57
Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Progetto laboratoriale di scienze : insegnanti Anna Di Virgilio e Gabriella Nanni Classe II scuola primaria di San Vito Marina Progetto Speciale Multasse “Reti per il rafforzamento del Sistema dell’Istruzione” Azione 3.A – Sub Azione 2 “Rafforzare le competenze metodologiche dei docenti di discipline tecnico-scientifiche”

Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello ... · SPECIFICO DELLE DISCIPLINE IN MODO SISTEMATICO, PER COGLIERE REGOLARITÀ E DESCRIVERE FENOMENI RACCONTA ... esperimento

  • Upload
    hathuan

  • View
    214

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Progetto laboratoriale di scienze : insegnanti

Anna Di Virgilio e Gabriella Nanni Classe II

scuola primaria di San Vito Marina

Progetto Speciale Multasse “Reti per il rafforzamento del Sistema dell’Istruzione” Azione 3.A – Sub Azione 2 “Rafforzare le competenze

metodologiche dei docenti di discipline tecnico-scientifiche”

L’Istituto Comprensivo “G.D’Annunzio”, è composto da 4 Scuole dell’infanzia, 5 Scuole

Primarie e 2 Scuole Secondarie di 1° grado.

L’analisi della vita scolastica attuale nei diversi plessi risulta positiva rispetto al dato generale relativo

alla popolazione complessiva.

Rarissimi sono gli abbandoni scolastici, piena risulta la frequentazione della Scuola dell’Infanzia e

praticamente tutti gli alunni in uscita dalla scuola media iniziano il percorso della Scuola Secondaria di

II grado, che in percentuale massiccia proseguono e concludono.

Tuttavia, tale positivo trend scolastico spesso, per le suddette ragioni, non viene accompagnato

da un reale interesse per lo studio come bagaglio culturale umano, prevalendo un’idea del

successo scolastico legata agli obiettivi immediatamente verificabili e spendibili, quali la valutazione, il

conseguimento di riconoscimenti, l’apertura di immediati sbocchi lavorativi e via discorrendo.

La cultura del sapere, dunque, nell’area dell’Istituto, risulta prevalentemente una cultura

strumentale, legata alla finalità pragmatica del titolo di studio, del quale invece spesso sfugge il

valore di arricchimento umano e della personalità dell’individuo nella sua totalità.

(dal POF d’Istituto)

Il nostro progetto ha preso le mosse

dalla lettura delle Competenze chiave di cittadinanza

del nuovo obbligo d’istruzione , dalle riflessioni sulla didattica

laboratoriale e dal voler realizzare

un progetto di RICERCA-AZIONE

CITTADINANZA

PROGETTARE:

IMPARARE AD

IMPARARE

INDIVIDUARE COLLEGAMEN

TI E RELAZIONI

COLLABORARE E

PARTECIPARE

COMUNICARE

RISOLVERE I PROBLEMI

AGIRE IN MODO

AUTONOMO E

RESPONSABILE

LETTURA ED ANALISI DELLE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA ATTIVA

COMPETENZE

CHIAVE di cittadinanza

COMPETENZE di area

TRAGUARDI per lo sviluppo delle competenze

CONOSCENZE E SAPERI DISCIPLINARI

MODULI INTERDISCIPLINARI

COMUNICARE

UTILIZZARE

UN

LINGUAGGIO

SPECIFICO

DELLE

DISCIPLINE IN

MODO

SISTEMATICO,

PER COGLIERE

REGOLARITÀ E

DESCRIVERE

FENOMENI

RACCONTA

IN FORMA

CHIARA (

VERBALE E

NON) CIÒ

CHE HA

OSSERVATO,

ANALIZZATO,

FATTO E

IMPARATO.

- Le piante si nutrono: relazione tra la pianta e acqua, suolo, luce ( dall'osservazione diretta di esperimenti alla identificazione di relazioni, dalla interpretazione alla deduzione ) - Le piante si nutrono: relazione tra la pianta e acqua, suolo, luce ( dall'osservazione diretta di esperimenti alla identificazione di relazioni, dalla interpretazione alla deduzione ) - Le piante si nutrono: relazione tra la pianta e acqua, suolo, luce ( dall'osservazione diretta di esperimenti alla identificazione di relazioni, dalla interpretazione alla deduzione ) - Le piante si nutrono: relazione tra la pianta e acqua, suolo, luce ( dall'osservazione diretta di esperimenti alla identificazione di relazioni, dalla interpretazione alla deduzione ) - Le piante si nutrono: relazione tra la pianta e acqua, suolo, luce ( dall'osservazione diretta di esperimenti alla identificazione di relazioni, dalla interpretazione alla deduzione )

- IL CICLO

VITALE DELLE

PIANTE :

RELAZIONE TRA

LA PIANTA E

ACQUA, SUOLO,

LUCE (

DALL'OSSERVAZI

ONE DIRETTA DI

ESPERIMENTI

ALLA

IDENTIFICAZIONE

DI RELAZIONI,

DALLA

INTERPRETAZIO

NE ALLA

DEDUZIONE )

ITALIANO

comprensione del

significato di semplici testi

orali e scritti,

riconoscimento della

funzione e individuazione

degli elementi essenziali

sperimentazione di diverse

forme di lettura : ad alta

voce, silenziosa per ricerca

e studio

produzione di semplici

testi: descrittivi, narrativi,

regolativi

partecipazione a scambi

comunicativi attraverso

semplici conversazioni o

messaggi chiari e

pertinenti

comunicazione orale e

scritta secondo il criterio

spazio-temporale

COMPETENZE CHIAVE di cittadinanza

COMPETENZE di area

TRAGUARDI per lo sviluppo delle competenze

CONOSCENZE E SAPERI DISCIPLINARI

MODULI INTERDISCIPLINARI

IMPARARE AD

IMPARARE

informazioni dall'esperienza diretta e indiretta secondo il metodo induttivo e deduttivo. informazioni dall'esperienza diretta e indiretta secondo il metodo induttivo e deduttivo.

IMPARA AD IDENTIFICARE GLI

EVENTI E LE RELAZIONI IN

GIOCO, SENZA BANALIZZARE LA

COMPLESSITÀ DEI FATTI E DEI

FENOMENI.

OSSERVA, DESCRIVE,

REGISTRA, CONFRONTA,

FORMULA IPOTESI E

PREVISIONI, CLASSIFICA,

IDENTIFICA RELAZIONI

SPAZIO/TEMPORALI, MISURA,

UTILIZZA CONCETTI BASATI SU

SEMPLICI RELAZIONI CON ALTRI

CONCETTI, ARGOMENTA,

DEDUCE, PROSPETTA

SOLUZIONI E INTERPRETAZIONI,

PREVEDE ALTERNATIVE,

NE PRODUCE

RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE

E SCHEMI DI LIVELLO

ADEGUATOA DIRETTA E

INDIRETTA SECONDO IL

METODO INDUTTIVO E

DEDUTTIVO.

RICAVARE

INFORMAZIONI

DALL'ESPERIENZRI

CAVARE

INFORMAZIONI

DALL'ESPERIENZA

DIRETTA E

INDIRETTA

SECONDO IL

METODO

INDUTTIVO E

DEDUTTIVO.

.

- IL CICLO

VITALE

DELLE

PIANTE

ITALIANO

- IL CICLO

VITALE

DELLE

PIANTE

COMPETENZE CHIAVE di cittadinanza

COMPETENZE di area

TRAGUARDI per lo sviluppo delle competenze

CONOSCENZE E SAPERI DISCIPLINARI

MODULI INTERDISCIPLINARI

PROBLEM SOLVING

AFFRONTARE

SEMPLICI

SITUAZIONI

PROBLEMATICHE

COSTRUENDO E

VERIFICANDO

IPOTESI,

VALUTANDO I

DATI E PONENDO

SOLUZIONI.

SI PONE DOMANDE

ESPLICITE E

INDIVIDUA

PROBLEMI A

PARTIRE

DALL'ESPERIENZA

DIRETTA, INDAGA E

SPERIMENTA PER

TROVARE

RISPOSTE E

SOLUZIONI.

- IL CICLO

VITALE

DELLE

PIANTE

ITALIANO

COMPETENZE CHIAVE di cittadinanza

COMPETENZE DI AREA

TRAGUARDI per lo sviluppo delle competenze

CONOSCENZE E SAPERI DISCIPLINARI

MODULI INTERDISCIPLINARI

IL CICLO

DELLE

PIANTE

PROGETTARE

UTILIZZARE IN

MODO

FUNZIONALE

LE

CONOSCENZE

ACQUISITE PER

INDIVIDUARE

DATI,

RICAVARE

INFORMAZIONI

E APPLICARE

PROCEDURE.

UTILIZZA CAPACITÀ

OPERATIVE,

( OSSERVA,

REGISTRA,

RELAZIONA,

IPOTIZZA, RICERCA,

SPERIMENTA...) IN

CONTESTI DI

ESPERIENZA -

CONOSCENZA, PER

UN APPROCCIO

SCIENTIFICO AI

FENOMENI E PER

RAGGIUNGERE

OBIETTIVI

ITALIANO

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

COMPETENZE DI AREA

TRAGUARDI per lo sviluppo delle competenze

CONOSCENZE E SAPERI DISCIPLINARI

MODULI INTERDISCIPLINARI

COLLABORARE E

PARTECIPARE

INTERAGIRE IN

GRUPPO

ATTRAVERSO IL

LINGUAGGIO

VERBALE E NON

VERBALE

CONTRIBUENDO AL

LAVORO COMUNE

IMPARA A COSTRUIRE

RAGIONAMENTI ( SE PURE NON

FORMALIZZATI ), A GESTIRE LA

CONFLITTUALITÀ , A RICONOSCERE

I DIRITTI PROPRI E DEGLI ALTRI

CONTRIBUENDO ALLA

REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ

COMUNI

HA ATTEGGIAMENTI DI CURA, CHE

CONDIVIDE CON GLI ALTRI, VERSO

L'AMBIENTE SCOLASTICO IN

QUANTO AMBIENTE DI LAVORO

COOPERATIVO E FINALIZZATO, E DI

RISPETTO VERSO L'AMBIENTE

SOCIALE E NATURALE, DI CUI

CONOSCE ED APPREZZA IL

VALORE.

IL CICLO

DELLE

PIANTE

CITTADINANZA E

COSTITUZIONE

-le regole comportamentali e

il loro valore sociale

-il rispetto delle regole nei

diversi contesti relazionali

- ( casa, scuola, scuolabus,

strada ).

- le corrette relazioni con

insegnanti, collaboratori

scolastici e tra pari.

- il rispetto dell'ambiente .

“Se si cambiano solo i programmi che figurano nei

documenti, senza scalfire quelli che sono nelle teste, l’approccio per competenze

non ha nessun futuro”

(P. Perrenoud)

Costruire competenze a partire dalla scuola, Roma Anicia 2003)

"L'apprendimento delle scienze naturali e sperimentali

deve procedere

attraverso percorsi progressivi e ricorrenti,

fatti ed esperienze,

riflessioni e formalizzazioni"

Indicazioni per il curricolo, 2007, pag. 100

Abbiamo voluto creare uno stato emotivo di attesa,di ricerca,

dal quale prendere le mosse per avviare il processo di

costruzione di nuove conoscenze;

non dare risposte, ma aiutare a trovarle, compiendo

osservazioni ed esperimenti da cui trarre nuovi dati per la

comprensione del problema;

individuare i legami con la realtà comune, il suo contesto di

senso;

prevedere ulteriori percorsi di elaborazione curricolare .

• Il nostro percorso parte da una

domanda- stimolo posta ai

bambini

Perche’ nascono le piante ? Da dove nascono?

Brain-storming per analizzare il tema,

raccogliere le conoscenze pregresse,

suscitare interesse e curiosità

Personalizzazione e somministrazione di un test (già precedentemente ri-adattato e

fruibile dal web da Alistair Smith, Accelerated Learning in the Classroom,

Stafford, Network Educational Press, 1996) sugli STILI DI APPRENDIMENTO PREFERITI.

Si è decisi di personalizzare ulteriormente

tale test per renderlo più fruibile da bambini di 7-8 anni.

5

4

5

STILE VISIVO STILE UDITIVO STILE CINESTESICO

STILI DI APPRENDIMENTO

STILE VISIVO STILE UDITIVO STILE CINESTESICO

Dai risultati del test risulta che 14 alunni hanno

uno stile di apprendimento ben definito

1

3

1

STILE VISIVO EAUDITIVO

STILE VISIVO ECINESTESICO

STILE CINESTESICOE AUDITIVO

STILI DI APPRENDIMENTO

STILE VISIVO E AUDITIVO

STILE VISIVO E CINESTESICO

STILE CINESTESICO E AUDITIVO

Mentre 5 alunni hanno un’uguaglianza di

risposte ed uno stile non ben delineato :

Dai risultati del test

e dalle osservazioni

in classe dei

bambini, si è decisi

di realizzare un

progetto che

tenesse conto degli

stili preferiti degli

alunni.

" L'ambiente è definito come un luogo in cui coloro che

apprendono possono lavorare aiutandosi

reciprocamente, avvalendosi di una varietà di risorse e

strumenti informativi, di attività di apprendimento

guidato o di problem solving. “

(Calvani)

L„ ERRORE COGNITIVO è una fase del percorso di apprendimento

molto importante perchè può aprire la strada ad un possibile “altro”

sviluppo della ricerca comune: proprio per questo vengono accettate e

valutate tutte le ipotesi o soluzioni prodotte dai bambini.

Ogni attività proposta ai bambini ha seguito uno schema di lavoro ben preciso

1 FASE

• Osservazione diretta e sperimentazione

• E' il momento dell'osservare, del toccare con mano . In questa fase si punta sulla motivazione degli alunni , dettata dalla curiosità e dal piacere di osservare dal vivo alcuni fenomeni .

2 FASE

• Lavoro individuale.

• È il momento in cui l'osservazione viene tradotta e rappresentata attraverso disegni, grafici e verbalizzata oralmente e per iscritto. E' il momento dell'impegno attivo in cui OGNI ALUNNO viene coinvolto .

3 FASE

• Circle time

• E' il momento in cui si mettono in circolo le proprie idee e i lavori eseguiti, in uno scambio interattivo tra alunni ed insegnante .

4 FASE

• Momento della concettualizzazione

• E' il momento della costruzione del sapere, attraverso la correzione e la ristrutturazione delle proprie concezioni.

5 FASE

• Lavoro di gruppo ed esposizione delle idee all’intero gruppo-classe

• Partendo dai singoli prodotti elaborati dai gruppi di alunni, l'insegnante guida alla sintesi collettiva.

• E' il momento della concettualizzazione: si mette ordine alle idee, alle ipotesi e tesi raggiunte..

Imparare dall’esperienza significa fare una connessione

reciproca fra quel che facciamo alle cose e quel che ne

godiamo o ne soffriamo in conseguenza [...]

in queste condizioni il fare diventa un tentare: un esperimento col mondo per

scoprire che cos’è; e il sottostare diventa istruzione:

la scoperta di un nesso tra le cose

(DEWEY)

IL GRUPPO CLASSE

DIVENTA PROTAGONISTA

OGNI ALUNNO E’

ATTORE

IL DOCENTE OPERA IN SECONDO PIANO

FORNENDO

INPUT STIMOLI INCORAGGIAMENTI

INDIRIZZANDO

LE PROCEDURE LE STRATEGIE DI

PENSIERO

LUOGO FISICO

• Per eseguire gli esperimenti

MOMENTO DIDATTICO

• In cui l’alunno è attivo

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

IL LABORATORIO

• Dove gli alunni lavorano insieme, si aiutano a vicenda, imparano a

ricercare ed usare strumenti e risorse in situazioni di problem

solving.

ALU

NN

O

• Formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta

• Discute ed argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere i dati e a controllarli con le ipotesi formulate

INSE

GN

AN

TE

• Opera in secondo piano, evitando di fornire

spiegazioni, esemplificazioni e

risposte dirette

• Guida gli alunni ad attivare processi quali

l’analisi, l’osservazione, il confronto, la ricerca di

diversi itinerari possibili nella soluzione

di un problema.

FACCIAMO LA SEMINA PRENDIAMO:

-Semi di diverso tipo

(fagioli, lenticchie, ceci, girasoli, limoni, mais)

– cotone idrofilo e acqua.

Abbiamo messo il cotone nelle vaschette e sopra abbiamo posato i semi,

3 vaschette le abbiamo bagnate e poste in 3luoghi diversi:

Una vaschetta l'abbiamo messa vicino alla finestrae le altre due nell'armadio e nel frigorifero.

IPOTESI

nascono delle piantine

VERIFICO E OSSERVODopo diversi giorni…nella vaschetta messa in frigorifero e nella vaschetta senza acquanon è nato niente;

nelle vaschette vicino alla finestra e nell'armadietto sono nate dellepiantine , ma le piante nell'armadietto sono bianche .

Abbiamo scoperto1)le piante per nascere, crescere e vivere hanno bisogno di acqua ecalore 2)la luce serve alle piante per vivere perché fa formare la clorofilla.

L'ASSORBIMENTO

Prendiamo- un barattolo di vetro con acqua colorata di blu

- un gambo di sedano

Mettiamo il gambo nell‟acqua e aspettiamo.

Che succede?

Verifichiamo e osserviamoDopo 2-3 giorni il gambo del sedanoHa cambiato colore : e diventato celeste

Abbiamo scoperto che1)il sedano ha risucchiato il liquido : la pianta si è NUTRITA

Nascono dei tronchi

(Dennis) Il sedano risucchia il liquido (Marina e Daniele)

Facciamo delle IPOTESI :

Prendiamo:- un barattolo di vetro.- foglie verdi

mettiamo le foglie nel barattolo, lo chiudiamo e aspettiamo

CHE SUCCEDERA' ?

le foglie cambiano colore (Sara, Fabio, Marina )

nascono dei fiori (Daniele)

LE IPOTESI

le foglie crescono (Marco)

VERIFICO E OSSERVO

Dopo alcuni giorni abbiamo visto delle goccioline dentro albarattolo.

Osserviamo il FIORE

OSSERVIAMO IL

FRUTTO

IPOTESI

Prendiamo:-un barattolo di vetro

-foglie verdi

- alcool

Mettiamo le foglie nel barattolo con l'alcool , lo chiudiamo e aspettiamo.

Che succede?

IPOTESI

nascono i frutti le foglie crescono

spuntano i tronchi

Verifico e osservo

Apro il barattolo e vedo:

1- L’ alcool ha cambiato colore è verde

2-Le foglie sono diventate marroni e secche, sono morte.3- Nessuna delle nostre ipotesi si è realizzata.

Abbiamo scoperto 1- Solo le foglie vive sono verdi

2- L’ alcool ha fatto uscire la clorofilla che da il colore alle foglie.3- Le foglie morte non contengono la clorofilla e infatti sono di colore marrone

Osserviamo il nostro

SEME diventato ormai

una PIANTA … che ha

fatto già i FIORI !

… e poi dal FIORE è

nato il FRUTTO !

LA VERIFICA E’ IL MOMENTO DI RICOSTRUZIONE DELLE CONOSCENZE APPRESE E DELLA RIORGANIZZAZIONE DEGLI SCHEMI DI APPRENDIMENTO I bambini, nel laboratorio informatico, hanno

realizzato la MAPPA CONCETTUALE IPERTESTUALE su tutto il ciclo vitale delle piante e , naturalmente, sull’esperienza laboratoriale vissuta .

LA MAPPA CONCETTUALE E’

UNO STRUMENTO UTILE ED ADATTO PER QUALSIASI PERCORSO, PERCHÉ FORNISCE DEGLI STIMOLI RIFLESSIVI AGLI ALUNNI E PORTA ALLA LUCE LE CONOSCENZE ACQUISITE IN MODO PERSONALE E CREATIVO

Nelle varie fasi dell’esperienza laboratoriale sono state somministrate alcune schede di sintesi realizzate dalle stesse insegnanti

AL TERMINE DEL LAVORO I BAMBINI HANNO PARTECIPATO AD UN GIOCO MULTIMEDIALE realizzato anche questo dalle insegnanti .

Gli obiettivi prefissati sono stati

raggiunti e la valutazione ha

suggerito e auspicato un

ampliamento dell’esperienza in

modo da prevedere una formazione

specifica per tutti i docenti all’inizio

del prossimo anno scolastico in

un’ottica di ricerca - azione. Anche

se la didattica laboratoriale come

pratica sistematica all’interno della

scuola presenta ancora diverse

reticenze e perplessità da parte di

alcuni colleghi.

Si è creato un clima generale di

coinvolgimento emotivo, di partecipazione

motivata e di stima in grado di generare

quella sorta di circolarità di entusiasmo che

solitamente ha garantito la buona riuscita

dell’esperienza didattica.

Nella pratica laboratoriale i bambini non

sono stati chiamati a far finta di essere

scienziati, a scimmiottare i ricercatori. Anzi

sono stati invitati ad essere davvero

scienziati e ricercatori che svolgono una

particolare opera di ricerca.

Perché le piante...Daniela BasosiDa Naturalmente, maggio 2003

Le scienze a scuola: un confronto con la natura delle cose, Arcà M. (2005)

I sette saperi necessari

all‟educazione del futuro –

Morin E.

Raffello Cortina Editore, 1999.

Raccomandazioni del

Parlamento Europeo e

del Consiglio del 18

dicembre 2006.

D.M. n. 139/2007

Regolamento recante

norme in materia di

adempimento

dell‟obbligo di

istruzione e

Allegati 1 e 2

Il laboratorio

FRABBONI , La Terza

(2004)

Costruire competenze a partire dalla scuola,

P. Perrenoud

Anicia (2003) L'educazione come apprendimento del

significato - Le mappe concettuali di

Joseph Novak –

A cura di Baldacci

Franco Angeli Editore

L’insegnamento – apprendimento delle

scienze: formale o informale ?

di Valitutti

dal sito Le Parole della Scienza

“La cultura che mi sono costruito non si è mai chiusa in sè,

l’ho costruita muovendo dai problemi di tutti,

con le mie attitudini, con la mia curiosità.

Non l’ho costruita per accumulazione, ma grazie alla

diversità e alla pluralità di approcci;

non sommando, ma mettendo a nudo i nodi conoscitivi

strategici che presidiavano i punti di fusione di quel che è

diviso:

così ognuno – cioè tutti, ma in primo luogo io stesso –

poteva evitare la cecità della frammentazione e l’ignoranza

causata dai confini disciplinari.”

E. Morin