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FORESTE URBANE E PERIURBANE, ELEMENTI STRATEGICI · boschivi in contesti urbani e periurbani. Secondo stime recentissime in Italia attualmente solo ... In tale ottica è fondamentale

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ABSTRACDEGLIINTERVENTI

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NadaForbici,PresidenteAssofloroLombardia,MembroCoordinamentoNazionaleperlaFilieradelFlorovivaismoedelPaesaggio,ConsulentedelPresidentedellaVICommissionepermanenteFinanze.

ILVERDECOMEELEMENTODISVILUPPODIUNAGREENECONOMY

Sediciamoche ilverdeè importanteper lecittàdioggieancoradipiùperquelledel futuro, infunzionedegli importantiserviziecosistemicicheè ingradodi fornire,nonsipuònontenere inconsiderazione anche l’importanza di una maggiore professionalità nella gestione e negliinterventidicuradialberiedelverdeingenerale,siaessopubblicooprivato.

L'incentivo ottenuto per il verde privato siamo convinti che contribuirà ad aumentare ilquantitativodiVerdedellenostrecittàequindiamigliorarel'ambienteincuiviviamo.

Il Bonus Verde così chiamato, permette di detrarre fiscalmente le spese per la sistemazione aVerdediareeprivate,fruttodiunabattagliacondottadaschieramentidiversiperruoloefunzionesociale che per la prima volta si sono riuniti nel Coordinamento Nazionale della Filiera delFlorovivaismo e del Paesaggio (CNFFP),che insieme alle organizzazioni sindacali agricole hannopresentato le proprie proposte con una sola voce riuscendo a farsi sentire dagli interlocutoriistituzionali.Ungiocodisquadrachehacoinvolto,nelpercorsoduratotreanni,tutti inodidellafilieradelverdeedinsiemeleistituzioni, ilmondodell’economia,dellaricerca,del lavoroedellasalute. Ma il bonus verde, come l’Art.12, afferma anche l’importanza del verde urbano comefornitorediimportantibeneficiambientalipericentriurbani,inquellidioggimaancoradipiùinquellidelfuturodovevivràlamaggiorpartedellapopolazionemondiale.

Idannicausatidall’improvvisazionenellacuradelverdeancorapeggiodallavoronerosonosottogli occhi di tutti. L’Art.12 della Legge 154/2016 (“Collegato agricoltura”) è la base giuridicanazionaleperilriconoscimentodellaprofessionedelManutentoredelVerde,passofondamentaleperdare valoree rispettoal lavorodelle imprese, ancheattraverso l’innalzamentodel livellodiprofessionalità degli addetti al verde. Il riconoscimento è frutto di quattro anni di lavorointensissimoeconfrontiserraticonilMinisterodellePoliticheAgricole,AlimentarieForestalidaparte delle Associazioni di florovivaisti, tra le quali Assofloro Lombardia, con il sostegno diColdiretti,Confagricoltura,CiaeConfartigianato

L’approvazionedell’idoneitàprofessionaledelManutentoredelVerdesancisceunanuovadignitàperun lavoroche inmolticonsideranodasempreunhobbyedove il lavoro“nero”èunarealecalamità per le aziende in regola. Per realizzare e manutenere il verde, sarà necessaria unapreparazione riconosciuta legalmente. Quello del giardiniere è stato un lavoro dovel'improvvisazionehasempretrovatounacollocazione,madaoggi,nonsaràpiùcosi.

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All’art.12delCollegatoagricolturaèdirettamentecollegato il temadelladetraibilità fiscaledeilavoridimanutenzionedeigiardiniprivati,attraversolaLeggediBilancio2018(ilcosiddettoBonusverde), perché se i lavori dovranno essere "certificati" come detraibili solo l'impresa idoneaprofessionalmentepotràfarlo.

Grazie all’incentivazione di interventi di riqualificazione, recupero e realizzazione di aree verdiprivate,sipotrannoottenereunaseriedirisultatiimportanti:aumentodell’occupazione,aumentodel gettito fiscale, emersione del lavoro nero, aumento del valore immobiliare, riqualificazioneecologicoambientaledelleareeedificateemiglioramentodellecondizioniambientaliesanitariedellecittà.

Marco Marchetti, Comitato per lo sviluppo del verde pubblico – Ministerodell’Ambiente e della tutela del Territorio e delMare,Università degli Studi delMolise,PresidenteSISEF-SocietàItalianadiSelvicolturaedEcologiaForestale

FORESTEURBANEEPERIURBANE,ELEMENTISTRATEGICIPERILBENESSEREDELLECITTA’

Sempre più attuali e ricorrenti nel nostro Paese sono le parole urbanizzazione edinurbamento, due facce della stessa medaglia che vede, rispettivamente, l’aumento dellasuperficieurbanizzatae l’aumentodelladensitàdi abitanti, soprattuttoa ridossodei grossipoli(es.,cittàmetropolitane).Parliamodelproblemadelconsumodisuoloquindi,maanchedel problema ambientale e di benessere della popolazione che, soprattutto nel prossimofuturo,risiederannosemprepiùincontestiurbani.Intaleotticaèunbisognostrategicoediinteresseprioritario,quellodisaperpianificareeprogrammareinmanierastrategica,territoriurbaniconmaggiorecapacitàdiadattamentoemitigazioneaicambiamenticlimaticinonchéingradodimigliorareilbenessereglobaledeiresidenti.Inpocheparole,crearecittàchesianoecosistemicomplessiemaggiormenteresistentieresilienti.

Ruolo cruciale in tale sfida è quello degli spazi verdi e, ancor di più, degli spazi alberati eboschiviincontestiurbanieperiurbani.SecondostimerecentissimeinItaliaattualmentesoloil43.5%dellasuperficieedificatanonèimpermeabilizzata;diquestoil18.2%(170,215ha)ècostituito da spazi verdi (92% aree con alberi e 8% da prati), mentre il restante da spazipermeabilichepotrebberoesserepotenzialmentedestinatiall’implementazionedi“progettiverdi”.

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Mediamenteogniitalianohaadisposizionecirca27mqdispaziverdi,conunminimodi9mqnelleareedensamenteabitate(sogliastabilitadalWHOeripresanelDMn.1444del2/4/68).Capirequanto,doveedichetipologiasianoleareeverdiincontestiedificatièindispensabileper forniremetricheutiliall'implementazionedi soluzioni“vicineallanatura” (nature-basedsolutions)nelquadrodellapianificazionesostenibileinambienteurbanoeperprevedernedinuovi.Intaleotticaèfondamentaleparlaredimanutenzioneegestioneattivamaaltrettantodellaopportunitàdiincrementareladotazionedisuperficiverdiealberateincontestiurbani.Superficimultifunzionali, in gradodi conciliare le esigenzedegli abitanti con la necessitàdimigliorare i livellidibiodiversitào,adesempio,ancheesigenzeproduttive.Potrebbeesserequesto il casodall’impiantodipiantagionipoliciclicheutilizzabili anchecomegreenbeltperdelimitareinmanieranettalospaziourbano.Èormaiacclaratalacapacitàdeglispazialberatidifornireunaseriediserviziecosistemici,dall’abbattimentodegliinquinantiallariduzionedeirischidimalattiecardiovascolariedegenerative,dalmiglioramentodelbenesserepsico-fisicoa quello delle capacità cognitive e di apprendimento alla mitigazione dei cambiamenti. Aquesto proposito, è altresì importante proporre un deciso e netto cambio di paradigmaseguendoquellochespessovieneriferitocomeprincipiodel“treespayusback”,epuòessereutile contabilizzare anche in termini economici i benefici legati alla presenza del verdeurbano,chenonvapiùvistocomeunavocedicostoperleamministrazioni,bensìcomeunavoce di investimento per migliorare il benessere dei cittadini, con tutto ciò che questocomporta (es., riduzionedella spesa socio-sanitaria).Vengonopresentate le sfidee le lineeguidapropostedalGdLSISEFper l’aumentoe ilmiglioramentodelleareeforestaliurbaneeperiurbane.

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CarloBlasi,Comitatoperlosviluppodelverdepubblico–Ministerodell’AmbienteedellatuteladelTerritorioedelMare,DirettoreScientificodelCentrodiRicercaInteruniversitario "Biodiversità, Servizi Ecosistemici e Sostenibilità" - UniversitàdegliStudidiRoma“LaSapienza”

DALLEFORESTEURBANEILRECUPEROECOLOGICOECULTURALEDELLECITTA’

L’attualevisiondellaStrategiaeuropeaperlabiodiversitàprendeinconsiderazionelafunzionalitàdegli ecosistemi edei loro servizi in ambito sia naturale che antropico. Particolare attenzioneèattribuitaaisistemiurbanidatocheil50%dellapopolazioneumanaviveincittà.

E’quindiproprionellecittàchesidevonotutelareiservizidellanaturapermigliorareilbenesseredeicittadini,tutelarelabiodiversitàascaladispecie,dicomunitàedipaesaggio.

La Strategia europea per la biodiversità ha integrato la tutela della biodiversità con il ripristinodegliecosistemidegradatiindividuandonellegreeninfrastructureslepotenzialitàperraggiungerequesto obiettivo. Tutto ciò ben si integra con gli obiettivi della legge 14 gennaio 2013, n.10dedicata al verde pubblico e con le “Linee guida” elaborate dal Comitato Nazionale del VerdePubblico insieme ai Comuni e ai tecnici dei servizi giardini comunali dato che le infrastruttureverdisiinteressanosiadiareenaturaliesemi-naturalichedisistemiurbani.

In Italia già da due anni, grazie all’allegato ambientale del 2015, si sta valutando in terministrutturali,funzionaliemonetariilCapitalenaturaleinquantostrumentoutileperilbilanciodelloStato e per promuovere politiche coerenti con la tutela della biodiversità, la mitigazione delcambiamentoclimaticoelavalorizzazioneeconomica,socialeeculturaledelcapitalenaturale.

Inquestocontestosiriconosceallaforestazioneurbanalacapacitàdiottenererisultaticoncretiintermini di adattamento al cambiamento climatico, riduzione dell’inquinamento globale, tuteladella biodiversità e miglioramento della funzionalità dei servizi ecosistemici. Perché ciò siarealizzabile,èperònecessarioutilizzaretutteleopportunitàoffertedallaleggesulverdepubblicoespaziadeguatipercoglierelecomplesseopportunitàoffertedallecenosiforestali.

Mediante l’illustrazione di un progetto pilota per la città di Roma si evidenziano le potenzialitàecologiche,sociali,culturaliedeconomichediun’infrastrutturaverdeurbana.

In sintesi si propone quindi di adottare una nuova visione dedicata alle foreste urbane data lacapacitàdiquesteinfrastruttureverdidimigliorarelaqualitàdellavitaincittàe,nelcontempo,difavorire la rigenerazioneurbana in termini sociali, economici ed ecologici delle periferie e dellevasteareeagricolepresentinellecittàmetropolitane.

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GiacomoMagatti,DipartimentodiScienzedell’AmbienteedellaTerra.UniversitàdegliStudiMilanoBicocca

ICAMBIAMENTICLIMATICIINCITTA’EILRUOLODELLAFORESTAZIONEURBANA

Apartiredallafinedeglianni’60ènataunanuovacoscienzacircalalimitatezzadelPianetaTerra,chenonpotràoffrirerisorseinquantitàinfinita.

Ormai da diversi anni il focus si è però spostato sulla capacità del pianeta Terra di assorbire isottoprodotti delle produzioni, tra cui i gas serra: ad oggi oltre il 50% dell’impronta umanacomplessiva è legato alle emissioni atmosferiche di “CO2 equivalente” (la somma ponderata dituttiigasserra),chesonoiprimiresponsabilidelriscaldamentoclimatico.

Questofenomenodeterminaconseguenzeglobalielocali,conparticolareriferimentoallecittà,etra tutti gli effetti negativi vanno sottolineate le ondate di calore estive: secondo la rivista TheLancetPlanetaryHealthentrofinesecololasalutedi2europeisu3saràmessaarischiodadisastriclimatici,dicuiinprimisleondatedicalore.

La forestazione urbana diventa allora una straordinaria occasione di azione per la mitigazioneclimaticaglobaleelocaleoltrecheperlapromozionedinaturalitàurbanaediserviziecosistemicisulterritoriolocale,afavoredeicittadini,dellalorosaluteedellaqualitàdellalorovita.

Francesco Ferrini, Dipartimento di Scienze Produzioni Agroalimentari edell'Ambiente (DISPAA), Presidente della Scuola di Agraria dell’Università degliStudidiFirenze

ALBERI:RELAZIONECONL’AMBIENTEURBANOEINFLUENZEDELGLOBALCHANGE

Nel presente di scenario di cambiamenti globali (non solo climatici), la pianificazione e laprogettazionedelleareeverdielasceltadellepiantedainserirenellenostrecittànonpuòenondeveavveniresolosubasiesteticheolimitandolasceltaallesolespecieindigene,madevetenerconto del potenziale "contributo" ambientale che le specie che saranno messe a dimorapotrannoapportareancheinfunzionediunloroefficaceinserimentoneltessutourbano.Appareperciònecessariochequesta sceltadebbaesserebasataanchee, talvolta, soprattutto, sualtriparametricomelaquotad’inquinantirimossidallavegetazione,ilmiglioramento,inpercentuale,dellaqualitàdell’aria,l’emissioneorariaegiornalieradeicompostiorganicivolatilidapartedellapianta, e il relativo impatto sulla genesi di ozono e di monossido di carbonio annuali;

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l’ammontaretotaledelcarbonioorganicato,l’effettodelboscourbanosull’efficienzaenergeticanellazonaconfinante,laproduzionedipollineeallergeni,l’evapotraspirazioneelaconseguentemodificadelmicroclima.

La necessità di scelte corrette su ciò che dobbiamo piantare è, perciò, fondamentale in unperiodo in cui è ancora più evidente la natura “strutturale” delle criticità nella pianificazione,realizzazioneegestionedelverdeurbanoedellacuradeglialberinellospecifico.L’ottenimentodi risultati richiede, comunque, un più forte impegno di coesione, di responsabilizzazione e diorientamentodapartedeicittadiniedellepubblicheAmministrazioni,poichénonc’èdubbiocheciò costituisce, soprattutto in una fase critica come quella attuale, un pressante richiamo allanecessitàdi“lavorare”insiemeperunverdesostenibiledalpuntodivistatecnico,economicoeambientale.

Gian Michele Cirulli, Agronomo - Funzionario direttivo Servizio Verde PubblicodellaCittàdiTorino.

L’ALBERONEIPROGETTIDIRIQUALIFICAZIONEDELLEPERIFIERIEDELLACITTA’DITORINO

L’intentodiquestobreve interventoèproporrequalchespuntodiriflessionesullacentralitàchel’alberopuòaverenellepoliticheurbaneattualiefuture.

Importanzaeruolodeglialberiinambienteurbanostannodiventandosemprepiùunpatrimonioculturale comune e condiviso, ne parlano i media quotidianamente sia con accezioni negativequandocadeunalberoefadannisiacontonipositiviquandosiaffrontailtemadell’inquinamentoedeicambiamenticlimatici.

Organizzazioni internazionali (FAO)ed Istitutidi ricerca (ISPRAA)chesioccupavanodi tematicheambientali su scala più ampia sono più attente al rapporto alberi-città è questo è un ulterioretassello nel percorso di consapevolezza del ruolo degli alberi nel contesto urbano.E’indispensabilefarcapirecheglialberisonoun“benecomune”chetuttidovremmocontribuireatutelare e preservare (politici, amministratori, operatori del settore ed anche cittadini).I cambiamenti climatici sono una evidenza indiscussa ed è necessario introdurre dei piani dimitigazione ed adattamento, con impegni precisi da parte degli organismi politici edamministrativiaivarilivelli.

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AtalriguardolaCittàdiTorinohaintrapresounpercorsofinalizzatoallaredazionediunpianodiadattamentoaicambiamenticlimatici.

IlprogettoLifeDerris, infasediconclusioneeparte integrantediquestopercorso,hacoinvoltopubblici e privati con l’obiettivo di capire, conoscere e condividere le strategie di adattamentoattraversointerviste,gruppidilavoro,sperimentazioneecondivisionedibuonepratiche.

Glialberipossonogiocareunruolostrategicoanchecomeelementodiri-cucituradelterritorio,diquelleareechemanifestanomaggiordisagio.

AxToèunprogettofinanziatoconfondipubblici(stataliecomunali)eprivatichesiconcentrasulrecuperodeldisagiodelleperiferietorinesiattraversoazionidiffusesulterritorio:oltre45mlndi€diinvestimenti(periodo2017-2019)per44interventisu5azioni(spaziopubblico,casa,lavoroecommercio,scuolaecultura,comunitàepartecipazione)echeinteressanoareesucuivivonooltre630.000abitanti.

Individuate le aree conmaggiore disagio si sonoprogettati interventi integrati che nel caso delverdepubblico si sono concentrati suunperimetrodi almeno500metri e sulla riqualificazionedelleareegiocoesuglialberi(curaedincremento).

Questi due esempi di azioni integrate e concrete sul tema degli alberi sono importanti perchéoramai sugli alberi intervengono diversi soggetti oltre a quelli deputati alla gestione (enti emunicipalizzatechefannointerventisulterritorio,settoricomunalichesioccupanodiurbanisticaedurbanizzazioni)enonèdettocheciòavvengainmanieracoordinata,oltrealfattocheilmododivederel’alberoprendesfumaturediverseasecondadelleprofessionalità.

Piantarealberièun investimentoper il futuro,concettonotodasempremachealla lucedellasituazioneattualediventaancorapiùimportante.

Un investimento che però necessita di alcune condizioni fondamentali che non possono esseretrascurate:

- programmazione e progettazione attenta che deve coinvolgere tutte le professionalitànecessarie

- affidamenti (contratti, capitolati) che privilegino la qualità del materiale vegetale e dellerealizzazioni(operatoricompetenti)

- controllodeilavoriedassunzionediresponsabilitàdapartedelcommittente- risorse adeguate e regolari per la cura del verde e degli alberi, evitare di accontentarsi

dell’inaugurazioneedellacelebrazionedeglieventi/interventi

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Dobbiamo pensare alle città del futuro ed a quale potrà essere il ruolo degli alberi, adottandostrategie di gestione graduale con approcci e soluzioni differenziate che affrontino realmente itemidelleaspettativedivitadeglialberi,delrinnovodellealberateedellaforestazioneurbanaperarrivareadaverepiùalberiedalberipiùsaninellenostrecittà.

LauraGatti,DottoreAgronomo

SISTEMIDIVERDEEFFICIENTEPERLARESILIENZADELLECITTA’

Recentemente, l’OCSEhapubblicatoilsuorapporto2017sugli indicatoridicrescitasostenibile. Idatisono,ancoraunavolta,allarmanti.

• Le superfici edificate continuano ad aumentare, anche nelle zone già densificate, ecresconoaduntassosuperiorerispettoallapopolazione

• LapopolazionedeipaesiOCSErimanedrammaticamenteespostaatassidiPM2,5superioriallelineeguidadell’OMSeailimitiimpostidall’UE

• IltassodiproduzionediCO2nonaccennaadiminuire,alcontrario• Dopoavervistounrapidoincrementoapartiredaglianni2000,l’innovazionetecnologica

sulfrontedelletecnologiegreenhainiziatoarallentare• L’economiadeipaesiOCSEeBRICSsibasaancoraperl’80%suicombustibilifossili• Laperditadisistemiforestalitropicalicontinuaadunritmoallarmante

L’urbanizzazionehaenormiconseguenzeambientali, siaa livelloglobaleche locale.Consumodisuolo agrario e di aree verdi strategiche, richieste pressanti in termini di acqua ed energia,necessità di smaltimento dei rifiuti e dei reflui, aumento delle infrastrutture di trasporto sonocausa dei fenomeni che la società contemporanea si trova ad affrontare: lotta al cambiamentoclimatico,limitazionedeidannialleresidueareeimportantiperl’ecosistema,miglioramentodellecondizionidisaluteedibenesseredellepersone.

Inquestoquadro,incuisisachepiùdel50%deltessutourbanochesarànecessariodaquial2050deve ancora essere costruito, la Nuova Agenda Urbana è diventata una realtà. L’adozione deldocumento è avvenuta in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite Habitat III, svoltasi aQuito nell’ottobre 2016. Gli impegni presi dai partner vanno in tre direzioni correlate. Primo,l’eradicazione della povertà in tutte le sue forme e l’accesso equo alle opportunità e alleinfrastrutture di base. Secondo, sfruttare il potenziale delle agglomerazioni urbane in modopianificatoepositivo,rendendolepolidioccupazione,innovazioneedelevataproduttività.

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Terzo, l’uso sostenibile delle risorse e del suolo per tutelare l’ambiente urbano, attraverso unamaggiore resilienza delle infrastrutture urbane, energie pulite, protezione della biodiversità econsumisostenibili.

Le soluzioni a questi problemi, che sono globali, non possono che partire a livello delle singolecittà. E fra tutte le soluzioni possibili, le strategie verdi, basate sulla natura, sono una parteessenzialeedirrinunciabile;inoltre,fratuttelestrategiepossibili,sonoquelleaminorcostoedaimaggioribenefici.

Laprevisioneel’implementazionediunastrategiaintegrataperleareeeisistemiverdiurbanieilparalleloincrementodellaconnettivitàconleareeperiurbanerappresentaunaimportanteenonpiù rinviabile opportunità per anticipare le sfide del cambiamento climatico e migliorare laresilienza delle città. Le diverse soluzioni basate sui sistemi di verde realizzano funzionirigeneratrici e compensatorie delle anomalie ambientali, intervenendo sul ciclo dell’acqua, sullapurificazione dell’aria, sull’inquinamento dei suoli. L’implementazione dei servizi ecosistemici sirealizza permezzodi elementi come foreste lineari, rain gardens, sistemi di drenaggio naturali,inverdimento diffuso sugli edifici. Il trattamento e il riutilizzo dei suoli in situ consente disalvaguardare la risorsanonrinnovabilesuoloagrario fertile, in lineacon lepiù recentidirettivecomunitarie.

Enonvisonodubbiche,fratuttelenaturebasedsolutions,ilnonplusultraèl’albero.

Paola Brambilla,Avvocato, Delegata WWF Italia per la Lombardia, ComitatoscientificoRivistaGiuridicadell’Ambiente

VERDEURBANOETUTELAAMBIENTALEDELLERISORSEECOSISTEMICHE

Iltemadelverde,inscindibilmenteconnessoallasfidaalcambiamentoclimatico,nonriguardasololaconservazionedellegrandiforestedelpianeta,dall’AmazzoniaalBorneo,dall’AfricaallaPolonia-chestatagliandoillegalmentelaforestaprimordialeUnescodiBialowieza-mainteressaproprioleareeurbaneelecittà.Il2016èstatol’annopiùcaldodell’epocapreindustriale,il2017siavviaadesserlo.Inun’Italiaincui non è possibile tracciare un cerchio di 10 km di raggio che non intercetti un insediamentoumano, l’estate degli incendi ha assegnato all’Italia il primato europeo per roghi di grandidimensioni,superioriai30ettari:743grandiincendi,5volteinpiùdellamediaannuale,chehannodistrutto134.107ettaridibosco,100.000inpiùrispettoallamedia. IlPortogalloèsecondo,conmenoincendidigrandidimensioniepiùettaricolpiti.

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Dal 1990 il mondo ha perso l’equivalente di 1000 campi da calcio di foreste ogni ora, per 1,3milionidichilometriquadrati,circalasuperficiedelSudafrica.proteggere il verdeconsentedi ridurredel30% leemissionidigasserraattraverso lacatturadicarbonio e la riduzione del cambiamento di uso del suolo, ma gli investimenti della comunitàinternazionale e dei governi sul tema sono inadeguati: dei 400miliardi di dollari spesi a livelloglobale,soloil2%èdestinatoallaprotezioneeripristinodiforeste,boschieverde.Nel2020nellecittàvivràl’80%dellapopolazionemondiale.eccoallorachelasfidasigiocaanchenellecittà,cittàchedevonoessereresilientieantagonisteperprimedimodellidisviluppoevitainconciliabiliconlasopravvivenzadelpianetaequindidell’uomo.Nonèingiocosololanostrasicurezzaambientale,malanostrasaluteeidirittiumani,comebenevidenzia ilnuovomodelloconcettualedell’economiadellaciambella:per restareall’internodel“safe and operative space” si devono rispettare i confini planetari, i c.d. “boundaries” eripristinarnel’equilibrio,conazionimoltepliciemultilivello.Seneparlasemprepiùspesso:inquestaIIIedizionedegliStatiGeneralidelVerdepubblicoWWF,ong internazionalecoprotagonistadiquestesfide,mette incampo leproprieattivitàe iniziativesul tema, dopo aver lanciato a livello nazionale l’iniziativa Urban nature, per dare valore dellabiodiversità urbana e combattere i danni del “deficit di natura” cui vanno incontro le giovanigenerazioni; e dopo aver incentivato, diffuso e promosso le “Urban solutions”, proposteinnovativedellegrandimetropoli ingradodifareladifferenza.Wwfpremiaedivulgalemigliori,tramiteuncontestannuale,nellasuapiattaformainternazionaleOnePlanetCityChallenge,chehacoinvoltoben320cittàin5continenti,facendonepuntidiriferimentodellarivoluzioneverde.L’azioneperò,nelmondodellacomplessità,nonpuòesseresololocaleebottomupovolontaria,ma deve unire anche modelli top down e pianificatori o regolatori, con un’evoluzione deglistrumentigiuridicivincolanti:dalRegolamentodiattuazionedell’AccordosulclimadiParigi,chedaldraftzerodiBonndovràvenircompletatonellaCop24diKatowice,comehannodeciso194Stati; dalla Strategia Nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, del 2015, attraverso ilRapporto sullo stato del capitale naturale, al Piano Nazionale di adattamento ai cambiamenticlimaticiinconsultazionesinoal31ottobrescorso;dall’importantissimaL.10/2013,allesuemisurediimplementazione,tracuiilbilancioarboreodifinemandato.UNREDD+Programme,Misureverdinazionali,Strategieregionali(laLombardiaèlaprimaregioneadavernevaratauna)eUrbansolutions,questaèlaviacheattraversolaprotezioneel’aumentodelverdepuòdarcipiùrisultatidialtre.RotaieVerdi,ungrandiosoprogettodiWwf,Eliante,ComunediMilano,RFI,grazieaungenerosofinanziamento di Fondazione Cariplo, ne è un esempio: dimostra infatti come sia possibilemantenere e potenziare una rete ecologica urbana utilizzando le fasce di rispetto dei sedimiferroviariecomesipossaedebbaindirizzarecosì,inanticipo,lasuccessivaeapertaprogettazionedegliinterventiditrasformazionedelterritorio.

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Ilverdedirige,nonsoloriempie.Ilverdeeisuoiserviziecosistemiciassicuranobenessereallecomunitàurbane,insediateefuture.Cosilaprogettazionedelverdedivienecentrale,perridurreleemissioniinquinanti,ilparticolato,assorbire le acquemeteoriche, depurarle, ridurre l’isola di calore, creare ricreazione e bellezza,oltreafornirevaloriimmobiliariemomentidisocializzazionefunzionaliaridurreicostidelwalfarepubblico,attraversolacostruzioneemantenimentodiretidisolidarietàecondivisione.Ecco, è tutto bellissimo ma occorrono risorse e finanziamenti, come pure detrazioni fiscali emisuredi incentivazione:undollarospeso inprevenzionene fa risparmiaredai4ai7 incostidiriparazione. Il bonus verde è un primo passo avanti, ma aspettiamo più coraggio, decisione erapiditàeunamaggiorculturadellapolitica.www.panda.org/one_planet_citieswww.wwf.it/urban_naturefacebook@rotaieverdi

Ettore Prandini, Vice Presidente Coldiretti Nazionale, Presidente ColdirettiLombardia

ILRUOLODELPAESAGGIOAGRARIOEDELLAMULTIFUNZIONALITA’INAGRICOLTURA

DaunaanalisidiColdirettiLombardiasudatidellaCameradiCommercioMetropolitanarisultachenegliultimi6annileimpresechesioccupanodimanutenzionedelverdeevenditadipianteefiorisonopassatedapocopiùdi7milaaquasi7.800,aumentandocioèdel10%.QuesteimpresesonostrategicheperilbenedelnostroPaese,perchénellapropriaattivitàsioccupanodiunbene,ilverdepubblicoeprivato,chenonèpiùconsideratocomeelementosecondariooconfunzione

esclusivamenteesteticamarappresentaunveroepropriostrumentoperlasostenibilitàdellecittàeperilmiglioramentodellaqualitàdellavita.

Il2017èstatounodegliannipiùcaldiesiccitosidaquantosonoiniziatelerilevazioniinItalia.Eseincampagnacolpiscelasiccità,l’altapressionenellecittàaggraval’emergenzasmogprovocatadaltrafficoconl’innalzamentodellivellodipolveresottilioltreilimiticheincittàcomeMilanohannoportato amisuredi restrizionedella circolazionenel tentativodi ridurre i danni sulla salutedeicittadini.

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Difronteall’evidentecambiamentodelclimanonsipuòcontinuarearincorrereleemergenzemabisognaintervenireinmodostrutturale,adesempiofavorendonellecittàladiffusionedelverde,pubblicoeprivato,capacedicatturarelosmognellecittà.Lepianteconcorronoacombatterelepolveri sottili e gli inquinanti gassosima in Italia ogni abitante dispone nelle città capoluogo diappena 31,1metri quadrati di verde urbano. Eppure aMilano, secondo i dati del CNR, il verdepubblico è in grado di filtrare fra le 60 e le 100 tonnellate di PM10 ogni anno.Oltre all’altraimportantefunzionecheèquelladiraffrescarel’ariariducendol’effetto“isoladicalore”.

Ladetraibilità fiscaledegli interventi sul verde, il cosiddettobonus verde, fortemente volutadaColdiretti,oltreadessereun’opportunitàperleimpresecheoperanonelsettore,ècollegataaduninteresse comune, una risposta significativa al problema degli inquinanti atmosferici all’internodelle città. La Ragioneria di Stato ha stimato una spesa per la detraibilità fiscale nell’arco deiprossimi 10 anni (2018-2028) di circa 520 milioni di euro ma un ragionamento più ampio fapensareche,attraversolemaggiorientratecisiavvicini,nell’arcodei10anni,allacoperturadellaspesa.Coldirettivistalanecessitàdelsettorediavereunostrumentoperalzarelaprofessionalitàdelleimpreseeperlalottaallavoronero,sièadoperataaffinchél’art.12dellalegge154del2016(Collegatoagricoltura),venisseattuato.

Questa norma sancisce per legge l’attività di manutenzione del verde, definendo il percorsoformativoedirequisitiperl’eserciziodellaprofessionedigiardiniere.Suquestofronteoccorreràlavorare anche nei confronti delle Amministrazioni pubbliche perché venga abbandonatadefinitivamente la strada delle gare d’appalto al massimo ribasso, che non sono adatte allagestione del patrimonio arboreo e del verde in generale e che favoriscono imprese pocoprofessionali.

AlessandroFolli,PresidentedelConsorziodibonificaEstTicinoVilloresiediANBILombardia

ILVERDEELEVIED’ACQUA

L’intervento,dopounabrevepresentazionedelConsorzioEstTicinoVilloresi(ETVilloresi),entrerànelmeritodegliutilizzicomplementaridellareteidraulicagestita(CanaleVilloresi,SistemaNavigli,reticolo del Basso Pavese e altri minori) anche nell’ottica delle nuove competenze assunteprogressivamentedall’Enteperquanto riguarda la difesa territoriale, la navigazione, lo sviluppoenergetico, la valorizzazione ambientale, la promozione culturale, in relazione alle quali i canalisonosemprepiùconcepiticomeVied’Acqua.

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Rispetto a questo passaggio concettuale, che ha interessato tutta la rete idrica, verrà portatol’esempiodiquantofattodalConsorzio inoccasionedell’EsposizioneUniversaledel2015.LeVied’Acqua hanno infatti rappresentato uno scenario paesaggistico ideale rispetto al tema di ExpoMilano2015“NutrireilPianeta,EnergiaperlaVita”.

In particolare, la Via d’Acqua Nord – il canale secondario, realizzato da ETVilloresi con ifinanziamenti della società Expo 2015, per portare risorsa idrica extra-irrigua al sito che haospitato lagrandeEsposizioneUniversale–costituisceun importanteelementodiqualificazioneambientaledellospaziocircostante,essendosirivelata

un’occasionefondamentaleper impostare laricomposizionepaesaggisticadelsistemadelleareeaperte (il sistema del verde e il sistema rurale) dell’Ovest Milanese, basata sui concetti diapprocciointegratoedireteall’insegnaditreprincipalilineediazione:

- riqualificazione del reticolo idrico esistente,- riconnessione delle aree verdi e agricole dicollegamentotraParcoAgricoloSudMilanoeParcodelleGroane,-promozionefruitivatramitemodalitàsostenibili,

al fine di salvaguardare le risorse naturalistiche esistenti, valorizzare il paesaggio circostante esanificaresituazionididegrado.

TuttociòèstatodunqueresopossibiledalpotenziamentodellareteirriguaattuatadalConsorzio,inlineaconiprogrammidisviluppodelreticolo.

Contestuale agli interventi infrastrutturali compiuti, che hanno interessato altresìl’impermeabilizzazione (finalizzata al risparmio di risorsa idrica) del Canale Villoresi nei trattiGroaneeMonza, è stata la riqualificazionedelle stradealzaie con l’obiettivo complementaredisviluppare laviabilitàciclo-pedonalesecondounavisione integratae intermodale, inprospettivafuturainabbinamento,peralcunitratti,allanavigazione.

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