13
[101] Analisi Matematica 3 prof. Antonio Greco Soluzioni classiche Esercizi 1) Trovare tutte le soluzioni classiche dell’equazione dif- ferenziale y (x) = 0 aventi per dominio l’insieme R dei numeri reali. 2) Trovare almeno una soluzione classica delle seguenti equazioni differenziali: (a) y (x)= y(x); (b) y ′′ (x)= -y(x); (c) y ′′ (x)= y (x) (in quest’ultimo caso, si sug- gerisce di considerare la funzione z (x)= y (x)). (continua a fianco) 3) (a) Indicata con g una costante positiva, trovare l’inte- grale generale dell’equazione differenziale y ′′ (x)= -g. (b) Trovare la soluzione del seguente problema di Cau- chy: y ′′ (x)= -g, y (0) = 0, y(0) = 1. (c) Dare un’interpretazione fisica della soluzione y(x), spiegando cosa possono rappresentare le variabili x e y. [102] Analisi Matematica 3 prof. Antonio Greco Problema di Cauchy Esercizi 1) Trovare, se esiste, una soluzione dei seguenti problemi: (a) xy = y y(1) = 1 (b) xy = y y(0) = 0 (c) xy = y y(0) = 1 2) Stabilire se esistono anche altre soluzioni oltre a quella eventualmente trovata. (continua a fianco) 3) Determinare tutte le soluzioni dell’equazione y = 2xy/(x 2 - 1) ([BPS], pag. 16, n. 5). [BPS] M. Bramanti, C.D. Pagani, S. Salsa, Analisi Matematica 2, Zanichelli.

Esercizi - people.unica.it - Università di CagliariLanorma-pinR2 Esercizi Siano ae bdue numeri reali soddisfacenti le disuguaglianze 0 ≤ a≤ b. Stabilire se esiste il limite lim

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  • [101]

    Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    Soluzioni classiche Esercizi

    1) Trovare tutte le soluzioni classiche dell’equazione dif-ferenziale y′(x) = 0 aventi per dominio l’insieme R deinumeri reali.

    2) Trovare almeno una soluzione classica delle seguentiequazioni differenziali: (a) y′(x) = y(x); (b) y′′(x) =−y(x); (c) y′′(x) = y′(x) (in quest’ultimo caso, si sug-gerisce di considerare la funzione z(x) = y′(x)).

    (continua a fianco)

    3) (a) Indicata con g una costante positiva, trovare l’inte-grale generale dell’equazione differenziale y′′(x) = −g.(b) Trovare la soluzione del seguente problema di Cau-chy:

    y′′(x) = −g,

    y′(0) = 0,

    y(0) = 1.

    (c) Dare un’interpretazione fisica della soluzione y(x),spiegando cosa possono rappresentare le variabili xe y.

    [102]

    Analisi Matematica 3prof. Antonio GrecoProblema di Cauchy Esercizi

    1) Trovare, se esiste, una soluzione dei seguenti problemi:

    (a)

    {

    xy′ = y

    y(1) = 1(b)

    {

    xy′ = y

    y(0) = 0(c)

    {

    xy′ = y

    y(0) = 1

    2) Stabilire se esistono anche altre soluzioni oltre a quellaeventualmente trovata.

    (continua a fianco)

    3) Determinare tutte le soluzioni dell’equazione y′ =2xy/(x2 − 1) ([BPS], pag. 16, n. 5).

    [BPS] M. Bramanti, C.D. Pagani, S. Salsa,

    Analisi Matematica 2, Zanichelli.

  • [103]

    Analisi Matematica 3prof. Antonio GrecoEq. lineari del I ordine Esercizi

    1) Determinare l’integrale generale della seguente equa-zione differenziale lineare, omogenea, del primo ordi-ne, in forma normale: y′ = 3y ([MS], pag. 204/139,n. 4.7).

    2) Determinare l’integrale generale della seguente equa-zione differenziale lineare, non omogenea, del primoordine, in forma normale: y′ = −y + e−x ([MS], pag.205/140, n. 4.9).

    (continua a fianco)

    3) Risolvere il seguente problema di Cauchy ([MS], pag.207/141, n. 4.11):

    {

    y′ + yx= x3

    y(1) = 1/5

    [MS] P. Marcellini, C. Sbordone,

    Esercitazioni di matematica, vol. 2, parte I, Liguori/

    Esercitazioni di analisi matematica due, prima parte,

    Zanichelli.

    [104]

    Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    Cambiam. di variabile Esercizi

    1) Fissato α ∈ R, si consideri l’applicazione Fα : C2(R)

    → C2(R) che alla generica funzione y ∈ C2(R) associala funzione z ∈ C2(R) data da

    z(x) = eαx y(x), x ∈ R.

    Stabilire come deve essere preso α affinché Fα risultilineare e biunivoca, ed in tal caso verificare che l’appli-cazione inversa F−1α soddisfa l’uguaglianza F

    −1

    α (z) =F−α(z) per ogni z ∈ C

    2(R).

    (continua a fianco)

    2) Siano a, b, c tre numeri reali, con a 6= 0. Verificareche una funzione y ∈ C2(R) è una soluzione classicadell’equazione differenziale

    ay′′ + by′ + cy = 0

    se e solo se la funzione z(x) = ebx/2a y(x) soddisfa l’e-quazione

    z′′ =b2 − 4ac

    4a2z.

  • [105]

    Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    Indipendenza lineare Esercizi

    1) (a) Stabilire se le funzioni y1(x) = 1 e y2(x) = x2 sono

    elementi linearmente indipendenti dello spazio vetto-riale C2(R). (b) Risolvere l’equazione W (x) = 0 nelcampo dei numeri reali, essendo W (x) il determinantedato da

    W (x) =

    y1(x) y2(x)y′1(x) y′

    2(x)

    . (1)

    (continua a fianco)

    2) (a) Fissati tre numeri reali a, b, c, con a 6= 0, e indicatecon y1(x) e y2(x) due soluzioni linearmente indipen-denti dell’equazione

    ay′′ + by′ + cy = 0 in R,

    verificare che il determinante W (x) dato dalla (1) sod-disfa l’equazione aW ′(x) + bW (x) = 0 in R. (b) Ri-solvere l’equazione W (x) = 0 nel campo dei numerireali.

    3) Trovare, se possibile, dei numeri interi e positivi n1 <. . . < nk tali che le k funzioni yi(x) = x

    ni , per i =1, . . . , k, siano elementi linearmente dipendenti dellospazio vettoriale C2(R). Il valore di k può essere scel-to a piacere.

    [106]

    Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    Metodo di somiglianza Esercizi

    Si consideri la funzione

    y(x) = A cosωx+ B senωx, (1)

    con A, B e ω costanti.

    1) Applicando le consuete regole di derivazione, trovarele derivate y′(x) e y′′(x).

    (continua a fianco)

    2) Fissata ω 6= 1, determinare A e B in modo tale che lafunzione y(x) data dalla (1) soddisfi l’equazione diffe-renziale

    y′′ = −y + cosωx. (2)

    Suggerimento: sostituire y(x) e y′′(x) nella (2).

    3) Trovare l’integrale generale dell’equazione differenzia-le (2) nell’ipotesi che ω 6= 1.

  • [107]

    Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    Unicità della soluzione Esercizi

    1) Trovare una soluzione del problema di Cauchy

    {

    y′(x) = f(x, y(x)) per x ∈ R,

    y(0) = 0,(1)

    sapendo che la funzione f ∈ C0(R2) soddisfa l’ugua-glianza f(x, 0) = 0 per ogni x ∈ R.

    (continua a fianco)

    2) Supponiamo, inoltre, che per ogni (x, y) ∈ R2 esista laderivata parziale fy(x, y), e che esista L ∈ R tale che

    sup(x,y)∈R2

    |fy(x, y)| ≤ L.

    Indicata con y(x) una qualunque soluzione limitatadel problema (1) in un intervallo (−δ, δ), con δ > 0, eposto

    M = supx∈(−δ,δ)

    |y(x)|,

    verificare che |y(x)| ≤ M Lk |x|k/k! per ogni x ∈ (−δ,δ) ed ogni k ∈ N. Suggerimento: applicare il teoremadi Lagrange ad f e procedere per induzione.

    3) Passare al limite per k → +∞ e dedurre l’unicità dellasoluzione.

    [201]

    Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    Convergenza uniforme Esercizi

    Si consideri la successione di funzioni yk(x) = xk per

    x ∈ (0, 1).

    (a) Per ogni x ∈ (0, 1), calcolare il limite limk→+∞

    yk(x).

    (b) Indicata con y(x) la funzione limite, stabilire se yk →y uniformemente in (0, 1).

    (continua a fianco)

    (c) Stabilire, calcolando gli integrali, se sussiste l’ugua-glianza

    limk→+∞

    ∫1

    0

    yk(x) dx =

    ∫1

    0

    y(x) dx.

    (d) Stabilire come deve essere preso il secondo estremo b <1 affinché yk → y uniformemente nell’intervallo (0, b).

  • [202]

    Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    Densità di Cauchy Esercizi

    Si consideri la successione delle funzioni fk : R → Rdate da

    fk(x) =1

    π

    k

    x2 + k2.

    (a) Stabilire per quali valori di k = 1, 2, . . . la funzione fkè integrabile nel senso improprio (detto anche genera-lizzato) di Riemann sull’intervallo (−∞,+∞).

    (continua a fianco)

    (b) Indicato con f(x) il limite puntuale di fk(x) per k →+∞, stabilire se fk tende uniformemente ad f sull’in-sieme R.

    (c) Stabilire, calcolando gli integrali, se sussiste l’ugua-glianza

    limk→+∞

    ∫+∞

    −∞

    fk(x) dx =

    ∫+∞

    −∞

    f(x) dx.

    [203]

    Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    Derivazione Esercizi

    1) Stabilire per quali valori di k = 1, 2, . . . appartienealla classe C1(R) la funzione fk : R → R data da

    fk(x) =

    x2 +1

    k.

    2) Determinare il limite puntuale di fk per k → +∞.

    (continua a fianco)

    3) Indicata con f la funzione limite, stabilire se fk tendead f uniformemente(∗) sull’insieme R.

    4) Determinare la successione numerica delle derivatef ′k(x0) nel punto x0 = 0.

    5) Stabilire se la funzione limite f è derivabile nel pun-to x0 = 0, ed in caso affermativo stabilire se sussistel’uguaglianza

    f ′(0) = limk→+∞

    f ′k(0).

    (∗)Esempio 3, pag. 22, in: N. Fusco, P. Marcellini, C. Sbordone,

    Analisi Matematica due, Liguori.

  • [204]

    Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    Serie di potenze Esercizi

    Scrivere le serie di Maclaurin delle seguenti funzioni:

    ex

    , log(1− x),1

    1− x, sen x, cos x

    e determinarne il raggio di convergenza.

    [205]Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    Teorema di Abel(∗) Esercizi

    1) Indicati con x ed y due numeri reali soddisfacenti ladisuguaglianza |x|, |y| < ε con un certo ε > 0, stabilireper quali valori di λ ∈ [0, 1] risulta (1−λ) x+λy ≥ ε.

    2) Fissato un polinomio P (λ) =∑n

    k=0 ak λk, definiamo

    bh = ah+1 per h = 1, . . . , n− 1, e b0 = a0 + a1. PostoQ(λ) =

    ∑n−1h=0 bh λ

    h, stabilire per quali λ ∈ R risulta

    P (λ) = (1− λ) a0 + λQ(λ). (1)

    (continua a fianco)

    3) Trovare, se possibile, un numero reale ε > 0 ed unpolinomio P (λ) =

    ∑n

    k=0 ak λk tali che

    maxλ∈[0,1]

    |P (λ)| ≥ ε

    e∣

    k∑

    i=0

    ai

    < ε per ogni k = 0, . . . , n.

    Suggerimento: esaminare innanzitutto i casi n = 0 en = 1, poi procedere per induzione usando la (1).

    (∗)Cfr. pagg. 71-72 in: N. Fusco, P. Marcellini, C. Sbordone,

    Analisi Matematica due, Liguori.

  • [206]Analisi Matematica 3prof. Antonio Greco

    Serie di Fourier Esercizi

    1) (a) Determinare la serie di Fourier della funzione f(x)= x sull’intervallo (−π, π). (b) Sapendo che la sud-detta serie converge puntualmente alla funzione gene-ratrice nell’intervallo (−π, π), posto x = π/2 verificarel’uguaglianza

    +∞∑

    k=0

    (−1)k

    2k + 1=

    π

    4,

    la cui scoperta è attribuita a Leibniz: cfr. [K], pagg.511-512.

    (continua a fianco)

    2) Determinare la serie di Fourier della funzione f(x) =sen x sull’intervallo (−π, π).

    3) (a) Determinare la serie di Fourier della funzione f(x)= |x| sull’intervallo (−π, π). (b) Sapendo che lasuddetta serie converge alla funzione generatrice uni-formemente nell’intervallo [−π, π], dunque anche nelpunto x = 0, verificare l’uguaglianza

    +∞∑

    k=0

    1

    (2k + 1)2=

    π2

    8,

    trovata da Eulero (cfr. [K], pag. 523).

    [K] M. Kline, Storia del pensiero matematico (vol. I), Einaudi.

    [207]

    Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    Serie armonica gener. Esercizi

    1) Determinare la serie di Fourier della funzione f(x) =x2 sull’intervallo (−π, π).

    2) Sapendo che la suddetta serie converge alla funzio-ne generatrice uniformemente nell’intervallo [−π, π],dunque anche nei punti x = 0 e x = π, verificare leuguaglianze

    +∞∑

    k=1

    (−1)k

    k2= −

    π2

    12,

    +∞∑

    k=1

    1

    k2=

    π2

    6.

    La seconda è attribuita a Eulero da M. Kline in Storiadel pensiero matematico, Einaudi (vol. I, pag. 524).

  • [301]

    Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    Punti fissi Esercizi

    1) Digitando un numero a piacere in una comune calco-latrice elettronica, e premendo ripetutamente il tastodi radice quadrata (

    √) si genera una successione di

    valori numerici: stabilire se essa ammette limite, ed incaso affermativo calcolarlo. Suggerimento: fare mate-rialmente delle prove.

    2) Posto f(x) = x+ ex, stabilire se l’equazione f(x) = 0ammette almeno una soluzione reale, ed in caso affer-

    (continua a fianco)

    mativo stabilire quante sono. Suggerimento: calcolareil limite di f(x) per x → ±∞ e sfruttare la continuitàe la monotonia di f(x).

    3) Determinare le prime tre cifre decimali della soluzionereale dell’equazione x = −ex. Suggerimento:(∗) digi-tare un numero a piacere x0 in una calcolatrice scien-tifica e calcolare xk+1 = −exk per k = 0, 1, 2, . . .

    (∗)Lo studente è autorizzato ad utilizzare tutte le proprie co-

    noscenze, ivi comprese, se lo preferisce, quelle acquisite in oc-

    casione di altri corsi universitari.

    [302]

    Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    La norma-p in R2 Esercizi

    Siano a e b due numeri reali soddisfacenti le disuguaglianze

    0 ≤ a ≤ b. Stabilire se esiste il limite

    limp→+∞

    p√ap + bp

    ed in caso affermativo calcolarlo.(∗)

    (∗)Cfr. pag. 97 in: N. Fusco, P. Marcellini, C. Sbordone,

    Analisi Matematica due, Liguori.

  • [303]

    Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    Teorema di Cauchy Esercizi

    Fissata una funzione continua f : [0, 1]×R → R ed unnumero y0 ∈ R, si consideri l’applicazione F : C

    0([0, 1]) →C0([0, 1]) che alla funzione y ∈ C0([0, 1]) associa la funzio-ne z ∈ C0([0, 1]) data da

    z(x) = y0 +

    ∫x

    0

    f(t, y(t)) dt. (1)

    (continua a fianco)

    Supponiamo che esista una costante L tale che

    |f(x, y1)− f(x, y2)| ≤ L |y1 − y2|

    per ogni x ∈ [0, 1] ed ogni y1, y2 ∈ R (condizione di Lip-schitz).

    1) Stabilire se l’applicazione F è una contrazione.(∗)

    2) Stabilire se esiste b ∈ (0, 1) tale che l’applicazione F :C0([0, b]) → C0([0, b]) data dalla (1) sia una contra-zione.

    (∗)Cfr. pag. 106 in: N. Fusco, P. Marcellini, C. Sbordone,

    Analisi Matematica due, Liguori.

    [401]Analisi Matematica 3prof. Antonio GrecoIntegrale di Riemann Esercizi

    1) Stabilire se la funzione f data da

    f(x) =

    {

    1, se x ≥ 0,

    0, se x < 0

    è integrabile secondo Riemann sull’intervallo [−2, 1],ed in caso affermativo calcolarne l’integrale.

    2) Indichiamo con T = { (x, y) ∈ R2 | x ∈ [0, 1], y ∈[0, 1− x] } il triangolo di vertici (0, 0), (1, 0) e (0, 1).

    (continua a fianco)

    Fissato un numero naturale k, indichiamo con

    Pk =⋃

    Qk(i,j)⊂T

    Qk(i, j)

    l’unione di tutti i quadrati di lato 2−k aventi la forma(∗)

    Qk(i, j) =[ i

    2k,i+ 1

    2k

    ]

    ×[ j

    2k,j + 1

    2k

    ]

    con i, j ∈ Z

    e inclusi nel triangolo T . (a) Trovare l’area |Pk| delplurirettangolo Pk. Suggerimento: è più facile trovarel’area dell’insieme T \Pk. (b) Calcolare il lim

    k→+∞|Pk| e

    stabilire se tale limite coincide con l’area di T .

    (∗)Cfr. formula (91.3), pag. 494 in: N. Fusco, P. Marcellini,

    C. Sbordone, Analisi Matematica due, Liguori.

  • [402]Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    Distanza da un chiuso Esercizi

    La distanza dist(P, F ) di un punto P ∈ Rn da un sottoin-sieme chiuso e non vuoto F ⊂ Rn è, per definizione, ladistanza di P dal (o dai) punto/i di F più vicino/i a P .

    1) Trovare la distanza di P = (0, 0) ∈ R2 dall’asse x.

    2) Trovare la distanza del punto P = (0, 0) ∈ R2 dalgrafico della funzione y = cosx.

    3) Fissato un sottoinsieme chiuso e non vuoto F ⊂ Rn,stabilire come devono essere presi i punti P, Q ∈ Rn

    (continua a fianco)

    affinché risulti

    dist(P, F ) ≤ ‖P −Q‖+ dist(Q,F ). (1)

    Suggerimento: prendere un punto H ∈ F che sia il piùvicino possibile a Q, e usare la disuguaglianza trian-golare.

    4) Fissato un sottoinsieme chiuso e non vuoto F ⊂ Rn,stabilire se esiste una costante L tale che per ogniP,Q ∈ Rn risulti

    | dist(P, F )− dist(Q,F )| ≤ L ‖P −Q‖.

    Suggerimento: scambiare P con Q nella (1). Cfr. Pro-posizione 4, pag. 85, in: N. Fusco, P. Marcellini, C.Sbordone, Analisi Matematica due, Liguori.

    [403]Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    Unione e intersezione Esercizi

    1) Siano B2(−1, 0) e B2(1, 0) i dischi aperti di raggio 2centrati nei punti di coordinate (−1, 0) e (1, 0). (a) In-dicato con Q il quadrato Q = [−1, 1]×[−1, 1], stabilirese Q ⊂ B2(−1, 0) ∪B2(1, 0). (b) Stabilire se esiste unvalore x0 ∈ (−1, 1) tale che valgano entrambe le se-guenti inclusioni:

    { (x, y) ∈ Q | x ≤ x0 } ⊂ B2(−1, 0),

    { (x, y) ∈ Q | x ≥ x0 } ⊂ B2(1, 0).

    (continua a fianco)

    2) Stabilire per quali valori di k = 0, 1, 2, . . . l’intervalloIk = [k,+∞) è un sottoinsieme chiuso dell’insieme deinumeri reali.

    3) Determinare la misura di Lebesgue dell’intervallo Ikper ciascun valore di k.

    4) Determinare la misura di Lebesgue dell’insieme X da-to da

    X =+∞⋂

    k=0

    Ik.

    Suggerimento: cercare innanzitutto di individuare (seesiste) almeno un punto dell’insieme X. Cfr. esempio3, pag. 465, in: N. Fusco, P. Marcellini, C. Sbordone,Analisi Matematica due, Liguori.

  • [404]Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    Funzioni misurabili Esercizi

    Diciamo che una funzione f : R → R è misurabile sela controimmagine f−1((t,+∞)) dell’intervallo aperto (t,+∞) è un insieme misurabile, qualunque sia t ∈ R.

    1) Trovare, se possibile, una funzione misurabile f0 : R →R ed un intervallo chiuso [t0,+∞) tali che la contro-immagine f−10 ([t0,+∞)) non risulti misurabile. Sug-gerimento: l’intervallo chiuso [t0,+∞) è l’intersezionedegli intervalli aperti (t0 −

    1

    k, +∞) per k = 1, 2, . . .

    (continua a fianco)

    2) Si consideri una successione di funzioni misurabili fk :R → R, monotona nel senso che fk+1(x) ≥ fk(x) perogni x ∈ R ed ogni k ∈ N. (a) Trovare tutti i puntix ∈ R in corrispondenza dei quali esiste il limite

    limk→+∞

    fk(x).

    (b) Indicato con f(x) il suddetto limite, e supponendoche risulti f(x) < +∞ per ogni x ∈ R, determinaretutti i valori di t ∈ R tali che la controimmagine E =f−1((t,+∞)) sia un insieme misurabile. Suggerimen-to: l’insieme E è l’unione degli Ek = f

    −1

    k((t,+∞)).

    (c) Trovare una particolare successione monotona difunzioni misurabili fk tali che l’insieme X = f

    −1([0,+∞)) non sia l’unione degli Xk = f

    −1

    k([0,+∞)).

    [405]Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    Somma e rapporto Esercizi

    1) Fissato c ∈ R, definiamo la funzione costante fc(x) =c per ogni x ∈ (−∞,+∞). Stabilire come deve esserepreso c affinché fc risulti misurabile.

    2) Stabilire se è misurabile la funzione caratteristica χQ :R → R dell’insieme dei numeri razionali:

    χQ(x) =

    {

    1, se x ∈ Q,

    0, se x ∈ R \Q.

    (continua a fianco)

    3) Fissate due funzioni misurabili f, g : R → R, stabilireper quali valori di t ∈ R e di q ∈ Q sono misurabilientrambi gli insiemi Aq e Bt,q dati da

    Aq = {x ∈ R | f(x) > q },

    Bq,t = {x ∈ R | q > t− g(x) }.

    4) Fissati due numeri reali a, b ∈ R, con a + b > 0, sta-bilire se esiste un numero razionale q ∈ Q che soddisfientrambe le disuguaglianze a > q e b > −q.

    5) Data una funzione g : R → (0,+∞), misurabile e po-sitiva, stabilire per quali valori di q ∈ Q risulta misu-rabile l’insieme

    {x ∈ R | 1/g(x) > q }.

  • [406]

    Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    Passaggio al limite Esercizi

    1) Data una funzione misurabile e non negativa f : R →[0,+∞), stabilire se

    limb→+∞

    ∫ b

    −∞

    f(x) dx =

    ∫ +∞

    −∞

    f(x) dx.

    Suggerimento: applicare il teorema della convergen-za monotona alla successione fk(x) = f(x)χ(−∞,k)(x),dove χ(−∞,k) denota la funzione caratteristica dell’in-tervallo (−∞, k).

    (continua a fianco)

    2) Si considerino le funzioni non negative fk : R → [0,+∞) date da

    fk(x) =

    1 + (−1)k, se x ∈ (−∞, 0);

    1− (−1)k, se x ∈ [0,+∞).

    Stabilire, calcolando gli integrali, se sussiste la disu-guaglianza

    ∫ +∞

    −∞

    (

    lim infk→+∞

    fk(x))

    dx ≤ lim infk→+∞

    ∫ +∞

    −∞

    fk(x) dx.

    [407]

    Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    Derivazione Esercizi

    Consideriamo la funzione f(x) =sen x

    xper x > 0.

    1) Stabilire per quali s ∈ (0,+∞) il prodotto e−sx f(x)è sommabile in dx secondo Lebesgue (ha integrale fi-nito) sull’intervallo (0,+∞). Suggerimento: sfruttarela disuguaglianza f(x) < 1 per x > 0.

    (continua a fianco)

    2) Determinare tutti i valori di s ∈ (0,+∞) in corrispon-denza dei quali sussiste l’uguaglianza

    d

    ds

    +∞

    0

    e−sx f(x) dx =

    +∞

    0

    ( d

    dse−sx

    )

    f(x) dx.

    3) Calcolare il limite

    lims→+∞

    +∞

    0

    e−sx f(x) dx.

  • [408]

    Analisi Matematica 3

    prof. Antonio Greco

    G. Fubini, L. Tonelli Esercizi

    Indicati con A e B gli intervalli A = (−1, 0) e B = (0, 1), eposto E = (A∪B)×B, si consideri la funzione f : E → Rdata da

    f(x, y) =|x|

    xy.

    1) Stabilire se f è misurabile, e calcolare gli integrali

    A×B

    f(x, y) dx dy,

    B×B

    f(x, y) dx dy,

    E

    |f(x, y)| dx dy.

    (continua a fianco)

    2) Stabilire se è ben definito l’integrale di Lebesgue

    E

    f(x, y) dx dy.

    3) Stabilire, calcolando i seguenti integrali, se sussistel’uguaglianza

    A∪B

    (∫

    B

    f(x, y) dy

    )

    dx =

    B

    (∫

    A∪B

    f(x, y) dx

    )

    dy.