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L’invenzione del progresso Economia, società cultura nell’età dei lumi

Economia, società cultura · (enclosures iniziate in Inghilterra nel XVI sec.) ... XVII) 2. Capitalismo agricolo ... La nascita dell’economia politica

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L’invenzione del progresso

Economia,

società

cultura

nell’età dei lumi

Crescita demografica e sviluppo del capitalismo

Secolo XVIII: inversione di tendenza nella storia demografica

La popolazione cresce senza incontrare più i consueti limiti imposti dalle passate catastrofi (peste, carestie, guerre)

Da quel momento in poi il movimento ascensionale non si è più arrestato

Le cifre dell’aumento demografico

Europa (totale)

Inghilterra

Spagna Francia Italia Prussia

da 118 milioni

da 5 milioni

da 6 milioni

da 18 milioni

da 11 milioni

da 3 milioni

a 187 milioni

a 9 milioni

a 11 milioni

a 26 milioni

a 16 milioni

a 6 milioni

Le trasformazioni dell’economia agricola

Lo sviluppo demografico è collegato al miglioramento del regime alimentare

Ovvero dell’agricoltura (influenza reciproca)

Attraverso: l’espansione delle culture e la diffusione di nuove piante (mais, patate)

Ma soprattutto: l’intensificazione delle stesse per aumentarne la redditività

Nuovi sistemi produttivi

La razionalizzazione dell’economia agricola impone:

1. L’impiego di capitali

2. L’adozione di tecniche colturali più complesse

3. Il superamento dei limiti imposti dal regime tradizionale (di origine feudale)

4. Una nuova organizzazione sociale e del lavoro

5. Libertà di iniziativa e proprietà privata

Gli ostacoli allo sviluppo agricolo

1. L’economia comunitaria (spazi comuni all’interno della proprietà, libero accesso dei contadini per il pascolo e la raccolta di legna, privilegi, ecc.)

2. Il monopolio fondiario (la terra è nelle mani di pochi aristocratici che non hanno né la mentalità, né i capitali per sfruttarla in maniera moderna, gravata da fedecommessi, manomorta ecclesiastica, ecc.)

La rimozione degli ostacoli

Rafforzamento della proprietà privata (enclosures iniziate in Inghilterra nel XVI sec.)

Lotta contro i demani pubblici, i vincoli al commercio della terra e gli “usi civici”, tramite pressioni politiche o vere e proprie usurpazioni

Trasferimento di parte di beni fondiari dal clero e dalla nobiltà a forze sociali più attive, borghesi

Riorganizzazione diseguale in Europa: si distinguono Inghilterra, Olanda e Italia padana

Agricoltura e sviluppo del capitalismo

Marx: accumulazione originaria dei capitali

1. Capitalismo commerciale (dal sec. XIV al XVII)

2. Capitalismo agricolo (sec. XVIII)

3. Capitalismo industriale (in Inghilterra e in altre zone dell’Europa a partire dalla fine del sec. XVIII – prima rivoluzione industriale; nel resto d’Europa sec. XIX – seconda rivoluzione industriale)

Strutture economiche ed ideologie culturali: l’Illuminismo

Il philosophe si batte contro i pregiudizi e le superstizioni su cui si fonda l’Ancien Regime

Ripone la sua fiducia nella “classe media”, nell’operosità e nello spirito di iniziativa peculiari della borghesia

Si fa interprete della rivoluzione economica e sociale in atto

Si impegna a favore della rimozione degli ostacoli “politici” ed “istituzionali”

Contro l’autorità, la tradizione, la rivelazione

Il metodo scientifico: esperienza e ragione

Il newtonismo transfuso dall’ambito naturale a quello delle scienze umane

L’idea di progresso: sapere e benessere fattori della pubblica felicità

L’Enciclopedia delle Arti e dei Mestieri di Diderot e d’Alembert simbolo di un’epoca di trasformazioni (1751-1772, 28 volumi illustrati)

Voltaire e la lotta contro l’oscurantismo

Polemico sulla religione rivelata e la Chiesa

Aristocratico, cosmopolita

Il Dizionario Filosofico (1754)

Il Trattato sulla tolleranza (1762)

Il deismo

Dottrine politiche: Montesquieu

Lo spirito delle Leggi (1748)

Costituzionalismo aristocratico

Libertà basata sull’equilibrio costituzionale dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario)

Libertà individuale

Moderazione sul piano sociale

Dottrine politiche: Voltaire

Dispotismo illuminato

La monarchia assoluta, guidata da un principe disposto ad ascoltare il philosophe è la migliore garanzia di buon governo per lo sviluppo della borghesia

Negazione dei privilegi di nobiltà e clero

Necessità “naturale” del mantenimento delle disparità economiche e sociali

Sfiducia nel popolo

Dottrine politiche: Rousseau

Tutti gli uomini per natura nascono liberi ed eguali

La “stato di natura”: un principio ideale (giusnaturalismo)

La proprietà privata è l’origine della diseguaglianza sociale

Non va distrutta ma va garantita una più equa ripartizione delle ricchezze

Dottrine politiche: Rousseau Il Contratto Sociale (1762) – contrattualismo

L’uomo rinuncia alla libertà naturale per diventare cittadino, accordandosi con i suoi simili

Lo Stato deve salvaguardare libertà ed eguaglianza

La sovranità è nel popolo e non può essere alienata

Lo Stato si identifica con il popolo. I suoi funzionari sono servitori del popolo

La volontà generale è la fonte delle leggi

Democrazia diretta o rappresentativa

L’Emile e la nascita della pedagogia moderna: l’educazione deve essere pubblica, gratuita ed eguale per tutti

Dottrine economiche: fisiocrazia e liberismo

Fisiocrazia: l’agricoltura crea le basi della ricchezza (il surplus), l’industria si limita a trasformare i beni e il commercio a distribuirli

Il liberismo di Quesnay (Tableau économique, 1758) e di Mirabeau: contro il mercantilismo libertà di iniziativa economica e libero scambio. Lo Stato si deve limitare a rimuovere gli ostacoli per la circolazione di merci e capitali e la formazione del profitto

Dottrine economiche: Adam Smith

Ricerca sulla natura e sulle cause della ricchezza delle nazioni (1776)

La nascita dell’economia politica

La fonte della ricchezza è il lavoro

La ricerca del profitto da parte del singolo coincide spontaneamente con il benessere collettivo (la “mano invisibile” del mercato)

Studio del capitalismo industriale: la situazione inglese (mentre in Francia i fisiocrati si attardano sul capitalismo agrario)

Espansione e diffusione dell’Illuminismo

La Massoneria

Lessing e Kant in Germania

Milano: il Caffè dei fratelli Verri e Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria (1764)

Napoli: Genovesi e Filangeri

Firenze: l’Accademia dei Georgofili

Il Caffè e il Piano di Legislazione Criminale