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Documentazione e ricerche
Stato di attuazione degli adempimenti
previsti dal decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102 in materia
di efficienza energetica
n. 222/1
12 aprile 2017
Camera dei deputati
XVII LEGISLATURA
D o c u m e n t a z i o n e e r i c e r c h e
Stato di attuazione degli adempimenti previsti dal decreto legislativo
4 luglio 2014, n. 102 in materia di efficienza energetica
n. 222/1
12 aprile 2017
Servizio responsabile: SERVIZIO STUDI – Dipartimento attività produttive 066760-3403 – [email protected] - @CD_Attprod
La documentazione dei servizi e degli uffici della Camera è destinata alle esigenze di documentazione interna per l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari. La Camera dei deputati declina ogni responsabilità per la loro eventuale utilizzazione o riproduzione per fini non consentiti dalla legge. I contenuti originali possono essere riprodotti, nel rispetto della legge, a condizione che sia citata la fonte. File: AP0058a
I
I N D I C E IL DECRETO LEGISLATIVO 4 LUGLIO 2014, N. 102 1
Gli obiettivi di risparmio energetico per l’Italia 1
I contenuti del D.Lgs. n. 102/2014 come modificato dal D.Lgs. n. 141/2016 4
TABELLA RICOSTRUTTIVA DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEGLI ADEMPIMENTI PREVISTI DAL DECRETO LEGISLATIVO 4 LUGLIO 2014, N. 102 COME MODIFICATO DAL D.LGS. N. 141/2016 11
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IL DECRETO LEGISLATIVO 4 LUGLIO 2014, N. 102
Gli obiettivi di risparmio energetico per l’Italia
Il Decreto Legislativo 102/20141 ha recepito nell’ordinamento nazionale la Direttiva 2012/27/UE stabilendo un quadro di misure per la promozione e il miglioramento dell'efficienza tese al raggiungimento degli obiettivi nazionali di risparmio energetico.
Il Piano d’Azione Italiano per l’Efficienza Energetica – PAEE 2014 - che richiama a sua volta la Strategia energetica nazionale-SEN (adottata con D.M. 8 marzo 2013) - propone di risparmiare (nel periodo 2011-2020) 15,5 Mtep di energia finale annui (20 Mtep di energia primaria), raggiungendo al 2020 un livello di consumi circa il 24% inferiore rispetto allo scenario di riferimento europeo, basato su un’evoluzione ‘inerziale’ del sistema.
Al 2020, il consumo atteso dal PAEE in termini energia primaria è dunque di 158 Mtep e di 124 Mtep in energia finale.
Il D.Lgs. n. 104/2014, all’articolo 3, recepisce l’obiettivo in questione, recando al suo interno misure di risparmio ed efficientamento. Le misure sono anche ed in primo luogo funzionali a dare recepimento agli obiettivi europei di risparmio energetico fissati nella Direttiva 2012/27/UE.
Ai sensi di tale direttiva vige, nel periodo 2014-2020: • l’obiettivo minimo di risparmio energetico di 25,8 Mtep di energia finale
cumulato da conseguire negli anni 2014-2020 (articolo 7)(cfr. infra).
Si ricorda, in proposito, che nel Documento inviato alla Commissione europea sulla Applicazione dell’articolo 7 della direttiva 2012/27/UE del 4 dicembre 2013, l’Italia evidenzia che l’articolo 7, paragrafo 2, della medesima Direttiva, consente di fissare l’obiettivo cumulato di risparmio su un valore minimo di risparmio di energia finale pari a 25,58 Mtep2. Nel documento, l’Italia si propone di raggiungere i risparmi di energia finale per mezzo di tre meccanismi fondamentali, già attivati:
1 “Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive
2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE”. 2 L’obiettivo cumulato di energia (25,58 Mtep) da conseguire nel periodo 2014-2020 ha la seguente
ripartizione:
2
o lo schema d’obbligo dei certificati bianchi (o Titoli di efficienza energetica – TEEE, D.M. 28 dicembre 2012, di cui si prevede un potenziamento nel D.Lgs. n. 102/2014 cfr. infra);
o le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, compreso quello pubblico, esistente (da ultimo prorogate con la legge di bilancio 2017);
o il Conto termico per l’incentivazione delle rinnovabili termiche e degli interventi di efficientamento energetico nelle Pubbliche Amministrazioni (Il "Nuovo conto termico" adottato con Decreto interministeriale del 16 febbraio 2016).
A fronte di un obiettivo minimo di risparmio di 25,58 Mtep di energia finale, i meccanismi proposti dall’Italia conducono comunque ad un risparmio cumulato di 25,83 Mtep, di cui circa il 62% ottenuto con il regime d’obbligo dei certificati bianchi.
Si consideri, comunque, che al conseguimento degli obiettivi italiani concorrono ulteriori misure quali quelle relative alla riqualificazione energetica degli edifici privati, attraverso la disciplina dell'attestato di prestazione energetica degli edifici (APE) che sostituisce il precedente attestato di certificazione energetica (articolo 6 del D.Lgs. n. 192/2005 e successive modifiche).
Per quanto riguarda l’obiettivo minimo di risparmio energetico di 25,8 Mtep di energia finale cumulato da conseguire negli anni 2014-2020 ai sensi dell’articolo 7 della Direttiva, la tabella successiva riporta i risparmi conseguiti negli anni 2014 e 2015 (stimati) attraverso le misure notificate.
La Relazione sull’efficienza energetica 2016 inviata dal MISE alla
Commissione europea afferma che i risultati ottenuti nell’anno 2015 sono in linea con il trend di risparmi previsti per il raggiungimento dell’obiettivo al
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2020. I dati contenuti dal MISE nella predetta Relazione sono stati pubblicati dall’ENEA nell'ultimo Rapporto Annuale Efficienza Energetica 2016 di giugno 2016 (da tale rapporto è tratta la tabella precedente) e nella Relazione sulla situazione energetica nazionale 2016, a cura dello stesso MISE.
• l’obbligo di riqualificazione energetica del 3% della superficie coperta utile totale degli edifici riscaldati e/o raffreddati di proprietà della P.A (articolo 5)3. La Tabella 3.22 riporta lo stato di adempimento dell’obbligo in questione.
3 Nello specifico l’articolo 5 della direttiva 2012/27/UE fissa l’obbligo, a decorrere dal 1° gennaio
2014, di riqualificare annualmente il 3% della superficie utile coperta e climatizzata degli edifici di proprietà e occupati dalla pubblica amministrazione centrale dello Stato. La quota del 3% e calcolata sugli immobili con superficie utile totale superiore a 500 m2. Tale soglia deve essere abbassata a 250 m2 a partire dal 9 luglio 2015.
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I contenuti del D.Lgs. n. 102/2014 come modificato dal D.Lgs. n. 141/2016
Il D.Lgs. n. 102/2014 contiene una serie di misure eterogenee e molteplici adempimenti per realizzarle, in capo a più soggetti istituzionali. Il successivo D.Lgs. n. 141/2016 ha apportato varie modifiche agli articoli 2, 6-12, 14-17 del D.Lgs. n. 102 al fine di rispondere ai rilievi della Commissione europea circa il non corretto recepimento della Direttiva 2012/27/UE, mantenendo comunque fermo l’obiettivo di risparmio per l’Italia al 2020, fissato all’articolo 3 del D.Lgs. n. 102.
Il D.Lgs. n. 141/2016 ha anche integrato le definizioni contenute nel D. Lgs. n. 102/2014, introducendo in particolare quella di "audit energetico" o diagnosi energetica, intesa come procedura sistematica finalizzata a ottenere un'adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di una attività o impianto industriale o commerciale o di servizi pubblici o privati, a individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici e a riferire in merito ai risultati (nuova lettera b-bis nell’articolo 2 del D.Lgs. n. 102).
Promozione dell’efficienza energetica
L’articolo 4 del D.Lgs. n. 102/2014 – non modificato dal D.Lgs. n. 141/2016 - contiene misure di promozione dell'efficienza energetica negli edifici privati e pubblici ed, in particolare:
• attribuisce all’ENEA il compito di elaborare una proposta di interventi di medio-lungo termine per il miglioramento della prestazione energetica degli immobili, da sottoporre al Ministro dello sviluppo economico e al Ministro dell'ambiente, sentiti il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, d'intesa con la Conferenza unificata
• prevede la costituzione di una cabina di regia, composta dal Ministero dello sviluppo economico, che la presiede, e dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per garantire un coordinamento ottimale degli interventi e delle misure per l'efficienza energetica anche degli edifici della pubblica amministrazione.
Programma di efficientamento degli immobili della P.A.
L’articolo 5 del D.Lgs. n. 102/2014 contiene il programma per rendere più efficiente il patrimonio edilizio della pubblica amministrazione. In tali misure, si inserisce anche, all’articolo 6, l’adeguamento dei criteri e delle procedure per l’acquisto di beni e servizi delle PP.AA. centrali ai requisiti minimi di efficienza energetica. Il D.Lgs. n. 102 prevede, in particolare, che le PP.AA. centrali si
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attengano al rispetto di requisiti minimi di efficienza energetica (fissati nell'allegato 1), in occasione delle procedure per la stipula di contratti di acquisto o di nuova locazione di immobili ovvero di acquisto di prodotti e servizi. Il D. Lgs. n. 141/2016 ha introdotto la precisazione che il rispetto dei requisiti di efficienza per gli immobili è verificato attraverso l'attestato di prestazione energetica (nuovo comma 1-bis introdotto nell’articolo 6 del D.lgs. n. 102).
Potenziamento efficacia certificati bianchi e conto termico
Il Decreto legislativo n. 102 prevede, all’articolo 7, il potenziamento dell’efficacia del meccanismo dei certificati bianchi - attraverso la previsione della revisione delle sue linee guida - e del conto termico, quali misure per l’attuazione del regime obbligatorio di efficienza energetica di cui all’articolo 7 della direttiva 2012/27/UE.
In particolare, il meccanismo dei certificati bianchi dovrà garantire il conseguimento di un risparmio energetico al 31 dicembre 2020 non inferiore al 60% dell'obiettivo di risparmio energetico nazionale cumulato. Il restante volume di risparmi di energia è ottenuto attraverso le misure di incentivazione degli interventi di incremento dell'efficienza energetica vigenti.
In attuazione di quanto sopra previsto, il D.M. 11 gennaio 2017 ha stabilito: a) gli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico che devono essere
conseguiti negli anni dal 2017 al 2020 attraverso il meccanismo dei Certificati Bianchi, in coerenza con gli obiettivi nazionali di efficienza energetica e in coordinamento con gli altri strumenti di sostegno e promozione dell'efficienza energetica;
b) gli obblighi annui di incremento dell'efficienza energetica degli usi finali di energia a carico dei distributori di energia elettrica e di gas nel periodo tra il 2017 e il 2020;
c) le nuove Linee guida per la preparazione, l'esecuzione e la valutazione dei progetti di efficienza energetica e per la definizione dei criteri e delle modalita' per il rilascio dei Certificati Bianchi.
Entro il 31 dicembre 2016 e successivamente entro il 31 dicembre 2018, il
Ministero dello sviluppo economico, con il supporto dell'ENEA e del GSE, redige un rapporto sullo stato di conseguimento del regime obbligatorio. Qualora da tali rapporti dovesse risultare un volume di risparmi ottenuti insufficiente rispetto all'obbligo previsto, il MISE introdurrà, anche su proposta dell'Autorità per l'energia elettrica il gas ed il sistema idrico, misure di potenziamento del sistema di sostegno basato sui certificati bianchi e nuove misure in grado di dare maggiore efficacia alle politiche di promozione dell'efficienza energetica, nel rispetto dei vincoli di bilancio pubblico.
Quanto alle Regioni, è previsto l’obbligo di pubblicare in modalità open data entro il 1° giugno di ogni anno a partire dal 2015 i risparmi di energia conseguiti nell'anno precedente derivanti dalle misure di incentivazione promosse in ambito locale. I risparmi di energia per i quali non siano stati riconosciuti titoli di efficienza energetica, rispetto all'anno precedente e in condizioni normalizzate,
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riscontrabili dai bilanci energetici predisposti da imprese che attuano un sistema di gestione dell'energia conforme alla norma ISO 50001, e dagli audit previsti dal D.Lgs. sono comunicati dalle imprese all'ENEA e concorrono al raggiungimento degli obiettivi del regime obbligatorio.
Relativamente al meccanismo dei certificati bianchi, il D.Lgs. n. 141/2016 ha introdotto la previsione che il GSE, entro il 30 giugno di ogni anno, pubblichi i risparmi energetici realizzati da ciascun soggetto obbligato nonché complessivamente nel quadro del meccanismo dei certificati bianchi; ed in capo ai soggetti obbligati ha posto specifici obblighi di informazione (nuovi commi 4-bis e 4-ter dell’articolo 7 del D.Lgs. n. 102/2014).
Il D.Lgs. n. 141/2016 ha inoltre precisato che nel calcolo dell'obiettivo di risparmio previsto dal regime obbligatorio, si applicano le specifiche modalità previste dall'articolo 7, comma 2, lett. a) e d), della direttiva 2012/27/UE, contabilizzando, per quanto riguarda i risparmi energetici realizzati nei settori della trasformazione, distribuzione e trasmissione di energia, comprese le infrastrutture di teleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti, esclusivamente i risparmi che possono essere misurati e verificati, risultanti da azioni individuali la cui attuazione è avvenuta successivamente al 31 dicembre 2008 e che continuano ad avere un impatto nel 2020.
Diagnosi energetiche
L’articolo 8 del D.Lgs. n. 102/2014 prevede, a decorrere dal 2015, obblighi di diagnosi energetiche periodiche (entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni) per grandi aziende ed energivori nei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale. Entro il 30 giugno di ogni anno ENEA, a partire dall'anno 2016, comunica al Ministero dello sviluppo economico e al Ministero dell'ambiente, lo stato di attuazione dell'obbligo di diagnosi energetica e un rapporto di sintesi sulle attività diagnostiche complessivamente svolte e sui risultati raggiunti.
Il D.Lgs. n. 141/2016 ha aggiunto che le diagnosi energetiche non includono clausole che impediscono il trasferimento dei risultati della diagnosi stessa a un fornitore di servizi energetici qualificato o accreditato, a condizione che il cliente non si opponga (nuovo comma 1-bis all’articolo 8 del D.Lgs. n. 102); nonché la previsione che l'accesso dei partecipanti al mercato che offre i servizi energetici è basato su criteri trasparenti e non discriminatori.
Infine, per le PMI il D.Lgs. n. 102 – sempre all’articolo 8 - stabilisce che entro il 31 dicembre 2014, e (secondo quanto introdotto dal D.Lgs. n. 141/2016) successivamente con cadenza annuale fino al 2020, il Ministero dello sviluppo economico, pubblichi un bando per il cofinanziamento di programmi presentati dalle Regioni finalizzati a sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche nelle PMI o l'adozione nelle PMI di sistemi di gestione conformi alle norme ISO
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50001. Gli incentivi sono concessi alle imprese beneficiarie nel rispetto della normativa sugli aiuti di Stato e a seguito della effettiva realizzazione delle misure di efficientamento energetico identificate dalla diagnosi energetica o dell'ottenimento della certificazione ISO 50001.
Misurazione del calore e fatturazione trasparente
Il D.Lgs. n. 102/2014 contiene poi, all’articolo 9, interventi per una migliore e più trasparente misurazione e fatturazione dei consumi energetici (anche attraverso l’ausilio di contatori intelligenti evoluti), con l’attribuzione all’AEEGSI di adottare provvedimenti in tal senso.
L’articolo 9 è stato modificato in più punti dal D.Lgs. n. 141/2016 e successivamente dal D.L. n. 244/2016 (cd. D.L. Milleproroghe, articolo 6, comma 10, lettera a)) il quale comunque ha prorogato al 30 giugno 2017 la scadenza del 31 dicembre 2016 per l'adozione dei sistemi di contabilizzazione e termoregolazione.
In particolare, il citato articolo 9, come integrato dal D.Lgs. n. 141/2016 e dal D.L. n. 244/2016, prevede, al comma 5, il contenimento dei costi energetici mediante la contabilizzazione dei consumi individuali e la suddivisione delle spese in base ai consumi effettivi di ciascun immobile, con le seguenti modalità: • se il riscaldamento o il raffrescamento o la fornitura di acqua calda ad un
edificio o a un condominio avviene tramite una fonte centralizzata, che sia anche teleriscaldamento o tele raffrescamento, è obbligatorio provvedere all'installazione entro il 30 giugno 2017 di un contatore di fornitura in corrispondenza dello scambiatore di calore, il tutto a cura degli esercenti dell'attività di misura (lettera a));
• nei condomini e negli edifici polifunzionali, che sfruttano una rete centralizzata o teleriscaldamento o teleraffreddamento, che alimentano una pluralità di edifici, è obbligatorio entro il 30 giugno 2017 installare dei sotto-contatori, a cura dei proprietari, per misurare effettivamente il consumo di calore o raffrescamento per ciascuna unità immobiliare(lettera b));
• nel caso l'installazione di sotto-contatori non siano possibili, per costo o per motivi tecnici, è possibile ricorrere all'installazione di termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali, al fine di quantificare il consumo di calore in corrispondenza di ciascun corpo riscaldante(lettera c));
• per la corretta suddivisione delle spese connesse all'individuale consumo di calore, l'importo complessivo è suddiviso tra gli utenti finali in base alla norma tecnica UNI 10200 e successive modifiche e aggiornamenti. Dove tale criterio non sia applicabile, è possibile suddividere l’importo complessivo tra gli utenti finali attribuendo una quota di almeno il 70 per cento agli effettivi prelievi volontari di energia termica. In questo caso, gli importi rimanenti possono essere ripartiti, a titolo esemplificativo e non esaustivo, secondo i millesimi, i metri quadri o i metri cubi utili, oppure secondo le potenze installate.
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E' fatta salva la possibilità, per la prima stagione termica successiva all'installazione dei dispositivi, che la suddivisione si determini in base ai soli millesimi di proprietà. Le norme sopra descritte sono facoltative nei condomini o gli edifici polifunzionali dove si sia già provveduto all'installazione dei dispositivi di contabilizzazione e si sia già provveduto alla relativa suddivisione delle spese (lettera d)).
Le sanzioni per chi non installa entro il termine il sotto-contatore varia da 500 a 2500 euro per ciascuna unità immobiliare; chi non provvede ad installare sistemi di termoregolazione e contabilizzazione è soggetto ad una sanzione che varia da 500 a 2500 euro. Il condominio che non ripartisce le spese a regola di legge, è soggetto ad una sanzione che varia da 500 a 2500 euro (articolo 16).
Superamento tariffa elettrica progressiva e competenze GSE su potenziale nazionale cogenerazione
All’AEEGSI è demandata, dall’articolo 11, l’adozione di provvedimenti per il superamento della struttura della tariffa elettrica progressiva rispetto ai consumi, con l’adeguamento delle componenti della stessa ai costi dell’effettivo servizio e si prevede l’intervento dell’AEEGSI per l’introduzione - nella regolazione della remunerazione delle attività di sviluppo e gestione delle reti di trasmissione, trasporto e distribuzione - di misure per eliminare eventuali componenti che possono pregiudicare l'efficienza.
Si prevede, inoltre, dal parte del GSE, la valutazione del potenziale nazionale di applicazione della cogenerazione ad alto rendimento, del teleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti (articolo 10).
Fondo per l’efficienza energetica
Viene poi istituito il Fondo per l'efficienza energetica, finalizzato a dare supporto alla riqualificazione energetica degli edifici della Pubblica Amministrazione ed agli interventi per la riduzione dei consumi di energia nei settori dell’industria e dei servizi (articolo 15). Il D.Lgs. n. 141/2016 è intervenuto sulle modalità di alimentazione del Fondo disponendo che in esso possano confluire ulteriori risorse a valere sui proventi annui delle aste delle quote di emissione di CO2 destinati ai progetti energetico ambientali cui all'articolo 19 del D.Lgs. n. 30/2013, non diversamente impegnate e previa verifica delle disponibilità. Il Fondo non è comunque ancora operativo.
Altre misure
Vi sono poi norme per la diffusione delle informazioni e per la formazione di imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini, ed in particolare un programma
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triennale di formazione ed informazione, volto a promuovere l’uso efficiente dell’energia attraverso misure di sensibilizzazione delle PMI all’esecuzione di diagnosi energetiche e all’utilizzo di strumenti incentivanti (articoli 12-14). Il D.Lgs. n. 141/2016 ha introdotto una norma programmatica secondo la quale lo Stato, le regioni e gli enti locali, anche con il supporto dell'ANCI, favoriscono l'eliminazione degli ostacoli di ordine regolamentare e non regolamentare all'efficienza energetica, attraverso la massima semplificazione delle procedure amministrative, l'adozione di orientamenti e comunicazioni interpretative e la messa a disposizione di informazioni chiare e precise per la promozione dell'efficienza energetica (articolo 14, comma 12-bis).
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