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Esisteva in quel tempo senza tempo, un luogo in bianco e nero, che si trovava sulla spiaggia del mare, e lì, abitava una coppia di gufi. Era un posto un poco triste, dove le persone erano sempre di umore grigio, come il cielo che dovevano sopportare sulle loro teste ogni santo giorno; e non già perché piovesse spesso, no, lì, anche il sole era grigio.

Era un posto un poco triste, dove le persone erano sempre ... · mare, e lì, abitava una coppia ... Era un posto un poco triste, dove le persone erano sempre di umore grigio, come

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Esisteva in quel tempo senza tempo, un luogo in bianco e nero, che si trovava sulla spiaggia del mare, e lì, abitava una coppia di gufi.

Era un posto un poco triste, dove le persone erano sempre di umore grigio, come il cielo che dovevano sopportare sulle loro teste ogni santo giorno; e non già perché piovesse spesso, no, lì, anche il sole era grigio.

I due piccoli gufi erano amici da sempre ed entrambi, molto stanchi di vivere in quel paese, chiamato, neanche a dirlo Grigione, desideravano tanto che qualcosa cambiasse nelle loro vite, ma non riuscivano a capire cosa di queste li disturbasse tanto. Pasticcino, il più grasso dei due faceva strani sogni ogni notte, trasportandosi in un paese assai diverso da quello in cui abitavaQuando però al mattino si risvegliava si sentiva un po' frustrato, perché ciò che si apriva davanti a lui era il solito mondo in bianco e nero, sulla spiaggia del mare.

E così non gli restava altro da fare che raccontare al suo amico Pallottola quello che di straordinario viveva ogni notte nei suoi sogni; decise anche di chiamare quel posto immaginario dentro cui si

catapultava ogni notte Colorandia.Lì i fiori non erano d'acciaio freddo e grigio,

ma profumati e sfumati di qualcosa che lui non sapeva decifrare, ma che decise di chiamare colore, e cominciò a dare un nome ad ognuno di essi; decise che quei fiori sorprendenti fossero gialli, blu e lilla,

e che gli alberi sui quali crescevano e i prati in cui spuntavano, dovessero essere verdi.

Si convinse così tanto che Colorandia esitesse per davvero, che desiderò trovarla non solo nei suoi sogni, ma anche nella realtà.Doveva pure esserci un luogo sulla Terra che rallegrasse le persone coi colori!Le giornate a Grigione intanto scorrevano tutte uguali, tranquille e in bianco e nero; ma un giorno accadde qualcosa di diverso. Quella notte si era scatenata una bufera con lampi furibondi e tuoni fragorosi, che avevano impedito al piccolo Pasticcino di sognare serenamente i suoi colori, e dire che la notte precedente aveva scoperto nuove sfumature che gli avevano lasciato emozioni diverse e intense!Dicevamo, che dopo quel temporale furioso che aveva disturbato il sonno del piccolo gufo, questo si svegliò con una strana sensazione nella pancia, si sentiva curiosamente emozionato, ma non ne comprendeva la ragione. Scese in cucina, dove lo

aspettava una colazione ricca e gustosa che gli avrebbe permesso di mantenere la sua fama di gufo grassottello. Sopra alla madia c'era uno specchio che rimandava la sua immagine. Non era però il solito Pasticcino, che lo guardava dall'altra parte dello specchio, ma un nuovo gufo con i piedi...gialli!

Il gufetto si guardò incredulo, non riusciva a capire se fosse ancora a Colorandia, oppure già a Grigione.Si pizzicò un'ala e avvertì un dolore troppo reale, perchè stesse ancora sognando.Un' euforia incontrollabile lo pervase, non riusciva a stare fermo, si guardò curioso intorno sperando di cogliere qualche altro colore, ma era circondato dal

solito monotono grigiore.

Aprì la finestra, che dava sulla spiaggia del mare, grigio e ancora in burrasca, ma un'aria nuova lo colpì: un'aria … salata, profumata e frizzante. Il vento soffiava dispettoso portandogli odori

sconosciuti e gradevolissimi.A riva c'erano tre pinguini che sembravano avvicinarsi con cautela all'acqua, che doveva essere piuttosto fredda, stando al temporale notturno e all'arietta fresca di quel mattino, tutto pareva uguale a sempre, ma Pasticcino non poteva non notare la curiosa allegria che i tre pinguini sprigionavano con i loro gridolini acuti.

Decise perciò di uscire di casa, per fare una passeggiata sulla spiaggia. Indossò un paio di scarpe per coprirsi i piedi che continuavano ad essere gialli, temendo che chi lo avesse visto potesse spaventarsi e credere che avesse una strana malattia.Ma quando varcò la soglia di casa fu colpito da un'atmosfera irreale e da un fatto straordinario: a contatto coi suio piedi, la sabbia diventava d'oro, e dietro di sé Pasticcino lasciava una scia di impronte del medesimo colore.Si avvicinò ad un pattino, e non appena lo toccò con le sue alette, divenute nel frattempo color castagna, questo si colorò di arancione, e poi fu un'esplosione di colori tutt'intorno a lui! Il cielo, il

mare, gli ombrelloni...le persone, tutto era diventato in tecnicolor!

Felice il piccolo gufo roteava gli occhi di qua e di là, non poteva credere a ciò che vedeva, aveva forse portato Colorandia a Grigione? Dipendeva forse da lui tutto quel nuovo mondo variopinto? Pian piano le persone, abituate a vivere nella monotonia del bianco e nero, furono quasi risvegliate dai colori, e nell'aria si avvertiva una gioia crescente.Risate argentine cominciarono a diffondersi rapidamente, e tutto il paese fu invaso da un'ondata incontenibile di allegria.E ovunque fu un tripudio di giallo, rosso, arancione. Sulla spiaggia luccicante si improvvisarono allegre feste, che andarono avanti fino a notte fonda, quando il nero calò su Grigione. Ma non era il solito

nero, era un nero luccicante di stelle giallissime e luminose.Sui volti delle persone Pasticcino poteva leggere la speranza che tutto quello che stavano vivendo non svanisse col sonno, come accade coi sogni al risveglio. A malincuore tutti pian piano lasciarono la spiaggia, per ritornare nelle loro case colorate.La notte di Pasticcino fu piena di sogni in bianco e nero, ma quando al mattino si svegliò e corse alla finestra, attraverso le tende caffellatte non trovò , come temeva, un mondo in bianco e nero sulla spiaggia del mare, ma

luce, colore e allegria.

Visse da allora una vita felice e variopinta, ricordando di tanto in tanto, con l'amico Pallottola di quando Colorandia si chiamava ancora Grigione.

Rispondi1 – Chi è il protagonista di questa storia?2 – Cosa significa la frase “ ma non riuscivano a capire cosa di queste li disturbasse tanto. “?3 – Qual è la domanda drammaturgica principale?4 – Riesce , alla fine della storia a fare diventare realtà il suo sogno?5 – Qual è il sogno del protagonista?6 – Perchè, secondo te, gli abitanti di quel paese erano spesso di cattivo umore?7 – Cosa intende dire la maestra con questa frase?”Le giornate a Grigione intanto scorrevano tutte uguali, tranquille e in bianco e nero”8 – Perchè secondo te i due paesi hano questo nome?9 – Come pensi sia riuscito Pasticcino a trasformare Grigione in Colorandia?10 – Cosa , secondo te rese felici e allegre le persone ad un certo punto della storia? Perchè?