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DISEGNO dell’ ARCHITETTURA II
Il rilievo
Le diapositive costituiscono unicamente una base per lo sviluppo della lezione e, come tali, non
sostituiscono in alcun modo i testi consigliati.
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IL RILIEVO
E’ il momento conoscitivo, inteso
quale fase operativa di un
processo di ricognizione
preventiva, che acquista sempre
maggior rilevanza, anche alla luce
dell'evoluzione delle tecnologie
informatiche e dell'affinamento
della strumentazione tecnologica.
Il rilievo rappresenta la fase per
leggere l'insieme dei valori
dimensionali, formali, spaziali e
costruttivi propri di un organismo
architettonico.
Il rilievo è il momento di
acquisizione della conoscenza del
manufatto edilizio anche per
supportare il progetto di recupero
e ristrutturazione, o di restauro,
con tutti gli elementi utili alla sua
restituire.
Masseria Pettolecchia - Fasano dis_a
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Il metodo di rilievo più idoneo è determinato dalle peculiarità
formali dell’opera e dalle finalità a cui il rilievo è rivolto.
Il punto di partenza per la conoscenza di un edificio è la
ricostruzione della sua storia, ricomposta attraverso la
ricerca di ogni tipo di documentazione che possa
comunicare informazioni sulle origini e sull’evoluzione
dell'organismo.
La fase di ricognizione si attuerà attraverso la ricerca e la
consultazione di certificati di proprietà, disegni originari,
carte catastali, vecchie fotografie, archivi notarili, comunali,
statali e quanto altro si ritenga necessario, per rinvenire tutti
gli elementi possibili che hanno determinato la
configurazione dell'edificio nella sua forma definitiva.
IL RILIEVO: peculiarità dell’opera e finalità del rilievo.
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In riferimento alle specifiche esigenze di carattere tecnico-funzionale e alle particolari valenze
descrittive si individuano vari tipi di rilievo. Per ciascuno di questi risulta necessario definire un
percorso da farsi prima della ripresa delle misurazioni, ovvero è necessario progettare il rilievo
in tutti i suoi aspetti.
I vari tipi di rilievo possono essere raggruppati in:
rilievo giuridico o catastale, il cui obiettivo è documentare la consistenza materiale
dell'oggetto del rilievo in relazione al diritto di proprietà anche nel confronto con le proprietà
altrui;
rilievo estimativo, il cui obiettivo è evidenziare gli elementi utili alla determinazione del
valore di una costruzione in riferimento ad ogni aspetto di carattere economico-commerciale;
rilievo architettonico, di tipo conoscitivo, storico architettonico o archeologico, il cui
obiettivo è lo studio di un manufatto attraverso una restituzione grafica in grado di analizzarne
gli elementi costitutivi in relazione alle categorie di tempo, luogo, tecniche costruttive ecc. che
ne hanno determinato gli aspetti formali e compositivi;
rilievo costruttivo, il cui obiettivo è la conoscenza dell'organismo costruito in riferimento al
sistema costruttivo, ai materiali impiegati, agli elementi tecnologici ed alle tecniche di
costruzione adottate.
IL RILIEVO - tipologie
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IL RILIEVO
Schema organizzativo
Oggetto del rilievo
Relazione
Grafici geometrici
Indagine storica
Bibliografia
Iconografia
Fotografica
Rilievo Diretto
Indiretto
Fotogrammetrico
Topografico
Rilievo
tematico
Strutture
Materiali
Rivestimenti e
particolari architettonici Restituzione
grafica dis_a
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I grafici del rilievo devono
contenere il maggior numero di
informazioni possibili
sull’oggetto architettonico.
Queste informazioni non si
riferiscono alle sole
misurazioni dimensionale ma
anche agli aspetti costruttivi.
Sarà necessario, quindi,
integrare gli elaborati metrici
con tavole tematiche, usando
opportune simbologie, dove si
riporteranno la tipologia dei
materiali, epoche di
costruzione, eventuali
situazioni di degrado, tipologia
del degrado (strutturale,
chimico, fisico), evidenziando il
quadro fessurativo e quanto
altro si riterrà necessario per
ciascuna tipologia di
fenomeno.
IL RILIEVO
i grafici da realizzare
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Prima delle operazioni sul campo, è necessario pianificare il
rilievo, ovvero la scelta dei metodi più opportuni da adottare
per le varie parti da rilevare, le misure da rilevare e l'ordine di
approssimazione che si intende accettare al fine di
conseguire gli obiettivi fissati.
Un’opera architettonica non può essere rilevata in tutti i suoi
infiniti punti che la compongono, ma deve essere la sensibilità
del rilevatore a ridurre il numero dei punti, operando delle
scelte volte essenzialmente a dare una visione dell’oggetto
del rilievo nella sua completezza. Questo processo avviene
con la separazione di elementi superflui da quelli essenziali,
in modo che i punti rilevati, riescano a restituire un modello
dell'oggetto che ne rappresenti le reali qualità. L’operatore,
sceglierà di rilevare i punti che ritiene più indicativi ed utili al
fine di rappresentare compiutamente il manufatto in tutti i suoi
elementi architettonici.
IL RILIEVO – la pianificazione
Rilievo di ordini architettonici
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• rapporto 1:10 tolleranza cm 0,2 ÷ 0,3.
• rapporto 1: 20 tolleranza cm 0,4 ÷ 0,6
• rapporto 1: 50 tolleranza cm 1,0 ÷ 1,5
• rapporto 1: 100 tolleranza cm 2,0 ÷ 3,0
• rapporto 1: 200 tolleranza cm 4,0 ÷ 6,0
• rapporto 1: 500 tolleranza cm 10 ÷ 15
• rapporto 1: 1000 tolleranza cm 20 ÷ 30
• rapporto 1: 2000 tolleranza cm 40 ÷ 60
IL RILIEVO – la pianificazione
Nel rilievo, la questione delle tolleranze ricopre un aspetto importate per la buona
riuscita degli elaborati grafici. Questo aspetto varia con la scala grafica che si userà
per la rappresentazione finale.
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I sistemi di misurazione possono essere distinti secondo le tecniche usate, individuando due
classi di lavoro e di materiale prodotto:
• metodi diretti,
• metodi indiretti.
I metodi diretti sono quelli in cui il rilevatore è in contatto fisico con l'elemento da rilevare.
Nei sistemi di misurazione diretti il rilevatore, nel misurare le singole parti dell’edificio, si serve
di strumenti di misura piuttosto semplici quali:
metro o doppio metro;
nastro metallico o fettuccia (detta comunemente rollina), da 10, 20 o 50 m;
livella, livello ad acqua o a bicchiere;
bussola;
squadro agrimensorio;
filo a piombo, ecc.
Disto laser, intermedio tra una strumentazione per la misurazione diretta e quella indiretta,
con errore di misurazione di +/- 2 mm.
IL RILIEVO – metodologie
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Grado di risoluzione Il concetto di grado di risoluzione ( l’oggetto più piccolo che si può utilmente rappresentare a quella determinata scala) si riferisce piuttosto ad una carta che ad un disegno architettonico, tuttavia anche in questo ambito bisogna porre attenzione ad evitare ridondanze. Nel disegno CAD si può prescindere dalla scala grafica di riduzione e dalla individuazione del grado di risoluzione ad essa riferibile dal momento che si possono eseguire ingrandimenti dell'immagine alle varie scale con un semplice comando, è possibile quindi disegnare tutti i particolari e non preoccuparsi, inizialmente, del grado di risoluzione del disegno.
La ridondanza della rappresentazione sarà evitata ponendo sui vari layers (i piani di
rappresentazione del disegno automatico che possono attivarsi a comando) i particolari
appropriati per ciascuna scala.
Ogni volta che si varierà il rapporto di riduzione si attiverà il layer contenente i particolari
adeguati al grado di risoluzione riferito alla scala prescelta. In questo modo per un
determinato manufatto, una volta determinato e memorizzato il modello geometrico,
possono essere ottenute con semplici comandi tutte le rappresentazioni d’insieme e tutti i
particolari necessari e ed alla scala più adeguata.
Con i programmi CAD di tipo parametrico, assegnata la scala di rappresentazione, sarà il
programma a definire il grado di dettaglio dell’elaborato.
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Livello
IL RILIEVO – metodo diretto. Strumenti di misurazione
Livello ad acqua
Livello laser dis_a
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Filo a piombo
IL RILIEVO – metodo diretto. Strumenti di misurazione
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Paline metriche
IL RILIEVO – metodo diretto. Strumenti di misurazione
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Squadro a traguardi o
squadro agrimensorio
Falso squadro
IL RILIEVO – metodo diretto. Strumenti di misurazione
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Longimetri
IL RILIEVO – metodo diretto. Strumenti di misurazione
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Calibro
IL RILIEVO – metodo diretto. Strumenti di misurazione
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17 IL RILIEVO – Eidotipo: le piante
Nella realizzazione dell’eidotipo, che sarà supportato anche da rilievi fotografici, occorre riprodurre
tutti gli aspetti salienti dell’oggetto, quindi in una pianta generale si riporteranno:
•La posizione del nord
•Gli ambienti che eventualmente non sono accessibili
•La campitura delle murature per esaltarne l’andamento planimetrico
•Gli assi di eventuali colonne
•Gli assi delle aperture
•La posizione del caposaldo
•I riferimenti delle strade
•I riferimenti dei vari ambienti
•Le quote altimetriche (piano di calpestio e h del soffitto)
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IL RILIEVO – Eidotipo: le piante
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IL RILIEVO – Eidotipo: le piante
Sullo schizzo della pianta andranno indicati i punti in cui si eseguiranno le sezioni
verticali, i punti che saranno oggetto di un rilevamento di dettaglio e tutti quegli altri
punti per i quali si rende necessario un successivo approfondimento mediante
schizzi specifici, come ad esempio, particolari costruttivi, cromie, tipologia di infissi,
lesene ecc.
Il caposaldo.
Le fondamentali saranno almeno due: una longitudinale coincidente con il filo
esterno del fronte che si sta rilevando, da cui partono le quote orizzontali, ed
una trasversale passante per l'asse, o per il punto più significativo della
costruzione, che costituisce la linea di partenza per le misure verticali. Il punto di
intersezione delle due fondamentali costituisce il caposaldo da cui far partire le
misure mano a mano che si prelevano.
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La posizione del nord
Ambienti che eventualmente non
sono accessibili
Campitura delle murature per
esaltarne l’andamento
planimetrico
Assi di eventuali colonne
Gli assi delle aperture
La posizione del caposaldo dis_a
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IL RILIEVO – Eidotipo: le piante Quotature. Le quote di massima andranno inserite nel disegno. Per i particolari più dettagliati, si eseguirà un opportuno disegno in scala maggiore per inserire le quote in dettaglio
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Nelle piante andranno indicati elementi che si
trovano sopra il piano di sezione, e quindi non
visibili, come l’andamento e la tipologia delle
volte. Il tratto da utilizzare è quello sottile
discontinuo. Questo và utilizzato anche per
indicare tutti quegli elementi architettonici
“notevoli” e non visibili in pianta, come
sporgenze di elementi aggettanti, eventuali
cornici decorative, ecc.
IL RILIEVO – Eidotipo: le piante
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IL RILIEVO - pianta a quota di calpestio
Esempio di pianta con schematizzazione di alcuni elementi architettonici, valida per la rappresentazione nella scala 1:100.
Chiesa di S. Maria in Pensole a Narni, pianta del piano rialzato . dis_a
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Allo stesso modo, quando si realizza la
sezione, occorre indicare tutte quelle
informazioni utili per le “riproduzione in
scala” del rilievo.
Si indicherà:
•Il livello fondamentale (0.00)
•Le quote dei vari livelli (+3.50,+7.00..)
•La posizione del caposaldo
•La campitura delle parti sezionate
•Eventuali assi di simmetria
•Eventuali indicazioni delle fondazioni
(se si hanno notizie in merito)
IL RILIEVO – Eidotipo: le sezioni
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IL RILIEVO – Eidotipo: le sezioni
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IL RILIEVO - Sezione
Esempio di sezione tipo: Roma chiesa di S. Eligio degli Orefici.
Anche nel disegno delle sezioni,
occorre rispettare le regole grafiche dei
tratti come da norme UNI. Queste
prevedono che le parti sezionate
vadano disegnate con linnea grossa e
quelle in proiezione con linea sottile
continua. Le campiture, sono regolate
dalla scale metrica del disegno e sono
anche queste normate dall’UNI.
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In genere le sezioni vengono eseguite secondo i
due principali orientamenti della costruzione:
l'una longitudinale, parallela al fronte principale
dell'edificio, denominata sezione longitudinale;
l'altra disposta lungo una direttrice ortogonale
alla prima, in senso trasversale alla dimensione
maggiore dell'edificio, detta sezione trasversale.
In presenza di scale, la sezione và eseguita
anche sulle scale per esplicitare meglio
l’andamento altimetrico delle stesse.
L’indicazione della sezione và segnata su tutte
le piante.
IL RILIEVO – Eidotipo: le sezioni
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Anche nella realizzazione di un prospetto
si adotteranno gli stessi simbolismi e
riferimenti utilizzati nelle piante.
Ritroveremo quindi:
•La fondamentale orizzontale
•La posizione del caposaldo
•Gli assi delle colonne o parti sporgenti
Caposaldo
Fondamentale orizzontale
Dettaglio sporgenze
IL RILIEVO – Eidotipo: il prospetto
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IL RILIEVO – Eidotipo: il prospetto
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Il rilievo dei particolari sarà
supportato da schizzi dei
particolari realizzati con maggiori
dettagli.
Nell’esempio in figura, è
rappresentata la misurazione
delle cornici ornamentali delle
finestre e del portale,
rappresentato sia con il
prospetto che in sezione locale.
Nell’immagine, è possibile
osservare il posizionamento dei
fili a piombo e delle aste
metriche per consentire le
misurazione delle sporgenze
non accessibili direttamente.
Aste metriche
Filo a piombo
IL RILIEVO – Eidotipo: particolari
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IL RILIEVO – Eidotipo: particolari
Anche il rilievo di elementi
architettonici con forme particolari,
richiede misurazioni dettagliate e
mirate alla tipologia dell’elemento.
Un decoro sporgente comporta la
misurazione del suo ingombro di
massima e degli elementi
ornamentali che lo compongono.
Un particolare architettonico dotato
di un asse, come una colonna o un
elemento ornamentale, andrà
rilevato con rappresentazioni
frontali e in sezioni. Le sezioni
saranno eseguite in più punti per
consentire il riporto delle
misurazioni rilevate.
In questi casi sono di ausilio le
squadre, il filo a piombo, e le aste
metriche.
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IL RILIEVO – le misurazioni
Nel rilievo di un ambiente, di qualsiasi tipo esso sia, è necessario misurare tutti gli
elementi presenti, sporgenze, aperture, nicchie. Sarà necessario misurare anche le
diagonali, per consentire la ricostruzione in scala dell’ambiente misurato.
Per la misurazione degli ambienti,
spesso irregolari, è necessario effettuare delle
triangolazioni. Così operando, sarà possibile
ricostruire a tavolino tutti gli elementi prendendo
solo misure lineari.
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IL RILIEVO – le misurazioni
Nell’esempio in figura è chiaramente visibile la mancanza di ortogonalità dei muri, per tale motivo è
indispensabile misurare le diagonali per effettuare la trilaterazione e riprodurre in scala l’ambiente
rilevato.
L’accuratezza del rilievo dipende da vari fattori, ma certamente una misurazione ordinata e rigorosa
consentirà di eseguire la fase successiva del disegno i scala molto accurato.
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IL RILIEVO – le misurazioni
Esempi di misurazioni
Quotatura progressiva
Quotatura parziale
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IL RILIEVO – le misurazioni
Esempi di misurazioni
Quotatura progressiva
Quotatura progressiva
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IL RILIEVO - trilaterazione
Nel rilievo di più punti l’utilizzo della triangolazione è indispensabile per la
misurazione di parti sporgenti o non ortogonali.
E’ possibile appoggiare le misurazioni su una linea immaginaria dove poniamo i
2 punti per la base della triangolazione (A e B). Questi punti devono essere
identificabili e fissi per poi essere riprodotti nella restituzione del rilievo.
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IL RILIEVO – trilaterazione Con la triangolazione è possibile rilevare
angoli di qualsiasi tipo, applicando la
trilaterazione all’inverso, fissando le
distanze (1S-2S) e poi misurando la
base (1-2) che qui è ignota, possiamo
rilevare angoli di qualsiasi tipo. In questi
esempi le distanze 1S e 2S sono
stabilite dal rilevatore. Misureremo
successivamente la distanza 1-2 per
chiudere la triangolazione.
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IL RILIEVO – trilaterazione
Qui la trilaterazione viene utilizzata per
rilevare superfici non lineari. Nel caso
non ci siano due punti da utilizzare come
base si possono fissare A e B
arbitrariamente.
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IL RILIEVO – trilaterazione
Rilievo eseguito con la trilaterazione.
Misurazioni mediante trilaterazioni ed ascisse e ordinate (per la parete curva)
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IL RILIEVO – le misurazioni
Rilievo con trilaterazione ed il metodo delle ascisse e ordinate per la parte curva.
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IL RILIEVO – le misurazioni
Rilievo plano altimetrico di
superfici irregolari.
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IL RILIEVO – misurazioni
Rilievo del perimetro esterno di un edificio con il metodo per ascisse ed ordinate
ortogonali.
Tracciata una base esterna all’edificio si proiettano ortogonalmente ad essa tutti
i punti da rilevare, quindi si misurano le distanze dei punti proiettati e le distanze
tra i punti della facciata e la loro proiezione
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IL RILIEVO – misurazioni
Rilievo delle misure con il sistema di quotatura progressiva.
Rilievo delle misure con il sistema di quotatura parziale.
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IL RILIEVO – misurazioni
Rilievo dello spessore di una muratura.
Sfruttando le aperture, con due aste rigide si
prendono le misure a – b - b’ – c – d – d’.
Sottraendo i valori noti si ricava lo spessore
del muro e si verifica se è costante.
X = a-(b+b’) = c-(d+d’)
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IL RILIEVO – misurazioni
Rilevo dello spessore di una muratura irregolare.
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IL RILIEVO – misurazioni
Rilevo delle scale.
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IL RILIEVO – misurazioni
Rilevo delle scale.