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elettroradio informazioni PERIODICO TRADE LEADER NEI SETTORI ELETTRONICA DI CONSUMO ED ELETTRODOMESTICI * ANNO 55 * Innovazione e category management le armi strategiche di SanDisk Da Madrid a Berlino, il settore eldom alza i toni e sfida la crisi Benessere in cucina: gli strumenti indispensabili per gli aspiranti chef Wereable technology, più che una moda una necessità Clima: la parola al mercato, al retail … e al meteo Non smettere mai di scattare, salvare e condividere RACCONTA STORIE DI VITA CON LE SCHEDE DI MEMORIA Affida i tuoi ricordi a

Elettroradio Informazioni - Giugno 2015

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Mensile B2B del settore trade, specializzato nei mercati elettrodomestici ed elettronica di consumo

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elettroradio informazioni elettroradio informazioni PERIODICO TRADE LEADER NEI SETTORI ELETTRONICA DI CONSUMO ED ELETTRODOMESTICI * ANNO 55 *

Innovazione e category management le armi strategiche di SanDisk

Da Madrid a Berlino, il settore eldom alza i toni e sfi da la crisi

Benessere in cucina: gli strumenti indispensabili per gli aspiranti chef

Wereable technology, più che una moda una necessità

Clima: la parola al mercato,al retail… e al meteo

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RACCONTA STORIEDI VITA CON LESCHEDE DI MEMORIA

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Un cambiamento necessario

“La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando

è necessario“, soleva dire il grande Albert Einstein. E forse non c’è frase più emble-matica per meglio descrivere il periodo che sta attraversando la distribuzione specializzata italiana. Se difatti lo scorso anno a tenere banco era la ferma convin-zione che la sfrenata corsa alla promo-zionalità fosse defi nitivamente arrivata al suo termine, per far fi nalmente spa-zio a qualità e servizio, quest’anno – soli-ti discorsi retorici e di circostanza a parte – sembra invece essere rinata in tutti la spasmodica sete di quote di mercato da conquistare con qualsiasi mezzo a pro-pria disposizione. Iva scontata, prodotti in regalo e weekend dalle offerte imper-dibili hanno ormai affi ancato a pieno di-ritto i tradizionali Sottocosti e Tassi Zero, agitando oltremodo il mercato retail, già ampiamente scosso da crisi e riduzione dei consumi, e, soprattutto, confondendo ancor di più il consumatore fi nale. Consu-matore che, non dimentichiamolo, si sta sempre più evolvendo verso l’expertise e la multicanalità, non accettando quin-di più false promesse o compromessi di sorta.Lavorare tutti insieme più sul sell-out che sul sell-in si era detto lo scorso an-no di questi tempi, ma così non è stato. O per lo meno, se è stato fatto, è stato fatto male o in modo non strategico ed effi cace. “È arrivato il momento di concentrarsi sui conti economici” ha esortato giustamen-te qualcuno e giù tutti a far quadrare bi-lanci e a cercare quell’effi cienza che, non neghiamolo, doveva essere già stata ap-prontata anni addietro. E se da una parte i conti e i costi aziendali venivano fi nal-mente regolarizzati, dall’altra ci si conti-nuava ad accanire su posizioni ormai del tutto nocive e deleterie, delegando al so-lo volantino la propria capacità impren-ditoriale. Non è con i regali che si crea valore e,

come sosteneva sempre il famoso fi sico tedesco: “Talvolta uno paga di più le cose che ha avuto gratis”. Urge quindi cambia-re mentalità e tornare a vendere qualità facendo del servizio un elemento impre-scindibile del proprio modello di business e non un semplice optional da utilizzare a proprio piacimento, solo in ottica di mar-keting e comunicazione.Fare cultura, e non solo di prodotto ma nel senso più ampio del termine, arric-chisce non solo la clientela, ma tutta la fi liera, dalla Ricerca e Sviluppo fi no al consumatore fi nale. Se da un lato i rit-mi insostenibili dettati dall’evoluzione tecnologica e dalle logiche industriali e commerciali, sia di industria che di trade, possono disorientare, e non poco, dall’al-tro un approccio di tipo “customer-orien-ted” non può far altro che aiutare non so-lo le vendite e la pedonabilità, ma anche l’affi liazione, la redditività e, perché no, la marginalità. Il mercato sta cambiando radicalmente e in modo talmente veloce che a volte sembra addirittura impossibile stargli dietro: inutili gossip e notizie clamorose a parte che, oltre a non servire a nulla e creare solo scompiglio, lasciano davvero il tempo che trovano, bisogna fare i con-ti con nuove abitudini e preferenze dei consumatori, con nuovi modelli distribu-tivi, con nuove logiche industriali e com-merciali, con nuovi processi logistici e ge-stionali, e con nuovi approcci burocratici e amministrativi. Oltre che, è bene sot-tolinearlo, con un cambio generazionale che, sul fronte della distribuzione, è an-cora lontano dal completarsi. Insomma, è cambiato – e sta cambiando – tutto: la bravura sta nel saper osservare e reagi-re di conseguenza, cavalcando i cambia-menti e non subendoli. E, come dice un famoso detto, “La strada più facile non è sempre la migliore”.

La Redazione

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Ei-Elettroradio Informazioni

Periodico Trade per industria

e distribuzione

• Audio • Video• Elettrodomestici

• Informatica • Telecomunicazioni

anno LVchiuso in redazioneil 31 maggio 2015

edito da: la publiedim s.r.l.direzione, amministrazione e pubblicità:via matteo civitali, 5120148 milanotelefono: 02 48.70.32.01 r.a.fax: 02 48.70.36.14e-mail: [email protected] (redazione)[email protected] (grafica)testata iscritta nel registro della stampa presso il tribunale di milano il 18-06-2007 con il n. 385 - iscritta nel registro degli operatori di comunicazione con il n. 6107 - direttore responsabile:fiorenza moradei -coordinamento redazionale: roberto bonin ([email protected]) -Social media manager:roberto zarrielloimpaginazione: adm studio - cologno monzese -stampa: ingraph s.r.l. -via bologna 104/106,20038 seregno (mb) telefono: 0362 24.00.69

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Periodico associato a:

A.N.E.S.ASSOCIAZIONE NAZIONALEEDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA

in questo numero:

6 Cover Story SanDisk, strategia e innovazione

10 Appunti di vista Mauro Rubin, Presidente di JoinPad

12 Eventi IFA 2015: ritorno al futuro

14 Retailing in a Disruptive World di Fiorenza Moradei

16 Elettrodomestici e arte: un connubio che fa cultura di Susanne Capolongo

18 Social Il lato social del trade di Barbara Bianchi

20 Cloud Computing e Social Media: quali rischi? di Roberto Zarriello

21 Psicology L’importanza della formazione degli addetti alla vendita di Dott.ssa Paola Nicolini

22 Trade Marketing Tutti pazzi per la cucina di Massimo Bolchi

24 Focus wearable Generazione wearable di Raffaele Gomiero

28 Gaming In salute con i videogiochi di Raffaele Gomiero

32 Focus clima Stiamo freschi! di Marco Passarello

36 Focus benessere La migliore palestra? In cucina... di Monica Renna

40 Smart home La casa al sicuro di Federico Cociancich

42 Aziende Ceced Italia conferma Franco Secchi presidente di Federico Cociancich

44 Tecnology Cottura all’onda di Marco Passarello

46 In-store Aires: 10 e altri 10... e altri 10... di Roberto Bonin

48 Expert riparte con Elite di Roberto Bonin

50 Un po’ di sostenibile chiarezza (2) di Arch. Olivia Carone

elettroradio informazioni elettroradio informazioni periodico trade leader nei settori elettronica di consumo ed elettrodomestici * anno 55 *

Innovazione e category management le armi strategiche di SanDisk

Da Madrid a Berlino, il settore eldom alza i toni e sfida la crisi

Benessere in cucina: gli strumenti indispensabili per gli aspiranti chef

Wereable technology, più che una moda una necessità

Clima: la parola al mercato,al retail… e al meteo

Non smettere maidi scattare, salvaree condividere

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L’innovazione prima di tutto. Se occorresse infatti individua-

re uno dei maggiori asset su cui si fonda da sempre la strategia di SanDisk, quello della continua ri-cerca di contenuti altamente tec-nologici sarebbe sicuramente il più corretto.La multinazionale americana ci ha difatti abituato fi n dalla sua nasci-ta a prodotti particolarmente per-formanti e user-friendly, spesso e volentieri precursori di nuovi trend e segmenti di mercato.“SanDisk è un’azienda molto atti-va sul comparto Ricerca e Svilup-po in cui investe una considere-vole parte dei propri ricavi”, con-ferma infatti Alessandro Caruso, Country Manager di SanDisk Ita-lia. “Questo ci permette di essere sempre all’avanguardia sulla tec-nologia e sugli sviluppi futuri. Lo dimostra, ad esempio, la veloci-tà dei nostri prodotti più recenti, all’altezza delle caratteristiche dei dispositivi più all’avanguardia pre-

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si rifl ette su tutte le linee di pro-dotto a marchio SanDisk, come ad esempio nell’ultima novità del mondo USB, dove l’azienda ha lanciato un nuovo prodotto con connettore Type-C che permette il trasferimento alla velocità di 1 Gbps. O ancora, nel segmento del-le MicroSD, dove la multinaziona-le americana primeggia con un modello premium, con capacità di ben 200 GB.

Nuovi prodotti per nuove esigenzeLa continua crescita dell’universo mobile e della tecnologia 4K ha imposto al mercato nuovi bisogni e nuove necessità, richiedendo al-le aziende del settore uno sforzo innovativo non indifferente che portasse alla messa a punto di prodotti sempre più innovativi e performanti.Proprio su questi nuovi trend di mercato e sulle reali esigenze dei consumatori nasce difatti la nuova

Prodotti dagli elevati contenuti tecnologici e cura dei canali distributivi, le ricette della multinazionale americana per affrontare i cambiamenti di mercato

line-up di prodotti SanDisk, pensa-ti non solo per garantire una con-servazione effi cace e duratura di contenuti – siano essi immagini, video o documenti – ma per ren-dere le operazioni di storage par-ticolarmente semplici, veloci e si-cure.Le due nuove unità Dual USB con connettore di tipo C e fl ash iXpand da 128 GB vanno proprio in tal senso: nel cavalcare, se non ad-dirittura anticipare, le nuove ten-denze di mercato, e non solo dello storage propriamente detto, ma anche di altri settori ad esso pro-fondamente legati, come quelli dell’IT, dell’audio video, della fo-tografi a e della telefonia, nonché delle nuove pratiche da essi intro-dotti, come quelle dei selfi e, del social living, del lavoro fl essibile, del BYOD o del personal cloud.Anticipando proprio la futura do-manda di device con connettore di tipo C (il 12% dei dispositivi mobi-li entro il 2016, secondo un recen-

strategia e innovazione SanDisk

senti sul mercato e molte volte ad-dirittura superiori”.Proprio l’azienda statunitense, di-fatti, ha lanciato recentemente sul mercato italiano dei nuovi prodot-ti dalle caratteristiche e dalle per-formance veramente d’eccezione, frutto di una capacità ingegneri-stica davvero elevata, ispirata dal-le reali esigenze dell’utente fi nale.“I consumatori sono sempre al-la ricerca di prodotti performanti che non facciamo perdere tem-po in fase di trasferimento di fi le, soprattutto di grandi dimensioni. Una delle caratteristiche sempre più richieste, infatti, è proprio la maggiore velocità di trasferimen-to”, spiega Caruso. “Appunto per questo, abbiamo messo a punto una gamma evoluta di Compact Flash, denominate CFast PRO, che permettono ai dispositivi che lo supportano di registrare video e scattare fotografi e alla velocità di ben 515 Mbps”. Un modus operandi, questo, che

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te rapporto di Strategy Analytics, ndr), SanDisk ha introdotto la sua prima unità fl ash USB con questo tipo di tecnologia, dotandola però di un ulteriore connettore USB 3.0 all’altra estremità, consentendo così un trasferimento facile e ve-loce tra dispositivi di ultima gene-razione e computer Pc o Mac. La nuova unità fl ash iXpand di SanDisk è progettata invece per trasferire rapidamente foto e vi-deo da iPhone o iPad a compu-ter Mac o PC, senza l’uso di cavi, preimpostazioni o connessioni In-ternet e senza massimali sui dati o limitazioni di banda. Si tratta più in particolare di un nuovo model-lo fi no a 128 GB di capacità che, se utilizzato con i nuovi modelli iPhone 6, iPhone 6 Plus, iPad Air 2 o iPad mini 3 da 128 GB, per-mette di raddoppiare all’istante lo spazio di archiviazione disponibile per foto, video, musica e altri fi -le multimediali. Non solo. L’unità fl ash iXpand consente anche la ri-

« SanDisk è un’azienda

molto attiva nel

comparto Ricerca e

Sviluppo in cui investe

una considerevole parte

dei propri ricavi. Questo

ci permette di essere

sempre all’avanguardia

sulla tecnologia e sugli

sviluppi futuri»

Alessandro Caruso, Country Manager di SanDisk Italiastrategia e innovazione

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produzione facile di video e musi-ca direttamente dall’unità, anche per formati di fi le non nativi o per PC, come AVI, MKV e WMV67. Oltre che, se utilizzata con l’app iXpand Sync, permettere di sfruttare il sensore di identifi cazione delle impronte digitali Apple Touch ID, disponibile su iPhone 6, iPhone 6 Plus, iPhone 5s, iPad Air 2 e iPad mini 3 con sistema operativo iOS 8, per crittografare e decrittogra-fare i fi le sensibili sull’unità, di uti-lizzare app alla portata di tutti per aprire i fi le dall’unità e di salvare i contenuti generati da queste app direttamente nell’unità.Dai laboratori di Ricerca e Sviluppo di SanDisk arriva inoltre la sche-da di memoria Ultra microSDXC UHS-I Premium Edition da 200 GB, la scheda microSD per dispositivi mobile con la capacità più elevata al mondo: il risultato di un lungo processo, che ha saputo coniugare la tecnologia proprietaria svilup-pata per la scheda Ultra microSDXC card da 128 GB presentata lo scor-so anno, con un nuovo processo di progettazione e produzione, che ha consentito di aumentare ulte-riormente il numero di bit per ogni matrice.“È un vero e proprio concentrato di tecnologia”, sottolinea Caruso. “In una superfi cie così piccola riesce a racchiudere una capacità talmen-te grande come 200 GB. Si tratta di un prodotto talmente comples-so dal lato ingegneristico che ad-dirittura non è stato possibile co-lorarlo - come di consueto - nella sua parte superiore poiché avreb-be comportato un inutile spreco di spazio”.

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per visualizzare la videointervista

Innovazione anche sullo scaff aleSe l’innovazione tecnologica è uno dei maggiori asset su cui poggia da sempre la strategia di SanDisk a livello worldwide, non da meno è l’approccio dell’azienda al cana-le distributivo. Negli ultimi anni, difatti, SanDisk Italia dedica all’e-sposizione sul punto vendita e alle attività di trade marketing la mas-sima attenzione, mirando a una maggiore e più effi cace comunica-zione verso il consumatore fi nale, che possa portare alla vendita non gestita dei prodotti e che prediliga tecniche di sell out come il cross-selling e l’up-selling.“L’attenzione alla categoria deve essere precisa, cercando di cali-brare al meglio la proposizione a scaffale, continuando comunque sempre a seguire le attività pro-mozionali rivolte principalmente a migliorare il mix di prodotto e l’au-tovendibilità dei prodotti”, precisa Caruso. “Avere sempre lo scaffale ben organizzato permette sia di dare una comunicazione effi cace all’utente fi nale per permettergli di scegliere in modo autonomo il prodotto a lui più congeniale sia di sfruttare appieno la leva del cross-selling”. Appunto per questo mo-tivo l’azienda ha implementato negli ultimi tempi l’attività di cate-gory management, nonché la co-municazione sul punto vendita per mezzo di materiale espositivo e p.o.p. dedicato, in base alla natura del prodotto e al periodo dell’anno“Ovviamente, essendo prodotti complementari ad altri dispositi-vi, un elemento essenziale per il nostro business è la duplicazione

dell’esposizione all’interno del-le aree dedicate ad altri disposi-tivi, come ad esempio fotocame-re, smartphone, tablet e action-cam”, continua Caruso. “Una tec-nica, questa, che permette sia a noi che ai retailer di aumentare i prezzi medi di vendita e di offrire una soluzione di storage idonea alle caratteristiche del dispositivo specifi co”.“Un altro focus su cui ci stiamo con-centrando è quello di incrementa-re l’offerta sui prodotti più perfor-manti, in modo da aumentare il prezzo medio di vendita e, in al-cuni casi, di colmare anche parzial-mente i trend negativi di quantità su alcune categorie. In tal senso da qualche tempo a questa parte stia-mo cercando di incentivare quanto più possibile le attività sulle capa-cità maggiori, cercando di evitare di promozionare o evidenziare al massimo le capacità più basse”, aggiunge ancora Caruso. “La no-stra strategia è difatti anche quel-la di puntare a controbilanciare le perdite di fatturato focalizzando-ci su precise azioni di upselling, cercando quindi di spostare la le vendite e quindi la proposizione a scaffale di prodotti più performan-ti, cercando di uscire dalla sola lo-gica di prezzo”. Una strategia che, nonostante una situazione gene-rale di mercato caratterizzata da un’evidente decremento a valore, ha portato ottimi risultati a livello commerciale, testimoniati da un’o-scillazione a valore negativo mas-simo del -3% e di un valore nega-tivo massimo del -0,8% a pezzo su tutte le categorie di prodotto nel primo trimestre di quest’anno.

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La realtà aumentata è una tecnologia ancora poco cono-

sciuta dalla maggioranza degli italiani. Quali sono gli ostacoli da superare per una sua mag-giore diffusione? “A dire il vero, la realtà aumenta-ta è una tecnologia attualmente fruibile da tutti i possessori di uno smartphone, quindi è potenzial-mente già disponibile; quello che manca sono i servizi/app ‘utili’ per l’uso quotidiano. Al momen-to si possono trovare molti esem-pi di applicazioni sviluppate per il settore della comunicazione e del marketing, ma in questi casi l’e-sperienza dell’utente si limita ad un’interazione pseudo-ludica con un’immagine o un oggetto. Pas-sato l’effetto ‘wow’ della prima volta diffi cilmente l’utente decide di continuare a utilizzare l’applica-zione”.

Cosa è possibile veramente fa-re con la tecnologia AR? Quali le sue reali applicazioni nella vita di tutti i giorni?“Esistono diversi algoritmi che possono essere impiegati nello sviluppo di applicazioni AR, alcu-ni di essi permettono il riconosci-

“Al momento l’esperimento più interessante risulta essere, a mio avviso, quello di Amazon che in-tegrando il suo ultimo smartpho-ne con camere di profondità (che possono quindi effettuare scan-sioni di oggetti 3D) ha abilitato l’utente a riconoscere e ricercare nello store un qualsiasi oggetto, ottenendo immediatamente una comparazione del prezzo”.

I retailer italiani ne fanno uso? Vi è qualche case history degna di nota in questo settore prove-niente dall’estero che potrebbe essere presa ad esempio anche nel nostro Paese?“Su YouTube esistono molti esem-pi di sistemi più o meno belli, principalmente usati per ingag-giare l’utente nei pressi di una vetrina attraverso totem interat-tivi muniti di camere semplici o di profondità come il kinect, ma vengono principalmente dall’e-stero (UK e Germania in modo im-portante). Spesso e volentieri i re-tailer italiani non conoscono que-sta tecnologia o non sono disposti a ‘rischiare’ a investire in canali non convenzionali come le instal-lazioni in-store”.

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Presidente di JoinPad

mento di oggetti di forme com-plesse, permettendo la creazione di servizi industriali per miglio-rare i processi di manutenzione, logistica e training. Un esempio utile di applicazione AR è l’appli-cazione Goggles (di Google), ag-giornata da pochi mesi con una nuova funzionalità derivante da WordLens (Società di traduzione testi in AR), che permette di tra-durre un testo in lingua estera so-vrapponendone la traduzione di-rettamente alla scritta stessa”.

Quali saranno i possibili e pro-babili sviluppi di questa tecno-logia nell’immediato futuro?“Esistono molti settori che han-no iniziato a implementare que-sta tecnologia, per esempio l’au-tomotive, con l’integrazione nel parabrezza di informazioni multi-mediali che si attivano attraver-

so i sensori presenti all’interno dell’auto (sensori di prossimità, camere termiche etc..). Ma la ve-ra spinta che permetterà all’AR di diventare consumer saranno gli Smart Glasses di nuova ge-nerazione (quelli binoculari) che abilitano l’utente ad aumentare il proprio campo visivo creando così un nuovo modo di interagire con l’ambiente circostante. Una vera opportunità di business per tutte quelle aziende interessate alla creazione di nuovi servizi le-gati al ‘context computing’ ovve-ro quei sistemi addestrati a ‘per-cepire’ l’ambiente o a prevedere una particolare necessità dell’u-tente”.

Quale ruolo potrebbe avere la realtà aumentata nello svilup-po del mondo retail e del com-mercio al dettaglio?

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Torna anche quest’anno l’appuntamento con la grande fi era hi-tech di Berlino, dove la parola d’orine è sempre la stessa: innovazione“Offi cial partner of the future”.

Non vi è proprio nulla di me-glio del suo stesso claim per descri-vere la nuova edizione dell’IFA di Berlino; un’edizione che, stando al-le premesse annunciate nei giorni scorsi durante la sua presentazione uffi ciale, dovrebbe riservare non poche sorprese e, come da copio-ne, perfettamente in linea con le

tamento con l’evento brandebur-ghese – previsto dal 4 al 9 settem-bre, sempre presso i saloni di Mes-se Berlin - che, come di consue-to, darà il via ai mercati eldom e consumer electronics di fi ne anno,

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ritorno al futuroritorno al futuroritorno al futuroIFA 2015

quelli che tradizionalmente guida-no l’intero settore verso il periodo più importante dell’intero anno, quello natalizio.Nessun dubbio sul successo della nuova edizione dell’evento bran-deburghese, forte dei numeri più che generosi fatti registrare negli ultimi anni e che, lo scorso anno, hanno toccato valori davvero re-cord, così come sottolineato dal Dr. Christian Göke, Chief Execu-tive Offi cer di Messe Berlin: oltre 95mila visitatori, 1.600 rappresen-tanti della stampa internazionale e più di 1.500 espositori, per uno spazio espositivo totale di 149.500 mq, per un volume d’affari di circa 4,25 miliardi di euro.Un’edizione, quella del 2015, che, proprio dalle parole del Dr. Göke, dovrebbe sancire defi nitivamen-te il legame tra l’IFA e ciò che di meglio e innovativo è capace di esprimere il mercato mondiale, e non solo in ottica di mero e proprio business, ma anche di servizio alla persona e alla collettività. Se è di-fatti vero che la kermesse berline-se rappresenta ormai da anni una

principali tendenze del momento.L’edizione 2015 dell’IFA Global Press Conference, tenutasi nella splendida isola di Malta, ha prean-nunciato infatti tutte le novità che caratterizzeranno il nuovo appun-

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ritorno al futuro

tematiche: Home Entertainment, Technology & Components, My Media, Communication, Home Ap-pliances e Communication.Ben chiari, e senza adito a dubbi di sorta, in più, i maggiori focus a cui sarà dedicata l’edizione 2015, rappresentati dai maggiori trend del momento, ossia la stampa 3D, l’automotive, i droni, le Smart Tv, la tecnologia wearable, le applicazio-ni mobile, lo smart living, e i sound speaker. Il tutto condito con quel giusto “contorno” di ecosostenibili-tà e risparmio energetico di cui IFA si è da sempre fatta promotrice.Confermata la partecipazione del-le più grandi aziende del settore, a cui si aggiunge qualche “new ent-ry” d’eccezione, come ad esempio quella di Whirlpool, presente per la prima volta tra gli stand di Mes-se Berlin.

Il mercato e le aziendeMolto nutrita la partecipazione di prestigiosi relatori e aziende all’e-dizione 2015 dell’IFA Global Press

tappa fondamentale nelle stra-tegie commerciali e di marketing delle più grandi aziende dell’hi-tech è infatti altrettanto vero che dai suoi stand e dai suoi padiglioni prendono vita le nuove tendenze e i nuovi scenari che caratterizzeran-no i mesi a venire.Molte per cui le novità anche per quest’anno, con un maggiore focus sulla ricerca e sulle nuove iniziati-ve imprenditoriali, testimoniato da appositi spazi espositivi riservati a start-up e a istituti e laboratori di ricerca di fama internazionale, a cui si accompagna un sempre più nu-trito tabellone di convegni e wor-kshop, caratterizzato da un parter-re di chairman e relatori davvero d’eccezione.Un ruolo sempre più centrale sarà ricoperto da “IFA TecWatch” che, da questa edizione, fungerà da vero e proprio luogo di scambio di idee per i mercati del futuro e che sarà caratterizzato da un lungo susse-guirsi di sessioni di presentazione e dimostrazione di tecnologie e di-spositivi altamente innovative.Completamente rivista e rinnova-ta sarà anche la formula del for-mat presentato lo scorso anno “IFA + Summit Next level of thinking”, in cui verrà dato ampio spazio al-le maggiori tendenze del momen-to, come il mobile, il wellness, i big data, la smart home, il design e il new entertainment. Il grande con-tenitore “Think Tank”, previsto per i prossimi 7 e 8 settembre, inol-tre, comprenderà numerosi eventi di settore, come l’IFA International Keynotes, l’IFA + Congresso Sum-mit, la Conferenza IHS, IEEE, TEDx Berlino e il Retail & Technology Conference GfK. Gli spazi espositi-vi saranno invece organizzati – co-me sempre - secondo precise aree

Per visualizzare il reportage fotografi co

Conference, che oltre ai “padroni di casa” di Messe Berlin, ha visto la presenza di rappresentanti dei due istituti di ricerca GfK e IHS, delle Associazioni Gfu e CTIA, della fe-derazione internazionale dei retai-ler BVT, e di importanti player di mercato, come Philips, Microsoft, Samsung, Gibson Innovations, Grundig, Haier, TP Vision, ZTE, Bosch, Dyson, Miele, Siemens, WMF e Kärcher.Interessanti i dati diffusi da Jürgen Boyny, Global Director Consumer Electronics di GfK, che ha mostrato le attuali tendenze di mercato, tra cui la conferma del brillante mo-mento del settore degli smartpho-ne, i “veri driver della consumer electronics mondiale”, con una previsione di un’ulteriore crescita a livello globale dell’1,5% nel corso del 2015 (già nel corso dello scor-so anno il settore aveva registra-to una crescita dello 0,9% per un valore totale di ben 778 miliardi di euro, ndr). Sempre rimanendo nel settore

consumer electronics, buone per-formance di mercato sono anche da registrare per i settori dei tablet Pc e dei Tv Lcd; andamento del tut-to negativo, invece, per il settore Pc, sia desktop che notebook, e, soprattutto, per il settore della fo-tografi a digitale. Momento davve-ro euforico, viceversa, per i nuovi segmenti di mercato delle action-cam, degli smartwatch e della we-reable technology in generale, tra cui compaiono soprattutto i pro-dotti dedicati al wellness e al mo-nitoraggio dell’attività fi sica e dello stato di salute.Crescita invece che, sempre secon-do le stime dell’istituto di ricerca, dovrebbe interessare a livello glo-bale i due mercati del grande e del piccolo elettrodomestico, con trend rispettivamente del +3% e +4% nel corso del 2015, per un mercato del valore di 145 e 50,5 miliardi di euro (lo scorso anno i due mercati avevano totalizzato ricavi per 141 e 48,5 miliardi di euro, ndr).Ma se per gli istituti di ricerca la tra-sferta maltese è stata un’opportu-nità per snocciolare gli ultimi dati di mercato, per le aziende presenti è stata invece l’occasione per anti-cipare qualche “chicca” di ciò che vedremo a Berlino nel mese di set-tembre. Molte, difatti, sono stati i nuo-vi prodotti annunciati, alcuni dei quali davvero innovativi, come ad esempio la nuova lavatrice a dop-pio cestello presentata da Haier, o il nuovo micro proiettore wireless lanciato da ZTE.

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La seconda edizione del Pan-European Retail Summit dedicato all’elettronica di consumo è stato senza dubbio un evento di grande successo e per noi di Ei-Elettroradio Informazioni un onore essere fra i media partner.Due giorni dedicati al tema dell’innovazione e al futuro del retailing su cui si sono confrontati i più influenti top executive del nostro comparto a livello europeo

Come può il retailing affrontare le sfide e come cogliere le opportuni-tà in un mondo che diventa sem-pre più competitivo? “Retailing in a Disruptive World”, è stato questo il tema portante del 2° Pan-European Retail Summit for Technical Consu-mer Goods a cui hanno preso parte nomi di spicco dell’industria e del-la distribuzione che a Madrid si so-no rivolti ad un parterre di delegati provenienti da oltre 20 paesi euro-pei, dall’America Latina, dall’Asia e dall’Africa.Con la sapiente regia di Chris Bücker, fondatore della società svizzera Re-tail Plus e organizzatore dell’evento, sul palco si sono succeduti importan-ti opinion leader che hanno gettato le basi per costruttive discussioni sviluppate successivamente fra gli operatori del settore nel corso di in-teressanti panel presentati dal gior-nalista irlandese Declan Curry busi-nessman e collaboratore della BBC.

Alexander Goransson i dati europei del commercio online sono da rite-nersi estremamente interessanti. La multicanalità è determinante per lo sviluppo delle vendite e l’e-com-merce ne è parte integrante crean-do dei veri e propri negozi virtuali. Alla domanda posta agli interve-nuti sul totale delle vostre vendite che percentuale raggiungerà il gi-ro d’affari dell’online quest’anno? Il 27% ha risposto fra il 10 e il 15% del totale; ma ben il 24% ha dichiarato meno del 5%. E alla richiesta di pre-vedere quale potrà essere la quota di vendite online nel 2020 il 22% ha dichiarato fra il 20 e il 25%; e il 20% fra il 25 e il 30%. Pertanto ci sono ampi margini di manovra, internet guiderà la crescita del retailing.Alla necessità di cambiamento si è unita la voce della signora Gitte Gan-derup che attraverso la società Bo-xwood di cui è Direttore ha sottoli-neato la necessità per chi si occupa di vendite di rivalutare completa-mente il proprio modello di impre-sa analizzando la gestione del per-sonale, l’organizzazione, i processi, la gestione dei dati, le infrastrutture informatiche, per stabilire la corretta corporate strategy che deve essere agile e veloce in grado di prendere decisioni in tempi brevi per esplora-re nuovi mercati e stringere nuove alleanze e che sintetizza attraverso tre macro criteri di successo: pensa in grande, parti dal basso e agisci subito.In un’ottica di online la brillante Lau-re Le Gall della francese Miraki di cui è Europe Sales & Business De-velopment Director, ha sottolineato l’importanza del concetto di Mar-ketplace come la chiave per svilup-

even

ti

Retailing in a Disruptive World

pare le vendite attraverso il cana-le e-commerce tanto per le impre-se della distribuzione quanto per i grandi marchi e a conferma porta un dato: entro il 2018 più del 50% della crescita dell’e-commerce sarà dovuto ai Marketplaces. Il segreto? Strutture a basso costo consentono di mantenere bassi i prezzi, un’am-pia selezione di articoli genera traf-fico, permette di offrire customer experience, di aumentare le vendite e di crescere. Una piattaforma di in-terscambio fra venditore e compra-tore a favore di transazioni di beni e/o servizi.Ma quali sono le regole della con-correnza che si applicano all’e-com-merce? Ne ha parlato Fiona Carlin, Managing Partner dello Studio Le-gale Baker & McKenzie di Bruxelles specializzato nelle regole della con-correnza in sede europea. Infatti l’e-commerce si è sviluppato così rapi-damente che le autorità si sono tro-vate a dover studiare attentamente il fenomeno. Lasciare che le dinami-che del mercato dettino le regole o adottare leggi complesse per trova-re il giusto equilibrio fra le esigen-ze di fornitori, distributori e vendite promozionali online? I legislatori so-no al lavoro e i termini di legge sog-getti a modifiche e cambiamenti, Fiona Carlin suggerisce di informarsi molto bene avvalendosi di compro-vati professionisti.Il cambiamento e l’evoluzione di tutto il comparto è stato illustrato anche da Markus Tuschl, Global Di-rector Digital Retail di GfK Germany, che ha sottolineato la necessità per i rivenditori di trovare nuovi format, analizzare il mercato, tenendo in de-bita considerazione il “potere” del

di Fiorenza Moradei

Jonathan Reynolds, direttore acca-demico dell’Oxford Institute of Retail Management dell’Università di Ox-ford ha proposto una serie di scenari per affrontare in maniera costruttiva il futuro delle vendite, abbandonare la distruttiva politica dei prezzi per puntare ad un’efficienza che parta da una solida riorganizzazione del-le strutture di vendita dalla logisti-ca al personale e puntare all’inno-vazione, fattore questo che vede il comparto consumer electronics in svantaggio se confrontato con altri settori. Reynolds suggerisce di svi-luppare lo shopping experience in tutte le sue forme, attraverso nuo-vi modelli di business reinventare le vecchie idee, creare intrattenimento sul punto vendita, proporre labora-tori per aggregare i propri clienti a vantaggio di una maggiore fideliz-zazione. Secondo i dati di Euromonitor Inter-national presentati dal Lead Analyst

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l’industria sono intervenuti anche Samsung Europe con Stephen Taylor, CMO; Intel con Peter Gleissner, Vice President Sales & Marketing Director Europe; TP Vision con Marc Harmsen, Global Marketing Director; Microsoft con Neil Thompson, Vice President EMEA Retail Sales & Marketing; Elec-trolux con Jonas Samuelson, Head of Major Appliances EMEA; Groupe SEB con Frédéric Verwaerde, Senior Vice President Continents; Gibson Inno-vation con Wiebo Vaartjes, CEODa parte della distribuzione presen-ze altrettanto di rilievo: Hans Car-pels, Presidente di Euronics Interna-tional; Mark Slater, Strategy & Tran-sformation Director Dixons Carpho-ne UK & IE; Jean Charretteur, Global Non Food Commercial Director Me-tro Group; Steve Lewis, Retail Direc-tor M. Video; Regis Schultz, CEO Dar-ty Group.Tutti i partecipanti si sono trovati concordi nello sviluppare ogni for-ma possibile di collaborazione per supportare adeguatamente la cre-scita del mercato della consumer elctronics.

consumatore sempre più informato e competente al quale offrire tra-sparenza e competitività nell’offer-ta. Ed emozioni: lo shopping è alta-mente emozionale e ogni linea di prodotto deve trasmettere emozioni diverse, questo richiede un approc-cio targettizzato.E una particolare attenzione alla co-municazione attraverso i Social Me-dia. Twitter, come ha sottolineato Bruce Daisley, Managing Director di Twitter UK, ha cambiato il modo di comunicare e di fruire delle informa-zioni: è vivace, si rivolge a tutti ed è molto colloquiale, trasmette qua-lunque notizia o evento in tempo reale. I Social Media sono strumenti importanti per le aziende per essere sempre presenti e sviluppare nuove forme di marketing.Le argomentazioni sono state ulte-riormente ampliate attraverso i pa-nel a cui hanno partecipato espo-nenti dell’industria e della distribu-zione. Roberto Larocca ha illustrato la strategia di Vodafone Group di cui è Global Director and Channel Mana-gement, nei confronti dei clienti; per

Per visualizzare il video

I RELATORI DEL SUMMITFrank Bussalb (Vice President Procurement, Media Saturn Holding), Hans Carpels (President, Euronics International), Mark Slater (Strategy & Transformation Director, Dixons Carphone UK & Ireland), Jean Charretteur (Global Non Food Commercial Director, Metro Group), Peter Gleissner (Vice President, Sales & Marketing Director EUR, Intel), Roberto Larocca (Global Customer & Channel Mgmt. Director, Vodafone), Steve Lewis (Retail Director, M.video), Patrick Neuss (Managing Director, E-Square), John Olsen (Managing Director, Euronics International), Jonas Samuelson (Head of Major Appliances EMEA Electrolux), Regis Schultz (CEO, Darty Group), Conrad Smits (Head of Commerce, Royal Philips), Stephen Taylor (Chief Marketing Offi cer, Samsung Europe), Neil Thompson (Vice President, EMEA Retail Sales & Marketing, Microsoft), Michael Urban (Senior Vice President Broadline, CE, Services & Procurement, Tech Data), Wiebo Vaartjes (CEO, Gibson Innovations), Marc Harmsen (Global Marketing Director Europe & Russia, TP Vision) e Frédéric Verwaerde (Senior Executive Vice President Continents, Groupe SEB).

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grande Albert Einstein. Tra tutti gli elettrodomestici possiamo si-curamente intendere il frigorifero come lo strumento per eccellenza, che non solo ha modifi cato il nostro modo di abitare, ma anche la no-stra alimentazione.I primi frigoriferi erano di colore bianco, dalla forma squadrata e dalle dimensioni notevoli; nel sus-seguirsi dell’evoluzione numerosi design hanno poi pensato a ren-derlo più abitabile, colorato, e a volte nascosto dietro ante, diven-tando così un tutt’uno con l’arre-do. Negli ultimi anni sono molto in voga i modelli che si rifanno al vecchio stile americano prodotto negli anni Sessanta, multicolor e con la possibilità di averlo in fanta-sie diverse e personalizzate. La sua presenza abitativa oggi è scontata e i prezzi delle varie marche sono sempre più competitivi: incredibi-le pensare all’evoluzione dei tem-pi, se si considera che nel 1954 occorrevano ben sei mesi di retri-buzione, di uno stipendio medio, per poter acquistare una “magia” tecnologia, mentre oggi bastano di media dai cinque/sei giorni di lavoro. L’evoluzione si ha, naturalmente - anche per quel che riguarda lo

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ti

sviluppo tecnologico - negli anni Cinquanta: non esistevano ancora i compressori ma solamente un si-stema detto “ad assorbimento” che impiegava sostanze tossiche come refrigeranti. Solo nel 1990 verranno introdotti fl uidi meno inquinanti, ti-po HFE e HFC: i moderni frigoriferi, quelli in classe A, vengono difatti refrigerati con gas naturali non pe-ricolosi, oltre a consumare netta-mente meno di quelli prodotti negli anni Cinquanta. Un’evoluzione che sembra non arrestarsi considerate le nuove categorie energetiche di classe A+, A++ e A+++, con di con-seguenza consumi nettamente in-feriori che garantiscono il conge-lamento rapido degli alimenti e il mantenimento a -15° C.

La storia dell’eldom in mostraGli elettrodomestici sono gli incon-sapevoli protagonisti di un passag-gio d’epoca. Una storia lunga quasi due secoli che, costantemente, mi-gliora il nostro quotidiano. Un’ambientazione speciale viene dedicata agli elettrodomestici sin dalla loro prima comparsa, da quel-li azionati a mano (manodomestici) ai primi dotati di resistenza elettri-ca, come teiere e bollitori.

di Susanne Capolongo

In occasione di EXPO 2015 ha pre-so il via la mostra “Arts & Foods”

alla Triennale di Milano, un’esposi-zione che si articola in 15 ambienti suddivisi per periodo storico, par-tendo dal 1851 fi no ai giorni nostri, con uno sguardo verso il futuro.Il percorso della mostra è un lungo racconto che si articola tra quadri, sculture, installazioni, mobili, foto-grafi e, manifesti pubblicitari, gio-cattoli, utensili ed elettrodomestici. Una rappresentazione espositiva che crea infi nite connessioni tra le diverse sperimentazioni e tradizio-ni, i diversi riti estetici e funziona-li, legati ai cibo e ai suoi strumen-ti che in questa mostra è possibile ammirare in tutta la loro evoluzio-ne storica.

Dai frigoriferi al pedNell’esposizione Art & Foods, fanno bella mostra di sé tutta una serie di frigoriferi: il percorso inizia con le prime ghiacciaie, per poi percor-rere tutta la storia attraverso i va-ri modelli. Curioso il fatto che pro-prio il primo frigorifero fu inventato nel 1851, data di inizio del percor-so espositivo, dall’americano John Gorrie, per poi avere un susseguirsi di perfezionamenti e paternità di-verse, compreso il contributo del

Elettrodomestico e Arte

un connubio che fa cultura

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più comodo e moderno, anche se gli elettrodomestici erano ancora appannaggio di pochi; col tempo, lavatrici e frigoriferi, cucine a gas e aspirapolvere iniziano a popolare le abitazioni e pochi anni più tardi anche i primi televisori modificano non solo il modo di abitare e vive-re, ma anche di pensare. Finalmen-te gli italiani si scrollano di dosso il retaggio contadino, entrando defi-nitivamente nell’era moderna.Le donne sono le prime a benefi-ciarne, gli elettrodomestici sem-plificano la vita delle casalinghe, gli danno la possibilità di avere più tempo libero per dedicarsi ai figli o a nuovi hobby, iniziando a pensa-re a un’esistenza più indipenden-te, guardando al lavoro fuori casa come a una nuova possibilità di vita e a una nuova prospettiva di futuro.I prodotti italiani non solo sono funzionali ma hanno prezzi imbat-tibili e di elevata qualità. Un meri-to particolare si deve a Candy che a metà degli anni Quaranta intro-dusse in Italia la lavatrice con fun-zionamento a sbattimento, di ori-gini statunitensi: il nome “Candy”, adottato dall’azienda, deriva infat-ti da una nota canzone americana allora in voga.

Nel lontano 1920 vengono creati i primi oggetti dotati di motore elet-trico incorporato, e, già nello stes-so periodo, si pensò di coniugare tra loro estetica e funzionalità. In America fanno la loro comparsa i primi elettrodomestici veri e propri grazie a grandi aziende come Ge-neral Eletric, mentre in Europa la prima vera larga diffusione si eb-be a partire dal 1930 con Philips, Braun, Electrolux e Siemens. In Italia si prende coscienza delle nuo-ve possibilità dell’abitare con la “IV Esposizione Triennale Internaziona-le delle Arti Decorative e Industria-li Moderne” del 1930 tenutasi alla Villa Reale di Monza, con artisti e direttori organizzativi del calibro di Mario Sironi e Giò Ponti: proprio in quell’occasione gli italiani, per la prima volta, compresero un nuovo modo di organizzare la cucina, con la concezione di un nuovo spazio, più funzionale e razionale. Lo scop-pio del secondo conflitto mondiale portò poi inevitabilmente un freno allo sviluppo dei grandi marchi na-zionali come Smeg, Candy, Zanus-si e Rex, già da tempo attivi sul nostro territorio. Il grande succes-so si ebbe quindi con il boom eco-nomico del dopoguerra quando si iniziò a pensare a uno stile di vita

1 Gerardo Dottori, Sala da pranzo di Casa

Cimino, Collezione privata, Archivio Gerardo

Dottori, Perugia

2 Nikolai Mikhailovich Suetin, Coffee pot,

1923, Tsarenkov Collection, Londra

3 Charles Rennie Mackintosh, Fish knife

and fish fork for Charles Rennie Mackintosh

and Margaret Macdonald Mackintosh,

1902-1904, © The Hunterian, University of

Glascow , Glascow 2015

4 Mimmo Rotella, Arachidina, 1963,

Collezione privata, Milano, ©Fondazione

Mimmo Rotella/Foto: Alessandro

Zambianchi, Simply.it srl, Milano

5 Virgilio Forchiassin, Spazio Vivo, 1968,

Snaidero Rino SpA, Udine

6 Joe Colombo e Ambrogio Pozzi, Set

prima classe Alitalia, 1970-1972, courtesy

Alessandro Pedretti Design Collection

7 Arman, Artériosclérose, 1961,

Accumulation of forks and spoons in box,

Dimensions: 18.3 x 28.5 x 3 in. (47.5 x 72.5 x

7.5 cm.), Unique and Original, Arman, Studio

Archive Number: APA# 8002.61.005

8 Jean Prouvé, La Maison des Jours

Meilleurs, 1956, Galerie Patrick Seguin,

Parigi

9 Claes Oldenburg and Coosje van

Bruggen, Leaning Fork with Meatball

and Spaghetti II, 1994, Fiberglass

painted with polyurethane

2 units: 7 ft. 13 1/2 in. x 1 ft. 6 1/2 in. x

1 ft. (2.48 x 0.47 x 0.31 m) and 3 ft. 3 in.

x 4 ft. 3 1/2 in. x 5 ft. 4 in. (0.99 x 1.31 x

1.63 m); overall installed dimensions: 10

ft. 11 1/2 in. x 4 ft. 3 1/2 in. x 3 ft. 3 in.

(3.34 x 1.3 x 0.99 m)

Claes Oldenburg and Coosje van Bruggen

Photo courtesy the Oldenburg van

Bruggen Studio and Pace Gallery

Copyright 1994 Claes Oldenburg and

Coosje van Bruggen

Photography by Ellen Page Wilson

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4

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Lo stato dell’arte della GDS nel mondo 2.0

na italiana di Media World è quel-la che, oltre alla pubblicizzazione delle promozioni, condivide arti-coli e post sulle ultime novità in ambito tecnologico. Questi post provengono sia dal blog interno al sito uffi ciale Media World sia da altre fonti specializzate in tecno-logia.Buon engagement anche da par-

Per questo mese l’analisi di The Fool si concentra sulle attività

social dei maggiori gruppi di di-stribuzione di strumenti elettroni-ci in Italia.L’analisi si focalizza sui due prin-cipali social network, Facebook e Twitter, e verranno prese in esa-me le attività svolte dai brand, la loro popolarità social e uno spac-cato degli ultimi tre mesi di attivi-tà su Twitter.Per quanto riguarda Facebook la pagina con il maggior numero di fan risulta essere quella di Me-dia World con 996.635 seguita da Unieuro con oltre 410 mila like e quella di Trony che sfi ora i 240 fan sulla propria pagina Facebook.Tra gli altri si nota come il famoso distributore di Videgames e con-sole GameStop ottenga 217.715 like mentre occorre fare un discor-so differente per quanto riguarda il Gruppo Expert.Expert infatti non ha un unica fan page uffi ciale ma una serie di pa-

te di GameStop e di Expert Paren-te che ottengono rispettivamente 669 e 458 taking about con diver-si utenti che chiedono informazio-ni sulle promozioni lanciate dai due marchi. Da sottolineare i 122 utenti attivi nell’ultima settimana sulla pagina di Dixie Tacabanda a fronte di un numero di like della pagina, poco più di 4000, inferiore rispetto agli altri marchi.Per quanto riguarda la popola-rità su Twitter è ancora Media World a comandare la classifi ca con 98.832 followers seguita da Unieuro con 26.404 seguaci e Ga-meStop Italia con 16.786. Nono-stante questo il profi lo più attivo è proprio quello di Game Stop con 13.806 cinguettii social davanti a mediaworld con 9563 contenu-ti pubblicati e a Dixe Tacabanda con 5516 tweet all’attivo. il pro-fi lo di GameStop Italia risulta es-sere anche il più anziano essendo attivo già dal dicembre del 2008.Il gruppo Expert, a differenza di facebook, risulta essere presen-te solo con l’account Expert Pa-rente che conta una cinquanti-na di followers e circa ottocento

Il lato social del tradeso

cial

di Barbara Bianchi

Expert infatti non ha un unica fan page uffi ciale ma una serie di pa-

gine per ogni sua linea distribu-tiva. Tra queste spicca la pagina Expert Parente che vede quasi 59.000 like sulla sua pagina men-tre se sommassimo i dati di tut-te le pagine del gruppo si supere-rebbero i 74.000 fan.Analizzando il dato di Talking About, numero di utenti che ha interagito all’interno della pagi-na nella settimana tra il 20 e il 27 aprile, è Unieuro a comandare la classifi ca con 8768 utenti attivi sulla fan page.Questo risultato è dato principal-mente dall’iniziativa #pedaloper-chè legata alla campagna in cui Unieuro dava in regalo una bici-cletta a tutti i clienti che avessero fatto una spesa superiore ai 399 euro. A questa promozione sono stati legati diversi eventi promos-si sulla pagina Facebook creando un engagement notevole.A seguire troviamo Media World Italia che ottiene 1832 Talking About: la particolarità della pagi-

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tweet fatti. Analizzando gli ulti-mi tre mesi di attività degli ac-count twitter il più attivo risulta essere proprio @Dixetacabanda davanti a @gamestopitalia e @mediaworld. L’attività Twitter di Dixe Tacabanda però si limita a

post automatici provenienti da un profi lo Facebook di proprietà del marchio.Se invece si analizzano gli ac-count più popolari quindi i più menzionati e più retwittati Dixe Tacabanda scompare e compa-

Sopra, gli utenti attivi; a destra, quelli popolari.

Media World dando la possibilità ai loro supporter di incontrarli ed avere una copia degli album au-tografata. Questo forte fl usso di Tweet si può chiaramente notare dalla tag cloud e dai tweet più po-polari degli ultimi 3 mesi.

iono brand come Game Stop ed Unieuro spinta dall’iniziativa #pe-daloperchè.Non solo Brand ma anche account di cantanti famosi italiani come Marco Mengoni, Lorenzo Frago-la e Nesli che vengono ospitati da

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Cloud Computing e Social Media: quali rischi?so

cial

L’utilizzo della “nuvola” ha i suoi pregi e i suoi difetti…

di Roberto Zarriello

non sei iscritto a Dropbox e non utilizzi Google Drive, utilizzi servizi cloud ogni giorno.Quando usi i social media, carichi video e foto, condividi status, entri in contatto con persone e aziende. Ogni volta che pubblichi un tweet, commenti un post, clicchi su Like, queste informazioni vengono sal-vate sul cloud. E siti come Facebo-ok utilizzano queste informazioni a scopi pubblicitari, per indirizzar-ti verso il giusto banner o lo spon-sored post che negli incontra i tuoi gusti.

E i contenuti che pubblichi?Pensa a tutte le foto che pubblichi su Facebook, Instagram e Flickr, a tutti gli scatti privati che ven-gono automaticamente salvati su iCloud dal tuo iPhone. Questi contenuti do-ve vanno a fi nire? Possono essere riutilizzati? E come vengono protet-ti? La verità è che, se non stai at-tento, i contenuti potrebbero torna-re indietro come un pericoloso bo-omerang. Se tra 5 anni diventi la nuova Jen-nifer Lawrence, la foto osé che hai scattato per il tuo ex potrebbe fi nire du Imgur. E se invece decidi di in-traprendere una carriera in politica quel tuo tweet politicamente scor-retto potrebbe giocarti un posto al tavolo dei vincitori.Tutto ciò che pubblichi viene salva-to, su cloud.

Come puoi difenderti?Attenzione, questo articolo non vuole farti credere che il cloud sia cattivo. Semplicemente serve ad avvertirti che bisogna stare attenti.Quando ti iscrivi a un sito non usa-

L’espressione cloud è ormai di-ventata comune nella società

moderna. La gente la usa per par-lare di app, siti web, server e innu-merevoli altre cose legate a Inter-net. Ma cosa signifi ca?Si riferisce alla tecnologia che per-mette di archiviare fi le di qualsiasi tipo o di utilizzare programmi e ap-plicazioni direttamente sui server di chi ci fornisce il servizio, anziché sul proprio computer. Ad esempio, è possibile caricare online le pro-prie canzoni preferite sul uno spa-zio cloud e ascoltarle in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo purché dotato di connessione in-ternet. La stessa cosa può avvenire per i programmi: invece di installar-li, è possibile utilizzarli direttamen-te online, come nel caso di Google Drive.

Il cloud: pro e controLa “nuvola” permette di accedere ai propri fi le in qualsiasi momen-to e da qualsiasi dispositivo da un lato, dall’altro è strettamente lega-ta alla necessità di essere collegati alla rete. La continuità del servizio potrebbe,infatti, non essere garan-tita: il mondo non è un’unica rete wi-fi e il servizio potrebbe bloccar-si, rendendo impossibile il recupero dei propri fi le. C’è inoltre la questio-ne privacy: affi dare a server esterni i propri fi le e i propri documenti è davvero sicuro? Le informazioni che ci riguardano e che vengono salva-te su cloud come saranno utilizzate e per quale scopo?

Anche tu utilizzi il cloud e non lo saiAnche se, per caso, non hai mai sentito parlare di cloud computing,

re password deboli (è severamente vietata 123456), imposta un Goo-gle Alert che ti segnali quando vie-ne pubblicato il tuo nome in rete e tieni d’occhio le impostazioni della privacy su Facebook.

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Dott.ssa Paola NicoliniPsicoterapeuta

e sessuologa [email protected]

Uno strumento utile non solo ad aumentare la produttività, ma anche per la crescita dell’individuo stesso

psi

colo

gy

a comprare porta un bisogno, ma non sempre è chiaro. I fattori che spingono alla compera sono i più svariati, da motivazioni interne a necessità prettamente professio-nali. Il venditore ideale deve esse-re “un valido psicologo del clien-te”, ovvero ascoltare attentamen-te la domanda, capire le aspetta-tive, ma soprattutto accoglierlo e conquistare la sua fi ducia! Saper

argomentare sul prodotto in mo-do convincente, gestendo even-tuali obiezioni ed arrivare all’ac-cordo sono un altro aspetto fon-damentale da migliorare sempre. Tali capacità si acquisiscono non solo “sul campo”: la formazione permette di non replicare errori passati che spesso non riescono ad essere colti dallo stesso ven-ditore in quanto protagonista at-

L’importanza della formazione degli

addetti alla venditaLa formazione rappresenta un

concreto strumento per au-mentare la performance del per-sonale di vendita: le ricerche di-mostrano quanto le capacità pro-fessionali, individuali e del team, possano essere migliorate e po-tenziate attraverso un percorso di formazione aziendale continua; purtroppo nella pratica le aziende sovente lo utilizzano con il fi ne di avere solo un aumento della pro-duttività. In realtà, alla formazione devo-no essere collegate altre fi nalità generali, come il miglioramento del morale dei venditori e la ridu-zione del fenomeno del turnover, ovvero un minor abbandono del proprio lavoro. Per raggiungere questi obietti-vi l’azienda deve mirare a fi de-lizzare in primis il suo venditore: un esempio tra tutti la Apple. Chi ha provato a entrare in un Apple Store avrà subito percepito un’ac-coglienza, un entusiasmo e una dinamicità singolari da parte del-lo staff vendite. Il loro “asso nel-la manica” si trova proprio anche nell’essere stati formati in modo adeguato. Acquisire ottimali tec-niche di vendita e un valido ap-proccio al cliente prepara al suc-cesso! Per un venditore seguire corsi di formazione continua com-porta una maggior conoscenza di sé, del teamgroup e dell’alta potenzialità della piramide delle vendite. Alla base di quest’ultima viene in-dicata un’adeguata analisi dei bi-sogni del proprio cliente. Uno de-gli obiettivi primari deve riguar-dare la comprensione della “per-sona” dietro al cliente. Chi entra

tivo del suo operato e risultato. In particolare, la capacità di ascolto e di relazionarsi positivamente, non sempre sono doti intrinseche di un venditore, ma si possono ac-quisire attraverso un training ade-guato.A seguire di un’attenta analisi del-la domanda, il primo aspetto su cui il venditore deve formarsi è su come creare l’obiettivo specifi co e misurabile da raggiungere. Sem-brerà banale ma, così come nella vita, se l’individuo non impara a porsi obiettivi chiari, i risultati sa-ranno mediocri e l’insoddisfazio-ne aumenterà. Il primo step fondamentale è quindi tener conto delle capacità a propria disposizione e del perio-do di tempo entro il quale deve essere realizzato: sono due aspet-ti che sovente vengono tenuti in poca considerazione, portando così al fallimento sebbene l’obiet-tivo di per sé fosse congruo per altri aspetti. La nostra è la società della “im-mediatezza”, e le nuove tecno-logie hanno comportato la VE-LOCIZZAZIONE di tutti i processi e un’ACCELERAZIONE DEI TEMPI tale da generare uno stato di per-manente ricerca di soddisfazione: attesa, distanza, lontananza e fru-strazione non sono più accettati! Si ricerca la SODDISFAZIONE IM-MEDIATA DEI BISOGNI. Da questa rifl essione si evince l’importan-za dell’effi cacia ed effi cienza alla vendita.

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Lo chef è la nuova rockstar. Non lo si scopre certo oggi. Da con-

duttori dei programmi di “banale” cucina, relegati nelle fasce orari da massaia e sulle emittenti locali, a interpreti di reality e format dal successo di massa, a protagonisti dello scenario mediatico e testi-monial di campagne pubblicita-rie per le più svariate categorie di prodotto fi no - i più celebri - a veri e propri “maître à penser” propu-gnatori di stili di vita e canoni di pensiero, di modelli di società e paradigmi di comportamento. In parallelo con questa ascesa di im-magine dello chef, anche la ma-teria stessa da loro trattata, il ci-bo cioè, ha vissuto lo stesso per-corso di enfatizzazione, passando da nutrimento a alimento, e poi a divenire metafora di valori quali la capacità di valutare, di sceglie-re, di recuperare faticosamente dal passato elementi che la moderniz-zazione e l’industrializzazione ave-vano a poco a poco messo ai mar-gini della quotidianità.Si dirà che per arrivare a parla-re delle attrezzature di cucina la stiamo prendendo veramente al-la lontana. Osservazione che sen-

trad

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arke

ting

di Massimo Bolchi

ideali originari di nutrire il pianeta e dare energia alla vita. La premessa, appunto, serve a di-segnare lo scenario in cui si posi-zionano i “consumatori-tipo” del-le domestic appliance presenti in cucina.A uno stuolo di “foodie” (l’analo-gia semantica con “groupie” ripor-ta non a caso alla similitudine ini-ziale di questo articolo) corrispon-de la ben più amplia platea di ap-

passionati (o simil-appassionati) che, a furia di MasterChef e Cucine da Incubo, di Benedette Parodi e di Carli Cracchi visti in Tv hanno in-consciamente avviato il meccani-smo del marketing aspirazionale. E se i primi hanno sempre guardato con la suffi cienza degli esperti (o presunti tali) alle tecniche di cot-tura più raffi nate e destrutturanti, i secondi, che non si sarebbero mai immaginati di avere un roner o un apparecchio per la cottura “sous vide” sugli scaffali della loro cu-cina, oggi ne valutano l’acquisto, soppesandone i pro e i contro. Ma se i foodie equivalgono agli early adopter dell’elettronica di consu-mo in termini di capacità (mode-sta) di spostare i volumi di vendita, ben più signifi cativa è la doman-da dei secondi, che si affi ancano al tradizionale “zoccolo duro” dei consumatori che agli accessori per cucinare chiedono un aiuto pratico, una minore fatica e una velocizza-zione dei processi di preparazione, non certo di essere portati all’em-pireo dei ristoranti pluristellati...Effettuata questa - grossolana ma realistica - categorizzazione di massima, non resta che riscontrare

za dubbio si può condividere, ma c’è una premessa che non si può trascurare, cioè il ruolo del “fo-od”, per usare il termine più di moda, nell’immaginario colletti-vo del consumatore italiano og-gi. Un esempio, l’ultimo in ordine cronologico, su cui soffermarsi: in un manifesto pubblicizzante l’ac-quisto dei biglietti di Expo 2015, la manifestazione era defi nita “The Food Event”, con buona pace degli

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Tutti pazzi per la cucina

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Dalla Tv ai punti vendita, passando per i volantini, la voglia di show cooking si allarga “a macchia d’olio”…

sul campo come il trade si sia poco a poco adeguato una domanda sì di massa, ma con punte via via più consistenti di funzionalità sempre più specializzate.Se a questo affi anchiamo l’evo-luzione del comune sentire in di-rezione sempre più salutista, co-me fanno fede la diffusione delle abitudini alimentari vegetariane e ancor più vegane, la diffusione di alimenti privi di glutine (un tem-po riservati solo ai celiaci) culmi-nata nell’apertura di negozi total-mente “gluten free”, non si può che concludere che la richiesta di alimentazione “sana” si sia combi-nata con la “moda” gastronomica (se cosi si vuole defi nirla) per da-re all’industria spunti per declinare i tradizionali accessori di cucina in un’ottica più salubre.E se la cottura a basse temperatu-re e sotto vuoto sono di per loro stesse più povere dei demonizza-ti condimenti, non sono però alla portata di tutti in termini di tem-po disponibile e di capacità; altri strumenti quali il robot da cucina, la vaporiera e la friggitrice rotante abbinano la praticità d’uso a tecni-che di cottura/trattamento perce-

pite come più salutari dell’equiva-lente consueto.In molti di questi casi non si trat-ta di rivoluzionarie novità, quanto della “riscoperta” in chiave attua-lizzata di strumenti già ben noti.Benché sugli scaffali dei punti ven-dita lo spazio a loro dedicato cre-sca, la loro potenzialità di richiamo promozionale rimane sotto traccia.Guardando alle operazioni delle maggiori insegne, infatti, vedia-mo che queste tipologie di prodot-ti fanno la loro comparsa molto, molto raramente. Nelle pagine dei “volantoni” sono semmai i grandi elettrodomestici a farla da padro-ne, relegando i piccoli al ruolo di mero supporto, quasi da riempiti-vo grafi co.E se l’operazione “Passione Casa” di Unieuro con il solo nome po-teva stimolare le attese in questo senso, all’atto pratico il meccani-smo premiale si basa sull’omaggio di due prodotti Foppapedretti, lo stendibiancheria Gulliver e l’as-se da stiro Assai, a fronte dell’ac-quisto di una lavatrice, lavasto-viglie o frigorifero. D’accordo che stendibiancheria e asse da stiro sono “realizzati con una struttura

in legno di faggio”, come sottoli-nea l’azienda, ma al di là di questo aspetto “naturale” ben poco c’è circa il “benessere” in cucina, se si esclude il robot da cucina Kenwo-od nell’ultima pagina del fl yer, la stessa dove comunque campeg-gia il logo di Hell’s Kitchen (brand adottato da Termozeta per una li-nea di piccoli elettrodomestici de-dicati al famoso talent show) che identifi ca una serie di accessori per preparare i cibi, a conferma - ove ce ne fosse stato bisogno - dell’ap-peal vincente della gastronomia creativa come status.Il panorama non è molto diverso se si guardano alle promozioni di altre grandi catene: robot Kenwo-od e macchina per caffé De’ Lon-ghi nel “Sottocosto” di Media World; una gelatiera KitchenAid in più per il “Sottocosto da Leoni” di Euronics.Un po’ diverso, infi ne, l’approccio di Trony, che lascia maggiore libe-ra di scelta al cliente, offrendo uno sconto del 50% sull’articolo meno costoso nell’acquisto abbinato di due prodotti. L’occasione propizia per regalarsi un non-così-indispen-sabile attrezzo da “chef salutista”?

I trade si sta poco

a poco adeguando

a una domanda sì

di massa, ma con punte

via via più consistenti

di funzionalità sempre

più specializzate

Dalla per i si allarga “a macchia d’olio”…

Tutti pazzi per la cucina

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focu

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ship del settore. L’inizio dell’estate e il Natale, in quanto periodi par-ticolarmente importanti, contribu-iranno in maniera sostanziale al-la crescita del settore wearable di Garmin.Tra giugno e dicembre lanceremo diversi nuovi prodotti sia per gli ap-passionati del Wellness che dello Sport più attivo, purtroppo al mo-

mento non possiamo ancora dire che tipo di prodotti saranno, l’unica informazione che posso dare è che saranno veramente innovativi.Il nostro prodotto più venduto e si-curamente VÐvofi t e VÐvosmart so-prattutto, ma se parliamo di sport direi il Forerunner 920XT e il FÐnix 3 uno tra i prodotti più cool del mo-mento. In particolare VÐvoactive,

Generazione Wearable

Sono i prodotti del momento. Tanto che, oltre a nuove azien-

de attive solo in questo settore, nu-merosi brand blasonati, prima con-centrati in ben altri settori merceo-logici, hanno aperto delle business unit dedicate. Stiamo parlando del mondo wearable, quello formato dai dispositivi indossabili, in grado di instaurare una connessione per-manente tra l’utente e i suoi device portatili, di rilevare costantemente parametri fi no ad ora diffi cilmente misurabili e, soprattutto, esprimere al massimo il nuovo concetto di “In-ternet delle Cose”.Gli smartwatch sono i dispositivi in-dossabili che, più di tutti, stanno ri-scuotendo un notevole successo tra i consumatori e i rivenditori, tanto da essere considerati i nuovi “og-getti del desiderio” e consacrati co-me i nuovi “status symbol”.Secondo GfK nel 2014 sono stati venduti in tutto il mondo ben 13,5 milioni di dispositivi wearable di cui 4,1 milioni di smartwatch. Sempre Gfk, inoltre, prevede che nel 2015, sempre a livello globale, si vende- Stefano Viganò, Garmin Italia Alessandro Trucillo, Casio Italia

Il settore dei dispositivi indossabili sta veramente spopolando tra i

consumatori e ha tutte le carte in regola per rubare la scena ad altri

prodotti già affermati

di Raffaele Gomiero

ranno qualcosa come oltre 51 mi-lioni di dispositivi wearable: un mercato, quindi, non solo da non ignorare, ma sicuramente da incen-tivare e valorizzare, anche perché totalmente nuovo e quindi del tutto foriero di opportunità, evoluzioni e, soprattutto, buone marginalità. Ma cosa ne pensano i veri protagonisti del mercato?

GarminStefano Viganò, Amministratore Delegato di Garmin Italia Spa “É stato un anno di eccellenza per tutto il comparto wearable di Gar-min, con una crescita a doppia cifra rispetto all’anno precedente. Activi-ty band, smart band e sportwatch con GPS hanno contribuito in ma-niera sostanziale al raggiungimen-to dei risultati previsti ad inizio 2014 e per il 2015 prevediamo ancora una crescita consistente. Il 2015 è partito in maniera decisa e i mercati ci riconoscono la leader-

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il recente smartwatch lanciato un paio di mesi fa, si sta conquistando un posizione di rilievo e sarà certa-mente il nostro prodotto di punta per il l’estate.Garmin è leader mondiale nell’a-viazione, nella nautica, nell’outdoor e nel mondo auto motive e non vo-gliamo abbandonare gli altri nostri mercati per dedicarci unicamente

Generazione Wearable

mare le buone performance attuali del brand, segnano la direzione per il futuro.I modelli camoufl age hanno riscos-so molto successo negli scorsi mesi e l’ottimo trend continua tutt’oggi. Per questo motivo amplieremo la gamma dei modelli camo, propo-nendo nuove varianti per la stagio-ne estiva.L’inverno porterà invece un’impor-tante sorpresa. Non possiamo an-cora svelare quale ma... avrà a che fare con il metallo, un materiale ati-pico per i G-SHOCK!Oltre all’ampliamento della gamma camoufl age e alla novità prevista nel periodo invernale, nei prossi-mi mesi lanceremo in Italia il nuovo Mudmaster GWG-1000, evoluzione dell’attuale Mudman, il G-SHOCK ultra resistente al fango. Il nuovo modello, oltre ad essere estrema-mente resistente al fango, avrà fun-zionalità avanzate quali ad esem-pio il sensore di ultima generazione Triple Sensor Ver.3, con altimetro, bussola digitale e barometro per la misurazione della pressione atmo-

sferica, pensato per l’utilizzo anche in condizioni davvero estreme!In Italia le collezioni camoufl age sono davvero molto apprezzate, in particolare i GD-120CM e i GA-100CM, il cui motivo camo rico-pre interamente cinturino e cassa. I modelli camoufl age di G-SHOCK vantano infatti l’innovativa tecnica di stampa multi-angle print, frutto di un intenso lavoro in 3D per ricre-are un effetto di assoluta continuità nella trama, rendendo la trama sul cinturino dell’orologio indistruttibi-le e antigraffi o quanto la cassa”.

FitbitDavide Simonato, Direttore Com-merciale di Attiva Spa, distributore di Fitbit

“Il 2014 è stato un grande anno per i wearable. Le vendite si so-no intensifi cate soprattutto duran-te il periodo natalizio quando sugli scaffali della grande distribuzione è arrivato Fitbit Charge che ha sapu-to conquistare l’attenzione di mol-ti consumatori grazie alla maggiore Davide Simonato, Attiva

al wearable. Al momento il wea-rable vale il 20% del nostro fattu-rato globale worldwide, troppo po-co per concentrare tutte le risorse dell’azienda in un unico settore”.

CasioAlessandro Trucillo, Brand Manager Watch Division di Casio Italia

“Il 2014 è stato un anno di soddi-sfazioni, sia per le performance di vendita, sia per la presentazione dei modelli Premium, come MT-G - il primo “metal-twisted” G-SHOCK con cassa e cinturino in acciaio inos-sidabile combinato con sottili parti in resina e del GPW-1000, il primo orologio al mondo in grado di rice-vere sia il segnale GPS che il segna-le radio.Il 2014 ha inoltre visto l’apertura del primo monomarca G-SHOCK in Italia, in Corso Como 9 a Milano, uno store dal design iconico, luogo in cui poter respirare l’anima di G-SHOCK a 360°.Tutti questi elementi, oltre a confer-

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completezza di funzionalità e alla presenza di uno schermo oled che permette di monitorare le statisti-che direttamente sul polsoPensiamo che l’estate andrà molto bene soprattutto considerando che verrà ampliata l’offerta per i clien-ti. I consumatori infatti avranno la possibilità di acquistare delle nuove varianti colorate di Fitbit Charge HR e di Fitbit Surge. A maggio è stata pianifi cata inoltre una campagna TV a supporto del lancio di Fitbit Charge HR che per la prima vol-ta in Italia porterà l’attenzione del grande pubblico questa categoria di prodotti, i wearable. I consuma-tori recandosi sul punto vendita ora possono trovare delle aree espositi-ve dedicate per questa categoria di dispositivi in modo di poter sceglie-re il prodotto più adatto alle proprie esigenze. Inoltre, le vendite regi-streranno un picco ancora una volta proprio durante il periodo natalizio: i wearable ormai hanno conquista-to una giusta maturità e saranno dei regali molto ambiti anche per il prossimo Natale, quando i weara-ble saranno divenuti dispositivi ben conosciuti anche sul mercato italia-no e con il vantaggio della novità tecnologia che ha sempre una forte attrattiva sul consumatore italiano Abbiamo appena iniziato il lancio del nuovo Fitbit Surge, il Fitness Super Watch che offre strumenti avanzati per allenarsi intelligente-mente e un’innovativa esperienza interattiva per restare motivati. Per questo prodotto stiamo ancora ul-timando la consegna. Questo pro-dotto è un Super fi tness watch che completa oggi la gamma di Fitbit che offre prodotti per tutti i con-sumatori: chi inizia a monitorare la propria attività fi sica, chi vuole al-lenarsi con maggiore serietà e chi cerca il top delle proprie prestazio-

diate sul battito del cuore e delle calorie bruciate. Attraverso un’app dedicata, TomTom MySports, si può accedere poi a tutta una serie di informazioni specifi che relative al proprio allenamento. Il sensore è incorporato nell’orologio e rimane a contatto con la pelle: insieme a un indicatore luminoso, monitora le variazioni di volume nel fl usso del sangue, fornendo nel corso dell’al-lenamento le variazioni del battito cardiaco. In questo modo è possi-bile capire se ci stiamo allenando in maniera corretta, restando all’in-terno dei parametri previsti per la nostra attività.Il futuro lo immaginiamo molto col-legato, sinergico e complementare. La tecnologia viene oggi utilizzata per migliorare le nostre perfoman-ce , per rendere più accessibile e più semplice qualsiasi cosa, effetto o azione. Basti pensare alla evolu-zione dei prodotti degli ultimi anni , a come la tecnologia ha cambia-to il nostro modo di vivere e come continuerà a farlo. Noi di TomTom avremo un ruolo primario su que-sto cambiamento. Lo abbiamo fatto aiutando l’automobilista nel passa-re dall’utilizzo della cartina topo-grafi ca o richiesta di informazione stradale ad avere tutto questo in un dispositivo, insieme ai servizi più sofi sticati e utili quali autovelox, traffi co e mappe con punti di inte-resse dettagliati. E lo faremo anche nell’attività sportiva al fi ne di per-mettere a tutti di raggiungere il proprio benessere personale. Il settore automotive resta comun-que fondamentale per TomTom, e costituisce il 60% del business dell’ azienda, per cui sarebbe totalmen-te illogico abbandonarlo proprio adesso visto che la maggior parte del fatturato dell’azienda si basa proprio sull’automotive”.

TomTomLuca Tammaccaro, Vice President TomTom Dach, Italy & SEE di TomTom

“Negli ultimi anni abbiamo deciso di puntare su chi fa sport alla luce degli importanti numeri che il set-tore sta registrando: nel mondo ci sono 70 milioni di runner, un giro d’affari , quello de ‘tenersi in for-ma’, che nel 2013 era pari a 1 mi-liardo di dollari.Le potenzialità del Gps ci hanno aperto innumerevoli opportunità, tra le quali quella di poter entrare nel settore del fi tness con diversi prodotti dedicati all’attività sporti-va.Prima sono nati gli orologi TomTom Runner e Multi-Sport , che hanno subito rivoluzionato il mercato, por-tando l’attenzione dell’utente al de-sign e alla facilità di utilizzo. Poi lo scorso aprile è nato il TomTom Car-dio, unico nel mercato: un orologio inserito in un cinturino di silicone, dotato di sensore ottico, che legge le variazioni del fl usso del sangue e quindi fornisce informazioni imme-

Luca Tammaccaro, TomTom

ni sportive. Oggi la gamma Fitbit si pone come la più completa in as-soluto sul mercato dei wearable e con la migliore compatibilità con i cellulari dei consumatori. Il 2015 vi-vrà quindi di questa gamma che è appena stata introdotta sul merca-to, senza previsione di ulteriori am-pliamenti della gamma.Indubbiamente il nostro prodotto più venduto e il Fitbit Charge HR pensato per gli utenti attivi che de-siderano restare in forma e avere un quadro completo della propria salute fuori e dentro la palestra. Con Fitbit Charge HR è possibile ot-tenere un conteggio accurato delle calorie bruciate, dei passi effettuati, tenere sotto controllo la qualità del sonno in modo automatico e moni-torare continuamente la frequenza cardiaca al polso 24 ore su 24 per avere una reale indicazione sul pro-prio stato di salute controllando i cambiamenti del batito cardiaco all’interno anche di periodi medio lunghi come gli ultimi 30 giorniLa fascia di età per questi prodotti è molto vasta. Fitbit è molto conosciu-to e ricercato dai giovani ma riscon-tra un buon interesse anche da par-te delle persone più adulte. La per-cezione è che i prodotti Fitbit siano apprezzati soprattutto dalle persone che hanno una fascia di età compre-sa tra i 30 e i 50 anni, con le perso-ne più mature più attente a prodotti come fl ex per migliorare soprattutto situazioni cardiovascolari mentre la fascia più giovane è maggiormente interessata a prodotti per attività fi -siche più impegnative con il rileva-mento del battito cardiaco. Bisogna inoltre aggiungere che le persone più attente al design cercano il look minimalista del fl ex che può esse-re anche abbinato a gioielli specifi -ci realizzati dalla famosa stilista Tory Burch”.

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JawboneGiancarlo Valletta, Responsabile Marketing e Comunicazione di Audiogamma, distributore di Jawbone

“Il 2014 rappresenta il periodo nel quale i più importanti produttori di elettronica di consumo hanno com-preso che il settore della wearable technology sarebbe stata una gran-de opportunità. Di fatto Jawbone si posiziona in questo contesto come un marchio precursore tanto che proprio l’anno scorso ha immesso nel mercato due activity tracker, UP24 e UP Move, che per le loro elevate prestazioni e il buon rap-porto qualità/prezzo hanno riscon-trato entrambi un ottimo successo, sulla scia del grande riscontro avuto nel 2013 con la prima versione del braccialetto. La primavera e l’estate sono i mo-menti nei quali si inizia a pensare alla “remise en forme” e di conse-guenza gli activity tracker vengono maggiormente considerati e quindi venduti. Negli ultimi due anni ab-

biamo notato che anche il periodo natalizio rappresenta un buon mo-mento. Prodotti come questi ven-gono sempre percepiti come regali intelligenti e utili.Lanceremo la versione top del-la gamma dei prodotti Jawbone: l’UP3, che sarà in grado di misura-re numerosi altri parametri, in ag-giunta a quelli già rilevati dai suoi fratelli minori.A oggi UP24 è stato il prodotto di punta, quello più venduto. Caratte-ristiche come facilità d’uso, design sobrio ed elegante, un’applicazio-ne ben fatta sono state particolar-mente apprezzate dai consumatori fi nali. Prodotti come UP catturano l’attenzione di persone che tipicamente conducono o hanno deciso di condurre un’esistenza votata al benessere di tutti i giorni fatto di piccoli accorgimenti come avere un buon riposo, fare il giusto movimento o alimentarsi in modo corretto. La fascia d’età più coinvolta oscilla tra i 35 e 50 anni, periodo nel quale sia uomini che donne diventano in genere più consapevoli circa il fatto che mantenere una buona forma aiuta a vivere meglio nell’immediato e ad evitare problemi di salute futuri. Gli activity traker come quelli proposti da Jawbone fungono da incentivi e stimolano la buona volontà.

ShineMattia Magliano, Direttore Commerciale di L10 Trading, distributore di Shine

“Il 2014 è stato un anno di for-te sviluppo del mercato wearable technology. A testimonianza di questo, lo spazio sempre più im-portante che il settore sta prenden-

do all’interno della grande distribu-zione specializzata, ma soprattutto delle principali fi ere di settore a li-vello internazionale. Durante quest’ultimo anno sono state centinaia le aziende che si sono mosse in questa direzione; a fare il primo passo abbiamo visto molte start up che, come spesso sta accadendo nel lancio di nuovi pro-dotti, hanno presentato il loro pro-getto sulle principali piattaforme di crowdfounding, raccogliendo fondi e interesse da parte degli utenti. Possiamo dire che il 2014 ha visto un mercato molto più attivo a livel-lo di offerta che di domanda; il pub-blico è ancora molto acerbo e nella maggior parte dei casi non è pronto a cogliere le potenzialità che alcune di queste soluzioni possono offrire. Questo ha infl uito, dal mio punto di vista, a un rallentamento della cre-scita dal punto di vista tecnologico di questi accessori (mi riferisco so-prattutto agli activity monitor e agli smart watch).Crediamo fortemente che il lancio dello smartwatch da parte di Apple possa dare una notevole spinta al

Mattia Magliano, L10 TradingGiancarlo Valletta, Audiogamma

settore. Il Watch di Apple, per come è stato presentato, è la massima espressione di wearable technolgy e porterà di certo la consapevolez-za di cui il mercato necessità per un’importante crescita dei consumi (lo stesso è accaduto nel 2007 con il lancio di iPhone per il mercato degli smartphone). Possiamo quindi stimare che l’ulti-mo trimestre dell’anno vedrà una forte crescita della domanda che porterà di rifl esso nuova linfa al-lo sviluppo di nuove tecnologie da parte dei produttori.Una delle caratteristiche principali che cerchiamo nel selezionare nuo-vi prodotti è di certo l’estetica, te-nendo ferma la tecnologia. Siamo convinti che il mercato degli acces-sori hi-tech prenderà sempre più spazio all’interno della vita di qua-lunque persona; per questo motivo, diventando questi oggetti di utiliz-zo quotidiano, devono tendere al bello in tutte le sue sfaccettature – come la natura dell’individuo.Nei prossimi mesi abbiamo in pro-gramma il lancio di una linea di bi-giotteria smart, braccialetti con bat-teria esterna integrata, occhiali low cost per sfruttare le diverse APP di realtà virtuale aumentata e un si-stema di monitoraggio GPS weara-ble che nasce per bambini e anima-li domestici. In questi mesi stiamo valutando svariati prodotti, le no-vità in questo settore sono sempre dietro l’angolo.Il nostro prodotto più venduto è l’activity monitor dell’azienda Mi-sfi t, articolo presente in tutti gli Ap-ple Store al mondo e sul sito inter-net www.apple.com.Credo sia la migliore soluzione estetica per un accessorio di utiliz-zo quotidiano. Altre aziende han-no presentato accessori dal design molto tecnico, quasi sportivo. Mi-sfi t, nel modello Shine e nel nuovo nato Flash, ha puntato molto su del-le forme essenziali e su una gam-ma colori che può incontrare i gusti di qualunque consumatore. Ad oggi la fetta di mercato più fer-tile per questi prodotti è quella che va dai 30 ai 45 anni. Ma nel pros-simo futuro, con l’inserimento di soluzioni che mirano sempre più al monitoraggio della salute, il merca-to delle tecnologie indossabili sarà sempre più presente in tutte le fa-sce d’età”.

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gam

ing

di Raffaele Gomiero

Un buon stato di salute e di be-nessere psico-fi sico non è ap-

pannaggio dei soli dispositivi we-reable, ma anche dei videogiochi. Basta avere l’hardware giusto. La prima ad accorgersene è sta-ta Nintendo lanciando anni orso-no la sua famosa Balance Board e il software Wii Fit. Il successo è stato davvero enorme e ha fatto avvicinare molti casual gamer al-la console della grande N, ragazze comprese. Sulla scia di Nintendo anche Microsoft e Sony hanno poi lanciato la loro soluzione, la prima con il Kinect, un dispositivo che ri-leva i movimenti di tutto il corpo, la seconda con il PS Move, che at-

traverso la telecamera e alcuni accessori da tenere in mano. Tut-te le soluzioni permettono di in-teragire con alcuni titoli dedicati, la maggior parte legati al fi tness.

NintendoStefano Calcagni, Brand Manager Home entertainment di Nintendo Italia

“Wii Fit è un brand intramontabile per Nintendo. I primi due capitoli lanciati per Wii continuano ancora a vendere bene nonostante i tan-ti anni sulle spalle e grazie a una balance board di estrema quali-

tà e precisione. Il nuovo capitolo per WiiU è di certo quello che sta avendo il maggiore riscontro di mercato al momento in quanto, oltre a prevedere un’importante evoluzione rispetto ai titoli pre-cedenti, consente di proseguire il proprio percorso di allenamen-to iniziato sulla vecchia Wii, me-morizzare l’allenamento outdoor grazie al Fit Meter e registrare i dati sulla console una volta rien-trati a casa e, infi ne, la piena com-patibilità con la vecchia balance board lanciata per Wii.Per l’estate e l’autunno prevedia-mo di organizzare attività in trade e in location coerenti per la visibi-

In salute con i videogiochi

Con l’arrivo dell’estate torna il bisogno di rimettersi in forma, e console e accessori possono dare un concreto aiuto a eliminare gli “eccessi” dell’inverno

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lità e la prova del prodotto. Gra-zie alle positive esperienze passa-te abbiamo visto come il miglior modo per comprendere corretta-mente il mondo di Wii Fit e del-la balance board sia quello di far provare dal vivo tutto il diverti-mento che può garantire.Oltre a continuare a lavorare sul mondo Wii Fit, Nintendo sta ba-sando buona parte della sua stra-tegia futura su attività riguardanti la forma e la salute del corpo. In questa direzione il progetto QOL (Quality of Life) rivestirà un ruo-lo chiave. Anche se le informazio-ni rilasciare dall’Head Quarter in Giappone al momento sono an-cora poche, si tratterà di un siste-ma, che potrà essere interfaccia-to con console e altri device, ma che potrà essere utilizzato anche autonomamente per consentire il raggiungimento di un mercato estremamente allargato. Su que-sto tema non resta che rimanere sintonizzati sui nostri canali di co-

I titoli sugli scaff ali

Yoshi’s Woolly WorldTorna il fi dato amico di Mario in un titolo tutto plattform ambien-tato in un mondo completamen-te fatto di lana dove ritroveremo moltissimi protagonisti del mon-do di Super Mario come le piante carnivore o i funghi Goomba com-pletamente in lana. Nulla di nuo-vo a livello di concept, ma non per questo il divertimento manca an-zi, ce né da vendere, inoltre non sarà suffi ciente sparare un guscio addosso ai nemici per sconfi g-gerli e passare avanti ma spesso e volentieri saremo costretti a ri-piegare su strade alternative per aggirarli. Immancabile per qualsi-asi appassionato di plattform o di Mario in generale! Piattaforma: Wii U

LEGO Jurassic WorldÈ la volta della trilogia di Juras-sic Park “vestirsi” di mattoncini per l’immancabile rivisitazione in chiave LEGO che ormai è un ap-puntamento fi sso ogni 5-6 mesi. Nel titolo saranno ripercorsi tutti i momenti più importanti dei 3 fi lm storici e alcuni del quarto im-minente episodio con Chriss Pratt. Come sempre tanta ironia, puzzle da risolvere e questa volta possia-mo controllare anche i dinosauri!Piattaforme: 3DS, PC, PS3, PS4, PSVITA, XBOX 360, Xbox One

municazione in attesa di interes-santi novità.Il primo Wii Fit è stato di sicuro il gioco di maggior successo proprio perché il primo di una collana im-portante e iniziatore di una vera e propria rivoluzione nel modo di concepire il videogame su un target molto allargato composto principalmente dagli amanti dello sport e del benessere ma anche da una forte componente fem-minile e di famiglie con bambi-ni. Nonostante questo primo pas-so importante anche Wii Fit Plus e Wii Fit U mantengono un peso molto importante.Su Wii la rivoluzione del prodot-to e la console dedicata principal-mente a un target casual ha por-tato Wii Fit a una crescita espo-nenziale nel giro di pochi anni. Su Wii U l’interesse allargato e il successo continuano sebbene la console ora abbia un focus impor-tante anche sui gamer rispetto al-la vecchia Wii”. Microsoft

Stefania Duico, Direttore Marketing di Xbox

“Al lancio di Xbox One abbiamo deciso di rendere disponibile una versione della console con Kinect incluso per garantire la migliore esperienza di gioco e intratteni-mento possibile, successivamente abbiamo poi immesso sul merca-to anche una versione della con-sole senza Kinect ed infi ne da feb-braio abbiamo deciso di permet-tere l’acquisto anche del solo Ki-nect al prezzo di 149,99 euro.Infatti a livello italiano più del 50% degli utenti di Xbox One possiede la console completa col

Kinect e dalle nostre ricerche di mercato emerge come la soddi-sfazione del cliente aumenti ap-punto fra quei consumatori che possono godere della piena espe-rienza di gioco sfruttando anche l’interazione naturale con la con-sole attraverso voce e gesti; so-no diverse le esperienze possibili esclusivamente attraverso Kinect come per esempio giocare senza controller, comandare la conso-le con voce e gesti ed effettuare l’accesso automaticamente grazie al riconoscimento della persona.Un grosso interesse per questo ac-cessorio proviene inoltre dall’am-bito business e professionale ed in particolare da diverse aziende Stefano Calcagni, Nintendo Italia Stefania Duico, XBox

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F1 2015Dopo il non grandissimo F1 2014 era logico aspettarsi anche quest’anno un titolo mediocre dai ragazzi di Codemasters e inve-ce non è affatto così. F1 2015 per merito del nuovo motore grafi co sfoggia una grafi ca davvero ben realizzata e ultra-dettagliata con un grande utilizzo di tecniche di illuminazione davvero avveniristi-che. Presente un nuovo sistema di comunicazione in real time per vi-vere davvero la gara. Piattaforme: PC, PS4, Xbox One

Batman: Arkham KnightTerzo capitolo di Batman svilup-pato dai Rocksteady Studios come per i precedenti si rivela un gran-dissimo gioco. Questa volta per aiutarci a girare una Gotham Ci-ty completamente in open world avremo a disposizione la Batmo-bile, per il resto gli ingredienti del-la consolidata ricetta ci sono tut-ti; tanta azione, atmosfera cupa e spettacolare e grafi ca da urlo.Piattaforme: PC, PS4, Xbox One

SplatoonTitolo nuovo di zecca è uno spara-tutto dove lo scopo non è uccide-re i nemici ma bensì colorare tut-ta la mappa con il colore caricato nei nostri fucili. Due squadre una contro l’altra, per un titolo dove il multiplayer è l’anima del gioco, a disposizione avremo anche sva-riate armi coloristicamente deva-stanti e tecniche di combattimen-to uniche nel loro genere. Una ve-ra sorpresa!Piattaforma: Wii U

del mondo retail e medicale che attraverso questo strumento han-no poi sviluppato applicazioni dai diversi risvolti come per esempio il Surgery Touchless System, una soluzione studiata da Proge-Sof-tware con il Campus Bio-Medico di Roma che permette ai medici l’accesso ed il controllo di imma-gini biomediche in modalità tou-chless durante le operazioni chi-rurgiche, senza bisogno di alcun contatto con le apparecchiature. Destinata alle aree sterili del-

delle modalità di gioco più affi ni a un target famiglie.Sono diversi i giochi fatti appo-sta per questo strumento disponi-bili su Xbox One, da Kinect Sport Rivals per sfi dare i tuoi amici fra moto d’acqua e arrampicate a Dance Central Spotlight, fi no alle offerte dei nostri partner come il blockbuster Ubisoft di Just Dance o Disney Fantasia, un fantastico gioco musicale ispirato al capola-voro di animazione Disney, ‘Fan-tasia’.Quando parliamo di fi tness, im-possibile non citare il Microsoft Band, per ora disponibile solo in alcuni paesi. Mentre per quanto riguarda Xbox One esiste già in-tegrata al suo interno l’applicazio-ne Fitness che rimane costanta-mente aggiornata attraverso add-on che consentono di accedere a nuovi allenamenti, contenuti con personal trainer e video di alle-namento. In Italia, tra i giochi 1st party di Microsoft per Xbox One è sicuramente Forza Horizon 2 – in cui usando Kinect è possibile abi-litare l’esperienza del navigatore vocale e poi Kinect Sport Rivals segue come secondo più venduto tra i giochi che sfruttano il Kinect.Microsoft è da sempre attenta a

dare la più ampia scelta possibi-le ai consumatori. C’è sicuramen-te una fetta della popolazione dei videogiocatori che preferisce po-ter acquistare una console a un prezzo inferiore ed è per questo che abbiamo deciso di dare la possibilità di scegliere: Xbox One con Kinect per un’esperienza pre-mium, l’opzione senza Kinect più accessibile in termini economici e la possibilità di acquistare poi Ki-nect in seguito come accessorio a parte.Le isole esperienziali installate in alcuni fra i punti vendita più im-portanti d’Italia dispongono an-che del sensore Kinect per garan-tire opportunità di interazione con la piattaforma che sia il più com-pleta possibile. La nostra comuni-cazione comunque nei prossimi mesi sarà focalizzata sull’espe-rienza di gioco a 360° e tenderà a valorizzare soprattutto le nuove esclusive e i blockbuster in usci-ta nei prossimi mesi. A partire dal prossimo E3 di Los Angeles ci con-centreremo moltissimo sul fatto che Xbox One sarà l’unica piatta-forma sulla quale si potranno gio-care titoli come Halo 5: Guardians, Rise of the Tomb Raider, Forza Motorsport 6”.

le Sale Operatorie, permette di manipolare, ruotare, ingrandire e confrontare le immagini in al-ta defi nizione. E questo è solo un esempio dell’uso del Kinect al di fuori dell’ambito gaming.Durante il Natale c’è un naturale incremento dell’interesse verso le versioni di console che integrano Kinect e che consentono quindi

Durante il Natale c’è un naturale incremento dell’interesse verso le versioni di console che integrano Kinect e che consentono quindi

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Molto più che un semplice frullatore. E non solo per la sua grande versatilità e durabilità nel tempo, ma soprattutto per la garanzia e l’affi dabilità di un brand con quasi 100 anni di storia e una leadership di mercato che lo ha portato a vendere nell’ultimo anno più di 10 milioni di pezzi un tutto il mondo.Oster - distribuito in esclusiva da Nital Spa - sbarca fi nalmente anche nel nostro Paese con una vasta gamma di frullatori dalle alte prestazioni professionali, che garantiscono grande versatilità in cucina ideali per preparare salse, zuppe, frullati, smoothies, sorbetti, impasti, creme e cocktail; una linea di prodotti pensata davvero per tutte le esigenze in cucina, dallo spuntino veloce fi no ai piatti più ricercati, accomunata da un unico comune denominatore: la preservazione delle proprietà nutrizionali e organolettiche degli alimenti per un’alimentazione sana e genuina.Caratterizzata da un design davvero inconfondibile e dall’esclusiva tecnologia All Metal Drive, che prevede il collegamento delle lame al motore interamente in metallo, la linea di frullatori Oster va dal modello Classic fi no al modello top Versa, proposto sul mercato con ben 7 anni di garanzia. Si tratta di cinque differenti referenze, tutte in grado di assicurare performance di qualità in cucina per risultati davvero “a prova di chef stellato”.Oster Classic è caratterizzato dall’iconico design della storica azienda americana e, grazie alle 3 velocità, è adatto per sminuzzare, ridurre in purea, macinare e tritare senza fatica. In pochi secondi, è possibile preparare smoothies di consistenza cremosa, ha una potenza di 600 Watt e dispone di 4 lame. Oster 6805 è invece un frullatore facilissimo da utilizzare grazie alle 12 velocità selezionabili per frullare o sminuzzare, o alla funzione manuale “pulse”. Opera a una potenza di 450 W ed è dotato di 4 lame in acciaio Inox.Oster Pro è adatto per chef e cuochi esperti, dotato di una resistente fi nitura nera che previene graffi e segni, e con un design dal corpo rialzato che garantisce una maggiore praticità nel mantenere il piano di lavoro sempre pulito. Oster Reversible vanta un esclusivo motore brevettato reversibile che cambia direzione di rotazione delle lame automaticamente. Questa funzione consente di far ricadere cibo e ghiaccio nel vortice di miscelatura per risultati più rapidi e consistenti. Le impostazioni pre-confi gurate aumentano la precisione della miscelatura e le funzioni automatiche affi ancano le 6 lame e la potenza di 600 Wper un risultato ottimale.Oster VERSA High Performance Blender, infi ne, è un frullatore di ultima generazione che trita a una potenza di 1.400 W con una velocità di rotazione delle lame di ben 28.000 giri/minuto. Le lame a 6 punte in acciaio inossidabile sono adatte per miscele e morbide creme: frantumano facilmente il ghiaccio, polverizzano, affettano e miscelano qualsiasi cosa. Il frullatore Versa Performance, è capace di frullare frutta e verdura intera ed è in grado di trattare bucce, semi, steli e scorze dure, notoriamente ricchi di preziosi nutrienti e vitamine, regalando ricette succose e salutari servite calde direttamente dal bicchiere. È ideale per realizzare zuppe calde ma anche gelati e sorbetti, grazie alla caraffa resistente alle alte e alle basse temperature.

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Il mercato dei condizionatori

affronta le diffi coltà del cambiamento

tecnologico e di stagioni troppo

clementi

ranea. L’estate fresca e piovosa ha pesantemente accentuato la bassa propensione a investire che carat-terizza da qualche anno il nostro mercato, e ha determinato un calo drastico del sell-out in mesi cruciali quali giugno e luglio. Ciò ha gene-rato problemi di overstock presso i distributori, sia del canale pro-fessionale, sia del canale Eldom, con effetti che per noi produttori si sentono ancora oggi. L’effetto strutturale della contrazione del-la domanda, legato al più genera-le andamento dell’economia, era invece già stato in parte sconta-to nella stagione passata (2013), tant’è che nel primo semestre del 2014 la domanda era rimasta in li-nea con l’anno precedente”.Concorda Stefano Dalan, sales manager aircon di Samsung: “Il dato del 2014 è legato al 90% a una dinamica di tipo stagiona-le: un’estate tra le più fredde de-gli ultimi 30 anni ha contribuito in modo sostanziale a danneggiare il sell-out nei mesi più caldi, quelli

che pesano per il 60-70% dei vo-lumi annuali”. Anche per Danie-la Degano, product specialist tra-de marketing per De’Longhi, “la stagione estiva 2014 sarà ricor-data come una delle più instabili dal punto di vista meteorologico. Il mercato nelle ultime due stagioni ha registrato un calo dovuto prin-cipalmente alla mancanza del tipi-co caldo estivo intenso e prolunga-to”. Un calo quantifi cato da Ales-sandro Viganò, product marke-ting manager di Daikin: “La causa principale di questo andamento è senza dubbio la stagione esti-va eccezionalmente fredda e pio-vosa: questo fattore ha avuto un peso che stimiamo in circa il 60% della perdita totale”. E per Raffa-ella De Tomasi, product manager di Argoclima, crisi economica e stagionalità si dividono “al 50 per cento ciascuno” la responsabilità del calo. Secondo Marco Saccone, Marketing Director & Subsidiari-es Manager di Olimpia Splendid, ”Per avere un quadro generale dei

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di Marco Passarello

Stiamo freschi!

Già in forte discesa nel 2013, il mercato del condizionamen-

to ha subito nel 2014 un’ulteriore e più grave battuta d’arresto. Se-condo i dati di mercato rilevati da GfK, le vendite sono scese addi-rittura del -39,8% a volume (con-tro il -26,7% dell’anno preceden-te) e del -39,1% a valore (contro il -17,3% dell’anno precedente). Il colpevole può essere più d’uno: ol-tre alla perdurante crisi economi-ca, non va dimenticato che quel-lo dei condizionatori è un mercato soggetto a forti infl ussi stagionali, e quindi dipendente anche dai ca-pricci della meteorologia.

L’estate più fredda degli ultimi trent’anniSecondo Andrea Cetrone, nuo-vo country manager di Panasonic Italia, “la ragione più importante del calo di vendite è da attribuirsi al fattore climatico. Il 2014 e’ sta-to particolarmente diffi cile per il mercato della climatizzazione re-sidenziale in tutta l’area mediter-

Il 2014 e’ stato

particolarmente

diffi cile per il mercato

della climatizzazione

residenziale in tutta

l’area mediterranea

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trend di consumo del mercato è necessario analizzare lo scenario su base pluriennale. Guardando i dati a partire dal 2010, si evince una flessione continua, con una lieve ripresa solo nel 2012. Tali dati segnalano come la crisi economi-ca e la conseguente riduzione del-la capacità di spesa delle famiglie abbiano avuto un impatto notevo-le sul comparto. Oltre, quindi, alla stagione eccezionalmente sfavo-revole, i risultati negativi sono da imputarsi a un progressivo aumen-to della saturazione di mercato e alle difficoltà economiche diffuse”.

Il peso del cambiamento tecnologicoMa c’è un altro fattore che va con-siderato: il 2014 è stato anche l’anno in cui è entrata in vigore la nuova normativa energetica euro-pea, che ha obbligato i produttori a mettere sul mercato condiziona-tori più efficienti, ma anche più co-stosi. Come ricorda Stefano Dalan,

“è stato il primo anno in cui non erano presenti sul mercato condi-zionatori di tipo on-off, e questo ha tolto di mezzo una fascia di pri-missimo prezzo nel canale retail. È normale che per un prodotto mol-to ‘tecnico’ come il condizionatore questo abbia provocato un travaso di sell-out dal mondo retail ad altri più specializzati. Il problema è riu-scire a trasmettere all’utente fina-le il vantaggio di un prodotto con maggiore efficienza energetica, il cui costo superiore si può recupe-rare. Nel retail si fatica a dedicare spazio e attenzione a un business che resta piuttosto piccolo, e che avrebbe bisogno di una comuni-cazione più approfondita, che si dedicasse più al prodotto che al prezzo”.Andrea Cetrone aggiunge: “Le re-gole introdotte dalle direttive co-munitarie ERP ed Ecodesign han-no creato un nuovo paradigma di valutazione dell’efficienza ener-getica dei condizionatori. La crea-zione di classi energetiche basate sull’efficienza stagionale, piuttosto che su un dato puntuale di perfor-mance, ha creato un po’ di confu-sione, grazie anche a un sistema di calcolo complesso che permette ‘aggiustamenti’, seppure in piena legittimità”.

La debacle dei condizionatori portatiliI dati GFK evidenziano anche un’al-tra tendenza: i condizionatori por-tatili sono crollati in modo ancora più violento rispetto al mercato in

generale, con un dato del -54,7% a volume e -55% a valore. Un da-to dovuto a un’evoluzione stabile del mercato o ancora una volta al-la meteorologia? Secondo Raffael-la De Tomasi “ll portatile è e reste-rà un acquisto d’impulso, ed è le-gato esclusivamente a condizioni climatiche eccezionali o a ragioni particolari che escludono l’instal-lazione di un fisso”. Una tesi con-fermata anche da Stefano Dalan: “È un mercato storicamente legato alla stagionalità, alimentato dalle persone che non programmano l’acquisto per tempo e con l’arrivo del caldo non vogliono aspettare i tempi di installazione”. E per Mar-co Saccone “È evidente che il cli-matizzatore portatile è ancor più sensibile alle condizioni climatiche contingenti, essendo una macchi-na plug and play, mentre il fisso è un acquisto più ragionato. Quindi è normale che in una stagione mol-to ‘fresca’ il portatile abbia perfor-mato meno bene rispetto alle so-luzioni fisse, create per rispondere ad esigenze molto differenti. Non

credo debbano essere considerate l’una in sostituzione dell’altra”. Alessandro Viganò sposa invece la tesi dell’evoluzione del mercato: “Questa è ormai ben più che una tendenza. Dieci anni fa la situazio-ne era ben diversa, i portatili rap-presentavano una parte significa-tiva del mercato ma progressiva-mente hanno perso quote, e mi sento di affermare che continue-ranno a farlo. I fattori sono vari ma il più significativo è la maturità non tanto del mercato, ma del consu-matore, che oggi è ben informato e consapevole delle differenze fra fissi e portatili”. Anche Daniela De-gano nota che “è ormai sempre più frequente la presenza di impianti di condizionamento fissi nelle nuo-ve abitazioni”. Per Andrea Cetrone “È segno che il consumatore valu-ta la climatizzazione estiva come un elemento importante del suo benessere. Il climatizzatore fisso si presta meglio a funzioni d’uso diverse dal solo raffrescamento, consentendo nei modelli in pom-pa di calore l’utilizzo per riscalda-

Daniela Degano, De’LonghiStefano Dalan, SamsungAndrea Cetrone, Panasonic

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mento nelle mezze stagioni. Ulte-riori elementi che spiegano questo trend sono l’innovazione tecnolo-gica, che ha creato un gap notevo-le in termini di comfort percepito tra i climatizzatori fi ssi e quelli por-tatili, e la riduzione dei prezzi medi degli impianti fi ssi”.

Argoclima: di buona memoriaTra le proposte di Argo per quest’anno c’è Relax, condizio-natore portatile supercompatto. È dotato di telecomando (e del va-no per riporlo) e di un timer digi-tale programmabile. La funzione Sleep permette di usarlo in mo-do silenzioso senza disturbare il sonno, ed è in grado di riprendere a funzionare mantenendo le im-postazioni dopo un’interruzione di corrente. GBA Plus è invece la nuova gamma di condizionatori

programmato settimanalmente, grazie all’applicazione dedicata disponibile per iOS e Android. Ci-tiamo inoltre la serie K, multisplit di classe A++, anch’essa controlla-bile via Wi-Fi, defi nita ideale per le ristrutturazioni edilizie.

De’Longhi: tre nuovi pinguiniSpecializzata in condizionatori por-tatili, nel 2015 De’Longhi presenta tre nuovi modelli del suo celebre “Pinguino”. Il PAC AN97 Real Fe-el in classe energetica A è dotato della nuova tecnologia Real Feel, che modula automaticamente non solo la temperatura ma anche l’u-midità dell’aria in modo da man-tenere il livello ideale di comfort. Il PAC WE128 Eco Silent, in classe energetica A+, utilizza come gas refrigerante il propano R290, che non ha alcun effetto negativo sulla fascia di ozono. Infi ne il PAC N87 Silent può funzionare anche solo come deumidifi catore, e la sua si-lenziosità lo rende ideale per l’uso notturno.

Hermann Saunier Duval: tutta saluteHermann Saunier Duval persenta la linea Top Comfort è composta da versioni monosplit e multisplit con tecnologia inverter DC in clas-se energetica A++. Consentono di abbinare a un’unica unità ester-na fi no a quattro unità interne (da 9.000, 12.000 e 18.000 BTU), assi-curando così un’ampia fl essibilità d’installazione e una risposta ade-guata anche a esigenze impian-tistiche complesse. Un esclusivo sistema di fi ltraggio multistadio dell’aria a ioni d’argento e fi ltri in poliestere antipolvere assicurano in ogni ambiente le condizioni ide-ali di aria pura e vitale.

LG: belli anche da vedereI condizionatori LG sono spesso autentici complementi d’arredo. È anche il caso di Artcool Slim: 177 millimetri di spessore, pannello frontale mobile, display digitale a scomparsa e design elegante e moderno. L’effi cienza energetica è in classe A++ in raffrescamento e A+ in riscaldamento. La funzione Active Energy Control di LG permet-te agli utenti di regolare il consumo di energia elettrica per un raffred-damento o riscaldamento dell’am-biente su misura. La rumorosità dell’unità interna e di soli 19 dB, e con la funzione Silent Mode anche quella dell’unità esterna può esse-re ridotta di 3 dB.Pretige Standard è invece un nuovo condizionatore in classe energetica A++/A++,controllabile anche via Wi-Fi tramite app per smartphone.

Olimpia Splendid: minimo ingombroOlimpia Splendid presenta Unico Air, condizionatore cui Sara Ferra-ri ha donato un design minimali-

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Alessandro Viganò, Daikin

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fi ssi con tecnologia inverter con-forme alle norme Ecodesign, che consumano solo 0,5 W in standby e dispongono di quattro velocità di ventilazione.

Daikin: tecnologia e designQuest’anno Daikin può vantare di aver ricevuto il prestigioso IF Award per il design industriale, attribuito alla sua linea di condi-zionatori Emura. Si tratta di mac-chine di classe A+++ con soli 19 dB(A) di rumorosità, dotati di un sensore in grado di individuare l’assenza di persone e regolare autonomamente la temperatura per non incorrere in inutili spre-chi. Lo stesso sensore permette di direzionare il fl usso d’aria evi-tando fastidiose correnti dirette sulle persone. Daikin Emura può essere controllato tramite Wi-Fi e

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sta e straordinariamente sottile: 16 cm di spessore, 50 cm di altez-za e 98 cm di larghezza. La ridu-zione al minimo degli ingombri è stata ottenuta riprogettando l’in-terno del climatizzatore, adottando un compressore compatto ad alta efficienza e una batteria slim di ul-tima generazione. Grazie alla tec-nologia Silent Systeme all’impiego di materiali fonoassorbenti e anti-vibranti è il climatizzatore più si-lenzioso della gamma. È disponibi-le nelle versioni SF (Solo Freddo) e HP con pompa di calore integrata.

Panasonic: non solo freddoEtherea Panasonic fornisce è un investimento per l’intero anno, in grado di raffrescare ma anche ri-scaldare la casa. L’intera gamma è conforme ai requisiti della direttiva ErP e garantisce un funzionamen-to fino a -15°C in modalità riscalda-mento e -10°C in modalità raffred-damento. Le unità� Etherea assicu-rano una migliore qualit�à dell’aria grazie al sistema Nanoe-G, che ha ricevuto il ‘Sigillo di Approvazio-ne’ da parte della British Allergy Foundation: sfruttando la nano-tecnologia, nell’unità� interna del filtro viene neutralizzato il 99% dei microrganismi adesivi presenti nell’aria. Inoltre il sistema Econa-vi è in grado di rilevare i cambia-menti dell’intensità della luce sola-re nell’ambiente e di determinare sia se la giornata è soleggiata o nu-volosa, sia se è notte. Per evitare sprechi di energia, riduce il livello di raffrescamento in condizioni di luce solare meno intensa.

Marco Saccone, Olimpia SplendidRaffaella De Tomasi, Argoclima

Samsung: tutto sotto controlloSamsung ha di recente presenta-to la nuova linea di climatizzato-ri residenziali AR9000 (monosplit e multisplit), che si si caratteriz-zano per classe energetica A+++. Grazie al nuovo design triangola-re hanno un ventilatore più gran-de, una griglia di ripresa più larga e una bocchetta di mandata più ampia. Sono dotati dell’esclusivo siste-ma di purificazione Virus Doctor che assicura un ambiente dome-stico sano e confortevole. La tec-nologia potenziata Smart Wi-Fi consente di attivare e spegnere, impostare la temperatura e sele-zionare la modalità preferita an-che da fuori casa, controllando e gestendo le principali funzioni del condizionatore da remoto, tramite app sul dispositivo mobi-le Android o su PC. Vaillant: sensore sul telecomandoVaillant presenta il nuovo model-lo VAI3 della gamma di climatiz-zatori climaVAIR, con tecnologia Inverter che lo rende in grado di funzionare anche come pompa di calore e due nuove funzioni. Pre-mendo il tasto “I Feel” si attiva la lettura della temperatura del-la stanza, grazie alla presenza di un sensore di temperatura instal-lato sul telecomando per offrire il massimo del comfort ovunque. La funzione “X-Fan“, consente di asciugare le parti interne del pro-dotto una volta terminato il suo utilizzo.

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La migliore palestra? La migliore palestra? La migliore palestra? La migliore palestra? IN CUCINA...

verso la cucina e il cibo: con il 43% dei consumatori che dichiarano di essere veramente appassionati, il Belpaese appare al top delle Na-zioni più virtuose in tal senso.Non solo. Sempre secondo GfK l’aumento del prezzo medio di-mostrerebbe come il consumato-re, nonostante il periodo di crisi, sia disposto a spendere di più ri-spetto al passato per prodotti in-novativi utili alla preparazione di cibi in casa.

Tra i fornelli…Tralasciando il mondo del Bim-bi e del Kenwood Cooking Chef, cerchiamo di evidenziare una se-lezione di piccoli elettrodomestici, must have in cucina, per prepara-re in poco tempo zuppe, secondi o bevande, in grado di soddisfare l’esigenza primaria di una nutri-zione salutare.Abbiamo selezionato alcuni pro-dotti, innovativi e tecnologici, dif-ferenti per utilizzo, ma indispen-sabili per “monitorare” e prepa-

Il cibo sarebbe

sempre meno una

mera soddisfazione di

un’esigenza di base, ma

sempre più pensato

come una risorsa della

mente e del cuore, oltre

che dello stomaco

“Chi bella vuol apparire un po’ deve soffrire”. Così ci sentia-

mo dire ogni volta che ci lamen-tiamo di una linea poco perfetta o semplicemente perché si deside-ra essere più belle, senza però poi sacrifi carsi, soprattutto dietro ai fornelli. Dunque se si vuole torna-re in linea o mantenerci in forma è bene sapere che molto dipende da come ci si nutre. Una ricerca condotta da GfK nell’e-state del 2014, ad esempio, ha evidenziato che è in deciso au-mento il numero di consumato-ri che riscoprono l’alimentazione e la preparazione del cibo come gioia della preparazione e come pratica di apprendimento e con-divisione, rispetto a coloro che vi-vono il cibo e la cucina solo come una semplice risorsa primaria per la sopravvivenza. Secondo que-sto studio, quindi, il cibo sarebbe sempre meno una mera soddisfa-zione di un’esigenza di base, ma sempre più pensato come una ri-sorsa della mente e del cuore, ol-tre che dello stomaco. E proprio l’Italia, assieme al Sud Africa, ap-pare in testa a alla classifi ca dei Paesi con la maggiore passione

rare le vostre pietanze. Iniziamo, dunque, con le due novità in casa Beurer: la Bilancia a Caraffa Gra-duata KS 41, dotata di tre funzio-ni differenti: una bilancia, una ca-raffa e un contenitore per frigo-rifero. Dotata della funzione tara e dell’indicatore di sovraccarico, questa bilancia a caraffa gradua-ta ha una portata di 5 kg e una capacità di 1,2 litri. La lettura del peso è resa possibile grazie al di-splay LCD, che si spegne automa-ticamente dopo pochi minuti, per evitare inutili consumi di batteria. Sempre della stessa famiglia, ma con funzioni diverse è la Bilancia da Cucina KS 45, la cui particolari-tà è proprio quella di occupare po-chissimo spazio. La pratica ciotola in silicone, dalla capacità di 1,6 li-tri, si ripiega su se stessa diven-tando un sottile disco colorato, la-vabile in lavastoviglie e adatta an-che da portare con sé in viaggio. La bilancia, con portata massima di 5 kg, graduazione di 1 g e fun-zione tara, funziona con moderni

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Una vita sana ed equilibrata inizia da una corretta alimentazione. Vediamo come gli elettrodomestici possono venirci in aiuto

di Monica Renna

La migliore palestra? Con il 43% dei

consumatori che

dichiarano di essere

veramente appassionati,

il Belpaese appare al top

delle nazioni più virtuose

sensori permettendo di visualizza-re il peso degli alimenti su un di-splay bianco retroilluminato.Abbandoniamo il mondo delle bi-lance per addentrarci nel mondo degli elettrodomestici veri e pro-pri, per la preparazione del cibo: dal mondo Ariete abbiamo scelto Passì 2.0, un pratico passaverdure elettrico, azionabile con un sem-plice pulsante, per ottenere pas-sati gustosi e digeribili. È l’unico elettrodomestico in grado di sepa-rare le bucce e i semi dalla polpa, senza aggiungere aria ai cibi pas-sati. Leggero e di ridotte dimen-sioni, resiste agli urti e al calore. Grazie ai 3 dischi (fori piccoli, me-di e grandi) permette di realizzare ottimi purè, passate di pomodo-ro, creme di verdure e legumi, ma anche conserve e marmellate. Il doppio movimento alternato del-la pala assicura passati gustosi ma soprattutto digeribili, in quanto privi di aria: questo lo rende ide-ale per la preparazione di pappe per bambini.

Sempre da Ariete, Centrika Metal è la centrifuga compatta e dalle fi -niture di metallo. Con i suoi 700 W permette di ottenere centrifuga-ti di frutta e verdura in pochi mi-nuti. Il “Camino Mela” da 75mm permette di inserire gli alimenti senza grande fatica. Grazie al bec-cuccio dosatore con salvagoccia il succo si versa direttamente nel bicchiere.Dalla gamma Philips nasce l’e-strattore di succo SlowJuicer, del-la linea Avance Collection, che ri-voluziona il modo di estrarre tutto il concentrato di succo da frutta e verdura, con la massima pratici-tà e il minimo sforzo. Grazie alla tecnologia di spremitura lenta con soli 60 giri al minuto, consente di estrarre dalla frutta e dalla verdu-ra un succo concentrato e ricco di fi bre, oltre che di mantenere in-tatte le vitamine e gli enzimi con-tenuti. Che si tratti di frutti rossi, di pomodori, uva o melograno, è dunque possibile godere sempre di una bevanda salutare e gusto-

sa, con un alto livello di valori nu-trizionali. Inoltre, anche se pensa-to per spremere frutta e verdura morbida, il potente motore con-sente di ottenere il massimo succo senza sforzo e con estrema facilità anche dalle verdure più dure, co-me le carote.Sempre all’interno della fami-glia degli estrattori, SLOW JUICER SJ 4010 AX1 di Hotpoint Ariston è dotato di Soft Squeeze Techno-logy, un processo di spremitura senza lama a bassa velocità, che evita il surriscaldamento della pol-pa e permette di estrarre fi no al 30% di succo in più rispetto alle centrifughe tradizionali. Il succo è perfettamente omogeneo e sen-za residui e conserva tutti i prin-cipi nutrizionali essenziali. Il siste-ma Power Gear e le componenti in metallo permettono di estrarre il succo anche dai cibi più compatti e con buccia spessa quali melogra-no, fi co d’india, aloe e cedro.Lo slow juicer è facile da assem-blare in quanto è composto da 4 elementi che si incastrano facil-

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mente tra di loro ed è anche faci-le da pulire: basta versare un po’ d’acqua attivare la funzione rever-se e tutti i residui di frutta e verdu-ra scivolano via.Kitchen Aid cala il suo asso: La nuova Centrifuga Artisan in grado di preparare fi no ad 1 litro di suc-co per volta, grazie a un serbatoio con capienza di 1,2 litri. Pratico e removibile e raccoglie la polpa in eccesso in un solo contenitore, per una pulizia ancora più rapida. Due le impostazioni di velocità, svilup-pate per ottimizzare l’estrazione del succo a seconda della tipolo-gia di ingrediente. L’imboccatu-ra di riempimento e lo spingi ali-menti rendono l’aggiunta di frutta e verdura molto semplice: basta tagliare grossolanamente l’ingre-diente prescelto, senza bisogno di sbucciarlo (fatta eccezione per gli agrumi), e lo Spingi Alimenti diri-ge il cibo verso lame e fi ltro, dove saranno trasformati in succo.Infi ne la quantità di polpa o il li-vello di densità del succo è regola-to dal fi ltro, grazie a tre differenti impostazioni.Per chi di tempo non ne ha mol-to, e ama soprattutto la praticità in cucina il frullatore a immersio-ne MX65 di Girmi 3 in 1 è lo stru-mento ideale per frullare, lavorare ingredienti e preparare ricette più elaborate. Dotato di tre differenti accessori (frullatore a immersio-ne, frusta per emulsionare, trita-tutto) e di un bicchiere graduato da 600 ml, questo apparecchio permette di selezionare al meglio la tipologia di lavorazione deside-rata grazie alle cinque velocità e

Vaporiera Philips Avance Collec-tion li mantiene caldi fi no a che non vengono serviti grazie alla funzione apposita. Soup & Blender di Russell Hobbs è una soluzione funzionale alla crescente esigenza di conciliare il poco tempo a disposizione per preparare i pasti con il desiderio di garantire un’alimentazione sana e gustosa a tutta la famiglia, spe-cie se in casa sono presenti bebè o anziani. Soup & Blender Russell Hobbs, infatti, dispone di 8 pro-grammi preimpostati e provvede a lavorare, mescolare e cuocere gli ingredienti sia a freddo che a cal-do nel capiente bicchiere in accia-io inossidabile, capace di garantire fi no a quattro porzioni. A ciclo di

funzione turbo di cui è dotato. L’ul-tima famiglia di prodotti riguarda la cottura dei cibi. È risaputo che il metodo più salutare e privo di grassi è la cottura a vapore. Ed è proprio all’interno della gamma Philips che troviamo Vaporiera Avance Collection: grazie a questo prodotto è possibile cucinare piatti sani in modo semplice. La funzione Flavour Booster ar-ricchisce il sapore dei cibi grazie all’aroma delle erbe e delle spe-zie. Basta inserire le proprie spe-zie preferite nel sistema e lasciare che il calore del vapore sprigioni i loro aromi, che donano agli ali-menti un sapore particolare. Inol-tre, il timer digitale segnala quan-do gli alimenti sono pronti, e la

cottura ultimato, inoltre, scatta in automatico la funzione di mante-nimento in caldo, assolutamente provvidenziale nel semplifi care la gestione dei momenti più concita-ti in cucina. Facile da usare, il nuo-vo Soup & Blender è anche ver-satile. Infatti, oltre a essere spe-cialista nelle zuppe e nelle altre preparazioni tipiche della cucina invernale, l’apparecchio si presta ottimamente alla realizzazione di frullati, frappé e granite.Soup & Blend è un apparecchio per la preparazione e la cottura di minestre e vellutate, con una capacità di 1.75 L per ingredien-ti freddi, 1.4 L per zuppe. 8 i pro-grammi disponibili, per cucina-re zuppa a pezzi, vellutata, salse,

La parola all’esperto: dieta si, ma con regole precise Dott.ssa Nadia Tamburlin, Presidente dell’Associazione di Medicina Integrata per la Prevenzione dell’Obesità“Noi consigliamo di mangiare, perché serve ad aumentare il metabolismo. Bisogna innanzitutto fare una buona prima colazione. Si a cereali integrali, o una/due fette biscottate integrali con poco miele o marmellata, rigoro-samente senza zucchero. Caffè non zuccherato, o con zucchero di Stevia. Se tra colazione e pranzo abbiamo appetito possiamo concederci 2/3 noci o nocciole. A pranzo possiamo mangiare un’insalata ricca di proteine, una porzione di riso integrale con verdura o legumi, o un piatto di pasta (70/80 gr). Al pomeriggio un frutto; mentre per cena, rigorosamente proteine. Per chi ha appetito ed è abituato a mangiare di più, concediamo un minestro-ne senza pasta e un secondo piatto: pesce o carne, preferibilmente bianca. Un altro aspetto importante è fare attenzione alle quantità di sale, quindi niente cibi in scatola e hamburger. Per condire le insalate poco aceto bal-samico, o meglio ancora, limone. Un cucchiaio di olio a pasto è concesso. Già così si cala di peso. Dimenticavo, niente bibite, ad eccezione dell’acqua gassata e, occasionalmente, un bicchiere di vino rosso”.

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bollire/cuocere a vapore, frullati, mescolare, tritare ghiaccio, fun-zione Pulse. Funzione automatica di mantenimento in caldo al ter-mine del ciclo di cottura e piastra di cottura antiaderente.Spazio anche alla frittura, acer-rima nemica della salute e della dieta. Grazie a Tefal, però è possi-bile friggere con un solo cucchiaio d’olio. La friggitrice Tefal GH8000 Actifry Plus cuoce con solo il 3% di grassi e con meno odori rispetto a una friggitrice tradizionale. 1400 Watt, per una capacità di 1,2 kg, apertura automatica del coper-chio, contenitore interno amovi-bile e antiaderente, pala interna per una cottura uniforme. Da non dimenticare il timer e un pratico ricettario per stimolare la vostra fantasia in cucina.Un altro alleato in cucina è Nutri-bread di Moulinex, caratterizzato da un design moderno con fi ni-shing inox, tre programmi gluten free e, anche in questo caso, un ri-cettario incluso. 700 W di potenza e una capacità di 1 kg; tre impo-stazioni di peso e tre colori crosta, 12 programmi di cottura di base, partenza ritardata fi no a 15 ore, funzione mantenimento al caldo dopo la cottura per un’ora. Buone notizie anche per tutti gli intolleranti e allergici al grano e al lievito, grazie all’introduzione sul mercato di Imetec Zero-Glu, una delle prime macchine in commer-cio per la preparazione di pane e dolci senza glutine. Zero-Glu per-mette infatti di preparare ciabatte e panini oltre al classico pane in cassetta, impastando, lievitando e

cuocendo il pane in modo del tut-to autonomo, prevedendo anche l’avvio ritardato fi no a un massi-mo di 15 ore, in modo da lavorare nelle prime ore del mattino al fi ne di rendere il pane fresco già dispo-nibile per la prima colazione. Non solo. Tra le sue funzionalità sono presenti 20 diversi programmi, tra cui preparazioni specifi che per la lavorazione delle diverse tipologie di farina senza glutine, specifi che procedure per la lavorazione delle farine integrali, di farro e kamut e per realizzare ricette con pochissi-mo lievito di birra o a base di pa-sta madre. Sempre in tema di sa-lute in cucina, inoltre, niente di meglio si addice che una buona e corretta conservazione dei cibi; una pratica che trova il suo habi-tat naturale nell’utilizzo del sotto-vuoto, mirato non soltanto a con-servare le proprietà organoletti-che e nutrizionali degli alimenti, a soprattutto a evitare la crescita di muffe e batteri. I vantaggi della conservazione sottovuoto sono difatti davvero molteplici: dall’arresto dello svi-luppo di microorganismi aerobi e delle alterazioni chimiche dovute ai processi ossidativi, fi no al man-tenimento della freschezza e al-la protezione da odori penetranti esterni. FoodSaver, marchio ame-ricano distribuito in Italia da Nital, offre a questo proposito un’ampia gamma di prodotti dedicati al con-fezionamento sottovuoto alimen-tare e domestico. Si va dal model-lo top di gamma V3840 ai più pic-coli e maneggevoli modelli della linea Urban.

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40 - 41

Il mercato è pronto a recepire i temi legati alla casa connessa e i consumatori sono disposti a investire per equipaggiarsi di conseguenza. Pensando alla smart home, il primo desiderio della maggior parte degli utenti è quello di proteggere la propria abitazione.

La casa al sicuro

smar

t ho

me

gono già di un certo Know-how in ambito di Reti domestiche, come D-Link, Sitecom, TP-Link, Netge-ar e altri, già presenti nelle grandi catene di elettronica di consumo. I centri Fai da te si sono invece orientati verso marchi meno noti che offrono spesso kit con un rap-porto qualità prezzo molto van-taggioso. Stanno però arrivando colossi tecnologici come Amazon, Apple, Google, IBM e Samsung,

Uno degli elementi cruciali di un impianto di sicurezza è la sua di-screzione e la sua capacità di mimetizzarsi nell’ambiente. Una delle soluzioni più brillanti che si trovano sul web è rappresentata da una IP Cam, nascosta in una lampadina LED. Oltre ai vantaggi di non do-ver essere alimentata a parte e di essere assolutamente mimetizzata, sfrutta la luce della lampadina per illuminare correttamente ciò che si vuole controllare.

Massima discrezione

che da tempo si dichiarano molto interessati all’Internet of Things. Passando ai sistemi di sicurezza evoluti, per le aziende, questi sono ancora per la maggior parte prero-gativa di installatori specializzati, che ne certifi cano il funzionamen-to e possono garantirne l’assisten-za. Esistono chiare indicazioni circa il fatto che la casa connessa possa diventare realmente parte del si-

Il concetto di casa connessa, o smart home, non è ancora del

tutto chiaro per i consumatori, ma secondo una ricerca europea com-missionata di recente da D-Link, per una persona su due il concetto di casa connessa riguarda innan-zitutto la protezione della propria abitazione. Questa tendenza è ancora più ra-dicata in Italia, dove la sicurezza è un problema importante. Appare quindi logico che quando si tratta

di Federico Cociancich

Massima discrezioneMassima discrezionedi prodotti da acquistare per creare una casa connessa, il primo che le persone sono pronte ad acquistare è una telecamera di sorveglianza IP, seguito dai i sensori di rileva-mento del movimento e di aper-tura delle porte. Purtroppo dispo-sitivi come i rilevatori di fumo o di monossido di carbonio mostrano invece decisamente poco interesse da parte dei consumatori europei. Buona parte dei sistemi per la sicu-rezza viene da aziende che dispon-

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La casa al sicuro

Sapere che la

propria casa è al

sicuro è qualcosa per

cui le persone saranno

sempre disposte a

spendere

D-Link DCS-5010LQuesta mydlink Home Monitor 360 non fa dell’estetica il proprio punto di forza, ma ti permette di tenere sott’occhio la tua casa, quando vuoi e da qualunque posto, e soprattutto di controllare l’inquadratura dal tuo smartphone o tablet. Grazie all’app gratuita mydlink Home potrai ruo-tare in tempo reale l’obiettivo e avere una visuale su qualsiasi punto della stanza, mentre gli infrarossi per visione notturna consentono alla videocamera di vedere fi no a 8 metri anche nella totale oscurità.

Netgear ArloPuò essere utilizzata per la sicurez-za domestica, per il monitoraggio dei bambini e degli animali dome-stici, oppure esternamente per la sicurezza aziendale. Le telecamere Arlo sono al 100% senza fi li, posso-no essere installate in posti diffi cili da raggiungere, all’aperto o al chiu-so, e consentono di controllare la casa in qualsiasi momento e ovun-que sia.

Sitecom Wireless Internet Security Camera N150Una pratica ed effi cace soluzione per sorvegliare il proprio uffi cio o la propria abitazione ovunque ci si trovi, o, tenere sott’occhio i movi-menti del bambino o dell’animale domestico. Oltre alla possibilità di accedere alle registrazioni su Inter-net, consente una velocità wire-less di 150 Mbps e una velocità in ambiente cablato di 100 Mbps. La qualità video appare fl uida tramite MPEG4 con funzione zoom fi no a 4x e tramite il rilevamento del movi-mento viene avviata la registrazio-ne automatica con l’invio di notifi ca via email.TP-Link NC250

Consente lo streaming video 720p HD e sei LED permettono la visione notturna fi no a 5 metri, funzione particolarmente utile per sorveglia-re giorno e notte le aree scarsa-mente illuminate. Tra le caratteristi-che che lo rendono interessante ci sono la compressione video H.264, lo zoom digitale 4X e il rilevamen-to di movimento e suono: quando vengono avvertiti un rumore o un movimento, la videocamera scat-ta uno snapshot e avvisa l’utente tramite e-mail o FTP. L’NC250 può inoltre essere utilizzata come Ran-ge Extender wireless, aumentando così la copertura della rete Wi-Fi in casa e in uffi cio.

Il podio con i prodotti, per noi, tra i più interessanti sul mercato

stema di sicurezza per i consuma-tori e fornire un alto grado di pro-tezione per ciò che per essi è più importante. Se il concetto sembra essere at-traente e fl essibile, c’è ancora una certa confusione circa le sue carat-teristiche effettive, il grado di sem-plicità e i reali benefi ci che è in gra-do di fornire. È qui che può e deve intervenire il canale con i propri consigli e le corrette indicazioni, perché sapere che la propria casa è al sicuro dai ladri, dagli incendi, o dagli incon-

venienti domestici, è qualcosa per cui le persone saranno sempre di-sposte a spendere.

Semplicità: una parola magica I due fattori chiave che hanno por-tato al diffondersi dell’Internet del-le cose e delle Smart home sono i prezzi accessibili (rispetto alle so-luzioni domotiche) e la semplicità d’uso dei prodotti. I consumatori sono e saranno sem-pre sensibili al prezzo, ma special-mente per la smart home cercano

prodotti facili da installare e da uti-lizzare. Gli utenti saranno pronti a trasformare le loro abitazioni in ca-se connesse solamente se la tec-nologia sarà davvero semplice da installare e i vantaggi del relativo utilizzo pressoché istantanei. Le parole “facile” o “semplice” da installare e usare sono spesso le più citate in qualunque ricerca di mercato. I prodotti high tech più diffusi sono ora talmente intuitivi da non aver bisogno di fornire do-cumentazione per il loro setup ini-ziale.

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azie

nde

di Federico Cociancich

– Riccardo Remedi (Ammini-stratore Delegato Faber), per la sorveglianza del mercato.

Nel discorso di investitura per il suo secondo mandato, il presi-dente Franco Secchi ha ribadito che il settore degli apparecchi do-mestici e professionali continua a investire in export e innovazio-ne, pur in un contesto negativo e complesso. I volumi produttivi in Italia sono calati nel 2014 di un ulteriore 2 %, dato peggiore di quello complessivo dell’industria manifatturiera (-0,1%). Ha quin-di ribadito quanto sia indispen-sabile, per Ceced Italia, allargare lo sguardo a una prospettiva più ampia che comprende le fi liere

contigue dei produttori e gli uni-versi vicini: distributori e consu-matori. È questa, in sostanza, la li-nea strategica che il nuovo Presi-dente intende seguire per il pros-simo triennio. “Agire, darsi da fare con obiettivi concreti e lungimiranti è il modo necessario per uscire dalla lunga crisi e consolidare la presenza in-dustriale del nostro settore. Dob-biamo agire in coordinamento con Confi ndustria e le sue associazioni verticali e territoriali per rafforza-re ulteriormente visibilità, effi ca-cia, potenza della nostra rappre-sentanza.”Se i volumi produttivi hanno un impatto signifi cativo sui livel-li occupazionali, non raccontano

Il Vice Presidente di Whirlpool Emea è stato confermato Presidente di Confi ndustria Ceced durante l’assemblea dei soci, che ha nominato anche quattro vicepresidenti e defi nito le strategie per il prossimo futuro

Ceced Italia conferma

presidente

Ceced Italia conferma Ceced Italia conferma Ceced Italia conferma Ceced Italia conferma Ceced Italia conferma Ceced Italia conferma Ceced Italia conferma Ceced Italia conferma Ceced Italia conferma Ceced Italia conferma Ceced Italia conferma Ceced Italia conferma Ceced Italia conferma

presidentepresidentepresidentepresidenteFranco Secchi

Si è tenuta a fi ne aprile, nel-la splendida cornice della sa-

la Parlamentino del Palazzo Giu-reconsulti a Milano, l’Assemblea dei Soci di Confi ndustria Ceced Italia, l’associazione che riunisce i produttori di apparecchi dome-stici e professionali in Italia. Pre-sidente per il triennio 2015-2018 è stato confermato Franco Sec-chi, Vice President di Whirlpool Emea, e sono inoltre stati eletti quattro Vice Presidenti:

– Manuela Soffi entini (Ammi-nistratore Delegato Electrolux Italia), con delega alle politi-che industriali e relazioni istitu-zionali.

– Antonella Ferrara (Ammini-stratore Delegato Ols), per le relazioni con le PMI.

– Gian Luca Littarru (Gene-ral Manager Refrigeration di Whirlpool Emea), per energia e ambiente.

Per Ceced Italia

è indispensabile

allargare lo sguardo

a una prospettiva più

ampia che comprende

i produttori e gli

universi a noi vicini

come i distributori

e i consumatori

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la verità del cambiamento che il settore sta attraversando: il pas-saggio dalle produzioni di mas-sa, entry level, a un’offerta sem-pre più qualifi cata nella fascia al-ta di gamma, dove è utilizzabile e monetizzabile il valore aggiunto dell’Italian Lifestyle. Il valore ag-giunto del design italiano, unito alla tecnologia, si evidenzia anche nell’incremento delle esportazio-ni (+ 16,6 %) dei piani di cottura nel primo trimestre 2015.Dal punto vi dista della sostenibi-lità ambientale, Secchi ha sottoli-neato che in Italia la produzione degli elettrodomestici di maggior effi cienza energetica e compatibi-lità ambientale è arrivata al 70 %.

Istituzioni sordeIl Governo ha riservato ben poca attenzione alle proposte di politi-ca industriale del settore enuncia-te nel “Progetto Orizzonte” prepa-rato con Confi ndustria e i territori sedi dei principali distretti indu-striali del settore. La disattenzio-ne a temi che non siano focaliz-zati al contingente o a soluzioni tampone di singole crisi azien-dali, rafforza il timore che diventi sempre più diffi coltoso avviare un confronto costruttivo con le istitu-zioni su temi strategici basati su di una visione ampia e profon-da. Fortunatamente ci sono stati anche elementi positivi e in par-ticolare si può registrare la pro-mulgazione di alcuni importanti strumenti legislativi. Sono stati ottenuti risultati signifi cativi per quanto riguarda il sostegno alla domanda tramite il bonus sulle ri-strutturazioni edilizie (65 %) e il bonus mobili (50 %) esteso agli elettrodomestici, il recepimento della Direttiva Raee 2 e il succes-sivo Accordo di programma con le controparti del Sistema Raee, il credito fi scale del 30 % per le apparecchiature professionali per la ristorazione comprese nelle ri-strutturazioni alberghiere.

Un aiuto concretoLa difesa e la promozione dell’Ita-lian Lifestyle, declinata nel “Pro-getto Orizzonte”, viene già per-seguita, con investimenti inte-ramente autofi nanziati, dai pro-duttori di apparecchi domestici e professionali in Italia. Si tratta

dell’evoluzione e ampliamento del Made in Italy che, in un mer-cato globale, suona limitativo per prodotti che hanno tutte le carte in regola per essere protagonisti nel mondo con un valore aggiun-to superiore.

Uniti per il successoIl Presidente ha sottolineato come siano continuati i contatti con le associazioni delle fi liere contigue

per un grande progetto strategico di aggregazione in un nuovo peri-metro nel nome della smartness (smart house, smart building, smart city, smart grid). “È un pro-getto di lungo respiro che confer-ma la nostra vocazione alla guida e la capacità di guardare avanti, oltre l’orizzonte, all’innovazione tecnologica, funzionale, ecologi-ca nell’ambito dei piani industria-li defi niti nel Progetto Orizzonte”.

Nel discorso di

investitura per il

suo secondo mandato,

il presidente Franco

Secchi ha ribadito

che il settore degli

apparecchi domestici

e professionali

continua a investire in

export e innovazione,

pur in un contesto

negativo e complesso

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I forni a microonde sono ormai entrati stabilmente nelle case italiane. Ma molti hanno ancora dubbi su come funzionino e se possano essere pericolosi

to in cui un fascio di elettroni attra-versa una serie di cavità metalliche in presenza di un campo magneti-co. Il passaggio degli elettroni ec-cita le cavità a emettere microon-de, la cui frequenza è determinata dalle dimensioni delle cavità stesse (nei forni casalinghi è solitamente pari a 2,45 GHz). Una guida d’on-da (cioè un tubo di materiale con-duttore) trasporta le microonde dal magnetron fi no alla cavità del forno, le cui pareti sono schermate con rete metallica (formando una gabbia di Faraday) per evitare che le onde fuoriescano. Il cibo da cuo-cere viene posto su una piattafor-ma girevole perché sia esposto alle microonde in modo uniforme.

Cottura all’onda

tech

nolo

gy

Come per molte grandi invenzio-ni della cucina, dal panettone

alla tarte tatin, anche per il forno a microonde c’è una leggenda che descrive come sia nato per puro caso. A quanto si dice l’ingegnere statunitense Percy Spencer, che si occupava per la Raytheon del-la produzione di radar durante la Seconda Guerra Mondiale, si rese conto che le microonde provenien-ti dai dispositivi che costruiva ave-vano scaldato la barretta di ciocco-lato che teneva in tasca fi no a farla sciogliere, ed ebbe così l’idea ge-niale. In realtà Spencer non fu certo il primo a scoprire che si potevano scaldare alcuni oggetti attraver-so le microonde. Fu però il primo a studiare il fenomeno e ad avere l’idea di sfruttarlo per cuocere i ci-bi. Depositò il brevetto nel 1945, e il primo modello commerciale fu messo in vendita nel 1947, ma fu solo nel 1967 che apparve sul mer-cato il primo forno a microonde si-mile a quelli che conosciamo oggi, economico e suffi cientemente pic-colo e leggero da poter stare su un tavolo.

Perché funziona?Le microonde sono onde elettro-magnetiche con frequenza variabi-le tra i 300 MHz e i 300 GHz (quindi di frequenza maggiore, e lunghez-

za d’onda minore, rispetto alle on-de radio normalmente usate per le trasmissioni). Come le onde radio sono in grado di attraversare gli oggetti. Il passaggio di microon-de in un punto dello spazio equi-vale a un rapido variare del campo elettromagnetico. Se in quel punto si trova una molecola di tipo pola-re (cioè con un lato caricato posi-tivamente e uno negativamente), la variazione del campo magnetico la farà agitare con frequenza pari a quella dell’onda. Nel mondo delle molecole agitazione equivale a ca-lore, e questo signifi ca che l’ener-gia contenuta nelle microonde si tradurrà in un riscaldamento della sostanza.La tipica molecola polare è quella dell’acqua, e infatti i cibi contenen-ti acqua si scaldano molto bene al microonde. Non è vero però ciò che molti credono, e cioè che i forni a microonde utilizzino una frequenza scelta per andare in risonanza con le molecole d’acqua contenute nei cibi. Per ottenere questo effetto servirebbe una frequenza più ele-vata. Anche molte altre sostanze si scaldano in un microonde.

Come funziona?A generare le microonde in un for-no è un dispositivo chiamato ma-gnetron. Si tratta di un tubo a vuo-

Il primo modello

commerciale fu

messo in vendita nel

1947, ma fu solo nel

1967 che apparve sul

mercato il primo forno

a microonde simile a

quelli che conosciamo

oggi, economico e

suffi cientemente

piccolo e leggero

da poter stare

su un tavolo

di Marco Passarello

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I forni a microonde sono ormai entrati stabilmente nelle case italiane. Ma molti hanno ancora dubbi su come funzionino e se possano essere pericolosi

Cottura all’onda

Il magnetron è alimentato a cor-rente continua, e necessità perciò di un trasformatore. Solitamente si utilizzano trasformatori lineari non regolabili, per cui il livello delle mi-croonde è sempre uguale. La cottu-ra viene regolata attraverso cicli di accensione e spegnimento del ma-gnetron. I modelli più moderni pe-rò hanno sostituito il trasformatore con un inverter, che permette inve-ce di regolare in modo continuo la potenza usata.L’effi cienza dei forni a microonde non è molto grande (il 64% circa dell’energia consumata va effetti-vamente a scaldare il cibo), tutta-via il consumo risulta inferiore ri-spetto ai forni tradizionali. Questi infatti devono scaldare anche le proprie pareti, mentre i forni a mi-croonde scaldano solamente il ci-bo, e sono in grado di ottenere il risultato in tempi brevissimi e sen-za preriscaldamento. Sono ideali, perciò, per riscaldare cibi già cotti in precedenza.

Come cuoce?Si dice spesso che i forni a microon-de cuociono i cibi dall’interno, ma questo non è esatto. Solitamente le microonde cedono tutta la lo-ro energia dopo essere penetrate a qualche centimetro dalla super-fi cie; in tal caso il cibo si scalderà

prima all’esterno, e il calore pene-trerà verso l’interno per conduzio-ne, così come avviene nella cottura in un forno comune. Può succedere però che, se il cibo è a pezzi pic-coli, l’interno termicamente isolato si scaldi più dell’esterno a contat-to con l’aria, dando l’impressione che il calore provenga dal centro. Cibi con scarsa conducibilità termi-ca possono anche esplodere se una parte si scalda molto più di altre.Nei cibi acquosi le temperature che si vengono a creare nel cibo sono inferiori a quelle dei forni norma-li, e pertanto insuffi cienti ad ab-brustolirli o caramellarli attraverso le cosiddette reazioni di Maillard. I grassi, invece, a causa della loro capacità termica minore, possono raggiungere temperature più ele-vate. In generale per cuocere be-ne col forno a microonde occorro-no tecniche specifi che, diverse da quelle usate con i forni tradizionali.Un gran vantaggio dei forni a mi-croonde è che non scaldano diret-tamente la maggior parte dei reci-pienti usati per il cibo, consentendo di maneggiarli più facilmente.

Pericoli veri e presuntiUna lunga esposizione alle micro-onde può essere dannosa per la sa-lute; tuttavia un forno che funzio-ni correttamente è perfettamente

schermato e non comporta rischi. Una volta spento il forno, il cibo non trattiene alcuna radiazione re-sidua ed è quindi perfettamente si-curo.Alcuni studi hanno dimostrato che la cottura a microonde riduce il va-lore nutritivo dei cibi; tuttavia que-sto vale anche per ogni altra forma di cottura. Grazie alle temperature di cottura più basse,i forni a micro-onde hanno il considerevole van-taggio di produrre una molto mi-nore quantità di particelle carbo-nizzate, potenzialmente cancero-gene. Il rovescio della medaglia è che, usandoli per scaldate gli avan-zi, la temperatura non è suffi cien-te a sterilizzare i cibi come avviene con altri tipi di cottura.È pericoloso introdurre oggetti me-tallici in un forno a microonde, spe-cie se presentano punte o irregola-rità, poiché per induzione potreb-bero produrre scintille e far pren-dere fuoco al cibo.

Ibridi e variantiPer sfruttare la rapidità della cot-tura a microonde ma ampliarne la versatilità in cucina sono stati cre-ati modelli che utilizzano forme di funzionamento ibride. Per esempio i forni a microonde ventilati utiliz-zano ventole che, accoppiate a ele-menti di materiale scaldato dalle

microonde, fanno circolare il calo-re per convezione in modo simile ai forni normali. Altri forni fanno uso di lampadine alogene al quar-zo per scaldare la superfi cie dei cibi è ottenere l’abbrustolimento tipico dei forni comuni. Altri ancora utiliz-zano le microonde anche per scal-dare acqua, ottenendo una cottura al vapore. Queste nuove tecnologie sono spesso accoppiate a senso-ri che verifi cano lo stato di cottura del cibo per poterle applicare nella maniera più effi cace.

Una lunga

esposizione

alle microonde può

essere dannosa per

la salute; tuttavia un

forno che funzioni

correttamente è

perfettamente

schermato e non

comporta rischi

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in-s

tore

di Roberto Bonin

l’allora Presidente Albino Sona-to annunciò la nascita di AIRES, la prima grande Assocìazione che riuniva a sé le maggiori inse-gne della distribuzione di prodot-ti di elettronica ed elettrodome-

L’Associazione dei Retailer Specializzati compie 10 anni dalla sua fondazione e guarda avanti alle “opere ancora incompiute”

Aires10 e altri 10... e altri 10...

stici. Molta strada è stata fatta da allora, molte cose sono cambiate e molti volti dei protagonisti so-no cambiati e ora, dopo un primo decennio di attività, l’Associazio-ne guarda al suo futuro. Un futu-ro che, se considerata le dimen-sioni di fatturato e di popolazio-ne coinvolta dai suoi associati (10 miliardi di euro di fatturato e cir-ca 240 milioni di persone all’in-terno dei punti vendita all’anno, ndr), assume più i contorni di una vera e propria “istituzione”, il cui stato di salute è in grado di fun-gere da sismografo dell’econo-mia italiana. “Per un’Associazione un anniver-sario non è tanto una celebrazio-ne di quanto è stato fatto negli anni passati, ma semmai un mo-mento di concentrazione sui 10 anni che verranno”, tiene difatti a sottolineare Davide Rossi, Di-rettore Generale di AIRES. “Ab-biamo quindi in programma di

Dieci anni possono essere tanti o pochi. Basta solo scegliere

da che lato guardare la ricorren-za: se dal passato o dal presente.Sono infatti ormai passati due lu-stri da quando, nell’ottobre 2005,

concentrarci su temi per noi di estrema importanza, affrontan-doli in una modalità che non avrà di certo il sapore di celebrazione, ma di vera e propria creazione di nuove iniziative e reali opportu-nità”.Molti sono gli impegni che, co-me conferma Davide Rossi, ve-dranno quindi impegnata AIRES nei prossimi anni, a iniziare dal rispetto dell’ambiente su cui è in corso da tempo un profi cuo confronto con tutte le Associa-zioni dei fornitori sia aderenti a Confcommercio come ANDEC sia facenti parte di Confi ndustria come ANITEC e CECED. “Il tema dell’ecologia, è per noi di fonda-mentale importanza, soprattutto in ottica di far capire al pubblico che la tecnologia non è solo faci-le, semplice e utile, ma può es-sere anche utile per l’ambiente”, spiega Rossi, che continua: “Un altro tema per noi fondamentale, e di cui siamo da sempre promo-

Davide Rossi,Direttore Generale AIRES

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«Per un’Associazione

un anniversario

non è tanto una

celebrazione di quanto

è stato fatto negli

anni passati, ma

semmai un momento

di concentrazione sui

10 anni che verranno»

Davide Rossi, Direttore Generale di AIRES.

tori nel Paese, è naturalmente l’innovazione, e non solo quella delle nostre imprese, ma soprat-tutto quella dei singoli cittadini”.Proprio in questo senso, difatti, l’Associazione – che si è già re-sa protagonista della nascita di Ediel Servizi insieme ad ANITEC e Confi ndustria CECED Italia per il miglioramento dei processi di fatturazione – sta ad esempio la-vorando alla creazione di un ca-talogo elettronico unico per tutti gli operatori. Oltre che incentiva-re le attività di formazione degli addetti alla vendita dei vari so-ci, al fi ne di ampliare i servizi ai consumatori fi nali.A questi si aggiungono poi altri temi altrettanto importanti, co-me ad esempio il miglioramento dei rapporti con la pubblica am-ministrazione, sia nel senso di una maggiore semplicità nell’e-spletamento delle pratiche sia nel senso di difesa contro la bu-rocrazia oppressiva.“Un altro tema per noi importan-tissimo è quello della nuova nor-mativa e delle politiche pubbli-che in tema di RAEE che hanno attribuito alla distribuzione un ruolo di primissimo piano”, con-tinua poi Rossi. “La regola del ’1 contro 0’ è difatti un onere che è ricaduto in maggior parte sui no-stri associati e per il quale stia-

10 e altri 10... e altri 10...mo lavorando per trasformare questo onere in una opportunità cercando una collaborazione so-stenibile con i sistemi collettivi, i comuni, i produttori”. Proprio a Davide Rossi l’Assemblea Gene-rale di AIRES ha recentemente attribuito il ruolo di Delegato in materia di RAEE.

L’Assemblea Generale di Aires ha confermato, per acclamazione, la carica di Presi-dente ad Alessandro Butali, Presidente di Euronics e Amministratore Delegato di Butali Spa.Butali, che sarà quindi in carica per il mandato 2015-2017, ha dichiarato: “Sono or-goglioso di poter continuare a essere il portavoce delle aziende del nostro settore, riconosciute ed apprezzate per il loro dinamismo commerciale, per la professionalità e la competenza del personale, per la capacità di rinnovarsi e di portare innovazione nel Paese. L’economia italiana sta ancora attraversando un momento diffi cile, ma sono fi ducioso: i segnali di ripresa nel nostro settore ci sono, e i dati del primo trime-stre di quest’anno confermano una tendenza che sembra in via di consolidamento”.Inoltre, è stato confermato il Consiglio Direttivo, che risulta composto anche da Ste-fano Biffi (Mediamarket), Roberto Omati (Expert), Giuliano Sbaraini (GRE) e Andrea Scozzoli (Unieuro). Infi ne, Giuseppe Silvestrini, Presidente di Unieuro, ha accettato la richiesta unanime dell’Assemblea di proseguire l’incarico di Delegato Permanente presso il Consiglio Confederale di Confcommercio su cooptazione diret-ta da parte del Presidente Carlo Sangalli.

Nel primo trimestre del 2015 le imprese rappresentate da AIRES hanno registrato una crescita del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un fatturato totale di 2,23 miliardi di euro, contro i 2.13 miliardi dei primi tre mesi del 2014.La Telefonia si è confermata, ancora una volta, il settore trainante per l’intero comparto (+26,4%), seguito dall’Home Comfort (+20,9%), dai Pic-coli Elettrodomestici (+9,4) e dai Grandi Elettrodomestici (+8,3%). Ancora in terreno negativo il segmento Consumer Electronics (-2,6%).Per quanto riguarda il settore dei Grandi Elettrodomestici, va rilevato che la spinta positiva degli incentivi introdotti dal Piano Casa, e in particolare dall’Ecobonus, che aveva permesso nel 2014 una crescita del 3,7%, sta continuando a sostenere la domanda: nel primo trimestre 2015 si regi-stra, infatti, un incremento delle vendite pari all’8,3%.A commento di questi dati, Davide Rossi ha sottolineato: “Dalle ultime settimane del 2014 stiamo assistendo a una positiva inversione di ten-denza, in via di consolidamento, anche se non dobbiamo dimenticare che arriviamo da oltre tre anni di diffi coltà e che per ritornare ai livelli del 2010 ci vorrà ancora molto tempo e molto impegno, nonostante la favo-revole congiuntura dell’economia”.

Alessandro Butali confermato alla Presidenza di AIRES

Torna a crescere il settore Technical Consumer Goods

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Dopo l’ingresso dei soci del Consorzio il Gruppo della Stella torna ai vertici del mercato retail specializzato

in-s

tore

Il futuro è arrivato. Se la conven-tion dello scorso anno di Expert

si intitolava “Verso il futuro”, non v’è dubbio che tale “promessa” sia stata più che mantenuta. Lasciate defi nitivamente alle spalle le tra-versie occorse nel 2014, Expert Italy sta vivendo infatti una vera e propria “seconda giovinezza” che l’ha riportata a buon diritto ai ver-tici del mercato del retail specializ-zato del nostro Paese. “Il nostro sviluppo nel corso di questi anni è stato un elemento di particolare virtuosità. Poi, dall’ini-zio del 2014 ad oggi, siamo pas-sati da una fase potenzialmente molto critica a una fase di rinnova-to entusiasmo, che ha consentito di riconquistare, in tempi piuttosto brevi, la posizione di leadership tra i gruppi d’acquisto”, conferma a tal proposito Roberto Omati, Direttore Generale di Expert Italy. “Va detto però che il lavoro svol-to per ottenere questo risultato, ha potuto contare su solide basi

migliorano i loro risultati e s’inne-sca un processo virtuoso: i bilanci d’esercizio sono positivi e ben so-pra la media del settore; ci sono i presupposti per aumentare gl’in-vestimenti per sviluppare la rete dei negozi e, con essi, si migliora anche il presidio del territorio e si rafforza la catena”.

Dalla contrazione all’espansioneMa andiamo per gradi e cerchia-mo di ricostruire passo dopo passo il percorso compiuto dall’insegna della Stella nel recente passato; percorso che, come è già stato sot-tolineato, nonostante le varie diffi -coltà, ha comunque portato a una crescita sostanziale del Gruppo, sia sotto il profi lo dei ricavi sia sotto il profi lo della visibilità.“Dopo le vicissitudini del 2014, conclamata l’uscita dei soci SGM e Papino, la dimensione dei ricavi del Gruppo si era ridotta di circa il 50% e, nonostante alcuni altri soci

proseguissero a fare sviluppo con nuove aperture, ci siamo dovuti confrontare con notevoli sia per il ridotto potenziale commerciale che per la drastica riduzione delle risor-se da destinare alla pubblicità”, spiega difatti Roberto Omati. “Pen-sando al nostro futuro e alla ne-cessità di accogliere dei nuovi soci, abbiamo rinnovato il Consiglio di Amministrazione nel maggio del-lo scorso anno, mentre valutavamo le varie possibilità nel mercato, ab-biamo continuato a lavorare molto come sempre abbiamo fatto, ma anzi, aggiungendo alcune speci-fi che cure: ancor più parsimoniosi nelle spese; ancor più determina-ti a distinguerci nelle nostre attivi-tà aziendali e promo-pubblicitarie, ancor più attenti nel coordinamen-to dei soci, per assicurarci unità d’intenti e compattezza nelle deci-sioni. L’industria ci ha dato fi ducia e ha creduto nella prospettiva che Expert stava costruendo per resta-re protagonista nel retail specializ-

costruite nel tempo, che si sono rivelate determinanti: l’unità e la tenacia dei soci; le caratteristiche peculiari della nostra rete di ne-gozi, specializzati e presenti nella prossimità urbana; la forza dell’in-segna Expert e la distintività dei progetti promo pubblicitari che abbiamo realizzato e che, come possiamo osservare, sono dive-nuti un punto di riferimento molto imitato. La strategia, volta a valorizzare l’insegna e l’identità dei nostri specialisti, ha ispirato la scelta di organizzare l’attività commerciale in modo da aumentare la capaci-tà di esprimere progetti rivolti al sell-out, privilegiando vendite di qualità. Proprio grazie a questo approccio innovativo, abbiamo ri-cevuto molti apprezzamenti e, con la fi ducia dell’industria abbiamo potuto gestire la fase di transizio-ne in modo più agevole. Quando l’attività di Gruppo riesce a pro-durre valore aggiunto, le associate

di Roberto Bonin

Roberto Omati, Direttore Generale

di Expert Italy

Expert riparte con Elite

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zato; per questo, semplicemente possiamo dire loro, GRAZIE!”. Il percorso avviato per gestire la transizione, ha poi avuto il suo epi-logo positivo agli inizi del 2015, con l’ingresso nella compagine di tut-te le aziende socie del Consorzio Elite e, nella fattispecie, di Comet Spa; Ires Spa; Grancasa Spa; Bar-ni Carlo Spa; Carretti & C. Srl; e Di Salvo & Della Martira S.r.l.“Ci siamo così trovati con nuove aziende con nuove aziende asso-ciate, con cui ci si è immediata-mente trovati in sintonia, per la co-mune visione dei valori imprendi-toriali: la solidità delle aziende as-sociate; massima trasparenza e at-tenzione al conto economico, nella gestione; il focus sull’attività retail. Un’operazione che ci ha consenti-to di affermare la nostra leadership tra le insegne del nostro mercato, non solo come dimensione, ma anche come naturale propensio-ne a svolgere attività commerciali comuni rivolte al consumatore fi -nale”, continua Omati. “Per quan-to riguarda l’adozione di un’inse-gna comune, abbiamo condiviso di non porre vincoli, poiché le im-prese neo socie vantano una lun-ga tradizione ed altrettanti successi nei rispettivi territori, riconosciu-te e apprezzate con i loro marchi. Un matrimonio d’interesse, basato però principalmente su grandi af-fi nità; infatti: pur mantenendo va-rietà di format, siamo comunque tutti orientati a svolgere un retai-ling specializzato e di qualità; pur se non manca l’offerta convenien-te, poniamo molta attenzione alla buona gestione e a produrre utili, necessari a perpetrare nel tempo la solida reputazione conquistata; pur riconoscendo un certo grado d’indipendenza alle associate nel territorio, abbiamo condiviso l’ine-ludibilità di un consistente sviluppo dell’attività commerciale comune e di tutte le forme di sinergia possi-bili. A dimostrazione di ciò quindi, sono state decise ed operate im-mediatamente: l’integrazione in un’unica centrale; la formazione di un unico livello di accordi quadro nazionali con l’industria; una serie di iniziative commerciali comuni, da rivolgere al consumatore fi na-le, dedicando la pubblicità nazio-nale all’insegna Expert e la decli-nazione della medesima strategia

di marketing, a livello locale, per le rispettive altre insegne”.Il risultato fi nale è davvero allet-tante: un Gruppo che quest’anno realizzerà più di 1,8 miliardi di eu-ro di ricavi (nel 2013 i ricavi erano 1, 72 miliardi di euro, poi, al net-to dei soci usciti, i ricavi del 2014 sono stati circa 1,1 miliardi di euro, ndr), previsione che tiene conto del trend di mercato stimato in cresci-ta, dello sviluppo positivo prove-niente dalle nuove aperture e dai ricavi aggregati dei nuovi soci Ex-pert.“La transizione si può ormai con-siderare chiusa e con un risulta-to eccellente. L’industria ha accol-to bene la nostra iniziativa anche perché, oltre ad aver riconosciuto il merito di questa nuova avven-tura del nostro Gruppo, è evidente che questa operazione ha portato anche maggior equilibrio nel mer-cato. Le principali quattro insegne, si confrontano ora con dimensio-ni e potenzialità abbastanza simili e, grazie a ciò, i fornitori avranno più opzioni, altrettanto consistenti, all’interno del panorama distributi-vo”, sottolinea Omati.

Quale futuro?Come in tutte le nuove iniziative ci sono grandi margini di sviluppo e molteplici sfi de da cogliere, così come sottolinea lo stesso Omati: “Siamo convinti del fatto che, no-nostante la grande rivoluzione in corso nel retail, la specializzazione e il presidio territoriale dei negozi fi sici saranno comunque elementi determinanti per il successo nel fu-turo. La nostra attuale forza distri-butiva si esprime per circa il 40%

al Nord (dove è prevalente il peso del Nord-Est, ndr) e per circa il 35% al Sud e quindi, sappiamo di esse-re ancora poco presenti nel nord-ovest e nel Centro; dunque, proprio in queste aree dovremo lavorare, per potenziare la nostra presenza”.Un’espansione che dovrà comun-que anche prevedere lo sviluppo della multicanalità e quindi anche dell’online: “Abbiamo già annun-ciato il nostro ingresso nel canale on-line con un sito di ecommerce che contiamo di aprire nella secon-da metà dell’anno. Il nostro pro-getto si è posto una sfi da piuttosto ardua e distintiva, basata sul ten-tativo di voler essere nel web ciò che siamo nei negozi. In altre pa-role, vorremmo usare il web co-me una vetrina Expert, aperta al pubblico nelle 24 ore, caratteriz-zata da un’offerta selezionata e prontamente disponibile e un otti-mo livello di assistenza pre e post-vendita a disposizione dei clienti. Vorremo valorizzare un selezio-nato gruppo di marchi partner e qualifi care in modo originale i loro prodotti, proiettando i nostri sforzi affi nché il consumatore sia incen-tivato a concludere il suo percorso di acquisto nei nostri negozi, con-tando sul contatto con i nostri spe-cialisti”.Anche sul piano internazionale, infi ne, continua l’espansione di Expert che, oltre ad aver per ora mantenuto la collaborazione con SGM Distribuzione Spa (Unieuro), è recentemente sbarcata anche in: Sudafrica, grazie all’accordo con Iser; in Svizzera, grazie all’accor-do con Migros; in Polonia, grazie all’accordo con Komputronic.

Expert riparte con Elite

La strategia, volta

a valorizzare

l’insegna e l’identità

dei nostri specialisti,

ha ispirato la scelta di

organizzare l’attività

commerciale in modo

da aumentare la

capacità di esprimere

progetti rivolti al sell-

out, privilegiando

vendite di qualità

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Effi cienza energetica degli edifi ciL’effi cienza energetica di un ap-partamento o di un immobi-le, indipendentemente dalla ti-pologia di utilizzo,(residenziale, uffi cio,scuola, albergo, ospeda-le, etc.,) prevede azioni che in-fl uiscono sul suo “funzionamento energetico” futuro per lungo tem-po e richiede pertanto un’accu-rata valutazione, sia che si tratti di edifi cio nuovo che, forse ancor più, di ristrutturazione. Occorre saper scegliere materia-li adatti, tecnologie aggiornate e sistemi impiantistici spesso con l’integrazione di energie rinno-vabili che si dimostrino, alla pro-va dei fatti, effi cienti, producen-do comfort e risparmio nella ge-stione. Essenziali si dimostrano gli interventi sulla coibentazio-ne, sui ponti termici, sull’uso at-tivo o passivo dell’energia solare, nonché sulla tenuta all’aria senza trascurare la qualità ecologica dei materiali anche “a km zero”, o con certifi cazione ecologica di tipo eu-ropeo.

Un po’ di sostenibile chiarezza (2)

Edifi ci ecologici Sono edifi ci dalle caratteristiche e qualità superiori rispetto alla me-dia che non si limitano ad attuare effi cacemente crieri di effi cienza energetica ma la raggiungono con scelte consapevolmente rivolte al benessere interno degli occupanti ed esterno dell’ambiente. Adotta-no soluzioni impiantistiche e mate-riali direttamente o indirettamente a contatto con il corpo umano pri-vi di tossicità e capaci di stimolare attraverso la percezione sensoriale reazioni di benessere nel fi sico, in modo consapevole o inconsapevo-le. Adottano cioè tutte le strategie per massimizzare ciò che comune-mente defi niamo ‘comfort’ aggiun-gendovi tutto l’aspetto di ‘benes-sere’ e di raffi natezza percettiva attiva e passiva facendo proprio il principio di Ruskin secondo il quale ogni bellezza è fondata sulle leggi delle forme -ed aggiungo, dei cri-teri- naturali. In questo senso si di-mostrano ‘amici della nostra salu-te’ dato che creano appositamen-te un ambiente privo di elementi potenzialmente disturbanti, dan-

in-s

tore

nosi o pericolosi per l’uomo. Per esempio:

• proteggono dal radon, gas can-cerogeno

• emettono poca C02, gas notoria-mente climalterante attraverso utilizzo di specifi ci materiali

• emettono poca C02, gas notoria-mente climalterante attraverso l’effi cienza energetica dell’ edifi -cio che non dovrebbe superare i 50-70 kWh/m2a;

• attuano criteri di risparmio dell’acqua e dove possibile di ri-ciclo e riuso della stessa

• scelgono soluzioni ‘a km 0’• monitorano la qualità dell’aria

interna che deve essere priva di emissioni nocive

• adottano le migliori soluzioni per tutti i livelli di comfort termico, acustico, illuminitecnico, visivo, del colore, etc.

Gli edifi ci ecologici non provocano la - “Sick Building Syndrom” o Sin-drome da edifi cio malato a causa della quale le persone che perman-gono in ambienti insalubri, con ele-

vato tasso di inquinamento indoor cioè dell’aria interna accusano di-sturbi di salute, sia lievi che invali-danti come irritazioni agli occhi, al naso, alle vie respiratorie, alla pel-le, mal di testa, stanchezza, males-sere, vertigini e diffi coltà di con-centrazione sino talvolta al cancro. Questi disturbi, noti sin dagli anni 70, e causati dall’emissione di so-stanze odorose e irritanti e muffe da parte di materiali e apparecchi, (ossia con alta concentrazione di VOC, Composti Organici Volatili) ge-neralmente diminuiscono o scom-paiono allontanandosi dell’edifi cio. Spesso sottovalutati o decisamente ignorati, i VOC possono rappresen-tare un grande elemento di critici-tà per la salubrità interna, non va dimenticato che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiatato che l’inquinamento indoor è cau-sa di malattia e talvolta morte nel 34% per ictus; 26% per cardiopatia ischemica; 22% per broncopneu-mopatia cronica ostruttiva (BPCO); 12% per infezioni respiratorie infe-riori acute nei bambini; e 6% per cancro del polmone.

Una non ben chiara nomenclatura spesso provoca confusione e cattiva informazione

Arch. Olivia CaronePres. Ass. Casaclima Network Milano e docente [email protected]

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