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Gennaio - Marzo 2013 Il giornalino della Parrocchia S. Maria del Rovo Santuario Mariano “L’Eco del Rovo” Carissima Comunità di S. Maria del Roo, tra qualche giorno concluderemo la Quaresima, tempo favorevole di penitenza, conversione e attenzione al pros- simo, per entrare pienamente nella Settimana Santa, cuore di tutto l’Anno Liturgico della Chiesa, nella quale celebriamo, in modo particolare, quei misteri che danno senso e forma alla nostra fede e alla nostra vita di cristiani autentici. Infatti, la fede cristiana, non è una delle tante visioni del mondo o interpretazioni della storia personale e collet- tiva. Per un cristiano la fede è incontro con Gesù di Na- zareth, condannato alla morte di croce dagli uomini, ma che Dio ha risuscitato dai morti, ribaltando l’ingiusta sen- tenza di condanna. L’incontro con Gesù risorto che i primi discepoli, dopo che lo avevano abbandonato disperati nell’ora della croce, riconoscono e proclamano Messia e Signore, fa nascere e alimenta la fede in lui. Nella persona e nella vicenda di Gesù Cristo, il Dio lontano e invisibile si fa vicino a ogni essere umano, in un insperato e gratuito gesto d’amore. Nei gesti e nelle parole della liturgia della Chiesa, special- mente nei Sacramenti, si realizza oggettivamente questa nuova familiarità con Dio e tra noi, che nasce dal Batte- simo nella Pasqua di Cristo e si nutre continuamente alla mensa della Parola e dell’Eucaristia. Nel sacramento della Penitenza, poi, possiamo sperimentare quel perdono del Padre che ci risolleva dalle miserie della vita e dai falli- menti causati dal peccato. Contemplando il volto di Gesù e ascoltando le sue parole scopriamo chi siamo, intravediamo qual è la fonte ultima della nostra esistenza e verso quale meta tende il nostro cammino quotidiano. La testimonianza di tutti gli altri credenti in Gesù, che formano la comunità del Risorto, la Chiesa, ci sostiene nella fatica di accettare il rischio di una decisione per Lui, che attraversa l’esistenza, ma che è l’unica in grado di darle un significato veramente com- piuto. Un particolare e affettuoso pensiero anche al Gruppo Pi- stonieri S. Maria del Rovo, al Circolo degli Anziani, alle varie Attività lavorative, di svago e ogni singola persona presente in questa “Vigna”, spazio che Dio Padre ha pen- sato per noi come luogo particolare di crescita e di forza. L’augurio pasquale che desidero inviare è anche un invito a tutti a riscoprire la bellezza e l’importanza per la vita di ciascuno della fede, come autentico incontro con Gesù Cristo, il Vivente, mediante la fraternità affettiva ed effet- tiva della Chiesa, di cui la nostra Comunità parrocchiale desidera essere sempre di più un umile, ma concreto, segno. S. Pasqua a tutti. Vostro, don Francesco. Scarica il numero interamente a colori dal sito: www.parrocchiadelrovo.it “La Fede: incontro con il Risorto”

Eco del Rovo - 2013 - 03

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Gennaio - Marzo 2013

Il giornalino della Parrocchia S. Maria del RovoSantuario Mariano

“L’Eco del Rovo”

Carissima Comunità di S. Maria del Rovo,

tra qualche giorno concluderemo la Quaresima, tempofavorevole di penitenza, conversione e attenzione al pros-simo, per entrare pienamente nella Settimana Santa,cuore di tutto l’Anno Liturgico della Chiesa, nella qualecelebriamo, in modo particolare, quei misteri che dannosenso e forma alla nostra fede e alla nostra vita di cristianiautentici.Infatti, la fede cristiana, non è una delle tante visioni delmondo o interpretazioni della storia personale e collet-tiva. Per un cristiano la fede è incontro con Gesù di Na-zareth, condannato alla morte di croce dagli uomini, mache Dio ha risuscitato dai morti, ribaltando l’ingiusta sen-tenza di condanna.L’incontro con Gesù risorto che i primi discepoli, dopoche lo avevano abbandonato disperati nell’ora della croce,riconoscono e proclamano Messia e Signore, fa nascere ealimenta la fede in lui. Nella persona e nella vicenda diGesù Cristo, il Dio lontano e invisibile si fa vicino a ogniessere umano, in un insperato e gratuito gesto d’amore.Nei gesti e nelle parole della liturgia della Chiesa, special-mente nei Sacramenti, si realizza oggettivamente questanuova familiarità con Dio e tra noi, che nasce dal Batte-simo nella Pasqua di Cristo e si nutre continuamente allamensa della Parola e dell’Eucaristia. Nel sacramento della

Penitenza, poi, possiamo sperimentare quel perdono delPadre che ci risolleva dalle miserie della vita e dai falli-menti causati dal peccato.Contemplando il volto di Gesù e ascoltando le sue parolescopriamo chi siamo, intravediamo qual è la fonte ultimadella nostra esistenza e verso quale meta tende il nostrocammino quotidiano. La testimonianza di tutti gli altricredenti in Gesù, che formano la comunità del Risorto,la Chiesa, ci sostiene nella fatica di accettare il rischio diuna decisione per Lui, che attraversa l’esistenza, ma che èl’unica in grado di darle un significato veramente com-piuto.Un particolare e affettuoso pensiero anche al Gruppo Pi-stonieri S. Maria del Rovo, al Circolo degli Anziani, allevarie Attività lavorative, di svago e ogni singola personapresente in questa “Vigna”, spazio che Dio Padre ha pen-sato per noi come luogo particolare di crescita e di forza.L’augurio pasquale che desidero inviare è anche un invitoa tutti a riscoprire la bellezza e l’importanza per la vita diciascuno della fede, come autentico incontro con GesùCristo, il Vivente, mediante la fraternità affettiva ed effet-tiva della Chiesa, di cui la nostra Comunità parrocchialedesidera essere sempre di più un umile, ma concreto,segno.

S. Pasqua a tutti. Vostro, don Francesco.

Scarica il numero interamente a colori dal sito: www.parrocchiadelrovo.it

“La Fede: incontro con il Risorto”

Sito Internet: www.parrocchiadelrovo.it e-mail: [email protected]

2 Gennaio - Marzo 2013 “L’Eco del Rovo”

LITURGIAUna luce nella noe: un esperienza di evangelizzazione…

(di Rosanna Sorrentino)

Una luce nella notte è un’iniziativa che nasce aVerona nel 1999 ed opera da diversi anni sul

territorio nazionale e diocesano con l’obiettivo diportare Gesù a chi non lo ha ancora conosciuto, a chisi è allontanato, a chi timidamente sperimenta undialogo con lui.

Questa esperienza è aperta a tutti e in particolarmodo ai giovani e ai sacerdoti. Diversi giovani didiversi movimenti, ognuno con il proprio cammino,una volta al mese sviluppa questo progetto di evange-lizzazione con lo scopo di risvegliare i normali battez-zati delle parrocchie e delle diocesi, perché divenganoevangelizzatori nella loro vita ordinaria, rimanendonelle loro realtà.

Frutti di “Una Luce nella Notte” sono la conversione

di persone lontane dalla fede o dalla Chiesa ma anchela “conversione pastorale”.

Giovanni Paolo II nel discorso di apertura dellaconferenza di Santo Domingo nel 1992 afferma che:la nuova evangelizzazione non consiste in un “nuovovangelo”, non deve riguardare i contenuti, ma gliatteggiamenti, lo stile, lo sforzo, la programmazione,il metodo di apostolato, il linguaggio, che devonoessere tali da rendere accessibile, penetrante, valida eprofonda la risposta all’uomo di oggi, senza per nullaalterare o modificare il contenuto del messaggio evan-gelico.

In questi anni il Magistero ha insistito molto sullanuova evangelizzazione, ribadendo che bisogna rinun-ciare al concetto geografico di missione perché tuttala chiesa è missionaria (EN 59).

La nostra comunità desidera facilitare l’incontro per-sonale con Gesù, cercando di illuminare i cuori degliuomini nella notte buia dell’indifferenza, attraversol’Adorazione Eucaristica mensile nei Quartieri– programmato per ogni ultimo martedì del mese –riportando così al centro della nostra vita Dio.

La Passione di Cristo(di Rossella Bisogno)

Domenica delle Palme, 24 marzo, e VenerdìSanto, 29 marzo, ha avuto luogo la terza ed.

della Sacra Rappresentazione della Via Crucis organiz-zata dalla nostra Comunità parrocchiale.

Incentrata anche quest’anno sul forte desiderio dioffrire ai tantissimi fedeli accorsi una profondariflessione, ripercorrendo spiritualmente insieme aGesù gli ultimi drammatici momenti della Sua vita…la sofferenza, la morte ma anche la prospettiva della ri-surrezione… Un lavoro di forte condivisione che havisto partecipi 150 tra realizzatori delle scene, prota-gonisti e comparse in costume d’epoca, che hanno ani-mato il Corteo di preghiera attraversando cinque zonedella parrocchia (Orto degli Ulivi, Sinedrio, Flagella-zione e Condanna, Crocifissione e Sepolcro) nonché

“passi” dolorosi del cammino di Gesù sulla via dellaCroce. Emozioni uniche quanto travolgenti impressein ciascuno dei fedeli e generate dal singolare intrec-cio di parole, musiche e forti espressioni… la paura diGesù che, lasciato solo nell’Orto degli Ulivi, si rivolgeal Padre, l’umiliazione che poi subisce dinanzi al gransacerdote Caifa, la condanna a morte e le percosse in-flitte dai soldati romani, il dolore straziante di Mariasua madre, le urla spregevoli della folla, il grido umano-divino che ha squarciato l’aria sul Golgota…

“Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato”!Sia quel grido di sofferenza, la spinta e la forza di an-

dare oltre le difficoltà affinchè l’amore, la gioia e la vitavincano definitivamente sul male, la sofferenza e lamorte!

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3“L’Eco del Rovo” Gennaio - Marzo 2013

Adottare dei bambini,sentendoli e trattandoli

come veri figli, significa ricono-scere che il rapporto tra genitorie figli non si misura solo suilegami genetici.

Adottare un bambino è ungesto d’amore.

Vuol dire accoglierlo in unafamiglia, dove lo aspettano,lo desiderano, lo amano.

Il rapporto che ne scaturisce èintimo e duraturo, da non essereper nulla inferiore a quello fon-dato sull'appartenenza biologica.

Adottare un bambino è unascelta coraggiosa ma soprattuttoè un esempio di generosità eamore autentico per tutta lasocietà.

Non sempre però le famigliehanno la possibilità di adottareun bambino. Per questo sononate negli ultimi anni leadozioni a distanza.

Adozioni a distanza significa,con un piccolo impegno finan-

ziario, donare ad un bambinoche si trova in condizioni parti-colarmente difficili la possibilitàdi crescere nella sua terra.

La nostra comunità da diversianni, con solo due euro al mesedonati da un folto gruppo dipersone, ha adottato diversibambini a distanza garantendo-gli così la possibilità di studiare,mangiare e ricevere delle curemediche adeguate. Attualmente

ha in adozione tre bambinidell’Albania, che periodica-mente inviano foto e lettere diringraziamento.

Con questo piccolo gesto, nelnostro piccolo, possiamo aiutaree donare futuro e speranza a chiè meno fortunato di noi.

Ci auguriamo che in ognuno dinoi accresca il desiderio di soli-darietà per continuare questogesto d’amore: l’adozione.

CARITA’Adozioni a Distanza: un Abbraccio Senza Confini!

(di Gaetana Sorrentino e Elisa Vitale)

266° successore dell’Apostolo PietroDopo il grande Benedetto XVI lo Spirito Santo dona alla suaChiesa il nuovo Romano Pontefice.Jorge Mario Bergoglio, 76 anni, argentino, è il nuovo papa dellaChiesa cattolica, eletto al quinto scrutinio del Conclave. Bergoglio è nato a Buenos Aires, il primo di cinque figli, in una fa-miglia di origine italiana (bisnonno di origine astigiana). È ungesuita dal 1958 ed è un uomo di grande cultura. È stato creatocardinale da Giovanni Paolo II il 21 febbraio 2001. È famoso peri suoi richiami alla povertà, come testimoniato anche dal nomeche si è scelto: quando venne creato cardinale, invitò i suoi fedeli

delle diocesi argentine a non andare a Roma per festeggiare la sua nomina. È il primo papa sudamericano, ilprimo gesuita e il primo che ha scelto il nome Francesco. La Comunità si unisce con la preghiera ai tanti auguri.

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4 Gennaio - Marzo 2013 “L’Eco del Rovo”

Se l'Avvento è un tempo nel quale la Chiesa ciaiuta a prepararci alla venuta del Signore Gesù,

la Quaresima è un tempo in cui la Chiesa ci aiuta aduna profonda conversione, cioè ad un cambiamentodi mentalità.

Tale cambiamento però richiede un allenamentospirituale caro alla tradizione biblica e cristiana:

la Preghiera, l’Elemosina, il Digiuno.

La PREGHIERA, fa entrare in comunione conDio, per parlargli e raccontargli le nostre ansie e inostri dolori, i nostri problemi e i nostri progetti e percomprendere la Sua grande misericordia.

Col DIGIUNO, l'uomo scopre che ha bisogno diDio come del pane da mangiare, infatti se vissuto confede ci introduce nel mistero di Cristo, unendoci allaSua decisione di accettare la volontà del Padre anchese occorre bere il calice nei momenti difficili.

Infine, se la preghiera fa rinascere l'amore nel cuore,il DIGIUNO, chiede che questo amore si traduca incarità e comunione verso il prossimo. Si raggiunge cosìquel cambiamento che porta a mutare il cuore e la vita.

Chi cambia il suo modo di pensare, cambia la suascala di valori e il suo modo di agire.

Tocca le radici stesse del suo essere cristiano. Il suopensiero si conformerà a quello del Vangelo di Gesù,il suo cuore si aprirà all'amore del Signore, il suo stile

di vita sarà il più simile possibile allo stile di vita diCristo.

E' in questo clima di conversione che si è collocatol' undicesimo convegno catechistico diocesano,tenutosi sabato 2 marzo, presso la Parrocchia diS. Alfonso, dal tema:

“LA CATECHESI: ANNUNCIO E CAMMINODI FEDE”

Noi catechisti infatti siamo stati stimolati a prenderesul serio la CATECHESI per tutte le fasce di età, dagliitinerari battesimali alla preparazione all'incontrodefinitivo con Dio.

Quindi un ANNUNCIO coerente e vissuto, perridare voce e forza alla Buona Notizia del Vangelo,perché segnata dalla relazione con Dio, segnata cioèdall'incontro con un amore gratuito e liberante, cheha reso unica la nostra vita.

Solo così il catechista può sentirsi sempre inCAMMINO e mai arrivato, con la consapevolezzache se raggiunto da Dio, deve far risuonare il Vangelocosì che possa raggiungere gli altri.

Per ultimo occorre la FEDE che porta in seconsapevolezza, convinzione, rinnovamento ad unavera e possibile missionarietà, come stile e annunciodi vita ecclesiale.

Solo una fede vissuta come adesione personale allarelazione con Dio, può sgorgare una catechesi che siauna reale proposta di vita Buona e Nuova per i nostriinterlocutori di qualsiasi età e condizione.

CatechesiQuaresima Tempo di Conversione

(di Letizia Ferrara)

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“L’Eco del Rovo” Gennaio - Marzo 2013 5L’Oratorio:

A Carnevale ogni scherzo vale!(di Rossella Bisogno)

Volti sorridenti e ben mascherati, giochi, tanti saltie grande sfilata finale… questo e di più è stato il

Carnevale in parrocchia, tenutosi l’11 febbraio eanimato da una famiglia di simpatici antenati nonchégli animatori dell’oratorio!

Varie le maschere indossate da grandi e piccini…l’uomo ragno, principi e principesse, l’astronauta, laspagnola, e le ballerine… e così ebbe inizio la magia…immersi nel fantastico mondo dei bambini!

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Gennaio - Marzo 2013 “L’Eco del Rovo”6

12/01/2013 Foto del Decennale con conferimento della S. Cresima a Salvatore Sorrentino

19/12/2013 INCONTRO DIOCESANO PERLA PASTORALE GIOVANILE INPARROCCHIA

La Comunità tutta accoglie congioia i Battezzati

05/12/2012 BATTESIMO DI DOMENICO RISPOLIDI VINCENZO E VINCENZA DI BARTOLOMEO

29/12/2012 BATTESIMO DI SOFIA DI MAIO DI ANTONIO E VALENTINA ARMENANTE

23/12/2012 BATTESIMO DI GIOVANNISENATORE DI CRISTOFORO

E FLAVIA D'URSO

27-01-2013 MARICA NARDIELLO DI LUIGI E FILOMENA BISOGNO

03-03-2013 DANIELE GIULIA DI GIOVANNI E LUCIA MANZO

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“L’Eco del Rovo” Gennaio - Marzo 2013 7

23/02/2013 ERCHIE: RITIRO SPIRITUALE DEGLI OPERATORI PASTORALI

10/02/2013 RITO PER RICAVARE LE CENERIBRUCIANDO LE PALME DELLO SCORSO ANNO

10/02/2013 PRANZO COMUNITARIO PERIL 37° COMPLEANNO E IL 3° ANNIVERSA-

RIO TRA NOI DI DON FRANCESCO

10/03/2013 PELLEGRINAGGIO QUARESIMALE A BENEVENTO:ALCUNI PARTECIPANTI

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Gennaio - Marzo 2013 “L’Eco del Rovo”8 2003-2013: decennale di riapertura della Chiesa Parrocchiale(di Pasquale Apicella)

La nostra Chiesa Parrocchiale, con la sua storia ultracentenaria, ha vissuto innumerevoli eventi. Alcuni trai più catastrofici, come la prima e la seconda guerramondiale che hanno colpito duramente il patrimonioarchitettonico italiano, e quello più vicino a noi, ilterremoto dell’80, che ha lasciato i suoi segni finoall’inizio del decennio scorso. Infatti, a seguito delterribile sisma dell’Irpinia, il nostro Santuario Ma-riano venne chiuso e si dovrà aspettare il 2003 perrivederlo riaperto.

È così che sabato 4 gennaio 2003 con la Celebra-zione presieduta da Mons. Orazio Soricelli, la chiesaottocentesca di Santa Maria incoronata del Rovovenne riaperta alla Comunità.

Da quel giorno, sono già passati dieci anni, e lanostra Parrocchia si è di nuovo raccolta per ricordarequei momenti: dal 7 al 12 gennaio è stata celebrata lasettimana commemorativa che ha visto ogni giornola S. Messa Solenne celebrata dai parroci che dal 2003hanno guidato la nostra Comunità.

Sabato 12, come dieci anni prima, il nostro Arcive-scovo, Mons. Orazio Sorricelli, ha presieduto laS. Messa Solenne. La serata poi è proseguita con unmomento musicale e di festa.

Il decennale, come più volte ha sottolineato il nostroattuale parroco don Francesco, “non vuole celebrare illuogo fisico ma ciò che esso rappresenta, cioè lo spazioscelto da Dio, dove i Battezzati si riuniscono e vivono imomenti più importanti dell’esistenza, dove avvienel’incontro con il Cristo nella Parola e nell’Eucaristia”.“È lo spazio dove la Comunità cresce”.

Tanti, ogni giorno, si adoperano impiegando tempo,salute e forze economiche per farla crescere al meglio.

E i risultati si vedono, per esempio con il presepevivente, l’animazione alle Celebrazioni, lo stesso“Eco del Rovo” e tanto altro: la comunità cresce pietradopo pietra, proprio come i nostri trisavoli, decenni edecenni fa, realizzarono, non senza fatica, le mura cosìriccamente decorate che ancora oggi testimoniano laloro fede nel Signore.

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9“L’Eco del Rovo” Gennaio - Marzo 2013

Conosciamo la nostra Comunità(di Alessia Alfieri)

Da quanti anni ti occupi del coro?Mi occupo del coro, insieme a Marianna Avallone, dal2005 quando, per volontà di don Michele, si volle pensaread un'animazione della Messa più giovanile e coinvol-gente, e che quindi potesse interessare anche i più giovania parteciparvi.C’è tanta affluenza?Negli ultimi due anni, se da una parte è aumentata sensi-bilmente l'affluenza del coro (al momento ne fanno parte15/18 elementi), dall'altra è diminuita la presenza “under30” rispetto agli anni precedenti. Ciò nonostante, le personeche ne fanno parte, dimostrano impegno e dedizione nelvoler imparare cose nuove e abbellire l'animazione litur-gica.Da un po’ di tempo anche i bambini della catechesicantano nel coro. Come mai questa scelta?Il discorso è duplice: dare un ricambio generazionale in unfuturo prossimo e cercare di rendere partecipi i bambiniche ne hanno voglia, di animare la liturgia in modo“attivo”. Grazie all'impegno e alla dedizione di FedericaAvallone, il coro dei bambini sta diventando sempre piùuna realtà costante.E tu, invece, hai sempre avuto la passione per il canto ela musica?Già da piccolino, nelle recite scolastiche, mi venivanoassegnati alcuni ruoli dove dovevo cantare. Inoltre, manmano che sono cresciuto, ho fatto anche alcune selezionicanore, tra cui quelle per lo Zecchino d'oro e saggi alpianoforte. Infatti, per alcuni anni, ho anche studiatopianoforte e quindi, l'avvicinamento alla musica, ed inparticolare al canto, è stato quasi naturale ed ogni giornoscopro di non poterne fare a meno.

In questo momento titrovi a Torino e nonpotrai, come tutti gli altrianni, partecipare allaveglia e alla messa di Pasqua in cui il coro anima lecelebrazioni in maniera più particolare. Ti mancherànon potervi farne parte?E' ovvio che mi manca l'ambiente, la preparazione, lepersone... anche il semplice fatto di partecipare alle provedi canto settimanali, seguire l'andamento dei canti, ecc...e la distanza naturalmente, aumenta il sentimento cheprovo. Ma sono sicuro che, Marianna e Federica, insieme all'in-tero coro, staranno preparando l'animazione liturgicapasquale in modo ottimale, se non addirittura migliore,anche senza di me.Pensi di riprendere questo tuo ruolo quando ritorneraia Cava?Ovviamente, quando ritornerò, riprenderò sicuramente acantare; da una parte, “spero” di non riprendere il ruoloche ricoprivo prima, poiché questo significherà che altrepersone si sono fatte avanti e si sono impegnate a renderel'animazione liturgica sempre migliore. Ciò non vuol dire che non mi piacerebbe occuparmi dinuovo del coro in modo costante, ma è naturale che io,Marianna, Federica e gli altri componenti del coro, nonsaremo eterni, quindi... ben vengano persone che vogliano“mettersi in gioco”.

Grazie mille, Simone! La tua passione si percepisce daogni parola usata! Un abbraccio e un in bocca al lupo daparte della redazione e da tua la comunità!

Nel numero scorso avevamo parlato dell’animazione strumentale della messacon Marianna. Questa volta completiamo il discorso ponendo delle domande aSimone Manzo, responsabile del coro e del canto. Per tenervi informati vi diròche questa intervista è stata faa via Internet, siccome Simone in questo pe-riodo sta lavorando a Torino.

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10 Gennaio - Marzo 2013 “L’Eco del Rovo”

ApprofondiAMO Gesù(di Lucia Cammarota)

Pagine estratte dal libro “Eucaristia, il pane per la vita del mondo” di Ciro Vitiello. Collana “Pagine di formazioneCristiana”.

Leggendo questo libricino è nata in me l’esigenza di condividere la gioia di approfondire la conoscenzadella Liturgia eucaristica e, poco alla volta, alla fine di questo percorso, anche voi potrete scoprire questaperla preziosa comprendendo meglio e gustando pienamente la Celebrazione domenicale.

Ascoltare e rispondere: dialogo di amore

«Hai letto la Bibbia?»«Vorrei farlo ma non ho tempo, È un libro

enorme!»

Le Messe sembrano tutte uguali, ma non è così.Ogni giorno, ad una determinata ora, ciponiamo a tavola per il pranzo, ma non man-giamo la stessa cosa. A Messa ci riuniamo perascoltare Dio e parlargli. La Parola di Dio ècontenuta nella Bibbia. La Bibbia si può leggereda soli, a casa. Ciò è possibile, ma non è altret-tanto facile. Il testo biblico è spesso simbolico;lo stile, il modo di costruire le frasi, manifestanouna tradizione passata da padre a figlio e unacultura di popoli diversi. È fuori dubbio che, pertrasmettere il pensiero di Dio, gli uomini chehanno scritto la Bibbia si sono serviti dellinguaggio del proprio tempo e del propriopaese.

Noi, oggi, abbiamo un modo di esprimerci piùaderente alla nostra mentalità; ed anche illinguaggio è diverso. Quello che conta anche pernoi, uomini d’oggi, è il contenuto biblico: cioéquello che Dio vuole dirci con la Scrittura inquesto nostro tempo. Per comprendere Dio nonè sufficiente la lettura della Bibbia, è necessariol’ascolto.

L’ascolto suppone la presenza di più persone,di cui uno solo legge, e la spiegazione dellalettura da parte di una persona competente. Lalettura e l’ascolto insieme rendono viva e attualela Parola di Dio:«La radice della fede biblica stanell’ascolto, attività vitale, ma anche esigente.

Perché ascoltare significa lasciarsi trasformare, apoco a poco, fino ad essere condotti su stradespesso diverse da quelle che avremmo potutoimmaginare chiudendoci in noi stessi» (Comu-nicare il Vangelo in un mondo che cambia, n13).

Nell’ascolto della Parola vengono presentati igrandi fatti compiuti da Dio nella storia degliuomini, gli insegnamenti di Cristo, la testimo-nianza dei profeti e degli apostoli. Non è solo unricordo di fatti lontani nel tempo, è Parola vivaed efficace.

«La Parola di Dio, che è capace di farciapostoli, ci chiede anzitutto di essere discepoli...Così nasce la Chiesa e così vive e si espande. Vadunque attentamente meditato il fatto che essaè chiamata ad essere il luogo nel quale si uni-scono coloro che anzitutto vengono evangeliz-zati... Dovremmo nutrirci della Parola di Diobramandola, come il bambino cerca il latte disua madre» (Comunicare il Vangelo... n47).

Per questo Dio continua a radunare intorno asé un popolo da un confine all’altro della terra eparla a chi lo ascolta nel momento in cuiqualcuno legge la sua Parola, scritta per tutti eper sempre. Perciò il lettore al termine dellaproclamazione dice: «Parola di Dio», «Paroladel Signore».

La prima parte della Messa è dedicata dunquealla Parola di Dio. Questa Parola, proclamatanell’assemblea liturgica, acquista particolareimportanza ed efficacia e deve essere letta bene,in modo che tutti possano comprenderla.

Perciò viene letta davanti all’assemblea da unluogo più elevato chiamato “ambone”.

(Continua nel prossimo numero)

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11“L’Eco del Rovo” Gennaio - Marzo 2013

La Comunità parrocchiale si stringe nel dolore alle famiglie di:

Siamo certi nella fede, che come sono stati amati sulla terra, altrettanto lo saranno ora

che sono nella grazia del Signore e ne godono la luce del suo volto.

Rita De Sio, Maria Vigorito, Pasquale Bruno,

Emilio Sorrentino, Maria Padovano Sorrentino.

Un sogno che piano piano inizia a essere realtà….(di don Francesco)

Il 12 marzo 2013 è stato approvato il progettodefinitivo-esecutivo dei lavori per il recupero

dell’Eremo di S. Martino. Con un impegno sinergico tra il Comune, i suoi

Tecnici e la nostra Parrocchia di S. Maria del Rovofinalmente si vede, come si può leggere anche sia sull’Albo del Comune di Cava de’ Tirreni, procedimentoN° 514…, sia nella bacheca della nostra Parrocchia, unprimo spiraglio nella travagliata storia per i restauriall’Eremo.

Questo primo lotto, come recita il bando e più volteda me chiarito nei vari aggiornamenti sui lavori,interesserà, vista anche la somma di solo 150.000,00€,il recupero dell’antico sentiero, la sistemazione delpercorso per giungere alla sommità del monte e l’areaantistante ma, per il momento, non l’Eremo comestruttura.

Un piccolo passo in avanti che ci apre la strada anche

per la richiesta di un altro contributo più cospicuo allaRegione per intervenire direttamente sulla struttura ela sua messa in sicurezza.

Dopo la sistemazione strutturale la Parrocchia siassumerà, come già faceva in passato, la gestionedell’Eremo per ridonargli la sua specifica spirituale eaggregativa impegnandosi anche con piccoli lavori dimanutenzione ordinaria.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che sisono resi subito disponibili per una veloce risoluzionedei tanti problemi già esistenti e per chi ha compresola “disinteressata” volontà dell’opera.

Sentiamoci quindi tutti molto soddisfatti, affidiamoil progetto al Signore, alla Vergine Maria, a S. Martinoe rimboccandoci tutti le maniche impegniamoci in unlavoro condiviso che finalmente ridonerà bellezza aun “rudere” del IX secolo e che per troppi anni è statoabbandonato a se stesso.

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Gennaio - Marzo 2013 “L’Eco del Rovo”

Arcidiocesi Amalfi-Cava de’ Tirreni

Parrocchia S. Maria del RovoSantuario Mariano

Parrocodon Francesco Della Monica 089.340017 - 338.4071748

e-mail: [email protected]

Celebrazione del Battesimo ogni seconda Domenica del mese.

ConfessioniTutti i giorni prima della Messa,

preferibilmente: Ven 16,00-18,00eccetto Mercoledì e Domenica

S. Rosariomezz’ora prima di ogni S.Messa.

S. Messadal Lunedì al Venerdì ore 18,30

Sabato ore 19,00 Domenica ore 9,30 e 11,00.

CertificatiDal Lunedì al Venerdì (eccetto il Mercoledì),

dalle 17,00 alle 18,00, e dalle 19,30 alle 20,00.

Per altri orari lasciare nella cassetta della posta il Vostro Cognome e Numero di telefono,

sarete contattati appena possibile per un appuntamento.

Attenzione: orari soggetti a possibili variazioni, fare affidamento al

Programma Parrocchiale Mensile e agliAnnunci rilasciati dal sacerdote.

Informazioni Utili

“L’Eco del Rovo”foglio informativo della Comunità di

Santa Maria del Rovo

chiuso in redazione il: Marzo 2013

Ringraziamo tutti i collaboratori equanti ci aiutano e ci sostengono

Cerchia le parole nel riquadro. Con le restanti scoprirai la soluzione!