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Fisiologia della gravidanza
1. Il monitoraggio della gravidanza
2. Ecografia in gravidanza
3. Diagnosi prenatale
4. Monitoraggio della salute fetale
MONITORARE UNA GRAVIDANZA
SIGNIFICA ASSICURARE
IL BENESSERE MATERNO
IL BENESSERE FETALE
• visita ostetrica
• esame del sangue
• esame urine
• curva da carico del glucosio
• ecografia morfologica
• visita ostetrica
• esame del sangue
• esame urine
• cardiotocografia
• ecografia
• visita ostetrica
• esame sangue completo
• esami infettivologici
• esame urine
• ecografia
Monitoraggio della salute materna
diagnosi anomalie fetali monitoraggio della crescita fetaledatazione della gravidanza
diagnosi di sede dell’impianto
I
II
IIII
II
III I
II
III
Controllo della pressione arteriosa e del peso corporeo
Nel corso della gravidanza, al fine di tutelare la madre ed il feto, si effettuano una serie di esami, volti ad individuare precocemente alterazioni o patologie che potrebbero, se non trattate, essere fonte di patologia; tutto ciò al fine di poter effettuare tempestivi interventi materno-fetali.
ESAMI DI LABORATORIO E STRUMENTALI NELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA
Per gravidanza fisiologica si intende una gravidanza che decorre senza problemi o complicanze.Il 90% circa delle gravidanze rientrano in questa categoria.
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PRESTAZIONI SPECIALISTICHE E DIAGNOSTICHE GRATUITE PRIMA E DURANTE LA GRAVIDANZA
Le coppie che desiderano avere un bambino e le
donne in stato di gravidanza hanno diritto ad eseguire
gratuitamente, senza partecipazione alla spesa (ticket)
alcune prestazioni specialistiche e diagnostiche, utili
per tutelare la loro salute e quella del feto. L’elenco di
tali prestazioni è contenuto nel Decreto ministeriale
del 10 settembre 1998 .
PREVEDE CHE SIANO EROGATE GRATUITAMENTE:
le visite mediche periodiche ostetrico-ginecologiche;
alcune analisi da eseguire prima del concepimento
gli accertamenti diagnostici per il controllo della gravidanza fisiologica,
per ciascun periodo di gravidanza
tutte le prestazioni necessarie ed appropriate per la diagnosi prenatale in
gravidanza prescritte dallo specialista;
tutte le prestazioni necessarie ed appropriate per il trattamento di malattie
(preesistenti o insorte durante la gravidanza) che comportino un rischio per
la donna o per il feto, prescritte di norma dallo specialista.
DECRETO MINISTERIALE
ESAMI PRECONCEZIONALI
Offrono la possibilità di conoscere eventuali situazioni cliniche sulle quali poter intervenire precocemente per evitare patologie materno-fetali
ANAMNESI e CONSULENZA GINECOLOGICA
PRECONCEZIONALE
ANTICORPI ANTI ERITROCITI (Test di Coombs indiretto)
VIRUS ROSOLIA ANTICORPI (IgG, IgM)
TOXOPLASMA ANTICORPI (E.I.A.) (IgG, Ig M)
EMOCROMO: Hb, GR, GB, HCT, PLT.
GLICEMIA
EMOGLOBINE ANOMALE (HbS, HbD, HbH, ecc.)
CITOLOGICO CERVICO-VAGINALE (PAP test)
ESAMI I TRIMESTRE
Subito dopo l'accertamento della gravidanza, entro la 13°W.
Beta-hCGGRUPPO SANGUIGNOFATTORE RH, TEST DI COOMBS INDIRETTOGLICEMIAESAME EMOCROMOCITOMETRICOAST, ALT, CREATININEMIA, COMPLESSO T.O.R.C.H. (TOXO TEST; RUBEO TEST; ANTI-CMV;
ANTI-HERPES 1-2)VDRL, TPHA, HBSAG, ANTI-HCV, ANTI-HIV1-2ESAME URINE: rivela la presenza di alterazioni renali; di infezione
delle vie urinarie. Può suggerire la presenza di diabete. ECOGRAFIA OSTETRICA
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Nella valutazione del referto degli esami, non va dimenticato che le modificazioni fisiologiche a cui l'organismo materno va incontro per effetto della gravidanza fanno si che i valori riscontrati possano discostarsi dai valori di riferimento normali pregravidici!!
ATTENZIONE!
Età gestazionale Siero mUI/ml Urine delle 24 h5 100-4000 fino a 10.0006 500-20.000 fino a 10.0007-12 5000-130.000 10.000-140.0002°trimestre 20.000-100.000 10.000-20.0003°trimestre 1000-6000 1000-10.000
Valori indicativi della HCG della gravidanza fisiologica
Le reazioni immunologiche per la diagnosi di gravidanza si basano sulla presenza di HCG (gonadotropina corionica umana) nelle urine e nel sangue della donna gravida.
•I test con dosaggio sulle urine, presenti in commercio, risultano positivi già verso la sesta-settima settimana di amenorrea gravidica
• Il dosaggio radioimmunologico o immunoenzimatico della HCG è già positivo pochi giorni dopo l’ impianto in utero dell’embrione
Beta-hCG
Cos'è l'incompatibilità materno-fetale nell'ambito del fattore Rh?Se la gestante è Rh negativo ed il feto è Rh positivo; Il diverso fattore Rh materno e fetale può determinare un'incompatibilità nell'ambito del fattore Rh tra madre e feto con produzione di anticorpi contro i globuli rossi fetali. Questi sono in grado di attraversare la placenta e di legarsi ai globuli rossi fetali causando in questo modo un'anemia severa con conseguenze molto gravi.
Deve essere praticato mensilmente alle gestanti Rh negativo!!
TEST di COOMBS
Serve ad identificare e a dosare anticorpi materni contro i globuli rossi fetali che potrebbero formarsi in caso di incompatibilità nell’ ambito del fattore Rh
GLICEMIA e MINICURVAGLICEMIA BASALE A DIGIUNO
RANDOM AL PIÙ PRESTO
-Due glicemie > 126
DIAGNOSI DI DIABETE MANIFESTO
-Glicemia tra 92 e 126
DIAGNOSI DI DIABETE GESTAZIONALE
Glicemia random (in qualsiasi momento della giornata)
200 (dopo conferma con glicemia a
digiuno > 126)
DIAGNOSI DI DIABETE MANIFESTO
-Glicemia < 92
OGGT con 75 grammi (24-28 sett)0’: 92 (valore soglia)
60’: 180 (valore soglia)120’: 153 (valore soglia)
Le donne affette da diabete gestazionale devono eseguire OGGT (2 ore, 75 grammi) a distanza di 8-12 settimane dal parto
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EMOCROMO
Espansione del volume plasmatico (condizione di emodiluizione), aumento della massa
eritrocitaria e leucocitosi fisiologica
PRE-GRAVIDICI
20 SETT 30 SETT 34 SETT 40 SETT
VOLUME PLASMATICO
2000 ml 3150 ml 3750 ml 3830 ml 3600 ml
VOLUME ERITROCITARIO
1400 ml 1450 ml 1550 ml 1600 ml 1650 ml
EMATOCRITO 39,8 % 35,8% 34% 33,5 % 32,8 %
HB 14g/100 ml 13g/100 11g/100 10g/100 10g/100
ERITROCITI 4.500.000 mm3 3.800000 3500000 330000 3200000
LEUCOCITI 7.400 mm3 12.000 13.500 14.000 16.000
PRE-GRAVIDICI TERMINE DI GRAVIDANZA
PROTEINE PLASMATICHE
7g/100 ml 6g/100 ml
LIPIDI TOTALI 500-600g/100 ml 800-1000g/100 ml
TRIGLICERIDI ≤100 mg/100 ml 200-300mg/100 ml
COLESTEROLO TOTALE
180-190 g/100 ml 250-300 g/100
GLICEMIA 95 mg/100 ml 83 mg/100 mlBILIRUBINA TOT 0,6 mg/100 ml 0,5 mg/100 ml
CREATININA 0.8 mg/100 ml 0,5 mg/100 ml
GOT/GPT 15/18 mg/dl invariate
• IL FIBRINOGENO AUMENTA da VALORI PREGRAVIDICI di 0,34
g/100 ml a 0,4-0,5 g/100 ml
• I FATTORI VII, VIII, IX e X AUMETANO
• L’ATTIVITÀ FIBRINOLITICA DIMINUISCE
SISTEMA COAGULATIVO IN GRAVIDANZA
STATO DI IPERCOAGULABILITÀ
URINOCOLTURA
si deve effettuare:in presenza di sintomi (bruciore;
pollachiuria; disuria)in presenza di batteriuria
significativa (almeno 100.000 colonie per ml di urina)
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COMPLESSO T.O.R.C.H.
Toxoplasma
Other- altri: Epatite B, sifilide, coxsackie virus, EBV,
parvovirus umano.
Rubella
Cytomegalovirus (CMV)
Herpes simplex virus (HSV)
TOXO-TEST
IgG POSITIVE e IgM NEGATIVE: indica pregressa immunità ed esclude la necessità di ulteriori controlli
IgG ed IgM ASSENTI: bisogna ripetere la ricerca degli anticorpi IgM ogni 4-6 sett fino al termine della gravidanza e seguire le norme di prevenzione.
rileva la presenza di anticorpi contro il toxoplasma gondii.
IgM PRESENTI e IgG ASSENTI: pone il sospetto di
sieroconversione, la coppia verrà informata sui possibili
rischi per il feto e sulla possibilità di accertamenti fetali.
IgG e IgM PRESENTI: condizione che necessita di
approfondimento con il Test di Avidità (consente di
datare l’infezione misurando l’affinità degli anticorpi IgG
per l’antigene).
TOXO-TESTTOXOPLASMOSI : PREVENZIONE IN GRAVIDANZA
Toxoplasmosi
Ig G presenti Ig G assenti
Non consumare carni o pesci crudi o poco cottiNon consumare salumi e affettatiLavare accuratamente frutta e verduraEvitare il contatto con i gattiEvitare lavori di giardinaggio Evitare contatti con il terriccio
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RUBEO-TEST
rileva la presenza di anticorpi contro il Rubeovirus
IgG POSITIVE e IgM NEGATIVE: indica pregressa immunità ed esclude la necessità di ulteriori controlli
IgG ed IgM ASSENTI: bisogna ripetere la ricerca degli anticorpi IgM ogni 4-6 sett fino al IV mese di gravidanza .
CMV-TEST
rileva la presenza di anticorpi contro il Citomegalovirus
IgG POSITIVE e IgM NEGATIVE: indica pregressa immunità ed esclude la necessità di ulteriori controlli
IgG ed IgM ASSENTI: bisogna ripetere la ricerca degli anticorpi IgM ogni 4-6 sett fino al termine della gravidanza.
•ESAME URINE CHIMICO FISICO E MICROSCOPICOIn caso di batteriuria significativa: URINOCOLTURA•T.O.R.C.H. (se pz non immune)
TRA LA 19^ E LA 23^ SETTIMANA
TRA LA 14^ E LA 18^ SETTIMANA
•ESAME URINE CHIMICO-FISICO E MICROSCOPICOIn caso di batteriuria significativa: URINOCOLTURA•T.O.R.C. H. (se pz non immune)•ev TEST di COOMBS INDIRETTO (se pz Rh-)•ECOGRAFIA OSTETRICA (20 - 21 SETT.)
TRA LA 24^ E LA 27^ SETTIMANA.
•ESAME URINE CHIMICO FISICO E MICROSCOPICO•GLICEMIA ev TEST da CARICO
•EMOCROMO: Hb, GR, GB, HCT, PLT.•FERRITINA•ESAME URINE CHIMICO FISICO E MICROSCOPICO •ECOGRAFIA OSTETRICA (morfologica)
TRA LA 28^ E LA 32^ SETTIMANA
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TRA LA 33^ E LA 37^ SETTIMANA
•VIRUS EPATITE B [HBV] ANTIGENE HBsAg
•VIRUS EPATITE C [HCV] ANTICORPI
•EMOCROMO: Hb, GR, GB, HCT, PLT.
•ESAME URINE CHIMICO FISICO E MICROSCOPICO
•VIRUS IMMUNODEF. ACQUISITA [HIV 1-2] ANTICORPI in caso
di rischio anamnestico
TRA LA 38^ E LA 40^ SETTIMANA
ESAME URINE CHIMICO FISICO E MICROSCOPICOIn caso di batteriuria significativa: URINOCOLTURA
• Tutte le donne dovrebbero effettuare un tampone vaginale e/o rettale alla ricerca dello Streptococco β emolitico a 36 settimane di gravidanza
• Tutte le donne risultate positive devono essere sottoposte a terapia antibiotica mirata in travaglio
• Si consiglia l’esecuzione del tampone vaginale per la ricerca dello Streptococco Agalactiae tra la 35a e la 37a settimana
Tampone vaginale
A
PROFILASSI INTRAPARTUM
QUANDO
gravide GBS-positive allo screening
gravide con batteriuria GBS
gravide con precedenti neonati GBS pos
gravide con febbre in travaglio (>38°)
PROM > 18h
parto pretermine
PROFILASSI INTRAPARTUM
QUANDO
gravide GBS-positive allo screening
gravide con batteriuria GBS
gravide con precedenti neonati GBS pos
gravide con febbre in travaglio (>38°)
PROM > 18h
parto pretermine
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DALLA 41^SETTIMANA
ECOGRAFIA OSTETRICA: su specifica richiesta dello specialista (controllo AFI; BCF)CARDIOTOCOGRAFIA: su specifica richiesta dello specialista; se necessario, monitorare fino al parto
Fisiologia della gravidanza
1. Il monitoraggio della gravidanza
2. Ecografia in gravidanza
3. Diagnosi prenatale
4. Monitoraggio della salute fetale
Ecografia in gravidanza
1. I trimestre
2. II trimestre (morfostrutturle)
3. III trimestra
4. Flussimetria
5. Cervicometria
ECOGRAFIA DELI TRIMESTRE
Finalità
Diagnosi precoce di anomalie fetaliNT
Possibilitàdiagnostiche
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Sede di impianto della camera gestazionale(diametro medio della camera e precisazione del numero delle camere)
Visualizzazione dell’embrione e rilevamentodell’attività cardiaca (precisazione del numero degli embrioni)
Misurazione del CRL e datazione della gravidanza
Rilievo di eventuali patologie uterine o annessialimaterne associate alla gravidanza
ECOGRAFIA DEL I TRIMESTRE
Le finalità
Linee Guida SIEOG 2002
SCOPO DELL’ ECOGRAFIA NEL PRIMO TRIMESTRE DI GRAVIDANZA
La visualizzazione della camera gestazionale è possibile a partire dalla 5a settimana di gravidanza, con valori di
beta-hCG almeno intorno a 1000 (utilizzandosonda endovaginale).
La visualizzazione dell’embrione e del battito cardiaco sono invece possibili a partire dalla sesta settimana di gravidanza.
Nelle gravidanze gemellari è nel primo trimestre che si stabilisce la amnionicità e la corionicità.
Diametro di circa 4-5 mmBeta-HCG 1000 UI/l
Struttura anulare anecogena nel contesto di un endometrioispessito delimitata da un contorno ecogeno netto, il trofoblasto
1 mm al giorno
Sede di impianto della camera gestazionale
SCOPO DELL’ECOGRAFIA NEL PRIMO TRIMESTRE DI GRAVIDANZA
MISURAZIONE DEL CRL(lunghezza vertice-sacro):
MISURAZIONE DELLACAMERA GESTAZIONALE:
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In epoca gestazionale precoce la differenziazione tra gravidanzagemellare monoamniotica o biamniotica e monocoriale o bicoriale
è più agevole in quanto la membrana amniotica risultapiù facilmente visualizzabile rispetto a fasi più tardive della gravidanza
Nell’embrione l’apparato cardio-vascolare è il primo sistema di organi funzionante, in quanto la circolazione ematica èfondamentale per il rapido accrescimento embrionario
Ecograficamente l’attività cardiaca embrionale compare
ad un esame condotto per via transvaginale intorno alla 6a settimana, quando l’embrione misura circa 3mm
M-mode
Visualizzazione dell’embrione e rilevamento dell’attività cardiaca
110-170 bpm
Un embrione con EHR < 90 bpm necessita di un controllo a breve distanza per rivalutarne la vitalità, in quanto la bradicardia a quest’epoca
sembrerebbe avere prognosi infausta.
Con l’ecografia transvaginale alla 13a settimana si può chiaramente identificare
un cuore a 4 camere
9 sett.
10 sett.
11 sett.
13 sett.
Misurazione del CRL e datazione della gravidanza
Il CRL da 2 a 84 mm viene utilizzato per datare la gravidanza dalla 5 alla 13-14 settimana
IUGR o RITARDATO
CONCEPIMENTO?
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Fibromatosi uterina
Malformazioni uterine
Tumefazioni annessiali
Aumento della percentuale di complicanze (parto pretermine e abortività spontanea)!
Rilievo di eventuali patologie uterine o annessiali materne associate alla gravidanza Le attuali Linee Guida SIEOG
puntualizzano che la ricerca di malformazioni non è una finalità
dell'ecografia del I trimestre
Diagnosi precoce di anomalie embrio-fetali
Misurazione della translucenza nucale(cromosomopatie/cardiopatie)
ECOGRAFIA DEL I TRIMESTRE
Le possibilità diagnostiche
Maggiore potere di risoluzione
Individuazione precocedi malformazioni congenite
Rispetto all’approccio trans-addominale l’ETV permette l’uso di frequenze piùelevate (5-7 MHz) poiché il rapporto esistente tra sorgente ultrasonora e strutture anatomiche indagate è di stretta contiguità
L’ecografia trans-vaginale fornisce una maggiore risoluzione rispetto alla trans-addominale nella diagnosi precoce di anomalie fetali
Achiron R, Tadmor O. Ultrasound Obstet Gynecol, 1991
Ecografia transvaginale
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VANTAGGI ETV
Utilizzo di trasduttori ad alta frequenzaMaggiore risoluzione spaziale dell’immagine
Pannicolo adiposo materno esuberanteCicatrici addomino-pelviche/sindromi aderenzialiRetroversione uterinaFibromatosi uterina
INDICAZIONI ETV
Ridotta profondità ed ampiezza del campo esploratoMancanza di visione panoramicaGravidanza decorsa oltre le 14-15 WsAsepsi della sondaDiscomfort per la paziente
SVANTAGGI E LIMITI ETV
L’ETV deve in ogni caso essere considerata complementare e non sostitutiva dell’ETA nella diagnosi precoce di anomalie fetali
Cullen MT et al. J Ultrasound Med, 1989
A partire dalla 5a settimana di gestazione è possibile visualizzare con l’ecografia transvaginale il sacco vitellino che appare come una struttura rotondeggiante
all’interno della cavità corionica
Il suo diametro cresce continuamente fino a raggiungere circa 5.5 mm
al termine della 10a settimana
Le possibilità diagnostiche: il sacco vitellino Anche quando il diametro del sacco vitellino è più piccolo rispetto alla media, esiste un rischio maggiore di abortività spontanea ed aberrazioni cromosomiche
Reece et al, 1988
Sorveglianza più assidua della gravidanza!
Quando il sacco vitellino supera i 7 mm la probabilità di uno sviluppo anomalo della gravidanza e di abortività spontanea risulta più elevata
Rempen, 1988
La valutazione del sacco vitellino nel I trimestre non si associa alla prognosi gravidica
Kurtz et al, 1992
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Malformazioni diagnosticabili nel primo trimestre
Malformazioni chiaramente evidenziabili ad un esame diroutine condotto a quest’epoca di gravidanza
Malformazioni potenzialmente identificabili da parte diun operatore esperto
Malformazioni diagnosticabili nel primo trimestre
Igroma cisticoIdropeAnencefaliaOnfaloceleMegavescica…..
Le possibilità diagnostiche
SCOPO DELL’ECOGRAFIA NEL SECONDO TRIMESTRE DI GRAVIDANZA
Tra la 20a e la 22a settimana di gravidanza si esegue una ecografia chiamata “morfologica” o “strutturale” finalizzata soprattutto alla
diagnosi delle malformazioni fetali.
Essa prevede infatti uno studio completo della morfologia del feto (strutture intracraniche, colonna vertebrale,volto, apparato
cardiovascolare, organi addominali ed estremità).
I limiti principali riguardano i difetti di piccole dimensioni(come piccoli difetti del cuore).
Un controllo ecografico nel terzo trimestre permette di valutare:
la crescita fetale nell’epoca di maggiore incremento ponderalel’inserzione placentare il benessere fetale con la Doppler–flussimetria ombelicale ecerebrale la quantità di liquido amniotico
SCOPO DELL’ECOGRAFIA NEL TERZO TRIMESTRE DI GRAVIDANZA
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L’ECOGRAFIA TRIDIMENSIONALE
Uno dei campi di più recente evoluzione dell' ecografia consiste nella possibilitàdi ottenere un'immagine tridimensionale delle scansioni ecografiche.
Ciò porta ad avere delle immagini molto suggestive e realistiche, in particolare per la morfologia fetale.
Per ottenere tali risultati si richiedono ecografi dotati di particolari sonde finalizzate alla acquisizione di immagini che poi vengono elaborate da un apposito software grafico integrato nell' apparecchio.
L’ecografo doppler, calcolata la velocità del flusso, la rappresenta come una curva costituita da un punto massimo (velocità sistolica) e uno minimo (velocità diastolica); la differenza di velocità permette di determinare il flusso del vaso
La doppler-flussimetria si effettua su vasifetaliplacentarimaterni del cordone ombelicale
DOPPLER-FLUSSIMETRIA
L’effetto Doppler origina dalla differenza di frequenza (doppler-shift) che si verifica quando un fascio di ultrasuoni incontra un flusso
Valuta lo stato di salute del feto ovvero il suo grado di ossigenazione
nelle gravidanze che vanno oltre il terminein caso di patologie fetali: iposviluppo, malformazioni, oligo e
poliamniosin caso di patologie materne della gravidanza: gestosi, ipertensione e
diabete
E’ indicata:
DOPPLER-FLUSSIMETRIA
FlussimetriaArt. Uterina
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LA FLUSSIMETRIA
La doppler-flussimetria mediante lo studio dell’emodinamica utero-placentare e fetale, consente di accertare lo stato del benessere fetale e di svelare precocemente condizioni di sofferenza fetale!
• I vasi materni maggiormente utilizzati per lo studioflussimetrico sono le arterie uterine.
• Il principale settore vascolare fetale oggetto di analisi flussimetrica è rappresentato invece dalle arterie ombelicali.
SCOPO DELLA FLUSSIMETRIANEL SECONDO TRIMESTRE DI GRAVIDANZA
Tra la 20a e la 25a settimana si esegue lo studio delle flussimetrie delle arterie uterine per valutare le resistenze vascolari in questo
distretto.
Valori elevati di RI (>0,60-0,65) indicano una predisposizione materna alla gestosi ipertensiva
ed all’ invecchiamento placentare precoce!
FLUSSIMETRIA OMBELICALE
Il parametro piu’ utilizzato per lo studio velocimetrico fetale èil PI (indice di pulsatilità)
Sono da considerarsi patologici ed indicativi di uno stato di sofferenza fetale:
• valori di PI elevati (>1.20-1.30)• assenza dell’onda diastolica• inversione dell’onda diastolica (reverse flow)
FLUSSIMETRIA DOPPLER
• Esplora l’emodinamica dell’unita’ feto -placentare
• Rappresenta il test di scelta per i casi di IUGR • Evidenzia il “brain sparing” ed il “reverse flow”• Limitato valore in travaglio di parto
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LA CERVICOMETRIA E LA RICERCADEL FUNNELING
…il tratto cervicale è la struttura anatomica generalmente meno studiata ecograficamente sia in ostetricia che in ginecologia…
Neoplasie-Parto pretermine-Ab. ripetuta (Incompetenza cervico-istmica)
-GEU
Il parto prematuro o pretermine è definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come parto
prima della trentasettesima settimana gestazionale completa
(22-37 settimane)
PARTO PRETERMINE
MINACCIA DI PARTO PRE-TERMINE
- Attività contrattile percepita dalla donna - Collo dell’utero conservato, chiuso o con dilatazione < 3 cm
TRAVAGLIO DI PARTO PRE-TERMINE
- Si configura con le stesse caratteristiche del travaglio a termine- Inizia con la rottura prematura delle membrane- Collo dell’utero raccorciato, dilatazione ≥ 3 cm
CAUSE
Cause socio-economiche (stress, attività fisica, nutrizione, utilizzo di stupefacenti, alcool, fumo etc..)
Cause materne (malformazioni uterine, fibromatosi uterina, infezioni cervico-vaginali)
Cause fetali (gravidanze multiple, malformazioni e polidramnios)
Cause placentari (placenta previa, distacco di placenta)
PREVENZIONE E DIAGNOSI
PARTO PRETERMINE
Visita ginecologica
CTG
Dosaggio di IL6 nel liquido amniotico e nel siero materno
Ricerca della fibronectina nei prelievi vaginali e cervicali
Tampone vaginale
Eco TV
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CERVICOMETRIAÈ la misurazione ecografica della
lunghezza della cervice uterina
Distanza tra OUI ed OUE (v.n. 4-5cm)
Canalecervicale
OUI
OUE
ECOGRAFIA TRANSVAGINALE2900 gravide a 24-28 settimane:
La lunghezza della cervice < 26 mm è associata ad un rischio di parto pretermine 6 volte maggiore rispetto alle pazienti con diametro
longitudinale >40mm
James e coll. 1995
CERVICOMETRIA
MORFOLOGIA DEL FUNNELING
Funneling a V: indicatore di aumentato rischio di parto pretermine
Funneling a U: facilmente riscontrabile nelle pluripare e in epoca gestazionale avanzata
Svasamento ad imbuto dell’orifizio uterino internoFisiologia della gravidanza
1. Il monitoraggio della gravidanza
2. Ecografia in gravidanza
3. Diagnosi prenatale
4. Monitoraggio della salute fetale
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E’ l’insieme delle possibili azioni diagnostiche atte ad individuare dei difetti congeniti nel feto
Diagnosi prenatale
malformazioni congenite anomalie cromosomichemalattie genetiche
Gravide a rischio di malattie cromosomiche• Età materna ≥ 35 anni• Storia familiare di anomalie cromosomiche• Precedenti aberrazioni cromosomiche nella prole• Genitori portatori di traslocazione bilanciata• Malattie ereditarie legate al sesso
Gravide a rischio di malattie geneticheGravide portatrici di malattie infettiveGravide a rischio di malattie metaboliche Gravide selezionate in base a screening positivo
• Ecografico• Biochimico
Altre (Ansietà, precedenti insuccessi gravidici, difetti tubo neurale, ecc.)
Diagnosi prenatale Indicazioni
Anomalie cromosomiche• Linea pura (presenti in tutte le cellule)• Mosaicismo (presenti solo in una certa % di cellule)
ANEUPLOIDIE
Alterazioni del numero dei cromosomi
- monosomie- triploidie
- poliploidie
ANOMALIE STUTTURALI
Alterazioni della struttura dei cromosomi
- delezioni- traslocazioni
- inversioni
Trisomia 21 ( Sindrome di Down)Trisomia 18 ( Sindrome di Edwards)Trisomia 13 ( Sindrome di Patau)Monosomia X (Sindrome di Turner)Sindrome di Klinefelter
Rischio di cromosomopatie età materna-dipendenti
Sindrome di Down o trisomia 21
Trisomia 13 e 18
Aneulpoidie: Sindrome di Klinefelter (47XXY)
Sindrome di Turner (45X0)
talassemia Alfa e Betadistrofia muscolare di Becker e Duchennefibrosi cisticaemofilia A e BX fragile
età materna
Inci
denz
a
(per
1.0
00 n
ati)
Malattie genetiche etàmaterna-indipendenti
• 35 anni rischio di Down 1 in 400• 37.5 anni rischio di Down 1 in 200• 40 anni rischio di Down 1 in 100• 43 anni rischio di Down 1 in 50
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Malattie genetiche
Alterazioni dei singoli geni
Autosomiche recessiveAutosomiche dominantiX-linked
Fibrosi cisticaTalassemiaAnemia falciformeSindrome adrenogenitaleOsteogenesi imperfetta tipo I
Sindrome di MarfanDistrofia miotonicaChorea di HuntingtonDistrofia muscolare di DuchenneEmofilia
Malformazioni
• Difetti anatomici che derivano da un alterato sviluppo durante la morfogenesi
• Ad etiologia multifattoriale• fattori genetici predisponenti• fattori ambientali scatenanti
Anencefalia Spina bifidaCardiopatie congeniteLabiopalatoschisiPalatoschisi isolataAgenesia renale
Stenosi ipertrofica del piloroLussazione dell'ancaPiede tortoIpospadiaCriptorchidismoFistola tracheo-esofagea
INVASIVE
Diagnosi prenatale Indagini
NON INVASIVE
Diagnosi prenatale Indagini non invasive
ECOGRAFIA Eco genetica
translucenza nucale osso nasale
Bitest Free beta-HCGPAPP-A
Eco geneticasoft markers anomalie morf. maggiori
Triplo testAFP, beta-HCG, estriolo
non coniugatoQuadruplo test
AFP, beta-HCG, estriolo non coniugato, inibina A
BIOCHIMICA
I TRIMESTRE II TRIMESTRE
Screening nella popolazione non a rischio
+
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DIAGNOSI PRENATALE
TRANSLUCENZA NUCALE (cut-
off 2,5 mm) alla 12a - 13a sett.
DUO TEST
(free b-HCG + PAPP-A) alla 12a -
13a sett.
METODICHE NON INVASIVE
NT
La translucenza nucale (NT)
Test di screening per le cromosomopatie che, eseguito a 12 e 13 settimane di gestazione, serve a misurare il liquido presente nella parte posteriore della nuca del feto, attraverso una ecografia che ne rileva lo spessore
CromosopatieMalformazioniSindromi genetiche
Nicolaides KH et al – BMJ 1992
NTCOUNSELLING
L’ aumento dello spessore della translucenza nucale a 11–13+6 settimane è l’ espressione fenotipica comune di molti difetti cromosomici e di un vasto numero di malformazioni fetali e sindromi geneticheLa prevalenza di anomalie fetali e di scarsa prognosi fetale aumenta in maniera esponenziale con l’aumentare dei valori dell’ NT fetaleTuttavia, i genitori possono essere rassicurati che la probabilitàdi avere un bambino senza anomalie maggiori è
> 90% se i valori di NT sono compresi fra il 95°-99° centilecirca il 70% se i valori di NT sono compresi fra i 3.5-4.4 mmcirca il 50% per NT fra 4.5-5.4 mmcirca il 30% per NT fra 5.5-6.4 mm circa il 15% per NT di 6.5 mm o più
NTCOUNSELLING
ESECUZIONE A 11 – 13.6 settimane
Possibilità di consulenza geneticaPossibilità di test invasivo precoce successivo (villocentesi)Possibilità di diagnosi di anomalie fetali grossolanePossibilità di IVG nel I trimestre
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• Parametro di aggiustamento del rischio di aneuploidie giàelaborato mediante lo spessore della nuca fetale ed eventualmente mediante duo-test
OSSO NASALEScreening per cromosomopatie
Markers biochimici e rischio di trisomia 21
• I livelli di free b-hCG nel sangue materno diminuiscono con l’avanzare della gravidanza, i livelli di PAPP-A aumentano
• Nelle gravidanze affette da trisomia 21 a 11–13+6 settimane le concentrazioni su siero materno di free b-hCG risultano più elevate (circa 2 MoM) e quelle di PAPP- A ridotte (circa 0.5 MoM) rispetto ai feti cromosomicamente normali.
• Non è stata dimostrata alcuna associazione significativa fra l’NT fetale ed i livelli sierici di free b-hCG e PAPP-A
• Questi marker biochimici ed ecografici possono dunque essere combinati per ottenere uno screening più efficace rispetto ad entrambi i metodi considerati individualmente
Spencer et al - Ultrasound Obstet Gynecol 1999
Screening combinato per trisomia 21
INTEGRAZIONE• NT• presenza/assenza osso nasale• free b-hCG e PAPP-A nel sangue materno
La diagnosi prenatale: metodi invasivi
Aspirazione di una piccola quantità (10-15 mg) di tessuto coriale
9 – 12 settimane
Villocentesicromosomopatie ed alcune
malattie genetiche
Prelievo di una piccola quantità di liquido amniotico contenente cellule di sfaldamento del feto
16 – 18 settimane
Amniocentesi cromosomopatie
Prelievo di una piccola quantità di sangue fetale (1-3 ml) dal cordone ombelicale
Dalla 20° settimana
Funicolocentesi cromosomopatie e malattie infettive fetali
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METODICHE INVASIVE
VENGONO EFFETTUAE IN EPOCA PRECOCE DI GRAVIDANZA. PRESENTANO UN RISCHIO DI ABORTO VARIABILE IN RELAZIONE ALLA METODICA
AMNIOCENTESI : si esegue tra la 16a e la 18a sett . Consiste nel prelievo ecoguidato di circa 20 ml di liquido amniotico. Presenta un rischio di aborto di circa 1/300.
VILLOCENTESI : si esegue alla 12a settimana . Consiste nel prelevare un campione di tessuto placentare. Presenta un rischio di aborto(1/100).
FUNICOLOCENTESI : viene effettuata dalla 18a settimana. Consiste nel prelievo di sangue fetale da uno dei vasi del cordone ombelicale . Presenta un rischio di aborto di 1/100.
Villocentesi
Amniocentesi
Funicolocentesi
Diagnosi prenatale Indagini invasive
rischio di aborto ~ 1%
Nei soggetti a rischio
La diagnosi della Sindrome di Down ed altre cromosomopatie : metodi non invasivi
translucenza nucale
hCG
PAPP-A
Screen test
11 – 14 settimane
hCG
α-fetoproteina
estriolo
Triplo test
16 settimane
Cellule fetali nel circolo materno
Prospettive future
Fisiologia della gravidanza
1. Il monitoraggio della gravidanza
2. Ecografia in gravidanza
3. Diagnosi prenatale
4. Monitoraggio della salute fetale
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Monitoraggio della salute fetale
• ANTEPARTUM• INTRAPARTUM
Ecografia Doppler della circolazione
feto-placentare
Monitoraggio della salute fetale
Cardiotocografia
dalla 37a settimana
I-II-III trimestre dal II trimestre
SORVEGLIANZA ANTEPARTUM
• Amnioscopia• Conteggio dei movimenti fetali• Profilo biofisico fetale• Cardiotocografia
• Ecografia• Flussimetria Doppler
La amnioscopia è un esame che viene eseguito quando la gravidanza si protrae oltre il termine
L’AMNIOSCOPIA
Tramite uno strumento metallico, inserito attraverso la vagina, viene proiettato nell'utero un fascio luminoso, per controllare la presenza e il colore del liquido amniotico
La colorazione scura o olivastra, dovuta alla presenza di meconio (sostanza di rifiuto del feto), segnala una sofferenza fetale e indica che è il caso di avviare il parto. Se il liquido è trasparente, la gravidanza è in normale evoluzione
L'amnioscopia in passato era molto usata, oggi tanti medici preferiscono il monitoraggio del feto associato all'ecografia e quindi l'esame amnioscopico (che può accelerare l'avvio del parto) è praticato solo in alcuni ospedali ed esclusivamente se la gravidanza si protrae oltre la quarantesima settimana
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RILEVAZIONE MATERNA DEI MOVIMENTI FETALI
• Basso valore predittivo positivo
• Basso valore predittivo negativo
• Difficoltà ad identificare il numero ottimale dei MAF e la durata dell’osservazione
PROFILO BIOFISICO FETALE
• Cardiotocografia• Attività motoria fetale• Movimenti respiratori• Tono muscolare• Valutazione quantitativa del liquido amniotico
CRONICO
DANNO IPOSSICO
ACUTO
• MOVIMENTI FETALI
• TONO MUSCOLARE
• VARIABILITA’ DELLA FCF
• RIDISTRIBUZIONE DI FLUSSO
• PERFUSIONE RENALE
• OLIGOAMNIOS
PBF MODIFICATO
• Cardiotocografia NST
• Valutazione ecografica del liquido amniotico (AFI)
• Predittività: per test negativo, VPN ~ 99%
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La cardiotocografia (monitoraggio o tracciato) è un metodo che tramite l'uso di ultrasuoni permette di registrare la frequenza cardiaca del bambino in utero in relazione alle contrazioni
uterine
LA CARDIOTOCOGRAFIA
E’ una tecnica di monitoraggio biofisico delle condizioni fetali
Permette di valutare lo stato di benessere o di sofferenza del prodotto del concepimento
Il segnale cardiaco viene inviato ad un altoparlante per il controllo ascoltatorio diretto e contemporaneamente viene
tradotto numericamente su un quadrante e su carta (tracciato)Sul medesimo tracciato viene registrato il segnale dell’attività
uterina ovvero delle contrazioni dell’utero
LA CARDIOTOCOGRAFIA
Cardiografia
Tocografia
M.A.F
LA CARDIOTOCOGRAFIA
Nel tracciato cardiotocografico bisogna considerare:la linea di frequenza cardiaca fetale basalel’andamento della variabilità della frequenza cardiaca fetale basale (5
b/m)la risposta della frequenza cardiaca fetale basale ai movimenti fetali
(accelerazioni)periodicità della frequenza cardiaca fetale basale in relazione alle
contrazioni uterine spontanee
Il monitoraggio dura circa 30 minuti
linea di frequenza cardiaca fetale basale
LA CARDIOTOCOGRAFIA
La frequenza cardiaca basale fetale o frequenza basale o linea di base è il valore medio della frequenza cardiaca fetale
Viene determinata su un intervallo di tempo di 5 o 10 minuti ed espressa in bpm
Linea di base FCF NORMALE 120-160 bpmBradicardia LIEVE 100-119 bpmTachicardia LIEVE 161-180 bpmBradicardia GRAVE < 100 bpm Tachicardia GRAVE < 180 bpm
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Linea di frequenza cardiaca fetale basale
LA CARDIOTOCOGRAFIA LA CARDIOTOCOGRAFIAVariabilità della linea di base
Rappresenta i cambiamenti oscillatori che avvengono nel corso di un minuto e sono che si manifestano con onde della linea basale
La frequenza normale di questa onde è di circa 3-5 cicli al minuto
Variabilità NORMALE > 5 bpm fra le contrazioniVariabilità NON RASSICURANTE >5 bpm per > 40’ ma < 90’Variabilità ANORMALE < 5 bpm per > 90’
LA CARDIOTOCOGRAFIAVariabilità della linea di base
In base all’ampiezza delle oscillazioni della variabilità possiamo avere :Tracciato silente o tipo 0: ampiezza < a 5 bpm (depressione dei centri CR)Tracciato ondulatorio stretto o tipo1: ampiezza tra 5 e 10 bpm
(depressione dei centri CR)Tracciato ondulatorio o tipo 2 : ampiezza tra 10 e 25 bpm (fisiologico)Tracciato saltatorio o tipo 3 : ampiezza > a 25 bpm (depressione dei centri
CR)
INTERPRETAZIONE DEL MONITORAGGIO ELETTRONICO FETALE
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INTERPRETAZIONE DEL MONITORAGGIO ELETTRONICO
FETALE
LA CARDIOTOCOGRAFIA
Si riferisce alle deviazioni definite accelerazioni e decelerazioni della linea basale correlate alla contrazioni
uterine
Periodicità della frequenza cardiaca fetale
LA CARDIOTOCOGRAFIAPeriodicità della frequenza cardiaca fetale
Accelerazioni: aumento della FCF >= 15 bpm della durata >= 15s
LA CARDIOTOCOGRAFIAPeriodicità della frequenza cardiaca fetale
Decelerazioni: episodi transitori di rallentamento della FCF sotto la linea di base ≥15 bpm della durata ≥15 secondi
Decelerazioni precociDecelerazioni tardive Decelerazioni variabili
Decelerazioni periodiche se in rapporto cronologico con le contrazioni uterine
Decelerazioni sporadiche se non sono in rapporto con le contrazioni uterine
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LA CARDIOTOCOGRAFIA
Decelerazioni precoci
Decelerazioni periodiche
Sono dovute a riduzione del tono simpatico da compressione della testa fetale
Decelerazioni tardive
LA CARDIOTOCOGRAFIADecelerazioni periodiche
Sono dovute a riduzione dell’apporto di O2 conseguente alla contrazione uterina che si instaura su un’ipossiemia preesistente
Decelerazioni variabili
LA CARDIOTOCOGRAFIADecelerazioni periodiche
Sono dovute ad ipossiemia da compressione del funicolo
INTERPRETAZIONE DEL MONITORAGGIO ELETTRONICO FETALE
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INTERPRETAZIONE DEL MONITORAGGIO ELETTRONICO FETALE
INTERPRETAZIONE DEL MONITORAGGIO ELETTRONICO FETALE
ma sempre inferiore ai 10 minuti (se >10 min è bradicardia)
INTERPRETAZIONE DEL MONITORAGGIO ELETTRONICO FETALE
CARDIOTOCOGRAFIA
• ANTEPARTUM
• ADMISSION TEST
• IN TRAVAGLIO DI PARTO
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CARDIOTOCOGRAFIAANTEPARTUM
• GRAVIDANZA FISIOLOGICAEsecuzione settimanale
• GRAVIDANZA A RISCHIOMonitoraggio personalizzato
INDICAZIONI ALLA SORVEGLIANZA FETALE ANTEPARTUM
GRAVIDANZE A RISCHIO
Condizioni materne• Ipertensione• Diabete• Cardiopatie• Nefropatie• LES
Patologie della gravidanza• Ipertensione gestazionale• Oligoamnios• Polidramnios• IUGR• Pregressa MEF• Isoimmunizzazione• Gravidanza multipla• Gravidanza pretermessa
CARDIOTOCOGRAFIAANTEPARTUM
“ L’uso antepartum della CTG non si associa ad una significativa riduzione della mortalità e morbilità perinatale, né ad un aumento dell’incidenza di interventi sulla madre.”
Pattison N., et al. Cardiotocography for antepartum fetal assessment (Cochrane review). In: The Cochrane Library, Issue 4, 2004 – 4 RCT 1588 pz
• il tracciato d’ingresso non è predittivo della compromissione fetale durante il travaglio
• non ci sono evidenze attuali che sostengano l’utilitàdell’esecuzione di routine del tracciato all’ingresso in donne con gravidanze a basso rischio.
ADMISSION TEST
ANelle grav. a basso rischio, in considerazione delle attuali evidenze, non si ritiene di utilità l’esecuzione della CTG all’ingresso.
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CTG IN TRAVAGLIO DI PARTO
GRAVIDANZE A BASSO RISCHIO
AIn donne sane con gravidanza a basso rischio per la valutazione del benessere fetale in travaglio dovrebbe essere proposta e raccomandata la rilevazione intermittente del BCF.
A
La rilevazione intermittente del BCF in travaglio attivo nella grav. basso rischio dovrebbe essere eseguita immediatamente dopo una contrazione, per 60 sec., e ogni 15 minuti nel 1° stadio ed ogni 15 minuti nel 2° stadio.
MONITORAGGIO INTERMITTENTE
MONITORAGGIO CONTINUO
AIl MONITORAGGIO CONTINUO dovrebbe essere
raccomandato in gravidanze precedentemente monitorate in modo intermittente se:
• si rileva una linea di base < 110 bpm o > 160 bpm• in presenza di qualsiasi decelerazione• in caso si sviluppino fattori di rischio intrapartum.
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