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Numero Anno Primo PARROCCHIA di SAN GIACOMO - CARRARA Per l'ultimo incontro dell'anno del nostro progetto ZEROSEI il tempo un po' pazzerello di questa strana estate ha deciso di farci un regalo: caldo, ma non troppo e soprattutto niente pioggia… i nostri bimbi da subito scatenati nel loggiato delle Suore Salesiane e noi genitori più tranquilli a chiacchera in attesa di iniziare. Questa volta la scaletta già collaudata de- gli ultimi incontri è variata e subito Suor Amalia e il Don ci introducono l'aspetto psicologico inerente al tema della serata, cioè ansie ed aspettative dei genitori quando i bambini fanno il loro ingresso in nuovi ambienti educativi e le varie oppor- tunità che possono scaturirne. Dapprima ci sono alcuni sintetici consigli su come evitare la paura di andare all'asilo o a scuola, come facilitare l'ingresso nella scuola elementare e il significato di questo inserimento; successivamente il Don si sofferma sulla differenza fra il Catechismo e "l'ora di religione" a scuola. Ci spiegano anche perché l'imposta- zione è cambiata rispetto alle ultime vol- te: se per iniziazione cristiana si intende introdurre i nostri bimbi all'amore di Dio, sta- sera simbolicamente concluderemo l'incontro recandoci tutti assieme nella Chiesina, noi babbi e mamme portando per mano i nostri bambini, il Don portando il Libro della Parola di Dio, ben in mostra sopra la testa, fino all'altare, segno di Cristo. Viene poi la volta di Mariuccia, insegnante e catechista di solida esperienza maturata lungamente anche nel campo del sostegno, "formativo per eccellenza", come ci dice convinta. I suoi sono preziosi consigli su come facilitare l'inserimento e la permanenza dei nostri bimbi nella realtà scuola e pure su come relazionarsi con le maestre, senza commettere il purtroppo diffuso errore di considerare i nostri par- goli dei veri e propri principini d'altri tempi, cui tutto deve essere concesso. Avvicinandoci alla conclusione dell’incontro, così come ci era stato anticipato, as- sieme ai bimbi entriamo tutti nella chiesina dove il don legge il brano dal Vangelo di Luca in cui Gesù dice: “lasciate che i fanciulli vengano a me…” e per finire una grandissima sorpresa, i piccoli grazie all’- aiuto dei bravi e pazienti animatori hanno imparato l’alleluia delle "lampadine" e cantando e muovendo le manine tutti stretti attorno al "Grande Libro della Parola di Dio"... al Don…fanno venire i lucciconi agli occhi… lucciconi che, del resto, abbiamo pure noi e così, tutti commossi passiamo alla cena. Chiara e Massi Cronaca dell’incontro 26/06/2009 26/06/2009 - Quarto Incontro GIORNALINO di COLLEGAMENTO PARROCCHIA - FAMIGLIE PROGETTO “ZEROSEI” Progetto ZEROSEI 20 settembre MOSTRA ZEROSEI sito internet: http://www.parrocchiadisangiacomo.it/momenti_educativi_zerosei.html

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Per l'ultimo incontro dell'anno del nostro progetto ZEROSEI il tempo un po'

pazzerello di questa strana estate ha deciso di farci un regalo: caldo, ma non troppo e soprattutto niente pioggia… i nostri bimbi da subito scatenati nel loggiato delle Suore Salesiane e noi genitori più tranquilli a chiacchera in attesa di iniziare. Questa volta la scaletta già collaudata de-gli ultimi incontri è variata e subito Suor Amalia e il Don ci introducono l'aspetto psicologico inerente al tema della serata, cioè ansie ed aspettative dei genitori quando i bambini fanno il loro ingresso in nuovi ambienti educativi e le varie oppor-tunità che possono scaturirne. Dapprima ci sono alcuni sintetici consigli su come evitare la paura di andare all'asilo o a scuola, come facilitare l'ingresso nella scuola elementare e il significato di questo inserimento; successivamente il Don si sofferma sulla differenza fra il Catechismo e "l'ora di religione" a scuola.

Ci spiegano anche perché l'imposta-zione è cambiata rispetto alle ultime vol-te: se per iniziazione cristiana si intende introdurre i nostri bimbi all'amore di Dio, sta-sera simbolicamente concluderemo l'incontro recandoci tutti assieme nella Chiesina, noi babbi e mamme portando per mano i nostri bambini, il Don portando il Libro della Parola di Dio, ben in mostra sopra la testa, fino all'altare, segno di Cristo. Viene poi la volta di Mariuccia, insegnante e catechista di solida esperienza maturata lungamente anche nel campo del sostegno, "formativo per eccellenza", come ci dice convinta. I suoi sono preziosi consigli su come facilitare l'inserimento e la permanenza

dei nostri bimbi nella realtà scuola e pure su come relazionarsi con le maestre, senza commettere il purtroppo diffuso errore di considerare i nostri par-goli dei veri e propri principini d'altri tempi, cui tutto deve essere concesso. Avvicinandoci alla conclusione dell’incontro, così come ci era stato anticipato, as-sieme ai bimbi entriamo tutti nella chiesina dove il don legge il brano dal Vangelo di Luca in cui Gesù dice: “lasciate che i fanciulli vengano a me…” e per finire una grandissima sorpresa, i piccoli grazie all’-aiuto dei bravi e pazienti animatori hanno imparato l’alleluia delle "lampadine" e cantando e muovendo le manine tutti stretti attorno al "Grande Libro della Parola di Dio"... al Don…fanno venire i lucciconi agli occhi… lucciconi che, del resto, abbiamo pure noi e così, tutti commossi passiamo alla cena.

Chiara e Massi

Cronaca dell’incontro 26/06/2009

26/06/2009 - Quarto Incontro

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ZEROSEI

20 settembre MOSTRA ZEROSEI

sito internet: http://www.parrocchiadisangiacomo.it/momenti_educativi_zerosei.html

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La nostra realtà umana Ogni ambiente nuovo, ogni nostro primo impatto con qualsiasi ambiente sia umano che reale, crea non soltanto curiosità ma anche un po’ d’ansia. Capita ad ogni adulto e non di meno ai bambini: il pianto angosciato né è il segno esteriore più evidente e significativo. Che fare allora? E’ proprio per i bambini che si rende necessario creare situazioni nelole quali il piccolo 0-6 anni possa imparare a prendere confidenza con il “nuovo”. La nostra psicolo-ga Cristina e la specialista, maestra e catechista, Ma-riuccia, hanno indicato ai genitori alcuni punti ben chiari per preparare i bambini all’ingresso nei nuovi ambienti – scuola materna, scuola primaria. I consigli ovviamente sono validi non solo per quelle famiglie che ri-portanto i bambini negli ambienti della Chiesa…dopo un lungo periodo di assenza dopo il Battesimo, ma anche per quelle che nella nostra parrocchia (e non sono poche) hanno invece continuato a venire in chiesa, tutti insieme, papà, mamma, bimbo nel pas-seggino…fin dall’inizio.

1 CONSIGLIO - Si presenta necessario “sganciare” progressivamente da papà e mamma il piccolo, in modo da permettergli una più rapida maturazione e imparare a staccarsi dalla naturale “dipendenza”.

2 CONSIGLIO - Il bambino per sua natura tende ad un forte egocentrismo, neces-sita quindi di un orientamento verso il contatto con i coetanei: è bene quindi favo-rire il gioco così potrà tranquillamente ricollocarsi dentro una positiva e spontanea socializzazione.

3 CONSIGLIO - Nei primi giorni di scuola materna è pressoché comune vedere i bambini che si disperano e piangono: Ogni insegnante conosce cosa farein questi casi. Lasciatevi guidare dal progetto che la Scuola ha messo in atto per la prima accoglienza. Fidarsi delle insegnanti deve venire prima della propria emotività.

4 CONSIGLIO - Le famiglie che portano i propri bambini negli ambienti della Chiesa ( come ad es. per la Messa festiva) fin dai primi mesi dopo il Battesimo, riscontra-no meno difficoltà nell’educazione alla vita “insieme” e vedono nei propri piccoli una maggior possibilità di far relazionare e socializzare.

La realtà umana vista con gli occhi della fede Il “Catechismo”, parte dell’Iniziazione Cristiana che si svolge nella nostra Parrocchia, non deve essere confuso con l’Insegnamento della Religione a scuola; infatti, a scuola non si educano gli alunni alla vita di fede, ma li si mette a contatto e si insegna loro quello che fanno i cristiani e come vivono nel mondo, secondo un progetto culturale già stabilito a suo tempo dalla C.E.I.

Alla scuola non compete fare formazione e o-rientamento alla fede bensì far scoprire la cultura cri-stiana avvalendosi delle metodologie proprie della scuola stessa, cioè basandosi sulla ricerca, la docu-mentazione, l’imparare, il memorizzare e l’esprimere. L’ora di religione non è e non deve essere un doppione del catechismo, ma per noi cristiani un completamento culturale e non avendo la pretesa di iniziare alla vita cristiana può essere tranquillamente frequentata anche da appartenenti a religioni diverse proprio per cogliere la cultura italiana e favorire l’inte-grazione sociale degli studenti stranieri, tanto auspi-

cata da tutti, come del resto un cristiano potrebbe frequentare una scuola di reli-gione, diversa dalla sua. Quando poi si va a catechismo, non si deve pensare di andare “ a scuola di catechismo” con tanto di libri, penne, quaderni e tante cose da imparare a memo-ria perché qui non si fanno le stesse cose della scuola. Mandiamo i nostri figli a ca-techismo proprio per introdurli alla vita cristiana, per accostarli gradualmente e in modo adatto a loro a ciò in cui noi stessi genitori crediamo, che ci affascina e che vogliamo comunicare, a un modo di vivere in cui sentiamo Dio come Padre e Gesù come amico sia nella nostra famiglia, sia nella Comunità, la grande famiglia a cui tutti i cristiani appartengono. Queste le motivazioni profonde che ci spingono a iniziare i nostri figli alla vita cristiana, motivazioni che dipendono dalla nostra stessa natura di figli di Dio, dalla nostra stessa fede in Lui e dalla nostra sentita esigenza di dare ai nostri piccoli una grande ricchezza spirituale cui attingere nel corso della vita.

Chiara e Massi

PERCHE’

TEMA Dove porti il tuo bambino?

I luoghi educativi: Scuola e Parrocchia… ansie e aspettative

Vi abbiamo lasciato all’ingresso della chiesa un opuscoletto al cui interno ci sono piccoli cenni su tutto ciò che si può trovare in una Chiesa in modo da poterlo spiegare, con parole vostre e secondo la vostra sensibilità ai vostri bimbi, anche ai più piccoli. Che fare dunque? Sfruttare il tempo libero a disposizione per farli “familiarizzare” con la Chiesa intesa come luogo fisico, magari in occasione di una gita domenicale. Ma non solo: fare leva sul loro naturale senso di meraviglia anche verso le cose più insignifi-canti ( ma solo per noi grandi! ) o quelle per cui non ci stupiamo più perché ci sembrano scontate… la sabbia che brucia, le nuvole, un aquilone… perché tutta la natura è espressione della Creazione e dell’amore di Dio verso l’uomo. Viviamo insomma il tempo delle vacanze con gioia, per tutto il tempo che abbiamo a disposizione assieme ai nostri bimbi e magari facciamo tante foto per ricordarcene bene! BUONE VACANZE!

Sr. Amalia, don Mario, Enrico e Giovanna

Lasciate Che i bambini vengano a me

Ma Gesù disse: «Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro». Matteo 19,14

Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Giovanni 13,34