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Eni. Risultati 2020 e Piano Strategico 2021-2024. Analisi delle principali criticità in vista dell'Assemblea degli Azionisti del 12 maggio 2021 Principali conclusioni RISULTATI 2020 - In seguito all'emergenza Covid, la capex (investimenti in capitale fisso) è stata ridotta del 35% nel 2020. L'impegno ad investire 4 miliardi di euro in progetti "green" nel periodo 2021-2024 è stato confermato. - La struttura organizzativa del gruppo è stata cambiata. Ora il gruppo si compone di due "business division": natural resources (upstream, gas marketing, CCS e forestry) e energy evolution (rinnovabili, retail "gas & power", raffinerie convenzionali e bio). - Nel 2020 sono stati prodotti 1,733 milioni di barili di olio equivalente al giorno (Mboe/d) contro gli 1,9 milioni previsti (-9%) a causa dell'emergenza Covid-19. Sono stati scoperti 400 Mboe di nuove risorse. - E' aumentato in modo significativo l'EBIT nel trading di gas e LNG (+70%). - Nel dicembre del 2020 Eni è entrata in Dogger Bank, in Gran Bretagna, il più grande progetto eolico offshore al mondo con il 20%, per un totale di 480 MW di potenza installata. - E' aumentato l'EBIT del comparto retail gas & power (+17%) ed è stata acquisita un'impresa locale spagnola del settore (Aldro Energia, gennaio 2021). - L'EBIT del comparto "bio refining & marketing" è salito del 27%. - In generale Eni, come altri gruppi del settore oil & gas, inizia a riposizionarsi sul trading di gas, sulla vendita di gas ed elettricità alle famiglie, sulle rinnovabili e sulle bioraffinerie per ridurre le emissioni e l'intensità carbonica. Non è chiaro però quanta parte di queste attività (a parte le rinnovabili) sia, allo stato attuale, veramente "green". PIANO STRATEGICO 2021 - 2024 - La principale novità del piano strategico 2021-2024 è il raggiungimento del target net zero (-100%) nel 2050, sia per le emissioni assolute Scope 1, 2 e 3, sia per la "carbon intensity". Il piano del 2020 prevedeva invece un abbattimento dell'80% delle emissioni assolute di gas serra e una riduzione del 55% della "carbon intensity".

Eni. Risultati 2020 e Piano Strategico 2021-2024. Analisi

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Eni.Risultati2020ePianoStrategico2021-2024.Analisi delle principali criticità in vista dell'Assemblea degliAzionistidel12maggio2021PrincipaliconclusioniRISULTATI2020-Inseguitoall'emergenzaCovid,lacapex(investimentiincapitalefisso)èstataridottadel35%nel2020.L'impegnoad investire4miliardidieuro inprogetti"green"nelperiodo2021-2024èstatoconfermato.- La struttura organizzativa del gruppo è stata cambiata. Ora il gruppo sicomponedidue"businessdivision":naturalresources(upstream,gasmarketing,CCSe forestry) e energyevolution (rinnovabili, retail "gas&power", raffinerieconvenzionaliebio).-Nel2020sonostatiprodotti1,733milionidibarilidiolioequivalentealgiorno(Mboe/d)controgli1,9milioniprevisti(-9%)acausadell'emergenzaCovid-19.Sonostatiscoperti400Mboedinuoverisorse.-E'aumentatoinmodosignificativol'EBITneltradingdigaseLNG(+70%).-Neldicembredel2020Enièentrata inDoggerBank, inGranBretagna, ilpiùgrandeprogettoeolicooffshorealmondoconil20%,peruntotaledi480MWdipotenzainstallata.- E' aumentato l'EBIT del comparto retail gas & power (+17%) ed è stataacquisitaun'impresalocalespagnoladelsettore(AldroEnergia,gennaio2021).-L'EBITdelcomparto"biorefining&marketing"èsalitodel27%.-IngeneraleEni,comealtrigruppidelsettoreoil&gas,iniziaariposizionarsisultradingdigas,sullavenditadigasedelettricitàallefamiglie,sullerinnovabiliesullebioraffinerieper ridurre leemissionie l'intensitàcarbonica.Nonèchiaroperòquantapartediquesteattività(apartelerinnovabili)sia,allostatoattuale,veramente"green".PIANOSTRATEGICO2021-2024- La principale novità del piano strategico 2021-2024 è il raggiungimento deltargetnetzero(-100%)nel2050,siaperleemissioniassoluteScope1,2e3,siaper la "carbon intensity". Il piano del 2020 prevedeva invece un abbattimentodell'80% delle emissioni assolute di gas serra e una riduzione del 55% della"carbonintensity".

-Non è chiaro ilmotivoper cui Eni abbia ritenutodi poter anticipare al 2050l'obiettivonetzero.Nellapresentazioneaglianalisti ilCEODescalzinondàunarispostachiara.- I cambiamenti apportati al piano del 2020 appaiono marginali e non tali, anostro parere, da giustificare la fissazione di obiettivi di decarbonizzazione al2050radicalmentepiùambiziosi.-Conlarevisionedelpianoi"carbonsink"(catturaestoccaggiodiCo2eprogettidi conservazione forestale o riforestazione) - e quindi i progetti dicompensazionedelleemissioni-peserannoperil20%dell'abbattimentototale,mentrenel2020pesavanopercircail9%.-Ciòèdovuto, inparticolare,allafissazionediobiettivimoltopiùambiziosisulCCS(catturaestoccaggiodiCo2),da5MTPAa50MTPAal2050.-Lapartepiùsostanziale(80%)dell'abbattimentodelleemissionicontinueràadesseregarantitodalcambiamentonelmixdiproduzioneamonte,sulqualeperòleinformazionifornitedaEnicontinuanoadesseremoltoaleatorie.- L'abbattimento delle emissioni, in termini relativi e assoluti, si concentra inparticolare nel periodo dopo il 2030. Fino al 2030 si ridurranno le emissioninettetotalisolodel25%el'intensitàcarbonicadiappenail15%.Quindiperaltri10 anni Eni avrà un impatto sul clima molto vicino a quello che ha oggi.L'emergenzaclimaticaimporrebbeunariduzionediemissionipiùsostenutagiàneiprossimi10anni.- Nel decennio 2040-2050 si abbatteranno il 35%delle emissioni assolute e il60% delle emissioni relative ("carbon intensity"). In sostanza Eni sposta inavanti, nell'ultimo "miglio", una parte rilevante degli sforzi di riduzione delleemissioni,basandosisuunmixdiproduzioneenergeticononancoradefinibileesu tecnologie (come ilCCSe laproduzionedi idrogenoblu) la cui sostenibilitàambientaleèdiscutibile.- Nella conferenza con gli analisti il CEO Descalzi si limita dichiarare che: «lacompleta decarbonizzazione dei nostri prodotti e operazioni è realizzabileattraversotecnologiechegiàesistonoechesonogiàstateprovate».-GliesempiditecnologieportatidalCEOsono:lebioraffinerie(perlequali,però,gli obiettivi di produzione non sono cambiati rispetto al 2020); l'economiacircolare(perlaqualenonsiforniscealcunobiettivo);lerinnovabilielasinergiaconlavenditàdielettricitàallefamiglie;l'idrogenoblueverde(suiqualinonsifornisconoobiettivi).-L'idrogeno,inparticolarequello"blu",chesiottienedalgastramitelacatturaelostoccaggiodellaCo2,sarebbecrucialeperridurreleemissionidiCo2dellebio-raffinerieedialtre-nonmegliospecificate-attività"energyintensive"diEni.

-Ilruolodell'idrogeno(blu)all'internodelnuovopianodidecarbonizzazionediEnièdiventatomoltopiùimportanterispettoalpianoprecedente(2020),comedimostra l'incrementosostanzialedell'obiettivodiassorbimentodiCo2tramiteCCSal2050(da5MTPAa50MTPA).-Ciòèdovuto,probabilmente,allanuova"strategianazionalesull'idrogeno"cheprevede 10 miliardi di investimenti, di cui la metà pubblici, che preferiscel'idrogenoverde(generatodalleenergierinnovabili)alblu(generatodalgas)manonprevedenessundivietoperchivolesseprodurrel'idrogenoblu.-Nonostante il ruolodell'idrogenoblunelpianodidecarbonizzazione2021diEni sia un'altra grande novità rispetto al piano 2020, la società non spiegaquantocontribuiràadabbattereleemissioni,néinterminiassolutinérelativi.Enonsiponeobiettividialcuntiposullasuaproduzione.- IlCCSe l'idrogenoblu (quest'ultimo indirettamente) sonostati recentementecriticatidallostessoCEOdiEnelFrancescoStarace.IlCCSsarebbeunatecnologia"in giroda20 anni, connotevoli problemi e difficoltà". Per Starace "si farebbeprimaadabbattereicostideglielettrolizzatori(percreareidrogenoverde,ndr)cherisolvereiproblemidelCCS(percreareidrogenoblu,ndr)".- Starace è molto critico anche nei confronti del trasporto dell'idrogeno,considerato "incredibilmente energivoro". Non è chiaro se Eni utilizzerà soloidrogenobluprodottoinlocooprevedeancheditrasportarlo,peresempioperfarfunzionarelebio-raffinerie.-Ingenerale,l'idrogenobluèpursempreunderivatodiunafontefossile(ilgas).Come ha dichiarato il prof. Angelo Gagliani di Emergenza Climatica: "conl’idrogenoleaziendefossilivoglionopassaredalgreenwashingalbluewashing".-Oggi l’idrogenoverdehaunprezzochevaria tra5,5e11euroal chilo,masistimachepossarapidamentescenderesuvaloridicirca3euroalchilo.Quelloblucostatra3e4euroedovrebberimanerecostante.Percombattereinmodopiù efficace i cambiamenti climatici Eni dovrebbe investire in idrogeno verde,nonblu.- Il nuovo piano di decarbonizzazione di Eni (2021) si basa inmodo a nostropareresproporzionatosulCCSesullaproduzionediidrogenoblu.-Un'altranovitàdelpiano2021,rispettoalpiano2020,èilraggiungimentodelplateaudiproduzionediidrocarburi(nel2025,annodopoilqualelaproduzioneinizieràascendere)aun livellodiproduzionedi2,2milionidibarili (inferioredel10%rispettoalpianoprecedente).-Nonostanteciò,laproduzionediidrocarburicontinueràacresceredal2019al2025(anchesenonpiùdel23%madel12%).QuindiEni impiegheràancora5anniaraggiungereilpiccodiproduzione(mentredovrebbeaverlogiàraggiunto,considerando l'emergenza climatica) ma lo raggiungerà a un livello di

produzionepiùbassodiquantopreventivatonel2020,acausadeglieffettidellapandemia.-Lacrescitanellaproduzionedi idrocarburicontinueràcomunque,per tutta laduratadelpiano(2021-2024),conunamediadel4%all'anno(CAGR),superioreal3,5%medioannuoprevistol'annoscorsoperilperiodo2019-2025.

- Buonaparte della capex (investimenti in capitale fisso) nel piano2021-2024saràancoradestinatoaicombustibilifossili(65%).Soloil20%saràdestinatoadattivitàgreen(nonmegliodefinite).- PerEni l'esplorazione eproduzionedi petrolio e gasdeve aumentare, fino alplateau, e comunque continuare anche successivamente al suo raggiungimento(pursediminuendoinmodograduale)perprodurrela liquiditànecessariaallatransizione energetica. Quindi Eni alimenta il piano di decarbonizzazioneaumentando(finoal2025)laproduzionedicombustibilifossiliecontinuandoaprodurlicomunquefinoal2050.-Ilriposizionamentosulgas,apartiredal2024,einseguitoilfocussull'idrogenoblu faranno sì che Eni, nonostante la decarbonizzazione,molto probabilmentecontinueràarimanereungruppoconunDNAfossile.- Eni ha rispolverato il "dual exploration model": il modello di esplorazioneduale,basatosull'esplorazionedinuovigiacimentiperpoivendernedellequoteadaltrioperatorieottenereliquiditànelbreveperiodo.- L'esplorazione duale porta comunque all'estrazione di nuovi combustibilifossili, le cui emissioni escono poi, in parte, dal perimetro di Enima finisconoinevitabilmenteincapoadaltresocietà.Perilclimagli impattisonocomunquecomplessivamentenegativi.-Nellapresentazioneaglianalistidelfebbraio2020sièinsistitomoltoanchesulruolodellebioraffinerie, il cui contributoalladecarbonizzazione, sia in terminiassoluti sia di intensità carbonica, è strettamente legato alla produzione diidrogenoblu(ilcarburantechedovrebbefarlefunzionare).-Ilvolumediproduzionedellebio-raffineriesarebbedestinatoaraddoppiare,a2Mton,giàentroil2024,allafinedelpiano,conl'obiettivodiconquistareoltreil10%delmercatodeibiocarburantiperl'aviazione(bio-jetfuel).-Lebioraffineriecomprerannoinizialmentematerieprimediscartosuimercati(UCO, POME, Tallow). Alcuni di questi prodotti (UCO e POME su tutti) sonocontroversi: ci sono seri dubbi sulla loro sostenibilità. Il POME (palm oil milleffluent)avrebbeglistessiimpattinegatividell'oliodipalma.- Per rendere sostenibii e redditizie le bioraffinerie, Eni dovrà in futuroverticalizzare le catene di approvvigionamento. Eni dovrebbe diventare unasocietàcheraccogliecapillarmenteelavorascartiagricoli(inItaliaeNordAfricainbaseaipianidellasocietà).Abbiamodeidubbisullafattibilitàdiunprogetto

del genere. Anche perché Eni, su questo fronte, entrerà necessariamente incompetizione con altre compagnie petrolifere, che stanno seguendo piani didecarbonizzazionesimili.-Gliobiettivisullerinnovabilinonsembranoessereparticolarmenteambiziosi,soprattuttoseconfrontaticonquellidiTotal,cheprevedeunacapacitàinstallatadi35GWentroil2025(mentreperEnil'obiettivoè15GWal2030eoltre25GWnel 2035, in presenza però di emissioni totali da abbattere superiori del 18%rispettoaquellediTotal).- E' poi discutibile che buona parte della capacità installata nelle rinnovabiliverrà,aquantopare,dafusionieacquisizioni,inparticolareapartiredal2024.Inquestomodoc'èilrischiocheiMWacquistatisianosolospostatidaun'impreaall'altra,senzacrearecapacitàaggiuntiva.ASPETTIPOSITIVI- Una novità molto rilevante del nuovo piano strategico di Eni 2021-2024 èrappresentatadall'inclusionedeinuovitargetdidecarbonizzazionenellapoliticadi remunerazione del management, in particolare per quanto riguarda gliincentivialungoterminebasatisuazioni,nelpiano2020-2022.- La crescitadelle rinnovabiliprocede secondo ilpiano illustratonel2020.Nel2021siparladicapacitàinstallatadi60GWal2050,controgli"oltre55GW"delpiano precedente. E' significativo che Eni abbia iniziato a investire nell'eolicooffshore.Buonapartedellacapacitàinstallatanellerinnovabiliverràdafusionieacquisizioni,inparticolareapartiredal2024.-UnimportantepassoavantinelladefinizionedegliobiettividelpianodiEnièlapubblicazione di target intermedi per il raggiungimento degli obiettivi didecarbonizzazione,cosacheavevamorichiestoespressamentenel2020.-Lostessovalepergliobiettividicapacitàinstallatanellerinnovabili,dettagliatial2024,2025,2030,2035e2050.Mentreperi"carbonsink"(CCSeforestry)gliobiettivicontinuanoedessereindicatisuorizzontitemporalipiùampi.- Nella sezione "Road to 2050" del sito di Eni è possibile seguire ilraggiungimento degli obiettivi anno per anno. Questo è sicuramente un passoavantirispettoalpianopresentatonel2020.SINTESIDELPIANODIDECARBONIZZAZIONEDISHELL-AncheShellprogrammadiabbatterela"carbonintensity"eleemissionitotaliinterminiassoluti(Scope1,2e3)del100%entroil2050.L'abbattimentodella"carbon intensity" si concentrerà negli ultimi 15 anni (analogamente a quantoprospettatodaEni).- Il percorso di abbattimento della "carbon intensity" è simile a quello di Eni,anchese inanticipodi5puntipercentuali sul2030(-20%vs -15%)edi5%e

cinqueanninel2035(-45%diShellal2035vs-40%diEninel2040).- Anche il percorso di abbattimento delle emissioni di gas serra in terminiassolutièsimileaquellodiEni,conalcuneinteressantidifferenze.-LaproduzionedipetrolioperShellhagiàraggiuntoilsuopicco(quellocheEnichiama"plateau")nel2019e,daallora,sidovrebberidurredell'1-2%all'anno.-Shellescludenuoveesplorazioni"frontier"(deepwater,ecc.)dopoil2025.Eninonsièpostaobiettividiquestotipo.-AncheShellsiproponedisostituireilpetrolioconilgasnelmixdell'upstream,anchesecon6annidiritardorispettoadEni(probabilmenteperchéShellpartegiàdaunmixpiùsbilanciatosulpetrolio).-AncheShell,comeEni,prevededidiventaresempredipiùunasocietàretail,siaperlavenditadienergia,siaperibiocarburanti.-Peribiocarburantisiprevedeunaumentodi"8volte"entroil2030.- Inproporzionedelleemissionidaabbattere(cheperShellsonopiùdel triplorispettoaquellediEni),gliinvestimentiprevistiinCCShannoall'incircalastessadimensione per Shell e per Eni (al 2030-2035). Shell evita di fissare obiettiviprecisi per le varie attività al 2050: buona parte degli obiettivi sono fissati al2030-2035.-ShellpuntamoltodipiùsuiprogettidiforestryrispettoadEni,raggiungendoinpercentualegli stessiobiettividiEnial2050nel2030,quindivent'anniprima.ShellnonfariferimentoesplicitoaprogettiRedd+.- Anche Shell finanzierà la decarbonizzazione con il cash provenientedall'upstream.- Shell punteràmolto sul trading di LNG, che sarà reso "carbon neutral", per iclienticon"netzeroambitions",tramitecompensazionidaprogettidiforestry.-AncheShellvuolepuntaresull'idrogeno"pulito",conunaquotadimercato"adoppia cifra" entro il 2030. "Pulito" per Shell significa sia idrogeno verde, siaidrogenobly,prodottoapartiredalgasnaturaleconilCCS.- Anche per Shell la capex attuale è principalmente focalizzata sull'upstream,anche se in misura minore rispetto ad Eni (42% vs 65%). La quota di capexdestinataall'upstreamsiridurràal25-30%dopoil2025.- Shell non fornisce obiettivi di capacità installata per lo sviluppo dellerinnovabilidaoggial2050.SINTESIDELPIANODIDECARBONIZZAZIONEDITOTAL

- Total programma di abbattere tutte le emissioni (Scope 1, 2 e 3) in terminiassoluti "entro il 2050 o prima". Per lo Scope 3, si fa riferimento però solo aiprodottienergeticiusatidaiclientidelgruppoinEuropa.-Perla"carbonintensity"siparladiunobiettivodiriduzioneglobale(EuropaePaesiextraeuropei)al2050dialmenoil60%.-GliobiettivisonomenoambiziosirispettoaquellifissatidaEnieShell.Esonofissatisuintervallididiecianni,analogamenteaquantosièvistoperEni.-Perrealizzareisuoiobiettivi,Total,comeEnieShell,siproponedidiversificareilmix energetico, riducendo le vendite di prodotti petroliferi e aumentando levenditedigaseelettricità.E' significativocheTotal sipongaobiettivi chiaridimixenergeticoperil2030,cosachenonsembranovolerfarenéEninéShell.- Total puntamolto sugli investimenti in energie rinnovabili, con una capacitàinstallatadi35GWentroil2025(sivedasopra).-Totalsaràattiva(comeShell)anchenellamobilitàelettrica,grazieaunajointventure con il gruppoPSAper sviluppare la produzionedi batterie per veicolielettrici, sfruttando il know-how e la capacità produttiva dell'affiliata Saft, unproduttoredibatterieacquisitonel2016.- Anche Total investirà in "carbon sink" (CCS e forestry) con obiettivi simili aquellidiEniinpercentualesultotaledelleemissionidaabbattere.- La diversificazione del mix energetico si raggiungerà, anche per Total,puntando sul gas LNG e sull'idrogeno blu (dal gas tramite CCS) e verde (daenergierinnovabili).Nonsonofornitiperòobiettividicrescitapernessunadelleduefonti.-Ingenerale,gliobiettivifornitidaTotalsonomoltopiùvaghi(rispettoadEnieShell) e si fermano al 2030. Non sono forniti obiettivi precisi di capex suupstreamedenergieverdi.- Nell'ultima presentazione agli investitori si parla di un capex del 20% perrinnovabili ed elettricità ma non si specifica come sarà investito il rimanente80%,dedicato-presumibilmente-aicombustibilifossili.PianoStrategico2021-2024Il 19 febbraio 2021, in una conference call con gli analisti finanziari, Eni hapresentato:-irisultatidel2020;-ilpianostrategico2021-2024.In questa prima parte dell'analisi ci si concentrerà sul piano strategico 2021-2024,sullabasedellapresentazionedel19febbraioedellasessionedidomande

e risposte con gli analisti che ne è seguita e si cercheranno di individuare iprincipali elementi di criticità. Si presenteranno in modo sintetico anche irisultatidel2020.Inparticolare,sonostateanalizzate:-lapresentazionepowerpoint"2021-2024Strategy"1;- la trascrizione della presentazione e della sessione di domande e risposte"Conference call transcript - 2021 - 2024 Strategy", ivi inclusa la sessione didomande e risposte (alla presentazione, a cura del CEO ClaudioDescalzi e delCFO Francesco Gattei, sono seguite le domande di 12 analisti e le risposte delCEO, del CFO, del COO Energy Evolution Giuseppe Ricci e del COO NaturalResourcesAlessandroPuliti)2;-laRelazioneFinanziariaAnnuale20203;-laPoliticadiremunerazione20204.Risultati2020Nella sua presentazione, il CEO di Eni Claudio Descalzi ha evidenziato, inparticolare,iseguentipuntirelativamenteairisultatidel2020:- riduzione della capex (capital expenditure) del 35% rispetto alla guidanceoriginariadel2020;-tagliodeicostiper1,9miliardidieurorispettoallasituazionepre-covid;- spostamento della FID (decisione finale di investimento) per grandi progettiupstream;-suppostoaumentodelcapex(organico)suprogetti"green"(a4miliardidieuronel periodo 2021-2024; in realtà si tratta della stessa cifra stanziata per ilperiodo2020-2023).Nelcorsodel2020èstataanchecambiatalastrutturaorganizzativadelgruppo,chesicomponeoraessenzialmentedidue"businessdivision":a) Natural resources, che integra l'upstream con le operazioni di "gasmarketing"(gaseLNG),ilCCS/CCUSeleattivitàdiforestry(REDD+);

1https://www.eni.com/assets/documents/eng/investor/presentations/2021/strategy-4q-2020/strategy-2021-2024.pdf2https://www.eni.com/assets/documents/eng/investor/presentations/2021/strategy-4q-2020/Transcript-Eni-Strategy-2021-2024.pdf3https://www.eni.com/assets/documents/ita/bilanci-rapporti/2020/Relazione-finanziaria-annuale-2020.pdf4https://www.eni.com/assets/documents/governance/2020/eng/Remuneration-Report-2020.pdf

b) Energy evolution, che riunisce le attività sulle rinnovabili, il retail "gas &power",leraffinerieconvenzionaliebio.La divisione Natural resources ha prodotto 1,733 milioni di barili di olioequivalente al giorno (Mboe/d) contro gli 1,9 milioni previsti a fine febbraio2020(-9%),primadelloscoppiodellapandemiadaCovid-19.Sonostatiscoperti400MboedinuoverisorseinEgitto,Angola,Messico,VietnamedEmiratiArabiUniti.E'aumentatoinmodoconsiderevolel'EBIT(utileoperativoprimadegliinteressiedelleimposte)delcompartogas&LNG(acquistoevenditadigas;+70%).L'offset di Co2Eq da forestry (REDD+) è stato pari a 1,5 MTON, grazie allapartecipazionealLuangwaCommunityForestProject inZambia5 (l'obiettivoal2025,fissatonelpiano2020ècirca10MTON).E'stataottenutaunalicenzaperilCCUS(CarbonCaptureUtilisationandStorage)inGranBretagna.La divisione Energy evolution avrebbe raggiunto 1 GW di capacità installatanelle rinnovabili (apparentemente in anticipo rispetto al piano 2020, cheprevedeva0,4GWperlostessoannoe1GWperil2021).Inrealtàsiparladi300MW di capacità installata (307MW riportati in bilancio6) «con la partenza dinuoviprogettiinItaliaeKazakhstan»e«700MWinfasedisviluppo,attraversoimportanti joint venturenegliUSA e inGranBretagna, dove siamo entrati conunaquotaimportanteinDoggerBank,ilnostroprimoprogettoeolicooffshore(eilpiùgrandealmondo)».L'entrata di Eni in Dogger Bank, con il 20% delle prime due fasi (su tre) dicostruzione (A e B), per un totale di 480 MW di capacità installata, è statacomunicataneldicembredel2020,peressereperfezionataall'iniziodel20217.DoggerBankAeBinizierannoaprodurreenergiarispettivamentenel2023enel2024.E' aumentato del 17% l'EBIT del retail gas & power (vendita ai consumatorifinalidigasedenergiaelettrica),«cheinfuturosaràingradodivendereenergiaverdeaipropriclienti».Nel gennaio del 2021 Eni è entrato nel mercato retail gas & power spagnolo,acquisendoun'impresalocale,AldroEnergia,e«sviluppandotrenuovi impiantisolari».ComecommentatodaReuters,«Eni,checomealtrigruppidelpetrolioedelgasstainvestendomoltonellatransizioneenergetica,hamessoilcomparto

5 In particolare, nel novembre 2020 è stata conseguita la prima generazione dicrediti di carbonio dal progetto Luangwa Community Forest Project nellaRepubblicadelloZambiaperlacompensazionediemissioniGHGequivalentia1,5milioniditonnellatediCo2(Cfr.Eni,RelazioneFinanziariaAnnuale2020,pag.44.Link:https://bit.ly/32BDAMk)

6Cfr.Eni,RelazioneFinanziariaAnnuale2020,pag.149.Link:https://bit.ly/32BDAMk

7https://doggerbank.com/press-releases/dogger-bank-wind-farm-announces-eni-as-new-partner-for-phases-a-and-b/

retail(gaseluce)alcentrodellesueoperazioniemiraadaverepiùdi20milionidiclientinelcompartoentroil2050»8.L'EBITdelcomparto"biorefining&marketing"èsalitodel27%a550milionidieuro.Pianostrategico2021-2024Lapresentazionedelpiano strategico2021-2024 si è aperta conunanovità: iltargetnetzerosaràraggiuntonel2050,siaperleemissioniassoluteScope1,2e3,siaperla"carbonintensity".Ilpianopresentatonel2020prevedevainveceunabbattimentodell'80%delleemissioniassolutedigasserraeunariduzionedel55%della"carbonintensity".Conilnuovopiano,entrambigliindicatorisarannoridottidel100%.Come si spiega questo cambiamento radicale negli obiettivi al 2050? NellapresentazioneaglianalistifinanziariilCEODescalzinondàunarispostachiara.Confrontandogliobiettivial2050presentatinel2020conquelliaggiornatinel2021,siriscontrache:-Al2050cambieràlapercentualedigassultotaledell'upstreamdall'85%apiùdel90%al2050;- La capacity delle bio-raffinerie aumenterà di cinque volte rispetto al valoreattuale(2020),cheèparia1,1MTPA.Quindisitratterebbedi5,5MTPAal2050,chenonsonoperòmoltolontanidai5MTPAdelpianoprecedente;-Perlerinnovabilisiparlaoradi60GWdicapacitàinstallata(controgli«oltre55GW»delpianoprecedente);- Per il mercato retail (Eni Gas & Luce, che al 2050 dovrebbe vendere allaclientelaretailquasiesclusivamenteprodottiverdi)siparladi"oltre20milionidiclienti",cheperòèlostessonumerofissatocomeobiettivonel2020.Perquantoriguardaiprogettidi"carbonsink",gliobiettivisonostatiridefinitiinquestomodo:-IlCarbonCaptureandStorage(CCS)passada5MTPA9a50MTPA10;-L'assorbimentodeigasserratramiteinvestimentiinprogettiREDD+(forestry)passada"oltre30"MTPAa40MTPA.In generale i "carbon sink", che nel piano del 2020 pesavano per circa il 9%dell'abbattimento dell'80% di emissioni in termini assoluti al 2050 (su valori2018), in base ai nostri calcoli peserebbero ora circa il 20% sull'abbattimento

8https://www.reuters.com/article/aldro-energia-ma-eni-idUSL8N2K02GI9https://www.eni.com/static/eni-stories/eni-stories-52/10SisegnalaunnuovoobiettivointermediosulCCSdi7MTPAal2030suiprogettiCCSAdriaticBluediRavennaeLiverpoolBayinGranBretagna.Cfr.Eni,RelazioneFinanziariaAnnuale2020,pag.13.Link:https://bit.ly/32BDAMk

totale delle emissioni al 2050. La percentuale è ottenuta dal rapporto tra i 90MTPAchesiprevedonodiassorbireconicarbonsinkal2050ele439MTPAdiemissionitotali(NetGHGLifecicle)diEnial2020.

Tabella1.EmissionitotalidiEni,intensitàcarbonica,capacitàinstallatanellerinnovabiliecapacitàdellebio-raffineriediEninel2020,2019e2018erelativitarget(comepartedeiKPIsperilmanagement).Fonte:Eni,AnnualReport2020.Ciò significa che la parte del leone (80%) nell'abbattimento delle emissionicontinuerà a farla il cambiamento del mix di produzione a monte (si veda ladomanda4.2rivoltaaEniprimadell'assembleadel202011).MaèpropriosulcambiamentodelmixdiproduzionecheleinformazionifornitedaEnisonoancoramoltoaleatorie.Nellaconferenzaconglianalisti ilCEODescalzi si limitaa fornire informazionigeneriche: «la completa decarbonizzazione dei nostri prodotti e operazioni èrealizzabileattraversotecnologiechegiàesistonoechesonogiàstateprovate».GliesempiditecnologieportatidalCEOsono:- lebioraffinerie,per lequaliperògliobiettividiproduzioneal2050nonsonocambiatirispettoal2020(comesièvistosopra);-l'economiacircolare,conun«largousodibiogaseilriciclodirifiutiorganicieinorganici»(perlaquale,però,nonsifornisconotarget);-efficienzaesoluzionidigitalinelleoperazionieneiserviziaiclienti;- capacità installata nelle rinnovabili e sinergie con la vendita di elettricità aiclientiretail;-idrogenoblueverde«perridurreleemissionidiCo2nellenostrebio-raffinerie(alimentando le stesse raffinerie ad idrogeno) e in altre attività per le qualil'abbattimento delle emissioni è più difficile (attività di Eni particolarmente"energyintensive").Ilfocussull'idrogenobluAquantosicapiscedallerispostedateaglianalisti,l'idrogenoblu,sulqualenonsifornisceperòalcuntipodiobiettivo,sarebbestrategicoperalmenoduemotivi:

11https://www.eni.com/assets/documents/governance/2020/ita/Domande-e-Risposte-prima-Assemblea-13-maggio-2020.pdf

- Eni sarebbe il principale cliente di se stessa, perché l'idrogeno blu sarebbeutilizzato, appunto, per far funzionare le bioraffinerie (o altre attività molto"energyintensive"delgruppo),senzaprodurreemissioni.EccocomespiegaquestopuntoilCEODescalzinelcorsodellaconferenzaconglianalisti,rispondendoaunadomandadell'analistadiBernsteinOswaldClint:«parliamodiidrogeno,quindidiidrogenoblu:saremonoiilprimoproduttoreeilprimo consumatore di idrogeno. Quindi siamo il cliente di noi stessi per tuttol'idrogenoblu.Poistiamoancheparlandocongrandiindustrie,soprattuttoinNordItaliadovecihannorichiesto inostri serviziper lacatturadelcarbonio.Qualcheindustria è interessata anche per l'idrogeno, chiaramente non adesso, perchél'idrogenoverdeètroppocostoso.Mailnostroidrogenobluèmoltovicinoaquelloche chiamiamo idrogeno grigio, che produciamo con il nostro gas. (E' moltoeconomico),perchéilnostroCCSèmoltoeconomico».Quindi una parte, che sembra essere rilevante - anche se non è quantificata -della decarbonizzazione di prodotti e processi produttivi, dipenderebbedall'idrogeno blu, che si ottiene attraverso la cattura del diossido di carbonio(CCS). Senza idrogeno blu, a quanto sembra di capire, non si potranno averebioraffinerieconemissioninettepariazero,nésipotrannodecarbonizzarealtri,nonmegliospecificati,processiproduttivi"energyintensive".Su questo punto, che è un driver fondamentale per innescare processi didecarbonizzazioneall'internodelgruppoEni,ilpianodellasocietàsibasasuunafiduciaincrollabilesullacapacitàdiprodurreidrogenobludaiprogettidiCCS.Diquanto sarebbe spostato in avanti l'obiettivo Net Zero se uno o più di questiprogetti nondovessero realizzarsi nelmododesiderato?Almomentopare chenon siano stati individuati piani alternativi. E, al tempo stesso, non è notol'ammontarediemissionichesarebberoabbattutegrazieall'impiegodiidrogenobluneiprocessiproduttivi.Il secondo motivo dell'importanza dell'idrogeno blu è collegato al primo. E sirifletteneinuoviobiettivisull'intensitàcarbonica.

Grafico1. I nuovi obiettivi di riduzionedelle emissioni e dell'intensità carbonicadiEni.Fonte:Eni,StrategyPresentation2021-2024and2020Results,19febbraio2021.

Grafico2. Iprecedentiobiettividi riduzionedelleemissioniedell'intensitàcarbonicadiEni.Fonte:Eni,Conferencecallcongliinvestitori,28febbraio2020.Comesivededaiduegrafici, estrattidallepresentazioniagli analistidiEnidel2021 e del 2020, la riduzione dell'intensità carbonica prevista nel 2020 per il2050eraparia55%,mentrenel2021ètotale:-100%.Nelcorsodellaconferenza,l'analistadiGoldmanSachsMicheleDellaVignaponeuna domanda molto interessante a Eni, sulla diversa rapidità con la quale siriducono leemissioni interminiassolutie interminidi intensitàcarbonica(dapiano2021).Ineffetti,leemissioniassolutediminuisconodel65%finoal2040,mentrel'intensitàcarbonicacalasolodel40%nellostessoanno.«Ho una domanda sulla riduzione delle emissioni. Si può vedere che le emissioniassolute scendono circa il 60% più velocemente dell'intensità carbonica, sia al2030cheal2040.Michiedoqualesiailmotivo.Questosignificaeffettivamentecheprobabilmente venderete volumi di energia più bassi entro il 2030? Però aveteancora chiaramente un piano di crescita fino al 2024. Quindimi chiedevo qualefossel'ipotesidivolumecomplessivo»IlCFOFrancescoGatteirispondeinquestomodo:«Quello che possiamo dire chiaramente è che partiamo con presupposti diversirispetto all'anno scorso. Prima di tutto, abbiamo un profilo di produzione piùbasso.Raggiungeremo2milionidibarilialgiornoallafinedelpianoe2,1milioninel 2025 e questo è il livello con cui raggiungeremo il plateau (...) che abbiamodescrittol'annoscorso.Quindièpraticamenteil10%inmeno.Ehaiancheragionesulfattocheabbiamo,diciamo,unavisionepiùconservativasullacrescitadelGNL(GasNaturaleLiquido)».

QuindiEni confermache leemissioni totali calerannopiù rapidamenteperché(ancheinseguitoall'emergenzaCovid-19)siprodurrannomenobarilialgiornonell'anno del raggiungimento del plateau (2025, dopo il quale la produzionedovrebbe iniziare a scendere). E la produzione di GNL crescerà meno delprevisto.

Nellaconferenzaconglianalistidel2020,sieradettocheEnisarebbepassatodauna produzione di 1,87 migliaia di barili di petrolio equivalente al giorno(Mboe/d)afine2019acirca2,3Mboe/dafine2025,conunacrescita,interminiassoluti,del23%.Inrealtà,però,comesièvistosopra,nelcorsodel2020Eni,acausa dell'emergenza Covid-19, ha prodotto solo 1,733milioni di barili di olioequivalentealgiornocontrogli1,9milioniprevistiafinefebbraio2020(-9%).

L'obiettivodiproduzionedel2025(annoincuisiraggiungeràilplateau)èstatorivisto al ribasso, da 2,3Mboe/d a 2,1Mboe/d (-9% circa). Quindi il calo del2020sitrascineràfinoalplateau.Diconseguenza,lacrescitanellaproduzionediidrocarburidal2019al2025nonsaràpiùparial23%maacircail12%.

Forsebastaquestacrescitainferiorepergiustificareilraggiungimentoanticipatodell'obiettivonetzeronel2050?

Matorniamoall'idrogenoblu.Nellasecondapartedellasuarispostaall'analistadiGoldmanSachs,ilCFOGatteispiegache,mentrelapiùrapidariduzionedelleemissioni in termini assoluti sarà una conseguenza di un livello più basso diproduzionediidrocarburirispettoaquantoprevistoinprecedenza,lariduzionedell'intensitàcarbonicadipenderàdaaltrifattori:

«Poi(dopoilraggiungimentodelplateau,ndr)sicomincernnoadaggiungerealtrecomponenti. Le bioraffinerie aumenteranno la produzione. Ci sarà il biogas,introdottopermigliorareinostriprodottiverdivendutisulmercatodomestico.Enel frattempo aumenteranno di importanza le componenti legate all'intensità.Quindi,unavoltacheavremounacrescitacontinuasul latodellerinnovabili,unavolta che avremo avviato l'idrogeno, tutte queste componenti ridurrannol'intensitàcarbonica».

Siconfermaquindilavalenzastrategicadell'idrogenobluperilraggiungimentodegliobiettividiriduzionedell'intensitàcarbonica.Perchéanchelebioraffinerie,come si è visto, potranno avereun'intensità carbonicamoltopiùbassa solo sealimentateadidrogeno.

Criticitàlegateall'idrogenoblu

ComedichiaratodalCEOdiEnelFrancescoStaraceinuneventoorganizzatodalSole24Orealla finedimarzo202112:"lacatturadellaCo2e ilsuostoccaggioèunatecnologiaingiroda20anni,connotevoliproblemiedifficoltà,enonsitrattadiqualcosadi transitorio. InAustralia,adesempio, impiantidelgenere,chesonomolto ottocenteschi e complessi sia disegnare che da gestire, riscontrano moltiproblemi. Tra l'altro se funzionasse, l’industria elettrica l'avrebbe già utilizzata,visto che sono stati spesi 10miliardi di euro senza risultati ottimali.Ma quanteparti di Europa vorrebbero impianti di ccs? Penso non tante. Si fa prima adabbattere i costi degli elettrolizzatori che risolvere i problemi del ccs. Glielettrolizzatorimiricordanoipannellisolari,cheavevanounutilizzosperimentale(iprimifuronoinstallatinellospazio)eorasonodiventatimainstream”.

12https://economiacircolare.com/pnrr-idrogeno-verde-compagnie-energetiche-idrogeno-blu/

In sostanza Starace attacca l'idrogeno blu, senzamai nominarlo. Enel è infattil'unicasocietàinItaliachepuntasull'idrogenoverde,prodottotramiteleenergierinnovabilienonconilgaseilccs.

Starace si scaglia anche contro il trasporto dell'idrogeno: l"’idrogeno èincredibilmenteenergivoro. Essendo la più piccola molecola al mondo, questoinfluisceanchesultrasporto.L’idrogenovieneprodottolìdovesiconsuma,perchéèdifficile e pericoloso da trasportare. Per farlo viaggiare bisogna comprimerloenormente,eciòrichiedealtadensitàdienergia".

Un'altra critica sostanziale all'idrogeno blu viene da Angelo Gagliani, punto diriferimentodellascuolaEmergenzaClimatica13.

"Lastrategianazionalesull'idrogenoapparescrittadaSnamedaEni–affermailprofessor Gagliani – Prevede10 miliardi di euro di investimenti, di cui la metàprivati,mahaobiettividavverorisibili:al2018laproduzioneattualediidrogenogrigio per usi industriali è di 500mila tonnellate l’anno,al 2030 si punta adarrivare a 700mila tonnellate di idrogeno compensato(tramite il cosiddetto Cssconlostoccaggionelsottosuolodell’anidridecarbonicaprodotta,ndr).Loscopoinrealtà è di ripulire l’idrogeno, passando dall’attuale grigio (dove l’anidridecarbonicavienedispersanell’aria)alblu.Ladifferenzastanelmodo incuivieneprodottol’idrogeno:quiinvece,nelpassaggiodalgrigioalblu,ciòchecambiaèchenel primo caso l’anidride carbonica va dispersa,mentre nella seconda andrebbestoccata.AllafineperòquelcherestadelmetanoèsempreCO2.Perchéilproblema,anostromododivedere,nonèqualeenergiavieneusatamaqualemateriavieneutilizzataperprodurreidrogeno.Econl’idrogenoblusifaancorariferimentoallefontifossili,inquestocasoalgas,mentrecolverdesiricorreall’acqua”.

Per spiegare meglio quello che intende, Gagliani sceglie una formula efficace:“con l’idrogenole aziende fossili vogliono passare dal greenwashing albluewashing”.

In effetti la strategia nazionale per l’idrogeno parla di preferenza eincentivazioneperl’idrogenoverde(prodottoconenergierinnovabiliel’idrolisidell’acqua)maanchenessundivietoachivolesseprodurrequelloblu(cheusailmetanoepoi lodecarbonizzacon la«catturaestoccaggio»dellaCO2). “Inaltritermini: Enel da una parte, Eni dall’altra”, scrive il Corriere della Sera il 15novembre202014.Oggil’idrogenoverdehaunprezzochevariatra5,5e11euroalchilo,masistimachedebbarapidamentescenderesuvaloridicirca3euroalchilo.Quelloblucostatra3e4euroedovrebberimanerecostante.

Considerazionisulpianostrategico2021-2024

13https://economiacircolare.com/strategia-idrogeno-osservazioni-critiche-fuori-dal-fossile/

14https://www.corriere.it/economia/consumi/20_novembre_15/piano-italiano-sull-idrogeno-previsti-10-miliardi-investimenti-616ce162-270c-11eb-80dd-837b5190599c.shtml

Come si è ipotizzato sopra, la crescita inferiore alle attese dei barili di olioequivalente estratti giornalmente fino al raggiungimento del plateau (2025),potrebbespiegaredasolailraggiungimentoanticipatodel"netzero"dapartediEni,almenoperquantoriguardaleemissionialivelloassoluto.

Questoperònonpuòesimercidalconsideraredueaspetti:

-Enihasceltocomunquedi trascinare ilcalodellaproduzionedovutaalCovidfino al plateau (probabilmente anche a causa dei tagli nella produzione decisidall'OPEC);

-ilpianodidecarbonizzazionediEni,puranticipandoilraggiungimentodelNetZero, rimande comunquedeficitario, per imotivi illustrati inprecedenza eperquellichesiillustrerannoinseguito.

Una novità molto rilevante del nuovo piano strategico di Eni 2021-2024 èrappresentatadall'inclusionedeinuovitargetdidecarbonizzazionenellapoliticadi remunerazione del management, in particolare per quanto riguarda gliincentivi a lungo termine basati su azioni, nel piano 2020-2022. L'indicatore"Sostenibilitàambientalee transizioneenergetica"peseràper il35%del totale(15%sutargetdidecarbonizzazioneinterminidi"emissionintensity";10%sutargetdigenerazionedielettricitàdafontirinnovabilie10%sutargetrelativiaibiocarburanti)15.Sitrattadiunelementopositivocheancorerà,almenoinparte,laremunerazionedeimanagerachiariobiettiviambientali.

Gliidrocarburicomemotoredellatransizioneenergetica

La crescita nella produzione di idrocarburi continuerà comunque, per tutta laduratadelpiano(2021-2024),conunamediadel4%all'anno(CAGR),superioreal3,5%medioannuoprevistol'annoscorsoperilperiodo2019-2025.

Il capexdedicatoall'upstream(estrazionedi idrocarburi)saràpari, inmedia,a4,5miliardidieuroall'annonelperiodo2021-2024,peruntotaledi18miliardidieuro.Ilcapexperinvestimenti"green"saràinveceparia4miliardidieuropertuttaladuratadelpiano,ancheseinclude(enondistingue)gliinvestimentiperrinnovabili e quelli per il comparto retail Eni Gas& Power. E quindi potrebbenontrattarsidiinvestimential100%green16.

Intotaleilcapex2021-2024saràpariacirca28miliardidieuroo7miliardidieuroinmediaall'anno,dicui-inbaseaquantoriportatodaEni-«oltreil20%sarà destinato a progetti green e al retail gas& power (si veda l'osservazionefatta sopra), mentre il 65% sarà destinato all'upstream e il 15% ad altriinvestimenti. Nella fase "pre-plateau", quindi, buona parte degli investimenticontinueràadesseredestinataall'estrazionedinuoviquantitatividifontifossili.

15Eni,RemunerationReport2020,pag.30.Link:https://www.eni.com/assets/documents/governance/2020/eng/Remuneration-Report-2020.pdf16https://www.eni.com/assets/documents/press-release/migrated/2021-en/02/PR-strategy-2021-2024.pdf

Grafico3.Gli obiettivi di capexmedia nel periodo 2021-2024 per tipologia di business.Fonte:Eni,StrategyPresentation2021-2024and2020Results,19febbraio2021.

Questo, secondo quanto dichiarato dallo stesso CEO Descalzi nel corso dellapresentazione agli analisti, è un «fattore critico» per «vincere (la sfida) dellatransizioneenergetica»:

«Per noi, questa attività (l'esplorazione di idrocarburi, ndr) è (sempre) stata unforte"cashcontributor"nell'ultimodecennioesaràunfattoredistintivoecriticodisuccessopervincerela(sfidadella)transizioneenergetica».

Quindil'esplorazioneeproduzionedipetrolioegas(upstream)deveaumentare,fino al plateau, e comunque continuare anche successivamente al suoraggiungimento(pursediminuendoinmodograduale)perprodurrelaliquiditànecessariaallatransizioneenergeticadiEni.

L'attivitàdiesplorazionediEni,inparticolare,precisaDescalzi:

-èunafontedicashchehaunpuntodibreakevenmoltobasso,concostimediunitaridell'esplorazionesottoi2dollari;

- saràunelemento chiavedella trasformazionediEni versounportafogliopiùriccodigas;

- è efficace (e quindi flessibie) dal punto di vista temporale, grazie a unaselezione di progetti che saranno per quasi il 90% "near field" e in "provenbasins";

-creeràulteriorioccasioniperpotenzialicessioni(diquotedeibaciniesplorati),alimentando il (noto) modello duale di esplorazione di Eni, che esplora esviluppagiacimentiperpoivendernedellequoteeottenere liquiditànelbreveperiodo.

Nelcorsodelpiano2021-2024,Enisiaspettadiscoprire2miliardidibarilidiolio equivalente di nuove risorse, «di cui una gran parte sarà gas». Nel 2024,circail55%delleriserveP1("provenreserves")saràcostituitodagas,controil50%dioggi.

Ilnuovomixenergeticofuturo:ilruolodellebio-raffinerieCome si è visto in precedenza, nel corso della presentazione agli analisti delfebbraiodel2020,sièinsistitomolto:-sulCCS,conlaproduzionediidrogenoblueunabbattimentodiCo2chepassa5MTPAa50MTPAal2050;- sulle bio-raffinerie, il cui contributo alla decarbonizzazione, sia in terminiassoluti sia di intensità carbonica, è strettamente legato alla produzione diidrogenoblu.L'EbitdiEninelcompartoR&M(refining&marketing)sarebbedestinatoquasiaraddoppiaredal2021al2024,siaperquantoriguardailbio-refining,siapergliimpiantidiraffinazionetradizionali.Ilvolumediproduzionedellebio-raffineriesarebbedestinatoaraddoppiare,a2Mton,giàentroil2024,allafinedelpiano,conl'obiettivodiconquistareoltreil10%delmercatodeibiocarburantiperl'aviazione(bio-jetfuel).Le bio-raffinerie diventerebbero plam-oil free nel 2023, con un crescentecontributo di materie prime provenienti da rifiuti e residui (organici), pari acircal'80%deltotaleentrolafinedelpiano(2024),controil20%dioggi.Lebio-raffinerieeilmarketingdeibio-prodottiraffinatiporteràaraggiungereunEBITdi circa750milioni di euro a finepiano,mentre le raffinerie tradizionaligenererannounEBITdi1,4miliardidieuro(pocomenodeldoppiorispettoallebio-raffinerie).SempreMicheleDellaVigna,diGoldmanSachs, faunadomanda interessanteaEnisullebio-raffinerie:«State puntando a 2 MTPA di produzione di biocarburante. Mi chiedevo dovetroveretelematerieprimealungotermine.Chiaramente,nienteoliodipalma.Maqual è il giusto mix tra rifiuti (organici) e biomassa che non compete conl'agricoltura?Epensatedipoterloespandereulteriormentea lungotermine?E ilvincoloprincipalesaràlamateriaprimaopiuttostolacapacitydellaproduzione?»Il CEO Descalzi risponde che le materie prime (feedstock) di secondagenerazione(rifiutieresidui)sarannoinnanzituttoacquisitesulmercato.Manellungoterminel'obiettivosaràquellodiridurreicosti,puntandosull'agricoltura(e, quindi, sugli scarti agricoli), in sostanza internalizzando la catena diapprovvigionamento. «In futuro l'agricoltura starà alle bio-raffinerie come leriserve (di idrocarburi) stanno oggi all'upstream». Descalzi parla poi dei testsull'oliodiricinoinTunisiaeinItalia,anchesenonfornisceobiettiviconcreti.Sitratterebbedimaterieprimedi primagenerazione, chenon sarebberoperò incompetizioneconl'agricoltura.AncheThomasAdolff,delCréditSuisse, insistesullebio-raffinerie.Attualmenteleraffinerieconvenzionalinonsonocosìredditizie.

«Come si potrà aumentare gli utili dalle bio-raffinerie? Ci saranno margini piùelevati per le bio-raffinerie rispetto alla raffinerie convenzionali? Si ridurranno icostiperchélematerieprime,provenientedairifiuti,sarannomenocostose?»Descalzi risponde che Eni ha già esperienza di riconversione di raffinerie aMargheraeGela.Cisarebbelapossibilitàdiun'ulteriorericonversioneinItaliaesistapensandodicostruireunanuovabio-raffinerianegliUSA.Giuseppe Ricci, COO Energy Evolution, aggiunge che il tasso di rendimentointernodellebio-raffineriesarebbemoltoalto,pariquasial15%.Laconversionedelle raffinerie tradizionali esistenti permetterebbe inoltre di ridurredrasticamente la capex. A questo si aggiungerebbe il passaggio alle materieprimesecondarieeterziarie(rifiutieresidui)perl'80%deltotale(giànel2024),cheabbatterebbeicostidiapprovvigionamento.Cisarà,poi,unadiversificazionedelmercato.SpiegaRicci:«OrastiamoproducendoprincipalmenteHVO,oliovegetaleidrotrattato,chevienemescolato al diesel. Ma c'è un'ottima opportunità per accelerare ladecarbonizzazionedeitrasportiusandoHVOpuroal100%perchéinquestomodo,la decarbonizzazione aumenterà di 4, 5 volte rispetto al mix richiesto dallanormativaeuropea.E,ultimomanonmenoimportante,ilbio-jet.Ilbio-jetsaràilfuturo.Lacommercializzazionepre-Coviddelcarburanteperl'aviazioneeradi350milionidi tonnellateall'anno.Èsufficiente il2%,5%di sostituzionecon ilbio-jetper aumentare (in modo significativo) il (volume del) mercato e anche lacommercializzazione»Ritorna sul tema ancheOswald Clint, analista di Bernstein, che si chiede a chisarannovendutiibiocarburantidiEni:«Mi interesserebbe sapere cosa venderàEni e a chi nel segmento industriale, nelsegmento commerciale o a quali compagnie aeree, a quali aziende IT. Stiamovedendo che alcuni dei vostri colleghi iniziano a stipulare grandi contratti.Potrebbedarciqualcheesempiodeitipidiaccordichepotrebberoesserepossibili?

Su questa domanda, sia Descalzi sia Ricci non sono in grado di dare risposteconcrete.Descalziparladiidrogenoblu,didomandapotenzialedapartedinonmegliospecificate«impresedelnordItalia»(sivedasopra).Riccispiega invececheladomandaperibio-prodotti,obiocarburanti, ilbio-jet«deveaumentare»,perché così sarà richiesto dalle normative. Ci si aspetta, in particolare, uninterventolegislativoperimporrel'usodelbio-jet.Anchel'analistaHenryTarr,diBerenberg,insistesullebio-raffinerie:«Aveteparlatodiunpotenziale80%dimateriaprimacostituitadarifiutieresidui(organici)entroil2023.Aveteiniziatoadassicurarviquestirifiutieresidui?Vogliodire, credo che le fonti principali siano gli oli alimentari esausti (da frittura, adesempio, ndr) e il grasso animale; la disponibilità di queste materie prime nonsembracrescererapidamenteinEuropa,ancheseladomandaèinforteaumento.Quindi sarebbe interessante sapere quanto sono già dettagliati i vostri piani per

l'approvvigionamento delle materie prime (necessarie per la produzione dibiocarburanti)?»La risposta di Giuseppe Ricci è molto interessante, anche perché iniziafinalmenteasvelarediqualimaterieprimesistiaeffettivamenteparlando:«Ilnostroobiettivodiutilizzareperl'80%rifiutiedeiresiduientroil2024èdovutoal fatto che possiamo contare su un trading di queste materie prime a livelloglobale che è molto sviluppato. E abbiamo riconosciuto che c'è una grandedisponibilità di questi prodotti: UCO, Tallow, POME, e altrimateriali organici discarto. In tutto il mondo sitamo parlando di un mercato da oltre 35 milioni ditonnellateall'anno.Lanostrastrategia,comehadettoClaudio(Descalzi)prima,èdi aggiungere al trading anche lo sviluppo interno di questa raccolta dimaterieprime, anche attraverso l'integrazione verticale (delle catene di produzioneagricole,ndr)pergarantireunamiglioredisponibilitàdimaterieprime».L'acquisto di materie prime secondarie per le bioraffinerie è però soggetto anotevolirischidicarattereambientale.L'UCO(usedcookingoil)eilPOME(PalmOilMillEffluent)sarebberoalcentrodiunaseriedicontroversie.SecondoilGestoreServiziEnergetici,negliultimianni,almeno90.000tonnellatedi"falso"UCOsarebberostateimportateinItaliadallaCina, trattate in raffinerie spagnole e infine distribuite nelle normali pompedicarburante italiane. Si tratterebbe, in realtà, di olio di palma o di soia grezzo,probabilmente di qualità scadente, coltivato in piantagioni non certificate efruttodideforestazione,certificatoperòcomeUCOperotteneresussidi17.Il POME avrebbe impatti altrettanto negativi sull'ambiente rispetto all'olio dipalma18,cheEnisiimpegnaasostituirecompletamenteentroil2023.LacrescitadellerinnovabilitramitefusionieacquisizioniComesièvistoinprecedenza,perlerinnovabilisiparlaoradi60GWdicapacitàinstallata al 2050 (contro gli «oltre 55 GW» del piano precedente). Le energierinnovabilidovrebberoraggiungerei4GWdicapacitàinstallataentroil2024e15 GW entro il 2030. Ilmix di rinnovabili entro la fine del piano (2024) saràcopertoperil60%dall'energiasolareeperil40%dall'eolicoonshoreeoffshore.Aquestopropositoèinteressanteladomandadell'analistaMassimoBonisoli,diEquitaSim:«Potete darci un po' di colore sull'espansione della capacità sulle rinnovabili?QuantosaràdovutaadM&A?»

17https://www.lanuovaecologia.it/olio-esausto-dalla-cina-il-greenwashing-dei-biocarburanti/

18https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2020/07/piu-olio-di-palma-nei-motori-che-nei-biscotti.pdf

Il CFO Francesco Gattei risponde che, chiaramente, se si vuole crescere con lavelocità che abbiamo prospettato è necessario fare ricorso a fusioni eacquisizioni (M&A), anche sequesto si farà soprattuttodopo il2024, visto chenell'attuale piano quadriennale ci sarebbero «molte opportunità di crescitaorganica».«Chiaramente, per raggiungere i 15 GW di capacità installata nel 2030,probabilmentesidovrebbepensareadM&A.Quellochevogliamofareèsfruttarelanostra capacitàdiM&A, cercandodinonpagare troppo». «Chiaramentenonsiamo interessati a correre insieme a, diciamo, 100 diversi concorrenti perraccoglieregigawattnellerinnovabili».LafissazionediobiettiviintermediUnimportantepassoavantinelladefinizionedegliobiettividelpianodiEnièlapubblicazione di target intermedi per il raggiungimento degli obiettivi didecarbonizzazione, cosa che era stata richiesta espressamente dagli azionisticriticinel2020.Se nel 2020 si fornivano solamente l'anno di partenza (2018), l'anno finale(2050)eunannointermedio(2035),oragliobiettivididecarbonizzazionesonodettagliatial2030,2040e2050.

Grafico 4.Gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, 2040 di Eni. Fonte:Eni, StrategyPresentation2021-2024and2020Results,19febbraio2021.Lostessovalepergliobiettividicapacitàinstallatanellerinnovabili,dettagliatial2024,2025,2030,2035e2050:

Mentre per i "carbon sink" (CCS e forestry) gli obiettivi continuano ed essereindicatisuorizzontitemporalipiùampi:

Grafici 5 e 6. Gli obiettivi su rinnovabili, CCS e forestry di Eni. Fonte: Eni, StrategyPresentation2021-2024and2020Results,19febbraio2021.SulsitodiEnièpossibileseguireilraggiungimentodegliobiettiviannoperanno,visualizzato nella sezione "Road to 2050"19, con i dati attuali e le proiezioni al2024,2025,2030,2040,2050.Questoèsicuramenteunpassoavantirispettoalpianopresentatonel2020.IlpianodidecarbonizzazionediShellAncheShellprogrammadiabbatterela"carbonintensity"eleemissionitotaliinterminiassoluti(Scope1,2e3)del100%entroil205020.L'abbattimentodella"carbonintensity"siconcentrerànegliultimi15anniehacomebaselineil2016per la carbon intensity e il 2018 per le emissioni assolute, con un picco,raggiuntonel2018,di1.700MTPA;ancheperEnilabaselineèil2018con537MTPA).

19https://www.eni.com/it-IT/investitori/piano-lungo-termine.html

20Shell,Energytransitionstrategy,2021.Link:https://www.shell.com/promos/energy-and-innovation/shell-energy-transition-strategy/_jcr_content.stream/1618407326759/7c3d5b317351891d2383b3e9f1e511997e516639/shell-energy-transition-strategy-2021.pdf

Grafico 7.Gli obiettivi di riduzione della carbon intensity di Shell. Fonte:Shell,Energytransitionstrategy,2021Il percorso di abbattimento è simile a quello di Eni, anche se in anticipo di 5puntipercentualisul2030(-20%vs-15%)edi5%ecinqueanninel2035(-45%diShellal2035vs-40%diEninel2040).A differenza di Eni, Shell fissa obiettivi di riduzione specifici della "carbonintensity"supiùanni:2021,2022,2023(6-8%),2030,2035e2050.Gliobiettivial2035eal2050"includonoazionidimitigazionedapartedeiclientidiShell(equindinondapartedellastessaShell,ndr),comeilCCSeoffsetnature-based".AncheilpercorsodiabbattimentodelleemissionidigasserrainterminiassolutièsimileaquellodiEni,conalcuneinteressantidifferenze.

Grafico8.IprincipaliobiettiviperlaredefinizionedelmixdiproduzionediShellal2030.Fonte:Shell,Energytransitionstrategy,2021Come si vededal grafico, che indica alcuniobiettividi redefinizionedelmixdiproduzionediShellal2030,laproduzionedipetrolioperShellhagiàraggiuntoilsuo picco (quello che Eni chiama "plateau") nel 2019 e, da allora, si dovrebberidurre dell'1-2% all'anno. Non ci saranno nuove esplorazioni "frontier"(deepwater,etc.)dopoil2025(Eninonsièdatounobiettivosuquestotipodiesplorazione,laporzione"frontier"dell'E&Psaràparial12%al2024perEni).Ilgassostituiràilpetrolionellaproduzione,arrivandoal55%deltotalenel2030(obiettivocheEnisiprefiggediraggiungeregiànel2024,comesièvistosopra).Al 2030Shell prevededi raddoppiare la venditàdi elettricità alle famiglie edivendereenergiaelettricaaoltre50milionidi clienti.QuindiancheShell, comeEni,prevededidiventaresempredipiùunasocietàretail, siaper lavenditadienergia, siaper i biocarburanti, per i quali si prevedeun aumentodi "8 volte"entroil2030.Anche il piano di decarbonizzazione di Shell sarà sostenuto da progetti di"carbonsink":piùdi25MTPAdiCCSentroil2035(perEnisitrattadi7MTPAal2030 e 50MTPA al 2050, anche se in proporzione al totale delle emissioni daabbattere per entrambi il valore si attesta intorno all'1,30-1,40% nel 2030-2035);circa120MTPAdi"nature-basedsolutions"al2030(controle40MTPAdiEnial2050.Interminirelativi,iduedatisonoparagonabilieintornoal7-7,4%solocheShellciarriva20anniprima).ShellsembraquindirelativamentedipiùsuprogettidiconservazioneforestaleeriforestazionerispettoadEni,anchesenonfariferimentoesplicitoaprogettiRedd+.Nel2020Shellhaacquisito lasocietàSelectCarbon inAustralia, "chegestiscepiùdi70progettidicarbonfarming,checopronoun'areadicirca10milionidiettari".Entro il 2030 Shell si aspetta che il portafoglio di progetti "nature-based"fornisca la maggior parte dei crediti-carbonio per i clienti del gruppo. "Con iltradingacquisteremoilrestodeicrediti-carboniodasviluppatoridiprogettichecontrolleremo per garantire che soddisfino gli stessi standard elevati (deiprogettiproprietari,ndr)".Ingenerale,ilpianodiShellsibaseràsutrepilastri:- Il pilastro "upstream", che "fornisce la liquidità e i rendimenti necessari perfinanziareidividendiagliazionistielatrasformazionedell'impresa,eprovvedeagenerare l'offerta vitale di petrolio e gas naturale di cui il mondo ha bisognooggi";- il pilastro "transition", che comprende i settori "integrated gas" (LNG) el'attività "chemicalsandproducts". Il gasLNGsarà reso "carbon-neutral",per iclienti con "net zero ambitions", tramite compensazioni da progetti "naturebased"(conservazioneforestaleeriforestazione).- il pilastro "growth" (crescita), comprende le stazioni di servizio, i carburantiper i clienti commerciali, l'energia (rinnovabile), l'idrogeno, i biocarburanti, la

ricaricadeiveicolielettrici,ilcarbonsink(forestryeCCS).All'internodelpilastro"growth"ancheShellvuolepuntaresull'idrogeno"pulito",conunaquotadimercato "adoppiacifra"entro il2030.Per idrogeno"pulito",Shellintendesiaquello"verde",prodottoconlerinnovabili,sial'idrogeno"blu",prodottoapartiredalgasnaturaleconilCCS.Shellnonfornisceobiettividicapacitàinstallataperlosviluppodellerinnovabilidaoggial2050.

Grafico9.GliobiettividicapexdiShellnel2020edopoil2025pertipologiadibusiness.Fonte:Shell,Energytransitionstrategy,2021Anche per Shell la capex attuale è principalmente focalizzata sull'upstream,anche se in misura minore rispetto ad Eni (42% vs 65%). La quota di capexdestinata all'upstream si ridurrà al 25-30% dopo il 2025 e i tre pilastriraggiungerannounsostanzialeequilibriointerminidicapex.IlpianodidecarbonizzazionediTotalTotal programma di abbattere tutte le emissioni (Scope 1, 2 e 3) in terminiassoluti "entro il2050oprima"21.Per loScope3,si fariferimentoperòsoloaiprodottienergeticiusatidaiclientidelgruppoinEuropa.Mentreperla"carbonintensity" si parla di un obiettivo di riduzione globale (Europa e Paesiextraeuropei)al2050dialmenoil60%,conobiettiviintermedidel15%(2030)e35%(2040).PerTotallabaselineutilizzataèil2015,con456MTPAdiCo2.

21Total,Gettingtonetzero.ClimateReport2020.Link:https://www.total.com/sites/g/files/nytnzq111/files/documents/2020-09/total-climate-report-2020.pdf

Grafico10.Gliobiettividiriduzionedell'intensitàcarbonicadiTotalfinoal2050.Fonte:Total,Gettingtonetzero.ClimateReport2020,Settembre2020Gliobiettivi,comesivede,sonomenoambiziosirispettoaquellifissatidaEnieShell.Esono fissatisu intervallididiecianni,analogamenteaquantosièvistoperEni.Perrealizzareisuoiobiettivi,Total,comeEnieShell,siproponedidiversificareilmix energetico, riducendo le vendite di prodotti petroliferi e aumentando levenditedigaseelettricità:"perraggiungereunariduzionedel15%dell'intensitàcarbonica dei prodotti del gruppo entro il 2030, l'elettricità, e in particolarequellaprodottadaenergiarinnovabili,saliràal15%dellenostrevenditecontroil35%deiprodottipetroliferieil50%delgasnaturale".E'significativocheTotalsi pongaobiettivi chiari dimix energeticoper il 2030, cosa chenon sembranovolerfarenéEninéShell.Total punta molto sugli investimenti in energie rinnovabili, con una capacitàinstallatadi35GWentroil2025(mentreperEnil'obiettivoè15GWal2030eoltre25GWnel2035,inpresenzaperòdiemissionitotalidaabbatteresuperioridel18%rispettoaquellediTotal).Totaldichiaradiaverdestinatopiùdel10%dei suoi investimenti alle energie rinnovabili e all'elettricità dal 2015: "più diqualsiasialtragrandeazienda".Questaquotaaumenteràinmediaapiùdel15%trail2021eil2025eapiùdel20%trail2026eil2030"(perEnisitrattadel20% al 2024ma, come sappiamo, si tratta di una quota che non distingue trarinnovabili, investimenti nel mercato retail, nell'economia circolare e nelladecarbonizzazione,senzaspecificareinmodochiaroleultimetrevoci).Total sarà attiva (come Shell) anche nellamobilità elettrica, grazie a una jointventure con il gruppoPSAper sviluppare la produzionedi batterie per veicolielettrici, sfruttando il know-how e la capacità produttiva dell'affiliata Saft, unproduttoredibatterieacquisitonel201622.Anche Total investirà nei "carbon sink": CCS e forestry. Gli investimenti in

22https://www.saftbatteries.com/media-resources/press-releases/proposed-acquisition-saft-group-total

forestryhannountargetdiassorbimentodiCO2di5-10MTPA23al2030(uguale,in terminirelativi,considerando lasogliapiùbassadi5MTPA-all'obiettivodiEni - oltre 6MTPA al 2025ma inferiore di 6 punti percentuali all'obiettivo diShell). Anche gli obiettivi sul CCS sono simili a quelli di Eni in termini relativi(1,1% vs 0,93%) e leggermente inferiori a quelli di Shell (1,48%). In terminiassoluti si tratta di 5MTPA al 2030, contro i 25MTPAdi Shell al 2035 e i 20MTPAdiEnial2030.Ladiversificazionedelmixenergeticosiraggiungerà,ancheperTotal,puntandosul gas LNG e sull'idrogeno blu (dal gas tramite CCS) e verde (da energierinnovabili). Non sono forniti però obiettivi di crescita per nessuna delle duefonti.In generale, gli obiettivi forniti da Total sonomolto più vaghi e si fermano al2030.Nonsonofornitiobiettiviprecisidicapexsuupstreamedenergieverdinéall'internodelpianodicarbonizzazionenénellepresentazioniagli investitori24.Nell'ultima presentazione agli investitori si parla di un capex del 20% perrinnovabili ed elettricità ma non si specifica come sarà investito il rimanente80%,dedicatoaicombustibilifossili25.

23https://www.total.com/system/files/documents/2021-02/climate_roadmap_in_action.pdf

24https://www.total.com/investors/results-investor-presentations/investor-presentations

25https://www.total.com/system/files/documents/2021-02/2020_results_outlook.pdf