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Valutazione Rischio lesioni da decubito 1 EXPOSANITA’ 2016 Fiera di Bologna May 19 th 2016 IL FUTURO PROSSIMO DEI SISTEMI ANTIDECUBITO DALLA RICERCA ALLA PRATICA

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Valutazione Rischio lesioni da decubito

1

EXPOSANITA’ 2016 Fiera di Bologna May 19th 2016

IL FUTURO PROSSIMO DEI SISTEMI ANTIDECUBITO

DALLA RICERCA ALLA PRATICA

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Il range di prevalenza delle LDD va dal 12% al 19,7%; il range di incidenza va da 0% al 5,4% - Jenkis ML – O’Neal E: Pressure ulcer prevalence and incidence in acute care. Adv Skin Wound Care, 2010; 23 (12):556-9.

Perché occuparsi delle Lesioni da Decubito

2

Può rappresentare causa di morte

Peggioramento della qualità di vita dell’ospite

Aumento del tempo di ricovero

Aumento del carico assistenziale

Aumento dei costi

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Il Progetto Aziendale del Gruppo KOS per le LdD

3

La Best Practice Aziendale in tema di LdD

- nasce dall’esigenza comune delle aziende ISS e RAA del Gruppo KOS

di fornire a tutti gli operatori uno strumento di apprendimento delle conoscenze

da condividere per l’operatività e l’aggiornamento continuo

- per garantire uniformità del trattamento e creare una consapevolezza

comune tra le varie figure professionali nelle differenti realtà operative

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Il Progetto Aziendale del Gruppo KOS per le LdD

4

A cura del Gruppo di Lavoro/GL

Il GL è composto da Steering Committee e Gruppo Operativo/GO

-Steering Committee:

è costituito da dirigenti delle az. ISS e RAA,

ha scelto i componenti del Gruppo Operativo

ha individuato gli indicatori di valutazione del progetto

-Gruppo Operativo

è costituito da professionisti scelti nelle aziende coinvolte,

elabora e aggiorna la BP az.,

mantiene in vita il progetto garantendo la diffusione dello stesso attraverso la

formazione/aggiornamento a tutti gli operatori del Gruppo KOS

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Contenuti e fasi della B.P. – componenti del GO

Fig.1 All.1

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Diagramma del processo di Valutazione Rischio LdD

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STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE RISCHIO LDD

Le scale di Valutazione Rischio LdD sono strumenti da tempo validati e il loro utilizzo è assai diffuso

Il GL ha lasciato, in capo alle strutture/organizzazioni, la scelta tra la scala di Norton e la scala di Braden

- indaga: condizione fisica, mentale, attività fisica, mobilità, incontinenza

- livelli di rischio: basso => 18, medio 18 - 14, alto 14 - 10, altissimo < 10

- tempi di somministrazione bassi: 1 minuto per paziente

i dati derivano dall’osservazione o possono essere raccolti interrogando il

paziente e i parenti o reperiti dalla documentazione clinica assistenziale

7

Scala di Norton - Il perché e il come

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Scala di Norton: nasce nel 1962, modificata 1987

Parametro Valutazione verbale Pt.

Buona 4

Condizione fisica Discreta 3

Cattiva 2

Pessima 1

Sveglio - cosciente 4

Condizione mentale Apatico 3

Confuso 2

Stupore, incoscienza 1

Cammina liberamente 4

Attività fisica Cammina solo con qualche aiuto 3

Costretto su sedia 2

Costretto a letto 1

Illimitata 4

Mobilità Limitata 3

Molto limitata 2

Immobile 1

Nessuna 4

Incontinenza Occasionale 3

Abituale urinaria 2

Abituale urinaria e fecale 1

P U N T E G G I o

Basso Rischio

> 18

Medio Rischio

tra 18 e 14

Alto Rischio

tra 14 e 10

Altissimo Rischio

< 10

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STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE RISCHIO LDD

Scala di Braden - Il perché e il come

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-indaga: 6 indicatori. Percezione sensoriale, umidità cute, attività fisica, mobilità, nutrizione, frizione, scivolamento

-la scala numerica: per i primi 5 indicatori va da 1 a 4, mentre per l’ultimo da 1 a 3 (scivolamento)

-livelli di rischio: nullo o lieve da 23 a17, medio alto da 16 a 6

-tempi di somministrazione: bassi meno di 1 minuto se si conosce il paziente

i dati derivano dall’osservazione o possono essere raccolti interrogando il paziente e i parenti o reperiti dalla documentazione clinica assistenziale

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Scala di Braden: nasce nel 1985

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INDICATORI VARIABILI

PERCEZIONE

SENSORIALE: capacità

di rispondere in

maniera consa-pevole

ai disturbi connessi

all'aumento della

pressione

1: com pletam ente lim itata:

assenza di risposta agli stimoli dolorosi dovuta

alla riduzione dello stato di coscienza o a

sedazione

Oppure:

limitata capacità di avvertire gli stimoli dolorosi su

gran parte della superf icie corporea

2: m olto lim itata

risponde solamente agli stimoli dolorosi. Non è

in grado di comunicare il suo disagio se non

gemendo o agitandosi.

Oppure

Ha un danno sensoriale che limita la capacità di

percepire il dolore e il disagio sul 50% della

superf icie corporea

3: leggerm ente lim itata

risponde ai comandi verbali ma non riesce a

comunicare sempre i suoi disagi, oppure

necessita di essere aiutato.

Oppure

Ha qualche limitazione sensoriale che limita la

capacità di percepire il dolore o i disagi di una

o due estremi

4: nessuna lim itazione

risponde ai comandi verbali. Non ha

def icit sensoriali che limitano la

capacità di percepire e riferire il dolore

o il disagio.

MACERAZIONE: grado

di esposizione della

cute alla macerazione

1: costantem ente um ida

la cute è costantemente umida a causa della

sudorazione, delle urine, etc.

L'umidità viene riscontrata ogni volta che il

soggetto viene mosso o ruotato

2: m olto um ida:

la cute è spesso ma non sempre umida.

Il pannolone o la biancheria viene cambiata

almeno una volta per turno

3: occasionalm ente um ida: la cute è

occasionalmente umida. E' richiesto un

cambio della biancheria circa una volta al

giorno

4: raram ente um ida

la cute è normalmente asciutta, la

biancheria viene cambiata secondo gli

intervalli abituali in uso

ATTIVITA': grado

dell'attività f isica

1: allettato

conf inato a letto

2: in poltrona

capacità di camminare molto limitata o assente.

Non riesce a spostatre il suo peso, deve

essere sollevato in poltrona o sulla corrozzella

3: cam m ina occasionalm ente

cammina occasionalmente durante la

giornata. Ma per distanze molto brevi. Con o

senza aiuto. Passa la maggior parte del tempo

a letto o in poltrona.

4: cam m ina di frequente

cammina al di fuori della sua stanza

almenno due volte al giorno e nella sua

stanza almeno ogni due ore durante le

ore diurne.

MOBILITA': capacità di

variare e controllare la

posizione corporea

1: com pletam ente im m obile

non riesce a produrre neppure piccoli movimenti

del corpo e delle estremità senza assistenza

2: m olto lim itata

riesce occasionalmente a fare piccoli

movimenti corporei o delle estremità, ma non

riesce a realizzare frequenti o signif icativi

movimenti in modo indipendente

3: parzialm ente lim itata

cambia frequentemente la posizione con

minimi spostamentio del corpo.

4: lim itazioni assenti

si sposta frequentemente e senza

assistenza

NUTRIZIONE:

assunzione abituale di

cibo

1: m olto povera

non mangia mai un pasto completo

raramente mangia più di un terzo di qualsiasi cibo.

Due o meno porzioni di proteine al giorno.

Assume pochi liquidi e nessun integratore.

Oppure:

è a digiuno o sostenuto solamente con f leboclisi o

a dieta esclusivamente liquida per più di 5 giorni

2: probabilm ente inadeguata

raramente mangia un pasto completo,

generalmente mangia la metà dei cibi of ferti. Le

proteine assunte includono 3 porzioni di carne

3 latticini al giorno, occasionalmente integratori

alimentari.

Oppure

riceve una quantità scarsa rispetto a quanto

previsto come dieta liquida enterale (via SNG o

PEG)

3: adeguata

mangia più della metà dei pasti, 4 o più

porzioni di proteine al giorno. Assume

normalmente integratori

Oppure

Si alimenta artif icialmente via SNG/PEG

assumendo un quantitativo nutrizionale

necessario.

4: eccellente

mangia la maggior parte del cibo.

Non rif iuta mai un pasto. Talvolta

mangia tra i pasti. Non necessita di

integratori

FRIZIONE E

SCIVOLAMENTO

1: problem a

richiede da moderata a completa assistenza nei

movimenti. Scivola di f requente nel letto o nella

poltrona. Spesso richiede riposizionamento con

assistenza. Presenta spasticità, contratture,

agitazione, che causano costante attrito contro il

piano del letto o della poltrona

2: problem a potenziale

si muove poco e necessita di una minima

assistenza. Durante lo spostamento la cute fa

attrito con le lenzuola o con il piano della

poltona, occasionalmente può slittare

3: senza problem i apparenti

si sposta nel letto e sulla sedia in modo

autonomo ed ha una suff iciente forza

muscolara per sollevarsi completamente

durante i movimenti.

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STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE RISCHIO LDD

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La scala di Valutazione Rischio, un volta scelta, viene somministrata:

-ad ogni ingresso del paziente in struttura

-aggiornata settimanalmente, in presenza di instabilità clinica del paziente (rischio medio/alto)

-una volta al semestre, in paziente stabile (rischio basso)

-il dato numerico della scala e il livello di rischio corrispondente non può

essere esaustivo e può subire modifiche coerentemente alle reali condizioni

cliniche del paziente

-il documento viene redatto dall’operatore esperto, che condivide il risultato con l’equipe assistenziale e ne traccia il valore emerso

-il dato rilevato va inserito nell’applicativo informatico di monitoraggio del

fenomeno LdD (all’ingresso del paz.)

-alla dimissione del paziente è consigliata la somministrazione della scala

-la scala una volta compilata va conservata ed è parte integrante della documentazione clinica

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Scala di Braden: chi, come, quando perché compilarla Esercitazione – Simulazione di un caso clinico

La valutazione Rischio LdD non si esaurisce con la compilazione della scala scelta, ma comprende la rilevazione giornaliera e più volte nella

giornata di altri numerosi item

12

Il Processo di Valutazione ha inizio dalla proposta di ricovero

Arrivo della proposta di ricovero di un paziente di 70 aa. Con

protesi anca destra, dolore arto operato da 7 giorni, portatore di

catetere vescicale a permanenza.

Valutazione da parte dell’equipe multidisciplinare della

proposta di ricovero: (direttore, medico, infermiere, altro).

Parere positivo, si predispone per l’accoglienza. Non è

necessario alcun presidio di prevenzione rischio LdD

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Ingresso in reparto del paziente 1° GIORNO Ingresso e ricovero del paziente, sistemazione nella stanza di degenza. Accoglienza da parte

dell’Infermiere e dell’Oss ispezione della cute in particolare delle prominenze ossee, raccolta dei dati anamnestici,

compilazione della scala scelta - Norton, evidenza e tracciabilità del dato (documentazione sanitaria). Il risultato del

punteggio assieme agli altri parametri conferma il parere sopra espresso. Il paziente non necessita di alcun presidio,

verrà monitorato con l’osservazione quotidiana durante le attività di assistenza

Parametro Valutazione verbale Pt.

Buona 4

Condizione fisica Discreta 3

Cattiva 2

Pessima 1

Sveglio - cosciente 4

Condizione mentale Apatico 3

Confuso 2

Stupore, incoscienza 1

Cammina liberamente 4

Attività fisica Cammina solo con qualche aiuto 3

Costretto su sedia 2

Costretto a letto 1

Illimitata 4

Mobilità Limitata 3

Molto limitata 2

Immobile 1

Nessuna 4

Incontinenza Occasionale 3

Abituale urinaria 2

Abituale urinaria e fecale 1

Totale punteggio:

18

13

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Parametro Valutazione verbale Pt.

Buona 4

Condizione fisica Discreta 3

Cattiva 2

Pessima 1

Sveglio - cosciente 4

Condizione mentale Apatico 3

Confuso 2

Stupore, incoscienza 1

Cammina liberamente 4

Attività fisica Cammina solo con qualche aiuto 3

Costretto su sedia 2

Costretto a letto 1

Illimitata 4

Mobilità Limitata 3

Molto limitata 2

Immobile 1

Nessuna 4

Incontinenza Occasionale 3

Abituale urinaria 2

Abituale urinaria e fecale 1

Totale punteggio:

13

2° GIORNO Comparsa di iperpiressia, dolore all’arto operato, impotenza funzionale; il medico

prescrive obbligo a letto. Sono presenti criteri per una nuova somministrazione della scala.

Il punteggio indica un alto rischio. Le misure di prevenzione da adottare sono: materasso

antidecubito, verifica dell’incontinenza, mobilizzazione attiva e attiva assistita, rivalutazione

giornaliera delle condizioni del paziente. Tracciabilità dei dati in documentazione sanitaria.

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Frequenza aggiornamento/compilazione scala e parametri di valutazione rischio LdD nel paziente in esame

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La scala di Norton è stata aggiornata al variare delle condizioni del paziente, in

questo caso per due gg di fila; (in altri casi dipende dal punteggio del rischio, più

alto il rischio più frequente la rivalutazione, nel migliore dei casi – basso rischio,

la scala va somministrata all’ingresso, ogni sei mesi e alla dimissione)

Altri importanti parametri vanno valutati giornalmente dal personale di assistenza come:

l’osservazione quotidiana del paziente che comprende:

- Ispezione della cute con particolare attenzione alle zone a rischio (dipende dalla

posizione che assume il paziente) esempio non esaustivo:

zona sacrale e iliaca, talloni e polpacci, dorso, nuca ed orecchie

- igiene della cute: mantenere pulita, asciutta, idratata, ecc.

- Tracciare e riferire il risultato dell’osservazione e la frequenza dell’osservazione stessa

Ogni qualvolta si modifica il quadro clinico del paziente la scala di Norton viene

aggiornata e integrata dai parametri rilevati nell’osservazione

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Valutazione rischio LdD: chi fa che cosa

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Raccolta informazioni prima del ricovero: responsabile prima accoglienza

Valutazione del paziente all’ingresso attraverso l’osservazione/ispezione, attuazione dei piani di lavoro e dei protocolli operativi: infermiere OSS

Valutazione clinica, stadiazione, piano terapeutico e scelta del trattamento:

medico, professionista esperto nel trattamento

Valutazione assistenziale della mobilità, posture, bisogno di ausili e

posizionamenti: fisiatra, fisioterapista, infermiere, OSS

Predisposizione materiali/presidi, attuazione e controllo dei protocolli operativi, predisposizione piano di prevenzione del paziente: infermiere, referente LdD di struttura

Scelta della scala di valutazione e dell’equipe dedicata al trattamento e

monitoraggio della LdD: referente LdD di struttura

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Differenti ruoli nel progetto LdD

IL Referente LdD

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Il referente L.d.D di struttura è la figura incaricata dall’azienda:

- con maggiore esperienza e competenza nella gestione delle lesioni cutanee,

mantiene l’aggiornamento in tema di LdD, ha partecipato al percorso di formazione

promosso dal GL,

- interviene nella definizione dei ruoli dei professionisti facenti parte del progetto, mantiene i contatti con le figure professionali, i servizi della struttura coinvolti nel progetto assieme al GL

- è il consulente in tema di LdD per la struttura e per il Gruppo di Lavoro

- gestisce e valuta gli indicatori di costo/beneficio degli interventi scelti nel trattamento LdD

- interviene nella formazione/aggiornamento del personale sanitario e del cargiver (pazienti, familiari, operatori sanitari) assieme al GL

- è responsabile della diffusione della BP az. e del Piano formativo

- è responsabile del monitoraggio attraverso l’alimentazione del database informatico e dell’analisi dei dati; estrapola, interpreta, confronta i report

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Il personale sanitario e di assistenza

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Il personale sanitario e di assistenza:

- è a conoscenza della diffusione del fenomeno LdD nella struttura

- è a conoscenza della Best Practice az. e promuove la diffusione del progetto

- è a conoscenza dei diversi ruoli presenti in organizzazione e collabora alla buona riuscita del progetto

- partecipa alla formazione/aggiornamento predisposta per il proprio ruolo

- mantiene il focus sul tema Rischio e Prevenzione

- garantisce la corretta: osservazione, rilevazione, tracciatura, trasmissione dei dati rilevati nel rispetto dei ruoli definiti

- applica le attività di valutazione rischio e di prevenzione restando aderente alla Best Practice e segnalando dove utili e necessari gli eventuali scostamenti

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73, 115, 162

210, 29, 59

RGB: 0, 51, 204

242, 103, 60

0, 102, 255

255, 51, 0

0, 153, 153

199, 199, 199

204, 0,0

L’operatore responsabile del trattamento delle LdD

19

l’operatore responsabile del trattamento LdD:

- è il professionista medico o infermiere che interviene nella valutazione, stadiazione, prescrizione (solo medico), esecuzione del trattamento/medicazione delle LdD

- ha conoscenze allargate in tema di LdD,

- conosce in modo approfondito la Best Practice az. e ne favorisce la diffusione

- ha competenza per la compilazione delle scale di valutazione rischio

- ha competenza negli strumenti e nella scelta dei sistemi di trattamento/medicazioni e

del loro utilizzo

- ha competenza nella compilazione della scheda di trattamento a garanzia del

corretto monitoraggio del fenomeno

- partecipa alla formazione/aggiornamento predisposta per il proprio ruolo

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73, 115, 162

210, 29, 59

RGB: 0, 51, 204

242, 103, 60

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255, 51, 0

0, 153, 153

199, 199, 199

204, 0,0

Modalità di trasmissione della B.P. aziendale

20

La Best Practice aziendale sarà reperibile in formato cartaceo ed elettronico

in ogni struttura, sarà inoltre diffusa attraverso:

- momenti di incontro nelle strutture,

- formazione codificata e differente per i ruoli previsti nel progetto e

precedentemente descritti

- formazione on the job guidate da professionisti esperti nelle fasi del progetto:

1. valutazione del rischio LdD

2. attività di prevenzione LdD

3. valutazione stadiazione e trattamento LdD

4. monitoraggio e trattamento LdD

- La B.P. sarà aggiornata in tutte le sue fasi rispettando i tempi stabiliti dal progetto

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73, 115, 162

210, 29, 59

RGB: 0, 51, 204

242, 103, 60

0, 102, 255

255, 51, 0

0, 153, 153

199, 199, 199

204, 0,0

Esercitazione – Simulazione di un caso clinico

Arrivo in reparto di un paziente di anni 56 con esiti di emorragia subaracnoidea .

Pz vigile e responsivo con emiplegia dx

-si alimenta per os;

-non ha controllo sfinterico ed utilizza pannolone sia di giorno che di notte;

-per gli spostamenti utilizza la corrozzina.

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0, 153, 153

199, 199, 199

204, 0,0

SCALA DI BRADEN ALL'INGRESSO INDICATORI VARIABILI

PERCEZIONE

SENSORIALE: capacità

di rispondere in

maniera consa-pevole

ai disturbi connessi

all'aumento della

pressione

1: com pletam ente lim itata:

assenza di risposta agli stimoli dolorosi dovuta

alla riduzione dello stato di coscienza o a

sedazione

Oppure:

limitata capacità di avvertire gli stimoli dolorosi su

gran parte della superf icie corporea

2: m olto lim itata

risponde solamente agli stimoli dolorosi. Non è

in grado di comunicare il suo disagio se non

gemendo o agitandosi.

Oppure

Ha un danno sensoriale che limita la capacità di

percepire il dolore e il disagio sul 50% della

superf icie corporea

3: leggerm ente lim itata

risponde ai comandi verbali ma non riesce a

comunicare sempre i suoi disagi, oppure

necessita di essere aiutato.

Oppure

Ha qualche limitazione sensoriale che limita la

capacità di percepire il dolore o i disagi di una

o due estremi

4: nessuna lim itazione

risponde ai comandi verbali. Non ha

def icit sensoriali che limitano la

capacità di percepire e riferire il dolore

o il disagio.

MACERAZIONE: grado

di esposizione della

cute alla macerazione

1: costantem ente um ida

la cute è costantemente umida a causa della

sudorazione, delle urine, etc.

L'umidità viene riscontrata ogni volta che il

soggetto viene mosso o ruotato

2: m olto um ida:

la cute è spesso ma non sempre umida.

Il pannolone o la biancheria viene cambiata

almeno una volta per turno

3: occasionalm ente um ida: la cute è

occasionalmente umida. E' richiesto un

cambio della biancheria circa una volta al

giorno

4: raram ente um ida

la cute è normalmente asciutta, la

biancheria viene cambiata secondo gli

intervalli abituali in uso

ATTIVITA': grado

dell'attività f isica

1: allettato

conf inato a letto

2: in poltrona

capacità di camminare molto limitata o assente.

Non riesce a spostatre il suo peso, deve

essere sollevato in poltrona o sulla corrozzella

3: cam m ina occasionalm ente

cammina occasionalmente durante la

giornata. Ma per distanze molto brevi. Con o

senza aiuto. Passa la maggior parte del tempo

a letto o in poltrona.

4: cam m ina di frequente

cammina al di fuori della sua stanza

almenno due volte al giorno e nella sua

stanza almeno ogni due ore durante le

ore diurne.

MOBILITA': capacità di

variare e controllare la

posizione corporea

1: com pletam ente im m obile

non riesce a produrre neppure piccoli movimenti

del corpo e delle estremità senza assistenza

2: m olto lim itata

riesce occasionalmente a fare piccoli

movimenti corporei o delle estremità, ma non

riesce a realizzare frequenti o signif icativi

movimenti in modo indipendente

3: parzialm ente lim itata

cambia frequentemente la posizione con

minimi spostamentio del corpo.

4: lim itazioni assenti

si sposta frequentemente e senza

assistenza

NUTRIZIONE:

assunzione abituale di

cibo

1: m olto povera

non mangia mai un pasto completo

raramente mangia più di un terzo di qualsiasi cibo.

Due o meno porzioni di proteine al giorno.

Assume pochi liquidi e nessun integratore.

Oppure:

è a digiuno o sostenuto solamente con f leboclisi o

a dieta esclusivamente liquida per più di 5 giorni

2: probabilm ente inadeguata

raramente mangia un pasto completo,

generalmente mangia la metà dei cibi of ferti. Le

proteine assunte includono 3 porzioni di carne

3 latticini al giorno, occasionalmente integratori

alimentari.

Oppure

riceve una quantità scarsa rispetto a quanto

previsto come dieta liquida enterale (via SNG o

PEG)

3: adeguata

mangia più della metà dei pasti, 4 o più

porzioni di proteine al giorno. Assume

normalmente integratori

Oppure

Si alimenta artif icialmente via SNG/PEG

assumendo un quantitativo nutrizionale

necessario.

4: eccellente

mangia la maggior parte del cibo.

Non rif iuta mai un pasto. Talvolta

mangia tra i pasti. Non necessita di

integratori

FRIZIONE E

SCIVOLAMENTO

1: problem a

richiede da moderata a completa assistenza nei

movimenti. Scivola di f requente nel letto o nella

poltrona. Spesso richiede riposizionamento con

assistenza. Presenta spasticità, contratture,

agitazione, che causano costante attrito contro il

piano del letto o della poltrona

2: problem a potenziale

si muove poco e necessita di una minima

assistenza. Durante lo spostamento la cute fa

attrito con le lenzuola o con il piano della

poltona, occasionalmente può slittare

3: senza problem i apparenti

si sposta nel letto e sulla sedia in modo

autonomo ed ha una suff iciente forza

muscolara per sollevarsi completamente

durante i movimenti.

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73, 115, 162

210, 29, 59

RGB: 0, 51, 204

242, 103, 60

0, 102, 255

255, 51, 0

0, 153, 153

199, 199, 199

204, 0,0

Punteggio totale della scala di Braden all'ingresso è 14.

Con tale punteggio in paziente si trova nella fasce medio-alta di rischio LDD quindi si provvede ad adottare ausili e presidi adatti,si stabilisce un programma per i posizionamenti a letto alternati alle alzate in carrozzina , si insegna al pz e ai famigliari l'importanza del cambio posturale sia a letto che in carrozzina e si mantiene monitorato la quantità dei cibi assunti.

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73, 115, 162

210, 29, 59

RGB: 0, 51, 204

242, 103, 60

0, 102, 255

255, 51, 0

0, 153, 153

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204, 0,0

RIVALUTAZIONE DEL PAZIENTE

Dopo 2 mesi di riabilitazione il paziente cammina autonomamente per la struttura aiutandosi con una stampella. Ha ripreso ad avere sia controllo urinario che sfinterico. Continua ad alimentarsi adeguatamente per os.

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73, 115, 162

210, 29, 59

RGB: 0, 51, 204

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204, 0,0

25

INDICATORI VARIABILI

PERCEZIONE

SENSORIALE: capacità

di rispondere in

maniera consa-pevole

ai disturbi connessi

all'aumento della

pressione

1: com pletam ente lim itata:

assenza di risposta agli stimoli dolorosi dovuta

alla riduzione dello stato di coscienza o a

sedazione

Oppure:

limitata capacità di avvertire gli stimoli dolorosi su

gran parte della superf icie corporea

2: m olto lim itata

risponde solamente agli stimoli dolorosi. Non è

in grado di comunicare il suo disagio se non

gemendo o agitandosi.

Oppure

Ha un danno sensoriale che limita la capacità di

percepire il dolore e il disagio sul 50% della

superf icie corporea

3: leggerm ente lim itata

risponde ai comandi verbali ma non riesce a

comunicare sempre i suoi disagi, oppure

necessita di essere aiutato.

Oppure

Ha qualche limitazione sensoriale che limita la

capacità di percepire il dolore o i disagi di una

o due estremi

4: nessuna lim itazione

risponde ai comandi verbali. Non ha

def icit sensoriali che limitano la

capacità di percepire e riferire il dolore

o il disagio.

MACERAZIONE: grado

di esposizione della

cute alla macerazione

1: costantem ente um ida

la cute è costantemente umida a causa della

sudorazione, delle urine, etc.

L'umidità viene riscontrata ogni volta che il

soggetto viene mosso o ruotato

2: m olto um ida:

la cute è spesso ma non sempre umida.

Il pannolone o la biancheria viene cambiata

almeno una volta per turno

3: occasionalm ente um ida: la cute è

occasionalmente umida. E' richiesto un

cambio della biancheria circa una volta al

giorno

4: raram ente um ida

la cute è normalmente asciutta, la

biancheria viene cambiata secondo gli

intervalli abituali in uso

ATTIVITA': grado

dell'attività f isica

1: allettato

conf inato a letto

2: in poltrona

capacità di camminare molto limitata o assente.

Non riesce a spostatre il suo peso, deve

essere sollevato in poltrona o sulla corrozzella

3: cam m ina occasionalm ente

cammina occasionalmente durante la

giornata. Ma per distanze molto brevi. Con o

senza aiuto. Passa la maggior parte del tempo

a letto o in poltrona.

4: cam m ina di frequente

cammina al di fuori della sua stanza

almenno due volte al giorno e nella sua

stanza almeno ogni due ore durante le

ore diurne.

MOBILITA': capacità di

variare e controllare la

posizione corporea

1: com pletam ente im m obile

non riesce a produrre neppure piccoli movimenti

del corpo e delle estremità senza assistenza

2: m olto lim itata

riesce occasionalmente a fare piccoli

movimenti corporei o delle estremità, ma non

riesce a realizzare frequenti o signif icativi

movimenti in modo indipendente

3: parzialm ente lim itata

cambia frequentemente la posizione con

minimi spostamentio del corpo.

4: lim itazioni assenti

si sposta frequentemente e senza

assistenza

NUTRIZIONE:

assunzione abituale di

cibo

1: m olto povera

non mangia mai un pasto completo

raramente mangia più di un terzo di qualsiasi cibo.

Due o meno porzioni di proteine al giorno.

Assume pochi liquidi e nessun integratore.

Oppure:

è a digiuno o sostenuto solamente con f leboclisi o

a dieta esclusivamente liquida per più di 5 giorni

2: probabilm ente inadeguata

raramente mangia un pasto completo,

generalmente mangia la metà dei cibi of ferti. Le

proteine assunte includono 3 porzioni di carne

3 latticini al giorno, occasionalmente integratori

alimentari.

Oppure

riceve una quantità scarsa rispetto a quanto

previsto come dieta liquida enterale (via SNG o

PEG)

3: adeguata

mangia più della metà dei pasti, 4 o più

porzioni di proteine al giorno. Assume

normalmente integratori

Oppure

Si alimenta artif icialmente via SNG/PEG

assumendo un quantitativo nutrizionale

necessario.

4: eccellente

mangia la maggior parte del cibo.

Non rif iuta mai un pasto. Talvolta

mangia tra i pasti. Non necessita di

integratori

FRIZIONE E

SCIVOLAMENTO

1: problem a

richiede da moderata a completa assistenza nei

movimenti. Scivola di f requente nel letto o nella

poltrona. Spesso richiede riposizionamento con

assistenza. Presenta spasticità, contratture,

agitazione, che causano costante attrito contro il

piano del letto o della poltrona

2: problem a potenziale

si muove poco e necessita di una minima

assistenza. Durante lo spostamento la cute fa

attrito con le lenzuola o con il piano della

poltona, occasionalmente può slittare

3: senza problem i apparenti

si sposta nel letto e sulla sedia in modo

autonomo ed ha una suff iciente forza

muscolara per sollevarsi completamente

durante i movimenti.

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73, 115, 162

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RGB: 0, 51, 204

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255, 51, 0

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199, 199, 199

204, 0,0

Punteggio della scala di Braden alla rivalutazione 21.

Con tale punteggio il pz rientra nella fascia a basso rischio di ldd quindi si potranno sostituire i presidi e gli ausili (ad esempio si sostituirà il materasso antidecubito con un materasso in poliuretano ecc....),si continua con l'educazione del pz e dei famigliari riguardo l'importanza dei cambi posturali a letto e di un'adeguata alimentazione.