Fisioterapia - Mckenzie E Back School

Embed Size (px)

Citation preview

  • 7/29/2019 Fisioterapia - Mckenzie E Back School

    1/6

    VOL. 5 N. 3 NOVEMBRE 2001

    EVIDENZE SCIENTIFICHE IN TERAPIA MANUALE

    SCIENZA RIABILITATIVA 2001; 5,3: 6-11

    SCIENZA RIABILITATIVA 6

    LEFFICACIA NEL TEMPO DI DUE DIVERSI

    TRATTAMENTI CONSERVATIVI PER

    LOMBALGIA: IL METODO MCKENZIE E LABACK SCHOOL. STUDIO RETROSPETTIVO

    CON FOLLOW-UP A 3-7 ANNI

    CARLA VANTI*, ELENA COSTA**, SILVANO FERRARI***,PAOLO PILLASTRINIw, CRISTINA CULIERSIww

    ABSTRACTLo studio retrospettivo mira a comparare

    lefficacia, nel tempo, di due diverse modalitterapeutiche, una individuale (metodo McKen-

    zie) ed una di gruppo (Back School) in pazien-ti con dolore lombare subacuto e cronico.

    Lo studio ha incluso 85 pazienti (23 uo-mini e 62 donne), con et media di 50,8 anni.

    I pazienti sono stati sottoposti a 10 sedutedi trattamento McKenzie o di Back School,sulla base della scelta fatta al momento dellavisita iniziale dal medico specialista.

    Il trattamento si svolto negli anni chevanno dal 1993 al 1997; nellanno 2000 so-no stati raccolti i dati del follow-up median-te intervista telefonica ai pazienti, effettuatada un osservatore indipendente.

    Sono state valutate le seguenti variabili:presenza di sintomi al momento dellintervi-sta; numero di recidive; tempo intercorsotra la conclusione del trattamento e la pri-ma ricaduta; sede della ricomparsa del do-lore; movimenti e posizioni che aggravano oriducono il dolore, strategie adottate per af-

    frontare la ricomparsa del dolore; prosecu-zione degli esercizi di autotrattamento.

    I risultati hanno dimostrato che il meto-do di trattamento McKenzie stato pi effi-cace per tre variabili su sette (numero di re-cidive, movimenti e posizioni che aggravanoo riducono il dolore, prosecuzione degliesercizi di autotrattamento). In nessuna va-riabile la Back School si dimostrata piefficace del metodo McKenzie.

    Le variabili che non hanno mostrato dif-ferenze statisticamente significative tra i duegruppi sono state: la presenza di sintomi almomento dellintervista; il tempo intercorsotra la conclusione del trattamento e la pri-ma ricaduta; la sede di ricomparsa del do-lore e le strategie adottate per affrontare laricomparsa del dolore.

    ABSTRACTThis study, a retrospective trial, aims at

    comparing the long-term efficacy of twodifferent therapeutic methods, an indivi-dual (McKenzie method) and a group one(Back School) on patients with sub-acuteand chronic lumbar pain.

    The trial included 85 patients, 23 malesand 62 females with an average age of50.8 years.

    The patients underwent 10 sessions ofMcKenzie or Back School treatment accor-ding to the choice made by the specialist atthe first visit.

    Treatment was carried out from 1993 to1997; in the year 2000 an independent ob-server collected follow up data from thepatients by telephone interview.

    The following variables were evalua-ted: presence of symptoms at interview,number of recurrences, time elapsedbetween treatment conclusion and first re-currence, area of pain, movements andpostures which modify the comparison ofpa in , st rat egies adop te d to cope wi thpain, the continuation of sel f-t reatmenttraining.

    The results demonstrated that theMcKenzie treatment method was better forthree on seven variables (number of rela-pses movements and postures which wor-sen or reduce pain, the continuation ofself-treatment training); no variable gavebetter results for the Back School over theMcKenzie method.

    The variables which didnt demonstratesignificant differences between the twogroups were: the symptoms at interviewmoment; time elapsed between treatmentconclusion and first recurrence; area ofpa in reappe arance an d the st ra tegiesadopted to cope with pain.

    *Fisioterapista, liberaprofessionista.Docente nel Corso di DiplomaUniversitario-Universit degliStudi di Bologna.

    Docente S.I.R.I.-Scuola Italianadi Riabilitazione Integrata.**Fisioterapista.Diplomata nel Corsodi Diploma Universitario-Universit degli Studi di Bologna.***Fisioterapista, liberoprofessionista.Docente S.I.R.I.-Scuola Italianadi Riabilitazione Integrata.wFisioterapista Coordinatore delMontecatone RehabilitationInstitute Bologna.Docente nel Corso di DiplomaUniversitario-Universit degliStudi di Bologna.ww

    Laureata in Scienze Statistiche.Ricercatore.

  • 7/29/2019 Fisioterapia - Mckenzie E Back School

    2/6

    cronica la mancanza di relazione tra lalesione dei tessuti, i sintomi dolorosi e ladisabilit (Waddell et al. 1980; Waddel etal. 1984), per cui, molti autori hanno avan-

    zato la tesi secondo la quale fattori psico-sociali si sommano alla disfunzione orga-nica.

    Le terapie basate su un approccio fisio-terapico cognitivo-comportamentale, chemirano ad influire sulle modificazioni delcomportamento del soggetto, medianteleducazione, gli esercizi attivi mirati e pro-gressivi ed il riallenamento allo sforzo edalle attivit quotidiane, sembrano risponde-re maggiormente alle necessit di questipazienti (Alaranta et al. 1994, Bendix et al.1997, Kankaanpaa et al. 1999, Lindstromet al. 1992, Linton et al. 1989, Moore et al.

    2000, Nicholas et al. 1992, Rose et al.1997, Van Tulder et al. 2000b).Tra gli approcci che enfatizzano ledu-

    cazione del paziente e gli esercizi attivi permigliorare la qualit della vita nei pazienticon mal di schiena, il metodo McKenzie ela Back School sono tra i pi conosciuti edutilizzati dai Fisioterapisti.

    wwDIAGNOSI E TERAPIAMECCANICA, SECONDO MCKENZIE un approccio di valutazione e trattamen-

    to delle rachialgie non specifiche di naturameccanica, basato sulle osservazioni cliniche

    di Robin McKenzie (1979, 1981, 1991).Nonostante il metodo si basi su un model-lo teorico ipotetico, la ricerca scientifica con-tinua ad offrire un valido supporto a questaipotesi (Kuslich 1991, Medcalf et al. 1995,Sheperd 1990, Weber 1994), secondo la qualele rachialgie non specifiche mostrano uncomportamento meccanico che pu essere in-fluenzato da posizioni e/o movimenti dellacolonna vertebrale (Donelson et al. 1990, Do-nelson et al. 1997, Kopp et al. 1986).

    La valutazione ed il trattamento sonoguidati dalla sintomatologia del paziente; ilmetodo non mira soltanto a trattare lepiso-

    dio in corso, ma il trattamento, individualee, quindi, personalizzato, rivolto soprat-tutto alla prevenzione delle recidive. Il pa-ziente impara ad influenzare attivamente lapropria sintomatologia tramite esercizi eposizioni specifici ed avvalendosi di presidiquali, ad esempio, il rotolo lombare (Wil-liams et al. 1991). Lo scopo quello di di-mostrargli che egli stesso in grado di mo-dificare la sintomatologia e di educarlo a ri-correre agli stessi provvedimenti, sia nellavita quotidiana, sia ogni qualvolta si ripre-senti il dolore.

    Il metodo McKenzie di valutazione e

    trattamento si dimostrato efficace soprat-tutto in fase acuta e subacuta (McKenzie1972), ma anche in fase cronica (Long1995, Vanharanta et al. 1986).

    VOL. 5 N. 3 NOVEMBRE 2001

    EVIDENZE SCIENTIFICHE IN TERAPIA MANUALE

    LEFFICACIA NEL TEMPO DI DUE DIVERSI TRATTAMENTI CONSERVATIVI PER LOMBALGIA: VANTI, COSTA, FERRARI,

    IL METODO MCKENZIE E LA BACK SCHOOL. STUDIO RETROSPETTIVO CON FOLLOW-UP A 3-7 ANNI PILLASTRINI, CULIERSI

    SCIENZA RIABILITATIVA 7

    ww INTRODUZIONELa Lombalgia una malattia multifatto-

    riale che causa inabilit ed assenza dal la-voro, con un incremento nel mondo indu-

    striale che grava, in maniera significativa,sulla spesa sanitaria (Indhal 1995).Malgrado il grande numero di possibili

    condizioni patologiche, l85% delle lom-balgie classificato come Lombalgia nonspecifica (Dillingham 1995): questo mo-stra la difficolt di formulare una diagnosimirata e, di conseguenza, la difficolt ad at-tuare uno specifico trattamento.

    Anche se pare che pi dell80% degliepisodi si risolva spontaneamente entro unmese ed il 92% entro due mesi, la ricorren-za di nuovi episodi comune (Carey &Burgess 1999, Hides et al. 1996, Klener-

    man et al. 1995), ed il 5-10% delle lombal-gie diventano croniche (Berwick et al.1989), incidendo sul sistema sanitario per il75-90% dei costi totali per questa patolo-gia.

    Molti studi sono stati effettuati per inve-stigare lefficacia dei diversi approcci tera-peutici sia nelle lombalgie acute che in quel-le croniche (Bigos et al. 1994, Gerster 2000,Rosen 1994, Spitzer et al. 1987, WorkcoverCorporation 1993), ma i risultati sono soloparzialmente sovrapponibili.

    Una storia naturale favorevole dellaLombalgia rassicurante (Triano et al.

    1995), ma ci non deve esimere dal soste-nere ed incoraggiare attivamente il recuperoe dallagire per prevenire il dolore e la disa-bilit cronica. stato sottolineato comeluso di esercizi e dellapproccio attivo diarisultati migliori rispetto al non intervento(Cassisi et al. 1989, Lanes et al. 1995,Ljunggren et al. 1997, Ricke et al. 1995).La prevenzione, come parte integrantedellapproccio terapeutico, tra i provvedi-menti dimostratisi efficaci in studi scientifi-camente controllati (Hurri 1989, Kejsers etal. 1991, Lindstrom et al. 1992, KlaberMoffet et al. 1986, Wickstrom & Hyytiai-

    nem 1993).Questultima pu espletarsi in:1) istruzioni preventive individualizzate,

    inserite come parte integrante del trattamen-to del singolo paziente (Luetchford 1998,McKenzie 1981, Vanti & Aina 1993);

    2) istruzioni preventive, rivolte a queisoggetti che, avendo avuto uno o pi episo-di di lombalgia, necessitano di un ritorno allavoro controllato ma precoce (NASS1991), attraverso un riallenamento progres-sivo agli sforzi richiesti dallattivit occu-pazionale (Nachemson 1996);

    3) istruzioni preventive di gruppo, rivol-

    te alle categorie di soggetti a rischio, comu-nemente conosciute come Back School.Un altro aspetto fondamentale da consi-

    derare nel trattamento della Lombalgia

  • 7/29/2019 Fisioterapia - Mckenzie E Back School

    3/6

    VOL. 5 N. 3 NOVEMBRE 2001 SCIENZA RIABILITATIVA 8

    EVIDENZE SCIENTIFICHE IN TERAPIA MANUALE

    LEFFICACIA NEL TEMPO DI DUE DIVERSI TRATTAMENTI CONSERVATIVI PER LOMBALGIA: VANTI, COSTA, FERRARI,

    IL METODO MCKENZIE E LA BACK SCHOOL. STUDIO RETROSPETTIVO CON FOLLOW-UP A 3-7 ANNI PILLASTRINI, CULIERSI

    ww LA BACK SCHOOLLa Back School consiste in consigli er-

    gonomici, suggerimenti per la gestione deldolore e la prevenzione degli stress mecca-

    nici. Alcune Back School, sviluppatesi inItalia (EPM 1994) e nel mondo (Lonn et al.1999), hanno abbinato alla parte teorica lef-fettuazione di esercizi, integrando laspettoinformativo-educativo con quello chinesite-rapico. Laspetto terapeutico delle BackSchool italiane riguarda esercizi di rilassa-mento, di stretching di alcuni gruppi musco-lari (Ischio-crurali, Spinali, Psoas), di rinfor-zo di altri (Addominali, Glutei, ecc.) e dimobilizzazione attiva (Ferrari et al. 1998).

    Molteplici studi hanno confermato lef-ficacia delle Back School. Nentwig (1999)e Van Tulder et al. (2000a) hanno eviden-

    ziato che c da limitata a forte evidenzaper lefficacia della Back School nelle lom-balgie croniche, anche se, in accordo conprecedenti opinioni (Koes et al. 1994), han-no riscontrato un basso livello di qualitmetodologica ed una notevole disomoge-neit tra i vari lavori pubblicati.

    Van Tulder et al. (1997), Klaber Moffettet al. (1986) e Porteau-Cassard et al. (1999)hanno concluso che la Back School riescead agire anche a lungo termine; Di Fabio(1995a) e Di Fabio et al. (1995b) la riten-gono pi efficace quando viene accoppiataad un programma di riabilitazione globale.

    Alcuni studi hanno confrontato gli effettia lungo termine del metodo McKenzie e del-la Back School, in pazienti con Lombalgia.

    Vanharanta et al. (1986) hanno dimo-strato che il metodo McKenzie produce ri-sultati migliori rispetto ad altri metodi, tracui la Back School. Risultati contrastantisono stati ottenuti da Cherkin et al. (1998),anche se alcuni aspetti metodologici hannoprobabilmente ridotto le potenzialit dellaFisioterapia attiva in questo studio.

    Stankovic & Johnell (1990, 1995) hannoconfrontato lefficacia dellapproccioMcKenzie rispetto ad una Mini Back

    School in pazienti con dolore lombare acutoed hanno evidenziato risultati significativa-mente migliori rispetto a: ritorno al lavoro nelperiodo iniziale; periodo di malattia durantelepisodio iniziale; ricadute durante il primoanno; dolore e ampiezza di movimento.

    Nel successivo follow-up a 5 anni, isoggetti trattati con il metodo McKenziehanno dimostrato un numero significativa-mente minore di ricadute e meno giornatedi assenza per malattia.

    Il nostro studio retrospettivo ha compa-rato il metodo McKenzie ad un approcciodi Back School attivo, valutandone gli ef-

    fetti a lungo termine. stato utilizzato un metodo di valuta-zione a distanza tramite intervista telefoni-ca, mezzo che, secondo Cassisi (1989),

    altrettanto affidabile quanto The McGillPain Questionnaire e The Oswestry LowBack Pain Disability Questionnaire.

    wwMATERIALI E METODIIl campione iniziale consisteva in 108

    pazienti sottoposti a trattamento fisioterapi-co negli anni dal 1993 al 1997, 69 dei qualitrattati con 10 sedute di Back School (com-prendenti esercizi di gruppo ed insegna-menti ergonomici) e 39 con 10 sedute dimetodo McKenzie, tutti con diagnosi diLombalgia, effettuata da un medico specia-lista, con o senza sintomi irradiati allartoinferiore. Sono stati esclusi dallo studio isoggetti con patologia specifica infiamma-toria, infettiva, degenerativa o neoplastica, ipazienti con esiti di trauma, con patologia

    psichiatrica, con deficit cognitivi e i sog-getti di et inferiore ai 18 anni.Tutti i pazienti sono stati ricercati

    nellanno 2000 tramite telefono, per esseresottoposti ad intervista: 21 pazienti non so-no stati rintracciati; 2 pazienti si sono rifiu-tati di rispondere; 85 pazienti hanno rispo-sto al questionario telefonico.

    Il campione indagato , quindi, rappre-sentato da 85 pazienti sottoposti a tratta-mento fisioterapico negli anni dal 1993 al1997, 52 dei quali trattati con 10 sedute diBack School e 33 con 10 sedute di metodoMcKenzie.

    Il campione composto da 23 maschi e62 femmine (Tabella 1), con una maggiorrappresentazione delle femmine nel gruppotrattato con la Back School (83%) rispetto algruppo trattato col metodo McKenzie(58%). La fascia di et compresa tra 25 e79 anni, con una media di 46 anni nel grup-po trattato con la Back School e 50 anni nelgruppo trattato con il metodo McKenzie(Tabella 2).

    BIBLIOGRAFIA:

    1. Alaranta H, Rytokoski U, Rissa-nen A, Talo S, Ronnemaa T, Puukka P,Karppi SL, Videman T, Kallio V, Slatis P1994 Intensive physical and psychosocial

    training program for patients with chro-nic low back pain. A controlled clinicaltrial. Spine 19(12): 1339-49

    2. Bendix AF, Bendix T, Lund C,Kirkbak S, Ostenfield S 1997 Compari-son of three intensive programs for chro-nic low back pain patients: a prospective,randomized, observer-blinded study withone-year follow-up. Scandinavian Jour-nal of Rehabilitation Medicine 29(2): 81-9

    3. Berwick DM, Budman S, Feld-stein M 1989 No clinical effect of backschools in an HMO. A randomized pro-spective trial. Spine 14(3): 338-44

    4. Bigos S, Bower O. et al 1994Acute low back pain problems in adult.Clinical Practice Guideline N14. AHC-PR Publication N 15: Agency for Health

    Care Policy and Research, Public Healthservice, US Department of Health andHuman service, Rockville MD

    5. Carey K, Burgess JF Jr. 1999 Onmeasuring the hospital cost/quality trade-off. Health Economics 8(6):509-20.

    6. Cassisi JE, Sypert GW, SalamonA, Kapel L 1989 Independent evaluationof a multidisciplinary rehabilitation pro-gram for chronic low back pain. Neuro-surgery 25(6): 877-83

    7. Cherkin DC, Deyo RA, BattieMC, Street JH, Hunt M, Barlow W 1998A comparison of physical therapy, chiro-practic manipulation, and provision of aneducational booklet for the treatment ofpatients with low back pain. New En-gland Journal of Medicine 339: 1021-29

    8. Di Fabio RP 1995 Efficacy ofcomprehensive rehabilitation programsand back school for patients with lowback pain: a meta-analysis. Physical The-rapy 75(10):865-78.

    9. Di Fabio RP, Mackey G, HolteJB. 1995 Disability and functional statusin patients with low back pain receivingworkers' compensation: a descriptivestudy with implications for the efficacyof physical therapy. Physical Therapy75(3):180-93.

    10.Donelson R, Silva G, Murphy K1990 The centralisation phenomenon. Itsusefulness in evaluating and treating re-ferred pain. Spine 15(3):211-213

    11. Donelson R, Aprill C, MedcalfR, Grant W 1997 A prospective study ofcentralisation of lumbar referred pain.

    Spine 22(10): 1115-2712. EPM 1994 La Back School: Per

    un efficace trattamento nelle lombalgie.Milano Italy

    13. Ferrari S, Pillastrini P, Vanti C1998 Riabilitazione Integrata delle Lom-balgie. Masson, Milano

    14. Gerster JC 2000 Medical treat-ment of low back pain according to evi-dence-based medicine. Schweiz RundschMed Prax 89(15): 619-23

    15. HidesJ, Richardson C, Jull G1996 Multifidus recovery is not automa-tic following resolution of acute first epi-sode of low back pain. Spine 21(23):2763-2769

    16. Hurri H. 1989 The SwedishBack School in chronic low back pain.1st Part. Benefits. Scandinavian Journalof Rehabilitation Medicine 21(1): 33-40

    17. Indahl A, Velund L, ReikeraasO 1995 Good prognosis for low backpain when left untempered. Spine 20(4):473-477

    Tabella 1-Composizione del campione

    9 (17%)

    43 (83%)

    52 (100%)

    14 (42%)

    19 (58%)

    33 (100%)

    Maschio

    Femmina

    Totale

    McKenzie

    23 (27%)

    62 (73%)

    85 (100%)

    TotaleBack School

    Tabella 2-Distribuzione per classi di et

    0 (0%)

    3 (6%)

    7 (13%)

    2 (6%)

    2 (6%)

    2 (6%)

    25-29

    30-34

    35-39

    McKenzie

    2 (2%)

    5 (6%)

    9 (11%)

    5 (10%)

    9 (17%)

    3 (9%)

    6 (18%)

    40-44

    45-49

    8 (9%)

    15 (18%)

    11 (21%)

    3 (6%)

    6 (18%)

    4 (12%)

    50-54

    55-59

    17 (20%)

    7 (8%)

    8 (15%)

    2 (4%)

    5 (15%)

    1 (3%)

    60-64

    65-69

    13 (15%)

    3 (4%)

    2 (4%)

    2 (4%)

    1 (3%)

    1 (3%)

    70-74

    75-79

    3 (4%)

    3 (4%)

    52 (100%) 33 (100%)Totale 85 (100%)

    TotaleBack School

  • 7/29/2019 Fisioterapia - Mckenzie E Back School

    4/6

    EVIDENZE SCIENTIFICHE IN TERAPIA MANUALE

    LEFFICACIA NEL TEMPO DI DUE DIVERSI TRATTAMENTI CONSERVATIVI PER LOMBALGIA: VANTI, COSTA, FERRARI,

    IL METODO MCKENZIE E LA BACK SCHOOL. STUDIO RETROSPETTIVO CON FOLLOW-UP A 3-7 ANNI PILLASTRINI, CULIERSI

    La professione dei pazienti, al momentodel trattamento, non era significativamentedifferente tra i due gruppi. Si tratta preva-lentemente di persone occupate (59%), se-

    guite da pensionati, casalinghe e studenti(Tabella 3). La sede del dolore, registrata almomento del trattamento, presentava qual-che differenza tra i due gruppi (Tabella 4):infatti, nel gruppo trattato con il metododella Back School cera un maggior nume-ro di pazienti con dolore solo nella zonalombare (21%) rispetto al gruppo trattatocol metodo McKenzie (6%). I pazienti condolore irradiato sopra e sotto il ginocchioerano presenti in misura pressoch ugualenei due gruppi. Nel campione erano preva-lenti (58%) i pazienti con dolore irradiatofin sotto il ginocchio.

    Per la definizione della durata del dolo-re, stato utilizzato il criterio proposto dal-la Quebec Task Force on Spinal Disorders(Spitzer et al. 1987), secondo il quale la fa-se post-acuta va dai 7 giorni alle 7 settima-ne e la fase cronica oltre le 7 settimane. Ildolore che i pazienti presentavano al mo-mento del trattamento (Tabella 5) era pre-valentemente (86%) in fase cronica; nelgruppo trattato con il metodo McKenziec una maggior rappresentazione di pa-zienti in fase sub-acuta (21%) rispetto algruppo trattato con la Back School (4%).

    I due gruppi non differivano significati-

    vamente per le loro attivit quotidiane almomento dellintervista: si tratta di pazientitendenzialmente non fumatori, quasi tuttipassano alcune ore della settimana a cam-minare, ma raramente superano le 10 ore;

    alcuni dichiarano di andare in bicicletta, madifficilmente superano le 5 ore settimanali.Solo il 15% dei pazienti riscontra doloredurante lo svolgimento degli hobbies e

    qualcuno (6% nel gruppo Back School e9% nel gruppo McKenzie) ha dovuto ces-sare attivit quotidiane o sportive a causadel dolore. Oltre il 90% dei soggetti hamantenuto lattivit lavorativa precedente,senza doverla cambiare.

    Tutti i pazienti sono stati sottoposti,nellanno 2000, ad intervista telefonica daparte di un osservatore indipendente, sullabase di un questionario appositamente pre-disposto. Dopo aver ottenuto il consensoinformato, sono state indagate le seguentivariabili: presenza di sintomi al momentodellintervista; ricadute di dolore; tempo in-

    tercorso tra la conclusione del trattamento ela prima ricaduta; sede della ricomparsa deldolore; movimenti e posizioni che aggrava-no o riducono il dolore; strategie adottateper affrontare la ricomparsa del dolore; pro-secuzione degli esercizi di autotrattamento.

    Lelaborazione dei dati stata effettuatada un consulente indipendente, utilizzandoi programmi informatici Excel ed SPSS. Levariabili che presentavano distribuzioni pisignificative sono state analizzate con i teststatistici di Mann-Whitney e di Wilcoxon.Inoltre, in tutti i casi, stato utilizzato il te-st del Chi Quadrato come verifica. Nel caso

    del numero di posizioni e movimenti chemigliorano o peggiorano i sintomi, statousato il test T per campioni appaiati. Il li-vello di significativit prescelto P = 0,05.

    ww RISULTATILa presenza di sintomi al momento

    dellintervista superiore nel gruppo tratta-to con la Back School (58%) rispetto algruppo trattato con il metodo McKenzie(45%) (Tabella 6).

    Dal termine del trattamento, il dolore ricomparso in quasi tutti i pazienti, partico-larmente nel gruppo trattato con la Back

    School (92% dei soggetti contro l85% (Ta-bella 7).Il numero di ricadute varia a seconda

    del trattamento effettuato: il gruppo trattato

    VOL. 5 N. 3 NOVEMBRE 2001 SCIENZA RIABILITATIVA 9

    18. Kankaanpaa M, Taimela S, Ai-raksinen O, Hanninen O 1999 The effi-cacy of active rehabilitation in chroniclow back pain. Effect on pain intensity,self-experienced disability and lumbar fa-

    tigability. Spine 24(12); 1034-4219. Keijsers JF, Bouter LM et al1991 Validity and comparability of stu-dies on effects of back schools. Phy-siotherapy Theory and Practice 7: 177-184

    20. Klaber Moffet JA, Chase SM,Portek I, Ennis JR 1986 A controlled pro-spective study to evaluate the effective-ness of a back school in the relief of ch-ronic low back pain. Spine 11(2): 120-122

    21.Klenerman L, Slade PD, StanleyIM, Pennie B, Reilly GP, Atkinson LE,Troup JD, Rose MJ 1995

    The prediction of chronicity in pa-tients with an acute attack of low backpain in a general practice setting. Spine15; 20(4): 478-84

    22. Koes BW, Van Tulder MW,Van der Windt AWM, Bouter LM 1994The efficacy of back school: a review ofrandomized clinical trial. Journal of clini-cal Epidemiology 47(8): 851-62

    23. Kopp JR, Alexander AH, Tu-rocy RH, Levrini MG, Lichtman DM1986 The use of lumbar extension in theevaluation and treatment of patients withacute herniated nucleus pulposus. A pre-liminary report. Clinics Orthopaedic andRelated Research 202:211-218

    24.Kuslich S 1991 The tissue originof low back pain and sciatica. Orthopae-dic Clinics of North America 22(2):181-187

    25. Lanes TC, Gauron EF, SprattKF, Wernimont TJ, Found EM, Wein-stein JN. 1995 Long-term follow-up ofpatients with chronic back pain treated ina multidisciplinary rehabilitation pro-gram.

    Spine 20(7):801-6.26. Lindstrom I, Ohlund C, Eek C,

    Wallin L, Peterson LE, Nachemson A1992 Mobility, strength and fitness aftergraded activity program for patients withsubacute low back pain. Spine 17(6):641-49

    27.Linton SJ, Bradley LA, Jensen I,Spangfort E, Sundell L 1989 The secon-dary prevention of low back pain: a con-trolled study with follow-up. Pain 36(2)197-207

    28. Ljunggren AE, Weber H, Kog-stad O,, Thom E, Kirkesola G 1997 Ef-fect of exercise on sick leave due to low

    back pain. A randomized, comparative,long-term study. Spine 22(14): 1610-17

    29. Long AL 1995 The centralisa-tion phenomenon. Its usefulness as pre-dictor of outcome in conservative treat-ment of chronic low back pain (a pilotstudy). Spine 20(23): 2513-2521

    30. Lonn JH, Glomsrod B, SoukupMG,Bo K, Larsen S 1999 Active BackSchool: Prophylactic management forlow back pain. A randomized, controlled,1-Year follow-up study. Spine 24(9):865-71

    31. Luetchford S 1998 Il metodoMcKenzie. In: Riabilitazione Integratadelle Lombalgie. Ferrari S, Pillastrini P,Vanti C. Eds. Masson, Milano

    32.McKenzie RA 1979 Prophylaxisin recurrent low back pain. New ZealandMedical Journal 89:22-23

    33. McKenzie RA 1972 Manualcorrection of sciatic scoliosis. New Zea-land Medical Journal 76:194-199

    34.McKenzie RA 1981 The lumbar

    Tabella 3-Professione dei pazienti

    2 (4%)

    7 (13%)

    11 (21%)

    2 (6%)

    4 (12%)

    7 (21%)

    Studente

    Casalinga

    Pensionato

    McKenzie

    4 (5%)

    11 (13%)

    18 (21%)

    30 (58%)

    2 (4%)

    20 (61%)

    0 (0%)

    Occupato

    N.d.

    50 (59%)

    2 (2%)

    52 (100%) 33 (100%)Totale 85 (100%)

    TotaleBack School

    Tabella 4-Sede del dolore

    11 (21%)

    13 (25%)

    52 (100%)

    2 (6%)

    10 (30%)

    33 (100%)

    Lombare

    Irradiato soprail ginocchio

    Totale

    McKenzie

    13 (15%)

    23 (27%)

    28 (54%) 21 (64%)Irradiatofino sottoil ginocchio

    49 (58%)

    85 (100%)

    TotaleBack School

    Tabella 5-Fase del dolore

    4 (8%)

    47 (90%)

    1 (2%)

    7 (21%)

    26 (79%)

    0 (0%)

    Fase sub-acuta

    Fase cronica

    N.d.

    McKenzie

    11 (13%)

    73 (86%)

    1 (1%)

    52 (100%) 33 (100%)Totale 85 (100%)

    TotaleBack School Tabella 7-Ricomparsa dol. dopo conclus. trattamento

    48 (92%)

    4 (8%)

    52 (100%)

    28 (85%)

    5 (15%)

    33 (100%)

    Si

    No

    Totale

    McKenzie

    76 (89%)

    9 (11%)

    85 (100%)

    TotaleBack School

    Tabella 6-Pres. di sintomi al momento dell'intervista

    30 (58%)

    21 (40%)

    1 (2%)

    15 (45%)

    18 (55%)

    0 (0%)

    Si

    No

    N.d.

    McKenzie

    45 (53%)

    39 (46%)

    1 (1%)

    52 (100%) 33 (100%)Totale 85 (100%)

    TotaleBack School

  • 7/29/2019 Fisioterapia - Mckenzie E Back School

    5/6

    EVIDENZE SCIENTIFICHE IN TERAPIA MANUALE

    LEFFICACIA NEL TEMPO DI DUE DIVERSI TRATTAMENTI CONSERVATIVI PER LOMBALGIA: VANTI, COSTA, FERRARI,

    IL METODO MCKENZIE E LA BACK SCHOOL. STUDIO RETROSPETTIVO CON FOLLOW-UP A 3-7 ANNI PILLASTRINI, CULIERSI

    con la Back School presenta, in media, unmaggior numero di ricadute (il valore me-diano si posiziona nella fascia Pi di 12volte, che anche il valore cui si associa

    la maggior numerosit), mentre i pazientitrattati con il metodo McKenzie accusanoun minor numero di ricadute (qui il valoremediano si colloca nella fascia Da 7 a 12volte, e la classe con maggior numerosit la Da 2 a 4 volte) (Tabella 8).

    Il tempo intercorso tra la conclusione deltrattamento e la comparsa della prima recidi-va pare influenzato dal tipo di trattamento.Infatti, il gruppo trattato col metodo McKen-zie accusa la comparsa della prima recidivain media dopo oltre 6 mesi dalla conclusionedel trattamento; gli altri pazienti, invece, do-po il primo mese dalla fine del trattamento

    (Tabella 9). La sede della ricomparsa del do-lore simile a quella evidenziata al momen-to del trattamento: infatti, soprattutto lom-bare nel gruppo trattato con la Back School(69%), mentre si distribuisce maggiormentetra la zona lombare (30%) e sotto il ginoc-chio (36%) nel gruppo trattato con il metodoMcKenzie (Tabella 10).

    Per quanto riguarda i movimenti e leposizioni che aggravano o riducono il dolo-re, va segnalato che alcuni pazienti hannorisposto citando pi di una attivit (Tabelle11 e 12). Per non perdere queste ulterioriinformazioni, si scelto di trattare il dato

    come risposta multipla, creando 2 nuovevariabili: n di attivit che peggiorano e ndi attivit che migliorano (Tabelle 13 e 14).Una variazione percentuale di segno nega-

    tivo corrisponde ad una diminuzione del fe-nomeno: questo risultato particolarmentesignificativo nel gruppo trattato col metodoMcKenzie (Tabella 15).

    Per quanto riguarda le strategie adottatedai soggetti indagati per affrontare la ri-

    VOL. 5 N. 3 NOVEMBRE 2001 SCIENZA RIABILITATIVA 10

    spine. Mechanical Diagnosis and The-rapy. Spinal Publications, Waikanae,New Zealand

    35. McKenzie RA 1991 The cervi-cal and thoracic spine. Mechanical Dia-

    gnosis and Therapy. Spinal Publications,Waikanae, New Zealand36. Medcalf R et al 1995 Disco-

    graphic outcomes predicted by pain cen-tralisation directional preference: a pro-spective blinded study. Presented at theNorth American Spine Society, Washing-ton DC, Oct.

    37. Moore JE, Von Korff M,Cherkin D, Saunders K, Lorig K 2000 Arandomized trial of a cognitive-behaviou-ral program for enhancing back pain selfcare in a primary care setting. Pain 88(2):145-53

    38.Nachemson AL 1996 Work rela-ted low back pain treatment outcomes:the experience in Gothenburg, Sweden.Bull Hosp Jt Dis. 55(4):203.

    39. NASS North American Spine

    Society and Hoc Committee on Diagno-stic and Therapeutic Procedures. 1991Common diagnostic and therapeutic pro-cedures of the lumbosacral spine. Spine16(10):1161-1167

    40.Nentwig CG 1999 Effectivenessof the back school. A review of the re-sults of evidence-evaluation. Orthopaed.28(11): 958-65

    41. Nicholas MK, Wilson PH,Goyen J 1992 Comparison of cognitive-behavioural group treatment and an alter-native non psychological treatment forchronic low back pain. Pain 48(3):339-47

    42. Porteau-Cassard L, ZabranieckiL, Dromer C, Fournie B. 1999 A backschool program at the Toulouse-Purpanteaching hospital. Evaluation of 144 pa-tients.

    Rev Rhum Engl Ed. 66(10):477-83.43. Ricke SA, Chara PJ Jr, Johnson

    MM. 1995 Work hardening: evidence forsuccess of a program.

    Psychol Rep. 77(3 Pt 2):1077-8.44. Rose MJ, Reilly JP, Pennie B,

    Bowen-Jones K, Stanley IM, Slade PD1997 Chronic low back pain rehabilita-tion programs. A study of the optimumduration of treatment and comparison ofgroup and individual therapy. Spine22(19); 2246-53

    45. Rosen M 1994 ManagementGuidelines for back pain. In: Back Pain.Report of a CSAG Committee on backpain. HMSO, London; pp49-68

    46.Sheperd J 1990 Patterns of inter-nal disc dynamics, cadaver motion stu-

    dies. ISSLS, June 13-17, Boston47. Spitzer WO, Leblanc FE et al.

    1987 Scientific approach to the asses-sment and management of activity-rela-ted spinal disorders. A monograph forclinicians. Report of the Quebec TaskForce on Spinal Disorders. Spine 12(7S): S1- S59

    48. Stankovic R, Johnell O 1990Conservative treatment of acute Low-Back Pain. A prospective RandomizedTrial: McKenzie method of Treatmentversus Patient education in Mini Backschool. Spine 15(2): 120-123

    49. Stankovic R, Johnell O 1995Conservative treatment of acute Low-Back Pain: a 5-years follow-up study oftwo methods of treatment. Spine 20(4):469-472

    50.TrianoJJ, McGregor M, HondrasMA, Brennan PC 1995 Manipulative the-rapy versus education program in chroniclow back pain. Spine 20(8): 948-55

    51. Vanharanta H et al. 1986

    Tabella 10-Sede di ricomparsa del dolore

    36 (69%)

    6 (12%)

    5 (10%)

    10 (30%)

    5 (15%)

    12 (36%)

    Lombare

    Da 1 a 3 mesi

    Da 3 a 6 mesi

    McKenzie

    46 (54%)

    11 (13%)

    17 (20%)

    1 (2%)

    48 (92%)

    1 (3%)

    28 (85%)

    Pi di 6 mesi

    Totale

    2 (2%)

    76 (89%)

    TotaleBack School

    Tabella 11-Attivit che aggravano il dolore

    7 (13%)

    12 (23%)

    15 (29%)

    6 (18%)

    13 (39%)

    8 (24%)

    Si aggrava seduti

    Risposte multiple

    Si aggrava flettendosi

    Si aggrava in piedi

    McKenzie

    13 (15%)

    25 (29%)

    23 (27%)

    7 (13%)

    4 (8%)

    3 (9%)

    2 (6%)

    Si aggrava camminando

    Si aggrava sdraiati

    10 (12%)

    6 (7%)

    14 (27%) 8 (24%)Si aggrava in altre posiz. 22 (26%)

    2 (4%) 0 (0%)Non si aggr. in ness. posiz. 2 (2%)

    TotaleBack School

    Tabella 12-Attivit che riducono il dolore

    2 (4%)

    1 (2%)

    3 (6%)

    2 (6%)

    1 (3%)

    3 (9%)

    Si riduce seduti

    Risposte multiple

    Si riduce flettendosi

    Si riduce in piedi

    McKenzie

    4 (5%)

    2 (2%)

    6 (7%)

    13 (25%)

    11 (21%)

    11 (33%)

    8 (24%)

    Si riduce camminando

    Si riduce sdraiati

    24 (28%)

    19 (22%)

    21 (40%) 9 (27%)Si riduce in altre posiz. 30 (35%)

    TotaleBack School

    Tabella 13-Num di attivit che aggravano il dolore

    32

    93

    19

    91

    1

    23

    McKenzie

    51

    184

    8

    52

    4

    33

    N.d.

    Totale

    12

    85

    TotaleBack School

    Tabella 14-N di attivit che riducono il dolore

    41

    5

    19

    6

    1

    1

    2

    3

    McKenzie

    60

    11

    1

    6

    52

    7

    33

    N.d.

    Totale

    13

    85

    TotaleBack School

    Tabella 15-Percentuale di miglioramento

    61

    59

    -3%

    91

    40

    -56%

    Prima

    Tot. posiz. che peggiorano

    Dopo

    Variazione %

    McKenzie

    152

    99

    -35%

    TotaleBack School

    49

    51

    4%

    70

    34

    -51%

    Prima

    Tot. posiz. che migliorano

    Dopo

    Variazione %

    McKenzie

    119

    85

    -29%

    TotaleBack School

    Tabella 16-Come stata affrontata la ricomparsa del dolore

    13 (25%)

    21 (40%)

    6 (12%)

    2 (6%)

    17 (52%)

    7 (21%)

    Non ha fatto nulla

    Risposte multiple

    Autotrattamento

    Ricorso a trattamento

    McKenzie

    15 (18%)

    38 (45%)

    13 (15%)

    16 (31%) 11 (33%)Farmaci 27 (32%)

    TotaleBack School

    Tabella 8-Num. di recidive dopo conclus trattamento

    1 (2%)

    6 (12%)

    14 (27%)

    2 (6%)

    10 (30%)

    7 (21%)

    Una volta

    Da 2 a 6 volte

    Da 7 a 12 volte

    McKenzie

    3 (4%)

    16 (19%)

    21 (25%)

    25 (48%)

    2 (4%)

    6 (18%)

    3 (9%)

    Pi di 12 volte

    N.d.

    31 (36%)

    5 (6%)

    48 (92%) 28 (85%)Totale 76 (89%)

    TotaleBack School

    Tabella 9-Tempo intercorso tra fine tratt. e 1 ricadutaA

    8 (15%)

    16 (31%)

    10 (19%)

    3 (9%)

    8 (24%)

    5 (15%)

    1 mese o meno

    Da 1 a 3 mesi

    Da 3 a 6 mesi

    McKenzie

    11 (13%)

    24 (28%)

    15 (18%)

    10 (19%)

    4 (8%)

    10 (30%)

    2 (6%)

    Pi di 6 mesi

    N.d.

    20 (24%)

    6 (7%)

    48 (92%) 28 (85%)Totale 76 (89%)

    TotaleBack School

  • 7/29/2019 Fisioterapia - Mckenzie E Back School

    6/6

    EVIDENZE SCIENTIFICHE IN TERAPIA MANUALE

    LEFFICACIA NEL TEMPO DI DUE DIVERSI TRATTAMENTI CONSERVATIVI PER LOMBALGIA: VANTI, COSTA, FERRARI,

    IL METODO MCKENZIE E LA BACK SCHOOL. STUDIO RETROSPETTIVO CON FOLLOW-UP A 3-7 ANNI PILLASTRINI, CULIERSI

    comparsa del dolore, sono state indicate pimodalit di trattamenti, per cui si resa in-dispensabile la trasformazione della varia-bile in una a risposta multipla (Tabella 16).

    La maggior parte dei pazienti ha preferitoricorrere allautotrattamento per affrontarela ricomparsa del dolore, soprattutto nelgruppo trattato col metodo McKenzie(52%). Molti, nel gruppo della BackSchool, non hanno fatto nulla (25%); il ri-corso ai farmaci una soluzione sostanzial-mente adottata in egual misura tra i duegruppi.

    VOL. 5 N. 3 NOVEMBRE 2001 SCIENZA RIABILITATIVA 11

    McKenzie exercises, back track & backschool in Lumbar Syndrome. Orthopae-dic Transactions 10:533

    52. Vanti C, Aina A 1993 Origina-lit dellapproccio McKenzie nella valu-

    tazione e nel trattamento del dolore lom-bare. Atti delle Giornate di studio in Pa-tologia e Chirurgia Ortopedica, Bologna

    53. Van Tulder MW, Koes BW,Boutler LM 1997 Conservative treatmentof acute and chronic non-specific lowback pain: a systematic review of rando-mized controlled trials of the most com-mon interventions. Spine 22(18): 2128-56

    54. Van Tulder MW, Esmail R,Bombardier C, Koes BW 2000 Backschool for non-specific low back pain.Cochrane Database Syst Rev, HD (2):CD000261

    55.Van Tulder MW, Koes BW, As-sendelft WJ, Bouter LM, Maljers LD2000b Chronic low back pain: exercisetherapy, multidisciplinary programs,

    NSAIDS, back schools and behaviouraltherapy effective; traction not effective;result of systematic reviews Ned TijdschrGeneeskd, 144 (31): 1489-94

    56. Waddell G, Mc Culloch JA,Kummel E, Venner RM 1980 Non-orga-nic physical signs in low back pain. Spi-ne 5: 117-25

    57. Waddell G, Main CJ, MorrisEW, Di Paola MP, Gray ICM 1984 Ch-ronic low back pain, psychological di-stress, and illness behaviour. Spine 9:209-13

    58. Weber H 1994 Spine update.The natural history of disc herniation &the influence of intervention. Spine 19(19):2234-2238

    59. Wickstrom G, Hyytiainen K1993 A five Years intervention study tothe reduce low back disorders in the me-tal industries. International Journal of In-dustrial Ergonomics 12: 25-33

    60. Williams MM, Hawley JA,McKenzie RA, Van Wijmen PM 1991 Acomparison of the effects of two sittingpostures on back and referred pain. Spine16(10): 1185-1191

    61. Workcover Corporation 1993Guidelines for the management of backinjured employees. Workcover Corpora-tion, Adelaide

    Tabella 17-Prosecuzione degli esercizi di autotrattamento

    19 (37%)

    31 (60%)

    2 (4%)

    21 (64%)

    11 (33%)

    1 (3%)

    Si

    No

    N.d.

    McKenzie

    40 (47%)

    42 (49%)

    3 (4%)

    52 (100%) 33 (100%)Totale 85 (100%)

    TotaleBack School

    La prosecuzione degli esercizi di auto-trattamento decisamente superiore nelgruppo trattato col metodo McKenzie(64%) rispetto al gruppo trattato con laBack School (37%) (Tabella 17).

    Per approfondire ulteriormente i risulta-ti, sono stati valutati statisticamente i dati,suddividendo i pazienti: per anno di tratta-mento (1993-1995/1996-1997); per et (pa-zienti fino a 55 anni/pazienti oltre i 55 an-ni); per fase del dolore al momento del trat-tamento (subacuta/cronica); per sede deldolore al momento del trattamento (lomba-re e irradiato fino al ginocchio/irradiato ol-tre il ginocchio) e per la presenza o menodi interventi chirurgici pregressi.

    Lanalisi statistica dei dati non ha mo-strato differenze significative rispetto aquanto emerso per lintero gruppo.

    ww DISCUSSIONEI due gruppi intervistati si presentano

    sufficientemente omogenei per consentireun confronto a distanza di tempo dal tratta-mento.

    In seguito allanalisi statistica dei dati, levariabili osservate non hanno dimostratodifferenze significative tra i due gruppi perquanto riguarda: la presenza di sintomi almomento dellintervista; il tempo intercorsotra la conclusione del trattamento e la primarecidiva; la sede di ricomparsa del dolore ele strategie adottate per affrontare la ricom-parsa del dolore stesso.

    Si sono, invece, evidenziate differenze sta-tisticamente significative nel gruppo trattatocol metodo McKenzie rispetto al gruppo trat-tato con la Back School per quanto concerneil numero delle recidive (significativit =0,005), la prosecuzione degli esercizi di auto-trattamento (significativit = 0,031) ed il nu-mero di posizioni che aggravano o riducono ildolore.

    Per quanto riguarda questa variabile, stata calcolata una percentuale di migliora-mento del trattamento: lipotesi che lin-dicazione di un numero minore di posizioni

    che provocano (o anche che riducono) il do-lore sintomo di un miglioramento, inquanto aumentata la possibilit, da partedei pazienti, di effettuare, senza problemi, levarie attivit della vita quotidiana e di nondover ricorrere a particolari strategie per al-leviare il dolore. Una variazione percentualedi segno negativo corrisponde ad una dimi-nuzione del fenomeno: in questo senso sipu anche parlare di percentuale di miglio-ramento. Tale percentuale risultata partico-larmente significativa nel gruppo trattato colmetodo McKenzie (significativit = 0,00 perle posizioni che peggiorano e 0,01 per le po-

    sizioni che migliorano) rispetto al gruppotrattato con la Back School (significativit =0,720 per le posizioni che peggiorano e1,000 per le posizioni che migliorano).

    Per le tre variabili citate, il metodoMcKenzie si rivelato superiore alla BackSchool. In nessuna variabile la Back School si dimostrata superiore al metodo McKenzie.

    Anche suddividendo i pazienti per annodi trattamento, per et, per fase del dolore almomento del trattamento, per sede del dolo-re al momento del trattamento e per la pre-senza o meno di interventi chirurgici pre-gressi, lanalisi statistica dei dati non ha mo-

    strato differenze significative rispetto aquanto emerso per lintero gruppo.

    Anche se la differenza tra i due gruppiintervistati non si dimostrata significativaper tutti i parametri esaminati, i risultati del-lo studio confermano parzialmente quantogi evidenziato nei lavori di Vanharanta etal. (1986) e di Stankovic & Johnell (1990,1995), e cio, che il metodo McKenzie haprodotto risultati migliori rispetto alla BackSchool.