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Salt. II sett. Domenica 30 Agosto XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (3) Messa propria, Gloria, Credo, prefazio delle domeniche Lez. Fest.: Dt 4,1-2.6-8; Sal 14; Gc 1,17-18.21b.22.27; Mc 7,1-8.14-15.21-23 VERDE 08,00 10,00 20,00 Pro populo Deff. Ivo e Alberto Congiu Lunedì 31 Agosto FERIA DELLA XXII SETTIMANA (7) Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: 1Ts 4,13-18; Sal 95; Lc 4,16-30 VERDE 08,30 19,00 Martedì 1 Settembre FERIA DELLA XXII SETTIMANA (7) Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer: 1Ts 5,1-6.9-11; Sal 26; Lc 4,31-37 VERDE 08,30 19,00 19,30 INCONTRO CATECHISTI/E Mercoledì 2 Settembre FERIA DELLA XXII SETTIMANA (7) Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: Col 1,1-8; Sal 51; Lc 4,38-44 VERDE 08,30 18,00 19,00 20,00 Def. Antonio Mascia (trigesimo) Def. Ambrogio Concu INCONTRO SULLA BIBBIA Giovedì 3 Settembre S. GREGORIO IL GRANDE, papa e dottore, memoria (5) Messa propria, prefazio comune o della memoria Lez. Fer.: Col 1,9-14; Sal 97; Lc 5,1-11 Lez. Santi: Ez 34,11-16; Sal 22; Gv 10,11-16 BIANCO 08,30 18,00 19,00 20,00 ADORAZIONE Deff. Ines e Giovanni Saiu MESSA COMUNITARIA Venerdì 4 Settembre FERIA DELLA XXII SETTIMANA (7) Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: Col 1,15-20; Sal 99; Lc 5,33-39 VERDE Primo venerdì del mese 08,30 09,30 18,00 19,00 COMUNIONE AI MALATI Def. Piero Sanna (trigesimo) Sacro Cuore Sabato 5 Settembre FERIA DELLA XXII SETTIMANA (7) Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: Col 1,21-23; Sal 53; Lc 6,1-5 VERDE 08,30 18,00 19,00 Deff. Vincenzo e Iride ADORAZIONE Def. Mario Cardia Salt. III sett. Domenica 6 Settembre XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (3) Messa propria, Gloria, Credo, prefazio delle domeniche Lez. Fest.: Is 35,4-7a; Sal 145; Gc 2,1-5; Mc 7,31-37 VERDE 08,00 10,00 20,00 Def. Efisio Milia Pro populo Abbiamo un Dio innamorato di noi, che ci accarezza teneramente e ci canta la ninna nanna proprio come fa un papà con il suo bambino. Non solo: lui ci cerca per primo, ci aspetta e ci insegna a essere «piccoli», perché l'amore è più nel dare che nel ricevere ed è più nelle opere che nelle parole. (Papa Francesco) Dio non voglia che anch’io, con arroganza, imponga agli altri, come i farisei, pesi di leggi e leggine, sulle quali mi faccia uno sconto sostan- zioso. Abbiamo bisogno di applicare alla realtà quotidiana i principi generali, ma avremo sempre l’angoscia di “insegnare dottrine che sono precetti di uomini, trascurando i comandamenti di Dio”. Stabilito il principio che la cattiveria sta nel cuore dell’uomo, che i suoi sentimenti, le sue intenzioni rendono cattive, “impure” le sue azioni, anche Gesù “è costretto ad esemplificare”: impurità, furti, omicidi, adulteri, avidi- tà, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza, provengono dall’in- teriorità dell’uomo e lo rendono impuro come non possono certo renderlo l’osservanza o l’i- nosservanza di norme che oggi giustamente consideriamo norme di igiene. La nostra sarà una continua ricerca che, partendo dall’autenticità dei sentimenti, trovi espressione nei gesti visibi- li con cui li esprimiamo, rafforzandoli in noi stessi e li manifestandoli agli altri per la maggior gloria di Dio. Dove sta la grandezza dell’uomo, singolo o come popolo? Nell’affermare la propria grandezza, l’uomo sarà sempre tentato di “essere come Dio”. La storia è piena di uo- mini e nazioni che, presi dal delirio dell’onnipotenza, sono stati autori, per sé e per i popoli, delle più grandi catastrofi. La prima lettura ci ricorda che la vera grandezza sta nel sapere, sentire, credere Dio vicino a sé e osservare le sue leggi. Le leggi di Dio sono per l’uomo, per tutto l’uomo, per tutti gli uomini. Quando l’uomo si sottrae a questa legge fondamentale non fa che rovinare sé stesso, i suoi fratelli uomini, la stessa natura. Ho argomenti di buon senso, di esperienze storiche per parlare, anche a chi non crede, di giustizia, di fratellanza e di pace. Ma a me credente interessa interrogarmi se e quanto sia orgoglioso di sentirmi amato dal Dio onnipotente e creatore e quanta gioia provi nel cercare e realizzare la sua volontà. Come “uo- mo di Chiesa” sono sicuramente fiero di essere “depositario” di una verità che mi è stata affi- data, e sarò tentato di imporla agli altri con sicurezza, ma Dio non voglia che avvenga con superbia e violenza, neppure morale, visto che quella fisica mi ripugna. Sac. Giuseppe RIFLETTIAMO RIFLETTIAMO RIFLETTIAMO SULLA SULLA SULLA PAROLA DI DIO PAROLA DI DIO PAROLA DI DIO VIA QUINTINO SELLA (09121) CAGLIARI TEL E FAX 070504200 Anno XIII N. 668 Oratorio S. Eusebio C.F. 92163100925 E-mail: [email protected]/Sito internet: www.parrocchiasanteusebiocagliari.it C i inviti, o Gesù, a vivere la fede e l’obbedienza alla Parola con semplicità, chiarezza e senza formalismi. Ci inviti ad essere aperti al mondo per valutare positivamente le situazioni. Anche noi, come i farisei, talvolta osserviamo esteriormente i tuoi insegnamen- ti, ma il cuore e la vita sono lontani da te. Viviamo nello smarrimento e nel lassismo ridu- cendo il cristianesimo a pratiche esteriori, disincarnate dalla vita, a formalismo. È in gioco l’atteggiamento del cuore: se è pieno di te da lì trarremo le cose buone da fare, accoglieremo la tua Parola e faremo della tua volontà la nostra legge e la nostra vita. Aiutaci, o Gesù, a ricuperare il significato vero delle tue norme che si scagliano contro qualsiasi forma di ipocrisia. Aiutaci a fare più fatti e meno parole. Amen

FERIA DELLA XXII SETTIMANA (7) T F 070504200 ... ns... · -mail: [email protected]/Sito internet: C i inviti, o Gesù, a vivere la fede e l’obbedienza alla Parola con

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Salt. II sett.

Domenica 30 Agosto XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (3)

Messa propria, Gloria, Credo, prefazio delle domeniche Lez. Fest.: Dt 4,1-2.6-8; Sal 14; Gc 1,17-18.21b.22.27;

Mc 7,1-8.14-15.21-23 VERDE

08,00 10,00 20,00

Pro populo Deff. Ivo e Alberto Congiu

Lunedì 31 Agosto FERIA DELLA XXII SETTIMANA (7) Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: 1Ts 4,13-18; Sal 95; Lc 4,16-30 VERDE

08,30 19,00

Martedì 1 Settembre FERIA DELLA XXII SETTIMANA (7) Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer: 1Ts 5,1-6.9-11; Sal 26; Lc 4,31-37 VERDE

08,30 19,00 19,30

INCONTRO CATECHISTI/E

Mercoledì 2 Settembre FERIA DELLA XXII SETTIMANA (7) Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: Col 1,1-8; Sal 51; Lc 4,38-44 VERDE

08,30 18,0019,00 20,00

Def. Antonio Mascia (trigesimo) Def. Ambrogio Concu INCONTRO SULLA BIBBIA

Giovedì 3 Settembre S. GREGORIO IL GRANDE, papa e dottore, memoria (5) Messa propria, prefazio comune o della memoria Lez. Fer.: Col 1,9-14; Sal 97; Lc 5,1-11

Lez. Santi: Ez 34,11-16; Sal 22; Gv 10,11-16 BIANCO

08,30 18,00

19,00 20,00

ADORAZIONE

Deff. Ines e Giovanni Saiu MESSA COMUNITARIA

Venerdì 4 Settembre FERIA DELLA XXII SETTIMANA (7) Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: Col 1,15-20; Sal 99; Lc 5,33-39 VERDE

Primo venerdì del mese

08,30 09,30 18,0019,00

COMUNIONE AI MALATI

Def. Piero Sanna (trigesimo) Sacro Cuore

Sabato 5 Settembre FERIA DELLA XXII SETTIMANA (7) Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: Col 1,21-23; Sal 53; Lc 6,1-5 VERDE

08,30 18,00

19,00

Deff. Vincenzo e Iride

ADORAZIONE

Def. Mario Cardia

Salt. III sett.

Domenica 6 Settembre XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (3)

Messa propria, Gloria, Credo, prefazio delle domeniche Lez. Fest.: Is 35,4-7a; Sal 145; Gc 2,1-5; Mc 7,31-37 VERDE

08,00 10,00 20,00

Def. Efisio Milia Pro populo

Abbiamo un Dio innamorato di noi, che ci accarezza teneramente e ci canta la ninna nanna proprio come fa un papà con il suo bambino. Non solo: lui ci cerca per primo, ci aspetta e ci insegna a essere «piccoli», perché l'amore è più nel dare che nel ricevere ed è più nelle opere che nelle parole. (Papa Francesco)

Dio non voglia che anch’io, con arroganza, imponga agli altri, come i farisei, pesi di leggi e leggine, sulle quali mi faccia uno sconto sostan-zioso. Abbiamo bisogno di applicare alla realtà quotidiana i principi generali, ma avremo sempre l’angoscia di “insegnare dottrine che sono

precetti di uomini, trascurando i comandamenti di Dio”. Stabilito il principio che la cattiveria sta nel cuore dell’uomo, che i suoi sentimenti, le sue intenzioni rendono cattive, “impure” le sue azioni, anche Gesù “è costretto ad esemplificare”: impurità, furti, omicidi, adulteri, avidi-tà, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza, provengono dall’in-teriorità dell’uomo e lo rendono impuro come non possono certo renderlo l’osservanza o l’i-nosservanza di norme che oggi giustamente consideriamo norme di igiene. La nostra sarà una continua ricerca che, partendo dall’autenticità dei sentimenti, trovi espressione nei gesti visibi-li con cui li esprimiamo, rafforzandoli in noi stessi e li manifestandoli agli altri per la maggior gloria di Dio. Dove sta la grandezza dell’uomo, singolo o come popolo? Nell’affermare la propria grandezza, l’uomo sarà sempre tentato di “essere come Dio”. La storia è piena di uo-mini e nazioni che, presi dal delirio dell’onnipotenza, sono stati autori, per sé e per i popoli, delle più grandi catastrofi. La prima lettura ci ricorda che la vera grandezza sta nel sapere, sentire, credere Dio vicino a sé e osservare le sue leggi. Le leggi di Dio sono per l’uomo, per tutto l’uomo, per tutti gli uomini. Quando l’uomo si sottrae a questa legge fondamentale non fa che rovinare sé stesso, i suoi fratelli uomini, la stessa natura. Ho argomenti di buon senso, di esperienze storiche per parlare, anche a chi non crede, di giustizia, di fratellanza e di pace. Ma a me credente interessa interrogarmi se e quanto sia orgoglioso di sentirmi amato dal Dio onnipotente e creatore e quanta gioia provi nel cercare e realizzare la sua volontà. Come “uo-mo di Chiesa” sono sicuramente fiero di essere “depositario” di una verità che mi è stata affi-data, e sarò tentato di imporla agli altri con sicurezza, ma Dio non voglia che avvenga con superbia e violenza, neppure morale, visto che quella fisica mi ripugna. Sac. Giuseppe

RIFLETTIAMORIFLETTIAMORIFLETTIAMO

SULLASULLASULLA PAROLA DI DIOPAROLA DI DIOPAROLA DI DIO

VIA QUINTINO SELLA (09121) CAGLIARI TEL E FAX 070504200

Anno XIII N. 668

Oratorio S. Eusebio C.F. 92163100925

E-mail: [email protected]/Sito internet: www.parrocchiasanteusebiocagliari.it

C i inviti, o Gesù, a vivere la fede e l’obbedienza alla Parola con semplicità, chiarezza e senza formalismi. Ci inviti ad essere aperti al mondo per valutare positivamente le

situazioni. Anche noi, come i farisei, talvolta osserviamo esteriormente i tuoi insegnamen-ti, ma il cuore e la vita sono lontani da te. Viviamo nello smarrimento e nel lassismo ridu-cendo il cristianesimo a pratiche esteriori, disincarnate dalla vita, a formalismo. È in gioco l’atteggiamento del cuore: se è pieno di te da lì trarremo le cose buone da fare, accoglieremo la tua Parola e faremo della tua volontà la nostra legge e la nostra vita. Aiutaci, o Gesù, a ricuperare il significato vero delle tue norme che si scagliano contro qualsiasi forma di ipocrisia. Aiutaci a fare più fatti e meno parole. Amen

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Chissà quanti di voi hanno, nella loro casa, lo sgabuzzino. In tutte le case non più giovanissi-me lo sgabuzzino era (ed è) sempre presente. Piccolo stanzino, solitamente messo alla fine di un andito, è di una grande utilità. Nelle case mo-

derne non lo si fa più. È praticamente diventato, leggermente più grande, una stanza, ma se ne avverte la mancanza. Ricordo lo sgabuzzino della casa dove abitavo da piccolo. Era, per me, un luogo misterioso ed affascinante. Mi era assolutamente proibito entrarci e que-sto ne aumentava di molto il fascino ed il mistero. Allora non capivo il perché. L’ho capi-to solo più tardi quando, crescendo, l’accesso mi è stato consentito. Non ci potevo entrare perché poteva essere pericoloso. Ricordo che c’erano scaffali metallici appoggiati preca-riamente alle due pareti laterali, stracarichi di cianfrusaglie e fra i due scaffali restava un piccolo spazio che, in teoria, doveva servire per accedervi e rovistare negli scaffali ma in realtà anche quello piccolo spazio era strapieno. Nello sgabuzzino c’era di tutto. Cose utili ma soprattutto cose inutili. Cose che sarebbe stato bene buttare ma che venivano conservate perché, come diceva mamma … non si sa mai, possono sempre servire. C’e-rano viti, dadi, chiodi, cacciaviti, martelli, chiavi inglesi … e fin qui roba utile. Ma c’erano anche, e soprattutto, cose inutili. Scarpe vecchie ormai inutilizzabili, vecchi rubi-netti, pezzi di tubo arrugginito, stracci, lavamani in plastica rotti, lampadine fulminate e conservate nella speranza che, misteriosamente, si rianimassero … non si sa mai. Vecchi giornali, materiale elettrico, ferri da stiro non più funzionanti ma anche per quelli ... non si mai. In particolare c’erano due tipi di cose che ricordo perfettamente. La prima erano quegli strani aggeggi che mamma si faceva rifilare alla Fiera Campionaria. Servivano per pelare e affettare, nelle forme più strane, tutti i tipi di verdura e frutta anche quella che non si doveva pelare. L’imbonitore che li presentava era di una velocità ed abilità straor-dinarie nel maneggiarli. Gli spettatori restavano affascinati e si chiedevano come avevano potuto vivere fino ad allora senza quell’aggeggio. Infatti mamma ogni anno lo comprava. Era sempre diverso ma sempre uguale, cioè assolutamente inutile. Infatti arrivata a casa, dopo averceli mostrati con aria trionfante provava ad usarli e, ovviamente, non ci riusci-va, se non con una lentezza imbarazzante. Ed allora via nello sgabuzzino. E ogni anno ci ricascava. Finché l’imbonitore, diventato ovviamente ricchissimo, non è più venuto alla Fiera. L’altra cosa che ricordo sono i giocattoli (per la verità molto modesti) che mi veni-vano regalati il giorno della Befana. Li potevo usare sono quel giorno perché si rientrava a scuola e allora mamma il giorno dopo li metteva nello sgabuzzino, ovviamente nel ri-piano più alto dello scaffale, per evitare che in caso di ingresso non autorizzato potessi arrivarci. Col tempo venivano dimenticati. Ogni tanto però nello sgabuzzino era necessa-rio fare un po’ di pulizia perché non c’era più spazio e molte cianfrusaglie venivano, con grande sofferenza di mamma, buttate via. Chissà se oggi gli sgabuzzini sono ancora così.

Mi piacerebbe rivederne qualcuno. Mentre scrivo penso però che uno sgabuzzino ancora lo possiedo. È lo sgabuzzino del mio cuore. È un angolino nel quale conservo tante pic-cole cose che farei bene ad eliminare. Vecchi rancori, piccole gelosie, qualche rimpianto, qualche mormorazione. Le scuse che non ho chiesto alle persone che ho offeso. I tanti “grazie” che non ho detto alle persone che mi hanno aiutato. Le tante volte che mamma si aspettava da me un abbraccio e io non l’ho fatto. Piccoli peccatucci che sono passati in-denni attraverso tante confessioni perché, in fondo, del tutto veniali. Potrei continuare a lungo ad elencarli ma so che mi capite e li conoscete. Perché credo che ogni persona ab-bia un piccolo sgabuzzino nel suo cuore. Che si riempie, si riempie, finche non se ne può più e sarebbe bene svuotarlo. Come? Parlandone con l’amico/a più caro. Col proprio compagno/a. Ma soprattutto con una bella confessione. Paolo

L a tradizionale pesca di beneficenza aprirà i battenti da lunedì 31 agosto, nel locale affianco al giardino parroc-chiale. Per questo vi chiediamo di preparare dei dolci o di portarci degli oggetti (nuovi o in buono stato) che riteniate

possano essere utili a tal scopo. Il ricavato sarà devoluto alla parrocchia. Venite a trovarci, vi aspettiamo numerosi!!!

I genitori cristiani, persino i non praticanti, guardano alla parrocchia e per i propri figli si aspettano: il Catechismo e l’Oratorio. Certo per molti il catechismo è visto in funzione ai

sacramenti: penitenza, prima Comunione, Cresi-ma. Ricordo che il catechismo è un cammino di fede e senza la fede i sacramenti non hanno senso: senza fede sono solo tradizioni umane. Chiedere

che ci sia un cammino di catechesi per i ragazzi, e non solo, è giusto, ma non si può sem-pre delegare agli altri. La parrocchia ha bisogno di collaboratori. Non ci si può nascon-dere dietro la scusa di non avere le conoscenze necessarie. Conosco tanti teorici che non sono buoni insegnanti. Ai genitori in modo particolare chiedo di fare un cammino di fede con i propri figli. Ci si accorge subito che abbiamo bisogno di crescere nella fede e nella testimonianza pratica per maturare e trasmettere quella fede in Cristo che salva. La cosa necessaria è la volontà di fare un cammino con i bambini/e. Il Parroco