Upload
marco-lorenzi
View
457
Download
0
Embed Size (px)
DESCRIPTION
Progetto START UP (2009-2010). Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo ha supportato la Provincia di Milano nella sperimentazione di un programma di pre-incubazione di imprese creative per individuare le specificità e necessità dal punto di vista imprenditoriale della "classe creativa" che opera sul territorio milanese e poter realizzare un modello replicabile. Attraverso un Bando sono state selezionate 10 idee imprenditoriali nei settori del design, architettura, moda, comunicazione visiva, multimedia, fotografia o/e produzione audio e video. I promotori di queste idee hanno potuto partecipare ad un programma di pre-incubazione di 7 mesi che si è svolto presso l'Incubatore d'imprese innovative LIB di Milano Metropoli.START UP project. The aim of this scheme, financed by the Province of Milan, is to experiment with a pre-incubation programme for creative enterprises. The idea is to identify the specific entrepreneurial nature and needs of the "creative class" operating in the Milanese area and to build a replicable model in the future Polo di Eccellenza - Cantiere del Nuovo. The project includes the publication, by July 2009, of a competition to find 10 new entrepreneurial ideas in the design, architecture, fashion, visual communication, multimedia, photography or/and audio and video production sectors. The pre-incubation programme will last 7 months and will take place in Milano Metropoli's LIB innovative business incubator.
Citation preview
Diamo casa a 10 iDee creative
Esperienze di pre-incubazione per professionisti creativi a Milano
La presente pubblicazione è frutto dei lavori condotti nell’ambito dell’Azione sviluppo di abilità e talenti nell’imprenditorialità, una delle aree di intervento
del Progetto ST ART UP” scegliere il futuro sperimentando il presente”.
Dia
mo
ca
sa a
10 iD
ee c
rea
tiv
e
Diamo casa a 10 idee creative
E s p E r i E n z E d i p r E - i n c u b a z i o n E
p E r p r o f E s s i o n i s t i c r E at i v i a M i l a n o
2
La presente pubblicazione è frutto dei lavori condotti nell’ambito dell’Azione sviluppo di abilità e talenti nell’imprenditorialità, una delle aree di intervento del progetto “st-art up - scegliere il futuro sperimentando il presente”.
L’azione è stata realizzata dal Settore Sviluppo Economico della Provincia di Milano con la collaborazione dell’Agenzia di sviluppo Milano Metropoli di Sesto San Giovanni, articolandosi sui seguenti obiettivi e interventi:progettare e preparare l’hub creativo che in forma fisica e virtuale in futuro la provincia di Milano ha intenzione di realizzare; sperimentare un percorso di pre-incubazione per progetti e professionisti creativi.
il progetto “st-art up - scegliere il futuro sperimentando presente” è stato attuato dalla provincia di Milano e finanziato nell’ambito dell’accordo quadro tra regione lombardia ed il dipartimento per le politiche giovanili e le attività sportive (poGas) della presidenza del consiglio dei Ministri in materia di politiche giovanili.
Il volume è stato curato da Daniela Ferrè e Caterina Raia.
Un sincero ringraziamento a tutto il personale del Settore Sviluppo Economico della Provincia di Milano per la preziosa collaborazione, a Renato Galliano e Laura De Venezia dell’agenzia di sviluppo Milano Metropoli e allo staff del Bic La Fucina per l’apporto alla realizzazione della sperimentazione e per i contributi tecnici alla stesura della presente pubblicazione.
si ringraziano, in particolar modo:Giovanni Paolo Del Nero, assessore sviluppo economico, formazione e lavoro della provincia di Milano e Carlo Lio, presidente dell’agenzia di sviluppo Milano Metropoli che negli eventi e nei momenti cruciali della sperimentazione hanno sempre assicurato il loro appoggio e la loro presenza;Marcello Correra, direttore settore sviluppo Economico e Maria Cristina Pinoschi, direttore del settore formazione della provincia di Milano e responsabile del progetto “st-art up - scegliere il futuro sperimentando il presente” per il contributo scientifico, tecnico e di management svolto nell’arco del progetto nel cui ambito si è sviluppata la sperimentazione e il presente volume.
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
La presente pubblicazione rientra nelle attività di promozione e disseminazione del Settore Sviluppo Economico della Provincia di Milano.
Si ringrazia, a tal fine, Cristina Terrusi, Responsabile Ufficio iniziative promozionali pubbliche e partecipazione a manifestazioni fieristiche, che ne ha curato l’editing.
3
indice
introduzione
presentazione: cosa contiene questa pubblicazione
Prima Parte
creatività e talenti a Milano
Hub e incubatori
Seconda Parte
il progetto “st-art up - scegliere il futuro sperimentando il presente”
sviluppo di abilità e talenti nell’imprenditorialità
il progetto dell’hub creativo
Terza Parte
il bando “diamo casa a 10 idee creative”
il percorso di pre-incubazione per giovani professionisti creativi
le 10 idee/progetti selezionati
Le riflessioni e i feedback di fine sperimentazione
Appendice
due esperienze di incubazione in provincia di Milano
il Modello lib di Milano Metropoli agenzia di sviluppo
il Modello Euroimpresa (bic alto Milanese)
il testo del bando“diamo casa a 10 idee creative”
59
1522
293233
39
49
63
696972
79
5
Introduzione
Paolo Giovanni Del NeroAssessore sviluppo economico, formazione e lavoro della Provincia di Milano
In un’economia della conoscenza, estremamente dinamica e in rapida evoluzione, puntare su creatività e innovazione significa attrarre e facilitare l’insediamento e lo sviluppo di attività produttive ad alto valore aggiunto, valorizzare le risorse umane e formare nuovi talenti. La Provincia di Milano si pone un traguardo ulteriore: rendere la classe “creativa milanese” non soltanto un obiettivo da dover raggiungere, ma anche un modo di essere, una realtà in costante evoluzione che trasformi il nostro territorio, le nostre imprese e l’intera comunità.
Creatività e innovazione sono collegati e interconnessi: oggigiorno, infatti, i creativi sono portatori riconosciuti di ricchezza e occupazione e le loro capacità attivano quel flusso di risorse immateriali necessarie al rafforzamento dello sviluppo economico. Il loro talento, pertanto, costituisce una sostanziale parte del capitale delle imprese.
Abbiamo deciso di scommettere in particolar modo sui giovani e dare maggiori opportunità di crescita alle piccole strutture imprenditoriali che scaturiscono dalle loro idee innovative, portando avanti o realizzando “ex novo” molte iniziative in questa direzione.
Tra le prime azioni realizzate, riveste notevole rilievo “Diamo casa a 10 idee creative”, il bando che ha selezionato, nei settori della creatività, dieci nuove idee che avessero elevate possibilità di tradursi in realtà professionali o imprenditoriali.
I titolari delle idee vincitrici sono stati inseriti con successo in un programma di pre-incubazione e hanno avuto a disposizione,
7
gratuitamente per diversi mesi, postazioni di lavoro, strumentazione informatica, consulenze specialistiche, spazi e laboratori per poter sviluppare la loro idea progettuale creativa.
Questa iniziativa ha avuto l’ambizione di realizzare nell’incubatore, un luogo dove i giovani possano trovare da un lato, i servizi e la strumentazione migliore per far crescere le proprie idee e dall’altro, uno spazio per mettere in condivisione le loro difficoltà ed i loro successi.
Non solo. Attraverso questo percorso di pre-incubazione si vuole anche creare un sistema di confronto e trasmissione del sapere, gettando solide fondamenta alla preparazione del futuro Hub creativo di via Soderini.
Il modello sperimentato e la preparazione dell’Hub sono illustrati in questa pubblicazione con lo scopo di far conoscere un’esperienza che la Provincia di Milano ritiene di grande valenza e che costituisce un ottimo punto di partenza perché si attivino in futuro servizi e sostegni stabili diretti ai settori economici legati alla creatività.
Mi auguro che, con l’impegno di tutti questo progetto-pilota possa crescere e divenire, anche all’estero, un esempio di eccellenza del nostro territorio.
9
Questa pubblicazione illustra la sperimentazione dell’Azione di sostegno allo Sviluppo di abilità e talenti nell’imprenditorialità che la Provincia di Milano, Settore Sviluppo Economico, ha realizzato con il concorso di risorse proprie e con i finanziamenti del Progetto “ST-ART UP - Scegliere il futuro sperimentando il presente”. Progetto, finanziato nell’ambito dell’Accordo quadro tra Regione Lombardia ed il Dipartimento per le Politiche giovanili e le Attività sportive(POGAS) della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di Politiche giovanili e nel cui ambito si è svolta la sperimentazione. Due sono state le attività sperimentate durante l’arco del Progetto e nell’ambito di tale azione: la progettazione e la preparazione del futuro Hub creativo e la sperimentazione di un percorso di pre-incubazione per professionisti creativi che ha coinvolto 10 giovani con 10 idee/ progetti da sviluppare e sperimentare.Questo volume, suddiviso in tre parti, sintetizza l’esperienza attuata e le fasi delle due attività realizzate.
La prima parte tratta Creatività e talenti a Milano e delle iniziative messe a punto dalla Provincia di Milano negli ultimi anni relativamente ai temi. Si parla inoltre di Incubatori come luoghi di incubazione per le imprese e per lo start up delle professioni. Lo scopo è di fornire elementi conoscitivi rispetto allo scenario dell’Azione di sostegno allo Sviluppo di abilità e talenti nell’imprenditorialità al fine di orientare chi legge su termini, servizi e strutture/luoghi che ricorreranno spesso nella presente pubblicazione.La seconda parte presenta un quadro di sintesi del Progetto
Presentazione: cosa contiene questa pubblicazione
11
“ST-ART UP - Scegliere il futuro sperimentando il presente” e gli interventi da esso realizzati nell’arco della sua durata. Un’iniziativa il cui quadro di riferimento, erano le politiche per i giovani, europee, italiane e lombarde. Illustra poi di seguito la sperimentazione attuata nell’ambito dell’Azione di sostegno allo Sviluppo di abilità e talenti nell’imprenditorialità, le sue fasi e presenta a grandi linee il concept dell’Hub creativo, la cui realizzazione, vede in questo momento, la sua prima fase.La terza parte si sofferma sul Bando “Diamo casa a 10 idee creative” che ha dato inizio al percorso di pre-incubazione per giovani professionisti creativi. Offre informazioni su quanto è stato attuato e presenta le 10 idee selezionate fino al loro punto di traguardo e cioè di fine sperimentazione.
A chiudere i feedback e le riflessioni operate a fine sperimentazione da parte della Provincia di Milano e dall’Agenzia Milano Metropoli, coinvolta nelle attività quale ente delegato.
La pubblicazione è corredata da un’Appendice nella quale sono inseriti: il testo del Bando “Diamo casa a 10 idee creative” la presentazione delle due esperienze di incubazione attive sul territorio provinciale milanese.
Creatività e talenti a Milano
p r i M a p a r t E
15
la creatività cambia le città? o sono le città a cam-
biare le persone e i loro talenti, creando legami sem-
pre più stretti?
per richard florida, lo studioso che ha individuato e
descritto la formazione della nuova “classe creativa”
come spaccato della società che ogni giorno fa, della
propria capacità di innovazione, il cardine della vita
professionale, è importante che si creino le condi-
zioni per integrare i talenti creativi nel tessuto delle
città e dei luoghi in cui si trovano, in modo che essi
godano delle condizioni per restare e contribuire alla
loro crescita.
le ricerche che florida ha svolto ha partire dal-
la metà degli anni ’90 dimostrano che “le persone
creative gravitano attorno a luoghi che sono ricchi
di cultura e di molteplici occasioni di svago e diverti-
mento che siano in qualche modo unici ed autentici.
l’autenticità di un luogo deriva dai molti aspetti della
comunità, dalle costruzioni e architettura, dai quar-
tieri storici e caratteristici, da una scena musicale
ricca e varia”.
sotto questo punto di vista, Milano ha un potenzia-
le enorme da valorizzare, organizzare e mostrare al
mondo, come risultato di una cultura articolata e di
una speciale capacità creativa, che riesce a farsi pro-
dotto e industria.
un’acuta teorica dell’organizzazione, Mary parker
follett, già nel 1924 esaminò in dettaglio gli elementi
che ostacolano o accelerano il fluido andamento del
processo creativo. analisi che il sociologo domenico
de Masi così riassume: “la psicologia dell’invenzio-
ne richiede che nessun soggetto in gioco cerchi di
sopraffare gli altri e occorre che la burocrazia non
ostacoli le diverse tappe della creatività."
È invece necessaria l’integrazione tra tutte le fasi del
processo creativo e un clima favorevole alla diffusio-
ne delle informazioni, all’eliminazione della paura di
sbagliare, all’attrazione dei cervelli migliori, alla pro-
tezione dei partecipanti caratterialmente più deboli.
in sintesi, occorre quella sintonia e quella comune
lunghezza d’onda grazie alle quali è più facile co-
gliere le minime opportunità che spesso si rivelano
risolutive.
È quello che accade nel territorio di Milano, ormai
una grande e ininterrotta città diffusa.
E nelle città, che occupano poco più del 2% del-
la superficie terrestre, che viene consumato circa
il 90% delle risorse prodotte nel mondo, ma viene
prodotto anche più del 50% del pil mondiale e mol-
to più della metà di quello dei paesi più sviluppati.
attualmente nei grandi centri urbani vive ormai
il 50% della popolazione mondiale e la previsio-
ne è che nel 2030 tale quota possa salirà al 75 % .
nell’epoca dell’economia della conoscenza il ter-
ritorio ritorna centrale nella produzione di ricchez-
za e nella creazione di vantaggi competitivi (e cioè
sostenibili nel tempo) diventando una delle chiavi
dell’economia post-industriale, ma il territorio non
deve essere solo coltivato, abitato e attraversato o
diventare luogo di insediamento produttivo; rivendi-
ca anche di essere mantenuto, protetto, valorizzato.
se da sempre le città sono quindi il luogo del sapere,
in cui scuole, musei, gallerie e biblioteche nasco-
no, crescono e si sviluppano dotandosi di elementi
essenziali per la creatività culturale quali diversità,
concentrazione e contaminazione, nelle città del
2000 si amplia il concetto di città creativa ricono-
scendo che la città ha bisogno della creatività nei
suoi diversi aspetti.
nasce e si sviluppa il concetto più articolato della
città creativa che può operare sia tramite investi-
menti in grandi progetti architettonici di riqualifi-
CReATIvITà e TALenTI A MILAno
16
cazione urbana e sviluppo o in nuove infrastrutture
come l’energia, i trasporti o rifiuti, sia con lo sviluppo
di politiche culturali più diffuse, le cosiddette” picco-
le politiche”, che sono in grado di operare sul piano
sociale e culturale individuando forme originali di
finanziamento.
Ma è in un periodo di crisi globale come l’attuale che
il territorio, il “locale”, può rappresentare il punto più
visibile e concreto in cui è possibile agire facendo
leva su innovazione, creatività e talento e promuo-
vendo nel contempo azioni coordinate fra impresa,
ricerca e enti pubblici; evitando così il pericolo, spes-
so reale, di fare innovazione tramite una pluralità di
soggetti, che senza un coordinamento fattivo e tan-
gibile hanno una scarsa incidenza sull’economia lo-
cale e nazionale.
È in questa logica che le città e in particolare alcune
aree metropolitane sono tornate al centro del dibat-
tito nazionale e internazionale legato ai temi dell’in-
novazione e dello sviluppo economico ed in tale con-
testo si è sviluppato un vasto dibattito sul ruolo di
Milano e dell’area Milanese in una visione non solo
di breve periodo, ma individuando il possibile sce-
nario a medio termine, con particolare riferimento
ai temi legati all’innovazione, all’economia creativa e
alla loro stretta correlazione.
durante questi ultimi mesi un lungo dibattito sulla
cultura, sul fare cultura e sulla capacità di essere
uno strumento trainante si è sviluppato su alcuni
quotidiani, con interventi di molteplici attori, sulle
potenzialità di Milano creativa con il rischio di usare
questa parola in modo generico senza individuarne
le reali potenzialità.
È vero infatti che la professione creativa esiste e rap-
presenta un grande valore ma che se viene normaliz-
zata o banalizzata rischia di perdere significato.
0ggi, i creativi offrono un contributo fondamenta-
le al sistema dell’innovazione in quanto portatori
riconosciuti di ricchezza e occupazione e in grado
di garantire le risorse necessarie per sostenerne lo
sviluppo.
Ma la creatività, come tutte le politiche, richiede at-
tenzione, costanza ed equilibrio in un mix integrato
di crescita economica, sociale e culturale. l’approc-
cio giusto non sta in una singola opera, o museo o fe-
stival , ma nella mentalità, nello spirito, nel modo di
vedere e interpretare la cultura, l’arte e la creatività
percependole non come oggetti da mettere in vetri-
na e vendere per fare cassa, ma come un mondo fat-
to di persone, idee, produzione e innovazione , una
comunità che produce idee, che discute e fa discute-
re, che affronta e interpreta problemi del nostri tem-
po, che genera fermento, curiosità e che funziona da
stimolo anche per i non artisti, per i professionisti, gli
imprenditori, gli studenti, la gente comune .
creatività e innovazione sono attualmente nel siste-
ma di sviluppo economico collegate e interconnes-
se. nell’area milanese una collaborazione continua
tra creatività e innovazione è già in atto e lo si può
vedere quotidianamente con le molteplici iniziative
che spontaneamente e con successo attraggono a
Milano migliaia di visitatori.
È possibile quindi parlare di innovazione responsabi-
le e innovazione culturale, di rinascimento tecnolo-
gico e di alta tecnologia e in questo contesto Milano
può assumere il ruolo di città capofila a patto che si
avvii una seria riflessione sulle politiche da promuo-
vere per cogliere le opportunità offerte.
il territorio milanese è il luogo privilegiato per lo svi-
luppo di temi quali la creatività e l’innovazione gra-
zie alla trasformazione avviate dagli inizi degli anni
’80 di vaste aree della città da industriali ad aree di
servizi avanzati e collegate alla crescita di una forte
spinta all’imprenditorialità individuale e ad un diffu-
so orientamento positivo nei confronti dell’assun-
zione del rischio.
le condizioni perché ciò avvenga ci sono tutte e ri-
siedono in primo luogo nel fiorire di una fitta rete di
imprese creative, ma anche in situazioni peculiari
come la presenza di alcune fra le migliori scuole in-
ternazionali di comunicazione, design e moda che,
collegate alle più importanti e prestigiose università,
ed enti di ricerca e di eccellenza e ad una reale pre-
senza industriale del territorio costituiscono, l’ideale
17
mix per sviluppare quel “fattore in più” che ha fatto
dell’area milanese il luogo ideale di attrazione per
talenti.
in particolare il modello delle organizzazioni creative
nella moda , nel design, nella comunicazione e nella
net economy, rappresenta oggi la struttura portante
e caratteristica di una realtà produttiva che coinvol-
ge tutta l’area milanese.
Milano e il territorio milanese sono considerati a
pieno titolo il riferimento mondiale del design e della
moda in quanto bacino straordinario di creatività in-
novazione e rinnovamento tecnologico. la creatività
diffusa di questo ampio sistema, i suoi punti di ec-
cellenza, le relazioni profonde con il sistema artisti-
co e culturale, sono un modello produttivo a cui fare
necessariamente riferimento.
Queste punte di eccellenza devono spesso il loro
sviluppo all’esistenza di una diffusa “soggettività
creativa”, fatta di idee e persone, che si muovono e
si evolvono con incredibile rapidità.
È quindi ai lavoratori della conoscenza che deve es-
sere affidato il ruolo di connessione tra il vecchio e il
nuovo utilizzando reti di relazioni formali e informali,
facendo si che Milano si consolidi come luogo privi-
legiato per l’elaborazione e l'espansione delle politi-
che di sviluppo ad essi rivolte.
per chi vive a Milano è evidente questo straordinario
humus creativo che si riverbera in tutti i settori: nella
formazione, nella moda, nell’architettura, nel design
e nel cibo: è la cultura del progetto. È a Milano che
si concentrano talenti ed eventi e si trasmette, da
impresa ad impresa, quel saper fare e quel saper ri-
solvere che è stato per anni l’essenza dell’industria e
che costituisce il vero valore aggiunto dell’area mila-
nese intesa qui nella sua estensione più ampia.
E sempre nell’area milanese è il perdurare di quel
legame concreto fra creatività e industria manifattu-
riera che fa si che sia stato possibile assorbire i gravi
colpi della crisi di questi ultimi anni.
infatti, per la prima volta dal dopoguerra, l’industria
manifatturiera ha avuto momenti di grande difficol-
tà, ma comunque è riuscita in molti settori a miglio-
rare le proprie quote di mercato. ciò è stato possibile
grazie ad alcune aziende eccellenti, così dinamiche
da essere in grado di trascinare con se cluster di im-
prese o interi distretti industriali verso la ripresa.
Queste aziende, leader nelle rispettive nicchie di
mercato, sono in grado nell’era attuale che consente
una fluidità massima nel trasferimento delle infor-
mazioni, di coniugare in modo creativo pezzi di tec-
nologia e brevetti diversi in una combinazione vin-
cente in molti casi anche a livello mondiale.
il vero ostacolo nell’ingranaggio della produttività
milanese è rappresentato dalla dispersione dei sog-
getti creativi operanti in città, dovuta alla quasi tota-
le assenza di aree/luoghi di aggregazione in grado di
fungere da catalizzatori dell’universo della creatività
milanese e internazionale.
le politiche pubbliche e private devono quindi ri-
flettere e porre in atto programmi in grado di fornire
agli attori del sistema dei luoghi, tanto fisici quanto
simbolico /tematici, che permettano loro di istituire
un libero e continuo interscambio delle conoscenze
acquisite. occorre quindi avviare azioni concrete
con l’obiettivo di programmare, attuare e monito-
rare le politiche nel settore dell’industria creativa e
culturale.
oggi i temi dell’economia creativa e dell’innovazione
possono diventare l’asse di un nuovo mix produttivo
che assieme alle produzioni tradizionali, alle dota-
zioni di nuove infrastrutture e all’ammodernamento
dei servizi, sono in grado di rafforzare l’area milane-
se nella competizione tra le città e a livello globale,
sviluppando nuovi sistemi produttivi della comuni-
cazione, della conoscenza, del gusto.
occorre attuare interventi tesi al rafforzamento di
quei valori di identità che contraddistinguono la no-
stra tradizione, il made in italy e il suo brand a livello
internazionale.
in questa visione il contributo di tutti coloro che nel-
la nostra città vivono, lavorano e crescono diventa
fondamentale come anche la loro funzione di raccor-
do con la produzione, con l’evoluzione degli stili di
vita e di consumo all’insegna della sostenibilità.
18
occorre quindi consolidare una comunità che pro-
duce idee, che discute e fa discutere, che affronta
e interpreta problemi del nostro tempo, che genera
fermento, curiosità e che funziona da stimolo anche
per i professionisti, gli imprenditori, gli studenti, la
gente comune.
È quindi sulle capacità personali e sui talenti che Mi-
lano può e deve costruire il proprio futuro e il miglior
banco di prova potrebbe essere l’EXpo 2015.
tali azioni possono essere realizzate attraverso la
messa in rete di queste risorse e in tal modo genera-
re l’auspicata e reale cooperazione tra i vari sistemi
coinvolti fuori e dentro la classica cornice cittadina
milanese.
occorre però mettere in campo iniziative che non
si esauriscano con l’EXpo ma si posizionino con un
ruolo centrale a livello globale per capacità di inno-
vazione, di modernità e quindi di competitività, basti
pensare all’appuntamento annuale del salone del
Mobile e alle settimane della Moda.
per tutte queste ragioni il sistema delle istituzioni se
da una parte ha un compito ben preciso, che è quello
di conoscere e di sostenere adeguatamente le punte
di eccellenza esistenti nel nostro territorio, dall’altra
deve coinvolgere le professioni creative, mettere in
rete i soggetti/attori coinvolti perché forniscano il
loro contributo all’Expo e si crei attraverso l’evento,
un rapporto stabile e di collaborazione con le diverse
realtà imprenditoriali.
occorre che i valori estetici e di identità che premia-
no i nostri prodotti presso i consumatori perché pun-
tano sulla qualità e quindi non sono solo belli ma ben
fatti, siano evidenti e ancor di più promossi. siamo
leader infatti nei nuovi materiali, nella loro ricerca e
nella loro applicazione. con una particolare attenzio-
ne alla sostenibilità ambientale, alla certificazione e
tracciabilità dei prodotti.
bisogna quindi potenziare le azioni rivolte al soste-
gno del’innovazione e della creatività a 360 gradi in
una logica di potenziamento dell’industria creativa
perché volano di sviluppo dell’intero sistema econo-
mico. sono azioni e interventi da convogliare e por-
tare al culmine con l’EXpo poiché possono rappre-
sentare un punto di forza per l’evento stesso e una
vetrina per le nuove professioni creative.
in questa linea, di un mix integrato di creatività e
innovazione si è mossa la scelta della provincia di
Milano di creare un grande polo della innovazione e
della creatività in via soderini che è stato chiamato
il Cantiere del Nuovo.
si tratta di un complesso integrato di luoghi, servizi
e attività rivolti alla promozione della formazione,
dell’orientamento dinamico al lavoro e alle nuove
professioni, della ricerca scientifica e tecnica delle
eccellenze milanesi. Qui sarà localizzato, inoltre, un
vero e proprio hub creativo che metterà a disposizio-
ne dei talenti creativi servizi e spazi di pre incubazio-
ne e incubazione.
Le InIzIATIve DeLLA PRovInCIA DI MILAno- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
in questi anni sono stati promossi una serie di mol-
teplici interventi nell’ambito dell’economia creativa
che spaziano dal sostegno alla creazione di imprese
creative e innovative, al bando per le imprese cine-
matografiche, al portale dedicato alle imprese crea-
tive, al sostegno ad associazioni e progetti.
Di seguito si descrivono alcune delle principali iniziative
realizzate:
1) Bandi per il sostegno alla creazione
di nuove imprese creative e innovative
per sostenere lo sviluppo di idee e progetti creativi,
destinati ad avere un valore economico sempre più
rilevante, la provincia di Milano e la camera di com-
mercio di Milano, hanno finanziato dal 2004 tre
bandi di sostegno per la creazione di imprese crea-
tive e innovative, individuando negli interventi attivi
verso la “classe creativa” il significato di aiutare la
città ad essere competitiva nell’era della itc.
lo stanziamento complessivo è stato di
€ 4.650.000,00 (€ 1.750.000,00 nel 2004, €
1,400.000,00 nel 2006 e € 1.500.000,00 nel 2008)
19
e sono state finanziate 163 domande su 1668 do-
mande pervenute.
i settori economici nei quali sono state create le im-
prese erano: ricerca e sviluppo, Editoria, radio, tv,
cinema, Musica e spettacolo, design e architettu-
ra, pubblicità, Moda, arte, Giochi e videogames. le
imprese dovevano rispettare contemporaneamente
il requisito di creatività e innovatività.
per imprese con un forte contenuto innovativo si in-
tendeva che:
• avessero come business prioritario lo sviluppo di
prodotti e/o servizi con caratteristiche di novità ri-
spetto al mercato nazionale, specie se incentrati
sull’utilizzo di tecnologie d’avanguardia (innovazio-
ne di prodotto/ servizio);
• fossero rivolte all’implementazione in termini
qualitativi e di performance di processi produttivi o
introducessero nuovi processi produttivi con carat-
teristiche migliorative rispetto all’esistente (innova-
zione di processo);
• sviluppassero secondo nuovi modelli di business,
metodologie di gestione e di controllo fortemente in-
centrate sull’utilizzo di tecnologia e, più in generale,
introducano processi manageriali altamente impron-
tati alla qualità totale (innovazione di gestione).
2) Bando per il sostegno all’innovazione
delle imprese milanesi di produzione audiovisiva
con un stanziamento di 500.000,00 euro la provincia
di Milano ha inteso rafforzare sostenere lo sviluppo di
progetti innovativi presentati da piccole e medie impre-
se (pMi) milanesi di produzione audiovisiva.
sono stati finanziati 13 progetti di produzione di docu-
mentari della durata minima di 15 minuti, realizzati con
qualsiasi tecnica di produzione compresa l’animazione.
Nel progetto dovevano essere:
• sperimentate e utilizzate nuove tecniche di produ-
zione
• realizzati prodotti atti ad essere fruiti anche tra-
mite le nuove piattaforme tecnologiche di diffusione
(web, canali digitali, telefonia mobile, ecc)
• creati prodotti competitivi sul mercato dell’audiovisivo
3) Il Portale delle imprese creative
www. impresecreative.it
dal 2005 è online il portale della comunità delle
imprese creative che mette in rete le aziende di set-
tori creativi con l’obiettivo di favorire la relazione e
la collaborazione tra i protagonisti di quella creativi-
tà “unita al lavoro” che è tipicamente milanese.
Gestito dal bic la fucina di sesto san Giovanni -
società partecipata dalla provincia di Milano - è un
luogo virtuale in cui le imprese possono farsi co-
noscere e valorizzare i loro prodotti. uno spazio in
cui cogliere ulteriori spunti per sviluppare un clima
culturalmente favorevole alla creatività. attraverso il
portale la comunità delle imprese pianifica e realiz-
za momenti di dialogo con le istituzioni, sperimenta
soluzioni innovative e alimenta la nuova creatività
nell’area milanese.
4) Creativity cite gate
provincia di Milano e Milano Metropoli, hanno ac-
compagnato l’associazione amici di critica nella
realizzazione e nel lancio del nuovo spazio cittadino
creaticityGate.
È una nuova “casa” della creatività e della cultura
dell’innovazione milanese. È un unico spazio poliva-
lente, aperto alle attività tradizionali di esposizione
oltre che luogo ideale per presentazioni e piccoli
eventi dei giovani creativi.
in questo modo si è voluto promuovere i luoghi della
creatività come punti fisici destinati ad attirare e far
crescere giovani talenti e aggregazioni culturali.
È il meeting point ideale per designer, architetti, im-
prenditori, artisti, grafici, videomaker, fotografi, arti-
giani, pubblicitari, studenti o semplici onnivori della
creatività.
5) MINDLAB – Laboratorio di ricerca del design
Mindlab è il primo laboratorio di ricerca “on line”
finalizzato alla creazione e allo sviluppo di una rete
di informazioni, relazioni e conoscenze a supporto
delle nuove tendenze e del trasferimento dell’inno-
vazione nei settori design-oriented.
20
Mindlab vuole essere una piattaforma di interazione
per professionisti, appassionati e curiosi; oltre a cre-
are una base comune di informazioni e conoscenze
ha la funzione di stimolare la formazione di gruppi
di lavoro, in cui utenti con competenze e conoscenze
diverse collaborino per tradurre il patrimonio infor-
mativo e documentale in concept progettuali.
6) WELL TECH
la provincia di Milano sostiene da anni “WEll-
tEcH aWard”, il premio annuale all’innovazione
tecnologica frutto dell’attività di ricerca e monito-
raggio internazionale dell’osservatorio Well-tech.
coordinato dalla società omonima Well-tech, ogni
anno sono selezionati sessanta prodotti world wide
che si sono distinti per innovazione tecnologica e va-
lori di sostenibilità, accessibilità e qualità della vita.
le categorie prese in esame vanno dall’auto, all’elet-
trodomestico, dai materiali eco-compatibili alle nuo-
ve forme di energia rinnovabile ed i criteri di valuta-
zione per la scelta delle innovazioni spaziano dalla
riduzione dei consumi, all‘applicazione di materiali
ed energie rinnovabili, dalla facilità di utilizzo del
prodotto da parte di anziani e disabili alla sicurez-
za, visibilità e facile comprensione dei componenti,
dall‘uso appropriato di tecnologie produttive e ma-
teriali, ai valori qualitativi, funzionali e comunicativi
del prodotto.
tra i sessanta prodotti selezionati ogni anno, per
ognuna delle tre categorie dell’award (sostenibilità,
accessibilità e qualità della vita), vengono assegnati
da una giuria di esperti tre premi: un 1° premio, una
menzione d’onore Well-tech, una menzione d’onore
provincia di Milano.
l’esposizione dei prodotti selezionati si tiene ogni
anno durante la settimana del salone del Mobile (la
più importante manifestazione internazionale dedi-
cata al design) presso palazzo isimbardi, sede istitu-
zionale della provincia di Milano.
7) Agenzia per il Cinema
nel 2007, su iniziativa di un gruppo di persone che
da anni si occupano di cinema a Milano e su solleci-
tazione dell’assessorato alla cultura della provincia
di Milano, è nata aGEnzia pEr il cinEMa a Mila-
no, un’associazione culturale libera e indipendente.
agenzia per il cinema a Milano è il nuovo strumento
di connessione tra le realtà e le persone che operano
nel campo del cinema con l’obiettivo di sostenere
idee e azioni volte a dare maggior riconoscimento,
visibilità e diffusione a un cinema di“impronta mi-
lanese”, aperto all’innovazione, attento al lavoro dei
giovani e alla loro formazione, sensibile ai temi che
la società propone e pronto a sperimentare modali-
tà originali per riattivare un rapporto e uno scambio
fertile col pubblico.
8) Progetto Città Creative
la provincia di Milano ha contribuito al progetto
città creative, che si propone di valutare lo stato
attuale ed il potenziale creativo delle principali cit-
tà italiane, inteso come capacità di competere nel
nuovo sistema economico basato sulle idee, la co-
noscenza, la creatività. si è trattato di un progetto
di ricerca che ha analizzato, città per città, le condi-
zioni del contesto socio-economico urbano lungo i
tre assi principali di talento, tecnologia e tolleranza
secondo lo schema interpretativo delle 3t elabo-
rato dall’economista americano richard florida.
dopo aver raccolto e analizzato una serie di indica-
tori, sono stati costruiti gli indici che possono orien-
tare le città a cogliere le opportunità dell’economia
della conoscenza mediante indicazioni su politiche e
azioni da intraprendere nel campo dell’attrazione e
della formazione di capitale umano e creativo.
9 ) Pubblicazioni
nel corso di questi anni sono state inoltre edite al-
cune pubblicazioni con il contributo della provincia
di Milano. di seguito una breve sintesi di due delle
principali pubblicazioni:
9 a) Il volume
” TENDENZE, PROGETTO, PRODOTTO"
È una ricerca sulla filiera del furniture design - effet-
tuata grazie al supporto di Federmobili; Webmobili
e provincia di Milano - settore attività Economiche.
21
il libro cerca di ricostruire sia i comportamenti dei
diversi attori della filiera del furniture design (pro-
duttori, progettisti, distributori) rispetto al tema
“tendenze”; sia l’orientamento dei diversi operatori
attraverso interviste rivolte a titolari, manager, art-
director di aziende (Artemide, Boffi, Cappellini,
Driade, Kartell, Fontana Arte, Lema, Luceplan, Mol-
teni & C., Natuzzi, Poliform, Scavolini, Snaidero), a
titolari di studi di design (Cibic & Partners, Isao Ho-
soe Design, Massimo Iosa Ghini Associati, Morozzi
& Partners, Marc Sadler Studio), ai responsabili di
show-room (Cargo High Tech, Colla Arredi, Cumini
Casa, Toschi Arredamenti). le interviste, riportate
integralmente nel volume, ricostruiscono un varie-
gato insieme di situazioni capaci di rappresentare i
diversi settori del furniture design includendo, oltre
all’arredo, anche la cucina e illuminazione.
il volume evidenzia quindi il variegato insieme di so-
luzioni, di strumenti, di culture, che contraddistingue
le strutture del furniture design.
9b) Brochure
"Artigiane Artiste nella Provincia di Milano"
promosso da Confartigianato Altomilanese con il
patrocinio della regione lombardia.
É un’iniziativa nuova e concreta per promuovere, far
conoscere, valorizzare, creare opportunità di lavoro
per imprese artigiane del settore artistico con titola-
ri donne ed attività nella provincia di Milano.
il catalogo in italiano ed inglese è rivolto a residenti
e turisti e dà la possibilità di trovare le foto delle cre-
azioni, le presentazioni delle produzioni ed i recapiti
per contattare le artigiane e visitare i loro laboratori
e punti vendita.
22
HUB e InCUBAToRI- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Hub e incubatori, termini e luoghi che ricorreranno
spesso in questa pubblicazione e su cui vale la pena
di soffermarsi perché anche i non addetti ai lavori
possano conoscerne la tipologia, le funzioni che
queste strutture svolgono sul territorio, quali servizi
offrono e a chi sono rivolti.
Cos’è un Hub
l’Hub è una struttura che sul territorio di riferimen-
to, rappresenta un punto di connessione tra business
e creative makers. nasce con l’obiettivo di generare
conoscenza, innovazione, creatività e con lo scopo
di promuovere e sostenere l’imprenditorialità e l’au-
toimprenditoria. concentra risorse, talenti e funzio-
na da nodo e fulcro di una rete di comunicazione che
la sua azione sviluppa sul territorio.
un Hub, in genere, è dotato delle tecnologie infor-
matiche e informative più avanzate e rappresenta
un modo di lavorare in cui flessibilità e iniziativa si
integrano per meglio operare.
offre spazi di condivisione e di sperimentazione, di in-
cubazione, pre-incubazione per imprese e professioni-
sti oltre a servizi specifici per i target di riferimento.
un Hub sul territorio diventa un luogo ideale per
convogliare pensatori, tecnici e specialisti di talento,
per attrarre il mondo della produzione, della forma-
zione, della conoscenza, della cultura. un crocevia
dove persone, professionisti, imprese, si incontrano,
stabiliscono contatti per intraprendere e creare.
Gli incubatori
Gli incubatori sono strutture create da soggetti pubbli-
ci o privati in cui trovano localizzazione o sono incuba-
te le nuove imprese per un numero limitato di anni.
operano soprattutto con l’obiettivo di creare un
ambiente favorevole e idoneo a ridurre il rischio di
“mortalità infantile” tra le imprese.
agiscono come agenti d’intermediazione ed è con
questa funzione che cercano di far fronte alle princi-
pali cause di fallimento nel mercato, fornendo un’am-
pia gamma di servizi, i quali variano in funzione della
natura e della strategia che la struttura persegue.
parametri
missione istituzionale
settore d'investimento
localizzazione
fase d'investimento
orizzonte temporale
modello di ricavo
incubatore pubblico
sviluppo EconoMico
E tEcnoloGico
GEnErico
arEa da rivitalizzarE
dEfinizionE concEtto di
businEss, crEscita, indipEndEnza
MEdio/ lunGo
(2-3 anni)
finanziaMEnti pubblici/
canoni/ tariffE
incubatore privato
GEnErazionE di un profitto
spEcifico/ di niccHia
(HiGH-tEcH)
arEE industrializzatE
crEscita, indipEndEnza
MEdio/ brEvE
(circa 1 anno E MEzzo)
partEcipazioni/ canoni/ tariffE
Tipologie di incubatori
23
sono organismi che hanno “l’obiettivo di assistere gli im-
prenditori nella nascita e nello sviluppo delle imprese.
costituiscono uno strumento economico di svilup-
po, disegnato per accelerare la crescita ed il succes-
so di nuove imprese attraverso l’offerta di risorse e
servizi di supporto per il business.
L'evoluzione degli incubatori
la filosofia degli incubatori è rimasta invariata nel
tempo, mentre significativi cambiamenti si segnala-
no dal punto di vista generazionale, tanto che oggi, si
possono individuare tre generazioni di incubatori.
Prima generazione: allocatori di spazi e attrezzatu-
re condivise + servizi di base.
Seconda generazione: sviluppo servizi specialistici
(consulenza e tutoraggio).
Terza generazione: forte attenzione all’attività di
networking (Incubatori virtuali Networked Incubator,
Incubatori pubblici, privati e universitari).
Gli incubatori pubblici
I BIC - Business Innovation Centre
sono strumenti al servizio dello sviluppo regiona-
le, sono nati per favorire l’attuazione efficace delle
politiche pubbliche a favore delle piccole e medie
imprese(pMi) e la promozione di processi di inno-
vazione nel territorio.
i servizi forniti dai bic consistono in animazione; se-
lezione di idee - progetti d’impresa e servizi per lo
start up, servizi per lo sviluppo delle pMi.
I PST - Parchi Scientifici e Tecnologici
sono organizzazioni complesse, territorialmente
circoscritte, che nascono come motori di sviluppo
economico in aree depresse o in declino industriale.
l’apsti – associazione parchi scientifici e tecnolo-
gici italiani li definisce: “sistemi di sviluppo territo-
riale volti alla promozione e allo sviluppo di iniziative
di ricerca scientifica e tecnologica, di nuove aziende
innovative e della competitività del territorio operan-
do, attraverso l’attivazione e la gestione di progetti
innovativi” e stabilendo per lo scopo stretti legami
con università o centri tecnologici d’eccellenza.
Le modalità di intervento degli incubatori
l’obiettivo di fondo è di contribuire ad incrementare
le potenzialità di sopravvivenza e di successo delle
iniziative sul mercato.
tre le modalità di intervento:
1. attività di sollecitazione: è finalizzata alla creazio-
ne di un solido tessuto imprenditoriale attraverso la
collaborazione con atenei e centri di ricerca presenti
nel territorio e favorendo attività di formazione im-
prenditoriale;
2. attività di scouting: è finalizzata a promuovere
e sostenere le migliori “business idee”, in base alla
qualità del progetto (business plan) e del team im-
prenditoriale;
3. attività di accelerazione: è finalizzata ad affianca-
re il nuovo imprenditore nelle attività di pianificazio-
ne e di progettazione della nuova iniziativa.
Le Attività di pre-incubazione e post-incubazione
Pre-incubazione: è un periodo di formazione degli
aspiranti imprenditori, nel quale si valuta la fattibili-
tà dei progetti e delle idee imprenditoriali. in questa
fase (dai 3 ai 6 mesi) vengono forniti al futuro e po-
tenziale imprenditore servizi di consulenza e forma-
zione per la predisposizione del business plan.
Post-incubazione: ha l’obiettivo di stimolare le im-
prese ad operare in modo autonomo sul mercato at-
traverso servizi principalmente logistici di accompa-
gnamento fino alla fuoriuscita dalla struttura. varia
dai 3 ai 12 mesi, ma spesso si protrae più a lungo.
I servizi degli incubatori
Servizi logistici:
• infrastrutture e spazi in aree attrezzate (postazione
internet, telefono e scrivania), a prezzi agevolati, da
locare secondo il principio della modularità;
• supporto amministrativo (prestazioni, a basso valo-
re aggiunto, quali segreteria, reception, posta, sale
riunioni, ecc., che vengono condivisi con le altre im-
prese presenti nell’incubatore).
24
Servizi di assistenza allo start up
• assistenza e tutoraggio nella stesura del business
plan;
• formazione, per lo sviluppo di competenze del
gruppo imprenditoriale;
• consulenza, diretti a fornire assistenza e indicazioni
all’imprenditore.
Servizi di messa in rete
• attività di networking interna ed esterna all’incuba-
tore, finalizzata ad alimentare e a sviluppare le capa-
cità relazionali degli imprenditori incubati nei con-
fronti degli stakeholder (potenziali clienti, fornitori,
finanziatori, pubbliche amministrazioni), soggetti
chiave per il successo delle imprese incubate.
Pre-incubazione per professionisti
i percorsi di pre-incubazione più diffusi e realizzati
in italia, sono principalmente finalizzati alla creazio-
ne e all’ incubazione di imprese. pochi e non ancora
consolidati e allo stato sperimentale i percorsi/mo-
delli di pre-incubazione rivolti ai professionisti.
dovendo collocare a livello temporale, la pre-incu-
bazione per professionisti, può essere posta in una
fase precedente rispetto a quella della normale
pre-incubazione di impresa. l’output dei percorsi
ovviamente non è più la creazione di impresa ma il
sostegno al professionista per una scelta e uno start
up professionale consapevole.
tra i modelli sul mercato si distingue senz’altro quel-
lo di pre-incubazione professionale, sperimentato
dalla provincia di Milano - settore sviluppo Econo-
mico, con la collaborazione di Milano Metropoli,
nell’ambito del bando “diamo casa a 10 idee crea-
tive, si veda la terza parte della presente pubblica-
zione, un modello innovativo e particolare anche per
il suo target. il percorso sperimentato, rivolto ai 10
giovani professionisti creativi rappresenta senz’altro
un’esperienza con cui confrontarsi.
un percorso, importante per coloro che vi hanno par-
tecipato e che darà modo alla provincia di Milano di
cogliere utili feedback per l’arricchimento dei servizi del
futuro Hub creativo, il cui progetto verrà trattato nell’am-
bito della seconda parte di questa pubblicazione.
Il processo di incubazione per le neoimprese
Durata: 3/ 6 mesi
(prorogabili ad 1 anno)Servizi erogati:
logistici, accoglienza, formazione e consulenza
Obiettivo: business plan
Durata: 2/ 3 anni
Servizi erogati: hard e soft
Obiettivo: creazione imprese
di successo
Durata: 1 anno o più
Servizi erogati: logistici,
allocazione spaziObiettivo:
abituare le neo imprese ad operare in modo
autonomo nel mercato
postincubazionEincubazionEprE incubazionE crEarE iMprEsE capaci di opErarE
in Modo autonoMo sul MErcato
valutazionE
inizialE idEa
iMprEnditorialE
costituzionE
iMprEsa
obiEttivi
26
27
Il progetto ST-ART UP
Scegliere il futuro
sperimentando il presente
s E c o n d a p a r t E
28
29
il progetto è stato finanziato da regione lombardia
sulla linea di finanziamento poGas (politiche Gio-
vanili e attività sportive del Ministero della Gioven-
tù) e realizzato nel territorio della provincia di Mila-
no dal novembre 2008 al novembre 2010.
il bando regionale “Nuova generazione di idee. Le po-
litiche e le linee di intervento per i giovani di Regione
Lombardia” ha inteso sviluppare le seguenti finalità:
• sviluppare la creatività e la capacità imprenditoria-
le dei giovani
• sviluppare l’autonomia e la responsabilità dei gio-
vani attraverso l’aumento delle opportunità di tran-
sizione alla vita adulta
• sviluppare le “competenze alla vita” dei giovani ap-
prese in ambiti complementari ai sistemi educativi e
formativi tradizionali
il valore dell’intero progetto è stato di € 3.473.980,00,
mentre il finanziamento di regione lombardia per lo
stesso pari a € 1.211.388,00.
l’ente capofila del progetto era la provincia di Mila-
no, che ha governato un ricco partenariato compo-
sto da enti locali, organizzazioni del terzo settore e
fondazioni:
• associazione città dei Mestieri di Milano
e della lombardia
• fondazione san carlo
• fondazione accademia teatro della scala
• fondazione politecnico
• fondazione casa delle carità a. abriani
• centro ambrosiano di solidarietà – ceas
• associazione MarsE onlus
• cooperativa la Grande casa
• cooperativa lotta contro l’Emarginazione
• associazione MeglioMilano
• comune di sesto san Giovanni
• comune di cinisello balsamo
• comune di cologno Monzese
• comune di cormano
il partenariato si è avvalso anche delle competenze
di alcune organizzazioni, soggetti delegati:
• Milano Metropoli
• c.s.c. Ghezzi
• arci varieazioni
• afol
cooperativa servizi culturali fuori schermo
le aree territoriali coinvolte sono state principalmen-
te la città di Milano e l’area nord Milano (cinisello
balsamo, sesto san Giovanni, cormano e cologno).
il progetto ha sviluppato diverse attività rivolte ai
giovani (16-25 anni): laboratori, orientamento sco-
lastico e lavorativo, percorsi di counseling, scambi
internazionali ed esperienze che consentono la spe-
rimentazione creativa di competenze tecniche ac-
quisite in percorsi formativi di alto livello.
ciò che ha tenuto insieme un partenariato e azio-
ni così diversificate è la riflessione approfondita su
due concetti chiave nei percorsi realizzati: costruire
professionalità, esperienze e competenze e andare
a riparare quegli aspetti che risultano danneggiati
nell’esperienza scolastica, in quella relazionale e nei
primi approcci lavorativi di alcuni giovani.
la governance del progetto è stata presieduta dalla
provincia di Milano, attraverso il monitoraggio e il
supporto periodico ai partner per le attività di ren-
dicontazione economica e la costituzione di diversi
organismi di coordinamento e lavoro tematico:
• la cabina di pilotaggio, composta per rappresen-
tatività territoriale e per tipologia di intervento, con
funzione di condivisione periodica delle attività e fa-
cilitazione della governance.
IL PRogeTTo “ST-ART UP SCegLIeRe IL fUTURo SPeRIMenTAnDo IL PReSenTe”
30
• il tavolo tematico delle competenze trasversali
• il tavolo tematico della creatività
• il tavolo tematico dell’orientamento
attraverso st-art up, inoltre, è stato diffuso su tut-
to il territorio provinciale un sistema omogeneo e in-
novativo di informazione e orientamento alle profes-
sioni, con le Antenne di Città dei Mestieri, che rea-
lizzano un vero e proprio punto informativo aperto
al pubblico, il quale mette a disposizione degli utenti
una banca dati on-line aggiornata periodicamente
con le caratteristiche professionali richieste per i di-
versi impieghi. il progetto ha consentito l’apertura al
pubblico di 13 antenne di città dei Mestieri su tutto
il territorio provinciale.
nel progetto si sono confrontate esperienze diffe-
renti e si sono sviluppate collaborazioni a partire da
background molto lontani: dialogano i mondi della
scuola, l’università, il lavoro e le nuove imprese, il
volontariato, lo sviluppo di competenze attraverso
esperienze creative, il tempo libero. i giovani rag-
giunti e coinvolti dalle diverse azioni del progetto
sono stati circa 10.000.
il progetto ha sviluppato anche un’azione di proget-
tazione, preparazione e sperimentazione di un Hub
creativo (che in futuro sarà allocato a Milano, in via
soderini), dove i giovani talenti potranno mettere
alla prova le loro idee e verificarne la sostenibilità.
tale azione sarà trattata in modo più diffuso di se-
guito in questa seconda e nella terza parte della pre-
sente pubblicazione.
le azioni di st-art up, nello specifico, sono state:
• la progettazione e la realizzazione dell’Hub creativo
• la realizzazione della piattaforma informativa e di
orientamento, attraverso le antenne di città dei Me-
stieri distribuite su tutto il territorio provinciale nelle
sedi delle agenzie per la formazione, l’orientamen-
to e il lavoro (afol)
• progettazione e realizzazione di percorsi di parte-
cipazione a competizioni scientifiche internazionali
altamente qualificate (progetto XtEaM per la shell
Eco-marathon)
• percorsi di orientamento alla formazione e/o al la-
voro, attraverso l’incontro diretto con la popolazione
giovanile
• interventi di supporto nella transizione da scuola a
scuola e durante eventuali e brevi crisi transitorie.
• training formativi e di orientamento alle professio-
nalità del mondo del teatro e dell’ambito sociale.
• la realizzazione di officine (dell’informazione e
della creatività) in tutto il territorio del nord Milano:
percorsi laboratoriali che sono poi confluiti nel festi-
val della creatività
• la realizzazione di laboratori musicali, condotto in
4 scuole professionali del territorio
• i percorsi di orientamento alle professioni del teatro
• la sperimentazione di nuovi sistemi informativi e
comunicativi (ad esempio, la Web radio) da parte
dei giovani partecipanti
un aspetto innovativo del progetto e il suo valore
aggiunto è rappresentato dalla possibilità di appro-
fondire e sperimentare percorsi finalizzati al ricono-
scimento delle competenze trasversali, acquisite in
ambiti informali e aggregativi.
il progetto ha avuto diversi momenti di “apertura”
al pubblico, attraverso l’organizzazione di eventi di
comunicazione, sia rivolti alla popolazione giovanile
(street art festival di cinisello balsamo) sia indiriz-
zati agli operatori e ai tecnici del settore (convegno
di presentazione a Milano).
l’evento clou è stato realizzato nella fase conclusiva
delle azioni di progetto, ha rappresentato un mo-
mento di sintesi tra la riflessione sulle politiche locali
e giovanili del territorio, le performance e le installa-
zioni gestite dai ragazzi stessi, nel convegno/festa
finale del 7 maggio 2010 a Villa Ghirlanda – Cini-
sello Balsamo (foto a seguire). in questa occasione
sono state presentate le azioni realizzate dai gruppi
di ragazzi coinvolti, da una breve rappresentazione
(dal vivo e attraverso la strumento del video) dei
laboratori musicali, all’allestimento di stand con
materiali audiovisivi di testimonianza dei percorsi
laboratoriali realizzati.
31
32
progettare e preparare
l'hub creativo
pre-incubare idee
e professionisti creativi
SvILUPPo DI ABILITà e TALenTI neLL’IMPRenDIToRIALITà- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
È l’azione che all’interno del progetto “st-art up ".
scegliere il futuro sperimentando il presente” è stata
realizzata dal settore sviluppo Economico della pro-
vincia di Milano,
un’azione centrata sul sostegno e sviluppo dell’eco-
nomia creativa e dei suoi talenti.
progettare e preparare l’hub creativo e sperimentare
un percorso di pre-incubazione con lo scopo di so-
stenere e di promuovere i talenti creativi a Milano,
sono le due aree di attività, previste nell’ambito
dell’Azione: Sviluppo di abilità e talenti nell’im-
prenditorialità.
sono due aree i cui lavori sono stati affrontati con
un taglio molto concreto e operativo e che hanno vi-
sto la progettazione e la preparazione del futuro Hub
creativo provinciale e la sperimentazione di un per-
corso di pre-incubazione per professionisti creativi.
un percorso, quello di pre-incubazione, partito tra-
mite il bando “Diamo casa a 10 idee creative” e che
sarà trattato nei dettagli della terza parte della pre-
sente pubblicazione.
la messa a punto del modello andrà ad arricchire il
ventaglio dei servizi dell’Hub.
Per la realizzazione delle attività, la Provincia di Mila-
no, oltre al suo staff ha utilizzato e si è avvalsa della
collaborazione di Milano Metropoli e della sua sede,
per il particolare know how sviluppato in questi anni
dall’Agenzia di sviluppo.
La sperimentazione delle attività : preparazione dell’Hub
e del percorso di pre-incubazione, si è articolata in va-
rie fasi, delle quali, qui di seguito si fornisce una sinte-
si, come anche, con lo stesso taglio, sarà presentato il
progetto dell’Hub creativo . Lo scopo è di illustrare della
struttura futura, la mission, le funzioni, i servizi, perché
si comprenda meglio il progetto e in quale contesto sarà
collocato il servizio di pre-incubazione sperimentato.
La sperimentazione e le sue fasi
Fase A. progettazione dell’ hub creativo
Obiettivi
progettare l’Hub creativo e il centro per il futuro del
lavoro e delle professioni emergenti -nuovo polo
Eccellenza, definire gli elementi fisici e comunicativi
caratterizzanti gli spazi:
Elementi fisici
• progettazione della disposizione degli spazi interni
e definizione lay-out funzionale
• definizione delle tipologie di arredo necessarie e
individuazione dei modelli più adatti
• progettazione illuminotecnica ed individuazione
corpi illuminanti più adatti
• individuazione delle attrezzature informatiche da
acquistare
Elementi comunicativi
progettazione archigrafia e insegne esterne
progettazione segnaletica esterna
definizione e progettazione elementi comunicativi
funzionali (segnaletica informativa e di emergenza)
applicabile alle superfici interne (pareti, pavimenti,
porte), targhe e prespaziati
progettazione dotazione personale utenti: id card,
materiale informativo, gadget, ecc.
progettazione immagine coordinata (buste, carta
intestata, ecc.)
Fase B. sperimentazione dell’ hub creativo presso
l’incubatore lib Milano Metropoli a sesto s. Giovanni
Obiettivi
sperimentare azioni e servizi relativi alla pre-incu-
bazione, mediante 3 sotto azioni:
predisposizione e gestione bando pubblico per la
selezione di 10 idee creative da destinare alla speri-
mentazione (segreteria tecnico organizzativa)
predisposizione spazi fisici (70 – 45 mq)
strutturazione percorso di accompagnamento: con-
sulenza specialistica, workshop, seminari di appro-
fondimento ed eventi pubblici
Servizi di assistenza allo start up
33
Fase C. ricerca: “profili professionali e contesti lavo-
rativi nell’economia creativa”
Obiettivi
• realizzazione di un focus di ricerca sulle professio-
ni creative
• sviluppo di relazioni con imprese creative esistenti
Fase D. realizzazione vetrina dei talenti virtuale
Obiettivi
realizzare la vetrina dei talenti nell’ambito del por-
tale imprese creative della provincia di Milano, ge-
stito dal bic la fucina, società partecipata da Milano
Metropoli.
realizzare nell’ambito del portale nuove pagine in
cui inserire gli eventuali prodotti o progetti dei gio-
vani talenti partecipanti al percorso sperimentale di
pre-incubazione.
IL PRogeTTo DeLL’HUB CReATIvo- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
l progetto dell’Hub vede attualmente realizzare la
sua prima fase. il cantiere dei lavori che riguarda la
struttura è ancora in corso. alla luce di tutto questo
e della sperimentazione attuata all’interno del pro-
getto st-art up, si prevede che il concept dell’Hub,
possa essere sottoposto a modifiche, adattamenti
mentre la sua realizzazione, si articolerà sicuramen-
te secondo obiettivi di breve, medio e lungo termine,
compatibilmente con la conclusione del cantiere in
essere.
Ecco l’Hub e il suo concept:
il futuro Hub creativo, nasce come luogo di connes-
sione tra business e creative makers, per generare
conoscenza, innovazione e imprenditorialità, con
particolare riferimento all’autoimprenditorialità.
È una struttura che sarà dotata di tecnologie infor-
matiche e informative le più avanzate.
È un luogo che offrirà spazi di condivisione e speri-
mentazione, di incubazione professionale come an-
che servizi specifici per il target di riferimento.
sarà il luogo ideale ove convogliare pensatori, tecnici
e specialisti di talento nel campo della creatività, per
attrarre il mondo della produzione, della formazione
e della conoscenza.
l’hub di via soderini, per sua connotazione, si pone
quale intersezione tra i seguenti 4 sistemi:
• Esposizione
• produzione
• network delle città dei Mestieri
• conoscenza/informazioni.
la sua rete di relazioni sarà costituita da:
• accademie/università
• scuole di moda e di design
• scuole di cinema, tv, comunicazione
in questo quadro, l’hub creerà sinergie con le princi-
pali reti e piattaforme esistenti sul territorio, nonché
con i centri di eccellenza universitari milanesi trami-
te azioni di networking e intese specifiche.
la sua realizzazione risponde a livello territoriale ad
esigenze di:
• spazi adatti ed economicamente accessibili per
talenti creativi, per lo start up professionale, per fare
impresa, per sperimentare, per imparare;
• servizi di supporto su misura per micro imprese e
professionisti creativi;
• occasioni per condividere idee, trovare sinergie
per “fare sistema con lo scopo di sviluppare il pro-
prio business”;
• strumenti ed opportunità di accesso al mercato.
I risultati attesi sono di:
• ospitare professionisti creativi e nuove micro im-
prese con turnover annuale;
• Erogare servizi diretti al target;
• attrarre i mobile workers;
• attivare periodicamente progetti di sperimenta-
zione creativa e laboratori tematici;
generare programmi annuali di attività rivolti a do-
centi, ricercatori, studenti, giovani artisti e profes-
sionisti delle discipline creative, mediante workshop,
mostre, eventi.
I servizi offerti dall’hub:
offrirà spazi di pre-incubazione per professionisti e
34
microimprese, dotati di postazioni di lavoro, attrez-
zate di hardware e dei software necessari, a cui si
potrà accedere tramite un abbonamento mensile.
uno spazio, quello di pre-incubazione che program-
merà conferenze, incontri e ove si potrà fruire anche
del servizio di supporto allo start up professionale, se-
condo il modello messo a punto durante la sperimen-
tazione del bando “diamo casa a 10 idee creative”.
L’hub sarà munito inoltre di:
• laboratori temporanei, spazi di sperimentazione
creativa ove coinvolgere le scuole di alta formazione
nelle discipline creative;
• spazi per associazioni da utilizzare per workshop,
performances, seminari , con la logica di stimolare la
cooperazione con l’hub e gli altri soggetti presenti,
collaborare all’animazione della struttura
• spazi per piccole e microimprese e mobile workers
• vetrina dei talenti, è dedicata a tutti gli utilizzatori
dell’Hub. È un catalogo virtuale dei prodotti dei cre-
ativi e imprese creative. a rotazione i prodotti sa-
ranno anche esposti al pubblico negli spazi dell’Hub.
potranno essere organizzati eventi specifici di pro-
mozione mentre il catalogo on line sarà sempre
aggiornato e accessibile con le informazioni, con i
riferimenti utili.
35
10
1
4
7
2
5
8
3
6
9
Il Bando “Diamo casa
a 10 idee creative” e il percorso
di pre-incubazione per professionisti/
professioniste creative
t E r z a p a r t E
Il progetto ST-ART UP
Scegliere il futuro
sperimentando il presente
s E c o n d a p a r t E
39
Il Bando è stato il punto di partenza della sperimen-
tazione del percorso di pre-incubazione per giovani
creativi e creative.
un percorso sperimentale che ha visto coinvolti a
partire dal bando, 10 giovani singoli o in team con
altrettante idee e progetti da sviluppare.
il Modello messo a punto, ha evidenziato sin dall’ini-
zio, alcune attese e differenze rispetto alla conso-
lidata idea di pre-incubazione di imprese. infatti,
di solito, questo termine, sottende un pacchetto di
servizi integrati, di carattere logistico e consulenzia-
le, finalizzato ad accompagnare un giovane con una
idea imprenditoriale, nella definizione, strutturazio-
ne ed, eventualmente, nella realizzazione dell’idea
stessa.
le differenze insite nel modello in sperimentazione,
progettato dalla provincia di Milano e attuato da
Milano Metropoli, stanno sia nella specificità del
target: giovani professionisti creativi e sia nella tipo-
logia del percorso.
Il target:
Giovani o più genericamente professionisti che non
hanno capitalizzato grandi esperienze professionali
o che si apprestano a immettersi nel mercato (sia
come imprenditori che come professionisti). Giova-
ni, che hanno spesso una visione parziale della realtà
che caratterizza il settore della propria attività, come
anche, degli aspetti burocratici ed amministrativi
che è necessario conoscere per operare una scelta
professionale consapevole.
Professionisti poiché, anche a fronte di percorsi di
formazione completamente differenti, hanno matu-
rato alcune competenze specifiche di cui intendono
fare l'elemento centrale della loro professione. la
pre-incubazione in questo senso si rivolge ai “neo-
professionisti” come tali prima che alle imprese, sia-
no esse costituite o costituende.
Creativi, perché, come vedremo successivamente, è
la creatività, l'elemento che accomuna le competen-
ze e i diversi progetti dei soggetti vincitori del bando
“Diamo casa a 10 idee creative” e coinvolti poi nella
sperimentazione.
La tipologia di percorso:
il pacchetto servizi di pre-incubazione professiona-
le sperimentato con il bando si è connotato a livello
trasversale come accompagnamento allo start up
professionale. in quanto tale, sulla base dei bisogni
emersi, ha permesso di fornire un supporto mirato
per operare una scelta professionale consapevole, fi-
nalizzata a chiarire al target coinvolto, su cosa, come
e se investire le proprie risorse economiche, fisiche
ed intellettuali nella direzione lavorativa immaginata
o presunta e i cui i connotati reali non erano del tutto
chiari.
l’output del percorso, come detto in precedenza,
non è stato la creazione di impresa, ma piuttosto
una migliore strutturazione dell’ idea o del progetto
creativo. lavoro, questo, portato avanti attraverso
una precisa analisi del mercato di riferimento e at-
traverso la costruzione di quelle reti di conoscenze e
di rapporti necessari per rendere l’idea creativa real-
mente “appetibile” e “vendibile” sul mercato.
È verosimile ritenere, alla luce dell’esperienza realiz-
zata, che il percorso sperimentato, come altri mo-
delli analoghi, si vada a collocare, a livello temporale,
in una fase precedente rispetto a quella della norma-
le pre-incubazione di impresa.
Qui di seguito e in sintesi verrà illustrato il percor-
so, le sue fasi, le attività realizzate, i servizi messi a
disposizione ed alcuni eventi che ne hanno costella-
IL BAnDo “DIAMo CASA A 10 IDee CReATIve” e IL PeRCoRSo DI PRe-InCUBAzIone PeR PRofeSSIonISTI/PRofeSSIonISTe CReATIve
40
to il suo iter e saranno altresì presentate le 10 idee
creative/progetti che hanno partecipato alla speri-
mentazione.
Il Percorso di pre-incubazione:
le fasi:
BAnDo, SeLezIone e PReDISPoSIzIone DeLLA LoCATIon SPeRIMenTALe DeLL’HUB CReATIvo- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
il bando”diamo casa a 10 idee creative” era finaliz-
zato a selezionare dieci progetti di giovani creativi
(under 25), caratterizzati dagli elementi dei settori
tipici della creatività milanese (design, comunica-
zione, moda, web), da coinvolgere nella sperimenta-
zione del percorso di pre-incubazione.
i criteri base attorno ai quali è stata costruita la
struttura del bando sono derivati da:
• vincoli imposti dall’accordo Quadro tra regione
lombardia e il dipartimento per le politiche giovanili e
le attività sportive della presidenza del consiglio dei
Ministri riferiti al target e al programma di finanzia-
mento su cui era appoggiato il progetto st-art up;
• Elementi emersi dalla tavola rotonda convocata
per la definizione dei principi generali di definizio-
ne del bando, a cui hanno partecipato tra gli altri i
rappresentanti di alcune delle principali università e
scuole creative milanesi di alta formazione.
l’obiettivo specifico del bando era quello di valutare
e selezionare non tanto il singolo progetto quanto
piuttosto l’insieme, l’insita creatività e l’idea propo-
sta. a tal fine la selezione e la relativa valutazione è
avvenuta in due momenti distinti:
• preliminare selezione delle candidature attraverso
bando, selezione e predisposizione della location
sperimentale dell'hub creativo
definizione dell'intervento di supporto
attività di pre-incubazione e sostegno
l’analisi delle domande di partecipazione pervenute;
• colloquio motivazionale con il creativo o con il
team di creativi.
per il Bando e il suo testo, così come è stato pubbli-
cato, sul web, sui maggiori media e utilizzando mai-
ling o canali messi a disposizione da scuole di alta
formazione, si veda l’appendice della presente pub-
blicazione. per la valutazione dei progetti presentati
è stato istituito un comitato di selezione, (compo-
sto da personale della provincia di Milano, di Milano
Metropoli, da esperti) che ha valutato come previsto
le migliori 10 idee/progetti per la sperimentazione.
Le IDee e I CReATIvI SeLezIonATI- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
premesso che la tipologia di progetti ascrivibili al
concetto di creatività è quanto mai varia ed etero-
genea, anche nel caso specifico del bando “diamo
casa a 10 idee creative”, le idee, i progetti presentati
e quelli selezionati non hanno in pratica fatto ecce-
zione. infatti, le 10 idee selezionate e poi accompa-
gnate allo sviluppo erano, molto diverse tra loro e
andavano dallo scambio di beni e servizi attraverso
siti internet fino alla realizzazione di prodotti di de-
sign o di spettacoli teatrali.
È da sottolineare inoltre come i progetti presentati aves-
sero una notevole differenziazione, oltre che per l’aspet-
to settoriale appunto, anche per il livello di sviluppo e di
definizione dell’idea presentata e per le aspettative sulla
modalità specifica della sua realizzazione.
È stato evidente fin da subito che la realizzazione
di impresa non sarebbe stato il percorso condiviso
dalla totalità dei partecipanti alla sperimentazione.
Questo ha confermato una tendenza piuttosto con-
solidata per il settore della produzione di “artefatti
creativi” in cui i modelli della collaborazione, della
consulenza e, più in generale, del libero professioni-
smo risultano essere i più frequenti.
Questo è risultato il motivo di maggior conforto per
procedere nel taglio progettuale del percorso di pre-
incubazione e del suo modello e ha dato luogo a una
sperimentazione nella sperimentazione.
41
LA PReDISPoSIzIone DeLLA LoCATIon SPeRIMenTALe DeLL’HUB CReATIvo- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
definiti gli ultimi dettagli progettuali del modello di
pre-incubazione con lo scopo di renderlo sinergico
e mirato ai progetti selezionati e approntata in sede
definitiva la location per la sperimentazione, l’iter
sperimentale ha avuto inizio.
i titolari delle idee vincitrici del bando sono stati
ospitati presso l’Hub creativo appositamente alle-
stito presso il lib di sesto san Giovanni dell’ agenzia
di sviluppo Milano Metropoli.
i giovani selezionati hanno potuto così avvalersi gra-
tuitamente e per 7 mesi, di tutto ciò che la provincia
di Milano ha messo a loro disposizione tramite Mi-
lano Metropoli.
Hanno fruito in particolare:
• di spazi appositamente dedicati, dotati di posta-
zioni di lavoro, attrezzate con la strumentazione pro-
fessionale più avanzata;
• di spazi comuni per riunioni, incontri;
• del supporto, dell’assistenza al processo di svilup-
po della propria idea o progetto.
creaticityGate - Milano, 12 novembre 2009: premiazione dei vincitori del bando.
foto dell’Hub creativo
42
DefInIzIone DeLL’InTeRvenTo DI SUPPoRTo- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
per supportare il percorso di pre-incubazione e per
sostenere i bisogni dei giovani creativi selezionati, la
provincia di Milano ha messo a disposizione, il suo
staff e un gruppo di tutor, costituito da collaboratori
di Milano Metropoli e del bic la fucina che hanno
affiancato e accompagnato i giovani creativi nello
sviluppo dell’idea e del proprio progetto.
i tutor trasversali a tutto il percorso di sperimenta-
zione, hanno avuto, una doppia funzione:
• Assistenza: risoluzione delle necessità materiali,
gestione della strumentazione, supporto it, pratiche
burocratiche ;
• Accompagnamento: analisi e aiuto allo sviluppo de-
gli aspetti generali dell’idea creativa (ad esempio:
definizione business plan e tipologia di forma giuri-
dica), ricerca nuove opportunità.
I tutor, sono partiti dall’analisi delle idee, per definire
successivamente una strategia di supporto alla re-
alizzazione dei progetti dei giovani creativi, fino ad
occuparsi della definizione e dell’organizzazione de-
gli elementi che hanno caratterizzato i momenti di
formazione orizzontale e formazione verticale.
Le ATTIvITà DI PRe-InCUBAzIone e DI SoSTegno- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
La formazione di tipo orizzontale
la formazione orizzontale, anch’essa di taglio tra-
sversale ed erogata a tutti i giovani pre-incubati è
stata messa a punto su temi di interesse condiviso e
declinata secondo tre modalità:
Lezioni – un ciclo di tre lezioni frontali curato da bic
la fucina relativo alla stesura del business plan.
nello specifico le lezioni sono state:
• “dall’idea di impresa al business plan - 1”;
• “dall’idea di impresa al business plan - 2”;
• “forme e tipologie d’impresa”.
le nozioni fornite sono state finalizzate alla reda-
zione, guidata e revisionata da parte dei tutor, del
business plan relativamente ai singoli come anche a
ciascun team di creativi.
La formazione di tipo verticale
la totale eterogeneità delle idee proposte dai crea-
tivi ha ovviamente previsto processi di realizzazione
progettuale molto differenti, specie per le compe-
tenze necessarie.
a questo scopo, sono stati individuate tre diverse
modalità di supporto specifiche e personalizzate:
Tutoring
lo sviluppo dell’ “idea creativa” si è indirizzato sulle
seguenti direttrici:
• processo di produzione"commercializzazione”
• analisi arricchimento "rimodulazione della proget-
tazione;
• individuazione del “modello di business”;
• individuazione delle varie forme di impresa (asso-
ciazione, srl, partita iva) e definizione del proprio
orientamento;
• realizzazione di “componenti del prodotto/processo”
Mentoring
la varietà dei progetti da supportare ha reso neces-
sario l’utilizzo di consulenti specialistici e di struttu-
re specifiche, consentendo di fornire a tutti profes-
sionalità e conoscenze ad hoc.
a questo proposito, grazie anche alla rete di contat-
ti con i professionisti della creatività milanese co-
struita in questi ultimi anni da provincia di Milano
e Milano Metropoli, sono stati individuati referenti
qualificati che hanno affiancato i creativi nella piani-
ficazione e/o nella realizzazione diretta del progetto
specifico.
all’azione dei mentori è stata inoltre affiancata un
intervento di consulenza specifica sulla tematica
della difesa della proprietà intellettuale in collabora-
zione con uno studio qualificato in materia.
Matching (o linking)
azione resasi possibile, grazie al bic la fucina che
in alcuni casi ha individuato nel mercato imprese ed
organizzazioni di riferimento che potessero rappre-
sentare un valido confronto/best practice dalle quali
trarre elementi valutativi e correttivi rispetto alle po-
tenzialità di affermazione di ciascuna idea creativa
43
nel mercato e, nel caso, avviare percorsi di collabo-
razione o di partnership.
WoRkSHoP e SeMInARI- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
• Workshop – questa tipologia formativa, che unisce
esposizione ex cathedra a momenti di esercitazio-
ne collettiva, è stata scelta per il workshop “Cosa
c’è dietro ad un marchio”. formazione che ha reso
esplicito l’itinerario di realizzazione di una immagine
coordinata, a partire dalle prime suggestioni del pro-
gettista, al dialogo con il committente, fino al risulta-
to finale con le sue diverse occasioni.
• seminari – Eventi espressamente realizzati o indi-
viduati per i giovani creativi, ma aperti al pubblico.
seminari, in cui esperti del settore sono stati chia-
mati a ragionare sullo stato dell’arte di alcune tema-
tiche rilevanti per le professioni creative.
Ecco, di seguito i due seminari organizzati:
• “web 2.0 : le comunità virtuali e le nuove frontiere
della comunicazione”
seminario, ove, si è discusso di strategie ed utilizzo
di strumenti web come i social network nella promo-
zione di prodotti ed eventi, e della loro importanza
attuale. infatti negli ultimi quattro anni sono passati
ad essere da opportunità innovative ad assolute ne-
cessità, specie in ambito creativo;
• “Proprietà industriale”
seminario in cinque incontri organizzato dalla ca-
mera commercio di Milano nell’ambito delle loro
competenze.
immagine del seminario “Web 2.0 : le comunità virtuali e le nuove frontiere della comunicazione”
44
45
46
47
Le dieci idee,progetti
seLezionati
48
49
Idea propostail progetto prevedeva la creazione di una linea di
abbigliamento, che grazie ad una grafica stilizzata,
comunicasse il concetto di sostenibilità (personal
green attitude).
l’abbigliamento consisteva in t-shirt di cotone sulle
quali sarebbero stati stampati disegni di personaggi
stilizzati in grado di raffigurare sentimenti e stati d’ani-
mo in grado di catturare l’attenzione di grandi e piccoli.
inoltre il packaging della maglietta doveva costituire a
tutti gli effetti un accessorio aggiuntivo con funzione
di borsa/marsupio/astuccio, realizzato con plastica di
scarto secondo una lavorazione che prevedeva una
tecnica semplice ma efficace, consistente nella fusione
di più strati di sacchetti/sacchi/imballaggi di plastica
di scarto per ottenere un materiale resistente e dure-
vole che può essere cucito facilmente.
Idea realizzatanell’accompagnamento dello sviluppo dell’idea si è
puntato alla divisione dei due progetti: t-shirt da una
parte ed elemento di packaging dall’altra, puntando
soprattutto sulla valorizzazione di quest’ultimo.
in rapporto al mercato è emerso che il valore e l’in-
teresse poteva essere relativo per una t-shirt ca-
ratterizzata esclusivamente da un motivo grafico e
la ridotta armonia merceologica e concettuale dei
due prodotti (maglietta di cotone – anche se eco-
logico – stampato prodotta industrialmente contro
accessorio realizzato artigianalmente con materiale
di recupero). È stato infatti evidente come la poten-
zialità innovativa, il valore aggiunto maggiore (sia
in termini di processo che di significato) e quindi la
maggiore appetibilità dal mercato fosse ad appan-
naggio dell’accessorio (ormai elevato da packaging
a vera e propria borsa).
i progetti sono perciò diventati due:
• Sako è un progetto artigianale di recupero e valorizza-
zione della plastica di scarto della grande distribuzione
per creare una linea di borse ed accessori sostenibili.
Ciascun prodotto è realizzato interamente a mano e a
partire da plastica di recupero sempre diversa, come di-
versi sono gli abbinamenti ed i colori. La plastica viene
lavorata con una semplice tecnica di fusione di più strati
per ottenere un materiale resistente e durevole che può
essere cucito facilmente. Le Sako Bags sono quindi pezzi
unici che veicolano un forte messaggio di sostenibilità e
di attenzione allo spreco.
• Bufonbatarock rappresenta un nuovo linguaggio gra-
fico, fatto di semplici elementi geometrici − cerchi e
quadrati − che si combinano per raccontare delle storie.
Ogni disegno ha quindi un significato diverso ed il tema
della prima linea di T−shirt di Bufonbatarock è “diversi-
tà e trasformazione”. Bufonbatarock è semplificazione,
è comunicazione, è linguaggio da indossare.
Situazione Attuale Eleonora Evi e irene serafica al momento stanno
valutando la possibilità, a seconda delle prospet-
tive che si verranno a concretizzare, di passare da
una realtà non ben definita che puntava ad un busi-
ness basato sul conto vendita alla realizzazione di
una s.r.l.. È stata inoltre individuata la criticità prin-
cipale nel modello di distribuzione da adottare, e
intorno alla quale si è attivata la consulenza di bic
la fucina, per l’individuazione di realtà adatte
ad effettuare un’attività di matching tra idea cre-
ativa e imprese già esistenti. È stata proposta alle
ragazze come modello l’esperienza realizzata delle
creative del gruppo dissociate (www.dissociate.
it), una delle imprese vincitrici del bando imprese
creative.
BUfonBATARoCk
50
Dissociate si occupa di design e progettazione grafi-
ca: lo studio realizza progetti di editoria, di identità
aziendale, di web e di prodotto integrando differenti
tecniche di rappresentazione (fotografia, grafica e
illustrazione) ad una unica metodologia progettua-
le, la cultura di progetto. oltre a curare progetti su
commissione dissociate ha creato infatti un mar-
chio di maglieria che si posiziona a metà fra il mon-
do della Moda e quello del design: sartoria vico.
il marchio nasce inizialmente come limited edition
completamente realizzata a mano che unisce la pas-
sione per gli abiti fai-da-te all’ esigenza di avere capi
intelligenti, umani, pensati per le persone. oggi vie-
ne prodotta con cura in piccoli laboratori intorno a
Milano, collaborazione che permette di seguire ogni
dettaglio (dalla scelta del materiale alle lavorazioni)
e distribuita in negozi selezionati, ad eccezione di
una collaborazione temporanea con rinascente.
51
Idea propostall gruppo pressappoco productions intendeva svi-
luppare un progetto specifico che congiungesse l’in-
teresse per il teatro e il video a quello per la realtà
cittadina. si proponeva infatti la messa in scena di “
En passant” dello scrittore francese raymond Que-
neau, testo teatrale del 1944 ma che aderisce a temi
assolutamente contemporanei.
“pressappoco” ha colto la possibilità di partecipare
alla preincubazione per crescere come attività tra-
versale. il progetto è infatti dichiaratamente speri-
mentale, si fonda sul ricercare e creare, per svilup-
pare nuove soluzioni tecniche e visive. il testo con
questo scopo si integra con immagini visive e con
musica ed effetti sonori sia registrati che live.
Idea realizzatail 12 giugno scorso, allo spazio Mil di sesto san Gio-
vanni, la neocostituita associazione pressappoco
ha presentato, in prima nazionale, passaGGi. lo
spettacolo teatrale nato dal progetto En passant, ha
voluto essere un omaggio all’opera En passant, dello
scrittore francese raymond Queneau.
un autore scelto opportunamente per la sua grande
modernità e la cui opera ha la meravigliosa abilità di
mettere in luce le contraddizioni della società con-
temporanea con lucidità e ironia.
i suoi testi sono sognanti, giocano con le parole (al-
cuni suoi libri sono stati tradotti da umberto Eco e
italo calvino), si snodano tra situazioni paradossali,
momenti di profonda tragicità e stacchi di comicità
folle.
“En passant” è una pièce ambientata in una generica
metropolitana e racconta l’impossibilità di sognare e
la condizione di ognuno di noi: quella di essere pas-
sante.
passaggi, la pièce messa in scena a sesto s. Giovanni
ne riadatta il testo e ne viene fuori una pièce ironica,
romantica, comica e disincantata che parla dell’im-
possibilità di sognare, di cambiare la propria vita
giocando con la dimensione onirica.
Questo aspetto si presta ad un’intrusione dell’ele-
mento video e permette di giocare sul dislocamento
dell’immagine su diversi piani. immagini reali e im-
magini proiettate si fondono in un’unità altra.
PASSAGGI è una riflessione sull’ascolto, sul desti-
no, sul sogno, sull’evasione dalla quotidianità, ed è
inoltre uno studio, un’indagine, la prima fase di una
ricerca più ampia sulla dimensione dell’audiovisivo
in teatro.
Situazione Attuale pressappoco costituita di fatto come casa di produ-
zione sperimentale nel 2006 da Elena dalmasso e
cristina spizzamiglio, si costituisce durante il perio-
do di pre-incubazione ,nel 2010, ufficialmente come
associazione culturale.
oltre all’accompagnamento nella scelta della for-
ma giuridica e ai servizi base messi a disposizione
dei creativi pre-incubati, il progetto pressappoco –
passaggi ha potuto beneficiare del supporto di un
“mentore”, appositamente dedicato per gli aspetti
tecnici e del supporto alla comunicazione e promo-
zione dell’evento da parte dell’ufficio comunicazione
di Milano Metropoli.
en PASSAnT
52
Idea propostal’ortomobile, un progetto il cui obiettivo era la va-
lorizzazione della pratica dell’orticoltura in ambito
urbano. Gli orti mobili sono piccoli orti finalizzati alla
produzione diretta di ortaggi per consumo persona-
le, già, largamente diffusi in vari paesi europei.
ortomobile è un oggetto flessibile e facile da usare.
rende possibile coltivare ortaggi anche in assenza di
un appezzamento di terreno e in un contesto carat-
terizzato da alta densità abitativa ed elevato costo
dei terreni.
Idea realizzatail progetto è giunto alla realizzazione di due prototipi
in pannello compensato: uno realizzato con panto-
grafo, l’altro con taglio laser.
la scelta del creativo stefano tropea è stata quella
infatti di concentrarsi sulla definizione progettuale
(es. forma, materiali, tecnica costruttiva, etc.) più che
realizzare un’impresa sull’oggetto. l’obiettivo futuro è
quello di individuare un partner industriale o un’ac-
quirente che acquisisca l’idea o ne sviluppi la produ-
zione e la commercializzazione a fronte di royalty.
a questo proposito è sicuramente stata efficace la
consulenza svolta dallo studio qualificato in materia
messo a disposizione durante la sperimentazione.
Di seguito le due versioni realizzate: Orto pedagogico: il consumatore non è più abituato
a utilizzare prodotti di stagione. l’ortomobile ha un
fine pedagogico: educare le generazioni più giovani
a conoscere i cicli naturali e i prodotti naturali locali
e valorizzare saperi in passato diffusi tra gli abitanti
della val padana. l’ortomobile può essere, in un’im-
magine, l’orto coltivato dalla nonna insieme al pro-
prio nipote.
Orto KM0: i prodotti venduti nei supermercati non
sono prodotti locali. il trasporto e l’imballaggio sono
fonte di inquinamento e incidono sul costo del pro-
dotto: si stima che oltre il 70% del prezzo dei pro-
dotti in vendita nei supermercati vada a coprire i
costi della filiera produttiva. l’ortomobile, in tutte le
sue varianti, è orticoltura a km zero.
Situazione Attuale durante lo sviluppo del progetto, è emerso come il
concetto di un “artefatto per realizzare un orto casa-
lingo”, si stesse ormai consolidando e diffondendo
e che l’dea rischiava di perdere parte del suo appeal
innovativo iniziale.
per mantenere un elemento di differenziazione e
quindi di vantaggio competitivo nei confronti degli
eventuali concorrenti, con il supporto di bic la fu-
cina, è stato individuato nel materiale costruttivo la
possibile soluzione al problema: proporre un orto-
mobile, realizzato totalmente con procedure e ma-
teriali ecofriendly.
a tal scopo, sono state individuate realtà produttive
locali, che potessero essere interessate alla realiz-
zazione di un nuovo prototipo,in particolare sono in
essere contatti con un produttore che lavora con un
materiale definito “legno liquido”.
oRToMoBILe
53
Idea propostail progetto propone video lezioni on line di numerose
lingue straniere su una doppia piattaforma: sito web
e canale Youtube.
sul sito web sono disponibili test, corsi scaricabili e
la possibilità, partecipando alla community, di en-
trare in contatto con utenti stranieri con cui allenare
le proprie skills linguistiche. il nome del progetto,
girls4teaching.com, fa riferimento al fatto che le
insegnanti madrelingua sono tutte ragazze. tale ca-
ratterizzazione permette al progetto di distinguersi
dalla concorrenza ed essere facilmente ricordato e
familiarizzato dagli utenti web.
l’ utente, accedendo al sito internet o al canale You-
tube dedicato, può visualizzare le video lezioni in
streaming e scaricare le lezioni in formato cartaceo.
può inoltre iscriversi alla community per cercare
nuove persone che parlano o vogliono imparare la
lingua interessata ed interagire attraverso il profilo
personale dedicato, il servizio di chat e videochat (in
fase di sviluppo)
Situazione Attuale al momento è on line una versione beta del sito e del
canale Youtube. sono state selezionate 5 ragazze
per le lingue tedesco, spagnolo, francese, svedese,
italiano e sono stati preparati 35 video attualmente
disponibili. il canale girls4teaching.com è attivo con
1.400 utenti iscritti: il totale delle visualizzazioni dei
video caricati ha superato le 200.000 visite. il sito
www.girls4teaching.com ha ottenuto più di 10.000
visualizzazioni, con una media di 1000 utenti unici
al mese.
il progetto ha raggiunto il suo primo obiettivo nel
mese di Marzo 2010, ottenendo una partnership
pubblicitaria con Youtube.
recentemente è stato raggiunto un accordo con l'isti-
tuto di lingua spagnola velasquez per una collabora-
zione nella realizzazione di video didattici da distribuire
nel loro network di 50 scuole sul territorio nazionale.
l‘obiettivo è quello di replicare l’accordo raggiunto con
altre scuole di lingua presenti sul territorio.
Girls4teaching è stato incluso in un articolo del
mensile Wired (giugno 2010).
i creativi di Girls4teaching hanno potuto usufrui-
re degli spazi del lib di Milano Metropoli messi a
disposizione per le riprese, della consulenza sugli
aspetti della proprietà intellettuale e di una consu-
lenza specifica sulle strategie e strumenti digitali per
il business ondine. È probabile che in un futuro pros-
simo i creativi di Girls4teaching si costituiscano in
associazione culturale o, alternativamente, s.r.l..
gIRLS4TeACHIng
54
Idea propostail progetto vibarter punta sulla realizzazione e la pro-
mozione di un sito internet dedicato al baratto di beni
tra privati: una “piattaforma” on-line votata alla rea-
lizzazione di uno spazio web comune dedicato esclu-
sivamente al “baratto” nella sua accezione più ampia,
ossia scambio di beni (mobili/immobili) ma anche
servizi, prestazioni e tempo (banca del tempo).
tale piattaforma di scambio, grazie alla formazione
di una community e allo sfruttamento delle dinami-
che del web 2.0, ha come bacino d’utenza l’intero
territorio nazionale (anche se è prevedibile un fisio-
logico addensamento delle transizioni su scala loca-
le e/o sovralocale).
l’obiettivo è di dare la possibilità agli iscritti di cre-
are nuovo valore per beni inutilizzati, dimenticati
e/o superflui per il proprietario. l’idea alla base di
vi-barter può essere anche letta perciò come una
risposta alla domanda crescente di risparmio e riuso
in senso ecocompatibile, specie in un periodo di crisi
dei consumi, e alla crescente sensibilità in materia di
sostenibilità ambientale.
Idea realizzata“la costruzione e la durata di un edificio sono stret-
tamente legate alla presenza di fondamenta vali-
de”: lo stesso vale anche per il progetto vi-barter.
il servizio fornito attraverso sito internet per poter
essere implementabile nel tempo secondo necessità
(e quindi duraturo) deve essere strutturalmente ben
progettato. per questo motivo le energie del team
di creativi sono state incentrate fin dall’inizio sugli
aspetti più tecnici della realizzazione del progetto.
in particolare si sono concentrati sullo sviluppo
dell’algoritmo di ricerca e matching della domanda-
offerta in base a diverse caratteristiche dei profili
degli utenti: esso rappresenta il valore aggiunto del
progetto e l’elemento che dovrà garantire funziona-
lità e vantaggio competitivo nei confronti dei com-
petitor.
attualmente il motore di ricerca e matching è anco-
ra in fase di testing: solo una volta ultimato, ed effet-
tuate la necessarie verifiche sul suo funzionamento,
il team prenderà una decisione in merito ad even-
tuali forme giuridiche con cui costituirsi in impresa
ed agli step organizzativi successivi.
i creativi, nella parte di definizione dell’idea di busi-
ness, sono stati supportati da una consulenza per-
sonalizzata
vIBARTeR
55
Idea propostaartco® (www.artcofactory.com) è un' idea di im-
presa che vuole essere il punto di riferimento per i
giovani free lance creativi e che mira a specializzarsi
nella valutazione, nella selezione e nello sviluppo in
fase di produzione di nuovi accessori di moda e de-
sign della quotidianità.
uno dei pilastri fondamentali della artco® è rap-
presentato dal bacino entro cui i progetti vengono
raccolti, forte delle numerose scuole di design e
moda che sono presenti nell’area milanese e lom-
barda. proprio all’interno di queste, infatti, si vuole
attuare una delle principali fasi di scouting dei pro-
getti da realizzare.
in particolare, si punta a far emergere quei progetti
che normalmente rimarrebbero “dimenticati”, spes-
so frutto di lavori legati all’attività universitaria op-
pure a concorsi specifici per il settore. il grande van-
taggio di questo progetto è rappresentato dalla pos-
sibilità per i giovani di ottenere visibilità e un ritorno
economico prima di entrare del tutto nel mondo del
lavoro, senza avere per contro i rischi associati ad
un’attività imprenditoriale diretta.
Idea realizzatal’attività del team dreamer, evolutasi e formalizzata
in artco factory (www.artcofactory.com), continua
sviluppando l’ambito dello scouting e della ricerca di
talenti in partnership con consolidate e nuove realtà
imprenditoriali.
in particolare è in fase di studio il progetto raffin,
una collaborazione che vede, il team, in primo piano,
nell’affiancamento di un gruppo di aziende operanti
nel settore della tessitura a chilometro zero nell’area
lombarda.
le attività previste all’interno di questo progetto
spazieranno dalla realizzazione di workshop all’or-
ganizzazione un bando di concorso rivolto a giovani
designer per sviluppare idee semplici che possano
valorizzare l'utilizzo della materia prima, la lana.
i talenti più interessanti avrebbero poi la possibilità
di entrare in rapporto con un gruppo di aziende già
dichiaratesi interessate alla realizzazione di prodotti
di lana lombarda.
Grazie alle relazioni e al supporto di Milano Metropoli
sono state organizzate presentazioni agli studenti di
iEd(istituto europeo di design) e naba(nuova ac-
cademia delle belle arti) di Milano. le attività future
contemplano il coinvolgimento degli atenei lombar-
di che già si sono espressi in modo favorevole e pro-
positivo, nonché il coinvolgimento di giovani addetti
ai lavori con cui il team è venuto in contatto.
ARTCo fACToRy
56
Idea propostaÈ un prodotto in cui confluiscono arte, design d'arre-
do, fotografia e che colpisce per originalità e fattura.
in breve, un prodotto che permette di "indossare la
fotografia". una fotografia che al tempo stesso è fatta
per essere esposta come un quadro in una cornice che
è al tempo stesso oggetto di design e arredamento.
imatia è il risultato di uno studio volto alla ricerca di
nuove sinergie tra varie arti, in particolare fotografia e
design, al fine di trovare nuove possibilità espressive.
l’opera è un progetto di più progetti, all’interno del
quale i “ruoli” si mescolano in continuazione a secon-
da dell’uso e dell’estro di chi vive e fa vivere l’opera.
versatilità, interazione, fluidità sono le parole chiave
che contraddistinguono l’opera imatia; immagina-
zione, fantasia e creatività di chi l’acquista costitu-
iscono il suo unico limite.
si tratta di un quadro, una tela scenografica, stampa-
ta interamente con foto che vanno a riempirne tutto
lo spazio. il telaio, svestito della sua tela, è libreria
o portaoggetti, in una forma pulita e lineare, il cui
design modulare è studiato per dare la possibilità di
“incastrare” due o più pezzi, andando a creare totem
o separé.
la tela del quadro, tolta dalla cornice, può essere in-
dossata come capo d’abbigliamento dando la sensa-
zione di indossare una fotografia. imatia diventa così
performance, crea intorno a chi la indossa un evento
artistico di cui egli stesso è protagonista. È possibile
retro illuminare il quadro o illuminare la libreria, en-
fatizzando le forme e le strutture del suo design e il
motivo sulla tela: il quadro diventa lampada.
la peculiarità di imatia è che l’opera d’arte vive a
stretto contatto con la vita quotidiana e della vita
quotidiana di chi “l’adotta”, stimolandola ed essen-
do stimolata da essa.
Idea realizzataÈ stato realizzato un primo prototipo da esporre.
Gli scatti fotografici sono stati effettuati in esterno
mentre la postproduzione è stata realizzata all’inte-
ro dell’Hub creativo. la strategia di collocamento
sul mercato “dell’arte” è stata analizzata nell’arco di
una consulenza mirata.
IMATIA
57
Idea propostapromotion artists vuole essere un’innovativa casa di
produzione video per artisti con la finalità di promuo-
vere, attraverso il linguaggio audiovisivo, il singolo
artista facendone conoscere il pensiero, la storia, le
opere: i video realizzati possono essere ad esempio
un documentario filmato della nascita dell’opera
fino al completamento, una video-intervista dell’ar-
tista, un video dell’evento artistico, del vernissage o
di una mostra.
secondo la filosofia di promotion artists l’artista
in questo modo potrà promuoversi anche in modo
indipendente attraverso la creazione di prodotti au-
diovisivi da distribuirsi su supporti fisici (dvd, dvd-
card, memorie usb, etc.) realizzati su misura.
il progetto si sta sviluppando anche attraverso un porta-
le web video dedicato espressamente al mondo dell’arte
e della cultura ed incentrato specialmente sull’area mila-
nese (attualmente in fase di realizzazione).
Situazione Attualea tutt’oggi sono stati realizzati alcuni video di pre-
sentazione specifici su promotion artists ed alcuni
video di per una galleria d’arte di Milano, visionabili
sul sito (tutt’ora in fase di implementazione).
inoltre, per promuovere la casa di produzione e dare
visibilità ai servizi offerti, i creativi del team hanno
partecipato ad alcuni eventi anche non direttamente
collegati alla sperimentazione in cui erano coinvolti
e hanno lanciato una campagna di promozione onli-
ne attraverso i principali social network.
PRoMoTIon ARTISTS
58
purtroppo all’interno di programmi di supporto è
naturale che ci siano anche idee e progetti che per
varie e differenti motivazioni non giungono al loro
punto di traguardo. È capitato anche a due dei pro-
getti selezionati che non hanno potuto per motivi
personali e familiari concludere il loro percorso di
pre-incubazione. Qui di seguito e in sintesi, vengono
ambedue presentati.
HI))((LO partendo dal progetto di un'installazione artisco-
sonora all'arco della pace a Milano, HI))((LO si
proponeva come un sistema ripetibile in altre aree
che presentassero caratteristiche acustiche simili
al modello di studio, in cui erano presenti ambien-
ti sonori contrastanti: hi-fi (alta definizione) e lo-fi
(bassa definizione).
Ecco come funziona: i suoni delle due aree vengono
trasportati e amplificati per mezzo di una struttura di
tubi che si protende dalle fonti sonore sino a due padi-
glioni d'ascolto, che prendono forma dall'intreccio dei
tubi stessi. attraverso l'uso di questi materiali le carat-
teristiche dei due paesaggi sonori vengono esaltate,
creando un esperienza che induce il visitatore a una ri-
flessione sull'ecologia acustica, sul paesaggio sonoro e
sulla dimensione uditiva dell'esperienza umana, sia dal
punto di vista estetico, che del benessere sociale.
Motion Captureil progetto si proponeva di realizzare una sorta di
“tuta” che, una volta indossata, permettesse di re-
gistrare elettronicamente i movimenti del corpo con
una tecnologia diversa e molto più precisa da quella
solitamente utilizzata in campo cinematografico.
le possibili applicazioni in ambito commerciale, an-
che in relazione al grado di sviluppo del progetto,
sarebbero varie: dal trasferimento di movimenti in
tempo reale a personaggi virtuali per la realizzazio-
ne di video (cartoni animati, documentari educativi,
videogiochi), al controllo con precisione dei movi-
menti di un braccio robotizzato, ad esempio per ma-
neggiare sostanze pericolose.
PRogeTTI non ConCLUSI
59
60
61
rifLessioni e feedback
di fine sperimentazione
62
63
l’esperienza realizzata dalla provincia di Milano,
sperimentando un percorso di pre-incubazione, de-
stinato a giovani professionisti creativi, ha senz’altro
fornito elementi utili sia a coloro intendano adottare
modelli analoghi, nell’ambito di politiche tese alla at-
trazione di talenti e, quindi, a supportare lo sviluppo
del settore creativo e sia alla provincia stessa per la
messa a punto del modello sperimentato al fine di
inserirlo tra i servizi del futuro Hub creativo.
l’analisi dell’esperienza realizzata ha consentito di
fornire una serie di riflessioni, di seguito riportate.
riflessioni e feedback che riguardano l’intero percor-
so e vanno dall’ impostazione di criteri e modalità di
selezione dei professionisti/idee da pre-incubare, alla
predisposizione del percorso di accompagnamento.
Selezionare idee da pre-incubare a) alla luce dell’esperienza fatta, emerge che è me-
glio puntare su idee mature che prevedono tempi di
realizzazione/pre-incubazione relativamente brevi e
che dispongono già di un proprio potenziale mercato
di riferimento; pre-incubare progetti/idee che neces-
sitano di tempi superiori ai 12 mesi, considerando il
modello adottato nella sperimentazione preceden-
temente presentata, sarebbe costoso, soprattutto
per un servizio stabile e non appoggiato su progetti
finanziati. in altri termini, è necessario che, soprattut-
to i progetti che prevedono tempi lunghi di ricerca e
sviluppo, siano già in una fase piuttosto avanzata.
detto questo, comunque, il valore aggiunto di un
percorso di pre-incubazione, come quello speri-
mentato, sta nella possibilità di confronto e compa-
razione con altri progetti simili, per la risoluzione di
eventuali specifiche criticità, al posizionamento nel
mercato, alla ricerca di partner e finanziamenti, alla
definizione di una forma societaria e di una struttura
organizzativa adeguata. non a caso, la conclusione
ottimale di un percorso di pre-incubazione è rap-
presentata dall’avviamento di una attività in grado
di sostenere economicamente i soggetti proponenti,
indipendentemente dalla forma organizzativa che si
intende adottare.
per chi opera in ambito creativo, è opportuno sottoli-
neare che lo sbocco naturale e più probabile è quello
che porta all’avviamento di uno studio professionale
o comunque alla collaborazione con aziende tramite
attività di lavoro autonomo, con diversi meccanismi
di compenso e cessione dell’idea creativa (royalties,
licensing).
b) sempre rispetto alla selezione delle idee, muo-
vendosi nel contesto creativo, al quale sono ricondu-
cibili svariati settori di attività, si raccomanda un’op-
portuna definizione degli ambiti in cui collocano le
idee da sviluppare e se il ventaglio lo si vuol tenere
a 360°, agire con il sostegno di azioni di networking
a livello territoriale o con intese con altri attori che
operano nel contesto
Selezionare per bandi pubblici se la selezione avviene per bandi pubblici occorre
che i vincoli e i criteri che essi stabiliscono tenga-
no conto del contesto culturale e delle esigenze di
sviluppo.
Questo perché se la necessità di imporre criteri e
vincoli è ovviamente comprensibile ed utile a non
disperdere risorse preziose su idee di scarso valo-
re e trova giustificazione, soprattutto, se si intende
finanziare il percorso utilizzando fondi pubblici, di
fatto, se i criteri non sono precisamente mirati al
RIfLeSSIonI e feeDBACk DI fIne SPeRIMenTAzIone
64
contesto e al target, finiscono per essere limitanti
per l’iniziativa in essere.
nel caso specifico della sperimentazione, dove, pro-
vincia di Milano, ha utilizzato tra l’altro, un finanzia-
mento poGas diretto ai giovani, era imposto il vin-
colo dei 25 anni di età.
vincolo che ha fatto un po’ da limite a un notevole
afflusso di progetti. in italia,infatti, pochissimi sono
i soggetti con meno di 25 anni che hanno terminato
il percorso di studio e stanno in questo frangente già
seriamente pensando ad un futuro professionale. va
detto anche che la barriera dei 25 anni, ha precluso
la partecipazione, per limiti di età, a molti sogget-
ti con idee più strutturate e più pronti allo start up
professionale.
Selezionare idee/progetti coinvolgendo Università e Scuole di alta formazione Gli utenti più probabili di un percorso di di pre-in-
cubazione sono studenti, ricercatori oltre che neo-
professionisti, è quindi il mondo della formazione in
generale. aprire a tal proposito sinergie con le uni-
versità e scuole di alta formazione è auspicabile al
fine di ottimizzare l’intercettazione del target di rife-
rimento e tramite intese ad hoc fruire di laboratori e
di dotazioni tecniche adeguate cosa che eleverebbe
il livello di qualità della pre-incubazione realizzata.
Disporre di un network di partner adeguatiun percorso di pre-incubazione ottimale, data
l’estrema varietà delle idee selezionabili in ambito
creativo non può appoggiarsi solo sulle relazioni
e competenze di un unico gestore, pur munito di
ampi e sviluppati contatti e competenze, ma rende
necessaria l’attivazione di un network territoriale,
composto da soggetti e attori pubblici e privati che
nell’ambito operano.
l’azione di networking diventa necessaria non solo
al fine di mettere in rete le varie competenze terri-
toriali e vederle agire in modo coordinato, ma anche
allo scopo di incrementare il valore del percorso
con consulenze specialistiche che accompagnino in
modo mirato allo sviluppo l’idea o il progetto in pre-
incubazione.
Disporre di spazi fisici e laboratori adeguati per quanto concerne gli spazi fisici, la sperimenta-
zione realizzata ha messo in evidenza la necessità di
disporre soprattutto di laboratori tecnici o comun-
que di postazioni ben attrezzate con tecnologie le
più avanzate.
risulta invece più difficile e oneroso disporre di una
gamma molto varia di laboratori tecnici, come ad
esempio: studi fotografici, laboratori con macchine
tessili o laboratori con strumenti per la creazione di
modelli, eccetera. per questo motivo costruire una
partnership ampia ed eterogenea e anche in net-
work, è appunto necessario, con lo scopo di fornire
anche gli spazi più adeguati allo sviluppo delle idee.
Progettare percorsi formativi per lo start up e la gestione professionalela provenienza culturale e la formazione scolastica
di chi opera in ambito creativo può essere molto
diversa, pertanto, è facile trovarsi a gestire soggetti
con conoscenze ed esperienze molto differenti.
per evitare di fornire moduli formativi specifici e
specialistici già offerti da altri soggetti sul mercato,
è opportuno pensare ad un percorso comune posi-
zionato su tematiche trasversali ed ad oggi inevase
che riguardano lo start up professionale e l’accom-
pagnamento alla scelta, inequivocabilmente utili a
qualsiasi tipo di progetto e di costruire poi, per ogni
utente, un percorso in grado di risolvere lacune e cri-
ticità specifiche. per quanto riguarda i moduli speci-
fici, già accennati, un’azione di rinvio risolverebbe in
modo adeguato i bisogni emersi in tal senso.
Prevedere premialità anche minime per vincolare i partecipanti la formazione, la creazione di contatti, il supporto
65
per la ricerca di soggetti finanziatori, sono ovvia-
mente molto importanti, spesso però non vengono
apprezzati per quanto dovrebbero dagli utenti, so-
prattutto se molto giovani.
proporre premialità minime, come ad esempio, la
copertura dei costi per l’apertura della partita iva
o per la costituzione della società, potrebbero rap-
presentare un mezzo relativamente poco costoso,
ma efficace per incentivare i giovani e stimolare la
nascita di nuove realtà produttive legate all’auto e
all’imprenditoria. ciò risulta importante anche in
considerazione del fatto che, il panorama attuale di
finanziamenti a sostegno della nuova imprenditoria-
lità, non finanzia soggetti che impiantano un’attività
professionale di tipo autonomo.
66
67
due esperienze di incubazione
in provincia di miLano: iL modeLLo Lib di miLano
metropoLi agenzia di sviLuppo e iL modeLLo
di euroimpresa
68
69
il sistema di incubazione di imprese innovative crea-
to e gestito da Milano Metropoli agenzia di sviluppo
è il mezzo attraverso cui l'agenzia dà un supporto
concreto a professionisti, aspiranti imprenditori e
imprese nella fase di start up in cerca di una sede
conveniente dal punto di vista economico, di servizi
personalizzati e di una rete di relazioni e di opportu-
nità per lo sviluppo del proprio business.
Ieril’esperienza di Milano Metropoli nell’ambito dell’in-
cubazione d’impresa ha inizio nel 2000 quando,
ancora denominata agenzia sviluppo nord Milano
(asnM), utilizza i finanziamenti messi a disposizio-
ne dal Ministero del lavoro attraverso il fondo per
lo sviluppo (legge 236/93) per realizzare, con il
supporto di bic la fucina, del comune di sesto san
Giovanni, della provincia di Milano, di regione lom-
bardia e di falck s.p.a., il primo incubatore del nord
Milano, l’officina Multimediale concordia (oMc).
situata all’interno di un edificio di tre piani ricava-
ti dalla ristrutturazione dell’ormai dismessa men-
sa della falck per un totale di 2.500 mq (struttura
ceduta in comodato d'uso a asnM dal comune di
sesto san Giovanni), ha avuto come obiettivo il so-
stegno a star up e giovani imprese legate al settore
multimediale, attraverso la messa a disposizione di
spazi a prezzi convenzionati (per un totale di 42 mo-
duli da 30 mq), infrastrutture tecnologiche e servizi.
nello specifico asnM garantiva loro i servizi cen-
tralizzati a gestione unitaria (segreteria, custodia,
manutenzione, telefonia e infrastruttura it, pulizia)
mentre il bic la fucina (il business innovation cen-
tre tuttora controllato da Milano Metropoli agenzia
di sviluppo) forniva servizi di supporto e sviluppo sia
di tipo tradizionale che online, tra i quali consulenza
per finanza agevolata, internazionalizzazione, assi-
stenza finanziaria, marketing e comunicazione.
l’inserimento in una comunità professionale e tec-
nologica era poi, per ogni impresa incubata, un va-
lore aggiunto che derivava proprio dalla vicinanza
fisica ad altre società operanti nei settori dell’alta
tecnologia.
attivo tra febbraio 2000 e dicembre 2005, l’incu-
batore oMc ha ospitato 36 aziende, per un totale
di 165 addetti.
oMc ha rappresentato a tutti gli effetti una delle
prime risposte attive alla crisi socio-economica ed
occupazionale che stava colpendo profondamen-
te il nord Milano, specialmente l’area di sesto san
Giovanni, e cha aveva toccato l’apice nel 1995 con
la conclusione del processo di chiusura dei siti pro-
duttivi delle storiche industrie pesanti locali, falck e
breda su tutte.
Oggidal 2003 le attività di oMc sono state progressi-
vamente trasferite presso il laboratorio innovazione
breda (lib), la nuova struttura d’incubazione cre-
ata e gestita da Milano Metropoli per agevolare la
nascita di nuove imprese e lo sviluppo di start up
innovative. il lib, che ha sede a sesto san Giovan-
ni all’interno del parco archeologico industriale Ex
breda in un edificio di 4.500 mq di proprietà di Mila-
no Metropoli, è attualmente l’incubatore più grande
della lombardia: al suo interno trovano spazio anche
le sedi dell’agenzia stessa e del bic la fucina.
Essere ospitati all’interno dell’incubatore lib con-
sente agli imprenditori di avere una sede attrezzata
economicamente conveniente, di ridurre le difficoltà
logistiche, di disporre di spazi privati e comuni per
lo svolgimento della propria attività e di far parte di
una comunità di aziende dove spesso nascono inte-
ressanti partnership commerciali.
IL SISTeMA D’InCUBAzIone DI MILAno MeTRoPoLI AgenzIA DI SvILUPPo
70
Generalmente gli ospiti del LIB sono:
• start up (imprese di recente formazione, tipica-
mente innovative o impegnate nel settore hi-tech);
• spin off (nuove imprese innovative nate dalla se-
parazione giuridica ed economica di un'impresa pre-
esistente, oppure dalle attività di ricerca degli atenei
universitari);
• società partner (imprese che hanno più di tre anni
di vita e si propongono come fornitori di tecnologie
e servizi per start up e spin off);
• liberi professionisti (professionisti che vogliono
capire se sono pronti per avviare un’attività impren-
ditoriale più strutturata).
il lib è perciò il centro attorno al quale si articola il
sistema di incubazione di Milano Metropoli. Esso si
avvale di una serie di servizi ad alto valore aggiunto
erogati con il supporto di bic la fucina: il pacchetto
di servizi proposto alle imprese dell’incubatore com-
prende, oltre ai servizi base:
• servizi di consulenza: servizi avanzati che spaziano
dalla creazione e lo sviluppo d’impresa, all’interna-
zionalizzazione, trasferimento tecnologico, finanza,
controllo di gestione, responsabilità sociale, comu-
nicazione, marketing strategico;
• servizi tecnologici: le aziende possono contare su
un team di esperti e su attrezzature tecniche inno-
vative per sviluppare progetti e sperimentazioni per-
sonalizzate.
le imprese vengono anche costantemente aggior-
nate circa eventuali opportunità disponibili sul ter-
ritorio per sviluppare il proprio business (progetti,
bandi, finanziamenti ecc.).
così facendo, si trovano inserite in un network di-
namico che agevola lo scambio di informazioni e la
nascita di nuove partnership commerciali o impren-
ditoriali.
nel periodo compreso dal 2000 al 2009 il sistema
d’incubazione di Milano Metropoli ha supportato
nel loro sviluppo un totale di 85 aziende innovative
con oltre 480 addetti, con una media di spazi occu-
pati del 98%.
al lib trovano oggi posto 23 aziende prevalen-
temente appartenenti al settore dell’information
technology: il 50% delle aziende ospiti sono start
up mentre l’altro 50% sono imprese consolidate.
Alcuni elementi a dimostrazione dei benefici ottenuti
dalle imprese incubate:
• non è fallita nessuna delle imprese insediate;
• sono nate due nuove società, costituite da profes-
sionisti e aziende già incubate;
• organici stabili o in aumento;
• quattro aziende hanno richiesto più spazi per l’am-
pliamento dei loro organici;
• fatturato stabile o con una leggera flessione (dal
5 al 10%) per la maggior parte delle aziende anche
durante la crisi;
• aumento anche del 20% del fatturato per tre
aziende in espansione;
• aumento delle collaborazioni tecniche e commer-
ciali tra le aziende.
DomaniGrazie alla flessibilità della struttura e alla costante
innovazione ed implementazione dei servizi e del-
le opportunità offerte, il sistema di incubazione di
Milano Metropoli ha aiutato in questi anni numerosi
imprenditori a superare le criticità tipiche della fase
di avvio di un'attività e a rafforzare la loro posizione
sul mercato, con importanti ricadute dal punto di vi-
sta occupazionale.
la complessità del tessuto imprenditoriale milane-
se e i recenti mutamenti dello scenario economico
nazionale ed internazionale hanno spinto l’agenzia
alla continua ricerca di nuovi ed efficaci strumenti
di supporto all’imprenditorialità, studiati espressa-
mente per alcune tipologie specifiche d’utenza.
71
un aggiornamento dell’offerta necessario per forni-
re un servizio sempre innovativo e continuare per-
ciò ad essere competitivi sul mercato senza rinun-
ciare, non senza difficoltà, all’idea di rappresentare
un’integrazione e un’alternativa a prezzi calmierati a
quanto offerto dai privati.
va sottolineato infatti come il lib rimanga a tutt’og-
gi l’unico esempio lombardo di incubatore d’impresa
che pur non ricevendo alcun tipo di finanziamento
(ad eccezione di quello iniziale ottenuto attraverso
la legge 236/93) sia in grado, grazie all’impegno
di Milano Metropoli, di autosostenersi economica-
mente.
a questo scopo dal 2009 il lib ha allargato la sua
proposta offrendo ad esempio un nuovo servizio
di Hotel d’impresa specificatamente pensato per
aiutare anche quelle aziende con più di tre anni di
vita che, durante una fase di ridimensionamento del
proprio business, possono accedere agli stessi spazi
e servizi messi a disposizione delle start up a condi-
zioni molto vantaggiose, per aiutarle a contrastare la
situazione di crisi.
inoltre sempre nello stesso anno, supportando pro-
vincia di Milano nel progetto “st-art up - sceglie-
re il futuro sperimentando il presente", ha allestito
l’Hub creativo, uno spazio attrezzato con postazioni
di lavoro e aree comuni attrezzate, strumentazione
professionale e servizi di accompagnamento e con-
sulenza specificatamente dedicati a giovani aspi-
ranti professionisti ed imprenditori nei settori della
creatività milanese.
una sperimentazione che ha offerto suggerimenti
su come superare le barriere di accesso al mercato
del lavoro e su come incentivare l'imprenditorialità e
la libera professione in vista di possibili futuri inter-
venti pubblici in materia.
72
Ieril’erogazione di servizi di assistenza a neo-imprendi-
tori, ed il supporto allo sviluppo d’impresa (ricerca
di finanziamenti per sviluppare nuove attività, per
l’innovazione e le ristrutturazioni o anche per av-
viare processi di internazionalizzazione) ha portato
Euroimpresa nel 1997 ad essere riconosciuta come
Ec-bic (Business Innovation Center) e full member
della rete europea dei bic.
la peculiarità strutturale del bic risente dei cicli eco-
nomici cercando di condizionare il sistema locale in
cui opera. Essere soggetto attivo dello sviluppo di un
territorio significa non solo avere risorse e compe-
tenze per rispondere in modo mirato alle specifiche
esigenze degli operatori economici locali, ma preve-
dere e organizzare una forma di lettura costante del
territorio in cui si opera.
Euroimpresa è stata ed è tuttora chiamata ad atti-
vità propedeutiche all’implementazione dei progetti,
quali studi e ricerche, approfondimenti, analisi stati-
stiche, ecc.
non può essere dimenticato che per garantire il cor-
retto funzionamento del bic Euroimpresa ha dovu-
to assicurare alcune funzioni, quali il monitoraggio
continuo di opportunità di finanziamento pubblico,
la diffusione delle informazioni, la raccolta ed elabo-
razione di dati, l’aggiornamento delle competenze:
attività che pur non trovando copertura nei progetti
finanziati, non possono essere tralasciate in quanto
fisiologiche nel ruolo stesso di business innovation
center.
lo staff di Euroimpresa si è sforzato, in alcuni ambiti
di rilievo, di fornire le risposte che il territorio chie-
deva - riteniamo con un soddisfacente grado di suc-
cesso - attraverso non solo l’interpretazione corretta
della domanda, ma anche contribuendo alla defini-
zione di modalità operative innovative e a volte non
ancora presenti: una diffusione di best practice che,
per molti aspetti, è prerogativa di un soggetto con
un forte radicamento sul territorio, nato dall’aggre-
gazione di enti di diversa natura (pubblici e privati)
che hanno contribuito, con sensibilità differenti, alle
capacità di lettura e interpretazione dei problemi ri-
guardanti lo sviluppo dell’area.
Oggioggi Euroimpresa, sulla base delle esperienze ma-
turate in dieci anni di attività, che hanno apportato
un insieme competenze non facilmente replicabili
nell’alto Milanese, ha maturato un bagaglio di pro-
fessionalità attraverso il quale è in grado di interve-
nire in affiancamento ai soggetti economici presenti
nella programmazione e nella gestione di interventi
per lo sviluppo locale.
in ottica di azioni di sistema, Euroimpresa è al servi-
zio dei comuni aderenti al patto dell’alto Milanese.
sulla base di questo ruolo nel 2009 sono state av-
viate iniziative volte ad omogeneizzare le procedure
per il rilascio di autorizzazioni alle attività economi-
che, in cui Euroimpresa ha il ruolo di coordinatore.
a titolo esemplificativo, si cita la progettazione,
iniziata negli ultimi mesi dell’anno, di un interven-
to volto alla creazione dei distretti del commercio,
intesi come sistema di azioni, sul fronte pubblico e
privato, capaci di incidere strutturalmente e in modo
duraturo sulle caratteristiche competitive dell’offer-
ta commerciale locale, nel contesto di una più ampia
riqualificazione urbana.
un’altra iniziativa riconducibile alle azioni di siste-
ma è il programma di sviluppo della legge 236/93,
finanziato dal Ministero del lavoro, attraverso il
quale Euroimpresa attiva interventi per il sostegno
occupazionale e per la promozione della competi-
tività nei comuni dell’asse del sempione (legnano,
IL SISTeMA D’InCUBAzIone DI eURoIMPReSA LegnAno (BIC ALTo MILAneSe)
73
parabiago, canegrate, san Giorgio su legnano, san
vittore olona, nerviano).
il progetto triennale è aderente alla mission di Eu-
roimpresa di porre in atto azioni per lo sviluppo del
territorio ed affrontare le problematiche relative alle
possibili crisi industriali che caratterizzano il conte-
sto economico produttivo locale.
Il Programma prevede, tra le altre, due azioni principali:
• innovazione di distretto;
• servizi all’imprenditoria.
la prima - innovazione di distretto - ha l’obiettivo di
individuare un modello di intervento in grado di for-
nire servizi comuni alle pMi finalizzati alla crescita
competitiva, attraverso l’attivazione di processi di
dialogo, confronto, integrazione e acquisizione di
competenze e know how fra gli operatori del terri-
torio.
l’azione verte sulle filiere storiche dell’asse sempio-
ne (termoelettromeccanica, tessile, calzaturiera),
studiando interventi a favore di gruppi di imprese,
definiti sulla base di problematiche comuni connes-
se alla tecnologia, al fine di costruire cluster aggre-
gati di crescita competitiva comune sia a livello oriz-
zontale, fra le imprese della stessa filiera, sia a livello
verticale, tra filiere differenti.
nel 2009 si è conclusa la fase di mappatura delle fi-
liere che ha previsto la realizzazione della situazione
socio-economica. nell’ambito di tale attività sono
stati raccolti i fabbisogni prioritari delle aziende che
consentirà di elaborare e progettare interventi spe-
cifici.
attraverso un cofinanziamento della provincia di
Milano alcune delle azioni programmate per i sei co-
muni, hanno potuto e potranno essere promosse sui
territori degli altri 17 comuni dell’alto Milanese.
Domaninel 2010 si vuole definire il nuovo ruolo del bic. tale
definizione permetterà non solo di ridefinire un’area
di Euroimpresa che non è ancora stata completa-
mente ristrutturata, ma anche di condividere tale
struttura con la liuc, in base all’accordo Quadro
siglato nel luglio 2010 e altri soggetti che saranno
coinvolti e che vorranno contribuire allo sviluppo del
bic.
Gli obiettivi sono:
• ridefinizione della mission
• allargare la rete dei soggetti strettamente legati
all’incubatore
• sviluppare rapporti con innovhub (su opportunità/
bandi)
• sviluppare rapporti con venture/seed capital
• migliorare la valutazione (bic observatory)
• mission
• passaggio da incubatore ad acceleratore
• dare maggiore connotazione sulle energie rinnova-
bili e tutela ambientale (rete dei bic cleantech)
• supporto e spazi allo start up
• sviluppare servizi di spin off da centri di eccellenza
Per quanto riguarda i nuovi servizi da avviare si possono
elencare:
• consulenza sulla proprietà intellettuale/deposito
brevetti (vedi progetto liuc)
• formazione neoimprenditori (con liuc)
• analisi del rischio (modulo da creare)
• contatto con venture capital
• supporto informatico per pianificazione attività/
progetti
• tour virtuale incubatore
• richiesta assistenza via web
• prenotazione sale via web
• Web conference
• assestamento/identificazione di necessità di for-
mazione
• networking con altre imprese, bic, centri, univer-
sità/centri di ricerca
• diagnosi/analisi capacità innovativa
• data base consulenti
I serviziIl BIC Alto Milanese si focalizza sul soddisfacimento di 2
74
bisogni principali per le neo imprese:
• possibilità per la neo impresa di localizzarsi in un
contesto che può agevolare la sua crescita ed il suo
sviluppo grazie alla presenza di centri di eccellenza,
dell’agenzia di sviluppo e di altre imprese con cui av-
viare collaborazioni;
• possibilità di ricevere servizi di assistenza a condi-
zioni agevolate.
offre spazi attrezzati per l’insediamento di neo im-
prese all’interno dell’area denominata tecnocity alto
Milanese. possono accedere agli spazi insediativi le
imprese costituite da non più di tre anni, che svolga-
no attività di tipo non esclusivamente commerciale
e aventi come oggetto attività innovative.
l’impresa insediata ha la possibilità di usufruire di
una serie di servizi di assistenza erogati da esperti di
Euroimpresa a condizioni agevolate per un periodo
di sei anni.
• assistenza alla predisposizione e redazione di do-
mande di finanziamento e/o di contributo ad enti
pubblici e privati.
• supporto in materia di innovazione e ricerca, test
e prove su materiali, formazione e certificazione del
personale, dei prodotti e dei processi, servizi messi a
disposizione da Euroimpresa, avvalendosi dei centri
del polo innovazione e del proprio network di centri
di ricerca.
• servizi di assistenza per la redazione del business
plan aziendale
Le opportunitàI servizi forniti attraverso l’Incubatore sono integrati da:
• attività di affiancamento alle imprese nella ricer-
ca di dipartimenti universitari, laboratori di ricerca
e centri di eccellenza/conoscenza rispondenti alle
esigenze segnalate;
• attività tese ad avviare sinergie tra ricerca universi-
taria e ricerca industriale.
la rete dei centri di eccellenza presenti all’interno
della tecnocity, formalizzata nell’aprile 2009 con
“l’accordo per la costituzione del comitato promo-
tore del centro ricerche e prove nuovi materiali” rap-
presenta una concreta modalità attraverso la quale
Euroimpresa sostiene l’innovazione e promuove gli
scambi tra imprese e centri di ricerca.
il ruolo di facilitatore agito da Euroimpresa e l’atti-
vità di promozione hanno portato alla realizzazione
di collaborazioni tra imprese e centri in progetti di
ricerca e allo sviluppo di nuove collaborazioni opera-
tive tra imprese del territorio.
Gli sforzi sono volti a valorizzare i risultati della ricerca
scientifica nonché le conoscenze e competenze acqui-
site da giovani accademici nel corso della formazione
universitaria, favorendo la loro trasposizione nel tessuto
economico dell’Alto Milanese, tramite la promozione di
nuove iniziative imprenditoriali.
il processo che Euroimpresa ha messo in atto nel
2009 è stato un processo di parziale riconversione:
alcune delle competenze specifiche aziendali sono
state parzialmente focalizzate su azioni a sostegno
delle imprese in difficoltà. in primis le risorse interne
dedicate al rapporto con le imprese hanno svilup-
pato nuove conoscenze sugli strumenti governativi
a supporto delle aziende in crisi con il supporto di
consulenti specifici che hanno trasferito in parte an-
che le conoscenze tecniche riguardo le condizioni di
un’impresa in crisi.
Le attivitàtra gli interventi prioritari che il bic sviluppa quello
più oneroso è l’avvio di nuova imprenditoria, nelle sue
varie forme (impresa, consulenza, autoimpiego).
I destinatari di questo servizio sono di diversa prove-
nienza:
• figure professionali di alto profilo. Manager, ricer-
catori, tecnici espulsi dal mondo del lavoro, le cui
conoscenze e competenze devono capitalizzate e
valorizzate anche attraverso un percorso di avvio
all’attività imprenditoriale;
• figure professionali di basso profilo caratterizzate
e agite in piccole realtà imprenditoriali valorizzabili
per la costruzione di un’attività autonoma;
• disoccupati senza specifiche competenze;
75
• giovani alla ricerca del primo inserimento nel mon-
do del lavoro.
Attraverso lo “Sportello Imprenditoria” viene sostenuto
l’avvio di nuove imprese, attraverso un percorso di af-
fiancamento e consulenza personalizzata al neo o aspi-
rante imprenditore, finalizzato a:
• verificare l’idea imprenditoriale;
• analizzare il settore all’interno del quale l’iniziativa
imprenditoriale si colloca, per stimarne le potenzia-
lità di successo;
• valutare le esperienze e le attitudini della persona
in funzione dell’attività che intende avviare;
• supportare la redazione del business plan, valu-
tando quindi punti di forza e di debolezza dell’idea
imprenditoriale accompagnando la persona assistita
ad elaborare percorsi di sviluppo;
• individuare la forma societaria migliore per l’impresa;
• ricercare finanziamenti agevolati o tradizionali at-
traverso il sistema confidi;
• individuare spazi all’interno dell’incubatore;
• offrire servizi professionali mirati;
• sostenere l’avviamento dell’attività;
• inserire la neo impresa in gruppi e reti di imprese;
• proporre connessioni e possibili collaborazioni con
i centri di eccellenza.
tale percorso ha lo scopo di creare nuova occupa-
zione, mantenere e valorizzare le competenze
sul territorio favorendo la nascita di spin off azienda-
li, di start up innovative, oltre che ad avviare nuove
realtà artigiane ed iniziative commerciali.
in questo quadro ci si è avvalsi di collaborazioni
esterne per pianificazioni economico-finanziarie
complesse e maggiormente rispondenti alle diverse
idee imprenditoriali.
il maggiore utilizzo di tali professionalità, rispetto
all’attività tradizionalmente svolta, è da ricondurre
alla situazione congiunturale particolarmente gra-
vosa ed alla complessità delle misure messe in atto
a livello nazionale e locale per contrastarla.
Qualche numero- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
• imprese incubate 1998-2010
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
• settore principali
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
• permanenza media nell'incubatore
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
• totale mq incubatore
di cui occupati
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
• nr Medio di addetti
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
• 40
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
• ict - risk prevention - test laboratories -
multimedia- engineering
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
• 3,5 anni
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
• 3200
2000
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
• 4
76
77
bandodiamo casa
a 10 idee creative
78
79
⁕
⁕⁕
80
81
82
83
Età inferiore ai 25 anniai fini dell’ammissione al bando risulta requisito essenziale che il proponente o almeno un soggetto del team (in tal caso la persona delegata a rappresentare l’intero team) non abbia compiuto 26 anni alla data del 19 novembre 2008" (data di approvazione del progetto start - up).
residenza e domicilio ai fini dell’ammissione al bando è ritenuta valida, non solo la residenz,a ma anche la semplice domiciliazione piuttosto che la frequenza di un istituto superiore, una università o un corso post diploma in provincia di Milano (in tal caso farà fede il certificato di iscrizione).
⁕
⁕
⁕
84
Diamo casa a 10 iDee creative
Esperienze di pre-incubazione per professionisti creativi a Milano
La presente pubblicazione è frutto dei lavori condotti nell’ambito dell’Azione sviluppo di abilità e talenti nell’imprenditorialità, una delle aree di intervento
del Progetto ST ART UP” scegliere il futuro sperimentando il presente”.D
iam
o c
asa
a 10
iDee
cr
eati
ve