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““Educare Prima”Educare Prima”(Sede Anpep Fermo )(Sede Anpep Fermo )
Seminario di formazione
IL PROGRAMMA IL PROGRAMMA STRUTTURATO ‘EDUCARE STRUTTURATO ‘EDUCARE
PRIMA’ E LA SUAPRIMA’ E LA SUA APPLICAZIONEAPPLICAZIONE
Sett’ 2011Sett’ 2011
Relatore: dr. Gino SolderaRelatore: dr. Gino Soldera
METODO “EDUCARE PRIMA”
• Albo degli Abilitati all’applicazione del programma inseriti nella (News)
• Pubblicità concordata e comune (precisa, reale e adeguata)
Programma del seminarioProgramma del seminario
1. I programmi strutturati: caratteristiche, finalità, vantaggi e limiti
2. Il programma “Educare Prima” Criteri di partecipazione e costituzione
del gruppo Applicazione del programma Il significato delle diverse tappe nella
gestazione e nella vita prenatale Analisi di ciascuna tappa del I, del II e
del III trimestre
I PROGRAMMI STRUTTURATII PROGRAMMI STRUTTURATIcaratteristiche e finalitàcaratteristiche e finalità
• Strumento formativo sviluppato dal prof. L. L’Abate negli USA e approfondito dal prof. M. Cusinato in Italia
• Basato sui presupposti del movimento psicoeducativo di addestramento alle abilità sociali– Superamento del paradigma medico e
della cura– Valorizzazione del benessere di pari
importanza rispetto a quella del rimedio della disfunzione
[…continua: i programmi strutturati, caratteristiche e finalità]
• Strumento di :Strumento di :
• PROMOZIONE DELLA SALUTE PROMOZIONE DELLA SALUTE (placebo)(placebo)
• PREVENZIONE DELLA PREVENZIONE DELLA MALATTIAMALATTIA (nocebo) (nocebo)
PREVENZIONE
• PRIMARIA
• SECONDARIA • TERZIARIA
Prevenzione primaria Prevenzione primaria (promozione della salute)(promozione della salute)– Rivolto a gruppi di individui, coppie e famiglie
generalmente funzionanti
– Finalità› Migliorare la qualità della vita› Diminuire i fattori di rischio› Accrescere i fattori di protezione(Promozione della salute)› Favorire lo sviluppo di nuove
competenze› Far emergere potenzialità latenti› Potenziare risorse esistenti
[…continua: i programmi strutturati, caratteristiche e finalità]
• IL GRUPPOIL GRUPPO
– Favorisce l’espansione, in ciascun partecipante, di un determinato sentire e pensare
– Confronto, dialogo ed esperienza insieme come strumenti per mettere in gioco le proprie opinioni ed i propri sentimenti arricchendoli con l’apporto proveniente dalle idee dell’altro
[…continua: i programmi strutturati, caratteristiche e finalità]
• L’OPERATOREL’OPERATORE– Non insegna, né istruisce, ma
sostiene l’altro nel suo cammino alla scoperta di sé, delle sue risorse e delle sue potenzialità
– Aiuta l’altro a prendere consapevolezza del proprio bisogno di ‘sviluppo personale’
– E’ un facilitatore nella trasmissione di contenuti e nello scambio tra partecipanti
[…continua: i programmi strutturati, caratteristiche e finalità]
• METODOLOGIAMETODOLOGIA
– derivante da approccio cognitivista: è possibile attuare nell’individuo il cambiamento lavorando in particolare sugli aspetti del sé afferenti alla sfera cognitiva ed emotiva
– “esercizi” che si avvalgono primariamente della riflessione scritta
LA STRUTTURA DEL LA STRUTTURA DEL PROGRAMMAPROGRAMMA
• Percorso legato ad una tematica specifica, affrontata attraverso una serie di tappe propedeuticamente connesse l’una all’altra
• Rivolto a gruppi di min 6-8 persone e di max 16 persone
• Strutturato in incontri (durata 2 ore) settimanali o quindicinali
[…continua: La struttura del programma]
• Utilizzo di schede – guida sia per i partecipanti sia per gli operatori contenenti:– Titolo della tappa e finalità che ad
essa competono– Attività di approfondimento– Scheda di contenuto– Compiti per casa– Appositi spazi per scrivere ed
annotare proprie ed altrui riflessioni
– Solo per operatori: indicazioni ed osservazioni utili per la conduzione
[…continua: La struttura del programma]
GLI INCONTRIGLI INCONTRI• Primo incontro
– 1^ ora: “tappa 0” conoscenza reciproca per creare clima di gruppo
– 2^ ora: “tappa 1” avvio del percorso
• Incontri successivi– 1^ ora: conclusione della riflessione
relativa all’argomento della tappa precedente
– 2^ ora: tematica prevista per la nuova tappa
[…continua: La struttura del programma]
LE TAPPELE TAPPEOgni tappa si caratterizza per una
sequenza stabile di momenti:
– Punto del cammino– Introduzione all’argomento della nuova tappa– Avvio dell’attività volta ad approfondire i
contenuti della tappa– Sintesi del conduttore– Presentazione della scheda di contenuto– Consegna per casa– Confronto di gruppo relativo ai compiti per
casa– Attività conclusiva della tappa– Sintesi del conduttore
[…continua: La struttura del programma]
IL SETTINGIL SETTING
• Attività svolte con il gruppo disposto a cerchio, cui appartengono anche i conduttori
• Interazione faccia-faccia operatore partecipante
• Flessibilità del setting quando vengono introdotti, ad es., giochi di ruolo
I VANTAGGI DEI PROGRAMMI I VANTAGGI DEI PROGRAMMI STRUTTURATISTRUTTURATI
1. Strutturazione utile per l’analisi dei dati2. Focus dell’attenzione su nuclei di
riflessione fondamentali3. Apertura di nuovi orizzonti di
consapevolezza nella persona e valorizzazione delle sue risorse
4. Partecipazione attiva di ogni componente del gruppo
5. Crearsi di un’atmosfera di gruppo6. Utilità della parola scritta
I LIMITI DEI PROGRAMMI STRUTTURATII LIMITI DEI PROGRAMMI STRUTTURATI
• Attività che coinvolgono prevalentemente il bagaglio cognitivo– Prendere in considerazione esperienze
che attivino tutte le componenti del sé• Scrivere modalità non adeguata per
tutte le persone– Valorizzare altre vie di espressione
• Spazio esiguo per i bisogni specifici dell’individuo o dell’intero gruppo– Flessibilità + Offrire spazio esterno per
approfondire esigenza emersa
LA RICERCA SUI PROGRAMMI LA RICERCA SUI PROGRAMMI STRUTTURATISTRUTTURATI
Studi longitudinali ancora agli albori• Difficoltà metodologiche
– Difficoltà a rintracciare le famiglie– Difficoltà a ricevere collaborazione a
distanza di tempo– Modificazione della struttura della
famiglia
[…continua: La ricerca sui programmi strutturati. Studi longitudinali ancora agli albori]
• Carente affidabilità dei risultati nelle ricerche già presenti
– Mancanza di adeguati gruppi di controllo– Valutazioni basate fondamentalmente
su aspetti soggettivi di soddisfazione– Misure non costruite con criteri di
attendibilità e validità– Valutazione basate su periodi molto
brevi– Disegni di ricerca privi di accorgimenti
per isolare efficacia specifica del programma
I PROGRAMMI STRUTTURATI GIA’ I PROGRAMMI STRUTTURATI GIA’ PRESENTI RELATIVI ALLA PRESENTI RELATIVI ALLA
GRAVIDANZAGRAVIDANZA
1. Cusinato e coll.: “I figli del 2000”
– Destinato a coppie in procinto di sposarsi e/o nel primo anno di matrimonio
– Contenuti:> Maternità e paternità come scelta> Immagine anticipata del figlio> Competenza interpersonale nel ruolo
di futuri genitori
[…continua: I programmi strutturati già presenti relativi alla gravidanza]
2. Altri programmi legati alle seguenti tematiche:
– Preparazione al parto– Cura del nuovo nato– Difficoltà di adattamento dopo il
parto– Bisogni della nuova madre– Coinvolgimento parziale del
padre
IL PROGRAMMA IL PROGRAMMA STRUTTURATO “EDUCARE STRUTTURATO “EDUCARE
PRIMA”PRIMA”
Per accompagnare i genitori ed il Per accompagnare i genitori ed il loro bambino nell’emozionante loro bambino nell’emozionante
cammino di crescita della cammino di crescita della gravidanzagravidanza
OBIETTIVI ESPLICITI
• Fornire degli strumenti di crescita individuale
• Favorire l’integrazione della coppia
• Aiutare la famiglia nel processo di riorganizzazione e sviluppo
• Fornire al bambino i materiali e le esperienze migliori per la sua formazione
OBIETTIVI IMPLICITI
1. Arginare e prevenire il disagio sociale generale ed il disagio psicologico rilevati, in particolare, nella popolazione minorile
2. Contenere il grado elevato di medicalizzazione per i suoi effetti negativi secondari (crea preoccupazione, dipendenza…)
PROGRAMMA STRUTTURATO PROGRAMMA STRUTTURATO EDUCARE PRIMA: INTERVENTO EDUCARE PRIMA: INTERVENTO DI PROMOZIONE DELLA SALUTEDI PROMOZIONE DELLA SALUTE
a partire dalla vita prenatale, periodo in cui si gettano le
fondamenta della relazione genitore - figlio,
nucleo primario fondante la società e contenitore per lo
svilupparsi del sé della persona
Educare prima: accrescere nei genitori la consapevolezza del valore
dei figli
Attesa del bambino come momento da valorizzare
per favorire la salute del figlio, la sua intelligenza e la
sua capacità di amare
P. S. “EDUCARE PRIMA”: SFIDA E P. S. “EDUCARE PRIMA”: SFIDA E CONQUISTACONQUISTA
1. Attenzione particolare rivolta a :
• Periodo prenatale— Stato psicologico della coppia— Funzione genitoriale— Percezione del bambino— Salute individuale
• Periodo perinatale— Sviluppo delle competenze della madre del
padre e del bambino rispetto alla nascita
[…continua: P. S. “Educare prima”: sfida e conquista]
2. Innovazione dei contenuti:– Approfondimento più specifico e
mirato dei diversi aspetti della gravidanza e della vita prenatale
– Figura paterna valorizzata ed identificata
– Accento posto sulla consapevolezza di sé e delle propria genitorialità
– Spazio aperto all’educazione che non può che essere rivolta anche all’esistenza umana
– Attenzione allo stile di vita in gravidanza
[…continua: P. S. “Educare prima”: sfida e conquista]
Progetto “Educare Prima “ può rappresentare un modello
garantito da seguire perché l’Educazione Prenatale divenga
l’approccio primario di base delle politiche socio-sanitarie in
Italia e nei diversi paesi europei, nell’ambito
dell’intervento alla gravidanza
ASPETTI METODOLOGICI ASPETTI METODOLOGICI DEL P. S. “Educare Prima”DEL P. S. “Educare Prima”
• Configurazione tipica del programma strutturato
• Accanto alla riflessione scritta, attività coinvolgenti anche le altre funzioni psicocorporee
• Condotto possibilmente da 2 operatori (1 che svolge il ruolo di osservatore ed 1 che conduce)
• Rivolto a gruppi di max 16 persone
[…continua: Aspetti metodologici del p. s. “Educare Prima”]
Preparazione del gruppo• Colloquio con la coppia di tipo
anamnesico, relativo allo stato di salute individuale, all’andamento delle relazioni nella coppia e alle prospettive della famiglia
• Compilazione di una scheda relativa al colloquio (da parte dell’operatore) o somministrazione di un questionario alla coppia
• Documento privacy
[…continua: Aspetti metodologici del p. s. “Educare Prima”]
• 15 incontri, con cadenza quindicinale, durata di 2 ore ciascuno (6^-8^/34^-36^sg)
• Setting flessibile: auspicabile ambiente con le seguenti caratteristiche– Stanza silenziosa e ampia– Presenza di materassini, cuscini e
coperte– Stereo per la musica– Televisore e videoregistratore
CONTENUTI CONTENUTI DEL P. S. “Educare Prima”DEL P. S. “Educare Prima”
legati a:
• Vissuti tipici dei genitori nel corso dei tre trimestri della gestazione
• Aspetti psicofisiologici della gravidanza
• Evolversi delle competenze del nascituro
PRIMO TRIMESTRE DI GRAVIDANZA: PRIMO TRIMESTRE DI GRAVIDANZA: L’ACCOGLIENZA L’ACCOGLIENZA (riflessione di (riflessione di
gruppo)gruppo)
• Accoglienza destinata ai partecipanti
– l’operatore accoglie emozioni e difficoltà di ciascun partecipante
– L’operatore contribuisce al crearsi di un’atmosfera di gruppo rassicurante, in cui ognuno si senta libero di esprimersi
[… continua: Primo trimestre di gravidanza: l’Accoglienza]
• Accoglienza dei futuri genitori verso il figlio
– Madre e padre impegnati a rendere disponibile per il figlio uno spazio fisico e mentale di accoglimento
– Sostegno offerto ai genitori nel prendere contatto con i propri vissuti emotivi e nel processo di rielaborazione della propria identità
[… continua: Primo trimestre di gravidanza: l’Accoglienza]
• Sentirsi “padre e madre insieme” per accogliere nella maniera più completa i bisogni del bambino– Riflessione su legame di coppia
(fiducia reciproca, collaborazione, comunicazione, intimità)
• Creare un ambiente di sviluppo confortevole per il nascituro: lo stile di vita genitoriale
OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI GENERALI del primo trimestre di del primo trimestre di
gravidanzagravidanza
• Acquisire la consapevolezza della propria genitorialità
• Favorire l’intesa di coppia
• Favorire lo stato di salute psicofisica della madre e del padre
Primo trimestre di gravidanza: Primo trimestre di gravidanza: L’ACCOGLIENZAL’ACCOGLIENZA
• Tappa 0Tappa 0 (6-8 sdg/1° inc.): (6-8 sdg/1° inc.): Conosciamoci meglioConosciamoci meglio• Tappa 1 Tappa 1 (8-10 sdg/1°-2° inc.):(8-10 sdg/1°-2° inc.): L’Annunciazione L’Annunciazione
– l’emozionante scoperta di aspettare un – l’emozionante scoperta di aspettare un bambinobambino
• Tappa 2 Tappa 2 (10-12 sdg/2°-3° inc.):(10-12 sdg/2°-3° inc.): Di generazione Di generazione in generazionein generazione
• Tappa 3 Tappa 3 (12-14 sdg/3°-4° inc.): (12-14 sdg/3°-4° inc.): Diventare Diventare genitorigenitori
• Tappa 4 Tappa 4 (14-16 sdg/4°-5° inc.): (14-16 sdg/4°-5° inc.): Il bambino e la Il bambino e la sua gestione in coppiasua gestione in coppia
• Tappa 5 Tappa 5 (16-18 sdg/5°-6° inc.): (16-18 sdg/5°-6° inc.): Stile di vita in Stile di vita in gravidanza gravidanza
SECONDO TRIMESTRE DI GRAVIDANZA:SECONDO TRIMESTRE DI GRAVIDANZA:LA VITA PRENATALE COME VITA DI LA VITA PRENATALE COME VITA DI
RELAZIONE RELAZIONE (riflessione di gruppo)(riflessione di gruppo)
• Concreta presenza del bambino: – la pancia è finalmente percepibile– percezione dei primi movimenti del
bambino• Ruolo attivo del bambino nella
relazione
• Approfondimenti volti alla conoscenza del figlio (esplorazione delle competenze e delle possibilità comunicative)
OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI GENERALI del secondo trimestre di del secondo trimestre di
gravidanzagravidanza
• Acquisire la consapevolezza delle potenzialità del nascituro
• Stabilire un legame di empatia• Favorire la comunicazione con il
nascituro a tutti i livelli• Riconoscere e dar valore
all’alterità del figlio
Secondo trimestre di gravidanzaSecondo trimestre di gravidanzaLA VITA PRENATALE LA VITA PRENATALE
COME VITA DI RELAZIONECOME VITA DI RELAZIONE
• Tappa 6 Tappa 6 (18-20 sdg/6°-7° inc.): (18-20 sdg/6°-7° inc.): L’empatia, L’empatia, prima forma di comunicazioneprima forma di comunicazione
• Tappa 7 Tappa 7 (20-22 sdg/7°-8° inc.): (20-22 sdg/7°-8° inc.): Il movimento Il movimento prenataleprenatale
• Tappa 8 Tappa 8 (22-24 sdg/8°-9° inc.): (22-24 sdg/8°-9° inc.): La La sensorialità prenatale (parte I)sensorialità prenatale (parte I)
• Tappa 9 Tappa 9 (24-26 sdg/9°-10° inc.): (24-26 sdg/9°-10° inc.): La La sensorialità prenatale (parte II)sensorialità prenatale (parte II)
• Tappa 10 Tappa 10 (26-28 sdg/10°-11° inc.): (26-28 sdg/10°-11° inc.): L’apprendimento prenataleL’apprendimento prenatale
TERZO TRIMESTRE DI GRAVIDANZA:ESSERE INSIEME PER SEPARARSI
(riflessione di gruppo)
• Legame madre-figlio-padre contesto da cui evolveranno travaglio e parto: Essere insieme consolidato attraverso educazione ai valori e il coltivare la propria creatività interiore
• Processo di differenziazione: ognuno ha un proprio ruolo nell’evento nascita in collaborazione ed intimità con l’altro
• Processi di abbandono: lasciarsi andare in una reciproca fiducia
OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI GENERALI del terzo trimestre di gravidanzadel terzo trimestre di gravidanza
• Favorire la fase di individuazione e separazione del nascituro
• Proporre strumenti di arricchimento culturale del nascituro
• Favorire l’espressione spontanea della propria ricchezza e creatività interiore attraverso l’arte
• Favorire i processi di abbandono e di allentamento del controllo necessari a travaglio e parto
• Informare rispetto a travaglio e parto
Terzo trimestre di gravidanza:Terzo trimestre di gravidanza:ESSERE INSIEME PER SEPARARSIESSERE INSIEME PER SEPARARSI
• Tappa 11Tappa 11 (28-30 sdg/11°-12° inc.):(28-30 sdg/11°-12° inc.): L’educazione ai valoriL’educazione ai valori
• Tappa 12 Tappa 12 (30-32 sdg/12°-13° inc.): (30-32 sdg/12°-13° inc.): La La creatività e la bellezzacreatività e la bellezza
• Tappa 13 Tappa 13 (32-34 sdg/13°-14° inc.): (32-34 sdg/13°-14° inc.): La danza La danza della vitadella vita
• Tappa 14 Tappa 14 (34-36 sdg/14°-15° inc.): (34-36 sdg/14°-15° inc.): Lasciarsi Lasciarsi andare la fiume della vitaandare la fiume della vita
• Tappa 15Tappa 15 (34-36 sdg/15° inc.): (34-36 sdg/15° inc.): Cammino Cammino verso la nascita – il travaglio e il partoverso la nascita – il travaglio e il parto