FACCIAMO MEMORIA DI GIOVANNI PAOLO II... …UN EVENTO DI LUCE

BREVE STORIA DEL SANTUARIO DI SCALDAFERRO La tradizione popolare fa risalire all’agosto del 1665 la data in cui sul muro esterno di una fattoria di Scaldaferro venne dipinta l’immagine della Vergine Maria “emanan-te raggi di luce”.

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Si tratta di un affresco, risalente secondo gli studiosi alla seconda metà del XVII se-colo, di paternità ignota. Riconosciuta dalla devozione popolare la matrice divina, venne eretto un capitello e un sacello con l’altare e molti fedeli accorsero a pregare la Vergine invocandone la protezione e particolari grazie per gli ammalati. Attual-mente la chiesa è officiata da una Comunità Marianista, chiamata dal Vescovo di Vicenza a reggere il Santuario nel 1993. Il Santuario della Madonna “Salus Infirmo-rum” di Scaldaferro, è testimonianza di una fede autentica che vede in Maria la pri-ma soccorritrice delle sofferenze. L’affresco del miracolo la raffigura infatti con il manto tipico delle madri in attesa di un figlio e con lo scettro infilato nel grembiule, a simboleggiare come nella sua regalità, Santa Maria, abbia assunto, con la premura e la tenerezza di una mamma, il servizio dei più deboli, riconoscendo nel volto di chi soffre il vero volto di Cristo.

GIOVANNI PAOLO II, UN EVENTO DI LUCE

“L’amore mi ha spiegato ogni cosa, l’amore ha risolto tutto per me perciò ammiro questo Amore

dovunque Esso si trovi”

da “Canto del Dio nascosto”, Karol Wojtyla

Signore della vita e della speranza in te ogni limite umano è riscattato e redento. Grazie a Te, la disabilità non è l’ultima parola dell’esistenza. È l’amore la parola ultima, è il tuo amo-re che dà senso alla vita.

(Giovanni Paolo II, 3.12.2000 Giubileo con le persone disabili)

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INTRODUZIONE

Una Veglia di luce per far memoria di un evento di luce, della Lu-ce-Amore incarnata in un uomo, Giovanni Paolo II, acclamato e voluto “santo subito” dal popolo di Dio. Siamo consapevoli che con Lui siamo stati testimoni di un qualcosa di straordinario. At-traverso di Lui l’esperienza di vita fatta dai discepoli accanto a Gesù si è fatta di nuovo visibile... Con Lui la forza del cuore ha vinto… trasformando il fiume del tempo in un evento di eternità. Tanti giovani, nella vita di Gio-vanni Paolo II, hanno colto e gustato una sorta di “profezia del cuore” e ne sono stati affascinati. Abbiamo articolato la veglia in quattro momenti nei quali legge-remo dei brani tratti da alcune encicliche, integrandole con alcune salmodie di alcuni giovani, che ci faranno cogliere la risonanza che questi documenti hanno avuto nella loro vita. Concluderemo con un testo tratto dall’Ecclesia de Eucharistia, una sorta di testa-mento spirituale di Giovanni Paolo II, il suo accorato invito alla Chiesa a rivolgere incessantemente lo sguardo al suo Signore, presente nel sacramento dell’Altare, dal quale essa trae energia e vita. Una parte consistente della grandezza di questo Papa è costituita dal suo magistero dottrinale. Infatti, Giovanni Paolo II, come custode del deposito della fede, si è adoperato con sapienza e coraggio a promuovere la dottrina, teologica, morale e spirituale, e a contrastare durante tutto il suo Pontificato tendenze contrarie alla genuina tradizione della Chiesa. Tra i documenti principali di questo ricco magistero dottrinale si annoverano 14 encicliche. In particolare con tre di esse Giovanni Paolo II ha illuminato il popolo di Dio sulla dottrina teologica: Redemptor Hominis (4 marzo 1979), Dives in Miseri-cordia (30 novembre 1980), Dominum et Vivificantem (18 maggio 1986); in questi documenti molti di noi hanno riscoperto l’amore di Gesù, la misericor-dia del Padre e la vita dello Spirito Santo.

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Canto d’ingresso

EMMANUEL

Dall’orizzonte una grande luce viaggia nella storia e lungo gli anni ha vinto il buio facendosi memoria e illuminando la nostra storia chiaro ci rivela che non si vive se non si cerca la verità. Da mille strade arriviamo a Roma sui passi della fede, sentiamo l’eco della parola che risuona ancora Da queste mura, da questo cielo per il mondo intero È vivo oggi, è l’uomo vero Cristo tra noi.

Siamo qui sotto la stessa luce, sotto la sua croce, cantando ad una voce. È l’Emmanuel, Emmanuel, l’Emmanuel. È l’Emmanuel, l’Emmanuel.

Dalla città di chi ha versato il sangue per amore ed ha cambiato il vecchio mondo vogliamo ripartire seguendo Cristo, insieme a Pietro, rinasce in noi la fede, parola viva che ci rinnova e cresce insieme a noi. Un grande dono che Dio ci ha fatto è Cristo, il suo Figlio e l’umanità è rinnovata, è in lui salvata. È vero uomo, è vero Dio, è il Pane della Vita, che ad ogni uomo ai suoi fratelli ridonerà.

Rit. La morte è uccisa, la vita ha vinto, è Pasqua in tutto il mondo, un vento soffia in ogni uomo lo Spirito fecondo, che porta avanti nella storia la Chiesa sua Sposa, sotto lo sguardo di Maria Comunità Noi debitori del passato di secoli di storia, di vite date per amore, di santi che han creduto, di uomini che ad alta quota insegnano a volare, di chi la storia sa cambiare come Gesù. È giunta un’era di primavera, è tempo di cambiare. È oggi il giorno sempre nuovo per ricominciare, per dare nuove svolte, parole nuove e convertire il cuore, per dire al mondo, ad ogni uomo, Signore Gesù.

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Redemptor Hominis Gesù Cristo, Redentore dell’uomo, è centro del cosmo e della storia. 1° lettore

Dal vangelo di Giovanni (6,68) Signore da chi andremo?

Tu hai parole di vita eterna. Canto Sei il mio pastore, nulla mi mancherà, Sei il mio pastore, nulla mi mancherà. 2° lettore

Dall’enciclica Redemptor Hominis Il mondo della nuova epoca, il mondo dei voli co-smici, delle conquiste scientifiche e tecniche, non è anche il mondo che geme, soffre, attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio? In Gesù Cristo, il Dio della creazione si rivela come il Dio della redenzione, come Dio-Amore… Un Amore più grande del peccato, della debolezza, della ca-ducità del creato. Un Amore più forte della morte, sempre pronto a sollevare, a perdonare… E questo Amore ha, nella storia dell’uomo, un volto, un nome: Gesù Cristo. Gesù Cristo, redentore del mondo, colui che è penetrato in modo unico e irri-petibile nel mistero dell’uomo, nel suo cuore.

Canto Sei il mio pastore, nulla mi mancherà, Sei il mio pastore, nulla mi mancherà. 3° lettore

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Siamo venuti, hai parlato, ci hai parlato di Gesù. Ricordi era il 1979? Parlavi di Gesù , redentore del mondo. E noi ci interrogavamo. Noi, uomini di questo tempo, così fragili…così poveri, siamo venuti a te col nostro bisogno di vita, in abbondanza. Parlavi di Lui, di Gesù. Perché parlavi di Lui? Ora comprendiamo. Nella sua verità ci svelavi la nostra verità. Lui, l’Amato. E noi, gli amati. Non abbiate paura! Non abbiate paura dell’amore… quell’amore che il mondo spesso non conosce, che il mondo uccide, che il tempo non contiene… Non abbiate paura dell’amore… Non abbiate paura di Cristo.

Canto Sei il mio pastore, nulla mi mancherà, Sei il mio pastore, nulla mi mancherà. Tutti Papa Karol, donaci coraggio, il tuo coraggio, per riconoscere Cristo in ogni situazione anche la più impossibile, per essere donne e uomi-ni di speranza.

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Dives in misericordia: Dio ricco di misericordia

1° lettore

Dal vangelo di Luca (15,11-32) Un uomo aveva due figli… Il figlio minore partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze, viven-do da dissoluto. Quando ebbe speso tutto, in quel pa-ese venne una grande carestia ed egli cominciò a tro-varsi nel bisogno… Allora rientrò in se stesso, e disse: … Mi leverò, andrò da mio padre… Quando era an-cora lontano il padre lo vide e commosso gli corse in-contro, gli si gettò al collo e lo baciò.

Canto Jubilate Deo omnis terra Servite Domino in letizia Alleluia, alleluia, in laetizia Alleluia, alleluia, in laetizia 2° lettore

Dall’enciclica Dives in Misericordia (cap.1) Dio ricco di misericordia, è colui che Gesù Cristo ci ha rivelato come Padre. Chi ha visto me ha visto il Padre. Dio ricco di misericordia per il grande amore con il quale ci ha amati, da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo. Occorre che il volto genuino della divina misericordia sia sempre nuovamente svela-to, nonostante molteplici pregiudizi, la misericordia ap-pare particolarmente necessaria ai nostri tempi.

Canto Jubilate Deo omnis terra Servite domino in letizia Alleluia, alleluia, in laetizia Alleluia, alleluia, in letizia

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3° lettore Siamo tornati a te tornati da un paese lontano… Ci siamo incontrati… la tua parola che dona la nostra parola che invoca. Ci siamo incontrati… Il tuo cuore ricco di vita. Il nostro privo di vita. L’incontro… che meraviglia l’incontro! La verità di ogni vita. «Gesù fissatolo lo amò». Anche tu ci hai fissato nei tuoi occhi buoni. Ci hai abbracciato. Occhi di luce. Occhi di Dio per questo tempo. Ci hai fissato e ci hai rivelato la verità di Dio. Del padre ricco di misericordia. I tuoi occhi hanno parlato. Hanno svegliato il mondo. Nel tuo sguardo, con l’Amore di Gesù, ci ha raggiunto la Chiesa….. (Ringraziamo i giovani della Diocesi di Salerno, che fanno evangelizzazione sulla spiaggia, per le loro preghiere poetiche)

Canto Jubilate Deo omnis terra Servite domino in letizia Alleluia, alleluia, in laetizia Alleluia, alleluia, in letizia Tutti Santo Padre, prendici per mano, raccogli nel sole del tuo sguardo i raggi di vita dispersi nei volti dei nostri fratelli più deboli.

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Dominum et Vivificantem: lo Spirito Santo, colui che è il Signore e dà la vita

1° lettore

Dal vangelo di Giovanni (16,12) Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà u-dito e vi annunzierà le cose future.

2° lettore

Dall’enciclica Dominum et Vivificantem (67) Lo Spirito Santo entra incessantemente nella storia del mondo attraverso il cuore dell’uomo. Nel cuore dell’uomo diventa padre dei poveri, datore dei doni, luce dei cuori, dolce ospite dell’anima… Porta… riposo e riparo in mezzo alle fatiche. Porta… riposo e sollievo in mezzo alle inquietudini, alle lotte, ai pericoli di ogni epoca. Porta… «consolazione», quando il cuore umano piange ed è tentato dalla disperazione. Senza la forza dello Spirito nulla è nell’uomo, nulla senza colpa. Purifica…tutto ciò che deturpa l’uomo; cura le ferite più profonde; cambia l’aridità delle ani-me…le trasforma in fertili campi di grazia e di santità. Piega ciò che è rigido, riscalda ciò che è gelido, quello che è sviato -lo raddrizza- lungo le vie della salvezza. Lo Spiri-to Santo riempie l’universo. A lui si rivolge l’uomo che vive di verità e di amore; l’uomo che senza la fonte della verità e dell’amore, non può vivere.

Canto Ubi caritas et amor Ubi caritas Deus ibi est

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3° lettore

Siamo venuti. Alla tua voce siamo venuti. Ci hai parlato del Figlio… l’amato del Padre. Siamo venuti, ci hai parlato del Padre, la vivente offerta d’amore. Ora ci parli dello Spirito… la relazione d’amore del Padre e del Figlio, dell’uomo con l’uomo. Lo Spirito, lucente tunica della creazione, lo Spirito il Dio, che tutto fonde, tutto unisce, tutto lega.

Canto Ubi caritas et amor Ubi caritas Deus ibi est Tutti Preghiamo Santo Padre, donaci occhi di luce per vedere il regno dello Spirito che vittoriosamente avanza nella storia umana.

Silenzio

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Ecclesia de Eucaristia (vivit) La chiesa vive dell’eucaristia

1° lettore

Dal vangelo di Giovanni ( 6,54). Gesù disse: «In verità, in verità vi dico… chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo gior-no»

Canto Pane del cielo sei Tu Gesù via d’amore tu ci fai come Te 2° lettore

Dall’Enciclica Ecclesia de Eucharistia (cap.18) L’Eucaristia è tensione verso la meta, …è antici-pazione del Paradiso, «pegno della gloria futura». Tutto, nell’Eucaristia, esprime l’attesa fiduciosa che «si compia la beata speranza e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo».Colui che si nutre di Cristo nell’Eucaristia non deve attendere nell’aldilà per ricevere la vita eterna: la possiede già sulla terra… Nell’Eucaristia, come abbiamo ascoltato dalla pa-rola di Dio, riceviamo infatti anche la garanzia della risurrezione corporea alla fine del mondo… Questa garanzia della futura risurrezione proviene dal fatto che la carne del Figlio dell’uomo, data in cibo, è il suo corpo, nello stato glorioso di risor-to.Con l’Eucaristia si assimila per così dire il «se-greto» della risurrezione.

Canto Pane del cielo sei Tu Gesù via d’amore tu ci fai come Te

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3° lettore

Sei venuto da un paese lontano Sei venuto a noi, ad ognuno di noi. Ne avevamo bisogno, abitanti di un mondo senza stupore, un mondo in maschera ben vestito. Sei venuto a noi sostenendoti alla croce. La croce segno di contraddizione. Porta spalancata sull’abisso. Porta aperta alla vita. La croce nella sua verità è attesa e tu sei venuto in quest’attesa. Cammina con noi, Karol, e svelaci ancora il segreto dell’Eucaristia, il corpo glorioso di Cristo. Canto Pane del cielo sei Tu Gesù via d’amore tu ci fai come Te

Silenzio

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Tutti Preghiamo

Santo Padre, sei venuto da un paese lontano, dal cielo dell’amore. Ci hai chiamati per il grande Giubileo. Siamo venuti, pur disabili, da tutti i paesi. E poi… … mentre la malattia si accaniva sul tuo corpo, sei diventato fonte di vita. E noi, con tutto il mondo, ci siamo dissetati a Te fonte di acqua viva. L’amore che avevi seminato diventava primavera e mentre noi, umanità crocifissa, ti avvolgevamo tu stanco e leggero salivi… … e il vento soffiava. Sei con noi, Karol, profeta dei tempi nuovi, tempi di Luce, tempi di Dio tutto in tutti.

Silenzio

Hai vissuto con Maria, in lei hai cantato la donna pura, la donna santa e immacolata che ha circondato la tua vi-ta. Per sua intercessione ti chiediamo che la nostra vita sia una processione eucaristica, che avanza con gioia in-contro ai fratelli, come evento di luce. Grazie, Papa Karol! Ti chiediamo la tua benedizione

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TU SOLE VIVO

Tu sole vivo per me sei, Signore, vita e calore diffondi nel cuor

Tu sul cammino risplendi mio sole: luce ai miei passi ti voglio, Signor

Tu sole vivo per me sei, Signore,

vita e calore diffondi nel cuor

La tua parola mi desti al mattino e mi richiami alla sera con Te

Quanto mai benemerite sono poi le varie realtà associative…e i volontari che af-fiancano i fratelli e le sorelle disabi-li….Voi , carissimi,siete un popolo di te-stimoni della speranza.

(Giovanni Paolo II, 3.12.2000 Giubileo con le persone disabili)

La Veglia è organizzata dalla Commissione Handicap e Comunità Cristiana

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della Caritas di Vicenza - www.caritas.vicenza.it

MADONNA NERA

C’è una terra silenziosa dove ognuno vuol tornare una terra un dolce volto con due segni di violenza:

sguardo intenso e premuroso che ti chiede di affidare la tua vita e il tuo mondo in mano a lei

Madonna, Madonna nera è dolce essere tuo figlio. Oh lascia Madonna nera

Ch’io viva vicino a te.

Lei ti calma e rasserena lei ti libera dal male perché sempre ha un cuore grande per ciascuno dei suoi figli:

lei ti illumina il cammino se le offri un po’ d’amore, se ogni giorno parlerai a lei così.

Madonna, Madonna nera è dolce essere tuo figlio. Oh lascia Madonna nera

Ch’io viva vicino a te

Questo mondo in subbuglio cosa all’uomo potrà offrire Solo un volto di una madre pace vera può donare

nel tuo sguardo noi cerchiamo quel sorriso del Signore che ridesta un po’ di bene in fondo al cuor

Madonna, Madonna nera è dolce essere tuo figlio. Oh lascia Madonna nera

Ch’io viva vicino a te

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