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LICEO STATALE DELLE SCIENZE UMANE “ALBERTINA SANVITALEP.le San Sepolcro, 3 - 43121 Parma DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Classe 5 a D Indirizzo Scienze Umane Anno scolastico 2017/2018 elaborato ai sensi del 2° comma dell'art. 5 del D.P.R. n° 323 del 23 luglio 1998 e dell'art. 6 dell'O.M. n. 42 del 6 maggio 2011

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LICEO STATALE DELLE SCIENZE UMANE “ALBERTINA SANVITALE” P.le San Sepolcro, 3 - 43121 Parma

DOCUMENTO DEL

CONSIGLIO DI CLASSE

Classe 5aD

Indirizzo Scienze Umane

Anno scolastico 2017/2018

elaborato ai sensi del

2° comma dell'art. 5 del D.P.R. n° 323 del 23 luglio 1998

e dell'art. 6 dell'O.M. n. 42 del 6 maggio 2011

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Liceo delle Scienze Umane “A. Sanvitale” Classe 5^D - LSU

a.s. 2017-2018 Documento del Consiglio di classe

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INDICE

INTRODUZIONE 3

IL CONSIGLIO DI CLASSE 4

STORIA DELLA CLASSE 5

OBIETTIVI EDUCATIVI-SITUAZIONE DELLA CLASSE 5

ORARIO DIDATTICO 7

ESPERIENZE RILEVANTI DELL’ULTIMO TRIENNIO 8

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO 9

SIMULAZIONI PROVE SCRITTE 11

ITALIANO 12

LATINO 17

STORIA 20

FILOSOFIA 22

SCIENZE UMANE 24

SCIENZE NATURALI 28

INGLESE 31

MATEMATICA 34

FISICA 36

STORIA DELL’ARTE 38

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 44

RELIGIONE CATTOLICA 46

ALLEGATI 48

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INTRODUZIONE

Il Liceo “A. Sanvitale” assume come proprio il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei

proposto dal Regolamento dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei (Allegato A

del DPR n. 89 del 15.3.2010), a cui si rimanda per la parte comune a tutti i licei.

Si riportano di seguito gli obiettivi specifici di apprendimento dell’indirizzo Scienze umane.

LICEO DELLE SCIENZE UMANE

«Il percorso del liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei

fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali.

Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le

competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi.

Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel

campo delle scienze umane» (DPR n. 89/2010 art. 9 comma 1).

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento

comuni, dovranno:

• aver acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante

gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-

antropologica;

• aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del

passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e

sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della

civiltà europea;

• saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche,

filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-

educativo;

• saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale,

con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle

pratiche dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro,

ai fenomeni interculturali;

• possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le

principali metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media

education.

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IL CONSIGLIO DI CLASSE

Docente Materia

Magnani Paola Lingua e letteratura italiana

Magnani Paola Lingua e cultura latina

Orsi Davide Storia

Orsi Davide Filosofia

Regina Sofia Fisica

Regina Sofia Matematica

Prevoli Olivia Lingua e cultura inglese

Giannetti Silvana Scienze Umane

Quadrelli Daniele Storia dell’arte

Grossi Maria Scienze naturali

Bonatti Paolo Scienze motorie e sportive

Viappiani Elisabetta Religione Cattolica

Docente Coordinatore: prof.ssa Giannetti Silvana

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STORIA DELLA CLASSE

L’attuale composizione della classe, 21 studenti (19 femmine, 2 maschi), è il risultato del percorso

sottoelencato. Come si nota il profilo della classe nel triennio è rimasto abbastanza costante.

Prima (a.s. 2013-2014)

Seconda (a.s.2014-2015)

Terza (a.s. 2015-2016)

Quarta (a.s. 2016-2017)

Quinta (a.s.2017-2018)

Composizione 28 28 23 21 21

Promossi 23 23 21 21 Respinti 5 5 2 0 Inserimenti 5

Inserimenti ripetenti Trasferimenti

in uscita

Ritiri

Rispetto al corpo docente, scorrendo il registro dei verbali di classe, è possibile raccogliere i

seguenti dati che dimostrano una discreta continuità didattica:

• nel quinquennio: in matematica e fisica, lingua straniera, religione

• nel triennio: in scienze umane, storia dell’arte, scienze motorie

Per quanto riguarda, invece, filosofia e storia si registra discontinuità didattica

OBIETTIVI EDUCATIVI – SITUAZIONE DELLA CLASSE

Per quanto riguarda le finalità didattiche e culturali generali e quelle specifiche relative all’indirizzo

delle Scienze Umane, si fa riferimento a quanto riportato nel P.O.F. di Istituto.

Tali finalità, infatti, sono state assunte come parametri dell’azione educativa collegiale e dei singoli

docenti del Consiglio di classe e trovano appropriata collocazione e trattazione nelle sezioni delle

singole discipline

Nel corso del biennio, a partire dalla prima, il Consiglio di classe si è posto come obiettivi

educativi/didattici:

• il rispetto delle regole e l’autocontrollo;

• la socializzazione come punto di forza per corrette dinamiche all’interno della classe;

• il miglioramento delle capacità e dei comportamenti inerenti l’impegno scolastico;

• l’acquisizione e il graduale consolidamento di un produttivo metodo di studio.

All’inizio del triennio il Consiglio di classe ha ritenuto di porsi come obiettivi educativi/didattici

prioritari:

• il mantenimento di un impegno costante,

• il raggiungimento di una partecipazione attiva e responsabile,

• l’acquisizione e il consolidamento di un adeguato metodo di studio e di una crescente

autonomia.

In quarta e in quinta sono stati ribaditi gli obiettivi relativi a

• miglioramento del metodo di studio

• potenziamento della rielaborazione delle conoscenze

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• acquisizione di capacità critica e riflessiva

Dal punto di vista disciplinare, nel corso del triennio, non si sono rilevati comportamenti scorretti,

ma sono stati sollecitati, periodicamente, un maggiore impegno e un più intenso lavoro domestico.

La classe, pur presentando livelli eterogenei in merito all'interesse, alla partecipazione e al profitto,

ha manifestato nel corso del triennio adeguati atteggiamenti di integrazione ed inclusione delle

diversità dei singoli. I comportamenti degli studenti sono progressivamente migliorati denotando

livelli crescenti di autonomia e responsabilità

Attualmente la classe si compone di 21 studenti (19 femmine e 2 maschi), di cui 2 con

certificazione ai sensi della L. 170/2010. Per quanto riguarda diagnosi, metodologie adottate,

strumenti compensativi e dispensativi si fa riferimento a quanto riportato nei Piani Didattici

Personalizzati dei due studenti e nei verbali del Consiglio di classe.

Relativamente agli obiettivi educativi si può affermare che essi siano stati globalmente raggiunti dal

gruppo classe. La partecipazione alle attività scolastiche e al dialogo educativo, seppure in forme

diverse, è stata adeguata e propositiva, soprattutto da parte di alcuni studenti/studentesse. La classe

ha generalmente mostrato interesse per le iniziative promosse dall’Istituto: assemblee, seminari,

incontri, conferenze, progetti, uscite didattiche, viaggi di istruzione, comprendendone il valore

formativo.

La programmazione delle attività scolastiche ha avuto svolgimento regolare e per alcune discipline

sono state svolte anche attività di approfondimento quali uscite didattiche, seminari o incontri

relativi a tematiche disciplinari e in relazione all’orientamento in uscita.

Si può affermare che, in questo momento, la preparazione e il rendimento del gruppo classe siano

generalmente soddisfacenti, benché eterogenei: alcuni studenti/studentesse hanno acquisito

adeguata padronanza dei linguaggi specifici disciplinari ed autonomia nella rielaborazione delle

conoscenze; altri hanno raggiunto competenze accettabili, pochi non hanno ancora raggiunto

adeguati livelli di conoscenze e competenze in alcune discipline.

A livello generale è possibile, quindi, tracciare alcuni profili:

• un gruppo di studenti/studentesse ha conseguito buoni risultati, mostrando apprezzabili

capacità, impegno costante nello studio e atteggiamento partecipe e propositivo; fra questi

alcuni si distinguono per gli ottimi risultati in più discipline e per l’encomiabile assiduità

nello studio;

• un gruppo discretamente numeroso ha conseguito risultati più che sufficienti;

• un gruppo ristretto di studenti/studentesse evidenzia ancora lacune in alcune discipline

dimostrando livelli di competenza non sempre adeguati alle richieste.

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ORARIO DIDATTICO

La classe ha seguito il quadro orario delle discipline così come previsto a livello ministeriale senza

variazioni dovute alla quota di autonomia.

Nella tabella è presentato il monte ore annuale delle varie discipline, considerando 33 settimane di

attività il calendario scolastico.

1° biennio 2° biennio 5°

anno 1°

anno

anno

anno

anno

Discipline Orario annuale

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua e cultura latina 99 99 66 66 66

Storia e Geografia 99 99 Storia 66 66 66

Filosofia 99 99 99

Scienze umane (1) 132 132 165 165 165

Diritto ed Economia 66 66 Lingua e cultura straniera (2) 99 99 99 99 99

Matematica (3) 99 99 66 66 66

Fisica 66 66 66

Scienze naturali (4) 66 66 66 66 66

Storia dell’arte 66 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione cattolica/

Attività alternative 33 33 33 33 33

totali 891 891 990 990 990

I BIENNIO: Psicologia, Pedagogia

II BIENNIO: Psicologia, Pedagogia, Sociologia, Antropologia

ULTIMO ANNO: Pedagogia, Sociologia, Antropologia

(2) Inglese

(3) Con Informatica al primo biennio

(4) Biologia, Chimica, Scienze della Terra

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ESPERIENZE RILEVANTI DELL’ULTIMO TRIENNIO

Durante gli anni la classe è stata coinvolta in progetti, uscite didattiche, viaggi d’istruzione tra i

quali si possono ricordare i seguenti:

Terzo anno Uscite didattiche:

• Museo Archeologico di Parma

• Museo Glauco Lombardi

• Fondazione Magnani Rocca

• Fontanellato –Mostra su “Albertina Sanvitale”

• Lago Santo- Ciaspolata

Progetto “Arrampicata”

Progetto – mostra "Cardani e la fisica a Parma"; il "Teorema di Pitagora"

Viaggio di istruzione a Urbino-Recanati

Partecipazione di due studentesse al Viaggio della Memoria sul confine orientale.

Quarto anno Uscite didattiche:

• Mostra “Parma città futura”

• Parma del Seicento

• Ferrara- mostra “L’Orlando Furioso”

• Milano- mostra “Luoghi e volti del Giappone”

• Milano -Museo della Scienza e della Tecnica

• Conservatorio di Parma –Musiche dell’Ottocento

• Cinema in lingua inglese “Sing Street”

• Progetto “Adolescenti nella web society” – incontro con il dott. A.Pellai

• Progetto Incontro con l'Autore

• Progetto Primo Soccorso

• Progetto Educare alla Solidarietà

• Partecipazione di un gruppo al Viaggio della Memoria sul confine orientale.

Attività di orientamento in uscita:

seminario presso Università degli Studi di Parma relativo a “Migrazioni e minori non

accompagnati”

Viaggio di istruzione a Lecce-Otranto-Matera

Quinto anno Uscite didattiche:

• Bologna- Fondazione Golinelli- laboratorio di genetica in lingua inglese

• Bologna- percorso storico- Gli anni di piombo

Teatro in lingua inglese “The Picture of Dorian Gray”

Progetto “L’antirazzismo come pratica quotidiana”

Pillole di economia: lessico essenziale economico

Orientamento in uscita:

Partecipazione a Open day

Partecipazione a seminari universitari su “Femminismi” e “Sistemi elettorali e elezioni politiche”

Partecipazione a relazione di docente universitario su “Globalizzazione e catene globali di valore”

Partecipazione a relazione di docente universitario su “Europa: quale futuro?”

Viaggio di istruzione a Bratislava –Budapest

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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

In ottemperanza alla legge 107/2015 (commi 33-43), che prevede la definizione di progetti di

alternanza scuola lavoro sulla base di apposite convenzioni con enti pubblici e privati, la nostra

scuola ha promosso una pluralità di percorsi che vedono nel corrente anno scolastico la conclusione

del primo triennio orientato a questa modalità formativa.

Obiettivo dell’alternanza è la costruzione di percorsi che possano risultare coerenti con le

disposizioni ministeriali, le indicazioni europee, il piano dell’offerta formativa della scuola e, non

da ultimo, con le aspettative e le inclinazioni degli studenti.

E’ in considerazione di questo aspetto che la nostra scuola ha previsto che le attività di ASL

potessero seguire per le classi terze e quarte le seguenti modalità:

- il progetto unico definito dal consiglio di classe, dettagliato nelle competenze ma calato sull’intero

gruppo classe e coordinato dal tutor interno durante il periodo curricolare;

- progetti estivi (quindi extracurricolari) maggiormente in accordo con le disposizioni dei singoli

alunni e in espressa adesione alle scelte individuali, in grado di misurare le competenze secondo

criteri di valutazione più ampi.

Per le classi quinte si è ritenuto preferibile incoraggiare nei singoli studenti aspetti quali

orientamento, autonomia, capacità di organizzare il proprio tempo, capacità di leggere i bisogni del

territorio affinché ognuno potesse sviluppare percorsi di alternanza in linea col proprio percorso

formativo/professionale. Non si sono escluse a priori esperienze che hanno riproposto la formula del

progetto unico anche per l’ultimo anno.

Gli ambiti coinvolti sono stati molteplici: sociale, assistenziale, economico, giuridico, educativo,

scolastico. E’ possibile affermare che dall’avvio dell’attività di ASL si è andata perfezionando la

capacità di coprogettare i percorsi formativi da parte di scuola ed enti terzi.

Il bilancio di questo primo triennio di alternanza permette, inoltre, di constatare che la quasi totalità

degli alunni ha raggiunto, e talvolta ampiamente superato, il limite delle 200 ore di attività previsto

dalla normativa per i licei e che ogni esperienza è stata corredata da una valutazione da parte

dell’ente ospitante, nonché dall’autovalutazione di ogni singolo alunno.

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Classe terza a.s. 2015-2016 Classe quarta a.s. 2016-2017

Titolo progetto Ben-Essere La relazione con i pari:

progetto di Peer Education.

Breve descrizione

(abstract)

La finalità del progetto è

promuovere la conoscenza della

complessità del benessere psico-

fisico, individuale e relazionale,

necessariamente connesso alla

dimensione ambientale socio-

culturale. Alla conoscenza degli

indicatori di ben-essere, prevista

nella parte teorica del Progetto, si

affianca lo sviluppo di competenze

relative alla efficace comunicazione

con sé stessi e con l’altro nelle

diverse situazioni esperienziali, con

una costante attenzione alla

promozione del ben-essere.

La finalità del progetto è affinare e

potenziare le competenze sociali nella

prospettiva del generale benessere

psicosociale, attraverso l’opportunità

di pratiche relazionali di PEER

EDUCATION, basate sul valore

educativo della prossimità

generazionale e dell’approccio

pedagogico empatico. Il progetto ha

consentito anche la conoscenza di

scenari multiculturali che hanno

favorito l’incontro con le “diversità” e

l’esperienza del dialogo interculturale.

Il Progetto si è concluso con 2

giornate intere dedicate al Bilancio

delle competenze e all’autovalutazione

Obiettivi

Acquisizione di una maggiore

consapevolezza del proprio percorso

di istruzione e formazione;

sviluppare la riflessività e

l’autovalutazione;

potenziare la capacità di utilizzare le

conoscenze disciplinari per

interpretare contesti extra-scolastici

ed intervenire consapevolmente;

sviluppare le life skills, competenze

sociali;

potenziare le competenze trasversali

di educazione alla cittadinanza.

Acquisizione di una maggiore

consapevolezza del proprio percorso

di istruzione e formazione;

sviluppo di competenze trasversali di

educazione alla cittadinanza;

potenziamento della responsabilità ed

autonomia;

potenziamento della capacità di

agency

potenziamento della competenza di

autovalutazione

Enti

coinvolti/Ambito

Ambito assistenziale e

ambito educativo

individuati elettivamente dagli

studenti/studentesse

Ambito socio assistenziale educativo –

Centro Giovanile “Esprit” Parma

n. ore destinate al

progetto

81 64

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SIMULAZIONI PROVE SCRITTE

Prima prova scritta

21 aprile 2018– intera mattinata (previsti tempi aggiuntivi e strumenti compensativi per studenti con

DSA)

In allegato testo della prova e griglia di valutazione

Seconda prova scritta

9 maggio 2018-intera mattinata (previsti tempi aggiuntivi e strumenti compensativi per studenti

con DSA)

In allegato testo seconda prova e griglia di valutazione

Terza prova scritta

Sono state effettuate due simulazioni di Terza Prova.

Si è scelto di utilizzare la tipologia B perché permette di circoscrivere sia l’ambito di contenuto che

l’abilità da sondare (stimolo chiuso), ma anche di poter valutare un eventuale arricchimento

elaborativo dello studente (risposta aperta). Numero complessivo di domande: dieci.

• Prima simulazione: 1 marzo 2018 ore 9-12; Tipologia B, discipline coinvolte:

Matematica, Inglese, Scienze naturali, Scienze motorie (previsti tempi aggiuntivi e strumenti

compensativi per studenti con DSA)

• Seconda simulazione: 27 aprile 2018 ore 9-12; Tipologia B, discipline coinvolte:

Inglese, Matematica, Scienze motorie, Scienze naturali (previsti tempi aggiuntivi e strumenti

compensativi per studenti con DSA)

In allegato le prove somministrate e le griglie di valutazione adottate dal Consiglio di Classe

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PROGRAMMI DISCIPLINE

ITALIANO

Docente: Paola Magnani

OBIETTIVI

Usare la lingua italiana orale e scritta in forma chiara e corretta, utilizzando i termini tecnici

essenziali dei vari sottocodici e rispettando le tipologie testuali.

Analizzare un testo nei principali aspetti contenutistici e formali.

Collegare in sintesi chiare i contenuti selezionati.

Periodizzare i fenomeni storico-culturali e contestualizzare i testi

Formulare giudizi critici sulla base delle conoscenze e di una rielaborazione personale

METODOLOGIA E STRUMENTI

Lezione frontale, lezione dialogata, discussione e confronto sull'analisi ed interpretazione dei testi, presentazioni individuali di argomenti, utilizzo di supporti multimediali

CONTENUTI

Il Romanticismo:

ripasso dei caratteri del Romanticismo europeo e del Romanticismo italiano.

Giacomo Leopardi: aspetti biografici ed elementi della poetica ( teoria del piacere, teoria del vago

e dell’indefinito, poetica della rimembranza, ragioni ed evoluzione del pessimismo, il compito

dell’intellettuale)

Lettura, analisi e commento di:

dalle Lettere ( a Pietro Giordani): “ Sono così stordito dal niente che mi circonda…”

dallo Zibaldone: “La teoria del piacere”

“Teoria della visione”

“Teoria del suono”

“Il vago, l’indefinito e le rimembranze della fanciullezza"

“Il vero è brutto”

“Parole poetiche”

“Suoni indefiniti”

“Il giardino sofferente”

dalle Operette morali: “Dialogo della Natura e di un Islandese”

“ Dialogo di Plotino e di Porfirio”

dagli Idilli: “L’infinito”

“Il sabato del villaggio”

“La sera del dì di festa”

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“Ultimo canto di Saffo”

“A Silvia”

“La quiete dopo la tempesta”

“Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”

“A se stesso”

“La ginestra o il fiore del deserto”(vv.1-51)

Visione del film: Il giovane favoloso, regia di Mario Martone.

L’età post-unitaria

Il secondo Ottocento. Caratteri di un’epoca. Il Positivismo, il Realismo, il Verismo. Il Naturalismo francese: caratteri generali

I principi di H. Taine.

Emile Zolà la letteratura come denuncia sociale

da Il romanzo sperimentale, Prefazione: “Lo scrittore come operaio del progresso sociale”

da Assommoir, “L’alcool inonda Parigi”

Giovanni Verga. Cenni biografici, opere, poetica e tecnica narrativa; (impersonalità, eclissi

dell’autore, regressione, straniamento, darwinismo sociale)

Lettura, analisi e commento di:

dalle Novelle: ”Rosso Malpelo”

“La Lupa”

“La roba”

da I Malavoglia, Prefazione ossia I”vinti” e la “fiumana del progresso”

“Il mondo arcaico e l’irruzione della storia”

“I Malavoglia e la comunità del villaggio: valori ideali e interesse Economico”

“La conclusione del romanzo: addio al mondo pre-moderno”

Approfondimenti. Microsaggio: La struttura dell’intreccio

Microsaggio: Il tempo e lo spazio nei Malavoglia

da Mastro don Gesualdo esempio di self-made man; “La morte di Mastro Don Gesualdo”

Il Decadentismo

Caratteri generali del movimento: manifesti, temi, contesto storico-culturale.

Lettura, analisi e commento di:

da C. Baudelaire: “Corrispondenze”

“L’albatro”

“Spleen”

da P. Verlaine :: “Arte poetica”

Gabriele D’Annunzio

Cenni biografici, opere, poetica, contesto socio-culturale.

Lettura, analisi e commento di:

da Il piacere : “Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti”

da Alcjone: “La sera fiesolana”

“Le stirpi canore”

“Meriggio”

“La pioggia nel pineto”

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Giovanni Pascoli

Cenni biografici, opere, poetica, contesto socio-culturale.

Lettura, analisi e commento di:

da Il fanciullino, “Una poetica decadente”

da Mirycae: “Temporale”

“Il lampo”

“I puffini dell’Adriatico”

“Novembre”

“Arano”

“X Agosto”

“Dall’argine”

“L’assiuolo”

da Canti di Castelvecchio : “La siepe”

“Il gelsomino notturno”

“Nebbia”

Da I Discorsi: “La grande proletaria si è mossa”(Barga) ossia il nazionalismo pascoliano.

I maestri della modernità novecentesca

Italo Svevo Cenni biografici, opere, poetica, tecniche narrative, contesto socio.culturale.

Lettura, analisi e commento di :

da La coscienza di Zeno: “La morte del padre”

“ La scelta della moglie e l’antagonista”

“La morte dell’antagonista”

“Psico-analisi”

“La profezia di un’apocalisse cosmica”

Approfondimento. Microsaggio: Il monologo di Zeno e il flusso di coscienza nell’Ulisse di Joyce.

Luigi Pirandello

Cenni biografici, opere, poetica, chiavi di lettura (il vitalismo, la critica all’idea di identità

individuale, la trappola della vita sociale, il relativismo conoscitivo)

Lettura, analisi e commento di:

da L’umorismo: “L’umorismo come sentimento del contrario”

da Il fu Mattia Pascal: “La costruzione della nuova identità e la sua crisi”

da Novelle per un anno: “Lumìe di Sicilia”

“Ciaula scopre la luna”,“

“Il treno ha fischiato”

“La signora Frola e il signor Ponza, suo genero”

Visione parziale in DVD della commedia “Così è (se vi pare)”

Il Futurismo e Filippo Tommaso Marinetti: il “Manifesto tecnico della letteratura futurista”

Lettura da Zang tuum tumb: “Bombardamento”

Aldo Palazzeschi: “E lasciatemi divertire!”

Un itinerario nella poesia del Novecento: Ungaretti, Montale e Saba.

Giuseppe Ungaretti. Cenni biografici, opere, poetica, contesto storico-culturale.

La poesia va al fronte: la posizione ambivalente di Ungaretti.

Lettura, analisi e commento di:

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da L’allegria : “Pellegrinaggio”

“In memoria”

“Il porto sepolto”

“Veglia “

“Sono una creatura”

“San Martino del Carso”

“Commiato”

“Soldati”

“Mattina”

“Vanità”

Argomenti di Letteratura del Novecento che verranno svolti dopo la data del 15 maggio.

1. Eugenio Montale. Cenni biografici, opere, poetica, contesto storico-culturale.

La poesia tra l’attesa di un’epifania, il travaglio della vita, l’inganno della realtà.

Lettura, analisi e commento di:

da Ossi di seppia:

“I limoni”

“Meriggiare pallido e assorto”

“Spesso il male di vivere ho incontrato”

“Non chiederci la parola”

“Forse un mattino andando in un’aria di vetro”

La figura femminile: lettura e commento dei seguenti testi:

“La casa dei doganieri”

“Ti libero la fronte dai ghiaccioli”

“Se t’hanno assomigliato”

“Ho sceso, dandoti il braccio”

“Primavera hitleriana”

2. Umberto Saba Cenni biografici, opere, poetica, contesto storico-culturale.

La poesia per “l’uomo di sempre”

Lettura, analisi e commento di:

dal Canzoniere: “La capra”

“Trieste”

“Città vecchia”

“Mia figlia”

“Amai”

DANTE ALIGHIERI: introduzione alla terza cantica della Divina Commedia, lettura e analisi

guidata dei seguenti canti:

Paradiso: canti I - III – VI - XI – XV- XXXIII

Visione guidata di: “Roberto Benigni legge il XXXIII canto del Paradiso”.

TIPOLOGIE DELLE VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

Tipologie A, B, C, D (analisi del testo, saggio breve e articolo di giornale, tema storico e di ordine

generale)

Questionari a risposta aperta

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Simulazione prima prova d’esame

Valutazioni orali attraverso interrogazioni

Valutazioni scritte attraverso le tipologie previste per la prova scritta dell’Esame di Stato, in

particolare l’analisi del testo e l’articolo di giornale o il saggio breve

I criteri per la misurazione dei risultati delle singole prove hanno tenuto conto, nel rispetto dei

criteri adottati nell’area disciplinare, dei seguenti aspetti:

1. competenze linguistiche: uso corretto ed appropriato della lingua sia nell’elaborato scritto sia

nell’esposizione orale, possesso della terminologia disciplinare specifica, capacità di comunicare i

contenuti minimi ordinati secondo passaggi logici

Livello di sufficienza:

Lo studente sa esporre in modo organico e corretto i contenuti del testo elaborato e/o di un discorso

Livello di eccellenza:

Lo studente sa produrre con sicurezza testi diversi utilizzando le conoscenze e rielaborandole in

maniera critica e originale/ sa argomentare oralmente utilizzando le conoscenze e rielaborandole in

maniera critica e originale

2. conoscenze: conoscenza dei contenuti essenziali, capacità di analisi dei testi e loro

contestualizzazione.

Livello di sufficienza:

Lo studente sa riconoscere in un testo i contenuti essenziali e le fondamentali strutture stilistico-

retoriche.

Livello di eccellenza:

Lo studente sa individuare con sicurezza contenuti e stili specifici di un autore o di una corrente

letteraria.

3. comprensione: comprensione dei contenuti essenziali di un testo, capacità di operare

collegamenti e comparazioni; capacità di approfondimento dei contenuti, capacità di

argomentazione e ragionamento, capacità di rielaborazione personale, autonomia di giudizio critico.

Livello di sufficienza:

Lo studente sa collegare il testo con lo specifico contesto.

Livello di eccellenza:

Lo studente è in grado di stabilire autonomamente relazioni fra tematiche letterarie e i diversi

contesti storico-sociali-artistici.

La valutazione finale ha tenuto conto, oltre che delle singole misurazioni, dei livelli di acquisizione

di conoscenze e competenze.

TESTI IN ADOZIONE

BALDI ,GIUSSO, RAZETTI, ZACCARIA, Il piacere dei testi, Paravia-Pearson, voll. 5 e 6; con allegato il

volume dedicato a Giacomo leopardi (monografico)

ALIGHIERI DANTE, Divina Commedia (La)- nuova edizione integrale, Jacomuzzi, ed. SEI.

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LATINO

Docente: Paola Magnani

OBIETTIVI

- Comprendere testi latini non complessi, individuando gli elementi sintattici, morfologici,

lessicali.

- Riconoscere le principali caratteristiche linguistiche e stilistiche dei testi letterari in

traduzione guidata

- Confrontare autori e testi letterari sul piano dei contenuti e dell' espressione (si è privilegiato

l’aspetto contenutistico del testo rispetto all’analisi linguistico-grammaticale)

- Contestualizzare le opere studiate

METODOLOGIA

- Gli argomenti sono stati presentati generalmente mediante lezione frontale partecipata.

Ampio spazio è stato dato al lavoro sul testo e alla riflessione sui contenuti nonché alla loro

possibile attualizzazione.

- Nell’ambito dell’analisi testuale si è inoltre cercato di attivare il consolidamento delle

conoscenze linguistiche relative a strutture morfosintattiche fondamentali.

- Lo studio della letteratura si è basato sulla lettura e l’analisi guidata di opere d’autore, o di

parti di esse.

CONTENUTI

Ovidio, l’ultimo elegiaco

Cenni alla biografia, opere, poetica, contesto storico.

Lettura in traduzione, analisi e commento di:

- da Amores: “In amore come in guerra” (I 9)

“L’arte di ingannare” (I)

- da Ars Amatoria: “Tecniche di seduzione ai giochi circensi” (I 135-164)

- da Heroides: “Briseide scrive ad Achille” (3, 1-22)

“Penelope scrive ad Ulisse”

“Ulisse scrive a Calipso”

- da Metamorfosi: “Il proemio” (I 1-4)

“Apollo e Dafne: metamorfosi con effetti speciali” (I 543-564)

“Narciso”(III): approfondimento “ Il narcisismo nella psicologia Freudiana”

“Piramo e Tisbe” (IV); approfondimento”Da Piramo e Tisbe a Romeo e

Giulietta”

Suggestioni letterarie: lettura individuale, analisi e commento di F. Kafka, La metamorfosi.

Tito Livio:tradizione annalistica e concezione storiografica

Cenni alla biografia, opere, finalità e caratteri ideologici dell’opera, fonti, contesto storico.

Lettura in traduzione, analisi e commento di:

da Ab urbe condita: “Lucrezia” (I)

“L’apologo di Menenio Agrippa”

Suggestioni pittoriche: analisi di dipinti dedicati a Lucrezia romana.

Seneca

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Cenni alla biografia; le opere, il pensiero, il contesto storico, le tematiche più significative.

Lettura in traduzione, analisi e commento di brani.

Riappropriarsi di sé e del proprio tempo:

“La galleria degli occupati” (De brevitate vitae 12,1-7; 13,1-3) in traduzione

“Il valore del passato” (De brevitate vitae 10,2-5) in traduzione

Vindica te tibi (Epistulae ad Lucilium 1, 1-5) in traduzione

Il rapporto con gli altri

“L’ira”( De ira I,1-4)

“La lotta contro l’ira” ( De ira III,13, 1-3)

Servi sunt, immo homines (Epistulae ad Lucilium) lettura integrale

Approfondimento: il rapporto dell’intellettuale con il potere imperiale. Lettura del brano “La morte

di Virgilio” di Hermann Broch

Tacito

Dagli “Annales”):

Liber XV, 62 - “Seneca: vi lascio l'immagine della mia vita”

Liber XV, 63 - “Gli ultimi istanti di Seneca”

Liber XV, 64 - “La morte di Seneca”

La voce degli umili e dei deboli: Fedro, Marziale

Fedro e la favola

Cenni alla biografia, opere, contesto storico; il genere “favola”, il prologo, la brevitas, la morale.

- Superior stabat lupus: la legge del più forte (I 1)

- La volpe e l’uva ( IV,3)

- Letture individuali a scelta

Marziale e l’epigramma

Cenni alla biografia, opere, contesto storico; il genere, i temi e lo stile.

- Miseria del cliente (IX 100)

- Una condizione umiliante (X 74)

- Tristezza e orgoglio dell’intellettuale (X 76; V 13; IX 73)

- La bellezza di Bilbili (XII, 18)

- Erotion (V, 34)

- La bella Fabulla (VIII, 79)

Petronio e Apuleio: realismo e simbolismo nella narrativa latina:

Petronio: il realismo del Satyricon

- dal Satirycon: lettura e commento dal paragrafo 29 al paragrafo 71; l’incontro alle terme,

l’inizio della cena, l’apparizione di Trimalcione, la presentazione di Fortunata, le portate in

tavola, i discorsi dei liberti, il testamento di Trimalcione.

Una fabula Milesia: “La matrona di Efeso” (paragrafi 110-112)

Suggestioni letterarie: da E. Auerbach, Mimesis, il realismo nella letteratura occidentale, lettura del

capitolo “Fortunata”, pagg. 30-38.

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Apuleio: curiositas e simbolismo nelle Metamorfosi libri XI

Cenni alla biografia, il processo per magia, gli intenti e lo stile.

Trama dell’opera e significato delle vicende di Lucio: un percorso che va dalla curiosità alla

conoscenza.

Lettura della fabula “Amore e Psiche”, analisi e commento.

Suggestioni letterarie: Erich Neuman, Amore e psiche. Un’ interpretazione della psicologia del

profondo, lettura di passi in parallelo.

TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

Le tipologie utilizzate per le verifiche scritte sono state le seguenti:

domande a risposte aperte/chiuse

mappe concettuali

testi da analizzare

brani di autori da commentare e contestualizzare

I criteri di valutazione adottati sono quelli concordati nel Dipartimento disciplinare.

Testo adottato: Garbarino, Pasquariello, Veluti Flos, vol. II, Paravia.

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STORIA

Docente: Davide Orsi

OBIETTIVI

COMPETENZE ABILITA’

- Conoscere e utilizzare il lessico specifico

- Localizzare gli eventi nello spazio e nel tempo

- Cogliere nessi di continuità/discontinuità

- Analizzare, confrontare fonti e interpretazioni

storiografiche

- Cogliere la significatività del passato per leggere

e interpretare il presente

- Sintetizzare e schematizzare

- Effettuare collegamenti interdisciplinari

- Esprimere quanto si è appreso/rielaborato in

modo pertinente e chiaro

- Scrivere- relazioni, saggi brevi, tema storico

- Uso di un linguaggio specifico.

- Lettura e interpretazione delle fonti

- Definizione di un evento storico.

- Uso consapevole del senso dello spazio e

del tempo.

- Individuare i diversi aspetti (sociali,

economici, politici) degli eventi storici.

- Saper stabilire relazioni tra gli eventi.

- Consapevolezza dell’importanza di

comprendere gli eventi storici in relazione al

presente e alla costruzione di una identità

culturale.

- Comunicare in modo corretto e chiaro

quanto si è appreso.

- Descrivere e collocare su base cartografica,

i principali Stati del mondo.

- Distinguere gli aspetti ambientali,

demografici, politico-economici e culturali

attraverso comparazioni

CONTENUTI

Unità 1. Il Risorgimento: i moti risorgimentali, il dibattito preunitario, le Guerre

d’Indipendenza.

Unità 2. L’Italia unita: dai governi di Destra e Sinistra storica alla crisi di fine secolo.

Il mondo all’inizio del 900: la seconda rivoluzione industriale, l’imperialismo, verso la

società di massa, le internazionali socialiste, la dottrina sociale della Chiesa, le tensioni

internazionali all’inizio del secolo.

Unità 3. L’età giolittiana: la questione sociale, la politica interna e il colonialismo italiano.

Unità 4. La Grande Guerra: le premesse, i fronti della guerra e il loro andamento,

l’intervento italiano, le svolte del 17, i caratteri di novità della guerra, l’esperienza della

guerra, la pace di Parigi. Letture da Hobsbawn, L’età degli imperi, sulle cause della Grande

Guerra. Esame delle fonti: Benedetto XV e l’“inutile strage”; i 14 punti di Wilson.

Unità 5. Il Dopoguerra e i totalitarismi. La Rivoluzione Russa e lo Stalinismo. Il Fascismo:

dal 1919 alle Leggi Fascistissime. La Crisi del ‘29 e il New Deal. La Repubblica di Weimar

e il Nazismo. Il Regime fascista. I Totalitarismi: letture di passi da H. Arendt, E. Gentile,

Carl J. Friedrich e Zbigniew Brzezinski.

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Unità 6. La Seconda guerra mondiale. Le crisi degli anni Trenta: la politica estera di

Giappone, Italia, Germania. La Seconda Guerra Mondiale: gli eventi bellici, la Resistenza in

Italia.

Dopo la consegna del presente documento si svolgeranno i seguenti argomenti:

Modulo CLIL: The Cold War: An Outline

Ulteriori approfondimenti:

Lezione, visita guidata e incontro con testimone sugli “Anni di piombo” (dott.ssa Cinzia

Venturoli).

TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

- Orali: interrogazioni ampie e articolate.

- Scritte: test tipo terza prova

COMPETENZE DESCRITTORI DEL LIVELLO

DI SUFFICIENZA

DESCRITTORI DEL

LIVELLO DI ECCELLENZA

Comprendere i nuclei

problematici dei diversi periodi

storici.

Comprendere il fatto storico

nella sua globalità.

Comprendere la problematicità

di ogni evento storico e

coglierne le molteplici valenze.

Ricostruire con lessico specifico e

in sintesi chiare e organiche i

fenomeni storici nelle varie

componenti sociali-economiche-

politiche-culturali alla luce delle

fonti storiche e valutazioni

critiche.

Ricostruire processi storici negli

elementi fondamentali.

Analizzare una fonte storica

semplice in sintesi corretta.

Ricostruire il fatto storico in

tutte le sue implicazioni usando

lessico specifico per elaborare

sintesi organiche e personali

dimostrando capacità critiche

nella interpretazione delle

fonti.

Contestualizzare fatti e fenomeni

storici e metterli in relazione con

le problematiche attuali.

Inserire fatti e fenomeni storici

nel loro contesto e cogliere

alcuni problemi ancora attuali.

Inserire fatti e fenomeni nel

loro contesto storico,

confrontarli con altri fatti e

fenomeni cogliendone con

sicurezza le dinamiche storico-

economico-culturali-sociali

dandone un giudizio personale

e motivato.

TESTO IN ADOZIONE

Testo adottato: De Luna, Meriggi, Sulle tracce del tempo. Il Novecento e il mondo contemporaneo,

Paravia Pearson.

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FILOSOFIA

Docente: Davide Orsi

OBIETTIVI

COMPETENZE ABILITA' ATTIVITA'

Saper utilizzare il lessico e le

categorie specifiche della

disciplina

Saper esporre in modo

organico

Saper concettualizzare

Saper contestualizzare

Saper problematizzare

Saper attualizzare

Saper argomentare

Saper giustificare e sostenere

il proprio pensiero

Acquisire consapevolezza e

comportamenti ispirati al senso

di responsabilità e convivenza

civile

Rielaborazione autonoma dei

contenuti

Avvio al pensiero critico

Apprendere e

comprendere il lessico

specifico della disciplina

Saper individuare i

concetti chiave

Operare collegamenti e

confronti

Saper lavorare sui testi

scritti: analisi, sintesi,

rielaborazione

Accettare punti di vista

differenti

Sapersi confrontare e

cooperare

Partecipare attivamente

e correttamente

all'esperienza scolastica

Lezioni frontali e interattive

Conversazioni, dialoghi e

dibattiti

Lettura e analisi di passi scelti di

autori

Elaborazione e utilizzo di mappe

concettuali

Esercizi strutturati e

semistrutturati

Lavoro di gruppo

Utilizzo fonti multimediali

Attività di laboratorio

Prove di verifica scritte e orali

CONTENUTI

Le reazioni all’hegelismo

Destra e Sinistra hegeliana (PowerPoint)

Il materialismo naturalistico di Feuerbach: l’essenza della religione, l’alienazione religiosa

Marx: l’analisi della religione, l’alienazione e il suo superamento, la concezione

materialistica della storia, la critica all’ideologia tedesca, i rapporti fra struttura e

sovrastruttura.

Il Marxismo italiano nel Novecento: Gramsci e il concetto di egemonia

Schopenhauer: il mondo come rappresentazione, il mondo come volontà, le vie di

liberazione

Kierkegaard: le tre possibilità esistenziali dell’uomo, l’uomo come progettualità e

possibilità, la fede come rimedio alla disperazione.

Il positivismo

Comte: la legge dei tre stadi, il culto della scienza

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J.S. Mill: il metodo induttivo, le scienze dell’uomo, l’utilitarismo etico, il valore della libertà

individuale, la tutela della libertà di opinione

Nietzsche

La nascita della tragedia: apollineo e dionisiaco, la critica a Socrate

La fase critica e illuministica: la filosofia del mattino, la morte di Dio, nichilismo, la

decostruzione della morale occidentale, l’analisi genealogica dei principi morali, la morale

degli schiavi e quella dei signori,

L’oltreuomo e l’eterno ritorno

La psicoanalisi di Freud e lo studio della società

Totem e tabù, la civilità e il suo fine, la morale come male necessario

Lettura e commento di un estratto dalla corrispondenza Einstein-Freud

Lo spiritualismo di Bergson

La critica al positivismo, la natura del tempo e la durata, memoria e ricordo, lo slancio vitale

e l’evoluzione creatrice, la contrapposizione fra metafisica e scienza, la morale e la religione

L’esistenzialismo di Sartre

La fase fenomenologica e gli scritti sull’immaginazione

L’essere e il nulla, La Nausea: l’analisi della coscienza, l’angoscia dell’esistenza, la nausea,

l’esistenzialismo è un umanismo

La sintesi fra marxismo ed esistenzialismo

Popper: fra filosofia della scienza e la difesa della democrazia

Il fallibilismo e falsicazionismo

La società aperta, la democrazia come procedura

TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

- Orali: interrogazioni ampie e articolate.

- Scritte: test tipo terza prova

TESTO IN ADOZIONE

Testo adottato: D. Massaro, La meraviglia delle idee, vol. 3, Milano-Torino, Pearson, 2015.

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SCIENZE UMANE

Docente: Silvana Giannetti

COMPETENZE ABILITA' ATTIVITA'

Sapersi orientare attraverso i

linguaggi propri delle Scienze

Umane nelle molteplici

dimensioni della relazione:

personale-sociale-naturale-

artificiale-ideale

Imparare ad imparare

Saper cogliere la complessità e la

specificità dei processi e dei

fenomeni umani

Sviluppare una particolare

attenzione per i processi educativi

e formativi

Comprendere l'importanza del

“bene comune”

Rapportarsi criticamente con il

mondo delle idealità e dei valori

propri delle differenti culture

Sviluppare un'adeguata

comprensione dei fenomeni

interculturali

Saper collaborare e partecipare

agendo in modo autonomo e

responsabile

Saper confrontare teorie e modelli

riguardanti l’ambito psicologico,

sociologico, antropologico,

pedagogico

Comprendere e spiegare il

cambiamento e la diversità

relativa ai modelli psicologici,

pedagogici, sociologici in una

dimensione diacronica (attraverso

il confronto tra epoche),

sincronica (attraverso il confronto

tra aree geografiche e culturali )

Saper esprimere con chiarezza

ed efficacia contenuti delle

scienze umane utilizzando il

lessico specifico delle discipline

(scritto e orale)

Saper lavorare sui testi scritti:

analisi, sintesi, rielaborazione

Saper analizzare e confrontare

documenti diversi

Saper operare collegamenti e

confronti

Saper individuare i concetti

chiave

Saper argomentare oralmente e

in forma scritta il proprio

pensiero

Saper descrivere comportamenti

individuali e sociali

Saper cogliere la specificità e la

dinamicità dei modelli

Saper riconoscere i modelli

scientifici soggiacenti alla

descrizione di una realtà

personale e storico-sociale

Saper valutare la qualità delle

argomentazioni portate a

sostegno di un modello

Accettare punti di vista

differenti

Sapersi confrontare e cooperare

Partecipare attivamente e

correttamente all'esperienza

scolastica

Lezioni frontali e interattive

Conversazioni, dialoghi e

dibattiti

Lavoro di gruppo

Lettura e analisi di passi

scelti di autori

Elaborazione e utilizzo di

mappe concettuali

Utilizzo di strumenti

multimediali e di testi di vario

genere

Esercizi strutturati e

semistrutturati

Ricerche individuali e di

gruppo

Elaborazione di testi scritti

(quesiti, sintesi, temi)

Utilizzo audiovisivi

Visite guidate

Prove di verifica scritte ed

orali

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CONTENUTI

ANTROPOLOGIA

Unità 1 Culture in viaggio

1.1 L’antropologia del mondo contemporaneo

1.2 Locale e globale

1.3 Media e comunicazione globale

Testi

“Luoghi e non-luoghi” di M. Augé

“Che cos’è la globalizzazione culturale?” di U. Hannerz

1.4 L’antropologia della contemporaneità

Le critiche al concetto di cultura

La dimensione individuale

Testi

“La prospettiva individuale” di U. Hannerz

“Ripensare la cultura” di U. Hannerz

1.5 L’etnografia nel mondo contemporaneo

A che cosa serve l’etnografia? Il primato dell’interazione. L’incorporazione

4.8 Antropologia dello sviluppo

Critica all’idea di sviluppo

Latouche e la decrescita

SOCIOLOGIA

Unità 3.9 La Scuola di Francoforte (nel testo del 4° anno)

Unità 2 Le dimensioni sociali della globalizzazione

2.1 La mondializzazione dei mercati

2.2 Le megalopoli delle periferie del mondo

2.3 Il multiculturalismo

Terrorismo e guerra globale (fotocopie fornite dalla docente)

2.5 Rischio, incertezza, identità e consumi

Testi

“L’irresistibile ascesa di una parola” di A. Dal Lago

“Il rischio per le democrazie” di E. Rutigliano

2.6 La sociologia contemporanea

2.7 Zygmunt Bauman

2.8 Ulrich Beck

Testi

“Il paradigma dell’incertezza” di Z. Bauman

A. Touraine “La fine del sociale” (fotocopia fornita dalla docente)

2.10 Tecniche della ricerca sociale

Unità 3.2 Il Welfare

Breve storia dello Stato sociale

Gli ambiti

Gli ultimi decenni e lo Stato sociale nella globalizzazione

Il Terzo Settore

(fotocopie fornite dalla docente)

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Terzo settore - beni relazionali-capitale sociale

PEDAGOGIA

Unità 5 Filosofia, pedagogia e scuola fra Ottocento e Novecento

La Riforma Gentile durante il governo di Mussolini

Unità 6 Pragmatismo ed attivismo

6.2 Società nuova, nuova educazione

6.4 All’origine della scuola attiva

J. Dewey

(ppt fornita dalla docente)

Esperienza-strumentalismo- migliorismo

Società-Scuola- Democrazia

Approfondimento “Il mio credo pedagogico”

Unità 7 Esperienze di pedagogia progressiva in Europa

7.4 Nuovi approcci alla pedagogia e alla didattica

Edouard Claparède e l’educazione su misura

Célestin Freinet e il metodo naturale

J. Piaget: uno scienziato epistemologo per l’educazione

Teoria dello sviluppo cognitivo

Unità 8 Esperienze pedagogiche innovative in Italia

8.2 Sperimentazioni pedagogico-educative in Italia

Don Milani e la Scuola di Barbiana

8.4 Maria Montessori – ricerca, passione, sperimentazione educativa

Teoria pedagogica e metodo

La Casa dei Bambini

L’educazione alla pace

Testo “La prima Casa dei bambini” di M. Montessori

Unità 9 Dalla pedagogia alle scienze dell’educazione

9.1 Dalla maieutica di Socrate alle scienze dell’educazione

9.2 L’educazione come percorso di sviluppo della personalità

9.3 Educazione e vissuto

9.6 Dopo la scuola attiva: J. S. Bruner

La critica a Dewey- Il nuovo corso

Dal cognitivismo al culturalismo

Strutturalismo e costruttivismo sociale

“La cultura dell’educazione” ( ppt fornita dalla docente)

Unità 10 Tematiche e prospettive dell’educazione attuale

10.1 Società e scuola di massa

10.2 L’handicap: questione dell’educazione e questione sociale

10.6 Innovazioni tecnologiche ed educazione

E. Morin e il paradigma della complessità.

Educazione al “pensiero complesso” (ppt fornita dalla docente)

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Tematiche

Educazione alla multiculturalità: l’interculturalità

Mantovani “Passi verso l’educazione interculturale”

“Le caratteristiche dell’educazione interculturale”

(fotocopie fornite dalla docente)

Educazione inclusiva-didattica individualizzata

Diritto all’istruzione- integrazione-inclusione

Rosy Nardone-Università di Chieti “Verso l’educazione inclusiva” ppt

Educazione alla cittadinanza

E. Morin “Apprendere a diventare cittadini” cap. 6 de “La testa ben fatta”

M. Nussbaum “Educare al profitto o alla libertà?” (da “Non per profitto”)

(fotocopie fornite dalla docente)

Manghi “La società mondo”(da “Educarci alla società mondo”)

(fotocopie fornite dalla docente)

Lettura integrale di

E.Morin La testa ben fatta Raffaello Cortina editore

M.Recalcati L’ora di lezione Einaudi

TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

Prove scritte semistrutturate, temi, quesiti, sintesi, prove orali, relazioni orali su testi di vario tipo.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Livello di sufficienza

Conoscere, comprendere e utilizzare il lessico e le categorie essenziali delle scienze umane

Produrre elaborati pertinenti e corretti

Utilizzare i contenuti delle scienze umane per descrivere processi e fenomeni umani

Livello di eccellenza

Padroneggiare e utilizzare il lessico e le categorie delle Scienze Umane in modo autonomo

Produrre elaborati completi, originali e critici

Utilizzare i contenuti delle Scienze Umane per comprendere la complessità dei processi e dei

fenomeni umani

TESTO IN ADOZIONE

V. Matera- A. Biscaldi- M. Giusti Il manuale di Scienze Umane 5° anno Ed. Marietti Scuola

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SCIENZE NATURALI

Docente: Grossi Maria

PREMESSA Il corso di Scienze Naturali del 5° anno prevede lo studio delle Scienze della Terra (principali

aspetti della dinamica endogena), delle Biomolecole e di elementi di Biologia Molecolare.

Considerato il monte ore settimanale estremamente ridotto (2 ore) e le molteplici attività curriculari

ed extracurricolari effettuate dalla classe, gli argomenti trattati sono stati semplificati e sviluppati in

modo schematico utilizzando il linguaggio tecnico – specifico essenziale. Avendo a disposizione

due diversi testi si è scelto di trattare gli argomenti laddove erano sviluppati in modo più chiaro e

semplice, al fine di agevolare gli studenti nella comprensione. La finalità perseguita è stata quella di

ottemperare agli obiettivi specifici di apprendimento dell’indirizzo del Liceo delle Scienze Umane

(profilo di uscita): la costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali degli

studenti.

OBIETTIVI GENERALI

Fornire un bagaglio di conoscenze scientifiche mirato a favorire la comprensione del mondo

attuale.

Far acquisire i fondamenti del linguaggio scientifico.

Far acquisire una corretta metodologia di indagine.

Affinare le capacità di rielaborazione personale.

OBIETTIVI SPECIFICI

Far cogliere i delicati equilibri del sistema Terra che oggi, ancor più del passato, costituiscono i

presupposti indispensabili per affrontare in modo razionale le molteplici problematiche del

territorio.

Stimolare gli studenti ad assumere comportamenti corretti e responsabili riguardo ai rischi

naturali (rischio vulcanico, rischio sismico).

Illustrare le principali caratteristiche e funzioni delle biomolecole facendo emergere

l’importanza che rivestono nella nostra alimentazione.

Far cogliere come gli esseri viventi siano guidati nel loro sviluppo e nel loro funzionamento

dall’informazione contenuta nel codice genetico e come questa viene conservata e trasmessa

grazie agli acidi nucleici.

Fare riflettere su come le nuove tecnologie potranno avere importanti ricadute in vari settori

della nostra vita e al tempo stesso possano anche generare perplessità e timori.

CONTENUTI

SCIENZE DELLA TERRA

Modulo 1 : La litosfera (testo: Viaggio nelle Scienze Naturali 2 – Bianchi, Levi, pag 268

Le rocce

Le rocce ignee : come si formano (Il processo litogenetico magmatico). Rocce intrusive, effusive,

vetri vulcanici. Classificazione dei rocce ignee in base al contenuto in silice.

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Le rocce sedimentarie: come si formano (il processo litogenetico sedimentario). Rocce clastiche,

organogene e chimiche.

Le rocce metamorfiche: come si formano (il processo litogenetico metamorfico). Metamorfismo di

contatto, cataclastico e regionale.

Il ciclo delle rocce

Modulo 2 : La dinamica della crosta terrestre (testo: Percorsi di scienze naturali - Curtis, Barnes,

pag T 2)

Wegener e la teoria della deriva dei continenti.

L’interno della Terra.

Il flusso di calore e il campo magnetico terrestre.

I movimenti delle placche e le loro conseguenze

Modulo 3 : I fenomeni vulcanici (testo: Percorsi di scienze naturali - Curtis, Barnes, pag T 18)

Vulcani centrali e vulcani lineari.

I vulcani e i magmi (composizione chimica del magma, sue caratteristiche).

Le diverse tipologie di vulcani: vulcani lineari, a scudo e stratovulcani. Altre strutture vulcaniche: i

coni di scorie e le caldere.

I tipi di eruzione vulcanica: eruzioni effusive ed esplosive.

La localizzazione dei vulcani.

I principali vulcani italiani.

I fenomeni vulcanici secondari: geyser, sorgenti idrotermali, fumarole, mofete

Modulo 4 : I fenomeni sismici (testo Percorsi di scienze naturali - Curtis, Barnes, pag T 36)

Origine dei terremoti: il modello del rimbalzo elastico.

Ipocentro ed epicentro.

Le onde sismiche: le onde P, le onde S e le onde superficiali.

Il sismografo e il sismogramma.

La “forza di un terremoto”: la magnitudo e la scala Richter, l’intensità e la scala MCS.

La distribuzione dei terremoti nel mondo.

Il rischio sismico in Italia.

LE BIOMOLECOLE Modulo 1 : Elementi di chimica organica (testo: Viaggio nelle Scienze Naturali 2 – Bianchi, Levi,

pag 238)

Caratteristiche del carbonio. Le principali classi di idrocarburi: alcani, alcheni (il doppio legame),

alchini (il triplo legame). I principali gruppi funzionali: riconoscimento dei gruppi alcolico,

aldeidico, chetonico, carbossilico, amminico).

La chimica dei viventi. Condensazione e idrolisi.

Modulo 2 : I carboidrati (testo: “ Percorsi di scienze naturali” - Curtis, Barnes, pag. 20)

Caratteristiche e funzioni.

Classificazione: monosaccaridi, disaccaridi e polisaccaridi.

La glicemia. Il glicogeno come riserva di glucosio (glicogenolisi e glicogenosintesi).

Modulo 3 : I lipidi

Classificazione dei lipidi e loro funzioni.

Trigliceridi, fosfolipidi, steroidi (ormoni steroidei e colesterolo).

I fosfolipidi e le membrane cellulari.

I lipidi come fonte di energia. Grassi saturi e insaturi.

Modulo 4 : Le proteine

Le proteine: polimeri di aminoacidi. La struttura dell’aminoacido. Il legame peptidico.

Le funzioni delle proteine.

Il Valore Biologico delle proteine alimentari.

La struttura delle proteine: struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria.

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Modulo 5: METABOLISMO CELLULARE (testo: “ Viaggio nelle sc. Naturali 2” – Bianchi,

Levi, pag 50 )

Il metabolismo: catabolismo ed anabolismo. Il ciclo dell'ATP. Il metabolismo dei glucidi: le due

tappe fondamentali della glicolisi, la fermentazione lattica, cenni sul ciclo di Krebs e fosforilazione

ossidativa.

BIOLOGIA MOLECOLARE Modulo 1 : Gli acidi nucleici DNA e RNA (testo: “ Viaggio nelle sc. Naturali 2” – Bianchi, Levi,

pag 2 )

Struttura e funzioni di DNA e RNA.

La duplicazione del DNA.

Dal DNA alle proteine . Il codice genetico. La sintesi proteica (trascrizione e traduzione.).

Cenni alle mutazioni genetiche.

Modulo 2 : L’ ingegneria genetica (testo “Viaggio nelle scienze naturali 2”– Bianchi, Levi pag 14)

La tecnologia del DNA ricombinante. I plasmidi e gli enzimi di restrizione. Come nasce un OGM.

Cenni alle applicazioni degli organismi geneticamente modificati. Piante e animali GM. I dubbi

sull’impiego di OGM.

La tecnica del DNA fingerprinting (Attività laboratoriale – Fondazione Golinelli)

TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

-Test oggettivi (con domande a scelta multipla, completamento, tabelle, domande aperte con

numero di righe imposto).

- Simulazioni di Terza Prova d'Esame di Stato secondo la tipologia B.

- Interrogazioni orali.

Per quanto riguarda i criteri di valutazione delle prove si sono seguiti criteri fissati dal Collegio dei

docenti e riportati nel P. O .F. d’ Istituto.

TESTI IN ADOZIONE

Testi adottati. Curtis, Barnes, Schneck, Flores, Gandola, Odone. “Percorsi di scienze naturali” – Dalla tettonica

alle biotecnologie. Zanichelli.

Bianchi, Levi, Frank, Wysession, Yancopoulos. “Viaggio nelle scienze naturali 2”. Lynx.

Altri sussidi Presentazioni in power point, video

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LINGUA STRANIERA: INGLESE

Docente: Olivia Prevoli

OBIETTIVI/COMPETENZE

- consolidare le conoscenze degli anni precedenti, migliorare le abilità ricettive e produttive,

insistendo anche sull'arricchimento lessicale;

- saper discutere su argomenti di attualità o di letteratura operando confronti interdisciplinari,

impiegando le strutture linguistiche in modo corretto con un lessico appropriato;

- sapersi accostare con un certo atteggiamento critico ai testi proposti, operando confronti e

collegamenti;

- saper interpretare e analizzare messaggi orali e scritti, cercando di reperire le informazioni

essenziali per operare opportune sintesi;

- saper produrre testi scritti reimpiegando strutture e funzioni linguistiche in modo corretto, tale

da non compromettere la comprensione dei messaggi, su argomenti di attualità o di letteratura, a

partire da un testo di base (prove semi-guidate);

- saper riprodurre i fonemi noti in modo corretto e comprensibile, pur senza una pronuncia o una

intonazione perfette.

TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

- questionari scritti (open questions) su argomenti di LETTERATURA e ATTUALITÀ (solo

“reading comprehension”);

- questionari orali sugli argomenti di LETTERATURA durante le normali interrogazioni in

classe.

- scala da 0 a 10 applicata per intero alle verifiche di tipo oggettivo (verifiche strutturate

somministrate negli anni precedenti)

- i voti da 1 a 7/8 nelle comprensioni scritte con domande a risposta chiusa e/o aperta

I voti 9 e 10 rappresentano l’eccellenza data da rielaborazione personale dei contenuti e uso

particolarmente corretto delle strutture morfosintattiche (soprattutto nelle domande a risposta

aperta, che implicano commenti più personali).

- soglia della sufficienza nelle prove strettamente oggettive: 2/3 delle risposte esatte (prove

strutturate);

- soglia della sufficienza (“open questions”): globale comprensione della consegna, risposte non

rielaborate, ma puntuali e pertinenti e uso corretto delle strutture, tale da non compromettere la

comprensione dei messaggi; assenza di apporti personali.

- oltre la sufficienza - “open questions” di tipo specifico-letterario: voti da 1 a 7/8 per

conoscenza dei contenuti, risposte puntuali e pertinenti, pur con un impiego non sempre corretto

delle strutture linguistiche e apporti personali solo parziali.

I voti 9 e 10 rappresentano l’eccellenza data da conoscenza approfondita dei contenuti, impiego

corretto e appropriato delle strutture linguistiche e apprezzabili apporti personali.

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CONTENUTI

Lettura e commento dei testi qui di seguito elencati

1. THE ROMANTIC AGE – INDUSTRIAL SOCIETY page 98 (solo pezzo in verde) +

EMOTION VS REASON page 112 - A NEW SENSIBILITY page 113 – THE EMPHASIS ON

THE INDIVIDUAL page 114.

2. PRE-ROMANTIC AND ROMANTIC POETRY

WILLIAM BLAKE - “LONDON” – pages 99-100-101 (breve commento alla poesia -

appunti alla lavagna)

WILLIAM WORDSWORTH - “I WANDERED LONELY AS A CLOUD”- pages 116

- 117 (breve commento alla poesia – appunti alla lavagna)

S. TAYLOR COLERIDGE - “THE RIME OF THE ANCIENT MARINER” – pages

119-120-121 -122-123 - (commenti integrati con appunti alla lavagna);

3. THE VICTORIAN AGE – LIFE IN THE VICTORIAN TOWN page 150 (solo prima parte) –

THE VICTORIAN COMPROMISE page 154 – THE VICTORIAN NOVEL - page 155

4. CHARLES DICKENS - “HARD TIMES”/ (“The Definition of a Horse”)/ commento alla

lavagna + “COKETOWN” pages 151-152 (solo prima parte)/commento in fotocopia

5. END-OF-THE-CENTURY AESTHETICISM – NEW AESTHETIC THEORIES page 182 –

WALTER PATER AND THE AESTHETIC MOVEMENT – page 184 + THE PRE-

RAPHAELITE BROTHERHOOD (solo cenni) page 182

6. OSCAR WILDE – “THE PICTURE OF DORIAN GRAY”/(“DORIAN’S DEATH” – lines 61

to 141) - pages 185 (cenni ai momenti salienti nella vita dell’autore) -186-188-189-190

7. THE MODERN AGE – A DEEP CULTURAL CRISIS - page 248 + THE MODERN

NOVEL/MODERNIST WRITERS pages 250-251

8. JAMES JOYCE – “DUBLINERS” / (“EVELINE”) pages 265-266-267-268-269 (+ commento

fornito in fotocopia) - solo cenni a “ULYSSES”/short extract on page 251 “THE

FUNERAL”

9. MODERNIST POETRY - T.S. ELIOT AND THE ALIENATION OF MODERN MAN– “THE

WASTE LAND” page 244 + extract in fotocopia “HERE THERE IS NO WATER BUT

ONLY ROCK” + commento fornito in fotocopia

10. THE POST-WAR NOVEL – THE DYSTOPIAN NOVEL - GEORGE ORWELL –

“NINETEEN EIGHTY-FOUR” / (“BIG BROTHER IS WATCHING YOU!”) pages 304-305-

306-307 + commento fornito in fotocopia

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11. THE THEATRE OF THE ABSURD page 310 (solo “Literary Language”) – S. BECKETT –

“WAITING FOR GODOT”/ (“NOTHING TO BE DONE”) pages 311-312-313

12. F. S. FITZGERALD and the DECAY OF THE AMERICAN DREAM – “THE GREAT

GATSBY” – page 285 – solo cenni ad alcuni punti dell’extract “NICK MEETS GATSBY”

pp. 286-287-288

TESTO IN ADOZIONE

COMPACT PERFORMER – Culture & Literature - Volume Unico – / M. Spiazzi – M.

Tavella – M. Layton – Zanichelli

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MATEMATICA

Docente: Sofia Regina

OBIETTIVI

utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate

riconoscere e costruire relazioni

matematizzare semplici situazioni

comprendere le strutture di semplici formalismi matematici

adoperare i linguaggi e gli strumenti introdotti

organizzare il sapere per affrontare nuove conoscenze

CONTENUTI

Grafici e funzioni

Funzioni e intervalli

Lettura dal grafico delle caratteristiche di una funzione

Funzioni pari e dispari

Classificazione delle funzioni algebriche intere, frazionarie, razionali, irrazionali,

trascendenti

Il concetto di dominio

Determinazione e rappresentazione su un Riferimento Cartesiano del dominio

Determinazione e rappresentazione su un Riferimento Cartesiano delle intersezioni con gli

assi e del segno

L’analisi infinitesimale

I limiti

Calcolo dei limiti, forme indeterminate

Definizione di funzione continua

Asintoti verticali, orizzontali e obliqui (solo nel caso di funzioni razionali)

Il calcolo differenziale

Introduzione del calcolo differenziale

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Definizione di rapporto incrementale

Definizione di derivata di una funzione

Interpretazione geometrica di derivata di una funzione

Funzioni derivate di alcune funzioni elementari

Derivata del prodotto di una costante per una funzione

Derivata della somma di due funzioni

Derivata del prodotto di due funzioni e derivata del quoziente di due funzioni

Derivata della funzione composta

Ripresa e completamento dello studio di funzioni razionali intere e fratte (dominio,

simmetrie, intersezioni con gli assi, segno, limiti, intervalli in cui la funzione è

crescente/decrescente, massimi e minimi relativi)

CRITERI DI VALUTAZIONE

Conoscenza dei contenuti specifici

Capacità di usare gli stessi nella risoluzione degli esercizi

Corretto uso del formalismo matematico

In particolare è stato oggetto di valutazione:

Il diverso grado di difficoltà del contenuto richiesto

Il diverso grado di difficoltà di calcolo

L’ordine e la precisione della trattazione

Per quanto riguarda la valutazione complessiva, il docente ha tenuto conto dei seguenti fattori:

Valutazione delle singole verifiche

Miglioramento o peggioramento nel corso dell’anno del profitto scolastico

Livello di preparazione di base

Svolgimento dei compiti a casa, per valutare l’impegno

VERIFICHE

Verifiche scritte, interrogazioni scritte (riguardanti definizioni, giustificazioni di proprietà o di

regole), interrogazioni orali, simulazioni della terza prova dell’Esame di Stato.

TESTO IN ADOZIONE

M. Bergamini, A. Trifone; G. Barozzi – Matematica.azzurro 5S; Zanichelli editore

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FISICA

Docente: Sofia Regina

OBIETTIVI

osservare e identificare fenomeni fisici

riconoscere legami tra fenomeni diversi e saperli inquadrare nell'ambito delle teorie

scientifiche relative

essere in grado di affrontare e risolvere semplici problemi

essere consapevoli dei diversi aspetti del metodo sperimentale e del ruolo dei modelli nel

pensiero scientifico

essere consapevoli del ruolo delle principali scoperte, delle teorie scientifiche e di alcune

realizzazioni tecnologiche nel contesto culturale e nel periodo storico a cui sono legate

CONTENUTI

Le cariche elettriche

fenomeni elettrici

elettrizzazione

legge di Coulomb

Il campo elettrico

il vettore campo elettrico

le linee di forza

il potenziale elettrico

La corrente elettrica

conduzione nei solidi

leggi di Ohm

resistori in serie e in parallelo

effetto Joule

Il campo magnetico

campo magnetico

campi magnetici generati da correnti

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induzione elettromagnetica

Le onde elettromagnetiche

le equazioni di Maxwell

la velocità delle onde elettromagnetiche

lo spettro elettromagnetico

TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

Interrogazioni scritte e interrogazioni orali

Valutazione:

Conoscenza dei contenuti specifici

Capacità di usare gli stessi nella risoluzione degli esercizi

Corretto uso del formalismo e delle unità di misura

Capacità di sintesi e di stabilire collegamenti

Ordine e precisione della trattazione

Per quanto riguarda la valutazione complessiva, il docente ha tenuto conto dei seguenti fattori:

Valutazione delle singole verifiche e interrogazioni

Miglioramento o peggioramento nel corso dell’anno del profitto scolastico

Livello di preparazione di base

Svolgimento dei compiti a casa, per valutare l’impegno

TESTO IN ADOZIONE

Testi:

− “Fisica. Storia, realtà, modelli”, corso di Fisica per il quinto anno dei licei, S. Fabbri,

M. Masini, edizione SEI.

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STORIA DELL’ARTE

Docente: Daniele Quadrelli

OBIETTIVI

1. Acquisizione delle nozioni base

2. sviluppo logico-linguistico

3. Avviare alla lettura dell’opera d’arte

4. Acquisizione di un linguaggio specifico

Acquisizione delle nozioni di base

conoscenza della periodizzazione della storia e collocazione delle civiltà figurative, degli

stili, dei principali artisti e delle opere più significative

capacità di distinguere un’opera in base al loro linguaggio

conoscenza dei principali elementi iconografici che consentono di riconoscere il soggetto di

un’opera

Sviluppo logico-linguistico

sviluppare le capacità linguistiche e logiche sottese alla comprensione dei fenomeni artistici

arte come rappresentazione – saper mettere in relazione i processi percettivi e interpretativi

arte come comunicazione – distinguere e valutare i livelli di comunicazione

Avviare alla lettura dell’opera d’arte

saper riconoscere i parametri formali e stilistici

saper collocare l’opera all’interno di un dato periodo storico

CONTENUTI

NEOCLASSICISMO Inquadramento storico e caratteri stilistici

Antonio Canova: Teseo sul Minotauro;

Ebe

Paolina Borghese come Venere

vincitrice

Monumento funebre a Maria Cristina

d’Austria

Jacques-Louis David: Il giuramento degli Orazi;

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La morte di Marat

Bonaparte valica il Gran San Bernardo

Architettura e

urbanistica

PREROMANTICISMO

- Inquadramento storico e caratteri stilistici

Francisco Goya: Maja vestida e desnuda;

3 maggio 1808: fucilazioni alla

montagna del Principe Pio

La famiglia di Carlo IV

ROMANTIICISMO

FRANCESE

Inquadramento storico e caratteri stilistici

Théodore Géricault: La Zattera della Medusa;

Ritratti di alienati

Eugène Delacroix: La Libertà che guida il popolo

REALISMO

FRANCESE

Inquadramento storico e caratteri stilistici

Gustave Courbet: l'atelier del pittore

lo spaccapietre

fanciulle sulla riva della Senna

Jean-Francois Millet le spigolatrici

l’Angelus

MACCHIAIOLI

Inquadramento storico e caratteri stilistici

Giovanni Fattori: Il campo italiano dopo la battaglia di

Magenta

La ronda dei bagni Palmieri

NATURALISMO FRANCESE

Edouard Manet: Olympia

Colazione sull'erba;

Il bar delle Folies-Bergère

IMPRESSIONISMO caratteri stilistici

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Claude Monet: La cattedrale di Rouen;

Impressione, sole nascente;

lo stagno delle ninfee;

Edgar Degas la lezione di ballo

Assenzio

La tinozza

TENDENZE POSTIMPRESSIONISTE

Paul Cézanne: la montagna Sainte-Victoire

due giocatori di carte

Georges Seurat (cenni): una domenica pomeriggio all’isola della

Grande Jatte

Paul Gauguin il Cristo giallo

visione dopo il sermone

la Orana Maria

da dove veniamo?chi siamo? Dove stiamo

andando?

Vincent Van Gogh la camera dell’artista ad Arles

i mangiatori di patate

autoritratti

ritratto del dottor Gachet

campo di grano con volo di corvi

DIVISIONISMO

Gaetano Previati

(cenni) maternità

madonna dei gigli

la danza delle ore

il giorno che sveglia la notte

il sogno

Giovanni Segantini ave Maria a trasbordo

le due madri

le cattive madri

Angelo Morbelli Stazione di Milano

Per ottanta centesimi

La risaia

Il Natale dei rimasti

Giuseppe Pelizza da

Volpedo Gli ambasciatori della fame

Fiumana

Quarto Stato

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ART NOUVEAU, LIBERTY, SECESSIONE VIENNESE, MODERNISMO CATALANO

Gustav Klimt: il bacio;

Antoni Gaudì (cenni): casa Vicens;

Finca Guell;

Palazzo Guell;

Palazzo Calvet;

Parco Guell;

Sagrada Familia

CUBISMO E PICASSO

Picasso (cenni) les demoliselles d’Avignon

la Vita

Gertrude Stein

Guernica;

las meninas;

poveri in riva al mare;

pasto frugale

FUTURISMO caratteri stilistici

Umberto Boccioni materia – 1912

stati d’animo: gli addii – 1911

città che sale

forme uniche nella continuità dello spazio –

1913

visioni simultanee

Giacomo Balla dinamismo di un cane al guinzaglio – 1912

bambina che corre sul balcone

REALISMO TEDESCO (cenni)

George Grosz café;

i pilastri della società

Otto Dix metropolis

DALL’ASTRATTISMO AL RAZIONALISMO (*) (cenni)

Vasilij Kandinskij improvvisazione 26 – 1912;

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quadro con arciere - 1909;

composizione VII – 1913

composizione VIII – 1923

Kazimir Malevic composizione suprematista – 1913

Piet Mondrian composizione A - 1919

Walter Gropius Nuova sede della Bauhaus

Le Corbusier: Ville Savoye;

le modulor;

APPROFONDIMENTI

ARTE E SVILUPPO SCIENTIFICO NELL’800

Arte e fotografia

Percezione visiva e cromatismo

INTERVENTI URBANISTICI NELLA SECONDA META’ DELL’800 (cenni)

Parigi e il piano Haussmann

Vienna e il Ring

Piano urbanistico per Barcellona – ing. Ildefonso Cerdà

ARTE E FASCISMO (*)

Marcello Piacentini città universitaria – Roma 1932-35

palazzo della civiltà italiana – Roma 1938-

42

Giuseppe Terragni la casa del Fascio – Como 1933-36 Mario Sironi l’allieva – 1924

la Giustizia tra la Legge e la Forza – 1936-37

le opere e i giorni – 1915 Arnaldo Carpanetti le tre semine 1935 Interventi urbanistici le città nuove: bonifica dell’agro pontino

(*) – argomenti che verranno trattati dopo il 15 maggio

METODOLOGIA

La Storia dell’Arte è una sistematizzazione di ciò che noi conosciamo dell’attività artistica svolta

nel passato. La Storia trova la sua forma di rappresentazione del “racconto” e questo deve puntare

su due obiettivi fondamentali:

1. la comprensione dell’evoluzione storica dell’arte;

2. la comprensione del raccordo tra arte e civiltà.

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La scelta degli argomenti da presentare nelle lezioni discende ovviamente dalla programmazione. In

ogni caso, nella presentazione di un nuovo periodo storico o fenomeno artistico, si avrà cura di

seguire la seguente scansione logica:

1. spiegazione del periodo visto nel suo complesso specificando: limiti cronologici, elementi

formali o stilistici, contenuti poetici, confronto con il o i movimenti che lo hanno preceduto

o coevi;

2. individuazione dei principali artisti di quel periodo o di quella corrente;

3. individuazione delle opere paradigmatiche;

4. spiegazione di quei concetti che il nuovo movimento artistico viene ad introdurre nel modo

di intendere o praticare l’arte.

Lezione frontale, lettura testi, lettura guidata dell’opera d’arte

STRUMENTI

Libro di testo, visione delle opere attraverso filmati o video proiezioni, fotocopie e foto da altri testi.

Fruizione diretta grazie a visite didattiche sul territorio.

VERIFICHE E VALUTAZIONE

Verranno effettuate almeno 2 prove per periodo didattico (trimestre e pentamestre) sotto forma di

questionario, test, verifiche scritte e verifiche orali sugli argomenti trattati.

TESTO IN ADOZIONE

AA.VV. – DOSSIER ARTE - Vol. 3 – dal Neoclassicismo all’arte Contemporanea -

Edizioni GIUNTI SCUOLA

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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Docente: Bonatti Paolo

OBIETTIVI

Sviluppare la capacità di organizzare una lezione di Educazione Motoria

in vari gruppi sociali (bambini, adulti, anziani, portatori di handicap)

Conoscere e praticare almeno due discipline individuali e due di squadra.

Migliorare le qualità fisiche (mobilità articolare, velocità, forza, resistenza)

Incrementare l'agilità e la destrezza, l'equilibrio e la coordinazione dinamica generale e

segmentaria.

CONTENUTI

Attività sportive di squadra: Pallavolo, Pallamano, Pallacanestro, Tamburello e Calcetto

Attività sportive individuali: badminton, atletica (salto in lungo, corsa veloce), Tiro con l’arco

Attività sportive individuali a corpo libero e progressioni ai grandi attrezzi

Percorsi

Preacrobatica: capovolte, capovolte in tuffo, salto avanti.

Salti sul materasso e salti in basso

Programma teorico

La teoria dell’allenamento: le capacità organico-muscolari; l’allenamento (la definizione e il

concetto); il carico allenante; i mezzi e i momenti dell’allenamento; i principi dell’allenamento; il

riscaldamento.

La forza: definizione e classificazione; i regimi di contrazione; le esercitazioni e i metodi di

allenamento; i principi dell’allenamento della forza.

La velocità: definizione e classificazione; i metodi di allenamento.

La resistenza: definizione e classificazione; i fattori della resistenza; i metodi di allenamento.

La flessibilità: definizione e classificazione; flessibilità attiva e passiva; metodi di allenamento.

Le capacità coordinative

Traumatologia e pronto soccorso: tipi di trauma, diagnosi e trattamento (con particolare riferimento

ai traumi da sport): contusione, emorragia, frattura e traumi muscolari ed articolari. Tecnica di

rianimazione cardio polmonare.

Corretto stile di vita con particolare riferimento all’alimentazione e all’attività fisica: l’acqua

(idratazione e ritenzione idrica); il metabolismo e l’effetto yò-yò nelle diete; i principali componenti

alimentari

Il gioco: importanza del gioco per lo sviluppo delle capacità psicomotorie, condizionali e sociali.

Fitness: principali settori muscolari ed esercizi per l’allenamento e la riabilitazione degli stessi

TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

Tutte le verifiche e le prove pratiche sono state effettuate in palestra

Gli allievi, riuniti in piccoli gruppi, hanno preparato in forma scritta una lezione relativa ai giochi

per bambini o per alunni in età scolare, e poi hanno praticamente fatto svolgere la lezione ai

compagni di classe.

Progressioni a corpo libero e ai grandi attrezzi

Giochi sportivi: partite, semplici azioni di attacco e difesa

Sono inoltre stati effettuati percorsi con vari livelli di difficoltà.

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La sufficienza viene assegnata là dove si nota un miglioramento rispetto alla situazione iniziale e

dove la frequenza è costante così come la partecipazione e l'impegno.

L'eccellenza là dove compaiono: ideazione personale di sequenze motorie, capacità di trovare

soluzioni nuove, rapido apprendimento e attitudine alla collaborazione.

TESTO

Fiorini – Coretti - Bocchi “In movimento” ed. Marietti scuola

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RELIGIONE CATTOLICA

Docente: Elisabetta Viappiani

OBIETTIVI

Saper riconoscere le ragioni che conducono alla convinzione dell’esistenza di un Essere

superiore trascendente.

Conoscere le diverse opzioni atee contemporanee.

Saper riconoscere la relazione tra pensiero scientifico e pensiero religioso secondo il

principio della reciproca autonomia

Conoscere la differenza tra lettura filosofica del dato cristiano e lettura teologica.

Saper riconoscere gli aspetti essenziali di alcune posizioni filosofiche contemporanee:

nichilismo, esistenzialismo, personalismo.

Sapersi confrontare con gli elementi fondamentali della morale fondamentale e sociale della

Chiesa cattolica.

Sapersi orientare con senso critico tra le varie proposte etiche contemporanee.

Conoscere alcuni elementi della dottrina sociale della Chiesa cattolica sull’evoluzione del

mondo contemporaneo.

Acquisire il concetto di autonomia –eteronomia del comportamento morale.

Saper motivare i principi di solidarietà, sussidiarietà e destinazione universale dei beni.

CONTENUTI

L’ATEISMO MODERNO. I FILOSOFI DEL SOSPETTO TRA ‘800 E

‘900.FREUD,MARX,NIETZSCHE.

Teoria filosofica e antropologica di S. Freud. La critica alla religione (origine, evoluzione,

prospettiva storica della stessa).

Teoria filosofica e antropologia di F. Nietzsche. La critica alla religione, la morte di Dio, il

nichilismo, il Super-uomo, la volontà di potenza, l’eterno ritorno.

L’ateismo sociale di Marx (la religione come sovrastruttura, l’alienazione religiosa e la sua

evoluzione storica).

GLOBALIZZAZIONE ED ETICA

Etica ed economia. Sistemi economici, lavoro e dignità umana nella tradizione biblica. Il

valore del lavoro, il principio di solidarietà, economia e giustizia sociale. Il fondamento

teologico della morale sociale cattolica. Il bene e il male, libertà, coscienza, legge naturale.

Valori morali tra persona e società.

Il pensiero sociale della Chiesa. Le encicliche sociali, il personalismo comunitario, la

sussidiarietà, la “terza via” alternativa al capitalismo e al comunismo ateo. La Chiesa di

fronte al socialismo e al modernismo.

CHIESE CRISTIANE E NAZISMO

Radici e sviluppo dell’idea nazionalista, la posizione della chiesa Cattolica di fronte alle

guerre mondiali e ai totalitarismi, la “guerra giusta”, Chiesa e fascismo, il silenzio di Pio

XII. Le encicliche dei Papi delle guerre mondiali(Ad beatissimi apostolorum; Lettera del

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Santo Padre ai capi delle nazioni belligeranti; Mit Brennender Sorge; Non abbiamo

bisogno).

LA LETTERATURA SAPIENZIALE VETEROTESTAMENTARIA

Il libro di Giobbe, il libro del Qoelet. La sofferenza dell’uomo, la giustizia di Dio, il silenzio

di Dio. Le questioni esistenziali dal libro di Giobbe e confronto con la riflessione poetica di

G. Leopardi. Meditazione sulla condizione umana e sul significato della vita secondo la

mistica di santa Teresa d’Avila (Il Castello interiore) e san Giovanni della Croce (Opere).Il

silenzio come casa della Parola (trascendente e Altro da sé). La filosofia di Jaspers (dal

mondo verso la trascendenza) e Heidegger (il linguaggio come essenza dell’Uomo e dimora

dell’Essere).Il silenzio di Dio nella storia del popolo ebraico e nella riflessione teologica di

H.Jonas “Il concetto di Dio dopo Auschwitz”.

METODOLOGIA

Si ritiene opportuno affrontare i suddetti temi con metodologie diversificate per favorire la

partecipazione attiva al processo di apprendimento. Gli argomenti sono stati individuati per il loro

contenuto esistenziale e di stimolo alla riflessione critica della realtà culturale in cui gli allievi sono

chiamati ad assumere un ruolo attivo e partecipe. Ad ogni lezione si è sottolineata l’esigenza di

motivare le proprie affermazioni e di accedere alle fonti documentali per ancorare a dati di fatto le

proprie opinioni e conoscenze. La metodologia utilizzata prevalentemente è stata quella del

coinvolgimento personale nel dibattito di approfondimento dei temi presentati con indicazioni

bibliografiche. Si è lavorato anche per piccoli gruppi con confronto in plenaria dei risultati del

lavoro. L’obiettivo formativo di queste attività era far acquisire agli allievi una mentalità critica,

cioè l’abitudine a riflettere a partire da un dato punto di vista, riconoscendo che ne esistono altri,

legittimi o meno, che ampliano la conoscenza che si può avere della realtà. Di conseguenza si

procede per problemi il più possibile legati alla realtà personale e collettiva, locale e globale che gli

studenti e le studentesse vivono. Si privilegia il confronto tra le diverse posizioni e l’approccio

diretto ai documenti ed in particolare al testo biblico.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Il principale strumento di verifica dell’acquisizione di concetti e contenuti è stato il colloquio in

plenaria affiancato da test e questionari a domande aperte. Parametri di valutazione: partecipazione

pertinente al dialogo educativo, interesse continuo e costruttivo alla conduzione del dialogo ed il

rispetto delle opinioni dei compagni, capacità di correlazione e interconnessione, comunicazione

efficace dei contenuti appresi, analisi di testi religiosi e argomentazione con linguaggio specifico

adeguato.

LIBRO DI TESTO

“Confronti 2.0” M.Contadini; A.Marcuccini; A.P. Cardinali volume unico ELLEDICI

scuola.

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ALLEGATI

GRIGLIE DI VALUTAZIONE I PROVA DI ITALIANO - TRIENNIO

INDICATORI

(saggio breve-articolo di giornale/tipologia B)

Gravemente

insufficiente insufficiente sufficiente buono ottimo

COMPETENZE

LINGUISTICHE

Punteggiatura /

Ortografia

Morfosintassi

1 1,5 2 2,5 3

Proprietà

lessicale 1 1,5 2 2,5 3

CONOSCENZE

Correttezza /

pertinenza

contenuti /

Adeguatezza

tipologia scelta

1 1,5 2 2,5 3

COMPRENSIONE/

ANALISI/ELABORAZIONE

LOGICO-CRITICA

Sviluppo e

coerenza delle

argomentazioni

1 1,5 2 2,5 3

Elaborazione

personale e

critica

1 1,5 2 2,5 3

Nome

Punteggio .............../15

Voto .............../10

INDICATORI

(analisi testo-tipologia A)

Gravemente

insufficiente insufficiente sufficiente buono ottimo

COMPETENZE

LINGUISTICHE

Punteggiatura /

Ortografia

Morfosintassi /

Lessico

1 1,5 2 2,5 3

CONOSCENZE

Correttezza /

pertinenza/

approfondimento

contenuti

1 1,5 2 2,5 3

COMPRENSIONE/

ANALISI/ELABORAZIONE

LOGICO-CRITICA

Comprensione del

testo 1 1,5 2 2,5 3

Analisi del testo 1 1,5 2 2,5 3

Elaborazione

personale e critica 1 1,5 2 2,5 3

Nome

Punteggio .............../15

Voto .............../10

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INDICATORI

(tema / tipologie C e D)

Gravemente

insufficiente insufficiente sufficiente buono ottimo

COMPETENZE

LINGUISTICHE

Punteggiatura /

Ortografia

Morfosintassi

1 1,5 2 2,5 3

Proprietà lessicale 1 1,5 2 2,5 3

CONOSCENZE Correttezza e

pertinenza dei

contenuti

1 1,5 2 2,5 3

COMPRENSIONE/

ANALISI/ELABORAZIONE

LOGICO-CRITICA

Sviluppo e

coerenza delle

argomentazioni

1 1,5 2 2,5 3

Elaborazione

personale e critica 1 1,5 2 2,5 3

Nome

Punteggio .............../15

Voto .............../10

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI Punteggio

TEMA

Punteggio

QUESITO

Punteggio

QUESITO

Aderenza alla traccia

Pertinenza della

risposta

1-3

Completa 3

Essenziale 2

Lacunosa / scarsa 1

Conoscenze specifiche

-riferimento ad autori

e teorie

1-5

Precise e esaurienti 5

Corrette e ampie 4

Sufficientemente

precise 3

Limitate / imprecise 2

Molto scarse 1

Coerenza-coesione

Organicità del testo

1-3

Articolata, buona 3

Lineare 2

Frammentaria, scarsa 1

Esposizione

1-4

Chiara, corretta, con

buona/ottima proprietà

e ricchezza lessicale

4

Adeguata con

sufficiente/discreta

proprietà lessicale

3

Imprecisa con alcuni

errori ortografici e/o

lessicali

2

Scorretta, errori diffusi,

lessico errato 1

Punteggio pesato (TOT X 0,6)

(TOT X 0,2)

(TOT X 0,2)

PUNTEGGIO TOTALE

(TEMA + QUESITO + QUESITO)

________________ / 15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA

DISCIPLINA _________________________

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO

Competenze

1 – 4

(suff. 2,5)

Proprietà di linguaggio

Correttezza formale

Conoscenze

1- 7

(suff. 5)

Risposte pertinenti

Contenuti disciplinari ed

eventuali agganci

interdisciplinari

Capacità logico-

critiche

1-4

(suff. 2,5)

Analisi e sintesi

Organicità e coesione

Capacità critica

TOTALE /15

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SIMULAZIONE PRIMA PROVA ESAME DI STATO

TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO

PRIMO LEVI, Se questo è un uomo, Capitolo :"IL CANTO DI ULISSE"1

...Il canto di Ulisse. Chissà come e perché mi è venuto in mente: ma non abbiamo tempo di

scegliere, quest’ora già non è più un’ora. Se Jean è intelligente capirà. Capirà: oggi mi sento da

tanto.

... Chi è Dante. Che cosa è la Commedia. Quale sensazione curiosa di novità si prova, se si cerca di

spiegare in breve che cosa è la Divina Commedia. Come è distribuito l’Inferno, cosa è il

contrappasso. Virgilio è la Ragione, Beatrice è la Teologia. Jean è attentissimo, ed io comincio,

lento e accurato :

Lo maggior corno della fiamma antica

cominciò a crollarsi mormorando,

pur come quella cui vento affatica.

Indi, la cima in qua e in là menando

come fosse la lingua che parlasse

mise fuori la voce, e disse : Quando...

Qui mi fermo e cerco di tradurre. Disastroso: povero Dante e povero francese! Tuttavia l’esperienza

pare prometta bene: Jean ammira la bizzarra similitudine della lingua, e mi suggerisce il termine

appropriato per rendere « antica». E dopo «Quando»? Il nulla. Un buco nella memoria. «Prima

che sí Enea la nominasse». Altro buco. Viene a galla qualche frammento non utilizzabile: «... la

piéta del vecchio padre, né ’1 debito amore che doveva Penelope far lieta...» sarà poi esatto ?

... Ma misi me per l’alto mare aperto.

Di questo sì, di questo sono sicuro, sono in grado di spiegare a Pikolo, di distinguere perché « misi

me » non è « je me mis », è molto piú forte e piú audace, è un vincolo infranto, è scagliare se stessi

al di là di una barriera, noi conosciamo bene questo impulso. L’alto mare aperto: Pikolo ha

viaggiato per mare e sa cosa vuol dire, è quando l’orizzonte si chiude su se stesso, libero diritto e

semplice, e non c’è ormai che odore di mare: dolci cose ferocemente lontane. Siamo arrivati al

Kraftwerk2, dove lavora il Kommando dei posacavi. Ci dev’essere l’ingegner Levi. Eccolo, si vede

solo la testa fuori della trincea. Mi fa un cenno colla mano, è un uomo in gamba, non l’ho mai visto

giú di morale, non parla mai di mangiare.

« Mare aperto ». « Mare aperto ». So che rima con « diserto » : « ... quella compagna picciola,

dalla qual non fui diserto », ma non rammento piú se viene prima o dopo. E anche il viaggio, il

temerario viaggio al di là delle colonne d’Ercole, che tristezza, sono costretto a raccontarlo in prosa:

un sacrilegio. Non ho salvato che un verso, ma vale la pena di fermarcisi :

.. Acciò che l’uom piú oltre non si metta. «Si metta»: dovevo venire in Lager per accorgermi che è

la stessa espressione di prima, «e misi me». Ma non ne faccio parte a Jean, non sono sicuro che sia

una osservazione importante. Quante altre cose ci sarebbero da dire, e il sole è già alto,

1 In questo brano tratto da Se questo è un uomo ( 1947 ), il libro in cui Primo Levi racconta l’esperienza di internato

nel campo di sterminio nazista di Auschwitz, l’autore racconta un episodio: un compagno di prigionia, l’ebreo francese Jean Pikolo, gli ha chiesto di insegnargli qualche parola di italiano e l’autore, mentre si stanno dirigendo a prendere la misera zuppa da spartire con i loro compagni, decide di utilizzare i versi di Dante del canto di Ulisse ( Inferno canto XXVI ) 2 Centrale elettrica

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mezzogiorno è vicino. Ho fretta, una fretta furibonda. Ecco, attento Pikolo, apri gli orecchi e la

mente, ho bisogno che tu capisca :

Considerate la vostra semenza:

fatti non foste a viver come bruti,

ma per seguir virtute e conoscenza.

Come se anch’io lo sentissi per la prima volta: come uno squillo di tromba, come la voce di Dio.

Per un momento, ho dimenticato chi sono e dove sono.

Pikolo mi prega di ripetere. Come è buono Pikolo, si è accorto che mi sta facendo del bene. O forse

è qualcosa di piú: forse, nonostante la traduzione scialba e il commento pedestre e frettoloso, ha

ricevuto il messaggio, ha sentito che lo riguarda, che riguarda tutti gli uomini in travaglio, e noi in

specie; e che riguarda noi due, che osiamo ragionare di queste cose con le stanghe della zuppa sulle

spalle.

Li miei compagni fec’io sí acuti...

e mi sforzo, ma invano, di spiegare quante cose vuol dire questo «acuti». Qui ancora una lacuna,

questa volta irreparabile. « ... Lo lume era di sotto della luna » o qualcosa di simile ; ma prima ?...

Nessuna idea, « keine Ahnung » come si dice qui. Che Pikolo mi scusi, ho dimenticato almeno

quattro terzine.

- Ça ne fait rien, vas-y tout de même3.

Quando mi apparve una montagna, bruna

per la distanza, e parvemi alta tanto

che mai veduta non ne avevo alcuna.

Sí, sí, « alta tanto », non « molto alta », proposizione consecutiva. E le montagne, quando si vedono

di lontano... le montagne... oh Pikolo, Pikolo, di’ qualcosa, parla, non lasciarmi pensare alle mie

montagne, che comparivano nel bruno della sera quando tornavo in treno da Milano a Torino!

Basta, bisogna proseguire, queste sono cose che si pensano ma non si dicono. Pikolo attende e mi

guarda. Darei la zuppa di oggi per saper saldare « non ne avevo alcuna » col finale. Mi sforzo di

ricostruire per mezzo delle rime, chiudo gli occhi, mi mordo le dita : ma non serve, il resto è

silenzio. Mi danzano per il capo altri versi : « ... la terra lagrimosa diede vento... » no, è un’altra

cosa. È tardi, è tardi, siamo arrivati alla cucina, bisogna concludere :

Tre volte il fe’ girar con tutte l’acque,

alla quarta levar la poppa in suso

e la prora ire in giú, come altrui piacque...

Trattengo Pikolo, è assolutamente necessario e urgente che ascolti, che comprenda questo «come

altrui piacque», prima che sia troppo tardi, domani lui o io possiamo essere morti, o non vederci mai

più, devo dirgli, spiegargli del Medioevo, del così umano e necessario e pure inaspettato

anacronismo, e altro ancora, qualcosa di gigantesco che io stesso ho visto ora soltanto,

nell’intuizione di un attimo, forse il perché del nostro destino, del nostro essere oggi qui … Siamo

ormai nella fila per la zuppa, in mezzo alla folla sordida e sbrindellata dei porta-zuppa degli altri

Kommandos. I nuovi giunti ci si accalcano alle spalle. – Kraut und Rueben? - Kraut und Rueben -.

3 Francese: “Non fa niente; è lo stesso”

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Si annunzia ufficialmente che oggi la zuppa è di cavoli e rape: - Choux et nevets. – Kaposzta és

répak.

Infin che ‘l mar fu sopra noi richiuso.

RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE

COMPRENSIONE COMPLESSIVA

1 ) Il candidato riassuma in max. 10 righe ( 20 righe di metà foglio protocolo ) il contenuto

dell’episodio

ANALISI DEL TESTO

2 ) Quale atteggiamento ha il protagonista Primo Levi nel tentativo di ricordare il brano dantesco?

Come si colloca l’atto di recitare un testo poetico in un contesto come quello del lager? Perché per

lui e per l’amico Pikolo risulta così importante?

3 ) Al termine della descrizione del naufragio Ulisse conclude con la frase ‘Com’altrui piacque’.

Cosa significa in Dante e perché a ricordarla Levi si accorge di ‘qualcosa di gigantesco che io

stesso ho visto ora soltanto, nell’intuizione di un attimo, forse il perché del nostro destino, del

nostro essere oggi qui’?

4 ) L’autore termina il racconto dell’episodio con l’arrivo al punto di distribuzione della misera

zuppa dei deportati con il verso conclusivo del canto dantesco ‘infin che il mar fu sovra noi

rinchiuso’. Il candidato provi a spiegare il significato di questa scelta

APPROFONDIMENTO

5a ) ‘Fatti non foste a esser come bruti’: in che senso le parole di Dante sembrano parlare

direttamente alla loro condizione di prigionieri del Lager?

5b ) In che misura queste parole di Dante si rivolgono anche all’uomo di oggi? Il candidato può fare

riferimento anche a studi, conoscenze o esperienze personali

TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI ‘SAGGIO BREVE’ O ‘ARTICOLO DI

GIORNALE’

Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio breve»

o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i

documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche

con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo

coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il

titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO

ARGOMENTO: LA FIGURA DELL’ADOLESCENTE NELL’ARTE

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Sophie Anderson ( pittrice preraffaellita; 1823-1903)

Ritratto di adolescente

Egon Schiele ( 1890-1918 ):

Ragazzo in camicia a righe, 1910

Goethe La vocazione teatrale di Wilhem Meister, 1777

L’adolescenza , credo , è meno amabile dell’infanzia perché rappresenta uno stadio intermedio ,

incompleto. L’infanzia è ancora attaccata ai ragazzi e i ragazzi all’infanzia , tuttavia questi hanno

perso, unitamente all’ingenuità di un tempo , l’affettuosa naturalezza; la loro mente li precede,

vedono innanzi a sé il giovanotto, l’uomo, e poiché quella è la loro strada , l’immaginazione corre

avanti, i desideri si spingono oltre, e i ragazzi imitano, rappresentano ciò che non possono nè debbono essere

LEOPARDI – RIFLESSIONI SULL’ADOLESCENZA

ZIBALDONE 195-196 ( 1820 )

L’ardor giovanile, cosa naturalissima, universale, importantissima, una volta entrava grandemente

nella considerazione degli uomini di stato. Questa materia vivissima e di sommo peso, ora non entra

più nella bilancia dei politici e dei reggitori, ma è considerata appunto come non esistente. Frattanto

ella esiste ed opera senza direzione nessuna, senza provvidenza ( guida ), senza esser posta a frutto

e laddove anticamente era una materia impiegata e ordinata alle grandi utilità pubbliche, ora questa

materia ( energia ) così naturale, e inestinguibile, divenuta estranea alla macchina ( utilità sociale ) e

nociva, circola e serpeggia e divora sordamente come un fuoco elettrico, che non si può sopire nè

impiegare in bene nè impedire che non iscoppi in temporali o in tremuoti

ZIBALDONE 2736-2739 ( 1823 )

È cosa indubitata che i giovani, almeno nel presente stato degli uomini, dello spirito umano e delle

nazioni, non solamente soffrono più che i vecchi (dico quanto all’animo), ma eziandio (contro

quello che può parere, e che si è sempre detto e si crede comunemente), s’annoiano più che i vecchi,

e sentono molto più di questi il peso della vita, e la fatica e la pena e la difficoltà di portarlo e di

strascinarlo. E questa si è una conseguenza dei principii posti nella mia teoria del piacere.

Perciocchè ne’ giovani è più vita o più vitalità che nei vecchi, cioè maggior sentimento

dell’esistenza e di se stesso; e dove è più vita, quivi è maggior grado di amor proprio, o maggiore

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intensità e sentimento e stimolo e vivacità e forza del medesimo; e dove è maggior grado o efficacia

di amor proprio, quivi è maggior desiderio e bisogno di felicità; e dove è maggior desiderio di

felicità, quivi è maggiore appetito e smania ed avidità e fame e bisogno di piacere: e non trovandosi

il piacere nelle cose umane è necessario che dove n’è maggior desiderio quivi sia maggiore

infelicità, ossia maggior sentimento dell’infelicità; quivi maggior senso di privazione e di mancanza

e di vuoto; quivi maggior noia, maggior fastidio della vita, maggior difficoltà e pena di sopportarla,

maggior disprezzo e noncuranza della medesima.

Carlo Collodi, Pinocchio, 1881

Dialogo tra Pinocchio e il Grillo parlante

— Guai a quei ragazzi che si ribellano ai loro genitori, e che abbandonano capricciosamente la casa

paterna. Non avranno mai bene in questo mondo; e prima o poi dovranno pentirsene amaramente.

— Canta pure, Grillo mio, come ti pare e piace: ma io so che domani, all’alba, voglio andarmene di

qui, perché se rimango qui, avverrà a me quel che avviene a tutti gli altri ragazzi, vale a dire mi

manderanno a scuola, e per amore o per forza mi toccherà a studiare; e io, a dirtela in confidenza, di

studiare non ne ho punto voglia, e mi diverto piú a correre dietro alle farfalle e a salire su per gli

alberi a prendere gli uccellini di nido.

Ma il Grillo, che era paziente e filosofo, invece di aversi a male di questa impertinenza, continuò

con lo stesso tono di voce:

— E se non ti garba di andare a scuola, perché non impari almeno un mestiere, tanto da guadagnarti

onestamente un pezzo di pane?

— Vuoi che te lo dica? — replicò Pinocchio, che cominciava a perdere la pazienza. — Fra i

mestieri del mondo non ce n’è che uno solo che veramente mi vada a genio.

— E questo mestiere sarebbe?

— Quello di mangiare, bere, dormire, divertirmi e fare dalla mattina alla sera la vita del vagabondo.

— Per tua regola — disse il Grillo-parlante con la sua solita calma — tutti quelli che fanno codesto

mestiere, finiscono quasi sempre allo spedale o in prigione.

Stig Dagerman, Bambino bruciato, 1946

( Riflessioni del protagonista, il giovane Bengt, in seguito a una discussione con il padre dopo aver

scoperto che aveva tradito la moglie gravemente malata. Alle accuse del figlio aveva risposto che

non aveva diritto di giudicarlo perché non aveva esperienza )

"I genitori vivono una vita più impura di quella dei loro figli, perchè si perdonano tutto. Arrivare a

perdonare tutto a se stessi e praticamente niente ai propri figli è il grande vantaggio che

"l'esperienza" concede agli uomini. Quello che i genitori chiamano esperienza non è altro che il

tentativo, riuscito fino al limite del mero cinismo, di negare tutto quello che avevano sperimentato

di più puro, più giusto e più vero in gioventù. Loro stessi non si accorgono dello spaventoso

cinismo implicito in questo continuo parlare dell'"esperienza" come del massimo obiettivo della

vita. Si accorgono soltanto dell'"inesperienza" dei loro figli, cioè di quella mancanza di esperienza

che si chiama purezza e onestà, e questo li irrita. E quando sono irritati scaricano la loro irritazione

sui figli, e questo lo chiamano "educare". Perchè che cos'è l'educazione, se non il tentativo di

genitori irritati di soffocare nei figli quello che riconoscono in se stessi? Se non sono irritati, si

atteggiano a superiori, superiori perchè con ipocrita fierezza si fanno vanto della loro grande

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esperienza della vita, come se ci fosse davvero qualche motivo di rispetto e di ammirazione

nell'aver distrutto la parte migliore di se stessi.

Alberto Moravia Gli indifferenti 1929

Il personaggio di Michele

Quel giorno, mentre se ne andava passo passo lungo i marciapiedi affollati, lo colpì, quardando in

terra alle centinaia di piedi scalpiccianti nella mota, la vanità del suo movimento: “Tutta questa

gente” pensò, “sa dove va e cosa vuole, ha uno scopo, e per questo s’affretta, si tormenta, è triste,

allegra, vive, io . . . io invece nulla . . . nessuno scopo. . .se non cammino sto seduto: fa lo stesso”

Non staccava gli occhi da terra: c’era veramente in tutti quei piedi che calpestavano il fango davanti

a lui una sicurezza, una fiducia che egli non aveva; guardava, e il disgusto che provava di se stesso

aumentava; ecco, egli era dovunque così, sfaccendato, indifferente; questa strada piovosa era la sua

vita stessa, percorsa senza fede e senza entusiasmo, con gli occhi affascinati degli splendori fallaci

delle pubblicità luminose. “Fino a quando?”

Riabbassò la testa; i piedi non cessavano il loro movimento, il fango schizzava da sotto i tacchi, la

folla camminava. “E io dove vado?” si domandò ancora; si passò un dito nel colletto: “cosa sono?

Perché non correre, non affrettarmi come tutta questa gente? Perché non essere un uomo istintivo,

sincero?

2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO

ARGOMENTO: NUOVE FORME DI ANALFABETISMO

CONTRO IL DECLINO DELL'ITALIANO A SCUOLA

Al Presidente del Consiglio

Alla Ministra dell’Istruzione

Al parlamento

È chiaro ormai da molti anni che alla fine del percorso scolastico troppi ragazzi scrivono male in

italiano, leggono poco e faticano a esprimersi oralmente. Da tempo i docenti universitari

denunciano le carenze linguistiche dei loro studenti (grammatica, sintassi, lessico), con errori

appena tollerabili in terza elementare. Nel tentativo di porvi rimedio, alcuni atenei hanno persino

attivato corsi di recupero di lingua italiana.

Abbiamo invece bisogno di una scuola davvero esigente nel controllo degli apprendimenti oltre che

più efficace nella didattica, altrimenti né il generoso impegno di tanti validissimi insegnanti né

l’acquisizione di nuove metodologie saranno sufficienti. Dobbiamo dunque porci come obiettivo

urgente il raggiungimento, al termine del primo ciclo, di un sufficiente possesso degli strumenti

linguistici di base da parte della grande maggioranza degli studenti. Siamo convinti che

l’introduzione di momenti di seria verifica durante l’iter scolastico sia una condizione

indispensabile per l’acquisizione e il consolidamento delle competenze di base. Questi momenti

costituirebbero per gli allievi un incentivo a fare del proprio meglio e un’occasione per abituarsi ad

affrontare delle prove, pur senza drammatizzarle, mentre gli insegnanti avrebbero finalmente dei

chiari obiettivi comuni a tutte le scuole a cui finalizzare una parte significativa del loro lavoro.

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LETTERA APERTA DI 600 DOCENTI UNIVERSITARI (SABATO 4 FEBBRAIO 2017)

Tra i firmatari. molti nomi noti numerosi Accademici della Crusca e linguisti; i rettori di quattro

Università e docenti di letteratura italiana

Con il termine analfabetismo funzionale si indica l’incapacità di un individuo di usare in modo

efficiente le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana. Un analfabeta,

ci ha ricordato l’OCSE, è anche una persona che sa scrivere il suo nome e che magari aggiorna il

suo status su Facebook, ma che non è capace “di comprendere, valutare, usare e farsi coinvolgere

con testi scritti per intervenire attivamente nella società, per raggiungere i propri obiettivi e per

sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità”. Un analfabeta funzionale, apparentemente, non

deve chiedere aiuto a nessuno, come invece succedeva una volta, quando esisteva una vera e propria

professione – lo scrivano – per indicare le persone che, a pagamento, leggevano e scrivevano le

lettere per i parenti lontani. Anche se apparentemente autonomo, un analfabeta funzionale non

capisce però i termini di una polizza assicurativa o il senso di un articolo pubblicato su un

quotidiano, non è capace di riassumere e di appassionarsi ad un testo scritto, non è in grado di

interpretare un grafico. Non è capace, quindi, di leggere e comprendere la società complessa nella

quale si trova a vivere.

Fonte www.gbriellagiudici.it

L' analfabeta del nuovo secolo mostra caratteristiche assai diverse dal più malmesso progenitore,

che non sapeva leggere né scrivere. La versione più aggiornata può vantare una pur minima

scolarizzazione - talvolta anche molto più che minima - che però è andata polverizzandosi nel

tempo, spazzata via da crescenti difficoltà nella comprensione di un testo elementare o nella più

semplice delle operazioni. Ma se un tempo l' analfabeta assoluto era disposto anche ad uccidere pur

di nascondere la sua vergognosa condizione, l' illetterato contemporaneo galleggia nella totale

incoscienza, includendo nel proprio status categorie sociali al di sopra di ogni sospetto, anche

felicemente confortate da buoni redditi. Finita la scuola, le competenze tendono a diminuire, specie

quando non vengono avviati nuovi processi di apprendimento legati al lavoro. E l' analfabetismo di

ritorno minaccia di inghiottire le leve più giovani, proprio quelle a cui è affidato il futuro del paese.

Ma chi sono gli illetterati italiani? E dove si concentrano? Lo zoccolo duro coinvolge le fasce

anagraficamente più elevate, distribuito soprattutto nel Mezzogiorno e nelle isole, nei piccoli centri

più che nelle grandi città. Ma le inchieste condotte da Vittoria Gallina - la studiosa che con pazienza

certosina da oltre dieci anni monitorizza il popolo italiano- ci dicono che gli analfabeti di ritorno si

annidano anche tra i piccoli imprenditori del Nord Italia. Persone che vivono come una minaccia l'

invito allo studio perché non ne avvertono la necessità. Una tendenza che viene favorita dalla

tecnologia, soccorrevole nel colmare-e dunque nel nascondere - le enormi lacune degli italiani

somari. Non siamo più in grado di leggere una mappa stradale o di fare un calcolo? Navigatore e

calcolatrice sono lì per aiutarci. «Il benessere economico ti risolve ogni problema», sintetizza

Arturo Marcello Allega, autore del documentato saggio Analfabetismo. Il punto di non ritorno

(Herald Editore).

I nuovi analfabeti – La repubblica, 29 marzo 2013

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IL 70 PER CENTO DEGLI ITALIANI È ANALFABETA (LEGGE, GUARDA, ASCOLTA, MA

NON CAPISCE)

Non è affatto un titolo sparato, per impressionare; anzi, è un titolo riduttivo rispetto alla realtà, che

avvicina la cifra autentica all'80 per cento. E questo vuol dire che tra la gente che abbiamo attorno a

noi, al caffè, negli uffici, nella metropolitana, nel bar, nel negozio sotto casa, più di 3 di loro su 4

sono analfabeti: sembrano “normali” anch'essi, discutono con noi, fanno il loro lavoro, parlano di

politica e di sport, sbrigano le loro faccende senza apparenti difficoltà, non li distinguiamo con

alcuna evidenza da quell’unico di loro che non è analfabeta, e però sono “diversi”.

Quel è questa loro diversità? Che sono incapaci di ricostruire ciò che hanno appena ascoltato, o

letto, o guardato in tv e sul computer. Non sono certamente analfabeti “strumentali”, bene o male

sanno leggere anch’essi e – più o meno – sanno tuttora far di conto (comunque c'è un 5 per cento

della popolazione italiana che ancora oggi è analfabeta strutturale, “incapace di decifrare

qualsivoglia lettera o cifra”); ma essi sono analfabeti “funzionali”, si trovano cioè in un'area che sta

al di sotto del livello minimo di comprensione nella lettura o nell'ascolto di un testo di media

difficoltà. Hanno perduto la funzione del comprendere, e spesso – quasi sempre - non se ne rendono

nemmeno conto.

Diceva Tullio De Mauro, il più noto linguista italiano, ministro anche della Pubblica Istruzione, che

più del 50 per cento degli italiani si informa (o non si informa), vota (o non vota), lavora (o non

lavora), seguendo soltanto una capacità di analisi elementare: una capacità di analisi, quindi, che

non solo sfugge le complessità, ma che anche davanti a un evento complesso (la crisi economica, le

guerre, la politica nazionale o internazionale) è capace di una comprensione appena basilare.

Mimmo Candito - La stampa – 10/1/2017

Tavola 3.10 Percentuale di persone di 6 anni e più per numero di attività culturali svolte negli

ultimi 12 mesi (a) e gruppo sociale di appartenenza - Anni 2008 e 2016

GRUPPI SOCIALI

Nessuna

attività

culturale

1-2

attività

culturali

3 o più

attività

culturali

2008 2016 2008 2016 2008 2016

Famiglie a basso reddito con

stranieri 49,5 55,5 31,7 27,5 15,8 14,1

Famiglie a basso reddito di

soli italiani 40,9 44,4 36,2 34,1 21,5 20,0

Famiglie tradizionali della

provincia 33,6 42,3 38,5 33,3 25,8 23,4

Anziane sole e giovani

disoccupati 50,8 49,6 28,6 29,5 18,1 19,5

Famiglie degli operai in

pensione 44,3 51,3 37,1 33,8 17,3 14,1

Giovani blue-collar 33,8 35,9 38,7 37,8 26,5 25,8

Famiglie di impiegati 16,0 19,7 33,0 34,3 49,7 45,4

Pensioni d’argento 14,7 22,2 33,7 35,2 49,4 41,7

Classe dirigente 8,1 9,3 23,5 24,0 66,1 65,8

Totale 34,0 37,4 34,7 32,7 29,6 28,8

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Fonte: Istat, Indagine Aspetti della vita quotidiana

(a) Le attività culturali considerate sono: essersi recati almeno quattro volte al cinema; almeno una

volta rispettivamente a teatro, musei e/o mostre, siti archeologici, monumenti, concerti di musica

classica, opera, concerti di altra musica; aver letto un quotidiano almeno tre volte a settimana; aver letto

almeno quattro libri.

3. AMBITO STORICO – POLITICO

ARGOMENTO: LA PAURA DELLO STRANIERO

Non è necessaria una profonda cultura per sapere che il capro espiatorio e il razzismo si alleano da

sempre nei momenti più difficili. Si comincia dai più poveri, poi si arriva agli ebrei, agli arabi, agli

omosessuali, agli handicappati, ai deboli, agli intellettuali, ai dissidenti politici. La grande forza del

razzismo è la sua banalità. II razzista, lo xenofobo, non è un mostro che popola il nostro

immaginario. Come Hannah Arendt ha detto del nazismo, evocando la banalità del male, di solito il

razzista è un rispettabile padre di famiglia che, con buone intenzioni, desidera rieducare o isolare

queste frange irregolari della società che sono "brutte, sporche e cattive", per usare il titolo di un

film celebre. II maggiore storico contemporaneo del razzismo, George Mosse, ha osservato che il

razzismo tende a diventare il punto di vista della maggioranza. E che la maggioranza tende a

eliminare naturalmente la minoranza, perché il razzismo fa credere che criminali si nasce, non si

diventa.

da A. Tabucchi E’ facile dare la colpa agli zingari in "Intemazionale,,, 10-09-2010

‘La sicurezza un diritto di tutti, ed è fondamentale che le persone in fuga da situazioni di guerra,

violenza, persecuzione individuale dove sicurezza non c'è, possano poi accedere a una procedura

d'asilo e ottenere protezione’. Così Laura Boldrini, portavoce dell'Unhcr [Alto commissariato per i

rifugiati], spiega le ragioni che hanno spinto a dedicare la Giornata mondiale del rifugiato del 20

giugno al tema "Home, un luogo sicuro per ricominciare". Perché se ‘nell'immaginario collettivo

vengono percepite come minaccia proprio queste persone che sono vittime di conflitti e di

violazioni dei diritti umani’, si tratta di ‘un equivoco che non va alimentato’

Da Intervista di F. Miranda a Laura Boldrini in “Left” 18-06-2010

Migliaia di uzbeki in fuga dal Kirghizistan in fiamme. Colonne di profughi che premono sul confine

in cerca di aiuto e di protezione. La Croce rossa scrive di essere "impotente": ‘Non sappiamo più

come aiutarli, dateci una mano’. II governo uzbeko ha chiuso le frontiere lunedì 14 giugno,

nell'impossibilità, ha dichiarato il vicepremier Aripov, di accogliere altri fuggiaschi. E ha chiesto

alla comunità internazionale di inviare aiuto umanitario alle decine di migliaia di adulti e bambini

che si accalcano nei campi. ‘Noi non siamo attrezzati’. Secondo l'ONU ce ne sono oltre 43 milioni

al mondo, di persone cosi, e solo un terzo riceve protezione. Gli uzbeki sono solo gli ultimi di una

lunga serie di profughi costretti a fuggire dalla guerra, dalla fame, dalla persecuzione. Una

condizione precaria, che sfiora il paradosso quando i rifugiati sono costretti a tornare nella stessa

terra da cui sono scappati perché quella di accoglienza a sua volta è diventata insicura. Sembra un

girone infernale, invece è un fenomeno frequente, che spiega perché oggi le frontiere siano i più

vasti campi profughi al mondo. In Africa, con le persone che sopravvivono nelle tende sul confine,

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ci si potrebbe popolare un'intera nazione. Restano sul bordo, là dove è più facile fare i bagagli e

scappare se la situazione precipita.”

P. Miranda, Vite senza sosta, in Left", 18-06-2010

Oggi, praticare l'ospitalità appare sempre più difficile: un'antica consuetudine, presente in tutte le

culture come dovere sacro, si sta smarrendo soprattutto in quella che chiamiamo civiltà

"occidentale". Le cause di tale fenomeno sono certamente molteplici. In primo luogo, il declino

della prassi dell'ospitalità è provocato dal carattere consumistico della società occidentale. Il

mercato oggi si impadronito anche dell'ospitalità strappandola alla gratuità e facendone un affare

commerciale, un business. Bisogna inoltre mettere in conto la mutata tipologia della presenza degli

stranieri nelle nostre società. Una presenza non più sporadica o stagionale ma consistente, stabile e -

a differenza dei flussi migratori conosciuti a partire dal XIX secolo -- "plurale": gli stranieri

giungono tra di noi da paesi, culture e mondi religiosi distanti da noi e tra di loro. Di conseguenza,

molti degli "autoctoni" si sentono minacciati nella loro identità culturale e religiosa, oltre che in

termini di occupazione e di sicurezza, cosi che gli stranieri finiscono per incutere paura. La paura di

chi è diverso e il ripudio di forme culturali, morali, religiose e sociali lontane da noi finiscono per

spingerci sempre più velocemente verso la sfera del "privato", l'isolamento, la chiusura all'altro,

magari mascherati da custodia della propria identità. Questo atteggiamento di diffidenza e di difesa

tende a inquinare tutti i nostri rapporti, al punto che finiamo per non praticare più l'ospitalità

neppure nei confronti di chi possiamo definire, letteralmente il "prossimo", cioè chi è "più vicino",

chi vive accanto a noi condividendo la stessa lingua e la stessa cultura. Così le nostre case

assomigliano sempre più a fortezze protette da serrature, porte, cancelli, sistemi di allarme,

telecamere, recinti e muri siamo diventati progressivamente succubi di una mentalità che si

restringe e si chiude a ciò che appare come "altro", sconosciuto, nuovo, diverso. Finiamo allora per

pensare l'ospitalità soltanto come indirizzata a quanti noi invitiamo: ma l'invitato non è un ospite, né

le attenzioni usate verso di lui sono ospitalità... L'altro, il vero altro, infatti, non è colui che

scegliamo di invitare in casa nostra -forse anche con il retropensiero di essere poi a nostra volta

invitati - bensì colui che emerge, non scelto, davanti a noi: è colui che giunge a noi portato

semplicemente dall'accadere degli eventi e dalla trama intessuta dal nostro vivere, perché

«l'ospitalità è crocevia di cammini». L'altro è colui che sta davanti a noi come una presenza che

chiede di essere accolta nella sua irriducibile diversità; poco importa se appartiene a un'altra etnia, a

un'altra fede, a un'altra cultura: è un essere umano, e questo deve bastare affinché noi lo

accogliamo.

da E. Bianchi, Ospitate in voi l’ospitalità, in il Sole 24 Ore", 23-05-2010

4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO

ARGOMENTO: IL PROBLEMA ENERGETICO OGGI

"Le grandi reti energetiche hanno questo in comune: configurano un nuovo mercato dell'energia e

sono fondate su sistemi tecnici esportatori di attività motrici e generatori di bisogni nuovi ... Il

prototipo di queste reti di ridistribuzione è quello del carbone britannico ... La filiera energetica del

vento, quale era stata sfruttata dal XVI al XVIII secolo, era certamente 'illimitata', per quanto

riguardava le quantità di energia eolica captabili, ma era limitata nello spazio dall'esistenza di venti

dominanti (alisei, venti dell'ovest, ecc.) e nel tempo dalla probabilità più o meno grande di 'periodi

di bonaccia'. Al sistema tecnico del veliero si sostituì, nel XIX secolo, un altro sistema tecnico

legato alla macchina a vapore ... che, essendo basato sul carbone, consentiva di superare i limiti

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spazio-temporali della navigazione a vela. Il ruolo svolto dalla ferrovia, sul piano nazionale e

globale, fu dunque progressivamente garantito, sul piano internazionale e marittimo, dalle navi a

vapore ... Spostare il limite naturale della giornata era diventato possibile, alla fine del secolo

XVIII, grazie alla scoperta del gas illuminante. Non si trattava di una nuova energia primaria, ma di

una fonte secondaria ricavata dalla distillazione del carbone a legna o del carbon fossile ...

L'irruzione del petrolio nel sistema energetico industriale procede con l'esperienza acquisita in fatto

di gas illuminante e con il precedente del carbone."

J.C. DEBIER, Storia dell'energia, 1993

"La maggior parte del petrolio è usata dai paesi industriali dell'OCSE, i cui consumi continuano a

crescere: nel periodo 1994-98 sono passati da 39,8 a 42 milioni di barili al giorno; ... mentre nei

paesi non facenti parte dell'OCSE i consumi sono passati, nello stesso periodo, da 28,9 ad oltre 33

milioni di barili al giorno ... Si calcola che, dall'inizio dello sfruttamento industriale del petrolio

nella seconda metà del XIX secolo, siano stati estratti dalle riserve petrolifere mondiali all'incirca

800 miliardi di barili di greggio e che restino ancora circa 1000 miliardi, sfruttabili nelle attuali

condizioni economiche e tecnologiche ... La stima sulla durata delle riserve si basa sull'ipotesi che

agli attuali 1000 miliardi di barili se ne possano aggiungere, con la scoperta di nuovi giacimenti,

altri 550 miliardi ... In base a tale ipotesi, le riserve totali ... si esaurirebbero completamente tra il

2036 e il 2056. "

M. DINUCCI, Il sistema globale, Bologna, Zanichelli 1998

Il quadro energetico mondiale è complicato dalle sue implicazioni geopolitiche. I combustibili

fossili non sono distribuiti in maniera uniforme nel pianeta, concentrandosi in aree geografiche

ristrette, il cui possesso è attribuito dalla storia ad alcune nazioni (come quelle mediorientali)

piuttosto che ad altre. Considerata allo stesso tempo l’estrema importanza che essi rivestono per il

funzionamento delle economie moderne, non stupisce che il tema dell’accesso alle fonti di energia

sia quindi determinante per la condotta di politica estera di tutte le nazioni. La maggior parte dei

conflitti armati degli ultimi anni ha avuto la questione del petrolio come sottofondo, non ultime

l’invasione dell’Iraq da parte degli Stati Uniti nel 2003 e la guerra in Libia del 2011. È evidente

che un’economia sostenibile debba considerare la questione energetica - la sua produzione, la

gestione della sua distribuzione, le modalità di consumo - come una sfida prioritaria per riuscire a

rendere il sistema più stabile. … L’unica soluzione di lungo periodo che pare possibile sembra

essere offerta, quindi, dalle fonti di energia rinnovabile, ovvero quelle risorse soggette a un

processo di rigenerazione nel tempo come il sole, il vento, le onde o il calore geotermico. Di questo

si stanno accorgendo sempre più i governi, che gradualmente hanno già introdotto numerose

regolazioni, strumenti fiscali e meccanismi di finanziamento volti a incentivare l’utilizzo di energie

rinnovabili.

La proporzione di energia proveniente da fonti di energia rinnovabile sta aumentando, gli

investimenti sono passati da 52 miliardi di dollari nel 2004 a 243 miliardi nel 2010, dopo una breve

stasi nel 2009 dovuta alla crisi economica. Gran parte di questi proviene da paesi in via di sviluppo,

con in testa la Cina, che dal 2009 è diventata il paese che più investe in rinnovabili

www.pearson.it La green economy e il valore dell’ambiente, 2016

"Le windfarm (fattorie del vento) sono centrali eoliche collegate alla rete elettrica ... Gli impianti

eolici producono inquinamento acustico ... e interferenze elettromagnetiche: due inconvenienti ai

quali si può rimediare attraverso una opportuna scelta dei siti, come è stato fatto in California

installando gli aerogeneratori in zone desertiche. Occorre inoltre considerare che una centrale eolica

richiede uno spazio molto maggiore rispetto a una centrale a combustibili fossili ... Il costo

dell'energia elettrica prodotta da centrali eoliche è ancora superiore a quello dell'energia prodotta da

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centrali termoelettriche a combustibili fossili, ma sta rapidamente calando di pari passo con

l'aumento dell'efficienza degli impianti. Occorre considerare che, nel definire il costo dell'energia

prodotta da centrali termoelettriche a combustibili fossili e termonucleari, non si tiene conto del

costo dell'inquinamento e dello smaltimento delle scorie, che invece è nullo nelle centrali eoliche."

Dati dell'ENEL, 1995

TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Nelle società umane la democrazia è stata una conquista lenta e travagliata. Il candidato rifletta sul

significato che questo termine ha assunto nella storia. Confrontando poi la storia della democrazia

in Italia e in Occidente con situazioni socio-politiche di altre parti del mondo si ritiene che sia una

pura e nobile aspirazione o che sia un valore traducibile, sia pure a fatica, in realtà?

TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE

Numerosi bisogni della società trovano oggi una risposta adeguata grazie all'impegno civile e al

volontariato di persone, in particolare di giovani, che, individualmente o in forma associata e

cooperativa, realizzano interventi integrativi o compensativi di quelli adottati da Enti istituzionali.

Quali le origini e le motivazioni profonde di tali comportamenti?

Il candidato affronti la questione con considerazioni suggerite dal percorso di studi, anche con

riferimenti al percorso di ASL, e dalle sue personali esperienze.

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Simulazione di Seconda Prova dell’Esame di Stato

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: LI11 - SCIENZE UMANE

Tema di: SCIENZE UMANE

Incontro e dialogo: dimensioni di una nuova cittadinanza e dell’educazione interculturale

PRIMA PARTE

Il candidato, avvalendosi anche della lettura e analisi dei documenti riportati, illustri la

complessità e le implicazioni pedagogiche della cittadinanza globale.

«C’è bisogno di un nuovo ethos e di una nuova politica che decanti l’esser-cittadini-del-mondo

secondo almeno tre principi chiave: il rispetto dei diritti umani, sempre e ovunque; l’esercizio della

solidarietà, come principio etico e politico, in un Mondo lacerato da orribili differenze e da terribili

contrasti; l’incremento della laicità, che è sì valore e principio tutto occidentale, ma che solo può

permetterci di abitare quello spazio nuovo della mondialità che è terreno di differenze e da

valorizzare nelle differenze; laicità poi è tolleranza, accordo, dialogo e mai sopraffazione: pertanto

è il solo criterio che può permetterci di stare nello “spazio dell’incontro” che è, ormai, la realtà e

il senso della convivenza contemporanea a livello planetario. E anche tutto questo è processo

formativo. E’ impegno educativo. E’ teorizzazione e progettazione pedagogica». F. CAMBI, Incontro e dialogo. Prospettive della pedagogia interculturale, Roma, 2006

«L’approccio interculturale offre un modello di gestione della diversità aperto sul futuro e propone

una concezione basata sulla dignità umana di ogni individuo e sull’idea di un’umanità e di un

destino comuni. Se dobbiamo costruire un’identità europea, questa deve poggiare su valori

fondamentali condivisi, sul rispetto del nostro patrimonio comune e della diversità culturale e sulla

dignità di ogni individuo. In questo contesto, al dialogo interculturale è assegnato un ruolo

importante: da un lato esso deve prevenire le fratture di natura etnica, religiosa, linguistica e

culturale; dall’altro, deve permetterci di progredire insieme, di riconoscere le nostre diverse

identità in modo costruttivo e democratico, partendo da valori universali condivisi».

Libro bianco sul dialogo interculturale del Consiglio d’Europa, giugno 2008

SECONDA PARTE

Il candidato risponda a due dei seguenti quesiti:

1. J.S. Bruner : culturalismo e costruttivismo sociale

2. Dall’etnocentrismo al métissage culturale

3. “Guerra globale” e terrorismo

4. Dewey: scuola, educazione e società

___________________________

Durata massima della prova 5 ore.

È consentito l’uso del dizionario di lingua italiana.

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LICEO DELLE SCIENZE UMANE “A. SANVITALE” PARMA

PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA SCRITTA D'ESAME DI STATO

CLASSE V D 1 MARZO 2018

DISCIPLINA: SCIENZE NATURALI

TIPOLOGIA: DOMANDA APERTA CON NUMERO DI RIGHE IMPOSTO PER LA RISPOSTA

(massimo 10 righe)

1. Descrivi le principali caratteristiche e funzioni biologiche dei lipidi

2. Descrivi il ciclo dell’ATP e il suo ruolo nel metabolismo

3. Descrivi a gradi linee come avviene la duplicazione del DNA

SCIENZE MOTORIE Prima Simulazione terza prova d’esame

1) Un fattore importante della FORZA è il fattore nervoso: descrivi che cos’è la capacità di

reclutamento

2) I fattori fisiologici che influenzano e che vengono influenzati dalla resistenza dipendono sia da

componenti centrali che da componenti periferiche: quali sono?

PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA - LINGUA INGLESE – 1 MARZO 2018

1. How did the First World War change Victorian values and why did it produce a deep

cultural/moral crisis? Max. 12 lines

2. How did H. Bergson, S. Freud and A. Einstein and their innovative theories influence 20th

-

century narrative techniques? Max. 12 lines

3. How are people in J. Joyce’s “Dubliners” described? What is their “paralysis” due to? Why are

“epiphanies” central to the short stories? Explain.

Max. 10 lines

E’ consentito l’uso del dizionario bilingue e monolingue.

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Prima simulazione di terza prova scritta d’Esame di Stato.

Classe 5D Data: 1 marzo 2018 Disciplina: Matematica

1) Data la seguente funzione:

determinare: il dominio, le intersezioni con gli assi cartesiani, il segno, i limiti agli estremi

del dominio e le equazioni degli eventuali asintoti.

2) Dato il grafico della funzione y = f(x) rappresentato di seguito se ne individuino il dominio,

le intersezioni con gli assi cartesiani, le eventuali simmetrie, il segno, i limiti agli estremi del

dominio, le equazioni degli eventuali asintoti, gli intervalli in cui la funzione cresce e

decresce, gli eventuali punti di massimo e minimo relativo e gli eventuali punti di flesso.

Si stabilisca infine, motivando la risposta, a quale delle seguenti funzioni, si riferisce il

grafico.

a)

b)

c)

d)

E’ concesso l’uso della calcolatrice scientifica.

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LICEO DELLE SCIENZE UMANE “A. SANVITALE” PARMA

SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA SCRITTA D'ESAME DI STATO

CLASSE V D 27 APRILE 2018

DISCIPLINA: SCIENZE NATURALI

TIPOLOGIA: DOMANDA APERTA CON NUMERO DI RIGHE IMPOSTO PER LA RISPOSTA

(massimo 10 righe)

1. DESCRIVI LE ROCCE METAMORFICHE.

2. DESCRIVI LA STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA

SCIENZE MOTORIE Seconda Simulazione terza prova d’esame

1) Le capacità coordinative generali sono quelle insite in qualunque gesto motorio: quali sono?

2) Descrivi la differenza tra flessibilità attiva e passiva. Descrivi inoltre i principali metodi di

allenamento della flessibilità

3) In ambito sportivo possono capitare diversi tipi di infortuni muscolari: descrivi brevemente le

caratteristiche di quelli che ricordi e quali sono gli interventi adeguati

SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA - LINGUA INGLESE – 27 APRILE 2018

1. Consider the poem “The Waste Land” by T. S. Eliot: summarize the main ideas about

fragmentation, juxtaposition and “objective correlative”.

Max. 12 lines

2. Now consider the extract from Part V “What The Thunder Said”: what images are juxtaposed

here? What kind of landscape is represented? What are the main symbolic/metaphorical

meanings?

Max. 12 lines

E’ consentito l’uso del dizionario bilingue e monolingue.

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Liceo delle Scienze Umane “A. Sanvitale” Classe 5^D - LSU

a.s. 2017-2018 Documento del Consiglio di classe

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Seconda simulazione di terza prova scritta d’Esame di Stato.

Classe 5D Data: 27 aprile 2018

Disciplina: Matematica

1) Data la funzione

, determinare:

a) il dominio

b) gli intervalli in cui la funzione cresce o decresce

c) eventuali punti di massimo, minimo o flesso a tangente orizzontale.

2) Data la funzione

, determinane il dominio e l’equazione della retta

tangente al grafico della funzione stessa nel punto di ascissa x=1.

3) Dopo aver illustrato il significato geometrico di derivata di una funzione, si osservi la

funzione rappresentata in figura e si stabilisca, motivando la risposta, quale fra le tre

funzioni rappresentate di seguito rappresenta la sua funzione derivata

a)

b)

c)

E’ concesso l’uso della calcolatrice scientifica.

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Il Consiglio di Classe 5^D a.s. 2017/2018