livorno: da sede di Autoritàportuale a Autorità di un sistemapiù ampio che comprende anchePiombino. Quale sarà il futuro?

«Noi abbiamo anticipato quanto

prevede la riforma. Con Piombinoabbiamo già firmato un protocollod’intesa. L’accordo non riguardasoltanto la pianificazione comune,ma anche un lavoro congiunto sullaDarsena Europa. I dirigenti delledue Autorità portuali già oggi lavo-rano insieme, a partire dalla prepa-razione della valutazione di impat-to ambientale. C’è molto lavoroda fare e il personale di ogni Autori-tà portuale è ridotto. E poi preparia-mo un piano per presentare insiemea livello internazionale il sistemaLivorno-Piombino».

Che cosa pensa del regolamen-to europeo sui porti, che è statocondivisio da Commissione, Par-lamento e Consiglio europei e po-trebbe essere approvato entro lafine dell’anno?

«Ne abbiamo parlato recente-mente nella sede di Assoporti conaltri porti europei aderenti a Espo.Contiene una serie di disposizioniche saranno immediatamente ap-plicabili quando verrà approvato.Un tema interessante è quello chedefinisce il carattere dell’autono-mia delle Authority. Il rappresen-tante del porto di Amburgo ha nota-to che potrà avere qualche riflessoin tema di concessioni».

www.themeditelegraph.itL’area settentrionale del porto dfi Livorno

II Sabato 30, Domenica 31 luglio 2016L'AVVISATORE MARITTIMO

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lines.com

MGM LINES offre servizi

con partenze regolaridal Mediterraneo

verso il West Africa,la regione del Caspio

e l’IraqServizio regolare menSile diretto Senza traSbordi per:

General cargoProject cargo

Heavy lift fino a 400 tonContenitori di lineaSpecial equipment

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Nigeria (Lagos, Port Harcourt, Onne, Onne Free Zone, Bonny Island, Warri e Calabar)

Servizio regolare menSile diretto Senza traSbordi per:General cargo

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India (Mumbai, Mundra and Kandla)Far East

partenzeda livornoPer informazioni e noli:Francesco Francesconi SncTel. [email protected]@mgmlines.com

partenzeda CHioggia e ravennaPer informazioni e noli:[email protected]

partenzeda margHeraPer informazioni e noli:[email protected]

Sabato 30, Domenica 31 luglio 2016L'AVVISATORE MARITTIMO III

IL VICEPRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE AGENTI MARITTIMI RACCOMANDATARI LIVORNO (ASAMAR). «LA RIFORMA? PORTERÀ EFFICIENZA»

«L’alta domanda non può essere un problema»Selmi: «I contrasti tra operatori nascono perché molte sono le richieste di approdo»

S PECIALE P ORTO DI L IVORNO

Quale ruolo stanno giocandogli agenti marittimi nel por-to di Livorno? «Asamar -

risponde Fabio Selmi, vicepresi-dente “in prorogatio” di Asamar- gioca senz’altro un ruolo difensi-vo, cioè di tutela massima di ciòche resta della legge 135/77, disalvaguardia del carattere pubbli-cistico della nostra professione diraccomandatari marittimi. Ed an-che di richiamo continuo nei con-fronti della Port Authority, alla qua-le abbiamo sempre ricordato l’ap-plicazione delle regole e dellenormative in materia portuale».

Quali progetti porta avantiAsamar?

«Asamar auspica di continuaread essere partecipata e partecipedi tutti i contesti inerenti all’attivitàportuale, apportando quel contri-buto fattivo sia in termini di condi-zioni ed opportunità di lavoro siaper quanto riguarda le prospettivecommerciali di incremento dei traf-fici nel porto di Livorno».

Nel rinnovamento delle strate-gie delle grandi compagnie di li-nea, che posto può occupare ilporto di Livorno a livello italianoe mediterraneo?

«Il porto di Livorno, è cosa nota,sta già occupando una posizionedi rilievo, soprattutto nel Mediter-raneo, sia per quanto riguarda ifull-container, che per i rotabili ele autostrade del mare ed altri setto-ri ancora. Certo che la prospettivadella costruzione della nuova Piat-taforma Europa non può che essereconsiderata come un autentico sal-to di qualità dal punto di vista dellepossibilità di incrementare una po-sizione di assoluta rilevanza nelpanorama portuale italiano ed in-ternazionale».

Quali sono le criticità infra-

strutturali dello scalo e quali pas-si avanti sono stati fatti negli ulti-mi anni?

«A parte il problema del canaledi accesso al porto, particolarmentelimitativo per le possibilità delloscalo, si registra il problema deidragaggi, su cui non si opera forsemai abbastanza. Ci sono vari aspettidi miglioramento che vanno ricor-

dati, come ad esempio la viabilitàferroviaria, per la quale si attendecomunque ancora lo “scavalco”.E’ da lodare, infine, la velocità concui si è fatto fronte, in tempi rapidiappunto, alla nuova normativa delVgm».

Come in altri scali italiani, an-che a Livorno la mancanza dispazi provoca tensioni fra gli ope-

ratori. Il futuro dello scalo saràsempre polivalente per quantoriguarda le tipologie di merce osi andrà verso una maggiore spe-cializzazione su pochi settori?

«Asamar auspica che il porto diLivorno, storicamente caratteriz-zato dalla multifunzionalità, man-tenga questa sua peculiarità cheè sempre stata un suo motivo di

forza, migliorando comunque lapropria potenzialità in termini diservizi per tutti i settori merceologi-ci che connotano lo scalo labroni-co; è vero che ci sono talvolta con-trasti fra operatori ma non è certoda qualificarsi come “problema”,il fatto che si registri una consisten-te domanda di approdo, piuttostoè necessario operare in modo da

soddisfare presto e bene le esigenzedi tutta l’utenza».

Qual è il rapporto della comu-nità portuale con le istituzionilocali, come Comune e Regione?

«I rapporti con la Regione sonoeccellenti sia per come quella istitu-zione si è impegnata a favore dellosviluppo infrastrutturale della por-tualità toscana, sia per le varie occa-sioni in cui lo stesso Presidente,Dott. Rossi, è stato fattivo partecipee gradito ospite di eventi ed occa-sioni, molto spesso organizzati daAsamar, come quello dello scorsoaprile presso l’Hotel Palazzo a Li-vorno. Con il Comune, trattandosidi nuova amministrazione, i rap-porti sono stati inizialmente di reci-proco scambio di buoni comunipropositi ed intendimenti, e co-munque da rodare sul piano dellaeffettiva e migliore collaborazionefra le parti».

Che cosa pensa della riformadei porti e che effetto potrà averesu Livorno?

«La riforma dei porti, nelle inten-zioni di tutti , può essere un volanodi sviluppo della portualità italiana.La semplificazione dei procedi-menti amministrativi che ne gover-nano le dinamiche non può cheessere considerata una importantenovità. Certo è che il rischio diuna minore qualificazione demo-cratica di tali processi è dietro l’an-golo, vista il minor ventaglio dirappresentatività istituzionali checaratterizzeranno la nuova “gover-nance”, ma tutto dipenderà da coluiche avrà la diretta responsabilitàgestionale del porto di Livorno,ad esempio, e da come e quantosaprà ascoltare l’utenza, in partico-lare le agenzie marittime che sono”occhio ed orecchio” degli armato-ri nei porti».

GIULIANO GALLANTI, SPECIAL COMMISSIONER OF THE PORT AUTHORITY OF LIVORNO

“We’ll be the first rail port in Italy. But China complains: we’re not publicising Darsena enough”Giuliano Gallanti, one of the

most experienced Port Au-thority leaders in Italy (he startedin Genoa in 1995), is continuinghis two terms as commissioner atthe port of Livorno with a further,final, six month term. Despite hisexperience at the most importantItalian port, that is, the port of Ge-noa, where there is no shortageof tension and problems, and despi-te knowing how to manage legallythorny situations because of hisexperience as an attorney, the portof Livorno gave Gallanti and hisstaff at the Port Authority in Palaz-zo Rosciano considerable trouble.In any case the latest traffic data,which describes a growing port,contributed to improving the mo-od. Gallanti confirmed, “the num-bers are encouraging. The contai-ners have the highest percentagegrowth, but wheeled cargo is alsodoing well, as are new cars, forestproducts... Cruise traffic also hadgood results, in short: the port isin good health.”

When you arrived in Livorno,your main goal was to rationalisethe spaces, better distributingthe various specialised types ofgoods within the port. How faralong is this project? “The spaces are what they are. Itis urgent that the work be comple-ted, including the Darsena Europa.The first phase of this latest project,for the container area, has started.We are waiting for expressions of

interest. The second phase, whichis for RO-RO traffic, will be easierto complete as the facilities areless expensive and it won’t be ne-cessary to reinforce the cargo stora-ge area because it has no heavycranes. In the meantime we com-pleted the dredging and respondedto the operators’ demands.”

What is the importance of theDarsena Europe for Livorno? “Describing the port of Genoa,Lloyd’s List once used the caption,‘Back on the map’. Now this alsoapplies to Livorno. We receivedexpressions of interest from opera-tors in many countries. Our leader-ship went to China and heard com-plaints because the Darsena Europa

project had not been sufficientlypublicised.”

What are the prospects for theport? “It will become the biggest Italianport for rail traffic. We are comple-ting the two rail-link projects, fromthe port to Pisa on one hand, andto the Vespucci Freight Village onthe other. It will become a logisticsbase for the entire Mediterranean.”

But you had trouble accom-plishing everything that you hadplanned to do. “Bureaucracy has led to some ob-structions. The key [of it all] isthe strategic plan for the port. Wemade it, now we must face the

difficulties of making it a reality.”

What are you referring to? “For example, bulk goods are mo-ved in the deep water area. Thestrategic plan for the port says thatthis activity must be moved andshould be located in another areaof the port. But this turned out notto be so easy. We are working hardto put the strategic plan into effect,but one must remember that theplan is not meant to eliminate exi-sting rights.”

The port reform that the gover-nment has prepared will also af-fect the port of Livorno: fromthe seat of a Port Authority topart of a larger Port System that

will also include Piombino. Whatdoes the future hold? “We anticipated the provisions ofthe port reform. We have alreadysigned a memorandum of under-standing with Piombino. The agre-ement does not only concern sharedplanning, but also a joint projectfor the Darsena Europa. The lea-ders of the two Port Authoritiesare already working together now,starting with the preparation of theenvironmental impact evaluation.There is much work to be doneand the staffs of the Port Authoritiesare reduced. And then we are prepa-ring a plan to present together atthe international level for the Livor-no-Piombino Port System.”

What do you think of the Euro-pean regulations on ports, whichthe European Commission, Par-liament and Council participa-ted in creating and which couldbe approved by the end of theyear? “We recently discussed it withother European ports that are parti-cipating in the Expo at the hea-dquarters of Assoporti. It containsa series of provisions that will beapplicable immediately when it isapproved. One interesting issue isthe definition of the nature of thePort Authorities’ autonomy. Therepresentative of the port of Ham-burg pointed out that it could havesome effect on the matter of conces-sions.”

IV Sabato 30, Domenica 31 luglio 2016L'AVVISATORE MARITTIMO

S PECIALE P ORTO DI L IVORNO

THE VICE PRESIDENT OF THE ASSOCIATION OF SHIPPING AGENTS OF LIVORNO (ASAMAR): “THE REFORM? IT WILL BRING EFFICIENCY”

“High demand cannot be a problem”Selmi: “Disagreements between operators arise because there are so many requests to dock”What role are shipping

agents playing in theport of Livorno? Fabio Selmi, the‘extended term’ vice president ofASAMAR, answered, “It certainlyplays a defensive role, that is itmaximally safeguards what re-mains of Law 135/77, which pro-tects the public interest in our pro-fession as shipping agents. Andalso by continually appealing tothe Port Authority, which we havealways reminded about the applica-tion of the rules and regulationsconcerning the port.”

What projects is ASAMARcarrying forward? “ASAMAR hopes to continue totake part in and support all theaspects of port activity, making aneffective contribution both in termsof employment conditions and op-portunities and in terms of the com-mercial prospects for growing traf-fic in the port of Livorno.”

In the renewal of the strategiesof the major line carriers, whatplace can the port of Livornoplay at the Italian level and atthe level of the Mediterraneanas a whole? “The port of Livorno, it is wellknown, is already playing an im-portant role, especially in the Medi-terranean, both in terms of full con-tainers and for wheeled cargo, theMotorways of the Sea and yet othersectors. The prospect of the newEuropa Platform can be considereda major qualitative improvementbecause it offers the possibility ofimproving Livorno’s position ofabsolute importance in the Italianand international port scene.”

What are the critical infra-structural issues in the port andwhat steps forward have beentaken in recent years? “Aside from the problem of theaccess canal to the port, which par-ticularly limits the possibilities ofthe port, there is the problem ofthe dredging, which perhaps doe-sn’t occur enough. There are va-rious improvements that should bementioned, like for example theviability of the rail lines, whichare still waiting for a major impro-vement. Finally, the speed withwhich we have responded to thenew VGM regulations in a veryshort time, is to be praised.”

As in other Italian ports, in Li-vorno, as well, the lack of spacecauses tension between the ope-rators. In the future, will the portalways be multipurpose in termsof the types of goods handled,or will it move towards greaterspecialisation in a few sectors?“ASAMAR hopes that the port ofLivorno, which has historically be-en characterised by its multi-func-tionality, will maintain its own par-ticularity, which has always beenits strength, and improve its ownpotential in terms of services forall the sectors of goods that aretypical of the port; it is true thatat times there are conflicts betweenoperators, but it is doubtful whetherthey qualify as “problems” - in factit indicates a consistent demandto dock – rather that it is necessaryto operate so as to quickly andcompletely meet the demands ofall the port’s users.”

How are relations between theport community and the localpolitical institutions, like the cityand the Region? “Relations with the Region areexcellent both because that institu-tion has made a commitment tothe infrastructural development ofTuscany’s port system, and becau-se of the various occasions on whi-ch the President, Enrico Rossi, wasan active participant and welcomedguest at events, very often organi-sed by ASAMAR, like the eventat Livorno’s Hotel Palazzo in April.Relations with the city, which hasa new government, began with areciprocal exchange of good sharedintentions and understandings, andin any case to lead to better andmore effective collaborationbetween the parties.”

What do you think of the portreform and what effect may ithave on Livorno? “The port reform, as everyone in-tends it to be, can be a driver ofdevelopment of the Italian port sy-stem. Simplifying the administrati-ve procedures that govern the for-ces at play can only be consideredan important innovation. Of coursethe risk that such processes wouldbe less democratic is always pre-sent, given the lesser degree of in-stitutional representation that cha-racterises the new “governance”,but everything depends on the per-son who is directly responsible forthe management of the port of Li-vorno, for example, and on howand to what degree he or she listensto the users of the port, and theshipping agencies that are the “eyesand ears” of the shipowners in theports, in particular.”

La Giunta toscana si impegni per miglioraree potenziare i collegamenti ferroviari da e

per la costa; integrando i servizi tra la linea Firenze-Pisa-Livorno e la Tirrenica. Lo chiede una mozionedel Pd, primo firmatario il presidente della commis-sione costa Antonio Mazzeo, approvata all’unanimi-tà dal Consiglio regionale della Toscana. «Se voglia-mo che davvero la Toscana viaggi tutta assieme

a una sola velocità dobbiamo dotarci di collegamentiadeguati e al passo coi tempi. Per questo assiemea tutti i gruppi consiliari e con un lavoro proficuodella commissione Costa abbiamo predisposto que-sta mozione». L’obiettivo «è potenziare il collega-mento ferroviario tra la Toscana centrale e la Toscanacostiera nonchè l’interconnessione con la linea tirre-nica e la linea La Spezia-Massa-Viareggio».

LA MOZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE

«Più collegamenti tra l’entroterradella Toscana e la Liguria»

Sabato 30, Domenica 31 luglio 2016L'AVVISATORE MARITTIMO V

IL PRESIDENTE DI PORTO LIVORNO 2000, LA SOCIETÀ PUBBLICA CHE GESTISCE IL TERMINAL PASSEGGERI DELLO SCALO

«Quattro cordate per il terminal crociere»Provinciali: «Con settembre stretta sulla privatizzazione: La Spezia? Non dormiamo sugli allori»

S PECIALE P ORTO DI L IVORNO

Che 2016 sarà per il settoredei passeggeri a Livorno?

«L’attività - risponde MassimoProvinciali, presidente di Porto Li-vorno 2000, la società pubblica chegestisce il terminal passeggeri del-lo scalo - sta andando bene, in lineacon le previsioni. Nel 2016 arrive-ranno 800 mila crocieristi. Le gior-nate di punta vedono l’arrivo di5 o 6 navi, un picco che comunqueriusciamo a gestire. Sul fronte deitraghetti facciamo 1,2 milioni dipasseggeri all’anno. Alle destina-zioni tradizionali di Sardegna eCorsica adesso sia Grimaldi sia Tir-renia aggiungono la Sicilia».

Qual è il settore più importanteper Porto Livorno 2000?

«Il business di Porto Livorno2000 è diviso esattamente a metàfra crociere e traghetti».

Per quanto riguarda le crocie-re, ci sono novità?

«Consolidiamo le presenze stori-che, aumentando il numero di acco-sti di Disney. Inoltre Livorno è statascelta per il viaggio inaugurale del-la “Carnival Vista”, mentre Mscè tornata anche con il turnaround».

Il porto è in grado di offrireaccosti sufficienti?

«In passato abbiamo avuto criti-cità e abbiamo dovuto utilizzaremoli commerciali. Adesso è statodragato il lato Nord del molo Italia,che può essere utilizzato dalle gran-di navi da crociera lunghe oltre300 metri. Inoltre dalla fine del2015 abbiamo firmato un protocol-lo con Clp (Compagnia lavoratoriportuali) per l’utilizzo degli accosti46 e 47 sulla testata degli Alti Fon-dali, che vengono assegnati in viaprioritaria alle crociere. Tanto èvero che quest’anno non è statapiù necessaria l’ordinanza per di-sciplinare gli accosti».

La mancanza di spazi ha provo-cato critiche sul fronte dei tra-

ghetti.«Le polemiche riguardano la par-

te ro-ro. Per quanto riguarda i pas-seggeri non ci sono problemi, d’al-tra parte la destinazione all’internodel porto è quasi obbligata. I colle-gamenti con Sardegna e Corsicafunzionano».

Che cosa prevede il piano rego-latore portuale per i passeggeri?

«Ci sono progetti per la realizza-

zione della stazione marittima, diparcheggi e di aree per l’imbarco.Attualmente utilizziamo un termi-nal crociere provvisorio. Il portodi Livorno è attualmente oggettodi una procedura di dibattito pub-blico, prevista da una legge dellaRegione Toscana per i progetti pub-blici del valore superiore a 50 mi-lioni di euro. Si informa la colletti-vità sui progetti, in questo caso

della Darsena Europa e del portopasseggeri. Il 21 luglio viene con-segnato il rapporto con suggeri-menti e impressioni, sull’impattopercepito. E’ uno strumento cheaiuta le amministrazioni a mitigarel’effetto di certe scelte».

A che punto è il percorso diprivatizzazione di Porto Livorno2000?

«Il prossimo 26 settembre scadeil termine per la presentazione delleofferte. Abbiamo avuto un’intensafase di risposta ai quesiti dei parte-cipanti, soprattutto per quanto ri-guarda proprio la parte infrastruttu-rale. Abbiamo quattro cordate chehanno risposto alle manifestazionidi interesse, hanno superato la pre-qualifica e sono state invitate a pre-sentare un’offerta».

Come sarà composta la nuovacompagine societaria?

«Il nuovo socio avrà il 66 percento, col 55 venduto da Autoritàportuale e l’11 da Camera di Com-mercio. All’Autorità portuale e allaCamera di Commercio resterannodue quote del 17 per cento ciascu-na».

Negli ultimi anni anche il portodella Spezia si è aperto maggior-mente alle compagnie di crocie-ra. Come ha influito questa sceltasulla vostra attività?

«Io fin dalla prima ora non sonoun appassionato della competizio-ne fra porti vicini. Già quando erodirettore al ministero delle Infra-strutture e Trasporti guardavo dipiù ai porti come sistema nazionale.D’altra parte Livorno e La Speziahanno target e ambiti diversi. Perchi è diretto a Firenze il porto diriferimento è Livorno. Ma certonon dormiamo sugli allori né vivia-mo di rendita».

Quali investimenti sono statifatti o verranno fatti per le crocie-re?

«Per il porto passeggeri la spesaha riguardato soprattutto gli AltiFondali. Poi, da chi parteciperà allaprivatizzazione di Porto Livorno2000 aspettiamo investimenti noninferiori ai 15 milioni di euro».

Come inciderà la riforma deiporti, con l’accorpamento fra leAutorità portuali di Livorno ePiombino, sulla vostra attività?

«Contribuirà a attivare sinergie.Negli ultimi cinque anni Porto Li-vorno 2000 con le Autorità portualidi Livorno e Piombino ha parteci-pato a MedCruise a Miami e a Me-dCruise Europe, operando semprea braccetto nel marketing territoria-le già in tempi non sospetti. Il portodi Piombino è più selettivo e piùdi nicchia, non può ospitare le navida 5 mila passeggeri».

VI Sabato 30, Domenica 31 luglio 2016L'AVVISATORE MARITTIMO

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THE PRESIDENT OF PORTO LIVORNO 2000, THE PUBLIC COMPANY THAT MANAGES THE PASSENGER TERMINAL AT THE PORT

“Four syndicates for the cruise terminal”Provinciali: “Apprehension about La Spezia? Different goals, but were not resting on our laurels”

S PECIALE P ORTO DI L IVORNO

HOW do you see 2016 tur-ning out at Livorno, in ter-

ms of passengers? “Our busi-ness,” replies Massimo Provincia-li, President of Porto Livorno 2000,the public company that managesthe port’s passenger terminal, “isgoing well, in line with forecasts.In 2016 we’ll get 800,000 cruisepassengers. On the busiest dayswe’ll receive 5 or 6 ships, a peakthat is still manageable for us. Mo-ving on to ferries, we handle 1.2million passengers a year. Besidesusual destinations, like Sardiniaand Corsica, now both Grimaldiand Tirrenia are adding Sicily.”

What is the most importantsector for Porto Livorno 2000?“Business at Port of Livorno 2000is evenly divided between cruisesand ferries.”

On the topic of cruises, is thereany news? “We’re consolidating tried-and-true relations, increasing the num-ber of Disney Cruise calls. Also,Livorno was chosen for the maidenvoyage of the Carnival Vista, whileMSC is also back performing shipturnarounds.”

Is the port able to provide suffi-cient berths? “In the past we had problems andwe had to use commercial piers.Now the North side of Molo Italiapier has been dredged, making itable to accommodate large, 300+metre-long cruise ships. Besidesthat, since the end of 2015 we’veput in place a protocol with CLP

(Compagnia Lavoratori Portuali)for the use of berths N.46 and N.47on the Alti Fondali pier, which areassigned on a priority-basis to crui-se ships. It’s so much better thatthis year it was no longer necessaryto issue a writ to regulate the ber-ths.”

The lack of space has led tosome criticism directed at the fer-ries situation. “The controversy involves the ro-ro part. As far as passengers go,there are no problems, it must besaid that for this port the destina-tions served are almost essential.The links with Sardinia and Corsicaare working.”

What does the port master planprovide for in terms of passen-gers? “There are projects for the con-struction of the maritime terminal,car parks, and areas for boarding.Currently we use a temporary crui-se terminal. The port of Livornois currently undergoing a processof public consultation, provided forby the Region of Tuscany law forpublic projects worth more than€50 million. The public is briefedabout the projects, in this instancethe Europa Dock and the passengerport. The white paper on the projectwill be presented on 21 July, contai-ning views and suggestions, andperceptions on their impact. It’sa tool that assists the governmentin mitigating the effect of certainchoices.”

How is Port of Livorno 2000

getting on, in terms of the roadto privatization? “26 September this year is the dea-dline for submission of tenders.We’ve had an intense Q&A phaseto address questions of the partici-pants, especially those relating toconcerns about infrastructure. Wehave four joint-bids that replied

with expressions of interest, havepassed the prequalification stage,and have now been invited to sub-mit an offer.”

What will the new company’sshareholding structure looklike? “The new partner will have66%, with 55% put up on sale by

the Port Authority and 11% by theChamber of Commerce. The PortAuthority and the Chamber ofCommerce will each retain a stakeof 17%.”

In recent years, the port of LaSpezia too has increasingly ope-ned up to cruise lines. How has

this influenced your business? “Right from the start, I’m not abig fan of competition between nei-ghbouring ports. Already, when Iwas a director at the Ministry ofInfrastructure and Transport I sawports mostly as forming part ofa national system. On the otherhand, Livorno and La Spezia havedifferent target areas and spheres.For those heading to Florence thereference port is Livorno. Butwe’re certainly not resting on ourlaurels or content to live off theprofits.”

What investments have beenmade or will be made in cruises?“In terms of the passenger port,the biggest investment is for theAlti Fondali Pier in particular.Then, we’re expecting investmentsof no less than €15 million fromthose who will participate in theprivatization of Porto Livorno2000.”

How will the amalgamationbetween the Port Authorities ofLivorno and Piombino, as partof the port reform, affect yourbusiness? “It will help to create synergies.Over the past five years Porto Li-vorno 2000 together with the PortAuthority of Livorno and Piombi-no, attended the MedCruise eventsin Miami and in Europe, alwaysworking hand in hand to promotethis region’s goods and services,even before these lean times. Theport of Piombino is more selectiveand more niche, and it cannot ac-commodate ships of 5,000 passen-gers.”

Sabato 30, Domenica 31 luglio 2016L'AVVISATORE MARITTIMO VII

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S PECIALE P ORTO DI L IVORNO

SPADONI, DIRETTORE TECNICO E COMMERCIALE DELLA PORTO LIVORNO 2000: «SAREMO I PRIMI AD AVERE INFRASTRUTTURE LNG»

Crociere, il ritorno dei Quattro MoriIl terzo scalo italiano nel settore sfiorerà il prossimo anno il milione di passeggeriANCHE il porto crocieristico

di Livorno dopo alcuni annidifficili ritorna a crescere con nuo-ve prospettive per il futuro grazieall’incremento delle flotte passeg-geri mondiali e agli sviluppi ina-spettati nello scenario mediterra-neo del turismo. «Nel 2016 abbia-mo in calendario 416 toccate ecirca 800 mila passeggeri. Nel2017 invece ci aspettiamo un minornumero di toccate, ma circa 870mila passeggeri. Avremo una cre-scita grazie all’arrivo di navi dimaggiore capacità - spiega Giovan-ni Spadoni, direttore tecnico ecommerciale per il porto di Li-vorno -. Attualmente possiamo or-meggiare contemporaneamente trenavi di grandi dimensioni, con ul-teriori attracchi disponibili in al-tre banchine con priorità d’at-tracco per le navi passeggeri. Iproblemi di ormeggio che abbiamoavuto in passato sono stati superati,infatti abbiamo avuto anche seinavi contemporaneamente».

Questo è avvenuto lo scorso 2

giugno con la “Norwegian Epic”,l’ “Eurodam”, l’ “Oceana”, la“Norwegian Spirit”, la “Soverei-gn” e infine la “Zenith” che hannoportato nella Città dei QuattroMori complessivamente 11.300passeggeri in un giorno solo. La gestione di questo evento ecce-zionale è stata una vera sfida perla società Porto di Livorno 2000che ha organizzato un potenzia-mento di tutti i servizi per far frontea una mole di traffico così significa-tiva.

Lo scalo di Livorno è il terzoin Italia per numero di transiti, men-tre le funzioni di home port (parzia-

le, cioè con solo una parte dellecabine in regime di sbarco/imbar-co) sono limitate ad alcune toccatedi “Costa Diadema” (cinque finoa dicembre) e di “Msc Armonia”.

Quest’ultima ha in programma

un totale di 15 scali compresi trail 17 giugno e il 23 settembre percirca 50 mila passeggeri movimen-tati. Si prevede anche per il 2017un risultato simile, sicuramenteun segnale di tenuta dopo i soli5.000 passeggeri imbarcati/sbar-cati nel 2015.

Comunque i 70 mila passeggeri

in home port del 2012, anno recordin cui si è raggiunto il milione dipasseggeri totali, sono ancora lon-tani.

Quindi dopo lo choc della perditadi quasi la totalità del traffico diRoyal Caribbean in favore dellaSpezia e i problemi di gestione dellebanchine, sembra che Livornoabbia imboccato una nuova stra-da in discesa verso nuovi tra-guardi.

Lo spostamento di parte del traffi-co crocieristico dall’Adriatico, acausa delle irrisolte questioni vene-ziane su cui le istituzioni continua-no a latitare, e l’instabilità politicain Egitto e Turchia, fanno si chesi può prevedere un ulteriore spo-stamento di navi dal Mediterra-neo Orientale al Tirreno.

Di ciò non potrà che beneficiarneanche Livorno soprattutto se si ade-guerà infrastrutturalmente alle esi-genze delle navi del futuro, in pri-mis al rifornimento di unità con

motori ad alimentazione a gas.Un vantaggio di questo porto è chepuò vantare a sole 12 miglia unterminal del gas naturale liquefatto.

A questo proposito Spadoni ci

tiene a ricordare che «stiamo lavo-rando sulle procedure di autorizza-zione e crediamo che noi saremoil primo porto italiano con la dispo-nibilità di rifornimento di Lng; lestrutture del vicino terminal po-trebbero permettere alle navi dacrociera di essere rifornite senzal’utilizzo di chiatte o camion peril trasporto del gas». Viene cosìconfermata la dichiarazione cheaveva fatto il presidente di AidaKreuzfahrten, Felix Eichhorn, alSecolo XIX-the MediTelegraph sulfatto di contare, con l’arrivo di “Ai-daPerla” nel Mediterraneo la pros-sima estate, sulla possibilità di ri-fornire a gas il suo motore dual-fuel Mdo/Lng tra i porti diLivorno e Civitavecchia. La di-sponibilità di infrastrutture ade-guate è un fattore molto importanteper attirare ulteriore traffico crocie-ristico.

Proprio in quest’ottica sta lavo-rando il responsabile del Piano re-golatore portuale per l’Autoritàportuale di Livorno, Claudio Van-ni, con l’obbiettivo dell’amplia-mento degli accosti del TerminalAlto Fondale, quale operazionedi previsione urbanistica di prima-ria importanza.

Per l’economia cittadina l’indu-stria crocieristica resta fondamen-tale: quest’anno si calcola che sifermerà in città il 25% dei pas-seggeri in transito con una previ-sione di spesa di 5,26 milioni dieuro.

Il punto sul piano di riconversione e riqualifica-zione industriale dell’area costiera di Livorno,

approvato in sede tecnica, è stato fatto lunedì aLivorno nel corso della riunione della cabina diregia per l’accordo di programma. L’incontro èstata occasione per informare della positiva riunionevoltasi a Roma e per fare il punto sui tempi.

Il consigliere del presidente Rossi per il lavoro,Gianfranco Simoncini ha spiegato che il piano dovràessere ora approvato dalla giunta regionale e daquelle dei tre Comuni interessati, per andare allafirma dell’accordo di programma presso il ministerodello Sviluppo economico entro settembre. Si sta

lavorando per far uscire, a ottobre, il bando destinatoalle imprese che si insediano nel territorio e che,da gennaio, potranno presentare i progetti.

Simoncini ha quindi annunciato l’uscita imminen-te dell’avviso regionale per gli incentivi all’occupa-zione: per il 2016, per l’area livornese (Livorno,Collesalvetti, Rosignano), sono stati messi a disposi-zione 750 mila euro. Per quanto riguarda i lavoridi pubblica utilità, il bando è ancora aperto e riserva2,5 milioni complessivi per le aree di crisi. «Risorserese disponibili - ha sottolineato Simoncini - incoerenza con la scelta della Regione di privilegiarele aree di crisi».

PIANO DI RICONVERSIONE E RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA LIVORNESE

Pronti 750 mila europer gli incentivi all’occupazione

VIII Sabato 30, Domenica 31 luglio 2016L'AVVISATORE MARITTIMO

«IL PORTO È TORNATO SULLE MAPPE» DICE GALLANTI. E HA IMPARATO A VALORIZZARE IL SUO BENE PIÙ PREZIOSO: LO SPAZIO

L’incrocio di interessi sul Tirreno settentrionaleGrimaldi, Onorato, Aponte, Schenone, americani e veneziani: tutti in corsa per Livorno

S PECIALE P ORTO DI L IVORNO

Il valore aggiunto su cui puntail porto di Livorno (assieme

a quello di Piombino, con cui saràaccorpato in un’uunica Autorità disistema), all’interno dell’arco del-l’Alto Tirreno, è l’abbondanza diaree logistiche rertrostanti. A diffe-renza dei concorrenti liguri, lo sca-lo non è schiacciato fra mari e mon-ti, ma può contare su strutture inter-modali non troppo distanti comead esempio l’interporto Vespuccidi Guasticce. Lo scorso marzo èstata inaugurata all’interno dell’in-terporto un’area doganale di custo-dia temporanea: 6600 metri quadri,di cui un migliaio coperti, e duecorridoi veloci e controllati che col-legano il nuovo spazio direttamen-te alla Darsena Toscana e al termi-nal Lorenzini. Da qualche tempoil porto batte su questo tasto conprogetti che devono colmare le la-cune infrastrutturali. Quest’anno siè parlato molto dei corridoi ferro-viari. Per Livorno è stata l’occasio-ne per rilanciare il legame fra ban-chine e retroporto. Un altro investi-mento previsto riguarda loscavalco ferroviario, ossia un trattodi binari lungo un chilometro emezzo che permetterà un accessodiretto e più funzionale al portopassando sopra la strada Tirrenica.Ma l’opera più attesa, quella dacui ci si attende un salto di qualitàdecisivo per lo scalo, anche in chia-ve di importanza internazionale,è la Darsena Europa: un’area strap-pata al mare dove si impianterannodiverse attività portuali. La più im-portante sarà il nuovo terminal con-tainer che, a differenza della Darse-na Toscana, potrà accogliere le navidi maggiori dimensione oggi in cir-colazione. La gara per l’assegna-zione è in corso e il bando scade

il prossimo 30 settembre. SullaDarsena Europa troverà posto an-che un terminal per i traghetti, cherisolverà l’attuale competizione fragli operatori del settore per strap-parsi a vicenda gli spazi disponibili.Con un nuovo grande terminal Li-vorno conta di diventare un hubsul corridoio europeo scandinavo-mediterraneo, potendo contare su

un network composto anche dalporto di Piombino, dagli interportidi Guasticce e Prato e dagli aero-porti di Pisa e Firenze, e che magaricomprenda anche collaborazionicon La Spezia e Carrara.

Il 2016 è stato l’anno in cui, comeaffermerebbe il commissario del-l’Authority, Giuliano Gallanti, Li-vorno “è tornato sulle mappe” an-

che dei media nazionali. Lo scaloha goduto di una notevole sovrae-sposizione mediatica perché è di-ventato terreno di scontro di duebig dell’armamento nazionale, ilpresidente di Confitarma e patrondel Grimaldi Group, EmanueleGrimaldi, e il vicepresidente di Fe-darlinea e patron di Moby-Tirrenia,Vincenzo Onorato. La rivalità fra

Grimaldi e Onorato è di lunga data,ma è significativo che lo scontrosi sia concentrato recentemente suLivorno, a testimonianza del valoreche queste banchine rappresentanoper lo sviluppo delle maggiori com-pagnie marittime del cabotaggioitaliano.

Onorato è tradizionalmente pre-sente a Livorno. Grimaldi si sta

insediando in maniera sempre piùmassiccia, ha aperto un collega-mento nuovo con Olbia e ne stastudiando un altro (come anche lostesso Onorato) per la Sicilia. Unaltro soggetto che sta puntandomolto su LIvorno è Msc, gruppoguidato da Gianluigi Aponte, cam-pano come Onorato. Msc è entratoin società nel terminal Lorenzin,ma i suoi interessi vanno al di làdei container movimentati in que-st’area. La speranza è che Aponteinvesta su Livorno anche nel setto-re croceristico.

Anche qui infatti i progetti nonmancano, a partire dalla privatizza-zione di PortoLivorno 2000, socie-tà che gestisce il terminal passegge-ri. La gara anche in questo casoè in corso e ci sono quattro consorziin corsa: Venezia Terminal Passeg-geri (Vtp) con Compagnia ImpresaPortuale di Livorno (Cilp) e agentimarittimi guidati dalla Medov diGenova; Royal Caribbean conl’agenzia turistica Aloschi Bros diNapoli; la Moby di Vincenzo Ono-rato in cordata con il Livorno Ter-minal Marittimo (Ltm); l’agenziaFremura insieme a Costa Crocieree il gruppo Grimaldi di Napoli.

Un altro settore importante perlo sviluppo dello scalo è rappresen-tato dall’industria navale. Il futurodell’area dei bacini non è ancorachiaro, anche perché l’Authoritye il Comune non hanno le stesseidee in materia. Sicuramente le ri-parazioni navali rappresentanoun’attività che porta valore a unporto, come dimostra anche lo sca-lo di Gioia Tauro, dove si sta pen-sando di costruire una vasca. Invista della nascita dell’Autorità disistema, un’opportunità sarà offer-ta dalla nascita di un polo delledemolizioni nel porto di Piombino.

THE PRESIDENT OF THE SOCIETY OF PORT WORKERS (CPL)

Raugei: “Traffic has returned to pre-crisis levelsthe work of the Port Authority has taken steps forward”THE PORT Company of Li-

vorno, after the reform ofLaw 84, in 1994, completed a tran-sformation that stands out in theItalian landscape, it has becomea well structured port company.What are the sectors in whichit has grown? CPL President Enzo Raugei an-swered, “the Company now opera-tes on two tracks: embarkation anddisembarkation of ships, linked tothe provisions of ex-Article 16 ser-vices to the two investee compa-nies, CILP and Terminal DarsenaToscana. This is the traditionalbranch of CPL: the other is thecooperative that invests in otherterminal companies, like CILP andTDT, but also LTM, the RORO,PAX and trailer terminal, and ownsa majority stake in the Faldo carpark, where new cars that are unloa-ded in the port are stored beforebeing delivered to various license-es. We own the storage space, whilethe business is conducted by Auto-trade. These are the most importantactivities.” How is the port of Li-vorno doing at the moment? “At this moment, the port is doingwell both in terms of traffic andemployment. It has recovered si-gnificant volume since the crisis.In 2015, forest products once againexceeded one million tonnes, werecovered in the automobile sector(+10%, after +24% in 2014). Interms of values, we are at figurescomparable to pre-crisis years. Interms of container traffic, we aredoing even better, thanks to thegrowth of the Darsena Toscana Ter-minal. The strong performance inthe fourth quarter of 2015 is conti-nuing in 2016.” What is your opinion on the ac-tions taken by the Port Authorityin relation to the projects andtheir completion?

“It is positive, despite some delaysin the construction projects.Beyond ordinary maintenance,with the strengthening and impro-vement of the existing [infrastruc-ture], the most important and long-term prospect was the approval ofthe strategic plan for the port. Withthe Europa Platform, Livorno islooking to build a major containerterminal that will keep Livornoamong the top ports in this sector.It is a product of the synergy betwe-en the Port Authority, the Region,and the Ministry of Infrastructure.In terms of the work to improvethe existing [infrastructure], thechannel depth was brought to -13mon the eastern side of the DarsenaToscana, two more berths were cre-ated at the Calata Lucca Quay, foranother 400m, and the work hasbeen completed for the tunnelthrough which the ENEL pipes willpass, which will allow for the enlar-gement of the access canal to Ter-minal Toscana. We will be ableto receive 9,000 TEU ships.” Why did the dispute between theshipowners Onorato and Gri-maldi, which is being played outat the national level, involve Li-vorno? “Livorno is an important hub forRORO traffic. In particular, for theislands, but in general it has alwaysbeen a first-rank port at the nationallevel in terms of the number oflane metres handled. Two majorshipowners who are seeking to gaincontrol of this business are fightingit out in Livorno. The cause forregret is that we are watching thisfight in a situation in which theport would be better utilised if therewere collaboration instead. In myopinion, the Port Authority itselfor even higher authorities shouldintervene. One can’t just helplesslywatch as they each match the othe-

r’s new lines with identical ones.In the end, this situation must becontrolled. The port market is regu-lated, everyone must conform toa definite policy.” The rationalisation of the portareas is one of the Port Authori-ty’s objectives. “It has moved forward on paper.In the strategic plan there was di-scussion of zoning the port. Theareas and their intended uses wereestablished based on the [types of]activities. In practice, this was notcarried out in a definitive manner,there are some exceptions, forexample, in the RORO sector inparticular, in which we have seena series of activities in the port,even in zones where they were notplanned. Volumes are a little higherthan before the crisis, but at thetime there was only the LTM termi-nal, now there are five terminals.If supply is multiplied by five whiledemand remains constant, this cre-ates imbalances.” What do you think of the portreform? “It changes the governance, butfor companies that operate on thedocks, it doesn’t change much. Itis a step forward in terms of control-ling development strategies. It se-ems to me to be valid to concentrateresources on a few national nodes.We must be observant, because itwent from a jointly managed pu-blic-private model to a model inwhich the executive committee ismade up exclusively of public-sector representatives. The part-nership [between private compa-nies and port authority] plays animportant role, although we wouldhave preferred that its opinions bemade binding on some issues. Itis said that the labour part [of thereform law] will move forward inSeptember, and that will concernus more directly.”

Sabato 30, Domenica 31 luglio 2016L'AVVISATORE MARITTIMO IX

IL PRESIDENTE DELLA COMPAGNIA DEI LAVORATORI PORTUALI: «SULLO SCONTRO GRIMALDI-ONORATO L’ENTE DOVREBBE INTERVENIRE DI PIÙ»

«Il traffico è tornato ai livelli pre-crisi»Raugei: «Promosso l’operato dell’Autorità portuale, ma la zonizzazione non è ancora definita»

S PECIALE P ORTO DI L IVORNO

La Compagnia portuale di Li-vorno, dopo la riforma della

legge 84, nel 1994, ha compiutoun cammino di trasformazione checostituisce un caso particolare nelpanorama italiano, diventando unarealtà portuale articolata. Quali so-no i settori in cui si è sviluppata?«La Compagnia oggi - rispondeEnzo Raugei, presidente di Cpl -opera su due filoni: imbarco e sbar-co delle navi, legato alla fornituradi servizi ex articolo 16 alle duesocietà partecipate, Cilp e TerminalDarsena Toscana. E’ il ramo tradi-zionale di Cpl; l’altro è la cooperati-va che partecipa ad altre societàterminalistiche come appunto Cilpe Tdt, ma anche Ltm, terminal roro,pax e trailer, e con quota di maggio-ranza l’autoparco del Faldo, dovesi stoccano auto nuove che sbarca-no in porto e vengono poi conse-gnate ai vari concessionari. Noiabbiamo la proprietà del piazzalementre l’attività è svolta da Auto-trade. Queste sono le attività princi-pali».

Come sta andando il porto diLivorno in questo periodo?

«In questo momento il porto vabene sia come traffici sia comelavoro. Ha recuperato importantivolumi rispetto alla crisi. I prodottiforestali nel 2015 sono tornati oltreil milione di tonnellate, abbiamorecuperato sulle auto (+10 per cen-to, dopo il +24 del 2014). Siamosu valori paragonabili al periodopre-crisi. Sui container li abbiamosuperati, grazie alla crescita del ter-minal Darsena Toscana. Il buonandamento del quarto trimestre2015 si sta consolidando anche nel2016».

Che giudizio dà dell’operatodell’Autorità portuale, rispettoai progetti e alla loro realizzazio-ne?

«Positivo, nonostante qualche ri-tardo nelle opere. Al di là dell’ordi-

naria manutenzione con il poten-ziamento e miglioramento dell’esi-stente, la cosa importante e diprospettiva è stata l’approvazionedel piano regolatore portuale. Conla piattaforma Europa Livorno,guarda alla realizzazione di unagrande terminal contenitori chemantiene Livorno fra i porti topin questo settore. E’ un prodottodella sinergia fra Autorità portuale,

Regione e ministero delle Infra-strutture. Sul piano dei lavori dimiglioramento dell’esistente è sta-to portato a -13 metri il fondalesulla sponda Est della Darsena To-scana, realizzati altri due accostia calata Lucca, sono altri 400 metri,consegnati i lavori per il cunicolodove far transitare i tubi Enel, chepermetteranno l’allargamento delcanale di accesso al terminal Tosca-

na. Potremo ricevere le navi da9.000 teu».

Perché la discussione fra gli ar-matori Onorato e Grimaldi, par-tita a livello nazionale, ha coin-volto Livorno?

«Livorno è uno snodo importanteper il traffico ro-ro. Soprattutto perle isole, ma in generale è semprestato un porto di prim’ordine a li-

vello nazionale per metri linearilavorati. Su Livorno si gioca unbraccio di ferro fra due armatoriimportanti che cercano di assicu-rarsi il controllo di questa attività.Quello che dispiace è che assistia-mo a questo braccio di ferro inuna situazione in cui, se ci fossecollaborazione, sarebbe meglioutilizzato il porto. A mio avvisodovrebbe intervenire in maniera

più determinata la stessa Autoritàportuale o addirittura livelli supe-riori. Non si può assistere inermial fatto che si risponde a una lineacon un’altra uguale. Alla fine cidev’essere un governo di questasituazione. Il mercato portuale èregolamentato, bisogna che tutti siadeguino a una politica definita».

La razionalizzazione delle areeportuali è un obiettivo dell’Au-thority.

«Sulla carta è stata portata avanti.Nel prp si è parlato di zonizzazionedel porto. Sono state definite learee con destinazione d’uso rispet-to alle attività. Nella pratica questacosa non è stata eseguita in manieradefinita, qualche eccezione c’è, adesempio proprio nel settore dei ro-ro, dove assistiamo nel porto a tuttauna serie di attività anche in zonedove non sarebbero previste. I vo-lumi sono poco più di quelli antecrisi, però all’epoca c’era soltantoil terminal Ltm, adesso sono cinqueterminal. Se a parità di domandaaumenta di cinque volte l’offertaquesto crea squilibri».

Che cosa pensa della riformadei porti?

«Cambia la governance, ma perle aziende che operano in banchinacambia poco. E’ un passo in avantiper il governo delle strategie disviluppo. Mi sembra un concettovalido concentrare le risorse in al-cuni nodi nazionali. Bisogna stareattenti perché si è passati da unmodello cogestito pubblico-priva-to a un modello in cui il comitatoesecutivo è fatto esclusivamentedella parte pubblica. Il tavolo dipartenariato ha un ruolo importan-te, anche se avremmo preferito chesu alcune tematiche il suo parerefosse vincolante. Poi si dice chea settembre andrà avanti la parteche riguarda il lavoro e quello ciriguarderà più direttamente».

X Sabato 30, Domenica 31 luglio 2016L'AVVISATORE MARITTIMO

SPADONI, THE TECHNICAL AND SALES DIRECTOR OF PORTO LIVORNO 2000: “WE WILL BE THE FIRST TO HAVE LNG INFRASTRUCTURE”

Livorno makes a comeback in the cruise sectorThe third most important Italian port in the sector will reach one million passengers next year

S PECIALE P ORTO DI L IVORNO

After a few difficult years,the cruise ship port at Livor-

no has returned to growth, withnew prospects for the futurethanks to the increase in the glo-bal passenger fleet and the unex-pected developments in the Me-diterranean tourist scene. “In2016 we have 416 calls scheduledand [we expect] about 800,000 pas-sengers. In 2017, on the other hand,we expect fewer calls, but about870,000 passengers. We will havegrowth because of the arrival ofships with greater capacity,” Gio-vanni Spadoni, the technical andsales director for the port of Li-vorno, explained. “We can curren-tly bring three large-sized ships intoberth at the same time, with moreberths available on other dockswhich are prioritised for passengerships. The berthing problemsthat we had in the past have beenovercome, and we even had sixships at the same time.”

This happened on 2 June with

the “Norwegian Epic”, “Euro-dam”, “Oceana”, “Norwegian Spi-rit”, “Sovereign” and finally “Zeni-th”, which brought a total of11,300 passengers to Livorno ina single day. The management of this exceptio-nal event was a true challenge forthe Porto di Livorno 2000 com-pany, which organised the expan-sion of all the services to facesuch a heavy flow of traffic. The port of Livorno is the thirdlargest in Italy by number of transi-ts, while its function as a homeport (partial, that is with only someof the cabins disembarking/em-barking) is limited to a few calls

from “Costa Diadema” (five callsthrough December) and “MSCArmonia”. The latter ship is scheduled to make15 calls between 17 June and 23September, which account for themovement of about 50,000 pas-sengers. Similar results are expected in

2017, which is a definite sign thatthe market is holding strong afteronly 5,000 passengers em-barked/disembarked in 2015. In any case, the results achievedin 2012, a record year in whichthe port reached the figure ofone million total passengers, and70,000 passengers used Livorno

as a home port, are still far off.Therefore, after the shock of losingalmost all of Royal Caribbean’straffic to La Spezia and the pro-blems of management at the port,it seems that Livorno now has anew and positive outlook with realprospects.

The shift in cruise traffic away

from the Adriatic because of Veni-ce’s unresolved problems, whichgovernmental institutions seemunable to resolve, plus the politicalinstability in Egypt and Turkey,make it possible to predict a fur-ther displacement of ships fromthe Eastern Mediterranean tothe Tyrrhenian Sea.

Livorno, too, will benefit fromthis phenomenon, especially if itupdates its infrastructure to meetthe requirements of the ships ofthe future, primarily the refuel-ling of gas-powered units. An advantage of this port is thatit can boast that it is only 12 milesfrom a liquefied natural gas termi-nal.

On this subject, Spadoni remindsus that “we are working on theprocedures for authorisationand we believe that we will bethe first Italian port to offer LNGrefuelling. The facilities at the ne-arby terminal could allow cruiseships to refuel without using bargesor trucks to transport the gas.”

Thus the statement that the presi-dent of Aida Kreuzfahrten, FelixEichhorn, made to Il Secolo XIX-the MediTelegraph about countingon the possibility of refuelling hisdual-fuel MDO/LNG engine at theports of Livorno and Civitavecchia- when the “AidaPerla” arrivesin the Mediterranean next sum-mer - was confirmed.

The availability of appropriateinfrastructure is a very importantfactor to attract more cruise traffic.

The chief of the Port StrategicPlan at the Port Authority of Livor-no, Claudio Vanni, is working onthis very issue with the goal ofenlarging the berths at the AltoFondale Terminal, as an anticipa-tory city planning operation of pri-mary importance.

For the economy of the city, thecruise industry remains extremelyimportant: this year it is estimatedthat 25% of the passengers intransit will venture in to the city,and they are expected to spend€5.26 million.

PARLA NICOLA CARRAI, PRESIDENTE DI FINSERVICE EUROPE E A.D. DI SEATRANSPORT

«Servono aziende ultra-flessibili per un porto tornato sotto la lente dei grandi operatori internazionali»

Q&A- NICOLA CARRAI, FINSERVICE EUROPE PRESIDENT AND CEO OF SEATRANSPORT

“What this port needs are ultra-flexible companies”

Quali segnali sono arrivatidal primo semestre del-l’anno, nel porto di Livor-

no?«I segnali arrivati sono in genera-

le positivi. La situazione di crisiinternazionale rende tutto un po’più incerto e volatile. Infatti alcunitraffici tengono, altri subisconodelle contrazioni mentre altri anco-ra hanno un notevole sviluppo. Inquesto contesto si difendono benele aziende come le nostre, estrema-mente flessibili e quindi velocissi-me ad adattarsi a eventuali flessionidi mercato o improvvisi sviluppi».

Le crisi socio-politiche di moltiPaesi mediterranei hanno avutoun impatto significativo sui traf-fici da e per Livorno?

«I numeri sintetici di questi primimesi sono stati comunque positivi,ma ci sono aziende specializzatein traffici intra-mediterranei che nehanno sofferto, alcune pesante-mente fino alla loro chiusura».

Come giudica l’operato del-l’Autorità portuale, negli ultimianni?

«Sappiamo tutti che le Autoritàportuali in Italia, a differenza diquello che accade in altri Paesi,sono state costrette a muoversi, ol-tre che nelle pastoie burocratichetipicamente italiane, anche in unquadro di interessi politici contrap-posti, con effetti nefasti di “immo-bilismo” e promesse non mantenu-te. Nonostante tutto, negli ultimianni l’Autorità Portuale “ha fatto”e sta continuando a fare. Si notaanche un parallelismo di intenticon la Regione, che dopo anni dilatitanza pare finalmente essersiaccorta dell’opportunità rappre-sentata dal porto di Livorno. Di

certo c’è l’interesse nello scalo diLivorno da parte di alcuni grossiinvestitori internazionali. È unpunto di partenza che potrebbe por-tare risultati positivi, che solo alungo termine ci potranno far capi-re se si è operato bene o meno».

La riforma dei porti voluta dalministro Graziano Delrio è desti-nata a rivoluzionare la governan-ce delle Authority. Qual è il suopunto di vista, a questo proposi-to?

«Sicuramente dopo più di 20 an-

ni, la normativa doveva essere rin-novata per adeguarsi alle necessitàdi decisioni veloci e coordinate alivello nazionale per adeguarsi aun mondo dello shipping dalle mo-difiche sempre più veloci e globali.Come al solito, non sarà solo l’in-frastruttura normativa ma soprat-tutto la reale volontà di fare il benecomune, la discriminante che per-metterà di ottenere i migliori risul-tati».

L’Europa chiede di dirottaresempre più traffico dalla gomma

alla ferrovia. Il porto di Livornocome sta rispondendo a questarichiesta?

«Anche in questo caso ci sonosegnali positivi, come l’impegnodella Regione verso investimentistrutturali e rimozione di ostacolioperativi a cui si affiancano notiziedi nuovi servizi da e per il porto(e/o l’Interporto). In prospettiva,nel progetto della nuova DarsenaEuropa, è prevista la costruzionedi fasci di binari lunghi oltre 700metri, oltre al raccordo di questicon la linea Tirrenica».

What trends have markedthe first half of the year

at the port of Livorno? “The trend has generally been posi-tive. The international economicslowdown has caused everythingto be a bit more uncertain and vola-tile. In fact, while some types oftraffic are holding, others are con-tracting, while still others are expe-riencing a remarkable growth. Inthis context, extremely flexible fir-ms such as ours are able to competewell, as they’re quick to adapt toany market downturn or unex-pected development.”

Have the social and political cri-ses now affecting many Mediter-ranean countries had any signifi-cant impact on traffic to and fromLivorno?

“Overall numbers for these last twoquarters have been positive, butsome companies that specialize inintra-Mediterranean trade havesuffered, some to such a degreethey’ve had to shut down.” Howwould you rate the performanceof the Port Authority in recent ye-ars? “We’re all aware that port au-thorities in Italy, unlike what hap-pens in other countries, have beenconstrained not just by typicallyItalian red tape but also by a scena-rio of conflicting political interests;all this has brought about a degreeof paralysis and broken promises,with harmful effects. Despite eve-

rything, in recent years the PortAuthority has been and is conti-nuing to be “actively engaged”.

One should also note certain ana-logies with the Region’s ownagenda, after years of lookingthe other way, finally, the Regio-nal authorities seem to have reali-zed the opportunity representedby the port of Livorno? “There’s certainly interest in theport of Livorno on the part of somelarge international investors. It’sa starting point along a path thatcould bring positive results, whichonly a long-term perspective willreveal if we took the correct deci-

sions or not.”

The reform of the ports as envisa-ged by Minister Graziano Delriois set to revolutionize the gover-nance of the Authority. What isyour point of view in this regard?“Surely after over 20 years, theneed arose to bring the legislationup to date, in the interest of timelydecision-making and coordinationat the national level, to respondto a world where changes in ship-ping are increasingly faster and ofglobal reach. As usual, it will notjust depend on the regulatory infra-structure but, above all, what will

make the real difference is whetherthere’s a real desire to achieve thecommon good, that’s what will getus the best results.”

The EU calls for increasingly di-verting traffic from road to rail.How is the port of Livorno re-sponding to this demand? “Again, on this front as well thereare positive signs, such as the com-mitment of the Region to makestructural investments, and the re-moval of operational barriers inconjunction with the announce-ment of new services to and fromthe port (and/or the dry-port). Loo-king ahead, as part of the projectfor the new Europa Dock, the con-struction of over 700 metres of railsis planned, in addition to their con-nection with the Tyrrhenian railline.”

Sabato 30, Domenica 31 luglio 2016L'AVVISATORE MARITTIMO XI

“THE PORT IS BACK ON THE MAP” GALLANTI SAID. AND IT HAS LEARNED TO VALUE ITS MOST PRECIOUS ASSET: SPACE.

Crossroad of interests in Upper Tyrrhenian SeaGrimaldi, Onorato, Aponte, Schenone, Americans and Venetians are all competing for Livorno

S PECIALE P ORTO DI L IVORNO

The added value which theport of Livorno is betting

on (together with Piombino, withwhich it will be joined into a singlePort System Authority), within thearc of the Upper Tyrrhenian Sea,is the abundance of inland logisticsareas. Unlike its Ligurian competi-tors, the port is not squashed betwe-en the sea and mountains, on thecontrary it can depend on intermo-dal facilities in fairly close proximi-ty, like for example, the VespucciFreight Village in Guasticce.

Last March, a temporary customsarea was opened in the freight villa-ge: 6,600 sqm, of which a thousandwere indoor, and two fast, control-led corridors that link the new spacedirectly with the Darsena Toscanaand the Lorenzini Terminal. Forsome time, the port has been appro-aching this issue with projects thatwill fill the gaps in the port’s infra-structure. This year there was muchtalk of the rail corridors. For Livor-no, this was an opportunity to re-launch the link between the docksand the freight villages. Anotherplanned investment concerns therail link, a kilometre-and-a-halflong section of tracks that will al-low direct and more functional ac-cess to the port passing over theStrada Tirrenica Motorway. But themost anticipated project is the Dar-sena Europa, which is expected toeffect a qualitative improvementfor the port, even on the internatio-nal level: it is an area reclaimedfrom the sea where various portactivities will be established. Themost important of these will bethe new container terminal, whichunlike the Darsena Toscana Termi-nal, will receive the larger sizedships that are now in circulation.The tender for the allocation is un-

der way and the deadline for sub-missions is 30 September. The Dar-sena Europa will also accommoda-te a terminal for ferries, which willresolve the current competitionbetween the operators in the sector,who are fighting over the availablespaces. With a new large terminal,Livorno expects to become a hubon Europe’s Scandinavian-Medi-

terranean Corridor, counting on thenetwork which also consists of theport of Piombino, the freight villa-ges at Guasticce and Prato, andthe Pisa and Florence airports, andwhich may even include coopera-tion with La Spezia and Carrara.2016 is the year in which, as PortAuthority Commissioner GiulianoGallanti confirmed, Livorno “is

back on the map” even in the natio-nal media. The port has enjoyedconsiderable exposure in the mediabecause it has become a battle-ground between the leaders of twomajor Italian shipping companies,the president of CONFITARMAand chief of the Grimaldi Group,Emanuele Grimaldi, and Fedarli-nea Vice President and Moby-Tir-

renia Chief Vincenzo Onorato. Therivalry between Grimaldi and Ono-rato is longstanding, but it is signifi-cant that the conflict has recentlyfocused on Livorno, which is evi-dence of the value of this port forthe development of Italy’s majorcoastal trade shipping companies.Onorato has traditionally had a pre-sence in Livorno. Grimaldi is esta-

blishing an ever larger presence,launching a new link to Olbia andconsidering another to Sicily (asis Onorato). Another company thatis very much betting on Livornois MSC, the group led by GianluigiAponte, who, like Onorato, is fromCampania. MSC has bought a stakein the Lorenzini Terminal com-pany, but its interests go beyondcontainers.

The hope is that Aponte will alsoinvest in the cruise sector in Livor-no. There is no shortage of projectsfor the city, starting with the privati-sation of PortoLivorno 2000, thecompany that manages the passen-ger terminals. The tender processis also under way in this case, andthere are four consortia in the run-ning: Venezia Terminal Passeggeri(VTP) with Compagnia ImpresaPortuale di Livorno (CILP) andshipping agents led by Medov ofGenoa; Royal Caribbean with thetourist agency Aloschi Bros ofNaples; Vincenzo Onorato’s Mobyin association with Livorno Termi-nal Marittimo (LTM); and the Fre-mura Agency together with CostaCruises and the Grimaldi Groupof Naples. Another importantsector for the development of theport is the shipbuilding industry.The future of the basin areas isnot yet clear, in part because theAuthority and the City do not havethe same ideas about the subject.Naval repairs are certainly a busi-ness that brings value to a port,as the port of Gioia Tauro proves,where the construction of a basinis also being considered. In lightof the creation of the Port SystemAuthority, an opportunity will pre-sent itself with the creation of ademolitions’ hub in the port ofPiombino.

XII Sabato 30, Domenica 31 luglio 2016L'AVVISATORE MARITTIMO

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