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Lomax via Fornai 44 - Catania info: 095 2862812 COME ORLANDO NACQUE IN SUTRI sabato 16 e domenica 17 gennaio, ore 18.00 e 21.30 LA ROVENZA INCANTATA sabato 6 e domenica 7 febbraio, ore 18.00 e 21.30 AMORE E FOLLIA DI ORLANDO sabato 20 e domenica 21 marzo, ore 18.00 e 21.30 CRISTO AL GOLGOTA sabato 17 e domenica 18 aprile, ore 18.00 e 21.30 A VALLI, OVVERO LA MORTE DEI PALADINI A RONCISVALLE sabato 15 e domenica 16 maggio, ore 18.00 e 21.30 MULLER E BENGARIA: AMORE E GUERRA NEL CELESTE IMPERO sabato 12 e domenica 13 giugno, ore 18.00 e 21.30 Regione Siciliana Assessorato ai Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione D1 Television - D2 Channel Tel./Fax +39.095.320604 - Mob.+39.347.758160 9 Italia-Catania 95129-Via E. Pantano 2 6 [email protected] C.F.: MRLGPP67P29C351V - P.I.: 0364276087 4 ARCHITETTO MARLETTA & Partner s P R O G E T T A Z I O N E E C O N S U L E N Z A Copioni elaborati da Alessandro e Fiorenzo Napoli secondo gli antichi canovacci di tradizione. Per un pubblico dai 7 anni in su. Abbonamento per 6 spettacoli: 60Biglietto singolo spettacolo: 12Ridotto: 7FABBRICATEATRO PRESENTA ALL’ OPIRA CON I FRATELLI NAPOLI RASSEGNA DI OPERA DEI PUPI DI SCUOLA CATANESE

fabbriCateatro presenta all’OpIra con i fratelli napoli · sabato 17 e domenica 18 aprile, ore 18.00 e 21.30 ... Le cronache raccontano che l’iniziatore dell ... all’OpIra con

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Lomax via Fornai 44 - Catania info: 095 2862812

Come orlando naCque in sutri sabato 16 e domenica 17 gennaio, ore 18.00 e 21.30

la rovenza inCantatasabato 6 e domenica 7 febbraio, ore 18.00 e 21.30

amore e follia di orlandosabato 20 e domenica 21 marzo, ore 18.00 e 21.30

Cristo al GolGotasabato 17 e domenica 18 aprile, ore 18.00 e 21.30

‘a valli, ovvero la morte dei paladini a ronCisvallesabato 15 e domenica 16 maggio, ore 18.00 e 21.30

muller e benGaria: amore e Guerra nel Celeste imperosabato 12 e domenica 13 giugno, ore 18.00 e 21.30

Regione SicilianaAssessorato ai Beni Culturali, Ambientali

e della Pubblica Istruzione

D1 Television - D2 Channel

Tel./Fax +39.095.320604 - Mob.+39.347.758160 9

I t a l i a - C a t a n i a 9 5 1 2 9 - V i a E . P a n t a n o 2 6

www.giuseppemar let ta. i t -arch i tet to@giuseppemar let ta. it

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ARCHITETTO MARLETTA & Pa r tne r sP R O G E T T A Z I O N E E C O N S U L E N Z A

Copioni elaborati da Alessandro e Fiorenzo Napoli secondo gli antichi canovacci di tradizione.Per un pubblico dai 7 anni in su.

abbonamento per 6 spettacoli: 60€ biglietto singolo spettacolo: 12€ ridotto: 7€

fabbriCateatro presenta

all’OpIra con i fratelli napolirasseGna di opera dei pupi di sCuola Catanese

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la storia dell’opera dei pupiL’Opera dei Pupi è un particolare tipo di teatro delle marionette che si affermò stabilmente nell’Italia meridionale e soprattutto in Sicilia tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. I pupi siciliani si distinguono dalle altre marionette essenzialmente per la loro peculiare meccanica di manovra e per il repertorio, costituito quasi per intero da narrazioni cavalleresche derivate in gran parte da romanzi e poemi del ciclo carolingio. Le marionette del Settecento venivano animate dall’alto per mezzo di una sottile asta metallica collegata alla testa attraverso uno snodo e per mezzo di più fili, che consentivano i movimenti delle braccia e delle gambe. In Sicilia, nella prima metà dell’Ottocento, un geniale artefice di cui ignoriamo il nome escogitò gli efficaci accorgimenti tecnici che trasformarono le marionette in pupi. Egli fece in modo che l’asta di metallo per il movimento della testa non fosse più collegata ad essa tramite uno snodo, ma la attraversasse dall’interno e - cosa ben più importante - sostituì il sottile filo per l’animazione del braccio destro con la robusta asta di metallo, caratteristica del pupo siciliano. Questi nuovi espedienti tecnici consentirono di imprimere alle figure animate movimenti più rapidi, diretti e decisi, e perciò particolarmente efficaci per “imitare” sulla scena duelli e combattimenti, che tanta parte avevano nelle storie cavalleresche.Esistono in Sicilia due differenti tradizioni, o “stili”, dell’Opera dei Pupi: quella palermitana, affermatasi nella capitale e diffusa nella parte occidentale dell’isola, e quella catanese, affermatasi nella città etnea e diffusa, a grandi linee, nella parte orientale dell’isola e anche in Calabria. Le cronache raccontano che l’iniziatore dell’Opra a Catania fu don Gaetano Crimi (1807 - 1877), il quale aprì il suo primo teatro nel 1835. Le due tradizioni differiscono per dimensioni e peso dei pupi, per alcuni aspetti della meccanica e del sistema di manovra, ma soprattutto per una diversa concezione teatrale e dello spettacolo, che ha fatto sì che nel catanese si affermasse un repertorio cavalleresco ben più ampio di quello palermitano e per molti aspetti diverso.

i fratelli napoliLa famiglia Napoli rappresenta oggi l’antica e famosa tradizione dell’Opera dei Pupi catanese. Don Gaetano Napoli fondò la compagnia nel 1921, affidandola successivamente ai tre figli Pippo, Rosario e Natale. I quattro figli di quest’ultimo, insieme all’infaticabile madre Italia Chiesa, parratrici, continuano a mantenere viva la tradizione. Fiorenzo è direttore artistico della compagnia, primu parraturi e maestro costruttore dei pupi. Giuseppe è capu manianti e scenografo. Salvatore è ideatore delle luci e fonico. Gaetano presta la sua voce ai pupi. Davide, Dario e Marco, i tre figli di Fiorenzo, mantenendo ininterrotta la continuità tradizionale, prendono attivamente parte alla messinscena degli spettacoli e all’attività artigianale: il primo, nelle vesti di secondo parraturi, manianti e costruttore; il secondo, in quelle di manianti e assistente di palcoscenico; il terzo, come parraturi e manianti. Completano l’organico del gruppo: Alessandro Napoli, antropologo, coautore dei testi con Fiorenzo, manianti e addetto al fabbisogno e ai preparativi degli spettacoli; Agnese Torrisi, moglie di Fiorenzo, costumista e direttore di scena.I Napoli, oltre a proporre spettacoli con recita a soggetto, basati sulla tradizione degli antichi canovacci, rappresentano testi nei quali una moderna drammaturgia dell’Opera dei Pupi riesce a te-nere conto delle regole tradizionali di messinscena. Sulla base dei codici tramandati di padre in figlio, l’antico racconto popolare si fa sentimento, parola e gesto comunicativo, arte.Fra i numerosi riconoscimenti della compagnia, ricordiamo il Praemium Erasmianum, ricevuto ad Amsterdam dai Reali d’Olanda il 3 Giugno 1978, insigne onorificenza che “corona persone e istituzioni che per la loro attività hanno arricchito la cultura europea”.La famiglia Napoli custodisce l’unico antico mestiere di stile catanese rimasto integro e completo. La collezione comprende pupi risalenti alla fine dell’Ottocento o ai primi decenni del Novecento, scene, cartelli, e attrezzature teatrali. Con questi materiali di notevole importanza storico – antropologica, i Napoli curano l’allestimento di mostre sull’Opira catanese. Oltre a mettere in scena gli spettacoli, i Napoli accolgono quotidianamente nella loro casa – bottega di via Reitano scolaresche, studenti e appassionati dell’Opira, per svelare loro regole e tecniche di questa antica tradizione. Intensa anche l’attività laboratoriale e seminariale che da anni Fiorenzo Napoli svolge nelle scuole, coadiuvato dai componenti della famiglia.

perChé questa rasseGnaPresentiamo queste serate di chiamo dell’Opera dei Pupi con l’intenzione di far riassaporare ai Catanesi il clima avvincente delle puntate cicliche serali nei teatri di quartiere. I più anziani ritroveranno sulle scene i paladini di Francia, eroi già amati e familiari. Le nuove e nuovissime generazioni vedranno rappresentate forse per la prima volta alcune delle vicende più importanti della storia di Orlando e Rinaldo, personaggi ai quali magari si affezioneranno, come accadeva in passato al pubblico tradizionale dell’Opera dei Pupi.La rassegna prende le mosse dalla prodigiosa nascita di Orlandino in Sutri, per proseguire poi con un episodio nel quale si vedrà come Rinaldo, il paladino più amato dal pubblico dell’Opira, edifichi il suo castello a Montalbano e riesca a trionfare sugli intrighi del perfido traditore Gano di Magonza.Nel terzo appuntamento sarà presentata la vicenda ariostesca della pazzia di Orlando per amore di Angelica, fino al momento del suo rinsavimento in seguito all’avventura lunare del coraggiosissimo Astolfo inglese.In occasione della Santa Pasqua, come si faceva anticamente all’Opera dei Pupi, il ciclo epico sarà momentaneamente interrotto per rappresentare l’antico mistero della Passione, Morte e Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.Alla sacralità della messinscena della Passione, come fu già mostrato dal grande folklorista Giuseppe Pitré, ci riporta anche la rappresentazione della Rotta di Roncisvalle, episodio chiave della Storia dei Paladini di Francia che sarà presentato come quinto appuntamento della rassegna.Concluderemo con un episodio della Storia di Erminio della Stella d’Oro, uno dei cicli più belli dell’Opira catanese, che vogliamo riproporre al pubblico di oggi perché offre un’infinita serie di spunti di riflessione sugli attualissimi temi dell’interculturalità e della multiculturalità. Grazie ai cari amici della Lomax, siamo lieti di riportare i pupi nei quartieri popolari, sapendo di compiere un’operazione culturale importante e oggi fortemente innovativa.Vorremmo – forse un po’ utopicamente – che le leggende cavalleresche dell’Opira catanese siano ancora oggi una maniera di riflettere sulle cose e sulle persone del mondo, e in questo ci aiuterà sempre Peppininu, la maschera dialettale che i pupari etnei vollero affiancare ai paladini.Con lui, vi invitiamo a seguirci in questo percorso e… non perdete una puntata!

Lomaxvia Fornai 44 - Catania info: 095 2862812

prevendite disponibili dal lunedì al venerdì, dalle ore 18 alle 21myspace.com/lalomax alanlomaxct.blogspot.com

fabbriCateatro presenta

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