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Dopo il Gazzettino dell'Inferno, la Redazione della IV A Linguistico del liceo "don Milani" di Acquaviva delle Fonti (Ba), coordinata dalla prof.ssa Caterina Levato, ha scritto e pubblicato l'Eco del Purgatorio, un'edizione speciale sul secondo regno dell'aldilà dantesco.
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rienze e gli incontri che por-teranno il nostro instancabile uomo sulla sommità della montagna, attraverso i balzi e le cornici in cui si purgano le anime destinate al Paradiso. Vi promettiamo di essere più fedeli e più precisi di Twitter. Cercateci anche sulla nostra nuova pagina Facebook: L’Eco del Purgatorio, dove potrete ritrovare le vostre rubriche preferite. Vi salutiamo fiduciosi e con-vinti che continuerete a leg-gere e ad apprezzare i nostri articoli.
Il Direttore
Carissimi Lettori, vi informiamo che il Gazzet-tino dell’Inferno ha dovuto chiudere i battenti: Dante Alighieri è stato trasferito. Infatti, il nostro autore predi-letto, dopo aver girato in lungo e in largo per i cerchi infernali, è stato ammesso nel secondo regno ultraterre-no: il Purgatorio. Appena la nostra redazione ha ricevuto notizia certa di ciò, fedele alla sua consegna, ha deciso di continuare a seguire le orme del Sommo Poeta an-che nell’emisfero australe; pertanto ha creato una nuova
testata: L’Eco del purgato-rio. Non vi nascondiamo la no-stra gioia quando abbiamo appreso dall’ANSA che po-tevamo abbandonare l’aura morta, che ci aveva contri-stati gli occhi e il petto, per esplorare miglior acque e, in tal modo, permettere alla navicella del nostro ingegno di volare più in alto. Dalle pagine del nostro nuo-vo giornale potrete continua-re ad avere informazioni, sempre sicure e improntate alla massima professionalità, circa le peripezie, le espe-
Dall’Inferno al Purgatorio
ARIA “FRESCA” IN REDAZIONE
Un nuovo giornale per comunicare nuove esperienze
Eco del Purgatorio Liceo linguistico “don Lorenzo Milani” - Acquaviva delle Fonti - classe IV A L
Direttore Editoriale prof.ssa Caterina Levato Edizione straordinaria
Sommario:
Editoriale
Ritorno al Trecento
1
Grande emozione in Purga-
torio
2
(Dis)servizio navetta 3
Costanza al bivio: accetterà
l’invito?
4
Purgatorio nel terzo millen-
nio
5
Amore criminale 2
Sfida free—style
6
Nell’Eden cornetti caldi 7
L’angolo della Sanità 8
Oggi è Pasqua e ci godiamo questo pomeriggio di prima-vera passeggiando tra pendii rocciosi e mare cristallino, estasiati dai cinguettii degli uccelletti e dai raggi di sole abbiamo dimenticato tutta la sofferenza che albergava nell’Inferno. Repentinamente, una voce concitata ci raggiunge e ci nascondiamo spaventati dietro una roccia. Le impetuose pa-role provengono dalla bocca di Dante, sta urlando a squar-ciagola e un venticello lieve trasporta brandelli della sua invettiva: “Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello!”... “Ahi gente che dovresti esser devota, e lasciar seder Cesare in la sella, sebbene intendi ciò che Dio ti nota”… “Oh Alberto tedesco ch’ab-bandoni costei ch’è fatta indo-
Italia divisa: ora come allora?
RITORNO AL TRECENTO
L’invettiva dell’Alighieri contro Firenze fa riflettere sulle vicende dell’odierna Italia
mita e selvaggia”... Con cautela, ci avviciniamo e appena ci sembra un tantino più calmo, il nostro capo reporter gli rivolge la parola: Capo Reporter: “Signor Ali-ghieri, le sue parole ci hanno colpito e non possiamo che es-sere d’accordo con lei. Purtrop-po, nonostante i secoli trascorsi, le cose nell’altro emisfero non sono affatto migliorate. I nostri politici si occupano esclusiva-mente dei loro interessi, promet-tono provvedimenti favolosi, vantaggiose leggi o svolte deter-minanti, ma in realtà nulla si trasforma. Aspettiamo da tempo tagli ai loro stipendi, riforme istituzionali e altro ancora; sia-mo un Paese che si è vestito di una falsa democrazia, un Paese confuso... nulla è cambiato. La gente che governa non ha impa-rato ad utilizzare la ragione o più semplicemente a seguire quelle leggi emanate da Giusti-
Segue a pag. 2
ALBA 10 APRILE 1300
Casella in concerto
Non perdetevi il Concerto... dell’altro Mondo!
Partecipano
I Negligenti band rivelazione del
Purgatorio
Evento straordinario
Nuovo Singolo
Miserere cantano
I morti di morte violenta
Pagina 2 Eco del Purgatorio
Entrando in Purgatorio, con gran disinvoltura, sento un perentorio cambio di temperatura. O sante Muse, a me venite attaccatevi come calamite! Ispiratemi per questo viaggio entro la fine di questo maggio. Dolce color d’orїental Zaffiro Venere e quattro stelle ammїro; osservo i Pesci con occhio schietto ride l’oriente ed io fischietto. Un veglio sconosciuto che ha barba di velluto appare alla mia vista, non è certo una svista! Una domanda mi viene: “E questo a chi appartiene?” Quel vecchio barbuto vuol sapere l’accaduto: “In queste spiagge amene, dove non c’è ecumene, che ci venite a fare se non c’è da lavorare?
Le leggi infernali avete rotto, o Dio ha cambiato motto?” Lo mio maestro mi fa inchinare, e la testa son costretto a piegare. Racconta la mia guida la mia storia e le mie grida: “Son qui per quest’uomo condurre e in celeste sito introdurre. Donna dal ciel è scesa per aiutarmi nell’impresa. Accoglilo al suo arrivo non essere apprensivo: il peccato lo ha imprigionato, ecco perché il Viaggio è nato. Egli ora cerca la libertà che tanto cara ti fu tempo fa. Per tal motivo vengo dal Limbo -afferma Virgilio con voce di bimbo- di Marzia tua porto l’abnegazione, esaudisci la nostra ambizione” Il colto parlare di Virgilio in me produce visibilio, vuol Catone addolcire per noi presto salire. Ribadisce il suo detto l’Uticense con dispetto: “Non sarà di Marzia il nome a cambiar la mia opinione, rispetto il viaggio benedetto della donna dal celeste aspetto. Però prima, di mostrarti la via, una cosa devi fare, suvvia! Il volto, ben bene, gli devi lavare e lo sporco infernale eliminare, stringigli un giunco intorno alla vita per renderlo pronto alla salita”. Subitamente, sparito Catone, riprendo la retta posizione. Volgo lo sguardo al mio anfitrione perché mi conduca all’abluzione, e mentre l’alba vince il mattino ci dirigiamo verso il suol marino. Il mio maestro mi lava il viso, poi mi cinge col giunco reciso, a questo punto sono pronto e risoluto il Viaggio affronto. Clara Mastrorocco Doria Giangregorio Daniela Ironico Marlene Labarile
Alba del 10 aprile 1300 - Domenica di Pasqua
GRANDE EMOZIONE IN PURGATORIO
L’Alighieri si sottopone al rito di purificazione
Ritorno al Trecento
dalla prima pagina… niano.” Mentre il nostro capo reporter parla, notiamo una figura ignota, vicina al mitico Virgilio e al suo non meno importante discepolo, che ascolta; incuriositi, chiediamo discretamente a Dante di chi si tratta: D: “Costui è Sordello da Goito, concittadino della mia guida. Appena si sono riconosciuti come conterranei si sono abbracciati, per la gran gioia di essersi incontrati. Come sareb-be bello se anche la mia Firenze fosse così unita e ricolma di gente legata da un simile affetto…” CR: “Ahi Dante, come la capiamo! La nostra Italia è ora come la sua Firenze, divisa e cor-rotta. C’è un confine, non fisico, ma non per questo meno reale, che separa l’Italia del Nord da quella del Sud. Ci guardi, siamo giovani pieni di sogni e di creatività distrutti dalla gente che trasforma tutto in una sfida tra due fazioni, e che non lotta insieme per lo stesso obiettivo. Purtroppo ancora oggi pos-siamo affermare insieme a lei: “ché le città d’Italia tutte piene son di tiranni, e un Marcel diventa ogni villan che parteggiando viene.” Annalisa Falcone - Barbara Procino -
Eleonora Dragonetti - Vincenzo Stefanelli
Orizzontali: 1. Donna dal dolce canto che vive nel
Paradiso terrestre 6. Principio d’accidia 8. Consonanti in tuono 9. Lambisce la spiaggetta 11. Sinonimo di andata 14. Consonanti in angelo 15. Lasciò morire Pia de’ Tolomei 17. All’interno 18. Alla fine dell’aldilà 19. Lo era Manfredi per il Regno di Sici-
lia 20. Raggi poetici 21. Adesso 23. Vocali in Dante 24. Contrario di amore
25. Fiume del Purgatorio che fa dimenti-care il male
Verticali: 1. Sigla di Matera 2. Parte spirituale di una persona 3. Al centro dell’elmo 4. Autore della Divina Comme-
dia 5. Cane di Ulisse 7. Lo è quella dei golosi 10. Prime in elegiaco 12. Sigla di Taranto 13. Principio di arte 16. Il peccato degli iracondi 17. Fine della via 18. Fine di Virgilio 20. Donne colpevoli 21. Vocali in odi 22. Sigla di Rovigo 23. Inizio di Alighieri
Adotta un’anima Penitente
Purgatorio silenzioso?
Recita una preghiera e rendilo più amoroso….
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Pagina 3
Partenza: Foce del Tevere - Ultima fermata: Spiaggetta del Purgatorio
(DIS)SERVIZIO NAVETTA
Le anime purganti lamentano lunghe attese all’imbarco e scarse indicazioni all’arrivo
Siamo sulla spiaggetta del Purgatorio, sdraiati sulla sabbia sottile della riva ci lasciamo accarezzare dai tiepidi raggi del sole appena sorto: non ci par vero di poter approfittare di questo momento di calma, senza Dante tra i piedi (ndr); infatti, sembra essersi volatilizzato. Ci colpisce un puntino luminoso in lonta-nanza e ci guardiamo stupiti: cosa potrà essere? Il puntino si avvicina e ci appa-re sempre più grande e lucente, diviene una luce accecante, dobbiamo distoglie-re lo sguardo. Nonostante la vista ap-pannata, riusciamo a intravedere sulla riva due figure, una vestita di rosso e l'altra di bianco. Non saranno forse Dante e Virgilio? Anche loro guardano perplessi il mare. Ci avviciniamo per saperne di più. Giornalista1: “Scusate, che cos'è que-sto bagliore?” Dante: “È un faro! Ne sono sicuro!” Virgilio: “Dante, cosa dici…! Ma qua-le faro…! Quello è il mio amico Ange-lo Nocchiero che trasporta le anime che giungono alla Montagna per purificarsi e salire in Paradiso. Tra poco lo cono-scerai, è un simpaticone! Ragazzi, veni-te anche voi?” Ci uniamo a Dante e Virgilio e, nel frattempo, il fenomeno luminoso è qua-si sulla riva. Ci rendiamo conto che Virgilio ha proprio ragione, un acce-cante... vaporetto guidato dall'Angelo Nocchiero, amico di Virgilio, approda sulla spiaggetta. L'Angelo invita i passeggeri ad abban-donare la navetta e ratto si allontana
Eco del Purgatorio
lasciando attoniti noi e le anime le quali, con sguardo smarrito, si guardano tra loro. Ciò che cattura la nostra attenzione è ben altro: la folla di anime abbandona-te dal Nocchiero inizia a fare un gran brusio. G2: “Potreste fare un po' di silenzio, per cortesia? Il vostro arrivo ha scombusso-lato tutti i nostri programmi, pensavamo di riuscire a prendere un po’ di sole… e invece…” D: “Suvvia, ho patito rumori ben più infernali di questi!” G1: “Beh, noi di certo non ci aspettava-mo questa confusione... cercavamo solo un po' di relax dopo una lunga giornata di interviste…” Anima1: “Almeno voi non siete stati abbandonati.. siamo disperati e non sap-piamo dove andare! Voi siete del posto? Potete darci delle indicazioni?” G2: “Purtroppo no! Non siamo di qui e anche noi abbiamo necessità di orientar-ci in questo luogo…” Anima2: “… e ora, che facciamo? Pen-savamo che una volta arrivati su questa spiaggetta le cose fossero più semplici. Sulle sponde del Tevere ci siamo rivolti allo stand del: “SERVIZIO NAVETTA “ANGELO NOCCHIERO”, pensavamo che si procedesse con ordine, ma siamo stati imbarcati senza rispettare nessuna regola.” Anima3: “Sì, è vero. Non c’erano posti per tutti e ogni volta era lui a scegliere chi far salire o meno, senza rispettare l’ordine della fila. Altro che simpatico-ne!”
A1: “Vi ricordate il povero Casella quan-to ha atteso? per fortuna è riuscito a sali-re sul battello con noi… altrimenti chissà quanto altro tempo avrebbe aspettato…. Non sarebbe mai riuscito ad arrivare in tempo per il concerto.” D: “Ah! L’amico mio… allora è vero che si esibirà in concerto!” A2: “Sì, la notizia è certa, abbiamo visto manifesti pubblicitari ovunque.” Il vociare delle anime disorientate, si fa sempre più forte, qualcuno vorrebbe pro-seguire immediatamente il proprio cam-mino, qualcun’altro vorrebbe fermarsi per sentire il canto di Casella. Ci allontaniamo, storditi dalla chiassosa discussione. Dante e Virgilio sembrano essere scomparsi: si saranno persi tra la folla o forse hanno proseguito lungo il loro cammino? Ci chiediamo se sia più giusto continuare a cercare un posto per rilassarci oppure sia meglio dedicarci alla ricerca del no-stro eroe. Optiamo per la seconda possi-bilità e ci incamminiamo lungo le rive sperando di raggiungere il nostro “obiettivo”. Giovanna Spinelli - Maria Mastroroc-co - Silvia Manca - Michele Laterza – Alessia Sapone
S
D
O
D
Z
A
B
Acrostico facilitato Conosci i sette vizi capitali? Inseriscili nelle righe sottostanti, nella colonna colorata in viola, potrai leggere il verbo che sinte-tizza il motivo del viaggio di Dante nei tre regni ultraterreni.
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MA SALIRAI AL CIELO DIN DIN DIN
Il nostro viaggio sulle orme di Dante
Alighieri ci ha condotti sulla spiaggia
del Purgatorio. Con stupore ci siamo
trovati di fronte ad un vero e proprio
studio televisivo. Vi riportiamo fedel-
mente la cronaca dello spettacolo a cui
abbiamo assistito:
Dante: “Benvenuti ad un'altra puntata
di "C'è Dante per te". Oggi vi racconte-
remo la storia di un padre, un padre
non comune, un genitore molto specia-
le. Si tratta di Manfredi: biondo e bello
e di gentile aspetto; un fiero veterano di
guerra che mostra con orgoglio le sue
cicatrici, una delle quali gli segna in
modo evidente il sopracciglio destro. E'
stato scomunicato più volte in vita, si è
pentito in punto di morte perciò gli è
stato concesso di poter entrare in Purga-
torio. Il suo dramma consiste nel fatto
che sua figlia Costanza e tutti coloro
che lo hanno conosciuto siano convinti
che sia morto nel peccato, quindi vor-
rebbe comunicare al mondo e, soprat-
tutto, a sua figlia che la Misericordia di
Dio ha così grandi braccia da concedere
il perdono quando si accorge della sin-
cerità del pentimento. E' per questo che
siamo qui oggi. Ricordiamo al nostro
pubblico che il nostro programma, “C’è
Dante per te”, vuol mettere in contatto
gente che, per vari motivi, non si vede
da tempo. Ieri il nostro postino Virgilio
ha consegnato il nostro invito alla dolce
Costanza, come ben sapete ella non sa
chi l’ha mandata a chiamare né, tanto-
meno, ne conosce il motivo. Il momen-
to è emozionante, si incontreranno in
questo studio tra pochissimi minuti, per
ora, come potete vedere sono separati da
una busta. Riuscirà Costanza a credere
alla redenzione del padre? reputerà sin-
cero il suo sentimento? soddisferà la
richiesta di Manfredi? Virgilio, hai con-
segnato l’invito a Costanza?”
Virgilio: “Sì Dante, sono andato diretta-
mente in Sicilia per consegnarlo.”
D: “Ha accettato l’invito?”
V: “Sì, ha accettato ed è qui con noi.”
La giovane Costanza viene introdotta
sulla scena e si accomoda dietro la bu-
sta.
Costanza: “Ciao Dante, grazie per l’in-
vito.”
D: “Ciao Costanza, vediamo chi ti man-
da a chiamare.”
La parte superiore della busta si apre,
Costanza riconosce suo padre e inizia a
piangere. Manfredi resta impassibile.
D: “Manfredi, vuoi spiegare il motivo
del tuo invito?”
Manfredi: “Oh figlia! Il mio terribile
destino mi ha portato a dover scegliere,
negli ultimi istanti, se perire nelle fiam-
me dell’Inferno o chiedere perdono a
Dio. Mi sono pentito e la Misericordia
Divina ha avuto pietà di me, ma non mi
è stato concesso di poterti rivedere per
raccontarti l’epilogo della mia vita. Ora
sono qui, in Purgatorio ed ho bisogno
delle tue preghiere per procedere più
velocemente verso il Paradiso: ché qui
per quei di là molto s’avanza. Vuoi aiu-
tarmi?”
C: “O Padre, questa notizia mi rende
lieta e grande gioia mi procura il rive-
Manfredi ospite del celebre programma: “C'è Dante per te”
Costanza al bivio: accetterà l’invito?
L’Imperatore confessa il proprio pentimento
Pagina 4
derti. Il mio cuore di figlia soffriva nel
saperti tra le fiamme dell’Inferno. Ora,
con le tue parole, mi hai ridato speran-
za e fiducia. Ti aiuterò! Farò in modo
che il tuo cammino divenga più breve.”
M: “Costanza, ho sempre confidato nel
tuo nobile animo e ti ringrazio... anche
io ho sofferto molto. Il pensiero che voi
foste convinti della mia dannazione mi
procurava un’angoscia indicibile. Pur-
troppo, delle mi ossa è stato fatto scem-
pio: sono state sottratte alla guardia
della “grave mora” e trasmutate a lume
spento sino al fiume Garigliano, quello
che ora è il mio eterno letto.”
C: “Sono a conoscenza di ciò, padre
mio, e pertanto, in ragione delle tue
sofferenze, la mia preghiera sarà più
ferma. Dante, vorrei aprire la busta. So
che per me, che sono ancora in vita, è
impossibile abbracciare la sua anima,
ma mi piacerebbe stargli un poco più
vicina prima di lasciarlo andare verso il
suo celeste destino.”
Dante ordina che venga completamente
aperta la busta e noi li guardiamo com-
mossi mentre ascoltiamo la voce di
Virgilio che afferma: “La nostra tra-
smissione, “C’è Dante per te”, è riusci-
ta ancora una volta a portare a termine
la sua missione.”
Maria Mastrorocco - Michele Later-
za - Alessia Sapone - Silvia Manca -
Giovanna Spinelli
Eco del Purgatorio
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Dante Alighieri
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Pagina 5 Eco del Purgatorio
Ultima notizia
Ansa
Registrata scossa di
terremoto in Purgato-
rio: si parla del grado
3.5 della scala Richter.
Dante e Virgilio trema-
no. Svelato l’arcano:
l’anima di Publio Papi-
nio Stazio è pronta per
ascendere al Paradiso.
Tel.: 555-555 5555 / Fax: 555-555 5555 / Posta elettronica: [email protected]
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Ideazione: Federico Cappetta, Francesco Gabriele, Alessan-dro Leo, Davide Pontrandolfo, Davide Vernia. Realizzazione grafica: Clara Mastrorocco
Pagina 6
Virgilio, per fortuna, è riuscito a trovare i biglietti per il concerto di Casella, non vedo l’ora! Il mio caro amico interpreterà la mia canzone: “Amore che nella mente mi ragio-na”. Non sto nella pelle, la mia gui-da è troppo forte! Ci stiamo intrufo-lando nel back stage e sento giunge-re a me un coro di voci; i morti di morte violenta stanno provando il Salmo 51…. ops, scusate per quelli un poco ignorantucci, si tratta del “Miserere”. Hanno finito le pro-ve…. accidenti… appena mi vedo-no tutti chiedono preghiere per di-minuire la loro permanenza in Pur-gatorio, d’accordo che ho buona memoria, ma qui ci vuole un data-base per ricordarsi di tutti… ecco: Iacopo del Cassero, Bonconte da Montefeltro… e questa bella donna che mi si sta avvicinando chi è? Pia: “Quando sarai tornato al mon-do e riposato dalla lunga via, ricor-dati di me, che son la Pia; Siena mi ha fatto, la Maremma mi ha disfatto: lo sa colui che promettendomi di essere sua sposa mi aveva inanella-ta.” Dante: “O Pia, sei l’unica anima che sino ad ora, ha usato tali forme
Raccolta la testimonianza di Pia dei Tolomei
AMORE CRIMINALE 2
…questo amore marcisce, dietro quella porta….
di cortesia e gentilezza nei miei con-fronti fermati, raccontami meglio la tua storia.” P: “Sono nata a Siena e lì sono vissuta giovinetta; poi, è giunto il tempo di andare sposa, ero felice. Immaginavo una vita serena e tranquilla accanto al mio consorte, invece… mio marito, Nello di Inghirano dei Pannocchieschi, per amore di un’altra donna, mi ha rin-chiuso nel castello di Val di Pietra. Lì ho sofferto per la mia prigionia e, non lo nego, per la sua lontananza. Non ancora contento della segregazione a cui mi aveva sottoposta, mi ha fatta assassinare facendomi buttare da una finestra del castello. Quanto è ingrato e crudele il cuore dell’uomo!” D: “Mi ricordo di te, Pia, la tua storia mi è nota, e noto mi è anche il tuo sacri-ficio. Le tue parole mi permettono di capire perché sei qui, tra questi peni-tenti e comprendo, anche, il tuo deside-rio di raggiungere al più presto il Para-diso. Non temere, avrai un posto d’ono-re nel mio poema e di te si ricorderanno per secoli.” P: “Non ho parole per ringraziarti, tu rendi giusto merito al sopruso a cui sono stata sottoposta. Purtroppo, non sempre l’amore paga.”
Eco del Purgatorio
E’ il secondo giorno dopo Pasqua, colui che dà luce al giorno ha già im-boccato quella parte di sentiero che lo porterà a cedere il suo posto alla Lu-na, signora della notte . Il nostro cam-mino, invece, ci porta nella VI corni-ce, culla delle anime dei golosi. Nel bel mezzo della nostra passeggiata tra alberi carichi di frutti maturi e acqua limpida che sgorga cristallina, si avvi-cina a noi l’anima agitata di Virgilio. Virgilio: “ Venite a vedere, Dante è impazzito! Correte! Discute con l’ani-ma di Bonagiunta da Lucca…..” Ci affrettiamo a seguire la dantesca guida e, poco più in là, assistiamo ad una scena alquanto bizzarra, Dante e un’anima, a noi sconosciuta, si sfida-
no a colpi di free-style: Bonagiunta: “ Per questa sfida iniziare i tuoi parenti devo ricordare….” Dante: “Siamo nati nobili di cuore per una poesia che non muore. Dello stil novo sono l’autore sono sempre stato il migliore Ciò che Amor ditta io annoto alla gentilezza sono divoto.” B: “Smetti di parlare, non imprecare, quel che ti dico devi ascoltare; il volgare abbiamo utilizzato e il nostro ingegno è volato.” D: “Il mio stilo è limpido e piano dammi una penna e ti svelo l’arcano.” B: “Su i testi di Iacopo ho studiato, con Guittone mi sono formato, però molto mi fai pensare
D: “Credimi, la città di Siena, non ti ha dimenticata. Notti fa, poco prima dell’alba, ho fatto un sogno e, come tu ben sai, tali sogni sono veritieri. Una donna senese can-tava di te, aveva intitolato la canzone “Dolente Pia”. Nella mia mente sono anco-ra impresse le parole : Ma l’amore, questo amore, marcisce dietro quella porta/ Fa sempre freddo, in quelle mura/ Il cielo è chiaro, ma la terra resta scura/ Poi il primo verde, la lunga luce/ Pensa a qui giorni del passato ricordi in fior/ Dolente Pia, dolente Pia/ Dolente Pia, innocente e prigioniera. Col capo chino, la fronte al seno,/ Pensa a quei giorni del passato ricordi in fior/” P: “Oh Dante, la mia esperienza mi porta sempre a pensare che tutti gli uomini siano ingiusti e incapaci di amare, la tua gentilez-za e la pietà che provi nei miei confronti mi inducono alla prudenza nel giudizio. “ D: “Sono io che devo ringraziare te, Pia, anima pietosa nel nome e nei fatti.” Così, pensosamente, mi allontano da lei e con altra disposizione d’animo mi accingo all’ascolto del canto di Casella. Clara Mastrorocco
con l’aretino non dovevo legare, il suo stile è arduo e complesso, il tuo discorso m’ha fatto perplesso. Sembra tu abbia vinto al lotto con le nuove rime ch’hai prodotto, ho visto il nodo che mi ha impedito di poetare in modo addolcito, per tale assurda debolezza tu mi hai ridotto a pezza”. D: “Questa tua resa non mi sorprende ho sempre saputo che sei un perdente Su questo verso or puoi meditare ti ho sconfitto e ti devo lasciare.” Barbara Procino - Eleonora Dragonetti -Annalisa Falcone - Francesco Gabriele
Nella cornice dei golosi si discute di poesia
SFIDA FREE - STYLE
Dante Alighieri e Bonagiunta da Lucca a confronto
by Marcello Toninelli
Pagina 7 Eco del Purgatorio
Dante incontra Matelda
Nell’Eden cornetti caldi
Ultima fatica per Virgilio, il Paradiso è vicino...
Sono quattro giorni e tre notti che tam-piniamo Dante, ma quanto cammina questo?! Siamo giunti nell’ultima cor-nice, quella che punisce i lussuriosi, ad un passo dal Paradiso terrestre. Da esso ci separa un solo ostacolo: un enorme muro di fuoco. Ma ecco, Dante si ferma terrorizzato e si rifiuta di proseguire. Cosa sarà successo questa volta? Ci avviciniamo per capire meglio ... Virgilio: “Dai Dante, non farti pregare, un piccolo salto, amico mio, e respire-remo un'aria migliore!” Dante: “Assolutamente no, non ho intenzione di saltare. Piuttosto che at-traversare questo fuoco torno all’infer-no! “ V: “Suvvia Dante, non fare storie.. – rivolgendosi a noi - Ragazzi, ho un’i-dea! Siete disposti a darmi una mano? Virgilio ci spiega il suo piano e ci met-tiamo all’opera per aiutare l’anima lombarda. Senza farci notare dall’Ali-ghieri, poggiamo per terra, vicino al muro di fuoco, un ritratto di Beatrice.” Giornalista1: “Ehi! Dante, ma quella nel ritratto non è la tua Beatrice?” Giornalista2: “Hai ragione sembra proprio lei!” D: “Oh, tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand'ella altrui sa-luta, ch'ogne lingua….” Mentre Dante è intento a poetare, con l’aiuto di Virgilio lo spingiamo oltre la cortina di fuoco e proseguiamo il no-stro fatidico cammino. Finalmente il sole tramonta e Dante si addormenta sfinito sui gradini della montagna, e noi con lui. All’alba veniamo svegliati da un buonissimo odore e da una voce melodiosa. Matelda: “Svegliatevi! Stazio? Virgi-lio? È mattina! Vi ho portato dei cor-netti caldi!” D: “Chi sei tu, donna dal dolce canto?” M: “Io sono Matelda, vivo nel paradiso terrestre e sono qui per accogliervi, ho anche dei cornetti caldi e fareste meglio a prenderli subito prima che il vento… ecco, come non detto. Adesso sono freddi.” D: “Da dove viene questo vento? E questi due fiumi, da dove nascono?” M: “Questo vento proviene dall’attrito delle sfere celesti, mentre l’acqua sgor-ga da una fonte inesauribile, “che dal voler di Dio riprende”. Si chiamano Letè ed Eunoè. Ma badate, l’acqua del primo fiume..”
Inaspettatamente sentiamo il suono di una canzone... "Oh sole o sole miooooo", ma da dove viene? E' la suoneria del cellulare di Virgilio. Il sommo maestro risponde e sentiamo una voce dall'altro capo del telefoni-no: "Beh?! Hai finito? Qui comin-ciamo." Il poeta latino ribatte: “Ho quasi ultimato il mio compito, aspettatemi!” In sottofondo si sen-tono musiche caraibiche e si distin-gue nettamente il ritmo del limbo... Virgilio atteso ad una festa? Boh... Nel frattempo non c’è più traccia di Matelda e non sappiamo quale am-monimento volesse darci. Dante, dispiaciuto e, ancora stordito, si bagna il viso con l'acqua del primo fiume per riprendersi ma… D: “Nel mezzo del cammin di no-stra vita, mi ritrovai in una selva oscura, chè la diritta via era smarri-ta. “ … questa storia non l’abbiamo già sentita? G1: “Che? Di nuovo? Tutto dacca-po? Non mi dite che dobbiamo tor-nare all’Inferno?” G2: “Proprio adesso che sembrava fosse tutto finito! Virgilio, cosa è successo?” V: “Credo proprio che abbia perso la memoria a causa dell’acqua del Leté.. era questo che Matelda vole-
va dirci! Che disastro Dante, vieni qui, te la faccio vedere io la diritta via…” Così lo spinge nel secondo fiume e, per fortuna, il nostro magnanimo recupera subito la memo-ria, all’improvviso alza il passo e noi, per star-gli dietro, dobbiamo correre; ha visto Beatrice in lontananza e non sta più nella pelle… alla sua donna, tanto gentile e tanto onesta, non sa proprio resistere. Maria Mastrorocco - Vincenzo Stefanelli - Alessandro Leo - Davide Pontrandolfo
T M C O A G C E C A S A L O N
E A A P I C T O I U I A I E E
C N S R U N C D M G S R L C G
I F E A A R I I G M O T O M L
R R L D N V G A D T E R O M I
T E L E N I I A A I N D M D G
A D A I O P V G T I A P I R E
E I M I S E R I C O R D I A N
B C Z I O U A I D E R D E I T
E A L I P V I R G I L I O R I
M T D I R A P H T E M P O U L
I O T E N A I B R E P U S S U
N N C E C E V I S O L O G S C
A E P A R I T A C C E P T U E
A T T E L L A V O A N G E L O
ACCIDIA ANGELO PURGATORIO ANTIPURGATORIO PENA LUCE
AVARIZIA BEATRICE CASELLA NEGLIGENTI ANIME IRA
COMMEDIA CORNICI CUSTODE VIRGILIO DIO
DIVINA GOLOSI INVIDIA VALLETTA CATONE
SPIAGGIA SUPERBIA LUSSURIA MANFREDI SALMI
PECCATI PREGHIERE MISERICORDIA TEMPO DANTE
Nelle caselle libere, potrai
leggere il significato attribuito
da Dante Alighieri al fiume
Lete
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Cultura generale: Nel disegno in alto, è riprodotta la figura del grifone, animale mitologico metà aquila e metà leone; Dante lo incontra nel Paradiso terrestre: sai dire di quale figura è rappresentazione alle-gorica? _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
Silvia Manca
Pagina 8
Allenati per partecipare
al
Grande Torneo dell’Antipurgatorio
Sono previste le seguenti gare:
Inoltre, potrai assistere all’ultima partita di campionato
di
Scaccia il serpente
Per info: http://www.purgatorio.it [da un’idea di Davide Vernia]
Sfida il negligenteSfida il negligente
Scova il pigroScova il pigro Vinci a la zaraVinci a la zara Canta il MiserereCanta il Miserere Indovina la StellaIndovina la Stella
Ho personalmente selezionato e risposto alla domanda più inte-ressante postata recentemente sul mio sito web www.lamontagnadellasalute.it. Di seguito, alla lettera pubblica-ta, potrete leggere i miei consi-gli:
Caro Angelo della Salute,
sono Dante33 e scrivo sotto pseudonimo per non svelare la mia identità. Da quando ho intrapreso questo lungo viag-gio, la mia routine è cambiata e con essa, le mie abitudini. Que-sto, però, non è nulla in con-fronto al vero problema: l’ec-cessiva sonnolenza. Non ne posso più. Il mio maestro non fa altro che sgridarmi, creden-domi pigro e svogliato. Ma io, che colpa ne ho se ogni due ore provo l’impulso di addormen-tarmi? Cerco di resistere il più possibile, ma molte volte le braccia di Morfeo mi tirano, e io non posso farci nulla. Questo capita soprattutto in situazioni di forti emozioni come rabbia, imbarazzo e persino eccessiva
contentezza! Oh, Angelo! Ti supplico, dimmi cosa mi suc-cede.
Dante33
Caro Dante33,
probabilmente ho capito di quel che si tratta. L’eccessiva sonnolenza e la cataplessia sono, accompagnate dalle allu-cinazioni e dalla paralisi del sonno, sintomi tipici della nar-colessia, una malattia molto rara. Non vi è una cura, ma non disperare: ti darò alcuni consigli utili per ridurre i sinto-mi. Innanzitutto devi mangiare molta frutta e verdura: evita, quindi, pasti pesanti. Dopo aver mangiato, riposa un po’: aiuterà la digestione e ti senti-rai “rinato”. L’ultimo consi-glio, ma non meno importante è quello di avvisare Vir-… ehm, il tuo maestro in modo che abbia più riguardo ed eviti di sgridarti la prossima volta! Spero d’esserti stato d’aiuto.
Angelo della Salute. Silvia Manca
Eco del Purgatorio
La redazione: Direttore responsabile: prof.ssa Caterina Levato Caporedattore : Maria Mastrorocco Grafico/pubblicitario: Clara Mastrorocco Disegnatore: Silvia Manca Reporter: Eleonora Dragonetti, Annalisa Falcone, Fran-cesco Gabriele, Doria Giangregorio, Michele Laterza, Alessandro Leo, Silvia Manca, Barbara Procino, Davide Pontrandolfo, Alessia Sapone, Giovanna Spinelli, Vin-cenzo Stefanelli (coadiuvato dalla pof.ssa Anna De Gre-gorio), Davide Vernia, Maria Mastrorocco, Clara Ma-strorocco, Daniela Ironico, Marlene Labarile, Federico Cappetta
Anno Scolastico 2014 - 2015 Liceo linguistico “don Lorenzo Milani” Acquaviva delle Fonti - Bari D.S. prof. Francesco Nicola Lucarelli
Angolo della Sanità
L’Angelo della Salute mette a disposizione dei nostri lettori
le sue conoscenze
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Avari e prodighi
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Lussuriosi
IL METEO DEL PURGATORIO Soluzioni: Crucipuzzle: Toglier memoria del peccato Acrostico: Salvare Cultura generale: Cristo incarnato
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24O D I O 25L E T E