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Fascicolo Sanitario ElettronicoPianificazione e progettazione del Fascicolo
Stefano Lotti
HL7 Italia chairHL7 Italia chairHl7 International SOA WG Co-Chair
Mercoledì 27 Maggio 2014Convegno: Le nuove prospettive dell’innovazione nella sanità e nel welfare: esperienze concrete e obiettivi possibili
Lo scenario
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• La storia recente, ad
esempio con il
disastroso programma di
eHealth della Gran
Bretagna, ci ha mostrato
che un approccio di
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che un approccio di progettazione tradizionale (top-down) non ha speranze di
successo
• Ora sappiamo che non è una questione di errori di esecuzione dei programmi di questo tipo ma conseguenza di un approccio strutturalmente errato
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• Nel 2006 il Software Enginering Institute
(SEI) della Carnege Mellon ha pubblicato
una report che ridefinisce i termini delle
sfide poste dai sistemi IT odierni: «Ultra-Large-Scale Systems. The Software Challenge of the future»
«I Sistemi ULS sono amalgami complessi, ad alta intensità di informazione e su larga scala, di persone, organizzazioni, tecnologia, politiche, obiettivi, incentivi, finanze, leggi, e così via, che forniscono servizi che sono essenziali per soddisfare importanti esigenze della società, in settori quali la difesa, la sanità e l'energia»
(K. Sullivan, A Cyber-Social Systems Approach to the Engineering
of Ultra-Large-Scale National Health Information Systems,
University of Virginia e SEI Carnegie-Mellon University, 2011)
Ultra
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e• Sono strutturalmente decentralizzati
• I requisiti sono intrinsecamente in conflitto, non del tutto conoscibili e diversi
• Sono composti da elementi eterogenei, non consistenti e in cambiamento continuo
• Erodono i confini tra persone e sistema
I guasti sono normali
Questa è una caratteristicaintrinseca degli ULS
È quindi necessario armonizzarli continuamente
Il sistema avrà sempre diversi livelli di sviluppo al suo interno
Le persone non sono ‘utenti’ del sistema ne sono parte
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• I guasti sono normali
• Richiedono, di conseguenza, nuovi modelli di acquisizione e di governo
Il sistema non sarà mai perfetto
Acquisizione e governance non assomigliano a quelli tradizionali
Queste caratteristiche, negli ULS Systems sono dominanti
Il sistema sanitario èun Ultra-Large-Scale
System
La storia
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E
• Quasi un anno e mezzo fa a valle di un Convegno HL7 a Bologna ospitato dalla
Regione Emilia Romagna (http://www.hl7italia.it/fse-fm/), si è formato un
gruppo di lavoro, promosso da HL7 Italia e CISIS che includeva un insieme di
Regioni e Province Autonome (inizialmente 6) e il CNR-ICAR che ha iniziato il
lavoro di condivisione necessario alla definizione di un modello funzionale
comune dell’FSE che renda evidente e governabile l’Uso Sensato (Meaningful
Use) dell’FSE a livello Regionale.
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E• L’obiettivo è stato quello di realizzare un modello funzionale comune per i sistemi FSE Regionali basato sullo standard internazionale HL7/ISO EHR-S FM
• Lo standard permette di identificare le funzioni utente che un sistema EHR
(come l’FSE) deve realizzare indipendentemente dalla loro implementazione
tecnologica e quindi consente di indicare “che cosa” il sistema deve fare a
prescindere dalle tecnologie scelte per l’implementazione.
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• Un modello funzionale comune è un tool (necessario) che supporta la creazione di un accordo tra le parti coinvolte nel sistema che permette di:
• confrontare sistemi diversi,• sapere cosa i sistemi devono
fare• sapere su cosa, i diversi sistemi,
possono interoperare• scegliere le architetture e le
Goal: Supporto al governo dello sviluppo
coerente di FSE Regionali • scegliere le architetture e le
tecnologie appropriate• sapere come i sistemi
evolveranno nel tempo in modo coordinato
• Può supportare inoltre:• i processi di acquisizione• l’orientamento del mercato su
prodotti conformi• la base di processi di
certificazione di prodotti
coerente di FSE Regionali interoperabili a livello
Nazionale
• I partecipanti al Gruppo FSE-FM sono progressivamente cresciuti ed attualmente
includono 19 Amministrazioni Regionali, 15 tra In-house, Agenzie regionali e Aziende Sanitarie, 3 entità nazionali e HL7 Italia
– CISIS
– CNR-ICAR
– HL7 Italia
– INVITALIA
– Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige/ASDAA
– Regione Abruzzo / Arit
– Regione Basilicata
– Regione Calabria
– Regione Campania
– Regione Emilia Romagna / CUP2000
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– Regione Friuli Venezia Giulia / Insiel
– Regione Lazio / LAit
– Regione Liguria / Datasiel
– Regione Lombardia / Lombardia Informatica
– Regione Marche / ASUR
– Regione Piemonte / CSI Piemonte
– Regione Puglia / InnovaPuglia
– Regione Autonoma della Sardegna / SardegnaIT
– Regione Siciliana / Sicilia e-Servizi
– Regione Toscana
– Regione Umbria / Webred
– Regione Autonoma Valle d'Aosta / IN.VA
– Regione del Veneto / Arsenàl
FM
Estratto funzioni di «prima
applicazione»Il G
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E-F
M
Profilo FunzionaleFSE regionale (WP)Basato su standard
EHR-S FMGruppo FSE-FM
• Il Profilo Funzionale di FSE Regionale è
stato realizzato e pubblicato come White
Paper HL7 in appena un anno (lo standard
di base include 322 funzioni e 2.310 criteri
di conformità formali)
• Il Profilo è stato poi incluso come modello
di riferimento nelle Linee guida per la presentazione dei piani di progetto regionali per il FSE pubblicate dall’AgID
Linee guidaper la presentazionedei piani di progettoregionali per il FSE
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Linee guidaper la presentazionedei piani di progettoregionali per il FSE
Tavolo tecnico linee guida per la predisposizione dei piani di progetto
• E importante osservare inoltre che AgID e Ministero della Salute hanno
promosso lo stesso approccio collaborativo creando un tavolo tecnico
composto da MEF, CNR, CISIS e dal Coordinamento Interregionale dei
sistemi informativi sanitari per la realizzazione delle Linee guida
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il metodo
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o• Ci sono due elementi fondamentali che vanno
sottolineati:
• Creazione di una reale Comunity of
Interest (COI)
• Uso di metodi e standard formali
• Si è infatti creata una effettiva Comunity of
Interest (COI) dotata di competenze e punti di
vista diversi che hanno potuto cooperare in
modo paritario dandosi obiettivi ben definiti.
• Questo non è, in generale, del tutto nuovo: • Questo non è, in generale, del tutto nuovo:
internet, il fenomeno dell’opensource, il
funzionamento degli standard body adottano
da tempo questo approccio, anche alcuni
programmi di eHealth (e.g USA) adottano la
medesima filosofia e cultura organizzativa
• Funziona, da risultati rapidi e qualitativamente elevati se unito all’uso di standard e metodi di progettazione ben definiti
Uso
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si • E’ infatti l’uso di metodi e standard
formali che ha permesso di raggiungere
gli obiettivi in tempi ridotti con una
qualità elevata.
• Si è evitato in questo modo un effetto
«tavolo di discussione» in cui spesso il
valore della condivisione delle
competenze non riesce a trovare sbocco
in risultati operativi e rigorosi
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in risultati operativi e rigorosi
praticamente utilizzabili
• Questo approccio ha concretamente tagliato i tempi di sviluppo e ha permesso di strutturare le esperienze e le competenze in modo organizzato in una struttura organizzata rendendo immediatamente utile la condivisione.
E dopo?
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• Sappiamo ora che un tradizionale approccio top down non funziona ma questo non significa che non serva coordinamento (gli ULS in realtà non
sono caotici, sono invece molto più strutturati delle organizzazioni
tradizionali). La cooperazione in un ULS è molto più sofisticata rispetto a quella della vecchia società.
• Il modo in cui si è arrivati alla realizzazione delle Linee Guida con una
forte cooperazione tra AgiD, Ministero della Salute, Regioni, Agenzie,
Ricerca e Organi di standard ha dato risultati obiettivamente
impressionanti che potenzialmente possono mettere in linea il paese
con altri programmi simili.
• Ma siamo solo all’inizio: coordinamento e cooperazione devono • Ma siamo solo all’inizio: coordinamento e cooperazione devono diventare strutturali, parte della natura del programma
Ne
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ps: a
cosa
si sta risp
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• Cosa accade dopo l’istituzione del Fascicolo il 30 giugno 2015?
• Quali sono le fasi successive?
• Come si pianificano le scelte architetturali e tecnologiche?
• Come si specificano i servizi da implementare?
• Servono standard flessibili che si adattino al sistema complessivo con le sue differenze
• Servono standard e specifiche che si adattino al futuro e supportino i cambiamenti del sistema (NO soluzioni ad hoc)
Alcuni Principi:: a
cosa
si sta risp
on
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nd
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(NO soluzioni ad hoc)
• Serve un approccio incrementale con un piano in fasi che tuttavia identifichi passo passo i problemi e trovi nuove soluzioni
Re
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Fu
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• La vera sfida che abbiamo davanti, come paese, non è una questione tecnologica. Abbiamo tutta la tecnologia e le conoscenze disponibili (basta, letteralmente, andare su internet).
• Le conoscenze che non abbiamo, o che abbiamo perso, si costruiscono facilmente.
• La vera sfida è culturale dobbiamo essere consapevoli che la tecnologia
che abbiamo creato come esseri umani ha cambiato il funzionamento
della società e che modi di organizzarci che abbiamo sempre utilizzato in
passato, hanno perso il loro senso.
• Ne dobbiamo diventare pienamente consapevoli• Ne dobbiamo diventare pienamente consapevoli
«Strength is irrelevant. Resistance is futile. We wish
to improve ourselves. We will add your
biological and technological distinctiveness to
our own. Your culture will adapt to service ours»(Star Trek, The Next Generation,: “The Best of Both Worlds" )