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EPIDEMIOLOGIA, PROGRAMMAZIONE E GOVERNANCE Massimo Giupponi Direttore Generale ATS Bergamo Università di Bergamo – 13 dicembre 2019

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EPIDEMIOLOGIA, PROGRAMMAZIONE E GOVERNANCE

Massimo Giupponi

Direttore Generale

ATS Bergamo

Università di Bergamo – 13 dicembre 2019

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Dal punto di vista etimologico, epidemiologia è una parola composita di origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione»

“EPIDEMIOLOGIA”““EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIA””

EPIDEMIOLOGIA: ALCUNE DEFINIZIONI

“Studio della distribuzione e delle cause di malattia nell’uomo”(MacMahon & Pugh,Epidemiologic Methods, 1970)

“Studio della distribuzione e dei determinanti della frequenza di malattia nelle popolazioni umane”

(Hennekens & Buring, Epidemiology in Medicine, 1987)

“Studio delle malattie e dei fenomeni ad esse correlati attraverso l’osservazione della distribuzione e dell’andamento delle patologie nella popolazione, l’individuazione dei fattori di rischio che ne condizionano

l’insorgenza e la diffusione, nonché la programmazione degli idonei interventi preventivi e curativi attraverso un’adeguata offerta sanitaria”

(Carlo Signorelli, Elementi di Metodologia Epidemiologica, 2000)

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Le fondamentali differenze fra il diagnostico clinic o e l'epidem iologo possono essere così individuate:

•il clinico si occupa della diagnosi e terapia di ma lattie nel singolo individuo ;

•per l'epidemiologo, invece, da un punto di vista tec nico il singolo “non ha centralità” (se non in quanto parte di una popolazione);

•il compito del clinico è quello di 'curare' un ammalat o;

•il compito dell'epidemiologo è quello di studiare (e prevenire) le malattie in popolazioni confrontando gruppi (o sottop opolazioni) di soggetti sani con gruppi di soggetti ammalati, PER SUPPORTARE LE ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE finalizzate ad offrire i migliori servizi a chi ne trarrà il massimo beneficio

Differenze tra epidemiologia e clinica

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Quale epidemiologia è auspicabile per una AGENZIA DI TUTELA DELLA SALUTE?

Finalità, Supporto all'Analisi dei Bisogni ed al Governo della Domanda,

contributi metodologici e necessitàinformative

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CENTRALITACENTRALITA’’ DEI DATI EPIDEMIOLOGICI PER LA PROGRAMMAZIONEDEI DATI EPIDEMIOLOGICI PER LA PROGRAMMAZIONE

DATI, CONTENUTI INFORMATIVI, INDICATORI PER FUNGERE DA SUPPORTO FORTE AI DECISORI, MONITORARE GLI EFFETTI

DELLE DECISIONI E VALUTARNE GLI IMPATTI

ORIENTATI ALLA VALUTAZIONE

ORIENTATI ALLA POPOLAZIONEORIENTATI ALLA POPOLAZIONE

ANALIZZABILI, FLESSIBILI (AGGREGABILI E DISAGGREGABILI SU VARI LIVELLI DI INTERESSE)

CONFRONTABILI

COMPLETI

TEMPESTIVI

ACCURATI

DATIDATI

QUALITA’ DEI DATI, MA ANCHE SISTEMATICITA’, CONTINUI TA’ E COERENZA NELL’UTILIZZO:

PROFESSIONALITA’ SPECIFICHE A PRESIDIO

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Gli attori del Servizio Sanitario Nazionale (quadro semplificato)

Bisogni/Domanda Offerta Governo e controllo

MMG PLS

PS /Ospedale

ASL/ATS Regioni

ASSR

cittadino

Riabilitazione

Hospice

RSA, ADI

Farmacie

MinisteroTerritorio

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Evoluzione da un sistema governato solo dall'offerta ad uno basato su

comprensione dei bisogni e governo della domanda ? o è solo utopia ?Evoluzione da un sistema governato solo dall'offerta ad uno basaEvoluzione da un sistema governato solo dall'offerta ad uno basato su to su

comprensione dei bisogni e governo della domanda ? comprensione dei bisogni e governo della domanda ? o è solo utopia ?

Siamo in presenza di una vera

I SISTEMI INFORMATIVI ED I METODI EPIDEMIOLOGICI:

QUALI CONTRIBUTI POSSONO PORTARE?I SISTEMI INFORMATIVI ED I METODI EPIDEMIOLOGICI: I SISTEMI INFORMATIVI ED I METODI EPIDEMIOLOGICI:

QUALI CONTRIBUTI POSSONO PORTARE?QUALI CONTRIBUTI POSSONO PORTARE?

I contributi sono descrivibili in relazione al

MODELLO EPIDEMIOLOGICO

I contributi sono descrivibili in relazione al

MODELLO EPIDEMIOLOGICO

Un sistema basato su

•individuazione dei bisogni

•governance della domanda

•governo dell’offerta

Un sistema basato suUn sistema basato su

••individuazione dei bisogniindividuazione dei bisogni

••governancegovernance della domanda della domanda

••governo dellgoverno dell’’offertaofferta

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Perchè valutare i bisogni ?PerchPerchèè valutare i bisogni ?valutare i bisogni ?

- scarsità complessiva delle risorse

- interventi non tutti efficaci, e quando efficaci n on forniti alle persone in grado di trarne il massimo beneficio

- nuovo ruolo ATS, che acquisisce gran parte dei servizi sanitari specialistici da altre aziende, mediante finanziamenti legati alla quota capitaria("modello lombardo"), e che sta assumendo pienamente il ruolo di AGENZIA

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Uno dei compiti più difficili consiste nella rilevazione dei bisogni di salute di una popolazione

A model of the determinants of healthR.G. Evans and G.L. Stoddart, 1990

Bisogno: "ciò di cui la gente potrebbe beneficiare"

Domanda: "ciò per cui la gente potrebbe pagare (in un sistema di mercato) o che potrebbe desiderare di

usufruire (in un sistema sanitario gratuito)"

Offerta: "ciò che è realmente fornito"

Bisogno: "ciò di cui la gente potrebbe beneficiare"

Domanda: "ciò per cui la gente potrebbe pagare (in un sistema di mercato) o che potrebbe desiderare di

usufruire (in un sistema sanitario gratuito)"

Offerta: "ciò che è realmente fornito"

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Il ciclo ricursivo

valutazione bisogni-domanda-offerta

Secondo il MODELLO EPIDEMIOLOGICO

Il ciclo ricursivo

valutazione bisogni-domanda-offerta

Secondo il MODELLO EPIDEMIOLOGICO

La pianificazione fondata sui bisogni si fonda su una cultura EPIDEMIOLOGICA-INFORMATIVA, il cui punto di partenza èrappresentato dalla popolazione e dai

servizi da essa utilizzati

La pianificazione fondata sui bisogni si fonda su una cultura EPIDEMIOLOGICA-INFORMATIVA, il cui punto di partenza èrappresentato dalla popolazione e dai

servizi da essa utilizzati

Valutazione Valutazione dei bisognidei bisogni

PriorityPriority SettingSetting

Valutazione dei Valutazione dei programmi di fornituraprogrammi di fornitura

e e contrattazione contrattazione con erogatoricon erogatori

Analisi delle Analisi delle prestazioni erogateprestazioni erogate

Rivalutazione globaleRivalutazione globale

volume risorse richieste per i bisogni di salute della popolazione

prevalenza/incidenza malattie/disabilità/fragilità

volume dei servizi sanitari consumati per trattare le malattie

modalità di produzione di tali servizi

volume risorse richieste per i bisogni di salute della popolazione

prevalenza/incidenza malattie/disabilità/fragilità

volume dei servizi sanitari consumati per trattare le malattie

modalità di produzione di tali servizi

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• Misura della malattia => episodi di attivazione dell'assistenza sanitaria (numero di ricoveri, di accessi…)

• episodi di cura => prodotto assistenziale intermedio (visite specialistiche, esami richiesti, farmaci, etc.)

• prestazioni => risorse (giorni di degenza, costo per punto di DRG, dotazione posti letto per numero di abitanti,

etc.)

• Misura della malattia => episodi di attivazione dell'assistenza sanitaria (numero di ricoveri, di accessi…)

• episodi di cura => prodotto assistenziale intermedio (visite specialistiche, esami richiesti, farmaci, etc.)

• prestazioni => risorse (giorni di degenza, costo per punto di DRG, dotazione posti letto per numero di abitanti,

etc.)

Le informazioni necessarie sono tracciabili attraverso:

•I Sistemi Informativi Sanitari, ad oggi, sia regionali che locali, descrivono discretamente

la produttività dei servizi clinici (soprattutto in Regione Lombardia, grazie alla ricchezza

dei flussi di rendicontazione delle attività: SDO, 28SAN, 43SAN, SOSIA, etc etc).

•Risultano più carenti, in particolare laddove non vi siano Servizi di Epidemiologia ben

strutturati, misura dei bisogni di salute, estensione e propagazione delle malattie nella

popolazione (ovvero, prevalenza e incidenza), dimensione della loro gravità e capacità

invalidante

•I Sistemi Informativi Sanitari, ad oggi, sia regionali che locali, descrivono discretamente

la produttività dei servizi clinici (soprattutto in Regione Lombardia, grazie alla ricchezza

dei flussi di rendicontazione delle attività: SDO, 28SAN, 43SAN, SOSIA, etc etc).

•Risultano più carenti, in particolare laddove non vi siano Servizi di Epidemiologia ben

strutturati, misura dei bisogni di salute, estensione e propagazione delle malattie nella

popolazione (ovvero, prevalenza e incidenza), dimensione della loro gravità e capacità

invalidante

Attraverso un sistema informativo ATS basato sulla popolazione è praticabile la ricomposizione delle informazioni secondo il punto di vista del bisogno del

paziente/cittadino e del suo percorso sanitario e socio-sanitario.

Attraverso un sistema informativo ATS basato sulla popolazioneAttraverso un sistema informativo ATS basato sulla popolazione è praticabile la ricomposizione delle informazioni secondo il punto di vista del bisogno del bisogno del

paziente/cittadinopaziente/cittadino e del suo percorso sanitario e sociopercorso sanitario e socio--sanitariosanitario.

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Sistema Informativo Sanitario

Sistema Informativo Sistema Informativo SanitarioSanitario

Strumento informatico

Flussi dati

Strumento concettuale

Strumento operativo nel funzionigrammaATS

Servizio EpidemiologiaServizio EpidemiologiaServizio Epidemiologia

Direzionamento"strategico"

Direzione Strategica(Direzione Generale)Direzione StrategicaDirezione Strategica(Direzione Generale)(Direzione Generale)

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Il quadro di contesto complessivo:principali evidenze di Demografia ed

Epidemiologia in provincia di Bergamo

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Quadro demografico e epidemiologico: sintesi di tendenze e temi

• Progressivo invecchiamento della popolazione, proiezione positiva dell’aspettativa di vita, riduzione della mortalità generale

• Forte spostamento del BISOGNO nell’ambito delle malattie cronico-degenerative (in forte aumento) e delle malattie stabilmente cronicizzate, patologie rilevanti, come carico sanitario e come “costi” anche economici, ma soprattutto come impatto sociale e familiare: paradigmi di complessità fra bisogno sanitario e bisogno sociale del paziente, del care-giver e della famiglia

• Temi della cronicità, della complessità, della disabilità e della fragilità

SIN

TE

SI

Necessità di programmazione forte, volta all’integrazione dei percorsi e dei servizi sanitari, socio-sanitari e so ciali,

con continuità assistenziale e presa in caricocome temi centrali strategici e clinici

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La piramide dell’età della popolazione bergamasca rappresenta la struttura di una popolazione in cui la maggioranza dei soggetti è concentrata nelle fasce di età centrali

dando al grafico una conformazione tipica delle popolazioni “vecchie”. La riduzione della natalità e l’aumento dell’età media

evidenziano uno scenario di progressivo invecchiamento .

DE

MO

GR

AF

IA

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Le cause tumoralie le cause cardio-circolatorie sono

le prime cause di

morte nei maschi

40%

29%

7%

5%

4%

15%

15%4624Altro

4%1228Nervoso

5%1585Traumatismi

7%2172Respiratorio

29%9020Cardiocircolatorio

39%12161Tumori

Il contesto generale:epidemiologia della mortalità in Provincia di Bergam o

Le cause

cardio-circolatorie

e le cause

tumoralisono le prime

cause di morte

nei femmine

37%

29%

6%

6%

4%

18%

18%6174Altro

4%1508Psichiatriche

6%1927Nervoso

6%2179Respiratorio

29%10108Tumori

36%12385Cardiocircolatorio

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…ma non esistono solo tumori e patologie cardiovascolari…

• E’ importante riconoscere la rilevanza di altre patologie croniche, in particolare per il loro forte impatto sociale, oltre che sanitario; ad esempio:

• Patologie neurodegenerative

• Parkinson, Demenze, SLA, Sclerosi Multipla

• Patologie Psichiatriche

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La patologie neurodegenerative sono paradigma di complessità e necessità di integrazione di

servizi sanitari e socio-sanitari.

Demenze e Malattia di Parkinson sono le piùdiffuse anche a Bergamo.

EP

ID

EM

IO

LO

GIA

SO

CIO

-SA

NIT

AR

IA

Patologie croniche a forte impatto socio-sanitario

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Epidemiologia della disabilità-Epidisberg (Epidemiologia della Disabilità in provincia di

Bergamo)

• Un’altra tematica di enorme rilevanza è quella correlata alla presenza di disabilità

• Il tema della disabilità è sempre più attuale, per burden ofdisease e costi anche economici, ma soprattutto per impatto sociale e familiare

• Secondo le stime ISTAT, in Italia le persone con disabilitàsono 2.800.000, pari al 5% circa della popolazione di 6 anni e più; ciò equivale, per l’ATS di Bergamo, ad un atteso di 47.200 soggetti prevalenti

• La stima ISTAT si basa in realtà su un criterio molto restrittivo di disabilità: persone con disabilità sono solo quelle che nel corso dell'intervista hanno riferito una totale mancanza di autonomia per almeno una funzione essenziale della vita quotidiana => probabile sottostima

• Per tale motivo, ATS Bergamo sta sviluppando un progetto epidemiologico volto a definire il quadro epidemiologico della disabilità presente sul territorio mediante integrazione dei dati sanitari e socio-sanitari ATS. Nel progetto si fa riferimento ad indicatori che riconoscano entità e qualità del rapporto stabilito dall’individuo con il sistema di cure e supporto di riferimento.

• I criteri di inclusione per EPIDISBERG considerano le seguenti aree: presenza di condizioni patologiche (invalidanti/croniche); prescrizioni farmacologiche/diagnostiche; evidenze di accesso ai servizi sanitari, socio sanitari ed assistenziali; sostegno scolastico

Gli algoritmi ATS Bergamo hanno individuato 54.475 persone sofferenti per una qualche forma di disabilità: quasi 10.000 in più rispetto alla stima ISTAT

100,057.475Totale

4,42553Malattie Rare e altre patologie non già ricomprese comportanti disabilità

1,2671Disabilità da Encefalopatie, TCE, Stati Vegetativi

0,3155Disabilità da Condizioni morbose di origine perinatale

21,712491Disabilità da Malformazioni congenite

42,924641Disabilità da Malattie del sistema nervoso centrale

29,516964Disabilità da Disturbi psichiatrici

%FrequenzaGruppo pat.disabilità

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La Presa in Carico del paziente cronico (PIC):

un tema centrale nell’attuale quadro di transizione epidemiologica

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Cronicità, Fragilità e Disabilità: definizioni

• La cronicità identifica la permanenza stabile nel tempo di una/più patologie nello stesso individuo

• La fragilità identifica uno stato di maggiore vulnerabilità della persona agli eventi esterni stressogeni

• La disabilità implica il concetto di non autonomia nella cura del sé, nello svolgimento delle azioni quotidiane, nella vita di relazioni

Cronicità, Fragilità e Disabilità sono termini (spesso connessi da una relazione causale) sovente confusi o impropriamente utilizzati come sinonimi

POSSONO COESISTERE

•FRAGILITA ’ “CLINICA ”

•VULNERABILITA ’ “SOCIALE ”

MA…

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PIC: LE PREMESSE PIC: LE PREMESSE DIDI CONTESTO EPIDEMIOLOGICOCONTESTO EPIDEMIOLOGICO

• La gestione delle malattie croniche rappresenta una delle principali sfide dei sistemi sanitari, sia in termini di qualità della cura che di impatto sulle persone e sulla comunità

• Le stime epidemiologiche prevedono che nel 2020 le malattie croniche, che rappresentano la principale sfida dei sistemi sanitari di tutto il mondo, saranno la causa del 73% della mortalitàgenerale ed il 60% del carico di malattia globale (Global Burden of Disease)

L’attuale contesto è sempre più caratterizzato da

• un cambiamento della struttura della famiglia

• un aumento delle patologie cronico-degenerative

• un potenziamento della tecnologia in medicina

• una modificazione dell’offerta dei servizi sanitari e socio sanitari, con diminuzione consistente del numero di posti letto ospedalieri e una crescita, non sempre uniforme e costante, dei servizi territoriali

• Ciò implica sviluppare un “territorio” (Primary Care) quale caposaldo della cronicità ed un “Ospedale” caposaldo dell’acuzie

• collocare la gestione delle patologie croniche a livello territoriale, e quindi ripensare le caratteristiche operative dell’Assistenza Primaria, sviluppandone gli aspetti generalisti e finalizzandoli alla gestione continuativa del paziente, anche come persona in un preciso contesto di famiglia e comunità, adottando strategie di presa in carico e di controllo nel tempo dei

problemi di salute.

• E’ stato inoltre dimostrato (Maciocco, 2011; Ricciardi, 2012) come il miglioramento dell’organizzazione dell’Assistenza Primaria in alcuni Paesi sia stata in grado di aumentare gli esiti di salute delle popolazioni, inducendo inoltre un miglioramento delle performance dell’intero sistema.

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COMPONENTI SANITARIE E SOCIOSANITARIE

IN REGIONE LOMBARDIA per età

da M.Agnello, 2014 modif.

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Epidemiologia e Cronicità

• COME QUANTIFICO IL FENOMENO “CRONICITA’” IN UN TERRITORIO?

ATTRAVERSO UN SISTEMA DICLASSIFICAZIONE EPIDEMIOLOGICA

DEI PAZIENTI

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ProfiloSanitarioAssistito

PROFILI BDA

01.deceduti

02.trapiantati

03.insufficienza renale cronica

04.HIV/AIDS

05.neoplastici

06.diabetici

07.cardiovasculopatici

08.broncopneumopatici

09.gastroenteroepatopatici

10.neuropatici

11.malattie autoimmuni

12.malattie metaboliche/endocrinopatie

13.partorienti

14.altro utente

15.altro non utente

CR

ON

ICIT

A’

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BDA 2017-POPOLAZIONE ATS BERGAMO

cronicità e comorbosità

% comorbosità per classi età (popolazione totale)

,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

70,0%

80,0%

90,0%

100,0%

0-4

10-1

4

20-2

4

30-3

4

40-4

4

50-5

4

60-6

4

70-7

4

80-8

4

90+

Classi età

%

% no comorb

% comorb

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Modello PICModello PIC

•La PIC è una modalità innovativa di organizzazione per la presa in carico personalizzata del paziente cronico sviluppata in Regione Lombardia (origine: Chronic Care Model)

•Ha permesso di implementare un modello in grado di identificare, classificare e stratificare i malati cronici in categorie omogenee per rischio clinico e consumo di risorse sanitarie (health-based clinical risk adjustment)

Livello 3: Malattie croniche in stadio

iniziale, non complicate

Livello 2: Malattie croniche

complicate

Livello 1: Malattie croniche complesse

DGR 6164 di Regione Lombardia: DGR 6164 di Regione Lombardia: classificazione delle cronicitclassificazione delle cronicitàà secondo lsecondo l’’approccio approccio PopulationPopulationHealthHealth Management Management (tradotto operativamente in modello PIC)(tradotto operativamente in modello PIC)

Consumi totali per cronicità-ATS di Bergamo

CRONICITA‘ vs NON CRONICITA’

n.assistiti

% assistiti

Media consumo pro capite Consumo

Consumo %

NON CRONICI

789.929 70,5%

340 totale 23,1%

CRONICI 329.946 29,5%

2.700 884.007.831

76,9%

In provincia di Bergamo il 29,5% della popolazione (gli assistiti “cronici”) consuma il 76,9% delle risorse sanitarie

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EPIDEMIOLOGIA ATS E INTEGRAZIONE DI DATI DIFRAGILITA’CLINICO-EPIDEMIOLOGICA E VULNERABILITA’ SOCIALE

• La cronicità identifica la permanenza stabile nel tempo di una/più patologie nello stesso individuo

• La fragilità identifica uno stato di maggiore vulnerabilità della persona, sia fisico sia sociale, agli eventi esterni stressogeni

• La disabilità implica il concetto di non autonomia nella cura del sé, nello svolgimento delle azioni quotidiane, nella vita di relazioni

MA POSSONO COESISTERE NELLA STESSA PERSONA

•FRAGILITA’ “CLINICA”

•FRAGILITA’ “SOCIALE”

L’algoritmo sperimentale di ATS BG è finalizzato alla costruzione di uno

score di fragilità globale

per una stratificazione dei pazienti cui proporre specifici Piani di Assistenza Individualizzati (PAI), per percorsi di presa in carico mirati

alla tipologia del bisogno ed integrati tra le diverse tipologie di erogatori

(ospedale, medicina di famiglia, servizi comunali e di ambito)

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Un esempio di costruzione di report basato sull’integrazione di molti indicatori epidemiologici

ANALISI DEI BISOGNI SU BASE DISTRETTUALE

IL RAZIONALE

•Gli obiettivi dei sistemi di welfare (sanitario, socio-sanitario, socio-assistenziale) devono convergere per prestazioni e tutele ai pazienti in relazione ai livelli di assistenza garantiti ed ai BISOGNI SPECIFICI dei territori•La conoscenza epidemiologica di un territorio appare sempre più indispensabile per i programmatori di politiche di welfare integrato•ATS fonda la propria mission di governance su evidenze derivanti dai dati

METODOAnalizzare le varie basi dati di ATS in senso “verticale” o “trasversale” (attraverso data linkage) per produrre un quadro sintetico, fondato su indicatori basilari di demografia, epidemiologia, domanda, offerta e mobilità, per un inquadramento del contesto territoriale sulla base delle evidenze fattuali più aggiornate. Le unità territoriali di analisi sono distretti/ambiti/comuni.

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Popolazione anziana in provincia di Bergamo

Indici di copertura dei bisogni

L’EPIDEMIOLOGIA fornisce idee e metodologia per la costruzione di indicatori innovativi per rinforzare il ruolo di governance dell’Agenzia

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24,55%-21,88%5,88%10,20%Variazioni 2009-2019

3478031,70%229.4535437652018

34,176982,10%225.6435437652017

33,674352,20%221.0785437642016

32,169362,60%216.3195327642015

29,963133,10%210.8305327632014

26,12,50%204.3955331622013

26,72,20%199.4075331622012

271,50%195.0385273612011

27,22,20%192.0875219612010

27,3-188.2595140592009

Indice di

copertura

(ogni 1000

residenti ≥

65a) (RSA +

misure)

Offerta

RSA e

Misure

incrementi

annuali

popolazione

≥ 65a

popolazione ≥

65a

n. posti a contratto

(accreditati 2009 -

2011)n. RSAanno

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Valutazione integrativa: RSA e misure aggiuntive ed alternative a supporto della popolazione anziana fragile (2009-2019) nel territo rio della ATS di Bergamo

Dal 2009 al 2013 l’offerta sociosanitaria rivolta al target di popolazione anziana (età > 65 anni) era costituita unicamente da due offerte: la Residenza Sanitaria Assistita (RSA) e il Centro Diurno Integrato (CDI) , la prima di natura residenziale, la seconda semiresidenziale. Tale offerta risultava essere adeguata al bisogno demografico.Dal 2014, a fronte di un costante incremento della popolazione anziana , l’offerta si è ampliata e diversificata .

L’introduzione, da parte di Regione Lombardia, di nuove Misure a sostegno della famiglia e dei suoi componenti fragili, mirate all’anziano, quali la RSA Aperta , la Residenzialità leggera/assistita e la Residenzialità assistita in comunità per religiosi , ha non solo accresciuto quantitativamente l’offerta, ma ne ha diversificato il ventaglio, arricchendolo in termini qualitativi.

La presa in carico dell’anziano fragile oggi dovrebbe vedere quale contesto privilegiato il domicilio , anche in presenza di aspetti di criticità sociale o

patologica, grazie al supporto garantito anche dalle Misure, in particolare la RSA Aperta, che consentono di vedere integrata e arricchita la sola possibilità di presa

in carico garantita dal posto letto in RSA.

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A nostro avviso appare ragionevole rivedere il tradizionale unico indicatore di offerta (posti letto in RSA su 1000 residenti di età uguale o superiore a 65 anni), costruendo un indicatore composito di copertura del bisogno che tenga conto non solo dei posti letto in RSA, ma anche delle nuove Misure introdotte dal 2014.

L’ampliamento dei servizi ha comportato non solo un ampliamento dell’offerta, con un incremento del tasso di copertura del bisogno della popolazione anziana, ma ha

consentito di offrire una presa in carico in un setting maggiormente

appropriato , generata dalla permanenza al domicilio dell’anziano

fragile , ritardando o evitando l’ingresso in RSA.

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OBIETTIVO FINALE DEL SEA DI ATS BG:

giungere allo sviluppo ed all'implementazione corrente di MISURE DELLO STATO DI SALUTE DELLA COMUNITA‘ e di altri domini di dati

(sociali, socio-sanitari, fragilità, disabilità, ecc.), portino alla costruzione di

UN SISTEMA STABILE

DI INDICATORI più solidi e funzionali

alle strategie di definizione delle

politiche programmatorie

UN SISTEMA STABILE

DI INDICATORI più solidi e funzionali

alle strategie di definizione delle

politiche programmatorie

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Non esiste né uno strumento né una metodologia totale, l'importante è avere una

visione integrata.Fondamentale è la preparazione dei singoli

professionisti nel sapere utilizzare lo strumento adeguato per il problema

specifico, in stretta condivisione e sinergia con tutti gli stakeholders del territorio

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Legge di Finangle sui dati !

• The Information you have is not whatyou want

• the Information you want is not whatyou need

• the Information you need is not whatyou can obtain

Senza mai dimenticarci la…