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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “Cristoforo Colombo”
Via San Francesco, 33 - 45011 Adria (Ro) Tel. 0426.21178 - Fax 0426.900477
Cod. Mecc. generale : ROIS00200A Cod. Fiscale 81004960290
http://www.istituto-colombo.gov.it e-mail: [email protected]
Organismo accreditato da ACCREDIA
CERTIFICATO N. 9134
Prot. n. __________ del ___ / ___ / 2014
Sede associata
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE Via G. Marconi, 2/11 – Porto Viro (RO)
Telefono 0426321876-7 – Fax 0426321876 Codice meccanografico ROTD00201L
Posta elettronica [email protected]
DOCUMENTO FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA 5^A Indirizzo Giuridico-Economico-Aziendale
Esame di Stato Anno scolastico 2013-2014
Istituto Tecnico Settore Economico
Via Guglielmo Marconi, 2/11 45014 Porto Viro (RO) - (Sede associata)
Tel. 0426.321876 / 321877 - Fax 0426.321876 Codice Meccanografico ROTD00201L
Istituto Professionale Settore Servizi Via San Francesco, 33
45011 Adria (RO) Tel. 0426.21178 - Fax 0426.900477 Codice Meccanografico RORC002019
Ist. Professionale Settore Industria e Artigianato Via Umberto Giordano, 4
45018 Porto Tolle (RO) - (Sede associata) Tel. 0426.81146 - Fax 0426.391210
Codice Meccanografico RORI002012
2
INDICE 1 L’ISTITUTO pag. 03 1.1 Spazi didattici pag. 03 1.2 Territorio, Corsi e indirizzi di studio pag. 03
1.3 Piano di studi del corso ad indirizzo IGEA e sua caratterizzazione mediante l’Alternanza Scuola-Lavoro
pag. 04
1.4 Profilo lavorativo del Ragioniere e Perito Commerciale con Progetto Alternanza Scuola-Lavoro
pag. 07
2 LA CLASSE 5^A IGEA E IL CONSIGLIO DI CLASSE DI 5^A IGEA pag. 09 2.1 Composizione della Classe e variazioni nel triennio conclusivo pag. 09 2.2 Profilo comportamentale e cognitivo della Classe Pag. 10 2.3 Composizione del Consiglio di Classe e variazioni nel triennio conclusivo pag. 15 3 PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELL’ULTIMO ANNO DI CORSO
E DELL’ESAME DI STATO DA PARTE DEL CONSIGLIO DI CLASSE pag. 16
3.1 Preparazione all’esame di Stato pag. 16 3.2 Finalità educativo-didattiche e formative interdisciplinari e trasversali al CdC pag. 17 3.3 Finalità disciplinari integrative delle finalità interdisciplinari trasversali al CdC pag. 17 3.4 Competenze e capacità comportamentali (individuali e di gruppo) consolidate pag. 18 3.5 Competenze e capacità di metodo consolidate nello studio/nel lavoro pag. 18 3.6 Conoscenze acquisite pag. 19 3.7 Verifiche pag. 20 3.8 Valutazione pag. 22 3.9 Attività di recupero e sostegno delle difficoltà di apprendimento pag. 27 3.10 Visite aziendali e guidate pag. 27 4 RELAZIONI FINALI DEI DOCENTI pag. 28 4.1 Diritto – Economia e Finanza Pubblica (Discipline Giuridiche ed Economiche) pag. 29 4.2 Economia Aziendale (Discipline Giuridiche ed Aziendali) pag. 41 4.3 Educazione Fisica pag. 48 4.4 Francese pag. 52 4.5 Geografia Economica pag. 56 4.6 Inglese pag. 63 4.7 Letteratura Italiana pag. 68 4.8 Matematica Applicata pag. 73 4.9 Religione pag. 79 4.10 Storia pag. 81 5 ALLEGATI pag. 85 5.1 Griglia di valutazione della condotta pag 86 5.2 Testo della Prima Prova Scritta (Italiano) simulata Pag. 87 5.3 Griglie di correzione e valutazione della Prima Prova Scritta – Italiano Pag. 94 5.4 Testo della Seconda Prova Scritta (Economia Aziendale) simulata pag. 96 5.5 Griglia di correzione e valutazione della Seconda Prova Scritta – Economia Aziendale pag. 97 5.6 Frontespizio della Terza Prova Scritta simulata il 31 gennaio 2014 pag. 98 5.7 Testo della Terza Prova Scritta simulata il 31 gennaio 2014 pag. 99 5.8 Griglia di correzione e valutazione della Terza Prova Scritta simulata il 31 gennaio 2014 pag. 105 5.9 Frontespizio della Terza Prova Scritta simulata l’11 aprile 2014 pag. 106 5.10 Testo della Terza Prova Scritta simulata l’11 aprile 2014 pag. 107 5.11 Griglia di correzione e valutazione della Terza Prova Scritta simulata l’11 aprile 2014 pag. 115 5.12 Elenco degli argomenti pluridisciplinari scelti dagli studenti per l’avvio del Colloquio
d’Esame pag. 116
5,13 Griglia di valutazione del Colloquio d’Esame pag. 120 5.14 Scheda comunicazione argomento avvio colloquio alla Commissione pag. 121 5.15 Griglia di valutazione delle prove orali di Lingue e di Conversazione in Lingue Straniere pag. 122 5.16 Documento Finale del Candidato F. F. e suoi allegati da 16/1 a 16/10 Riservato 6 DELIBERA DI APPROVAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE – FIRME DEI
DOCENTI pag. 123
3
1. L’ISTITUTO 1.1 – Spazi didattici
L’Istituto è articolato in due plessi, di cui uno prevalentemente adibito al Corso AFM / IGEA (Via G. Marconi, 11) e l’altro al Corso Turismo / Perito Turistico (Via G. Marconi, 2), collegati da un cortile interno nel quale sorge la palestra.
L’Istituto è dotato dei seguenti spazi didattici ulteriori rispetto alle aule: ü due laboratori di informatica e simulazioni aziendali; ü una palestra, coinvolta in numerose attività sportive curricolari e pomeridiane; ü un laboratorio di grafica, riservato agli studenti disabili e alle loro esigenze educativo-
didattiche; ü un’aula multimediale.
1.2 – Territorio, Corsi e Indirizzi di studio L ’Istituto Tecnico Commerciale e Turistico, ora Istituto Tecnico Economico, di Porto Viro è sorto nell’anno scolastico 1991-1992 come sede staccata dell’allora Istituto Tecnico Commerciale Statale G. Maddalena di Adria.
Nel 1997, a seguito dell’entrata in vigore delle disposizioni in materia di razionalizzazione della rete scolastica provinciale e di costituzione degli IIS, l’ITCT fu scorporato dall’ITC di Adria per diventare sede associata dell’IIS C. Colombo di Adria, dove hanno sede gli uffici dirigenziale ed amministrativo.
L’ITE di Porto è la sola scuola superiore statale del Comune di Porto Viro, nell’estremità orientale della Provincia di Rovigo, nel territorio del Delta del Po, la zona più sud-orientale del Veneto.
Geograficamente molto esteso, relativamente poco popolato, poco scolarizzato e socio-economicamente marginalizzato (anche perché mai industrializzato), il Delta del Po in generale e il Comune di Porto Viro in particolare hanno da poco iniziato a svilupparsi mediante le piccole e medie imprese e le attività turistiche, localizzate soprattutto lungo la Romea Commerciale, nell’area di Porto Levante, alle quali l’ITE di Porto Viro contribuisce preparando apposite figure tecnico-professionali, contrastando, di conseguenza, i fenomeni di abbandono e dispersione scolastica propri della zona bassopolesana. Il tutto ha luogo in sinergia con il Comune, il Parco del Delta del Po, le imprese. È caratteristica degli Istituti Tecnici –e dunque anche l’ITE di Porto Viro cerca di perseguirla- la correlazione tra la scuola e i settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo, con il conseguente obiettivo di far acquisire agli studenti saperi e competenze di cittadinanza e tecnico-lavorative necessarie per l’inserimento attivo nella convivenza sociale, nella professione e per il proseguimento degli studi.
È stato grazie ai numerosi e frequenti contatti tra la scuola e la realtà extrascolastica che, sondata quest’ultima e sentiti gli Enti Locali, si è deciso nell’anno 2003 di affiancare al corso per Ragionieri l’indirizzo tecnico Perito Turistico e, utilizzando la quota di autonomia curricolare, di caratterizzarlo mediante un Progetto Sportivo; nell'anno 2006 si è poi deliberata l'attivazione del Progetto Alternanza Scuola-Lavoro, tuttora in corso, nelle classi 3^ e 4^ dell'indirizzo per Ragionieri.
Nell'anno scolastico 2010-2011, ai sensi del DPR 88/2010 recante il regolamento di riordino degli Istituti Tecnici, 1 - le Classi Prime dei due corsi hanno subito le confluenze seguenti:
4
Vecchio ordinamento à à Nuovo ordinamento Classe 1^ Istituto Tecnico Commerciale ad Indirizzo Giuridico-Economico-Aziendale (IGEA) à
à Classe 1^ Istituto Tecnico Economico ad indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing (AFM)
Classe 1^ Istituto Tecnico Turistico ad indirizzo Perito Turistico à
à Classe 1^ Istituto Tecnico Economico ad indirizzo Turismo
e la conseguente riorganizzazione didattica in relazione al profilo educativo, culturale e professionale e ai risultati di apprendimento a conclusione dei nuovi percorsi di studio del Settore Tecnico Economico; 2- le Classi Seconde, Terze, Quarte e Quinte sono proseguite secondo i piani di studio previgenti al riordino.
Attualmente, quindi, sono attivi presso l’ITE/ITCT di Porto i corsi AFM-IGEA e Turismo-Perito Turistico, entrambi completi come segue: ü il Corso AFM/IGEA è formato da cinque classi dalla Prima alla Quinta: di esse, le prime
quattro sono ad infirizzo AFM, mentre l'ultima, oggetto del presente Documento Finale, è ad indirizzo IGEA.
ü il Corso Turismo/Perito Turistico è formato da cinque classi: una Prima, una Seconda, una Terza, una Quarta Turismo e una Quinta PT.
1.3 – Piano di Studi del corso ad indirizzo IGEA e sua caratterizzazione mediante l'alternanza scuola-lavoro
Il seguente è il piano di studi previgente la riduzione a 32 ore del tempo curricolare settimanale: Cl 1a Cl 2a Cl 3a Cl 4a Cl 5a Italiano 5 5 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Lingua Francese 4 4 3 3 3 Matematica Applicata e Laboratorio 5 5 4 4 3 Lingua Inglese 3 3 3 3 3 Scienze della Materia e Laboratorio 4 4 / / / Scienze della Natura 3 3 / / / Diritto ed Economia 2 2 / / / Economia Aziendale e Laboratorio 2 2 7 10 9 Trattamento Testi e Dati 3 3 Diritto / / 3 3 3 Geografia Economica / / 3 2 3 Economia Politica / / 3 2 / Economia e Finanza Pubblica / / / / 3 Educazione Fisica 2 2 2 2 2 Religione / Attività Alternative 1 1 1 1 1 Totale ore curricolari settimanali 36 36 34 35 35
Il seguente è il piano di studi del solo triennio finale successivo alla riduzione a 32 ore del tempo curricolare settimanale:
5 Cl 3a Cl 4a Cl 5a Italiano 3 3 3 Storia 2 2 2 Lingua Francese 3 3 3 Matematica Applicata e Laboratorio 4 4 3 Lingua Inglese 3 3 3 Economia Aziendale e Laboratorio 6 7 7 Diritto 3 3 3 Geografia Economica 3 2 3 Economia Politica 2 2 / Economia e Finanza Pubblica / / 2 Educazione Fisica 2 2 2 Religione / Attività Alternative 1 1 1 Totale ore curricolari settimanali 32 32 32
Nell’ambito del soprastante indirizzo pre-definito dal MIUR, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie, i Consigli di Classe della 3^ e della 4^ e il Collegio dei Docenti deliberano ogni anno il Progetto Alternanza Scuola-Lavoro, finalizzato a potenziare l'orientamento degli studenti al lavoro, la loro occupabilità e, dunque, il loro futuro attivo inserimento socio-economico: gli studenti incontrano Formatori Esterni e Formatori Aziendali che li inseriscono brevemente in imprese e società del territorio per svolgere esperienze attinenti l'indirizzo di studi a contatto con la realtà produttiva locale; pertanto, durante il terzo e il quarto anno di corso e per tre settimane consecutive nei mesi di aprile e/o maggio, ciascuna disciplina cede le proprie ore all'addestramento al lavoro, condotto dai Formatori Esterni e dai Formatori Aziendali e poi proseguito mediante tirocinio estivo dopo la chiusura delle attività didattiche. Durante i tirocini, i Docenti fungono da Tutors scolastici in sinergia con le loro controparti aziendali: il contatto tra i Consigli di Classe e la realtà socio-economica e produttiva extrascolastica da tempo induce i Docenti a trasformare la programmazione educativo-didattica tradizionale in un Piano di Formazione al Lavoro che recepisce i contributi dei Formatori Esterni e delle aziende e che, di conseguenza, li porta a ripensare e a ristrutturare gli insegnamenti disciplinari usuali nel senso della didattica per competenze lavorative e di cittadinanza spendibili fuori da scuola. La formazione in questione è oggetto di certificazione finale ai sensi delle disposizioni vigenti in materia di alternanza scuola-lavoro. Le certificazioni sono state distribuite agli studenti. Salvo differenziazioni, dovute ad esempio a disabilità, i soprastanti totali delle ore curricolari settimanali del terzo e del quarto anno di corso aumentano in aprile e in maggio grazie ai pomeriggi di formazione aziendale, svolti dagli studenti in tirocinio. Gli aumenti non sono esattamente quantificabili, seguendo ciascun tirocinante un proprio orario pomeridiano: salve le differenziazioni appena menzionate, mediamente ciascuno studente di 3^ e di 4^ svolge almeno cento ore di formazione aziendale in primavera (a cui possono seguire i tirocini estivi). La tabella sottostante evidenzia le esperienze lavorative fin qui condotte dagli studenti di 5^A IGEA:
6 Studente Tirocinio
formativo primaverile in classe 3^
Tirocinio formativo estivo in classe 3^
Tirocinio formativo primaverile in classe 4^
Tirocinio formativo estivo in classe 4^
Baataoui Comune di Porto Viro Bovolenta Studio
amministrativo e contabile Elabor srl di porto Viro
/
Studio amministrativo e contabile Elabor srl di porto Viro
/
Bellan Studio Consulenza del Lavoro G. Micheletti di Porto Viro
Consorzio di Bonifica Delta Po e Adige di Taglio di Po
Studio Consulenza del Lavoro G. Micheletti di Porto Viro
Consorzio di Bonifica Delta Po e Adige di Taglio di Po
Contato Costruzioni Generali Xodo di Porto Viro
Piscina Comunale di Porto Viro
Studio Consulenza del Lavoro I. Braggion di Porto Viro
Studio Consulenza del Lavoro I. Braggion di Porto Viro
L. Quaglia Studio Consulenza del Lavoro I. Braggion di Porto Viro
/
CGIL CAAF Servizi e Lavoro srl di Porto Viro
/
S. Quaglia CGIL CAAF Servizi e Lavoro srl di Porto Viro
/
Studio amministrativo e contabile R. Pozzato di Taglio di Po
Studio amministrativo e contabile R. Pozzato di Taglio di Po
S. Mantovan Studio amministrativo e contabile EL CON di A. Rubin snc - Porto Viro
CNA Studio Commercialista A. Astolfi di Taglio di Po
Studio Commercialista A. Astolfi di Taglio di Po
D. Mantovan Edilpitture srl di Porto Viro
Veneta Pesca di Porto Viro
Coldiretti Impresa Verde srl di taglio di Po
/
Tomasini Studio Consulenza Tributaria Freguglia e Mancin di Porto Viro
/
Studio Commercialisti Carli e Laurenti di Porto Viro
/
Visintin Studio Commercialista M. Banin di Porto Viro Milan Studio
Consulenza Tributaria F. Perazzolo di Porto Viro
Piscina Comunale di Porto Viro
Studio Consulenza del Lavoro Porzionato di Porto Viro
/
Freguja Cooperativa Pescatori di Santa Giulia
Veneta Pesca di Porto Viro
Comune di Porto Viro
/
7 1.4 – Profilo lavorativo del Ragioniere e Perito Commerciale IGEA con Progetto Alternanza Scuola-Lavoro
Caratterizzano il profilo in questione le seguenti competenze in uscita:
Competenze generali
1. rispetta i principi costituzionali nella convivenza 2. è consapevole della tutela della salute, anche mediante la pratica sportiva 3. È consapevole della sicurezza nelle sue diverse dimensioni ed aspetti 4. Riconosce nell'ambiente e nel territorio gli aspetti geografici, ecologici, demografici,
economici, sociali, politici, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo 5. Collega le dimensioni locale, nazionale, internazionale, globale e interculturale della
convivenza sociale 6. Si colloca e si orienta consapevolmente nel sistema economico 7. interagisce consapevolmente con enti pubblici e privati 8. è consapevole dei rischi e dei benefici della finanza privata 9. È consapevole degli aspetti etici delle attività economiche 10. Comunica in italiano con consapevolezza dei contesti 11. Comunica in inglese e in francese al livello B2 QERL 12. Utilizza le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle attività di studio e di
lavoro 13. Utilizza metodi matematici per organizzare e valutare informazioni qualitative e
quantitative 14. Risolve problemi con particolare riguardo agli ambiti di sua competenza 15. Progetta con particolare riguardo agli ambiti di sua competenza 16. Lavora in gruppo
Competenze aziendali/lavorative
1. è consapevole che le attività aziendali si svolgono nel rispetto della normativa
costituzionale, pubblicistica, civilistica e fiscale, che sa applicare e rsipettare 2. è consapevole della fiscalità e dei suoi adempimenti 3. È consapevole della sicurezza nei luoghi di lavoro 4. è consapevole delle correlazioni tra le attività aziendali, l'ambiente e il territorio nei suoi
aspetti geografici, ecologici, demografici, economici, sociali, politici, culturali 5. coglie le dimensioni locale, nazionale, internazionale, globale delle attività aziendali 6. colloca e orienta consapevolmente l'azienda nel sistema economico 7. rispetta i contratti e l'organizzazione giuridica dei rapporti economici e commerciali 8. comprende le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali e i macrofenomeni
economici nazionali e internazionali li relaziona alle specificità di un’azienda e di un contesto locale in cui opera
9. Riconosce diversi modelli organizzativi aziendali e le specificità dei loro processi e flussi informativi
10. Si colloca e collabora consapevolmente nei sistemi e nei processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo, contabilità), integrando le conoscenze acquisite nelle diverse discipline
11. Comunica in italiano tecnico con consapevolezza dei contesti aziendali/lavorativi 12. Redige documenti tecnici in italiano 13. Comunica in inglese e in francese per scopi aziendali/lavorativi al livello B1/B2 QERL 14. Utilizza le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, pacchetti applicativi e
sistemi informativi aziendali per gestire amministrazione, finanza e marketing in maniera integrata e in differenti contesti
15. Valuta e sceglie pacchetti applicativi migliorativi dell’efficienza aziendale, con particolare riguardo ai sistemi di archiviazione, di comunicazione in rete e di sicurezza informatica
8 16. Contribuisce all’innovazione e al miglioramento organizzativo e tecnologico e
all’internazionalizzazione dell’impresa 17. Valuta e seleziona prodotti assicurativi e finanziari economicamente vantaggiosi 18. Seleziona e utilizza consapevolmente strumenti di marketing inquadrandoli nel ciclo di
vita dell’azienda nonchè in specifici contesti e in diverse politiche di mercato 19. Rileva le operazioni di gestione utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed
extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali 20. interpreta i documenti amministrativi e finanziari aziendali 21. Gestisce il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità
integrata 22. Applica i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione,
analizzandone i risultati 23. Stila e analizza documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale alla luce dei
criteri sulla responsabilità sociale d’impresa 24. Ricostruisce e documenta le procedure seguite 25. Individua le caratteristiche del mercato del lavoro e collabora alla gestione delle risorse
umane 26. Utilizza metodi matematici per organizzare e valutare informazioni aziendali qualitative
e quantitative 27. Ricerca soluzioni efficaci rispetto a problemi dati 28. è orientato al lavoro 29. è a contatto con e sa collocarsi nella realtà socio-economica e produttiva locale,
avendovi svolto fino a quattro tirocini aziendali con esiti positivi 30. stila il curriculum vitae in formato europeo e lo accompagna da lettera di presentazione
9 2 - LA CLASSE 5^A IGEA E IL CONSIGLIO DI CLASSE DI 5^A IGEA
2.1 - Composizione della Classe e variazioni nel triennio conclusivo
CLASSE 5^ A Anno scolastico
2013-2014
Ex Classe 4^A Anno scolastico
2012-2013
Ex Classe 3^A anno scolastico
2011-2012
Altri Istituti Ripetenti Classe 5^
Baataoui Maroine X X /////////////////// Bellan Fabio X X /////////////////// Bovolenta Luca X X /////////////////// Contato Debora X X Da ITC Adria in 3^ Freguglia Fabio X X /////////////////// Freguja Stefano X X Da ITC Adria in 2^ Mantovan Denis X X /////////////////// Mantovan Silvia X X /////////////////// Milan Stacey X X /////////////////// Quaglia Laura X X /////////////////// Quaglia Silvia X X /////////////////// Tomasini Angelica X X /////////////////// Visintin Nicholas X X ///////////////////
Classe 5^A - anno scolastico 2013-2014 totale
studenti iscritti
Studenti provenienti dalla 4^A 2012/2013
Studenti ripetenti la
5^A
Studenti provenienti
da altri Istituti
Studenti di 4^A
2012/2013 promossi in
5^A a giugno
Studenti di 4^A
2012/2013 promossi in
5^A ad agosto 14 14 00 00 12 2
Uno studente ha smesso di frequentare durante la 5^, abbassando il totale frequentanti da 14 a 13.
Classe 4^A - anno scolastico 2012-2013 totale
studenti iscritti
Studenti provenienti dalla 3^A 2011/2012
Studenti ripetenti la
4^A
Studenti provenienti
da altri Istituti
Studenti non
promossi in 5^A
(giugno e/o agosto)
Studenti di 4^A
2012/2013 promossi in
5^A a giugno
Studenti di 4^A
2012/2013 promossi in
5^A ad agosto
14 14 02 0 0 12 2
Una studentessa si è ritirata dagli studi durante la 4^, abbassando il totale iscritti da 15 a 14.
Classe 3^A - anno scolastico 2011-2012 totale
studenti iscritti
Studenti provenienti dalla 2^A 2010/2011
Studenti ripetenti la
3^A
Studenti provenienti
da altri Istituti
Studenti non
promossi in 4^A
(giugno e/o agosto)
Studenti di 3^A
2011/2012 promossi in
4^A a giugno
Studenti di 3^A
2011/2012 promossi in
4^A ad agosto
15 15 01 01 01 11 3
10 2.2 - Profilo comportamentale e cognitivo della Classe
voti di condotta al termine del primo trimestre Espressi dal CdC in deroga alla griglia di valutazione della condotta acclusa al presente
Documento come Allegato n. 1 10 / 10 9 / 10 8 / 10 7 / 10 6 /10
2 studenti 3 studenti 1 studente 0 studenti 8 studenti
La condotta mediamente solo sufficiente sopra rilevata, per le cui motivazioni si rinvia agli atti del Consiglio del Classe, è andata migliorando nel corso del secondo quadrimestre; a ridosso del 15 maggio emerge il seguente profilo della classe relativamente al comportamento scolastico, presupposto per l’acquisizione di competenze e capacità nel metodo di studio, lavorative e di cittadinanza, che il Consiglio di Classe si riserva di valutare sommativamente al termine dell’attività didattica, rinviando fin da ora al relativo verbale:
Profilo comportamentale della Classe al 15 maggio
Indicatore comportamentale / di scolarizzazione
Livello medio raggiunto
Interesse (curiosità e motivazione) verso gli studi
Più che sufficiente
Attenzione (durante la didattica e le verifiche)
Più che sufficiente
Partecipazione (all’attività didattica e alle verifiche) e collaborazione con l’insegnante
Più che sufficiente
Impegno nello studio sufficiente Comunicazione e dialogo docente-studente e docente-classe
discreta
Progressione nel lavoro / nello studio sufficiente Riflessione, rielaborazione, ragionamento e assimilazione
Più che sufficienti – In alcuni casi da guidare perché risultino sufficienti
Metodo ed autonomia operativa Più che sufficiente – In alcuni casi da guidare perché risultino sufficienti
11 Dalla media dei giudizi espressi dai docenti, riportati nelle tabelle sottostanti la
seguente, emerge il seguente profilo della classe relativamente alle competenze e capacità nel metodo di studio:
Profilo cognitivo della Classe al 15 maggio
Indicatore di competenza e capacità metodologica
Livello medio
Italiano generale sufficiente Linguaggi tecnico-specialistici in italiano e nelle lingue straniere
sufficiente
Esposizione sia scritta che orale in italiano e nelle lingue straniere
sufficiente
Tecniche per la conoscenza e la comprensione
sufficiente
Applicazione o esemplificazione di tipo semplice
sufficiente
Analisi (scomposizione di concetti, testi, discorsi, ecc.)
suffciente
Collegamenti disciplinari e pluridisciplinari Sufficienti Capacità di criticare fondatamente e motivatamente
Sufficiente – Talvolta da guidare
Autovalutazione (prevenzione ed autocorrezione degli errori)
Sufficiente – Talvolta da guidare
Applicazione o esemplificazione di tipo complesso / Progettazione / Risoluzione di problemi complessi
Sufficienti – Talvolta da guidare - Gli studenti hanno compreso e sanno applicare il metodo e la struttura dei lavori interdisciplinari di avvio del
colloquio d’esame, che tutti hanno avviato Applicazione delle tecnologie informatiche e multimediali all’insegnamento/apprendimento
sufficiente
Profilo cognitivo della Classe nell’Area Tecnica
Insegnamenti Indicatore di competenza e capacità
metodologica Livello medio
Diritto Economia Aziendale Economia e Finanza Pubblica Geografia Economica
Italiano generale discreto Linguaggi tecnico-specialistici discreto Esposizione sia scritta che orale discreto Tecniche per la conoscenza e la comprensione
discreto
Applicazione o esemplificazione di tipo semplice
discreto
Analisi (scomposizione di concetti, testi, discorsi, ecc.)
discreto
Collegamenti disciplinari e pluridisciplinari Sufficienti Capacità di criticare fondatamente e motivatamente
sufficiente
Autovalutazione (prevenzione ed autocorrezione degli errori)
sufficiente
Applicazione o esemplificazione di tipo complesso / Progettazione / Risoluzione di problemi complessi
sufficiente
Applicazione delle tecnologie informatiche e multimediali all’insegnamento/apprendimento
discreto
12
Profilo cognitivo della Classe nell’Area Scientifica
Insegnamenti Indicatore di competenza e capacità metodologica
Livello medio
Matematica Applicata
Italiano generale Sufficiente Italiano tecnico-specialistico Appena Sufficiente Esposizione sia scritta che orale Appena Sufficiente Tecniche per la conoscenza e la comprensione
Appena sufficienti
Applicazione o esemplificazione di tipo semplice
Sufficiente
Analisi (scomposizione di concetti, testi, discorsi, ecc.)
Appena sufficiente
Collegamenti disciplinari e pluridisciplinari
Lo studio è tendenzialmente settoriale, i lavori di avvio al colloquio dovrebbero aiutare a realizzare collegamenti pluridisciplinari
Capacità di criticare fondatamente e motivatamente
Appena sufficiente
Autovalutazione (prevenzione ed autocorrezione degli errori)
Poco utilizzata, appena sufficiente
Applicazione o esemplificazione di tipo complesso / Progettazione / Risoluzione di problemi complessi
Quasi sufficiente
Applicazione delle tecnologie informatiche e multimediali all’insegnamento/apprendimento
Sufficiente
Profilo cognitivo della Classe nell’Area Linguistica
Insegnamenti Indicatore di competenza e capacità metodologica
Livello medio
Lingua e Civiltà Inglese Lingua e Civiltà Francese
Esposizione sia scritta che orale sufficiente Linguaggi tecnico-specialistici sufficiente Tecniche per la conoscenza e la comprensione
sufficiente
Applicazione o esemplificazione di tipo semplice
sufficiente
Analisi (scomposizione di concetti, testi, discorsi, ecc.)
sufficiente
Collegamenti disciplinari e pluridisciplinari sufficiente Capacità di criticare fondatamente e motivatamente
sufficiente
Autovalutazione (prevenzione ed autocorrezione degli errori)
sufficiente
Applicazione o esemplificazione di tipo complesso / Progettazione / Risoluzione di problemi complessi
sufficiente
Applicazione delle tecnologie informatiche e multimediali all’insegnamento/apprendimento
sufficiente
13
Profilo cognitivo della Classe nell’Area Umanistica
Insegnamenti Indicatore di competenza e capacità metodologica
Livello medio
Religione Letteratura Italiana Storia
Italiano generale più che sufficiente Esposizione sia scritta che orale più che sufficiente Linguaggi tecnico-specialistici più che sufficiente Tecniche per la conoscenza e la comprensione
più che sufficiente
Applicazione o esemplificazione di tipo semplice
più che sufficiente
Analisi (scomposizione di concetti, testi, discorsi, ecc.)
più che sufficiente
Collegamenti disciplinari e pluridisciplinari più che sufficiente Capacità di criticare fondatamente e motivatamente
più che sufficiente
Autovalutazione (prevenzione ed autocorrezione degli errori)
più che sufficiente
Applicazione o esemplificazione di tipo complesso / Progettazione / Risoluzione di problemi complessi
più che sufficiente
Applicazione delle tecnologie informatiche e multimediali all’insegnamento/apprendimento
Più che sufficiente
Profilo cognitivo della Classe nell’Area Motoria
Insegnamenti Indicatore di competenza e capacità metodologica
Livello medio
Educazione Fisica
Italiano generale sufficiente Esposizione sia scritta che orale sufficiente Linguaggi tecnico-specialistici sufficiente Tecniche per la conoscenza e la comprensione
sufficienti
Applicazione o esemplificazione di tipo semplice
sufficiente
Analisi (scomposizione di concetti, testi, discorsi, ecc.)
sufficiente / necessita di essere guidata
Collegamenti disciplinari e pluridisciplinari sufficiente con la guida del docente Capacità di criticare fondatamente e motivatamente
quasi sufficiente
Autovalutazione (prevenzione ed autocorrezione degli errori)
sufficiente se guidata dal docente
Applicazione o esemplificazione di tipo complesso / Progettazione / Risoluzione di problemi complessi
sufficiente / gli studenti hanno compreso e sanno utilizzare un metodo di lavoro molto semplice in attività di base
Applicazione delle tecnologie informatiche e multimediali all’insegnamento/apprendimento
non valutabile / strumento non utilizzato in questa disciplina.
Si rinvia ai fascicoli personali degli studenti per le situazioni individuali.
14
Orientamento post-diploma In sede di rilevazione a fine primo trimestre è emerso quanto segue Non so cosa
farò lavoro facoltà
universitaria mi iscrivo a corsi
brevi non universitari
Altro
uno studente ü Non so quale (due studenti
ü Impiegato ü Imprenditore
artigiano e commerciante al dettaglio (fornaio)
ü Lavorare in un'azienda
ü Contabile ü Ragioniere ü Lavoro dove ho
fatto il tirocinio ü Trasportatore
per conto terzi
Lingue orientali ü Uno studente non precisa il corso
ü Agente FFA
ü Corsi di elettronica
ü Corsi di computer
ü Corsi sui fumetti
ü Corsi di recitazione
15 2.3 - Composizione del Consiglio di Classe e variazioni nel triennio conclusivo
Genitori componenti 2013-2014 Studenti conponenti 2010-2011 T. Ruzza Silvia Mantovan
Nicholas Visintin
Insegnamenti Classe 3^A 2011-2012
Classe 4^A 2012-2013
Classe 5^A 2013-2014
Diritto Guido Smanio Guido Smanio Guido Smanio Economia Politica Guido Smanio Guido Smanio ///////////////////
Inglese Arianna Cantelli Arianna Cantelli Arianna Cantelli Italiano Lucia Boscolo Floriana Veratelli Floriana Veratelli Storia Floriana Veratelli Floriana Veratelli Floriana Veratelli
Religione Diego Quaglia Diego Quaglia Diego Quaglia
Francese Giovanna Mingolelli Maria Gabriella De Vita
Maria Gabriella De Vita
Educazione Fisica Giuseppe Ventura Giuseppe Ventura Giuseppe Ventura Finanza Pubblica ///////////////// ///////////////// Guido Smanio
Matematica Eusebio Raule /
Barbara Bonvento / Maria Luisa Pasini
Maria Luisa Pasini Maria Luisa Pasini
Geografia Economia Daniele Bergantin Daniele Bergantin Daniele Bergantin Economia Aziendale Sandro Secchiero Sandro Secchiero Enzo Casna
Sostegno educativo-didattico
Daniela Boscolo Ilaria Umilio Stefano Billo
Paolo Bernardi
Daniela Boscolo Ilaria Umilio Stefano Billo
Daniela Boscolo Ilaria Umilio Stefano Billo Mara Tosetto
16
3 – ORGANIZZAZIONE E PROGETTAZIONE DELL’ULTIMO ANNO DI CORSO E DELL’ESAME DI STATO DA PARTE DEL CONSIGLIO DI CLASSE 3.1 – Preparazione all’Esame di Stato
Credito scolastico
Si rinvia ai fascicoli personali degli studenti
PROVE SCRITTE D’ESAME
Prima prova scritta: Italiano
ü ore 05 in data 05 maggio 2014 ü il testo della prova è accluso al presente verbale come Allegato n. 2 ü la Prof.ssa F. Veratelli ha predisposto e il CdC ha ratificato le griglie di
correzione e valutazione delle diverse tipologie testuali accluse al presente Documento come Allegato n. 3
Seconda prova scritta: Economia Aziendale
ü ore 05 in data 24 aprile 2014 ü ore 05 in data 29 maggio 2014 ü il testo della prova del 24 aprile è accluso al presente verbale come
Allegato n. 4 ü il Professor Casna ha predisposto e il CdC ha ratificato la griglia di
correzione e valutazione della prova acclusa al presente Documento come Allegato n. 5
Terza prova scritta pluridisciplinare
Prima simulazione ü Prime 3 ore del 31 gennaio 2014 ü Prova non a tema ü Materie della prova: Storia – Geografia – Diritto - Francese ü Tipologia di esercizi: B (domande con risposta aperta in spazio limitato) ü La prova è stata costruita dai Docenti in base al DM 429/2000 recante il
Regolamento per la costruzione della terza prova ü il testo della prova è accluso al presente verbale come Allegato n. 6 e 7 ü i Docenti hanno predisposto e il CdC ha ratificato la griglia di
correzione e valutazione della prova acclusa al presente Documento come Allegato n. 8
seconda simulazione:
ü Prime 3 ore dell'11 aprile 2014 ü Materie della prova: Inglese – Geografia – Diritto - Matematica ü Tipologia di esercizi: A (trattazione sintetica di argomenti) - B
(domande con risposta aperta in spazio limitato) - D (problemi a soluzione rapida)
ü La prova è stata costruita dai Docenti in base al DM 429/2000 recante il Regolamento per la costruzione della terza prova
ü il testo della prova è accluso al presente verbale come Allegato n. 9 e 10
ü i Docenti hanno predisposto e il CdC ha ratificato la griglia di correzione e valutazione della prova acclusa al presente Documento come Allegato n. 11
17
PROVA ORALE D’ESAME - COLLOQUIO Prima parte del colloquio: argomento pluridisciplinare proposto dal candidato alla Commissione
Il CdC ha incaricato il Prof. G. Smanio di attivare uno sportello didattico per la preparazione dei lavori individuali di avvio del colloquio d’Esame, al quale hanno aderito tutti gli studenti. Alla data del 15 maggio i percorsi interdisciplinari individuati dagli studenti per l’avvio del Colloquio sono i acclusi al presente Documento come Allegato n. 12. Tutti i Docenti del CdC hanno recepito le scelte degli studenti nelle rispettive Relazioni Finali, contribuendo a curarle per le parti di loro competenza. Le scelte degli studenti restano suscettibili di modifiche. Ciascuno studente si impegna a presentare alla Commissione d’Esame una mappa concettuale strutturante il percorso da proporre alla Commissione per dimostrarle lo svolgimento dell’argomento scelto (la mappa concettuale sarà allegata alla scheda denominata Allegato 14)
Seconda parte del colloquio: argomenti proposti dalla Commissione al Candidato
Per favorire colloqui d'esame efficaci il CdC ha deliberato che nell'ultima parte di maggio 2014 ciascun Docente procederà a verifiche orali sull'intero programma disciplinare fino ad allora svolto, cercando di favorire in ciascuno studente la consapevolezza di doversi preparare sull'intero anno scolastico (e non più solo scansioni parziali), stimolando la capacità di muoversi miratamente all'intero dell'intero programma e individuando e valorizzando i collegamenti tra quest'ultimo e l'argomento pluridisciplinare che ciascun candidato proporrà alla Commissione
Terza parte del colloquio: correzione scritti
Gli studenti sono stati sensibilizzati alla necessità di autocorreggere gli errori soprattutto dopo che essi sono stati segnalati in modo puntuale
Griglia del colloquio
Il CdC propone la griglia di valutazione acclusa al presente Documento come Allegato n. 13
3.2 - Finalità educativo-didattiche e formative interdisciplinari e trasversali al CdC Tutti i Docenti hanno lavorato intorno alle sotto elencate finalità comuni: ü consolidamento / miglioramento delle conoscenze, competenze e capacità acquisite fino
in 4^ ü consolidamento del profilo lavorativo del Ragioniere e Perito Commerciale con Progetto
Alternanza Scuola-Lavoro più sopra esposto, curandone le specifiche esigenze giuridico-economico-aziendali;
ü progressione verso l’Esame di Stato e ammissione alle sue prove ü orientamento post-diploma;
3.3 - Finalità educativo-didattiche disciplinari integrative di quelle interdisciplinari trasversali al CdC
sono precisate da ciascun Docente nella propria relazione Finale. Tra le finalità educativo-didattiche possibili, il singolo insegnante ha scelto quelle che,
oltre a dare senso alla propria materia, hanno rinforzato e completato le finalità educativo-didattiche trasversali al CdC sopra elencate, rendendo più organica, meno dispersiva e più incisiva l’azione formativa collegiale.
18
3.4 - Competenze e capacità comportamentali (individuali e di gruppo) consolidate Educazione nei rapporti interpersonali Chiarezza dei ruoli e delle circostanze del contesto scolastico e professionale Distinzione ma complementarietà dei ruoli di docente e studente finalizzati all’efficiente funzionamento delle attività didattiche e della scuola Cooperazione di gruppo Interesse e motivazione personali Attenzione durante il lavoro Partecipazione al lavoro Esecuzione del lavoro Impegno nello studio / nel lavoro Progressione nello studio / nel lavoro Comunicazione e dialogo insegnante-studenti Attitudine alla riflessione Attitudine al metodo ed autonomia operativa Reciprocità dei comportamenti sopra elencati Relazionalità 3.5 - Competenze e capacità di metodo consolidate nello studio / nel lavoro Sviluppo delle capacità personali di riflessione, rielaborazione, ragionamento e assimilazione Educazione linguistica generale Educazione linguistica tecnico-specialistica / educazione microlinguistica Esposizione e sintesi espressiva sia scritta che orale Conoscenza e Comprensione Applicazione o esemplificazione di tipo semplice Analisi o scomposizione di concetti, testi, discorsi, ecc. Collegamento (Sintesi cognitiva) disciplinare e pluridisciplinare Valutazione (opinione critica fondata su e motivata con quanto appreso) Autovalutazione (autocorrezione) Applicazione o esemplificazione di tipo complesso Applicazione delle tecnologie informatiche e multimediali Metodo ed autonomia operativa
19 3.6 - Conoscenze acquisite
interdisciplinari argomenti interdisciplinari svolti
Materie coinvolte nella didattica, nella verifica e nella valutazione
Osservazioni
Globalizzazione Geografia economica - Matematica applicata con la statistica e/o con la ricerca operativa - Inglese - Economia aziendale - Francese
Tassazione: principi costituzionali e tributi specifici
Diritto – Economia e Finanza Pubblica - Economia aziendale
Di tributi specifici la classe ha svolto l'IVA in terza, l'IRPEF in 4^ e l'IRAP e l'IRES in 5^
Marketing Inglese - Economia aziendale - Matematica applicata
Green economy e sviluppo ecosostenibile
Inglese - Francese - Geografia economica - Economia aziendale
Francese: ancora da iniziare alla data del 15 maggio
Ricerca operativa e analisi dei costi
Matematica - Economia aziendale
Evoluzione costituzionale italiana
Diritto - Storia Diritto: ancora da iniziare alla data del 15 maggio
Organizzazione dello Stato in Italia, Francia, Regno Unito e Stati Uniti
Diritto - Inglese - Francese
Gli argomenti di avvio del colloquio d’esame
Varie a seconda dell’argomento I percorsi interdisciplinari individuati dagli studenti per l’avvio del Colloquio sono acclusi al Documento Finale del CdC come allegato 13.
disciplinari
Sono precisate nelle Relazioni Finali dei singoli Docenti.
20 3.7 - - Verifiche
Hanno raccolto dati sul processo di insegnamento-apprendimento. Hanno sempre presupposto l’avvenuto svolgimento di un lavoro curricolare, in alcune o in
tutte le sue parti.
Obiettivi delle verifiche per lo studente e per il docente
La verifica ü ha accertato la padronanza delle conoscenze; ü ha accertato il grado di competenza e di capacità nella loro gestione; ü ha stimolato l’autovalutazione, cercando di far sì che lo studente si rendesse conto del
proprio livello di apprendimento delle conoscenze e del suo grado di conseguimento delle competenze e delle capacità ...,
ü ... inducendolo a migliorarsi continuamente; ü ha fornito informazioni sul processo di insegnamento/apprendimento in corso per
eventualmente orientarlo o modificarlo o recuperarlo secondo le esigenze; ü ha controllato se metodi, tecniche e strumenti didattici fossero adeguati agli obiettivi
prestabiliti; ü è pervenuta alla classificazione degli alunni.
Modalità
ü scritte: le prove scritte hanno verificato anche il grado di autonomia operativa degli
allievi in assenza di interazione con l’insegnante. La forma della prova scritta è variata a seconda del tipo di abilità da verificare. Le prove scritte hanno verificato e quindi valutato anche il grado di accuratezza, coerenza, coesione, appropriatezza, scorrevolezza ed autonomia degli studenti nella produzione/riflessione in italiano e/o in lingua straniera sia generale che tecnica in assenza di interazione con l’insegnante.
ü orali ü pratiche ü è stata utilizzata la modalità scritta valida per l’orale.
Frequenza
Generalmente le verifiche sono state svolte al termine di ogni unità didattica o scansione
didattica importante. ü tutti gli insegnanti hanno raccolto più due valutazioni per essere in grado di determinare
l’andamento medio degli apprendimenti alla fine di ciascun periodo valutativo ü Tutti gli insegnanti hanno raccolto lo stesso numero di valutazioni scritte ed orali per
ciascuno studente, salvi i casi in cui hanno ritenuto motivatamente (soprattutto a fronte di necessità di recupero) di verificare uno studente più del resto della classe.
21
Ciascun Docente ha effettuato il numero di verifiche che precisa nella propria Relazione Finale. Il quadro complessivo della frequenza di accertamento degli apprendimenti nell’anno scolastico è il seguente:
Diritto Scritti à 10 Orali à 3
Inglese Scritti à 5 Orali à 4-5
Italiano Scritti à 5 Orali à 5
Storia Orali à 6
Matematica Scritti à 6 Orali à 4
Religione Scritti à 2 Orali à 2
Francese Orali à 4 scritti à 5
Educazione Fisica Scritti à 1 Orali à 2 Pratiche à 7
Economia e Finanza Pubblica
Scritti à 4 Orali à 2
Geografia Scritti à 3 Orali à 3
Sostegno educativo-didattico
Lo stesso numero di verifiche programmate per la classe con gli adattamenti dettati dalla semplificazione educativo-didattica del caso
Durata massima
ü delle verifiche orali personalizzate: è precisata da ciascun Docente nella propria
Relazione Finale; ü delle verifiche scritte: è precisata da ciascun Docente nella propria Relazione Finale.
Tipologie utilizzate
sono precisate da ciascun Docente nella propria Relazione Finale.
22 3.8 - Valutazione
Tecniche valutative: monitoraggio, misurazione e valutazione ü Monitoraggio informale durante le attività didattiche con feedback correttivo in tempo
reale: Non ha dato luogo a valutazioni (à assegnazione di un livello) ufficiali, intendendo come tali quelle registrate e documentate.
ü Misurazione formativa di solito al termine delle attività e/o unità didattiche con eventuali recuperi / rinforzi: ha assegnato un livello, non definitivo, migliorabile con il proseguire dell’apprendimento. Ha indotto a riflettere sull’apprendimento fin lì avvenuto e in corso e sui suoi perché e come.
ü Valutazione sommativa (al termine del percorso curricolare9: ha assegnato un livello finale poi riportato sulla certificazione conclusiva.
Definizione dei criteri e decimi
I criteri e i livelli di misurazione e/o di valutazione sono stati collegiali nel senso
ü decisi dai Dipartimenti Disciplinari materia per materia ü recepiti dal Collegio dei Docenti e quindi dal POF ü recepiti dal Consiglio di Classe da questo adattati alla realtà della Classe ü per evitare la discrezionalità arbitraria dei singoli Docenti e sono stati pre-esplicitati agli
studenti. Al termine dei quadrimestri i criteri di valutazione sono stati modificati verso l’alto o verso il
basso in base a considerazioni educative e comportamentali di fondo. Al termine dei quadrimestri si è provveduto ad individuare i livelli di conseguimento delle
competenze e capacità comportamentali e cognitive, livelli sui quali le abilità dell’alunno sono state conclusivamente e complessivamente collocate.
Griglie: sono state utilizzate per le prove pluridisciplinari. La valutazione ha eliminato impressioni soggettive: non è stata la traduzione in numeri di
impressioni personali. La valutazione non è mai stata casuale. La valutazione è stata tempestiva per evitare il sedimentarsi di problemi di apprendimento e
per consentire l’eventuale recupero o rinforzo. L’errore è stato individuato, analizzato dal punto di vista cognitivo, corretto, recuperato,
non stigmatizzato ma utilizzato accortamente per indurre l’apprendimento. L’obiettivo ultimo del CdC è stato l’autovalutazione (sia dello studente che del docente) in
cui l’errore è stato autoindividuato, autoanalizzato dal punto di vista cognitivo o, rispettivamente, professionale, autocorretto, autorecuperato, condiviso.
E’ stato indispensabile un buon dialogo educativo tra insegnante e studente e che fosse centrale la chiarezza della comunicazione e della relazione insegnante-studente, soprattutto in sede valutativa: in caso contrario difficilmente avrebbero luogo l’accettazione dei propri limiti, lo stimolo per migliorarli e l’autovalutazione.
Le Relazioni Finali dei Docenti possono aggiungere precisazioni disciplinari ai criteri di valutazione collegiali.
Criteri di valutazione in decimi e loro conversioni
23
decimi Conoscenze
acquisite e loro comprensione
Applicazione delle conoscenze
Metodo e autonomia nell’organizzare e
rielaborare le conoscenze (analisi
– collegamenti – giudizio -
autocorrezione)
Abilità linguistico-espressive
(scritto – orale)
Impegno e Partecipazione al dialogo
educativo
quindicesimi e
trentesimi
Indicatori nella didattica per
competenze e nel Quadro Comune
Europeo di Riferimento per le Lingue (QCERL)
NC Nulle / Non si esprime: la preparazione non è valutabile
Nulla – non si serve delle conoscenze non valutabili
Non valutabili: non risponde alle domande / non si esprime
non svolge mai i compiti assegnati
00 / 15 00 / 30
giudizio sintetico: nullo
Livello 1 Competenze non raggiunte
1 nulle / non chiarisce mai alcunché
Nulla – non si serve delle conoscenze
nulli a causa di disorganizzazione completa nello studio / nel lavoro
Bloccate, prive di ordine espositivo e di proprietà lessicale / tende a non rispondere
non svolge quasi mai i compiti assegnati
1 / 15
1 – 3 / 30 giudizio sintetico:
quasi nullo
2 Quasi nulle / non
chiarisce quasi mai Nulla – non si serve delle conoscenze
Nulli: disorganizzazione quasi totale nello studio / nel lavoro con esiti inattendibili o inaffidabili
Stentate, estremamente confuse e con lessico del tutto inappropriato / Risponde alle domande in modo incoerente
molto raramente cerca di svolgere i compiti assegnati
2 / 15 4 – 7 / 30
giudizio sintetico: molto scarso
3 Scarse o molto
lacunose
Ha parecchie e gravi difficoltà ad operare in situazioni semplici, nelle quali non procede neanche se guidato
Quasi nulli: molta disorganizzazione nello studio / nel lavoro – studio / lavoro inconcludente e con esiti molto inefficaci
Impacciate, dispersive, con lessico confuso / Risponde in modo privo di senso
raramente cerca di svolgere i compiti assegnati
3 – 5 / 15 8 – 11 / 30
giudizio sintetico: scarso
4
vaghe o incomplete, complessivamente inadeguate
Ha molte difficoltà ad operare in situazioni semplici nelle quali, anche se guidato, procede a caso e senza esiti
molto limitati: disorganizzazione o saltuarietà nello studio / nel lavoro con esiti poveri o vaghi
Per lo più impacciate, tendenzialmente dispersive e confuse nel lessico / Risponde in modo improvvisato
svolge in modo incostante i compiti assegnati
6 – 7 / 15
12 – 15 / 30 giudizio sintetico:
gravemente insufficiente
5
parziali, frammentarie, superficiali / non raggiunge gli obiettivi minimi del sapere
Ha qualche difficoltà ad operare in situazioni semplici nelle quali procede solo se guidato
Limitati: studio / lavoro discontinuo o caratterizzato da memorizzazione affrettata; parziali gli esiti
Incerte, non persuasive, con alquante scorrettezze lessicali / Espone in modo superficiale, impreciso, incompleto
svolge con saltuarietà i compiti assegnati
8 – 9 / 15
16 – 19 / 30 giudizio sintetico:
insufficiente
6 concise, essenziali,
semplici, per nuclei fondanti, per linee portanti degli argomenti/del programma, non dettagliate
Si serve delle conoscenze per operare in situazioni semplici o famigliari o frequenti o di routine o prevedibili o consuete procedendo in modo accettabilmente coerente e concludendo in modo lento e schematico
Accettabili: studio / lavoro caratterizzato da metodo, abbastanza accurato; esiti accettabili con qualche aiuto
Lente ma concentrate sul discorso / lessico non particolarmente ricco ma terminologia di base generalmente appropriata / Risponde in modo semplice e complessivamente corretto / A volte necessita riformulazioni della domanda
svolge con regolarità i compiti importanti o di base - si limita a svolgere i compiti importanti o di base
10 / 15 20 /30
giudizio sintetico: sufficiente
Livello 2 Competenze di base
A1 (principiante) QCERL A2 (elementare) QCERL
24 7 abbastanza sicure
e abbastanza approfondite
Si serve delle conoscenze per operare in situazioni nuove purché non complesse procedendo in modo nel complesso coerente e con esiti quasi sempre soddisfacenti
adeguati, congrui: abbastanza costante l’ organizzazione dello studio / del lavoro e soddisfacenti gli esiti - poche ma congrue le valutazioni personali
Abbastanza scorrevoli e abbastanza persuasive, quasi sempre lineari e organiche / Lessico preciso e appropriato / Risponde in modo non elaborato, ma comunque chiaro
svolge con regolarità i compiti assegnati
11 / 15 12 / 15
21 – 23 / 30 giudizio sintetico: più che sufficiente
discreto
Livello 3 Competenze intermedie
B1 (interm. basso) QCERL B2 (interm. alto) QCERL
8
solide, complete, approfondite; rare le richieste di chiarimento
Si serve delle conoscenze per operare in situazioni nuove e abbastanza complesse procedendo in modo coerente, abbastanza svelto e con esiti buoni
Corretti: costante l’ organizzazione dello studio / del lavoro e svelti ed efficaci gli esiti – individua le opzioni e ne coglie i pro e i contro
Scorrevoli, persuasive, con buon livello di attenzione e di concentrazione sul discorso / Lessico rigoroso e appropriato / Risponde in modo chiaro e articolato
svolge con costanza i compiti assegnati
13 / 15 24 – 26 / 30
giudizio sintetico: buono
9 molto dettagliate;
mai necessaria alcuna richiesta di chiarimento
Si serve delle conoscenze per operare in situazioni nuove, complesse e non strutturate procedendo in modo coerente e svelto e concludendo con esiti sicuri
Accurati: assidua l’ organizzazione dello studio / del lavoro - autonomi, molto svelti e molto efficaci gli esiti - valutazioni personali frequenti e fondate – coglie l’implicito
Disinvolte e con lessico ricco e sempre molto rigoroso e molto appropriato / Riesce ad argomentare con chiarezza
svolge i compiti assegnati con puntualità e cura
14 / 15 27 – 29 / 30
giudizio sintetico: ottimo
Livello 4 Competenze avanzate
C1 (avanzato) QCERL
C2 (perfezionam.) QCERL
10 ampie, ricche, accurate, coerentemente assimilate / integra da solo
Si serve delle conoscenze per operare in situazioni nuove, specialistiche e molto complesse procedendo abilmente e in modo rapido, pratico e con soluzioni molto efficaci, apprezzabili, utili e valide
Sempre mirati e molto ben puntualizzati: eccellente l’ organizzazione dello studio / del lavoro e piena l’autonomia - valutazioni personali sintetiche ben fondate e/o mature e/o innovative - apprezza i punti salienti delle soluzioni altrui e li collega alle proprie
Molto disinvolte e sempre molto efficaci / Risponde dimostrando padronanza e consapevolezza lessicale / Argomenta in modo elaborato e molto organico
svolge i compiti assegnati con puntualità, con molta cura e con approfondimenti personali
15 / 15 30 / 30
giudizio sintetico: eccellente
25
Conversioni decimi ßà quindicesimi
Punteggio % Voto in decimi Voto in quindicesimi 0% 2 1
<31% 3 4 31% - 37% 3,5 5 38% - 44% 4 6 45% - 50% 4,5 7 51% - 56% 5 8 57% - 61% 5,5 9 62% - 66% 6 10 67% - 71% 6,5 11 72% - 76% 7 12 77% - 80% 7,5 ( 12,5 ) 81% - 84% 8 13 85% - 88% 8,5 ( 13,5 ) 89% - 92% 9 14 93% - 96% 9,5 ( 14,5 ) 97% - 100% 10 15
Decimi à à Quindicesimi à arrotondato a NC / 00 00 / 15 0 / 15 1 / 10 1,67 / 15 2 / 15 2 /10 3,34 / 15 3 - 4 / 15 3 / 10 5,01 / 15 5 / 15 4 / 10 6,68 / 15 6 - 7 / 15 5 / 10 8,35 / 15 7 – 8 / 15 6 / 10 10,00 / 15 10 / 15 7 / 10 11,25 / 15 11 - 12 / 15 8 / 10 12,50 /15 12 -13 / 15 9 / 10 13,75 / 15 13 - 14 / 15 10 / 10 15,00 / 15 15 / 15
Criteri di valutazione della Prima Prova d’Esame (Italiano scritto)
Durante l’anno scolastico nella correzione dei compiti scritti d’Italiano la docente si è attenuta ai
seguenti criteri di correzione: ü Proprietà grammaticale ü Proprietà lessicale ü individuazione della natura e della struttura formale di un testo ü Capacità di organizzazione del testo ü Elaborazione ed argomentazione di opinioni proprie ü Costruzione e motivazione di ragionamenti conseguenti ü Espressione di giudizi critici personali e fondati ü Originalità e creatività
Dai criteri esposti sono ricavate le griglie di valutazione per tipologia di prova, accluse al presente verbale come Allegato n. 1.
26
Criteri di valutazione della Seconda Prova d’Esame (Tecnica Turistica scritta) Il docente si è attenuto ai criteri di correzione seguenti: ü Conoscenza e comprensione degli argomenti e pertinenza alla consegna ü Uso della terminologia tecnica corretta, la chiarezza nell’esposizione ü Corretta applicazione delle tecniche contabili ü Conclusioni sintetiche, precise e puntuali ü Abilità di collegamento con altri argomenti, anche trattati in precedenza ü Precisa conoscenza delle norme giuridiche cui dare applicazione contabile
Dai criteri esposti è ricavata la griglia di valutazione, acclusa al presente verbale come Allegato n.
6.
Criteri di valutazione della Terza Prova d’Esame di Tiplogia prevalentemente B CONOSCENZE ü Quantità di conoscenze presentate e loro comprensione
ü Livello di padronanza dell’argomento trattato ü Qualità delle definizioni ü Completezza delle risposte
COMPETENZE ü Correttezza grammaticale e lessicale ü Uso corretto e appropriato della terminologia tecnica ü Pertinenza alla traccia ü Applicare proponendo esempi pertinenti ed efficaci ü Calcolare correttamente
CAPACITA’ ü Esposizione e sintesi riassuntiva ü Rielaborazione ü Individuazione/selezione degli aspetti/dettagli essenziali/chiave
dell’argomento ü Analisi ü Collegamenti ü Motivazioni delle scelte operate ü Risoluzione di problemi mediante procedure opportune ed efficaci ü Utilizzare metodi matematici per organizzare e valutare informazioni
quantitative ü Costruire procedimenti ü Capacità di giudizio
27 3.11 - Attività di recupero e sostegno delle difficoltà di apprendimento
Sono state attività ordinarie e permanenti della docenza, come imposto dall’OM 92/2007, alla quale è stata data puntuale attuazione.
Tecniche di recupero utilizzate e osservazioni ü Autonoma attività di recupero (anche con possibilità di chiarimenti in aula) con verifica anche di
più ore a seconda della quantità di lavoro da recuperare ü Cura dei collegamenti degli argomenti successivi con i precedenti, consentendo brevi ripassi in
itinere
Ciascun Docente precisa le proprie osservazioni nella propria relazione Finale.
La valutazione del mancato o avvenuto recupero è stata da ciascun Docente riportata nella sezione del registro personale riservata al secondo pentamestre ed è entrata nella media delle valutazioni del secondo pentamestre ovvero nella media sommativa dell’apprendimento da scrutinare in giugno. 3.10 - Visite aziendali e visite guidate
Uscita Organizzatori / Accompagnatori uscita al CUR di Rovigo Vari Viaggio di istruzione a Budapest Professor E. Casna Seminario RYLA per una studentessa Vari
29 RELAZIONE FINALE
SUL CORSO DI DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE DIRITTO - ECONOMIA E FINANZA PUBBLICA
NELLA CLASSE 5^A IGEA - ITC
Docente: Guido Smanio
PREMESSA E PRECISAZIONI PRELIMINARI
ü la relazione finale è unica perchè le discipline non sono facilmente separabili, essendo l'economia e la finanza pubblica basate sui principi costituzionali, fatto di cui gli studenti sono ben consapevoli
ü La classe ha avuto continuità didattica nell'ultimo triennio ü si è insistito sul fatto che la struttura del testo costituzionale debba essere conosciuta in maniera esatta e completa ü i diritti costituzionali civili, sociali, economici e politici sono stati definiti avendo come base di lavoro non già gli
articoli 1-54 della Costituzione, la cui analisi avrebbe allungato i tempi in modo eccessivo, bensì un'elencazione di concetti elaborata dal docente in sede di didattizzazione degli articoli costituzionali appena citati
ü dei diritti civili sono stati analizzati il concetto generale e le libertà; non c'è stato il tempo di analizzare le garanzie processuali, di cui gli studenti conoscono solo il concetto generale e pochi esempi
ü gli organi costituzionali dello Stato sono stati spiegati dal docente avendo come riferimento non già il libro-commento della Costituzione, bensì gli articoli del testo costituzionale sotto elencati alla voce Materiali e Strumenti Utilizzati e gli schemi/le mappe riassuntive sintetiche dei capitoli del libro, se presenti
ü il docente e gli studenti hanno sempre preferito interagire didatticamente in modo diretto e senza la mediazione del libro di testo, al massimo ragionando su schede riassuntive didattizzate dall'insegnante, ragion per cui il libro di testo è sempre stato concepito come strumento di consolidamento dell'assimilazione avvenuta in aula e come strumento da utilizzare autonomamente durante lo studio pomeridiano; molto rari sono tuttavia gli studenti che si sono avvalsi del libro di testo, avendo essi preferito predisporre i loro propri personali materiali di studio durante l'attività d'aula sotto forma di appunti poi sistemati in fase di studio
TEMPI – DIRITTO
Totale ore disponibili dall’inizio al termine dell’anno scolastico 105
Totale ore svolte alla data del 15 maggio (didattica frontale + verifiche + recuperi) 87 Totale ore didattica frontale svolta con gli studenti alla data del 15 maggio 62 Totale ore verifiche orali svolte alla data del 15 maggio 14 Totale ore verifiche scritte svolte alla data del 15 maggio 08 Totale ore verifiche di recupero svolte nell’anno scolastico (sia curricolari che extracurricolari/pomeridiane)
03
Totale ore didattica frontale da svolgere con gli studenti tra il 16 maggio e il 7 giugno 08 Totale ore verifiche orali da svolgere tra il 16 maggio e il 7 giugno 07 Totale ore verifiche scritte da svolgere tra il 16 maggio e il 7 giugno 02
TEMPI - ECONOMIA E FINANZA PUBBLICA
Totale ore disponibili dall’inizio al termine dell’anno scolastico 66
Totale ore svolte alla data del 15 maggio (didattica frontale + verifiche + recuperi) 59 Totale ore didattica frontale svolta con gli studenti alla data del 15 maggio 36 Totale ore verifiche orali svolte alla data del 15 maggio 14 Totale ore verifiche scritte svolte alla data del 15 maggio 04 Totale ore verifiche di recupero svolte nell’anno scolastico (sia curricolari che extracurricolari/pomeridiane)
05
Totale ore didattica frontale da svolgere con gli studenti tra il 16 maggio e il 7 giugno 00 Totale ore verifiche orali da svolgere tra il 16 maggio e il 7 giugno 00 Totale ore verifiche scritte da svolgere tra il 16 maggio e il 7 giugno 00
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FINALITA’ EDUCATIVO-DIDATTICHE E FORMATIVE REALIZZATE
Finalità interdisciplinari trasversali al CdC: in generale
ü conlcusione degli studi tecnici giuridico-economico-aziendali; ü consolidamento / miglioramento delle conoscenze, competenze e capacità culturali, lavorative e di cittadinanza
acquisite nei quattro anni di corso; ü comprensione della realtà socio-economico-produttiva extrascolatica e consapevole, attivo, autonomo e responsabile
inserimento nella sua organizzazione; ü consolidamento della professionalizzazione giuridica, economico-finanziaria e aziendale degli studenti; ü orientamento verso il lavoro e l’(auto)imprenditorialità mediante l'educazione alla convivenza democratica in cui i
lavoratori e le aziende sono inserite e si muovono; ü orientamento verso l’eventuale prosecuzione degli studi: ultimi contatti mirati con l’Università per gli studenti
interessati; ü progressione verso l’Esame di Stato: raccordi interdisciplinari e verifiche (tipologie di prove e di esercizi) e credito
scolastico e formativo
Finalità interdisciplinari trasversali al CdC relative al profilo culturale e lavorativo del Ragioniere e Perito Commerciale
con Progetto Alternanza Scuola-Lavoro
Si fa rinvio al Profilo lavorativo in uscita di cui al punto 1.4 della Parte Generale del Documento Finale del CdC.
Finalità disciplinari del corso di discipline giuridiche ed economiche
1. comprensione analitica della realtà socio-economico-produttiva extrascolatica e consapevole, attivo, autonomo e responsabile inserimento in essa:
a. cogliere dimensione e senso degli eventi sociali integrando prospettive e punti di vista diversi b. cogliere la complessità, l’interdipendenza e l’interdisciplinarietà tra diritto, economia, società, istituzioni
2. cittadinanza e convivenza democratica nel quadro della Costituzione della Repubblica Italiana: a. consapevolezza delle regole come strumenti condivisi organizzativi della convivenza b. consapevolezza dei diritti costituzionali e delle libertà fondamentali e del loro corretto esercizio c. rispetto, tolleranza e solidarietà d. partecipazione consapevole e costruttiva e. inclusione f. riservatezza g. sicurezza h. salute i. rispetto dei contratti e dell'organizzazione giuridica dei rapporti economici e commerciali j. cogliere i bisogni organizzativi della convivenza e le conseguenti soluzioni normative
3. economia e alla finanza: a. consapevolezza del sistema economico e delle sue interdipendenze interne b. consapevolezza del raccordo tra economia e diritti costituzionali che la rendono etica c. consapevolezza della fiscalità e dei benefici della finanza pubblica
31
COMPETENZE E CAPACITA’ COMPORTAMENTALI ACQUISITE
Indicatore comportamentale / di
scolarizzazione Livello medio raggiunto
Educazione nei rapporti interpersonali Gli studenti sono stati rispettosi e corretti nei confronti dell’insegnante Interesse (curiosità e motivazione) verso gli studi giuridici ed economici
Discreto. É stato costruito nel corso del terzo e quarto anno di corso; gli studenti sono abituati ai contenuti tecnici e al metodo che l’insegnante richiede per poterli acquisire e gestire. Qualcuno tuttora trova impegnative le conoscenze e le competenze richieste nello studio. In generale gli studenti hanno cominciato a riflettere con sufficiente fondatezza tecnica. Hanno dedicato allo studio tempo sufficiente e di qualità sufficiente / discreta.
Attenzione (durante la didattica e le verifiche)
In generale buona. Gli studenti hanno seguito l’attività didattica prendendo appunti personali e aumentando l’interazione con l’insegnante. L’elevato livello di attenzione e la cura nella stesura degli appunti ha in parte compensato la disabitudine ad utilizzare i materiali di studio o la loro mancanza relativamente ad alcuni argomenti di 5^, talvolta non presenti o non ben aggiornati sui manuali scolastici. Sono state abbastanza frequenti le richieste di precisazioni al docente; esse si sono manifestate sia durante il lavoro, che a lavoro concluso. Buona l’attenzione durante le verifiche scritte e orali.
Partecipazione (all’attività didattica e alle verifiche) e collaborazione con l’insegnante
Discrete
Impegno nello studio Più che sufficiente / discreto. Gli studenti hanno abilità di memorizzazione ed assimilazione delle conoscenze e hanno acquisito i fondamenti di metodo; in alcuni periodi dell'anno hanno faticato a dedicarsi allo studio
Comunicazione e dialogo docente-studente e docente-classe
buone sia con i singoli che con il gruppo. Il dialogo è stato tranquillo, privo di eccessi, aperto e chiaro e gli studenti hanno dimostrato di aver presente la distinzione e la complementarietà dei ruoli di insegnante e di studente nella comunicazione sia lavorativa che libera
Progressione nel lavoro / nello studio Più che sufficiente / discreta. Gli studenti hanno avuto continuità triennale relativamente alle modalità di lavoro, di verifica e di valutazione. La mancanza di preavviso relativamente agli studenti da verificare all’orale ha indotto la maggior parte (non tutta) della classe a ripassare continuamente e dunque a consolidare la preparazione
Riflessione, rielaborazione, ragionamento Sufficienti - Alcuni studenti continuano a chiedere conferma al docente pur sapendo
Metodo ed autonomia operativa Sufficienti - Alcuni studenti continuano a chiedere conferma al docente pur sapendo
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COMPETENZE E CAPACITA’ ACQUISITE NEL METODO DI STUDIO
Indicatore di competenza e capacità
metodologica Livello medio raggiunto
Italiano generale Più che sufficiente / discreto Italiano tecnico-specialistico Più che sufficiente / discreto Esposizione sia scritta che orale Più che sufficiente / discreto Tecniche per la conoscenza e la comprensione
Più che sufficiente / discreto - In alcuni casi non del tutto autonome in assenza di conferma da parte del docente
Applicazione o esemplificazione di tipo semplice
Sufficiente
Analisi (scomposizione di concetti, testi, discorsi, ecc.)
Sufficienti - In alcuni casi non del tutto autonoma in assenza di conferma da parte del docente
Collegamenti disciplinari e pluridisciplinari Mediamente sufficienti. Talvolta da guidare
Capacità di criticare fondatamente e motivatamente
Gli studenti sono stati indotti a riflettere sui collegamenti tra concetti interni ad un singolo argomento. I collegamenti interdisciplinari sono stati avviati tra le materie dell'A019.
Autovalutazione (prevenzione ed autocorrezione degli errori)
Più che sufficiente
Applicazione o esemplificazione di tipo complesso / Progettazione / Risoluzione di problemi complessi
Sufficiente
Applicazione delle tecnologie informatiche e multimediali all’insegnamento/apprendimento delle discipline giuridiche ed economiche
Le TIC non sono state quest'anno utilizzate nell'attività didattica
CONOSCENZE ACQUISITE PARTECIPAZIONE AI MODULI INTERDISCIPLINARI TRASVERSALI AL CdC
UNITA’ DIDATTICA 1: LA COSTITUZIONE
IN GENERALE: DEFINIZIONE E CARATTERISTICHE
CENNI ALLA FLESSIBILITA’ COSTITUZIONALE E ALLA RIGIDITA’ COSTITUZIONALE 1
CONSEGUENZE DELLA RIGIDITA’ COSTITUZIONALE SULL’ORDINAMENTO O SISTEMA GIURIDICO ITALIANO: GERARCHIA E COMPETENZA DELLE FONTI
1 Struttura della Costituzione della Repubblica Italiana: preso il testo della Costituzione e schematizzata la struttura sui quaderni
2 Definizione e struttura (a memoria) di Costituzione della Repubblica Italiana e analisi della definizione e della struttura
a. Legge b. Fondamentale c. Suprema d. Repubblica: definizione, democrazia rappresentativa o indiretta o parlamentare, Capo dello Stato elettivo e. Preambolo e sue caratteristiche formali (formula di deliberazione, formula di promulgazione) f. Principi Fondamentali Articoli 1-12. V. Premessa g. Parte Prima - Articoli 13-54 e loro suddivisione strutturale interna; definizioni di diritti e doveri civili, diritti e doveri
etico-sociali, diritti e doveri economici, diritti e doveri politici e loro elencazione – V. Premessa h. Parte Seconda - Articoli 55-139 e loro suddivisione strutturale interna - organi dello Stato e loro funzioni:
· Parlamento: definizione, struttura, elettorato attivo e passivo, senatori non elettivi, legislatura quinquennale, Presidenza delle Camere, regolamenti parlamentari, divieto di mandato imperativo, immunità giurisdizionali dei parlamentari salvo autorizzazione a procedere della Camera di appartenenza, indennità e sua struttura contabile, Commissioni, bicameralismo perfetto o paritario, procedimento legislativo ordinario (con Commisione referente; senza Commissione deliberante e senza Commissione redigente), definizione di referendum abrogativo delle leggi ordinarie e brevissimi cenni, funzione di garanzia costituzionale di tipo legislativo e ruolo nella revisione della Costituzione mediante il procedimento legislativo costituzionale; funzione di indirizzo politico, funzione di controllo politico e finanziario sul Governo
· Presidente della Repubblica: definizione, elezione, requisiti di eleggibilità, durata della carica, entrata in
1definizioni + analisi dei procedimenti di revisione della Costituzione (procedimento legislativo aggravato nel caso di revisione della Costituzione rigida; procedimento legislativo ordinario nel caso della Costituzione flessibile)
33 carica mediante giuramento di fedeltà, supplenza, funzione di rappresentanza dell’unità dello Stato, funzione di garanzia costituzionale di tipo politico e suoi collegamenti con le funzioni legislativa, amministrativa-esecutiva, giurisdizionale e con le Regioni, reati presidenziali
· Governo; definizione, struttura (solo Presidente del Consiglio + Ministri), nomina, fiducia parlamentare, giuramento di fedeltà, funzione amministrativa pubblica (Ministeri), principi costituzionali e legali sulla PA (v. UD 2), funzione esecutiva, funzione di indirizzo politico, funzione normativa (decreti legislativi e decreti-legge, regolamenti DPR e DM)
· Definizioni e cenni sugli Organi Ausiliari del Governo: Corte dei Conti – Consiglio di Stato - CNEL · Raccordo fiduciario Parlamento-Governo: rilevanza del nesso governati-governanti nel quadro della
democrazia, mozioni di fiducia e di sfiducia, bilanci pubblici, interrogazioni parlamentari, interpellanze parlamentari, risoluzioni parlamentari, inchieste parlamentari, questione di fiducia
· Magistratura: definizione, funzione giurisdizionale con cenni alle fasi e ai gradi processuali · Enti Locali: tipi · Corte Costituzionale: definizione, composizione, durata in carica, incompatibilità, funzioni, funzione di
garanzia costituzionale di tipo giurisdizionale e suoi collegamenti con la funzione giurisdizionale ordinaria nel quadro del controllo di costituzionalità italiano che parte diffuso e termina accentrato, cenni al procedimento diretto e indiretto, giudizio in materia di reati presidenziali
i. Disposizioni Transitorie e Finali Articoli I-XVIII j. Definizioni dei concetti di: diritti e doveri costituzionali o fondamentali del cittadino; libertà e suoi tipi; garanzie
processuali/giurisdizionali; garanzie costituzionali; riserva di legge ordinaria; riserva di legge costituzionale; riserva di giurisdizione; programmaticità attuativa mediante politiche pubbliche; diritti civili o di prima generazione; diritti politici o di seconda generazione; diritti economici e sociali o di terza generazione; diritti di quarta generazione
3 Tipi di Costituzioni (o classificazioni delle Costituzioni o caratteri delle Costituzioni)
a. Costituzione formale o legale
a. Costituzione materiale o reale
ß definizioni; somiglianze e differenze; la questione del contrasto tra formale e materiale
b. Costituzione scritta b. Costituzione non scritta ß definizioni; somiglianze e differenze; le consuetudini o prassi costituzionali
c. Costituzione breve c. Costituzione lunga ß definizioni; somiglianze e differenze d. Costituzione concessa d. Costituzione votata o
democratica ß definizioni; somiglianze e differenze; definizione di democrazia; patto o compromesso costituzionale
e. Costituzione flessibile e. Costituzione rigida ßdefinzioni; somiglianze e differenze; v. precisazioni successive al n. 6
4
Caratteri della Costituzione della Repubblica Italiana
1948-oggi
Caratteri della Costituzione del Regno di Sardegna, poi Regno d’Italia (cosiddetta: Statuto Albertino)
1848-1947 da formale à a materiale da materiale à a formale
Scritta Scritta Lunga Breve
Votata o democratica Concessa Rigida Flessibile
34 5 Precisazioni sulla flessibilità costituzionale e sulla rigidità costituzionale
Costituzione flessibile Costituzione rigida a. la modifica (integrazione e/o revisione) costituzionaleà procedimento legislativo ordinario
a. la modifica (integrazione e/o revisione costituzionale) à procedimento legislativo costituzionale
ß definizioni, somiglianze, differenze; stabilità politica ed antiautoritaria della Costituzione rigida
b. modificabilità dell’intero ordinamento costituzionale
b. immodificabilità di alcuni istituti costituzionali
ß articoli 2 (e dunque 1-54) e 139 della Costituzione della Repubblica Italiana
c. la gerarchia delle fonti giuridiche in regime di flessibilità costituzionale
c. la gerarchia delle fonti giuridiche in regime di rigidità costituzionale
ß somiglianze; differenze: principi di legalità delle fonti e di costituzionalità delle fonti
d. assenza di garanzie costituzionali per i cittadini o presenza di parziali garanzie costituzionali per i cittadini
d. presenza di garanzie costituzionali per i cittadini
ß articoli 2 (e dunque 1-54) e 138-139 della Costituzione della Repubblica Italiana
e. assenza di garanzie costituzionali per i cittadini o presenza di parziali garanzie costituzionali per i cittadini
e. presenza di garanzie costituzionali per i cittadini
ß definizione di garanzia costituzionale; Tipi di garanzie costituzionali della Repubblica Italiana e loro confronto
6 Conseguenze della rigidità costituzionale sulla struttura dell’ordinamento giuridico (italiano)
Organi … … e norme (o atti normativi o fonti giuridiche) che producono: 1 a (Assemblea Costituente) b Parlamento dello Stato (procedimento legislativo costituzionale)
1 a Costituzione della Repubblica Italiana
1 b Leggi costituzionali dello Stato - di revisione - d’integrazione (tra cui gli Statuti delle Regioni Val d’Aosta, Trentino-Alto-Adige, Friuli-Venezia-Giulia, Sicilia e Sardegna o Regioni a Statuto Speciale)
2 a Comunità Internazionale b Unione Europea (Parlamento Europeo, Consiglio Europeo, Commissione Europea) c Parlamento dello Stato (procedimento legislativo ordinario) d-e Governo dello Stato
2 a diritto internazionale consuetudinario o generalmente riconosciuto
2 b Regolamenti comunitari
2 c Leggi ordinarie dello Stato
2 Atti governativi con forza di legge ordinaria dello Stato d decreti delegati o legislativi e decreti-legge
3 a Governo dello Stato b singolo Ministero dello Stato
3 Regolamenti amministrativi statali a governativi (DPR Decreti del Presidente della Repubblica) b ministeriali (DM Decreti Ministeriali)
4 Consigli Regionali (procedimento legislativo statutario)
4 Statuti delle Regioni diverse dalle cinque sub 1b o Regioni a Statuto Ordinario (Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria)
5 a Assemblee Regionali b Consigli delle Province di Trento e di Bolzano
5 a Leggi regionali b leggi provinciali di Trento e Bolzano
6 Giunte Regionali 6 Regolamenti amministrativi regionali 7 a Consigli Provinciali e Giunte Provinciali b Consigli Comunali e Giunte Comunali
7 a Regolamenti provinciali b Regolamenti comunali
8 Comunità o collettività 8 Consuetudini o usi
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UNITA’ DIDATTICA 2: ECONOMIA E FINANZA PUBBLICA:
INTRODUZIONE E CONCETTI FONDAMENTALI
1 Inquadramento della finanza pubblica nell’economia generale e nel sistema economico a Economia: ripasso della definizione
b Sistema economico e suoi flussi con particolare riguardo agli Enti Pubblici; settori pubblico (o economia pubblica) e privato (o mercato) dell’economia: definizioni, somiglianze e differenze e collegamenti; Costituzione della Repubblica Italiana articoli 41 e 42 comma 1 (lettura ragionata, parafrasi, analisi, commento tecnico) - terzo settore dell'economia
c il PIL o reddito nazionale: definizione, equazione Keynesiana del reddito e sua analisi
2 Finanza Pubblica: definizione, soggetti, strumenti, funzioni a Finanza pubblica: definizione
b Soggetti della finanza pubblica:
· Collettività e suoi livelli sovranazionale, statale e locali · Enti Pubblici · soggetti attivi · soggetti passivi
c Strumenti della finanza pubblica:
· entrate pubbliche: - definizione; - prezzi (privati, quasi privati, pubblici, multipli, politici); - tributi (à imposte, tasse e loro confronto col prezzo politico, contributi); - tipi: classificazione nel bilancio (entrate tributarie, entrate extratributarie, entrate da alienazione e
ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti, entrate da accensione di prestiti), - entrate statali o erariali elencate senza spiegazione à IRPEF e sue addizionali, IRES, IVA, Imposte sui
Consumi: monopoli fiscali – di fabbricazione – accise - doganali, Imposta su Successioni e Donazioni, Imposta di Registro, Imposta di Bollo, Imposta Ipotecaria, Imposta Catastale, Tassa sulle Concessioni Governative, Imposta sugli Intrattenimenti, Imposta sulle Assicurazioni
- entrate regionali elencate senza spiegazione à IRAP, Tasse Automobilistiche, imposta sulle concessioni statali dei beni demaniali e del patrimonio indisponibile, tassa sulle concessioni regionali, tassa per occupazione di spazi e aree pubbliche, imposta regionale sulla benzina per autotrazione, addizionale regionale dell’imposta erariale sul consumo del gas metano, tributo regionale per il deposito di rifiuti solidi in discarica, tassa regionale per il diritto allo studio, imposta sulle emissioni sonore degli aeromobili civili;
- entrate comunali elencate senza spiegazione à IMU, TARSU/TARES, Urbanizzazione, Pubblicità, TOSAP; - entrate provinciali elencate senza spiegazione à Tutela Ambientale, Iscrizioni al PRA, RC Auto; - entrate comunitarie elencate senza spiegazione à IVA comunitaria, dazi doganali, prelievi agricoli, contributi
sulla produzione dello zucchero, eventuali integrazioni degli Stati membri, entrate minori; · spese pubbliche:
- definizione; - tipi: spese correnti, spese di produzione, spese di trasferimento (a famiglie, imprese, EEPP), spese correnti
(per beni e servizi, per trasferimenti), spese in conto capitale (per beni e servizi, per trasferimenti), spese finali, spese strumentali o per rimborso di prestiti
· bilanci pubblici: - definizione;
· debito pubblico: - definizione; - finanziamento del disavanzo di bilancio - fase del prestito pubblico: titoli dematerializzati a breve media lunga scadenza; emissione diretta; emissione
indiretta; prestito interno; prestito estero e spread; adesione volontaria al prestito; - fase del debito pubblico: fluttuante; redimibile; modalità di rimborso (scadenza; gradualità; sorteggio);
interessi o onere del debito pubblico; dati sull'Italia - collegamento sintetico tra disavanzo e debito pubblico
d Funzioni/scopi della finanza pubblica: servizi pubblici / la Pubblica Amministrazione:
· definizione di PA e suoi livelli (comunitario sopranazionale – statale – locale a sua volta regionale, provinciale e comunale)
· le cinque macrocategorie di servizi pubblici (uffici competenti e analisi dei servizi): - sicurezza e ordine pubblico o servizi istituzionali / fondamentali / essenziali - territorio e ambiente
36 - anticiclici o sostegno allo sviluppo economico (Stato del Benessere) - redistributivi o sociali (Stato Sociale) - tecnici e tecnologici · classificazioni dei servizi pubblici: istituzionali o essenziali o fondamentali; economici; sociali; indivisibili o generali;
divisibili o speciali e loro esternalità positive; · complementarietà Enti Pubblici-mercato nei servizi divisibili e terzo settore · principi costituzionali e legali in materia di PA - uguaglianza formale e uguaglianza sostanziale (o socio-economica) Articolo 3 della Costituzione (v. sotto) - decentramento amministrativo statale - riserva di legge ordinaria o principio di legalità dell’azione amministrativa + funzione esecutiva della PA - presupposto, iter e motivazione dei provvedimenti amministrativi (cenni fondamentali) - pubblicità e trasparenza - accesso a i documenti - buon andamento (articolo 97 Costituzione): efficienza, efficacia, economicità - sussidiarietà e leale cooperazione (articolo 118 Costituzione) - digitalizzazione (CAD – PEC – firma digitale – documenti informatici – fascicolo digitale – archivi digitali – siti telematici
– carte elettroniche – diritti degli utenti - decongestione degli uffici pubblici – risparmio di tempo – miglioramento di produttività – rete tra PPAA – sburocratizzazione)
e Funzioni/scopi della finanza pubblica: funzione anticiclica / di stabilizzazione dello sviluppo economico:
- sviluppo economico/del PIL e fluttuazioni cicliche (definizione, ciclo, fluttuazioni, fasi o congiunture cicliche, definizione di inflazione)
- politica economica in funzione anticiclica (definizione) - tipi di politica economica (solo definizioni senza manovre): monetaria, fiscale o di bilancio, antinflazionistica,
industriale, del lavoro - applicazione delle manovre di politica economica alle diverse congiunture cicliche
f Funzioni/scopi della finanza pubblica: funzione redistributiva del reddito e Stato Sociale:
· Introduzione · definizione di reddito nazionale o PIL · distribuzione del reddito nazionale sul(l’economia di) mercato e suoi meccanismi; vantaggi e svantaggi della
distribuzione di mercato · redistribuzione del reddito nazionale da parte dello Stato (o dell’economia e finanza pubblica) e suoi meccanismi; · tipi di redistribuzione: generazionale, settoriale, territoriale, sociale · Stato Sociale (definizione a memoria) · la sicurezza o protezione sociale come strumento di solidarietà socio-economica e di contrasto alla povertà, · definizioni e confronti tra assistenza sociale, previdenza sociale, tutela della salute o assistenza sanitaria,
assicurazioni sociali; · INPS: funzioni - entrate - spese e servizi forniti · INAIL: funzioni - entrate - spese e servizi forniti · Assistenza sociale statale comunale e regionale: funzioni - entrate - spese e servizi forniti · SSN : funzioni - entrate - spese e servizi forniti
ü Principi costituzionali sullo Stato Sociale à lettura ragionata, parafrasi, analisi e commento tecnico degli articoli della Costituzione della Repubblica Italiana seguenti: 2 ultimo periodo – 3 - 4 comma 1 – 31 - 32 comma 1 – 34 – 38 - 45 comma 1 – 53 - 54
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UNITA’ DIDATTICA 3: TASSAZIONE: PRINCIPI COSTITUZIONALI
1 Articoli 2, 3, 23, 53, 54, e 119 (quest'ultimo per cenni) della Costituzione della Repubblica Italiana: lettura ragionata, parafrasi, analisi dei principi, commento tecnico
2 Commento tecnico all’articolo 2 della Costituzione: l’obbligo tributario come dovere inderogabile di solidarietà economica, politica e sociale e come fonte di finanziamento della democrazia; la violazione dell’obbligo tributario: evasione tributaria (totale, parziale), accertamenti antievasione, conseguenze dell’evasione; elusione tributaria: definizione, tecniche elusive, accertamenti antielusivi, conseguenze dell’elusione; frode tributaria: definizione; trattamento dei contribuenti che collaborano e che non collaborano con il Fisco
3 Commento tecnico dell’articolo 3 della Costituzione: uguaglianza sostanziale (definizione, obiettivi, mezzi: le politiche economiche e sociali, uguaglianza sostanziale nelle leggi, uguaglianza sostanziale nei servizi pubblici, la differenziazione giusta o ragionevole, programmaticità dell’u.s.); Uguaglianza formale (definizione, la differenziazione ingiusta o divieto di discriminazione, precettività dell’u.f.)
4 Commento tecnico dell’articolo 23 della Costituzione: la legalità tributaria; la riserva di legge di tipo relativo e la possibilità di delega legislativa dal Parlamento al Governo (con conseguente ripasso della struttura dell’ordinamento giuridico) tipi di prestazioni patrimoniali imposte: imposte, tasse, contributi e loro destinazione
5 Commento tecnico dell’articolo 53 della Costituzione: la capacità tributaria, applicazione dell’uguaglianza formale e sostanziale al trattamento tributario dei redditi, la (ragionevole) differenziazione quantitativa e qualitativa tra redditi di pari importo (deduzioni dall’imponibile e detrazioni d’imposta), le esenzioni tributarie costituzionali ed incostituzionali, la progressività impositiva (la pluralità di aliquote) e le conseguenze sul riparto del carico tributario, tipi di imposte (dirette, indirette, progressive, proporzionali, patrimoniali, reali), certezza, comodità ed economicità del prelievo tributario
6 Commento tecnico dell’articolo 54 della Costituzione: il dovere di rispettare il diritto tributario
7 Cenni sull’articolo 119 della Costituzione: Autonomia / Potestà impositiva degli Enti Locali Territoriali; Autonomia / Potestà di spesa degli Enti Locali Territoriali; Costituzionalità delle entrate locali; Coordinamento del prelievo tributario locale con il prelievo tributario statale; Diritto degli Enti Locali Territoriali di partecipare alle entrate prelevate / incassate / riscosse dallo Stato nei rispettivi ambiti locali; Fondo perequativo / redistributivo statale integrativo delle entrate degli Enti Locali Territoriali con minor reddito pro capite;
UNITA’ DIDATTICA 4: CENNI SULL'EVOLUZIONE COSTITUZIONALE ITALIANA
(UD da terminare alla data del 15 maggio) a Preconoscenze: Monarchia e sue caratteristiche e suoi tipi (pura; costituzionale o parlamentare); Repubblica e sue caratteristiche e Repubblica parlamentare b 1848-1860 àIl Regno di Sardegna, la Costituzione del Regno di Sardegna (o Statuto Albertino) e la democrazia dello Stato liberale: definizione, struttura e caratteristiche dello Statuto Albertino; monarchia costituzionale pura; la democrazia cosiddetta ristretta o elitaria o censitaria c 1861-1922: Il Regno d’Italia: evoluzione della monarchia costituzionale da pura a parlamentare; rafforzamento dei poteri del Parlamento e del Governo (con motivi) ed indebolimento delle prerogative della Corona; ampliamento delle libertà civili e politiche; d il periodo fascista 1922-1943: il metodo politico violento del Fascio Italiano di Combattimento; la marcia su Roma e il colpo di Stato (lettura giuridico-costituzionale della marcia su Roma); l’instaurazione della dittatura: i “pieni poteri” del Governo tra il 1922 e il 3 gennaio 1925 (esempi); lo Stato autoritario e totalitario: la decostituzionalizzazione dello Stato mediante le leggi ordinarie cosiddette fascistissime (cenni ed esempi); considerazioni giuridico-costituzionali sul cosiddetto svuotamento dello Statuto Albertino e sulla sua sostituzione mediante leggi ordinarie (“leggi fascistissime”) e sul ruolo della Corona nella decostituzionalizzazione dello Stato e la caduta del Fascismo e il periodo di transizione dallo Statuto Albertino e dalla dittatura alla Costituzione Repubblicana e alla democrazia; l’armistizio dell’8 settembre 1943 e il comportamento della Corona; i due Stati italiani (Regno del Sud e Repubblica Sociale Italiana); la resistenza antifascista; il Patto di Salerno del 1944 e suo contenuto; declino ed esilio della Corona (4 giugno 1944; 25 aprile 1945; 16 marzo 1946; 9 maggio 1946; 2 giugno 1946); Il 2 giugno 1946 e i suoi significati per la Repubblica democratica; Assemblea Costituente (sua composizione; suo funzionamento e suoi lavori)
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PARTECIPAZIONE DEL DIRITTO, DELL’ECONOMIA E DELLA FINANZA PUBBLICA
AI MODULI / PROGETTI INTERDISCIPLINARI TRASVERSALI AL CDC
argomenti interdisciplinari svolti Contributi disciplinari del diritto, dell'economia e della finanza pubblica
Osservazioni
Tassazione: principi costituzionali e tributi specifici
V. UD 3 Di tributi specifici la classe ha svolto l'IVA in terza, l'IRPEF in 4^ e l'IRAP e l'IRES in 5^
Cenni sull'Evoluzione costituzionale italiana
V. UD 4 UD ancora da iniziare alla data del 15 maggio
Organizzazione dello Stato in Italia, Francia, Regno Unito e Stati Uniti
V. UD 1
Gli argomenti di avvio del colloquio d’esame
V. sotto
PARTECIPAZIONE AGLI ARGOMENTI PLURIDISICPLINARI DI AVVIO DEL COLLOQUIO
(scelte degli studenti al 15 maggio suscettibili di modifiche)
STUDENTE/SSA TITOLO
DELL’ARGOMENTO DIRITTO ECONOMIA E
FINANZA PUBBLICA ECONOMIA AZIENDALE
Baataoui Stato Sociale Principi costituzionali sullo Stato Sociale D Mantovan Brasile dagli anni 90
ad oggi Organizzazione dello Stato brasiliano
S Mantovan Migrazioni Definizione di migrazione – tipi e conseguenze socio-economiche – profughi e rifugiati – asilo – immigrati regolari e irregolari
S Quaglia Sistemi economici emergenti
Freguglia Bellan La dittatura Diritti costituzionali
e loro abrogazione
Freguja Diritti civili Definizione di diritti civili e tipi
Contato Ambiente Sviluppo ecosostenibile Tutela giuridica dell’ambiente
Milan Borsa Mercato finanziario e sua organizzazione e funzionamento
L Quaglia Democrazia parlamentare
Costituzione della Repubblica Italiana
Finanza pubblica dello Stato democratico
Tomasini Unione Europea Organi dell’UE BCE – SEBC – Eurosistema – SEPA
Visintin New Economy Definizione di new economy – commercio telematico – banca telematica – borsa telematica – digitalizzazione della PA
Bovolenta Internet Le libertà costituzionali e il loro esercizio in rete telematica – la riservatezza in rete telematica
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TECNICHE DIDATTICHE ADOTTATE
Lezione / spiegazione frontale Lezione / spiegazione interattiva Lezione frontale interattiva strutturata con stesura di appunti e/o scalette e/o mappe concettuali Tecnica didattica per la veicolazione delle conoscenze e competenze di cittadinanza proprie degli articoli della Costituzione della Repubblica Italiana: definizione di Costituzione; familiarizzazione con la sua struttura; lettura ragionata, parafrasi parola per parola mantenendo il senso tecnico dell’articolo, analisi ed elencazione dei principi costituzionali contenuti nell’articolo, commento tecnico tenuto ben distinto dal commento personale, sempre posticipato alla comprensione tecnica e libero Osservazione della realtà e sua riconduzione alle categorie esplicative tecniche (induzione) – applicazione delle categorie esplicative tecniche alla realtà e vederne le corrispondenze e gli scostamenti Uso dei quotidiani come fonti di casi pratici reali e attuali raccordi interdisciplinari in CdC su temi inerenti le competenze di cittadinanza
STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI
ü libri di testo (utilizzato dal docente: V. Premessa) ü Costituzione della Repubblica Italiana: articoli 1 – 2 ultimo periodo – 3 – 4 comma 1 – 5 – 10 comma 1 –
23 – 31 – 32 comma 1 – 34 – 38 – 41 – 45 – 55 – 56 commi 1, 2, 3, - 57 comma 2 – 58 – 59 – 60 comma 1 – 63 – 64 comma 1 – 67 – 68 – 69 – 70 – 71 – 72 commi 1 e 4 – 73 – 74 – 75 – 76 – 77 – 81 comma 1 – 83 comma 1 – 84 – 85 comma 1 – 86 comma 1 – 87 – 88 comma 1 – 90 – 91 – 92 – 93 – 94 – 97 – 99 – 100 – 134 – 135 – 136 – 137 comma 3 – 138 - 139
ü materiale integrativo stampato o fotocopiato
VERIFICHE SVOLTE
Modalità - orale; - scritta: le prove scritte hanno verificato anche il grado di autonomia operativa degli allievi in assenza di interazione
con l’insegnante e il grado di accuratezza, coerenza, coesione, appropriatezza, scorrevolezza ed autonomia degli studenti nella produzione/riflessione in italiano sia generale che tecnico in assenza di interazione con l’insegnante.
Frequenza
Diritto
n. 3 orale per ciascuno studente n. 10 scritti per ciascuno studente
Economia e Finanza Pubblica n. 2 orale per ciascuno studente n. 4 scritti per ciascuno studente
Durata massima
- delle verifiche orali personalizzate: 20 minuti; una o due ore in caso di recupero - delle verifiche scritte : un’ora.
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Tipologie utilizzate
MODALITA’ DI
VERIFICA
TIPOLOGIA DI VERIFICA
CONSIGLI
PER LA TERZA PROVA
Orale Colloquio interattivo con quesiti a risposta aperta orale Esposizione delle conoscenze teoriche Orale Progetti (Percorsi individuali per la prima parte del
colloqui)
scritto Domande aperte con limite di righe utilizzabili per la risposta
Consigliate
scritto Trattazione sintetica con limite di righe / parole utilizzabili
scritto Completamento di tabelle e prospetti e griglie
scritto Esercizio di definizione e confronto di concetti scritto Esercizio di collegamento tra concetti con spiegazione e
motivazione
VALUTAZIONE
V. Parte Generale del Documento Finale del CdC
STRATEGIE DI RECUPERO ATTIVATE E OSSERVAZIONI
Autorecupero pomeridiano da parte degli studenti con verifica scritta anche di più ore sull’intero programma da recuperare Autorecupero pomeridiano da parte degli studenti con verifica orale anche di più ore sull’intero programma da recuperare nel caso di non superamento della prova di recupero scritta
Osservazioni sull’efficienza e l’efficacia degli interventi di recupero ü l’obiettivo prioritario è stato far studiare tutto il programma svolto; ü non sono stati organizzati interventi di recupero extracurricolari perchè la motivazione della non sufficienza risiedeva
non nella necessità di prolungare i tempi e l’assistenza personalizzata a studenti con difficoltà cognitive o di metodo, bensì nell’inadeguatezza dell’impegno e dell’autoresponsabilizzazione; in tal caso la modalità di recupero è stata l’autorecupero pomeridiano dell’intero programma svolto con verifica scritta finale, da ripetere oralmente in caso di insuccesso dello scritto, fino a conseguimento della sufficienza;
ü si è ritenuto non opportuno nei confronti degli studenti in regola e delle loro famiglie fermare lo svolgimento della programmazione per dedicare le ore curricolari ad insistere affinché gli allievi normodotati insufficienti recuperassero i loro problemi a spese della crescita culturale e dell’acquisizione di saperi nuovi da parte degli studenti in pari con l’apprendimento.
15 maggio 2014 Il Docente _____________ ______________________ I Rappresentanti di Classe _______________________ _______________________
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RELAZIONE FINALE SUL CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE
NELLA CLASSE 5^A IGEA - ITC
Docente: ENZO CASNA
TEMPI
Totale ore disponibili dall’inizio al termine dell’anno scolastico 219 Totale ore svolte alla data del 15 maggio (didattica frontale + verifiche + recuperi) 198 Totale ore didattica frontale svolta con gli studenti alla data del 15 maggio 160 Totale ore verifiche orali da svolgere tra il 15 maggio e il 7 giugno 6 Totale ore verifiche scritte da svolgere tra il 15 maggio e il 5 giugno 4 Totale ore verifiche di recupero svolte nell’anno scolastico (sia curricolari che extracurricolari/pomeridiane) 4
FINALITA’ EDUCATIVO-DIDATTICHE E FORMATIVE REALIZZATE
CONOSCENZE ü Distinguere le fonti di finanziamento cui le società di capitali possono far ricorso ed esprimere valutazioni in merito
alla forma più conveniente in relazione a determinate ipotesi e in relazione alla situazione economico finanziaria dell’impresa;
ü Conoscere i caratteri ,le funzioni e le classificazioni delle imprese industriali ü Conoscere l’organizzazione delle risorse umane e tecnologiche ü Conoscere i diversi aspetti della gestione e i cicli dell’attività industriale ü Conoscere la composizione del patrimonio ,le diverse aree della gestione e il processo di formazione del risultato
economico ü Conoscere la natura ,la classificazione dei conti e la loro collocazione nel bilancio; ü Funzioni del sistema informativo di bilancio ü Normativa civilistica sul bilancio d’esercizio ü Criteri di valutazione dettati dal codice civile ü Princìpi contabili ü Procedura dei controlli sui conti annuali delle imprese ü Funzioni del sistema informativo di bilancio ü Normativa civilistica sul bilancio d’esercizio ü Criteri di valutazione dettati dal codice civile ü Princìpi contabili ü Procedura dei controlli sui conti annuali delle imprese ü Individuare le divergenze tra le valutazioni civilistiche e le valutazioni fiscali ü Individuare i componenti positivi e negativi del reddito fiscale ü Effettuare il passaggio dal reddito di bilancio al reddito fiscale ü Calcolare il carico fiscale dell’impresa ü Redigere le scritture in P.D. relative alla liquidazione delle imposte di competenza e delle imposte differite e
anticipate ü Conoscere la riclassificazione lo Stato patrimoniale secondo criteri finanziari ü Conoscere la riclassificazione del Conto economico secondo la configurazione a valore aggiunto a ricavi e costo e la
configurazione del venduto ü Sapere la composizione del patrimonio circolante netto,del margine di struttura e del margine di tesoreria ü Sapere i collegamenti tra gli indici ü Costruire gli schemi contabili del bilancio d’esercizio con dati a piacere ü Conoscere la classificazione delle fonti e degli impieghi ü Conoscere i flussi finanziari e i flussi economici ü Redigere i Rendiconti finanziari ü Conoscere i momenti straordinari della vita aziendale e i relativi bilanci da redigere ü Conoscere la contabilità industriale, break even point, direct costing, full costing ü Sapere il ruolo e i collegamenti tra programmazione controllo di gestione e reporting ü Conoscere le funzioni e caratteristiche del budget ü Conoscere la logica e le modalità di attuazione dell’analisi degli scostamenti ü Conoscere gli strumenti di comunicazione interna. ü Distinguere gli intermediari finanziari bancari e non bancari ü Illustrare le funzioni svolte dalle banche ü Illustrare le caratteristiche del sistema bancario ü Interpretare il TU su banche e credito ü Comprendere le finalità dell’azione del SEBC, della BCE e delle banche centrali nazionali ü Individuare le ricadute del Nuovo Accordo di Basilea su banche e imprese ü Distinguere le diverse operazioni bancarie di raccolta e impiego fondi
42 CAPACITA’
ü Applicare correttamente la tecnica delle rilevazioni contabili in partita doppia ü Risalire dalla documentazione al processo che l'ha originata ü Individuare i cambiamenti del sistema economico ü Cogliere i punti essenziali delle letture effettuate rielaborandoli con linguaggio tecnico appropriato ü Esprimere giudizi personali secondo schemi dati e criteri predefiniti
COMPETENZE E CAPACITA’ COMPORTAMENTALI ACQUISITE
Indicatore comportamentale /
di scolarizzazione Livello medio raggiunto
Interesse (curiosità e motivazione) verso gli studi Sufficiente
Attenzione (durante la didattica e le verifiche) Discreto
Partecipazione (all’attività didattica e alle verifiche) e collaborazione con l’insegnante
Sufficiente
Impegno nello studio Sufficiente Comunicazione e dialogo docente-studente e docente-classe
Discreto
Progressione nel lavoro / nello studio Discreto
Riflessione, rielaborazione, ragionamento e assimilazione Sufficiente
Metodo ed autonomia operativa Sufficiente
COMPETENZE E CAPACITA’ ACQUISITE NEL METODO DI STUDIO
Indicatore di competenza e
capacità metodologica Livello medio raggiunto
Italiano generale Discreto Italiano tecnico-specialistico Sufficiente Esposizione sia scritta che orale Discreto Tecniche per la conoscenza e la comprensione Discreto
Applicazione o esemplificazione di tipo semplice Discreto
Analisi (scomposizione di concetti, testi, discorsi, ecc.) Sufficiente
Collegamenti disciplinari e pluridisciplinari Sufficiente
Capacità di criticare fondatamente e motivatamente Discreto
Autovalutazione (prevenzione ed autocorrezione degli errori) Sufficiente
Applicazione o esemplificazione di tipo complesso / Progettazione / Risoluzione di problemi complessi
Sufficiente
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CONOSCENZE DI ECONOMIA AZIENDALE
UNITA’ DIDATTICA 1: LA GESTIONE DELLE IMPRESE INDUSTRIALI
1. La gestione strategica delle imprese industriali 2. L’organizzazione e il sistema informativo 3. Il processo gestionale nelle imprese industriali 4. Il patrimonio nell’aspetto quantitativo e qualitativo 5. La struttura del patrimonio
UNITA’ DIDATTICA 2: LA CONTABILITÀ GESTIONALE
1. La contabilità gestionale 2. L’oggetto di misurazione 3. La classificazione dei costi 4. La variabilità dei costi 5. Diagramma di redditività e break even analysis 6. La contabilità gestionale a costi diretti (direct costing) 7. La contabilità gestionale a costi pieni (full costing) 8. L’imputazione su base aziendale 9. La localizzazione dei costi 10. I costi congiunti 11. I costi standard 12. La contabilità gestionale e le valutazioni di magazzino
UNITA’ DIDATTICA 3: LA CONTABILITÀ GENERALE
1. La contabilità generale 2. Le immobilizzazioni: immateriali, materiali, finanziarie 3. Il personale dipendente 4. Acquisti e vendite 5. Il regolamento delle compravendite 6. Lo smobilizzo dei crediti di regolamento 7. Le scritture di completamento 8. Le scritture di integrazione 9. La valutazione dei crediti 10. Le scritture di rettifica 11. Le scritture di ammortamento 12. La valutazione delle immobilizzazioni immateriali e materiali 13. La rilevazione delle imposte dirette 14. La situazione contabile finale 15. Le scritture di epilogo e chiusura
UNITA’ DIDATTICA 4: PROGRAMMAZIONE, CONTROLLO E REPORTING
1. La pianificazione aziendale 2. Il business plan 3. Il controllo di gestione 4. Il budget 5. La redazione del budget 6. I budget settoriali: degli investimenti, finanziario, economico, patrimoniale 7. L’analisi degli scostamenti 8. Il reporting
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UNITA’ DIDATTICA 5: LA DETERMINAZIONE DELLE IMPOSTE DIRETTE
1. Imposte dirette e indirette 2. Il concetto tributario di reddito d’impresa 3. Principi su cui si fonda il reddito fiscale 4. Svalutazione fiscale dei crediti 5. Valutazione fiscale delle rimanenze 6. Ammortamento fiscale delle immobilizzazioni 7. spese di manutenzione e riparazione 8. Deducibilità fiscale dei canoni di leasing 9. Deducibilità fiscale degli interessi passivi 10. Trattamento fiscale delle plusvalenze 11. La base imponibile IRAP 12. Il reddito imponibile 13. Il versamento delle imposte dirette 14. Liquidazione delle imposte nei soggetti IRPEF 15. Liquidazione delle imposte nei soggetti IRES
UNITA’ DIDATTICA 6: LA REDAZIONE E LA REVISIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO
1. Il bilancio d’esercizio 2. La funzione informativa del bilancio d’esercizio 3. La normativa sul bilancio 4. Le componenti del bilancio 5. I criteri di valutazione 6. La relazione sulla gestione 7. Il controllo contabile
UNITA’ DIDATTICA 7: LA RIELABORAZIONE DEL BILANCIO
1. L’interpretazione del bilancio 2. Le analisi di bilancio 3. Lo stato patrimoniale riclassificato 4. I margini della struttura patrimoniale 5. Il conto economico riclassificato
UNITA’ DIDATTICA 8: ANALISI PER INDICI
1. Gli indici di bilancio 2. Analisi della redditività 3. Analisi della produttività 4. Analisi patrimoniale 5. Analisi finanziaria 6. Coordinamento indici di bilancio
UNITA’ DIDATTICA 9: ANALISI PER FLUSSI
1. Flussi finanziari e flussi economici 2. Fonti e impieghi 3. Rendiconto finanziario 4. Variazioni del PCN 5. Rendiconto finanziario delle variazioni di PCN
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UNITA’ DIDATTICA 10: IL PATRIMONIO AZIENDALE NEI MOMENTI STRAORDINARI
1. I bilanci straordinari (cenni)
UNITA’ DIDATTICA 11: LA GESTIONE DELLE BANCHE
1. Gli intermediari finanziari 2. L’attività bancaria 3. Le funzioni dell’impresa bancaria 4. Il T.U.B. (cenni) 5. Il SEBC e la BCE 6. Le autorità creditizie nazionali 7. La vigilanza della Banca d’Italia 8. Gli strumenti e gli interventi di politica monetaria comune (cenni) 9. Il Comitato di Basilea e i suoi accordi (cenni)
UNITA’ DIDATTICA 12: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE STRATEGICA DELLE BANCHE
1. Evoluzione del sistema bancario 2. La gestione bancaria 3. Le norme tecniche di gestione bancaria 4. Rischi dell’attività bancaria 5. L’orientamento strategico delle imprese bancarie
UNITA’ DIDATTICA 13: CARATTERI GENERALI DELLE OPERAZIONI BANCARIE
1. La classificazione delle operazioni bancarie ( cenni) 2. Aspetto computistico delle operazioni bancarie (cenni) 3. Operazioni di raccolta fondi (cenni) 4. Caratteri e classificazione dei depositi bancari (cenni) 5. Deposito a risparmio libero (cenni) 6. Deposito a risparmio vincolato (cenni) 7. Conti correnti di corrispondenza (cenni) 8. Operazioni di impiego fondi (cenni) 9. La concessione di fido (cenni) 10. Apertura di credito ( cenni) 11. Portafoglio sconti (cenni) 12. Portafoglio s.b.f. (cenni) 14 Anticipi su fatture (cenni)
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PARTECIPAZIONE AGLI ARGOMENTI PLURIDISICPLINARI DI AVVIO DEL COLLOQUIO
(scelte degli studenti suscettibili di modifiche)
STUDENTE
TITOLO DELL’ARGOMENTO
CONTRIBUTO DISCIPLINARE
Mantovan Denis Brasile dagli anni 90 ad oggi
Le variazioni del PIL
Quaglia Silvia Sudafrica Bilancio socio-ambientale
Tomasini Angelica
Unione Europea SEBC e BCE
Visintin Nicholas
New Economy e-commerce. Home banking
TECNICHE DIDATTICHE ADOTTATE
Ø Lezione frontale Ø Lezione dialogica Ø Discussione guidata Ø Lavori individuali
STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI
Ø libro di testo: Astolfi Barale Ricci - Entriamo in Azienda 3 Tomo 1 – 2 – 3 Ed. Tramontana 2008 (ristampa 2011) Ø Internet
VERIFICHE SVOLTE
Modalità
- orale; - scritta: esercizi applicativi, domande a risposta aperta, domande a scelta multipla
Frequenza
- n. 4 orali nell’anno scolastico - n. 5 scritti nell’anno scolastico / n. 1 per gli studenti con obbligo di recupero - n. 2 prove simulazione esame di Stato
Durata massima
- delle verifiche orali personalizzate: 20 minuti; una o due ore in caso di recupero - delle verifiche scritte : tre ore. - Simulazione seconda prova : cinque ore
47
VALUTAZIONE
V. parte generale del Documento Finale del CdC
STRATEGIE DI RECUPERO ATTIVATE E OSSERVAZIONI
Studio domestico con possibilità di chiarimenti in classe
Osservazioni sull’efficienza e l’efficacia organizzative degli interventi di recupero attivati
Per le due insufficienze non si è registrato un recupero.
15 maggio 2014 il Docente ______________________ I Rappresentanti di Classe ______________________ ______________________
48 RELAZIONE FINALE
SUL CORSO DI EDUCAZIONE FISICA NELLA CLASSE 5^A IGEA - ITC
Docente: Giuseppe Ventura
CONOSCENZE ACQUISITE
MODULO/PERCORSO: SVILUPPO CONSAPEVOLE DELLE PERSONALI CAPACITA’ MOTORIE E NEUROMUSCOLARI
Modalità di miglioramento delle qualità fisiche condizionali.
ü Riscaldamento specifico dei vari distretti articolari e muscolari ü Capacità di resistenza attraverso carichi crescenti : attività in regime aerobico,anaerobico, intervall-training. ü Strutturazione di una tabella di rilevamento dei dati personali, relativi al lavoro sulla resistenza e al rapporto con la
frequenza cardiaca. ü Attività con variazioni di ritmo in condizioni spazio-temporali diversificate:cambi di direzione,di senso,andature
preatletiche, esercitazioni di velocizzazione e sviluppo della velocità di reazione. ü Controllo della respirazione in situazioni di lavoro specifiche. ü Attività di mobilità articolare e di stretching muscolare. ü Controllo tonico e tonificazione generale a carico naturale , di opposizione, con carichi aggiuntivi, con elastici, con
piccoli sovraccarichi, manubri. ü Ricerca di equilibrio in situazioni statiche e dinamiche più o meno complesse. ü Attività strutturata in circuito ( tonificazione _ mobilità articolare _ coordinazione dinamica).
MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI
Cronometro - Cardiofrequenzimetro - Tabella grafica Stuoie - Materassi - Elastici - Elastici con maniglie – Manubri Kg 1 e 2 - Bilanceri – Dischi – Panca - scalette - Funicelle - Palle mediche (kg.1.. / 4) - Ostacolini “Over”
12 ORE DI LEZIONE
----------------------------------------------------------------------------
MODULO/PERCORSO:
ACQUISIZIONI TEORICHE RELATIVE ALL’ATTIVITA’ MOTORIA E SVILUPPO DI UN PIU’ EQUILIBRATO CONCETTO DI SALUTE DINAMICA
Nozioni teoriche relative ai vari sport
ü Aspetti generali delle specifiche metodologie di allenamento ü Conoscenze dei regolamenti specifici ü Organizzazione e gestione di attività a carattere individuale o collettiva, funzioni di arbitraggio e di segnapunti
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Nozioni di fisiologia del corpo umano
ü Il sistema cardio-respiratorio: controllo della frequenza cardiaca sotto sforzo e nel recupero, riportando i dati in tabella; rapporto tra frequenza cardiaca e consumo di ossigeno; rapporto tra frequenza cardiaca e attività svolta; la ricarica dell’ A.T.P. attraverso i meccanismi aerobico, anaerobico alattacido, anaerobico lattacido e i loro tempi di intervento; il principio della supercompensazione.
ü Il sistema muscolo-scheletrico: struttura; funzionamento; recupero energetico; importanza del riscaldamento; nozioni di pronto soccorso in caso di problemi muscolari (crampi,stiramenti,strappi) e osteo-articolari (distorsioni,lussazioni,fratture)
ü Problemi al fianco destro e sinistro ( fegato e milza ). ü Norme di comportamento per la prevenzione di infortuni con particolare attenzione alla fase di riscaldamento. ü Abitudini motorie positive come costume di vita quotidiana.
MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI
TESTO in dotazione: Praticamente sport Autori: Del Nista Parker, Tasselli. Casa ed. D’Anna Strutturazione di tabelle di lavoro
13 ORE DI LEZIONE
---------------------------------------------------------
MODULO/PERCORSO: SPERIMENTAZIONE DI ATTIVITA’ MOTORIE
A CARATTERE POLISPORTIVO
Sviluppo di capacità personali in specifiche situazioni di lavoro e consapevolezza della loro trasferibilità
ü Affinare il rapporto con i referenti senso-percettivi;spaziali (ambiente di lavoro, campo di gioco);funzionali (compagni di lavoro, attrezzature specifiche con particolare attenzione alla palla)
ü Sviluppo dei concetti geometrico-spaziali ed insiemistici . ü Approfondimento del concetto di interferenza e di collaborazione.
Attività sportive sperimentate
ü Basket: tirare,passare, palleggiare,eseguire la fase offensiva e quella difensiva collaborando con i compagni. ü Pallamano: tirare,passare,palleggiare,collaborare con i compagni di squadra attaccando e difendendo; il portiere. ü Pallavolo: servizio,palleggio, bagher , muro,attacco in primo tempo, secondo e terzo, fondamentali di squadra
(difesa a rete e nelle varie zone del campo), competenze specifiche nei vari ruoli. ü Calcetto: controllo della palla,passaggio,palleggio,tiro, il portiere,saper collaborare in attacco e in difesa. ü Rugby: sostegno al portatore di palla, organizzare la fase difensiva. ü Baseball: caratteristiche di un inning,lanciatore,battitore,ricevitore, saper eseguire la fase di attacco e quella
difensiva. ü Hockey: propedeutici ü Palla Tamburello: propedeutici ü Atletica leggera: corsa veloce,staffetta,mezzofondo (400mt \ 1000mt ), ostacoli, salto in lungo, salto in alto,
getto del peso, lancio del disco; (attività condizionata dalle strutture a disposizione).
MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI
Strutture e attrezzature in dotazione all’Istituto Palloni specifici delle varie discipline Racchette – Volano – tamburello - Nastro - Mazze –guantoni- Palline baseball - Mazze hockey Ostacoli –ostacolini Over-pesi – dischi -Testimoni- cronometro - Cordella metrica
35 ORE DI LEZIONE
METODI E TECNICHE DI INSEGNAMENTO
Per la parte teorica, oltre alla tradizionale lezione frontale, si è sviluppato il metodo della scoperta guidata e di discussione con apporto di esperienze personali,lavoro di gruppo su caso pratico.
Attività pratica
50 1) Metodo globale: esecuzione di un gesto tecnico e motorio utilizzando abilità precedentemente acquisite.
per familiarizzare con l’attività
per verificare il livello raggiunto dopo aver sperimentato situazioni e contenuti nuovi, passando anche attraverso il metodo analitico.
2) Metodo analitico: ripetendo un gesto tecnico e ponendo l’attenzione su di un particolare
seriale : ripetizione di un gesto per una serie stabilita.
random : ripetizioni di un gesto in condizioni diverse, già sperimentate seguendo un ordine libero
La scelta delle modalità è ritenuta quella che offre maggiori possibilità di trasferibilità in contesti diversi.
Operativamente, nei due metodi, è stato utilizzato il problem solving
COMPETENZE E CAPACITA’ ACQUISITE
Livello medio della classe è appena accettabile (sufficiente, ma certamente inferiore alle potenzialità personali di alcuni alunni, spesso condizionate da un atteggiamento di parziale disponibilità verso la pratica motoria condivisa e conseguenti problematiche correlate).
Gli alunni riescono a:
ü Svolgere alcune attività con limitata guida dell’insegnante.
ü Controllare abbastanza autonomamente le attività svolte ( solo alcuni alunni).
ü Individuare il tipo di lavoro da svolgere ed organizzarlo in modo finalizzato, giustificando alcune scelte operate, con opportune conoscenze ( solo un piccolo gruppo)
ü Conoscere gli elementi base delle strutture portanti gli argomenti e delle attività motorie sperimentate.
ü Applicare le conoscenze e le competenze in modo abbastanza semplice.
ü Adattare alcune abilità personali alle diverse esperienze.
51
VERIFICHE
Sono state verificate le capacità esecutive attraverso:
Prove pratiche: individuali ,di gruppo, test, circuiti, organizzazione di attività, funzioni di arbitraggio.
Prove scritte: per verificare le conoscenze teoriche con domanda a risposta aperta, vero/falso.
Orali: con colloqui e discussione, attraverso l’osservazione e conseguente autovalutazione ed eterovalutazione (i contenuti non sono stati utilizzati per la valutazione, ma si è verificata la capacità di cogliere alcuni aspetti particolari di un gesto tecnico abbastanza complesso).
Proporre ai compagni di classe esercitazioni mirate ad uno scopo ( es: riscaldamento finalizzato di un distretto corporeo _ elementi tecnici specifici ).
Nel trimestre sono state svolte mediamente tre prove pratiche, una scritta, una orale(distribuita in momenti “parziali “nel corso delle lezioni).
Nel pentamestre sono state svolte mediamente quattro prove pratiche, una scritta, una orale (distribuita in momenti “parziali “nel corso delle lezioni).
VALUTAZIONE
In sintonia con i criteri stabiliti in consiglio di classe, la valutazione formativa è stata effettuata al termine di ogni U.D. o MODULO, per verificare il conseguimento degli obiettivi prefissati (i descrittori sono specifici delle attività,oppure all’interno delle singole lezioni, con forme e modi diversificati, allo scopo di regolare il percorso educativo intrapreso).
Nella valutazione sommativa confluiranno oltre il grado di adattabilità socio- motoria, l’evoluzione della qualità esecutiva, l’impegno e la dedizione, la costruttività degli interventi, la disponibilità verso i compagni, il rispetto dell’ambiente di lavoro, delle regole specifiche e tutte quelle capacità motorie-sociali difficilmente misurabili.
ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI
In orario pomeridiano è stata svolta attività di gruppo sportivo (diversificate specialità) alla quale hanno partecipato alcuni alunni.
15 maggio 2014 Il Docente prof. Ventura Giuseppe
______________________ I Rappresentanti di Classe _______________________ ________________________
52 RELAZIONE FINALE
SUL CORSO DI LINGUA FRANCESE NELLA CLASSE 5^A IGEA - ITC
Docente: DE VITA MARIA
TEMPI
Totale ore disponibili dall’inizio al termine dell’anno scolastico 96
Totale ore svolte alla data del 15 maggio (didattica frontale + verifiche + recuperi) 86 Totale ore didattica frontale svolta con gli studenti alla data del 15 maggio 50 Totale ore verifiche orali svolte alla data del 15 maggio 23 Totale ore verifiche scritte svolte alla data del 15 maggio 5 Totale ore verifiche di recupero svolte nell’anno scolastico (sia curricolari che extracurricolari/pomeridiane)
3
Totale ore didattica frontale da svolgere con gli studenti tra il 16 maggio e il 7 giugno 5 Totale ore verifiche orali da svolgere tra il 16 maggio e il 7 giugno 4 Totale ore verifiche scritte da svolgere tra il 16 maggio e il 7 giugno
FINALITA’ EDUCATIVO-DIDATTICHE E FORMATIVE REALIZZATE
ü Consolidamento / miglioramento delle conoscenze, competenze e capacità acquisite fino in 4^ ü Progressione verso l’Esame di Stato e ammissione alle sue prove
COMPETENZE SPECIFICHE DELLA MATERIA
Nel corso dell’anno gli allievi hanno lavorato per raggiungere, o consolidare il livello B1/B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue, approfondendo e migliorando l’apprendimento della micro lingua del settore economico aziendale, già avviato nel secondo biennio
ü Comprensione orale: comprendere gli elementi principali di testi orali in lingua standard, riguardanti argomenti specifici del settore aziendale.
ü Comprensione scritta: capire testi scritti, come lettere, articoli di giornale, tabelle su argomenti relativi al settore aziendale e ad elementi di civiltà
ü Interazione orale: affrontare conversazioni telefoniche in ambito aziendale. ü Produzione orale: descrivere processi e situazioni , esponendo le proprie opinioni. Esprimersi in modo chiaro su argomenti di tipo
economico-aziendale e di civiltà ü Produzione scritta: scrivere testi/relazioni semplici e coerenti, o rispondere a domande aperte su argomenti noti. Scrivere e-mail/lettere
commerciali
COMPETENZE E CAPACITA’ COMPORTAMENTALI ACQUISITE
Indicatore comportamentale / di
scolarizzazione Livello medio raggiunto
Educazione nei rapporti interpersonali Discreto Interesse (curiosità e motivazione) verso gli studi
Sufficiente
Attenzione (durante la didattica e le verifiche)
Discreto
Partecipazione (all’attività didattica e alle verifiche) e collaborazione con l’insegnante
Sufficiente
Impegno nello studio Sufficiente Comunicazione e dialogo docente-studente e docente-classe
Buono
Progressione nel lavoro / nello studio Sufficiente Riflessione, rielaborazione, ragionamento e assimilazione
Sufficiente
Metodo ed autonomia operativa Sufficiente
COMPETENZE E CAPACITA’ ACQUISITE NEL METODO DI STUDIO
Indicatore di competenza e capacità
metodologica Livello medio raggiunto
Francese generale Sufficiente
53 Francese tecnico-specialistico Sufficiente Esposizione sia scritta che orale Sufficiente Tecniche per la conoscenza e la comprensione
Sufficiente
Applicazione o esemplificazione di tipo semplice
Sufficiente
Analisi (scomposizione di concetti, testi, discorsi, ecc.)
Sufficiente
Collegamenti disciplinari e pluridisciplinari Sufficiente Capacità di criticare fondatamente e motivatamente
Sufficiente
Autovalutazione (prevenzione ed autocorrezione degli errori)
Sufficiente
Applicazione o esemplificazione di tipo complesso / Progettazione / Risoluzione di problemi complessi
/
Applicazione delle tecnologie informatiche e multimediali all’insegnamento/apprendimento della lingua francese
sufficiente
CONOSCENZE ACQUISITE
PARTECIPAZIONE AI MODULI INTERDISCIPLINARI TRASVERSALI AL CdC
UNITA’ DIDATTICA 1: La commande
1 La procédure de la commande ( Passer une commande – Passer une commande urgente)
2 Les modifications du contrat de vente (Modifier une commande - Annuler une commande )
UNITA’ DIDATTICA 2: La logistique et les transports
1 La livraison de la marchandise (Les acteurs de la livraison – Le transport des marchandises – Les documents
accompagnant la marchandise)
2 Les réclamations (Réclamer pour retard de livraison du fournisseur)
.
UNITA’ DIDATTICA 3: Le règlement
1 Le règlement et ses différentes formes
2 Le règlement au comptant (Le chèque)
3 Le règlement à terme (la lettre de change, le billet à ordre)
UNITA’ DIDATTICA 4: La République Française
1 La France de l’après-guerre (L’après-guerre – La IVe République – L’effondrement de la IVe République – La
décolonisation en Afrique et en Asie)
2 L’évolution politique depuis 1958 (Les institutions politiques - Le fonctionnement des institutions – La crise de 1968)
UNITA’ DIDATTICA 5: La ville de Paris
1 Paris et l’Île-de-France (La région capitale de la France – La ville de Paris – La petite et la grande couronne –
L’Île-de-France –
2 Les principaux musées et monuments de Paris
54 UNITA’ DIDATTICA 6: La mondialisation
1 Définition du mot “mondialisation”
2 Les superviseurs et les acteurs de la mondialisation
3 Les opinions sur la mondialisation
4 L’émergence de nouveaux géants concurrentiels
5 Causes et conséquences des délocalisations
5 Les secteurs concernés par les délocalisations
UNITA’ DIDATTICA 7: Le développement durable
1 L’environnement négligé au XIXe siècle
2 Le développement durable (définition; répondre aux besoins des générations futures; le développement s’appuie sur
des valeurs)
3 Un développement respectueux de l’environnement (Le rapport Brundtland)
4 La croissance verte en France
5 Le Grenelle de l’environnement
TECNICHE DIDATTICHE ADOTTATE
Lezione frontale Scoperta guidata da domande su testo Attività di comprensione con testi da completare Domande e conversazione in lingua su argomenti trattati Lavoro a coppie
STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI
ü Libro di testo: “La nouvelle Entreprise”, di C. Caputo, G. Schiavi, T. Ruggiero Boella. G Fleury. Ed. Petrini ü Altri testi scolastici: “Décryptez la France”, di P. E. Duport, ed. Lang, “Atelier culturel” di S. Simonelli e A. Cambria,
ed Sei ü Materiale fornito a integrazione tratto da Internet
55
VERIFICHE SVOLTE
Modalità - orale; - scritta: le prove scritte hanno verificato anche il grado di autonomia operativa degli allievi in assenza di interazione
con l’insegnante e il grado di accuratezza, coerenza, coesione, appropriatezza, scorrevolezza ed autonomia degli studenti nella produzione/riflessione in italiano sia generale che tecnico in assenza di interazione con l’insegnante.
Frequenza
- n. 4 orali nell’anno scolastico / n. 5 per gli studenti con obbligo di recupero - n. 5 scritti nell’anno scolastico / n. 6 per gli studenti con obbligo di recupero
Durata massima - delle verifiche orali personalizzate: 20 minuti; una o due ore in caso di recupero - delle verifiche scritte : un’ora.
Tipologie utilizzate
MODALITA’ DI
VERIFICA
TIPOLOGIA DI VERIFICA
CONSIGLI PER LA TERZA PROVA
Orale Colloquio interattivo con quesiti a risposta aperta orale Relazione su argomento assegnato scritto Esercizi di comprensione scritto Quesiti a risposta aperta Consigliata
VALUTAZIONE
V. Parte Generale del Documento Finale del CdC
STRATEGIE DI RECUPERO ATTIVATE E OSSERVAZIONI
1 – Studio domestico con possibilità di chiarimenti in classe
Osservazioni sull’efficienza e l’efficacia degli interventi di recupero
· l’obiettivo prioritario è stato che ciascuno potesse presentarsi alla Commissione d’Esame con tutto il programma appreso e verificato e valutato;
15 maggio 2014 Il Docente _____________ ______________________ I Rappresentanti di Classe _______________________ _______________________
56 RELAZIONE FINALE
SUL CORSO DI GEOGRAFIA ECONOMICA NELLA CLASSE 5^A IGEA - ITC
Docente: Daniele Bergantin
TEMPI
Totale ore disponibili dall’inizio al termine dell’anno scolastico 92 Totale ore svolte alla data del 15 maggio (didattica frontale + verifiche + recuperi) 75 Totale ore didattica frontale svolta con gli studenti alla data del 15 maggio 53 Totale ore verifiche orali da svolgere tra il 15 maggio e il 7 giugno 5 Totale ore verifiche scritte da svolgere tra il 15 maggio e il 7 giugno 0 Totale ore verifiche di recupero svolte nell’anno scolastico (sia curricolari che extracurricolari/pomeridiane)
4
FINALITA’ EDUCATIVO-DIDATTICHE E FORMATIVE REALIZZATE 2
CONOSCENZE: gli studenti sanno/conoscono quanto segue.
o I vari aspetti della globalizzazione. o La geopolitica attuale. o Lo sviluppo sostenibile. o Le teorie del sottosviluppo. o Le risorse naturali e la loro localizzazione nel mondo o La politica energetica e le problematiche legate all’approvvigionamento
§ dei combustibili.
o I flussi migratori del XX secolo. o I problemi e le cause dello sviluppo e del sottosviluppo; o La complessità delle relazioni tra ambiente e sviluppo economico legato allo sfruttamento delle
risorse naturali. o La complessità e la tipologia delle imprese multinazionali.
COMPETENZE E CAPACITA’: gli studenti sanno fare quanto segue.
o Raccogliere informazioni geografiche e saperle analizzare; o Presentare tematiche a carattere geografico. o Essere in grado di cogliere gli aspetti della globalizzazione e delle realtà
§ produttive a carattere locale con particolare riguardo al Veneto.
o Comprendere le motivazioni dei flussi migratori. o Individuare le Organizzazioni internazionali e valutare le modalità di azione. o Analizzare la situazione energetica dell’Italia. o Confrontare le strategie di sviluppo economico di India e Cina.
57
COMPETENZE E CAPACITA’ COMPORTAMENTALI ACQUISITE
Indicatore comportamentale /
di scolarizzazione Livello medio raggiunto
Interesse (curiosità e motivazione) verso gli studi
Più che sufficiente
Attenzione (durante la didattica e le verifiche)
Discreto
Partecipazione (all’attività didattica e alle verifiche) e collaborazione con l’insegnante
Discreto
Impegno nello studio Più che sufficiente Comunicazione e dialogo docente-studente e docente-classe
Discreto
Progressione nel lavoro / nello studio
Più che sufficiente
Riflessione, rielaborazione, ragionamento e assimilazione
Più che sufficiente
Metodo ed autonomia operativa Sufficiente
COMPETENZE E CAPACITA’ ACQUISITE NEL METODO DI STUDIO
Indicatore di competenza e
capacità metodologica Livello medio raggiunto
Italiano generale Più che sufficiente Italiano tecnico-specialistico Più che sufficiente Esposizione sia scritta che orale Più che sufficiente Tecniche per la conoscenza e la comprensione
Più che sufficiente
Applicazione o esemplificazione di tipo semplice
Discreto
Analisi (scomposizione di concetti, testi, discorsi, ecc.)
Più che sufficiente
Collegamenti disciplinari e pluridisciplinari
Sufficiente
Capacità di criticare fondatamente e motivatamente
sufficiente
Autovalutazione (prevenzione ed autocorrezione degli errori)
Sufficiente
Applicazione o esemplificazione di tipo complesso / Progettazione / Risoluzione di problemi complessi
Sufficiente
58
CONOSCENZE DI GEOGRAFIA
UNITA’ DIDATTICA 1: ASPETTI DELLA GLOBALIZZAZIONE
Competenza: cogliere l’importanza delle varie forme di globalizzazione, con particolare riguardo all’impatto nell’economia mondiale; saper riconoscere i sistemi produttivi locali e come si possono inserire nella Globalizzazione.
1: Le reti globali.
2: L’importanza del “locale”.
3: Limiti della globalizzazione.
4: Opportunità e rischi della globalizzazione.
5: Le zone franche internazionali.
UNITA’ DIDATTICA 2: GEOECONOMIA DEL MONDO GLOBALIZZATO
Competenza: individuare e conoscere le differenze tra Nord e Sud del mondo; comprendere come può cambiare il divario tra paesi ricchi e paesi poveri. Conoscere le motivazioni del successo tecnologico della Finlandia.
1: Il mondo è diventato un sistema.
2: Misura della sviluppo con l’ISU - indice di sviluppo umano.
3: Geografia dello sviluppo economico: Nord e Sud del mondo.
4: Nord del mondo e potenze economiche.
5: Economie in transizione e potenze emergenti.
6: Il Sud del mondo: i paesi in via di sviluppo e i paesi del quarto mondo.
7: Scheda: Il caso finlandese.
UNITA’ DIDATTICA 3: LA GLOBALIZZAZIONE E LE IMPRESE
Competenza: comprendere la complessità di una impresa multinazionale e delle nuove forme commerciali. Conoscere l’ambito di intervento delle nuove realtà organizzative e di aggregazione volontaria.
1: Globalizzazione e radicamento territoriale delle imprese.
2: Le imprese industriali multinazionali.
3: Vecchie e nuove strutture organizzative delle multinazionali.
4: Geografia di una multinazionale: la FIAT.
5: Scheda: tipologie di imprese industriali.
6: Scheda: i distretti industriali del Veneto.
7: Scheda: la rivoluzione dell’e-commerce.
8: Scheda: i grandi centri commerciali.
9: Scheda: il terzo settore.
10: Scheda: le attività quaternarie.
12: Scheda: agricoltura biologica e transgenica.
13: Scheda: la formula chilometri zero.
59 UNITA’ DIDATTICA 4: LA GLOBALIZZAZIONE E GLI SQUILIBRI AMBIENTALI
Competenza: conoscere gli accordi che riguardano la cooperazione internazionale per la salvaguardia del pianeta. Comprendere come l’economia è legata allo sviluppo economico ed alla responsabilità del global change.
1: La cooperazione internazionale
2: I cambiamenti climatici e le conseguenze dell’innalzamento della temperatura.
3: La risorsa acqua: utilizzo, distribuzione delle piogge, i consumi di acqua potabile.
4: Lo sfruttamento delle risorse naturali e l’impronta ecologica.
5: Scheda: L’effetto Serra.
UNITA’ DIDATTICA 5: GEOPOLITICA DEL MONDO ATTUALE
Competenza: comprendere i rapporti di forza e le relazioni di potere tra aree geografiche e conoscere l’evoluzione nel tempo. Conoscere le più importanti organizzazioni politiche e militari internazionali, con le loro funzioni.
1: La frammentazione politica del XX secolo.
2: La moltiplicazione dei conflitti.
3: Che cosa è la geopolitica.
4: I fattori geopolitici.
5: Le potenze militari si riarmano.
6: Geografia dell’influenza politica.
7: Nuovi aspetti dell’ordine geopolitico mondiale.
8: Scheda:Le organizzazioni politiche e militari internazionali.
9: Scheda:L’Organizzazione di Shanghai.
UNITA’ DIDATTICA 6: IL SOTTOSVILUPPO E LE STRATEGIE DI CRESCITA DEL SUD DEL MONDO
Competenza: conoscere le cause del sottosviluppo e saper individuare la situazione economica di uno stato. Comprendere che lo sviluppo economico dipende da molti fattori e che ogni stato rappresenta solo la propria situazione; riconoscere le difficoltà dei paesi poveri nella ricerca di valide strategie di politica economica.
1: Come si misura lo sviluppo economico.
2: Le cause del sottosviluppo.
3: Le grandi scelte di politica economica.
4: Gli aiuti dal Nord del mondo.
5: Scheda: Le interpretazioni teoriche del sottosviluppo..
6: Scheda: Il problema del debito dei paesi sottosviluppati.
7: Scheda: Le strategie di sviluppo in India e Cina.
8: Scheda: Il commercio equo e solidale.
9: Lo sviluppo sostenibile (pagina 7).
10: Scheda: Il banchiere dei poveri – il microcredito.
UNITA’ DIDATTICA 7: LA POPOLAZIONE MONDIALE
60 Competenza: conoscere i problemi legati alla crescita demografica ed alle migrazioni, con particolare riguardo a Cina e India.
1: Crescita della popolazione mondiale.
2: La teoria della transizione demografica.
3: La distribuzione della popolazione sulla Terra.
4: Popolazione rurale e popolazione urbana.
5: L’urbanizzazione nel Sud del mondo.
6: Il problema demografico.
7: Le migrazioni.
8: Una nuova emergenza. I profughi ambientali.
9: Scheda: I due colossi asiatici e le politiche demografiche.
10: Scheda: Le piramidi delle età.
11: Scheda: Isole che scompaiono, mari che avanzano.
UNITA’ DIDATTICA 8: RISERVE E POLITICHE ENERGETICHE
Competenza: conoscere e distinguere le energie tra rinnovabili e non; conoscere le modalità di approvvigionamento delle fonti energetiche e le politiche energetiche.
1: Le risorse strategiche.
2: Le fonti di energia e il loro utilizzo nel mondo.
3: Geografia delle principali fonti energetiche: il petrolio, il carbone, il gas naturale, l’energia
nucleare,l’energia idroelettrica.
4: Le politiche energetiche.
5: Scheda: Le multinazionali del petrolio e l’azione dell’OPEC.
6: Scheda: Geopolitica del gas – il caso russo.
7: Scheda: Le fonti energetiche alternative.
8: Scheda: La scelta francese del “tutto nucleare”.
9: La green economy e la blue economy.
LA GEOGRAFIA NEI MODULI INTERDISCIPLINARI TRASVERSALI AL CDC 3
“LA GLOBALIZZAZIONE”: U.D. 1 – U.D. 2 - U.D. 3 – U.D. 4.
TECNICHE DIDATTICHE ADOTTATE
ü Lezione frontale ü Lezione dialogica ü Discussione guidata ü Lezione frontale ü Lavori individuali
STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI 4
61 Ø Libro di testo: Geografia economica generale”, autori: C. Lanza e F. Nano, Ed Bompiani. UD1 = pag. 30 – 38. UD2 = pag. 41 – 52. UD3 = pag. 241 – 247 + 251 + 261 + 262 + 264 + 266 + 323.
UD4 = pag. 88 – 99. UD5 = pag. 56 – 66. UD6 = pag. 69 – 83. UD7 = pag. 106 – 121.
UD8 = pag. 195 – 210.
ü DVD: I distretti produttivi del Veneto; Ecogest: la raccolta differenziata in provincia di Rovigo. ü Laboratorio di informatica: ricerche e documenti con internet.
VERIFICHE SVOLTE
Modalità
- orale; - scritta: le prove scritte hanno verificato anche il grado di autonomia operativa degli allievi in assenza di interazione
con l’insegnante e il grado di accuratezza, coerenza, coesione, appropriatezza, scorrevolezza ed autonomia degli studenti nella produzione/riflessione in italiano sia generale che tecnico in assenza di interazione con l’insegnante
Frequenza
- n. 3 orali nell’anno scolastico - n. 3 scritti nell’anno scolastico
Durata massima
- delle verifiche orali personalizzate: 20 minuti; una o due ore in caso di recupero - delle verifiche scritte : un’ora.
Tipologie utilizzate
MODALITA’ DI
VERIFICA
TIPOLOGIA DI VERIFICA
CONSIGLI PER LA TERZA PROVA
Orale Colloquio interattivo con quesiti a risposta aperta Orale 1 o 2 quesiti da un elenco di domande predisposte in
precedenza e note agli studenti, relative ad una o due U.D.
scritto Quesiti a risposta aperta consigliata scritto Domande aperte con limite di righe utilizzabili per la risposta consigliata
VALUTAZIONE
V. parte generale del Documento Finale del CdC
STRATEGIE DI RECUPERO ATTIVATE E OSSERVAZIONI
Studio domestico pomeridiano con possibilità di chiarimenti in classe e successiva verifica orale
Osservazioni sull’efficienza e l’efficacia organizzative degli interventi di recupero attivati
Si è registrato un generale recupero, limitato tuttavia al solo raggiungimento della sufficienza.
15 maggio 2014 Il Docente _____________ ______________________
63 RELAZIONE FINALE
SUL CORSO DI LINGUA INGLESE NELLA CLASSE 5^A IGEA - ITC
Docente: Arianna Cantelli
FINALITA’ EDUCATIVO-DIDATTICHE E FORMATIVE REALIZZATE
· consolidamento / miglioramento delle conoscenze, competenze e capacità acquisite fino in 4^ · progressione verso l’Esame di Stato e ammissione alle sue prove
COMPETENZE E CAPACITA’ COMPORTAMENTALI ACQUISITE
Indicatore comportamentale / di
scolarizzazione Livello medio raggiunto
Educazione nei rapporti interpersonali Sufficiente
Interesse (curiosità e motivazione) verso gli studi giuridici ed economici
Sufficiente
Attenzione (durante la didattica e le verifiche)
Quasi sufficiente
Partecipazione (all’attività didattica e alle verifiche) e collaborazione con l’insegnante
Inadeguata
Impegno nello studio Sufficiente Comunicazione e dialogo docente-studente e docente-classe
Quasi Sufficiente
Progressione nel lavoro / nello studio Sufficiente Riflessione, rielaborazione, ragionamento e assimilazione
Sufficiente
Metodo ed autonomia operativa Quasi sufficiente
COMPETENZE E CAPACITA’ ACQUISITE NEL METODO DI STUDIO
Indicatore di competenza e capacità metodologica
Livello medio raggiunto
Inglese generale Sufficiente Inglese tecnico-specialistico Sufficiente Esposizione sia scritta che orale Più che sufficiente Tecniche per la conoscenza e la comprensione
Sufficiente
Applicazione o esemplificazione di tipo semplice
Sufficiente
Analisi (scomposizione di concetti, testi, discorsi, ecc.)
Sufficiente
Collegamenti disciplinari e pluridisciplinari Sufficiente Capacità di criticare fondatamente e motivatamente
Quasi sufficiente
Autovalutazione (prevenzione ed autocorrezione degli errori)
Sufficiente
Applicazione o esemplificazione di tipo complesso / Progettazione / Risoluzione di problemi complessi
Sufficiente
Applicazione delle tecnologie informatiche e multimediali all’insegnamento/apprendimento della lingua inglese
sufficiente
64
COMPETENZE SPECIFICHE DELLA MATERIA
Nel corso del 5° anno gli alunni hanno lavorato per consolidare il livello B1/B2 (intermedio basso/alto) del quadro comune europeo di riferimento per le lingue, e per approfondire l’apprendimento della micro lingua del settore economico aziendale, già avviato nel secondo biennio.
§ Comprensione orale: comprensione degli elementi principali di un discorso in lingua standard su argomenti principalmente specifici del settore aziendale. Riuscire a capire l’essenziale di messaggi verbali su tali argomenti, purchè il discorso sia relativamente chiaro.
§ Comprensione scritta: capire testi scritti quali articoli di giornale e pagine web su argomenti relativi al settore economico aziendale e ad elementi di civiltà.
§ Interazione orale: affrontare dialoghi in ambito aziendale. § Produzione orale: descrivere processi e situazioni. Riuscire a motivare e spiegare brevemente opinioni e progetti.
Riferire gli elementi principali di argomenti economico-aziendale e di civiltà utilizzandone le parole chiave. § Produzione scritta: scrivere testi/relazioni semplici e coerenti o rispondere a domande aperte su argomenti noti..
CONOSCENZE E COMPETENZE DI INGLESE ACQUISITE
Dal libro di testo in adozione al terzo anno: “In Business” di Bentini, ed. Longman
Sezione: Profili culturali UNIT 1-2-3-4-5
Conoscenze Competenze U.1 Our changing world
· Globalizzazione, p. 263 · Come la globalizzazione cambia il mondo,
p.270
U.2 Land and climate
· Le regioni dell’Inghilterra, p. 280 · Scozia, Galles e Irlanda del Nord, p. 282 · USA – regioni orientali, p. 284 · USA – regioni occidentali, p. 286
U.3 People and history
· India – la prossima superpotenza?, p. 320
U.4 Economia
· Trivellare petrolio in Alaska, p. 328 · Irlanda , la “Tigre Celtica”, p. 340
U.5 Goverment and politics
· Il governo britannico, p. 346 · Il governo statunitense, p. 348 · Partiti politici in UK e USA, p. 350 · L’organizzazione dell’UE, p. 352 · Cosa fa l’Unione Europea, p. 354
· Esporre ricerche elaborate individualmente in Power Point sulle regioni del Regno Unito e degli Stati Uniti.
· Comprendere e saper individuale gli elementi essenziali di testi tratti da pagine web o da giornali su argomenti di attualità economica e sociale.
· Comprendere e spiegare le differenze tra la struttura governativa politica britannica e americana.
· Comprendere le istituzione dell’Unione Europea e cosa fanno; gli scopi dell’UE e opinioni sulla possibilità di uscirne
65
Sezione: Business Theory
UNITS 3-7-8-9
Conoscenze Competenze U.3 Business organisation
· Documenti nel commercio internazionale, p. 38 · Certificato d’origine, p. 39 · Bolla di consegna, p. 40 · Fattura commerciale, p. 41 · Incoterms, p. 42
U.7 Marketing and advertising
· Marketing, p. 92 · Market research, p. 93 · Il marketing mix, p. 94 · Marketing online, p. 96 · Pubblicità e il suo potere, p. 100-101 · Fiere, p. 102
U.8 Green Economy
· Commercio equo-solidale, p. 110 · Microfinanza, p. 112 · Etica bancaria, p. 116 · Investimento etico, p. 120
U.9 Globalisation
· Cos’è la globalizzazione, p. 126 · Vantaggi e svantaggi, p. 127 · Globalizzazione economica, p. 130 · Outsourcing e offshoring, p. 131
· comprendere gli Incoterms · riconoscere diversi documenti commerciali e saperli
compilare
· Spiegare cosa sono le ricerche di mercato · Definire il marketing mix con le quattro P · Spiegare i vantaggi dell’uso di internet collegato al
marketing · individuare informazioni specifiche da una pagina
web su una fiera commerciale in Scozia
· comprendere che cos’è il commercio equosolidale, come è iniziato, l’importanza del marchio
· comprendere e spiegare come funziona la microfinanza nei paesi poveri.
· Comprendere una pagina web su come essere un investitore etico
· Spiegare la differenza tra banche tradizionali e banche etiche
· comprendere articoli da internet su effetti della globalizzazione, outsourcing e offshoring
· esporre una breve ricerca sulla delocalizzazione di aziende e multinazionali italiane
A livello linguistico, gli studenti possiedono mediamente una conoscenza più che sufficiente dei costrutti morfo-sintattici della lingua inglese, e sanno riconoscere, se non sempre usare attivamente un certo numero di elementi lessicali.
A livello di micro lingua economico-aziendale, la classe possiede conoscenze mediamente sufficienti riguardo al lessico specifico e agli elementi che caratterizzano i vari generi testuali
Riguardo il livello delle competenze linguistiche, la maggior parte degli studenti della classe è in grado di comunicare il proprio pensiero in lingua con un sufficiente grado di scorrevolezza (fluency) e correttezza grammaticale (accuracy). Alcuni alunni possiedono anche un lessico più ricco e pertinente e sanno impiegare con discreto livello le regole della coesione e coerenza testuale. Alcuni alunni presentano ancora difficoltà linguistiche dovute sia ad una scarsa preparazione pregressa che in itinere.
Riguardo alle competenze dell’ambito economico-aziendale, e alle capacità che le sostengono, gli studenti hanno acquisito nel corso del triennio abilità tali da permettere loro la lettura di testi informativi, pubblicitari, pagine web, da cui sanno ricavare con sufficiente autonomia gli elementi significativi e produrre delle brevi sintesi e opinioni personali.
66
PARTECIPAZIONE DELLA LINGUA INGLESE AI MODULI INTERDISCIPLINARI TRASVERSALI AL CDC
· Globalizzazione · Marketing · Green economy e sviluppo eco sostenibile · Organizzazione dello Stato in Italia, Francia, Regno Unito e Stati Uniti
TECNICHE DIDATTICHE ADOTTATE
§ lezione frontale § lezione dialogica § lavoro individuale § ricerche in internet individuali
STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI
Ø libro di testo “In Business” di Bentini, ed. Longman, con CD audio e CD-Rom
VERIFICHE SVOLTE
Modalità - orale; - scritta: le prove scritte hanno verificato anche il grado di autonomia operativa degli allievi in assenza di interazione
con l’insegnante e il grado di accuratezza, coerenza, coesione, appropriatezza, scorrevolezza ed autonomia degli studenti nella produzione/riflessione in inglese sia generale che tecnico.
Frequenza
- n. 4-5 orali nell’anno scolastico - n. 5 scritti nell’anno scolastico
Durata massima - delle verifiche orali personalizzate: 15-20 minuti - delle verifiche scritte : un’ora.
Tipologie utilizzate
MODALITA’ DI VERIFICA
TIPOLOGIA DI VERIFICA
CONSIGLI PER LA TERZA PROVA
Orale Colloquio interattivo con quesiti a risposta aperta Orale Relazione su argomento assegnato Scritto Quesiti a risposta aperta consigliata
67
VALUTAZIONE
V. parte generale del Documento Finale del CdC
STRATEGIE DI RECUPERO ATTIVATE E OSSERVAZIONI
Studio domestico con possibilità di chiarimenti in classe
Osservazioni sull’efficienza e l’efficacia organizzative degli interventi di recupero attivati Si è registrato un lieve recupero per alcuni studenti ed un calo per alcuni altri.
15 maggio 2014 Il Docente _____________ ______________________ I Rappresentanti di Classe _______________________ _______________________
68 RELAZIONE FINALE
SUL CORSO DI LETTERATURA ITALIANA NELLA CLASSE 5^A IGEA - ITC
Docente: Veratelli Floriana
TEMPI
Totale ore disponibili dall’inizio al termine dell’anno scolastico 98 Totale ore svolte alla data del 15 maggio (didattica frontale + verifiche + recuperi) 87 Totale ore didattica frontale svolta con gli studenti alla data del 15 maggio 57 Totale ore verifiche orali da svolgere tra il 16 maggio e il 7 giugno 7 Totale ore verifiche scritte da svolgere tra il 16 maggio e il 7 giugno 0 Totale ore verifiche di recupero svolte nell’anno scolastico (sia curricolari che extracurricolari/pomeridiane) 2
FINALITA' EDUCATIVO-DIDATTICHE E FORMATIVE REALIZZATE
In termini di conoscenze
ü Approfondire le conoscenze relative alle diverse tipologie di testi letterari; ü Conoscere gli elementi che caratterizzano i movimenti letterari e gli autori più importanti della Letteratura italiana
dall'inizio del Novecento ai giorni nostri; ü Conoscere alcuni dei testi in prosa e in poesia della produzione letteraria italiana dall'inizio del Novecento ai nostri
giorni; ü Approfondire le conoscenze grammaticali, sintattiche, ortografiche, lessicali relative alla scrittura di un testo; ü Approfondire le conoscenze relative alle varie tipologie testuali e alle tecniche di analisi testuale.
In termini di competenze
ü Saper individuare la natura di un testo e le sue strutture formali; ü Saper eseguire la parafrasi e l'analisi testuale; ü Saper esporre i contenuti di un testo in modo chiaro e coerente; ü Saper individuare le tematiche del testo in esame; ü Saper collocare il testo in esame all'interno della produzione di un autore e/o di un movimento letterario; ü Saper operare collegamenti fra il testo letterario e il contesto storico-culturale da cui è scaturito; ü Saper istituire raffronti fra gli autori studiati; ü Saper elaborare considerazioni personali argomentandole; ü Saper produrre un testo rispondente alla tipologia richiesta:
In termini di capacità
· Scrivere correttamente; · Esprimersi con pertinenza linguistica nello scritto e nell'orale; · Potenziare la capacità logica e critica; · Effettuare collegamenti interdisciplinari
69
COMPETENZE E CAPACITA’ COMPORTAMENTALI ACQUISITE
Indicatore comportamentale /
di scolarizzazione Livello medio raggiunto
Educazione nei rapporti interpersonali
Sufficiente
Interesse (curiosità e motivazione) verso gli studi
Discreto
Attenzione (durante la didattica e le verifiche)
Discreta
Partecipazione (all’attività didattica e alle verifiche) e collaborazione con l’insegnante
Discreta
Impegno nello studio Sufficiente Comunicazione e dialogo docente-studente e docente-classe
Discreti
Progressione nel lavoro / nello studio
Sufficiente
Riflessione, rielaborazione, ragionamento e assimilazione
Più che Sufficiente
Metodo ed autonomia operativa Più che Sufficiente
COMPETENZE E CAPACITA’ ACQUISITE NEL METODO DI STUDIO
Indicatore di competenza e
capacità metodologica Livello medio raggiunto
Italiano generale Discreto Italiano tecnico-specialistico Più che Sufficiente Esposizione sia scritta che orale Discreto Tecniche per la conoscenza e la comprensione Sufficiente Applicazione o esemplificazione di tipo semplice Discreta Analisi (scomposizione di concetti, testi, discorsi, ecc.) Sufficiente Collegamenti disciplinari e pluridisciplinari Più che Sufficiente Capacità di criticare fondatamente e motivatamente sufficiente Autovalutazione (prevenzione ed autocorrezione degli errori) Sufficiente Applicazione o esemplificazione di tipo complesso / Progettazione / Risoluzione di problemi complessi
Sufficiente
Applicazione delle tecnologie informatiche e multimediali all’insegnamento/apprendimento delle discipline umanistiche
Discreto
70
CONTENUTI DI ITALIANO
UNITA’ DIDATTICA 1: IL DECADENTISMO ü La crisi del Positivismo ü Il Decadentismo francese e i poeti maledetti ü C.Baudelaire: “Corrispondenze” ü P. Verlaine: “Languore” e “Vocali”
TEMPO: settembre UNITA’ DIDATTICA 2: GABRIELE D’ANNUNZIO ü Vita, pensiero e poetica di G. D’Annunzio ü Il mito del superuomo ü Le opere in prosa ü Le raccolte poetiche ü Il teatro ü Lettura e analisi di passi tratti da: “Il piacere”, ü Lettura e analisi di: “La pioggia nel pineto” e “La sera fiesolana” da “Alcyone”
TEMPO: ottobre UNITA’ DIDATTICA 3: GIOVANNI PASCOLI
ü Pascoli e il Decadentismo ü Vita, pensiero, poetica e opere di Pascoli ü Lettura e analisi di: “Novembre”, “Temporale”, “X agosto” da “Myricae”, ü “Nebbia” da “Canti di Castelvecchio”
TEMPO: novembre UNITA’ DIDATTICA 4: ITALO SVEVO ü La vita, le opere, il pensiero e la poetica di Svevo ü Inetto e inettitudine ü Lettura e analisi di passi tratti da: “La coscienza di Zeno”
TEMPO: dicembre UNITA’ DIDATTICA 5: LUIGI PIRANDELLO ü La vita, le opere, il pensiero e la poetica di Pirandello ü Lettura e analisi delle novelle: Il treno ha fischiato e La Patente ü Dal saggio L‟umorismo: lettura di alcuni passi ü Trama e caratteristiche dei romanzi, in particolare lettura di passi tratti da “Il fu Mattia Pascal” ü Cenni relativi al teatro pirandelliano
TEMPO: gennaio UNITA’ DIDATTICA 6: LE AVANGUARDIE DEL PRIMO NOVECENTO ü Il Futurismo: caratteri generali ü Cenni a F.T. Marinetti; ü Lettura e analisi de Il Bombardamento di Adrianopoli da Zang Tumb Tumb
TEMPO: febbraio UNITA’ DIDATTICA 7: LA POESIA DEL NOVECENTO 糎Giuseppe Ungaretti:
ü Veglia, I fiumi, San Martino del Carso, Mattina, Natale, Soldati, Sono una creatura da “L' allegria” ü Non gridate più da “Sentimento del tempo”
糎◢▊糎1DCI〢A〦┐糎 ü Vita, pensiero e poetica ü Lettura e analisi delle seguenti poesie: Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere ho
incontrato, Cigola la carrucola nel pozzo da “Ossi di seppia” ü Non recidere forbice quel volto e La casa dei doganieri da “Le occasioni” ü Ho sceso dandoti il braccio da “Xenia” in “Satura”
糎9B〣〦GID糎7〢〣〢┐糎 ü Vita, pensiero e poetica ü Lettura e analisi delle seguenti poesie: La capra, Trieste, A mia moglie, Goal da “Il Canzoniere”
糎L'Ermetismo:caratteri generali
71 糎Salvatore Quasimodo: ü Vita, pensiero e poetica ü Lettura e analisi delle seguenti poesie: Ed è subito sera, da “Ed è subito sera” ü Alle fronde dei salici da “Giorno dopo giorno”
TEMPO: fine febbraio - marzo- aprile UNITA’ DIDATTICA 9: LA GUERRA, L’IMPEGNO, LA MEMORIA 糎Il Neorealismo: caratteri generali 糎Italo Calvino: ü vita, pensiero e poetica del primo periodo (il Neorealismo) ü Letture di passi da “Il sentiero dei nidi di ragno”
P.Levi:
ü vita, pensiero e poetica ü Letture di passi da “Se questo è un uomo”
TEMPO: maggio UNITA’ DIDATTICA 10: LE TIPOLOGIE TESTUALI ü Analisi di un testo letterario in prosa e in poesia ü L’articolo di giornale ü Il saggio breve ü Il tema di carattere storico ü Il tema di carattere generale
Tempo: tutto l’anno scolastico
TECNICHE DIDATTICHE ADOTTATE L’insegnante, durante l’anno scolastico ha usato le seguenti strategie: ü Guida all’utilizzo proficuo del manuale e di altro materiale fornito in classe ü Cura della preparazione ai vari tipi di scrittura ü Elaborazione di sintesi schematiche, per favorire l’assimilazione dei contenuti ü Proposte di sintesi e ripasso in preparazione alle prove di valutazione ü Utilizzo della lezione frontale e dialogata ü Ricerca di indicazioni per trovare materiale di ricerca ü Elaborazione di collegamenti disciplinari e pluridisciplinari ü Preprazione di interventi personalizzati, attività di recupero-sostegno per gli alunni che rivelano difficoltà o
incertezze
STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI ü Il libro di testo in adozione: G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria, Dal testo alla storia. Dalla storia al testo,
Paravia, Milano, 2002, volumi D, E, F, G, ü appunti e schemi forniti dall'insegnante, materiale cartaceo fornito dall’insegnante, articoli di giornale.
VERIFICHE SVOLTE
Modalità
ü Compiti scritti: le prove scritte hanno verificato anche il grado di autonomia operativa degli allievi in assenza di
interazione con l’insegnante e il grado di accuratezza, coerenza, coesione, scorrevolezza ed autonomia degli studenti nella produzione/riflessione in italiano sia generale che tecnico in assenza di interazione con l’insegnante.
ü Verifiche orali: con domande volte a sondare la preparazione dell’allievo ü Verifica di recupero sia per lo scritto che per l’orale
Frequenza
ü Compiti scritti 5: 2 nel primo e 3 nel secondo periodo ü Verifiche orali 5: 2 nel primo e 3 nel secondo periodo ü Verifiche di recupero: nessuno studente ha avuto bisogno di verifiche di recupero scritte
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Durata massima ü Compiti scritti: 3-4 unità orarie ciascuno ü Verifiche orali: massimo un’unità oraria ü Verifiche di recupero: massimo un'unità oraria
Tipologie
ü Compiti scritti: Le quattro tipologie previste per l’Esame di Stato ü Verifiche orali: domande aperte su argomenti specifici ü Recupero scritto: domande aperte su argomenti specifici o svolgimento di una prova di tipologia A , B, C, D ü Recupero orale: domande aperte su argomenti specifici
VALUTAZIONE
v. parte generale del Documento Finale del CdC
STRATEGIE DI RECUPERO ATTIVATE E OSSERVAZIONI Studio domestico con possibilità di chiarimenti in classe e successiva verifica
15 maggio 2014 Il Docente _____________ ______________________ I Rappresentanti di Classe _______________________ _______________________
73 RELAZIONE FINALE
SUL CORSO DI _MATEMATICA APPLICATA NELLA CLASSE 5^A IGEA - ITC
Docente: PASINI MARIA LUISA
PREMESSA
Nel corso dei cinque anni vi è stata continuità didattica per quanto riguarda Matematica Applicata; tuttavia in alcuni periodi la titolare è stata assente, specialmente durante la classe terza e quarta. L’inizio dell’anno scolastico è stato dedicato al ripasso di argomenti previsti nelle classi precedenti. La classe ha dimostrato un buon avvio dell’anno scolastico: Durante il secondo periodo, invece, il rendimento ha subito un sensibile calo rallentando decisamente la programmazione didattica anche sotto l’aspetto qualitativo.
TEMPI
Totale ore disponibili dall’inizio al termine dell’anno scolastico 99
Totale ore svolte alla data del 15 maggio (didattica frontale + verifiche + recuperi) 86 Totale ore didattica frontale svolta con gli studenti alla data del 15 maggio 53 Totale ore verifiche orali svolte alla data del 15 maggio 18 Totale ore verifiche scritte svolte alla data del 15 maggio 10 Totale ore verifiche di recupero svolte nell’anno scolastico (sia curricolari che extracurricolari/pomeridiane) 7
Totale ore didattica frontale da svolgere con gli studenti tra il 16 maggio e il 7 giugno 2 Totale ore verifiche orali da svolgere tra il 16 maggio e il 7 giugno 4 Totale ore verifiche scritte da svolgere tra il 16 maggio e il 7 giugno 2
FINALITA’ EDUCATIVO-DIDATTICHE E FORMATIVE REALIZZATE
CONOSCENZE
ü Saper riconoscere: la retta, la parabola, la circonferenza (ripasso) ü Conoscere e saper identificare i concetti di : Dominio, simmetria, segno della funzione , limiti, asintoti, funzioni
crescenti e decrescenti, massimi e minimi (ripasso). ü Saper analizzare il dominio delle funzioni reali in due variabili ü Conoscere il concetto di limite e continuità per le funzioni reali di due variabili ü Apprendere il significato di derivata parziale delle funzioni in due variabili ü Acquisire il concetto di massimo e di minimo di una funzione di due variabili ü Saper analizzare i massimi e i minimi vincolati in relazione alla funzione e alla natura del vincolo; ü Acquisire la capacità di interpretare e giustificare le leggi economiche mediante gli strumenti dell’analisi matematica. ü Saper scegliere nei problemi econometrici il modello matematico più opportuno ü Conoscere lo scopo ed i metodi della ricerca operativa ü Conoscere gli strumenti elementari della statistica descrittiva
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CAPACITA’
ü Saper rappresentare graficamente, trovare intersezioni ed interpretarne l’andamento per la retta, la parabola, la circonferenza;
ü Saper rappresentare graficamente funzioni reali ad una variabile, tramite : dominio, simmetrie, segno, limiti, derivate, massimi e minimi. relativi (metodo derivata prima);
ü Saper risolvere disequazioni e sistemi di disequazioni in due variabili (riconducibili a retta, parabola, circonferenza) ü Saper determinare e rappresentare graficamente il dominio di funzioni reali in due variabili (riconducibili a retta,
circonferenza, parabola) ü Saper analizzare le funzioni di due variabili mediante le linee di livello; ü Saper calcolare le derivate parziali di funzioni di due o più variabili; ü Saper determinare massimi e minimi liberi di funzioni di due variabili con le derivate; ü Saper determinare massimi e minimi vincolati utilizzando il procedimento più idoneo; ü Saper costruire e risolvere semplici modelli di problemi economici; ü Saper utilizzare i metodi dell’analisi matematica per ottimizzare funzioni economiche; ü Saper esporre la teoria delle decisioni secondo lo schema classico; ü Saper esporre le varie fasi della Ricerca operativa; ü Saper risolvere problemi di scelta sia nel caso del continuo sia nel caso del discreto in semplici problemi applicativi. ü Saper utilizzare gli strumenti elementari della statistica descrittiva
COMPETENZE E CAPACITA’ COMPORTAMENTALI ACQUISITE
Indicatore comportamentale / di
scolarizzazione Livello medio raggiunto
Educazione nei rapporti interpersonali Buona con il Docente, Buona tra gli studenti Interesse (curiosità e motivazione) verso gli studi giuridici ed economici
Appena sufficiente, solo pochi alunni dimostrano curiosità verso la disciplina. Quasi la metà degli studenti ha accumulato numerose lacune difficilmente superabili
Attenzione (durante la didattica e le verifiche) L’attenzione è discreta soprattutto in funzione delle verifiche.
Partecipazione (all’attività didattica e alle verifiche) e collaborazione con l’insegnante
In generale la partecipazione è appena sufficiente difficilmente propositiva.
Impegno nello studio Circa tre studenti raggiungono risultati discreti, La maggior parte raggiunge con fatica la sufficienza. Il lavoro domestico di esercitazione non è effettuato con costanza.
Comunicazione e dialogo docente-studente e docente-classe
Buone sia con i singoli studenti che con il gruppo. Il dialogo è sempre stato aperto e chiaro e gli studenti hanno sempre dimostrato di aver presente la distinzione e la complementarietà dei ruoli di insegnante e di studente nella comunicazione sia di lavoro che libera.
Progressione nel lavoro / nello studio Lenta e superficiale, in generale appena sufficiente Riflessione, rielaborazione, ragionamento e assimilazione Sufficienti se guidate.
Metodo ed autonomia operativa Solo in alcuni casi vi è una certa autonomia , mediamente è appena sufficiente
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COMPETENZE E CAPACITA’ ACQUISITE NEL METODO DI STUDIO
Indicatore di competenza e capacità
metodologica Livello medio raggiunto
Italiano generale Sufficiente Italiano tecnico-specialistico Appena Sufficiente Esposizione sia scritta che orale Appena Sufficiente Tecniche per la conoscenza e la comprensione
Appena sufficienti
Applicazione o esemplificazione di tipo semplice
Sufficiente
Analisi (scomposizione di concetti, testi, discorsi, ecc.)
Appena sufficiente
Collegamenti disciplinari e pluridisciplinari Lo studio è tendenzialmente settoriale, i lavori di avvio al colloquio dovrebbero aiutare a realizzare collegamenti pluridisciplinari
Capacità di criticare fondatamente e motivatamente
Appena sufficiente
Autovalutazione (prevenzione ed autocorrezione degli errori)
Poco utilizzata, appena sufficiente
Applicazione o esemplificazione di tipo complesso / Progettazione / Risoluzione di problemi complessi
Quasi sufficiente
Applicazione delle tecnologie informatiche e multimediali all’insegnamento/apprendimento delle discipline giuridiche ed economiche
Sufficiente
PARTECIPAZIONE DELLA MATEMATICA APPLICATA
AI MODULI INTERDISCIPLINARI TRASVERSALI AL CDC La disciplina, con lo strumento della STATISTICA DESCRITTIVA, ha partecipato, anche se non in maniera propositiva, in modo esplicativo nei vari moduli interdisciplinari trasversali.
CONOSCENZE DI MATEMATICA APPLICATA
UNITA’ DIDATTICA 1:
Ripasso ü La retta: generalità e sua rappresentazione grafica ü La parabola : generalità e sua rappresentazione grafica ü La circonferenza : generalità e sua rappresentazione grafica; ü Le intersezioni tra curve nel piano cartesiano. ü Ripasso funzioni reali ad una variabile ü La funzione y= a/x + bx +c
UNITA’ DIDATTICA 2:
Funzione reale di due variabili reali ü Disequazioni e sistemi di disequazioni in due variabili : lineari e non lineari ( parabola, circonferenza) ü Elementi di geometria analitica nello spazio: coordinate cartesiane nello spazio, distanza fra due punti, equazione
cartesiana di un piano ü Definizione di funzione reale di due o più variabili reali; ü Esempi di Dominio di funzioni reali di due variabili reali ü Le linee di livello ü Limiti di funzioni di due variabili : definizione di intorno , definizione di limite ü Continuità di funzioni di due variabili, definizione ü Derivate parziali di funzioni di due variabili; ü Piano tangente ad una funzione di due variabili ü Derivate di ordine superiore, teorema di Schwarz( enunciato).
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UNITA’ DIDATTICA 3:
Massimi e minimi di Funzioni reali di due variabili reali ü Definizioni di massimo e minimo , relativi e assoluti ü Condizione necessaria per l’esistenza di massimi e minimi relativi ü Condizioni sufficiente per l’esistenza di massimi e minimi relativi (Hessiano) ü Massimi e minimi vincolati : definizione ü La ricerca dei massimi e minimi vincolati con le derivate ü Vincoli di uguaglianza esplicitabili ü Vincoli di uguaglianza generici metodo di Lagrange ü Massimi e minimi in un insieme chiuso e limitato ( vincoli di uguaglianza e diseguaglianza).
UNITA’ DIDATTICA 4:
Applicazioni dell’analisi a problemi di economia ü L’economia e l’analisi matematica ü Funzioni marginali ü Elasticità parziale; ü Massimo profitto di un’impresa, in un mercato di libera concorrenza perfetta ü Massimo profitto di un’impresa in condizioni di monopolio
UNITA’ DIDATTICA 5:
Ricerca operativa ü Definizione, fasi della ricerca operativa, il modello matematico ü I vari tipi di problemi ü Scelte in condizioni di certezza, con effetti immediati: il caso del continuo, il caso del discreto, il problema delle
scorte. UNITA’ DIDATTICA 6:
Statistica ed interpolazione ü Statistica descrittiva definizioni e generalità ü Le medie ü Indici di variabilità ü L’interpolazione statistica definizioni, ü il metodo dei minimi quadrati:la funzione lineare con il metodo dei minimi quadrati
TECNICHE DIDATTICHE ADOTTATE
Lezione frontale Lezione frontale interattiva Esercizi svolti in classe dall’insegnante Esercizi svolti dagli alunni alla lavagna Esercizi svolti dagli alunni al posto (gruppi di lavoro) Sviluppo dell’approccio intuitivo con successiva discussione di approfondimento
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STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI
Libro di testo Gambotto Manzone – Consolini Matematica con applicazioni informatiche 3 Ed. TRAMONTANA ü Capitolo 1 Funzioni reali di due o più variabili (polinomiali, irrazionali, fratte) paragrafo 1 (escluso esempio 6)-
paragrafo 2 (parziale escluso rappresentazione cartesiana di una retta .)paragrafo 3, paragrafo 4 (escluso esempio 6) paragrafo 5 ( no verifiche dei limiti), paragrafo 6 ( escluso differenziale di una funzione) paragrafo 7.
ü Capitolo 2 Massimi e minimi di funzione di due variabili,paragrafo 1,paragrafo2 (escluso con le linee di livello,esclusi esempio 10,11,12 , escluso teorema per n variabili) paragrafo 3 (escluso con le linee di livello) paragrafo 4 (escluso con le linee di livello)
ü Capitolo 3 Applicazioni dell’analisi a problemi di economia , paragrafo 1,paragrafo 2, paragrafo 3, paragrafo 4 (escluso profitto di un’impresa che vende un prodotto in due mercati diversi)
ü Capitolo 4 Interpolazione in statistica , paragrafo1 , paragrafo 2, paragrafo 3 solo Funzione di primo grado. ü Capitolo 7 Ricerca operativa problemi di decisione, paragrafo 1paragrafo 2, paragrafo 3(escluso fra più alternative,
esempi da appunti) paragrafo 4 (Escluso esempio 2). Materiale integrativo:
ü RIPASSO RETTA PARABOLA CIRCONFERENZA appunti e formulario ü STUDIO FUNZIONE AD UNA VARIABILE appunti per ripasso, esercizi svolti. ü STATISTICA DESCRITTIVA appunti, CD con materiale ricavato dal sito ufficiale ISTAT con approfondimenti per uso di
excel da utilizzare negli argomenti di inizio colloquio. ü Materiale da internet (vedi approfondimenti individuali)
VERIFICHE SVOLTE
Modalità
- orale; - scritta: Esercizi applicativi, problemi, domande a risposta aperta, domande a scelta multipla, esercizi risolvibili con
calcolo rapido - Relazione (eventuale) a corredo dell’argomento pluridisciplinare di avvio al colloquio.
Frequenza
- n. 4 orali nell’anno scolastico di cui due nella forma scritto /orale (1 per periodo) - n. 8 scritti nell’anno scolastico / + n. 1 di recupero (con rilevazione per gli studenti con obbligo di recupero)
Durata massima
- delle verifiche orali personalizzate: 30 minuti; un’ora in caso di recupero - delle verifiche scritte : 60 minuti.
Tipologie utilizzate
MODALITA’ DI VERIFICA
TIPOLOGIA DI VERIFICA
Orale Colloquio interattivo con quesiti a risposta aperta orale Esposizione delle conoscenze teoriche orale Sviluppo di esercizi/ problemi a soluzione rapida
scritto Domande aperte con limite di righe utilizzabili per la risposta scritto Domande a scelta multipla scritto Sviluppo/soluzione esercizi/problemi
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VALUTAZIONE
V. parte generale del Documento Finale del CdC
STRATEGIE DI RECUPERO ATTIVATE E OSSERVAZIONI
Studio domestico con possibilità di chiarimenti in classe Fase di recupero con lavoro di gruppo in classe (periodo gennaio 2014)
Osservazioni sull’efficienza e l’efficacia organizzative degli interventi di recupero attivati
Gli interventi di recupero proposti non hanno dato risultati soddisfacenti nessuno ha recuperato
15 maggio 2014 Il Docente _____________ ______________________ I Rappresentanti di Classe _______________________ _______________________
79 RELAZIONE FINALE
SUL CORSO DI RELIGIONE NELLA CLASSE 5^A IGEA - ITC
Docente: Diego Quaglia
TEMPI
Totale ore disponibili dall’inizio al termine dell’anno scolastico 31 Totale ore svolte alla data del 15 maggio (didattica frontale + verifiche + recuperi) 28 Totale ore didattica frontale svolta con gli studenti alla data del 15 maggio 23 Totale ore verifiche orali da svolgere tra il 15 maggio e il 7 giugno 1 Totale ore verifiche scritte da svolgere tra il 15 maggio e il 7 giugno 0 Totale ore verifiche di recupero svolte nell’anno scolastico (sia curricolari che extracurricolari/pomeridiane)
0
FINALITA’ EDUCATIVO-DIDATTICHE E FORMATIVE REALIZZATE
ü Instaurare in classe rapporti improntati alla chiarezza ed alla trasparenza; ü porsi come interlocutori degli studenti ü creare in classe un ambiente di fiducia e collaborazione, in cui lo studente abbia lo spazio per esprimere dubbi, porre
domande e valorizzare scoperte in modo attivo e gratificante ü Sviluppo delle capacità personali di riflessione, rielaborazione, ragionamento e assimilazione
COMPETENZE E CAPACITA’ COMPORTAMENTALI ACQUISITE
Indicatore comportamentale / di scolarizzazione Livello medio raggiunto
Interesse (curiosità e motivazione) verso gli studi discreto Attenzione (durante la didattica e le verifiche) discreto Partecipazione (all’attività didattica e alle verifiche) e collaborazione con l’insegnante
buona
Impegno nello studio discreto Comunicazione e dialogo docente-studente e docente-classe
buono
Progressione nel lavoro / nello studio discreta Riflessione, rielaborazione, ragionamento e assimilazione
discreta
Metodo ed autonomia operativa Più che sufficiente
COMPETENZE E CAPACITA’ ACQUISITE NEL METODO DI STUDIO
Indicatore di competenza e capacità metodologica Livello medio raggiunto
Italiano generale Più che sufficiente Italiano tecnico-specialistico sufficiente Esposizione sia scritta che orale discreto Tecniche per la conoscenza e la comprensione discreto Applicazione o esemplificazione di tipo semplice discreto Analisi (scomposizione di concetti, testi, discorsi, ecc.) Più che sufficiente Collegamenti disciplinari e pluridisciplinari sufficiente Capacità di criticare fondatamente e motivatamente Più che sufficiente Autovalutazione (prevenzione ed autocorrezione degli errori)
Più che sufficiente
Applicazione o esemplificazione di tipo complesso / Progettazione / Risoluzione di problemi complessi
sufficiente
Applicazione delle tecnologie informatiche e multimediali all’insegnamento/apprendimento
sufficiente
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CONOSCENZE DI RELIGIONE ACQUISITE
UNITA’ DIDATTICA 1:
1 La religiosità in D’Annunzio: 2 - Saggio “Cristo, il bellissimo nemico” 3 - “Laus Vitae” 4 - Ode “Per i marinai morti in Cina” 5 - “Contemplazione della morte”
UNITA’ DIDATTICA 2:
1 La morale cristiana: analisi di alcune tematiche 2 - La pena di morte (con visione dei films “Dead man walking” e “The life of David Gale”) 3 - La pedofilia 4 - L’eutanasia 5 - La clonazione (con visione del film “The island”).
TECNICHE DIDATTICHE ADOTTATE
Lezione / spiegazione frontale Lezione / spiegazione interattiva Scoperta guidata
STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI
ü Appunti presi durante la spiegazione del docente ü Materiale audiovisivo (films)
VERIFICHE SVOLTE
Modalità
- Orale (colloquio interattivo con quesiti a risposta aperta); - Scritta (valida per l’orale) con domande aperte.
Frequenza
- n. 2 orali nell’anno scolastico - n. 2 scritti nell’anno scolastico
VALUTAZIONE V. parte generale del Documento Finale del CdC
Porto Viro, 15 maggio 2014 Il Docente ______________________ I Rappresentanti di Classe __________________________ _______________________
81 RELAZIONE FINALE
SUL CORSO DI STORIA NELLA CLASSE 5^A IGEA - ITC
Docente: Veratelli Floriana
TEMPI
Totale ore disponibili dall’inizio al termine dell’anno scolastico 65 Totale ore svolte alla data del 15 maggio (didattica frontale + verifiche + recuperi) 47 Totale ore didattica frontale svolta con gli studenti alla data del 15 maggio 42 Totale ore verifiche orali da svolgere tra il 15 maggio e il 9 giugno 7 Totale ore verifiche scritte da svolgere tra il 15 maggio e il 9 giugno 0 Totale ore verifiche di recupero svolte nell’anno scolastico (sia curricolari che extracurricolari/pomeridiane) 2
FINALITA‟ EDUCATIVO-DIDATTICHE E FORMATIVE REALIZZATE
ü Collocare persone e fatti nel tempo e nello spazio ü Leggere e interpretare carte geografiche e atlanti, tabelle cronologiche e sinottiche, grafici, catene causali, testi
storici e storiografici, documenti scritti e visivi, mappe ü Potenziare l’analisi dei documenti storici ü Individuare la correlazione fra le cause e le conseguenze dei fatti storici ü Analizzare in senso sincronico e diacronico le vicende storiche ü Elaborare personalmente gli elementi acquisiti ü Operare collegamenti interni ed esterni alla disciplina e tra passato e presente ü Esporre i contenuti in modo logico e pertinente ü Comprendere che ogni avvenimento storico va accertato sulla base di fonti o testimonianze adeguatamente
interpretate e interrogate ü Rendere consapevole della complessità di ogni avvenimento, che va inserito e compreso in una rete di rapporti
temporali, spaziali e causali ü Rendere consapevole che lo studio del passato offre strumenti indispensabili per la comprensione della realtà del
presente ü Abituare ad apprezzare, attraverso lo studio delle diversità nel tempo e nello spazio, le diversità che coesistono nel
mondo contemporaneo ü Comprendere la complessità del fatto storico attraverso l’individuazione di interconnessioni, di rapporti fra particolare
e generale, fra soggetti e contesti ü Abituare a problematizzare e a riferirsi a tempie spazi diversi in rapporto alla varietà dei contenuti ü Sensibilizzare alla diversità ü Scoprire la dimensione storica del presente
COMPETENZE E CAPACITA’ COMPORTAMENTALI ACQUISITE
Indicatore comportamentale / di scolarizzazione Livello medio raggiunto
Educazione nei rapporti interpersonali Sufficiente Interesse (curiosità e motivazione) verso gli studi Discreto Attenzione (durante la didattica e le verifiche) Discreta Partecipazione (all’attività didattica e alle verifiche) e collaborazione con l’insegnante Discreta
Impegno nello studio Più che Sufficiente Comunicazione e dialogo docente-studente e docente-classe Discreti
Progressione nel lavoro / nello studio Più che Sufficiente Riflessione, rielaborazione, ragionamento e assimilazione Sufficiente Metodo ed autonomia operativa Più che Sufficiente
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COMPETENZE E CAPACITA’ ACQUISITE NEL METODO DI STUDIO
Indicatore di competenza e capacità metodologica Livello medio raggiunto
Italiano generale Discreto Italiano tecnico-specialistico Sufficiente Esposizione sia scritta che orale Più che sufficiente Tecniche per la conoscenza e la comprensione Sufficiente Analisi (scomposizione di concetti, testi, discorsi, ecc.) Sufficiente Collegamenti disciplinari e pluridisciplinari Sufficiente Capacità di criticare fondatamente e motivatamente sufficiente Autovalutazione (prevenzione ed autocorrezione degli errori) Sufficiente Applicazione o esemplificazione di tipo complesso / Progettazione / Risoluzione di problemi complessi Sufficiente Applicazione delle tecnologie informatiche e multimediali all’insegnamento/apprendimento delle discipline umanistiche Discreto
CONOSCENZE DI STORIA
UNITA’ DIDATTICA 1: LA SCOCIETA' DI MASSA ü Che cos'è la società di massa ü Il dibattito politico e sociale ü Nazionalismo, razzismo, irrazionalismo
TEMPO: settembre UNITA’ DIDATTICA 2: L'ETA' GIOLITTIANA ü I caratteri generali dell'età giolittiana ü Il doppio volto di Giolitti ü Tra successi e sconfitte
TEMPO: settembre - ottobre UNITA’ DIDATTICA 3:LA PRIMA GUERRA MONDIALE ü Cause e inizio della guerra ü L'Italia in guerra ü La grande guerra ü I trattati di pace
TEMPO: ottobre - novembre UNITA’ DIDATTICA 4: LA RIVOLUZIONE RUSSA ü L'Impero russo nel XIX secolo ü Le tre rivoluzioni ü La nascita dell'URSS ü L'URSS di Stalin
TEMPO: novembre - dicembre UNITA’ DIDATTICA 5: IL PRIMO DOPOGUERRA ü I problemi del dopoguerra ü Il biennio rosso
TEMPO: dicembre UNITA’ DIDATTICA 6: L'ITALIA TRA LE DUE GUERRE: IL FASCISMO ü La crisi del dopoguerra ü Il biennio rosso in Italia ü La marcia su Roma ü Dalla fase legalitaria alla dittatura ü L'Italia antifascista
TEMPO: gennaio- febbraio
83 UNITA’ DIDATTICA 7: LA CRISI DEL 1929 ü Gli “anni ruggenti” ü Il “Big Crash” ü Roosevelt e il “New Deal”
TEMPO: febbraio UNITA’ DIDATTICA 8: LA GERMANIA TRA LE DUE GUERRE: IL NAZISMO ü La Repubblica di Weimar ü Dalla crisi economica alla stabilità ü La fine della Repubblica di Weimar ü Il Nazismo ü Il Terzo Reich ü Economia e società
TEMPO: marzo UNITA' DIDATTICA 9: IL MONDO VERSO LA GUERRA ü Crisi e tensioni in Europa ü La guerra civile in Spagna ü La vigilia della guerra mondiale
TEMPO: aprile UNITA' DIDATTICA 10: LA SECONDA GUERRA MONDIALE ü 1939- 40: la guerra “lampo” ü 1941: la guerra mondiale ü Il dominio nazista in Europa ü 1942-43: la svolta ü 1944-45: la vittoria degli Alleati ü Dalla guerra totale ai progetti di pace ü La guerra di resistenza in Italia dal 1943 al 1945
TEMPO: aprile UNITA' DIDATTICA 11: LE ORIGINI DELLA GUERRA FREDDA ü Gli anni difficili del dopoguerra ü La divisione del mondo ü La grande competizione
TEMPO: aprile - maggio UNITA' DIDATTICA 12: LA DECOLONIZZAZIONE ü Il processo di decolonizzazione ü La decolonizzazione nel Medio Oriente ü La decolonizzazione in Asia ü La decolonizzazione nel Maghreb e nell'Africa nera: cenni
TEMPO: maggio UNITA' DIDATTICA 13: LA DISTENSIONE ü Il disgelo ü La “nuova frontiera” ü La guerra del Vietnam ü Aree di tensione ü Il precario equilibrio del terrore
TEMPO: maggio UNITA' DIDATTICA 14: L'ITALIA REPUBBLICANA: DALLA RICOSTRUZIONE AGLI ANNI DI PIOMBO ü L'urgenza della ricostruzione ü Dalla monarchia alla Repubblica ü Il centrismo ü Il “miracolo economico” ü Dal Centro-sinistra al Sessantotto ü Gli anni di piombo
TEMPO: maggio
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TECNICHE DIDATTICHE ADOTTATE
L’insegnante, durante l’anno scolastico ha usato le seguenti strategie: - Guida all’utilizzo proficuo del manuale e di altro materiale fornito in classe - Elaborazione di sintesi schematiche, per favorire l’assimilazione dei contenuti - Attività di sintesi e ripasso in preparazione alle prove di valutazione - Utilizzo della lezione frontale dialogata - Ricerca di materiali di approfondimento ü Ricerca di collegamenti disciplinari e pluridisciplinari ü Avvio all’interpretazione critica dei fatti storici ü Consolidamento dell' interpretazione diacronica, evidenziando le origini degli avvenimenti le cui conseguenze si
protraggono fino al presente
STRUMENTI E MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI
Il libro di testo in adozione: M.Palazzo-M.Bergese-A.Rossi, Storia Magazine- Il Novecento e l'inizio del XXI secolo, Editrice La Scuola; appunti e fotocopie fornite dall'insegnante.
VERIFICHE SVOLTE
Modalità ü scritta: le prove scritte hanno verificato oltre alla preparazione specifica nella disciplina anche il grado di autonomia
operativa degli allievi in assenza di interazione con l’insegnante e il grado di accuratezza, coerenza, coesione, scorrevolezza in italiano sia generale che tecnico.
ü orali: con domande volte a sondare la preparazione dell’allievo e la capacità espositiva in italiano sia generale che tecnico, oltre che volte a sondare la capacità di collegamento fra i vari argomenti studiati.
Frequenza
ü n. 6 nell’anno scolastico: 2 nel primo e 4 nel secondo periodo ü n. 1 per gli studenti con obbligo di recupero (fine gennaio)
Durata massima delle verifiche scritte : due unità orarie.
TIPOLOGIA DI VERIFICA
ü Domande aperte ü CONSIGLI PER LA TERZA PROVA: Quesiti a risposta aperta
VALUTAZIONE
parte generale del Documento Finale del CdC
STRATEGIE DI RECUPERO ATTIVATE E OSSERVAZIONI Studio domestico con possibilità di chiarimenti in classe e successiva verifica 15 maggio 2014 Il Docente _____________ ______________________ I Rappresentanti di Classe _______________________ _______________________
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5 - ALLEGATI AL DOCUMENTO FINALE DEL CdC Allegato n. Oggetto
01 Griglia di valutazione della condotta 02 Testo della Prima Prova Scritta (Italiano) simulata 03 Griglie di correzione e valutazione della Prima Prova Scritta – Italiano A B C D 04 Testo della Seconda Prova Scritta (Economia Aziendale) simulata il 24 aprile
2014 05 Griglia di correzione e valutazione della Seconda Prova Scritta – Economia
Aziendale 06 Frontespizio della Terza Prova Scritta simulata il 31 gennaio 2014 07 Testo della Terza Prova Scritta simulata il 31 gennaio 2014 08 Griglia di correzione e valutazione della Terza Prova Scritta simulata il 31
gennaio 2014 09 Frontespizio della Terza Prova Scritta simulata l'11 aprile 2014 10 Testo della Terza Prova Scritta simulata l'11 aprile 2014 11 Griglia di correzione e valutazione della Terza Prova Scritta simulata l'11 aprile
2014 12 Elenco degli argomenti pluridisciplinari scelti dagli studenti per l’avvio del
Colloquio d’Esame 13 Griglia di valutazione del Colloquio d’Esame 14 Scheda comunicazione argomento avvio colloquio alla Commissione 15 Griglia di valutazione delle prove orali di Lingue Lingue Straniere 16 Documento Finale del Candidato F.F. e suoi allegati da 16/1 a 16/10
86 Allegato n. 1 al Documento Finale del CdC di 5^A IGEA
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
(Deliberata dal Collegio dei Docenti del 22 gennaio 2009)
Descrittori Voto
· Interesse notevole e partecipazione costante, attiva e lodevole alle lezioni · Regolare e scrupoloso svolgimento delle consegne didattiche · Rispetto di tutto il personale scolastico, degli spazi e delle attrezzature della scuola · Frequenza assidua e puntualità negli orari. Puntuale presentazione delle giustificazioni · Disponibilità a collaborare costruttivamente con insegnanti e compagni al raggiungimento degli obiettivi formativi
10
· Interesse apprezzabile e partecipazione attiva alle lezioni · Attenzione costante nello svolgimento delle consegne didattiche · Rispetto di tutto il personale scolastico, degli spazi e delle attrezzature della scuola · Frequenza assidua e puntualità degli orari. Regolare presentazione delle giustificazioni · Disponibilità verso gli insegnanti ed i compagni
9
· Regolare partecipazione alle lezioni · Svolgimento delle consegne didattiche · Rispetto del personale scolastico, degli spazi e delle attrezzature della scuola · Frequenza regolare con limitati episodi di mancato rispetto degli orari. Sufficiente interesse nella presentazione delle giustificazioni · Selettiva disponibilità verso gli insegnanti ed i compagni
8
· Frequenza irregolare con richieste di entrata/uscita fuori orario. Assenze talora imputabili ad un atteggiamento opportunistico · Svolgimento delle consegne didattiche non sempre puntuale · Episodi di scarso rispetto nei confronti del personale scolastico, degli spazi e delle attrezzature della scuola · Resistenza a collaborare con gli insegnanti ed i compagni di classe · Disturbo dell’attività didattica e ammonimento scritto, non reiterato, sul giornale di classe
7
· Frequenza saltuaria e ripetute richieste di entrata/uscita fuori orario. Assenze talora imputabili ad un atteggiamento opportunistico · Continua inosservanza delle consegne e totale disinteresse delle attività d’aula · Mancanza di rispetto nei confronti del personale scolastico, degli spazi e delle attrezzature della scuola. · Presenza di ripetuti richiami scritti sul giornale di classe e provvedimenti disciplinari con allontanamento dalle lezioni per non più di 15 gg · Atti di bullismo o ad esso riconducibili
6
· Comportamento sprezzante e di totale dispregio delle regole della civile convivenza · Reiterate infrazioni disciplinari e scarsa disponibilità a rivedere il proprio comportamento · Allontanamento dalla scuola per più di 15 giorni anche se come somma di provvedimenti diversi
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· Atteggiamento irresponsabile durante le attività didattiche con manifestazioni di totale dispregio delle regole della civile convivenza · Violazione della dignità delle persone · Spaccio di stupefacenti e ogni altro comportamento penalmente perseguibile
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N.B.: il voto di condotta dovrà tener conto della situazione di partenza e della sua eventuale evoluzione e potrà essere determinato dalla soddisfazione di tutti o parte degli indicatori del relativo ambito.
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P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005.
Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psi cologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tor tuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una real tà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma s enza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; morta li, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte. Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo.
Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile,
– almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minacci oso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annessedalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo.
Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali.
1. Comprensione del testo
Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.
2. Analisi del testo
2.1. Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo.
2.2. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo.
2.3. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo.
2.4. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”.
2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Proponi una interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento ad altri testi di Magris e/o di altri autori del Novecento. Puoi fare riferimento anche a tue esperienze personali.
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TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI U N “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Individuo e società di massa.
DOCUMENTI
Lascia o raddoppia?, 28 marzo 1956 Renato GUTTUSO, Calciatori, 1965 Andy WARHOL, Marilyn Monroe, 1967
«Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consu mi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però res tava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranz a” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretez za. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli vo luti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non siano conce pibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neo-laico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.»
Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975
«La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di Chimica nella Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del mattino. Sento ancora l’indignazione che mi travolse quando presi in mano la “Reichspost” e les si un titolo a caratteri cubitali: “Una giusta sent enza”. Nel Burgenland c’era stata una sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che con quella assoluzione era stata emessa una “giusta sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio questo oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le zone della città i lav oratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome incarnava ai loro occhi l’ingiustizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai dai miei sentimenti. Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che normalmente erano disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico e si dichiaravano soddisfatti del modo esemplare in cui essi amministravano il Comune di Vienna, agirono in quel giorno senza consultare i loro capi. Quando appiccarono il
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fuoco al Palazzo di Giustizia, il borgomastro Seitz, su un automezzo dei pompieri, cercò di tagliar lo ro la strada alzando la mano destra. Fu un gesto assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia andò in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di sparare, i morti furono novanta. Sono passati cinquantatré anni, eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. È la cosa più vicina a una rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle. […] Quel giorno tremendo, di luce abbagliante lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel giorno era stato dominato dal tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla diventavano più forti ogni volta che le persone colpite crollavano al suolo. […] Non molto tempo dopo, le urla si tras ferirono nelle vicinanze della Hagenberggasse. A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, a Hütteldorf, dall’altra p arte della valle, si trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di festa vi accorreva una gran folla, che non si lasciava sfuggire una sola partita di quella celebre squadra. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeniche dopo il 15 luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta la finestra, sentii, all’improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’esperienza di quel giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il fuoco da cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non c’era, sotto il sole brillava la cupola dorata della chiesa dello Steinhof. Tornai in me e mi misi a riflettere: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. […] Le urla di trionfo erano state causate da un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, u n grido di delusione. Dalla mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma sentivo la massa, essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non potevo sapere da quale parte venissero le grida. Non sapevo quali erano le squadre in campo, i loro nomi non li avevo notati e neanche cercai di appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca sportiva sul giornale e, nella settimana che seguì, non mi lasciai coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma durante i sei anni che trascorsi in quella stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla stazione della ferrovia urbana. […] Non mi è facile descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in causa perché le parti neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due mass e ugualmente eccitabili, che parlavano la medesima lingua.»
Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca 1980]
«L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i suoi valori di dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di pianificato assoggettamento gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento, procurando loro la soddisfazione, in termini soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per millenni la maggior parte dell’umanità non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento). L’acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però con l’anestetizzazione e la banalizzazione dell’esp erienza, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente bisogno di gestire le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche, lo stesso uso delle tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare l e fatiche più pesanti e ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità culturale delle generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologica), di disancorarsi da ruoli fissi, di acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire una più duratura soddisfazione.»
Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002
1 Ora il chiarore si fa più diffuso. 9 Quando mi parla resto senza fiato,
2 Ancora chiusi gli ultimi ombrelloni. 10 le sue parole sono la Verità.
3 Poi appare qualcuno che trascina 11 Ma tra poco sarà qui il cafarnao
4 il suo gommone. 12 delle carni, dei gesti e delle barbe.
5 La venditrice d’erbe viene e affonda 13 Tutti i lemuri umani avranno al collo
6 sulla rena la sua mole, un groviglio 14 croci e catene. Quanta religione.
7 di vene varicose. È un monolito 15 E c’è chi s’era illuso di ripetere
8 diroccato dai picchi di Lunigiana. 16 l’exploit di Crusoe!
Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario del ’71 e del ’72 , Mondadori, Milano 1973
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2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Stato, mercato e democrazia.
DOCUMENTI
«Il problema centrale del capitalismo fondato sulla libera impresa in una democrazia moderna è sempre stato quello di riuscire a bilanciare il ruolo del governo e quello del mercato. Ma, nonostante molta energia intellettuale sia stata spesa nel tentativo di definire il campo di manovra appropriato a ciascuno di essi, l’interazione fra i due rimane una fonte di fragilità fondamentale. In una democrazia il govern o (o la banca centrale) non può semplicemente perme ttere che le persone soffrano un danno collaterale per lasciare che la dura logica del mercato si esprima. […] Dobb iamo anche riconoscere che una buona economia non può essere s eparata da una buona politica – e questa, forse, è la ragione per cui un tempo la teoria economica era nota come economia politica. L’errore degli economisti è stato credere che, una volta sviluppato un forte telaio di istituzioni all’interno di un Paese, le influenze politiche al suo interno si sarebbero stemperate e il Paese si sarebbe emancipato per sempre da una condizione «in via di sviluppo». Ma dovremmo ora ammettere che istituzioni quali i regolamentatori hanno influenza soltanto finché la politica è ragionevolmente benbilanciata.»
Raghuram G. RAJAN, Terremoti finanziari, Einaudi, Torino 2012
«Tra tutte le scuse che sentiamo accampare per giustificare il mancato tentativo di mettere fine a questa depressione, c’è il ritornello che viene ripetuto costantemente dagli apologeti dell’inazione: “Dobbiamo focalizzarci s ul lungo termine, e non sul breve”. [...] Concentrarsi unicamente sul l ungo termine significa ignorare l’enorme sofferenza che sta causando l’attuale depressione, le vite che sta distruggendo irreparabilmente mentre leggete questo libro. I nostri problemi di breve periodo – sempre che una depressione giunta al quin to anno rientri in questa definizione – stanno inta ccando anche le prospettive di lungo termine, su diversi canali. [...] Il primo è l’effetto corrosivo della disoccupazione di lungo termine: se i lavoratori che hanno perso il posto da tempo si considerano inoccupabili, si determina una riduzione di lungo termine nella forza lavoro del paese, e quindi nella sua capacità produttiva. La situazione dei neolaureati co stretti ad accettare dei lavori in cui non sono necessarie le loro competenze è abbastanza simile: con il passare del tempo potrebbero ritrovarsi, quantomeno agli occhi dei potenziali datori di lavoro, declassati a lavoratori generici, e il loro stock di competenze andrebbe definitivamente perduto. Il secondo è il calo degli investimenti. Le imprese non spendono grosse somme per accrescere la propria capacità produttiva […]. […] Ultimo problema, ma non certo per importanza: la (pessima) gestione della crisi economica ha mandato in fumo i programmi finalizzati a garantire il futuro.»
Paul KRUGMAN, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012
«Gli americani sono arrabbiati. Sono arrabbiati con i banchieri che hanno contribuito alla crisi finanziaria, senza pagarne le conseguenze. Sono arrabbiati per l’incapacità de l sistema politico che ha incolpato i banchieri, ma non è stato in grado di tenerli sotto controllo. Sono arrabbiati con un sistema economico che arricchisce ulteriormente i ricchi e abbandona i poveri al loro destino. Sono arrabbiati perché l’ideale di un “governo del popolo, dal popolo e per il popolo” sembra sparito dalla faccia della Terra. […] Fortunatament e gli Stati Uniti possiedono nel loro DNA i geni per intraprendere una riforma. Diversamente da molti altri Paesi, gli americani condividono una grande fiducia nel potere della concorrenza che […] genera enormi benefici. Per sostenere il sistem a abbiamo bisogno di più, e non di meno, concorrenza. A differenza di altri Paesi in cui il populismo è sinonimo di demagogia e di dittature autocratiche, l’America ha una positiva tradizione populista volta a proteggere gli interessi dei più deboli nei confronti del potere opprimente delle grandi imprese. Non è un caso che le leggi antitrust siano state inventate negli Stati Uniti.»
Luigi ZINGALES, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta , Rizzoli, Milano 2012
«Un libro fin troppo ricco di intelligenza e di provocazioni intellettuali, quello appena uscito di Giorgio Ruffolo col contributo di Stefano Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo […]. […] La tesi centrale del libroè che la crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla rottura di un compromesso storico tra capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottura – cioè quella attuale – può essere defin ita come l’Età del Capitalismo Finanziario e costituisce la terza mutazione che il capitalismo ha attraversato dall’inizio del secolo precedente. La prima fase è un’Età dei Torbidi, che si è verificata tra l’inizio del secolo e lo scoppio della seconda guerra mondiale. La seconda fase è costituita dalla cosiddetta Età dell’Oro: un sistema di intese fra capitalismo e democrazia fondato nell’immediato secondo dopoguerra su due accordi fondamentali, il Gatt (oggi Wto-World Trade Organization) che riguardava la libera circolazione delle merci, cui faceva da contrappeso il controllo del movimento dei capitali, che assicurava un largo spazio all’autonomia della politica economica. Il secondo accordo è appunto quello di Bretton Woods, sul controllo dei cambi e le garanzie da movimenti incontrollati dei capitali, grazie all’aggancio monetario al metallo giallo e automaticamente, di converso, al dollaro. Secondo i due saggisti, la terza
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fase, con la rottura dell’Età dell’Oro, si produce con la liberazione dei movimenti dei capitali nel mondo […]. Inizia l’Età del Capitalismo Finanziario ampiamente descri tta nelle sue varie fasi e interventi, dominati dall’indebitamento pubblico e privato alimentato dall’illusione di vivere in «un sistema nel quale i debiti non si rimborsano mai». Per i critici la rappresentazione di questa fase del saggio si presterebbe a più di una osservazione. Mi limiterò ad indicare una mancanza che indebolisce alla base il paradigma ruffoliano. Chi sarebbero i soggetti - Capitalismo e Democrazia - che darebbero vita a questo scontro epocale? Chi concretamente li rappresenta? I grandi gruppi finanziari contrapposti ad una fantomatica Democrazia? […] Ora, se è vera e convincente l’analisi della dittatura finanziaria nell’epoca delle traversie che tendono ad allargarsi a tutti i continenti, come non cercarne le radici, anche ideologiche, nel fallimento precedente? In particolare nel crollo dell’illusione fondante del sistema socialista di regolare l’offerta, la domanda e il livello dei prezzi attraverso la pianificazione quinquennale totalitaria. Una idea che pervase la pratica e la teoria dei partiti che al socialismo si rifacevano e il cui dissolversi si contaminò nel magma della globalizzazi one, attraverso la libera circolazione degli uomini e dei capitali e nella unificazione in tempo reale dei sistemi internazionali attraverso la mondializzazione e l’informatica.»
Mario PIRANI, Il nuovo capitale, “la Repubblica” - 1° dicembre 2012
3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Omicidi politici.
DOCUMENTI
«Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mo bilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).»
Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972
«Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non corrispos ero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero di suffragi minore d i quello delle liste d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Camera per assumersi tutta la responsabilità del delitto Matte otti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò definitivamente di esistere.»
Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971
«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che, dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche. […] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposi zione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutez za per assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy con la sua ideolo gia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.»
Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea , Loescher editore, Torino 1976
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«Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefo nano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno C ossiga. Per aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti dopo le 14.»
I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it» (http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro)
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello.
DOCUMENTI
«“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbia mo investire nelle migliori idee”. Con queste parol e il presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una “ricerca c he punta a rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain R esearch through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Ta li tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che l ’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziend e private, centri di ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.»
Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cerv ello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013
«Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È l’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and e merging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le conos cenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di studiare possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’ intenzione di Human Brain Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.»
“Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://s anita.ilsole24ore.com)
93 Pag. 7/7 Sessione ordinaria 2013
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca «Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni ch e nei precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna, contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della biologia molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del cervello sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso come nell’ altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una l inea relativamente nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la pi ù incisiva delle tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale media nte l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentre esegue un compito.»
Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011
«Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità c rescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca h anno comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.»
Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento. La grande storia della civiltà europea , Federico Motta Editore, Milano 2008
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
In economia internazionale l’acronimo BRICS indica oggi i seguenti Paesi considerati in una fase di significativo sviluppo economico: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica.
Premesse le profonde differenze intercorrenti fra le storie di ciascuno di tali Paesi, il candidato illustri gli aspetti più rilevanti della vicenda politica di due di essi nel corso del ventesimo secolo.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici, compresi noi stessi, sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono. Alla fine gli aggressori distruggono sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno come cooperare e progredire. La vita non è quindi solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività. Di fatto, dalla creazione delle prime cellule nucleate, l’evoluzione ha proceduto attraverso accordi di cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati».
Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle sue esperienze di vita
__________________________
Durata massima della prova: 6 ore. E’ consentito soltanto l’uso del dizionario italiano . E’ consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
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Allegato n. 3 al Documento Finale del CdC di 5^A IGEA
Griglia di valutazione della prova scritta di Italiano
CANDIDATO/A___________________________________________________ Classe 5^ IGEA
TIPOLOGIA A: analisi e commenti
Comprensione analitica, interpretazione d'insieme del testo - max 5 punti; suff. 3 punti
Fraintende e coglie poco anche le informazioni esplicite contenute nel testo 1 Coglie solo le informazioni esplicitamente fomite dal testo 2 Coglie le informazioni esplicite e riesce ad operare anche qualche inferenza 3 Coglie tutte le informazioni esplicite e anche quelle che richiedono operazioni di inferenza 4 Coglie tutte le informazioni esplicite e quelle che richiedono operazioni di inferenza, dimostrando di comprendere il significato profondo del testo 5
Capacità di contestualizzazione del testo nell'ambito storico-culturale - max punti 3; suff. 2 punti
Fornisce solo informazioni confuse per contestualizzare il testo nell'ambito storico-culturale 1 Fornisce alcune informazioni utili ad indicare la contestualizzazione storico-culturale 2 Contestualizza il testo dando ampie informazioni di carattere storico-culturale 3 Individuazione della natura del testo, anche nelle sue strutture formali - max 3 punti; suff. 2 punti
Individua solo in parte e in modo poco chiaro la natura del testo 1 Sa individuare la natura del testo fornendo alcune indicazioni 2 Individua la natura del testo dando ampie indicazioni 3
Correttezza e proprietà linguistica , efficacia espositiva - max 4 punti, suff.3 punti
Sono presenti diversi errori che rendono diffìcile la comprensione del testo 1 L'espressione risulta comprensibile nonostante alcuni errori e un lessico generico 2 Si esprime in modo abbastanza corretto con lessico adeguato per cui l'esposizione è comprensibile 3 Si esprime in modo decisamente corretto con proprietà linguistica per cui l'esposizione risulta fluida ed efficace 4
Valutazione assegnata ____________/ 15
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Griglia di valutazione della prova scritta di Italiano
CANDIDATO/A___________________________________________________ Classe 5^ IGEA
TIPOLOGIA B, C, D: argomentazioni in vari ambiti secondo modalità saggio breve o articolo di giornale; trattazione storica; trattazione di ordine generale
Pertinenza della traccia e conoscenza dei contenuti - max punti 5; sufficienza 3 punti
Non ha capito le richieste della traccia e risponde in modo confuso 1 Conosce solo contenuti superficiali e risponde in modo limitato alle richieste 2 Conosce i contenuti essenziali e risponde in modo limitato alle richieste 3 Conosce i contenuti necessari a rispondere con pertinenza alle richieste 4 Conosce in modo approfondito i vari contenuti che gli consentono di esprimersi con piena pertinenza 5
Correttezza e proprietà linguistica, efficacia espositiva - max punti 4; sufficienza punti 3
Sono presenti diversi errori ortografici e/o linguistici che rendono difficile la comprensione 1 L'espressione risulta non sempre chiara e scorrevole a causa di alcuni errori (ortografici e/o linguistici) 2
Si esprime in modo abbastanza eflo complessivamente corretto, con lessico per lo più adeguato, per cui l’esposizione è comprensibile
3
Si esprime in modo decisamente corretto e con proprietà linguistica, per cui l'esposizione risulta efficace e fluida 4
Articolazione, coesione e coerenza dell'argomentazione - max punti 3; sufficienza 2 punti
Svolge il discorso in modo frammentario e/o poco coeso, e/o contraddittorio e ripetitivo 1 Svolge il discorso in modo schematico ma sostanzialmente e/o complessivamente coerente 2 Argomenta, in modo (abbastanza) articolato, (sostanzialmente) con coesione e coerenza 3
1.
Capacità di rielaborazione:
max punti 3; sufficienza 2 punti
E' in grado di stabilire dei collegamenti, ma in modo confuso e/o semplicistico 1 Riesce ad elaborare quanto espresso in modo semplice 2 Rielabora le conoscenze in modo significativo (fornendo valutazioni personali e/o esprimendo opinioni con spunti di originalità)
3
Valutazione assegnata ____________/ 15
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Allegato n. 5 al Documento Finale del CdC di 5^A IGEA
PROVA SCRITTA DI ECONOMIA AZIENDALE
GRIGLIA DI CORREZIONE E VALUTAZIONE (in 15esimi)
Candidato /a ____________________________________ Classe 5^ IGEA
INDICATORI PUNTEGGIO
MASSIMO ATTRIBUIBILE
LIVELLI DESCRITTORI
CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI RICHIESTI DALLA TRACCIA
4 PUNTI 1 2 3 4
Non conosce gli argomenti Conosce solo parzialmente gli argomenti Conosce gli elementi fondamentali della disciplina Conosce gli argomenti in maniera ampia
COMPETENZA NELL’ORGANIZZAZIONE DEL TEMA
4 PUNTI
1 2 3 4
Non conosce i problemi e i temi proposti Comprende con difficoltà le tematiche proposte e non è in grado di trattarle adeguatamente Comprende le tematiche proposte e le risolve Comprende, risolve e sa rielaborare le tematiche proposte
CAPACITA’ DI ELABORAZIONE
5 PUNTI
1 2 3 4 5
Non analizza né collega, tratta la tematica in modo stentato Tratta le tematiche in maniera imprecisa con qualche difficoltà di analisi e di collegamento Tratta le tematiche in modo semplice con lessico tecnico adeguato, analisi e collegamenti sono di tipo semplice Tratta le tematiche in modo chiaro, corretto, sequenziale, usa un linguaggio tecnico rigoroso Tratta le tematiche con in modo completo, con buone capacità di analisi e di collegamento
FORMA E PRESENTAZIONE DELL’ELABORAZIONE
2 PUNTI 0 1 2
Presentazione incomprensibile Forma adeguata anche se con alcune scorrettezze; presentazione sostanzialmente accettabile Prova elaborata in forma chiara e ordinata
Voto complessivo ________________ / 15
98
Istituto Tecnico Economico Statale “C. Colombo”
Commissione per l’Esame di Stato
conclusivo del corso d’istruzione secondaria superiore ad Indirizzo Giuridico-Economico-Aziendale IGEA
anno scolastico 2013 / 2014
Classe 5^A - IGEA
(TERZA) PROVA PLURIDISCIPLINARE
Argomento:
/
Materie
GEOGRAFIA ECONOMICA – DIRITTO – FRANCESE – STORIA
Tipologia di esercizi assegnati nella prova
B - QUESITI CON RISPOSTA APERTA IN SPAZIO LIMITATO
Durata ore 03 (8:05 -11:05)
Non è consentito l’uso di dizionario bilingue italiano-francese né monolingue francese
Non è consentito l’uso della calcolatrice
Non è consentito l’uso della Costituzione
Non è consentito l’uso del dizionario di italiano
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Nome ___________________ Voto
DIRITTO COSTITUZIONALE
1 la Costituzione è _______________________________________________
entrata in vigore in data _______________________________________. Essa ha la seguente struttura: Preambolo
______________________________________________ - articoli _____
Parte I - _________________________________________ - articoli _____
Titolo I -
___________________________________________________
Titolo II - ___________________________________________________
Titolo III - ___________________________________________________
Titolo IV - ___________________________________________________
Parte II - _________________________________________ - articoli _____
Titolo I - ___________________________________________________
Titolo II - ___________________________________________________
Titolo III -
_________________________________________________
Titolo IV - ___________________________________________________
Titolo V - ___________________________________________________
Titolo VI - ___________________________________________________
________________________________________________________ 2 Gli organi di garanzia costituzionale sono i seguenti:
a __________________________ è garanzia costituzionale di tipo ____________
b __________________________ è garanzia costituzionale di tipo ____________
c __________________________ è garanzia costituzionale di tipo ____________ 3 Gli organi ausiliari del Governo sono i seguenti:
a _______________________________________________________
b _______________________________________________________
c _______________________________________________________ 4 definire:
a garanzie processuali > ___________________________________________ __________________________________________________________________________________________________________________
b garanzie costituzionali > __________________________________________ __________________________________________________________________________________________________________________
100 5 La Costituzione prevede di essere attuata/messa in pratica/realizzata mediante le riserve di legge e la programmaticità. Spiega la parte sottolineata dell'affermazione.
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
101
I.T.C. di Porto Viro
Anno Scolastico 2013-2014
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAMI DI STATO
Classe V A
Materia : Lingua francese
Nom et prénom………………………………………………………….
Date……………………..
1. La figure de Charles de Gaulle a dominé la scène politique française pendant les premières années de la cinquième République. Quels sont les résultats les plus importants?
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2. Comment peut-on effectuer le règlement ? Parlez des différentes formes de règlement au comptant. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
3. Quels sont les événements qui ont caractérisé le mois de mai 1968 en France? ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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102 I.T.S.E. di Porto Viro Classe 5° A data: 31 gennaio 2014
PROVA SCRITTA DI GEOGRAFIA prof. D. Bergantin - studente: _________________________________________ voto: /15 SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA N. 3 domande della tipologia B “quesito singolo”
1) Indica le città e l’anno dello svolgimento delle conferenze mondiali sui problemi dell’ambiente. Quali sono le conclusioni del documento finale di ogni conferenza?
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2) Quali sono le modalità di attuazione dei recenti PROGETTI DI SVILUPPO nei paesi del terzo mondo?
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3) Metti a confronto i due tipi di economia che possono adottare i paesi del Sud del mondo: estrovertita e autocentrata.
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104
ITE “C. COLOMBO” - PORTO VIRO A.S. 2013/2014 TERZA PROVA SCRITTA MATERIA: Storia
TIPOLOGIA B: quesiti a risposta singola
1) Quali furono le cause militari e culturali dello scoppio della prima guerra mondiale?
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2) La presa di Fiume: cause, avvenimenti e soluzione della questione.
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3) Che cosa fu la “marcia su Roma”, quando avvenne e quali conseguenze determinò?
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA PLURIDISCIPLINARE – TIPOLOGIE A – B
CANDIDATO/A _________________________________________ Classe 5^A IGEA
INDICATORI DI COMPETENZA E CAPACITA'
DESCRITTORI PUNTI/15
Conoscenze e loro comprensione
vaghe o scarse 1
superficiali e frammentarie 2
parziali e parzialmente coerenti (con la consegna)
3
essenziali, concise, semplici, di base 4
complete, approfondite e articolate 5
solide, molto dettagliate, ricche ed esaurienti 6
Competenze
a) pertinenza alla traccia b) esposizione c) linguaggio tecnico d) confronto fra concetti
tecnici
a) mancata aderenza alla traccia b) esposizione non lineare e disorganica c) linguaggio colloquiale, scorretto, improprio d) inefficace nel confrontare i concetti
1
a) traccia poco o parzialmente rispettata b) esposizione parzialmente adeguata (ora
disorganica, ora accettabilmente coordinata e lineare)
c) linguaggio a tratti scorretto e a tratti accettabile
d) parziali gli esiti del confronto
3
a) traccia sufficientemente rispettata b) Esposizione semplice, accettabilmente
lineare e sufficientemente coordinata c) linguaggio accettabilmente preciso e
complessivamente appropriato d) sufficientemente chiaro nel confrontare i
concetti
4
a) traccia adeguatamente rispettata b) esposizione abbastanza lineare e quasi
sempre organica c) linguaggio per lo più corretto e appropriato d) chiaro nel confrontare i concetti
5
a) traccia rispettata ed integrata con osservazioni attinenti e di approfondimento mirato
b) esposizione ben lineare, molto attinente e molto organica
c) linguaggio efficace, ricco, molto appropriato, caratterizzato da padronanza e consapevolezza
d) completo ed esauriente nel confrontare
6
Capacità
a) sintesi espressiva e riassuntiva
b) applicare la teoria c) di selezione e di giudizio
tentativi dagli esiti disorganici e superficiali 1
Sufficienti, anche se senza soluzioni e/o commenti e/o giudizi personali; esiti corretti, anche se semplici e schematici
2
efficaci e con soluzioni appropriate e/o commenti e/o giudizi personali fondati e/o originali
3
VALUTAZIONE COMPLESSIVA ASSEGNATA ___________________/15
106
Istituto Tecnico Economico Statale “C. Colombo”
Commissione per l’Esame di Stato
conclusivo del corso d’istruzione secondaria superiore ad Indirizzo Giuridico-Economico-Aziendale IGEA
anno scolastico 2013 / 2014
Candidato/a
________________________________________________
Classe 5^A - IGEA
(TERZA) PROVA PLURIDISCIPLINARE
Argomento:
/
Materie
GEOGRAFIA ECONOMICA – DIRITTO COSTITUZIONALE –
INGLESE – MATEMATICA APPLICATA
Tipologia di esercizi assegnati nella prova
A – TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI
B - QUESITI CON RISPOSTA APERTA IN SPAZIO LIMITATO D - PROBLEMI A SOLUZIONE RAPIDA
Durata ore 03 (8:05 -11:05)
Non è consentito l’uso di dizionario bilingue italiano-inglese né monolingue inglese E' consentito l’uso della calcolatrice
Non è consentito l’uso della Costituzione
Non è consentito l’uso del dizionario di italiano
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Nome ___________________ Voto
DIRITTO COSTITUZIONALE 1 - spiega i decreti-legge
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2 - spiega la delega(zione) al Governo della funzione legislativa ordinaria
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
108 _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________________________ 3 - somiglianze tra a) decreti delegati o legislativi – b) decreti-legge
___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
4 - differenze tra a) decreti delegati o legislativi – b) decreti-legge
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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SIMULAZIONE TERZA PROVA Tipologia B
LINGUA INGLESE Cognome e nome: ……………………………. Data: 11.04.2014
1) Explain what globalisation is and give examples of economic globalisation.
2) What are the advantages of globalisation for companies and the disadvantages of
globalisation for people?
110
3) Explain the difference between outsourcing and offshoring also with an example (and mention some of the controversial issues related to offshoring.)
111
Simulazione terza prova ITCT PORTO VIRO classe V Igea a.s. 2013-2014
Materia : Matematica
Data 11aprile 2014 Alunno/a
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1-Classificare i problemi di scelta secondo varie caratteristiche . _______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
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_______________________________________________________________________________
2-Come si costruisce un modello matematico nei problemi di decisione?
Spiegane la costruzione per l’esercizio n. 3
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
112
3-Risolvere il seguente problema
Per la produzione di un bene un monopolista sostiene una spesa fissa mensile di € 3.150, un costo per ogni unità di € 10 e una spesa per la manutenzione pari all’1% del quadrato del numero delle unità prodotte. La funzione della domanda è data da
Esprimere la funzione del profitto.
Calcolare per quale quantità si ha il massimo profitto
Rappresentare graficamente e commentare i risultati
p.x 205201 -=
113
I.T.S.E. di Porto Viro Classe 5° A data: 11 aprile 2014 PROVA SCRITTA DI GEOGRAFIA
prof. D. Bergantin - studente: _________________________________________ voto: /15 SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA N. 3 domande della tipologia B “quesito singolo”
1 Analizza e interpreta la seguente piramide dell’età. ……………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………
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114
2 Analizza la distribuzione della popolazione nel continente asiatico, dal punto di vista fisico ed economico produttivo (agricoltura e industria). ……………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………
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………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………
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………………………………………………………………………………………………………
3 Quali sono i luoghi geografici delle attività quaternarie di cultura religiosa nel nostro pianeta? ……………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………
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115
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA PLURIDISCIPLINARE - TIPOLOGIE A – B - D
CANDIDATO/A _________________________________________ Classe 5^A IGEA
INDICATORI DI COMPETENZA E CAPACITA’
DESCRITTORI PUNTI/15
Conoscenze e loro comprensione
Dati e informazioni individuate e loro comprensione
vaghe o scarse 1
superficiali e frammentarie 2
parziali e parzialmente coerenti (con la consegna) 3
essenziali, concise, semplici, di base 4
complete, approfondite e articolate 5
solide, molto dettagliate, ricche ed esaurienti 6
Competenze
e) pertinenza alla traccia f) esposizione g) linguaggio tecnico h) confronto fra concetti
tecnici i) abilità di calcolo j) organizzazione dei dati e
delle informazioni
e) mancata aderenza alla traccia f) esposizione non lineare e disorganica g) linguaggio colloquiale, scorretto, improprio h) inefficace nel confrontare i concetti i) organizzazione esercizi e calcoli: gravemente insufficientI
1
e) traccia poco o parzialmente rispettata f) esposizione parzialmente adeguata (ora disorganica, ora
accettabilmente coordinata e lineare) g) linguaggio a tratti scorretto e a tratti accettabile h) parziali gli esiti del confronto i) organizzazione esercizi e calcoli: insufficienti
3
e) traccia sufficientemente rispettata f) Esposizione semplice, accettabilmente lineare e sufficientemente
coordinata g) linguaggio accettabilmente preciso e complessivamente appropriato h) sufficientemente chiaro nel confrontare i concetti i) organizzazione esercizi e calcoli: sufficienti
4
e) traccia adeguatamente rispettata f) esposizione abbastanza lineare e quasi sempre organica g) linguaggio per lo più corretto e appropriato h) chiaro nel confrontare i concetti i) organizzazione esercizi e calcoli: buoni
5
e) traccia rispettata ed integrata con osservazioni attinenti e di approfondimento mirato
f) esposizione ben lineare, molto attinente e molto organica g) linguaggio efficace, ricco, molto appropriato, caratterizzato da
padronanza e consapevolezza h) completo ed esauriente nel confrontare i) organizzazione esercizi e calcoli: ottimi
6
Capacità
d) sintesi espressiva e riassuntiva
e) di applicare la teoria f) di selezione e di giudizio g) di analisi e di
collegamento h) capacità procedurali,
logiche e argomentative i) risolutive dei problemi
disorganiche e superficiali 1
Sufficienti; senza commenti e/o
giudizi personali 2
efficaci e con qualche commento e/o giudizio personale fondato e/o originale
3
VALUTAZIONE COMPLESSIVA ASSEGNATA ___________________/15
116 Allegato n. 13 al Documento Finale del CdC di 5^A IGEA
5^A IGEA – ARGOMENTI / TEMI INTERDISCIPLINARI PER L’AVVIO DEL COLLOQUIO D’ESAME AL 15 MAGGIO 2014
Studente/ssa Titolo Letteratura Storia Geografia
Economica
Diritto Economia e finanza pubblica
Economia aziendale
Inglese Francese Matematica applicata
Freguglia
PROGETTI
progetti in cui è coinvolto e in cui sviluppa competenze, con possibili riferimenti alle attività disciplinari
Studente/ssa Titolo Letteratura Storia Geografia
Economica
Diritto Economia e finanza pubblica
Economia aziendale
Inglese Francese Matematica applicata
Visintin
NEW ECONOMY
Definizione di new economy e-commerce e-banking
trading on line e-government
Studente/ssa Titolo Letteratura Storia Geografia
Economica
Diritto Economia e finanza pubblica
Economia aziendale
Inglese Francese Matematica applicata
Tomasini
UNIONE EUROPEA
Schema delle
principali tappe
evolutive
Geografia politica UE - questione
dell'allargamento
Organi UE BCE - SEBC - €sistema - SEPA
Studente/ssa Titolo Letteratura Storia Geografia Diritto Economia e finanza
Economia Inglese Francese Matematica
117
Economica pubblica aziendale applicata
Bellan DITTATURE ATTUALI
Diritti costituzionali
e loro abrogazione
Studente/ssa Titolo Letteratura Storia Geografia
Economica
Diritto Economia e finanza pubblica
Economia aziendale
Inglese Francese Matematica applicata
Laura Quaglia
DEMOCRAZIA PARLAMENTARE
Costituzione della
Repubblica Italiana
Finanza pubblica
dello Stato democratico
Studente/ssa Titolo Letteratura Storia Geografia
Economica
Diritto Economia e finanza pubblica
Economia aziendale
Inglese Francese Matematica applicata
Silvia Quaglia
PAESI EMERGENTI
Brasile
Studente/ssa Titolo Letteratura Storia Geografia
Economica
Diritto Economia e finanza pubblica
Economia aziendale
Inglese Francese Matematica applicata
Milan BORSA Crisi del 1929
Mercati finanziari
globali
Mercato finanziario: definizione – organizzazione e funzionamento
Indici di borsa
118
Studente/ssa Titolo Letteratura Storia Geografia
Economica
Diritto Economia e finanza pubblica
Economia aziendale
Inglese Francese Matematica applicata
Contato
AMBIENTE Ecosistema e cambiamenti climatici
Sviluppo ecosostenibile
Tutela giuridica dell'ambiente
Studente/ssa Titolo Letteratura Storia Geografia
Economica
Diritto Economia e finanza pubblica
Economia aziendale
Inglese Francese Matematica applicata
S. Mantovan
MIGRAZIONI Libro: Nel mare ci sono i
coccodrilli
Definizione di migrazione
Tipi e conseguenze socio-economiche
Profughi e rifugiati - asilo
Immigrati regolari e irregolari
Statistiche sul
fenomeno migratorio
Studente/ssa Titolo Letteratura Storia Geografia
Economica
Diritto Economia e finanza pubblica
Economia aziendale
Inglese Francese Matematica applicata
Bovolenta
INTERNET Tappe evolutive
dalla Guerra
Fredda ad oggi
TIC e globalizzazione
Libertà costituzionali
e loro esercizio in
rete telematica – riservatezza
119
Studente/ssa Titolo Letteratura Storia Geografia
Economica
Economia e finanza pubblica
Diritto Economia aziendale
Inglese Francese Matematica applicata
D. Mantovan
BRASILE DAGLI
ANNI 90 AD OGGI
Globalizzazione, settori economici e variazioni del PIL negli ultimi vent'anni
Organizzazione dello Stato brasiliano
Studente/ssa Titolo Letteratura Storia Geografia
Economica
Diritto Economia e finanza pubblica
Economia aziendale
Inglese Francese Matematica applicata
Baataoui
STATO SOCIALE
Questione sociale,
sindacati e emancipazione dei lavoratori
Terzo settore
Principi costituzionali sullo Stato Sociale
Bilancio delle cooperative
mutualistiche
Statistiche sul PIL
Studente/ssa Titolo Letteratura Storia Geografia
Economica
Diritto Economia e finanza pubblica
Economia aziendale
Inglese Francese Matematica applicata
Freguja
I DIRITTI CIVILI
la lotta per i diritti
civili in USA anni '60
Definizione e tipi di
diritti civili
Martin Luther King's
speech in Washington
120 V A L U T A Z I O N E D E L C O L L O Q U I O D ’ E S A M E I N 3 0 e s i m i
Candidato __________________________________________________________________ classe ___________________
INDICATORI
PUNTEGGIO
MASSIMO
PUNTEGGIO PER LIVELLI
DESCRITTORI
1) Conoscenze
11 punti
1 - conoscenze quasi nulle
2 - conoscenze molto scarse
3 - conoscenze scarse
4 - conoscenze parziali, vaghe
5 - conoscenze superficiali
6 - conoscenze quasi sufficienti: conosce gli elementi fondamentali delle discipline, pur con qualche incertezza
7 - conoscenze sufficienti: conosce gli elementi fondamentali delle discipline
8 - conoscenze discrete
9 - conoscenze buone, complete
10 - conoscenze ottime, ampie, articolate
11 - conoscenze eccellenti, ampie, molto dettagliate, approfondite
2) Competenze
09 punti
1 - Non comprende i problemi e i temi proposti
2 - Comprende in modo fuorviante, confonde i temi proposti con problemi di altro tipo
3 - Comprende i problemi proposti con molte difficoltà e non è in grado di risolverli
4 - Comprende i problemi proposti con qualche difficoltà e li tratta con esiti parziali
5 - Comprende i problemi proposti ma fatica a risolverli
6 - Comprende i problemi proposti e li risolve se opportunamente guidato
7 - Comprende i problemi proposti, li contestualizza e li risolve
8 - Comprende, risolve e sa rielaborare i problemi proposti
9 - Risolve i problemi proposti in maniera sicura e con rielaborazioni personali
3) Capacità
7 punti
1 - Esposizione stentata - Linguaggio tecnico povero, improprio - Gravi difficoltà di analisi e di collegamento
2 - Esposizione confusa, dispersiva, disorganica - Linguaggio tecnico scorretto, solo parzialmente adeguato - Difficoltà di analisi e di collegamento
3 - Esposizione parzialmente adeguata, a volte accettabile, altre volte imprecisa - Linguaggio tecnico semplice, nel complesso accettabile - Analizza e collega con qualche difficoltà
4 - Esposizione semplice, accettabilmente lineare e sufficientemente coordinata - Linguaggio tecnico adeguato, accettabilmente preciso e complessivamente appropriato - Analizza e collega in modo semplice
5 - Esposizione abbastanza lineare e quasi sempre organica - Linguaggio per lo più corretto e appropriato - Analizza e collega in modo discreto
6 - Esposizione lineare, organica, chiara - Linguaggio corretto e appropriato - Analizza e collega con esiti buoni
7 - Esposizione ben lineare, molto attinente, molto organica - Linguaggio ricco, rigoroso, caratterizzato da padronanza e consapevolezza - Analizza e collega in modo autonomo, ampio, efficace
4) Discussione degli elaborati
Prima prova 1 punti
0 1
- Non sa correggere e/o fornire spiegazioni - Sa autocorreggersi e fornire spiegazioni
Seconda pr. 1 punti
0 1
- Non sa correggere e/o fornire spiegazioni - Sa autocorreggersi e fornire spiegazioni
Terza pr. 1 punti
0 1
- Non sa correggere e/o fornire spiegazioni - Sa autocorreggersi e fornire spiegazioni
Voto complessivo attribuito alla prova: _____________/30
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CLASSE 5^A IGEA
SCHEDA ARGOMENTO PLURIDISCIPLINARE AVVIO DEL COLLOQUIO
COGNOME_______________________________ NOME________________________________________
TITOLO
_________________________________________________________________________________________
MOTIVAZIONE DELLA SCELTA
_____________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________
MATERIE UTILIZZATE E LORO CONTRIBUTI
_____________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________
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Il sottoscritto allega la mappa concettuale.
Il sottoscritto comunica di
aver bisogno dei seguenti supporti informatici e multimediali per l’esposizione
____________________________________________________________________________
non aver bisogno di supporti informatici e multimediali per l’esposizione
Data_____________ Firma del Candidato
___________________________
122 INDICATORI DESCRITTORI Punti
totale 10 1 Dimostra di aver compreso il task assegnato o la domanda ed evidenzia buone 2
contenuti capacità di rielaborazione personale dei contenuti. e 2 Dimostra di aver compreso il task o la domanda in modo adeguato ed evidenzia un 1,5
organizzaz.
sufficiente grado di rielaborazione personale dei contenuti. 3 Soddisfa le richieste essenziali del task, pur con alcune imprecisioni o in modo non 1,2
del tutto completo. Limitata rielaborazione personale dei contenuti.
4 Soddisfa le richieste essenziali del task, ma con molte imprecisioni o in modo non 1
completo. Limitata rielaborazione personale dei contenuti.
5 Assolve al task prescritto in modo incompleto e inadeguato e evidenzia incapacità 0,75 di rielaborazione personale dei contenuti.
1 Possiede un lessico ampio e utilizza la terminologia specifica appropriatamente. 2
lessico 2 Possiede un lessico non molto ampio, ma adeguato al soddisfacimento del task assegnato 1,5
3 Evidenzia conoscenze lessicali piuttosto limitate, ma riesce ad esprimere idee/ 1,2
informazioni semplici, con qualche caso di uso inappropriato del lessico.
4 Evidenzia conoscenze lessicali limitate, riesce ad esprimere alcune idee/ 1
informazioni semplici, con qualche caso di uso appropriato del lessico.
5 La mancanza di lessico di base non consente di esprimere nemmeno idee/info semplici. 0,75
1 usa costruzioni e strutture complesse in modo accurato, con imprecisioni occasionali. 2 correttezza 2 Malgrado la presenza di un certo numero di errori, è in grado di costruire enunciati 1,5
morfosintattica semplici, ma adeguati alle esigenze comunicative del task. 3 La presenza di errori di natura più seria rendono la comprensione a tratti difficile. 1 4 Gli errori morfosintattici sono tali da impedire la comprensione. 0,75
1 Si esprime in modo fluido e mostra di saper riparare alle esitazioni. 2 fluenza 2 Si esprime in modo abbastanza fluido, con qualche esitazione. 1,5
del 3 Procede piuttosto stentatamente, con esitazioni e pause. 1 discorso 4 Il discorso è caratterizzato da eccessive lentezze ed esitazioni, tanto da rendere 0,75
la comprensione assai difficoltosa.
1 La pronuncia e l'intonazione sono generalmente corrette. Ci sono imprecisioni occa- 2 pronuncia sionali che però non pregiudicano la comprensibilità dei messaggio.
e 2 Nonostante alcuni problemi di pronuncia e di intonazione, riesce a comunicare in modo soddisfacente. 1,5
intonazione
3 Le interferenze di pronuncia e intonazione della lingua materna rendono la comprensione a tratti difficile. 1
4 Pronuncia e intonazione sono fortemente influenzate dalla lingua materna, tanto da 0,5 rendere difficile o impossibile la comprensione.
123
6 – DELIBERA DI APPROVAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE – FIRME DEI DOCENTI Letto il presente Documento Finale, il Consiglio di Classe approva all’unanimità e i Docenti sottoscrivono.
Docente Materia / Incarico Firma
Guido Smanio Diritto - Economia Politica - Finanza Pubblica
Arianna Cantelli Inglese
Floriana Veratelli Italiano – Storia
Enzo Casna Economia Aziendale
Maria Luisa Pasini Matematica Applicata
Diego Quaglia Religione
Maria Gabriella De Vita Francese
Giuseppe Ventura Educazione Fisica
Daniele Bergantin Geografia Economica
Daniela Boscolo Sostegno educativo-didattico
Stefano Billo Sostegno educativo-didattico
Ilaria Umilio Sostegno educativo-didattico
Mara Tosetto
Sostegno educativo-didattico
Adria, 7 maggio 2014
La Dirigente Scolastica Prof.ssa A. M. Pastorelli ________________________________