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ESPERIENZE DI PRODUZIONE E SPERIMENTAZIONE DI FRAGOLA E
PICCOLI FRUTTI IN TRENTINO
Paolo Martinatti, Paula Poncetta, Paolo Loretti, Lara Giongo
Fondazione Edmund Mach - IasmaCentro Ricerca e Innovazione – Dipartimento di Genomica e Biologia delle Piante da Frutto
1a parteLA PRODUZIONE DI FRAGOLE E
PICCOLI FRUTTI IN TRENTINO- diffusione ed evoluzione del comparto- organizzazione e prospettive di settore
SOMMARIO
2a parteRICERCA E SPERIMENTAZIONE IN ATTO ALLA FONDAZIONE MACH- genetica, metabolomica ed interazioni pianta/ambiente (CRI)- fisiologia e agronomia a supporto della produzione (CTT) 3a parte
PROSPETTIVE E SVILUPPI PRODUTTIVI E DI RICERCA
anni ‘70PRIME ESPERIENZE PRODUTTIVE IN TRENTINO- a carattere semi-dimostrativo- scopo sociale
PREMESSA STORICA
anni ’80DIFFUSIONE SU AMPIA SCALA
- scarso indirizzo strategico-organizzativo
anni ’00
STANDARDIZZAZIONE
- tecnica produttiva - organizzazione commerciale
1a parte: PRODUZIONE
anni ‘90INTRODUZIONE DI STRATEGIE PRODUTTIVO-COMMERCIALI- programmazione delle produzioni- scelte varietali- postraccolta e marketing
Caratteristiche: - BASSA SUPERFICIE INVESTITA, limiti climatico-ambie ntali
- ALTE RESE UNITARIE, tecnica adottata (fuorisuolo)
LA FRAGOLICOLTURA TRENTINA NEL CONTESTO ITALIANO
Fonte Istat
1a parte: PRODUZIONE
- PRIMA FASE, incremento di produzione, superficie e rese dovuti a:1) adozione di particolari tecniche colturali “fuor isuolo“2) massimizzazione dei fattori produttivi delle ste sse
- SECONDA FASE, stasi negli investimenti per:1) diminuzione della redditività (mercato)2) aumento dei costi (produzione-commercializzazion e)
LA PRODUZIONE TRENTINA DIFRAGOLE DELL’ ULTIMO DECENNIO “era del fuorisuolo”
Fonte Istat
1a parte: PRODUZIONE
Evoluzione recente :- LAMPONE: ricrescita post-stasi (nuove varietà rifioren ti)
- MORA: stabilità prolungata (poco mercato)- MIRTILLO: stabilità recente (problemi colturali)
- RIBES: calo (bassi consumi)- CILIEGIO: aumento ma poca costanza annuale (ambient e)
LA PRODUZIONE TRENTINA DIPICCOLI FRUTTI DEGLI ULTIMI ANNI
1810215014843655172005
1643160
263
45048
65490
45140
67788
2010
1610284807003685202009
1320295107103855312008
1210324707824255102007
1150265464753805022006
CILIEGIOFRAGOLINA
RIBESMIRTILLOMORALAMPONEanno
Fonte FEM - CTT
dato in tonnellate
e ettari (solo 2010)
4500125
FRAGOLA
1a parte: PRODUZIONE
- >60% ASSOCIATI A COOPERATIVE TRADIZIONALI (rosso)- 30% ASSOCIATI A FORME SOCIETARIE DIVERSE (blu)
- < 10% NON ASSOCIATI (verde)
ORGANIZZAZIONE ED EVOLUZIONE DEGLI OPERATORI DEL SETTORE
Fonte FEM - CTT
1a parte: PRODUZIONE
“necessità”- AUMENTO DELLE RESE UNITARIE
- RIDUZIONE DEI COSTI DI PRODUZIONE
TREND COLTURALI E VARIETALI
Introduzione di varietà piùproduttive e/o rifiorenti
Evoluzione della tecnica
Esplorazione di nuovi ambienti di coltivazione
Strategie organizzativo-commerciali
1a parte: PRODUZIONE
Innovazione varietale
- valutazione varietale: PROGETTO LISTE VARIETALI (da 2 009)in collaborazione con CRA-MiPAAF
- miglioramento genetico: CONSORZIO INNOVAZIONE FRUTTA (da 2012)in collaborazione con PAT e APOT
ATTIVITA’ DEL CENTRO RICERCA E INNOVAZIONE DELLA FEM SU FRAGOLA E PICCOLI FRUTTI
2a parte: SPERIMENTAZIONE
Qualità dei frutti
- aspetti genetici: TEXTURE, RESISTENZE, ecc.Dipartimento di Genetica e Biologia delle Piante da Frutto
- aspetti metabolomici: NUTRACEUTICA, AROMI, ecc.in collaborazione con Dipartimento di Qualità Alimen tare e Nutrizione
Interazioni pianta-ambiente
- difesa delle piante : DROSOPHILAin collaborazione con Dipartimento di Agroecosistem i e Biorisorse e CTT
- cicli vegeto produttivi: MANIPOLAZIONE DEI RITMI DI CR ESCITAin collaborazione con CTT
Colture in valutazione- FRAGOLA e FRAGOLINA
- PICCOLI FRUTTI- CILIEGIO e ALBICOCCO
INNOVAZIONE VARIETALE E MIGLIORAMENTO GENETICO
Obbiettivi definiti
- “RUSTICITÀ” DELLA PIANTA- CICLO VEGETO-PRODUTTIVO- QUALITA’ DEL FRUTTO
2a parte: SPERIMENTAZIONE
Specie interessate al breeding- LAMPONE: da alcuni anni (vedi progetto Interberry 2003-2007)
- MIRTILLO: di recente introduzione- FRAGOLA: attuale (*esperienza storica IASMA, anni ’90-’00)
BREEDING – Strategie 1 2a parte: SPERIMENTAZIONE
Implementazione e mantenimentodel germoplasma “di base”- scelta del materiale pre-moltiplicazione- propagazione in vitro
Fenotipizzazione
- caratterizzazione tramite descrittori morfologici (UPOV)- misurazione dei tratti quanti-qualitativi- analisi poliennale dei tratti (MYT) e multiambientale (MET) pro-breeding e d’indirizzo produttivo (Liste Varietali)- Introduzione ed elaborazione dati in Database
Whisker plot of SPME/GC-MS data
variety
su
mm
of v
olat
iles
(a.u
.)
Mean Min-Max Outlier
year: 2006
Ann
eA
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nBlis
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0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
year: 2007
Ann
eA
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-1.2 -0.8 -0.4 0.0 0.4 0.8 1.2
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8
17
46
20
7
21
23
22
11
24
31
18
2625
12 1
192
3
415
927
35
510
28
29
33
13
40
45
30
1636
41
37
6
38
42
39
43
44 3432
14
Anne
Autumn Bliss
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JosephineOpal
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Polka 536
Polka 657
Popiel
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Anne
Anne
Autumn Bliss
CarolineHeritage
Himbotop
Josephine
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Polana
Polesie
Polka 536
Polka 657
Popiel
Tulameen
2007 berries 2006 berries
sesquiterpenes
α &
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none
noriso
prenoi
ds &
terpen
e alco
hols
PC
sco
re 2
(15
%)
PC score 1 (38 %)
hydrocarbon terpenes
C6 VOCs
BREEDING – Strategie 2 2a parte: SPERIMENTAZIONE
- Sviluppo di linee d’elite- Programma di incroci mirati su linee a diversi obiettivi di sviluppo- Programma di re-incrocio per stabilizzazione dei caratteri
- Selezione e Valutazione
- Ibridazione
- Prima selezione per tratti d’interessi (in prospettiva con l’ausilio della MAS)- Seconda selezione per tratti quanti-qualitativi e d’adattabilità ambientale
FOTAFIA MIRTILLO AGRARI
STATO DELL’ARTE E RISULTATI RECENTI IN FEM NEL SETTORE Progetti del Dipartimento di Genomica
Definizione del profilo della texture di mirtillo e fragola
1a parte: PRODUZIONE
Contributo alla selezione di nuove varietà di lampone
Sequenziamento del genomadi Fragaria vesca ssp. vesca
STATO DELL’ARTE E RISULTATI RECENTI IN FEM NEL SETTORE Progetti interdipartimentali
Identificazione del contenuto di agrimonina nel frutto di fragola
Modificazione del ciclo di crescita delle piante di fragola attraverso il perfezionamento della tecnica della “transumanza”
1a parte: PRODUZIONE
- Sequenziamentodel genoma di Drosophila Suzukii
date; Medie MQLambda Wilks=,19219, F(48, 3395,7)=37,806, p=0,0000
Decomposizione ipotesi effettiveLe barre verticali indicano intervalli di confidenza al 0,95
g1 g2 gsc gtot
5/23/115/26/11
5/31/116/3/11
6/6/116/9/11
6/13/116/16/11
6/20/116/23/11
6/27/116/30/11
7/4/11
date
-100
0
100
200
300
400
500
600
700
800
INCREMENTO DELLE RESE PRODUTTIVEa) - aumento delle potenzialità intrinseche
b) - massimizzazione delle condizioni ambientali e c olturalic) - riduzione delle perdite produttive
3a parte: RISULTATI E SVILUPPI
RICHIESTE PRODUTTIVE E RISPOSTE SPERIMENTALI
MIGLIORAMENTO GENETICOa) - selezione per tratti quali-quantitativi
b) – rusticità e cicli vegeto-produttivic) – resistenze ai parassiti, alle manipolazioni, ecc .
QUALITA’ DEL FRUTTOa) – valorizzazione delle proprietà organolettichec) – sfruttamento delle
caratteristiche fisiche (texture)
INTERAZIONE PIANTA-AMBIENTEb) – manipolazione dei
cicli/ritmi di crescitac) – resistenze interspecifiche
RIDUZIONE DEI COSTI DI PRODUZIONEa) – velocizzazione delle operazioni colturali e auto mazione
b) – adattabilità a conservazione e trasporto (shelf-l ife)
3a parte: RISULTATI E SVILUPPI
RICHIESTE PRODUTTIVE E RISPOSTE SPERIMENTALI
MIGLIORAMENTO GENETICO
- Selezione per tratti d’interesse
QUALITA’ DEL FRUTTOaspetti chimici
aspetti fisici
Rivisitazione delle strategie organizzativo-commerc iali ?