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dott.ssa Manuela Strano - Educatrice
Professionale di Comunità
Applied Behaviour
Analysis
Disturbo autistico
Il Disturbo Autistico viene attualmente considerato una sindrome comportamentale; la diagnosi, cioè, si basa su una serie di manifestazioni “osservabili”, le quali rappresentano l’espressione di una compromissione funzionale in tre aree: • l’interazione sociale; • la comunicazione; • gli interessi e le attività.Ne deriva che il progetto terapeutico prevede l’attivazione di una serie di interventi finalizzati a:
•migliorare l’interazione sociale;
•arricchire la comunicazione;
•favorire un ampliamento degli interessi ed una maggiore flessibilità degli schemi di azione.
Analisi Comportamentale
Applicata
•è una scienza naturale che ha come oggetto di
studio il comportamento umano
•derivata da Skinner (1938)
•l’applicazione dei suoi principi scientifici o leggi è
finalizzata a comprendere e migliorare
comportamenti socialmente significativi
Analisi funzionale
L’ intervento si basa su tre
componenti:
istruzione - risposta - conseguenza
(A-B-C)
Istruzione (SD): è il comando che
l’adulto usa per avere la risposta del
bambino.•Rendere l’istruzione chiara, semplice e decisa
usando solo le parole più importanti (senza
parole superflue), concordando tra tutti gli
operatori la modalità di fare la domanda.
•Dire l’istruzione solo una volta. Non ripetere la
domanda in mancanza di risposta, ma subito
aiutare
•Accertarsi che la situzione di insegnamento sia
ottimale
Risposta (R): il bambino può
rispondere ad un comando in tre
modi: corretto, errato, non
rispondere.•Usare criteri logici per determinare quale risposta è
corretta.
•Stabilire uno standard di accettazione comune.
•Assicurarsi che i comportamenti inappropriati, come le
autostimolazioni, siano assenti.
•Limitare il tempo tra la domanda e la risposta a 1-2
secondi, poi dare l’aiuto.
•La “non- risposta” è considerata una risposta errata.
Conseguenza (Sr): è la reazione
dell’adulto alla risposta del bambino.
•Premiare immediatamente la risposta corretta.
•I rinforzatori devono essere contingenti alla risposta
corretta, e non disponibili in altri momenti.
•I “premi” devono sempre variare per evitare la sazietà.
•Per le risposte errate dire un “no” (informativo) o meglio
ignorare la risposta ripetendo la domanda, e stimolare la
risposta corretta.
A - B - C
Antecedenti•Operazioni Motivative: stimoli antecedenti che
temporaneamente alterano il valore di una particolare
conseguenza; evocano comportamenti che in passato
hanno portato all’ottenimento di quella conseguenza
•Stimolo discriminativo: indica la disponibilità del
rinforzatore contingente all’emissione di un determinato
comportamento
•Mentre le operazioni motivative hanno a che vedere con
l’efficacia di un potenziale rinforzatore, lo SD deve essere
presente affinché un determinato comportamento venga
esibito.
Comportamento
•COMPORTAMENTO: L’interazione dei muscoli e
ghiandole (movimento) di un organismo e l’ambiente,
osservabile e quantificabile.
•È importante descrivere esattamente il comportamento e
non usare etichette riassuntive.
•Il test dell’uomo che viene da Marte: un Marziano
capirebbe cosa intendete quando usate parole tipo “è
ansioso”?
•Il Comportamento é Operante
•Opera sull’ambiente per produrre una determinata
conseguenza.
•Comportamenti che producono la stessa conseguenza si
dicono appartenere alla stessa CLASSE DI RISPOSTA.
•In ABA le conseguenze vengono definite in base
all’effetto che hanno sul comportamento e non a priori.
Esistono due tipi di conseguenze:rinforzatori - che
incrementano o mantengono un comportamento e
punizioni - che riducono o estinguono un
comportamento.
•Evitate di attribuire a questi due termini connotati emotivi
Conseguenze
•RINFORZO POSITIVO: PRESENTAZIONE contingente
di un evento che AUMENTA o MANTIENE la probabilità
di emissione futura di quel comportamento.
•RINFORZO NEGATIVO: RIMOZIONE contingente di un
evento/stimolo che AUMENTA o MANTIENE la
probabilità di emissione futura di quel comportamento.
•PUNIZIONE POSITIVA: presentazione contingente di un
evento che DIMINUISCE o SOPPRIME la probabilità di
emissione futura di quel comportamento.
•PUNIZIONE NEGATIVA: rimozione/terminazione
contingente di uno stimolo che DIMINUISCE o
SOPPRIME la probabilità di emissione futura di quel
comportamento.
•Il processo per cui la non consegna del
rinforzatore che fino ad allora aveva mantenuto il
comportamento porta il comportamento ad
estinguersi
Estinzione
Contingenza a tre termini:
la relazione tra SD e rinforzo
•Stimoli neutrali diventano discriminativi solo nel
momento in cui la risposta che li consegue viene
associata alla consegna di rinforzo. Quindi il processo di
rinforzo:
•Incrementa la frequenza di un determinato
comportamento
•Rafforza la relazione tra lo stimolo antecendete ed il
comportamento, rendendo lo stimolo (antecedente)
discriminative
Come applicare i principi ABA
per insegnare abilità adattive
Definizione di
Comportamento Verbale
•Comportamento
Operante rinforzato
attraverso la
mediazione di
un’altra persona o
persone
(Skinner,1957)
Verbale non significa
Vocale
vocale non vocale
verbale
Parlare: Emettere suoni
attraverso l’appartato vocale
la cui probabilità di
emissione futura è dettata da
come gli altri rispondono.
Scrivere, fare gesti/segni,
indicare, figure/foto.
Comportamenti non vocali la
cui probabilità di emissione
futura è dettata da come gli
altri rispondono.
non verbaleTossire, sbadigliare,
emettere suoni con
l’apparato vocale.
Camminare, andare al
lavoro, bere, raccogliere
fragole.
Operanti Verbali: Le
funzioni indipendenti di
una parolaMAND
RICHIESTE
TACT
DENOMINAZIONE
ETICHETTAMENTO
ECOICO
IMITAZIONE
VOCALE
INTRAVERBALE ASCOLTATORE
in stato di
deprivazione
“acqua”
riceve acqua
indicando il mare in
un libro
“acqua”
“bravo è acqua!”
mentre gioca con la
mamma: “dì acqua”
“acqua”
riceve il solletico
a scienze: “i pesci
nuotano nell’...”
“acqua”
“bravissimo!”
“ho sete, mi passi
dell’acqua, per
piacere?”
va a prendere
l’acqua
FASI D’INTERVENTO
•FASE 1: Controllo di Rinforzatori
•FASE 2: Training in ambiente naturale
•FASE 3: Insegnamento Strutturato Intensivo
•FASE 4: Gestione Comportamenti Problema
•FASE 1: CONTROLLARE I RINFORZATORI
•step 1: identificazione di potenziali rinforzatori: fare una lista di tutti i
potenziali rinforzatori (oggetti, edibili, giochi attività).
•step 2: rimozione dall’ambiente di tutti i rinforzatori. Fate in modo di
“controllare” l’accesso ai rinforzatori, questi dovranno essere visibili
ma non liberamente accessibili.
•step 3: pairing (associazione al rinforzo); consegna del rinforzatore
contingente alla vostra presenza. Associate i rinforzatori alla vostra
presenza rendendo l’attività più divertente, es: saltare sul letto è più
divertente con l’adulto che da solo perchè salto più in alto. Quando
viene X guardo sempre il mio DVD preferito. Nel momento in cui lo
studente dimostra di voler passare l’80% della sessione in vostra
prossimità siete sulla buona strada!
•FASE 2: TRAINING in AMBIENTE NATURALE
•step 4: Insegnamento Intensivo delle Richieste.
•step 5: ritardo di consegna del rinforzatore
contingente all’esecuzione di istruzione.
•step 6: estendere SD relativi al rinforzatore a
tutte le classi operanti.
•FASE 3:INSEGNAMENTO STRUTTURATO
•step 7: associazione “tavolo” alla consegna
gratuita di rinforzatori
•step 8: Insegnamento Strutturato Intensivo
•step 9: alternanza tra Training in Ambiente
Naturale ed Insegnamento Strutturato Intensivo
La situazione
•Deve essere allegra: il
bambino deve considerare
il lavoro come un momento
piacevole e divertente
(considerate anche la
stanchezza o l’eccessiva
difficoltà di un compito
specifico)
•Deve essere chiara:
materiale comprensibile,
tavolo pulito, il bambino
seduto composto con i
piedi per terra.
alcune tecniche di base
dell’insegnamento
strutturato
PROMPT:
SUGGERIMENTO ● Uno stimolo antecedente che induce una persona ad emettere un
comportamento che altrimenti non emetterebbe.
● Un aiuto che ci permette di far emettere allo studente la risposta,
ma che va sfumato affinchè la risposta diventi indipendente.
● Tipi di prompts:
★ Fisico
★ Modello
★ Verbale
★ Gestuale
★ Testuale
★ Posizionale
★ Risposta precedente (indiretto)
Apprendimento senza
errori (errorless learning)
•Strategia di istruzione specifica implementata
per produrre “solo risposte corrette” senza la
manifestazione di risposte errate, o che
mantiente gli errori al minimo.
•Dal prompt maggiore a quello minore
Prompt e test con ritardo di 2 secondi
SD (con prompt immediato con ritardo di “0” secondi)
Risposta corretta
Sr
SD (con prompt con ritardo di “2” secondi)
Risposta corretta
Sr
(Diverse risposte dopo) SD
Risposta corretta
Sr
Se sbaglia?
FASE 4:
GESTIONE DI COMPORTAMENTI PROBLEMA
•step 10: estinzione di richieste non socialmente
appropriate per attenzione o rinforzatore
tangibile (CP)
•step 11: Accettazione del NO ed “ASPETTA”
•step 12: riduzione dei comportamenti
autostimolatori
•step 13: riduzione dell’iperselezione alimentare,
problemi del sonno
che cos’è un cp?
•Un comportamento distruttivo e/o pericoloso per:
•L’individuo
•Gli altri
•L’ambiente
•Un comportamento che ostacoli l’apprendimento
e/o l’interazione sociale
•Ogni comportamento ha uno scopo
•Il primo passo per insegnare ai nostri studenti a
scegliere di non emettere comportamenti
problema, è comprendere esattamente la
funzione di ogni specifico comportamento
Funzione del CP:
•Richiesta di attenzione sociale
•Richiesta di rinforzatore tangibile
•Fuga o evitamento
•Autostimolazione
Classi Funzionali di Risposta:
•Rinforzo positivo
•Rinforzo positivo
•Rinforzo negativo
•Rinforzo automatico
•Interventi proattivi:
consistono nella manipolazione degli eventi
antecedenti e conseguenti per insegnare
all’individuo un comportamento sostitutivo
incompatibile con quello problema
•Interventi reattivi:
consistono nel manipolare le conseguenze per
gestire il comportamento problema quando si
manifesta e minimizzare la possibilità di
rinforzarlo ulteriormente
strategie proattive strategie reattive
Training alla comunicazione
funzionale: insegnare la
richiesta appropriata
Estinzione
Attenzione non
contingente/Consegna del
rinforzatore non contingente
Estinzione
Tabella di intervento per comportamenti
mantenuti da SR+ (richiesta di attenzione o di
rinforzatore tangibile)
Tabella d’intervento per comportamenti
mantenuti da
SR- (fuga o evitamento)
strategie proattive strategie reattive
Pairing (associazione al
rinforzo)Rimozione del privilegio
Ridurre lo sforzo/fornire aiuti Mantenimento dell’istruzione
TCF per richieste di aiuto o
pausa
Ritorno al pairing dopo aver
ottenuto il controllo
sull’istruzione
Tabella d’intervento per comportamenti
mantenuti da rinforzo automatico
strategie proattive strategie reattive
Risposta alternativa con
stesso valore sensoriale
Ridirezionamento ad un’altra
risposta
Rinforzo differenziato di un
altro comportamentoBlocco della risposta
Insegnamento di attività
ludiche/indipendenti (limitare i
tempi morti)
Tecniche utilizzate•per offrire opportunitá di apprendimento: discrete trials
(prove distinte), insegnamento incidentale in ambiente
naturale, analisi del compito (task analysis),
concatenamento (chaining), prompting e fading (aiuto
utilizzato al fine di non far ripetere al bambino errori che
possono essere appresi e progressiva diminuzione
dell’aiuto fino alla totale eliminazione), comunicazione
alternativa ed aumentativa, ecc…
•ed incrementare la MOTIVAZIONE: rinforzo in caso di
risposta corretta, assessment delle preferenze, economia
con i tokens, ecc...