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[email protected] http://www.fiab-onlus.it ADERENTE E UROPEAN C YCLISTS’ F EDERATION Amici della Bicicletta 1 /2002 Gennaio - Marzo TRIMESTRALE DELLA FIAB FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA U n solo miliardo di lire all’anno per i prossimi tre anni (2002-2004) sul capitolo di spesa della legge 366/98. E’ tutto quello che Governo e Parlamento hanno deciso di assegnare con la Finanziaria allo sviluppo e alla sicurezza del trasporto ciclistico Continua pag. 2 nel nostro Paese. Praticamente cinquanta milioni di lire all’anno a Regione. ”Non sono neanche briciole” , ha dichiarato il Presidente della FIAB Luigi Riccardi, secon- do il quale si tratta di un finanziamento assolutamente ridicolo. Riccardi ha affermato ai giornali: “Questo è un NIENTE PER LE BICICLETTE Però sulle autostrade si potrà correre a 150 all’ora FINANZIARIA 2002 Sergio Ganassi ONLUS

EUROPEAN C [email protected] ...3. l’intervento sui TAF (treni ad alta frequentazione), per realizzare semplici aggiustamenti dell’arredo interno che permettano di ricavare gli

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[email protected] http://www.fiab-onlus.it

ADERENTE

EUROPEAN

CYCLISTS’

FEDERATION

Amici della Bicicletta1 /2002

Gennaio - Marzo

TRIMESTRALE DELLA FIAB FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA

U n solo miliardo di lire all’anno per i prossimi treanni (2002-2004) sul capitolo di spesa della legge366/98. E’ tutto quello che Governo e Parlamentohanno deciso di assegnare con la Finanziaria allosviluppo e alla sicurezza del trasporto ciclistico

➟Continua pag. 2

nel nostro Paese. Praticamente cinquanta milioni di lireall’anno a Regione. ”Non sono neanche briciole” , hadichiarato il Presidente della FIAB Luigi Riccardi, secon-do il quale si tratta di un finanziamento assolutamenteridicolo. Riccardi ha affermato ai giornali: “Questo è un

NIENTE PER LE BICICLETTEPerò sulle autostrade si potrà correre a 150 all’ora

FINANZIARIA 2002

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ONLUS

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Amici della Bicicletta Gennaio - Marzo 20022...

Paese in cui non si vuole asso-lutamente sviluppare unamobilità alternativa, lenta esostenibile. Non si vuole dif-fondere né l’uso urbano dellabici e la sicurezza stradale diciclisti e pedoni, né gli itine-rari ciclabili turistici che fa-rebbero molto bene alle eco-nomie locali”.

La Fiab aveva chiesto 400miliardi a favore della 366/98. Aver ignorato sia le ri-chieste dei cicloecologisti del-la FIAB che i numerosi emen-damenti del gruppo dei par-lamentare Amici della Bici-cletta, trasversale a tutti i par-titi, significa anche aver di-satteso le aspettative di tuttiquei Comuni, Province, Co-munità Montane, Enti parco,Consorzi di Bonifica, i qualisi aspettavano un segnale con-creto della Finanziaria checonsenisse di passare alla re-alizzazione di migliaia di pro-getti preliminari già presen-tati alle Regioni.

In compenso, ed ecco l’altrafaccia della stessa medaglia, siè deciso di autorizzare l’aumen-to della velocità sulle autostra-de a 150 chilometri all’ora.

In Italia siamo al primoposto tra i Paesi europei pernumero di auto per abitanti;così come siamo al primoposto anche per numero diincidenti e di morti sulle stra-de. E tra i due fenomeni vi èuna stretta correlazione.

Autorizzare dunque unaumento della velocità sulleautostrade, sia pur a certe con-dizioni, è semplicemente ilcontrario di quello che biso-gnerebbe fare. Non solo è sba-gliato in sé, ma lo è ancor piùcome segnale in un Paese doveil mancato rispetto dei limitidi velocità è uno sport nazio-nale e, nella stragrande mag-gioranza dei casi, impunito.

E’ un’indicazione di come,anche in questo campo, ci sivoglia mettere fuori dall’Eu-ropa dove sempre più, al con-trario, si stanno generalizzan-do i provvedimenti che vannosotto il nome di moderazionedel traffico. ❑ Lello Sforza

Continua da pag. 1

Lo scorso 3 novembre la FIAB ha inviato all’Avv. EnzoCiardulli, Presidente della Commissione per la Riformadel CdS presso il Ministero delle Infrastrutture e Traspor-ti, una proposta di modifica del Codice della Strada.

Alla fine dell’anno la riforma del Codice della Strada èstata varata. Non siamo in grado di dire se delle propostedella FIAB se se sia tenuto conto. In ogni caso, pubblichia-mo in altra parte di AdB il testo integrale della nostraproposta. ❑

Proposte FIABdi modifica del Codice

della Strada

L’

FIABonlus

Consiglio Nazionale

Luigi Riccardi Presidente [email protected]

Lello Sforza Vice Presidente [email protected]

Stefano Gerosa Segr. Amministr. [email protected]

Antonio DallaVenezia Segr. Org. [email protected]

Andrea Astolfi [email protected]

Chiodi Rossana [email protected]

Manuela Dematté [email protected]

Fantini Gianfranco [email protected]

Galli Eugenio [email protected]

Fabio Masotti [email protected]

Mutterle Michele [email protected]

Pedroni Claudio [email protected]

Piazzi Carlo [email protected]

Pierfranceschi Marco [email protected]

Ponzanelli Corrado [email protected]

Tissino Vanni [email protected]

Antenore Vicari [email protected]

Amici della Bicicletta

Aut.Trib. Milano n° ...del ...

Spedizione in abbonamento postaleart.2 comma 20/c legge 662/96

Proprietà : FIAB-onlus

Editore : FIAB-onlus

Direttore Responsabile : Luigi Riccardi

Stampa La Nuova TipolitoVia F.lli Kennedy 43 Felina (R.E.)

numero chiuso il 30 gennaio 2002

5000 copie

Redazione :Via Borsieri ,4/E 20159

Milano ☎ fax [email protected]

Progetto grafico e impaginaz. :Andrea Astolfi

[email protected]

Non è previsto l'abbonamento.

Chi vuole ricevere il notiziario della FIABpuò:- Iscriversi ad un'associaizone aderentealla FIAB- Inviare un libero contributo alla FIAB,scrivendo nella causale: "Libero contri-buto alla FIAB. Per favore inviatemi gra-tuitamente qualche numero del vostronotiziario".Il versamento sul C.C.P. n. 12258323intestato a Federazione Italiana Amicidella Bicicletta - FIAB onlus, Via Porta

San Zeno, 15/b - 37123 Verona.

FIABonlus

ORGANIZZAZIONE

SEDE LEGALE E PRESIDENZAVia Borsieri ,4/E 20159

Milano tel./fax. 02-69311624

SEGRETERIA GENERALEcontatti e invio corrispondenza

ViaCol Moschin ,1 - 30171Mestre (VE) - tel./fax. 041-921515 Martedì: 9.30-12.30 - Giovedì:

18.00-20.00 - Venerdì: 16.00-19.00

SABATO 16 MARZO

ore 12 saluto del Comune in sala consiglio ai rappresen-tanti delle associazioni e consegna copia primo tricolorealla Fiabpremiazione di personalità che hanno acquisito meriti perla promozione della biciclettaore 13 buffetore 14 INIZIO ASSEMBLEAore 18 visita città con bici chesara nno disposizione già dal-l'arrivo vicino alla stazioneore 20 cenaore 21 visita città di serapernottamento albergo dellagioventù in centro storico, an-tico convento del 600 ristruttu-rato in occasione del giubileo .

DOMENICA 17 MARZO

ore 8 colazioneore 9 continuazione e termine assembleaore 11 SEMINARIO COMUNICAZIONEore 13 pranzoore 14 approfondimenti e inizio partenzecosto 41 euro (44 in camera doppia con bagno)Prenotarsi entro il 28 febbraio a Gianfranco Fantini 0522-292243 [email protected]

ASSEMBLEA FIABReggio Emilia 16-17 Marzo

Assemblea ordinaria della FIAB, che quest’an-no non prevede il rinnovo delle cariche, sisvolgerà il 16 e 17 marzo a Reggio Emilia ,seguirà un seminario sulla comunicazione.Il programma è il seguente:

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Amici della Bicicletta Gennaio - Marzo 2002 ... 3

Integrazione tra biciclettae mezzi pubblici di trasporto

Risoluzione del Consiglio Nazionale FIAB dell’8 settembre 2001

SUL NUMERO SCORSO DI ADB ABBIAMO PUBBLICATO LA BOZZA DI RISOLUZIONE PREDISPOSTA DALLA PRESIDENZA

DELLA FIAB. PUBBLICHIAMO ORA IL TESTO, INTEGRATO E DEFINITIVAMENTE APPROVATO DAL CONSIGLIO NAZIONALE

FIAB, CHE HA COSTITUITO LA BASE UFFICIALE DI RIFERIMENTO PERGLI INCONTRI CON I VARI SETTORI DELLE FERROVIE

1. MOBILITÀ SOSTENIBILE E INTEGRAZIONE MODALE

La FIAB ritiene che il perseguimento degli obiettivi dellamobilità sostenibile non possa essere disgiunto, nell’ambitodi una più generale integrazione modale, dal raggiungimentodi avanzate forme di integrazione tra biciclette e mezzipubblici di trasporto.

L’integrazione tra bici e mezzi pubblici deve avere loscopo di favorire tanto gli spostamenti per ragioni di studio,lavoro e per altri scopi, quanto il sostegno alla crescita dellapratica del cicloescursionismo.

2. TRENITALIALa FIAB conferma il proprio impegno per il sostegno allo

sviluppo dell’utilizzo dei treni da parte dei ciclisti a comin-ciare dalla organizzazione ogni anno in tutta Italia di centina-ia di escursioni cicloturistiche con la formula bici più treno,dalla promozione del treno sui propri mezzi di informazio-ne, dalla commercializzazione della Carta Amicotreno inbase alla convenzione vigente.

Chiede tuttavia a Trenitalia un maggior impegno per ilraggiungimento di ulteriori traguardi in materia di integra-zione bici treno.

Il servizio di trasporto delle biciclette sui treniLa FIAB dà atto che, nel corso di oltre un decennio, questo

servizio ha conosciuto un significativo sviluppo sui treni delTrasporto regionale.

E’ però indispensabile proseguire in questa direzioneaffrontando le principali questioni aperte, vale a dire:

1. l’aumento del numero dei treni abilitati al servizioparticolarmente sulle linee della rete che attualmente risulta-no più sguarnite;

2. la dotazione, in ogni circoscrizione regionale, di unadeguato numero di bagagliai porta biciclette per risoponderealla domanda del servizio da parte delle comitive dicicloescursionisti;

3. l’intervento sui TAF (treni ad alta frequentazione), perrealizzare semplici aggiustamenti dell’arredo interno chepermettano di ricavare gli spazi per il trasporto delle biciclet-

te, sia su quelli già in esercizio, sia, a maggior ragione, suquelli in produzione ed in progetto;

4. la gratuità per il trasporto delle biciclette nelle appositesacche, trattandole dunque come un normale bagaglio, e lapossibilità di trasportare le bici con questa modalità anche suitreni ES;

5. la promozione del servizio mediante una più visibilepubblicità istituzionale.

La FIAB chiede poi a Trenitalia di prendere seriamente inconsiderazione la situazione dei treni a lunga percorrenza edinternazionali, dove il servizio è attualmente largamente aldi sotto di uno standard minimamente accettabile a livelloeuropeo.

Gli altri aspetti dell’integrazione modalePer sviluppare ulteriormente l’utilizzo del treno da parte

dei ciclisti, la FIAB chiede a Trenitalia di affrontare – in alcunicasi, in collaborazione con gli enti locali – le seguenti ulterioriquestioni:

a) diffusione del posizionamento, quanto più prossi-mo possibile al piano del ferro, di attrezzature per il parcheg-gio sicuro delle biciclette;

b) accessi facilitati per le biciclette (percorsi protetti)alle stazioni ferroviarie;

c) nelle stazioni interessate da consistenti flussi di traf-fico pendolare o connesso al turismo (città d’arte, localitàprossime a parchi naturali ed altre), attivazione - anchemediante l’appalto a terzi – dei servizi di deposito e dinoleggio delle biciclette;

d) apertura in alcune grandi stazioni di veri e propripunti bici (deposito, noleggio, riparazione, vendita di bici eaccessori);

e) eliminazione delle barriere architettoniche per lamovimentazione delle biciclette all’interno delle stazioni (an-che mediante il posizionamento sulle scale di semplici canalinelungo le quali fare scorrere le biciclette).

La FIAB intende sopporre la presente piattaforma a Trenitaliachiedendo l’apertura di uno specifico tavolo di confronto almassimo livello di responsabilità della Società, evitando dun-que, per quanto possibile, l’eccessivo frazionamento – a voltetanto faticoso quanto inconcludente – della propria iniziativa.

➟Continua pag.4

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Amici della Bicicletta Gennaio - Marzo 20024...

3. IL RECUPERO DELLEFERROVIE DISMESSE

L’incremento delle reti dipercorsi ciclabili a scala re-gionale e locale passa ancheattraverso un progetto com-plessivo di recupero delle sediferroviarie dismesse e/o at-tualmente inutilizzate.

L’acquisto dei sedimi daparte degli enti locali non èsempre possibile visti i costidi mercato assolutamenteinsostenibili per la maggiorparte delle pubbliche ammi-nistrazioni; inoltre la venditanon può essere effettuata nelcaso di sedimi ferroviari che,pur dismessi, rientrano inprogetti di ripristino a lungascadenza o per i quali non siastata ancora presa una deci-sione definitiva.

A tal proposito la FIABchiede a FS, attraverso la con-trollata Metropolis, di farsiparte attiva nel recupero diquesti sedimi, sia attraversola stipula di convenzioni congli enti locali, sia attraverso

fronto in tema di integrazio-ne modale al fine di diffoderee sviluppare su tutto il terri-torio nazionale le positiveesperienze già in essere pres-so alcune aziende.

5. L’INIZIATIVA DELLE

ASSOCIAZIONI ADERENTI ALLA

FIABLa FIAB propone alle as-

sociazioni aderenti di chie-dere alle direzioni regionalidi Trenitalia, alle aziendeesercenti ferrovie e autolineein concessione, alle aziendedi trasporto pubblico urbanol’apertura di tavoli di con-fronto per realizzare aspettidella integrazione modale si-gnificativi a livello locale.

6. LA GIORNATANAZIONALE BICI IN TRENO

La FIAB conferma la pro-pria intenzione di collabora-re con Trenitalia per la realiz-zazione anche nel 2002, nellaprima domenica di primave-

UNEDÌ 12 NOVEMBRE LUIGI RICCARDI, ANTONIO DALLA VENEZIA E ROMANO PUGLISI, HANNO

INCONTRATO A ROMA I RAPPRESENTANTI DELLA DIVISIONE PASSEGGEREI DI TRENITALIA: IL

RESPONSABILE MARKETING PAOLO RIPA CON LA COLLABORATRICE SILVIAF ASCIOLI , IL RESPONSABILE

RAPPORTI ESTERNI DI TRENITALIA VINCENZO SACCÀ CON LA COLLABORATRICE RITA LAURINI.

La FIAB ha presentato ufficialmente la risolu-zione votata dal CN nell’ultima riunioneevidenziando le questioni di più stretta perti-nenza della Divisione Passeggeri. Come ha sot-tolineato il Presidente Riccardi, infatti “ le FS sisono fatte in quattro ma la FIAB è sempre una sola”,e questo ci costringe ad una estenuante rincorsaagli interlocutori che possano dare risposta allenostre attese.

Nello specifico si è rappresentata la necessitàdi redigere entro la data della giornata nazionaleBicintreno (24 marzo) una brochure sul servizioche contenga tutta la normativa vigente sul temadel trasporto bici al seguito del viaggiatore cono senza sacca, e proprio sulla sacca si sono con-

INCONTRI DELLA FIAB CON LE FERROVIE

Lcentrate alcune specifiche richieste:dalla gratui-tà del trasporto, alla normativa più snella.

Inoltre è stata posta la necessità di migliorarel’offerta sui treni internazionali. I rappresentantidi Trenitalia hanno preso atto delle richiestesenza peraltro sbilanciarsi molto sulla possibilitàdi dare risposta. Alla FIAB è stato chiesto disegnalare le relazioni Italia - Estero dove la do-manda potrebbe essere più forte e dove l’offertarisulterebbe debole.

Il giudizio sulla riunione rimane pertanto so-speso, l’importante comunque è aver aperto unaltro tavolo di confronto e aver allacciato rappor-ti con nuovi soggetti.

specifiche concessioni chegarantiscano comunquel’eventuale riutilizzo da par-te di FS.

Per il raggiungimento diquesto obiettivo è necessarioche FS-Metropolis fornisca-no informazioni sullo statodi fatto delle linee che posso-no essere utilizzate per la cre-azione di itinerari ciclabiliprotetti.

Dal canto suo la FIAB siattiverà nei confronti dei varisoggetti istituzionali (Stato,Regioni, Province, Comuni,Comunità montane) solleci-tando adeguati finanziamentiper la realizzazione delle ne-cessarie trasformazioni deisedimi.

4. IL TRASPORTOLOCALE ED URBANO

Analogamente, la FIABintende chiedere ad ASSTRA– l’organizzazione cui aderi-scono le aziende di trasportolocale in concessione e leaziende di trasporto pubbli-co urbano – l’avvio di un con-

ra, della seconda Giornatanazionale Bici in treno.

In questa giornata – che halo scopo di far conoscere algrande pubblico l’esistenzadel servizio di trasporto dellebiciclette sui treni – il serviziostesso viene reso gratuita-mente da Trenitalia.

Dal canto suo, la FIAB siimpegna ad organizzare inquella giornata in tutta Italiaquante più possibili escursio-ni cicloturistiche con la for-mula bici più treno.

La FIAB ha proposto aUISP di partecipare inpartenariato – ottenendonerisposta positiva - alla orga-nizzazione dell’iniziativa.

Domenica 24 marzo 2002dunque – oltre alle inziativeFIAB – si svolgeranno ancheiniziative organizzate dallaUISP. Come già in occasionedella prima edizione dellaGiornata, verrà chiesta l’ade-sione anche alle aziende deltrasporto locale ed urbano,oltre che al mondod e l l ’ a s s o c i a z i o n i s m oambientale.❑

➟Continua

TAGLIANDO A-B

(per il viaggiatore - da applicare alla bici)

FERROVIE DELLO STATO

SUPPLEMENTOGIORNALIERO

per trasporto

BICIal seguito del viaggiatore

A N° 12412

CONVALIDA

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Amici della Bicicletta Gennaio - Marzo 2002 ... 5

L SECONDO INCONTRO, CHE SI È SVOLTO A MILANO IL 26 NOVEMBRE 2001, SONO STATI PRESENTI, PER IL TRASPORTO

REGIONALE DI TRENITALIA, GIOVANNI CASSOLA(SISTEMI DI MARKETING E LOGISTICA), MIRELLA GIUSTINIANI

(RAPPORTI ESTERNI), ROBERTO SCANAROTTI (RAPPORTI ESTERNI ), WALTER NEIROTTI (TR PIEMONTE); PER FIAB,LUIGI RICCARDI E STEFANO CASERINI (RESPONSABILE FIAB LOMBARDIA PER L’INTEGRAZIONE MODALE).

inoltre avanzato la richiesta della gratuità del trasportodelle bici smontate e chiuse nelle apposite sacche. Conriferimento alla Giornata nazionale Bici in treno, è stataconfermata la data di domenica 24 marzo 2002. L’iniziati-va verrà pubblicizzata: a) sia mediante apposita conferen-za stampa qualche giorno prima dell’evento; b) sia con lapredisposizione di un volantino da distribuire nelle sta-zioni del TR. Si conviene che la bozza del testo del volan-tino venga proposto da FIAB, mentre Trenitalia si impe-gna a verificare la possibilità di produrre il volantinoall’interno dell’ azienda.

Nel corso della riunione è stata confermata la decisionedi Trenitalia di eliminare il documento di viaggio supple-mento 12 mesi per il trasporto bici ed è stato altresìsegnalato come la vendita della Carta Amicotreno nel-l’ambito della convenzione FIAB stia procedendo molto arilento.

Il Trasporto Regionale si accorderà con TrenitaliaPaseggeri per produrre un unico materiale di informazio-ne sul servizio di trasporto delle bici sui treni; questomateriale verrà utilizzato in modo permanente per lapromozione del servizio stesso.

Si è rimasti intesi che, sulle questioni trattate e rimasteaperte, Trenitalia farà conoscere alla FIAB le proprie deci-sioni oltre che consultarla per taluni progetti. ❑

Il Trasporto Regionale di Trenitalia ha dichiarato che sipuò pensare: a) a qualche linea dove tentare un ulterioresviluppo del servizio di trasporto delle bici sui treni; b) edalla predisposizione, nell’ambito del restyling in corsodelle vetture, di spazi per le bici su qualche vettura inmodo da destinarne una per convoglio; oltre che a toglieredalle semipilote la postazione che serviva ai postali al finedi aumentare lo spazio già ora dedicato alle bici.

Si è parlato dell’utilizzo per le bici, nei momenti in cuitale spazio non viene fruito dai destinatari specifici, dellospazio destinato ai portatori di handicap su uno dei vago-ni dei TAF.

Si è accennato all’ipotesi di sostituire sui TAF alcuniposti a sedere fissi con sedili ribaltabili in modo che, se nonoccupati dai passeggeri, si determini la possibilità di rica-vare spazio per le bici.

E’ stata segnalata da parte FIAB la progressiva scom-parsa dei bagagliai da utilizzare per il trasporto dellebiciclette in occasione di escursioni da parte di comitive dicicloturisti.

Con riferimento ai pendolari, si è parlato, da parte diTrenitalia, dell’ipotesi di trovare spazi in alcune stazioniper il deposito e per il noleggio delle biciclette.

La FIAB ha fatto presente l’incongruenza della tariffa di7.000 lire per il tiket delle bici sui brevi percorsi ed ha

A

L TERZO INCONTRO SI È SVOLTO A ROMA IL 12 DICEMBRE 2001; VI HANNO PRESO PARTE: LUIGI RICCARDI PER LA FIAB;MASSIMO GERLINI DELLA DIVISIONE INVESTIMENTI DELLA SOCIETÀ RETE FERROVIARIA ITALIANA (RFI) CON LA COLLABO-RATRICE ANITA RAVAGLI; ALESSANDRA PATERA RESPONSABILE MARKETING E DIEGO NEGRI RESPONSABILE SVILUPPO DELLA

SOCIETÀ GRANDI STAZIONI; RITA LAURINI DEI RAPPORTI CON LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI DI TRENITALIA.

RFI PARCHEGGI PER BICICLETTE: da subito verrannosollecitate le società di Trenitalia (come Metropark) che sene occupano, mentre, nel giro di un anno, si poptrà pren-dere una iniziativa diretta mediante l’apposita società digestione, in via di costituzione, che si occuperà del pianoparcheggi di RFI. Verrà verificata la normativa in vigoreper l’uso degli ascensori per capire se è posssibile esten-derne l’utilizzo anche al trasporto biciclette. RFI è disponi-bile a prendere in considerazione la richiesta di posiziona-re canaline per far scorrere le biciclette (magari assiemealle valige) sulle scale (quelle più grandi) delle stazioni.Infine prenderà in considerazione la richiesta della FIABper un utilizzo della segnaletica, sia sonora sia luminosa,anche per la segnalazione del servizio di trasporto dellebici sui treni.

GRANDI STAZIONI I rappresentanti della società GRdichiarano a loro volta di prendere in considerazione leopportunità offerte dalla segnaletica fissa alla luce anche

delle esigenze, espresse dalla FIAB, di pubblicità del servi-zio di trasporto bici. Movimentazione delle biciclette: siprocederà in modo diverso nell’ambito dei diversi progettidi ristrutturazione (ad esempio nel caso della StazioneCentrale di Milano è previsto un tapis roulant dal pianostradale al piano dei treni). Spazi per deposito e parcheg-gio delle biciclette occorre interessare Metropark trattan-dosi di servizi accessori essenziali per realizzare l’integra-zione treno/bici. Punti bici (deposito, noleggio, riparazio-ne, vendita): vanno inseriti nella logica commerciale che hacaratterizzato le prenotazioni degli spazi nelle stazioninell’ambito dei progetti di riqualificazione delle stazioni.Grandi Stazioni, su sollecitazione della FIAB, si impegna aproporre spazi per questa funzione ad ANCMA e AICC.

MEDIE STAZIONI La rappresentante dei rapporti con leassociazioni, chiede alla FIAB un elenco di città presso le cuistazioni impegnarsi prioritariamente per la ricerca di spaziper il parcheggio ed il deposito delle biciclette.❑

I

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Amici della Bicicletta Gennaio - Marzo 20026...

ER RECUPERARE I SEDIMI DELLE FERROVIE DISMESSE E TRASFORMARLE IN STRADE PER LE BICI - PIACEVOLI E, SE IN

SALITA, SEMPRE CON PENDENZE LIEVI – POTREBBE ESSERE UTILE CHE, ANCHE IN ITALIA, VENISSE COSTITUITO UN

APPOSITO ORGANISMO PER COORDINARE L’INIZIATIVA DI REGIONI, COMUNI, PROVINCE E COMUNITÀ MONTANE.

Per questo obiettivo, sipotrebbe quindi prenderel’esempio della Spagnadove, ormai da anni, operala Fundacion de losFerrocarriles Espanoles e dovesono state realizzate ben 62Vias Verdes, stradeciclopedonali ottenute me-diante il recupero a questouso di altrettante linee fer-roviarie dismesse.

Ovviamente la FIAB ri-tiene che si debba realizzare

FERROVIE DISMESSEAlmeno in parte, i sedimi abbandonati possono essere recuperati

come strade per la bicicletta

PIEMONTE

➧ Bricherasio – Barge ➧ Birasca –Saluzzo ➧ Brusca – Dronero➧ Bra – Ceva ➧ Bastia –Mondovì ➧ Biella – Balma➧ Biella – Oropa➧ Biella – Masserano➧ Grignasco – Coggiola➧ Rivarolo – Castellamonte➧ Intra – Premeno➧ Stresa – Mottarone➧ Monchiero – Dogliani➧ Basaluzzo – Frugarolo➧ Gozzano – Alzo➧ Cuneo – Mondovì

LIGURIA

➧ Imperia – Bordighera (vecchiotracciato) ➧ Spotorno – FinaleLigureLOMBARDIA

➧ Menaggio – Porlezza➧ Grandate – Malnate ➧ Varese

– Ghirla – Luino/Ponte Tresa

➧ Luino – Cittiglio ➧ Castellanza– Valmorea ➧ Bergamo – Piaz-za Brembana ➧ Bergamo –Clusone ➧ Lovere – CostaVolpino ➧ Desenzano FS – Cit-tà ➧ Rovato – Soncino –Cremona ➧ Rezzato – Vobarno➧ Paderno – Iseo➧ Voghera – Varzi

TRENTO

➧ Rovereto – Mori – Arco – Riva➧ Mendola – Dermulo➧ Ora – Cavalese

BOLZANO

➧ Chiusa – Plan Val Gardena➧ Calalzo – Cortina – Dobbiaco➧ Brunico – Campo Tures

➧ Merano – Malles ➧ Bolzano –Brennero (vecchio tracciato)

una trasformazione d’usosolo nel caso sia stata ab-bandonata definitivamentel’intenzione di riutilizzo fer-roviario, essendo questo,anche per noi, la priorità.

Pubblichiamo qui un pri-mo elenco di ferroviedismesse fornitoci dall’ami-co Massimo Ferrari, Presi-dente di UTP - integrato conaltre segnalazioni di Clau-dio Pedroni e di soci di UTP

- perché ci si possa ragiona-re su, segnalare altre lineedismesse qui non elencate,raccogliere dati sullo statodi fatto dei sedimi e sulleiniziative in corso.

I dati richiesti vanno in-viati a: FIAB - via Borsieri4/E - 20159 Milano - tel/fax02.69311624 e-mail:[email protected]

Ecco due esempi di comevanno forniti i dati richiesti:

LINEA (nome) Km PROVINCIA GESTORE(ex) STATO DI FATTOE NOTE

Parma - Spezia 12 ParmaFS Già recuperati a ciclabile12 chilometri

Budrio – Massa Lombar-da 26 Bologna RavennaIn concessione Sedime esi-stente con alcuni manufatti.Esistono ipotesi di recuperoferroviario. ❑

Elenco delle FerrovieDismesse

VENETO➧ Legnago – Grisignano diZocco ➧ Montebelluna –Conegliano➧ Schio/Thiene – Asiago➧ Verona – Affi – Garda/Carmignano ➧ Agordo –Bribano ➧ Padova – Piazzola -Carmignano➧ Adrio – Ariano Polesine➧ Treviso – Camposanpiero –Piazzola – Grisignano – Ostiglia➧ Padova – Piove di Sacco➧ Vicenza – Noventa ➧ Vicenza– Valdagno ➧ Lonigo città – FS

FRIULI – VENEZIA GIULIA

➧ Motta di Livenza – San Vito alTagliamento➧ Casarsa – Spilambergo➧ Carnia – Tolmezzo – VillaSantina ➧ Carnia – Tarvisio(vecchio tracciato)➧ Tarvisio – Fusine laghi

(Slovenia) ➧ Trieste – Erpelle➧ Cividale – Caporetto(Slovenia)➧ Cerviniano – Aquileja➧ Pinzano – Casarsa➧ Tolmezzo – Villa Santina

EMILIA – ROMAGNA

➧ Piacenza – Bettola➧ Modena – Nonantola –Crevalcuore – Cento – Ferrara➧ Cento – San Giovanni inPersiceto ➧ Modena –Spilamberto – Vignola

➧ Modena – Mirandola/FinaleEmilia ➧ Reggio Emilia –Castelnuovo Sotto – Boretto

➧ Reggio Emilia – Carpi➧ Barco – Montecchio➧ Ferrara – Copparo➧ Budrio – Massalombarda

➧ Ostellato – Comacchio – Por-to Garibaldi ➧ Parma – Spezia

P

➟Continua

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Amici della Bicicletta Gennaio - Marzo 2002 ... 7

➧ Bagnolo – Correggio – Carpi

➧ Canossa – Castelnuovo Monti➧ Modena – Mirandola - S.Felice– Concordia – Rolo

➧ Bazzano – Spilamberto➧ Modena – Pavullo➧ Portomaggiore – Bando

➧ S. Giovanni Persiceto – Deci-ma ➧ Bologna – Malalbergo➧ Imola – Fontanelice

➧ Imola – Massalombarda➧ Rimini – S.Marino➧ Rimini – Novafeltria➧ S. Arcangelo – Fabbriano

MARCHE

➧ Fano – Fossombrone –Fermignano – Urbino ➧ Pergola– Fermignano ➧ Camerino –Castelraimondo➧ Porto San Giorgio – Fermo –Amandola

TOSCANA➧ Pracchia – San MarcelloPistoiese – Mammiano➧ Carrara Avenza – CarraraCentro➧ Arezzo – Sansepolcro➧ Follonica – Massa Marittima

➧ Orbetello – Porto Santo Stefano

➧ Livorno – Collesalvetti ➧ Lucca– Pontedera ➧ Saline – Volterra

UMBRIA

➧ Città di Castello – Gubbio –Fossato di Vico➧ Spoleto – Norcia

ABRUZZO➧ Pescara – Penne➧ Ortona – Orsogna – Crocetta➧ Aquila – Capitignano➧ Agnone – Pescolanciano

➧ Pescara – Vasto (vecchio trac-ciato)

LAZIO

➧ Roma San Cesareo – Fiuggi –Alatri – Frosinone ➧ Mandela – Subiaco

➧ Formia – GaetaVelletri –Priverno Fossanova ➧ Albano –Campoleone➧ Orte – Civitavecchia

➧ Priverno città – Fs ➧ Archi –Atessa ➧ Frascati – San Cesareo➧ Velletri – Colleferro➧ Velletri – Sezze Romano➧ Fiumicino bivio – Città

Bimbimbici rappresenta una iniziativa della FIAB moltoimportante che ha l’obiettivo di coinvolgere tante realtà(l’obiettivo, ambizioso ma realistico, è quello di essere pre-senti in 100 città), un’iniziativa che permette una visibilitànazionale ed un intervento su temi fondamentali , come ildiritto di tutti di poter vivere una città più umana e circolarein sicurezza. I bambini sotto questo punto di vista rappresen-tano l’anello debole di una cultura che vede le città concepitee strutturate per soli adulti motorizzati.

Visto l’innegabile successo delle precedenti edizioni ( 36città nel 2000 e 58 nel 2001), visti i contatti che la FIAB hapotuto prendere con nuove realtà proprio grazie a Bimbimbici,vista la ricchezza delle associazioni partecipanti - associazio-ni FIAB, amministrazioni comunali, pro loco, centri sociali -l’entusiasmo con cui la FIAB si appresta ad organizzarequesta seconda edizione è veramente alto.

La data uficiale di svolgimento della manifestazione intutta Italia, salvo alcune eccezioni, è domenica 5 maggio 2002.Bimbimbici 2002 avrà come titolo Per una città solidale. Strade

2002

CAMPANIA

➧ Formia – Sparanise ➧ Ercolano– Vesuvio ➧ Sicignano –Lagonegro

PUGLIA

➧ Foggia – Lucera ➧ Ofantino –Margherita di Savoia

BASILICATA

➧ Potenza – Pignola ➧ Atena –Marsico Nuovo ➧ Ferrandina –Montalbano Jonico

➧ Lagonegro – Spezzano➧ Potenza – Laurenzana➧ Matera – Montalbano

CALABRIA

➧ Lagonegro – Castrovillari –Spezzano Albanese➧ Crotone – Petilia Policastro

➧ Vibo Valentia – Mileto➧ Soverato – Chiaravalle➧ Gioiosa Jonica – Mammola

➧ Paola – Cosenza ➧ Cosenza –Castiglione (vecchia)

SICILIA

➧ Palermo – Corleone – SantaMargherita Belice

➧ Castelvetrano – Salaparuta

➧ Castelvetrano – PortoEmpedocle ➧ Lercara Bassa –Magazzolo/Palazzo Adrano

➧ Lercara – Filago – Cianciana➧ Cianciana – Palazzolo Acreide➧ Agrigento – Licata

➧ Leonforte – Dittaino – PiazzaArmerina – Caltagirone➧ Siracusa – Palazzolo Acreide– Vizzini

➧ Palazzolo – Ragusa➧ Taormina – Randazzo➧ Alcantara - Randazzo ➧ Noto– Pachino

➧ Palermo – Corleone – Burgio➧ Santa Ninfa – Salemi

➧ Santa Ninfa – Castelvetrano

➧ Santa Ninfa – Chiusa Sclafani

SARDEGNA

➧ Calasetta - Sant’Antioco -V i l l a m a s s a r g i a / I g l e s i a s➧ Villacidro - Villamar - Ales/Sarcidano

➧ Gairo – Jerzu ➧ Chilivani –Tirso➧ Monti - Tempio Pausania. ❑

sicuree percorsi protetti casa-scuola.

La sede organiz-zativa di Bimbimbici èSiena, ma da questa edi-zione, oltre a Fabio Masottidi Siena, si occuperà diBimbimbici ancheGianfranco Fantini diReggio Emilia.

Riferimenti: SedeAmici della BiciclettaSiena aperta il giovedìdalle 18 alle 19.30 tel.057745159 . Responsabile nazionale: Fabio Masotti via delleLombarde, 38 - 53100 Siena. Cell. 335243788; e-mail:[email protected] Coordinatore nazionale: GianfrancoFantini via Ascari, 20 - 42100 Reggio Emilia . Cell. 3281850980- tel. 0522292243; e-mail: [email protected] . ❑

PER UNA CITTÀ SOLIDALE. STRADE SICURE E PERCORSI PROTETTI CASA-SCUOLA.

Una iniziativa strategica per la crescita delle associazioni aderenti alla FIAB

Page 8: EUROPEAN C info@fiab-onlus.it ...3. l’intervento sui TAF (treni ad alta frequentazione), per realizzare semplici aggiustamenti dell’arredo interno che permettano di ricavare gli

Amici della Bicicletta Gennaio - Marzo 20028...

si è concretizzata il 24 set-tembre scorso a Bolzano,quando il primo drappellodi ciclisti si è ritrovato nellabella città sudtirolese.

E’ il caso di sfoderare ilvecchio adagio “chi ben in-comincia….” perché l’abileregia di Evi ci ha messo nel-le condizioni di iniziare l’av-ventura nei migliore deimodi, attraverso un incon-tro ad alto livello con tecnicie politici interessati a piste epercorsi ciclabili.

Abbiamo avuto comeinterlocutori l’arch. W.Theil, maggior progettistadelle piste ciclabilialtoatesine, il dott. C.Leonardelli, responsabiledella programmazio-ne delle stesse e,nella più bel-la piazza diBolzano a sa-lutare la no-stra partenzacon gli inviati di tutti i me-dia cittadini e regionali, cisono stati il presidente delconsiglio comunale G.Sfondini colvicepresidente R.Benedikter, l’assessoreall’ambiente S. Fattored il presidente dellaUisp locale A.Michielli.

Rudi, lo chia-miamo cosìperché è di-ventato no-stro amico, ci haaccompagnato inbici, con grande invidiadi Evi, impossibilitata a far-lo per un piccolo infortunio,

Prima però non possia-mo non parlare di parlare diMarkus Braun, divenuto sulcampo nostro grande ami-co, che è stato un efficiente,discreto, sempre sereno e dibuon umore, disponibile ac-compagnatore da Bolzanoa Roma. Il suo lavoro di as-sistenza, con un appositovan della agenzia turisticaspecializzata per ilcicloescursionismo Hikbik,di cui è il titolare, è statopreziosissimo. Ha scattatocentinaia di foto digitali egirato video cassette realiz-zando così un fornitissimostock di splendide immagi-ni, utilizzabili anche a livel-lo dei media per documen-tare le attività cicloturistichedi qualità.Intensificazione rapportifra la Fiab e le associazionilocali che si sono mobilitateper l’evento; grazie allabicistaffetta Evi è seriamen-te tentata di far nascereun’associazione a Bolzano,che, magari con Markus ,organizzi il cicloradunoFiab del 2003; a MantovaDaniele Mattioli progetta dirichiamare a raccolta i vec-chi e nuovi amici perriassociarsi alla Fiab. Anchenella altre città dove ci sonoassociazioni consolidate,incontrarsi, fare da guide, an-

La FIAB da Bolzano a Roma in biciclettaDal 24 settembre al 4 ottobre

fino a Ora, dove ci è statoofferto un magnifico pran-zo in un ristorante tipico.

Questi incontri si sono ri-petuti in ogni tappa e l’ap-prezzamento per il nostro“pellegrinaggio”, per usareuna definizione del nostropresidente che ha pedalatocon noi, non è mai stato dicircostanza, ma sempre veroe caloroso.

Se è impossibile per ra-gioni di spazio elencare l’an-damento delle varie tappe -che resta soprattutto patri-monio di ricordi dei prota-gonisti per quantoriguarda ve-

dute,s e n -

sazio-ni, co-

l o r i ,p r o f u -

mi, in-contri - si

può invecetracciare il

bilancio perla Fiab di

questa mani-festazione.

dare a cena, avere le bandie-re nelle proprie strade ha pro-dotto un netto innalzamentodello spirito di corpo e delsenso di appartenenza ad ununico grande movimentocicloambientalista nazionale.

Occasione di contatto frale associazioni e gli entipubblici locali con spuntiper la continuazione ol’apertura di tavoli di lavo-ro sulla mobilità sostenibi-le; è stato molto esplicito, aldi là delle circostanze, l’ap-prezzamento da parte del-l’Assessore Iva Berasi diTrento per Manuela; cosìcome traspariva il buon rap-porto fra Fabio ed il Sindacodi Siena; come speriamo chel’aver avuto un ulteriorecontatto su temi così quali-ficanti con le amministra-zioni di Bologna, sia stataper Oriano occasione di pro-mozione per la associazio-ne FIAB di Bologna.

Promozione del proget-to Bicitalia e Ciclopista delSole presso le Amministra-zioni interessate dal percor-so; abbiamo consegnato iprototipi delle cartine stam-pate con computer ed i cam-pioni della segnaletica, que-st’ultimi lasciati ad ogniamministrazione, quale se-gno tangibile del progetto.

➟Continua

25 settembre – 4 ottobre 2001

IDEA DI UNA BICISTAFFETTA LUNGO IL PERCORSO DELLA CICLOPISTA DEL SOLE DA BOLZANO A ROMA PER PROMUOVERE

QUESTO PERCORSO E L’INTERO PROGETTO DI BICITALIA E PER PORTARE AL PARLAMENTO LA RICHIESTA DELLA FIAB DI

INSERIRE NELLA LEGGE DI BILANCIO UN FINANZIAMENTO DI 400 MILIARDI ALL’ANNO PER LA LEGGE 366/98 ,L’

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Amici della Bicicletta Gennaio - Marzo 2002 ... 9

E’ comunque l’obiettivo che la FIAB vuole raggiungerenell’arco del 2002 anche attraverso la costituzione di unarete di addetti stampa delle associazioni aderenti. Operlomeno è l’auspicio. Il primo passo è stato quello diaver organizzato un seminario nazionale interno su Orga-nizzazione e gestione dei rapporti con la stampa che si è tenutolo scorso 20 ottobre a Bologna, nell’affollata Sala delloZodiaco di proprietà della Provincia, gentilmente messa adisposizione, su richiesta dell’associazione bologneseMonte Sole Bike Club. Il seminario ha rappresentato l’ar-gomento tematico della Conferenza dei Presidenti delleassociazioni aderenti.

E’ fuori discussione che ci sia una carenza di visibilitàdelle iniziative della FIAB sia in ambito nazionale chelocale. Se a livello nazionale ciò dipende dalle oggettivedifficoltà di impattare con i TG e con i quotidiani nazionaliavendo a disposizione i soli strumenti del volontariato(tanta buona volontà e scarsi mezzi), a livello locale, dovel’ambito di intervento è più circoscritto e dove sarebbemeno difficile costruire rapporti con la stampa e formarei giornalisti su temi così ancora nuovi, di fatto le associa-zioni cittadine non si sono mai organizzate, né ci hannomai pensato, per dare risalto alle loro attività. Salvo poidire: “ma i giornali non si interessano a noi!”

Il tentativoche è stato fatto,attraverso l’orga-nizzazione del se-minario, è stato pro-prio quello di far crescerela consapevolezza su alcu-ni punti semplici, ma fon-damentali: a) dobbiamofare bene e dobbiamo farloanche sapere in giro; b) cosa,come e quando dobbiamofare per comunicarlo aigiornali e, tramite questi,ai lettori.

E’ stato anche precisa-to che i rapporti con lastampa rappresentano sol-tanto uno spicchio del variegato e complessomondo della comunicazione. Ma che una presenza nonepisodica sulla stampa locale, precisando sempre di farparte della FIAB, farebbe finalmente crescere l’attenzionegenerale sui nostri temi, facendo del bene alle nostreiniziative. ❑ Lello Sforza

Fabio Masotti – con Lui-gi Riccardi e RomanoPuglisi – ha incontrato loscorso 18 dicembre a Romail Dott Cobre responsabiledel settore educazione stra-dale del Ministero delle In-frastrutture. L’incontro conil rappresentante del Mini-stero è stato molto proficuoe foriero di aperture per illavoro della FIAB nel setto-re della formazione inse-gnanti. ❑

Per una Iniziati-va della FIAB nel

settore scuola

RAPPORTI DELLA FIAB CON LA STAMPASeminario nazionale nell’ambito della conferenza dei presidenti

Primo test di collabora-zione fra Fiab e Uisp: il rap-porto con la Uisp ha funzio-nato molto bene ed è statodi grande utilità soprattut-to nelle località dove nonerano attive le associazioniFiab, come nei casi diMantova e Grosseto.

Incontro con ammini-stratori, tecnici, e funzio-nari delle amministrazio-ni comunali e provincialicon la realtà Fiab: questolavoro di semina sarà sicu-ramente utile nel tempo; giàcon Alessandro Margaglio,funzionario della provinciadi Firenze si parla di ipotesidi iniziative con la Fiab su

ONO AUMENTATE LE CAPACITÀ DELLE ASSOCIAZIONI ADERENTI ALLA FIAB DI COMUNICARE CON

LA STAMPA E DI RAFFORZARE LO LORO IMMAGINE AGLI OCCHI DELL’OPINIONE PUBBLICA?

E’ ANCORA PRESTO PER DIRLO.S

bici treno bici, progetto del-la Regione Toscana finan-ziato dalla 366/98.

Rapporto con parlamen-tari e ministeri: abbiamoavuto la lista degli aderential gruppo parlamentari ami-ci della bicicletta durante illungo colloquio davanti aMontecitorio con una dele-gazione degli stessi; e inol-tre siamo stati ricevuti al Mi-nistero delle infrastrutture.

Acquisizione diretta diconoscenze sul percorsodella Ciclopista del Solecon conseguente segnala-zione dei punti critici alleamministrazioni.

Ricaduta sui media: a li-vello regionale e provincia-le la ricaduta è stata notevo-le e ne è testimone la corposarassegna stampa.

Bicitalia è un progetto for-te della Fiab e la legge 366/978 è stata pensata origina-riamente in sede FIAB (e diquesto ne siamo consape-volmente orgogliosi). Laloro promozione deve di-ventare un appuntamentoannuale importante; labicistaffetta si è rivelato stru-mento idoneo che dovrà ri-petersi puntualmente al-l’inizio di autunno quandosi prendono le grandi deci-sioni di spesa. ❑

Gianfranco Fantini

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Amici della Bicicletta Gennaio - Marzo 200210...

Novità positive, rispettoalle due precedenti edizionidei colloqui svoltesi aCastellarquato, sono state ilraddoppio del numero deipartecipanti (una cinquanti-na, questa volta) e, tra di essi,il più elevato numero di Pre-sidenti delle associazioni ade-renti alla FIAB.

Un primo tema discusso alungo ha riguardato l’attiva-zione di un periodico dellaFIAB in materia dicicloambientalismo e diescursionismo in bicicletta.

Il target proposto è artico-lato in tre componenti princi-pali:

a) cicloescursionisti ecicloambientalisti ( tra i qua-li, ovviamente, gli iscritti alleassociazioni FIAB);

b) insegnanti;c) enti ed organizzazioni:

ministeri; aziende ed agenziepubbliche e private naziona-li; regioni; province; comuni;consorzi di comuni; enti par-co; comunità montane; azien-de e agenzie pubbliche e pri-vate locali ( es. aziende ditrasporto, mobilitymanagers).

I temi di interesse del pe-riodico possono essere i se-guenti:

✔ turismo in bicicletta;✔ rubriche - con contenuti

alternativi rispetto a quanto ègià presente negli altri perio-dici sulla bicicletta; con unainformazione corretta e mira-ta alla sostanza (sobrietà,a n t i c o n s u m i s m o ,demistificazione di marchi eloghi), pur rifuggendo da ognifondamentalismo – relativealla alimentazione, cucina re-gionale, salute e fitness,agriciclismo (ovvero, itinerariin bici alla scoperta dei pae-

nicare in modo più efficace,sia all’interno delle associa-zioni, sia all’esterno nei con-fronti dell’opinione pubblicae delle istituzioni. In questaprospettiva, è stata propostal’organizzazione – dopo quel-lo sui rapporti con la stampatenuto lo scorso 20 ottobre –di un seminario sulla comu-nicazione.

Il terzo tema trattato hariguardato il rapporto tra lapolitica specifica della FIABe la politica in generale.

Unanime è stato il con-senso sulla scelta dellacollocazione dellaFIAB tra le associa-zioni ad uno scopo.In questo caso: lapromozione del-l’uso della biciclet-ta per contribuire amigliorare traffico eambiente a livellourbano e per la pra-tica delcicloescursionismo,quale forma di turi-smo di massa ri-spettoso dell’am-biente.

Il dibattito suquesto tema – no-nostante qualche timore ini-ziale – si è sviluppato senzareticenze, timidezze e falsipudori. Si è convenuto chel’unico scopo della FIAB – equindi la sua trasversalità ri-spetto alle varie collocazionipolitiche o, se si vuole, la suacaratterizzazione bipartisan –deve essere salvaguardatocon particolare cura. In que-st’ottica, è da evitare ogni ge-nere di forzatura, anche nellaconsapevolezza che i soci nonesauriscono il loro impegnosociale e politico nella appar-tenenza alla FIAB. In altre pa-role, per perseguire obiettivi

COLLOQUI NEL BORGO MONSELICE, NEL BEL PALAZZO TASSELLO RESTAURATO DI RECENTE E DOVE HA SEDE IL VENETIAN HOSTEL,

NEL WEEK END DELL’1 E 2 DICEMBRE DELLO SCORSO ANNO, SI È SVOLTO IL TERZO SEMINARIO FIAB COLLOQUI

NEL BORGO DEDICATO ALLA RIFLESSIONE SU TEMI STRATEGICI PER LA FEDERAZIONE.

saggi agrari), abbigliamento,bicicletta sotto il profilo tecni-co;

✔ politica della bici-cletta: pianificazione a livellourbano, progettazioni e rea-lizzazioni delle reti, delle in-frastrutture, dei provvedi-menti per dare strada allabici, integrazione modale,progettazioni e realizzazionidi reti e itinerari per ilcicloturismo, legislazione efinanziamenti, progetti dipromozione dell’uso della bi-cicletta (bici a scuola, bici allavoro, la bici all’interno del-le azioni di mobility manage-ment);

✔ mobilità (modera-zione del traffico, codice del-la strada, sicurezza stradale);

✔ educazione alla mo-bilità sostenibile ed alla mo-bilità ciclistica;

✔ recensioni.Al termine della discussio-

ne, si è convenuto di appro-fondire ulteriormente questaipotesi, anche sulla base dellapredisposizione di un nume-ro zero del periodico.

Si è poi parlato della esi-genza non eludibile – nell’ot-tica di far contare di più, alivello sociale e politico, i temidella mobilità sostenibile eciclistica in particolare – del-la crescita della FIAB, siacome numero di iscritti allesingole associazioni, sia comediffusione delle associazionisul territorio.

Due le conclusioni princi-pali al riguardo: a) per au-mentare il numero degli as-sociati occorre in primo luo-go conservare quelli che giàci sono mediante opportunepolitiche di fidelizzazione deisoci; b) occorre saper comu-

politici diversi dalla mobilitàsostenibile e più generali, visono altri ambiti associativi epartitici e quindi vi possonoessere appartenenze diversee plurime dei soci FIAB.

Tuttavia, nel perseguire gliobiettivi della FIAB non si puòsfuggire alle contaminazionicon la politica in generale,anche se non vi possono esse-re ricette belle e pronte al ri-guardo. L’analisi delle circo-stanze e dei contesti, il dibat-tito democratico interno sen-

za reticenze né isterie, la gra-duazione dei coinvolgimentipolitici, sono alcuni dei modiper definire correttamente irapporti tra politica e iniziati-va della FIAB, senza disgre-ganti conseguenze, ma nep-pure senza pregiudiziali ecastranti chiusure.

Si è parlato poi della istitu-zione di un servizio di con-sulenza legale all’internodella FIAB come risposta nonpiù procrastinabile alle esi-genze di tutela espresse dagliassociati e dai cittadini utentidella bicicletta. Si è conclusodi proporre agli organi deci-

A

➟Continua

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Amici della Bicicletta Gennaio - Marzo 2002 ... 11

sionali della FIAB l’istituzio-ne del servizio.

Si è discusso infine dellastorica manifestazione nazio-nale della FIAB: ilcicloraduno annuale. Si èconvenuto, alla luce dellapluriennale esperienza, sullanecessità di meglio caratte-rizzare l’iniziativa per daremaggiore visibilità alla FIAB

EVENTIai quali ha partecipato la FIAB

17 – 21 settembre CONFERENZA INTERNAZIONALE DI VELOCITY AD

EDIMBURGO E GLASGOW

Relazioni di rappresentanti della FIAB:Riccardo Gallimbeni, Eurovelo e Bicitalia: le reti ciclabili nazio-nali e internazionali in Italia

Antonella Gaviani, Bambini in bicicletta: l’esperienza italiana diBimbimbici

Luigi Riccardi, L’integrazione modale treno bicicletta in Italia

Hanno partecipapo a Velocity per la FIAB anche RaffaeleSforza e Marco Danzi.

25 – 29 settembre 12 ° CONVEGNO INTERNAZIONALE SULLA STORIA

DELLA BICICLETTA organizzato da Beppe Genazzini con ilpatrocinio della FIAB. Il convegno, al quale hanno presoparte una quarantina di studiosi provenienti da tutto ilmondo, si è svolto presso il Grand Hotel Pigna AnticheTerme di Pigna (Imperia) e presso il nuovo Museo dellaBicicletta di Marina degli Aregai (Imperia).

18 ottobre CONVEGNO A VENEZIA INDETTO DALLA REGIONE VENETO

IN COLLABORAZIONE CON CISETProgetto Interreg Italia Slovenia Studio sulla fruizioneciclopedonale del fiume Lemene

Relazione di Luigi Riccardi su Il cicloescursionismo come cono-scenza del territorio

5 dicembre CONVEGNO INDETTO DALLA PROVINCIA DI FIRENZE SU

MOBILITÀ SOSTENIBILE E INTERMODALE

Per la FIAB relazioni:Claudio Pedroni, La rete Bicictalia

Luigi Riccardi, Mobilità sostenibile e intermodale in Italia

IN PROGRAMMAZIONE16 – 17 marzo Assemblea ordinaria FIAB a Reggio Emilia24 marzo Giornata Nazionale Bici in Treno (con

Trenitalia e UISP)5 maggio Bimbimbici1 – 9 giugno Corso di formazione per dirigenti delle asso-

ciazioni FIAB

13 – 14 giugno Università degli Studi di Brescia - Diparti-mento di Ingegneria Civile - CeSCAm Cen-tro Studi città Amica e Federazione ItalianaAmici della Bicicletta,

IX Conferenza Internazionale, Vivere e cam-minare in città. Il ruolo della bicicletta.

20 – 23 giugno Cicloraduno a Ferrara13 – 15 settem. Pedali sulla Francigena Sienasettembre Stand FIAB alla Esposizione internazionale

del Ciclo presso la Fiera di Milanosettem. – ottobre Ciclostaffettaanno 2002 Campagna nazionale sulla sicurezza strada-

le dei ciclisti con UISPData da stabilire Seminario FIAB sulla comunicazione inter-

na ed esterna

RAPPRESENTANTI DELLA FIAB✔ Tavolo Associazioni Utenti presso Trenitalia: Antonio

Dalla Venezia✔ Comitato Garanti Amico Treno: Luigi Riccardi✔ Consulta sulla Sicurezza Stradale: Nicola Di Noia, Fabio

Di Capua, Cesare Miconi, Luigi Riccardi✔ Gruppo di lavoro sulla mobilità ciclistica presso Mini-

stero delle Infrastrutture e Trasporti (Ministeri, Regio-ni, AICC): Luigi Riccardi

✔ Elenco delle organizzazioni di comprovata esperienzanel settore della prevenzione e della sicurezza stradalepresso il Ministero delle Tifrastrutture e trasporti: Fa-bio Masotti

LAVORI IN CORSO✔ STUDIO DI FATTIBILITÀ SULLA CICLOPISTA DEL SOLE

Ricerca finanziata dall’Ispettorato Generale per la Circo-lazione e la Sicurezza Stradale del Ministero delle Infra-strutture e dei trasporti. I risultati dello studio sarannodisponibili entro il mese di agosto del 2002.

✔ REDAZIONE E LA STAMPA DI 20.000 COPIE DELLA GUIDA RELATIVA

AL PERCORSO CICLISTICO PEDEMONTANO DA PESCHIERA DEL

GARDA AD IVREA “LAGHI DI LOMBARDIA”. Con il finanziamento dell’UO Turismo, Direzione Gene-

rale Industria, PMI, Cooperazione e Turismo della Regio-ne Lombardia. La guida sarà pronta entro il prossimomese di maggio. ❑

e, ad un tempo, di alleggerirel’impegno organizzativo del-la Federazione e delle asso-ciazioni organizzatrici deisingoli raduni. Più precisa-mente, al fine di rendere pos-sibile un consistente aumen-to del numero dei partecipan-ti e, contestualmente, la con-sapevolezza di partecipare aduna iniziativa della FIAB,

sono state proposte le seguen-ti linee operative: a) accurataprogrammazione della ceri-monia inaugurale delcicloraduno con un forte im-pegno nel coinvolgimento delterritorio interessato; b)convenzionamento con al-berghi e ristoranti, ai quali leassociazioni ed i singoli par-tecipanti possano rivolgersi

direttamente, evitando quin-di l’impegno diretto dellastruttura locale della FIAB nelservizio di prenotazione e difiltro tra partecipanti e strut-ture ricettive e di ristorazione,c) progettazione ed organiz-zazione dei percorsi; d) accu-rata organizzazione della se-rata finale del cicloradunoFIAB. ❑ Luigi Riccardi

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Amici della Bicicletta Gennaio - Marzo 200212...

✔ DELERM, Philippe, La prima sorsata di birra e altripiccoli piaceri della vita, Frassinelli, 1998, p. 121

Ben tre dei trentaquattro piaceri sono dedicati alla bici:Il rumore della dinamo; Il Tour de France; La bicicletta e ilciclismo.

✔ TRONCHET, Didier, Piccolo trattato di ciclosofia.Il mondo visto dal sellino, Pratiche Editrice, Il saggiatore,Milano, 2001, p. 160

Non solo per pedalare, ma per scoprire una nuovavisione del traffico e della città, della vita e di voistessi.

✔ MANFREDI, Gianfranco, Il piccolo dia-volo nero, Marco Tropea Editore, Milano,2001, p.352

Un bel romanzo di fine ‘800: la fret-ta, la lotta sociale e anche la passioneper la bicicletta.

✔ RICCARELLI, Ugo, L’angelo diCoppi, Mondadori, Milano, 2001, p.148

Undici racconti fantastici dedicati allosport: il primo al campionissimo del ci-clismo alle prese con uno sconosciutopedalatore.

CASTELNOVI, Giuseppe -PASTONESI, Marco, Coppi, ma Serse.Il fratello piccolo del grande mito, Litho,Novi Ligure, 2001, p.157.

Una storia di sport e di vita degli anni ’40. Come stare afianco di un mito e vivere bene, senza complessi.

✔ MARCHESINI, Daniele – MAZZI, Benito – SPADA,Romano, Palmer, Borraccia e via! Storia e leggende dellabicicletta e del ciclismo, Ediciclo Editore, Portogruaro,2001, p. 223

Per metà storia della bicicletta e per metà piacevolicuriosità sul ciclismo.

✔ PIERFEDERICI, Marco, Bicicletta e salute. I consi-gli del medico sportivo, Prefazione di Francesco Moser,Ediciclo Editore, Portogruaro, 2001, p. 136

Informazioni sulla salute degli sportivi che però vannobenissimo anche per i cicloescursionisti.

✔ GUARNACCIA, Matteo – CINGOLANI, Marco, (acura di), Senza mani! Provos e biciclette bianche, AntonioColombo Arte Contemporanea, Milano, 2001

Catalogo di una bella mostra sulla contestazione olan-dese a metà degli anni ’60 che ha scelto come simbolo la

bici. C’è da imparare per chi è costretto ancora oggi ascontrarsi con una società e pubblici amministratori insen-sibili alla semplicità e qualità della vita. Catalogo anche diuna seconda mostra di quadri che si ispirano all’intensouso in bici della mitica pista di Ho Chi Minh che correvaparallela alla frontiera del Viet Nam con il Laos e laCambogia. Adesso la si percorre in mountain bike.

✔ BOATTI, Giuseppe, (a cura di), Mal d’aria, mal ditraffico: curare la città. Il caso di Milano. Studi urbani e

regionali, Franco Angeli, 2001, p.214Atti del convegno svoltosi nel maggio del 2001 al

Politecnico di Milano. Una lettura indispensabileper chi si occupa di mobilità sostenibile, di modera-zione del traffico e del ruolo della bicicletta in un

moderno sistema dei trasporti.

✔ DI BENEDETTO, Sergio, La rivasinistra del fiume Adige. Itinerari a pie-

di e in bici da Castelbaldo a Cavarzere,Tamari Edizioni, Maserà di Padova, 1998

Guida tascabile e carta degli itinerari.

✔ Quebec’s Route Verte, VeloQuebec, 2001, seconda edizione

Guida ufficiale della rete di stradeciclabilie di 2.093 chilometri nello Statocanadese del Quebec, 72 mappe, sinteti-ca descrizione dei percorsi e informa-zioni preziose per il cicloescursionista.

✔ COTTON, Nick – GRIMSHAW, John, NationalCycle Network, Sustrans, Bristol, 2000

Splendida guida ufficiale alla rete di strade per la bici-cletta in continua espansione in Gran Bretaga ad opera diSustrans.

✔ VELATTA, Angelo – STORTONI, Beppe – SALVA-TORI, Paola – FASI, Stefano, L’Umbria in bicicletta. Inviaggio tra i paesaggi dell’uomo e della natura, AchabEditoria, Scorzè, 1999

Dodici schede di testo e cartografiche per girare tuttal’Umbria in bicicletta in dodici tappe.

✔ PUGLISI, Romano, Lazio treni e bici, EdicicloEditore, Portogruaro, 2000, in due volumi: Lazio setten-trionale e Lazio meridionale, riuniti in cofanetto.

Questa guida è davvero ben congeniata e ricca di infor-mazioni; contiene la descrizione di 70 itinerari cicloturistici(35 per ognuno dei due volumi), con partenza da localitàraggiungibili da Roma con il treno e con termine in localitàsempre servite dalla ferrovia (la stessa o altra). ❑

BIBLIOTECA

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Amici della Bicicletta Gennaio - Marzo 2002 ... 13

Una quarantina i parteci-panti, provenienti da Napoli,da Bari (con il giovanissimoLuca, presto divenuto ma-scotte dell’intero gruppo, checon piglio deciso ha macina-to chilometri di salite senzamai cedere alla tentazione discendere dalla sella), dalTriveneto (il gruppo più fol-to), da Torino, da Milano (ilsottoscritto).

E’ davvero difficile direcosa abbia colpito di più, tan-to intense sono state le emo-zioni in un tempo così breve.Sarà la bellezza della città edella sua gente, l’affiatamen-to degli Amici di Siena chetraspare anche dai loro modidi fare associazione, la cor-dialità e il sorriso di una terra

senesi. Sarà la splendida Ma-està di Duccio di Boninsegnacommentata per noi al museodell’Opa da una bravissimadocente. O la cena al ristoran-te medievale del “Gallo Nero”non meno di quella preceden-te, resa vivace anche da untemporale che ogni tanto fa-ceva capolino sulle nostre te-ste, in contrada. E, per pochifortunati, sarà anche l’indi-menticabile visita domenica-le all’immenso complesso diSanta Maria della Scala e aisuoi angoli più nascosti, in-sieme a Riccardo, bravissimoCicerone. Sarà tutto questo eancor di più.

Per questo vorrei ringra-ziare Fabio, Sandro, Riccardo,per la loro simpatia e dispo-

CARTA AMICO TRENOIl protocollo d’intesa con Trenitalia garantisce ai soci FIAB

la possibilità di acquistare la Carta AmicoTreno a prezzoscontato di lire 69.000 anzichè 99.000.

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PEDALI SULLA FRANCIGENASiena, 13-16 settembre 2001

IENA E LA FRANCIGENA: DUE STORIE INTRECCIATE DA SECOLI. SIENA, LA “FIGLIA DELLA STRADA”, HA FATTO DA

SUGGESTIVO SFONDO AL CICLORADUNO (DAGLI ORGANIZZATORI DEFINITO “MINI”, MA IN REALTÀ TALE SOLO PER IL

LIMITATO NUMERO DI ISCRITTI RISPETTO ALLE EDIZIONI “ORDINARIE”) CHE SI È SVOLTO DAL 13 AL 16 SETTEMBRE 2001.

che ti apre il cuore (oltre aspezzarti le gambe...). Saran-no i segni che la storia halasciato impressi su quel ter-ritorio, di rara bellezza natu-rale, artistica, monumentalee architettonica e che ti fa sen-tire anche “un po’ fuori dalmondo”, come dice FabioMasotti. Sarà l’incanto di unambiente che ricambia congratitudine le attenzioni cheda sempre gli sono state de-dicate, così restituendo ungrande senso di armonia e diriconciliazione spirituale. Sa-ranno i panorami mozzafiatodi cui abbiamo goduto, le di-scese immerse nei boschi, lefaticose ma gratificanti saliteverso Pienza e Monteriggioni,i cangianti colori delle crete

nibilità e con loro tutta l’asso-ciazione senese degli Amicidella bicicletta.

Ciò non senza avere sotto-lineato il più vivo apprezza-mento per la scelta dell’ATPdi continuare a far vivere que-sta manifestazione dedicataalla Francigena, trasforman-dola in un appuntamentocicloescursionistico, cioè nel-la forma turistica più consonaper definizione per vivere l’in-tensità dei luoghi con il ri-spetto ad essi dovuto. Unascelta saggia che merita diessere confermata anche peril futuro, facendola diventareappuntamento stabile.

Possiamo dire che è un ar-rivederci? ❑ Eugenio Galli

CONVENZIONI FIAB

S➟Continua pag.14

Page 14: EUROPEAN C info@fiab-onlus.it ...3. l’intervento sui TAF (treni ad alta frequentazione), per realizzare semplici aggiustamenti dell’arredo interno che permettano di ricavare gli

Amici della Bicicletta Gennaio - Marzo 200214...Lo sconto non è cumulabile con altri sconti ed è praticato

solamente dietro presentazione della tessera della FIAB pres-so l’Ufficio Booking della TRIS di Genova, Piazza della Vitto-ria, 12/24, contattabile al n. di tel. 010.5762411 o al fax010.5762402.

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Un accordo tra FIAB e Direzione dellaFerrovia Monte Generoso, permette ai socidelle nostre associazioni (dietro presenta-zione della tessera FIAB) di ottenere unosconto del 50 per cento sui prezzi dei bigliet-ti. I bimbi sotto i 6 anni non pagano, mentrei ragazzi fino ai 16 anni pagano 11,50 franchi(in questo caso non c’è sconto). Per il traspor-to bici (da utilizzare per una lunga discesaasfaltata o lungo uno dei percorsi sterrati) ilcosto è di 4 franchi.

Naturalmente si può pedalare per 12 chi-lometri di salita, utilizzando la ferrovia persalire e scendere il tratto finale fino alla vetta.Come anche si può noleggiare presso la Fer-rovia una bici solo per effettuare la discesa.

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Amici della Bicicletta Gennaio - Marzo 2002 ... 15

Abbigliamento egadgets della FIAB

Il materiale fin qui prodotto dalla FIAB è il seguente:bandiere grandi (100x140) e piccole (70x100); bandierine(triangolari due lati 28 e un lato 18); calzini corti da ciclista.

La FIAB intende sviluppare questo settore e predispor-re in futuro altri materiali: a) abbigliamento tecnico daciclista (magliette, pantaloncini, pantaloni lunghi, tutinaintera, guanti, giacche a vento, mantelle da pioggia,copriscarpe, borse da bicicletta, copriborse, casco, occhialie altro); b) abbigliamento da riposo (t shirt, felpe, pile, tutee altro); c) gadget (cravatte, foulard, spille e altro).

Lo scopo di questa iniziativa è di favorire - ancheattraverso l’utilizzo di capi di abbigliamento e dei simbolisociali - la diffusione, tra tutti i soci delle associazioniaderenti alla FIAB, del senso di appartenenza ad un unicomovimento organizzato nazionalmente: gli Amici dellaBicicletta, appunto.

Per informazioni e prenotazioni dei materiali, rivolgersi a:FIAB Segreteria Organizzativa Via Col Moschin, 1 – 30171Mestre (Ve) – tel./fax 041.921515 – e-mail: [email protected] . ❑

Il gruppo parlamentareAmici della BiciclettaCon la nuova legislatura si è ricostituito il Gruppo dei

Parlamentari Amici della Bicicletta. Referente per il Senatoè il Sen. Paolo Giaretta (DS), mentre per la Camera è l’On.Gianni Vernetti (Margherita).

SENATOPARTITO SENATORI

AN Meduri Renato; Palombo MarcoCCD-CDU Maffioli GrazianoDS Baratella Fabio; De Zulueta Tana; Giaretta

Paolo; Giancarlo PiattiFI Chirilli FrancescoLega Nord Chincarini UmbertoMargherita Cavallaro Mario; Dentamaro Marida;

FabrisMauro; Liguori Ettore; Rigoni An-drea

SDI Crema GiovanniVerdi Boco Stefano; Donati Anna

CAMERAPARTITO DEPUTATI

AN Catanoso Genoese Basilio; Fiori Publio;Losurdo Stefano; Taglialatela Marcello

CCD-CDU Barbieri Emerenzio; Bianchi Dorina;Ciccianti Amedeo; Tucci Michele

DS Bielli Valter; Bova Domenico; CalzolaioValerio; Cazzaro Bruno; Chiti Vannino;Cordoni Elena; Diana Lorenzo; GasperoniPietro; Innocenti Renzo; Landi Italo; LucaMimmo; Mancini Giacomo; MazzarelloGraziano; Motta Carmen; Nigra Alberto;Panattoni Giorgio; Rugghia Antonio;Ruzzante Piero; Siniscalchi Vincenzo; SpiniValdo; Tolotti Francesco

FI Aracu Sabatino; Biondi Alfredo; Costa Raf-faele; Paniz Maurizio; Russo Paolo;Scherini Gianpietro

Lega Nord Rodeghiero FlavioMargherita Bianchi Giovanni; Carra Enzo; Fanfani

Giuseppe; Franceschini Dario; GiachettiRoberto; Lusetti Renzo; Mantini Pierluigi;Meduri Luigi; OstilioMassimo; PasettoGiorgio; Piscitello Rino; Realacci Ermete;Rocchi Carla; Ruggeri Ruggero; TanoniItalo;Vernetti Gianni; Volpini Domenico

Misto Moroni ChiaraPDCI Belillo Katia; Pistone GabriellaRif. Com. Valpiana TizianaVerdi Boato Marco; Bulgarelli Mauro; Cima Lau-

ra; Lion Marco; Pecoraro Scanio Alfonso;Zanella Luana

A Trento il primo grillper biciclette in Italia

a Provincia Autonoma di Trento – che ha ormairealizzato piste ciclabili per 280 chilometri sui 400 chilometriprevisti dal proprio Piano Generale dei percorsi ciclabili eciclopedonali di interesse provinciale – ha installato, in collabora-zione con il Comune di Nomi, il primo bicigrill italiano.

La struttura in legno, architettonicamente ben curata ecompatibile con le pecurialità dell’ambiente circostante, èstata sistemata nell’area di sosta tra la pista ciclabile Adige,l’omonimo fiume e la strada provinciale n. 59 che collegaNomi con Calliano.

Il nuovo punto di ristoro, di informazione e di assistenzalogistica ai ciclisti in transito lungo la bella ciclabile dell’Adige,entrerà in funzione all’inizio della prossima primavera per lafelicità dei cicloescursionisti italiani e soprattutto stranieri giàabituati agli splendidi biergarten del Nord.

La Provincia di Trento, se la nuova struttura avrà unrisultato positivo, è intenzionata a collocare ulteriori bicigrillin altri punti delle piste ciclabili del trentino. ❑

L

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Amici della Bicicletta Gennaio - Marzo 200216...

ra questi elementi dicompletamento, la delibera cita espres-samente: paletti a protezione di pas-saggi pedonali, rastrelliere per biciclet-te adibite comunque ad uso pubblico,fittoni, specchi parabolici.

I privati sono tenuti a garantire lamanutenzione dei manufatti instal-lati i quali devono corrispondere aduna esigenza di interesse pubblico.

Dunque, se lo vogliono, i nego-zianti di Bologna possono teneresgombri dalle auto in sosta abusiva imarciapiedi davanti ai loro negozi installando, ad esempio,rastrelliere per il parcheggio delle bici: l’ufficio Traffico eTrasporti del Comune rilascia il nulla osta accompagnatodall’esenzione del pagamento della tassa annuale di occupa-zione del suolo pubblico.

Sempre il Comune di Bologna – Settore Traffico e Trasporti– poco prima di Natale, il 18 dicembre dello scorso anno, hasottoscritto con la locale associazione della FIAB, Monte SoleBike Group, una convenzione per la collaborazione finalizzataalla promozione dell’uso della bicicletta.

La collaborazione tra Comune ed Associazione, più preci-samente, “è finalizzata a migliorare gli interventi effettuati infavore dei ciclisti, sia in riferimento a servizi informativi chealla tutela dell’attuale rete ciclabile”. Scopo di tale collabora-zione è di favorire la sinergia fra i servizi comunali ed ilvolontariato “per valorizzare più efficacemente la mobilitàciclabile”.

Obiettivi specifici della convenzione sono: a) offrire infor-

Le diverse polizie italiane (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizie Munici-pali, Provinciali ed altre) per i servizi dipattugliamento utilizzano ogni sorta dimezzi di trasporto: auto, moto, vari tipi di

imbarcazioni, elicotteri, cavalli, sci, mezzi pubblici, a piedi edaltro. Non hanno invece ancora deciso di utilizzare la biciclet-ta, se si fa eccezione per qualche polizia municipale che peròadotta questo mezzo – in genere un modello R, con manubriodiritto, freni a bacchetta, carter integrale – più che per ilpattugliamento, per i servizi di consegna documenti eingiunzioni, per il controllo di negozi e mercati, e simili.

Non è così invece per le polizie di altri paesi.Nel mese di settembre dello scorso anno, ad esempio, ad

Anderlecht (Bruxelles) sono entrate in funzione le primesuperaccessoriate biciclette bianche e nere in dotazione, per iservizi di pattugliamento, alla locale polizia.

Materiali e componentidi queste biciclette sono dielevata tecnologia: telaioleggero e resistente in allu-minio speciale, sospensio-ni Rock Shock, pneumaticiin kevlar praticamente nonperforabili, 24 o 27 velocitàin relazione ai servizi cui sono destinate, freni dolci e bloccan-ti. Fari, ricetrasmittente, girofaro rosso e blu, sirena a 115decibel sono alimentati da una batteria a 9 volts. Ulteriore lucealogena bianca anteriore e luce rossa posteriore a led visibiledi giorno. La borsa sistemata sopra il portapacchi posteriore- con la scritta Police e contenente i blocchi per le contravven-zione e per i verbali, le manette e quant’altro necessario - è asgancio rapido. Non manca ovviamente la borracia, perchéanche ai poliziotti, se pedalano, può venire sete.

➟Continua

mazioni ai ciclisti su occasioni spor-tive e di svago nonché distimolazione sociale e culturale; b)favorire la conoscenza di itinerariadatti all’utenza ciclistica; c) colla-borare alla predisposizione di mate-riale informativo sulle piste ciclabili;d) promuovere iniziative inconcomitanza di giornate ecologi-che; e) garantire un monitoraggiodella rete esistente delle piste ciclabili.

Le attività per le quali si è impe-gnata l’Associazione sono le seguen-

ti: i) monitoraggio della rete esistente delle piste ciclabili,anche con l’invio di circostanziate segnalazioni sullo statodelle infrastrutture e della segnaletica; ii) cura (riferita allasola piccola manutenzione, alla tenuta in ordine e alla pulizia)del punto informativo denominato “Totem” sito in via Rizzoli;iii) cura della segnaletica verticale disposta sui percorsiindividuati per i ciclisti; iv) partecipazione a varie iniziativeche l’Amministrazione comunale programmerà come, inparticolare, alle giornate ecologiche; v) collaborazione allapredisposizione di materiale informativo sulle piste ciclabilie distribuzione del medesimo; vi) collaborazione con ilComune di Bologna a iniziative organizzate, di volta in volta,a favore della mobilità ciclabile.

Gli oneri e le spese ammessi al rimborso in relazione alleattività previste nella convenzione sono le spese di trasporto,le spese vive dei volontari, le spese per materiali. Il Comunedi Bologna riconosce all’Associazione Monte Sole Bike Groupun contributo annuale quale parziale rimborso per questespese. ❑ (lr)

BUONE PRATICHE A BOLOGNAPer la diffusione dei parcheggi bici e per il monitoraggio delle piste ciclabili

Biciclette per la Polizia in Belgio

LA GIUNTA COMUNALE DI BOLOGNA, IL 4 SETTEMBRE 2001, HA DELIBERATO “DI NON ASSOGGETTARE AL PAGAMENTO

DEL CANONE DI OCCUPAZIONE DEL SUOLO PUBBLICO I SOGGETTI ANCHE PRIVATI, ATTUATORI DEGLI ELEMENTI DI

COMPLETAMENTO ALLA DISCIPLINA DEL TRAFFICO E DELLA SOSTA, STANTE IL PARTICOLARE INTERESSE PUBBLICO”.T

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Amici della Bicicletta Gennaio - Marzo 2002 ... 17

a RATP ama la bici perché ama una città dovela bici può circolare tranquillamente”. Questo slogan riassu-me la strategia complessiva sull’utilizzazione della bici inambiente urbano che la RATP ha sviluppato, in partenariatocon le associazioni di ciclisti urbani e con le istituzionipubbliche, per coordinare i differenti progetti bici nell’ambi-to dei trasporti.

La politica della RAPT a favore della bici si articolain varie direzioni:1. La diffusione a tappeto di originali attrezzature per

il parcheggio delle biciclette (design esclusivo RATP) pressole stazioni della RER, del tram e del metro, soprattutto inperiferia, per favorire l’integrazione modale bici/mezzo pub-blico (il parcheggio viene segnalato da un totem con il logodell’Azienda); è stato realizzato inoltre il prototipo dellaprima stazione di servizio per le bici; questo prefabbricato di 560metri quadrati – che ospita le funzioni di deposito, noleggio,riparazione, vendita di bici e prodotti ciclistici griffati RATP– è stato sistemato presso la stazione RER di Neuilly-Plaisance,uno dei poli multimodali (il più grandioso dei quali è quellodella Defence) resi accessibili alle bici con piste ciclabili realiz-zate dalla municipalità; altre quattro stazioni di servizio

verranno a breve collocate in altrettanti polimultimodali a corona nella periferia di Parigi.2. La condivisione con le bici delle corsie riservate agli

autobus. Per migliorare la circolazione promiscua di ciclistied autobus sulle corsie preferenziali è stato costituito ungruppo di lavoro, formato da ciclisti e autisti, che ha redattouna Carta di buon vicinato. Queste riunioni di concertazionesono servite anche per avanzare proposte di miglioramento

del profilo delle corsie in termini di sicurezza fisicaper i ciclisti, di sicurezza nella guida dei mezzipubblici e di confort per i passeggeri degli autobus.3. L’accesso delle biciclette sui treni RER e del metro; le

porte dei treni dove far entrare le bici per il loro trasporto, conovvie limitazioni, sono contrassegnate da appositi pittogrammi;come peraltro sono contrassegnate le porte che evitano i pas-saggi delle bici nei tornelli delle stazioni.

Questi mezzi della polizia – silenziosissimi o, a volontà,aggressivamente rumorosi – si infilano ovunque, anche làdove i mezzi motorizzati sono costretti ad arrestarsi, negliimbottigliamenti del traffico, nei parcheggi auto, in strettisentieri, su e giù per scalinate. Naturalmente i guidatori diqueste biciclette, pur non essendo dei rambo, sono dotati diqualche abilità. Non superiori però a quelle analoghe dei lorocolleghi a cavallo o che pattugliano le piste con gli sci.

Le testimonianze degli agenti cui sono state assegnate leprime biciclette sono entusiastiche in relazione alla versatilità

ed efficacia del mezzo, ma anche in relazione all’accoglimentoda parte dei cittadini. “Quando pattugliamo in auto, spesso lagente ci guarda di traverso” hanno dichiarato due poliziottidopo la prima settimana di esperienza con la loro nuova dueruote. “In bici è tutta un’altra cosa. Non sono pochi i cittadiniche ci dicono buon giorno”.

Ma quanto costa questa meraviglia? Neanche una enormi-tà; completamente accessoriato ed equipaggiato come de-scritto sopra, questo veicolo costa 2.206 euro, più o meno ilcosto di un ciclomotore semplice. ❑ (lr)

4. Il servizio Ruota Libera dà molta visibilità alla politicadella RATP a favore della bici. Con un parco di 700 bici per ilnoleggio, la RATP ha ottenuto tassi molto elevati di utilizzodelle bici (una media di sessanta utilizzi per ogni bici nelcorso di un anno). Oltre al noleggio delle bici, questo serviziopropone, un sabato al mese, visite guidate della città (conmete sempre diverse). Il servizio dispone poi di sei ciclobus -vecchi autobus con i colori di Ruota Libera e ristrutturatiall’interno per trasportare bici da noleggiare - dislocati inpunti strategici della città (tra i quali i bois de Boulologne e deVincennes), ma nello stesso tempo in grado di spostarsi dovevi può essere una necessità straordinaria di noleggio dellebici. I ciclobus danno molta visibilità al coinvolgimento dellaRATP nell’azione per rendere la città più respirabile e convi-viale. La Casa di Ruota Libera – in rue Rambuteau – è moltofrequentata dai cittadini parigini e dai turisti. Le funzionidella Casa sono molteplici: noleggio bici a singoli privati edorganizzazioni (in occasione di convegni, piuttosto che inbase ad accordi aziendali di mobility management); manuten-zione bici; guardiania; organizzazione delle visite giudatedella città; consigli ed informazioni ai ciclisti. La Casa dispo-ne anche di un’auto Smart per il servizio di cambio bici peril recupero di ciclisti rimasti in difficoltà con il proprio mezzo.

Il programma di sviluppo prevede l’apertura di ottoCase nuove in altrettanti punti di Parigi.5. L’azione per la diffusione di una cultura favorevole

alla bicicletta fa parte della strategia aziendale della RATP siaall’interno, sia all’esterno dell’azienda: parco bici di servizioa disposizione degli operatori aziendali RATP; partecipazio-ne dell’azienda ad ogni promozione degli spostamenti dolci,come nel caso della “giornata in città senza la mia auto”; ildesign complessivo e unitario per l’intera famiglia dei pro-dotti bici trattati dall’azienda.

In conclusione, sembra lecito affermare che quello che laRATP ha fatto, sta facendo ed ha programmato per i prossimianni in materia di bicicletta, non è un mero assecondamentodelle domande provenienti dall’utenza.

E’ piuttosto una strategia aziendale che - al di là degliindubbi vantaggi economici connessi all’integrazione modalebici/mezzi pubblici di trasporto – tende ad ottenere unritorno d’immagine non solo di vettore di trasporto efficiente,ma anche di organizzazione produttiva attenta al migliora-mento ambientale della città. ❑ (lr)

La politica della RATP(*)a favore della bicicletta

(*)REGIE AUTONOME DES TRANSPORTS PARISIENS, L’AZIENDA DEI TRASPORTI PUBBLICI DI PARIGI. E’ STATA

LA PRIMA AZIENDA DI TRASPORTI PUBBLICI AD ADERIRE AL CLUB DES VILLES CYCLABLES, L’ASSOCIAZIONE

FRANCESE DELLE CITTÀ CHE INTENDONO FARE QUALCOSA PER FAVORIRE LA CIRCOLAZIONE DELLE BICICLETTE.“L

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Amici della Bicicletta Gennaio - Marzo 200218...

l tabloid danese B.T. ha affrontato, sul numerodello scorso 19 luglio, un problema che indignasempre più i cittadini di Copenaghen. Ad unitaliano potrebbe venire anche da sorridere,dopo aver capito di cosa si tratta, nel leggere iltitolo dell’articolo: “Cykel-terrorister” (di PovlArne Petersen). Ciclisti definiti terroristi perchéattraversano gli incroci con il semaforo rosso!Ciclisti anarchici perché pedalano contromanolungo le vie a traffico moderato del centro stori-co! Per non parlare di quelli che girano senza leluci! E ancora, ciclisti frettolosi che non lascianoscendere i passeggeri dai mezzi pubblici allefermate.

sciplina di tanti sud-europei che hanno usato e usano labici a Copenaghen, e la diffusione a macchia d’olio del-l’anarchia ciclistica anche tra i padroni di casa. Soprattuttonel periodo estivo, in questo senso, ha un’influenza rile-vante l’uso della bicicletta da parte dei turisti.

Pure un comportamento rispettoso delle regole di gui-da stradale, in un Paese, può rappresentare un valore. Idanesi, ritengo, riservano alla deriva dell’ “ordine” sullestrade il giusto peso, in quanto hanno capito che in gene-rale la via più semplice per tutelare sé stessi e il prossimoda fatti gravi come gli incidenti è quello di essere i primi,anche come ciclisti, a non contravvenire al codice. Questasi chiama cultura della legalità.

Il ciclista è ritenuto per rigore un trafikanter (utentedella strada) come l’automobilista, sebbene usi un mezzoche non garantisce alcuna protezione. È quindi necessa-rio, come sappiamo, costruire piste ciclabili e moderare iltraffico al fine di ridurre drasticamente i rischi di unsinistro. A Copenaghen, una città che oltretutto offre aitrafikanter diverse garanzie sotto il profilo della sicurezza,i dati statistici parlano purtroppo da sé: fra tutti gli utenti,appunto, sono i ciclisti quelli che si feriscono più frequen-temente (in un anno sono 20.000 in bicicletta mentre gliautomobilisti sono 17.000 – ma nell’articolo non si parla di

Cykel-anarki i DanmarkAlla deriva il comportamento dei ciclisti a Copenaghen

Due pagine di giornale in cui il quotidiano di Københavnnon risparmia parole dure contro la crescente indifferenzaalle regole: una situazione su cui non sembrano incideregranché le campagne organizzate dal corpo di polizia permultare gli indisciplinati. Per la società questo è diventatoun problema serio.

Bisogna innanzitutto sapere che le penali per chi nonrispetta il codice della strada sono salatissime, e non solodal punto di vista economico. Vengono infatti archiviatinumero e tipo di infrazioni commesse da ogni cittadino, alfine di monitorarne i comportamenti, e valutare così l’ido-neità alla patente di guida o il ritiro per chi ne sia già inpossesso. Oppure uno straniero che per esempio volessestabilirsi in Danimarca, non potrebbe più avere la cittadi-nanza qualora commettesse per tre volte delle infrazioni.Si tratta, almeno dal mio punto di vista, di un regolamentofin troppo ferreo, ma che è spiegabile se non altro come unsistema di “autodifesa” dai diversi comportamenti abi-tuali di chi è nato e ha vissuto altrove prima di metterepiede in questo stato del nord Europa. La Danimarca,come gli altri Paesi che fanno parte dell’Unione Europea,negli ultimi anni ha attraversato sostanziali mutamenticome l’incremento degli scambi commerciali, di quelli permotivi di lavoro e di studio, la forte crescita del turismo. Intale processo di unificazione e di evoluzione sociale sideve altresì tenere in conto che con l’apertura delle frontie-re, vuoi negli aspetti positivi vuoi in quelli negativi, lemolteplici culture dei diversi stati finiscono col mescolar-si, ed i costumi mutano.

Qualche anno fa, parlando con un’amica danese, soste-nevo che lo scambio culturale tra nord-europei e popoliculturalmente lontani come quelli mediterranei - aCopenaghen ci sono molti italiani, per esempio - avrebbeper un verso portato una ventata di “calore” e altrettantiaspetti positivi dal sud ma, con il tempo, avrebbe ancheincrinato talune certezze, per via della difficoltà oggettivadi un cittadino straniero ad adattarsi rapidamente alleregole - scritte o meno - del paese ospitante (lo stesso, inaltri campi, sarebbe avvenuto al sud). Forse vi è statoquindi un nesso iniziale, per cattiva emulazione, tra l’indi-

I

➟Continua

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Amici della Bicicletta Gennaio - Marzo 2002 ... 19

Oberosterreich –l’Alta Austria la cui capitaleè Linz – è una regione riccadi laghi, fiumi, montagne,emergenze storiche edi…splendide piste ciclabililungo le quali è piacevolepedalare.

Si faccia conto di esserearrivati (in treno o in auto) aScharding, la suggestiva cit-tà barocca (porte medioe-vali e Stadplaz) adagiatasul fiume Inn, che qui correlungo il confine con la Ger-mania, nel punto in cui viconfluisce il fiume Pram.

Si inizia a pedalare con lapropria bici – o prendendo-ne una a noleggio in loco –lungo l’Inn fino a Passau(Germania) dove questo fiu-me sfocia nel Danubio. Sipuò proseguire a pedalaresulle piste ciclabili, sia indestra sia in sinistra Danu-bio, oppure a Passau si puòsalire su uno dei battelli chepercorrono il grande fiume(e che naturalmente traspor-tano le biciclette), viverel’esperienza delle manovreper superare la chiusa diObernzell, e arrivare aEngelhartszell (CellaeAngelorum, celle degli an-geli) dove si può visitare lostorico monastero trappista.Si prosegue poi in bici lun-

mosa delmondo, quella che segue ilDanubio fino a Vienna (daLinz a Vienna vi sono altri238 chilometri sempre dipianura) da dove si puòrientrare in treno al puntodi partenza del viaggio.

Oppure, a Linz si puòprendere il treno per BadIschl – città termale rinoma-ta, ma famosa anche perchévi è la residenza di villeg-giatura (visitabile) che fudell’Imperatore FrancescoGiuseppe e della Principes-sa Sissi, e ancora per la cele-bre pasticceria Zauner – perpoi pedalare lungo le piste

ciclabili della zona dei la-ghi dello Salzkam-

mergut, paesag-gisticamente di

grande inte-resse, sce-gliendo comepunto di par-tenza per lecicloescursionila suggestivalocalità di St.W o l f g a n g(chiesa goticacon spendidapala d’altare)

Pedalando nell’Alta Austria lungo ilDanubio

go il fiume fino alla famo saansa di Shlogen che si puòammirare in tutto il suosplendore salendo a piedi alpunto panoramico delloSchlogener Blick.

Da qui si può proseguirein bici fino a Linz (in totale,da Scharding a Linz sono120 chilometri), oppure sipuò dimezzare la tappa tro-vando ottime sistemazionialberghiere in riva al fiumeproprio in fregio alla gran-de ansa.

A Linz invece si può so-stare allo Spitz Hotel (****)dove vistose insegne dannoil benvenuto ai ciclisti. Sipuò poi proseguire il viag-gio in bici lungo la pista

ciclabile più fa-

sul lago omonimo.Per questo viaggio in bici,

come in genere perlecicloescur-sioni in Au-stria, ci si può arrangiarecaricando le sacche sul pro-prio mezzo e fermandosi apiacimento, nella certezzadi trovare sempre dove al-loggiare stante la ricchezzadell’offerta delle sistemazio-ni possibili. Oppure si puòcontattare un tour operatorspecializzato per concorda-re forme diverse di assisten-za o per l’acquisto di pac-chetti tutto compreso (alber-ghi, ristoranti, guida in bicitrasporto bagagli, eventua-li mezzi pubblici).

Un tour operator attivoin questa regione dell’Au-stria al quale ci si può rivol-gere è: TOURISTIK – tel.0043(0)732.663024 - e-mail:[email protected] -www.touristik.at

In Italia ci si può rivolgere aMarco Gargiullo dell’Ente Na-zionale Austriaco per il Turi-smo – Via Boccaccio, 4 – 20123Milano - tel. 02.467519306 – fax02.43990176 e-mail:[email protected] . ❑

entità dei danni), e non v’è dubbio che uno dei motivi,oltre all’elevatissimo numero di bici in circolazione, siaproprio la crescente indisciplina. L’atto d’accusa di cuisono oggetto da qualche tempo i comportamenti sbagliatidei ciclisti è da vedersi come una reazione naturale aquesta crisi, ed è sintomatico di una realtà che ha giàsuperato il concetto del ciclista come utente debole inaeternum. Vale a dire che l’infrazione al codice della stradaviene giudicata in quanto tale, e non con peso minoreperché commessa da chi si muove con la bicicletta.

Il dovere che sente la società civile, ossia di porrerimedio a questa grave situazione di cykel-anarki, non devetuttavia annebbiare la vista di chi può osservare condistacco da molto lontano. Tra tutti i divieti, quello tassa-tivo di transitare per esempio lungo le vie pedonali anchequando sono poco frequentate, è un provvedimento che amio giudizio suona esagerato; si consideri inoltre che taleproibizione è frutto di una cultura così amica della biciclet-ta come quella danese. In questo caso un poco di tolleranzanon guasterebbe affatto. ❑ Lorenzo Giorgio

L’ di Luigi Riccardi

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RINCIPI ISPIRATORI, PRESUPPOSTI TECNICI E CULTURALI

Pur essendo la bicicletta un veicolo con diritti e doveri al paridegli altri veicoli, non vi è dubbio che il ciclista (assieme adaltri) debba essere considerato un utente debole. Il ciclistaperò non è pericoloso per se stesso, significando con questoche in genere il ciclista si fa male solo quando è investito.

Il ciclista è un utente nobile, sia perché realizza in assoluto lamigliore performance in termini di impatto ambientale/kmpercorsi, sia perché egli stesso è un elemento di moderazionedel traffico. Anche se in questa veste molti lo vedono in realtàcome un intralcio al traffico.

Il ciclista é pertando creditore di sicurezza e per ottenerlal’unica risposta NON può essere la separazione tra questoutente debole e l’ utente motorizzato.Anzi questo approccio potrebbe avere dellecontroindicazioni:1. l’utenza debole viene automaticamentepromossa a intralcio del traffico2. si consolida la perniciosa tendenza cul-turale a considerare la strada dominio dell’utenzamotorizzata3. non è tecnicamente ed economicamen-te proponibile una viablità per l’utenza deboletotalmente indipendente dalla viabilità normale4. tecnicamente il comportamento dina-mico del ciclista è totalmente diverso da quellodel pedone per il quale ad esempio concetticome traiettoria, modalità e tempi di arrestosono privi di significato5. gli standard tecnici per la costruzione delle pisteciclabili sono lontani dalla perfezione e alcuni punti e mo-menti critici come l’entrata e l’uscita dalla pista ciclabile e gliattraversamenti a raso si rivelano punti di grande conflittualitàcon i veicoli a motore.Come prima conseguenza di quanto segnalato al precedentepunto 5 sembrerebbe necessario andare ad un superamentodell’obbligo di utilizzo (Art. 182 comma 9 CDS) delle pisteciclabili soprattutto quando non vi siano garanzie di sicurez-za all’imbocco delle stesse. Ad esempio quando la pistaciclabile è collocata sul lato opposto a quello in cui ci si trovaa pedalare, il ciclista deve sempre e comunque essere obbli-gato a prenderla? Anche se poi si deve riattraversare la stradadi nuovo alla fine della pista ciclabile?L’approccio della SEPARAZIONE può peraltro risultareproponibile nelle seguenti situazioni o per i seguenti motivi:1. la pista ciclabile può convincere il potenziale ciclistache troppo teme la promiscuità del traffico ad optare final-mente per il pedale; ovvero, la pista ciclabile come levatrice dinuovi ciclisti;

2. la pista ciclabile è tecnicamente consigliabile quandosia complanare a strade di alto rango;3. a volte risorse territoriali esistenti si offrono peressere trasformate in piste ciclabili senza spese elevate;4. la pista ciclabile può realizzare un restringimentodella carreggiata per le auto e quindi costituire essa stessa unprovvedimento di moderazione del traffico.L’approccio INTEGRATO alla sicurezza è pertanto preferibile.Così come nei luoghi di lavoro la sicurezza si ottiene dall’in-sieme della protezione personale (es. il casco) associata aprovvedimenti di prevenzione primaria (protezione dellamacchina), sulla strada la difesa personale del ciclista (ilcasco, la pista ciclabile) deve essere associata ai provvedi-menti di prevenzione primaria (la drastica riduzione dellavelocità degli autoveicoli).Senza perdere di vista comunque l’obiettivo principale, valea dire la creazione di condizioni di sicurezza per tutti gli

utenti della strada. In altre parole, così comei lavoratori che operano in ambienti salubri esicuri non hanno bisogno di mascherine ecaschetto, allo stesso modo il ciclista che simuove su strade a 30 non ha bisogno dellapista ciclabile o del casco. Lo stesso lavoratorepotrebbe avere bisogno della mascherina perbrevi operazioni o per gestire emergenze,come il ciclista ha bisogno dalla pista ciclabilesui viali di circonvallazione. In ogni caso, ascanso di equivoci, la FIAB ritiene comunqueutile l’uso del casco e ne viene normalmenteconsigliato l’uso ai soci.Al ciclista deve essere garantita la continuitàterritoriale in ambito urbano e periurbanoper cui i quattro punti cardinali della cittàdevono essere raggiungibili in bici in sicurez-

za. Questo non significa che ci debba essere una reteciclopedonale a maglia stretta ma piuttosto che:A. non vi siano barriere insormontabili (tangenziali,ferrovie, corsi d’acqua o comunque edificazioni) sulla via piùbreve tra parti significative della città. E queste vie brevi sianopreservate e non cancellate a seguito di nuovi interventiinfrastrutturaliB. vi deve essere una rete di strade di basso rangointegrate con piste ciclabili che possa dare continuità a per-corsi lenti.C. vi devono essere “vie di fuga” dalla città con profon-da e sicura penetrazione verso la campagna.Occorre una inversione dei criteri di progettazione dellestrade urbane:✔ Stringere le carreggiate invece di allargarle.✔ Marciapiedi e piste ciclabili piane e non a montagne russe.✔ Ai semafori od incroci le bici dovrebbero passare per

prime rispetto alle auto.✔ Riduzione della velocità.

MODIFICHE AL CODICE DELLA STRADAProposte della FIAB

P

Milano ,Ottobre 2001

Secondo le Linee Guida Ex Legge 85/01

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Amici della Bicicletta Gennaio - Marzo 2002 ... 21✔ Progettazione e realizzazione delle rotatorie avendo ben

in mente che tra i veicoli vi sono anche le bici.Occorre realizzare la progressiva estensione del territorio peri ciclisti; il territorio per il ciclista non può essere limitato allepiste ciclabili, ma deve essere compreso in una sorta diumanizzazione della strada. L’estensione anche alle stradenon urbane del concetto delle “zone 30” ad esempio potrebbeessere una soluzione per aumentare la sicurezza per il ciclistaattraverso un significativa riduzione del gradiente di velocitàdegli autoveicoli.In altre parole, una significativa estensione della strada per lebici – indispensabile per contribuire a migliorare traffico eambiente – la si ottiene anche adottando la sistematica appli-cazione dei provvedimenti che rientrano nel concetto diMODERAZIONE DEL TRAFFICO.

ARRICCHIMENTI DEL CDS

Con riferimento all’utilizzo per le biciclette dei MARCIAPIEDI

occorre inserire nel CdS quanto previsto dal regolamentodella legge 366/98.Va inserita la definizione di ITINERARIO CICLABILE (v. regola-mento della 366/98) per superare il concetto limitato di pistaciclabile e introdutrre qualla di percorso, non necessariamentesolo in sede riservata, ma anche in promiscuo con pedoni eveicoli a motore.Occorre consentire ai ciclisti – in determinate condizioni di

geometria e di traffico delle strade e con l’adozione di limita-zioni nella velocità (strade residenziali e strade a 30 all’ora) -L’USO CONTROMANO DEI SENSI UNICI.Deve essere chiaramente espresso il diritto dei ciclisti dimuoversi in modo efficiente lungo tutte le direttrici, senzaprocurare soluzioni di continuità su nessun itinerario.Occorre un sistema informativo sull’ INFORTUNISTICA STRADALE

in modo da avere dati disaggregati con incidenza e prevalen-za dei fenomeni soprattutto per tipologia di utenza;Infine necessità di affrontare con approccio sitematico ilproblema della SEGNALETICA PER ITINERARI CICLABILI soprattuttoper quelli a valenza cicloturistica di media e lunga percorrenza.Tale approccio deve tenre conto delle divrse esigenze visualidel ciclista o comunque dell’utente lento in termini di coloridimensioni e natura del messaggio.Cosiderazioni strategiche generali sulla sicurezza stradaleutili comunque per i ciclistiContenimento per legge e a livello costruttivo della velocitàdei veicoli e altri segnali forti (fiscali, tecnici ecc.) di limitazio-ni alla Hybris dell’utenza motorizzata.Limitazioni, non solo attraverso il codice volontario diautoregolamentazione, della pubblicità basata sulle presta-zioni di potenza e velocità dei veicoli a motore.Utilizzo di personale ausiliario per la vigilanza. L’idea (di persè non è originale in quanto mutua quello che già avviene,proficuamente, in tema di caccia con la Guardia venatoriavolontaria) sarebbe quella di inserire tra le figure che possonoespletare servizi di polizia stradale (più precisamente attivitàdi prevenzione e accertamento di violazioni) anche quelladell’ausiliario del traffico volontario. A questa persona, dopoil superamento di un esame di qualificazione (del resto giàprevisto, ad esempio, per il personale dell’A.N.A.S., delleRegioni e delle Province), potrebbe essere attribuita la quali-fica di guardia giurata.

Schema dei possibili interventi puntuali sugli articoli del CDS (D.Lgs 285/92)

LEGGE 85/01

Art. 2 comma 1/cPotere di ordinanza

rt. 2 comma 1/fClassificazione dellestrade

Art. 2 comma 1/f, 2Sicurezza infrastrutture

Art. 2 comma 1/f, 4Classificazione dellestrade vicinali

Art. 2 comma 1/f, 5Specifiche disposizioniper aziende agricole

Art. 2 comma 1/h, 1Assicurare il migliora-mento delle condizionidi accessibilità per gliutenti della strada conparticolare riferimentoagli utenti deboli

PROBLEMA

Potrebbe essere utilizzato anche per interventi ad esempio susegnaletica ciclabile in assenza di normativa nazionale

Introdurre il concetto di strada lenta ovvero a prioritàciclopedonale ovvero a priorità per utenza deboleIntrodurre il concetto di itinerario ciclabile, da cui discendel’esigenza di avere classificazioni intermedie delle strade trala strada normale e la pista ciclabile a norma in sede propria

Gli itinerari ciclabili possono avere esigenze di sicurezzadiverse (es gli alberi per il ciclista non sono un problema)

Potrebbero essere di base classificate come strade lente. Sipotrebbe stabilire un principio generale di fruizione pubblicaper utenze deboli

Stabilire un principio di percorribilità delle strade poderali einterpoderali per UD

a) Definire l’utenza debole UDb) Nella classificazione delle strade potrebbero essere indi-

viduate strade a priorità UD ovvero strade a priorità CPovvero strade “lente” vedi sopra

c) Stabilire un principio di continuità territoriale per l’UDper la quale deve essere garantita la raggiungibilità insicurezza dei quattro punti cardinali della città e il colle-gamento ancora in sicurezza del centro con la campagna

MODIFICA/INTEGRAZIONE AL D.LGS 285/92

Art 2 strade tipo C ed FArt 13art 6

Regolam.

Attribuire a queste il carattere distrade lente (vedi sotto)

Attribuire a queste il carattere distrade lente (vedi sotto)

Art. 3 aggiungere defin.Utente de-bole: 1) utente della strada veicolaresu velocipedi, bicielettriche, e mez-zi a ruote piccole2) Utente della strada non veicolare:pedone o cavaliereAggiungere defin: Strada lenta stra-da con priorità agli utenti deboli

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Amici della Bicicletta Gennaio - Marzo 200222...LEGGE 85/01

Art. 2 comma 1/h, 3C o o r d i n a m e n t ointermodalità

Art. 2 comma 1/h, 4Assicurare maggiore si-curezza stradale

Art. 2 comma 1/h, 5Riduzione consumi con-gestione e inquinamento

Art. 2 comma 1/h, 7Operare una progressi-va separazione del traf-fico su gomma dal traffi-co pedonale e ciclistico.

Art. 2 comma 1/nObbligo da parte deipropr, concess o gestoridi fornire dati su inci-denti stradali

Art. 2 comma 1/zClassificazione bici elet-triche e simili e altri vei-coli

Art. 2 comma 1/ddUtenti ruote piccole

Art. 2 comma 1/bbbAbilitazione per gareciclistiche

PROBLEMA

Considerare anche la bici

Spazio anche per la bici sottolineare ancora le UD stabilendo unprincipio generale di tutela di riduzione del gradiente di veloci-tà incontrando un UD

Spazio anche per la bici

L’applicazione di questo comma non deve essere generalizzata,ma dipendere dalla classe di strada su cui insiste. Ovveroinapplicabile per fasce alte (Autostrade e superstrade e/o tan-genziali) per incompatibilità ambientale (rumore e inquinamen-to) e per fasce basse dove è da preferire la moderazione deltraffico e la priorità CP. Potrebbe risultare invece applicabile perstrade intermedie con un carico di traffico compatibile con unaPCP a lato

E’ importante una accurata raccolta disaggregazione dei datianche e soprattutto classificando le vittime secondo il tipo diutenza.Omogeneizzazione dei criteri di valutazione (CC, PS, PMun.)

a) Le bici elettriche sono troppo veloci potrebbero stare su PCma non PCP promiscua.

b) Legittimare l’uso di rimorchi alla bici per trasporto bambinie cose.

a) Assimilare al 100% le ruote piccole ai velocipedi ovveroindividuare la categoria dei veicoli solo muscolari.

b) Necessità di garantire un apparato frenante per pattini tavolee simili.

Procedura utilizzabile per abilitare accompagnatori cicloturistici

MODIFICA/INTEGRAZIONE AL D.LGS 285/92

Art 3 aggiungere defin. Par-cheggio scambiatore e per que-sti obbligo di fornire noleggiobici se con + di 1000 posti autoRegolam

Vedi parcheggio scambiatore

Art 2 individuare le classi distrada

Artt 225 e 226

Art.59

Art 59

Regolam

PROBLEMA/SOLUZIONE

I segnali di direzione sono concepiti solo per utentimotorizzati: dimensioni, colori, natura del messaggio,solo località e strade principali, ecc. Sviluppare unasegnaletica solo ciclabile di piccole dimensioni e con coloripropri, tali da non distrarre il conducente e non disturbareil normale traffico a motore. Tale segnaletica deve tenereconto anche della possibile denominazione e numerazionedegli itinerari ciclabili classificati

Gli itinerari ciclabili possono giacere su strade a trafficopromiscuo con relativo problema di tutela del ciclista.Classificare gli itinerari ciclabili (o semplicemente lestrade con elevato utilizzo da parte dei ciclisti) introdu-cendo provvedimenti di moderazione del traffico.Es. La “Rad freundliche route” in uso in Austria.

Gli itinerari ciclabili e/o le piste ciclabili devono esseresegnalate anche dal punto di vista dell’avviamentodell’utente ad esse.Prevedere un sistema di segnali compatibili con la segnaleticaper viabilità normale.

ARTICOLI DEL REGOLAMENTO (DPR 495/92) INTERESSATI

Art. 77 comma 3: togliere “purché integrata o integrabilecon quella diretta ai” aggiungere o sostituire con “pur-ché non ingeneri confusione o distrazione ai”.Art. 78 comma 2: aggiungere “m) rosso: per i segnalidegli itinerari ciclabili”.Art. 80 comma 4: aggiungere “sono comunque consen-titi segnali di dimensioni minori per la segnaletica diitinerari ciclabili”.

Art. 83: comma 10: aggiungere un simbolo all’elenco:Simbolo: bicicletta (o bicicletta con scritta).Significato: strada frequentata da biciclette.Art 135: figura II 323/b Strada a velocità limitata a 30km/h

Art. 80 comma 4: aggiungere “sono comunque consen-titi segnali di dimensioni minori per la segnaletica diitinerari ciclabili”.Art. 136: aggiungere una Figura II 363 bis denominata:“ITINERARIO CICLABILE Indica la vicinanza di unitinerario ciclabile classificato”.

MODELLI

Fig.1

Fig 2

Fig 3

Art.4 Legge 85/01 comma 1, Regolamento: SEGNALETICA

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Segnalini di conferma

Fig 1: Segnali di indicazione per itinerario ciclabile, art. 80

Proposta di figure per segnaletica speciale per itinerariciclabili da integrarsi nel D.P.R 495/92, artt. 80, 83, 136

45 cm

15 c

m 1CICLOPISTA DEL SOLE

EuroVelo n° 7

Segnali di direzione semplicecon numerazione itinerario

Segnali di direzione con località e kmMantova 40Valeggio s/M 18

100 cm

20 c

m 1EuroVelo n° 7

CICLOPISTA DEL SOLE

➟ Continua

Segnali di direzione con numerazione itinerario, località e distanze in km

COLORIROSSO Sfondo cartello

VERDE Sfondo itinerario 20 cm

12 c

m

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itinerariociclabile

80 cm

27 c

m

FERRARA

60 c

m

40 cm

VENEZIAGORO

80 cm

27 c

m

itinerario ciclabile

100 cm

20 c

mFig 2: Pannelli integrativi da inserire in art.83 comma 10 e art.135

Fig 3: Segnaletica per avvio ad itinerario ciclabile

semplice

Con scrita esplicativa (preferenza)

art.135 fig.323/bstrada a velocità limitata

art.136

art.80

Colore ROSSO