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Dolori da cancro e loro cura Una guida della Lega contro il cancro per pazienti e familiari

Dolori da cancro e loro cura - Shop della Lega contro il cancro · 2014-12-15 · Lega svizzera contro il cancro Effingerstrasse 40 Casella postale 8219 ... anzi necessario curare

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Dolori da cancroe loro cura

Una guida della Lega contro il cancro per pazienti e familiari

Impressum

_EditoreLega svizzera contro il cancroEffingerstrasse 40Casella postale 82193001 BernaTel. 031 389 91 00Fax 031 389 91 [email protected]

_Direzione del progetto, redazione testiSusanne Lanz, Lega svizzera contro il cancro, Berna

_Supervisione specialistica (in ordine alfabetico)Dr. med. Daniel Büche, MSc, Capo del Servizio di cure palliative, Ospedale cantonale, San GalloSabine Jenny, lic. phil., Responsabile del Servizio Info cancro, Lega svizzera contro il cancro, Berna Claudia Müller, Caporeparto, Unità di cure palliative, Affoltern am AlbisDr. med. Hans Neuenschwander, Primario del Servizio di cure palliative, IOSI/EOC, LuganoHansruedi Stoll, MSc APN, Caporeparto, Oncologia, Ospedale universitario, Basilea Dr. Andreas Weber, consulente medico per le cure palliative, Gesundheitsversorgung Zürcher Oberland, Onko Plus, Wetzikon

_TraduzioneCornelia Orelli, infermiera specialista in cure oncologiche e traduttrice DOZ, Lega svizzera contro il cancro, Berna

_LettoratoFrancesca Pedrocchi, laureata in traduzione ETI UNIGE, Solduno

_ImmaginiCopertina: Driss Manchoube, Fotoatelier, Bernapp. 4, 28, 34, 48: Shutterstock

_DesignWassmer Graphic Design, Zäziwil

_StampaVogt-Schild Druck SA, Derendingen

Il testo originale è in tedesco. L’opuscolo è stato tradotto anche in francese.

© 2014, 1996 Lega svizzera contro il cancro, Berna3a edizione rivista

LSC / 10.2014 / 3000 I / 3107

3Dolori da cancro e loro cura

Indice

Editoriale 5

L’essenziale in breve 6

Dolori da cancro 8Possibili cause di dolore nel paziente oncologico 8Dolore acuto 10Dolore cronico 10Percezione del dolore 11

Rilevazione dei dolori 15Scala di valutazione dell’intensità del dolore 16

Potenzialità della terapia del dolore 19È quasi sempre possibile alleviare i dolori 19Terapia causale del dolore 20Terapia sintomatica del dolore 21Metodi non farmacologici per il controllo del dolore 22

Terapia farmacologica dei dolori da cancro 25Principi attivi diversi 25Trattamento con analgesici non oppioidi 25Trattamento con oppioidi (p. es. morfina) 26Perplessità nei confronti della morfina e di altri oppioidi 27Terapia di supporto 32

Terapia farmacologica dei dolori 35Impostazione individuale, monitoraggio e rimodulazione della terapia 37Modalità di somministrazione 39Effetti collaterali più frequenti degli analgesici 43Gestione degli effetti collaterali 43

Convivere con il cancro 47

Questionario per l’accertamento del dolore 49Diario del dolore 55

Appendice 56

4 Dolori da cancro e loro cura

5Dolori da cancro e loro cura

Forse soffre da tempo di cancro, ha alle spalle già molte terapie e altre l’aspettano ancora.

Forse ha già sofferto di dolori, per esempio a seguito di un intervento chirurgico, di un trattamento radio- terapico o di una terapia farma-cologica. Molto probabilmente i dolori dopo un certo tempo sono passati. Forse, però, il timore che si ripresentino è rimasto.

Questo opuscolo vuole incorag-giarLa a parlare dei Suoi dolori o della Sua paura di doverne sof-frire. Scoprirà che, nella maggior parte dei casi, i dolori da cancro possono essere ridotti a un livello accettabile per il paziente o sop-pressi del tutto.

L’importante è che l’équipe cu-rante e il paziente tentino insieme d’individuare l’origine dei dolori e i fattori che li scatenano o che li peggiorano. Soltanto così è possi-bile impostare una terapia antal-gica efficace e ben tollerata.

È possibile che, come tanti, anche Lei nutra riserve nei confronti di determinati analgesici come per esempio gli oppiacei (fra cui la morfina) perché teme che possa sviluppare una dipendenza da tali sostanze.

Cara lettrice, caro lettore

In realtà gli oppiacei non inducono dipendenza, se sono sommini- strati a scopo antalgico e secondo un preciso piano terapeutico, a pazienti che soffrono di forti dolori. Ci auguriamo che questo opuscolo aiuti Lei e i Suoi cari a vincere qualsiasi perplessità in merito all’impiego degli oppiacei contro i dolori.

Per riuscire a combattere efficace- mente i dolori, occorre che tutti contribuiscano alla risoluzione del problema: Lei stesso, i Suoi fami- liari, il Suo medico e l’équipe curante. Soprattutto, però, è indi-spensabile che Lei dica di avere dolori invece di sopportarli in silenzio, che chieda spiegazioni, che esprima eventuali Sue per-plessità e paure.

Lega contro il cancro

Per agevolare la lettura, nel testo ci si

riferisce a entrambi i sessi usando la

sola forma femminile o maschile.

6 Dolori da cancro e loro cura

L’essenziale in breve

Cura del doloreÈ possibile, anzi necessario curare i dolori da cancro. Se non sono trat-tati e persistono, i dolori costano energia e forza vitale.

Il controllo dei dolori cronici ri-chiede un approccio interdiscipli-nare. Al bisogno, il Suo medico (di base) si consulterà pertanto con esperti o La indirizzerà a degli specialisti.

L’obiettivo è di controllare effica- cemente i dolori e di contenere al massimo gli effetti collaterali. È possibile prevedere e quindi prevenire taluni effetti collaterali.

Valutazione del doloreÈ importante che Lei collabori, nei limiti del possibile, quando si tratta di descrivere e di valu- tare i Suoi dolori. Nessuno, infatti, conosce i Suoi dolori come Lei. Anche il Suo stato psichico non-ché il Suo entourage familiare e sociale giocano un ruolo signifi-cativo.

La scelta della terapia antalgica non si basa solo sull’intensità, ma anche sulla natura, sulla causa e sul meccanismo d’insorgenza dei Suoi dolori (vedi pp. 15 sgg.). È importante quindi caratterizzare con precisione i dolori.

Farmaci diversiLa domanda fondamentale è se sia indicato un analgesico non oppioide o oppioide, come p. es. la morfina. La scelta dipende dal tipo di dolore, dall’intensità del dolore e dal suo meccanismo d’in-sorgenza.

Qualora Lei stesso, i Suoi cari o il Suo medico nutriste riserve nei confronti degli oppioidi, consi- gliamo di leggere il capitolo «Per-plessità nei confronti della morfina e di altri oppioidi» e di chiedere consiglio a un esperto nella tera-pia del dolore.

Oltre agli analgesici, Le saranno prescritti co-analgesici, farmaci che ne rafforzano l’efficacia, e far-maci contro gli effetti collaterali nonché farmaci in riserva che può assumere al bisogno, in caso di dolori episodici intensi (vedi p. 38).

Si attenga alle modalità di sommi- nistrazione prescritte, ossia agli orari e ai dosaggi indicati dal medico (vedi pp. 37 sgg.). È im-portante che non aspetti di sentire male per prendere i farmaci antal-gici.

7Dolori da cancro e loro cura

Prescrizione individualeIn caso di dolori persistenti, solita- mente non si riesce a trovare di primo acchito la terapia antalgica giusta.

Ogni persona risponde in modo diverso a uno stesso principio at-tivo. Ecco perché è necessaria una fase di adattamento della dose (vedi p. 38).

Il diario del dolore è uno stru- mento di valutazione dell’efficacia e della tollerabilità della terapia antalgica che consente al Suo me-dico di adeguarla, se necessario.

All’inizio, la terapia antalgica è rivalutata e, se ve n’è bisogno, reimpostata quotidianamente, poi settimanalmente e, infine, mensil-mente o prima, se necessario.

Si rivolga al Suo medico senza attendere il prossimo appunta-mento qualora la terapia antalgica fosse inefficace o comportasse gravosi effetti collaterali. Quasi sempre è possibile modificare la terapia antalgica, passando, per esempio, ad un altro farmaco anal- gesico.

Si attenga rigorosamente alle dosi e agli orari di somministrazione prescritti dal medico. Modificare di propria iniziativa la posologia può avere conseguenze spiacevoli o addirittura gravi.

Altri aiutiQualora …… avesse delle limitazioni nella

vita quotidiana riconducibili alla Sua malattia o ai Suoi dolori, necessitasse di sostegno, si sentisse profondamente scoraggiato e solo,

… riscontrasse difficoltà finan- ziarie dovute alla malattia o avesse altre preoccupazioni,

… oltre alle terapie convenzionali volesse fare qualcosa che La faccia sentire meglio,

si rivolga a uno specialista per es-sere consigliato e accompagnato. Legga il capitolo «Altri aiuti» e consulti l’appendice.

8 Dolori da cancro e loro cura

Dolori da cancro

La maggior parte delle persone si aspetta che una grave malattia come il cancro sia dolorosa. In effetti il 60–80% dei pazienti onco- logici, a un certo punto del loro percorso di malattia, accusano dolori dovuti al cancro e/o alle terapie.

Tali dolori possono essere passeg-geri oppure persistenti.

Cos’è il dolore?L’Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore (IASP) defi-nisce il dolore «una sgradevole esperienza sensoriale ed emotiva, associata ad un effettivo o poten-ziale danno tissutale o comunque descritta come tale».

Secondo tale definizione, il dolore non è soltanto un‘esperienza fisica, ma anche emotiva. Ne consegue che il dolore è soggettivo: ognuno conosce soltanto il proprio dolore.

Altrettanto soggettiva è la rea- zione al dolore: paura, malumore, profonda tristezza, rabbia, aggres-sività, isolamento sociale.

I dolori inducono spesso a chie-dere aiuto medico.

Dolori associati a una malattia oncologicaQualsiasi malattia oncologica può – ma non deve – provocare dolori. La natura, la frequenza e l’intensità dei dolori possono va-riare a seconda del tipo di cancro.

All’incirca un terzo dei pazienti oncologici sono esenti da dolori significativi per tutta la durata della malattia.

Possibili cause di dolore nel paziente oncologico

Le cause e i fattori innescanti associati ai dolori da cancro sono molteplici. Vi sono pazienti che soffrono di diversi tipi di dolore. È importante individuare l’origine dei dolori per poter prendere le misure terapeutiche adeguate.

Si distingue …… tra dolori provocati diretta-

mente o indirettamente dal tumore, allorché

> il tumore comprime organi adiacenti.

> il tumore ha contaminato le ossa, ossia in presenza di metastasi ossee e in caso di fratture spontanee.

> il tumore comprime o si infiltra in nervi o vasi sanguigni.

9Dolori da cancro e loro cura

> il tumore occlude, deforma o perfora organi cavi (ad es. l’intestino).

> il tumore, crescendo, provoca un edema cerebrale (raccolta di liquido nel cervello).

> si è in presenza d’infiamma-zioni, infezioni, lesioni, trom-bosi, linfedemi e simili.

Nella maggior parte dei casi, i dolori nel paziente oncologico sono causati dal tumore stesso.

… dolori indotti dalla terapia> dolori postoperatori: dolori in

sede operatoria e cicatriziali; dolori fantasma, ossia dolori percepiti in una parte del corpo che non c’è più.

> dolori durante o dopo una chemioterapia o una radio-terapia: mucosite (orale, gastrica, intestinale) e altre infiammazioni; problemi di pelle; danni neurologici (neuropatie); tumori benigni del tessuto connettivale fibroso (fibromi) ecc.

… dolori non provocati dal tumore

Insorgono indipendentemente dalla malattia tumorale o dalla terapia oncologica o esistevano già prima della diagnosi di cancro, come ad es.> artrite reumatoide/artrosi> emicrania> dolori cronici alla schiena > neuropatie, nevralgie

Sofferenza e doloreOnde evitare malintesi ed errori terapeutici, occorre distinguere la «sofferenza» dal «dolore».

Con il termine «sofferenza» si designa uno stato che può essere associato all‘esperienza primordiale della malattia e del dolore e comporta anche una ferita emotiva. Questo tipo di «sofferenza» può intensificare un dolore fisico o può essere una conseguenza dei dolori, ma non può dare origine a dolori.

È quindi importante integrare la terapia farmacologica contro i dolori con varie forme di sostegno: colloqui, consulenze, ascolto, accompagnamento, sostegno spirituale. Chieda di essere segnalato al servizio competente, qualora desiderasse usufruire di una o più forme di sostegno di questo tipo.

10 Dolori da cancro e loro cura

Dolore acuto

Di solito i dolori acuti possono essere ricondotti a una precisa causa e localizzati con esattezza; insorgono improvvisamente, per esempio in seguito a un ferimento o a un’infiammazione (mal di denti). Di regola durano solo per un tempo limitato e regrediscono – in parte – spontaneamente.

Inoltre, i dolori acuti possono essere le prime avvisaglie di una malattia. I dolori acuti possono regredire e ripresentarsi a più ri-prese, ma non permangono; sono un segnale d’allarme. Per questo motivo i medici greci considera- vano il dolore acuto il cane da guardia che abbaia quando la nostra salute è in pericolo.

Di solito i dolori acuti possono essere curati efficacemente.

La maggior parte dei pazienti on-cologici, quando accusa un dolore acuto, pensa che abbia a che vedere con il cancro. Si tratta di una reazione normale. Tuttavia, anche nel paziente oncologico il dolore acuto è spesso da ricon- durre a un‘altra causa. Metta subito al corrente il Suo medico di eventuali dolori acuti.

Dolore cronico

I dolori cronici sono spesso la conseguenza di una malattia già esistente; di solito incominciano piano piano, di modo che risulta difficile ricordare come siano ini-ziati.

I dolori cronici sono diffusi: il pa-ziente, in generale, non è in grado di localizzarli né di caratterizzarli.

I dolori cronici sono logoranti: disturbano il sonno, rendono dif-ficoltose le attività quotidiane e possono portare allo sfinimen-to psicofisico. In tale stato, si è estremamente sensibili e inclini a sviluppare paure e a soffrire di depressioni.

Sindrome da dolore cronicoSe non sono curati, i dolori cronici possono sfociare in un quadro clinico vero e proprio: la sindrome da dolore cronico (ad es. lombal-gia cronica, emicrania).

La sindrome da dolore cronico è spesso associata a una labilità psichica che può arrivare fino alla depressione. Occorre tenere conto di questo aspetto quando si im-posta la terapia.

11Dolori da cancro e loro cura

Dolori cronici da cancroI dolori da cancro sono quasi sem-pre cronici; non vanno però con-fusi con la sindrome da dolore cro-nico. Vi sono fattori psichici che influiscono sul modo di affrontare la diagnosi di cancro; essi non possono tuttavia innescare dolori da cancro.

I dolori cronici da cancro richie- dono una terapia continuativa.

Dolori episodici intensi, attacchi di doloreSi parla di dolori episodici intensi allorché insorgono improvvisa- mente forti dolori, nel corso di una terapia antalgica di base corretta-mente impostata. I dolori episo- dici intensi possono risolversi entro pochi minuti e ripresentarsi più volte al giorno.

Possibili fattori innescanti:> un preciso movimento,

deglutizione, tosse ecc. > il tumore comprime un nervo

(dolori neurologici) > progressione della malattia

I dolori possono ricomparire im-provvisamente e persistere se la durata dell’efficacia dei farmaci antalgici è troppo breve, ossia nella fase d’impostazione della terapia (vedi pp. 37 sgg.).

Percezione del dolore

La causa, l’intensità e la durata dei dolori non sono gli unici criteri che determinano la scelta della terapia antidolorifica. È importante tenere conto anche del meccanismo d’in-sorgenza dei dolori.

Recettori del doloreInflussi esterni come il calore, il freddo o lesioni e processi morbosi interni, come ad es. infiamma- zioni, generano stimoli sensoriali che sono trasmessi a una «cen- trale» posta sulle terminazioni nervose.

Il segnale doloroso raccolto dalle terminazioni nervose è trasmesso al sistema nervoso centrale (mi-dollo spinale, cervello). Ciò fa sì che il dolore sia percepito con- sapevolmente.

La pelle, i muscoli, le ossa, le arti- colazioni e gli organi viscerali sono dotati delle descritte termi- nazioni nervose sensibili agli stimoli dolorosi, chiamate in ger-go nocicettori.

Il nostro corpo dispone di milioni di recettori in grado di ricevere, come antenne, segnali dolorosi, ma anche segnali di altro tipo.

12 Dolori da cancro e loro cura

Dolori nocicettiviSi parla di dolore nocicettivo quando un recettore del dolore, posto su una terminazione ner- vosa, è stimolato in seguito a una lesione tissutale (vedi «Recettori del dolore» p. 11).

I dolori nocicettivi si distinguono in somatici e viscerali.

SomaticiI dolori somatici sono prodotti dalla stimolazione di recettori del dolore posti nella pelle, nelle ossa (p. es. in presenza di metastasi ossee), nei muscoli e nelle artico- lazioni. In generale i dolori soma-tici sono ben localizzabili.

VisceraliSe i dolori provengono da organi toracici e addominali, sono chia-mati viscerali. I dolori viscerali sono spesso accompagnati da nausea, vomito, sudorazione ecc.

I dolori viscerali sono diffusi; pos-sono irradiare in altre zone del corpo: per esempio, un‘irritazione del diaframma può manifestarsi attraverso dolori alla spalla.

Dolori neuropaticiSi parla di dolori neuropatici in presenza di un danno alle vie o alle fibre nervose. In altre parole: il dolore neuropatico nasce nel nervo stesso e non nel recettore del dolore.

In generale, i dolori neuropatici non sono percepiti laddove hanno origine. I dolori fantasma dopo un’amputazione ne sono un esem-pio: si sente male a un arto che non c’è più.

Gli specialisti sono in grado di ricostruire il meccanismo d’insor-genza dei dolori neuropatici per-ché conoscono il sistema nervoso e i singoli apparati.

I dolori neuropatici sono più diffi-cili da controllare dei dolori noci- cettivi: gli antidolorifici comuni, ottenibili senza ricetta medica, in generale, sono inefficaci contro questo tipo di dolori.

Quadri misti di dolore nocicettivo e neuropatico Può accadere che un paziente sof-fra contemporaneamente di dolori nocicettivi e di dolori neuropatici.

13Dolori da cancro e loro cura

Quadri misti di dolore nocicettivo e neuropatico sono difficili da curare perché spesso non ci si accorge di primo acchito di essere in presenza di diversi tipi di dolore.

Ecco perché è molto importante monitorare, valutare e documen-tare sistematicamente il dolore. La rilevazione del dolore va affidata di preferenza a squadre interdisci-plinari di professionisti apposita-mente istruiti.

I dolori vanno curati

I dolori legati al cancro possono sempre essere trattati e, nella maggior parte dei casi, eliminati del tutto. Ciò presuppone, tuttavia, che il paziente segnali i dolori al medico.

Può essere molto logorante soffrire di dolori. Pertanto è essenziale chiedere al medico di alleviarli.

La Lega contro il cancro consiglia di rivolgersi a un medico specia-lizzato nella terapia del dolore in caso di difficoltà nel controllo dei dolori.

I luoghi di cura che non dispongono di specialisti nella terapia del dolore possono fare capo a un medico consulente esterno.

A volte, riserve nei confronti di farmaci antalgici riconosciuti come la «morfina» precludono al paziente un controllo ottimale del dolore. Tali riserve sono da ricondurre principalmente a una scarsa o cattiva informazione, anche del personale sanitario.

14 Dolori da cancro e loro cura

Endorfine: difesa naturale dal dolorePuò trascorrere qualche tempo dal momento in cui si verifica l’evento innescante il dolore e il momento in cui il dolore è effet-tivamente percepito. Ciò accade, per esempio, quando ci concen-triamo su qualcosa o quando qual-cosa distoglie la nostra attenzione. Questo fenomeno si verifica pure sotto ipnosi.

Inoltre, il corpo stesso produce sostanze che impediscono tempo-raneamente la trasmissione del dolore, le endorfine.

Le endorfine sono «morfine» pro-dotte dal corpo stesso. La desi-gnazione «endorfine» è coniata da «morfine endogene» (il termine «endogeno» deriva dal greco e significa letteralmente «nato den-tro»).

Ciò aiuta forse a capire perché la morfina e altri oppioidi (vedi pp. 26 sgg.) siano disponibili anche sotto forma di farmaci antalgici e siano impiegati nella cura dei dolori da cancro.

Il corpo rilascia endorfine in situa-zioni di stress: per esempio sotto intenso sforzo, in una situazione d’emergenza, in caso d’incidente ecc.

Le endorfine vanno a occupare precisi recettori, i cosiddetti recet-tori oppioidi. Ciò ostacola tempo-raneamente la trasmissione del dolore. Per questo motivo inizial-mente i feriti gravi spesso non sentono dolore.

Anche situazioni di stress posi- tivo, come per esempio un’attività sportiva intensa, stimolano la pro-duzione di endorfine. Ecco perché, nel linguaggio popolare, le endor-fine sono chiamate anche «ormoni della felicità».

Fattori esacerbantiLa paura, l’ansia e altri stati di sofferenza emotiva possono inten- sificare il dolore attraverso l’au-mento delle pulsazioni, la con- trazione dei vasi sanguigni e le tensioni muscolari che caratteriz-zano tali fattori esacerbanti.

Viceversa, la psicoterapia, la medi-tazione, il rilassamento, la concen-trazione e la distrazione possono ridurre il dolore perché la mente si concentra su altro.

15Dolori da cancro e loro cura

Rilevazione dei dolori

È importante annotare ogni sin-golo episodio di dolore, specifi- candone le caratteristiche, le cause e l’intensità per contribuire all’im- postazione di una terapia antalgica ottimale.

Tanto più precisa è la Sua descri-zione dei dolori, quanto più facile è la scelta della cura più idonea.

> Dove ho male?> Quando ho male?> Quanto forti sono i dolori?> Che cosa allevia o acutizza

i dolori?> Che cosa provo quando

ho male?

Strumenti di rilevazione del doloreVi sono scale di valutazione dell’in-tensità del dolore (vedi pp. 16 sgg.) e raffigurazioni stilizzate del corpo umano che Le consentono d’indi-care in fretta e non obbligatoria-mente a parole dove ha male e quanto forti sono i Suoi dolori.

Inoltre vi sono questionari e diari del dolore che Le consentono di caratterizzare i dolori, di annotare l’ora in cui insorgono e di regi-strarne le variazioni d’intensità. Nell’appendice a partire da pa- gina 49 trova un questionario sui dolori e dettagli sul diario del dolore.

Ne faccia richiestaAnche i medici e gli infermieri usano questionari e diari del dolore standardizzati per la rilevazione del dolore. L’esperienza insegna che il trattamento è più efficace se i dolori sono rilevati e monitoriz-zati mediante strumenti di questo tipo.

È essenziale che sia Lei stesso a valutare i Suoi dolori perché la per- cezione del dolore è soggettiva. I Suoi appunti Le torneranno utili durante i colloqui con i medici e nel dialogo con il personale infer-mieristico.

Valutazione dei dolori da parte di terzi I dolori sono valutati da terzi al-lorché il paziente è incapace di esternarli, per esempio in caso di ventilazione assistita nel paziente incosciente o in caso di demenza. Il personale infermieristico si serve di una lista di controllo e si basa sull’osservazione per giudicare se il paziente ha verosimilmente do-lori e per individuarne la natura.

16 Dolori da cancro e loro cura

Scala di valutazione dell’intensità del doloreQuanto forti sono i Suoi dolori?Vi sono diverse scale di valuta- zione dell’intensità dei dolori.

Alcune prevedono un sistema a crocette, altre sono dotate di un indicatore scorrevole che Le con-sente di indicare quanto forti sono i dolori che accusa nel momento della valutazione.

Scala analogica visiva VAS

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

nessun dolore

nessun dolore

nessun dolore

dolori lievi

dolori moderati

dolori forti

dolori molto forti

dolori insopportabili

dolori insoppor-tabili

dolori insoppor-tabili

Scala numerica

Scala verbale

Scala a faccine

17Dolori da cancro e loro cura

Diverse designazioniLe scale verbali non usano tutte la stessa terminologia per designare la massima intensità dei dolori. Vi sono diverse designazioni possi-bili, come per esempio:> dolore più forte immaginabile> dolore insopportabile> dolore estremo> dolore fortissimo

Dove ha male?Indichi sulle figure dove accusa dolore.> Indichi con una dolori punti-

formi, circoscritti.> Indichi con barre oblique

dolori che interessano una zona più estesa.

> Indichi con freccette in quale direzione irradiano i dolori.

> In caso di dolori plurimi, usi colori diversi per contrad-

destra sinistra destrasinistra

sinistra destra sinistradestra

distinguere i vari tipi di dolore di cui soffre.

> Alla pagina seguente è illu-strato un esempio.

Dolometro della Lega contro il cancroIl dolometro DOLOMETER®VAS della Lega contro il cancro è una scala analogica visiva VAS (dall’in-glese «visual analogue scale») ed è munito di un indicatore scorre-vole che Le consente d’indicare in qualsiasi momento e ogni volta che si rendesse necessario quanto forti sono i Suoi dolori.

La maggior parte dei medici tiene una scorta di dolometri di questo genere da consegnare ai pazienti. Se preferisce, può ordinarne gra-tuitamente presso la Lega contro il cancro (vedi p. 58).

18 Dolori da cancro e loro cura

Consigli utili

> Se in questo momento accusa dolori che La preoccupano, chiami subito il Suo medico affinché ne sia chiarita la causa e Lei possa beneficiare al più presto di un’efficace terapia antalgica.

> Altrimenti si prepari al colloquio con il medico compilando il questionario del dolore.

> Trova il questionario del dolore nell’appendice a partire da pagina 49 o sul sito della Lega contro il cancro www.dolori.ch.

> Può compilare il questionario del dolore online, stamparlo e portarlo con sé quando si recherà dal medico.

Mappa del dolore

Il diagramma con figura umana sul quale sono riportate sede e irra-diazione del dolore è uno strumento utile, ma del tutto facoltativo per fornire al medico un quadro completo e preciso della propria sintoma-tologia.

destra sinistra destrasinistra

sinistra destra sinistradestra

19Dolori da cancro e loro cura

Potenzialità della terapia del dolore

Per ogni persona si valuta indivi-dualmente quale terapia del dolore è la più indicata. Prima di decidere, è fondamentale soppesare i pos-sibili effetti collaterali e i benefici che è lecito attendersi dalle sin- gole opzioni terapeutiche.

Chieda sempre al Suo medico quali sono i pro e i contro di ogni trattamento.

È quasi sempre possibile alleviare i dolori

L’obiettivo generale della terapia antidolorifica è di ridurre al mas-simo i dolori. Non è sempre pos-sibile eliminarli completamente. Tuttavia, è quasi sempre possibile ridurli a un livello sopportabile per il paziente o eliminarli almeno temporaneamente.

Per un paziente l’obiettivo della terapia antidolorifica può essere di trascorrere la notte senza do- lori oppure di non sentire dolore almeno a riposo. Per un altro paziente, che soffre per esempio di dolori persistenti, l’obiettivo di eliminare i dolori sotto sforzo può essere irrealistico.

L’essenziale è che si tentino tutte le vie possibili secondo lo stato dell’arte per combattere il dolore. Anche l’esperienza accumulata dal medico nel trattamento dei dolori da cancro è di fondamen- tale importanza.

Un paziente oncologico che ha meno dolori può dedicarsi di nuovo ai propri interessi e ritrovare così un po‘ di gioia di vivere.

Possibili limiti Paure, pregiudizi e mancanza d’in-formazione impediscono a taluni pazienti oncologici e ai loro fami-liari di accedere alle terapie più efficaci. I medici stessi possono essere scarsamente informati o vittima di preconcetti e timori. Ciò li induce a non prescrivere i far-maci più efficaci ogni qualvolta sarebbero indicati (vedi anche pp. 27 sgg.).

Il persistere di pregiudizi infondati conduce a un insufficiente con-trollo dei dolori. Altrettanto pre-giudizievoli possono essere, fra l’altro, una mancata o carente diagnosi di dolore o un dosaggio insufficiente degli antidolorifici.

20 Dolori da cancro e loro cura

Terapia causale del doloreNel migliore dei casi è possibile eliminare la causa dei dolori e con essa i dolori stessi. Questa è la terapia causale del dolore.

La terapia causale del dolore con-siste p. es. nell’asportazione chi-rurgica del tumore o delle sue metastasi o nella riduzione del volume di tali masse mediante un intervento chirurgico, una radio-terapia e/o una terapia farmaco-logica.

Nel valutare la possibilità di una terapia causale del dolore, occor-re tener conto dell’onere che l’o-spedalizzazione, le terapie ambu-latoriali, gli effetti collaterali ecc. rappresentano per il paziente.

Poiché la terapia causale non ha effetto immediato, è necessario instaurare una terapia farmaco-logica transitoria contro i dolori, nell’attesa che il tumore sia stato prelevato o si sia rimpicciolito.

I fattori che determinano la scelta terapeutica sono molteplici, per esempio …

… la qualità, l’intensità e il meccanismo d’insorgenza del dolore (vedi pp. 8 sgg.),

… le terapie precedenti,

… la funzionalità degli organi interessati, in particolare dei reni e del fegato,

… il Suo stato psicofisico generale,

… le Sue aspettative, i Suoi valori e il Suo contesto familiare.

21Dolori da cancro e loro cura

OperazioneIn molti casi un intervento chirur-gico è risolutivo rispetto ai dolori o contribuisce ad alleviarli, ad es.> quando il tumore comprime

dei nervi, > quando il tumore occlude

organi cavi (come l’esofago, l’intestino),

> quando un osso deve essere stabilizzato perché è rotto o a rischio di frattura a causa di metastasi.

RadioterapiaAnche la radioterapia può essere applicata a scopo antalgico, per esempio in presenza di un tumore non operabile che comprime dei nervi o un organo cavo, come la vescica urinaria, oppure di meta-stasi ossee o cerebrali.

Terapia farmacologica dei tumoriAltri tumori non operabili e altri tipi di metastasi rispondono invece meglio alla chemioterapia. In casi specifici, anche la chemioterapia può quindi essere efficace contro i dolori.

Terapia sintomatica del dolore

Terapie farmacologiche contro i doloriSe la causa dei dolori non può essere eliminata, non resta che curare la sintomatologia dolorosa.

Oggigiorno disponiamo di una grande varietà di farmaci e di metodi non farmacologici per il controllo del dolore. Negli ulti-mi decenni si sono fatti molti pro-gressi nel campo della cura sinto-matologica del dolore.

Questo argomento sarà approfon-dito nel capitolo «Terapia farma- cologica dei dolori da cancro» (vedi pp. 25 sgg.).

Per saperne di più sulle terapie oncologiche …… e sui loro effetti può consul-tare gli opuscoli della Lega contro il cancro, fra cui «La radioterapia», «Terapie medicamentose dei tumori», «Senza forze», «Difficoltà di alimentazione e cancro» (vedi p. 58).

22 Dolori da cancro e loro cura

Blocco nervosoNei rari casi in cui il dolore rimane intrattabile, è possibile ricorrere al blocco nervoso.

Il blocco nervoso può essere tem-poraneo o permanente e può essere effettuato in vari modi. Questa tecnica è praticata presso centri specializzati nel trattamen-to del dolore. Chieda un consulto specialistico.

Metodi non farma- cologici per il controllo del dolore

FisioterapiaLa fisioterapia comprende una grande varietà di trattamenti del corpo.

Attraverso i trattamenti fisici si possono ridurre i dolori al mo-vimento e i dolori da tensione, rimuovere blocchi fisici e quindi restituire o migliorare la mobilità. Molti fisioterapisti sono inoltre abilitati al linfodrenaggio (vedi p. 58, opuscoli).

I trattamenti fisici comprendono tecniche che prevedono la stimo- lazione cutanea attraverso il ca- lore o il freddo, tecniche di elettro- terapia, la stimolazione nervosa, massaggi e simili.

A seconda della tecnica fisio- terapica applicata, il trattamento può «limitarsi» a dare sollievo e quindi a rendere più sopporta- bile, almeno momentaneamente, la sofferenza.

Valuti con il Suo medico o con un’infermiera se potrebbe bene-ficiare di un trattamento fisiotera-pico.

Terapie complementari incentrate sul corpoOltre alla fisioterapia classica, terapie complementari come l’agopuntura, l’agopressione, la riflessologia plantare, il metodo Feldenkrais e lo shiatsu possono integrare la terapia convenzionale del dolore.

Accompagnamento e sostegno psicosociale La malattia o i dolori Le im- pediscono di provvedere auto- nomamente alle incombenze quotidiane? Ciò accresce la Sua sensibilità al dolore? Presumibil-mente ne soffre sia Lei, sia chi Le sta vicino, ossia > il partner> i figli> i parenti, gli amici e i

conoscenti > i colleghi di lavoroChieda consiglio alla lega canto-nale contro il cancro.

23Dolori da cancro e loro cura

Sostegno psiconcologicoSente il bisogno di parlare delle ripercussioni della malattia sul Suo stato psichico? Gli psiconco-logi sono formati appositamente per seguire i pazienti oncologici e il loro familiari. Con loro può affrontare aspetti che vanno ol-tre le cure mediche come la paura o la sofferenza psicologica (vedi anche p. 56).

Molteplici offerte di sostegnoGli opuscoli della Lega contro il cancro «Accompagnare un malato di cancro» e «Se un genitore si ammala di cancro: Come parlarne con i figli» (vedi p. 59) si rivol- gono a chi cerca suggerimenti su come comportarsi nei confronti della persona malata o dei bam- bini di genitori malati di cancro.

Scelga ciò che fa per Lei

La scelta del metodo dipende dalla diagnosi, dal tipo di dolori e dalle Sue preferenze. Non accetti nulla contro voglia.

Ne parli con il Suo medico; l’aiuterà nella scelta della misura più idonea.

In certe situazioni la medicina complementare può non essere indicata. Se ha fatto buone esperienze con un certo metodo per altri problemi, non vuol dire necessariamente che lo stesso metodo sia adatto per lenire i dolori da cancro.

Informi il terapista complementare della Sua malattia, in modo che possa adeguare il trattamento di conseguenza.

Diffidi di terapisti che promettono miracoli o che Le consigliano di sospendere la terapia antidolorifica convenzionale; la delusione è programmata.

A condizione che siano prescritte dal medico, la fisioterapia, la psicoterapia e alcune terapie complementari sono coperte in parte o completamente dalla cassa malati obbligatoria di base o dall’assicurazione facoltativa integrativa.

24 Dolori da cancro e loro cura

Ha difficoltà finanziarie legate alla malattia o altre preoccupazioni?

Si rivolga al Servizio sociale della Sua lega cantonale contro il can-cro. Un assistente sociale rileverà i Suoi bisogni e Le suggerirà delle soluzioni.

È importante individuare cosa po-trebbe alleviare la Sua sofferenza e migliorare la Sua qualità di vita, per esempio: > colloqui individuali, consu-

lenza (sociale) > psicoterapia > rilassamento> esercizi di respirazione> training autogeno> yoga> meditazione> arteterapia, musicoterapia> ipnosi, tecniche di visualizza-

zione

Le pratiche summenzionate pos-sono essere facilmente integrate nella vita quotidiana. È preferibi-le esercitarle previa istruzione da parte di un terapista dedicato.

Chieda consiglio al Suo medico, all’équipe curante o alla Lega contro il cancro del Suo cantone di residenza.

I vari opuscoli della Lega contro il cancro forniscono informazioni e suggerimenti su come gestire le sequele di una malattia oncolo-gica.

Trova informazioni e indirizzi utili in particolare a partire da pa- gina 56.

25Dolori da cancro e loro cura

Terapia farmacologica dei dolori da cancro

Principi attivi diversi

I farmaci a disposizione apparten-gono a diversi gruppi e sottogrup-pi di principi attivi. Un gruppo di principi attivi comprende farmaci che hanno una struttura chimica e uno spettro d’azione simili.

I farmaci contro i dolori sono chia-mati in gergo analgesici (dal greco an = senza, algos = dolore). Si suddividono in due gruppi: gli analgesici non oppioidi e gli anal-gesici oppioidi.

Gli analgesici non oppioidi e gli analgesici oppioidi possono essere somministrati in combinazione tra loro. Non esiste un analgesico indicato per tutti i tipi di dolore oncologico.

Azioni diverseL’azione di un farmaco non è de-terminata soltanto dal gruppo di principi attivi al quale appartiene. La risposta ai farmaci è indivi- duale: dipende, fra l’altro, da come l’organismo assimila, metabolizza ed elimina il principio attivo.

Anche la concentrazione del prin-cipio attivo nel sangue o nei tessuti è diversa da individuo a individuo. Per una persona può essere ne-cessario un dosaggio più elevato che per un’altra al fine di raggiun-gere la voluta concentrazione del

principio attivo, oppure più tempo finché l’analgesico fa effetto.

Trattamento con anal-gesici non oppioidiSono chiamati non oppioidi i far-maci contro i dolori che non con-tengono oppiacei, ossia sostanze derivate dall’oppio. Analgesici non oppioidi:> i cosiddetti farmaci anti-

reumatici/anaflogistici non steroidei (FANS): ad es. i principi attivi ibuprofene e diclofenac nonché i farmaci a base di acido salicilico; hanno un’azione antinfiam-matoria e antipiretica.

> Metamizolo: principio attivo ad azione antinfiammatoria, antipiretica non appartenente al summenzionato gruppo.

> Paracetamolo: principio attivo ad azione antipiretica, ma non antinfiammatoria.

Non si lasci confondere da desi-gnazioni del tipo «antireumatici». I dolori oncologici non sono dolori reumatici; tuttavia i dolori che derivano da metastasi ossee in-sorgono spesso in seguito a un’in-fiammazione, come avviene per i dolori reumatici. Ecco perché, per particolari tipi di dolore oncolo- gico, possono essere indicati anti-reumatici ad azione antinfiamma-toria.

26 Dolori da cancro e loro cura

Gli effetti indesiderati più comuniOgni analgesico può produrre effetti collaterali diversi. Inoltre, la malattia oncologica stessa e le malattie concomitanti influiscono anch’esse sull’insorgenza di effetti collaterali. Specialmente se il pa-ziente deve assumere analgesici per un lungo periodo di tempo, occorre monitorare periodica-mente gli effetti collaterali della terapia antalgica.

Vi sono analgesici che irritano la mucosa gastrointestinale. Ciò può causare nausea e, a lungo termine, ulcere gastriche (rischi gastrointestinali). Altri analgesici comportano invece rischi per il sistema cardiovascolare, inibi-scono la coagulazione sanguigna aumentando così il rischio di san-guinamenti, oppure danneggiano il fegato o i reni.

Infine, la terapia concomitante con altri farmaci comporta ulteriori rischi.

Per informazioni su come gestire gli effetti collaterali rinviamo a pagina 43 e segg.

Terapia con oppioidi (p. es. morfina)

Gli oppioidi sono un gruppo di sostanze che possono legarsi con i recettori oppioidi (vedi

p. 13, meccanismi di difesa dal dolore).

Sono considerati oppioidi ad es. la morfina o la codeina, derivati naturali dell’oppio, principi attivi semisintetici, come il tramadolo o il Fentanyl, e le endorfine, prodotte naturalmente dall’organismo.

Si distingue tra:> oppioidi deboli (ad es.

tramadolo, codeina); spesso possono essere combinati con analgesici non oppioidi

> oppioidi forti (ad es. morfina, Fentanyl); possono anch’essi essere combinati con anal-gesici non oppioidi

Gli effetti indesiderati più frequentiVariano da farmaco a farmaco. Tutti gli oppioidi riducono la mo-tilità dell’intestino e causano così costipazione e, in taluni casi, inap-petenza.

Nei primi giorni di somministra-zione della terapia antalgica, si osservano spesso sonnolenza, difficoltà di concentrazione, nau-sea e vomito. Tali effetti collaterali normalmente regrediscono dopo alcuni giorni. Stati confusionali e allucinazioni sono rari.

Per informazioni su come gestire gli effetti collaterali rinviamo a pagina 43 e segg.

27Dolori da cancro e loro cura

Perplessità nei confronti della morfina e di altri oppioidi

Ancora oggi si possono osser- vare pazienti che soffrono di forti dolori che sarebbero curabili. Spesso ciò è riconducibile a paure diffuse o a perplessità nei con-fronti degli oppioidi e a una man-canza d’informazione.

Persino fra i medici, gli infermieri, i familiari e la popolazione in gene-rale persistono preconcetti, a sca-pito di chi soffre di dolori. È impor-tante eliminare le false credenze.

Non esiti a esternare le Sue per-plessità e paure, a porre domande. L’équipe curante Le darà volentieri tutte le spiegazioni necessarie.

Qui di seguito sfateremo le cre-denze più diffuse.

Preconcetto: Gli oppioidi comportano importanti effetti collateraliLa morfina e gli altri oppioidi sono molto meglio tollerati di altri farmaci antalgici forti, se corretta-mente somministrati.

Contrariamente ad altri analgesici, gli oppioidi non danneggiano i reni, il fegato, lo stomaco o l’inte-stino, neppure se assunti per un periodo prolungato.

All’inizio della terapia con oppioidi possono insorgere effetti indeside- rati, come nausea/vomito o stordi-mento (sedazione). Essi regredi-scono entro alcuni giorni, purché gli oppioidi siano correttamente somministrati.

La stitichezza, invece, è un effetto collaterale che permane per tutta la durata della terapia con oppio-idi. In compenso, tale disturbo è ben trattabile. L’impiego profilat-tico di lassativi è obbligatorio. I lassativi vanno assunti fin dall’ini-zio della terapia con oppioidi e con assoluta regolarità (vedi p. 44).

Le conseguenze di dolori non trat-tati sono ben più gravose degli effetti collaterali degli oppioidi: la sofferenza induce all’isolamento sociale e rende la malattia ancor più difficile da sopportare.

Preconcetto: Gli oppioidi creano dipendenzaL’obiettivo di una terapia con op-pioidi, come p. es. la morfina, è la massima riduzione possibile dei dolori. La dose minima necessaria è tarata in funzione della risposta antalgica e somministrata a inter-valli di tempo regolari.

La somministrazione di oppioidi può essere sospesa senza che insorgano sintomi di astinenza, a condizione che la loro dose sia ri-dotta gradatamente. Ciò può ren-

28 Dolori da cancro e loro cura

29Dolori da cancro e loro cura

dersi opportuno allorché i dolori regrediscono spontaneamente o sono controllabili con analgesici non oppioidi.

Nei tossicodipendenti gli oppioidi agiscono diversamente. La so-stanza stupefacente è iniettata in vena come dose unica, raggiunge velocemente il cervello produ-cendo così un effetto psicotropo che il tossicodipendente desidera riprovare. Questo meccanismo crea una dipendenza dalla quale è difficile liberarsi.

Esistono oggi preparati a effetto ritardato sotto forma di compresse, capsule, cerotti ecc., che rilasciano il principio attivo lentamente e in modo costante (vedi p. 40). Tali preparati «retard» non producono un effetto stupefacente.

Preconcetto: Gli oppioidi creano assuefazione La falsa credenza che gli oppioidi creino assuefazione, ossia che oc-corra aumentarne continuamente la dose perché l’organismo si abi-tuerebbe a ricevere una certa dose di oppiaceo e dopo qualche tempo si annullerebbe la sua efficacia, induce a non ricorrere «troppo presto» alla morfina o a qualsiasi altro oppiaceo. La paura di alcuni pazienti, familiari, medici e infer-mieri è che, se i dolori s’intensi- ficassero, non ci sarebbe più modo di combatterli.

In realtà, un incremento della dose non si rende necessario perché l’oppiaceo non fa più effetto, bensì per altri motivi: per esempio per-ché il tumore comprime un nervo oppure perché è cresciuto.

La dose e gli intervalli di assunzione degli oppioidi sono determinati individualmente e sulla base di un’accurata valutazione dei dolori (vedi pp. 37 sgg.). In questo modo si evita sia il sottodosaggio sia il sovradosaggio.

Inoltre, vi sono diversi oppioidi a disposizione: se con un oppioide non si riesce a controllare in modo soddisfacente i dolori, si può pro-vare con un altro oppioide.

Preconcetto: gli oppioidi alterano lo stato di coscienza Spesso la paura degli oppioidi con-duce a un controllo insufficiente dei dolori e quindi a insonnia. Una volta introdotti gli oppioidi nella terapia contro i dolori, il paziente accusa meno dolori o non ne accusa affatto, per cui recupera il sonno perduto. Si può essere indotti a dedurre da ciò che gli oppioidi ren-dano sonnolenti.

Di solito la sonnolenza che il pa-ziente accusa all’inizio della tera-pia con morfina o altri oppioidi è solo temporanea.

30 Dolori da cancro e loro cura

La dose e gli intervalli di assun-zione degli oppioidi sono fissati in maniera da non provocare alte- razioni dello stato di coscienza. Se la terapia è impostata a regola d’arte, il paziente non è obnubi- lato; non è nemmeno da escludere a priori che possa guidare.

In caso di progressione della ma-lattia o in seguito alle sequele della terapia oncologica, il paziente può manifestare sonnolenza, svoglia-tezza, apatia, senza che vi sia un legame causale con l’assunzione di oppioidi.

In presenza di dolori molto forti e quando la malattia è in uno stadio avanzato, si chiede al paziente se preferisce > essere pienamente vigile per

poter comunicare con i suoi familiari e, in compenso, sopportare i dolori oppure

> avere meno dolori o non averne del tutto e, in cambio, essere meno vigile

Preconcetto: Dio vuole mettermi alla prova o punirmiUn tempo, nella nostra cultura la malattia e la sofferenza erano con-siderate punizioni divine per errori commessi nel passato. C’era la convinzione che il dolore andasse sopportato per espiare le proprie colpe.

Benché questo modo di vedere le cose oggigiorno sia molto meno diffuso, il retaggio religioso e morale continua a influire sulla gestione del dolore, insieme alle convinzioni e alle esperienze per-sonali.

Tanto è vero che è ancora in uso l’espressione «sta patendo le pene dell’inferno», quando ci si riferisce a qualcuno che sta sopportando un grave dolore fisico o morale. La parola «pena» deriva dal latino poena che significa punizione per colpa commessa.

Si rivolga a un assistente spirituale di Sua fiducia, qualora fosse tor-mentato da dubbi di questo genere o qualcuno tenti di farla sentire in colpa nei confronti di Dio.

Preconcetto: oppioidi è sinonimo di morte prossimaC’è chi pensa che la morfina e gli oppioidi in generale siano il prelu-dio della fine. Questo non è vero: in qualsiasi stadio della malattia possono insorgere forti dolori che richiedono l’uso di oppioidi.

Per la terapia con oppioidi sono decisivi il tipo di dolori e la loro intensità, non lo stadio della ma-lattia.

31Dolori da cancro e loro cura

Gli ultimi giorni di vita del paziente possono essere caratterizzati da un’esacerbazione dei dolori che rende necessario incrementare la dose di morfina per alleviare i do-lori nella fase terminale. Ecco per-ché la morfina è spesso associata erroneamente alla morte.

Preconcetto: Gli oppioidi provocano una depressione respiratoriaPersino fra i medici, vi è chi pensa che gli oppioidi usati a scopo an-talgico inibiscano l’attività respira-toria. Questo non è vero: se impo-stata correttamente, una terapia antalgica con oppioidi non con- duce a un arresto respiratorio.

Prescrizione di oppioidi

Gli oppioidi sono i farmaci più importanti nella cura del dolore oncologico cronico.

La somministrazione degli oppioidi deboli come il tramadolo sottosta alla Legge sugli agenti terapeutici.

La somministrazione degli oppioidi forti come la morfina sottosta alla Legge federale sugli stupefacenti e sulle sostanze psicotrope. È previsto un modulo ufficiale per la prescrizione di tali farmaci.

La ricetta medica per oppioidi ha una validità di un mese, dopo di che deve essere rinnovata. Tuttavia, con la dovuta giustificazione, il medico ha la possibilità di prescrivere una dose maggiore affinché gli oppioidi bastino per tre mesi.

Avvisi per tempo il Suo medico se intende intraprendere un viaggio all’estero: non è autorizzata l’esportazione di oppioidi in quantità illimitata; inoltre, generalmente è richiesto un certificato medico. Le norme sull’importazione variano da Paese a Paese.

In caso d’incertezze, s’informi presso l‘Istituto svizzero per gli agenti terapeutici, Swissmedic (vedi p. 57).

Fonte: Ordinanza sul controllo degli stupefacenti, OCStup, 812.121.1, stato al 1° luglio 2011, artt. 41–43 e 45–49.

32 Dolori da cancro e loro cura

È vero invece che gli oppioidi, oltre che a scopo antalgico, sono impie-gati in caso di forte tosse o d’in-sufficienza respiratoria grave. Gli oppioidi riducono l’angoscia nel paziente dispnoico.

Terapia di supporto

La terapia di supporto serve a pre-venire o a lenire gli effetti collate-rali della terapia di base. Esempi:

Antiemetici(dal greco emesis = vomito)Gli antiemetici agiscono contro la nausea e il vomito.

Lassativi(dal lat. laxare = rilassare)I lassativi agiscono contro la stiti-chezza (costipazione).

Co-analgesiciAltri farmaci di supporto, chiamati co-analgesici, rafforzano l’efficacia terapeutica dei farmaci antalgici. Sono considerati co-analgesici i seguenti farmaci:

AntidepressiviL’indicazione principale di tali far-maci è il trattamento di stati de-pressivi. Tuttavia vi sono anche antidepressivi che leniscono il do-lore, riducono l’ansia (effetto an-siolitico) o favoriscono il sonno (effetto sedativo).

Nella terapia del dolore gli anti- depressivi agiscono più in fretta e già a dosi nettamente inferiori a quelle indicate per il trattamento della depressione.

Anestetici localiGli anestetici locali sono utilizzati per esempio contro i dolori pro-vocati da lesioni alle mucose orali oppure in caso di ricorso al blocco nervoso (vedi p. 22). Spe- cialmente in presenza di dolori neuropatici, gli anestetici loca-li possono essere applicati sulle parti doloranti anche sotto forma di cerotti (p. es. cerotti di lido- caina).

CortisoneIl cortisone è un ormone d’impor-tanza vitale che è prodotto dall’or-ganismo stesso, nella corteccia delle ghiandole surrenali (corti-sone naturale). Il cortisone può essere prodotto anche artificial-mente (cortisone sintetico). Tutte le sostanze che derivano dal corti-sone e che sono utilizzate a scopo terapeutico sono chiamate gluco- corticoidi, corticosteroidi o, in breve, steroidi.

In oncologia il cortisone è utiliz- zato soprattutto per la sua azione antinfiammatoria.

33Dolori da cancro e loro cura

Attorno alle metastasi, p. es. ce-rebrali o epatiche, spesso si for- mano edemi (raccolte di liquido nei tessuti) che possono provo- care dolori e altri disturbi. Il corti-sone riduce tali edemi.

Farmaci usati in caso di metastasi osseeIn presenza di metastasi ossee trovano applicazione i bifosfonati e, dal 2011, anticorpi che ne pre- vengono e ne limitano le se-

quele. Tali co-analgesici preser-vano il tessuto osseo contaminato dal tumore. Così facendo ridu- cono i dolori e prevengono le complicanze.

AnticonvulsiviGli anticonvulsivi o antiepilettici normalmente sono indicati in caso di crisi epilettiche. Gli anticonvul-sivi possono però essere utilizzati anche nel trattamento del dolore neuropatico (vedi p. 12).

Buono a sapersi> I co-analgesici hanno effetti collaterali, come p. es. secchezza

orale, stanchezza, ritenzione urinaria. La suscettibilità agli effetti collaterali e la gravità con la quale si manifestano varia molto da persona a persona.

> Assuma esclusivamente farmaci che Le sono stati prescritti dal medico. Si astenga anche dal prendere farmaci da banco, per il cui acquisto non è richiesta una ricetta medica. Possono sussistere delle incompatibilità tra i farmaci. Possono aggravarsi gli effetti collaterali o insorgerne dei nuovi. Ciò vale anche per i prodotti vegetali o detti «naturali».

> Generalmente non si può sapere con quale co-analgesico si ottengono i migliori risultati per il singolo paziente. Bisogna provare e, se necessario, reimpostare la terapia finché non si trova quella ottimale.

> Tenga al corrente il Suo medico sull’andamento dei dolori e sulla Sua risposta alla terapia antalgica affinché, se occorre, possa adeguarla.

34 Dolori da cancro e loro cura

35Dolori da cancro e loro cura

Terapia farmacologica dei dolori

In generale i dolori cronici richie-dono una terapia combinata. Per impostare una terapia di questo tipo occorrono conoscenze specia-listiche. Soprattutto gli ospedali si avvalgono pertanto di un approc-cio multidisciplinare, basato sulla collaborazione di diverse specia- lità come anestesiologia, cure pal-liative, psichiatria, reumatologia, per menzionarne solo alcune.

Anche i medici di famiglia colla-borano strettamente con i colleghi specializzati nella cura del dolore oncologico e ricorrono ai servizi di cure oncologiche o palliative a domicilio, quando sono confron-tati con complessi quadri di dolore (vedi p. 57). Una terapia indivi-dualizzata e condivisa dagli esperti è il presupposto fondamentale per un buon esito.

Raccomandazioni dell‘OMSGià anni fa l’Organizzazione mon-diale della sanità (OMS) emise rac-comandazioni per la terapia far-macologica dei dolori oncologici. Il cosiddetto schema a tre livelli ne è parte integrante.

L’obiettivo della terapia antalgica a tre livelli è di ottenere la massima riduzione dei dolori con il minimo di farmaci e di effetti collaterali. In altre parole: si tenta di evitare un sovradosaggio farmacologico.

Voglia notare il riquadro «Buono a sapersi» a pagina 36 e le spiega-zioni sui vari farmaci a pagina 25.

Schema a tre livelli dell’OMS A partire da pagina 25 trova det-tagli sugli analgesici non oppioidi, sugli oppioidi e sui co-analgesici.

Livello ILa terapia antalgica di livello 1 con- siste nell’impiego di un farmaco non oppioide contro particolari tipi di dolore oncologico fino al raggiungimento, se necessario, della dose massima consentita. Oltre la dose massima consentita aumenta il rischio che gli effetti collaterali diventino inaccettabili o incontrollabili, senza che au-menti l’efficacia del farmaco non oppioide.

Per i dolori neuropatici (vedi p. 12) e per i dolori di una certa intensità, spesso non è indicata la terapia antalgica di livello 1 e si introduce subito un oppioide di livello II o III, in combinazione con un co-anal-gesico.

Livello IISe la terapia antalgica di livello I non consente di controllare in mo-do soddisfacente il dolore, s’intro-duce un oppioide debole (ad es. Tramadolo) che si combina, di so-lito, con un farmaco di livello I.

36 Dolori da cancro e loro cura

Per gli oppioidi deboli di livello II è stabilita una dose giornaliera mas-sima consentita.

A seconda dell’intensità dei dolori, si tralascia la terapia antalgica di livello II e s’introduce fin dall’inizio un oppioide forte di livello III.

Livello IIIContro i dolori oncologici d’in-tensità medio-alta è indicato un oppioide forte (ad es. morfina, Fentanyl), eventualmente in com-binazione con un farmaco non oppioide di livello I.

Buono a sapersi

> Non è obbligatorio rispettare la successione numerica dei livelli prevista dallo schema dell’OMS.

> A qualsiasi livello appartenga la terapia antalgica prevista per Lei, Le sarà prescritta una terapia di supporto per il controllo degli effetti collaterali ed ev. un co-analgesico (vedi p. 32).

> Quando la terapia antalgica si protrae nel tempo, non appena si ottiene un controllo soddisfacente dei dolori, si passa, se possibile, a formulazioni retard (vedi riquadro a p. 40), ossia a preparati che rilasciano il principio attivo lentamente, su un arco di tempo più lungo.

> Gli oppioidi deboli, se altodosati, possono essere altrettanto efficaci degli oppioidi forti a basse dosi e comportare effetti collaterali paragonabili.

> È scettico nei confronti degli oppioidi? O lo sono i Suoi familiari? Ne parli con il Suo medico e legga a pagina 27 e segg. perché è utile superare eventuali preconcetti limitanti.

37Dolori da cancro e loro cura

Impostazione individuale, monitoraggio e rimo-dulazione della terapia

La risposta agli antidolorifici è indi-viduale. Di conseguenza, occorre tempo prima d’individuarne la dose e le cadenze di somministra-zione ottimali.

Per essere considerata ottimale, la terapia contro i dolori deve essere impostata> su misura per Lei > tenere conto dell’intensità e

del tipo di dolore di cui soffre Lei

> in modo tale che Lei la possa considerare efficace

Questa fase d‘impostazione della terapia è chiamata in gergo anche fase di titolazione.

Terapia di basePer combattere efficacemente i dolori e per prevenirne la ricom-parsa, è importante che assuma gli analgesici e i farmaci per il con-trollo degli effetti collaterali > nella combinazione e alle dosi

che Le sono state prescritte > rispettando gli orari indicati

dal medico > per tempo, ossia prima che

compaiano i dolori

Monitoraggio della terapia antidolorifica All’inizio della terapia antidolorifica e fino al raggiungimento di una certa stabilità, la risposta agli analgesici e i loro effetti colla- terali vanno monitorati giornalmente, poi settimanalmente. Più tardi si raccomanda di effettuare un controllo periodico ogni due, quattro settimane.

Informi il Suo medico qualora la terapia contro i dolori o contro gli effetti collaterali fosse inefficace. Non modifichi lo schema di terapia di Sua iniziativa, senza prima aver consultato il Suo medico.

Il dialogo tra medico e paziente è il presupposto fondamentale per un buon controllo dei dolori.

38 Dolori da cancro e loro cura

Quando si soffre di dolori cronici, è sbagliato aspettare di avere male prima di ricorrere agli anti-dolorifici. Così facendo, la concen-trazione dei farmaci nel sangue varia di continuo ed è difficil- mente monitorabile. Inoltre gli effetti collaterali sono più forti.

È importante sapere che si può chiedere al medico di fissare gli orari di somministrazione dei far-maci tenendo conto delle Sue abitudini, per esempio delle Sue attività quotidiane e del Suo ritmo sonno-veglia.

Farmaci di riservaÈ possibile che insorga un dolore episodico intenso, ossia che il do-lore di base, normalmente ben controllato, s’intensifichi tempo-raneamente (vedi p. 11).

Pertanto, in aggiunta alla terapia di base contro i dolori, il medico Le prescrive un analgesico che può prendere quando ne ha bisogno, ossia in caso di dolore episodico intenso. Gli analgesici di riserva agiscono più in fretta della terapia di base (a dipendenza del farmaco, entro 15–40 min.), ma fanno effet-to meno a lungo.

Buono a sapersi

> Nella misura del possibile, collabori all’impostazione di un‘efficace terapia antalgica, fornendo informazioni precise sui Suoi dolori, sulla Sua risposta agli antidolorifici e sui loro eventuali effetti collaterali. Si serva a tale scopo del diario del dolore (vedi p. 55), uno strumento per la raccolta sistematica di utili informazioni per il medico.

> In generale, la ricerca della terapia ottimale contro i dolori persi-stenti richiede tempo. Può accadere, per esempio, che non si azzecchi subito il farmaco o la combinazione di farmaci giusta oppure che occorra aggiustarne più volte le dosi.

> Può richiedere in qualsiasi momento un secondo parere. Il Suo medico curante non considererà ciò un segno di sfiducia nei suoi confronti, bensì un Suo legittimo diritto.

39Dolori da cancro e loro cura

Esempio di fase di titolazioneSi parte con una dose giornaliera di base possibilmente bassa.

Inoltre Le saranno prescritti far- maci di riserva che potrà assumere quando ne ha bisogno, ossia nel caso in cui la terapia di base non riducesse il dolore a un livello sop-portabile per Lei o fosse efficace solo temporaneamente. Se neces-sario, può ricorrere alla terapia di riserva fino a una volta all’ora.

Sulla base del diario del dolore e delle dosi di riserva di cui ha avuto bisogno, si procede quotidiana-mente all’aggiustamento della te-rapia antalgica di base (titraggio).

S’incrementa la dose fino al rag- giungimento dell’effetto desiderato o fino alla comparsa di effetti col-laterali inaccettabili per Lei. Se necessario, si cambia analgesico.

Gli effetti collaterali prevedibili, come la stipsi o la nausea, sono trattati in via preventiva fin dal primo giorno di terapia, ossia prima che insorgano.

Modalità di somministrazioneVi sono diverse vie di sommini-strazione dei farmaci antalgici.

Si privilegia la via di somministra-zione che lascia al paziente la mag-giore autonomia possibile, come quella orale o transdermica.

Si faccia spiegare dal medico quali sono le vie di somministrazione che entrano in linea di conto per Lei. Per Sua informazione preli- minare, qui di seguito sono som-mariamente descritti alcuni con-cetti fondamentali.

Somministrazione oraleSe possibile, i farmaci antalgici sono somministrati per via orale, ossia per bocca, sotto forma di compresse, gocce, capsule o so- luzioni (sospensioni). La som- ministrazione orale consente al paziente di mantenere una certa autonomia.

Somministrazione transdermicaAlcuni oppioidi sono disponibili sotto forma di cerotti, ossia nella formulazione transdermica a lento rilascio. Tali cerotti possono ri-manere in sede per alcuni giorni senza perdere la loro efficacia (vedi riquadro «formulazioni re-tard», p. 40).

40 Dolori da cancro e loro cura

Occorrono fino a dodici ore dalla prima applicazione, finché il cerotto agisca. Per assicurare la conti- nuità della copertura farmacolo-gica all’introduzione della formu-lazione transdermica, è quindi necessario somministrare un anal-gesico supplementare in questa fase transitoria di dodici ore. Vice- versa, l’azione antalgica del ce- rotto perdura per dodici ore dalla sua rimozione definitiva.

La formulazione transdermica è in- dicata specialmente per i pazienti la cui terapia contro i dolori è ben impostata e i cui dolori non pre-sentano variazioni significative d’intensità.

Si ricorre al cerotto anche in caso di nausea, vomito, disturbi alla deglutizione ecc., ossia quando non è possibile la somministra-zione orale.

Occorre tener conto del fatto che la temperatura influisce sull’assor-bimento del principio attivo attra-verso la pelle. In caso di febbre, infiammazioni cutanee o pelle sot-tile l’assorbimento può risultare eccessivo. Se il cerotto è applicato su una porzione di pelle molto pelosa oppure in caso di forte sudorazione, l’assorbimento può essere irregolare.

Formulazioni retardLe formulazioni retard (dal lat. retardare = ritardare, trattenere) rilasciano i principi attivi lentamente. Gli analgesici a lento rilascio sono disponibili sotto forma di compresse, capsule o cerotti e sono contrassegnati con la dicitura «retard» in coda al nome del prodotto indicato sulla confezione.

Molti analgesici retard non possono essere frantumati con il mortaio perché perderebbero così il loro effetto prolungato.

Nella fase di ricerca della dose ottimale per l’oppioide a lento rilascio, i dolori vanno controllati con un oppioide a rilascio immediato.

41Dolori da cancro e loro cura

Somministrazione rettaleGli analgesici possono essere som- ministrati per via rettale, sotto forma di supposte, allorché non è pos-sibile la somministrazione orale a causa di disturbi nel cavo orale.

La somministrazione rettale è con-troindicata in presenza di partico-lari tipi di tumore (p. es. tumori ginecologici o urologici), in caso di diarrea, d’infiammazioni dell’ano o del retto, di elevato rischio d’in-fezioni ecc.

Contrariamente alla somministra- zione orale e transdermica, la somministrazione rettale limita l’autonomia del paziente. La via di somministrazione rettale non è pertanto indicata nel caso di dolori cronici.

Somministrazione continua sottocutanea, venosa o intratecaleUn apparecchio elettronico, con-nesso a una siringa, inietta i far-maci alla velocità preimpostata

È importante attenersi alle dosi e alle modalità di somministra-zione prescritte Assuma i farmaci come da prescrizione: se, per esempio, è indicato che le compresse vanno fatte sciogliere sotto la lingua, occorre attenersi alla via di somministrazione sublinguale.

Controlli anche se sono specificati i tempi di somministrazione del farmaco (prima, durante o dopo i pasti).

Si attenga inoltre alle dosi e agli intervalli prescritti tra una somministrazione e l’altra. Assumendo il farmaco troppo presto potrebbero intensificarsi gli effetti collaterali, mentre ritardandone l’assunzione potrebbero aggravarsi i dolori.

Non esiti a chiedere spiegazioni qualora la prescrizione medica non Le fosse chiara.

42 Dolori da cancro e loro cura

e in maniera continua attraverso un ago posizionato sotto la pelle e fissato con un cerotto oppure attraverso un catetere venoso centrale o un sistema port-a-cath.

Al posto dell’apparecchio elettro-nico si può usare un elastomero, una sorta di palloncino riempito di farmaci, che si svuota in modo controllato.

Tale via di somministrazione è indicata, per esempio, in caso di difficoltà a deglutire compresse e capsule. Il paziente è così libero di svolgere le normali attività senza alcun impedimento.

Più raro è il ricorso alla sommini-strazione intratecale (attraverso il liquido cerebrospinale) e alla somministrazione epidurale (nello spazio compreso tra le pareti del canale vertebrale e la dura madre). Il catetere può essere impiantato chirurgicamente in maniera permanente, in vista di un‘analgesia prolungata.

Iniezioni unicheNell’ambito della terapia del do- lore cronico, le iniezioni in bolo sono somministrate soltanto in casi eccezionali.

Vi sono rimedi contro gli effetti collaterali

> Prima di assumere un analgesico, s’informi sui suoi possibili effetti collaterali. Avvisi il Suo medico qualora ne accusasse. In degenza, può chiedere consiglio anche alla Sua infermiera di riferimento.

> Vi sono misure preventive e di supporto contro gli effetti colla-terali.

> Se gli effetti collaterali non sono controllabili, nella maggior parte dei casi è possibile cambiare tipo di analgesico.

> In taluni casi, si può provare a ridurre la dose. A volte ciò produce una diminuzione degli effetti collaterali senza comportare un aumento dei dolori.

> In tal altri casi, basta passare a un’altra via di somministrazione.

43Dolori da cancro e loro cura

Effetti collaterali più frequenti degli analgesici La maggior parte degli analgesici usati in oncologia possono com-portare effetti collaterali. La proba-bilità che si verifichino, il modo in cui si manifestano e la loro gravità dipende da più fattori: per esem-pio dalla malattia di base, dal qua-dro di dolore, dalle condizioni ge-nerali del paziente, dalle dosi ecc.

Leggere il bugiardino, il foglietto illustrativo allegato ai farmaci, può essere sconcertante. Tanto più che è difficile valutare il rischio indivi-duale di accusare i possibili effetti collaterali elencati.

Ne parli con il Suo medico. Sa-rebbe peccato se non prendesse i farmaci contro i dolori per paura dei loro possibili effetti collaterali. Non è detto, infatti, che ne debba per forza accusare. Inoltre, vi sono effetti collaterali ben trattabili.

Il Suo oncologo, un medico spe-cialista nella terapia del dolore o un palliativologo (vedi p. 57) pos-sono consigliarLa e farLe una pro-posta terapeutica. L’obiettivo è di trovare un equilibrio tra un soddi-sfacente controllo dei dolori e una tollerabilità accettabile.

Gestione degli effetti collaterali

Disturbi gastrointestinaliNausea e vomito, bruciori di stomacoAlcuni analgesici, specialmente gli oppioidi, nei primi giorni di som-ministrazione possono provocare nausea e vomito. Generalmente la nausea e il vomito si risolvono entro una settimana.

Gli analgesici di livello I come gli antinfiammatori non steroidei e l’acido acetilsalicilico possono causare acidità o bruciore di sto-maco. Una chemioterapia conco-mitante può aggravare tali sintomi poiché può ledere la mucosa ga-strica.

Anche mangiare di fretta o inge-rire insieme precisi alimenti come per esempio caffè o tè nero con pasticcini può provocare acidità o bruciore di stomaco.

Come può aiutarsi il paziente stesso> Assuma in via profilattica

l’antiemetico che Le è stato prescritto dal medico. Un antiemetico è un farmaco in grado d’impedire la comparsa della nausea e del vomito.

44 Dolori da cancro e loro cura

> Consulti il Suo medico qualora soffrisse di nausea e/o vomito malgrado stia assumendo l’antiemetico prescrittoLe oppure dopo che l’antiemetico è stato sospeso. Vi sono diversi tipi di antiemetici. Qualora tutti si rivelassero inefficaci, può essere opportuno verifi-care se un altro analgesico sia meglio tollerato.

> Chieda al Suo medico se un farmaco contro l’acidità di stomaco possa contribuire ad alleviare la nausea e/o il vomito. Chieda inoltre di essere indiriz-zato a una dietista diplomata qualora intendesse modificare le Sue abitudini alimentari.

> Spesso i rimedi casalinghi come le tisane (ad es. camo-milla, finocchio/anice/cumino) o esercizi di rilassamento alleviano il bruciore di stomaco.

> Consulti a tale proposito l’opuscolo «Difficoltà di ali-mentazione legate al cancro» (vedi p. 58).

StitichezzaSimultaneamente alla prescrizione di oppioidi (morfina, Fentanyl ecc.) vanno sempre prescritti lassativi.

Anche i psicofarmaci, i chemiotera- pici e gli antiemetici sono spesso costipanti.

Come può aiutarsi il paziente stesso> L’impiego profilattico di lassa-

tivi in concomitanza con una terapia antalgica con oppioidi è obbligatorio.

> È essenziale che il medico Le prescriva la combinazione di lassativi raccomandata, da abbinare alla terapia con oppioidi. Assuma scrupolosa-mente i lassativi secondo prescrizione, dal primo giorno di terapia con oppioidi. Molti lassativi comunemente usati non sono indicati per la profi-lassi della stitichezza indotta dagli oppioidi.

> Si muova nella misura delle Sue possibilità. Il movimento favorisce il transito delle feci.

> In caso di stitichezza refrat-taria al trattamento con lassa- tivi, può rendersi necessario il ricorso a un enteroclisma o alla rimozione manuale dei fecalomi.

> Consulti a tale proposito anche l’opuscolo «Difficoltà di ali-mentazione legate al cancro» (vedi p. 58).

45Dolori da cancro e loro cura

Buono a sapersiNei pazienti in terapia con oppioidi sono controindicati gli agenti ricchi di fibre. Infatti, per essere efficaci, questi lassativi richiedono un apporto di liquidi che la maggior parte dei pazienti non riesce ad assumere.

Le abitudini del paziente sono il dato di riferimento più attendibile per stabilire la presenza di stiti-chezza. Infatti, la frequenza della defecazione e la consistenza abi-tuale delle feci variano da indi- viduo a individuo.

StanchezzaAll’inizio di una terapia antalgica con oppioidi spesso i pazienti sof-frono di sonnolenza e si sentono svogliati. Anche un incremento della dose degli oppioidi può avere un effetto sedativo.

Ciò è dovuto in parte al fatto che il paziente ricupera il sonno arre-trato che ha accumulato quando i dolori gli impedivano di dormire sonni tranquilli.

Se l’oppioide è associato a un anti-depressivo, l’effetto sedativo può essere ancora più forte. Lo stato di sedazione (dal latino sedare = calmare) di solito si risolve entro alcuni giorni.

Possibili misure> Si rivolga al Suo medico

qualora l’effetto sedativo non si fosse affievolito entro una settimana e Lei si sentisse sempre ancora molto stanco.

> Chieda consiglio alla Sua infer-miera di riferimento in merito al Suo aumentato fabbisogno di sonno.

> Si conceda il riposo di cui ha bisogno.

> Se possibile, esca all’aria aperta e faccia del movimento.

> Consulti a tale proposito gli opuscoli «Senza forze» e «Attività fisica e cancro» (vedi p. 58).

Disturbi della boccaUn‘infiammazione delle mucose della bocca (mucosite, stomatite), disturbi della deglutizione e sec-chezza del cavo orale (xerostomia) sono frequenti complicanze orali della radioterapia della regione testa/collo e della chemioterapia. La secchezza orale può essere indotta anche dagli analgesici oppioidi.

Informi il medico e chieda misure lenitive, qualora accusasse distur-bi della bocca.

46 Dolori da cancro e loro cura

Alimentarsi per via normale diven-ta difficile e, in casi gravi, persino impossibile, se si accusa bruciore o dolore alla masticazione e alla deglutizione. È importante inter-venire sui disturbi della bocca per salvaguardare la qualità di vita.

Un anestetico locale può lenire i dolori al cavo orale. Inoltre, i far-maci che assume contro i dolori legati alla malattia oncologica sono efficaci anche contro questo tipo di dolori.

Come può aiutarsi il paziente stesso Nell‘opuscolo «Difficoltà di alimen- tazione legate al cancro» (vedi p. 58) trova vari suggerimenti utili e consigli sull’igiene orale. L’igiene orale è molto importante per prevenire e curare i disturbi orali.

> Chieda consiglio alla Sua infermiera di riferimento, specialmente in merito all’igiene orale. In caso di bisogno, chieda un consulto dietetico (vedi p. 57).

> In condizioni di secchezza orale, scelga preferibilmente cibi «umidi», creme, salse, minestre e simili.

> Sorseggi costantemente dell’acqua, anche durante i pasti.

> Provi a succhiare di tanto in tanto cubetti di ghiaccio, inumidisca spesso le labbra e la lingua.

Altri effetti collateraliGiramenti di testa, forte sudora-zione, edemi (ritenzione idrica; in particolare, gambe e braccia gonfie e pesanti) sono sequele generalmente riconducibili al-la malattia oncologica e alla tera-pia; di solito non hanno nulla a che vedere con la terapia antalgica.

Chieda al Suo medico o alla Sua infermiera di riferimento cosa si possa fare contro tali disturbi.

47Dolori da cancro e loro cura

Convivere con il cancro

Oggigiorno le persone con una dia-gnosi di cancro in generale vivono più a lungo e godono di una qua-lità di vita migliore di un tempo. Spesso, tuttavia, le terapie sono lunghe e pesanti. Alcuni riescono a conciliare le terapie con la loro abituale routine quotidiana. Per altri invece ciò non è possibile.

Ascoltare se stessiSi prenda tempo per adattarsi alle mutate circostanze. Cerchi di capire cosa contribuisce a migliorare la Sua qualità di vita. Questi interro-gativi potrebbero aiutarLa a fare più chiarezza:

> Che cosa conta di più per me in questo momento?

> Di cosa ho bisogno?> Come posso ottenere ciò

di cui ho bisogno?> Chi potrebbe aiutarmi?

Una volta concluse le terapie, non è sempre facile tornare alla pro-pria vita di tutti i giorni. Per orien-tarsi è importante rendersi conto quali siano le proprie esigenze. A tale proposito trova utili informa-zioni in questo opuscolo e special-mente nella sua appendice.

Comunicare con gli altriCosì come ognuno affronta a modo suo le questioni esistenziali, ogni

paziente ha il proprio modo di vi-vere la malattia. Gli atteggiamenti possono essere i più disparati e spaziare da «Andrà tutto bene», a «Basta che vada tutto bene», fino a «Ormai non c‘è più niente da fare» o «Sento che debbo morire».

Il cancro incute paura, indipenden-temente dalla prognosi.

Alcuni non vogliono o non osano parlare delle proprie angosce, in-quietudini e preoccupazioni. Altri invece sentono il bisogno di confi-darsi con qualcuno. Altri ancora si aspettano che sia il loro entourage a rompere il ghiaccio e sono de- lusi se ciò non accade. Non ci sono regole valide per tutti. Ciò che una data persona considera utile, agli occhi di un’altra può apparire del tutto sconveniente.

Chiedere aiutoNon esiti a usufruire delle molte- plici offerte di sostegno. Chieda consiglio al Suo medico o all’équipe curante. Le saranno proposte e prescritte misure di sostegno rico-nosciute dalla cassa malati.

La lega cantonale contro il cancro e il Servizio sociale dell’ospedale sono al Suo servizio per questioni psicosociali e per domande riguar-danti la riabilitazione oncologica.

48 Dolori da cancro e loro cura

49Dolori da cancro e loro cura

Questionario per l’accertamento del dolore

In preparazione alla visita medica, può rispondere alle seguenti domande. Quanto più precise saranno le Sue risposte, tanto più efficace sarà il colloquio con il medico.

Del resto è utile che anche il me- dico stesso si serva di un questio-nario anamnestico per raccogliere sistematicamente, con il Suo aiuto, informazioni sui Suoi dolori.

Trova un questionario di auto- valutazione dei dolori anche sul sito della Lega contro il cancro: www.dolori.ch. Può compilarlo online, stamparlo e portarlo con sé quando si recherà dal medico.

A partire da pagina 15 trova ulte-riori informazioni utili sull’accer-tamento del dolore.

Data della compilazione:

Da quando ha dolori?

da

Riconosce una certa ritmicità dei dolori?

sì, più precisamente

no

Con quale frequenza si manifestano i dolori?

sono costanti

a intervalli di

minuti

ore

giorni

50 Dolori da cancro e loro cura

Quando i dolori raggiungono la loro massima intensità?

di giorno

di notte

Quando i dolori sono minimi?

soprattutto di giorno

soprattutto di notte

Quanto sono forti i Suoi dolori?Se non dispone di uno strumento per la misurazione del dolore, in- dichi con una barra trasversale l’intensità del dolore che prova in questo momento.

Nessun dolore

dolori insoppor-tabili

Come descriverebbe i Suoi dolori? Può segnare con una crocetta anche più di una variante.

I miei dolori sono

pulsanti, martellanti irradianti

a scossa elettrica, lancinanti associati a nausea

pungenti terrificanti

trafittivi brutali

crampiformi

brucianti

sordi

trapananti

taglienti

51Dolori da cancro e loro cura

Che cosa allevia o acutizza i Suoi dolori?

I dolori I dolori Nessun aumentano diminuiscono influsso

Attività fisica pesante

Attività fisica leggera

Stare seduti

Stare in piedi a lungo

Muoversi, camminare a lungo

Stare sdraiati a lungo

Masticare

Deglutire

Andare di corpo

Urinare

52 Dolori da cancro e loro cura

Vi sono precise circostanze che influiscono sui dolori?

I dolori I dolori Nessun aumentano diminuiscono influsso

Caldo

Freddo

Umidità

Cambiamenti meteorologici

Paura del dolore

Scoraggiamento

Nervosismo, tensione

Tranquillità, rilassamento

Distrazione

Assume farmaci contro il dolori?

no

sì, ossia

da

Assumo i farmaci antalgici secondo uno schema, più precisamente

(p. es. alle ore 9 e 21).

Assumo i farmaci antalgici quando ho dolori.

53Dolori da cancro e loro cura

In quale misura i dolori sono limitanti per Lei?

Non mi sento assai estremamente limitato limitato limitato

Attività in generale

Faccende domestiche

Stato d’animo

Mobilità

Rapporti sociali

Sonno

Gioia di vivere

Quanto efficaci sono gli analgesici che assume?

sono sempre efficaci

non sono sempre efficaci

non sono mai serviti a nulla

Soffre di effetti collaterali che riconduce ai farmaci antalgici?

no

54 Dolori da cancro e loro cura

Ha trovato altri modi per combattere o «dimenticare» i dolori? (p. es. esercizi di rilassamento, applicazioni fredde/calde, agopuntura ecc.)

no

sì, più precisamente:

Possibili fattori psicosociali

La diagnosi di cancro, il suo impatto sulle abitudini e sulla qualità di vita, sulle condizioni psicofisiche, l’incertezza sul futuro, sentimenti di rassegnazione o di colpa, la solitudine, l’insonnia, la spossatezza, le paure, le ansie, le preoccupazioni, problemi finanziari, familiari e relazionali possono influire sulla percezione del dolore abbassando la cosiddetta soglia del dolore.

Ciò non significa che tali fattori siano all’origine dei Suoi dolori. Se ignorati o rimossi, essi possono tuttavia aumentare la Sua sensibilità al dolore e diminuire l’efficacia della terapia antalgica.

Discuta con il Suo medico anche di problemi di natura emotiva.

Se ne sente il bisogno, può chiedere al medico o all’équipe curante di essere seguito da uno psiconcologo oppure può usufruire delle offerte di sostegno proposte dalla lega cantonale contro il cancro (vedi pp. 56 sgg.).

Dolori da cancro e loro cura

Diario del dolore

In certi casi, specialmente nella fase di aggiustamento della tera-pia antalgica, è opportuno regi- strare l’andamento del dolore, compilando il cosiddetto diario del dolore. Il diario del dolore Le sarà consegnato dal medico o fornito gratuitamente dalla Lega contro il cancro (vedi p. 58).

Nel diario del dolore può anno- tare, o far annotare da qualcuno, fra l’altro:> i farmaci che Le sono stati

prescritti, le dosi e gli intervalli di assunzione

> a che ora ha preso i farmaci della terapia di base e a che ora ha preso i farmaci di riserva

> se i farmaci che ha assunto hanno fatto effetto oppure no

> l’orario d’insorgenza, la durata e l’intensità di eventuali dolori refrattari alla terapia antalgica

> eventuali effetti collaterali della terapia antalgica

> eventuali misure concomitanti (applicazioni calde o fredde ecc.)

Questo strumento di valutazione del dolore consente di verificare l’efficacia della terapia farmacolo-gica contro i dolori e d’individuare metodi non farmacologici per il controllo del dolore che potrebbe-ro arrecare sollievo.

Se è soddisfatta della terapia con-tro i dolori che sta seguendo, non è necessario che compili il diario del dolore.

15

14

Data

Giorno della settimana

Ora

10

9

8

7

6

5

4

3

2

1

0

dolori

insopportabili

nessun dolore

Sca

la d

i val

utaz

ione

del d

olor

e

C

D

E

F

G

Esempio

immaginario

Diario del dolore

Nome:

Cognome:

B

A

aprire p.f.

4.3. 7.3.

Do Me

10.00 11.00 16.30 17.30 5.00 6.00

X X X

X

X X

chinandomi a letto

Oxycontin ret. cp. 10 mg, 2x1 08.00 / 20.00

Ibuprofen ret. cp. 800 mg, 2x1 08.00 / 20.00

Oxynorm soluzione 0,5 ml (5 mg) se dolori X X

Paracetamol 2 cp. da 500 mg se dolori ossei X

Paspertin 20 gocce se nausea X

Motilium cp. 3x1 08.00/14.00/20.00 contro nausea

Movicol bustina 1x al di 20.00 contro stipsi

capogiri molto triste nausea

Martedì

MarcoBernasconi

Osservazioni:

Terapia di base:

Terapia di riserva:

Terapia di supporto:

Effetti secondari, stato d’animo:

Feci:

55

Esempio fittizio di un diario del dolore

56 Dolori da cancro e loro cura

Appendice

Chieda consiglioEquipe curanteL’équipe curante può consigliare cosa fare in caso di disturbi legati alla malat-tia e alle terapie. Rifletta anche Lei su possibili misure in grado di lenire i Suoi sintomi, di rinvigorirLa e di favorire la Sua riabilitazione.

Sostegno psico-oncologicoUna malattia oncologica non ha riper-cussioni solo fisiche, ma anche psi- chiche che possono manifestarsi attra-verso stati di ansia, di tristezza o di depressione.

Se sentisse che il carico emotivo della malattia sta per diventare troppo pe-sante per Lei, chieda di poter usufruire di un sostegno psico-oncologico. Uno psico-oncologo accoglie la sofferenza psichica dei malati di cancro e dei loro cari, li aiuta a riconoscere modalità utili nell’affrontare e nell’elaborare le espe-rienze legate alla malattia.

Varie figure professionali possono offrire un sostegno psico-oncologico (p. es. medici, psicologi, infermieri, assistenti sociali, teologi ecc.). L’essenziale è che abbiano esperienza nella presa a carico di pazienti oncologici e dei loro familiari e che abbiano seguito una formazione che abiliti a tale ruolo.

Lega contro il cancroLe leghe cantonali e sovracantonali consigliano, accompagnano e sosten-gono i malati e i loro familiari in tutte le fasi della malattia. Offrono aiuto pra-tico per risolvere problemi organizzativi (p. es. servizio trasporti), aiuti finanzia-ri in situazioni di disagio economico legato alla malattia nonché consulenza

assicurativa e orientamento in ambito giuridico. Forniscono materiale infor-mativo. Organizzano gruppi di auto- aiuto e corsi. Indirizzano agli specialisti (p. es. nei campi delle terapie comple-mentari, della psico-oncologia ecc.).

Linea cancro 0800 11 88 11Le operatrici specializzate della Linea cancro Le offrono un ascolto attivo, rispondono alle Sue domande sui mol-teplici aspetti della malattia, La orien-tano verso altre forme di sostegno consone ai Suoi bisogni, accolgono le Sue paure e incertezze, il Suo vissuto di malattia. Le chiamate al numero verde e le consulenze telefoniche sono gratuite.

Malati di cancro: come dirlo ai figli?Una delle prime domande che si pone un genitore che riceve una diagnosi di cancro è «Come faccio a dirlo ai miei figli?»

Il pieghevole intitolato «Malati di cancro: come dirlo ai figli?» vuole aiutare i geni-tori malati di cancro in questo difficile e delicato compito. Contiene anche consi-gli per gli insegnanti. Inoltre, chi volesse approfondire l’argomento può leggere l’opuscolo intitolato «Se un genitore si ammala di cancro – Come parlarne con i figli?» (vedi p. 58).

Guida cancroLa «Guida cancro» della Lega contro il cancro è un albo virtuale per la divul-gazione di servizi psicosociali offerti in Svizzera: www.legacancro.ch/guida-cancro. Il sito informa su corsi, servizi di consulenza ecc. volti a salvaguardare la qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari e a facilitare loro la convivenza con il cancro nella quotidianità.

57Dolori da cancro e loro cura

Seminari di riabilitazioneSotto il motto «Scoprire nuovi orizzonti» la Lega contro il cancro tiene seminari di riabilitazione in diverse località della Svizzera: www.legacancro.ch/riabilita-zione e programma corsi nell’opuscolo «Scoprire nuovi orizzonti» (vedi p. 59).

Altri malati di cancroIntrattenersi con persone accomunate da uno stesso vissuto può infondere coraggio e aiutare a sentirsi meno soli. Può essere utile confrontare il proprio modo di far fronte a determinate situa-zioni con le modalità di gestione della malattia o del lutto adottate da altri. Ognuno deve comunque fare le proprie esperienze e scegliere le strategie più consone alla propria personalità. Non c’è, in effetti, un modo giusto o sbagliato di vivere la malattia.

Piattaforme virtuali di scambioChi sente l’esigenza di condividere le proprie esperienze legate alla malattia può usufruire della piattaforma virtuale di scambio, moderata dalle operatrici della Linea cancro www.forumcancro.ch.Anche l’Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici (AIMaC) ha aperto un forum di discussione per i pazienti e i loro familiari: http://forum-tumore.aimac.it

Gruppi di autoaiutoPartecipando agli incontri delle asso-ciazioni di autoaiuto (vedi p. 61), si ha l’opportunità di parlare con persone che hanno vissuto o stanno vivendo un’esperienza analoga alla propria e di scambiarsi informazioni di vario tipo. Si informi presso la Sua lega cantonale o sovracantonale se vi sono gruppi di

autoaiuto o gruppi parola che si riuni-scono nelle Sue vicinanze e sull’offerta di corsi per malati di cancro e i loro familiari.

Servizi di Assistenza e di Cura a Domicilio (SACD) o Spitex per malati di cancroVi sono servizi di assistenza e cura a domicilio o spitex specializzati nella presa a carico del paziente oncologico. Prenda contatto con la Lega contro il cancro per ottenerne gli indirizzi.

Tali organizzazioni intervengono in qualsiasi fase della malattia. Le offrono la loro consulenza e il loro sostegno al Suo domicilio, tra un ciclo di terapia e l'altro e una volta conclusa la terapia, fra l'altro, nella gestione degli effetti collaterali.

Consulenza dieteticaMolti ospedali dispongono di un servi-zio di dietetica. Sul territorio operano dietiste e dietisti indipendenti che, in generale, collaborano con i medici e sono membri dell’ASDD Associazione Svizzera Dietiste-i-diplomate-i SSS/SUPAltenbergstrasse 29Casella postale 6863000 Berna 8Tel. 031 313 88 [email protected]

Sul sito dell’ASDD può cercare un/una dietista diplomato/a per cantone, loca- lità o codice di avviamento postale: www.svde-asdd.ch → Für Ärztinnen und Ärzte → Freipraktizierende Ernährungs-berater/innen

58 Dolori da cancro e loro cura

palliative chPresso il segretariato dell’Associazione Svizzera per la medicina, la cura e l’ac-compagnamento palliativi e sul sito dell'associazione trova gli indirizzi delle sezioni cantonali di palliative ch e degli enti erogatori di cure palliative che ope-rano nella sua zona.

palliative chBubenbergplatz 113011 BernaTel. 044 240 16 [email protected]

Swissmedic – Istituto svizzero per gli agenti terapeuticiGli analgesici a base di oppioidi forti, come per esempio la morfina, sotto-stanno alla legge sugli stupefacenti. All’estero la regolamentazione è simile. Chi lascia i confini nazionali deve per-tanto attenersi alle disposizioni in mate-ria d’importazione e di esportazione di farmaci stupefacenti.

Per chiarimenti, si rivolga in prima istan-za al Suo medico curante e in seconda istanza alla Swissmedic> Tel. 031 324 91 88> [email protected]

Su www.swissmedic.ch → Autorizza-zioni d‘esercizio → Stupefacenti trova informazioni sulla legislazione in mate-ria, indicazioni destinate ai viaggiatori, domande frequenti e risposte, moduli, liste di controllo ecc.

Prestazioni assicurativeLe spese di cura in caso di cancro sono rimborsate dall’assicurazione malattie obbligatoria di base (LAMal), a condi-zione che risultino da modalità terapeu-

tiche riconosciute risp. che il farmaco figuri nel cosiddetto Elenco delle spe-cialità dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Chieda al Suo medico curante di informarLa compiutamente a tale proposito.

L’assicurazione malattie obbligatoria di base (LAMal ) e le assicurazioni integra-tive non garantiscono la copertura delle spese dovute a consulti o a trattamenti aggiuntivi non medici nonché a lungo-degenze. Verifichi la Sua copertura assicurativa prima di sottoporsi a qual-siasi terapia oppure chieda alla Sua équipe curante o alla lega contro il cancro del Suo Cantone di residenza di farlo per Lei.

Verifichi preventivamente se l’assicu-razione malattie obbligatoria di base (LAMal) o l’assicurazione integrativa garantisce la copertura delle spese dovute a consulti o a trattamenti aggiun-tivi non medici nonché a lungodegenze.

Legga anche l’opuscolo «Cancro – le prestazioni delle assicurazioni sociali?».

Opuscoli della Lega contro il cancro

> Diario del dolore Ascolto i miei dolori Strumento di valutazione del dolore

e di monitoraggio dell’efficacia della terapia antalgica

> DOLOMETER®VAS Strumento per la misurazione

dell’intensità del dolore con indicatore scorrevole

59Dolori da cancro e loro cura

> Terapie medicamentose dei tumori Chemioterapia, terapia antiormonale,

immunoterapia

> La radioterapia

> Senza forze Cause e gestione della stanchezza

associata al cancro

> Difficoltà di alimentazione e cancro

> Il cancro e la sessualità femminile

> Il cancro e la sessualità maschile

> Il linfedema e il cancro

> Attività fisica e cancro Riacquistare fiducia nel proprio corpo

> La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Consigli e suggerimenti da capo a piedi

> Alternativi? Complementari? Rischi e benefici di metodi non

provati in oncologia

> Accompagnare un malato di cancro Una guida per familiari e amici

> Se un genitore si ammala di cancro Come parlarne con i figli?

> Malati di cancro: come dirlo ai figli? Un’informazione per i genitori con

consigli per i docenti Volatino di 8 pagine

> Cancro – le prestazioni delle assicurazioni sociali

> Scoprire nuovi orizzonti – Seminari di riabilitazione

Programma annuale proposto dalla Lega contro il cancro

> Rischio di cancro ereditario Una guida per le famiglie in cui le

malattie tumorali sono frequenti

> Direttive anticipate della Lega contro il cancro

Fr. 15.– o download gratuito da www.legacancro.ch/direttiveanticipate

> Cancro – quando le speranze di guarigione svaniscono

Guida alle offerte di sostegno nell’ambito delle cure palliative

Modalità di ordinazione> Lega cantonale contro il cancro> Telefono 0844 85 00 00> [email protected]> www.legacancro.ch/opuscoli

Sul sito www.legacancro.ch/opuscoli trova tutte le pubblicazioni disponibili presso la Lega contro il cancro. La mag-gior parte delle pubblicazioni sono gra-tuite e sono fornite per posta o possono essere scaricate da internet. Sono offer-te dalla Lega svizzera contro il cancro e dalla lega del Suo cantone di residenza. Ciò è possibile soltanto grazie ai gene-rosi donatori.

Il Suo parere ci interessaSul sito www.forumcancro.ch può esprimere la Sua opinione sugli opu-scoli della Lega contro il cancro compi-lando un breve questionario. La ringra-ziamo fin d’ora per il Suo riscontro.

60 Dolori da cancro e loro cura

Opuscoli di altre organizzazioni

«La terapia del dolore», 2010, libretto della Collana del Girasole a cura dell’As-sociazione italiana malati di cancro, parenti e amici (AIMaC): http://www.aimac.it«Terapia oncologica nell’ambito di uno studio clinico», 2009, opuscolo informa-tivo per pazienti oncologici e loro paren-ti, ottenibile presso il Gruppo Svizzero di Ricerca Clinica sul Cancro (SAKK), tel. 031 389 91 91, email [email protected], o scaricabile da internet: http://sakk.ch/it/page/61

Internet (in ordine alfabetico)

Italianowww.sportellodolore.netAzienda ospedaliera San Giovanni Bat-tista di Torino, Unità Operativa di Tera-pia del Dolore e Cure palliative.www.sicp.itSocietà italiana di cure palliative.www.salus.itForum sul dolore.www.forumcancro.chPiattaforma virtuale di scambio della Lega contro il cancro.www.legacancro.chSito della Lega svizzera contro il cancro e link ai siti delle leghe cantonali.www.legacancro.ch/migranti Schede informative in albanese, porto-ghese, serbo-croato-bosniaco, spagnolo, turco e in parte anche in inglese su al-cuni frequenti tipi di cancro e sulla pre-venzione. La varietà degli argomenti e delle lingue sarà via via ampliata.

www.legacancro.ch/guidacancroAlbo virtuale per servizi psicosociali, corsi e manifestazioni.www.aisd.itAssociazione italiana per lo studio del dolore.www.palliative.chAssociazione svizzera per la medicina, la cura e l’accompagnamento palliativi.www.acsi.chL’associazione consumatrici e consu-matori della Svizzera italiana ha ripreso l’attività dell’Associazione Pazienti della Svizzera Italiana, scioltasi nel 2009.www.psycho-onkologie.chSocietà Svizzera di Psico-Oncologia.www.dolori.chSito della Lega svizzera contro il cancro.www.swissmedic.ch → Autorizzazioni d’esercizio → StupefacentiL’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici fornisce moduli e liste di controllo, informa sulle norme vigenti per viaggi all’estero.

Inglesewww.cancer.gov/cancertopics/coping → physical effects → painNational Cancer Institute, USA.www.macmillan.org.uk/Cancerinfor-mation → Living with and after cancer → Symptoms & Side effects → PainA non-profit cancer information service.

Fonti

La Lega contro il cancro attinge alle pub-blicazioni e ai siti internet menzionati in questo opuscolo quali fonti d’informa- zione. I siti indicati corrispondono a grandi linee ai criteri di qualità della Health On the Net Foundation e sono pertanto conformi al cosiddetto standard HON-code (www.hon.ch/HONcode/Italian).

61Dolori da cancro e loro cura

Associazioni di autoaiuto per malati di cancro e i loro cari

ilco, Associazione Svizzera dei gruppi regionali degli stomizzatiTiziano Belotti, Presidente del gruppo regionale «ilco-Ticino»Via Cantonale 206618 ArcegnoTel. 091 791 46 [email protected]

Fondazione Elisaper il sostegno alle famiglie con un bambino malatoVia della Posta 18A6600 LocarnoTel. 091 796 30 [email protected]

Kinderkrebshilfe Schweiz Birgitta Setz, Direttrice Florastrasse 144600 Olten Tel. 062 297 00 11 [email protected] www.kinderkrebshilfe.ch

Gruppo sostegno pazientiper donne con una diagnosi di cancro al seno in TicinoContatto:Tel. 079 605 12 [email protected]

Nella Svizzera francese: www.vivre-comme-avant.ch

ho/noho Svizzera italianaOrganizzazione svizzera per pazienti colpiti da linfoma e per i loro familiariNicoletta TogaTel. 078 636 32 [email protected]

Laringectomizzati Svizzera italianaGruppo di autoaiuto per laringectomizzatiLega ticinese contro il cancro Piazza Nosetto 3 Casella postale 17176500 Bellinzona Tel. 091 820 64 [email protected] www.laringectomizzati.ch

GIST-Gruppe Schweiz, Organisation für Betroffene mit Gastrointestinalen StromatumorenHelga Meier Schnorf, DirettriceSterenweg 76300 ZugTel. 041 710 80 [email protected]

Consulenza e informazioni solo in tedesco e in francese. Le persone interessate di lingua italiana possono rivolgersi alla Linea cancro 0800 11 88 11.

Si informi presso la Lega con-tro il cancro del Suo cantone o della Sua zona se vi sono gruppi di autoaiuto e gruppi parola per malati di cancro e i loro familiari.

62 Dolori da cancro e loro cura

La Lega contro il cancro offre aiuto e consulenza

1 Krebsliga AargauMilchgasse 415000 AarauTel. 062 834 75 75Fax 062 834 75 [email protected] 50-12121-7

2 Krebsliga beider BaselMittlere Strasse 354056 Basel Tel. 061 319 99 88Fax 061 319 99 [email protected] 40-28150-6

3 Bernische Krebsliga Ligue bernoise contre le cancer

Marktgasse 55Postfach 1843000 Bern 7 Tel. 031 313 24 24Fax 031 313 24 [email protected] 30-22695-4

4 Ligue fribourgeoise contre le cancer Krebsliga Freiburg

route St-Nicolas-de-Flüe 2 case postale 96 1705 Fribourg tél. 026 426 02 90fax 026 426 02 [email protected] 17-6131-3

5 Ligue genevoise contre le cancer

11, rue Leschot1205 Genèvetél. 022 322 13 33fax 022 322 13 [email protected] 12-380-8

6 Krebsliga GraubündenAlexanderstrasse 38Postfach 3687000 Chur Tel. 081 252 50 90Fax 081 253 76 [email protected] 70-1442-0

7 Ligue jurassienne contre le cancerrue des Moulins 122800 Delémonttél. 032 422 20 30fax 032 422 26 [email protected] 25-7881-3

8 Ligue neuchâteloise contre le cancer

faubourg du Lac 17case postale2001 Neuchâtel tél. 032 721 23 [email protected] 20-6717-9

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63Dolori da cancro e loro cura

Lega svizzera contro il cancro Effingerstrasse 40Casella postale 82193001 BernaTel. 031 389 91 00Fax 031 389 91 [email protected] 30-4843-9

OpuscoliTel. 0844 85 00 [email protected]/opuscoli

Forumwww.forumcancro.ch, piattaforma virtuale della Lega contro il cancro

Guida cancrowww.legacancro.ch/guida-cancro, albo virtuale della Lega contro il cancro per la pubblicazione di offerte psicosociali di sostegno (corsi, consulenze ecc.) in Svizzera

Linea stop tabaccoTel. 0848 000 181massimo 8 centesimi al minuto (rete fissa)lunedì–venerdìore 11.00–19.00

Siamo molto grati del Suo sostegno.

9 Krebsliga Ostschweiz SG, AR, AI, GL

Flurhofstrasse 79000 St. GallenTel. 071 242 70 00Fax 071 242 70 [email protected] 90-15390-1

10 Krebsliga SchaffhausenRheinstrasse 178200 Schaffhausen Tel. 052 741 45 45Fax 052 741 45 [email protected] 82-3096-2

11 Krebsliga SolothurnHauptbahnhofstrasse 124500 Solothurn Tel. 032 628 68 10Fax 032 628 68 [email protected] 45-1044-7

12 Thurgauische KrebsligaBahnhofstrasse 58570 WeinfeldenTel. 071 626 70 00Fax 071 626 70 [email protected] 85-4796-4

13 Lega ticinese contro il cancro

Piazza Nosetto 36500 BellinzonaTel. 091 820 64 20Fax 091 820 64 [email protected] 65-126-6

14 Ligue vaudoise contre le cancer

place Pépinet 11003 Lausannetél. 021 623 11 11fax 021 623 11 [email protected] 10-22260-0

15 Ligue valaisanne contre le cancer Krebsliga Wallis

Siège central:rue de la Dixence 191950 Siontél. 027 322 99 74fax 027 322 99 [email protected]üro:Spitalzentrum OberwallisÜberlandstrasse 143900 Brig Tel. 027 970 35 41Mobile 079 644 80 18Fax 027 970 33 [email protected]/PK 19-340-2

16 Krebsliga Zentralschweiz LU, OW, NW, SZ, UR

Hirschmattstrasse 296003 Luzern Tel. 041 210 25 50Fax 041 210 26 [email protected] 60-13232-5

17 Krebsliga ZugAlpenstrasse 146300 Zug Tel. 041 720 20 45Fax 041 720 20 [email protected] 80-56342-6

18 Krebsliga ZürichFreiestrasse 718032 Zürich Tel. 044 388 55 00Fax 044 388 55 [email protected] 80-868-5

19 Krebshilfe LiechtensteinIm Malarsch 4FL-9494 Schaan Tel. 00423 233 18 45Fax 00423 233 18 [email protected] 90-4828-8

Uniti contro il cancro

Linea cancro0800 11 88 11(chiamata gratuita)lunedì–venerdì ore 9.00–[email protected]

Fornito dalla Sua lega contro il cancro: