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EURAC Energia Rinnovabile
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Energie Rinnovabiliin Alto Adige
Energie Rinnovabiliin Alto Adige
Informazioni editoriali
Edito da: TIS innovation park – Area Energia & Ambiente e Eurac Research – Istituto per le Energie Rinnovabili
Autori: Hannes Reichhalter, Alvise Bozzo, Stefano Dal Savio, Sepp Walder, Monica Sparer Area Energia & Ambiente TIS innovation park Via Siemens 19, 39100 Bolzano
Grafica e layout: mediamacs concept design
Stampa: Printeam Bolzano
Pubblicazione: Settembre 2010
Ringraziamenti: Dipartimento all’urbanistica, ambiente ed energia, Ufficio Risparmio Energetico e i gestori dei diversi
impianti per la trasmissione dei dati
Premessa ........................................................................ 2
Introduzione .................................................................. 5
Le energie rinnovabili e l’Alto Adige .......................... 7 Energie rinnovabili ................................................. 7 La Provincia di Bolzano ......................................... 7 Principali tappe della politica energetica dell’Alto Adige ..................................... 9 enertour – Alto Adige | energia da esplorare ....... 9
Idroelettrico ................................................................. 10Biomassa legnosa ....................................................... 12Biogas ...................................................................... 16Fotovoltaico ................................................................. 18Solare termico ............................................................. 20Eolico ...................................................................... 22Geotermico .................................................................. 24
Produzione energetica in Alto Adige ........................ 26
Consumo energetico in Alto Adige ........................... 28
Obiettivi e prospettive ................................................ 31
Bibliografia ................................................................... 32
Indice
1
Premessa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
La campagna SEE (Sustainable Energy for Euro-pe) è un’iniziativa della Commissione Europea a soste-gno della promozione delle fonti di energia rinnovabi-le, dell’efficienza energetica, del risparmio energetico e, in generale, di un uso razionale dell’energia. Essa rap-presenta un valido contributo al raggiungimento de-gli ambiziosi obiettivi posti dall’Unione Europea per il 2020. In Italia, la Campagna SEE è coordinata dal Mini-stero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (www.campagnaSEEitalia.it) ed ha già all’attivo oltre 130 partnership sul territorio nazionale.
Tra queste la collaborazione strategica attivata con la Provincia di Bolzano, il TIS innovation park e l’Eurac ha l’obiettivo di promuovere e diffondere, a li-vello nazionale ed europeo, le molteplici iniziative con-dotte sul territorio altoatesino nell’ambito della soste-nibilità energetica ed ambientale. La presente brochu-re riassume l’attuale situazione in tema di produzione energetica in Alto Adige, illustrando in quale misura e attraverso quali tecnologie vengano già oggi valorizza-te le risorse rinnovabili.
Dr. Corrado CliniDirettore generale – Ministero dell’Ambiente e
della Tutela del Territorio e del Mare
2
Premessa degli assessorati competenti
Da anni la politica altoatesina è attiva nella valo-rizzazione delle fonti energetiche rinnovabili. L’ener-gia rinnovabile costituisce, assieme all’uso razionale dell’energia e all’aumento dell’efficienza energetica, il terzo caposaldo per una politica energetica e am-bientale sostenibile. Obiettivo dei nostri sforzi è una sempre maggiore indipendenza dai combustibili fossi-li, quali gas e petrolio. Tale obiettivo, tuttavia, non può essere raggiunto senza il coinvolgimento dell’intera collettività, dai comuni, alle imprese, al singolo citta-dino, ciascuno nei rispettivi ruoli. In questo senso la responsabilità individuale nei riguardi dell’ambiente e la consapevolezza che l’energia sia un bene prezioso, per nulla scontato né tantomeno illimitato, può fare veramente la differenza.
Il settore dell’energia – in particolare quello del-le energie rinnovabili – è in continua evoluzione. Per poter assumere un ruolo attivo in quest’evoluzione, è fondamentale poter contare sulla ricerca applicativa e sulla costante collaborazione tra mondo della ricer-ca e mondo dell’industria. Questi presupposti vengono soddisfatti in Alto Adige già da diversi anni e gli eleva-ti livelli di competenza raggiunti dalle aziende locali danno un contributo decisivo allo sviluppo sostenibile della nostra Provincia.
La presente brochure, che fotografa l’attuale si-tuazione energetica dell’Alto Adige, è stata realizzata nell’ambito del progetto SEE (Sustainable Energy for Europe). Il suo scopo è di sensibilizzare tanto l’opinio-ne pubblica quanto i decisori politici riguardo ai van-taggi derivanti dall’utilizzo delle fonti energetiche rin-novabili. Le diverse tecnologie vengono illustrate attra-verso impianti già realizzati sul territorio altoatesino e che possono essere visitati nel contesto delle visite guidate enertour®.
Vi auguriamo una lettura interessante e ricca di nuove informazioni!
Foto
: Kua
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Dr. Michl LaimerAssessore all’urbanistica, ambiente ed energia
Dr. Sabina Kasslatter MurAssessora alla formazione
e cultura tedesca
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AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL
PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE
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Nel corso degli ultimi anni il tema dell’energia è divetato di scottante attualità, a livello sia locale che internazionale. La crescente fame di energia dei paesi industrializzati e dei paesi in via di sviluppo sta por-tando ad un costante aumento delle emissioni di gas climaalteranti, tanto da rendere concreto il rischio di giungere ad un livello di inquinamento non più rever-sibile.
Lo sfruttamento energetico, iniziato nel 19. secolo con la combustione del carbone e proseguito da allo-ra con il ricorso anche ad altre fonti fossili (petrolio e metano), ha reso possibile, in un tempo relativamente breve, lo sviluppo della società occidentale come ora la conosciamo, con i suoi elevati standard qualitativi. Se da un lato questo merito non può essere negato alle fonti fossili, dall’altro si devono riconoscere i loro gros-si limiti, come il fatto di rappresentare un sistema di approvvigionamento non sostenibile, per di più con-nesso all’emissione di gas ad effetto serra.
Due strumenti efficaci nella lotta contro l’esauri-mento delle risorse energetiche del pianeta ed i cam-biamenti climatici sono il risparmio energetico ed il ricorso alle energie rinnovabili. Un passo decisivo in questa direzione è stato operato a livello europeo con l’emanazione di linee guida, per la promozione di in-
Introduzione
terventi in questo settore. In particolare, attraverso il piano 20-20-20, l’Unione Europea si è posta l’ambizio-so obiettivo, entro il 2020, di ridurre del 20% le emissio-ni di gas ad effetto serra, di aumentare nel contempo del 20% l’efficienza energetica e di aumentare il con-tributo delle fonti energetiche rinnovabili fino al 20%.
In Alto Adige, si opera con successo già da molti anni in questi settori. Le esperienze nell’ambito dell’e-dilizia a basso consumo energetico, con l’introduzio-ne del sistema di certificazione Casaclima, hanno reso l’Alto Adige un punto di riferimento a livello nazionale. Anche nel settore delle energie rinnovabili la Provin-cia di Bolzano può oramai vantare un grande patrimo-nio di impianti ed esperienze. Questa brochure vuole appunto presentare una panoramica sul mondo delle energie rinnovabili in Alto Adige, riassumendo i dati di produzione delle diverse tecnologie e confrontandoli con quanto realizzato a livello nazionale ed europeo.
I dati di produzione si riferiscono per l’idroelet-trico, biomassa legnosa, biogas e fotovoltaico all’anno 2009, mentre per il solare termico, eolico e geotermia all’anno 2008. Al termine di ciascuna fonte energetica rinnovabile vengono mostrati degli esempi concreti di impianti realizzati in Provincia e visitabili nel contesto delle visite guidate enertour®.
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Energie rinnovabili
Le energie rinnovabili sono forme di energia che si rigenerano in tempi compatibili con la scala dei tempi umani e che pertanto, a differenza delle fonti fossili, consentono un approvvigionamento energetico soste-nibile.
Le energie rinnovabili sono uno strumento molto efficace nella lotta contro i cambiamenti climatici in quanto il loro impiego non contribuisce all’aumento delle concentrazioni di gas climaalteranti in atmosfe-ra. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dalla loro distribuzione relativamente omogenea sulla superficie terrestre, seppur con diverse intensità e sotto diverse forme. Da ciò deriva un potenziale energetico disponi-bile tanto per i paesi industrializzati, quanto per quelli in via di sviluppo. Attraverso la valorizzazione energe-tica delle risorse locali, si può quindi diminuire la di-pendenza dai combustibili fossili e dal monopolio in-staurato dalle nazioni esportatrici di petrolio.
Tuttavia, nonostante il grande potenziale teorico delle fonti rinnovabili, il loro impiego risulta essere ancora svantaggioso, dal punto di vista economico, ri-spetto alla produzione di calore ed elettricità median-te fonti tradizionali. Il settore è, per certi versi, ancora agli esordi e richiede l’intervento della mano pubbli-ca per potersi affermare con successo in una determi-nata realtà territoriale. Ci si aspetta, tuttavia, che in pochi anni le energie rinnovabili superino questa fase iniziale, per dare vita ad un mercato energetico con-correnziale a quello delle fonti tradizionali.
Le energie rinnovabili e l’Alto Adige
Da questo punto di vista, l’esperienza altoatesina dimostra come gli investimenti pubblici in questo set-tore siano giustificati. Da una parte, infatti, si diminu-isce la dipendenza energetica dall’esterno, dall’altra si tutela l’ambiente in maniera più efficace, favoren-do inoltre la nascita di nuove aziende locali ad elevata specializzazione.
La Provincia di Bolzano
L’Alto Adige è la provincia d’Italia situata più a Nord, ha un’estensione di 7.400 km² ed una popolazio-ne di poco più di 500.000 abitanti.
Il clima è di tipo continentale, con una media di 300 giorni di sole all’anno, che garantiscono un buon potenziale dal punto di vista dell’energia solare.
Il 42% del territorio provinciale è ricoperto da bo-sco, una risorsa importante non solo per la locale indu-stria di lavorazione del legno, ma anche per il settore energetico (teleriscaldamento). La conformazione oro-grafica del territorio garantisce un elevato potenziale idroelettrico, che viene sfruttato già da molto tempo nei numerosi impianti idroelettrici della Provincia.
Di contro, il potenziale eolico dell’Alto Adige è piuttosto scarso: i valori medi della velocità del vento variano da 1-2 m/s nelle valli a 5-7 m/s sulle montagne.
FiG.: irraggiamento solare annuo in Alto Adige
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Principali tappe della politica energetica dell’ Alto Adige
In Alto Adige l’importanza delle fonti energetiche rinnovabili è stata da tempo riconosciuta anche dalla stessa classe politica, che ne ha incentivato l’utilizzo in modo deciso ed efficace. Tra il 1983 – anno di inizio degli incentivi per interventi di risparmio energetico
– ed il 2009 la Provincia ha gestito complessivamente 56.600 richieste di contributo ed erogato circa 500 mi-lioni di euro. In anticipo rispetto ai meccanismi di in-centivazione nazionali, sono stati incentivati, con con-tributi fino al 30% dei costi di realizzazione, interventi per l’isolamento termico, il recupero di calore e l’am-modernamento degli impianti di riscaldamento, ma anche per l’installazione di pompe di calore, impianti solari, caldaie a pellet o cippato, o per la realizzazio-ne di impianti a biogas e centrali di teleriscaldamento.
Risultato di tale volontà politica è stata la nasci-ta di un vero e proprio mercato locale, capace di dare lavoro ad un elevato numero di imprese e di stimolare investimenti per 1,61 miliardi di euro.
Il badget annuale per i programmi di incentiva-
Nell’ambito delle escursioni enertour® è possi-bile visitare tutto l’anno oltre 150 siti tra edifici Ca-saClima, impianti per la produzione di energia e in-novativi sistemi energetici comunali in Alto Adige. Scopo di enertour è di mostrare attraverso esempi concreti nuove soluzioni per l’utilizzo delle fonti rin-novabili e di illustrare come vengano progettati e co-struiti edifici a basso consumo energetico CasaClima. Inoltre si possono scoprire sistemi energetici comu-nali, che grazie alla combinazione di iniziative po-litico-economiche e soluzioni tecniche si distinguo-no per la loro sostenibilità. Le visite guidate vengono effettuate personalmente dai progettisti, dai gesto-
zioni è salito costantemente negli ultimi anni, fino al valore di 32 milioni di € per il 2008. Ciò significa che la Provincia ha messo a disposizione più di 6.300 € ogni 100 abitanti per interventi in questo settore.
La grande importanza riconosciuta al comparto delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e della tutela ambientale è sottolineata dalla presenza di un gran numero di istituzioni e progetti, coordinati della Provincia. Tra questi si annoverano: l’Agenzia Ca-saClima, l’Ufficio per il Risparmio Energetico, la socie-tà energetica SEL, assieme ad altri centri che promuo-vono l’innovazione e la ricerca nel settore, quali l’Area Energia & Ambiente del TIS innovation park e l’Istituto per le Energie Rinnovabili dell’EURAC.
Grazie all’azione politica e grazie anche alla buo-na disponibilità di risorse oggi vengono valorizzate tut-te le tipologie di fonti rinnovabili presenti in Alto Adige. Per il loro sfruttamento sono impiegate diverse tecno-logie, che saranno descritte nei capitoli successivi for-nendo anche i rispettivi dati di produzione energetica.
ri degli impianti e dai decisori politici. Le escursio-ni sono destinate a imprenditori, collaboratori del-le amministrazioni pubbliche, tecnici, gruppi di stu-denti e tutti i cittadini interessati all’attuale sviluppo del settore energetico.
Enertour è una delle iniziative dell’Area Energia & Ambiente del TIS innovation park, il parco dell’in-novazione della Provincia Autonoma di Bolzano. Dal 2007 enertour fa parte della Campagna Energia So-stenibile per l’Europa (SEE), coordinata a livello na-zionale dal Ministero per l’Ambiente. Per maggiori informazioni: www.enertour.bz.it
Alto Adige | energia da esplorare
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La tecnologia idroelettrica si basa sullo sfruttamento
dell’energia potenziale dell’acqua per la produzione elettrica.
L’acqua viene fatta confluire, attraverso condotte di derivazione,
in turbine, la cui rotazione alimenta un generatore che produce
l’energia elettrica.
La conformazione montuosa dell’Alto Adige è stata sfrut-
tata per scopi idroelettrici fin dalla fine dell’800 e da allora il
potenziale del comparto è stato sviluppato costantemente.
Idroelettrico
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Dati e fatti in Alto Adige
Le 930 centrali idroelettriche dell’Alto Adige pro-ducono annualmente circa 5.600 GWh di energia, circa il doppio del fabbisogno elettrico della Provincia.
La maggior parte degli impianti è tuttavia di pic-cole dimensioni, con potenze inferiori ai 220 kW, e con-tribuisce per meno del 3% alla produzione totale.
La maggior parte dell’energia prodotta (86%) deri-va dai 30 impianti di grande taglia.
Si ritiene che attraverso l’attuale parco impianti venga sfruttata buona parte del potenziale idroelettri-co dell’Alto Adige. Pertanto in un futuro gli interven-ti in questo settore saranno finalizzati principalmente all’ammodernamento o potenziamento degli impianti esistenti piuttosto che alla realizzazione di nuove cen-trali. Solamente nel settore del mini idroelettrico esi-ste ancora un certo potenziale di sviluppo.
Confronto con l’Italia e l’Unione Europea
Rispetto all’Italia e all’Europa il settore idroelettri-co altoatesino si posiziona molto bene. Con una poten-za idroelettrica installata al 2008 di circa 1720 Watt per abitante l’Alto Adige si colloca infatti ben al di sopra della media sia europea che italiana.
tAb.: Suddivisione degli impianti idroelettrici in classi di potenza con indicazione della potenza installata, dell’energia annualmente prodotta e della nume-rosità per classe - 2009
Suddivisione per taglia im-pianto [MW]
Potenza installata
[MW]
Energia prodotta
[GWh]
Numero di
impianti
P < 0,22 23 164 784
0,22 < P < 3 96 612 116
P > 3 752 5.019 30
TOT 871 5.795 930
200
00 EU italia
293
1720
365
Alto Adige
400
800
FiG.: Confronto della potenza idroelettrica installata pro-capite - 2008
1000
1200
1400
1600
1800
Impianto idroelettrico di San Leonardo in Passiria
Iscrizione
visita guidata:
TIS innovation park
www.enertour.bz.it
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ss G
mbH
[Wat
t/ab
.]
Gestore: Enerpass
Dislivello nominale: 260 m
bacino idrografico: 180 km²
Potenza installata: 2 generatori da 16,5 MVA
Produzione annua di energia elettrica: circa 100 milioni kWh
turbina: Pelton verticale 6 ugelli
Particolarità: sfruttamento non invasivo ed ecologicamente soste-
nibile dell’energia idroelettrica del torrente Passirio.
11
La legna appartiene più in generale alla categoria delle
biomasse. L’energia solare in essa immagazzinata può essere
liberata mediante opportune tecnologie e sfruttata per la pro-
duzione di energia elettrica e termica.
L’Alto Adige ha sviluppato negli ultimi anni importan-
ti esperienze in questo comparto dei rinnovabili, valorizzando
energeticamente biomasse di diversi tipi in differenti tipologie
di impianti. La legna, in particolare, rappresenta per importan-
za la seconda fonte energetica della Provincia dopo l’idroelet-
trico.
Biomassa legnosa
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ar d
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iz
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tAb.: Produzione energetica degli impianti di teleriscaldamento – 2009
Produzione termica
Produzione elettrca
Numero impianti di teleriscaldamento
66 16
Potenza installata [MW]
236 7(solo moduli ORC)
Energia prodotta [GWh]
693 77,4
Gestore: Teleriscaldamento Termo-Elettrico Dobbiaco - San Candido
Potenza termica: 20 MW
Potenza elettrica: 1,5 MW
Lunghezza rete: 87 km
Numero utenze allacciate: circa 1.200
Combustibile: cippato di larice e abete
impianti: 3 Caldaie a biomassa, 3 Impianti a condensazione,
1 modulo ORC (Organic-Rankine-Cycle)
Particolarità: primo impianto di teleriscaldamento d’Europa
“aperto al pubblico”, con percorso informativo.
Iscrizione
visita guidata:
TIS innovation park
www.enertour.bz.it
Impianti di teleriscaldamento
Nelle centrali di teleriscaldamento avviene la com-bustione della legna o del cippato per mezzo di grandi caldaie. Il calore così generato viene immesso in lun-ghe reti di teleriscaldamento e trasportato direttamen-te alle abitazioni. In alcuni impianti una parte del calo-re generato viene sfruttato per produrre anche energia elettrica.
La costruzione di impianti di teleriscaldamento, in-cominciata in Alto Adige negli ultimi 20 anni, si rivela un vantaggio tanto per l’ambiente quanto per le tasche dei cittadini. Attraverso la sostituzione di singole calda-
Dati e fatti in Alto Adige
Dal 1993 ad oggi sono stati realizzati in totale 66 impianti di teleriscaldamento. La potenza termi-ca complessivamente installata nel 2009 ammontava a 236 MW con una produzione di 693 GWh di calore, corrispondente a circa il 13% del fabbisogno termico dell’Alto Adige. Attraverso reti di teleriscaldamento con una lunghezza complessiva di 715 km sono stati ven-duti 560 GWh di calore a 11.820 utenze finali. Il consu-mo totale di legno in questi impianti nel corso del 2009 è stato pari a circa 290.000 tonnellate.
Sedici impianti di teleriscaldamento producono anche energia elettrica, nove dei quali attraverso la tecnologia ORC. In totale vengono prodotti 77,4 GWh di corrente elettrica, dei quali quasi 50 GWh provenienti da fonti rinnovabili.
Impianto di teleriscaldamento di Dobbiaco-San Candido
ie a biomassa, spesso penalizzate da una bassa efficien-za, si ottiene una significativa diminuzione delle emis-sioni inquinanti. Inoltre, valorizzando una risorsa ener-getica locale, si riduce la distanza media di trasporto del combustibile e la dipendenza dai paesi esportatori di petrolio. Per il consumatore finale il costo di produzio-ne dell’energia termica è spesso più basso rispetto ad uno scenario tradizionale. In aggiunta, lo scambiatore di calore, che sostituisce la caldaia a combustibile fos-sile, non richiede costi di manutenzione, occupa meno spazio ed elimina il rischio di esplosione o incendio.
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500
0
0 EU italia
611
2445
1668
Alto Adige
1000
1500
[kW
h/ab
.]
2000
2500
3000
FiG.: Confronto della produzione pro-capite di energia termica da biomassa legnosa - 2008
FiG.: Combustibile utilizzato negli impianti a legna di piccola taglia - 2009
ciocchi di legna
scarti di legna
bricchette
pellet
cippato
15
Impianti a legna di piccola taglia
Gli impianti a legna di piccola taglia vengono im-piegati soprattutto per il riscaldamento delle abitazio-ni. Questa è una forma di riscaldamento tradizionale, utilizzata da sempre e particolarmente diffusa, anche ai giorni nostri, nelle regioni alpine. Il maggior vantag-gio consiste nella possibilità di produrre calore con un
combustibile locale, disponibile in gran quantità e ad un prezzo conveniente. In ogni caso, per garantire il rispetto dei limiti di emissione, questo tipo di impianti richiede una costante manutenzione, l’utilizzo di combustibile idoneo (legno non trattato) con al massimo 20% di umi-dità ed una ottimale regolazione dell’aria comburente.
Dati e fatti in Alto Adige
Il numero complessivo degli impianti a legna per il riscaldamento domestico ed aziendale ammonta a cir-ca 90.000 unità. In questi impianti vengono bruciate an-nualmente circa 220.000 tonnellate di legna, con la pro-duzione di 550 GWh di calore, pari a circa l’80% dell’ener-gia termica prodotta negli impianti di teleriscaldamento.
Le tipologie impiantistiche più diffuse sono quelle tradizionali: fornelli, stufe, stufe ad ole. Soluzioni im-piantistiche più moderne, come ad esempio impian-ti centralizzati a pellet e cippato, stufe con controllo dell’aria in automatico, sono installate soprattutto in aziende o case plurifamiliari, caratterizzate da un maggiore fabbisogno termico.
Per quanto riguarda il combustibile, si utilizzano soprattutto ciocchi di legna derivanti dal taglio degli alberi. L’utilizzo dei pellet o delle bricchette attual-mente risulta ancora limitato.
Biomassa legnosa – Confronto con l’Italia e l’Unione Europea
Considerando insieme le centrali di teleriscalda-mento a cippato e gli impianti a legna di piccola ta-glia, la biomassa legnosa fornisce circa 1.240 MWh di calore, pari al 23% della produzione termica comples-siva dell’Alto Adige nell’anno 2009. Per poter svolgere un confronto con l’Italia e l’Europa, i cui dati si rife-riscono al 2008, si è fatto riferimento anche per l’Al-to Adige alla produzione avvenuta nel 2008. Tenendo conto che nel 2009 sono entrati in esercizio solo tre impianti di teleriscaldamento di piccole dimensioni, si può assumere che la produzione nel 2008 ammonta-va a 1.220 MWh. Dividendo questo dato per la popola-zione dell’Alto Adige, risultano circa 2445 kWh termici per abitante che collocano l’Alto Adige al di sopra delle medie italiane ed europee.
Negli impianti a biogas gli scarti di origine animale e vege-
tale, così come la frazione organica dei rifiuti vengono sotto-
posti ad un trattamento di digestione anaerobica. Con tale ter-
mine si intende la decomposizione della sostanza organica ad
opera di microrganismi ed in assenza di ossigeno. il biogas pro-
dotto mediante tale procedimento è composto principalmen-
te da metano e, in forza del suo discreto potere calorifico, può
essere impiegato in impianti di cogenerazione per la produzio-
ne di energia termica ed elettrica.
Biogas
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/ A.
Filz
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Dati e fatti in Alto Adige
Alla fine del 2009 in Alto Adige risultavano in eser-cizio 48 impianti a biogas. Di questi 31 impianti sono alimentati principalmente da letame e liquami da al-levamento, ma anche da scarti dell’industria agro-ali-mentare (i cosiddetti cofermenti). I restanti 16 impianti consentono di recuperare il biogas dai fanghi di depu-razione e infine il moderno impianto di Lana viene ali-mentato con la frazione organica dei rifiuti solidi urba-ni (FORSU) prodotta in diversi comuni dell’Alto Adige.
La digestione anaerobica degli effluenti da alleva-mento è una soluzione particolarmente interessante per le aziende agricole, che possono in tal modo va-lorizzare energeticamente questo tipo di biomas-sa e spargere nei campi il materiale liquido in uscita dall’impianto (il digestato), con funzione ammendante.
In Alto Adige, accanto a 5 impianti di grandi di-mensioni (più di 700 unità bovine adulte), vi sono pre-valentemente impianti di piccole dimensioni, a servizio di aziende con circa 20, fino a 100 unità bovine adulte.
Dei 55 impianti di depurazione dell’Alto Adige, 16 sono dotati di comparto per la digestione anaerobica dei fanghi. Tali impianti trattano circa il 93% dell’inte-ra produzione di fanghi di depurazione della Provincia.
Interessanti sono quantitativi di biomassa di scar-to (letame e liquami di allevamento, scarti vegetali e dell’industria agro-alimentare) che potrebbero essere ancora avviati a digestione anaerobica.
Confronto con l’Italia e l’Unione Europea
Nel settore della produzione di biogas l’Alto Adige, con una produzione energetica pro-capite di 182 kWh nell’anno 2008, si colloca leggermente sopra la media europea (179 kWh/abitante) e ben oltre la media italia-na (79 kWh/abitante).
FiG.: tipologia e quantità della biomassa di scarto impie-gata nei 48 impianti a biogas dell’Alto Adige – 2009
FiG.: Confronto della produzione energetica pro-capite da biogas – 2008
tAb.: impianti a biogas agricoli – 2009
Numero impianti 31
Potenza elettrica installata [MW] 4,28
Produzione elettrica netta [MWh] 21.000
Impianti allacciati a teleriscaldamento 5
Energia termica immessa in rete di teleriscaldamento [MWh]
4.180
liquame bovino
letame bovino
fanghi di depurazione
frazione organica dei rifiuti solidi urbani
buccette di mela
paglia
4,2 %5,9 %
0,5%
59,1 %
20,7 %
9,6 %
Iscrizione
visita guidata:
TIS innovation park
www.enertour.bz.it
Gestore: Eco-Center AG
biomassa trattata: 12.000 t/a di rifiuti organici
Produzione biogas: 1,3 milioni di m³
Potenza elettrica installata: 870 kW
Produzione annua di energia elettrica: 2.480 MWh
Energia elettrica immessa in rete: 1.400 MWh
Particolarità: l’impianto di Lana è uno dei più moderni impianti d’Italia
per la digestione anaerobica dei rifiuti organici.
Foto
: Eco
-Cen
ter
AG
30
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0 EU italia
79
182179
Alto Adige
60
90
[kW
h/ab
.]
120
150
180
210
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Impianto biogas di Lana
Attraverso la tecnologia fotovoltaica l’energia del sole vie-
ne trasformata in maniera diretta in corrente elettrica. Le celle
fotovoltaiche sono costituite da un materiale semi-conduttore
(generalmente silicio). Sotto azione della radiazione solare,
costituita da fotoni, vengono liberate delle cariche negative, gli
elettroni, che scorrono all’interno di un materiale conduttore.
La corrente continua così generata, viene convertita in corren-
te alternata attraverso un inverter e quindi immessa nella rete
elettrica nazionale.
Fotovoltaico
Foto
: Sei
lbah
n N
atur
ns G
mbH
18
5
0
0 20072006 2008
24,5
35,7
6,2
0,6
2009
10
15
[MW
p]
20
35
40
25
30
10
0
0 EU italia
14
71
28
Alto Adige
20
30
[Wat
t/ab
.]
40
70
50
80
60
Gestore: Funivia Unterstell Naturno
Potenza installata: 19,34 kWp
Superficie: 189,64 m²
Produzione annua: 20.777 kWh (1074 kWh/kWp)
inclinazione ed orientamento dei moduli: 30° Sud
Particolarità: impianto fotovoltaico completamente integrato in
architettura che, oltre che fungere da copertura, copre
circa il 50% del fabbisogno della funivia.
Impianto fotovoltaico Funivia di Naturno
Dati e fatti in Alto Adige
Attualmente il mercato del fotovoltaico in Alto Adige è in forte crescita, sia grazie al buon potenziale solare della Provincia, che agli incentivi statali, garan-titi dal meccanismo del “conto energia”.
La potenza fotovoltaica installata in Alto Adige è cresciuta dagli 0,6 MW del 2006 ai quasi 36 MW nel 2009, con un incremento annuo netto del 300%. Nel corso del 2010 ci si attende un ulteriore forte sviluppo di questo settore. Anche per gli anni successivi, nono-stante l’avvento nel 2011 di un nuovo sistema di in-centivazione a livello nazionale, verrà molto probabil-mente confermato il trend positivo di questo mercato.
Confronto con l’Italia e l’Unione Europea
Considerando la potenza fotovoltaica installata per abitante, l’Alto Adige mostra un grado di penetra-zione di questa tecnologia ben maggiore rispetto sia alla media europea che a quella italiana. Infatti, no-nostante sia la provincia più a Nord d’Italia, la poten-za installata pro-capite (71 W per abitante) risultava a fine 2009 la più alta del Paese, ben 5 volte maggiore della media nazionale. Ciò a riprova di quanto la popo-lazione dell’Alto Adige sia coinvolta in questo tipo di tematica e di quanto favorevole sia il potenziale foto-voltaico del territorio.
FiG.: Sviluppo della potenza fotovoltaica installata in Alto Adige
FiG.: Confronto tra potenza fotovoltaica pro-capite installata – 2009
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Attraverso i collettori solari la radiazione del sole viene
convertita in calore, con produzione di acqua calda. Questa
viene impiegata generalmente come acqua calda sanitaria,
ma anche, in alcuni casi, per il riscaldamento degli ambien-
ti. Dal punto di vista della tipologia si distingue in collettori
piani e collettori sottovuoto.
Solare termico
FiG.: Crescita della superficie di collettori ogni 1000 abitanti in Alto Adige
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20
50
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83-9
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[m²/
1000
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]
50
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387
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Alto Adige
100
150 [m²/
1000
ab.
]
200
350
400
250
450
300
Superficie collettori: 32 m², 15 collettori da 2,14 m²
tipologia di collettori: collettori piani ad elevata efficienza
Accumulo: 4.000 l di serbatoio tampone ed ulteriori 500 l di serbatoio di
accumulo dell’acqua calda
Produzione di calore: pari a circa il 30% del fabbisogno di riscaldamento
dell’edificio
Particolarità: impianto di riscaldamento a bassa temperatura basato
su caldaia a pellet ed integrazione con solare termico.
Impianto di riscaldamento con integrazione solare presso un’officina artigianale
Dati e fatti in Alto Adige
La produzione di energia termica da solare in Alto Adige è cresciuta in maniera sensibile negli ultimi 20 anni.
Grazie anche al programma di incentivazione del-la Provincia a fine 2008 risultavano installati comples-sivamente più di 193.000 m² di collettori, con una su-perficie specifica pari a 387 m² ogni 1000 abitanti.
In totale si stima che gli impianti solari termici dell’Alto Adige forniscano circa 111.100 MWh di ener-gia termica, consentendo di coprire più del 2% del fab-bisogno provinciale di calore.
Nonostante questi valori, già relativamente elevati, il potenziale è ben lungi dall’essere esaurito. Il setto-
Confronto con l’Italia e l’Unione Europea
Alla fine del 2008 in Alto Adige risultavano instal-lati circa 387 m² di collettori solari ogni 1000 abitanti, un dato che è pari a 14 volte la media italiana (27 m²) e ben maggiore anche della media europea (58 m²).
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FiG.: Confronto tra superfici di collettori solari ogni 1000 abitanti – 2008
re ha infatti ampie possibilità di sviluppo, da una par-te nelle ulteriori applicazioni in edifici monofamiliari, dall’altra nelle installazioni anche presso edifici pluri-familiari e condominiali. In questo secondo caso il van-taggio è quello di avere costi specifici di realizzazione ridotti rispetto ad impianti installati per singola utenza.
Gli impianti solari termici possono inoltre essere impiegati anche per il raffrescamento: il calore pro-dotto viene usato per alimentare un frigorifero ad as-sorbimento, con produzione di freddo. Nonostante la tecnologia del raffrescamento solare si trovi ancora agli esordi, in Alto Adige vi sono già diverse applicazio-ni di successo.
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La forza del vento è sfruttata dall’uomo già da diver-
si secoli. Un tempo veniva impiegata per azionare i mulini,
mentre oggi consente, grazie alle turbine eoliche, di pro-
durre energia elettrica. Condizione necessaria per giusti-
ficare l’installazione di una turbina eolica è la presenza di
una velocità del vento costante, cosa che tuttavia è diffici-
le da trovare nel territorio altoatesino.
Eolico
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Gestore: Società di gestione dell’impianto eolico „Marein“
Potenza: N°1 turbina da 1,2 MW, N°1 turbina da 1,5 MW
Produzione elettrica: ca. 3,7 GWh
Particolarità: impianto pilota per l’Alto Adige, primo esempio
locale di turbina eolica classe Megawatt inserita in contesto montano.
Impianto eolico alla Musa di Malles
Dati e fatti in Alto Adige
In Alto Adige l’energia eolica ha un ruolo di secon-do piano a causa della scarsa velocità media dei venti, della difficile conformazione orografica del territorio ed anche dei vincoli di tutela paesaggistica.
Accanto a 3 impianti di grande taglia, le turbine da 1,2 e 1,5 MW installate presso la Muta di Malles e la turbina da 300 kW di Campo Tures, sono stati re-alizzati alcuni impianti di piccole dimensioni, per lo
più a servizio di rifugi di alta quota. In totale, dal 1990 ad oggi sono state realizzate circa 11 installazioni, che producono annualmente 4 GWh di energia elettrica.
Da più parti in Alto Adige emerge l’interesse per realizzazioni nel campo dell’eolico. Tale interesse si scontra tuttavia con condizioni al contorno general-mente sfavorevoli, che rendono di fatto limitate le pos-sibilità di sviluppo futuro del settore.
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Alto Adige
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FiG.: Confronto tra potenza eolica installata pro-capite - 2008
Confronto con l’Italia e l’Unione Europea
Per le ragioni sopra riportate, il comparto dell’e-nergia eolica risulta poco sviluppato in Alto Adige, come conferma un confronto con i dati medi delle in-stallazioni in Europa ed in Italia. Se infatti un cittadi-no Europeo può contare in media su 133 W di potenza elettrica prodotta dall’eolico ed un cittadino italiano su 62 W, la media per un altoatesino è di 6 W di eolico pro-capite.
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Col termine geotermia si intende lo sfruttamento del calo-
re della terra. Generalmente si distingue in geotermia super-
ficiale, abbinata spesso all’utilizzo di pompe di calore, e in geo-
termia profonda. La geotermia superficiale viene sfruttata per
il riscaldamento ed il raffreddamento degli ambienti, mentre
la geotermia profonda consente di produrre energia elettrica
direttamente dall’acqua calda o dal vapore proveniente dagli
strati più profondi della crosta terrestre.
Geotermico
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Committente: Comune di Laion
Superficie calpestabile: 625 m² su 2 piani
Standard CasaClima: 9 kWh/(m² a) CasaClima gold +
Potenza termica pompa di calore: 8,3 kW
Potenza elettrica fotovoltaica: 17,7 kWp
Particolarità: la scuola elementare di Laion è una CasaClima Gold+ e pertanto
viene definita edifico „energeticamente attivo“, in quanto sfruttando una combi-
nazione di impianti solare termico, geotermico e fotovoltaico produce più ener-
gia di quanta ne consumi.
Scuola elementare di Laion
Dati e fatti in Alto Adige
Il mercato della geotermia in Alto Adige sta co-prendo negli ultimi anni un ruolo sempre più impor-tante. Si registra, infatti, un crescente numero di hotel ed edifici residenziali che sfruttano la geotermia su-perficiale per scopi di riscaldamento e raffrescamen-to: negli ultimi anni si stima siano stati installati cir-ca 300 impianti geotermici. Questa tecnologia appare particolarmente interessante se abbinata al fotovoltai-co, poiché quest’ultimo può fornire l’energia elettrica richiesta dalla pompa di calore.
FiG.: Confronto tra numero di impianti geotermici ogni 1000 abitanti
Accanto alla geotermia superficiale, si registra-no a livello europeo sempre più applicazioni anche di geotermia profonda, la quale consente di produrre sia energia termica che elettrica. In un futuro prossimo questa tecnologia è destinata a metter piede anche in Alto Adige, con perforazioni che consentiranno di re-cuperare il calore geotermico fino a 3 km di profondità dalla superficie terrestre. Per ora si sta studiando an-che la possibilità di sfruttare, mediante pompe di calo-re, il potenziale geotermico connesso al tunnel di base del Brennero e di metterlo a disposizione dei comuni confinanti.
Confronto con l’Italia e l’Unione Europea
Le pompe di calore, abbinate allo sfruttamento della geotermia superficiale, vengono utilizzate anco-ra poco a livello sia nazionale che internazionale. In Europa si contano circa 1-2 impianti ogni 1.000 abitan-ti, mentre in Italia il numero cala ad 1 impianto ogni 10.000 abitanti. L’Alto Adige si colloca a metà strada con 0,6 impianti ogni 1.000 abitanti.
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Alto Adige
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Produzione energetica in Alto Adige
La produzione di energia in Alto Adige è caratte-rizzata sia per la presenza di impianti per la produzio-ne di elettricità, che per la presenza di impianti dedi-cati alla produzione di calore.
Produzione di energia elettrica
Nel 2009 sono stati prodotti complessivamen-te 5.990 GWh di energia elettrica. La maggior parte (99,5%) di tale produzione proviene da fonti energeti-che rinnovabili, in particolare dall’idroelettrico (97,5%). La restante quota è coperta dagli impianti di cogenera-zione alimentati da biogas e biomassa, dal fotovoltaico e dall’eolico. Solo una percentuale molto ridotta viene quindi prodotta mediante fonti fossili.
Produzione di energia termica
Nel corso del 2009 sono stati prodotti circa 5.240 GWh di energia termica. A differenza della produzione elettrica, nella produzione termica vengono impiegate ancora in larga misura le fonti fossili, circa per il 74% del calore prodotto. Il restante 26% è coperto da fon-ti rinnovabili, essenzialmente dalla biomassa legnosa, mediante impianti di teleriscaldamento e caldaie di piccola taglia.
Prozentuelle Aufteilung der Stromerzeugung nach Energiequelle
2,5 %97,5 %
Idroelettrico
0,6%
0,8%
0,6%0,1%
0,5%
cogenerazione (biogas) cogenerazione (legna)
eolico energie non rinnovabilifotovoltaico
FiG.: Ripartizione percentuale della produzione di energia elettrica per fonte - 2009
energie non rinnovabili
teleriscaldamento
impianti a biogas
impianti a legna di piccola taglia
solare termico
geotermico
Prozentuelle Aufteilung der Wärmeerzeugung nach Energiequelle
73,7%
10,5%0,4%
13,2%
2,1%
0,1%
FiG.: Ripartizione percentuale della produzione di energia termica per fonte - 2009
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Consumo energetico in Alto Adige
Consumo energetico nel settore elettrico
Il consumo di energia elettrica in Alto Adige ha raggiunto nel corso del 2009 i 2.950 GWh e risulta per-tanto molto inferiore rispetto alla produzione elettri-ca. Infatti, circa la metà dell’energia elettrica prodot-ta viene esportata nelle regioni confinanti. In totale, la domanda elettrica può essere coperta per il 99% da fonti energetiche rinnovabili.
Consumo energetico nel settore termico
Il consumo termico complessivo, considerando sia il fabbisogno dell’edilizia che quello dell’industria, ha raggiunto nel corso del 2009 circa i 4.200 GWh. Nel settore residenziale viene già oggi coperta una gros-sa parte del fabbisogno di calore mediante biomassa legnosa, attraverso i numerosi impianti di combustio-ne di piccola taglia e le centrali di teleriscaldamento. Di contro, invece, nel settore industriale si registra un utilizzo prevalente di fonti fossili, in forza dei costi an-cora concorrenziali dei combustibili fossili e della loro maggiore versatilità di impiego. Nell’intero settore ter-mico, la copertura mediante fonte rinnovabile è pari a quasi 27%.
Consumo energetico per settori
Il consumo energetico finale dell’Alto Adige am-monta complessivamente a circa 10.600 GWh. Tale consumo può essere ripartito a sua volta nel settore elettrico, termico e dei trasporti. Il consumo termico rappresenta con il 40% dei consumi totali il comparto di maggior peso, seguono i trasporti, con il 32%, e l’e-lettrico, con il 28%.
32%Trasporti
40%Termico
28%Elettrico
FiG.: Ripartizione percentuale del consumo elettrico per fonte energetica - 2009
FiG.: Ripartizione percentuale del consumo energetico nei settori trasporti, termico ed elettrico - 2009
FiG.: Ripartizione percentuale del consumo termico per fonte energetica – 2009
Prozentuelle Aufteilung des Stromverbrauchsnach Energiequelle
5,2%
1,2%
1,7%
1,2%0,1%
1,0%
cogenerazione (biogas) cogenerazione (legna)
eolico energie non rinnovabilifotovoltaico
94,8%
Idroelettrico
energie non rinnovabili
teleriscaldamento
impianti a biogas
impianti a legna di piccola taglia
solare termico
geotermico
Prozentuelle Aufteilung des Wärmeverbrauch nach Energiequelle
73,4%
10,4%0,1%
13,3%
2,6%
0,1%
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Quadro dei consumi energetici
In Alto Adige l’energia elettrica viene prodotta quasi interamente attraverso le fonti rinnovabili. Nel settore termico invece le diverse tecnologie rinnovabili consentono di coprire il 27% dei consumi termici totali. Nel settore dei trasporti per ora il ricorso ai biocarbu-ranti è molto limitato, pari a circa l’1%. Unendo insie-me tali valori, risulta che il 38% del consumo energe-tico complessivo della Provincia proviene da fonti rin-novabili.
Considerando invece soltanto il settore termico ed elettrico, si può concludere che il 56% dell’energia consumata in Alto Adige proviene da fonti rinnovabili. L’Alto Adige rientra quindi nel novero delle regioni eu-ropee con il maggior utilizzo delle risorse rinnovabili.
FiG.: Contributo delle energie rinnovabili al consumo energetico complessivo nei diversi settori – 2009
Ener
gia
[GW
h]
Anteil der Erneuerbaren Energiequellen am Gesamtverbrauch und in den einzelnen Sektoren
consumo energetico contributo energie rinnovabili
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8000
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TOT Elettrico Termico Trasporti
FiG.: Contributo delle energie rinnovabili al consumo complessivo del settore elettrico e termico - 2009
Erneuerbarer Energieanteil im Strom- und Wärmeverbrauchssektor
energie rinnovabili
energie nonrinnovabili
44%
56%
Consumo energetico nel settore dei trasporti
Il settore dei trasporti utilizza quasi esclusivamen-te fonti fossili, ossia benzina, gasolio, GPL e metano. A livello nazionale, la quota di utilizzo di biocombustibili (soprattutto biodiesel) nei carburanti ammonta a circa l’1%. Da questo punto di vista è necessario un cambia-mento di rotta in questo settore, in considerazione an-che dell’obbiettivo, imposto dall’Unione Europea, di co-pertura del 10% del fabbisogno energetico dei trasporti mediante biocombustibili entro l’anno 2020.
Considerando che l’Alto Adige produce quasi il dop-pio di energia elettrica rispetto al proprio fabbisogno, si sta già valutando di impiegare tale surplus energetico nel settore dei trasporti, mediante l’implementazione di nuove tecnologie. Alcuni progetti interessanti in questa direzione sono già stati proposti, come l’introduzione di un maggior numero di biciclette, moto ed auto elettriche e la realizzazione di una stazione per la produzione di idrogeno lungo la tratta autostradale Mantova-Monaco.
30
Obiettivi e prosepttive
La Provincia di Bolzano ha intrapreso negli ultimi anni molte azioni nel campo dello sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili. Sono stati realizzati im-pianti idroelettrici, centrali di teleriscaldamento, im-pianti a biogas, impianti solari termici e fotovoltaici. In alcuni di tali comparti, come ad esempio l’idroelettri-co, è già stato sfruttato quasi completamente il poten-ziale presente sul territorio. In altri comparti, come ad esempio l’energia solare, la geotermia o le biomasse, vi sono ancora ampi margini di crescita.
Tuttavia, poiché le risorse rinnovabili sono dispo-nibili solo in misura limitata ed al momento non sono in grado di coprire l’intero fabbisogno energetico del-la Provincia, devono essere intrapresi ulteriori inter-venti nel campo del risparmio energetico. Questi de-vono rivolgersi sia all’ambito dell’edilizia abitativa, la quale rappresenta più del 40% del fabbisogno termi-co complessivo, che a quello dell’industria. Con l’ini-ziativa CasaClima è stato compiuto un primo, impor-tante passo in questa direzione; altri progetti, come ad esempio ClimaHotel e ClimaAbitat, dimostrano quan-to grande sia il potenziale ancora da sfruttare nel cam-po del risparmio energetico.
In linea con quanto auspicato a livello europeo, la Provincia di Bolzano si è posta per il futuro degli obiet-tivi molto ambiziosi. Nel nuovo “Piano per il Clima” è stato infatti pianificato di aumentare fino al 75% entro il 2020 il contributo delle fonti rinnovabili al fabbiso-gno elettrico e termico della Provincia, con la prospet-tiva, a lungo termine, di raggiungere la piena autono-mia energetica.
Inoltre, nel “Piano per il Clima” sono stati formula-ti i 10 principi cardine su cui si basa la strategia “Ener-gia-Alto Adige 2050” per la lotta ai cambiamenti cli-matici:1. massimizzazione dell’efficienza energetica e sfrutta-
mento del potenziale di risparmio energetico ancora presente
2. assunzione di responsabilità da parte dell’Alto Adige per la protezione del clima
3. garanzia di un approvvigionamento energetico sod-disfacente, socialmente giusto ed ecologicamente sostenibile
4. progressiva rinuncia alle fonti energetiche fossili5. ricorso alle fonti energetiche rinnovabili locali, ma
sempre nella tutela delle risorse ambientali6. creazione di infrastrutture moderne e rispettose
dell’ambiente per la produzione e trasmissione dell’energia
7. collaborazione in ambiti regionali ed internazionali8. coinvolgimento in partnership e reti interregionali,
come presupposto per una nuova cultura della soste-nibilità
9. rafforzamento del trasferimento di competenze e del-la ricerca nel campo della tutela del clima e dell’e-nergia
10. lavoro tra i diversi settori, come garanzia di incre-mento dell’innovazione
Questi principi cardine, attraverso il supporto del-la popolazione e la convinzione che l’energia sia un bene prezioso, possono traghettare il territorio dell’Al-to Adige verso l’autonomia energetica e garantire in questa maniera un futuro sostenibile.
31
Bibliografia
[1] Brochure dell’Ufficio Elettrificazione: „Gli impianti idroelettrici in Alto Adige“, aggiornata al 31.05.2009.
[2] Brochure dell’Area Energia & Ambiente del Tis: „enertour, energia e turismo ambientale in Alto Adige“.
[3] Ufficio Risparmio Energetico: dati di produzione degli impianti di teleriscaldamento, 2008-2009.
[4] Analisi dell’Area Energia & Ambiente del Tis: „Censimento e monitoraggio degli impianti a biomassa legnosa in Alto Adige “.
[5] Analisi dell’Area Energia & Ambiente del Tis: „Censimento delle biomasse avviabili a digestione anaerobica in Alto Adige“.
[6] Ufficio Risparmio Energetico: „Statistica impianti solari termici derivata dalle domande di contributo“.
[7] Azienda Elettrica di Prato allo Stelvio: Resoconto attività 2008.
[8] Astat info N° 45: “Produzione e consumo di energia elettrica”, 2009.
[9] Astat info N° 46: “Gli impieghi di energia fossile”, 2008-2009.
[10] Brochure della BLS Business Location Südtirol: „Energie rinnovabili ed efficienza energetica“.
[11] GSE „Statistiche sulle fonti rinnovabili in Italia Anno 2008”.
[12] GSE: „Totale dei risultati del conto energia”.
[13] Sito internet di Atlasole – atlante degli impianti fotovoltaici in Italia.
[14] Eurobserver Report 2009: „The state of the renewable energies in Europe“.
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