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N O T I ZI E Donato Linzalata RITMI ONDOSI DI FORME MUSICALI 75

Donato Linzalata RITMI ONDOSI DI FORME MUSICALIconsiglio.basilicata.it/consiglioinforma/files/docs/10/40/80/... · dall'ulivo,lo quercia dal pioppo o dal castagno e a riconoscere

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N O T I Z I E

Donato Linzalata

RITMI ONDOSIDI FORME MUSICALI

75

Se un giorno, per caso, incon­trate un uomo alto, asciutto,simile a un tronco d'albero conviso scavato e capelli allanazarena, baffo e pizzo elettriz­zanti, sguardo penetrante concappellaccio nero in testo, fateattenzione: è lo scultore Dona­to Linzola~a, sciamano delloscultura.Conobbi Donato molti anni fa,presso il circolo culturale "La

Scaletta" e mi impressionòl'entusiasmo e l'amore per ilsuo lavoro, Parlammo tanto efinimmo in trattoria ave conTi­nuammo a discutere solo diarte.Qualche anno dopo lo rincon­trai a Spoleto, o un corso diaggiornamento e ancora oggiricordo con quanta maestriatirò fuori da un blocco di pietraun grappolo di figure.

Linzalata nasce o Genzano diLucania durante l'ultimo guer­ra, do padre corratore, dettoanche «maestro d'ascia" checostruivo traini per contadiniche poi dipingeva adoperandoi colori: bleu, .rosso minio, cina­bro, bianco,Lo madre casalingo, donnaenergico e combattiva, aman­te della famiglia, diede conl'esempio uno educazione

severe e ones'l'o alla sua nume­rosa prole e duron'l'e l'ul'l'imaguerra divenne capopopolonella pro'l'esta alimen'l'are pres­so le au'l'orità ciHadine,Il piccolo Dona'l'a oscol'l'avaspesso le conversazioni di unoamica dello madre, una donnadi grande sensibili'l'ò energe'l'icache si dice avesse poteri magici e che spesso riusciva acomunicare coi mondo del-

l'aldilà, Ecco perché Dando sindoli' infanzia fu affesc: noto dastorie faHucchiere, da magie,raccontafe dalle donne sedutevicino casa durante le lungheeS'lati e ricorda aé1cora del dia­volo che durante un temporaleestivo sputava saeHe infuocateper lo gioia di aver recuperatoall'inferno qualche buonoanimo. e non ha dimen'l'icato::' arcobaleno, (elemento umido

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generatore, fattore magico dirinasci'l'a della ViTO che spesso siincontra neile sue opere), checome un serpente penetravanella terra bagnata del bosco,Sin do bombino respira l'ariadelia bottega paterno, sminuz­zando pezzetti di legno conun' ascio costruita apposta perlui, imitando i gesti del padre, Ilcontatto con il legno lo portòsubito a distinguere il cerro

dall'ulivo, lo quercia dal pioppoo dal castagno e a riconoscereil colore e l'odore dei vari legni,I genitori, accortisi che il figlioaveva ottimi attitudini per ildisegno, con grande sacrifici glife c e ro freq uentare l'I st itutod'Arte di Bari e l'Accademia diNapoli.Donato, crescendo, era sem­pre più interessato alla natura edurante i brevi ritorni in paese

faceva lunghe passeggiate perle campagne e pei boschi, allaricerca del suo "olbero cosmi­CO)) intorno al quale organizza­re il suo universo naturale esovrannaturale, fisico e metafisi­ca. Molto probabilmente fuproprio di fronte alla maestositòe alla forza energetica cheemanava il suo albero chedecise di recuperare quei legniabbandonati alle intemperie

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(Itronchi, pali della luce e deitelefoni, traversine ferroviarie,testimoni di vicende umane perfarli rivivere nelle sculture rac­contando le sue storie.Nelle prime opere si notanoinfluenze deII' arte medioevale(Viligelmo, Giovanni e NicolaPisano) in uno stile di narrazionesemplice e vigorosa. Le figure­personaggi, bustI, teste, si sta­gliano con massiccia potenza,

incatenate Ira loro do una pas­sività dello condizione umana.Le proporzioni naturali sonoassolutamente trascurate afavore dello sviluppo di alcuneparti del corpo, Alcune operepoi sono appena abbozzate eimpreziosite da una patinabruna, evidenziando tutta loloro drammaticità,L'artista continua lo sua ricercaformale approfondendo e

meditando lo natura del legnoe lo continuità che l'albero hacon l'essere vivente. L'albero eil legno gli evocano lo tranquil­lità, il riposo lo pace e anche lopossibilità di dominare questomateria trasformandoIa.Col passare degli anni le figuredi Donato diventano Kouroi,Queste opere magiche richia­mano propizie e oscure poten­ze superiori e nello stesso tempo

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costituiscono lo scoperta e locelebrazione dell'uomoRicordo di un' opera di questoperiodo ave l'artista sco preforme ovoidali che evidenzianouna serie di variazioni plastichedi incontaminata purezza econducono a alcune modula­zioni delle superfici che nei ritmiondosi danno vito a formemusicali,Nella bellezza delle forme

apparentemente astratte vi èsempre presente l'allusioneall'uomo e alla natura. Si leg­gono in maniera approssimati­va i tratti del volto umano conappena accennati gli occhi. iinaso, lo bocca. E sulla com­plessa struttura allungata, leg­germente graffiata dallo scal­pello è accennata qualchelinea di colore: veri feticci daadorare che stabiliscono un filoconduttore tra lo terra e il cielo,In sculture successive si notanomasse di rudi e compatte,estratte con violenza dallamateria anonima, in cui è piùevidente lo sugges'l'ione del pri­mi'l'ivismo e dell'orte negra. Mail limpido razionalismo, che è lomisura dell'ingegno di Linzala­'l'a, finisce col prevalere ripor­tando equilibrio. E ciò si riscon­tra molto bene analizzando loscultura che si trovo nella sedeRAI di Basilicata,Nelle ultime opere si può affer-

mare che Linzalata rifiuta com­pletamente lo realtà fisica, perrappresentare il corpo umanoda lui rieloborato secondo lesue costanti, Ora i'equilibriodell' insie me è costru ito attra­verso l'azione di forze energeti­che che si attraggono e sirespingono. che si trascinano inparticolari direzioni e che simanifestano in sequenze spa­ziali di forme e in alcune partianche di colore bianco. Que­ste opere sono monumenti allanatura, al cosmo, all'infinito.L'artista nello scolpire compie,come nello danza, dei movi­menti accompagnati non dallenote musicali, ma dal suonopossente dello scalpello. Inqualche forma recente si nota­no tratti dinamici di un atto fisi­co motorio che lascia traccianell'opera.Il maestro nel realizzare lo scul­tura pone il proprio corpo incondizione cinestesica appro-

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priata alla natura dell'argo­mento che vuole rappresenta­re, trasmettendo alla materia ilsentimento altraverso lo forzodi tLitto il corpo per mezzo delsuo braccio e della sua mano.Linzalata continua a recupera­re il legno "scarnificando» lomateria, :nettendo in lucecreature ri.dotte a sola anima,figure che nella loro strutturaverticalinota ricordano losagoma del tronco d albero dacui escono immagini da parti,colare anatomico appenaabbozzato.Tuttavia pcoprio in virtù delladeformalione dei loro trattiesse emanano un arcano pote­re suggestivo, una energicaforza esp ressiva. So no M e nh irche si stagliano nel cielo lumi­noso del sud propiziando locongiunzione dell'uomo conDio.Nell'ultimo ricerca lo visione delmaestro si chiarifica alla esube­ranza emotiva e sentimentaleDonato oppone uno concezio­ne plastica di estrema sobrietà,di assoluta chiarezza, di altorigore architettonico, Si orientasenza esitazione verso lo purez­za dello forma, nella sua inte­gritò ed essenzialitò, spoglia doogni o'ttributo sensibile.I recentissimi portali che rappre­sentano personaggi ermafrodi­ti, intesi come simbolico ricetta­colo del principio vitale, sonostati ottenuti da legni durissimi epesanti. da sembrare a volte dipietra.Sono oggetti improntati ad unsevero simbolismo, sono scultu­re rifuali che sembrano figureumane imploranti con le broc­cio alzate al cielo. Ma... potreb­bero anche essere le podedell' inferno dantesco ave farentrare pure Caronte, munito diastronave, ch e trasporta ne I­l'inferno l' uman ità distruttricedelI'universo?

Salvatore Sebaste