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Pedagogia e didattica speciale della disabilità intellettiva e dei disturbi generalizzati dello sviluppo
www.diversitutti.wordpress.comde
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: Grafalba
Università degli Studi Internazionali di Roma www.unint.eu
Lezione 02
Maria Teodolinda Saturno [email protected]
05. Modulo (parte specifica)
DIMENSIONE TECNICA E DIMENSIONE DIALOGICA.
Il giusto equilibrio, suggerito da Canevaro, fra “dimensione tecnica”, terapeutica, e “dimensione dialogica”, educativa, è fondamentale. Il deficit di un figlio è anche un’interruzione, un disorientamento per i familiari. I professionisti della riabilitazione e dell’educazione dovrebbero fornire loro quella sicurezza nei propri mezzi che gli permetta diriprendere l’iniziativa di disporredi spazi di libertà e di senso critico,al fine di collaborare attivamente al percorso.
Pedagogia e didattica speciale della disabilità intellettiva e dei disturbi generalizzati dello sviluppo
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Lezione 02
Maria Teodolinda Saturno [email protected]
05. Modulo (parte specifica)
L’impotenza appresa dal figlio disabile.
famiglia
figliofigliodisabiledisabile
sensodi colpa
crisi dellacapacitàgenerativa
rifiuto e/oabbandono
abnegazione
Perché non muore?
iperstimolazione
iperprotezioneipostimolazione
handicapsenso diimpotenzaappresa
Pedagogia e didattica speciale della disabilità intellettiva e dei disturbi generalizzati dello sviluppo
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Università degli Studi Internazionali di Roma www.unint.eu
Lezione 02
Maria Teodolinda Saturno [email protected]
05. Modulo (parte specifica)
SUGGERIMENTI OPERATIVI.
È importante che la scuola, durante tutto il percorso, sia in grado di:
1.accogliere timori, angosce, speranze, desideri, rappresentazioni dei familiari, non ponendosi in maniera “giudicante” ed imparando ad ascoltare;
2.dare fiducia, valorizzando la ricchezza educativa dei genitori e supportando la riconquista del proprio ruolo genitoriale nei confronti di quel bambino;
3.attivare reti fra genitori e fornire riferimenti relativi a realtà presenti sul territorio.