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I marchi aziendali presenti su questo giornale sono di ditte che hanno devoluto una erogazione liberale all’Associazione di Volontariato “Fratelli della Stazione - onlus” per le sue attività associative Distribuzione gratuita a cura di poveri e senza dimora - tiratura 5.300 copie Anno IX n. 26 - maggio 2013 Fondazione Banca del Monte “Siniscalco-Ceci” fogliodivia.blogspot.com PAG 5 In Puglia la Consulta per i migranti A Lecce Navaratnam Sugitharan rappresenta i migranti in Consiglio Comunale. Quando a Foggia? UN CONSIGLIERE PER I MIGRANTI PAG 7 Poveri? A Manfredonia ci pensa il Comune

Foglio di Via - Numero 26

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Il numero 26 di Foglio Di Via - Speciale Giornata Interetnica 2013

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Distribuzione gratuita a cura di poveri e senza dimora - tiratura 5.300 copie Anno IX n. 26 - maggio 2013

FondazioneBanca del Monte“Siniscalco-Ceci”

fogliodivia.blogspot.com

PAG 5

In Puglia la Consulta

per i migranti

A Lecce Navaratnam Sugitharan rappresenta i migranti in Consiglio Comunale.Quando a Foggia?

UN CONSIGLIERE PER I MIGRANTI

PAG 7

Poveri? A Manfredonia ci

pensa il Comune

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Il servizio in stazione dei ‘Fratelli della Stazione’ inizia la sera alleore 20.00, presso la mensa Caritas dell’Immacolata, dove ciincontriamo per preparare il latte caldo e per la preghiera, e poiprosegue in Piazza Vittorio Veneto dove abbiamo l’opportunità di

incontrare i nostri amici bisognosi, senzafissadimora, che vivono neipressi della ferroviaria, nei vagoni abbandonati, sulle panchine, nella

sala d’aspetto.Alle 21.00 prendiamo posizione sulle panchine di fronte la stazione. La piazza si

riempie in poco tempo, se già non lo è, dei nostri fratelli che, dopo un Padre Nostroinsieme, abbiamo l’onore di servire. Distribuiamo loro, col sorriso sulle labbra, ecercando di ricordare il nome di ognuno, per dare soggettività a persone spessoconsiderate come numeri o inesistenti, il latte caldo e dei biscotti.

Di qui, il più delle volte comincia il dialogo, la conoscenza con i poveri che sonoprevalentemente stranieri, ma non mancano anche alcuni clochard italiani.

Svolgiamo il servizio dal martedì al venerdì, mentre il martedì e il giovedì incontriamodue ragazzi disabili che ci riempiono della loro gioia, malgrado i problemi fisici.

Il lunedì, alle 20.30, ci incontriamo per un momento di formazione nella Cappellinadella Stazione sul binario uno.

info: www.fratellidellastazione.com; e-mail: [email protected]: 340.3101148

è un giornale di strada, l’unico della Capitanata, il mensile dallaparte dei poveri, dei senzatetto, degli esclusi della città di Foggia.

“FogliodiVia” è un’occasione di reddito per il diffusore che,attraverso la distribuzione per le vie cittadine, riesce a svolgere

una vera e propria attività lavorativa. Solo il lavoro, infatti, può restituire a chi vive incondizioni di totale indigenza e di abbandono, un minimo reddito, ma soprattutto ladignità della persona umana, la dignità dei figli di Dio.

Lo sportello di ‘Avvocato di strada’ si propone di fornire assistenzalegale gratuita ai senzafissadimora e agli immigrati che non possonousufruire del beneficio del gratuito patrocinio a spese dello Stato, a causadella mancanza del requisito della residenza anagrafica.

L’assistenza legale gratuita viene prestata, altresì, per tutti quei casi incui non si verifica un contenzioso giudiziario, come ad esempio inflizioni dimulte, riscossioni di eredità, indennità, pensioni di invalidità.

Lo sportello - situato presso l’Help Center, in stazione, davanti alparcheggio custodito - è aperto il lunedì dalle 19.30 alle 20.30, (in altrigiorni, previo appuntamento) ed è curato dall’avvocato Massimiliano LuigiArena, in collaborazione con altri legali che mettono il loro tempo e le loroconoscenze al servizio dei più poveri tra i poveri.

Per informazioni:www.studiolegalearena.it;www.avvocatodistrada.itavvocato@[email protected]

FogliodiViaanno IX, n° 26, maggio 2013editore: associazione di volonta-riato Fratelli della Stazione onluscamminano con noi: gianni de mar-tino, antonio defeudis, claudio de marti-no, leonardo r icciuto, lorenzomeccariello, raffaella terlizzi, lisa cava-liere, federica imbriano, giulia iuso, giu-sy giliberti, alessandra iuso, laura longo,loredana imbriano, massimiliano arena,nino santoro, donatella lo muzio, padrearcangelo maira, andrea la porta, valeriapacilli, giulio calò, alessia scopece, ga-etana rubano, renato cavallo, sonia ber-gamaschi, giuseppe cannone, salvatoregiannini, fernanda bergamaschi, soniadelli carri, alessia scopece, giuseppe dipumpo, mario recchia, alessia tripodi, so-nia ficelo, michela de martino, carlo in-serra, roberto d’amato, francescolorusso, laura moresi, maria teresa pe-done, maurizio d’amato, miriam d’ama-to, valentina d’elia, roberto carnevale,antonio de vito, corinna casparrini, al-berto scarano, gaetano gravina, ripaltastanco, giuseppe gagliardi, francescoricci, tonino pepe, antonio napodano, ro-berto d’amato, zena aquilino.direttore responsabile:emiliano mocciagrafica: gianniautorizzazione del tribunale difoggia n. 6/P/06 registro perio-dici cron. n. 413redazione: via Bainsizza 12, mapotete contattarci anche al 348-6615163 oppure al 340-3101148;e-mail:redazione:[email protected];associazione:[email protected];sito: www.fratellidellastazione.comstampato presso grafiche grillichiuso in redazione il:17 maggio 2013

paginadue chisiamo

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"FOGGIA, HAI BISOGNO DEL CONSIGLIERECOMUNALE AGGIUNTO PER GLI STRANIERI"Parola di Navaratnam Sugitharan, rappresentante dei migranti di Lecce

paginatre giornatainteretnica

«Conosco bene la realtà diFoggia e, considerato che civivono tanti immigrati,sarebbe importante se lafigura del consiglierecomunale aggiunto per glistranieri venisse istituitaanche nella vostra città.Perché il consigliere è unasorta di portavoce che operainsieme alle istituzionifacendo da ponte tral’Amministrazione comunalee le comunità migranti delterritorio, soprattutto pergarantire la risoluzione deiproblemi, dei disagi». Paroladi Navaratnam Sugitharan,nato nel 1975 a Tellippalai,nello Srilanka, e che loscorso mese di gennaio èstato eletto consiglierecomunale aggiunto inrappresentanza dei cittadiniextracomunitari di Lecce.Una carica che gli vale lapossibilità di occupare unoscranno di Palazzo Carafa inqualità di 33° membrodell’assise comunale, doveda 10 anni esiste questapreziosa figura politica chefavorisce l’interazione dellacittà con la comunità deimigranti. Un sogno, unabbaglio, un miraggio per ilterritorio di Foggia dovel’istituzione delrappresentante comunaledei migranti riposa in pacenel programma elettoraledell’attuale sindaco, GianniMongelli, e negli acrobatici

annunci verbali di qualcheassessore comunale che inpresenza dei migranti chiuse

gli incontri con la solitapromessa.Primi in ItaliaA Lecce, invece, il sogno èdiventato realtà. Già da unlustro. Anzi. Spetta proprioal capoluogo salentino ilprimato tra i Comuni in Italiache hanno istituito questafigura. Un’iniziativa dipartecipazione edemocrazia seguita a ruota

da altre città come Firenze,Vicenza, Empoli. Del resto,non sono pochi i disagi chevivono i cittadini costretti ad

emigrare dai loro Paesi per imotivi più diversi. E così, ilconsigliere comunaleaggiunto per gli stranieri puòsvolgere un ruolo dimediazione concreta,conoscendo in maniera piùapprofondita e diretta iproblemi su cui dover porredei rimedi. Come quello«della patente. Moltiimmigrati – spiega

Navaratnam Sugitharan ha sbaragliato la concorrenza di altri sei candidati alla carica di consigliere comunale aggiunto inrappresentanza dei cittadini extracomunitari: Halima Hamilou, l’unica donna candidata, il marocchino Brahim Radi, duesenegalesi Sitapha Diarra e Malick Sy Abdoulaye, un indiano Kumar Sanjeev Kulhari e l’altro cingalese Thomas Arivalagan.Oltre quattromila i migranti aventi diritto di voto, anche se alle urne, lo scoros mese di dicembre, si sono presentati moltomeno, solo il 27%.

LA SCHEDALA SCHEDALA SCHEDALA SCHEDALA SCHEDA I Magnifici setteI Magnifici setteI Magnifici setteI Magnifici setteI Magnifici sette

Navaratnam Sugitharan – puravendo preso la licenza diguida nel loro Paese, qui inItalia non riescono aconseguirla perché la linguaè più difficile e perché laburocrazia non facilita laconversione. Ed allora, sonocostretti ad iscriversi allescuole guida spendendotanti soldi che potrebberoservire per altre cose».Come l’affitto di alloggi ol’accesso abitativo, «magaridi case popolari i cui bandidovrebbero essere apertidalle AmministrazioniComunali anche ai cittadinimigranti». Per non palare dellavoro: «E’ vero che non èfacile trovare un’occupazionein Italia – evidenziaSugitharan – ma almeno iComuni potrebberoprevedere uno Sportello dovei migranti, anche aiutati nellalingua, possono essereorientati ed accompagnatinel prendere le licenze daambulanti, in modo daessere in regola e garantireil versamento dei contributi».Ma qui a Foggia,scommettiamo 50abbonamenti gratuiti diFogliodiVia, questa buonaprassi di partecipazioneresterà un sogno, unabbaglio, un miraggio.emiliano moccia

In foto Navaratnam Sugi-tharan.

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paginaquattro giornatainteretnica

CAPITANATA DAL VOLTO MULTIETNICOSERVE IL CONSIGLIERE DEI MIGRANTI?

Quasi 12mila gli stranieri residenti. Anche la Provincia può istituire il rappresentante

E a Ravenna i migranti affiancano i vigili urbani per lavori di mediazione

Tenerle o abolirle. Questo èil dilemma. Fatto sta che leAmministrazioni Provincialicostano un sacco di soli. Edallora, se proprio devonoessere un peso per le giàgrame tasche deicontribuenti, tanto vale cheservano anche a qualcosa.Scuole, strade… uhm… eperché no: integrazione deimigranti. Come?Estendendo la figura delconsigliere aggiunto deicittadini migranti allaProvincia. Insomma,istituendo il consigliereprovinciale da far sedere fragli scranni di PalazzoDogana. Le AmministrazioniProvinciali di Pisa e Teramohanno già collaudato questaesperienza. E in unaprovincia come quella diFoggia dove, secondo ilRapporto Caritas/Migrates2012 sono presenti 11.225stranieri residenti, i lconsigliere provincialeincarnerebbe un ruolo dirappresentanza, dimediazione e di contattomolto importante con lenumerose comunitàimmigrate presenti inCapitanata. Perché fra

lavoratori, imprenditori,mediatori, professori,studenti e tante altre

categorie, i migranti sonodistribuiti in quasi tutti i centridel foggiano. Anche in quellipiù piccoli. Ritagliandosi unruolo determinate nei

contesti familiari attraverso illavoro di cura e di assistenzadi anziani soli o di persone

non autosufficienti. E nonvanno dimenticati itantissimi - troppi a causadella xenofoba e razzistalegge sull’immigrazione

Affiancare la polizia munici-pale di Ravenna per svolge-re attività di mediazioneinterculturale con le diversecomunità etniche presentisul territorio. E’ questa lasfida che si svilupperà per lestrade di Ravenna grazie alfinanziamento di 63mila eurostanziato dalla RegioneEmilia Romagna nell’ambito

Il progetto finanziato dalla Regione Emilia Romagna

Bossi-Fini – immigratiirregolari, invisibili. Migrantiche ogni estate si riversanonelle nostre campagne perlavorare nei campicontribuendo allo sviluppo ealla ricchezza della nostraeconomia. In modoparticolare, nel settoredell’agroalimentare. Edallora, vanno riprese eriproposte le parole diMohamed Bouchakour,presidente dell’associazionemarocchini Alittihad, che daanni chiede alle nostreistituzioni locali unaattenzione di riguarda versola figura del consigliereaggiunto per gli stranieri.Perché oltre a «favorirel’inserimento dei migranti»nei vari contesti socio-economici, per Bouchakoursarebbe anche «un modoper risolvere più facilmentegli eventuali disagi e peravanzare proposte diintegrazione».Tenerle o abolirle. Forse conla figura del consigliereaggiunto per gli stranieri,anche le Province potrebberoapparire Enti utili.

di una serie di progetti per lasicurezza urbana e la lottaall’infiltrazione mafiosa. ARavenna, quindi, i cittadinimigranti saranno fra i prota-gonisti del progetto‘Affiancamento di collabora-tori stranieri agli operatori dipolizia municipale’. Innovati-vo nel nostro Paese, il pro-getto intende avviare un per-

corso sperimentale per l’in-serimento di stranieri nelcorpo di Polizia municipalecon compiti di affiancamentoagli operatori e di mediazio-ne con le comunità etnichedi riferimento. Un modo, dun-que, “per essere a fiancodelle città, del sistemaeducativo, delle forme orga-nizzate della comunità per

favorire la sicurezza nelle no-stre città, migliorare l’effi-cienza della Polizia munici-pale, prevenire e contrasta-re i fenomeni, sempre piùpresenti, di espansione del-le mafie nel nostro territorio”ha detto la vicepresidente eassessore alle politiche perla sicurezza Simonetta Sa-liera.

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paginacinque giornatainteretnica

LA PUGLIA SI ‘REGALA’ LA CONSULTA PERL’INTEGRAZIONE DEI MIGRANTI

FogliodiVia sposa larichiesta della Confraternitadi Sant'Eligio di intitolare ilnuovo dormitorio chesorgerà nell'ex carcere diSant'Eligio a don AntonioSilvestri. Rappresenterebbeil naturale riconoscimentoall'impegno di un prete che,nel corso della sua vita, si èspeso per aiutare i piùbisognosi (tanto che è statoavviato anche il processo dic a n o n i z z a z i o n e )dedicandosi, senzacontributi e confidando nellaProvvidenza, allarealizzazione della struttura.

LA CAMPAGNALA CAMPAGNALA CAMPAGNALA CAMPAGNALA CAMPAGNA

La loro esperienza dimigranti al servizio deglialtri cittadini stranieri.Specialmente di chi èarrivato da poco in Italia,di chi vive in condizione difragilità sociale, di chi fafatica a trovare casa,lavoro, ad accedere aiservizi sanitari. Parlanoquasi tutte le lingue delmondo. Arrivano daAlbania, Marocco,Afghanistan, Iran,Somalia, Senegal, Costad’Avorio, Polonia. Sono i18 rappresentati migrantiche vivono in Puglia e chesono stati nominati nellaConsulta Regionale perl’integrazione degliimmigrati, l’organismo cheha il compito di formulareproposte, esprimerepareri, dare suggerimentisulle tematichemigratorie. I loro nomisono stati propostiall’Ufficio Immigrazioned e l l ’ a s s e s s o r a t oregionale alle PoliticheGiovanili direttamente

dalle oltre cinquantaassociazioni che sioccupano di migrazioneiscritte nel Registroregionale. Erappresentano i migranti ditutte le comunità, delle seiprovince pugliesi.

La consulta La Consulta,prevista dall’articolo 7 dellaLegge regionale “Normeper l’accoglienza, laconvivenza civile el’integrazione degliimmigrati in Puglia”, è statadesignata sulla base dellapopolazione migranteresidente: per la provinciadi Foggia, ad esempio,sono previsti 4rappresentanti; 6 per Bari;2 per Taranto; 3 per Lecce;2 per Barletta-Andria-Trani; 1 per Brindisi. E neigiorni scorsi, si è svolto aBari il primo incontro dellaConsulta della quale fannoparte, fra gli altri, ancherappresentanti dellecamere di commercio,dell’ufficio scolastico

regionale, delleorganizzazioni sindacali,del terzo settore,del l ’amminis t raz ionepenitenziaria, del centroper la giustizia minorile,delle università pubblichepugliesi.

Le proposte «I problemisono tanti e complessi,per questo la Consultapuò diventare un ottimostrumento dipartecipazione e dicondivisione per provarea risolvere i disagi deicittadini stranieri. Perchésolo un migrante puòconoscere bene le realiesigenze di un altromigrante» spiegaCoulybaly Lassina, dellaCosta d’Avorio, da piùvent’anni a Foggia, cheha partecipato al primoincontro inrappresentanza delterritorio dauno. «Uno deiprimi passi da fare perfavorire una pienaintegrazione – prosegue

Ana Shahini (Albania); Samira Chahabane (Marocco);Jankhoba Ba (Senegal); Coulybaly Lassina (Costa d’Avorio);Sylwia Iwan (Polonia) - supplente; Aneliya Genova -Pirgozlieva (Bulgaria) – supplente. Sono i nomi dei migrantiche rappresenteranno la provincia di Foggia nella ConsultaRegionale per l’integrazione degli immigrati, l’organismocomposto da 18 rappresentanti stranieri di tutto il territoriopugliese con il compito di formulare proposte, esprimerepareri, dare suggerimenti sulle tematiche migratorie. Oltreai cittadini migranti che risiedono in Capitanata, inrappresentanza del Forum regionale del Terzo Settore dellaConsulta fanno parte anche: Antonio Russo delle ACLI eDomenico la Marca (supplente) del Centro InterculturaleBaobab - Sotto la Stessa ombra; per l’Università degli Studidi Foggia, Franca Pinto Minerva e Isabella Loiodice(supplente).

Coulybaly – è di renderel’immigrato autonomo,indipendente. Per questo,alla fase di orientamentova affiancatal’apprendimento dellalingua italiana e lanecessità di inserire lapersona in percorsi diformazione lavorativa».Consigli, pareri eproposte, dunque,finalizzate a migliorare illivello di integrazione degliimmigrati e la qualità dellaloro vita. Un ulteriori passoavanti nel modello diintegrazione avviato inPuglia. Speriamo che duri,che serva, che funzioni.Speriamo che dia rispostevere ed immediate.Speriamo che il Comunedi Foggia si distragga unattimo e prenda spuntoanche da questa iniziativaper farla propria, per daremaggiore dignità e sensodi partecipazione aimigranti nella vita dellacomunità.

I 4 “foggiani” al servizio dei migranti

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paginasei giornatainteretnica

PER DORMIRE AL SICURO “HO COSTRUITO LA MIA CASA”Il progetto favorisce l’accesso abitativo dei migranti con permesso di soggiorno

Un novembre così piovosonon si ricordava da un belpo’. Ma se la cittadinanzafoggiana non ha un buonrapporto con le costantiprecipitazioni, ancor menogradite sono ai ragazzi a delcosiddetto Ghetto diRignano, ossia migranti chenon avendo un tetto e un lettodove dormire, siarrangiano a vivere inbaracche talmentedegradate che, standoalle loro parole in «Africanon ne esistono così».Con l’inverno in arrivo siripropone il consuetoproblema delpernottamento per chi nonha la fortuna di possedereuna vera casa e, inassenza di soluzioni daparte di amministrazionicomunali o provinciali,tocca ai consueti enti,associazioni, cooperativee ai consueti cittadiniimpegnati nel sociale,provare ad aiutare qualcuno.Quest’anno una novità è ilprogetto “Ho costruito la miacasa” promosso dalConsorzio Aranea attraversoi Fondi per l’Integrazione deicittadini di Paesi Terzi esostenuto dalla Prefettura diFoggia, la quale auspicafortemente lo sgombero siadel ghetto di Rignano siadell’ex pista di BorgoMezzanone. Proprio inquesti due località è previstauna delle fasi del progetto,ossia l’attivazione di sportellimobili con cui alcunimediatori interculturali

stanno favorendo l’accessodi cittadini stranieri a servizidi orientamento, sostegno eassistenza nella ricercadell’alloggio e nellosvolgimento delle praticheamministrative. “Ho costruitola mia casa”, che prevedeanche la presenza di quattrosportelli informativi di

intermediazione immobiliarepresso Foggia (Baobab eAcli), San Severo (ArtVillage) e Cerignola (l’ex-opera), è rivolto a migranticon regolare permesso disoggiorno, preferibilmentecon contratto di lavoro, inquanto, allo scadere deiquattro mesi di alloggiofinanziati dal progetto, lacontinuazione dipende dallaloro autonomia economica.Si tratta, in sostanza, di unaspinta all’ integrazione,anche per i proprietarifoggiani non semprepropensi ad affittare case acittadini stranieri. I postidisponibili per il progetto

sono 40, divisi tra Foggia,Cerignola, Manfredonia el’Art Village di San Severo,non pochi dunque ma che,purtroppo non risolveranno ilproblema invernale di cuiparlavamo all’inizio, ancheperché la maggior parte deiragazzi alloggiati a Rignanoe a Borgo Mezzanone il

permesso di soggiorno nonlo possiedono. Se ilconsorzio Aranea ha datouna possibile risposta, altrene attendiamo, inguaribilisognatori, da Comune,istituzioni, prefettura,propensi si a sgomberare ighetti, ma non a trovaresoluzioni alternative. Un altroprogetto potrebbe partiregrazie alla cooperativasociale ‘La Senegalese’ cheintende dar vita a “Ghettoout”, con l’intenzione dicreare attività e far uscire iragazzi dalle baracche peressere loro stessi acostruirsi le proprie case,cercare di arredarle eprepararle, con l’aiuto dellacittadinanza.andrea la porta

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paginasette giornatainteretnica

POVERI E SENZA DIMORA? DON’T WORRY, CI PENSA IL COMUNEA Manfredonia organizza la raccolta alimentare e l'emergenza freddo

La raccolta alimentare per lemense dei poveri e il Pianodi Emergenza freddo peraiutare i senzafissadimoradella città. Due interventi dilungimiranza sociale chepartano dal Comune diManfredonia, forse ispiratodall’aria di mare e dai ventiche accarezzano questafetta di costa pugliese.Assessore Cascavilla, ilComune di Manfredonia sicontraddistingue per avermesso in campo una seriedi interventi destinati aipoveri e ai senzadimora.Fra questi, la raccoltaalimentare. Come è nataquesta iniziativa e quantoè importante che partad i r e t t a m e n t ed a l l ’ I s t i t u z i o n ecomunale?La raccolta alimentare ènata spontaneamente con ilcontributo delleassociazioni. Abbiamo unaserie di protocolli che stiamoelaborando e firmando, cherientrano in quell’idea diwelfare comunitario che cista molto a cuore. Abbiamoun protocollo sulla “Povertà

e la vulnerabilità” che hariunito 7-8 associazioni cheoperano insieme, checollaborano. La raccoltaalimentare rientra nelle azionipossibili. E questo grazie

alle associazioni chepartecipano, che lavoranoper raggiungere questirisultati. Tutto il materialeraccolto quel giorno vieneportato nella sededell’assessorato, c’è moltoeffervescenza. E’ un giornodi festa a cui, oltre a me,partecipano assistentisociali, operatori dei uffici deiservizi sociali.

E’ anche un risparmio perle casse del Comune?Assolutamente sì, perchénoi come Comune allepersone indigenti dovremmodare un contributo

economico che moltospesso, purtroppo, prendealtre vie. Di conseguenza,tutto il materiale raccoltoquel giorno, in media circa22 quintali di generialimentari fra scatolami,tonno, olio, pasta, viene poiinviato alle mense per ipoveri. Ma non solo. Perchésia presso le stesse mensesia presso l’associazione

Paser vengono distribuitipacchia a coloro, famiglie esingoli, che vengonosegnalati dai Servizi Sociali.E’ un risparmio per le nostrecasse perché noi dovremmofornire anche un buono di 50o 100 euro per fare la spesa,e siccome a volte questisoldi prendono altre vie,abbiamo pensato di dare deibuoni macelleria, farmacia equesti pacchi di cibo.Il Comune diManfredonia, inoltre ogniinverno mette in funzioneun Piano di EmergenzaFreddo?Anche questo invero c’è ilfurgone della Paser che girala notte nei punti critici diManfredonia per vigilare eavvicinare le persone senzafissa dimora che stazionano inricoveri provvisori e pocosicuri, soprattutto non riparatidal freddo. A queste personesono offerte bevande calde eindumenti pesanti, qualicoperte, cappotti e giubbini.emiliano moccia

Mohand OuramdaneAidkaciazou, algerino. Aveva59 anni. E’ stato trovatomorto in un casolarediroccato alla periferia diFoggia. È morto da solo.Era quasi nudo,raggomitolato su se stesso,con le braccia intorno alcorpo. Come a scaldarsi odifendersi da qualcosa. Lasua morte è legata allapovertà, al freddo, agli stenti,ad un improvviso malore.Nessun segno di violenza

sul suo corpo esile e segnatodal disagio di vivere in quelmodo. E’ morto nel mese digennaio. Un clochard chenon si faceva vedere in giro.Più invisibile degli altriinvisibili. Nella città incapacedi individuare un solo buco incui far alloggiare i senzatetto.Una città incapace diorganizzare d’inverno il Pianodi Emergenza Freddo. E’ vero.La rete delle associazioniche si prendono cura deisenzatetto (Fratelli della

Stazione, CaritasDiocesana, mense deipoveri) si è incontrata con ilsindaco Gianni Mongelli el’assessore comunale allePolitiche Sociali PasqualePellegrino, per trovare unasoluzione a riguardo. Tantavolontà, tanto sostegno,tanto incoraggiamento. Manon è uscita una solastruttura comunale. Edallora, anche quest’inverno èscattato il Piano diEmergenza fai da te. Con la

Caritas diocesana intenda atrovare spazi di accoglienza.Con i volontari dei Fratellidella Stazione a chiamare ilocali in affitto per sondarela disponibilità di un tettosulla testa per chi dormeall’addiaccio. Per pochesettimane, per pochi giorni.Per non abituarci troppoall’idea di un’accoglienzastrutturata, permanente.Meglio fai da te, meglioprecaria… come la vita!

MENTRE A FOGGIA MUORE UN ALTRO CLOCHARD

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