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Viscoelasticità lineare VISCOELASTICITA' LINEARE Viscoelastici sono quei materiali con caratteristiche sia elastiche (di Hooke) che viscose (Newtoniano). Questi sono infatti due casi estremi di un ampio spettro di comportamenti. Fenomeni viscoelastici caratteristici sono: a). RILASSAMENTO (tensione a deformazione costante): quando un corpo è rapidamente deformato e la deformazione è mantenuta costante la tensione indotta nel corpo decresce nel tempo. b). CREEP (deformazione a carico costante): quando un corpo è rapidamente posto in tensione e la tensione è mantenuta costante il corpo continua a deformarsi. c). ISTERESI: In un corpo sottoposto ad un carico ciclico, la relazione tensione- deformazione per carichi crescenti è, in certa misura, diversa da quella per carichi decrescenti.

Dispense bioingegneria meccanica

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Modelli viscoelastici e approccio allo studio della meccanica del movimento dei muscoli umani.Studio della biomeccanica umana tramite i modelli viscoelastici.Concetti di anatomia utili allo studio della meccanica dei muscoli.

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Page 1: Dispense bioingegneria meccanica

Viscoelasticità lineare

VISCOELASTICITA' LINEAREViscoelastici sono quei materiali con caratteristiche sia elastiche (di Hooke) che

viscose (Newtoniano). Questi sono infatti due casi estremi di un ampio spettro di

comportamenti.

Fenomeni viscoelastici caratteristici sono:

a). RILASSAMENTO (tensione a deformazione costante): quando un corpo è

rapidamente deformato e la deformazione è mantenuta costante la tensione indotta

nel corpo decresce nel tempo.

b). CREEP (deformazione a carico costante): quando un corpo è rapidamente posto

in tensione e la tensione è mantenuta costante il corpo continua a deformarsi.

c). ISTERESI: In un corpo sottoposto ad un carico ciclico, la relazione tensione-

deformazione per carichi crescenti è, in certa misura, diversa da quella per carichi

decrescenti.

Page 2: Dispense bioingegneria meccanica

Viscoelasticità lineare

� Limitandosi al caso monodimensionale, il comportamento viscoelastico dei materiali è spesso descritto mediante modelli meccanici, composti da combinazioni di molle lineari (prive di massa) con costanti elastiche Ei e di ammortizzatori viscosi con coefficienti di viscosità µ.

� Indichiamo con σ la forza e con ε la deformazione, ricordando che la deformazione risponde alla definizione ε = ∆l/l , rapporto tra l'allungamento e la lunghezza iniziale del corpo considerato.

� Nella viscoelasticità lineare sforzo e deformazione sono legati da una relazione del tipo:

0 1 2 0 1 2....... .......n n

n nn na a a a b b b bσ σ σ ε ε ε+ + + + = + + + +��

Page 3: Dispense bioingegneria meccanica

comportamento viscoelastico

Page 4: Dispense bioingegneria meccanica

comportamento lineare elastico

σ σσ

ε

E

Page 5: Dispense bioingegneria meccanica

fluido newtoniano

ε

σσ µ

Page 6: Dispense bioingegneria meccanica

solido viscoelastico

E σµ

σ

ε2ε1

µ

Modello di Maxwell

E

ε

σσ

µ

Modello di Voigt

ε2ε1E2

ε

E1

σσ

µ

Modello di Kelvin

Page 7: Dispense bioingegneria meccanica

Maxwell

La deformazione complessiva è la somma della deformazione della molla

e di quella dello smorzatore, cioè dell'elemento elastico e di quello viscoso.

Si ha quindi:

1 2

1 2

dtE

E

EE

σ σε ε ε

µ

σ σε ε ε

µ

σ σ εµ

= + = +

= + = +

+ =

∫�

� � �

��

Page 8: Dispense bioingegneria meccanica

rilassamento-1

t

ε (t)=1

0 0 0

0

integrando si ha:

( ) ( ) (0)

in cui si deve ricordare che la derivata della funzione a gradino

è l'impulso unitario (0).Si ha quindi:

s

E E Et t t

E E Et t t

Et

Ee e E e

de d d e E e d

d

e E

µ µ µ

τ τ τµ µ µ

µ

σ σ εµ

σ τ σ δ ττ

δ

σ σ

+ ==

= =

− =

∫ ∫ ∫

��

0e si assume 0 si ottiene:

Et

Ee µ

σ

σ−

=

=

Page 9: Dispense bioingegneria meccanica

rilassamento-2

t

E ( )

Et

t Ee µσ−

=

1

2 11 1

Et

Et

eE

e

µ

µ

σε

ε ε

= =

= − = −

t

1

2( ) 1

Et

t e µε−

= −

1( )

Et

t e µε−

=

Page 10: Dispense bioingegneria meccanica

creep

1

2

0

1( )

1( )

t

tE E

t d t t

σε

σ σε τ

µ µ µ

= =

= = =∫

t

ε1 (t)=1/E

t

ε2 (t)=1/µ*t

t

1 2

1 1t

Eε ε

µ+ = +

Page 11: Dispense bioingegneria meccanica

Voigt

1 2 Eσ σ σ ε µε= + = + �

Rilassamento *1( ) (0)E tσ µδ= +

t

E

* (0) Eσ µ δ= +

Page 12: Dispense bioingegneria meccanica

CREEP

0

0 0

1 11( ) 0 1( )*

1 1( ) 1( )* ( ) 1( )*

1 1 1( 1) ( 1) (1 )

E E Et t t

E E E Et tt t

E E E E Et t

E Et in cui e e t e

d de t e e d e d

dt d

e e e e eE E E

µ µ µ

τ τµ µ µ µ

τ τ τµ µ µ µ µ

ε ε ε ε εµ µ µ µ

ε ε τ τ τµ τ µ

µ µε ε

µ µ

− −

+ = = + =

= =

= − = − = −

∫ ∫

� �

Page 13: Dispense bioingegneria meccanica

creep

1

t

1/E

1( ) (1 )

E

t eE

τµε

= −

t

1( ) 1

Et

t e µσ−

= −

2( )

Et

t e µσ−

=

Page 14: Dispense bioingegneria meccanica

considerazioni

Page 15: Dispense bioingegneria meccanica

KELVIN

1 1 2 2 2 21 2

1 1 1 1 1 1

2 2

1 1 1 1

1 2 1 22 1 2

1 1 2 1

(1 )

(1 ) (1 )

E E

E E E

E E

E E

E EE E

E E E E

σ σ σ σ σ σ σ ε σ εε ε ε

µ µ µ

σ σε ε

µ µ

µ σ µσ ε µ ε ε ε

− − − −= + = + = + = +

+ = + +

+ = + + = + +

�� � � �� � �

��

�� �

1

1

1 2

2 1

2

costante di tempo del rilassamento a deformazione costante

(1 ) costante di tempo del creep a sforzo costante

si ottiene

( )

TE

ET

E E

T E T

ε

σ

ε σ

µ

µ

σ σ ε ε

=

= +

+ = + ��

Page 16: Dispense bioingegneria meccanica

2

2

20 0

0

1 1( 1( ) (0)) moltiplicando tutti i termini per

1 1( ) ( 1( ) (0) )

integrando si ha:

1( ) ( 1( ) (0)

t

T

t t t t t

T T T T T

t

t tT T T

TE t e

T T T

Tde e e E t e e

T dt T T

Tde d e E e d

d T T

ε

ε ε ε ε ε

ε ε ε

σ

ε ε σ

σ

ε ε σ

τ τ τ

σ

ε σ

σ σ δ

σ σ σ δ

σ τ σ τ τ δτ

+ = +

+ = = +

= = +

∫ ∫

0

0 2 2

0

2 2 0 2 1 2

0 1

)

( 1) 1 ( 1)

ponendo 0 :

( ) ( 1) 1 (1 ) ponendo (1 ) :

( ) ( )

tt

T

T T T

T T T

T

e d

T T Te E e E e

T T T

si ha

T T Tt E e e E e E E si ha

T T T

t e

ε

ε ε ε

ε ε ε

ε

τ τ τ

σ ε σ

ε σ ε

τ τ τ

σ σ σ

ε ε ε

τ

τ

σ σ

σ

σ α α

σ α α

− −

− = − + = − +

=

= − + = − − = = −

= +

rilassamento

Page 17: Dispense bioingegneria meccanica

t

E2

E2+E1

RILASSAMENTO

Page 18: Dispense bioingegneria meccanica

creep

0 1

2

0 1

2 2

1( ) 1 (1 ) ( )

1 1(1 )

T TTt e e

E T

Tcon e

E E T

ε ε

τ τ

ε

σ

ε

σ

ε β β

β β

= − − = −

= = −

t

1/E2

2 1 2

1 1T

E T E E

ε

σ

=+

Page 19: Dispense bioingegneria meccanica

EQUIVALENZA

E2

ε

E1

σσ

µ

E3

ε2ε1

E2

ε

E1

σσ

µ

Page 20: Dispense bioingegneria meccanica

Spazio degli stati

X AX BI

U CX DI

= +

= +

�I = ε ε ε ε U = σ σ σ σ

X

1 1 2 1 2 1 12

1 1 1 1 1

1 2 2 1 1 2

( ) ( )

( ) ( )

E E I E EX I

E E E X E E I

σ ε ε εε

µ µ µ µ µ

σ ε ε ε

− −= = = = −

= − + = − + +

con X(0) = 0

Page 21: Dispense bioingegneria meccanica

Creep

I = σ σ σ σ U = ε ε ε ε X

1 2 2

1 2

1 2

1 1 2 1 2

1 1 1 2 1 1 1 22 2 2

1 1 1 2 1 1 2 1 1

1 1 1 2

1 1 2 1 1

1

1 2 1 2

( )

( )

(1 ) (1 )

in altri termini:

(1 ) (1 )

1

E E

EU

E E

poichè E

E E E E E E E

E E E E E

E E E EX X I

E E E

EU X I

E E E E

σ ε ε ε

σ εε

σ µ ε ε ε

σ εε ε ε σ

µ µ µ µ

µ µ

= − +

+= =

+

= = −

+= − + = − − + +

+ +

= − − + ++

= ++ +

Page 22: Dispense bioingegneria meccanica

modelli generalizzati- Kelvin

Page 23: Dispense bioingegneria meccanica

modelli generalizzati - Maxwell

Page 24: Dispense bioingegneria meccanica

modelli generalizzati

Page 25: Dispense bioingegneria meccanica

modelli generalizzati

Page 26: Dispense bioingegneria meccanica

modello di boltzman

� La formulazione più generale sotto l’assunzione di linearità tra causa ed effetto è dovuta a Boltzman.Se la funzione σσσσ(t) è continua e differenziabile l’incremento di carico all’istante τ τ τ τ in un intervallo din un intervallo din un intervallo din un intervallo dττττèèèè (d((d((d((d(σ)σ)σ)σ)/d/d/d/dττττ)*d)*d)*d)*dττττ. Questo elemento produrr. Questo elemento produrr. Questo elemento produrr. Questo elemento produrràààà al tempo t > al tempo t > al tempo t > al tempo t > τ τ τ τ llll’’’’effetto:effetto:effetto:effetto:

dove c(t-ττττ) ) ) ) èèèè la funzione di creep, ciola funzione di creep, ciola funzione di creep, ciola funzione di creep, cioèèèè la risposta del materiale ad uno step la risposta del materiale ad uno step la risposta del materiale ad uno step la risposta del materiale ad uno step unitario. Se lunitario. Se lunitario. Se lunitario. Se l’’’’inizio dei tempi inizio dei tempi inizio dei tempi inizio dei tempi èèèè preso allpreso allpreso allpreso all’’’’inizio del moto e del carico si ha: inizio del moto e del carico si ha: inizio del moto e del carico si ha: inizio del moto e del carico si ha:

Page 27: Dispense bioingegneria meccanica

Boltzman

Page 28: Dispense bioingegneria meccanica

sollecitazioni armoniche

Page 29: Dispense bioingegneria meccanica

energia dissipatala massima energia dissipata si ha per:

Page 30: Dispense bioingegneria meccanica

Il muscolo scheletrico

Page 31: Dispense bioingegneria meccanica

Struttura

Page 32: Dispense bioingegneria meccanica

Struttura di attivazione del muscolo

Page 33: Dispense bioingegneria meccanica

Struttura delle fibre muscolari

Page 34: Dispense bioingegneria meccanica

Il sarcomero

Page 35: Dispense bioingegneria meccanica

Filamento

Page 36: Dispense bioingegneria meccanica

Struttura del sarcomero

Page 37: Dispense bioingegneria meccanica

Giunzione neuromuscolare

Page 38: Dispense bioingegneria meccanica

Contrazione

Page 39: Dispense bioingegneria meccanica

La contrazione

Page 40: Dispense bioingegneria meccanica

La contrazione

Page 41: Dispense bioingegneria meccanica

Impulso di eccitazione

Page 42: Dispense bioingegneria meccanica

Tetano

Page 43: Dispense bioingegneria meccanica

Caratteristica del muscolo

Page 44: Dispense bioingegneria meccanica

Fibre lente e veloci

Page 45: Dispense bioingegneria meccanica

Sinergia

Page 46: Dispense bioingegneria meccanica

Esperimenti di Hill

Page 47: Dispense bioingegneria meccanica

Relazione forza velocità

Page 48: Dispense bioingegneria meccanica

Modello di Hill

Page 49: Dispense bioingegneria meccanica

Forma adimensionale

Page 50: Dispense bioingegneria meccanica

Forma adimensionale

Page 51: Dispense bioingegneria meccanica

Forza-Lunghezza

Page 52: Dispense bioingegneria meccanica

Le costanti

Page 53: Dispense bioingegneria meccanica

Modello a tre elementi di Hill

Page 54: Dispense bioingegneria meccanica

Significato dei parametri

Page 55: Dispense bioingegneria meccanica

Il significato dei vari elementi

Page 56: Dispense bioingegneria meccanica

Equazioni di base

Page 57: Dispense bioingegneria meccanica

Le equazioni

Page 58: Dispense bioingegneria meccanica

Caratteristica di PE

Page 59: Dispense bioingegneria meccanica

Caratteristica di CE

Page 60: Dispense bioingegneria meccanica

���������� ���� �� ����

Page 61: Dispense bioingegneria meccanica

������� �� ����������

Page 62: Dispense bioingegneria meccanica

Equazioni

Page 63: Dispense bioingegneria meccanica
Page 64: Dispense bioingegneria meccanica
Page 65: Dispense bioingegneria meccanica

Schema a blocchi

Page 66: Dispense bioingegneria meccanica

Prova isotonica

Page 67: Dispense bioingegneria meccanica

Funzione di attivazione

Page 68: Dispense bioingegneria meccanica
Page 69: Dispense bioingegneria meccanica

Caratterizzazione di SE

Page 70: Dispense bioingegneria meccanica

Caratterizzazione di SE

Page 71: Dispense bioingegneria meccanica
Page 72: Dispense bioingegneria meccanica

Forza sviluppata dopo l’accorciamento

Page 73: Dispense bioingegneria meccanica

Funzione di trasferimento

Page 74: Dispense bioingegneria meccanica

Muscolo eccitato da forza esterna

Page 75: Dispense bioingegneria meccanica

Legge di spostamento in input

Page 76: Dispense bioingegneria meccanica

Appoggio monopodalico

Page 77: Dispense bioingegneria meccanica

Appoggio monopodalico

Page 78: Dispense bioingegneria meccanica

Appoggio monopodalico

Page 79: Dispense bioingegneria meccanica

Appoggio monopodalico

Page 80: Dispense bioingegneria meccanica

Cooperazione muscolare

Page 81: Dispense bioingegneria meccanica

Struttura del femore

Page 82: Dispense bioingegneria meccanica

Struttura di un giunto

Page 83: Dispense bioingegneria meccanica

Coefficienti d’attrito

Page 84: Dispense bioingegneria meccanica

Funzione dei muscoli per gruppi

Page 85: Dispense bioingegneria meccanica

Struttura degli arti inferiori

Page 86: Dispense bioingegneria meccanica

Ginocchio

Page 87: Dispense bioingegneria meccanica

Caratteristica di un legamento

Page 88: Dispense bioingegneria meccanica

Il problema della ridondanza

Page 89: Dispense bioingegneria meccanica

Le equazioni di equilibrio statico

, , ,

, , ,

, , ,

0

0

0

0

i j k

e x c x m xi j k

i j k

e y c y m yi j k

i j k

e z c z m zi j k

i j k

e e c c m m ni j m n

F F F

F F F

F F F

+ + =

+ + =

+ + =

× + × + × + =

∑ ∑ ∑∑ ∑ ∑∑ ∑ ∑∑ ∑ ∑ ∑r F r F r F M

Si tratta di 6 equazioni scalari, sufficienti per la determinazione di 6 parametri incogniti. In un caso piano

le equazioni si riducono a 3.

Page 90: Dispense bioingegneria meccanica

Ridondanza

� le incognite sono in generale in numero molto maggiore delle

equazioni disponibili a causa del fatto che in ogni giunto agiscono

una molteplicità di muscoli. Se ci riferiamo ad un sistema

equivalente nel piano potremo considerare invece che le singole

azioni muscolari il loro momento risultante insieme alle due

componenti delle azioni di contatto nel giunto. In questo caso il

sistema risulta determinato.

Page 91: Dispense bioingegneria meccanica

Equilibrio

statico

Page 92: Dispense bioingegneria meccanica

Un problema

ortopedico

Page 93: Dispense bioingegneria meccanica

Soluzione

Page 94: Dispense bioingegneria meccanica

Flessione frontale del ginocchio

Soltanto l’introduzione di qualche

elemento noto, come la forza esercitata

dal legamento collaterale laterale

permette di risolvere il problema. Ci si

può riferire ad esempio alla caratteristica

meccanica del legamento. Un’altra

possibilità è data dal principio dei lavori

virtuali.230 N

Page 95: Dispense bioingegneria meccanica

Modello della flessione nel piano frontale

F1

N

FM

b

c

a

FL

1( ( )* ( , ) )* ( )* 1* ( )* 0m

f t FM N a f t F b FL cϑ ϑ ϑ+ − + =�

Page 96: Dispense bioingegneria meccanica

L’effetto dinamico

� Nel caso precedente entra in gioco anche il

tempo necessario per attivare il muscolo,

dell’ordine di 20 ms. Se l’azione esterna

dovesse essere molto più rapida, l’unica

possibilità di reazione sarebbe data dal

legamento.

Page 97: Dispense bioingegneria meccanica

Uno schema logico del problema

LCS0

V0 C

LC=LC-∆

∆MFL

∆�

∆L η S

∆�

F1 N

Page 98: Dispense bioingegneria meccanica

Qualche

risultato

Page 99: Dispense bioingegneria meccanica

Effetto di una forza laterale sulle azioni di contatto

Page 100: Dispense bioingegneria meccanica

Effetto di un’azione orizzontale

Page 101: Dispense bioingegneria meccanica

Ottimizzazione delle

forze nei tendini della

mano

Page 102: Dispense bioingegneria meccanica

Metodi di ottimizzazione

1, 2 7 1 2 7

11 1 12 2 17 7

21 1 22 2 27 7

::

( ,....... ) .......

:

.........

( ......... )

0 1, 2,....,7

x

y

i

MINIMIZZARE

f F F F F F F

sotto lecondizioni di vincolo

b F b F b F M

b F b F b F M

F per i

= + + +

+ + + = −

− + + + = −

≥ =

Page 103: Dispense bioingegneria meccanica

Risultati

Page 104: Dispense bioingegneria meccanica

Funzione obbiettivo

� piu’ realisticamente la funzione obbiettivo può essere assunta come:

71 21, 2 7

2 2 7

( ,....... ) .......FF F

f F F FA A A

= + + +

Page 105: Dispense bioingegneria meccanica

Esempio

F1

N

FM

b

c

a

FL

minimizzare:

f = FM+FL

sotto le condizioni

FM*a + FL*c = F1*b – N*a

Page 106: Dispense bioingegneria meccanica

Ottimizzazione

� Si osservi che ponendo le incognite FM e FL rappresentate dalle lettere x1, x2 l’espressione:

� che intercetta l’asse x1 nel punto x1 = cost/a e l’asse x2 nel punto x2 =

cost/c. Anche l’equazione x1 + x2 = cost rappresenta una retta inclinata

di 135°rispetto all’asse x1. Una condizione ulteriore è che le forze muscolari e tendinee non possono essere negative, cioè di

compressione, e devono avere limiti imposti dalle caratteristiche di resistenza del materiale. Si ha quindi :

1 1,

2 2,

0

0

MAX

MAX

x x

x x

≤ ≤

≤ ≤

Page 107: Dispense bioingegneria meccanica

L’ottimizzazione come problema

geometrico

x1MAX

x2

x2MAX

x1+ x2= cost

ax1+ cx2= cost

x1

Page 108: Dispense bioingegneria meccanica

Il ginocchio con linprog

Page 109: Dispense bioingegneria meccanica

dati antropometrici

Page 110: Dispense bioingegneria meccanica

Proporzioni delle sezioni del corpo

Page 111: Dispense bioingegneria meccanica

Effetto delle forze d’inerzia

Page 112: Dispense bioingegneria meccanica

Effetto della variazione del

punto di contatto

nell’articolazione

Page 113: Dispense bioingegneria meccanica

Determinazione della forzadi contatto e della forza sul legamento patellare

Page 114: Dispense bioingegneria meccanica

Alcuni esercizi

Page 115: Dispense bioingegneria meccanica

Esercizi

Page 116: Dispense bioingegneria meccanica

esercizi

Page 117: Dispense bioingegneria meccanica

esercizi

Page 118: Dispense bioingegneria meccanica

esercizi

Page 119: Dispense bioingegneria meccanica

Struttura del materiale osseo

Page 120: Dispense bioingegneria meccanica

Struttura

del

materiale

osseo

Page 121: Dispense bioingegneria meccanica

Materiale ortotropo

Page 122: Dispense bioingegneria meccanica

Direzioni di

anisotropia

Page 123: Dispense bioingegneria meccanica

Caratteristiche dell’osso corticale

Page 124: Dispense bioingegneria meccanica

Sforzi di rottura

Page 125: Dispense bioingegneria meccanica

Sforzi-deformazioni

Page 126: Dispense bioingegneria meccanica

Dipendenza dalla densità

Page 127: Dispense bioingegneria meccanica

Contenuto di calcio

Page 128: Dispense bioingegneria meccanica

Fatica e creep

Page 129: Dispense bioingegneria meccanica

Fatica e creep

Page 130: Dispense bioingegneria meccanica

Danneggiamento del materiale osseo

Page 131: Dispense bioingegneria meccanica

Sensibilita’ alla velocità di applicazione del carico

Page 132: Dispense bioingegneria meccanica

Danneggiamento

Page 133: Dispense bioingegneria meccanica

Proprietà del’osso trabecolare

Page 134: Dispense bioingegneria meccanica

Effetto di “stress shielding”

Page 135: Dispense bioingegneria meccanica

Un semplice modello del materiale osseo

Page 136: Dispense bioingegneria meccanica

Dominio di snervamento

Page 137: Dispense bioingegneria meccanica

Proprietà anisotropiche dell’osso femorale corticale

Page 138: Dispense bioingegneria meccanica

Tendini e legamenti

Page 139: Dispense bioingegneria meccanica

Un modello micromeccanico dei tessuti a base di collagene

Page 140: Dispense bioingegneria meccanica

Proprietà strutturali dei legamenti

Page 141: Dispense bioingegneria meccanica

Proprietà di diversi fasci di fibre nel ACL

Page 142: Dispense bioingegneria meccanica

Relazione ipotetica tra età e modo di rottura

Page 143: Dispense bioingegneria meccanica

Effetti del ricovero e dell’immobilità

Page 144: Dispense bioingegneria meccanica

Tipi di matrice

Page 145: Dispense bioingegneria meccanica

Proprietà meccaniche della cartilagine articolare

Page 146: Dispense bioingegneria meccanica

Prova di compressione della cartilagine articolare

Page 147: Dispense bioingegneria meccanica

Prove sulla cartilagine articolare

Page 148: Dispense bioingegneria meccanica

Dipendenza dal contenuto d’acqua

Page 149: Dispense bioingegneria meccanica

Dipendenza della permeabilità

Page 150: Dispense bioingegneria meccanica

Struttura dei dischi intervertebrali

Page 151: Dispense bioingegneria meccanica

Meccanismo di carico per un disco

Page 152: Dispense bioingegneria meccanica

Confronto tra disco sano e deteriorato

Page 153: Dispense bioingegneria meccanica

Curve di creep

Page 154: Dispense bioingegneria meccanica

Risposta al creep per dischi sani e degenerati

Page 155: Dispense bioingegneria meccanica

Ernia discale

Page 156: Dispense bioingegneria meccanica

Tensione nel tendine patellare

Page 157: Dispense bioingegneria meccanica

Meccanica della caduta

Modello del braccio umano