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Bergamo Bergamasco anch’io Il popolo del Bolgia non ci sta. Ancora prima dei funerali di Nakky Di Stefani, morto per un’overdose di ecstasy e anfetamine, i clienti della di- scoteca hanno avviato una pe- tizione online, con tanto di nome, cognome e numero di cellulare, per chiedere la ria- pertura del locale: in 48 ore sono state ben 1.700 le firme raccolte. L’obiettivo è arriva- to a cinquemila. E spunta l’ipotesi di un presidio fuori dalla questura. A PAGINA 4 Di Landro Martinelli, un arsenale in casa Irruzione all’Agenzia delle entrate di Romano con ostag- gio: Luigi Martinelli, 54 anni di Calcio, rimane in carcere. L’avversione per il canone Rai, 40 mila euro che dice di dover pagare ma che non ri- sultano e le tasse sono le mo- tivazioni del suo gesto. Intan- to emerge che a casa aveva un arsenale di armi. A PAGINA 2 Ubbiali La multa beffarda di Trenord A PAGINA 3 Gandolfi Pagazzano A soli due giorni dal funerale di Nakky morto per ecstasy 1.700 firme on line per togliere i sigilli al locale di Osio Sopra Elezioni al via Con sforbiciata Agenzia entrate Interrogato l’imprenditore protagonista dell’irruzione a Romano. «L’ho fatto per il canone Rai» A PAGINA 15 Redazione: Piazza della Libertà 10 Tel. 035 411000 Fax 035 4110882 bergamo.corriere.it e-mail: [email protected] Diaby Nuove regole Meno 100 consiglieri Petizione choc: il Bolgia riapra Convalidato l’arresto. E sui debiti dà spiegazioni confuse Il castello stregato dai cantautori in concerto A PAGINA 9 Il personaggio Il velocista dell’integrazione che si allena al campo Coni «Troppa rabbia su di noi» La donna di 70 anni arriva da Rapallo e deve andare a Bergamo, via Milano. È carica di valige e ha la caviglia gonfia. Il treno sta per partire e l’obliteratrice su un binario non va, ma nemmeno su quelli successivi. L’anziana, stanca, sale in carrozza. E il capotreno arriva, infles- sibile, non vuole sentire scuse: stacca una multa da 42 euro più 5,5. Lui che rappresenta un’azienda modello simbo- lo di un Paese flessibilissimo con le sue «travi» ma inflessibile con le pagliuzze altrui. A PAGINA 9 Il diario del pendolare L’obliteratrice non va, ma il capotreno è inflessibile Visita a Bergamo II caso bergamo.corriere.it NO ALL’ASTENSIONISMO Michele Colledan, responsabile del reparto di Chirurgia dei Riuniti, ha raggiunto un record: 500 trapianti pediatrici di fegato in meno di 15 anni. Gli ultimi tre interventi in ospedale sono avvenuti in meno di 30 ore: un livello di eccellenza che porta i Riuniti al pari di centri europei come quelli di Parigi, Londra, Berlino o Madrid. A PAGINA 7 Il chirurgo dei bambini «I miei 500 trapianti di fegato» N on mi fiderei della Lazio anche se viene da una serie di risultati imbarazzanti. Otto punti nelle ultime 10 partite, cinque sconfitte nelle ultime cinque trasferte. La Lazio ha due soli attaccanti, uno è Rocchi, diciamo il titolare, che ha 35 anni, molto mestiere, ancora un bel tempo nel tagliare verso la porta, ma con un senso del gol ormai ridotto (5 reti quest’anno). CONTINUA A PAGINA 11 Il commento Ma la morte impone uno stop Oggi e domani 74 mila bergamaschi sono chiama- ti alle urne per rinnovare 19 consigli comunali. Si vota oggi dalle 8 alle 22, mentre domani i seggi re- steranno aperti dalle 7 alle 15. Nembro è il Comune più grande al voto mentre Blello, con i suoi 75 resi- denti, è il più piccolo a li- vello nazionale. Prosegui- rà, ancora più incisiva, la sforbiciata di consiglieri che segue i parametri di legge per la riduzione dei costi della politica. Saran- no in totale un centinaio gli eletti in meno. A PAGINA 6 A PAGINA 13 Laganà di NANDO PAGNONCELLI di S. SEMINATI LAZIO IN SERIE NEGATIVA PERÒ NON C’È DA FIDARSI di TINO PALESTRA A PAGINA 14 Morandi I giovani clienti raccolgono firme per la riapertura del Bolgia ANTIPOLITICA TEST NELL’URNA di MARIO SCONCERTI «Cembalo, adrenalina e note elettroniche» di BEPPE FUMAGALLI L’ambasciatore polacco celebra Francesco Nullo O ggi e domani si vota per elegge- re il sindaco e il consiglio comu- nale in circa 1.000 Comu- ni sommando quelli ap- partenenti alle regioni a statuto ordinario e quelle a statuto speciale. Si vote- rà anche nella Bergama- sca dove sono chiamati al voto poco più di 74.000 elettori residenti in 19 Co- muni, tutti, tranne Nem- bro, con meno di 10.000 abitanti. In un Paese normale e in tempi normali sarem- mo portati a definire que- sto appuntamento come «elezioni minori», dato che coinvolgono poco più di 9 milioni di eletto- ri, cioè meno del 20% del corpo elettorale. Ma non dobbiamo farci illusioni: in un Paese nel quale si vota ogni anno e ogni ele- zione è considerata una sorta di giudizio divino che potrebbe segnare la sorte del governo, dell’op- posizione, dei partiti e dei leader, anche que- st’anno la maggior parte dei commentatori e degli esponenti caricheranno di significati politici na- zionali l’esito che uscirà dalle urne. Non dimentichiamoci che all’indomani delle ele- zioni regionali che si so- no tenute in Sardegna nel 2009 si è dimesso il segre- tario nazionale del Pd Vel- troni, come pure all’indo- mani delle elezioni regio- nali del 2000 il presiden- te del Consiglio D’Alema ha rassegnato le dimissio- ni. Ma non dobbiamo di- menticare neppure che al- cuni leader, a seguito del- la vittoria in un capoluo- go di provincia, neanche tanto popoloso, con gran- de sprezzo del ridicolo hanno parlato a seconda dei casi di «svolta politi- ca» o di «conferma della fiducia nel governo». La lettura nazionale di risul- tati locali si può compren- dere alla luce della «dram- matizzazione» del con- fronto politico degli ulti- mi vent’anni, ma appare del tutto inappropriata al- la luce di tre motivi. Primo. In occasione delle elezioni comunali le scelte dei cittadini sono molto più influenzate da temi locali che dal dibatti- to nazionale. Contano maggiormente le aspetta- tive riguardo al traffico, ai servizi per gli anziani, alla pulizia delle strade, al verde pubblico, ai par- cheggi, alle mense scola- stiche, alla qualità del- l’aria, al decoro urbano, ri- spetto alle questioni na- zionali quali, per parlare di argomenti di attualità, la crescita dell’economia, le tasse, i tagli della spe- sa, la riforma del lavoro o le pensioni. Nel voto am- ministrativo assume im- portanza la capacità di ca- pire i problemi della cit- tà, di trovare soluzioni adeguate e di proporre progetti credibili per il fu- turo del proprio territo- rio. Soprattutto oggi, in un contesto di grandi ri- strettezze economiche dei cittadini e delle ammi- nistrazioni. Secondo. Nei Comuni medi e piccoli — non di- mentichiamoci che oltre l’80% dei Comuni chiama- ti al voto ha meno di 15.000 abitanti — solita- mente i candidati sono persone conosciute, con cui si ha una relazione di- retta. Si conosce la loro storia personale, la loro competenza, la loro affidabilità, i valori che li ispirano. È un voto «per- sonale», che spesso pre- scinde dall’appartenenza politica. Lo abbiamo ri- scontrato anche a Berga- mo in tempi recenti. CONTINUA A PAGINA 6 Il primato Atalanta in campo B usiness as usual: la dura e impietosa legge dell’industria, del commercio e persino dello spettacolo «che deve continuare», nell’interesse dei clienti e degli spettatori, vale dunque anche quando muore uno dei tuoi amici, se è vero che, a pochi giorni dalla tragedia del ragazzo deceduto per droga, si sono raccolte 1.700 firme per chiedere la riapertura della discoteca Bolgia, chiusa cautelativamente dall’autorità. CONTINUA A PAGINA 5 Meteo Oggi lun mar mer gio 15°C temporali Vento: ESE a 10 km/h Umidità: 84% 12° / 21° nuvolo 12° / 21° nuvolo 14° / 22° nuvolo 14° / 25° sole DOMENICA 6 MAGGIO 2012 Click to buy NOW! P D F - X C h a n g e V i e w e r w w w . d o c u - t ra c k . c o m Click to buy NOW! P D F - X C h a n g e V i e w e r w w w . d o c u - t ra c k . c o m

F - X C h a n ge V DP Bergamo · nome, cognome e numero di cellulare, per chiedere la ria-pertura del locale: in 48 ore ... fisiologica debolezza di una società ancora in profonda

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Bergamo

Bergamasco anch’io

Il popolo del Bolgia non cista. Ancora prima dei funeralidi Nakky Di Stefani, mortoper un’overdose di ecstasy eanfetamine, i clienti della di-scoteca hanno avviato una pe-tizione online, con tanto dinome, cognome e numero dicellulare, per chiedere la ria-pertura del locale: in 48 oresono state ben 1.700 le firmeraccolte. L’obiettivo è arriva-to a cinquemila. E spuntal’ipotesi di un presidio fuoridalla questura.

A PAGINA 4 Di Landro

Martinelli, un arsenale in casaIrruzione all’Agenzia delle

entrate di Romano con ostag-gio: Luigi Martinelli, 54 annidi Calcio, rimane in carcere.L’avversione per il canoneRai, 40 mila euro che dice didover pagare ma che non ri-sultano e le tasse sono le mo-tivazioni del suo gesto. Intan-to emerge che a casa avevaun arsenale di armi.

A PAGINA 2 Ubbiali

La multa beffarda di Trenord

A PAGINA 3 Gandolfi

Pagazzano

A soli due giorni dal funerale di Nakky morto per ecstasy 1.700 firme on line per togliere i sigilli al locale di Osio Sopra

Elezioni al viaCon sforbiciata

Agenzia entrate

Interrogato l’imprenditore protagonista dell’irruzione a Romano. «L’ho fatto per il canone Rai»

A PAGINA 15

Redazione:Piazza della Libertà 10

Tel. 035 411000Fax 035 4110882

bergamo.corriere.ite-mail:

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Diaby

Nuove regole Meno 100 consiglieri

Petizione choc: il Bolgia riapra

Convalidato l’arresto. E sui debiti dà spiegazioni confuse

Il castello stregatodai cantautori in concerto

A PAGINA 9

Il personaggio

Il velocistadell’integrazioneche si allenaal campo Coni

«Tropparabbiasu di noi»

La donna di 70 anni arriva da Rapalloe deve andare a Bergamo, via Milano. Ècarica di valige e ha la caviglia gonfia. Iltreno sta per partire e l’obliteratrice suun binario non va, ma nemmeno suquelli successivi. L’anziana, stanca, salein carrozza. E il capotreno arriva, infles-sibile, non vuole sentire scuse: staccauna multa da 42 euro più 5,5. Lui cherappresenta un’azienda modello simbo-lo di un Paese flessibilissimo con le sue«travi» ma inflessibile con le pagliuzzealtrui.

A PAGINA 9

Il diario del pendolare L’obliteratrice non va, ma il capotreno è inflessibile

Visita a Bergamo

II caso

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NO ALL’ASTENSIONISMO

Michele Colledan,responsabile delreparto di Chirurgiadei Riuniti, haraggiunto un record:500 trapianti pediatricidi fegato in meno di15 anni. Gli ultimi treinterventi in ospedalesono avvenuti inmeno di 30 ore: unlivello di eccellenzache porta i Riuniti alpari di centri europeicome quelli di Parigi,Londra, Berlino oMadrid.

A PAGINA 7

Il chirurgodei bambini«I miei 500trapiantidi fegato»

N on mifiderei

della Lazioanche seviene dauna serie di

risultati imbarazzanti.Otto punti nelle ultime 10partite, cinque sconfittenelle ultime cinquetrasferte. La Lazio ha duesoli attaccanti, uno èRocchi, diciamo il titolare,che ha 35 anni, moltomestiere, ancora un beltempo nel tagliare versola porta, ma con un sensodel gol ormai ridotto (5reti quest’anno).

CONTINUA A PAGINA 11

Il commento

Ma la morte impone uno stop

Oggi e domani 74 milabergamaschi sono chiama-ti alle urne per rinnovare19 consigli comunali. Sivota oggi dalle 8 alle 22,mentre domani i seggi re-steranno aperti dalle 7 alle15. Nembro è il Comunepiù grande al voto mentreBlello, con i suoi 75 resi-

denti, è il più piccolo a li-vello nazionale. Prosegui-rà, ancora più incisiva, lasforbiciata di consiglieriche segue i parametri dilegge per la riduzione deicosti della politica. Saran-no in totale un centinaiogli eletti in meno.

A PAGINA 6

A PAGINA 13 Laganà

di NANDO PAGNONCELLI

di S. SEMINATI

LAZIO IN SERIENEGATIVAPERÒ NON C’ÈDA FIDARSI

di TINO PALESTRA

A PAGINA 14 Morandi

I giovani clienti raccolgono firme per la riapertura del Bolgia

ANTIPOLITICATEST NELL’URNA

di MARIO SCONCERTI

«Cembalo, adrenalinae note elettroniche»

di BEPPE FUMAGALLI

L’ambasciatore polaccocelebra Francesco Nullo

O ggi e domani sivota per elegge-re il sindaco e ilconsiglio comu-

nale in circa 1.000 Comu-ni sommando quelli ap-partenenti alle regioni astatuto ordinario e quellea statuto speciale. Si vote-rà anche nella Bergama-sca dove sono chiamati alvoto poco più di 74.000elettori residenti in 19 Co-muni, tutti, tranne Nem-bro, con meno di 10.000abitanti.

In un Paese normale ein tempi normali sarem-mo portati a definire que-sto appuntamento come«elezioni minori», datoche coinvolgono pocopiù di 9 milioni di eletto-ri, cioè meno del 20% delcorpo elettorale. Ma nondobbiamo farci illusioni:in un Paese nel quale sivota ogni anno e ogni ele-zione è considerata unasorta di giudizio divinoche potrebbe segnare lasorte del governo, dell’op-posizione, dei partiti edei leader, anche que-st’anno la maggior partedei commentatori e degliesponenti caricherannodi significati politici na-zionali l’esito che usciràdalle urne.

Non dimentichiamociche all’indomani delle ele-zioni regionali che si so-no tenute in Sardegna nel2009 si è dimesso il segre-tario nazionale del Pd Vel-troni, come pure all’indo-mani delle elezioni regio-nali del 2000 il presiden-te del Consiglio D’Alemaha rassegnato le dimissio-ni. Ma non dobbiamo di-menticare neppure che al-cuni leader, a seguito del-la vittoria in un capoluo-go di provincia, neanchetanto popoloso, con gran-de sprezzo del ridicolohanno parlato a secondadei casi di «svolta politi-ca» o di «conferma della

fiducia nel governo». Lalettura nazionale di risul-tati locali si può compren-dere alla luce della «dram-matizzazione» del con-fronto politico degli ulti-mi vent’anni, ma apparedel tutto inappropriata al-la luce di tre motivi.

Primo. In occasionedelle elezioni comunali lescelte dei cittadini sonomolto più influenzate datemi locali che dal dibatti-to nazionale. Contanomaggiormente le aspetta-tive riguardo al traffico,ai servizi per gli anziani,alla pulizia delle strade, alverde pubblico, ai par-cheggi, alle mense scola-stiche, alla qualità del-l’aria, al decoro urbano, ri-spetto alle questioni na-zionali quali, per parlaredi argomenti di attualità,la crescita dell’economia,le tasse, i tagli della spe-sa, la riforma del lavoro ole pensioni. Nel voto am-ministrativo assume im-portanza la capacità di ca-pire i problemi della cit-tà, di trovare soluzioniadeguate e di proporreprogetti credibili per il fu-turo del proprio territo-rio. Soprattutto oggi, inun contesto di grandi ri-strettezze economichedei cittadini e delle ammi-nistrazioni.

Secondo. Nei Comunimedi e piccoli — non di-mentichiamoci che oltrel’80% dei Comuni chiama-ti al voto ha meno di15.000 abitanti — solita-mente i candidati sonopersone conosciute, concui si ha una relazione di-retta. Si conosce la lorostoria personale, la lorocompetenza , la loroaffidabilità, i valori che liispirano. È un voto «per-sonale», che spesso pre-scinde dall’appartenenzapolitica. Lo abbiamo ri-scontrato anche a Berga-mo in tempi recenti.

CONTINUA A PAGINA 6

Il primato Atalanta in campo

B usiness as usual: la dura e impietosa legge dell’industria,del commercio e persino dello spettacolo «che deve

continuare», nell’interesse dei clienti e degli spettatori, valedunque anche quando muore uno dei tuoi amici, se è veroche, a pochi giorni dalla tragedia del ragazzo deceduto perdroga, si sono raccolte 1.700 firme per chiedere la riaperturadella discoteca Bolgia, chiusa cautelativamente dall’autorità.

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Met

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15°C temporali Vento: ESE a 10 km/h Umidità: 84% 12° / 21°

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di Pino Belleri

Ci scrivono

La lettera PAZIENZA PER LA STAZIONEMA POSTEGGIARE È UNA TORTURA

Corriere della Sera - Piazza della Libertà, 10 Bergamo

e-mail: [email protected] - Fax: 0354110882

PANINO GIUSTO

«Legge rispettata»

Stupisce davvero leggerenell’articolo apparso sull’edi-zione di Bergamo del «Corrie-re della Sera» del 27.4.12 di il-lazioni di sfruttamento di la-voratori accostate all’immagi-ne di Panino Giusto.

È quanto di più lontano ri-spetto alla cultura, alla filoso-fia e alla tradizione dell’azien-da che, invece, da trent’annioffre ottime opportunità di la-voro a dipendenti sempre re-golarmente assunti, è votata

alla qualità e all’eccellenza, ri-conosciute anche all’estero, eche è impegnata in concreteazioni di responsabilità socia-le.

Inoltre, con il presente in-tervento l’azienda ritiene dipoter portare il proprio contri-buto per fare chiarezza quan-to meno su alcuni punti. Infat-ti, è noto a tutti che da sem-pre la legge, da un lato, preve-de per gli apprendisti una re-tribuzione iniziale natural-mente inferiore a quella pienaspettante ai lavoratori invecegià qualificati e, dall’altro la-to, che la retribuzione dei la-

voratori part time è ripropor-zionata rispetto a quella dei di-pendenti a tempo pieno.

È altrettanto noto a tuttiche le retribuzioni sono gene-ralmente fissate da contratticollettivi stipulati dai sindaca-ti. I rapporti di lavoro degli ap-prendisti si svolgono esatta-mente all’interno di questoquadro normativo.

Marcello Rola

L’articolo non contiene illa-zioni, ma riporta la versionedel sindacato così come allavostra azienda è stato datospazio per replicare.

LEGAMBIENTE

Aeroporto e salute

Adesso che Sacbo ha presofinalmente atto che c'è un rile-vante problema ambientale emuove i primi passi per le mi-tigazioni, stanziando in bilan-cio 20 milioni di euro, il presi-dente della Sea Giuseppe Bo-nomi cerca di ostacolare que-sta positiva iniziativa.

Mentre Bonomi mostra disubire le pressioni del nuovopartner privato F2i che prefe-rirebbe trasformare gli utili individendi, gli altri due rappre-

sentati di Sea nel cda di Sacboconcordano, invece, con l'av-vio del programma di investi-menti di riduzione dell'impat-to ambientale attorno al sedi-me. L'esponenziale e caoticacrescita dello scalo di Orio vaaffrontata con una nuova va-lutazione d'impatto ambienta-le (l'ultima è del 2003, quan-do il traffico era inferiore),con una zonizzazione dellearee circostanti lo scalo. Il suc-cesso di Orio non può costitu-ire una condanna per le popo-lazioni circostanti.

Dario BalottaLegambiente Lombardia

Bergamasco anch’io

Diariodel pendolare

Il Sentierone dalla parte del cittadino

La legge nonè uguale per tutti

Q uanti potenziali Martinelli ci sarebbero se ilFisco fosse più equo, e per equo s’intende

che tutti pagano le tasse e gli evasori vengonoinesorabilmente stanati e puniti? Con ogniprobabilità meno di quelli che ci distilla lafisiologica debolezza di una società ancora inprofonda crisi economica. Ma quante forzeriesce a concentrare il nostro Stato percombattere i furbetti del 730? Sentite questastoriella. Un giorno, in un negozio di Treviglio, sipresentano due finanzieri. Sono delegatidall’Ufficio delle Dogane di Ponte Chiasso per farluce su un assegno «irregolare» intercettato alconfine con la Svizzera, qualche tempo prima, aun grossista. L’uomo, controllato dai doganieri,

aveva dichiarato diavere con sé dellavaluta e un assegno, iltutto entro i limiti dilegge. Senonchél’assegno — firmatodal nostro negoziantetrevigliese per pagareuna fattura algrossista — era statoemesso senza

l’indicazione del luogo. Una quisquilia, diretevoi, ma tant’è. Il Fisco, quando ci si mette, saandare fino in fondo. E così notifica alnegoziante trevigliese una «constatazione perviolazione di imposta di bollo». Il negoziantedovrebbe pagare il 12 per mille della cifraindicata sull’assegno (2500 euro), quindi 30euro. Ne pagherà 103 perché è il minimo previstoper questo tipo di sanzioni. Il corposo verbale, diquattro pagine, verrà notificato alcommerciante, custodito in copia dai finanzieriche l’hanno redatto, spedito all’Agenzia delleentrate che notificherà la multa. L’esito di tuttoquesto sarà comunicato ai doganieri di PonteChiasso, così il cerchio finalmente si chiuderà.Quanto costerà alla fine tutto questo mulinar dicarte? A occhio e croce, più dei soldi che lo Statoincasserà. E allora perché non concentrarsi sullevere evasioni? Così, giusto per non sprecare lepoche forze a disposizione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Obliteratrice in tilte multa: che beffaM ilano Centrale, è in partenza il Bergamo

delle 14.10. Una donna con trolley eborsone arriva di corsa. Molla tutto a terra,fruga nella tasca, prende il biglietto, lo infilanella macchinetta, lo estrae, lo osserva...Marameo. La macchinetta non funziona. Ladonna raccoglie i bagagli e parte a razzo perprovare al binario vicino. Auguri, signora. Ètardi e m'incammino in testa al treno dove c'èmeno gente. La donna mi raggiunge. Il trenosbuffa, saliamo insieme due vagoni prima dellamotrice e si parte. Lei crolla sul sedile. Con unamano al collo, riprende fiato e racconta: «Sonoarrivata da Rapallo con 15 minuti di ritardo enon volevo perdere la coincidenza. Sa, oggi è la

festa di mio nipote egli ho portato lafocaccia. Ma cheansia! Scendi, cerca lepartenze, corri albinario 21... A Rapallomi hanno detto cheper Bergamo dovevotimbrare di nuovo inCentrale. Ho provatoal binario 21 e al 20.

Impossibile. E adesso? Mettermi a cercare ilcapotreno con tutti 'sti bagagli mi viene male.Ho 70 anni, una caviglia gonfia, se passa ilcontrollore, capirà, no?». Infatti. Il controllorepassa e non capisce. Il ritardo del treno, lemacchinette rotte, i bagagli, l'età, la caviglia...Zero. Lui, rappresentante di un'aziendamodello, che non riesce nemmeno a caricarel'inchiostro nelle obliteratrici, non sente ragioni.Lui, emblema di uno Stato flessibilissimo con leproprie travi e inflessibile con le pagliuzze deicittadini, eleva contravvenzione di euro 42,90più 5,15 per la tratta Milano-Bergamo. Totale48,05. Mi sento testimone di un'angheria.Supplico la donna. «Non paghi». «Chiami laPolfer». «Dia tutto a me che me la vedo io». Leiringrazia: «Lasci perdere». E paga. Scandaloso.Se l'amministrazione di Trenord vuole possodocumentare tutto. Con l'indirizzo dove inviareun biglietto di scuse.

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di Abdul Diaby

di BEPPE FUMAGALLIdi RICCARDO NISOLI

Ma quante carteper cento euro

H o la pelle nera, ma i miei colori del cuore sono ilrosso e il giallo, quelli della bandiera bergamasca e

della tuta della mia società, l’Atletica Bergamo 59. Concui mi alleno quasi ogni giorno al Campo Coni (anchecon il campione Marco Vistalli) per vincere: l’anno scor-so sono arrivato sesto nei 60 metri ai campionati italia-ni e nel 2009 ho vinto la medaglia d’oro nella staffetta.Sono un velocista e quando vinco porto Bergamo sulpodio. Mi chiamo Abdul Diaby e sono nato ad Anyama,

in Costa d’Avorio, 22 anni fa.Dal 2000 abito a Seriate, doveho studiato e ho moltissimiamici. Da sempre. Da quandosono sceso per la prima voltadall’aereo a Orio al Serio insie-me con la mia famiglia: avevonove anni e mi sembravanostrane tutte quelle persone bian-che che vedevo in giro. All’ini-zio non conoscevo l’italiano.Poi l’ho imparato in fretta eadesso capisco un po’ anche il

dialetto. Mi sono diplomato l’anno scorso all’Itis e orafaccio il magazziniere. Ma i successi più grandi li rag-giungo quando corro sulla pista di atletica. Mi sono af-fezionato a questa città, grazie agli amici e allo sport,che favorisce l’integrazione. I bergamaschi mi hannovoluto subito bene. Perché se dai rispetto, ottieni ri-spetto. Il razzismo non esiste se rispetti le regole e ticomporti bene. Qualche volta scherzo e mi faccio chia-mare «nero» oppure, per divertirmi, dico che mi sentoun po’ pallido e voglio abbronzarmi. Non conta il colo-re della pelle, ma sono il carattere e i valori che ognunoha a fare la differenza.

a cura di Silvia Seminati

Porto Bergamosul podio di atletica

Le lettere vanno inviate a:

Questa settimana sono passata più volte neipressi della stazione. Ogni volta ho trovato ungroviglio di auto e bus, a passo d'uomo, a causadei lavori di sistemazione di piazzale Marconi.Spero che non duri molto o che il Comune facciaqualcosa: non penseranno di tenere questasituazione per mesi!

Loredana Z.Fede, speranza, pazienza. Servono dosi angeliche diqueste virtù, soprattutto della terza, con i tempi checorrono. Ma, almeno in questo caso, la pazienza ènecessaria e dovrebbe essere ben compensata.Ristrutturazione e abbellimento dell'area che avvolge lastazione erano necessari, non più rinviabili e il progettoin esecuzione dovrebbe dare qualità di funzioni e diestetica a una zona centralissima, importante e brutta.Davanti alla stazione, che rientra nell'opera dirimodernamento, si aprirà un'isola pedonale, un'areaverde verso via Bonomelli, un parcheggio multipiano eun nuovo spazio per la Comunità di don Fausto Resmini

(distribuzione dei pasti agli indigenti). I tempi? Unanno esatto. Lo garantiscono le tre ditte bergamascheche hanno avuto l'appalto. Vedremo. Certo, per chipasserà in zona o dovrà attendere l'arrivo in treno di unparente saranno dodici mesi di disagi: circolazionedifficile e divieto di parcheggio. Un sacrificiosopportabile se si potesse lasciare la vettura almenonelle zone limitrofe, invece ecco acuirsi un problema che,questo sì, mette a dura prova la pazienza deibergamaschi. L'insufficienza di posti auto, soprattuttoper le soste «volanti» o «ragionevoli», è già al primoposto nella hit dei mugugni e non saranno venti spazi inmeno davanti alla stazione a rendere più complicata lasituazione: sono però la classica goccia che fatraboccare il vaso della bile. Usare e posteggiare lamacchina in centro è per migliaia di persone non unpuntiglio da pigroni, ma una necessità. Pagata a caroprezzo. Gli autosilo sono inavvicinabili per i costi siaorari sia mensili (conosco persone che preferisconorischiare due-tre multe al mese piuttosto che affittare il

parcheggio: risparmiano) e gli spazi blu hanno tariffepiù alte rispetto, per esempio, alla vicina e cuginaBrescia. Ma via, non lamentiamoci oltre: la sua e nostrapazienza, cara signora Loredana, sarà premiata anchesu questo fronte. Pensi, tra un anno, quando il caos allastazione finirà, il parcheggio multipiano di cui le dicevopotrà accogliere 200 auto, a 3,50 euro l'ora si capisce(magari 4 per la prima ora), e qualche altro rettangolodi sosta verrà ricavato sul nuovissimo piazzale, per chideve lasciare o attendere qualcuno in stazione. Sa comehanno chiamato quest'area? Kiss&ride. No, non rida.Chiamarlo «un bacio e vai» dev'essere sembrato troppobello e poetico. È la nuova moda di Bergamo: daldialetto in salsa leghista si sta passando condisinvoltura all'inglese che va bene ovunque, come larucola. Dicono che così ci si apre di più al turismo. Saqual era il titolo di un recente convegno proprio sulturismo organizzato dal Pd? Greetings from Bergamo.Kiss, greetings (saluti) e tanta patience.

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9Corriere della Sera Domenica 6 Maggio 2012

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