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Esperienze: L'Intarsio a Buio Scritto da Mastro Santi Fonte: Mastro Santi Del Sere restauratore in Anghiari *** Esperienze: Tecnica dell'intarsio a Buio Come esempio per questa tecnica eseguirò delle tarsie riquadrate da nastrini, nei fianchi e nel piano, su di un cassettone tipico dell'area tosco-umbra del periodo che è tra la fine del settecento ai primi dell' ottocento. Fra i vari disegni che ho accantonato e rilevato fino adesso ho scelto due tipi di soggetto; il primo è un a Il secondo rappresenta un cavallo circondato da foglie, che intarsierò nei fianchi del cassettone. Sarà op Occorrente per lo svolgimento del lavoro. Listre di acero di spessore di 3 mm. Nastrini composti di acero e bois de rose (reperibili in commercio di larghezza di 12 mm) 1 / 20

Esperienze: L'Intarsio a Buio - Restauro Arte e Antiquariato · quale mi darà un contrasto cromatico con il colore ... che mi serviranno per filettare le parti ... dallo zero per

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Esperienze: L'Intarsio a Buio

Scritto da Mastro Santi

Fonte: Mastro Santi Del Sere restauratore in Anghiari

*** Esperienze: Tecnica dell'intarsio a Buio

Come esempio per questa tecnica eseguirò delle tarsie riquadrate da nastrini, nei fianchi e nelpiano, su di un cassettone tipico dell'area tosco-umbra del periodo che è tra la fine delsettecento ai primi dell' ottocento.

Fra i vari disegni che ho accantonato e rilevato fino adesso ho scelto due tipi di soggetto; il primo è un angelo che suona uno strumento a fiato racchiuso da motivi floreali, ripreso da un disegno di Cherubino Alberti, pittore rinascimentale nativo di Sansepolcro, che verrà incassato nel piano del cassettone Il secondo rappresenta un cavallo circondato da foglie, che intarsierò nei fianchi del cassettone. Sarà opportuno prevedere in fase di progetto alle ombreggiature, scegliendo una ipotetica direzione luminosa. Chiaramente le ombre dovranno essere studiate in modo da dare un aspetto tridimensionale alle tarsie. Occorrente per lo svolgimento del lavoro. Listre di acero di spessore di 3 mm.Nastrini composti di acero e bois de rose (reperibili in commercio di larghezza di 12 mm)

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La giustificazione a riguardo dello spessore di almeno 3mm delle listre per le tarsie daincrostare riguarda il rispetto della tipologia del mobile che si rifà allo stile Luigi XVI inquantovenivano usati solamente questi spessori. 

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Svolgimento dei procedimenti

Come prima operazione taglierò le listre di acero, che è un legno chiaro di colore bianco, ilquale mi darà un contrasto cromatico con il colore marrone del legno di noce, con cui è statocostruito il cassettone.Con le listre di acero preparerò, oltre ha il legno che mi occorre per le tarsie dell'angelo e delcavallo, dei filetti di mm.1.5 di larghezza, che mi serviranno per filettare le parti rotonde e i tralciche racchiudono l'incrostazioni.

Come si ottengono i filetti.

Il sistema, il più veloce, consiste di tagliare le listre con la sega circolare a disco, la quale mipermette, impostando la guida alla misura voluta, di ottenere spessori tutti uguali; La tecnica più arcaica è quella di tagliare la listra con la sega a nastro, ottenendo dei filetti,chiaramente irregolari, che vengono rifilati con il pialluzzo fino allo spessore desiderato. Sicuramente quest'ultimo metodo mi darà un risultato più approssimativo dei precedenti, madarà un riuscita più naturale al lavoro dandogli quelle incertezze che sono tipiche del lavorofatto manualmente.Per ciò quello che riguarda il nastrino composto detto anche maccherone costituito da acero ebois de rose, se vorremo costruirlo da noi, rimando al capitolo (Nastrini maccheroni e filetti)dedicato a questa decorazione, dove sono state trattate tutte le varie fasi di lavorazione perottenere questo tipo di motivo.

Preparazione delle tarsie per il taglio .

L operazione di preparazione per il taglio delle tarsie, consiste nell'incollare i disegni ricavati dalcartone nelle listre. Sarà opportuno incollare e fare più fotocopie del cartone, perché ciserviranno da riferimento per ricomporre le tarsie dopo il taglio. Per quanto riguarda il cavallo,che è il motivo della tarsia dei fianchi, suggerisco di sovrapporre e fermare fra loro, due listre diacero, ottenendo due intarsi logicamente uguali, con un solo taglio

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Se noi dovremo incrostare un cassettone di legno chiaro è bene usare delle listre o dellefilettature di legno più scure, che si differenzino per colore, al legno di fondo altrimenti nonavremo il contrasto cromatico.

Il seghetto manuale ad archetto con la tavoletta adibita da supporto per il taglio a traforo Il taglio con il traforo elettrico della tarsia.

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Il taglio della tarsia si può effettuare sia con un traforo elettrico o manuale, oppure come nellatradizione francese con il cavalletto da intarsiatore.Sicuramente tagliare le tarsie con il traforo elettrico è il sistema più facile.Se non possediamo un traforo elettrico o un cavalletto da intarsiatore, possiamo tranquillamenteadoperare il seghetto a traforo manuale, basta rispettare qualche suggerimento:dovremo stare attenti a rimanere sempre perpendicolari al piano di lavoro e a non tagliaregrossi spessori di listra.Sarà opportuno lubrificare nel corso della operazione di taglio la seghetta con della cera dicandela, o della paraffina. Osservando questi consigli non staremo a cambiare continuamente la seghetta del traforo cheinevitabilmente si romperà per l'eccessivo attrito e relativo surriscaldamento della lama.Prima di tagliare la tarsia dovremo scegliere il tipo di seghetta da adoperare.Ci sono varie gradazioni e tipi di seghette per traforo, queste si dividono da numeri che partonodallo zero per le più sottili al numero dodici per quelle più grosse. Dato che mi serve solamentela figura e devo scartare il contorno di essa, userò una seghetta di media grandezza la n° 5 chemi consente di avere un taglio abbastanza sottile e tagliare il disegno con più velocità rispettoad una lama di gradazione più piccola.

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*** L' operazione di ricomposizione delle tessere della tarsia.

Fatto il taglio con il traforo del disegno prestabilito, passerò a ricomporre le tessere sopra unacopia del disegno. Le tessere saranno tenute insieme con dello scotch. Per questa operazione userò per aiutarmiun punteruolo ben appuntito, con il quale infilzerò superficialmente le tessere per riportarlesopra il disegno.

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Ricomposizione delle tessere della tarsia Ricomposizione e incollaggio delle tessere ombreggiate.

Ultimata la ricostruzione, valorizzerò la tarsia con la tecnica dell'ombreggiatura.

Nei tempi passati per tenere uniti i vari pezzi si incollava su della carta velina le varie tesserecon della colla a caldo.

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Se vorremo utilizzare questa tecnica, sarà opportuno incollare la carta sulla parte che sarà avista a fine lavoro, perché a incollaggio avvenuto si potrà togliere con facilità, sia con lacartavetra o usando dell'acqua tiepida che mi farà rinvenire la colla.

Per ricomporre la tarsia, uso una mia tecnica particolare, che consiste nell'incollare le tessereuna ad una tenendole unite per pochi secondi insieme appoggiandole su di un piano di formica,dove la colla non attacchi. A incollaggio avvenuto rimuoverò la tarsia con l'aiuto di una spatolaaffilata. Questo sistema mi permette di ottenere, la tarsia pulita, senza il fastidio della carta che micoprirebbe i contorni di essa eliminando anche il problema di togliere questa a incollaggioultimato. La tecnica descritta è adatta per listre di almeno 2mm. di spessore, non certo per leimpiallacciature. Operazione analoga ma sicuramente più appropriata, consiste nell'incollare ricomponendo latarsia in un piano di vetro, dove si potrà riscontrare la posizione delle tessere nel disegno postosotto il vetro

Incasso della tarsia.

Finito di preparare le tarsie mi resta soltanto di inserirle incassandole nel piano e nei fianchi del mobile.Le tecniche che comunemente adotto, per portare le tessere della tarsia nel piano dovevogliamo incassarla, sono due.Per convenienza chiamerò metodo scolastico e sistema con i punti di riferimento le duetecniche che andrò a descrivere.

Tecnica scolastica

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Consiste nell'incollare sul piano il disegno della tarsia da incassare. Passeremo ad intaccare i contorni del disegno sul piano con gli scarpelli e le sgorbie, procedendo a togliere la parte interna dove verrà incassato l'intarsio .L operazione successiva riguarda il taglio della tarsia, riprendendo la forma dello scasso con della carta lucida. Le tessere ottenute devono essere fedeli sia allo scasso e al motivo da copiare. Infatti questo sistema è adatto per copie filologiche o per reintegrazioni di restauro inquanto devono rispettare precisamente la tarsia riedita o la parte reintegrata.

Il distacco della tarsia dal piano di formica tramite la spatola affilata

I punti di riferimento

La prima operazione riguarda il taglio del disegno incollato su una listra, ricavando le tessere che compongono l'intarsio da incassare.Si prende il lucido del disegno e lo mettiamo dove verrà incassata la tarsia; con la carta carbonetracceremo dei punti di riferimento, che ci serviranno per riportare le tessere nella giustaposizione.Passeremo a posizionare le tessere, che compongono la tarsia e ripassare i contorni con unlapis ben appuntito.Questo sistema potrà risolvere le probabili imperfezioni che si sono avute durante il taglio con iltraforo. L importante è di non stravolgere completamente il motivo del disegno, limitandosi amodificare piccole variazioni, se no sarà opportuno ritagliare le tessere.In tutti due i sistemi menzionati dovremo stare sempre attenti a non incidere il segno deldisegno, stando sempre all'interno di questo e a rispettare lo spessore delle tessere che devecorrispondere alla profondità dello scasso.Per far si che l'operazione della intaccatura dia buoni risultati è opportuno arrotare i ferri inmodo che abbiano una scarpa molto lunga e non tozza, con questo sistema l'utensile entreràpiù in profondità e si otterrà un taglio più netto, permettendomi di arrivare più vicino possibile alsegno tracciato.

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Il calco del disegno con l'utilizzo della carta carbone per tracciare i punti di riferimento. Posizionato le tessere nei punti di riferimento passiamo a disegnare i contorni dell'intarsio.

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L intaccatura del piano con le sgorbie Per togliere la parte interna dell'intaccatura potremo avvalerci anche della fresatrice che ci daràuna profondità precisa allo spessore della tarsia da incassare; è bene l'imitarne l'uso solamenteper togliere delle parti molto ampie e ricorrere agli utensili manuali per le parti più piccole.Per glispazzi più angusti è bene adoperare gli utensili tradizionali per avere la massima precisione. Senon abbiamo la fresatrice, per ottenere un alloggio piano per le tessere, dovremo cavare laparte interna solamente con gli scarpelli Se la tarsia non entra nell'incasso dovrà essereritoccata con le sgorbie e gli scarpelli fino all'inserimento.(foto sopra). Fonte: Mastro Santi Del Sere restauratore in Anghiari *** Incollaggio della tarsia.

Scavato l'alloggio per la tarsia, proviamo ad inserirla e se combacia perfettamente,provvederemo ad incollarla incassandola con forza, adoperando una tavoletta di legno piana,che mi farà da tramite, tra la percussione del martello e la tessera. Questo sistema ovvierà alproblema di ammaccare le tessere e a tenerle al liscio del piano.

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Inserimento di una tessera, tramite una tavoletta piana L' uso delle punte a spillo per tenere ferma la tessera venuta lenta nella sede. Sistemi per rimediare ad eventuali errori.

L intarsio a buio non permette errori ma se avvenissero dovremmo trovare il modo perrimediarli. l'errore più comune è l'errata incisione del legno, causata dall'intaccatura fuori dailimiti del disegno, con il relativo allentamento delle tessere che andremo ad inserire nella sede.Può succedere anche di scavare più del necessario la parte dove dovremo incassare la tesseracon il rispettivo sprofondamento di questa nel piano. Come supplire a questi inconvenienti. Sesbagliamo ad intaccare i contorni del disegno, i rimedi sono:rifare la tessera riprendendo la sagoma dello scasso, questa soluzione può essere praticata sela nuova tessera che dovremo inserire non stravolgerà il motivo del disegno principale.Se l'allentamento della tessera sarà irrilevante potremo usare delle punte a spillo (piccoli chiodifinissimi) che inseriremo tra la tessera e l'intaccatura, ripiegandoli su di essa, stando attenti adnon intaccare la tarsia, o peggio a inchiodarla.Altro errore comune è quello di scavare il piano più dello spessore della tessera. Per supplire aquesto inconveniente potremo usare un composto di colla e segatura finissima mischiata fra diloro ottenendo uno stucco che mi potrà ricostruire il legno mancante tra il piano e la tessera.

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La smussatura degli angoli dei filetti con il pialletto. Inserimento del filetto nella curvatura.

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Sarà opportuno pressare il filetto con il martello.

L' uso del tondino arroventato per curvare il filetto inumidito

Inserimento della filettatura

Dopo aver inserito la tarsia centrale passeremo ad inserire il filetto e i tralci delle foglie, cheracchiudono l'intarsio.L inserimento del filetto, dovrà essere effettuato lentamente, con molta calma, con il martellodando tempo al filetto di prendere la forma curva. Dove abbiamo delle curve molto strette, sarà opportuno preparare prima dell'inserimento ilfiletto avvolgendolo in un tondino di ferro rovente, per dargli la forma curva. Altro suggerimentoconsiste nello smussare gli angoli dei filetti con il pialletto per facilitarne l'inserimentonell'incasso del piano. Se il filetto non ricoprirà tutta la lunghezza dell'incisione aggiungeremo un altro filettoincastrandolo con un taglio a 45° l'uno con l'altro.

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*** L' inserimento del maccherone.

La descrizione successiva riguarda l'incrostazione del maccherone Il maccherone ha la funzione decorativa di riquadrare il cassettone.

Le misure della larghezza di questa decorazione potrà avere diverse dimensioni, saràopportuno scegliere il tipo di nastrino appropriato rispettando la tipologia del mobile dove verràincassato.

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Intaccatura il piano Sgrossatura dell'interno Ricercando sui tipi di mobili originali dell'epoca del cassettone preso da campione, la scelta, chemi è sembrata più idonea per il modello del manufatto è un nastrino composto da legni di aceroe bois de rose e avrà una larghezza complessiva di cm.1,2 .Come prima operazione formerò il blocco di legni costituito da due listre di acero di 2 mm, cheracchiudono al loro interno il legno di rosa che avrà una larghezza di 8 mm. Ad incollaggioavvenuto provvedrò a tagliare il blocco a listre di 2,5 mm di spessore, realizzando i maccheronida incrostare nel piano. Misure del blocco da comporre:

N° 2 listre di acero; 2 mm di spessore, 10 cm di altezza, lunghezza 50 cm.Bois de rose; 8 mm di spessore, 10 cm di altezza, lunghezza 50 cm.

L' incasso

L inserimento di questa decorazione, si può fare in due modi, manualmente adoperando gliscarpelli o con l'ausilio della fresatrice, che con l'apposita guida mi terrà la distanza sempreuguale nel procedimento della lavorazione.Certamente usando una buona fresatrice faremo molto prima, e se usata in maniera corretta,otterremo una precisione che con il sistema tradizionale lascerà sicuramente delle imperfezioni.

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Inserimento

Tagliati i nastrini a misura, li inserirò nella sede con il martello, aiutandomi con un pezzo dilegno piano che mi consentirà di non ammaccarli e allo stesso tempo di tenere al liscio delpiano il maccherone. La congiunzione dei maccheroni negli angoli dovrà essere eseguita conun taglio a 45 gradi

Il sistema tradizionale per ripulire la parte interna, si divide in tre fasi;

1)  Intaccatura il piano.2) Sgrossatura dell'interno dell'intaccatura con uno scarpello di dimensioni grandi;3) rifinitura che dovrà essere effettuata con uno scarpello di larghezza appropriata per pulire laparte interna dello scasso.

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rifinitura Incasso con la fresatrice L' incasso con la fresatrice.

Il sistema che si usa correntemente per fare questo tipo di lavoro, è l'applicazione dellafresatrice. L uso di queta macchina, ci facilita molto questa operazione, l'importante è avere unafresa che abbia lo stesso taglio della larghezza del nastrino e di stare attenti a tenere in guida lamacchina.

Ripulitura della tarsia

A incollaggio ultimato, si passa a ripulire la tarsia. I sistemi generalmente sono due, e sidifferenziano dall'uso degli utensili manuale o meccanici.

Gli utensili manuali adoperati per questa operazione sono normalmente il pialletto di dimensionipiccole e lo scarpello.I mezzi meccanici comunemente utilizzati sono, i vari tipi di scartatrici.

Sarà opportuno usare la scartatrice su lavori nuovi e non su restauri per non scartare anche lapatina originale antica.

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La tecnica manuale

La prima operazione è la ripulitura del filetto, che potrà essere effettuata con lo scarpello, o conil pialletto.Uso generalmente lo scarpello, perché questo utensile mi permette di accorgermiimmediatamente se ripulisco il legno per il senso giusto della venatura, senza correre il rischiodi divellere la parte intarsiata.Usando il pialletto, non avremo la sensibilità che ci avviserà di andare contro venatura, ma cene accorgeremo sicuramente, dopo il passaggio della pialla sopra di esso, sperando di non averrimosso il filetto. L operazione successiva è la ripulitura della tarsia centraleSe abbiamo molta maestria possiamo piallarla con il pialletto, stando sempre attenti al sensodella venatura.Un suggerimento per ovviare al problema della rimozione della tarsia, consiste nel piallare illegno di traverso alla venatura. Importantissimo per la riuscita di questa operazione è l'affilaturadell'utensile che deve tagliare come un rasoio.

La ripulitura del filetto, utilizzando lo scarpello, ci permette, di accorgendosi immediatamente se operiamo contro venatura.

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Uso del pialletto per ripulire la tarsia centrale.

La ripulitura finale perfetta, si ottiene usando la rasiera. Questo utensile permette di ottenere un piano liscio, toglie i solchi che abbiamo creato inevitabilmente con il pialletto o con la cartavetra. La rasiera va usata ben affilata, inumidendo la tarsia con una spugna. Per ottenere una superficie ben levigata, si può usare del vetro rotto, in maniera tale da avere una parte convessa tagliente. Questo sistema direi abbastanza pericoloso, ed è indicato se si vuole invecchiare la tarsia.

Impiego della rasiera per ottenere una tarsia perfettamente levigata

   Come ultima operazione questo tipo di tarsia per essere completata dovrà essere incisa, condei piccoli scarpelli e sgorbie per ottenere i particolari dei capelli e degli occhi, che non sipossono ottenere con il seghetto a traforo. Per quanto concerne la finitura del mobile, nelcapitolo dedicato ai materiali troveremo le informazioni necessarie per le operazioni dellastuccatura e lucidatura del manufatto.

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L' operazione dell'incisione della tarsia, tramite scarpelli e sgorbie La stuccatura dell' incisione

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