45
FOCUS Servizi agli anziani Edizione 2009 A cura di: Giovanni Azzone, Politecnico di Milano Tommaso Palermo, Politecnico di Milano

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FOCUSServizi agli anziani

Edizione 2009

A cura di:Giovanni Azzone, Politecnico di MilanoTommaso Palermo, Politecnico di Milano

Civicum: l’Italia che abbiamo in mente

Civicum vuole promuovere in ogni Comune italiano l’avvio dell’operazione trasparenza chiedendo alle Amministrazioni di impegnarsi e ai cittadini ed associazioni di richiedere e sostenere tale progetto. Abbiamo presentato a gennaio il rapporto sui bilanci dei Comuni, in febbraio l’analisi dei bilanci e della qualità ed efficienza delle controllate comunali, in aprile la classifica della trasparenza dei bilanci comunali. Ora pubblichiamo il Focus sui servizi agli anziani. Altri Focus seguiranno.

Questo Rapporto sui Servizi agli Anziani dei maggiori Comuni italiani nasce dalla convinzione che sia necessario promuovere una maggiore collaborazione – starei per dire: una maggiore simpatia, una maggiore fiducia - tra cittadini ed istituzioni. Senza un grande recupero di efficienza ed efficacia dell’ azione pubblica l’Italia è destinata ad un lento declino. Purtroppo, come sappiamo, la nostra Pubblica Amministrazione viene percepita – spesso non a torto - come inadeguata, farraginosa e sprecona. Dobbiamo allora domandarci, qual é il motivo di questa situazione? Però è anche necessario domandarsi: siamo certi che la percezione negativa rispecchi la realtà?

I

Civicum: l’Italia che abbiamo in mente

La radice della separazione, della sfiducia e del sospetto crescente –una sorta di sorda inimicizia- tra cittadini ed istituzioni risiede in una concezione vecchia e perversa. Concezione secondo cui il cittadino è confinato ad un ruolo di utente dei servizi pubblici e di ignorante (nel senso di non conoscenza della materia) al quale si chiede solo di presentarsi a votare diligentemente ad ogni tornata elettorale. Una sorta di cagnolino ubbidiente al quale non sono dovute spiegazioni.

A questa concezione, rivelatasi fallimentare, Civicum ne contrappone un'altra che presuppone una Amministrazione che si apre e si fa conoscere e giudicare sulla base di fatti e non di ideologie. A questa apertura è indispensabile però che corrisponda un rinnovato interesse della società civile e della sue associazioni per la gestione della res pubblica. Tale interesse non potrà mancare quando l’Amministrazione Pubblica accetta, come in questo caso, di rendere conoscibile la propria azione, anche quando dovesse temere un giudizio negativo sul suo operato. Da dove cominciare allora l’operazione trasparenza? Dal livello Comunale, la parte di Stato più vicina ai cittadini: è la scelta più logica.

II

Civicum: l’Italia che abbiamo in mente

Alla seconda domanda dobbiamo rispondere che nelle amministrazioni pubbliche sono presenti risorse eccezionali per professionalità e dedizione. Se è vero che vi sono dei fannulloni è altrettanto vero che ci sono punte di eccellenza. Questo vale per gli individui ma anche per interi settori della PA. Il confronto mostra chi fa meglio e chi fa peggio. Mostra le differenze nelle scelte di allocazione delle risorse e nei risultati ottenuti. Può stimolare chi è rimasto indietro ma anche rendere il cittadino orgoglioso del proprio Comune.

Un ringraziamento è dovuto a tutti i Comuni che partecipando alla ricerca hanno permesso di avviare un confronto a livello nazionale su cui ogni città che lo desidera può valutare i propri risultati.

Fondazione Civicum

Il presidente

Federico Sassoli de Bianchi

III

5

Introduzione pag. 6

Gli indicatori pag. 16

Policy pag. 19

Costi unitari pag. 23

Efficacia pag. 27

Estensione

Differenziazione

Equità pag. 39

Fonti pag. 44

Indice

6

Introduzione

Gli indicatori

Policy

Costi unitari

Efficacia

Estensione

Differenziazione

Equità

Fonti

Indice

I comuni

7

CAGLIARI

BRESCIA

BOLZANO

BOLOGNA

ANCONA

PALERMO

NOVARA

NAPOLI

MILANO

SASSARI

ROMA

TRIESTE

VENEZIA

TRENTO

TORINO

CAMPOBASSO

POTENZA

19 comuni

9,2 milioni di cittadini (di

cui: circa 2 milioni oltre i

65 anni)

15% popolazione

residente in Italia

GENOVA

PESCARA

8

Cluster

Nord Centro Sud e Isole

Meno di150.000

Tra 150.000 e 600.000

Più di 600.000

BolzanoNovaraTrento

BolognaBresciaTriesteVenezia

GenovaMilanoTorino

Ancona

Roma

CampobassoPescaraPotenzaSassari

Cagliari

NapoliPalermo

Area geografica

Abitanti

Nord Centro, Sud e Isole

Domanda potenziale

9

La situazione al 2007

Il grafico fornisce per ciascun comune la componente anziana della popolazione, distinguendo due fasce di età:- Residenti oltre i 65 anni- Residenti oltre gli 85 anni

I comuni sono ordinati in ordine decrescente considerando la prima fascia di età (istogramma grigio): da Trieste, comune con la percentuale di anziani più elevata (28%), a Palermo, comune con la percentuale di anziani meno elevata (17%).

Domanda potenziale

10

Trend demografico

Il grafico fornisce per ciascun comune il trend demografico di due fasce di popolazione residente:- Residenti oltre i 65 anni- Residenti oltre gli 85 anni

I comuni sono ordinati in ordine decrescente considerando la prima fascia di età (istogramma grigio): da Sassari (comune che “ sta invecchiando” di più) a Bologna (comune che “sta invecchiando” di meno). E’ interessante notare però come le due fasce di età non seguano andamenti omogenei. Considerando la popolazione residente oltre gli 85 anni, il comune con una crescita maggiore della popolazione residente anziana risulta Pescara seguito da Napoli (indicatore: cerchio rosso).

L’offerta di servizi per anziani è estremamente varia a seconda del Comune

considerato

Tre macro-classi di servizi possono essere prese in considerazione Servizi che vengono prestati presso il domicilio dell’anziano (“domiciliarità”) Servizi che prevedono lo spostamento dell’assistito presso una struttura di cura o riposo

(“residenzialità”) Servizi che offrono momenti ricreativi organizzati (“svago e divertimento”)

Nelle pagine seguenti (pag. 10 e 11), si offre una visione di insieme della varietà di

servizi che vengono offerti dai Comuni, considerando le informazioni reperibili tramite

fonti pubbliche (ad esempio, i siti web comunali)

In seguito (pag. 12 e 13) si descrivono in modo più dettagliato sette servizi sui quali si

focalizzano le successive analisi. La principale fonte informativa sulle caratteristiche di

questi sette servizi è rappresentata da specifiche schede di rilevazione dati compilate

direttamente dai Comuni.

11

Offerta di servizi

Offerta di servizi

12

Dai siti internet comunali (1)

13

Dai siti internet comunali (2)

Offerta di servizi

Servizi analizzati

14

Servizio Descrizione

Assistenza domiciliare

Servizio erogato direttamente a casa dell'utente; comprende a seconda dei casi prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative e socio-assistenziali

Teleassistenza Servizio che permette di attivare un programma di intervento per necessità urgente presso il domicilio della persona richiedente per mezzo di un apparecchio telefonico collegato ad una centrale operativa

Affidamento familiare

Servizio svolto da famiglie volontarie che accolgono una persona anziana. Il servizio sociale concorda con loro un progetto di intervento personalizzato

Servizi analizzati

15

Servizio Descrizione

Assegni di cura Contributo economico che i Comuni erogano alle famiglie che si impegnano ad assistere a casa anziani non autosufficienti

Pasti a domicilio Servizio che prevede la consegna a domicilio di uno o più pasti giornalieri (caldi o precotti)

Svago e tempo libero

Soggiorni organizzati: offerta di soggiorni in località marine, montane e termali in gruppi organizzati dal comune o da una società esterna convenzionata con il comune, accompagnati da idoneo personale

Residenzialità La residenzialità implica un insieme di azioni atte a supportare il percorso di vita dell’ospite di una struttura assistita. Tra le funzioni svolte: accoglienza e cura, occupazione diurna, costruzione e mantenimento di reti di relazioni

16

Introduzione

Gli indicatori

Policy

Costi unitari

Efficacia

Estensione

Differenziazione

Equità

Fonti

Indice

Focalizzandosi su tre macro aree di servizi (domiciliarità, residenzialità e

svago, le quali a loro volta comprendono i servizi descritti a pagina 11 e 12),

lo schema presentato a pagina 15 costituisce la base per il confronto fra le

diverse realtà comunali.

Tale confronto cerca di fornire un quadro completo delle modalità di

erogazione dei servizi, considerando quattro dimensioni: La rilevanza dei servizi agli anziani nelle priorità politiche dei Comuni (Policy) Il costo di erogazione dei servizi (Costi) La varietà e la disponibilità dei servizi erogati (Efficacia) La possibilità di un sostegno economico (Equità)

17

Lo schema di analisi

Lo schema di analisi

18

Quanto viene speso?

Quanto costano i servizi offerti?

Quanto è estesa l’offerta di servizi?

Quanto è differenziata l’offerta di servizi?

Servizi agli anziani

Chi paga per i servizi resi?

CostiCosti

EfficaciaEfficacia

EquitàEquità

PolicyPolicy

Domiciliarità Residenzialità Svago

19

Introduzione

Gli indicatori

Policy

Costi unitari

Efficacia

Estensione

Differenziazione

Equità

Fonti

Indice

Policy

Quanto viene speso in “prevenzione e riabilitazione” e in “strutture residenziali

e ricoveri per anziani”? Nota: si considerano le due principali voci di spesa dei bilanci comunali che riguardano i

servizi agli anziani. Ulteriori spese possono essere ricomprese sotto altre voci di bilancio (per

esempio “assistenza, beneficenza, servizi alla persona”)

20

Indicatore Misura

Spesa per

residente

(Totale spesa corrente in prevenzione e riabilitazione + strutture residenziali e

ricoveri per anziani) / (Totale residenti al 1-1-2008)

(Totale spesa conto capitale in prevenzione e riabilitazione + strutture

residenziali e ricoveri per anziani) / (Totale residenti al 1-1-2008)

Spesa per

residente

(≥ 65, 75,

85 anni)

(Totale spesa corrente in prevenzione e riabilitazione + strutture residenziali e

ricoveri per anziani) / (Totale residenti al 1-1-2008; ≥ 65, 75, 85 anni)

(Totale spesa conto capitale in prevenzione e riabilitazione + strutture

residenziali e ricoveri per anziani) / (Totale residenti al 1-1-2008; ≥ 65, 75, 85

anni)

Spese correnti

21

Spese correnti su residenti ≥ 85 anni (cerchi rossi)

Spese correnti su residenti ≥ 65 anni (istogramma grigio)

22

Spese correnti (conto capitale)

Spesa per residente

Spesa per residente ≥ 65

anni

Spesa per residente ≥ 75

anni

Spesa per residente ≥ 85

anniMedia 32 (5) 136 (21) 279 (43) 1.059 (171)

Minimo 2 (0) 8 (0) 18 (0) 75 (0)

Massimo 122 (37) 433 (155) 851 (315) 2.778 (1.187)

Cluster per localizzazione

Nord 44 (6) 180 (24) 361 (49) 1.318 (189)

Centro, Sud e Isole

18 (4) 87 (21) 187 (45) 771 (190)

Cluster per dimensione

“Grandi” 24 (2) 107 (10) 224 (21) 910 (86)

“Medi” 65 (8) 255 (33) 512 (68) 1.833 (254)

“Piccoli” 17 (4) 84 (21) 174 (44) 687 (182)

I cluster

23

Introduzione

Gli indicatori

Policy

Costi unitari

Efficacia

Estensione

Differenziazione

Equità

Fonti

Indice

Costi unitari

Quanto costano i servizi offerti?

24

Indicatore Misura

Costo unitario

assistenza domiciliare

(Spesa complessiva annua per il servizio di

assistenza domiciliare)/(Totale assistiti in assistenza

domiciliare)

Costo unitario

teleassistenza

(Spesa complessiva annua per il servizio di

teleassistenza )/ (Totale assistiti in teleassistenza)

Nota. Il costo unitario dipende sia dall’efficienza nella gestione dei servizi, sia dalle caratteristiche qualitative dei servizi stessi che possono variare da comune a comune. Per esempio, l’assistenza domiciliare può comprendere esclusivamente servizi socio-assistenziali oppure può includere anche prestazioni mediche (che inevitabilmente portano ad un aumento dei costi unitari). Pertanto i dati seguenti devono essere considerati con attenzione alla luce della tipologia di servizio offerto.

25

Note: dato di Palermo al 2006; dati di Bologna non confrontabili; dati di Roma non definitivi; la media complessiva non ne tiene conto dei dati di Torino e Milano in cui il costo complessivo considera anche altri servizi (es. buoni sociali, buoni servizio).

Assistenza domiciliare e teleassistenza

Teleassistenza (cerchi rossi)

Ass. domiciliare (istogramma grigio)

26

Costi unitari Assistenza domiciliare Teleassistenza

Media 3.706 374

Minimo 456 99

Massimo 7.772 799

Cluster per localizzazione

Nord 3.706 270

Centro, Sud e Isole

3.939 531

Cluster per dimensione

“Grandi” 4.305 356

“Medi” 3.469 339

“Piccoli” 3.525 411

I cluster

27

Introduzione

Gli indicatori

Policy

Costi unitari

Efficacia

Estensione

Differenziazione

Equità

Fonti

Indice

Efficacia

Estensione dell’offerta Quanto è estesa l’offerta di servizi?

28

Indicatore Misura

Estensione dei

servizi offerti: Assistenza

domiciliare

Teleassistenza

Assegni di cura

Affidamenti famigliari Pasti a domicilio

Soggiorni organizzati

Residenzialità

N. totale di assistiti/beneficiari dei servizi (n. totale di assegni per

assegni erogati ) nel corso del 2007

[N. totale di assistiti/beneficiari dei servizi (n. totale di assegni

erogati) nel corso del 2007]/

(Totale residenti ≥ 65 anni al 1-1-2008)

* 10.000

[N. totale di assistiti/beneficiari dei servizi (n. totale di assegni

erogati per assegni di cura) nel corso del 2007]/

(Totale residenti ≥ 85 anni al 1-1-2008)

(%)

Assistenza a “domicilio”

29

Assistenza a “domicilio”

Assistenza domiciliare

Teleassistenza

Assegni di cura

Affidamenti famigliari

Pasti a domicilio

100%: 19 comuni su 19

68%: 13 comuni su 19

74%: 14 comuni su 19

37%: 7 comuni su 19

42%: 8 comuni su 19

Assistenza a “domicilio”

30

Comune Assistenza domiciliare

Teleassistenza Assegni di cura (n. assegni erogati)

Affidamenti famigliari

Pasti a domicilio

Ancona 122 6 16 2 ndBologna 212 18 221 nd ndBolzano 282 462 nd nd 228Brescia 204 138 90 9 108Cagliari 64 nd 83 nd ndCampobasso 92 nd 1 1 ndGenova 94 nd 62 13 ndMilano 173 163 466 1 71Napoli 77 45 nd nd ndNovara 147 21 5 nd 70Palermo 45 nd nd nd ndPescara 186 nd 11 nd ndPotenza 65 14 nd 1 ndRoma 61 130 nd nd ndSassari 157 nd 8 nd 15Torino 174 68 83 55 36Trento 412 163 360 nd 151Trieste 160 52 55 nd 32Venezia 350 338 170 nd nd

Nella seguente tabella viene riportata una misura dell’estensione dei cinque servizi ricompresi sotto l’area “domiciliarità” . Il dato riportato fa riferimento al n. di assistiti ogni 10.000 residenti oltre i 65 anni per ciascun servizio. Per quanto riguarda gli assegni di cura, viene riportato il dato sul numero di assegni erogati dal comune che può non coincidere con il numero di assistiti.

31

Assistenza domiciliare

N. di assistiti sul totale dei residenti ≥ 85 anni (cerchi rossi)

N. di assistiti ogni 10.000 residenti ≥ 65 anni (istogramma grigio)

Teleassistenza

32

N. di assistiti sul totale dei residenti ≥ 85 anni (cerchi rossi)

N. di assistiti ogni 10.000 residenti ≥ 65 anni (istogramma grigio)

33

Estensione del servizio (n. assistiti ogni 10.000 residenti ≥ 65 anni)

Assistenza domiciliare Teleassistenza

Media 162 124

Minimo 45 6

Massimo 412 462

Cluster per localizzazione

Nord 221 158

Centro, Sud e Isole 97 48

Cluster per dimensione

“Grandi” 104 101

“Medi” 198 137

“Piccoli” 183 133

I cluster

Soggiorni organizzati

34

N. di beneficiari sul totale dei residenti ≥ 85 anni (cerchi rossi)

N. di beneficiari ogni 10.000 residenti ≥ 65 anni(istogramma grigio)

Residenzialità

35

N. di assistiti sul totale dei residenti ≥ 85 anni (cerchi rossi)

N. di assistiti ogni 10.000 residenti ≥ 65 anni (istogramma grigio)

36

Estensione del servizio (N. assistiti/beneficiari ogni 10.000 residenti ≥ 65 anni)

Residenzialità Soggiorni organizzati

Media 91 165

Minimo 21 20

Massimo 396 520

Cluster per localizzazione Nord 126 151

Centro, Sud e Isole

40 189

Cluster per dimensione “Grandi” 80 106

“Medi” 83 147

“Piccoli” 101 207

I cluster

Efficacia

Differenziazione dell’offerta Quanto è differenziata l’offerta di servizi?

37

Indicatore/aspetti presi in

considerazione

Misura/descrizione

Differenziazione dei servizi

offerti

(N. di tipologie di servizi offerti dal comune)/

[N. totale di servizi analizzati (vedi slide: 11-12)]

Presenza di servizi specifici nei

mesi estivi

Iniziative specifiche per anziani previste per i mesi

di luglio ed agosto (ad esempio iniziative di

socializzazione, interventi contro l’emergenza caldo

etc.).

Presenza di servizi specifici per

alcune categorie di malati

Presenza di una serie di azioni diversificate tese a

creare una rete di servizi rivolti ai malati di alcune

specifiche patologie (ad esempio Alzheimer,

Parkinson).

Differenziazione

38

Esempi di servizi specifici per i mesi estivi:• Bolzano: iniziativa “estate anziani”; iniziativa “un’estate da brivido”;• Milano: piano anticaldo estate amica attivato nei mesi da giugno ad agosto con pasti caldi a domicilio, interventi in emergenza e attività ludico-ricreative

Esempi di servizi specifici per alcune categorie di malati:• Bolzano: nucleo alzheimer presso casa di riposo• Trieste: reparto di degenza in struttura comunale per malati di alzheimer

Nota. L’indicatore sul numero di servizi offerti, fornisce un’idea della varietà di servizi offerti dal comune. E’ bene precisare che viene calcolato su un insieme ristretto di servizi (vedi introduzione).

39

Introduzione

Gli indicatori

Policy

Costi unitari

Efficacia

Estensione

Differenziazione

Equità

Fonti

Indice

Equità

Chi paga per i servizi resi?

40

Indicatore Misura

N. assistiti

economicamente

N. di anziani che hanno beneficiato di un contributo

economico da parte del comune nel corso dell’anno

(N. di anziani che hanno beneficiato di un contributo

economico da parte del comune nel corso dell’anno)/

(Totale residenti ≥ 65 anni al 1-1-2008)

* 10.000

Percentuale utenti

soggiorni organizzati

sovvenzionati

(N. di anziani che beneficiano del servizio soggiorni

organizzati)/(N. di anziani che beneficiano del servizio

soggiorni organizzati che usufruiscono di un contributo

totale o parziale a carico dell’amministrazione)

Retta mensile servizio

teleassistenza

Tariffa massima mensile per usufruire del servizio di

teleassistenza

Equità

41

Equità

42

Equità Soggiorni: percentuale di utenti sovvenzionati dal

comune

Tariffa massima servizio teleassistenza (€/mese)

Comune 2006 2007 2006 2007

Ancona 13% 12% 18,0 18,0

Bologna nd nd 41,3 41,3

Bolzano 87% 78% 27,0 27,0

Brescia 100% 100% 15,5 16,0

Campobasso 81% 84% n.d. n.d.

Genova 40% 32% n.d. n.d.

Milano 44% 70% 13,6 13,6

Potenza 2% 2% 20,0 20,0

Roma 84% 69% 0,00 0,00

Sassari 94% 92% n.d. n.d.

Torino nd nd 25,0 25,5

Trento 100% 100% 15,8 16,1

Trieste 100% 100% 0,0 0,0

Venezia nd nd 0,0 0,0

Note:

Dati non disponibili: Cagliari,

Napoli, Novara, Palermo,

Pescara,

Trieste e Venezia:

teleassistenza gratuito

Roma: servizio gratuito nei

municipi in cui è attivato

Bolzano 25 € di costo di

attivazione per i non soci Croce

Bianca;Trento: costo al giorno

(0,51€) moltiplicato per 31

Torino costo servizio

teleassistenza fino al 1 giugno

2007: 25 €

43

Assistenza economica da parte del comune

Totale beneficiari Totale beneficiari ogni 10.000 residenti ≥ 65 anni

Media 1.359 125

Minimo 8 8

Massimo 5.132 426

Cluster per localizzazione

Nord 1.583 164

Centro, Sud e Isole

797 28

Cluster per dimensione

“Grandi” 3.109 111

“Medi” 1.155 188

“Piccoli” 162 74

I cluster

44

Introduzione

Gli indicatori

Policy

Costi unitari

Efficacia

Estensione

Differenziazione

Equità

Fonti

Indice

Fonti

La principale fonte informativa è costituita da schede di rilevazione

dati compilate dai comuni oggetto dell’indagine tra ottobre e dicembre

2008. Si ringraziano i comuni interessati per la cortese

collaborazione.

Altre fonti informative: Siti internet comunali Statistiche demografiche ISTAT, http://demo.istat.it/ Ministero dell’Interno, Dati certificato conto del bilancio dei comuni

italiani, anno 2006

45